Sono intervenuti: Augusto Sainati (critico cinematografico).
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cannes, Cinema, Cultura, Donna, Film, Giovani.
La registrazione audio ha una durata di 3 minuti.
Rubrica
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critico cinematografico
Il film che ha aperto il concorso al Festival di Cannes è stato di Amandola ditte diamante grezzo dell'esordiente ai gatti a Rieti in gergo il diamante grezzo del titolo è la giovane protagonista del film la diciannovenne lì Anna che sogna un avvenire che la renda famosa per supplire a un presente assai modesto
Confinata in un universo quasi esclusivamente femminile Ianne non vive di grandi orizzonti affettivi
E si rifugia quindi re social universi paralleli che si prestano a fare da scorciatoie per le rivalse che la vita potrebbe offrire con la speranza di partecipare a un reality show
La ragazza ha un carattere deciso e un corpo esuberante ci sa fare col mondo
La roncola di piccoli oggetti da rivendere poi nel sottobosco dei disperati reagisce con veemenza alle offese che le vengono rivolte da uomini quasi sempre caricati di segno negativo
Quello che conta su Instagram sono il follow me i loro commenti l'immagine falsa che ognuno può dare disse
E gli anni gestisce abilmente la sua immagine fino a diventare un'influenza ed essere notata dallo staff di un reality che la convoca un provino
C'era la ragazza coronare il suo sogno e ad accedere al paradiso della notorietà
Per raccontare questo universo fatto di miti e di grandi solitudini che sostituisce l'antico universo del lavoro e della coesione sociale e affettiva
Credo Inger costruisce il ritratto di una ragazza apparentemente dotata di una forza felina
L'Iran è una sorta di leonessa ingabbiata dal presente dentro il quale rinchiusa
Ma ingabbiata anche dalla sua immagine contraffatta con un giro cappelli in seno ai glutei finti
Ingabbiata nel film da inquadrature strette che ne soffocano l'istinto incontenibile e la tallona ma con la macchina da presa
In realtà la forza che manifesta con la sua presenza animalesca cioè da uno smarrimento tutto interiore che vuole lasciare altra via di uscita se non quella di un obiettivo lontano
La sua prigione quella che lei stessa si fabbrica sfondare grazie alla bellezza fisica sua vera ragione di vita
Provare ad andare reali che la lontana da rapporti autentici la sbatte in un'altra realtà che per un paradosso si vorrebbe che mostrasse come siamo davvero
Anche qui come nel film di apertura di che intendo in più ma con un registro decisamente meno ludico e più convenzionale il tema portante è quello del rapporto tra realtà e finzione o tra apparire ed essere
Tema non nuovo al cinema così come non nuova e l'idea della scorciatoia che i mondi altri possono offrire per un riscatto come a suo tempo insegnava già Visconti
Ma il film di Rieti interno nonostante alcuni evidenti limiti relativi ha una sua grazia nel descrivere una generazione confusa e le fragilità e le speranze spesso fatte di sole illusioni PC dalla vita avuto troppo poco
Da Cannes per radio radicale Augusto Sainati
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