"L'emittenza locale nella riforma del settore radiotelevisivo" org. dall'Associazioni Editori Radiotelevisivi (AER)

Buongiorno a tutti apriamo questo nostro convegno organizzato dall'Associazione editori radiotelevisivi sull'emittenza locale nella riforma del sistema o del sistema radiotelevisivo ringraziamo tutti
I intervenute ringraziare in particolare l'onorevole Giorgio Goggi deputato del gruppo misto relatore alla commissione speciale dalla Camera per il riordino del sistema radiotelevisivo l'onorevole Domenico
Benedetti Valentino deputato di Alleanza Valentini deputato di Alleanza Nazionale vicepresidente della commissione cultura dalla Camera e relatore del disegno di legge per la conversione del decreto legge cinquantanove novantacinque membro della commissione speciale
Della Camera per il riordino del sistema radiotelevisivo e l'onorevole Mauro coi usando il deputato dei progressisti federativi vicepresidente della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi abbiamo deciso di organizzare questa proposto questo nostro incontro questo nostro convegno in un momento abbastanza delicato per tutta la materia radiotelevisiva con le varie proposte di legge
Molti gruppi parlamentari hanno già illustrato
Con questo convegno vuole anche essere un contributo speciale particolare a quello che la nostra il nostro tipo di emittenza quindi l'emittenza locale radiofonica e televisiva per molti versi molto sottostimata e poco considerata nel nella discussione generale della del riordino dell'assetto radiofonico e televisivo in Italia
Noi presenteremo questa mattina alcune nostre proposte che illustra il presidente Marco Rossignoli di interventi immediati
Per cercare di risolvere alcune delle tematiche delle questioni più importanti più assillanti per l'emittenza radiofonica e televisiva locale e poi illustreremo anche quelli che sono e le nostre proposte per un disegno complessivo di riordino del sistema naturalmente dopo la relazione del presidente ci saranno gli interventi dell'ordine di del l'onorevole Benedetti Valentini onorevole Bogi e dell'onorevole paesana gli altri deputati
Relatori che sono stati invitati arriveranno e mano mano
Porteranno il loro contributo
A questo punto passo la parola all'avvocato Marco Rossignoli presidente della ERG
Un attimo io ringrazio tutti coloro che sono intervenuti al convegno sia i politici e interverranno sia tutto il pubblico presente il convegno odierno si inserisce in un momento in cui da una parte si sta sviluppando il dibattito politico sulla necessità di pervenire a una riforma del sistema radiotelevisivo
Dall'altra parte si sente si inserisce in un momento in cui l'emittenza locale sta vivendo una crisi come mai si era verificata la liberalizzazione delle tre conseguente alla nota sentenza duecentodue della Corte costituzionale del mille novecentosettantasei
L'Associazione editori radiotelevisivi ha pertanto ritenuto con questo convegno di aprire un dibattito con tutte le forze politiche del Paese sulle problematiche dell'emittenza locale
E pertanto abbiamo invitato in questa sede gli esponenti dei vari partiti politici che si occupano in particolare dei problemi dell'informazione e dell'emittenza
Quello che vogliamo dire che ci sta ovviamente particolarmente a cuore e lo diciamo in questa sede senza mezzi termini è che la riforma del sistema del Palio televisivo non deve sicuramente trascurare la posizione dell'emittenza locale
Anzi la deve valorizzare permettendo finalmente all'erario e alle televisioni locali un nuovo uno sviluppo adeguato alla potenzialità del mezzo
Diciamo questo perché riscontriamo ogni giorno che il dibattito politico è incentrato prevalentemente e spesso devo dire purtroppo esclusivamente sulle problematiche della RAI e della Fininvest problematiche che sicuramente sono importanti e probabilmente sono anche decisive per l'inquadramento per la disciplina complessiva del settore
Ma che non possono certamente far dimenticare che in Italia esistono e operano anche oltre settecento televisioni locali e oltre due mila radio locali
Ci aspettiamo pertanto che la questo convegno possa conseguire una disponibilità di tutte le forze politiche ed è quella che ricerchiamo in questa sede
Una disponibilità di quella che definirei una politica per l'emittenza locale
Una politica che possa portare in tempi molto brevi a una ripresa del settore sia in termini tecnici che in termini commerciali che posso insomma far rinascere né gli editori il gusto di fare sia la radio che la televisione
Le nostre proposte come preannunciato negli inviti dal convegno come un po'tutti voi avete avuto modo di di vedere esaminando la cartella che è stata distribuita dalla dalla segreteria si articolano in in tre su tre livelli
Formuliamo delle proposte urgenti per di che riguardano l'emittenza locale formuliamo delle proposte che riguardano la normativa sulla cosiddetta par condicio proposte che vengono formulate alla luce della situazione attuale senza tener conto di quella che potrebbe essere la la pronuncia dalla Corte costituzionale delle che potrebbe interventi che potrebbe intervenire a brevissimo e sulla nuova discipline proposte sulla nuova disciplina del sistema radiotelevisivo quindi quelli che sono gli argomenti di carattere generale che non riteniamo importanti decisivi per l'emittenza locale
Per una nuova disciplina del settore
Vediamo
Per una per una queste fasi le sulle proposte urgenti per meglio far comprendere quel le nostre proposte ebbene ripercorre per un attimo a quelle che sono state le tappe percorse
Dalla dall'emittenza dalla disciplina dell'emittenza dall'agosto del mille novecentonovanta ad oggi cioè dal momento in cui è entrata in vigore la legge Mammì nel il il ventitré agosto del mille novecentonovanta
Le emittenti locali che esistevano a quella data come tutti sanno erano legittimato a proseguire la loro attività a condizione che entro sessanta giorni presentassero domanda di concessione schede tecniche al ministero delle Poste
Per il solo fatto di presentare con la domanda erano legittimate a proseguire l'attività in quel momento esistevano quattro mila radio e circa mille quattrocento televisioni che sono i soggetti che sono stati autorizzati transitoriamente appunto da disciplina legislativa introdotta dalla Mammì a proseguire nello nell'attività di radio diffusione
Lei il percorso legislativo delineato dalla legge Mammì doveva vere una sequenza cronologica molto molto breve
Si doveva passare in tempi estremamente brevi all'emanazione del piano di assegnazione delle frequenze per la diffusione sia sonora e televisiva quindi si dovrà passare all'emanazione del regolamento di attuazione della legge
E successivamente pervenire entro l'agosto del novantuno al rilascio delle concessioni peraltro sulla base di una normativa precisa basata su criteri e su requisiti con graduatorie stabiliti dalla legge
Tutti sappiamo che le cose non sono andate però in questo modo anzi le graduatorie che sono reati con molto ritardo proprio perché è stato fatto sul piano televisivo non e non anche quello radiofonico il regolamento d'attuazione state nato con con oltre un anno di ritardo hanno portato delle prime graduatorie nell'agosto del novantadue relatore che hanno dato origine ha un enorme contenzioso sul piano sia politico che giudiziario tant'è che il in prima i tribunali amministrativi hanno sospeso queste graduatorie poi sono state anche delegittimato e politicamente quindi travolte dai provvedimenti legislativi successivi come tutti noi sappiamo
Proprio in quel momento si è inserita la proposta dell'AR per in quel momento che riguardava l'emittenza radiofonica in quel momento come come molti ricorderanno proprio perché ci sia reso conto dall'esperienza televisiva che sicuramente non si poteva prevenire al rilascio di concessioni definitive dopo circa quindici sedici anni in quel momento di attività di radio di di attività di radio diffusione basati su su delle graduatorie albero spazzato via con un colpo di spugna
Determinate determinate emittenti il problema era di di trovare dei criteri per arrivare a una razionalizzazione quantitativa del settore che è assolutamente indispensabile
Però senza creare quelle discrasie tipiche di quelle di quelle graduatorie di quel piano di assegnazione delle frequenze
Ed è sì dal dibattito politico scaturito decreto legge quattrocentosette del novantadue
Che fu convertito come noto una legge quattrocentottantadue novantadue che stabiliva che le emittenti radiofoniche che al momento potevano avere le concessioni a condizione che possedessero certi requisiti ma certo adatta per il diciannove dicembre del novantadue e le concessioni avrebbero riguardato tutti gli impianti che quelle emittenti possedevano al momento del rilascio delle concessioni altro venivano introdotti dei principi a nostro vi a nostro avviso innovativi molto importanti su cui si basano alcune delle nostre proposte odierne che erano quelle di la della possibilità della legittimazione delle compravendite di impianti tra tra le emittenti che era un sistema in qualche modo per permettere a chi non era più interessato di proseguire l'attività di uscire però di uscire realizzando ciò che aveva
In in alcuni anni faticosamente portato portata avanti
Come noto anche questa legge avuto del un appunto una fase travagliata nell'applicazione pratica appalto il ministero delle Poste sotto sottoposto anche un sequestro penale dalla Procura Repubblica di Roma nell'ambito dell'inchiesta sul Piave senza delle frequenze cappotti apportato ulteriori ritardi però questa strada
Delineata dal decreto dalla dalla legge quattro otto due stato importante perché poi è stata recepita anche per il settore televisivo cioè quando ormai
E ci si è accorti che anche sul piano televisivo non avrebbe retto quel sistema
Del originario delineato dalla dal dalla dalla legge Mammì si arrivo alla al decreto trecentoventitré e quindi la legge quattrocentoventidue che prevedeva le concessioni transitoria anche per il settore televisivo quella legge
A legge quattrocento devo introdusse anche degli altri principi molto importanti sia per l'emittenza televisiva che radiofonica locale cioè introdusse
Le province determinate forme di di di pubblicità dell'amministrazione statale degli enti pubblici a favore delle mittente private che a tutt'oggi purtroppo dobbiamo rilevare che non sono state ancora non trovato applicazione così come introdusse
Un altro la la la possibilità di un di una serie di incentivi a sostegno dell'emittenza previste pur l'articolo dieci questa normativa che si basavano sulla quota di Cannone delle
Ed è della della RAI non è che non per la parte non riservata RAI come come come noto un po'tutto sto problema agli operatori del settore anche questa norma purtroppo ad oggi non ha trovato ancora applicazione pratica
In questo contesto dobbiamo dire che l'unico risultato positivo tenuto dalle concessioni provvisorie con rimasterizzazione quantitativa Lerario non sono più quattro mila ma sono due mila le televisioni non sono più mille quattrocento ma sono settecento che uscito è stato liquidato da Lecco col quel quel fenomeno delle compravendite
Oggi però inizia la stasi inizia la crisi queste concessioni sicuramente non soddisfano nessuno perché le cose non possono rimanere in questo modo non ci sono norme precise a cui il Ministero si può astenere nel regolamentare
Il nel settore
è iniziata una fa una fase che sicuramente non si può provare in questo modo cioè
Il destino dell'emittenza locale non può essere certamente relegato a una proroga più senza senza sine die
Del del di queste concessioni provvisorie sia radiofoniche che televisive
Quindi noi articoliamo le nostre proposte in questa sede
Sia un intervento immediato urgente perché ponga dei correttivi sull'attuale situazione delle concessioni provvisorie
E individuiamo nel dibattito politico e in Parlamento dovrebbe iniziare lo speriamo almeno che ospitiamo e qui vogliamo chiede poi anche l'onorevole venti venti nipote vice presenta come saputo dalla Camera e il relatore del del abili di questo decreto legge è il decreto legge centotrentasette del novantacinque l'ennesimo decreto legge credo che siano dei Korn ho perso il conto se non so se il settimo l'ottavo nella reiterazione da parte del del del Parlamento
Che con il quale vengono introdotti appunto intitolato disposizioni urgenti in materia di bilanci per l'impresa e operanti nel settore dei privati dalla diffusione nonché di prosecuzione l'attività per l'emittente visive e sono autorizzate in ambito locale in questa sede riteniamo che spunti in sede di conversione da parte del Parlamento possano essere introdotti determinate norme che possono porre nell'immediato rimedio ad alcune ad alcune situazioni dopodiché il dibattito si deve aprire sui sui temi di carattere generale per la riforma
Disciplina ed è un problema che vogliamo affrontare anche in particolare con orrore Boggi che relatore la commissione per il rientro per riassetto del sistema radiotelevisivo che Papin questi giorni alla Camera dei Deputati sta affrontando questa questa problematica in in particolare noi articoliamo le nostre proposte su certi problemi che un po'tutti gli operatori del settore conoscono nell'immediato cioè il problema la problematica dei canoni di concessione pretesi dal Ministero delle poste per la novantaquattro nei confronti dei mittenti sia radiofoniche che televisive locali
Cioè le concessioni come noto sono state rilasciate in questi giorni proprio tutto un un serie di impasse burocratico derivanti dai tempi lunghi del la registrazione presso la Corte dei conti si arriva a una situazione in cui i canoni di concessione sarebbero dovuti fin dal mille novecentonovantaquattro non stante con soggette concessionario dal febbraio marzo aprile mille novecentonovantacinque riteniamo che questo sia fortemente aberrante
E quindi si debba trovare una soluzione normativa che senza ovviamente pure nel vuoto le concessioni perché il rischio potrebbe essere di contro questo allo stesso tempo ponga rimedio a una situazione incredibile che uno che non è concessionario che non abbia nessun diritto dei concessionari non abbia lo status di concessionato beh invece pagare a posteriori anche l'onere del concessionario
Potevano essere riviste determinate norme in materia di canoni per l'emittente l'emittenza locale
Anche perché si è creata una forte discrasia nel settore ha seguito la sovrapposizione di norme sicché oggi le emittenti radiofoniche in molti casi si trovano a pagare canoni che sono diritto a superiori alla qui di alcune tele di di molte delle privi delle televisioni locali qui deve essere ridimensionate lo individuiamo
E la percentuale sul canone sulla sul sul fatturato pubblicità dell'emittente che questa norma che già vigente per le televisioni che può esser riportata anche per la regia alla all'emittenza radiofonica uno per cento del fatturato per come individuazione del cannone che le emittenti locali devono devono corrispondere per l'attività un altro problema importante poi quello dei canoni che invece si deve corrisponde si devono corrispondere relativi al al all'autorizzazione per le cose che sin da che Shawn cioè Circuiti di emittenti locali che effettua trasmissioni programmi in contemporanea
Che è sicuramente una chiave di volta dello sviluppo del mittente locale l'emittenza locale potrà sicuramente svilupparsi attraverso il ricorso a queste sindaca action per cui anche qui dal una sindaca Action per esempio ha una copertura al di sopra del e che c'è di tutto il territorio nazionale attraverso emittenti locali che coprono complessivamente mito territorio finisce in molti casi per pagare secondo la sua azione attuale canoniche suo superiore a quell'emittente nazionale che sicuramente anche questo è un fatto una distorsione aberrante che a cui si deve si deve porre rimedio
Il tra le nostre proposte individuiamo anche un'altra molto importante cioè quel quel fenomeno delle delle compravendite a cui ho fatto riferimento come un fenomeno estremamente positivo che ha portato sicuramente dava attualizzazione qualche settore è è terminato in quanto le emittenti radiofoniche locali non poté non non possono più
Effettuare compravendite di singoli impianti con il rilasciate le concessioni mentre invece le emittenti
Le emittenti televisive televisive locali possono continuare a farlo fino a sei mesi dopo il rilascio delle concessioni
Quindi ormai il termine sta terminando anche in questo caso allora
Quello che la nostra proposta è quello di riaprire questa possibilità delle compravendite dei singoli impianti e di o dei singoli rami di aziende radiofonici fino al al è per tutto il periodo di durata delle delle conce delle concessioni provvisorie sia radiofoniche televisive per questo sicuramente è un
Favorirebbe l'ulteriore Alitalia l'ulteriore razionalizzazione quanti che del settore e si è quindi è estremamente opportuna
Altri problemi che noi evidenziamo che un po'tutti pulite avete visto dal dal documento sono quello della del problema dell'applicabilità delle norme urbanistiche di cui articolo quattro della legge Mammì anche le concessioni così dette provvisorio visto che è arrivato
Onorevole Marano
Il quale si è dato
Molto da fare nel nel dibattito parlamentare proprio su questo su questo problema
Devo dire che il l'ultimo decreto l'ultimo decreto legge in effetti abrogata per quanto riguarda le emittenti televisive emittenza televisiva locale la norma che diceva che durante le concessioni provvisorie non si sarebbe applicato l'articolo quattro della legge Mammì all'emittenza radiofonica non c'era questo problema
Però esiste un fatto
E questa norma comunque non è applicabile perché l'articolo quattro che la Mammì ci dice che applica che lo stesso è applicabile soltanto in presenza del piano di assegnazione frequenza e del conseguente piano territoriale di coordinamento
Quindi è evidente che non esistendo il piano delle frequenze e non esistendo ovviamente conseguente piano territoriale di coordinamento questa norma non può trovare comunque applicazione quindi riteniamo che debba non è necessario abrogare la norma della legge quattrocentoventisei né sufficiente abrogare la norma della della legge quattrocento quattro centoventidue che ci dice che non si applica questa questa norma nel nel periodo transitorio ma è necessario invece specificare che l'articolo quattro della legge Mammì
è applicabile anche durante il periodo di vigenza delle delle delle concessioni delle concessioni provvisorie questo
Porrebbe fine sicuramente a forte speculazione in danno degli editori radiotelevisivi locali da parte quel di coloro che sono i proprietari di determinati territori sulle vette delle montagne
Che possono pretendere qualsiasi cosa per poter fare operare le emittenti con con impianti su queste su queste vette
Un altro problema importanti che vogliamo porre all'attenzione del mondo politico e quello del del de la problematica delle emittenti che hanno avuto il diniego di concessione e che oggi si trovano incredibile che hanno fatto ricorso alla magistratura perché parimenti e e che hanno tenuto anche la sospensiva al TAR perché in molti casi potevano anche arrivano anche sicuramente ragione
Ma che oggi si trova nell'incredibile situazione in cui non sono tenuti a nessun diritto nessun dovere
Cioè
Da una parte non sono riconosciute e quindi non si possono neanche scrivere registra sale impresario televisiva presso l'ufficio del Garante per per dire il caso più emblematico ma che comunque non son tenute neanche al pagamento del canone dico di di concessione
Con la situazione che si trovano a poter operare in una situazione di assoluta disparità di trattamento nei confronti di invece di color rosso che a pieno titolo sono concessionari
Su questo si deve porre rimedio imponendo che da una parte il ministero avvio la revisione di queste pratiche senza senza senza indugio dall'altra parte che comunque anche nelle more seppure con riserva questi soggetti vengono trattati con la stessa con l'articolo da una parte la stessa dignità dei concessionari seppure con riserva d'altra parte comunque che abbiamo gli stessi oneri dei concessionari perché altrimenti
Sì che si crea una situazione anche qui sicuramente aberrante su tutti i profili sia sia politici che giuridici
Una su sempre nell'immediato
Da ultimo evidenziamo e necessità di valutare con attenzione il problema anche dei limiti di affollamento da pubblici del della pubblicità esistono dei limiti di affollamento pregusta tabellare e dei limiti di affollamento per
Per le così te televendite e telepromozioni che poi sono le radio vendite le radio promozione nel settore nel settore radiofonico
Mentre il settore televisivo ha due limiti di affollamento uno per la tabellare e uno per le televendite che riteniamo che comunque anche alla luce poi degli sviluppi commerciali che ci sono stati nell'ultimo anno
E quindi dell'interesse particolare che cessi la parte gli editori che da parte dell'utenza pubblicitaria al al autorizzazione delle telepromozioni televendite possa essere vista questa disciplina anche in senso integrativo e ampliativo
Della della percentuale delle così dette televendite
Dall'altra parte nel settore radiofonico invece la la cosa non è assolutamente disciplinata per cui le emittenti radiofoniche si trovano a poter fare sua tabellare senza poter fare di contro anche queste forme ulteriore di pubblicità
Chieti chiamiamola più moderne più d'interesse in questa in questa fase spesso per degli inserzionisti pubblicitari e quindi anche qui si deve trovare una soluzione normativa di periferico
Venendo a quelle che sono le nostre proposte sulla sulla par condicio che formuliamo sulla base di quello che il contenuto della quale decreto legge vigente
Alla luce di quello che dovrebbe essere poi il decreto legge che nuovo decreto legge che dovrebbe fare il il il Governo intorno al venti maggio cioè in prossimità alla scadenza del del dio della dell'efficacia della del del del decreto legge ottantatré del novantacinque faccio questi ragionamenti senza tener conto di quelle che saranno pochi decisioni
Della corte costituzionale che ovviamente in questo momento non non conosciamo il
Credo che alcuni argomenti sono importanti sul quale peraltro mi sembra di di aver individuato una certa convergenza da parte delle forze politiche o promenade la maggior parte delle forze politiche potrebbe essere quella della esclusione
Delle emittenti radiofoniche dalla dalle limitazioni imposte dalla normativa sulla par condicio e dalla normativa sulla della legge cinquecentoquindici
Perché infatti l'elevatissimo numero di emittenti radiofoniche cinque operanti e di per sé ampia e totale a nostro avviso garanzia di pluralismo
L'altra venendo a questo quindi escludendo completamente il settore radiofonico da nomadi a sua par condicio
Question riguarderebbe soltanto il settore televisivo per quanto riguarda l'emittenza televisiva locale riteniamo che sia necessario reintrodurre la possibilità per l'emittente di effettuare trasmissioni di propaganda elettorale appagamento
La esenzione per le emittenti televisive locali che non è per contraddice propaganda elettorale dall'obbligo della consegna quotidiana delle registrazioni dei programmi e la guardia di finanza
Anche per questo obbligo peraltro potrebbe essere sostituito mi sembra perché l'ho colto anche in alcuni rapporti con e con il Ministero da una soluzione tecnica molto più semplice sì visto che secondo i tempi estremamente Brevi da dal momento che la contestazione quando viene notificato la contesta da una parte la Guardia di Finanza l'emittente sarebbe sufficiente che lei mi disse che la Guardia di Finanza al momento in cui effettua con la notifica dalla contestazione ritira contestualmente la registrazione
Che eque
Che l'emittente deve comunque tenere ai sensi della legge Mammì questo eviterebbe delle situazioni organizzative burocratiche disastroso in molte città dove renitenti passano le loro giornate a farle code presso le il comando da Guardia di Finanza per consegnare registrazioni e non toglierebbe nulla alla ratio della legge anche nello spirito voluto dal dal Governo
Le poi da ultimo una riduzione degli importi delle sanzioni previste per le emittenti televisive locali ipotesi di munizioni su disposizione di legge
Prendiamo atto che quelle norme in questi queste sanzioni già hanno trovato un certo ridimensionamento rispetto a quello che era l'iniziale
Importo delle sanzioni previsto dalla legge cinquecentoquindici ma certamente non è sufficiente perché se sono perché queste sapete queste sanzioni sono le sanzioni che sono la parte soggetti a carattere nazionali
Potrebbero essa di abbia addirittura in certi casi senza sanzioni modeste per i soggetti a carattere locali essere colpiti da sanzioni questo genere in molti casi la maggior parte dei casi significa compromettere la stessa esistenza del dell'impresa qui bisogna a mio avviso graduare
Il l'importo da la sanzione i minimi vitali delle sanzioni sia al al alle tipo di violazione differenziando le in ordine alla loro gravità delle delle violazioni
Sia in ordine anche alla all'eventuale recidiva da parte di chi di commette queste violazioni non si può certamente considerare allo stesso modo chi invia il codice di autoregolamentazione con un giorno di ritardo da chi invece trasmette un programma di tre ore sono a sostegno di un di un candidato ecco questo in maniera più o meno più o meno aperta o in maniera o in maniera chiamiamola di propaga di propaganda occulta ecco questo per è indubbiamente sono due comportamenti da una parte e comporre sono di colpa magari anche grave negligenza l'altra parte esiste il dolo quindi sicuramente questo in altre normative trovano un trattamento sanzionatorio diverso non vedo per in questo caso non si debba procedere allo stesso modo
Veniamo da ultimo sinteticamente quelle che sono le proposte per la nuova disciplina disciplina del settore radiotelevisivo che poi verranno affrontate più avanti nel corso della de la giornata dei lavori anche da Marco Giusti che le ha studiate approfonditamente Marco Giusti membro del comitato di presidenza del dalla situazione di trenta litri visivi
Quindi mi voglio limitare in questo mio intervento a enucleare alle in sintesi
Dicendo che hanno ad avviso della della R. sistema delle comunicazioni in un assetto l'ipotetico assetto futuro dovrà a presentare un comparto strategico di preminente interesse generale
In esso dovranno essere compresi tutti i mezzi idonei a offrire servizi di comunicazioni
Si apra e verso i cittadini sia in ambito locali che negli ambiti nazionali e internazionali
Quindi con la carta stampata radio diffusione sonora e televisiva e qui ci intendiamo sia dei via etere terrestre che via cavo che via satellite e poi anche riguarderà la normativa generale Dattilo fonia la telematica delle altre forme di comunicazione
A nostro avviso la comunicazione dovrà rappresentare allo stesso tempo un diritto dei cittadini e un bene pubblico che lo Stato garantisce e regola con proprie leggi
In particolare il Parlamento dovrà emanare una legge quadro e questo è il la chiave di volta c'è una legge quadro sul settore delle comunicazioni che consenta di disciplinare tutti gli aspetti che diverranno con che saranno comuni ai diversi mezzi di comunicazione
E
Come norme subordinate a questa legge quadro delle leggi di settore che consentono disciplinare diversi mezzi di comunicazione
Cogliendo sia la specificità di ciascun sotto settore rispetto agli altri sia la specificità del della funzione degli stessi anche in tutti gli ambiti territoriali qui ci riferiamo ovviamente
All'ambito locale per quanto ci riguarda ovviamente anche per gli ambiti nazionali internazionali
Al fine di garantire il diritto alla comunicazione e la libertà di comunicazione
Ad avviso della Air lo Stato dovrà provvedere con apposite norme a promuovere il pluralismo e a vietare ovviamente posizione di moli di monopolio e di oligopolio e questa è una un problema molto importante all'interno del sistema delle comunicazioni dovrà essere previsto il sistema dell'informazione
E qui verso
Affronteremo quella che a nostro avviso è una proposta innovativa che è molto importante la voglio ricollegare qua quelle sono Proposta urgente che ho volutamente tralasciato per poi inseriva più organicamente in questo tipo di discorso
Il sistema dell'informazione comprendente i mezzi di comunicazione utilizzati a fini informativi
Il sistema di informazione dovrà essere attività di comunicazione di interesse generale e pertanto i soggetti sia pubblici perché prima che sia circolo mezzi di comunicazione sono finalizzati all'informazione a nostro avviso dovranno operare in un particolare regime di concessione
Inoltre la legge del sistema di compiere comunicazione dovrà enunciare criteri guida per i passaggi a soggetti privati
Di attività rilevanti finora gestite dallo Stato
Infatti la prima la privatizzazione di una società come la stecca di cui tanto si parla in questi giorni
E di fatto tutela stetti in alcuni grandi comparti opera in condizioni di assoluto monopolio non si può certamente in questo caso non cogliere l'assoluta necessità e urgenza di fissare sì una normativa specifica antitrust
E non consenta il formarsi di un monopolio privato in luogo di quello pubblico
Sia regole precise finalizzata a garantire
Il servizio pubblico cioè il diritto alla comunicazione per tutti i cittadini sull'intero territorio nazionale
Le norme comuni alle sistema dell'informazione dovranno anche prevedere regole precise
Che impediscono il formarsi di situazione di vantaggio non solo all'interno di ciascun settore bensì a nostro avviso anche tra i diversi settori qui una normativa antitrust sia e che e compra tutti i settori dalla carta stampata alla radio alla televisione
Avendo come riferimento una legge di sistema leggi di settore potranno
Potranno prevedere poche norme capaci di cogliere e disciplinare gli aspetti specifici afferenti non solo a un settore rispetto a un altro bensì componenti diverse anche all'interno dello stesso settore
Ecco in particolare la legge disciplina del settore radiotelevisivo che è quella che più ci interessa riteniamo che debba distinguere tra due tipologie di emittenti in particolare e qui è un po'quello che noi riteniamo una proposta innovativa
Voglia vorrebbe secondo noi si dovrà distingue fra emittenti che svolgono un'attività di interesse generale e sono quelle cioè in sostanza e svolgono un servizio informativo e che quindi servizio informativo che svolto comunque per conto dello Stato e nell'interesse del cittadino dall'emittenti che invece svolgono
Altre attività che non è a informativa
E qui voglio un po'ricollegare a quella carici Pino attuale voi sapete che l'articolo sedici comma diciotto della legge Mammì peraltro combinato con l'articolo venti comma uno dalla stessa normativa stabilisce un obbligo per le emittenti locali dal momento in cui sono divenute concessionaria
Di effettuare informazione locale per un minimo settimanale dell'orario mi del venti per cento l'orario minimo di programmazione settimanale che significa
Una media di circa due ore al giorno di informazione locale destinato all'informazione
Noi riteniamo che questo sia un principio che poi vada un po'in in con da una parte in contrasto con la libertà editoriale delle dell'editore
E dall'altra dall'altra parte costituisca anche un grosso problema di funzionamento del sistema poche perché a a chi svolge attività di informazione altre disposizioni di legge prevedono forme di incentivi e di sostegno di provvidenze con la conseguenza che oggi con l'entrata in vigore i questi obblighi
Un po'tutte le emittenti a differenza del passato chiedono cose forma di provvidenza con la conseguenza che oggi si sta arrivando la alla paralisi della possibilità di concedere provvidenza chi effettivamente svolge un ruolo in fu un ruolo informativo
Allora la nostra la nostra ipotesi e queste invece di coltivare interventi a pioggia che alla fine non arrivò nessuno o che non soddisfano comunque nessuno la migliore nella migliore delle ipotesi è molto meglio a nostro avviso che lo Stato permetta a chi intende coltivare una una una vocazione di editore commerciale puro di poter svolgere fino in fondo questa sua vocazione e quindi fare
L'emittente radiofonica o televisiva assolutamente commerciale
Per invece l'emittente che il gioco che vuole svolge un'attività informativa può avere anche dei maggiori oneri per quanto riguarda l'informazione deve garantire determinati tipi di informazione però gli viene riconosciuto un servizio di interesse ce ne uno un ruolo di interesse generale
Simile a quello che poi si dovrà andare un po'a valutare nell'ambito di quella che sarà la riforma complessiva del ruolo che dovrà che avrà anche l'attuale concessionaria pubblica nell'assetto nell'assetto definitivo
Ma allo stesso tempo questi incentivi questi sostegni che sono oggi identificati nelle provvidenze previste dalla normativa sull'editoria
E dalla pubblicità degli enti pubblici dalle forme di incentivo e sostegno previsti dalla dalla da quello causato prima c'è l'articolo dieci la legge quattrocentoventidue che vengono destinati verso questo tipo di di emittenza
Questa potrebbe essere una una soluzione che poi proverebbe sul piano normativo riscontro attraverso una differenziazione tra i due regimi concessori un regime concessorio di interesse che noi definiamo
In questa proposta di interesse generale ma qui su una formulazione voglio dire identificativa poi potrà essere valutata meglio nelle e la sua denominazione d'accesso è quella che appunto
Svolta l'attività svolta da emittenti che svolgono servizio informativo per conto dello Stato da interesse del cittadino peraltro con un servizio informativo che può essere effettuato anche con diversificazione tra le diverse zone del territorio servito
Perché così come un giornale può fare la la cronaca locale delle varie province un giornale regionale ad esempio non si comprende perché oggi un'emittente locale
Ad abbia dei limiti e in in un in certi casi anche dei divieti nativi del differenziale proprio tra le proprie trasmissioni di informazione tra una Provincia tra la Provincia e l'altra
Distinguiamo questo tipo di emittenza con le emittenti che invece opera in regime di concessione di bene pubblico sarebbero tutte le altre mittente che non svolgono attività informativa le prime abbiamo detto però diritto di accedere provvidenze le altre in in invece
E potranno coltivare a loro vocazione di editori commerciali puri ma allo stesso tempo sicuramente avranno dei vantaggi anche loro perché
Non avranno degli appesantimenti sul palinsesto di limitazione alla loro iniziativa editoriale erano dei e avranno sicuramente minore minori minori costi su sull'attività su Vucinic dei primari tipi di attività che oggi non
Portano solo un appesantimento del palinsesto senza nessun risultato risultato concreto
Quindi il percorso legislativo che noi individuiamo così a grandi linee è una fase un po'schematica quella che ovviamente oggi vado a ai lucci are
Dovrà prevedere questo questa crono di città la pianificazione le frequenze in primo luogo la determinazione numero massimo possibile di programmi contemporaneamente ricevibili uno stesso territorio a seguire la determinazione della regina della riserva di frequenze da assegnare ai alle varie tipologie di soggetti operanti quindi sia alle radio e alle televisioni nazionali sia alle radio e alle televisioni locali
Sia anche alle emittenti comunitaria che la legge prevede che gli stranieri comunitari nell'ambito del del del del della radiofonia mentre non è prevista un'analoga figura per quanto riguarda il comparto televisivo
Determinato il numero massimo di frequente assentibili secondo uno standard tecnico ovviamente tale da garantire una perfetta punizione del segnale in ogni fase di parte del territorio
Il determinata appunto per ogni tipologia di soggetto questa
Questo numero di frequente si dovrà procedere nostro avviso la formazione di graduatorie separate per ciascuna recitati tipologie di mittente utilmente con criteri da definire in un dibattito che non può essere affrontato discusso
E trovare delle soluzioni che sicuramente devono essere diverso e questo è un punto chiaro da quelle
Del del del diciassettesimo comma dell'articolo sedici della legge Mammì però tutti i criteri talmente vaghi che che potevano dare solo origine a contenzioso perché parlare di di concetti come potenzialità economica come qualità della programmazione prevista
C'è bastano già queste parole per dire ricordarne alcune per dire che è difficilissimo fare gavetta di questo gene comunque qualsiasi tipo di rogatoria porterà sempre a scontentare a scontentare tutti cioè lo riteniamo che la tregua se vai su criteri dove bianco bianco e nero è nero perché in questo modo Siniscalco ci eviterà il contenzioso che si andrà sicuramente più rapidamente una soluzione definitiva l'assetto una nuova normativa però che punti alla modifica dell'assetto esistente e vado a concludere è e non può che essere rappresentata da una legge di riforma
Ogni riforma a nostro avviso implica un costo per lo Stato e per la collettività necessario che tale costo consiste il più possibile in un investimento per lo stato capace di produrre
Un sistema delle comunicazioni ed informazione che rappresenta un effettivo servizio che viene reso alla collettività
è altresì utile ed opportuno che parte del risorse che saranno necessarie a riformare l'assetto esistente siano prodotte dei soggetti privati che operano le concessioni nelle diverse forme ovviamente previste la normativa a nostro avviso
Diciamo che qui lo chiamiamo in questo modo ma anche questo su una questione di termini per intenderci riteniamo che debba essere istituito un Fondo nazionale di indennizzo
Con il concorso di risorse pubbliche di risorse private queste ultime potranno essere a presentate dai canoni con rischi un primo aumento corrisposti dall'emittenti private
E che con tale fondo si possano indennizzare eventualmente quei soggetti che pur essendo oggi concessionari ai sensi delle disposizioni di legge vigenti edere Porta resteranno esclusi dall'attore definitive cioè in sostanza a nostro avviso bisogna pro lo Stato deve trovare un sistema elegante dopo vent'anni di attività di radio diffusione per e permettere una un numero di emittenti e stia sul mercato che abbiamo le che lo individuiamo in mille radio e pre quattrocento televisioni perché questo è il numero
E permette una un spazi tecnici e commerciali adeguati quindi un numero ancora di molto inferiore rispetto ai numeri attuali
Ma lo Stato deve trovare dopo venti anni di negligenza una una soluzione elegante per me per permettere all'emittente di uscire dal settore e su tre eleganti sono due passano attraverso il il problema di di aprire la possibile a delle compravendite così si favoriscono i fenomeni di uscita dal settore senza che lo Stato investa una lira
E
Da come conseguenza invece l'assetto definitivo per coloro che eventualmente rimango la possibilità in sostanza
Di una di una sorta di indennizzo di di esproprio da parte dello Stato a valere sui canoni che pagano le emittenti e quindi in questo caso senza ugualmente esborso sostanziale da parte da parte dello Stato
Le nostre proposte in questa sede terminano qui la parola ritengo che adesso debba passare ai nostri ospiti le quali ovviamente ci attendiamo un forte impegno in una politica per l'emittenza locale grazie
Ringraziamo Marco Rossignoli vorrei segnalare la l'arrivo della onorevole Antonio Marano della lega nord relatore ex sottosegretario le porte relatore e la proposta di legge della lega nord lei fa inoltre presente l'onorevole Giulietti deputato progressista membro della commissione speciale la Camera per il riordino del sistema radiotelevisivo
Il dottor Bellucci che è responsabile del settore informazione del partito di Rifondazione Comunista
La parola ora a l'onorevole Domenico Benedetti Valentini
Nel ringraziarvi dell'invito vi debbo dire che mi limiterò a pochissime battute in effetti si tratta di giornate
Non ottimali per un convegno che voglia approfondire i termini non Bridge ceto politico se così posso chiamarlo perché martedì mercoledì e giovedì sono giornate di massimo affollamento parlamentare io personalmente al pari degli altri colleghi ho quindi il problema di raggiungere rapidamente l'aula dove personalmente sono già anche iscritto a parlare e speriamo che non sia stato già dichiarato decaduto debbo dirvi subito nel portarvi il saluto e la dichiarazione di massimo interesse a queste tematiche del gruppo di Alleanza Nazionale che qui rappresento e a nome del quale ringrazio dell'invito ma anche come relatore del sette volte ripetuto decreto legge
Che attualmente porta il numero centotrentasette dopo averne portati non so quanti e debbo dirvi che avrei l'ambizione di poterlo portare di poterlo condurre in porto
Si è prosciugato progressivamente
Di norme e di previsioni
Sì che quando nella vostra sintesi di proposte dite che gli interventi urgenti potrebbero trovare accoglimento in sede di conversione di questo decreto legge debbo dirvi in parte che vi è disponibilità e possibilità che ciò avvenga in parte che questo è inverosimile o addirittura impossibile che avvenga
Perché alcune norme non rientrano nelle materie disciplinate da questo decreto legge e quindi norma che non possano trovare ingresso in sede di conversione materie che non abbiano diretto riferimento a quelli che sono i passaggi esplicitamente decretate nel provvedimento del quale si va a a discutere della conversione in legge
Quindi alcune di queste proposte puri interessanti non potranno o quasi certamente trovare Canale albero in questo provvedimento che deve essere convertito altri invece hanno più diretta attinenza e quindi hanno speranza al limite di potervi transitare i tempi sono particolarmente ristretti sì che io potrei suggerirvi collabora attivamente di articolarsi sulla base del testo
Che voi conoscete direttamente di farmi pervenire se credete o far pervenire a me come relatore ai capigruppo
Delle forze politiche ivi rappresentate delle proposte proprio di emendamento o di integrazione e vedremo quali se trova non sufficiente
Naturalmente spazio di condivisione da parte dei commissari possano essere recepite
Oggi stesso nel pomeriggio di oggi io inizio
A trattare di nuovo questo argomento siccome la discussione è stata già molto ampia e approfondita nelle precedenti tornate debbo ritenere che il dibattito non sarà amplissimo perché di molti argomenti ci siamo già occupati
Quindi se volete farci pervenire queste proposte fatelo in tempi molto ristretti ovviamente non è che vado a chiudere in questa settimana
Relazione dibattito e decisioni però o in un breve lasso di tempo se vogliamo farcela poi a passarlo all'altro ramo del Parlamento
Dobbiamo farcela
Voi avete rassegnato delle proposte su o molte delle quali vi è già un consolidato interesse e consenso del gruppo di Alleanza Nazionale
Su alcune altre questo consenso non è totale ho necessità di un momento di più approfondito confronto
Con questo però voglio dire sul piano procedurale
Che tutto ciò che non può trovare per le ragioni che vi ho detto accoglimento nell'ambito della conversione del decreto legge cui ci siamo riferito nulla vieta che possa essere affrontato sia pure sempre in termini piuttosto serrati anche con le
Ipotetica ipotizzabile emissione di un provvedimento ad hoc o di un altro provvedimento che possano eccepire alcune di queste proposte
Certo il percorso è il clima non è dei più facili voi sapete benissimo che questa tematica intanto come giustamente diceva il presidente Rossignoli ha finito per focalizzarsi sui colossi della emittenza e questo finisce per lasciare naturalmente
Non vedo nel dimenticatoio perché ciò non è ma certamente in ombra e comunque in secondo piano il tema fondamentalissimo per la libertà civile la libertà dell'informazione della formazione e anche del dibattito politico stesso
Tutto il grande mondo della emittenza locale o comunque vogliamo dirla tra virgolette minore ci sarebbe da discutere su questo aggettivo radiofonica e televisiva locale
Non solo ma sapete benissimo che il clima è piuttosto velenoso
E comunque inquinato da strategie e finalisti o finalità
Di carattere politico in un momento in cui è campagna elettorale permanente in cui si vota tra poco per i referendum sia votato l'altro ieri ai ballottaggi non sappiamo se e quando ma certamente presto
O comunque tra non molto si dovrebbe votare per nuove elezioni politiche
E siccome noi sappiamo bene
Che tutto il mondo della macro emissione o della micro emissione disseminata sul territorio
Influisce ovviamente su tutto questo è chiaro che il clima in un momento in cui nel Paese si fronteggiano ci fronteggiamo due grandi minoranze nessuna delle quali intende naturalmente cedere il passo all'altra e rivendica i diritti di una sovranità popolare non inquinata da manovre di carattere politico è evidente che il clima non è dei più sereni
Per va per varare una buona riforma in particolare voi seguite attraverso la stampa le polemiche che si intrecciano ci si accusa di non aver prodotto proposte di ritardare le la verità e che ci sono naturalmente settori del Parlamento e delle forze politiche che non intendono che una riforma debba risolversi in decapitazioni mutilazioni
Punizioni o comunque il ritorno a regime della ferrea dittatura Lori partitica che aveva ormai asservito il monopolio RAI
Alloggi che del vecchio regime
Le vostre proposte si articolano dunque in tre capitoli io ne ho preso ben atto e comunque le discuterò insieme ai colleghi che quanto e più di me si occupano di questa tematica
Vi posso dire che sotto il profilo dei canoni vie massima attenzione e disponibilità ad esaminare i meccanismi che voi suggerite
Per quello che riguarda la possibilità della effettuare compravendite degli impianti o rami di azienda del pari vie interesse e disponibilità e tutti sappiamo che invece il trasferimento intendendosi per trasferimento l'intera azienda con tutte le parti economico finanziari eccetera che avesse vado per sommi capi
Che ad esse si lega non ne sono coinvolte rende praticamente non dico vischiosa ma addirittura paralizzata la possibilità di questi meccanismi di trasferimento
Per quanto concerne l'importo dei diritti sia si discute si incida molto poco nell'economia complessiva delle emittenti c'è chi sostiene una tesi chi sostiene l'altra debbo dirvi che vi è un dibattito anche concettuale piuttosto serrato perché la SIAE avanza argomenti di non secondario livello di carattere giuridico e e quindi mette in campo degli argomenti che non sono da disprezzare
Li abbiamo come tali responsabilmente presi in esame
Anche se la commissione della sua a larga maggioranza
Propende piuttosto per recepire invece le tesi sostenute ovviamente dalla emittenza locale
Che mettono in evidenza altri aspetti di carattere operativo e giuridico vi posso dire che una soluzione parametrata su percentuali sostanzialmente vicine a quelle che voi proponete in questo schema di proposte
Una soluzione che potrebbe trovare accoglimento e quindi sotto questo profilo vi dico una parola di fiducia
E importante anche mi sembra
Mi pare che sia il punto e delle vostre prime proposte
Importante il discorso delle syndication sopra emittenti locali
è evidente coinvolge possibilità operative naturalmente di di di formidabile portata e credo che anche su questo possiamo intenderci e possiamo andare a risultati positivi
Per quello che riguarda
Per quello che riguarda le
Procedure burocratiche consentano al ministero in modo snello e rapido di emanare provvedimenti di modifica tecnica mi sembra che poco possiamo fare a livello legislativo
E comunque di commissione ma molto si può fare come dire a livello di amministrazione di alta amministrazione a livello di Ministero
Mi sembra del tutto ragionevole
Quello che voi chiedete
Quanto al secondo capitolo quello della par condicio
Qui siamo o molto d'accordo perché in effetti io penso che non si sia mai verificato in alcun Paese un oscuramento totale
Della democrazia partecipativa e della informazione del confronto come sia verificata nel nostro Paese un oscuramento che è assolutamente indegno di un Paese avanzato civile dei democratico
E quindi mi pare che praticamente
Tutti e quattro i punti che avete elencati nel secondo capitolo delle vostre proposte possano trovare almeno per quanto riguarda Alleanza Nazionale sicura attenzione e prevalente consenso
Vi posso dire relativamente al punto di che è materia che rientra nella
Anche nella materia della del del decreto di cui ci siamo occupati di cui ci stiamo occupando che si discute sulla possibilità di irrogare quantitativamente sanzioni diverse asseconda come dire delle fasce di consistenza delle emittenti qui però anche qui vi sono obiezioni di qualche pregio e cioè nel nostro ordinamento giuridico e sanzionatorio pre vedere
Fasce di pena come dire diverse a seconda della qualità del soggetto è cosa che potrebbe violare sostanzialmente principi costituzionali
Di tutta evidenza
Si pone quindi semmai il problema di abbassare fino al limiti assolutamente ragionevoli o comunque modesti il minimo edittale della sanzione come dire lasciare un molto basso minimo
è un molto alto Massimo per modo che ove ci sia naturalmente buonsenso
In colui che l'autorità che deve irrogare queste sanzioni si possano graduare le sanzioni a misura della come dire
Della della effettiva consistenza della violazione del soggetto della recidività e così via dicendo come giustamente sottolineava
Il presidente
Per quello che riguarda l'ultima parte mi limito esclusivamente trattandosi di un dibattito di più vasto raggio che avremo la possibilità di approfondire ulteriormente
Mi limito semplicemente a dire che prenderemo in esame
Che essi dedicano che si votano ad una funzione informativa
E emittenti che invece scelgono come dire un settore prevalentemente commerciale e declinano questo tipo di impegno secondo la proposta che il presidente ci ha illustrato praticamente i sostegni gli incentivi le contribuzioni dovrebbero prevalentemente o o esclusivamente essere destinate a coloro che fanno informazione mentre le risorse di tipo l'attingimento delle sorsi dico commerciale dovrebbe andare appunto all'altra tipologia
Di emittenti
è una soluzione interessante vi dico la verità che per la prima volta la prendo in esame e quindi non mi chiedete di esprimere un parere vincolante men che meno per la intero mio Gruppo per l'intera forza politica perché seriamente la esamineremo
Ma non sono in condizioni in questo momento di dirvi un sì o un no adesivo o non adesivo a questo tipo di proposta
Vi posso dire
Che come forza politica noi siamo piuttosto rigorosamente attestati sulla opzione che la emittenza locale
Fatte naturalmente le debite precisazioni metodologiche le garanzie e quant'altro debba fare informazione debba partecipare al processo informativo e di crescita culturale complessiva anche ricordi ferimenti locali
Perché se ciò non fosse vi faccio osservare che risulterebbe anche fortemente indebolita la motivazione forte di quanto abbiamo detto fino adesso e della netta opzione per la difesa della Rete della ricchezza delle emittenti locali che almeno come forza politica abbiamo sempre sposato
Ma nel momento in cui venisse meno questo tipo di vocazione ammetterete che se non vogliamo essere dei demagoghi dobbiamo sottolineare e richiamare questo carattere al quale non è semplice rinunziare
Certo nel momento in cui si fa una proposta della differenziazione delle due tipologie e si studiano modalità e garanzie si apre un terreno è un tavolo di confronto molto significativo a questo riguardo
Questo come dico a vol d'uccello e toccando appena il così lasciando anche un tempo sufficiente agli altri colleghi che hanno la stessa mia esigenza di organizzazione del lavoro
Quelli che possono essere i pronunciamenti del relatore di questo provvedimento e della forza politica di Alleanza Nazionale
Potete star certi
Che l'attenzione per la verità noi abbiamo anche dei confronti
Con altre federazioni di emittenti questo ci consentirete tuttavia il contributo che voi avete dato state dando penso che sia di notevole consistenza e anche di notevole pregio concettuale e pratico
Di questo vi ringraziamo confermiamo la nostra disponibilità confermo anche la mia disponibilità personale
Nel rinnovargli l'invito già dentro questa settimana farci pervenire proposte di emendamento di modifica perché il lavoro come vi ho detto si sta accelerando e quindi bisognerà non arrivare tardi a questi appuntamenti vi ringrazio e vi auguro un ottimo lavoro
Ringrazio l'onorevole Valentini segnalo l'arrivo dell'onorevole Paolo vigevano deputato dei Riformatori dall'onorevole Carla Stampa deputato del Partito democratico della sinistra
è arrivato ma è in preda le televisione telecamere microfoni anche l'onorevole Taradash dei riformatori lo ringraziamo passo la parola all'onorevole Giorgio Goggi
Penso di essere schematico e molto per
E spero di non essere superficiale in questo all'eredità
Il il motivo del per evitare che penso si possa dire quello che vi interessa in poco tempo cerco di conciliare queste col fatto che sono già in ritardo rispetto ad arco
Ma come vi è già stato detto
Martedì mercoledì e giovedì sono giorni ne si affollano impegna io rispetto all'introduzione di Rossignoli
Mi mi riferisco solo alla parte che riguarda le proposte di riassetto nel settore televisivo essendo qui sostanzialmente irrazionali incarico di relatore sui provvedimenti nella Commissione speciale questo mi sembra giusto che io faccia e che lo faccia anche con un certo equilibrio dovuto alle caratteristiche formali
Totalmente d'accordo sulla descrizione di ampiezza del settore non è più possibile tenere distinti settore comunicazione da quello radiotelevisivo non devo spiegare io a voi come il la veloce unificazione di tipo The Cani Cordelli a supporto escluda quelle vecchie divisioni e condiziona anche prodotti che non sono più nettamente distinguibili gli stessi imprenditori che interverranno nel settore largo della comunicazione non sarà non avranno più le caratteristiche e i confini imprenditoriali attuali quindi sfuggire a un ambito di questo genere cioè a definirlo così
Certamente una soluzione arretrata siccome la storia italiana anche in questo settore non raramente è caratterizzata da normative che leggono il presente qua per i tuo addirittura ci leggono il passato sarebbe un errore catastrofico che a questo punto punto commettessimo questo errore
è chiarissimo che l'ipotesi di normativa quadro e l'unica adottabile in un settore come questo a veloci modificazione nessuno di noi è in grado di prevedere e di normare ad Edge adesso con particolari rigidi gli aspetti di mercato e di sistema che andranno configurando sì per cui abbiamo certamente indispensabili menti bisogno di una normativa Aguado questa pretende ovviamente che nel sistema Sikorski si configuri un potere chiamiamolo così
Si usa a volte il nome di autorità oppure il corrispondente termine anglosassone ma c'è bisogno proprio ben caso di normativa quadro di un potere nel sistema che in ambiti definiti con certezza
Adatti le norme durante naturalmente il proseguo
Del del tè
Ancora per dirvi che sono ovviamente totalmente d'accordo nella corsia che bisogna constatare rispetto al rischio monopolistico retorico polisti cos'è questo sono ingrandite io voglio dire in cui inserire le soluzioni particolari per quanto riguarda l'emittenza locale verso sembra una sorta di captatio benevolenza ma mi sembra che tutta la la commissione è ben consapevole che questa è uno dei comparti indispensabile di articolazione del sistema cronostoria a fare illogico sottolineature particolari quindi è uno dei problemi che abbia devo dire di grande importanza non solo la specificità della proposta indistinzione fra emittenti che assumono come dire l'incarico di fare informazione ed emittenti puramente commerciale
Però in questo io vedo il tentativo di un meccanismo non è solo questo l'aspetto del tentativo che configuri le presenze nel settore come come dire compatibili col mercato nel quale opera inimmaginabile che ad oggi
Assentiti almeno settecentocinquanta emittenti televisive locali e più di due mila radio
è impossibile immaginare che queste riescano fisiologicamente a sopravvivere nell'ambito di mercato che siamo in grado di percepire ecco quindi questo è il vero problema del settore dell'emittenza Rocca ora aggiorniamo di questo ed immaginiamo un settore assestato con ipotesi
Fisiologica rispetto al mercato e quindi l'ipotesi che faceva Rossignoli di tre quattrocento emittenti televisive locali devo dire con tutta sincerità mi sembra ancora insomma un pochino la per quello che conosciamo del settore
Quindi il problema che abbiamo non ne di eliminare l'emittenza ma verosimilmente di creare dei dire sì livelli di emittenza che non vuol dire necessariamente qualità che vuol dire appunto funzioni diverse da questo punto di vista l'ipotesi di distinzione fra emittenti che son disposti appunto a scegliere il carico informativo e quindi se capisco bene
Da quello che è scritto qua o ed è stato detto anche ad accettare come dire impostazioni particolari perché si parla addirittura di informazione di attività
Per quindi a servizio informativo per conto dello Stato questo mi sembra devo dire un'espressione un po'forte ecco forse anche eccessiva
Per ora per me la traduco come intenzione di accettare vincoli particolari nell'espletamento dell'attività insomma ecco
Non andrei più nella nell'approfondimento però certamente questi sono i meccanismi di selezione per cui alcune emittenti vanno incontro a provvidenze ed altre non vanno incontro naturalmente non si potrà spingeva all'infinito il meccanismo punto della sovvenzione ecco questo è un mi mi sembra un dato di fatto e però il nodo fondamentale è proprio questo
Allora potranno stare in quest'ambito anche un numero elevato di emittenti alcune delle quali si faranno carico di attività non più nobili o meno nobili ma diverse da quelle ed altre che verosimilmente capaci anche di rivedere equilibratamente con bilanci come dire non non eccezionali come quantità
Se sono corrette le informazioni che ho io credo che il settanta per cento delle emittenti televisive locali sono capitalizzata al di sotto del miliardo e che circa il settanta per cento
Al novantatré aveva un bilancio deficitario ecco o ci poniamo nell'ottica della considerazione di questo oppure il settore e diventerai inevitabilmente un settore deboli e il secondo il sistema nel suo complesso perderà
Uno degli elementi importanti di articolazioni ecco quindi su questo bisognerà naturalmente discutere con riferimento a dati precisi e non inventa atti
Certamente i meccanismi di pianificazione delle radiofrequenze sono fondati
Da questo punto di vista è uno delle risorse limitate sulle quali ragionare ma l'altra risorsa limitata sono i flussi economico-finanziaria e che quindi rispetto a questo andrà configurato con un minimo di precisione il il settore
E altrettanto mi sembra corretto l'osservazione che anche i meccanismi di concentrazione e meglio si direbbe di aggregazione concentrazione diventato un disvalore insomma facemmo patto di spicco Roma H voglio dire ma insomma
I meccanismi di aggregazioni fra emittenti di consorzi dovranno essere incentivati su questo è giusto appunto in modo che la riduzione di numero corrisponda come dire a un andamento fisiologico
Questo secondo me il dato principale sul quale se da parte vostra per quanto mi riguarda suffragate la Commissione speciale per il riassetto del settore televisivo effettivamente date come dire una mano a definire precisione
Non non lo faccio vi dico per captatio
Polenza Emma se noi non riusciamo a disciplinare fisiologicamente il settore dell'emittenza locale a darvi una forte modernità Marano anche quando era al ministero ma tuttora
Aveva insistito moltissimo perché anche in termini di dotazione tecnica satellite compreso si facesse un corretto ragionamento ecco non dobbiamo immaginare questo settore come il settore debole e residuale
Il tentativo che dobbiamo fare e di considerarlo una parte indispensabile dell'assetto sia dal punto di vista della sua evoluzione tecnologica che non dal punto di vista della sua collocazione di mercato
Interviene ora vedove
Solo divertente
Pomponio anche loro impegno abbastanza notare via io capisco il motivo perché lo stesso degli altri vende faccio uno sport collettivo insomma se che si vota oggi dalle undici in poi quindi il motivo è sempre lo stesso io invece vorrei intervenire
Su alcune delle questioni che sono state poste faceva che le proposte di lavoro
Dando per scontata le cose che ha detto Boggi che io condivido
E la prima questione che mi pare importante
E quella che dobbiamo costruire credo che l'associazione di categoria
Io in questo congedo molto lo spirito e la relazione quanto più sono autonome dai due schieramenti e anche dalle imprese sul campo RAI Fininvest quanto più alla possibilità di essere credibili e di avere ascolto
Conto più difendono con testardaggine autonomia così come la politica deve difendere contestata argine l'approccio queste palo fatto di grande rilievo perché sono dato luogo a molti fraintendimenti passa io credo che si è portati su avere un luogo senza bestemmie in questo Paese anche del più uno scontro politico durissimo e alla vigilia del referendum perché qual è stata la tragedia della piccola e media impresa del settore
E quella spesso parlo in vari settori in vari campi in vari schieramenti e di essere stato usata come un vaso di coccio nello scontro all'interno del duopolio
La legge Mammì come nacque come sono molti di voi sostanzialmente mettendo il numero delle reti sulla sulla carta
E a seguire fu fatta la legge fu prima individuato il beneficiario e successivamente poi fu lo dico in modo brutale fu costruita la legge dentro questo non c'era spazio per la piccola e media impresa dall'emittenza radiofonica televisiva ma anche della carta stampata tanto è vero
Che un poema drammatico come il prezzo Della calcolabile neanche più citato non esiste
è talmente vero che c'è la disattenzione forte che una serie di temi scompaiono
Vede quando sento dire la par condicio come quel provvedimento piace poco non ho capito però perché l'emendamento sulla radiofonia che la condiviso da tutti non è stata provata
Forse non è stato fatto uno sforzo congiunto dei due schieramenti di estrapolare alcune questioni dal problema spot sì o no sulla RAI e la Fininvest
E di dare attenzione una serie di altri mezzi scorporando quanto più si accorpa la vicenda delle mi Tenza sul duopolio tanto più la si usa a catena per uno dei due schieramenti
Questo è così
E che sono le sonde facciamo finta di prenderla par condicio come il male il male nel fatto che in questo Paese si è creato un duopolio ormai responsabilità proprietà unica e c'è un negli per concentrazione della pubblicità questo è il vero motivo che poi trascina morte l'emittenza non pigliamoci in giro
Doppi chiamo ci giro finché non si affronta il tema centrale dell'assetto della pubblicità con coraggio
E si entra dentro questo provvedimento e si creano le condizioni liberticida ma diciamo banalità ma le condizioni perché la pubblicità Possa corre in un mercato libero continueremo a raccontare delle fandonie
A inventare tamponi provvedimenti tampone ma quando io da freno creo le condizioni perché il settanta per cento di un fiume vada in una direzione
E costruiscono etiche perché ciò sia e poi lo posso dire non lo sapevo perché non è così io ho lavorato perché la diga fosse costruita in modo tale che degli asset corso del del delle acque in quella direzione
Questo è il punto vero della questione allora
Perché insisto a lo dico a tutti lo dico a me stesso per primi gli altri
Più occorre trovare un luogo nel Parlamento e fuori dove nel pieno dello scontro politico si raggiunga l'accordo su alcune emendamenti o su alcune proposte
Per questo clima favorisce comunque le ragioni del più forte quando sono con questo silenzio ieri la RAI domani la Fininvest ma è questo il problema
Quanto più forte lo scontro quanto più i settori deboli la radiofonia discorso che non si fa più tra l'altro come stavo direttori radiofonici a dei premi ancora diversi dalla televisione in termini di frequenza i temi di questa interni di linguaggio
Discorso sull'offerta ormai sparito non è vero molte di queste emittenti sono affermate negli anni settanta ottanta per la novità del loro linguaggio per lo novità dell'uso delle nuove tecnologie per la capacità in povertà di utilizzare l'intelligenza l'ironia la fantasia
Quanto più non riesco a creare delle regole quanto più discorso sul linguaggio e sulla qualità ovviamente sparisce
Allora detto questo proprio rapidissimamente io sono convinto
Che dobbiamo riflettere su alcune cose alcune sono figlie delle sono come di assoluta emergenza e solo nella relazione le possiamo scorporare io credo che esistano
No non credo che debba essere legato alla par condicio
E neanche alla commissione Napolitano
E solo quattro le questioni che mi permetto di segnalare alcune solo nella relazione
Da una parte c'è la questione del piano delle frequenze
Che viene annunciato di momento in momento il ministro delle Poste Gambino alla detto diciotto mesi correggetemi se sbaglio ultimamente ha detto si può ridurre di ulteriori sei mesi questo passaggio ore abbiamo un primo un primo elemento che c'è questo elemento delle frequenze che balla da ma non solo che la televisione ma ancora in modo più drammatico radiofonica sul fatto che si debba arrivare a un piano delle frequenze con le caratteristiche anche che voi individuate da altre associazioni mi pare che con fatica con dolore si possa trovare un'intesa in sede parlamentare
Se si parte dal presupposto che questo riassetto io lo sto facendo non per un regolamento di reti io quando sento dire che prima del riassetto è stabilito il numero delle reti tra RAI e Fininvest ha risolto il problema e lo sapete meglio di me è la più grande delle banalità possibili
Perché tra l'elemento dell'innovazione elemento dalla pubblicità il centro sta cosa prevedo nel prossimo decennio
Primo per quanto riguarda l'innovazione l'altro problema che idea Hoyo de la pubblicità nel prossimo decennio perché il numero delle reti discende da una riflessione sulle risorse
E inutile dire abbiamo mille canali a disposizioni se non esistono le possibilità di mercato per immettere nuovi soggetti all'interno del mercato ci vedevano è un discorso inutile poteva dire due due quattro e quattro ma che cos'è la riffa uno e uno una mezza mio insomma
A me tre volte pare che se a Carnevale ognuno si alza e spara il numero delle reti
Che è assolutamente una variabile dipendente d'altro
Al piano delle frequenze a mi pare che sia invece un terreno questo su cui sia possibile trovare l'intesa prima questione secondo il canone di concessione perché mentre discutiamo del futuro assetto decennale anche qui c'è un elemento che credo su quali mi si possa trovare l'intesa perché parlo di emittenti non bianche o rosse parlo dell'impresa
Quindi c'è un interesse comune alla sopravvivenza delle impresa se io non la leggo alle sorti della del dorico polio
Allora il problema del canone di concessione pone emittente pagare il canone novantaquattro novantacinque cumulato come si stava rischiando di fare o ci si può affidare semplicemente al fatto che si dice noi conclude
Anche qua solo rozzo mi assumo responsabilità il di lanci ricontrolleremo verso la fine del novantaquattro di Conte già rimosso novantacinque in modo tale da abitare da evitare il cumulo io credo che invece vada evitato il cumulo e vada detto in modo esplicito non solo vada evitata ma la questione dei bacini non possa essere ulteriormente rinviata
Cioè quella grande Baido per cui in questo Paese alcune emittenti sono costretta ma lo sballo per cattiveria solo dell'emittente perché giuro che nessun emittente ha costruito orograficamente questo Paese
Su questo possiamo trovare l'intesa sul fatto che le emittenti non hanno realizzato al piede Appennini credo che non sia un problema ideologico trovarsi posso discutere senza bisogno delle categorie no ormai note di fascismo e comunismo credo che non ci interessino per raggiungere un'intesa sui bacini
Allora su questa seconda questione questo mi pare che faccia parte del pacchetto emergenza
La terza questione l'applicazione dalla norma sul canone RAI
Che siccome questa piegato in due morti da una parte con l'applicazione di una norma che la peraltro in qualche modo ambigua perché potremo un'ulteriore rimando e quindi va tradotta
Ma l'altra secondo me aprendo un discorso con la RAI per quanto riguarda e questo invece si rientra nella come sue Napolitano e Panetta dalla pressa
E non c'è dubbio che una delle questioni su cui l'intesa sia possibile che se noi manteniamo la possibilità di raccolta indiscriminata di pubblicità che alla fine se la RAI nei bacini regionali provinciali noi contiamo discuta del nulla io penso che la RAI su questo devo sapere che tra i provvedimenti di emergenza
Lo dico con convinzione perché io non posso invocare una raccolta
Quando mi iscrivo a delle regole le regole sono come costruisco le dighe se io mantengo una raccolta indiscriminata per cui la pellicceria di Cremona ormai trasmette sia su Retequattro sia sulla rete tre
è chiaro che io sto arrivando al drenaggio anche dell'ipermercato questo è un problema mi pare non ideologico è un problema affrontabile sia in forma di regolamentazione congiunta Fininvest o RAI se è vero come dicono che si vogliono aprì a nuovi soggetti
Sia all'interno dell'emergenza perché inattesa nel decennio prossimo venturo se non risolvo questi quattro un odio arrivò decennio prossimo venturo
Con una selezione naturale
E non spesso per meriti ma anche per condizioni di altra natura ultima cose
Che mi pare possa essere affrontata questo per quanto riguarda diciamo così le parti la mia proposta è quella che si costruisca prescindere
Insisto su questo un luogo dove mentre la commissione Napolitano lavora
Scoperto Boggi sull'assetto generale alcune questioni che voi avete posto altre associazioni forze politiche le più diverse non m'interessa la polemica in questa fase si possa stringere su questioni che sono aperti sullo affrontabili e che consentono comunque l'esistenza ultima parte invece per quanto riguarda la questione dalla commissione
La legge bisognerà farla referendum o non referendum evidente io sostengo che con il sì si creano le condizioni dalla riforma altro sostengono il contrario ma questo non ci può interessare di meno comunque evidente che bisognerà fare
Lascio
No queste pare un dato acquisite
Ora qual è il punto per il quale io invece credo che serva una forma di pressione trasparente
Quindi ha minimamente per circa le associazioni come dire premesso ero non solo con le loro proposte
Ma per questo tipo di proposte arrivassero confronto trasparente all'interno dei lavori della commissione perché un dato culturale se io nella costruzione di una proposta ascolto più punti di vista
Sono costretto a rendermi conto dalla diversità di punti di vista se la riduco solamente alla logica della forza finisco per trovata un'intesa tra i due soggetti a ritenere risolto il problema
E secondo me però riponendo il problema della libertà perché noi siamo riducendo Rizzo sostanzialmente abbiamo un rischio di una riduzione dei punti di vista rappresentati
E questo molto forti
Qual è la parte strutturale che in parte c'è nel documento ma che credo invece la Commissione referendum o non referendum dovrà affrontare ma che riguarda le emittenti
La parte della stecca del satellite non è vero che qualcosa che riguarda solamente sia no chi detiene il maggior numero di reti
Perché privatizzare o non privatizzare la STET modalità di privatizzazione della STET modalità dei cannoni modalità di accesso delle emittenti sarà un punto fondamentale sul quale riflettere
La seconda parte riguarda il satellite nella radiofonia come sapete
Stiamo andando a questo forma di sperimentazione c'è l'elemento per introduzione del satellite credo che su questo bisogna riflettere perché anche qua rischiamo di avere emittenti che lavorano col satellite emittenti che sono sganciata dal satellite una situazione che rischia di Cavernago elemento di disparità prima questione
La seconda le tabelle la pubblicità voi l'avete posto questo io lo condivido totalmente
Non vi è dubbio che nell'ambito della revisione della legge il punto focale si approda raccolta pubblicitaria e le tabelle debbano avere la distinzione molto netta molto forte nei diversi settori
Questo mi pare che sia un punto assolutamente inaccettabile
Ripeto per me è il punto chiave altre dicono che il numero delle reti insisto che questo è un modo ideologico di affrontare prema per drammatizzare lo per non guardare l'elemento centrale quindi sulle tabelle credo che ci debba essere invece una grandissima tensione sia sulle tabelle orarie sia sulle tabelle complessi
Su questo punto ovate per porre fine alle polemiche io lo dico da mesi più alcuni amici imprenditori e lo sanno codici questa cosa se una battuta polemica io continuo a dire quanto facciamo così ho visto che la ripresa recentemente anche D'Alema se non c'è subito ha costruito la pubblicità siccome ogni volta mi sento dire questa roba è sbagliata e liberticida cosa sia in mente lo ribadisco qua
Facciamo faccio una proposta come dire di livello ma altro che proprio infima si prenda il pallottoliere si prenda un bambino mossi in bellissime tabacco in quello che volete imbavagliato l'ho portato la bendate no mettete tutte le leggi europee scegliete le più vantaggiose per i privati
Scegliete le più lontane da ogni mio punto di vista si estragga una delle leggi dei Paesi europei io la firmo debba essere chiaro nulla firmiamo subito chiusa c'è problema
Importiamo una tre qualunque legge dei Paesi liberaldemocratici europei sull'assetto radiotelevisivo io continua facciamo confronto su questo bisogno perché non è vero la faccia
Noi siamo pronti a firmarla scegliete la lo si fa con fatelo voi l'esperimento vate fate voi l'estrazione lo proponga la R fate rimpiazza una bella estrazione poi leggiamo la il Paese e vediamo che cosa accade
Sulla riforma RAI mi sono permesso di insista su quell'aspetto della pista ultima questione ho terminato che mi pare semplice un punto forse ad affrontare il problema delle radio comunitarie tv comunitarie che addirittura non ottengono neanche nei tempi dovuti
Il pagamento previsto per legge
Il problema dell'acquisto dei nuovi impianti io credo che quando si parla di provvidenze il problema oggi non sia più soltanto le provvidenze della come un modo passa in modo sbagliato qui si pone un altro problema
Come si procede a consentire alle emittenti di agganciarsi ai satelliti come si procede all'acquisto collettivo di tecnologie come io posso abbassare i costi perché uno tra di premi drammatici del piccolo e medio imprenditore e che spesso va sul mercato dell'acquisto da solo
Senza accesso al credito senza facilitazione di accesso al credito con grandissime difficoltà questo non mi pare erano uno degli emendamenti previsti dal nella legge Mammì se non ricordo male si era parlato di questo tipo di problema poi uscì fuori credo che questo tema dell'acquisto collettivo acquisto collettivo di tecnologie
Della possibilità quindi realizzare sconti senza una politica clientelare ma attraverso una presenza sul mercato delle tecnologie possa essere affrontato con molta serietà becco questa era le questioni ho voluto e porre in questo modo
Mi auguro al di là poi delle polemiche che ci saranno io mi rendo conto ci saranno continuano a esserci saranno anche forti la mia proposta è che si possa arrivare
Attraverso le proposte grazie
E a nel confronto parlamentare su alcune questioni su alcune questioni ad un'intesa che poi intese sono difficili sono faticose ma penso che tutti dovremo abbastanza abituarci a una disintossicazione collettiva a sapere che in ogni che non ogni problema iscrivibile nelle bandiere delle Crociate e dei fronti contrapposti che alcuni elementi riguardano le regole generali l'esercizio del voto le libertà e che su queste ciascuno dovrà rinunciare a qualcosa ma deve partire dal presupposto che quante più voci riescono a produrre quanto più c'è una libertà collettiva è una come dire un elemento che ciascuno di noi deve mettere in ciascuno di noi dovrà rinunciare a qualcosa
Ma a me pare che daremmo come Dio un un un elemento un esempio a partire da questa vicenda di una possibilità di trovare intese su una serie di questioni che riguarda i diritti generali grazie
Alziamo onorevole Giulietti è arrivato anche l'onorevole Luciano Ciocchetti deputato del CCD membro della commissione speciale la cava per le riordino del sistema radiotelevisivo ringraziamo inoltre anche il dottor Bruno sul ciclo vicedirettore del TG due della RAI che è arrivato in questo momento l'autoregolamentazione che ci siamo fatti noi viene questa sala dal rispetto alla par condicio e l'ordine di arrivo dei dei deputati è la considerazione di Molteni quindi passo la parola ora a Paissan dei progressisti
Giuseppe Giulietti come sempre ha barato ha detto che diceva due cose mentre poi ha fatto nessun intervento
Complessivo essendo Giulietta nel mio stesso gruppo parlamentare
Mi pare giusto non ripetere
Sue valutazioni perciò io mi limiterò ad alcune osservazioni su alcuni degli aspetti trattati del
Relazione che abbiamo appena né ascolta in modo più che schematico canone di concessione
Giustamente la relazione la posso solo il problema degli
Degli anni da coprire vi novantaquattro novantacinque
Ma ha posto un problema di
Entità dei cannoni stessi
Secondo letto questo questa questione è governata dal totale irrazionalità
Perché non c'è solamente un problema tra le televisioni radio locali ma c'è anche un problema di rapporto con le emittenti nazionale sull'entità dei canoni
Io non sono mai riuscito a capire
La ha ragione la razionalità di una differenza
Tra canali che fissa in quattrocento milioni mi pare un mittente
Nazionale le cifre che voi conoscete per l'emittente
Locali come io non nonostante io l'abbia chiesta anche sulle strade o Marano mi ricordo
A suo tempo
E ha due ministri consecutivi delle poste
Perché la RAI dovesse pagare prima centosessanta adesso quaranta miliardi
E una il mite e una impresa privata con le stesse con lo stesso numero
Di emittenti un miliardo e due visto che poi per quanto riguarda la RAI è una semplice partita di giro di soldi pubblici perché una parte non diamo soldi alla RAI che dallo Stato attraverso un canone di concessione
Esorbitante esagerati
Rispetto all'emittenza privata ma questa era salita Vespri petto investe anche l'emittenza private perciò è più che legittimo più che doveroso porre anche un problema di entità dei dei campi
Secondo punto di impianti di trasmissioni o a cui
Questo è l'aspetto che da quando mi interesso di questo settore
Mi
Sempre colpito in modo particolare perché parlando con gli imprenditori televisivi spesso sento usare termini quali ricatto
Usura eccetera in riferimento ai proprietari di siti degli impianti di trasmissione
Noi riteniamo l'abbiamo posto nel nostro progetto di riforma del sistema che questo problema deve essere risolto con la costituzione di società miste di gestione delli degli impianti che devono pertanto di venire in prospettiva un servizio
Accessibile a tutti e alle stesse e le stesse condizioni
Terzo punto le proposte sulla par condicio
Ho notato con soddisfazione e con interesse che est questo problema è stato affrontato in modo ha radicalmente diverso
Rispetto ad altre associazioni dell'emittenza privata
Che nelle settimane scorse si sono trasformate in una sorta di agitatori politici su questo tema
No senza tutelare anzi e danneggiando l'interesse dell'emittenza radiofonica televisiva locale in ordine
A questo argomenti
Prima delle entrate frazione ha dichiarato di essere d'accordo su queste proposte
Devo qui rilevare come
Cornista politico non come
Esponente politico che di questa cosa io non mi sono accorto in sede parlamentare
Perché le i quattro punti che voi proponete sono più o meno e quelle che alcune forze politiche hanno avanzato
Al governo e che hanno visto la netta contrarietà la netta opposizione radicale
Della polo di centrodestra perché è stata posta da fin dall'inizio la condizione che queste norme dovessero riguardare anche l'emittenza televisiva nazionale in particolare per quanto riguarda la pubblicità elettorale
Queste norme l'esclusione Verardi ognuna diversa
Tendesse a trattamento dell'emittenza televisiva locale e così via non sono state introdotte con un nuovo col decreto di correzione del primo decreto sa par condicio perché è stato posto un vecchio da parte di un settore del parlamento è ovviamente un decreto Beastie correzione decreto già in vigore poteva essere malato solo a condizione che
Per di più in piena campagna elettorale che ci fosse una pratica unanimità delle forze parlamentare su queste correzione
Quarto tema nel capitolo delle proposte Plano disciplina il sistema radiotelevisivo
Io sottolineo le prima vostre affermazioni di unitarietà
Del del sistema delle comunicazioni
Che riguarda televisione radio stampa telematica telefonia
E così via
Lo dico anche in relazione a un dibattito in corso in queste ore in questi minuti
In riferimento al tipo di autorità di garanzia che noi dobbiamo avere
In riferimento a questi settori economici
C'è una tendenza trasversale anche tra schieramenti politici né e anche all'interno dello stesso governo
Di arrivare a autorità distinte per quanto riguarda le telecomunicazioni per quanto riguarda la Tele radio diffusione io qui esprimo la mia totale contrarietà
A questa duplicazione di autorità di garanzia dobbiamo arrivare un'altra verità unica
Unico perché S unico è il settore in prospettiva come si fa in tra un po'a distinguere tra tele comunicazione e tele
Diffusione
E penso che questa vostra
Posizione debba necessariamente portare la conseguenza
La quale mi riconosco dell'autorità unica
Sempre in ordine a questo capitolo voi ponete il problema della pluralismo del vietare posizione di monopolio di o dico polio questo deve realizzarsi
Oltre che sul problema delle reti di eccetera supporti sul tetti da stabilire in ordine alle risorse del del settore come forse sapete noi poniamo delle percentuali
Da porre in capo ad ogni soggetto
Che non va non può andare oltre il trenta per cento delle risorse di ogni singolo settore e il venti per cento delle risorse del sistema complessivo della comunicazione
Infine io trovo
Non so mente interessante ma
Produttiva ventisei in senso positivo
La distinzione che voi ponete sul limite sulla differenziazione tra modelli di emittenti quelli che hanno se io posso tradurre la vasta distinzione che hanno incorporato una quota di servizio pubblico
Voi usato in altre terminologie l'interesse generale ecco io
Mi piace tradurla invece come
Televisioni emittenti che svolgono
In parte una reale funzione di servizio pubblico anche perché secondo me il servizio pubblico non necessariamente deve essere svolto da una società di totale proprietà pubblica anche dei soggetti privati possono essere chiamati a svolgerò possono concordare possono convenire
E uso questo termine non a caso una convenzione
Di
Riguardo a un loro funzione il servizio pubblico e assegnare a questo tipo di emittenza
Anche quelle provvidenze quelle ormai mitologiche della quattro due due che possono essere utilmente indirizzate a una razionalizzazione del settore il termine che voi usate di Renzi razionalizzazione quantitativa anche del mondo dell'emittenza mi pare più che appropriato
Per ultimo dico che non era vostro
Interesse vostro
Diretto compito affrontare il problema della RAI io voglio però aggiungerlo così come nel solamente come nell'Elenco dei miei argomenti perché non esiste
La possibilità di un intervento
Nel sistema della comunicazione ma anche per quanto riguarda i vostri specifici intrepidi mi interessi di emittenza nel privata locale la possibilità di intervenire in quei su questi argomenti stessa affrontare
Io e il nodo della e del modo con cui viene svolto il servizio pubblico e anche della STET dello stesso assetto societario e proprietario della RAI
Passo la parola ad Antonio Marano ex sottosegretario delle poste deputato della lega Nord
Diciamo che i miei colleghi che mi hanno preceduto hanno fatto una visione abbastanza ampia
Distinta di quelli che sono i problemi
Che bisogna in questo momento frontale
Però io fare un passo indietro
Quando si parla di par condicio per me la prima condizione d'accesso deve essere a pari condizioni di ricezione e di trasmissione
E quindi vuol dire che il problema basilare è l'aspetto tecnico quando ero sottosegretario primo problema da che me lo porterà quindi il piano di assegnazione frequenze
Non illudete di settore radiofonico prima di due anni in una pratica poi che di fatto non hanno neanche cominciato a vedere esche
Quindi pensare che sia possibile avere il piano di assegnazione in breve tempo non è possibile ma anche
Di difficilissima attuazione nel momento stesso
Che non sia in grado neanche di poterlo progettare sul territorio con l'eccessivo numero di risorse tecniche che vengono distribuite qui sopra dimensione e quindi con alti interferenze
Nel settore televisivo sarà possibile farlo
è un modo Migliore diciamo entro un anno un anno e mezzo ma anche qui c'è il problema che mi sto del porto e non ha un computer proprio con cui elaborare i dati tecnici di sviluppo del terzo questo è meglio saperlo perché se no alla fine
Si viene qua si dice
Noi chiederemo che entro quindici giorni venga fatto sì ma se non c'era benzina la macchina non si muove
Se noi siamo passati in un momento che premetto non è da una responsabilità tecnica ai funzionari ministero in cui è stato distinto il ministero delle Poste balletti e quindi con problemi anche di personale
Quindi lasciando pochi tecnici da una parte rispetto agli altri uffici di competenze e quindi dovendo traslocare tutti gli uffici che devono operare
Nei piani di assegnazione
E se non aggiungiamo l'aspetto tecnico non avremo la pari condizione di trasmissioni
Non saremo quindi in grado di dire che tutte le emittenti sono in grado di poter trasmettere con un segnale competitivo
Questo dico perché io appena presentato un progetto di legge
Qui presentati due questo è l'ultimo presentato proprio
Per andare ad accorpare come gli altri Paesi europei la gestione manutenzione estrazioni
Questi giorni abbia letto sui giornali della proposta di Berlusconi l'accorpamento spetta Fininvest
Una cosa che non può essere effettuata per tanti motivi che non sto qui a dire ma una cosa è certa
Eh sì legittimo per ognuno singoli editori gestire i propri impianti tecnicamente
Ma è anche vero e lo dico da ex editore
Fino all'anno scorso facevo il vostro stesso mestiere
Io non ne posso più dei tralicci cavi
Non ne posso più di quelli che hanno utilizzato postazioni dove prima andavano a fare il picnic soltanto per andare a storce somme ingenti agli editori locali allora questo è il dato fondamentale noi dobbiamo garantire parte questo presupposto facciamo
Mettiamo insieme tutte il Pasok forse riusciremo a quello di costruire il sistema ma primo punto pensiamo agli aspetti tecnici alle strutture
A chi può accedere a questo tumore a chi deve garantirle a che tipo di otto ma soprattutto il principio fondamentale è uno solo se la concessione è una concessione pubblica
La postazione nella logica di servizio non è di chi Laffitte ma di Kelly li utilizza
Quindi concetto deve essere l'accorpamento di tutte quelle che sono certe strutture per arrivare poi un piano di assegnazione territoriale perché se no non si può arrivare nel principio che siano soci anche la RAI anche la finestra anche Telecom per quale motivo per dare la pari condizione di segnali
Primo
Perché se non partiamo da questo presupposto non possiamo poi arrivare all'aspetto economico perché l'aspetto economico delle risorse che voi prelevate sul mercato quella pubblicità
E dimessa nel momento stesso che viene trasmesso con un certo tipo di segnale un altro
è diverso nel momento stesso che viene inserito un certo tipo di palinsesto uno
Secondo punt
Ho sentito parlare di nuove tecnologie io sono contento che la mia mamma
Però mi corre vorrei ricordare è mio ex alleati chiamammo le così quando ho presentato un progetto è hotel Sat due mila
Nella quale ho prevedeva un bouquet di canali nazionali
Nella quale prevedevo altre sei canali per il Circuiti televisivi e quindi anche radiofonici questo Tomba
Con il finanziamento da parte lo Stato il suo trenta miglia
Che avrei risolto problemi enormi per quanto riguardava il problema dell'interconnessione dei Circuiti che hanno problemi dei transiti nord-sud sappiamo tutti pubblicato sale Sapio tutti costa due miliardi otto e tre miliardi di stazione
E quindi bastava un minimo incentivo che soltanto ti indotto avrebbe portato stato quattrocento miglia con oltre dieci mila posti di lavoro con oltre ottocento parabole ottocento mila parlavo scusate all'anno preposto quindi risolvendo il problema
Anche per lettere
Mi è stato detto che non era possibile oggi vorrei capire perché non era possibile
Perché secondo me e lì la strada che noi dobbiamo percorrere
Ci sarà il problema adesso del GSM tutti quanti voi radiofonici avete il problema ne avevo anch'io una
Dei ponti
Perché spostarli
E ogni ponte sono quindici venti milioni
Io parlo molto sul concreto perché alla fine penso che questi sono i problemi da risolvere
E se lo Stato con suo trenta miliardi è riuscita di fatto risolto un problema di tutto settore non era l'affare del secolo mi è stato detto non si può fare
Alla fine l'ha fatto solo temi più che se comprato
Quattordici trasponder
Qui tutto il mio grande lavoro nella logica di potere paragonare il sistema satellitare nazionale e locale con bocche quindi tutto lingua italiana quindi con lo sviluppo del sistema satellitare
Si è fermato dove
Forse era giusto che si fermasse per
Ma un'altra proposta che open ha presentato
E che quindi
L'avevo scritta due mesi fa l'ho presentata venti giorni fa dopo averla fatta vedere ad altre forze politiche e disposizioni a favore dell'emittenza televisiva locale
Dove tocco alcuni argomenti su alcuni punti che
Diciamo corrispondono in linea di massima da alcuni che
L'associazione proposto prima
Che quella della revisione dei canoni di concessione hanno ad emittenti nazionale noi giustamente prevediamo che un miliardo e due per tre reti non funzionino diciamo creasse cinquanta milioni per bacino nella logica nazionale diciamo che dovrò cadono pagare dieci milioni
Per una concessione singola e un milione per ogni provincia
Poiché è assurdo che una televisione che si trova al confine con due tre regioni paga sessanta milioni
E copre cento mila abitanti o venti mila abitanti una peggiore che poco prima otto mio abitante Lombardia nei pagamenti questo è il
è la condizione che secondo me non è corretta quindi invece giusto che vi sia un rapporto vero e rispetto quello che il bacino perché proprio in questi giorni a discussione la Commissione ha Politano
Quando si è parlato dell'Antitrust verde gli accorpamenti
C'è qui documento ho fatto pure con chiarezza che va ancore deciso definitivamente cos'è il bacino
Se il bacino è una Regione se il bacino alla Provincia nel momento stesso che quando si dice che nessuno può avere non so più di due locali o più di due radio locali
A livello di concessione quindi ma qual è cosa vuol dire vuol dire due che coprono la Lombardia un Lazio o due che comprano la provincia quindi è importante anche il valore stesso chiudiamo queste
E quindi questo primo punto che abbiamo messo che ho messo in questo progetto di legge quindi la revisione dei cani concessionari delle emittenti locali
La revisione procedura adottata per l'edificazione pagamento dei canoni concessori per novantaquattro e soprattutto l'introduzione di forme di detassazione degli utili investiti da imprese persone fisiche nell'attività dell'emittente locale
Già introdotti per settore come il cinema che consentirebbe significativo flusso il capitale settore televisivo
Perché non dobbiamo agevolarlo in questi spari simulazioni economiche perfetto Kevin prese che meritano di continuare a vivere ma io dico sopravvive in questa fase è giusto che si investono abbiamo degli sgravi fiscali
Poi l'estensione mittenti locale del fondo attualmente previsto ma non finanziata adeguatamente per interventi di ristrutturazione economico-produttiva della stampa quotidiana e periodica
E quindi noi prevediamo finanziati altri quaranta miliardi proprio da parte del canone che partono le emittenti televisive locali nazionali
Da parte del Consiglio dei ministri quindi noi abbiamo già presentato e già lì quindi alla Camera
Voi dovete soltanto vedere quali saranno quelle che sottoscriverà
Quindi avete già una visione precisa
Non tanto le del problema delle forze politiche a sé stante
Ma degli interessi che vanno difesi
Prima Paissan ha detto
Che sulla questura par condicio
C'è stato chi è stato più acido e meno acido
Io dico che in questo momento qualsiasi operazione che mitezza locale faccia contro ogni forma che secondo il mio punto di vista e da difendere che
Il diritto di fattura
Io non mi vergogno a dirlo per me è un'azienda al diritto di fattura al diritto di incassare soldi non undici mesi all'anno
L'informazione locale serve dodici mesi alla e serve nella logica di potere avere già dei limiti di spesi del singolo candidato che sono ottanta milioni
La par condicio da va vista nella logica
Per il servizio pubblico è una logica del mittente nazionale e qui ha ragione però aver detto una cosa che quando la sinistra accettò di poter stralciare l'emittenza locale il posto il Polo rispose no se lo vogliamo non so per locali ma anche razionale questo soltanto perché bisogna sempre ricordarsi tutte le volte chi operato a favore o no rispetto perché
Saltiamo sull'aspetto delle risorse
è vero
Torniamo fondamentale è quello delle risorse economiche
è il progetto che sta portando avanti Boggi
Ci sono le concentrazioni venti globale del sistema trenta per ogni segmento quindi questo andato fondamentale bisogna dire
Alla Fininvest
Che venti globale di percentuali rispetto a venti mila miliardi
Sono quattro mila miliardi vuol dire che di fatto al gruppo Fininvest non si va a ridurre la capacità di crescita finanziaria visto che oggi siamo su tre mila settecento anzi sì dalla costa di fare questo ma nella logica della sinergie della multimedialità non nella logica dell'essere l'unico controllore del novanta per cento delle risorse pubblicitarie priva come in ogni Paese europeo del mondo e su questo sono d'accordo con Giulietti quando faceva riferimento che ogni legge la peggiore che ci sia sempre la migliore rispetto a quelle che noi non abbiamo
Ma la cosa fondamentale è decidere adesso
E quindi è importante che ci sia un vostro contributo in questo momento
Nel numero delle reti che un un single editore può controllare ma soprattutto nelle risorse
Non gli ha un posto con chiarezza un limite di gestione che non nessuno può gestire economicamente parlo sempre come struttura di agenzia
Più di due reti radiofoniche nazionale o più di una risorse sul territorio del trenta per cento del singolo bacino perché il rischio anche che nascono i piccoli Berlusconi nella logica su un suo dell'atteso ma che la carta stampata premetto che queste norme sono previsti su tutto settore
Sia carta stampata sia televisione sia radio sia manifesti cioè manifestino ossia settore cinema pubblicità
Però qui nasce un problema
Che bisogna ebbe fosse studiare un sistema di traino
Perché secondo il mio punto di vista non è ancora stato inserito bisogna ebbe agganciare i network privati a qualche rete nazionale io parlo nelle strutture di ricezione di mercato pubblicitario perché se no si rischierebbe di creare ancora quello che entrasse grave problema del gatto
Di informazione o di tipo di palinsesto tra nazionale e locale in Francia lo sapete benissimo una rete sola fa il sessanta per cento di share quindi di fatto è in grado quasi di controllare il sessanta per cento i contatti pubblicitari e noi prevediamo i vincolare le tariffe perché queste giusto
Lo sapete meglio di me che oggi le reti nazionale Fininvest le compatte al novanta per cento di sconto questo non esiste perché noi siamo siamo andati sempre di più a dragare il mercato basso visto che non c'è stata una crescita invertite
Quindi voglio dire
Riceve da voi questa serie di messaggio importante soprattutto
Per capire come possiamo andare avanti ma dobbiamo soprattutto dico dobbiamo nella logica l'attività svilupparsi una nostra nuovo tipo di cultura capire
Che la quantità non è quanti qualità
Io
Dico un'altra che per qualcuno possa bestemmia Mele radio comunitarie in prigione comunitario ma non devono esserci non eletto
Per quale motivo devono toglie risorse tecniche a quello che il libero mercato d'iniziativa
A cosa serve
Servono soltanto a creare problemi tecnici io lo dico senza paura ma bisogna dirle queste cose perché è troppo facile venire a dire
Di Prete tutti i settecento televisioni tutte le due mila era balle
Perché non è vero perché i fatturati sono lì da vedere i costi di gestione sono lì da vedere gli introiti pubblicitari solida vedere i costi contatti sono lì da vedere
Quindi c'è qualcosa che non c'è tra il numero di emittenti e tra le risorse disponibili sul mercato premettendo che noi gli abbiamo già previsto riduzione di un reti pubblicità a livello nazionale a livello di Stato soprattutto perché non ci siamo per una tv
Ma attenzione non ti diciamo pubblica visto che siamo favorevoli alla privatizzazione ma che già ad agosto del novantasei rinuncia a due reti nel settore pubblicitario e che poi vada con una sola rete che prevarrà anche privati
Quindi questo è per dire che noi vogliamo che quelli risorse vengono messe sul mercato ma faccio in questo caso l'inserzionista
Avete la qualità tecnica
In grado di corrispondere a questo tipo di mercato no perché non c'è è tutto un problema che abbiamo detto prima del sistema tackle del sistema diciamo di comunicazione l'appare condizioni di ricezione
Quindi
Si può creare il mercato pubblicitario ma non è detto che abbiamo ancora creato un mercato in generale non ne faccio riferimenti annetto Argo radiofonici o televisivi che possono sentirsi offesi e dire ma noi siamo più Panerai per carità e faccio un discorso di mercato in generale
Che non è ancora competitivo perché non è ancora avuto una regolamentazione
Quindi è un po'
Una situazione che non se ne esce fuori se non si patto così poco la quantità dei televisione radio locale non è proporzionata alle risorse o ce lo diciamo che questo allora non usciamo più fuori
Dobbiamo agevolare gli accorpamenti
Assolutamente siamo perfettamente d'accordo nel dire le frequenze vanno ceduti quando e come si voglia bisogna aiutare gli accorpamenti
Perché bisogna in questo modo le risorse chiare tecniche che siano in grado di garantire una copertura che corrisponda a quello che siano le gestioni bisogna agevolare chi vuole le dismissioni
Anche su questo sono d'accordo perché ho arriviamo a un numero quantità qualitativo quantitativo corrispondente alle risorse
O se no dal problema non se ne esce
Non è che prendendo tutti i soldi della RAI o di Berlusconi dice adesso riversiamo tutti quanti sotto esonerato locati tutto impossibile che ciò avvenga ma al di là di questo siamo convinti che non è questa la volontà che dobbiamo dare nuove come impresa
L'impresa al compito di svilupparsi su una concorrenza di mercato
Concorrenza di mercato non è il far West oggi non c'è concorrenza del mercato
Perché oggi
Ogni tanto vado a vedere a quelle tabelle pubblicitarie un po'faccio qualche telefonata qualche amico mi dicono si rende meno di cinque anni fa comico stilisti però i costi aumentano
Come mai
C'è qualcosa che non quadra
Aumenta le tasse mentre costi ma vi sporche allora si passa ai Maramotti vendevo Lombardia un milione e due oggi ottanta centocinquanta mila sconto trenta lo do subito perché questo allora qui vedete che il problema di fondo è il legame dalla quantità di servizio rispetto qualità
Io mi fermo qui perché dove mentre un altro problema che però io vuole soltanto aggiungere
Sempre questi progetti di legge si parla di nuove tecnologie del capo
E non siamo usciti in Siria un dato fondamentale che la gestione deve essere fatta dalle strutture locali si ricordi regione ce ne ho di provincia di consorzi
Vediamo al più presto di sistemare il problema dell'impresa
In questo settore
Perché quai hanno voi dico come Paese
Se non saremo pronti
A modificare
Il progetto d'impresa perché io parlo sempre l'impresa quando parlo di tre Junior orario
In quello che sarà il nuovo sistema
Che sarà il campo
Perché in quel caso potrete essere concorrenziale diventare veramente
Validi su quelle che siamo nuovi tipi di servizi
Se resterete soltanto su una visione Graziano e quindi la logica di quello che è l'attuale sistema allora non sarete voi
Quelle che staranno pars provvida qui a cinque anni
Ma siete voi soltanto che ne ha aperto il mercato che qualcun altro in ventiquattro minuti in grado immediatamente diktat
Passiamo la parola a Marco Taradash riformatore pregato tutti di stare nei tempi interventi sono ancora grazie
Grazie e volevo partire anch'io dal documento che avete presentato chiude molto interessante
E esprimere alcune valutazioni concordi e altre invece critiche
Esso par condicio ma naturalmente su queste proposte e io sono d'accordo anche se secondo il mio giudizio sono minimali nel senso che la par condicio ho secondo me un provvedimenti oppure liberale che va oltretutto e rafforzare una precedente legge a cinquecentocinque
Assolutamente liberale
E non conforme a quella che è la realtà del sistema televisivo italiano a livello locale
Nel senso che la presenza così numerosa delle televisioni oltre che delle radio secondo me non richiede nessun tipo di regolamentazione speciale
Sono tante le televisioni che operano nei vari bacini finché saranno tante non c'è non se se l'ha avuto con il processo di integrazione e di superamento dell'esistente che viene da tutti auspicato comunque il cosiddetto pluralismo viene di per sé garantito dal fatto che c'è un numero così elevato
Di televisione di radio quindi io credo che molto semplicemente dovrebbe esser richiesto da radio e televisione l'abolizione totale del decreto sulla par condicio e l'abolizione totale
Della legge la cinquecentocinque se non sbaglio il numero precedente che riguarda l'emittenza locale e e su questo credo dovrebbe questo credo dovrebbe essere la piattaforma di partenza la televisione ed una radio locale
Come la stampa nazionale e locale non deve subire alcun limite non vedo quali siano gli interessi generali
Che impongono tutto questo ginepraio di restrizioni e di obblighi che rende impossibile la vita quotidiana delle
Emittente
Quindi secondo me questa dovrebbe essere la richiesta di partenza poi sembra a discutere sulla differenza fra Trevi
Se ogni errati o si potrà dire per le televisioni si abbia anche l'obbligo di trasmettere gratuitamente
Determinati programmi elettorali le televisioni che vogliono fare propaganda elettorale facciano anche mettono a disposizione anche spazi gratuiti un certo modo un minimo di spazi gratuiti da decidere poi facciamo quello che vogliamo
E soprattutto siano libere all'interno dei telegiornali e dei notiziari
Radiofonici perché la libertà di informazione è un valore che deve essere salvaguardato in generale al di là dei delle contingenze elettorale quindi mi pare che su queste ipotesi minime ci possa essere l'accordo però che si dovrebbe guardare più anche è principi di fondo e quindi porre questioni di principio da cui ricavare poiché delle conseguenze di tipo Prati
Per quanto riguarda una questione che qui viene sollevata la differenza di regime tra le i emittenti che faccia hanno come televisione e radio commerciale le altre che fanno informazione io questa veramente non l'ha capito non la comprendo e non la condivido cioè non riesco a capire che cosa significhi mettere
L'informazione sotto la tutela dello Stato l'emittente che fanno informazione lo fanno per conto dello Stato nell'interesse del cittadino che espressione è questa
Che tipo di cultura c'è alle spalle di questo tipo di concetto per cui l'informazione qualche cosa che lo Stato dona ai cittadini informazione è un bene generale non è un è un bene pubblico nel senso proprio opposto al bene statale è un bene di tutti è un bene del singolo cittadino quello di avere informazione di produrre informazione se c'è se c'è un ter Reno su cui non ci può essere integrazione fra Stato e mercato ma o c'è stata ATO o c'è mercato è proprio quello dell'informazione d'informazione deve essere una libertà individuale dei singoli operatori
E dei singoli cittadini quindi nessuna differenza
Anche perché le differenze poi comporta delle conseguenze che conosciamo bene tra l'altro uno e quindi calata allora chi fa l'informazione ha diritto a ricevere delle provvidenze e perché mai
Informazione sta sul mercato ma è una merce che bus sul mercato anche l'informazione nessuna provvidenza abbiamo visto ben e beh risultato ci ha regalato il sistema delle provvidenze per la stampa siamo l'ultimo Paese al mondo quasi sicuramente in Europa in termini di giornali letti siamo l'unico Paese al mondo sicuramente in Europa e nei paesi di e democrazia liberale in cui i grandi giornali sono tutti proprietà dei grandi imprenditori non esiste praticamente più la figura della libertà di impresa editoriale perché questa
è s'strettamente
Con legata a al potere di controllo esercitato da alcune grandi in prese a livello nazionale ma anche a livello locale che interagiscono con il potere politico e vanno a offrire ai cittadini non il prodotto informazione ma qualche cosa di diverso un prodotto di
Relazioni Esterne dell'azienda ora questa è una situazione che si è venuta a creare proprio sulla base del concetto che l'informazione è un bene
Che lo Stato vede gestire che lo Stato deve sollecitare che lo Stato deve finanziaria su questo credo abbiamo l'esperienza della stampa
Che assolutamente negativa ci sono limiti di ingresso spaventosi nel mercato editoriale
Della stampa perché le provvidenze hanno creato un regime di editoria vincolata e di editoria chiusa quindi io mi auguro che l'errore che è stato compiuto dagli editori
Del passato che erano pure soltanto perché non avevano magari altre aziende ma erano assolutamente impuri perché aveva un dei vincoli stretti col potere politico in anni di regime partitocratico molto forte non venga ripetuto
In termini diversi ma con conseguenze che sarebbero secondo me
Le stesse
Altra questione e qui si parla di come superare l'esistente io sono d'accordo con larga misura con alcune delle cose che diceva Marano no no la stessa conoscenza tecnica empirica di chi ha operato nel settore più tardi interverrà vigevano che invece questa esperienza
C'è la però mi sembra che alcune cose siano di assoluta
Ragionevolezza ad esempio quella di tendere alla separazione tra la proprietà dei mezzi di trasmissione e invece
La produzione di televisione o di radio questo mi sembra che sia un il criterio utile e per questo io quando ho letto sui giornali della integrazione ventilata tra stette Fininvest ho fatto un sobbalzo fatto immediatamente un comunicato per dire che la strada
Deve essere esattamente quell'opposta non bisogna aver paura
E questa era la motivazione che era stata data
Dell'ingresso di operatori stranieri nel nostro sistema della comunicazione ormai dobbiamo rassegnarci e ci sono i nazional comunisti che continua a dire saremo bombardati dall'alto
Dalle dai giapponesi dagli americani l'informazione non è bombardamento d'informazione si rivolge a dei cittadini che sono in grado di scegliere l'informazione che viene offerto e che non stanno a guardare la proprietà dell'informazione se straniera se italiana se buona informazione io mi guardo
Dalle più o tele più due che peraltro non ho ma se avessi tempo probabilmente farei di guardare la televisione farei quegli abbonamenti e il fatto che la proprietà di Telepiù uno e Telepiù due sia straniera non me li porterebbe
Assolutamente niente Allo stesso modo apre apertura massima mercati e finanziari e non stiamo tanto a preoccuparci di un nazionalismo della comunicazione e dell'informazione che non serve a nulla semmai lo stato e le aziende private si preoccupino di mettersi al passo di altri paesi sul piano dell'innovazione tecnologica perché quello è l'unico modo per competere effettivamente in termini non di chiusura protezionistica
Ma invece di concorrenza effettiva sul mercato che mercato internazionale
Però
Detto questo credo che ci sia il problema di come andare a modificare la situazione attuale nel senso delle libertà e non nel senso della restrizione
In questo senso arrivo al problema referendum perché credo che sia essenziale l'andamento della del referendum anche rispetto alle ipotesi successive
Ad esempio uno dei referendum prevede la possibilità che un domani si il Parlamento non vorrà si vada alla privatizzazione della RAI
Io credo che questo sia essenziale se non partiamo da quello che è stato letto il vero blocco del sistema nel corso degli anni la vera impossibilità di superare la giungla dell'etere
Nel corso degli anni settanta e ottanta cioè il monopolio dello Stato prima dei partiti dopo sulla RAI noi difficilmente riusciremo a liberalizzare il mercato della informazione
La Rai oggi è come tutti sappiamo televisione commerciale a pieno titolo e televisione con Cannone altrettanto a pieno titolo questa è una situazione che non può consentire una concorrenza effettiva ma dobbiamo eliminare questa situazione
Quando vennero promossi i vari referendum ma l'anno scorso io feci una proposta che venne rigettata dalla sinistra
E cioè quella di andare uniti ai referendum dicendo sì a tutti i referendum che erano stati proposti sì ai tre referendum sulla Mammì
E sì ai referendum che diceva no eventuale privatizzazione della RAI e abolizione della pubblicità sulla RAI
Questa era sicuramente una soluzione molto drastica del problema ma era una soluzione
Abolire la pubblicità subito non la privatizzazione fra vent'anni come ora D'Alema e sostiene ma la abolizione della pubblicità subito rappresentava una modifica strutturale del mercato che avrebbe anche consentito di ridurre l'impatto sulle aziende della riduzione da tre a uno delle aziende Fininvest
Quella era una soluzione praticabile
Mi se disse vita l'ha ripetuto fino all'ultimo che no non era possibile non si poteva fare se era troppo cattivi nei confronti
Dell'emittenza pubblica ma qua non è un problema di essere buoni o cattivi nei confronti della RAI o della Fininvest è quello di guardare alle soluzioni possibili nell'interesse di tutti quanti
Ora noi invece andiamo ad una situazione diversa che ci vieta la possibilità di trovare una soluzione possibile no eliminiamo una parte del problema eliminiamo l'oligopolio e ci ritroviamo con il monopolio viene viene colpita a morte la Fininvest ma con la Fininvest viene colpito a morte la televisione commerciale da quella nazionale a quello locale perché non resta il monopolio RAI con le sue tre reti le sue pubblicità e poi dovremo aspettare la benevolenza del Parlamento perché in tre settimane faccia quello che non ha fatto in trent'anni benissimo chi ha fiducia
Si affidi
Credo che invece che noi dobbiamo riprendere le fila dal discorso RAI e andare celermente ad una proposta di privatizzazione della parte commerciale che la RAI
Della RAI che credo una larghissima parte maggioritaria di ciò che oggi la RAI
Perché Pippo Baudo su la RAI non è servizio pubblico come non lo è su Canale cinque e il Bagaglino sulla Rai non è servizio pubblico più di quanto non lo sia
Su sulla Fininvest allora andiamo alla privatizzazione della RAI
Creiamo subito un soggetto forte interno al mercato della televisione commerciale
E per quanto riguarda ciò che resta facciamo una Rete nazionale di servizio pubblico ma e qui c'è una differenza da alcune ipotesi non facciamo la Rete regionale di servizio pubblico perché questo è il problema credo che riguarda poi più direttamente le emittenti locali se la RAI continua con i suoi mezzi con i suoi mille trecento giornalisti reclutate
Si sa come con l'influenza che può venire a fare la televisione regionale io credo che le possibilità di sviluppo per l'emittenza locale siano effettivamente scarsa e allora cerchiamo di studiare e di proporre le possibilità di integrazione aziendale e di produzione
Tra la RAI regionale che oggi esiste e l'emittenza locale io credo che in queste la possibilità di integrazione di proprietà e di produzione
Ci sia una chiave importante per risolvere il problema della quantità e della qualità dell'emittenza locale
Trovo decisamente assurdo che in una ipotesi di riforma si vada mantenere una rete nazionale
E in più una rete regionale questo significherebbe ancora volta concorrenza sleale nei confronti della emittenza locale e chiusura di fatto del mercato
Ecco queste sono le poche cose che
Mi pareva opportuno dire in questa sede credo anche che ripartire da una concezione che sia di mercato sia in questa fase essenziale se non ci continuiamo allegarci invece a concezioni di in presenza dello Stato a garanzia delle libertà e a garanzia della economia credo che sbagli avemmo strada semplicemente cambieremo padrone i pareri padrone è stato per lunghi anni la RAI i padroni sono diventati Fininvest e RAI successivamente avremmo oggi domani un altro padrone e in questi casi se c'è qualcuno che detta le regole contemporaneamente agisce sulla base delle regole che ha dettato difficilmente
La possibilità di concorrenza per coloro che non fanno parte di il del promotore e gestore delle regole
Possibile un'ultimissima cosa riguarda le ipotesi che sono state fatte di e presenza dell'emittenza nazionale e dei suoi vincoli ora io credo che in un futuro noi andremo sicuramente alla riduzione allo svuotamento del bacino dell'etere che ci si arrivi attraverso i referendum e davvero non me lo auguro o che ci si arrivi attraverso una proposta
Di legge però stiamo attenti a non creare dei vincoli talmente forti da impedire
La creazione di aziende forti anche nel campo dell'etere mettere dei vincoli alla pubblicità del tipo che ha sentito massimo trenta per cento di raccolta
Pubblicitaria a livello nazionale per ogni rete ecco io credo che sia la condizione che impedisce in realtà uno sviluppo
Ordinato del sistema spesso in realtà se i vincoli sono di questo tipo non ci mettiamo fuori dall'Europa ancora una volta e non accettiamo il fatto che il mercato può produrre anche delle situazioni di posizione dominante e la posizione dominante di per sé non è contrastante con il mercato ciò che noi dobbiamo impedire è che di questa posizione dominante si faccia abuso
E oggi l'abuso di fatto storicamente esiste la conosciamo tutti quanto tutti quanti ma soprattutto è una situazione quell'attuale italiana per cui il duopolio non è grave diverse io ritengo è grave perché è un monopolio che drena enormi risorse che costa troppo perché fatto su tre contro tre è un monopolio assoluto è un duopolio assurdo dal punto di vista economico
E che di fatto al di là poi delle volontà politiche rende molto difficile se non impossibile l'espansione in altri settori della telecomunicazione come il famoso satellite e il più ancora famoso
E lontano nel tempo se le cose resteranno come sono sviluppo del cavo quindi cerchiamo anche di ragionare anche qui in termini non di vincoli a tutela dei cittadini contro le posizioni
Dominanti questi tratte tutelare il mercato e questo è il modo migliore anche per creare
Una possibilità di difesa effettiva del cittadino che troverà nella concorrenza do strumento effettivo per vivere all'interno di un sistema che non tende ad arroccarsi su se stesse ma che tende
Senta le a trovare nuove forme più adeguate alle realtà finanziarie e politiche ed
E tecnologiche del Paese grazie
Ringrazio l'onorevole Taradash passo la parola alla onorevole Ciocchetti e deputato del CCD membro della commissione speciale dalla Camera riordino del sistema radiotelevisivo
Io cercherò cercherò di essere molto molto sintetico perché ne avete sentire tante di chiacchiere le strategie di notizia che chiacchiere interni sempre intesa in termini positivi e non in termini negativi
Nel senso che questo argomento anche con l'arrivo dei referendum sta diventando un po'la discussione del giorno sia in Parlamento e sia nei dibattiti che si svolgono ritengo importante comunque che la vostra associazione ha ritenuto di fare questo confronto avverto
Su questi temi che sono appunto i temi del momento e che debbono portare io spero in maniera seria e non in maniera come purtroppo noi crediamo sia stato fatto fino ad oggi ad affrontare i problemi seri del settore
Lasciando in qualche modo da parte le polemiche e la guerra contro qualcuno ma cercando di costruire un sistema e una nuova normativa di sistema radiotelevisivo che possa risolverò ad affrontare i problemi che sono sul tappeto sul tappeto
Alcuni problemi li avete sollevati voi sono i problemi che sono più riferiti all'attività delle emittenti televisive a carattere locale e certamente questi problemi sono riferiti attraverso alcuni provvedimenti legislativi che sono da tempo in corso di discussione sia alla Camera che al Senato penso innanzitutto al decreto legge ventinove aprile novantacinque centotrentasette ormai penso alla ottava nona reiterazione e che purtroppo come Commissione cultura della Camera non siamo riusciti a portare ancora ad una soluzione ad una definizione in questo decreto che abbiano e abbiamo tentato più volte di inserire una serie di emendamenti una serie di modificazioni penso al problema dei diritti della SIAE
Penso ad altre questioni che erano anche di andare a dividere a distinguere le i problemi e i rapporti con il garante dell'editoria cercando di definire meglio le responsabilità sia delle dei periodici sia delle emittenti a livello locale dai periodici e dalle emittenti a livello nazionale cosa che invece purtroppo ancora non siamo riusciti a portare a termine anche se sembra che in Commissione ci sia
Una totale accordò un totale accordo su questo tipo di discorso abbiamo fatto
Una serie di incontri abbiamo avuto una serie di indicazioni queste indicazioni sono state trasformate più volte in emendamenti il sottoscritto ne ha presentati anche parecchi vinta in tal senso purtroppo per vari motivi
Dipendenti alla dalla situazione politica generale il nostro della Camera dei deputati del nostro Parlamento non siamo ancora riusciti ad arrivare all'approvazione alla approvazione di questi di questi problemi io vedo qui alcune altre vostre proposte nel documento che è stato presentato questa mattina alcune
Alcune si confrontano e si sposano bene
Si confrontano e si sposano bene
Con altri emendamenti che abbiamo già presentato dei dubbi di cui farò avere copia in modo da poterne anche a vere
Avere modo di confrontarle di vedere se vanno bene come sono stati già formulati altri cercheremo di riformularlo in modo da poter rendere compatibili con le vostre idee le vostre proposte credo che comunque alcuni sono già presenti nel dibattito all'interno della Commissione cultura della Camera e spero che a questa reitera il Nesima reiterazione si possa finalmente ad arrivare alla definizione di questo di questo decreto in modo da poter anche prevedere appunto questi interventi urgenti che posso rispondere alla emergenza di alcuni rapporti difficili che esistono tra lo Stato Traldi organismi di controllo e soprattutto anche una definizione di seri problemi che da tempo sono sul tappeto come quello appunto del rapporto con la SIAE
Discorso della par condicio
Noi abbiamo noi abbiamo contestato questo decreto da sempre da quando è stato fatto ritenendo un decreto assurdo oltretutto ritenendo che in questa materia non si potesse intervenire con un decreto
Legge così come purtroppo invece è stato fatto anche perché un decreto legge che dico il ministro Gambino si è assunto tutta la sua la responsabilità che è stato prima confrontato in termini generali non nel testo del decreto con al tutti i rappresentanti dei gruppi politici alcuni gruppi politici tra cui il mio mi hanno detto che non ero assolutamente d'accordo su quel decreto che è stato fatto altri gruppi politici che adesso qui vengono invece a dire che per quanto riguarda la parte relativa all'emittenza locale
Non bisognava stralciarla non andava bene in quella sede cioè nella sede del ministero delle Poste in un contatto informale con il ministro non ho detto che quel decreto andava bene e non a caso il Mella il Governo si è assunto la responsabilità di approvarlo e di portarlo in approvazione al Consiglio dei ministri e presentarlo per la la diva conversione in legge e poi il giorno dopo si scopre il problema che obiettivamente oltre alla penalizzazione della libertà che questo decreto ha fatto che è un fatto importante generale c'è stata una grande violazione
Della possibilità di lavoro per molte emittenti nazionali sia radiofoniche
Sia televisive sia dei periodici di dei giornali locali che appunto in molti casi anche vivono di questa possibilità che gli viene offerta anche nel momento elettorale di poter avere un rapporto anche di pubblicità e di iniziative pubblicitarie in questo senso quindi noi non è che abbiamo detto non siamo d'accordo al fatto di dover considerare diverso questo problema lo abbiamo detto questo è un problema del gol ma il governo ha approvato questo decreto faccia il governo quello che deve fare per risolvere questo problema che noi ritenevamo un problema generale
Non soltanto quindi un problema particolare specifico all'emittenza locale ma se il governo avesse fatto questo atto sicuramente da io sarebbe stato migliore di quello che è stato che è in vigore ancora oggi in questi momenti quindi non abbiamo e non avevamo la capacità e la possibilità di porre veti da questo punto di vista anche se questo oggi in qualche modo in qualche intervento di qualche collega progressista aleggiato concretamente e quindi noi siamo d'accordo ma siamo d'accordo che il tutto il decreto con la par condicio vada rivisto complessivamente vada rivista
La legge cinquecentoquindici vada rivista complessivamente un sistema che certamente deve porre delle basi di pari condizioni per durante lo svolgimento delle campagne elettorali ma non può divenire un sistema assolutamente illiberale e un sistema che porta a bloccare ogni possibile iniziativa
Da parte degli strumenti di informazione credo e quindi questa strada vada rivista complessivamente vada rivista in un momento in cui sia possibile creare anche delle condizioni di possibile serena discussione di possibile sereno confronto sulle varie posizioni con gli operatori del settore per costruire veramente una nuova possibilità di creare la giusta informazione che non significava informazione indistinta ma significa comunque un'informazione che rispetti alcune regole da alcuni principi
E arriviamo e chiudo alla Nuova disciplina del settore riapre il radiotelevisivo voi sapete e che è in discussione appresso la commissione Napolitano questo problema della modifica della legge Mammì
All'interno nata diciamo diciamolo chiaramente no che questo problema è nato non perché si pensava che bisognasse veramente adeguare il nostro sistema radiotelevisivo al quello che avverrà e quello che è già avvenuto nel ai confini del nostro paese in Europa e negli altri Paesi del mondo
E che obiettivamente la legge Mammì aveva dei limiti delle incongruenze che andavano risolte che era una legge superata complessivamente anche perché non distingueva esattamente i ruoli le competenze e le possibilità e anche gli oneri tra le emittenti di carattere locale le emittenti di carattere nazionale
E che sicuramente era un dibattito che andava affrontato e la Commissione cultura della Camera all'inizio proprio del mandato dopo il ventisette ventotto di marzo ha posto il problema di iniziare una serie di audizioni
Con gli operatori del settore per poter affrontare concretamente questo problema mai in un campo molto più ampio molto più
Molto più largo di
Di discussione di confronto in modo da poter realmente ottenere una Sisto una legge di sistema che potesse affrontare i grandi temi
Che sono sicuramente legati allo sviluppo tecnologico che sono legati non alla battaglia due reti una Rete mezza Redon quarto direte ma sono legati alla possibilità un sistema che è nato come sappiamo tutti e come voi sapete meglio di me che è nato senza regole che è nato in qualche modo con l'iniziativa privata di molte di molte persone che in molti casi ci hanno rimesso anche molti soldi
In altri casi comunque hanno offerto un grande servizio nel nostro Paese
E sicuramente questo è un problema che va affrontato in un modo diverso e non va affrontato se Berlusconi deve avere un arredo due reti se la RAI deve avere mezza Rete un quarto di Rete una col canone due con la pubblicità mezza senza niente non si privatizza la non privatizzata e certamente questo è un problema
Che i referendum e non risolveranno che il referendum non porranno come di spessore abbiamo tentato e il centro dizione volevo si è fatto in qualche modo portatore di una proposta di tentare di trovare una soluzione che evitasse i referendum su questi su questa vicenda perché riteniamo che il referendum porteranno soltanto ad anche incattivita chiunque vinca vinca il no benché anzi
La situazione non risolveranno il problema di dotare il nostro Paese di una nuova legge di sistema non risolveranno soprattutto nel e il problema di adeguare la nostra normativa
E che possano anche dare la nostra normativa delle regole certe a tutti gli operatori del settore appunto creando anche le possibilità per un adeguamento allo sviluppo pronto alle lo sviluppo delle nuove tecnologie che ormai è vicino checché ne dicano
Né che che ne dicono altri non abbiamo fatto una serie di audizioni che c'hanno dimostrato che spero di alcologia sono già arrivate già esistono e che presto cioè questo sarà un problema che dovremo affrontare non ci saranno due reti a mezza erede non gli saranno probabilmente trecento quattrocento reti internazionali che invaderanno il nostro Paese
E questo è un problema che dobbiamo porci e dobbiamo porcelo in modo serio certo c'è il problema della pubblicità problema la pubblicità un problema serio io credo che e non può essere anche questo affrontato soltanto col discorso di porre il limite del trenta per cento del venti per cento dieci per cento io credo che vada affrontato anche pensando ad una sia ad una strategia ad un sistema di raccolta pubblicitaria che deve essere diverso
Che deve essere offerta diversi soggetti che sono soggetti internazionali nazionali che sono soggetti locali regionali e che debba vedere un'offerta diversificata è una possibilità di Offerta di televendite delle promozione di altre possibili soluzioni che possono dare anche la possibilità di far crescere il fatturato pubblicitario anche a livello locale
E certamente anche però rivedendo chiaramente mettendo dei limiti mettendo della una ridefinizione però in un ambito più complessivo e più generale il problema delle reti via etere io credo che perché poi adesso siamo entrati nel merito la commissione Napolitano c'è questo destro queste schede che sono state preparate dal relatore Bogi penso che verrà avrà parlato oggi
E siamo entrati nel merito in cui si torna al suo ad un sistema che io vedo molto vecchio diciamo facciamo un sistema transitorio due reti intanto poi passiamo ad una Rete
Poi passiamo non so che cos'altro invece di affrontare un problema che forse deve essere visto da un'altra ottica
Che deve essere visto da un'ottica del dei bacini di utenza che deve essere visto da un'ottica che non è legato non può essere legato soltanto al discorso appunto di una Rete sì o di una rete no
Ma deve essere legato al sistema diverso divisione che metta insieme anche le potenzialità delle delle emittenti locali e che mette insieme la possibilità di offrire al nostro Paese una condizione di un mercato
Del sistema radiotelevisivo che sia un mercato serio un mercato vero
E che Rm e i riscriva delle regole che possano essere veramente bilanciate non delle regole che vanno contro qualcuno contro qualcun altro in questo discorso si innesta anche il problema del servizio pubblico
Siamo contrari alla privatizzazione della RAI siamo favorevoli ad una arrivi diserta rivisitazione del probe la situazione della RAI del rapporto dal canone e pubblicità
Cioè certamente dobbiamo ricostruire un rapporto diverso tra le reti della RAI
Sulla carne sulla pubblicità liberando una serie di possibile mercato pubblicitario e costruendo certamente però una rete di servizio pubblico che possa essere un servizio pubblico vero ed effettivo un servizio che affronti i problemi del sociale che affronti i problemi e la cultura che affronti i problemi che servono e che hanno necessità di avere anche un servizio pubblico e non soltanto il ruolo forte che comunque verrà svolto dal servizio privato
E quindi riteniamo che sia possibile per chiudere concludere
E costruire certamente un un nuovo sistema radiotelevisivo che ci sia la necessità di farlo ci sia però la necessità di farlo costruendo
Una possibilità di confronto e di dialettica che sia sereno che non sia legato alla lotta contro questo contro quell'altro
Che possa affrontare seriamente le condizioni del mercato internazionale delle nuove tecnologie che metta anche le vostre proposte
Che oggi sono state portate vino questa sede autorevole al centro del dibattito e che possa tutti insieme trovare le strade per fare una bilanciata omogenee seria legge del nuovo sistema radiotelevisivo che affronti queste tematiche
Spero che il referendum non porteranno ad una accentuazione dei toni polemici ma che porteranno è che venga raccolti soltanto come un fatto ormai purtroppo
Che sarà difficile evitare ma che potranno portare soltanto così ad un ulteriore che possibilità di chiarimento e di discorso tra tutte le parti in campo e che si possa veramente lavorare
Non più sull'emergenza ma ma soltanto nella costruzione di una nuova legge di sistema che sia una legge di sistema corretta e che affronti i problemi tutti i problemi che sono sul campo grazie
Ringraziamo
Il senatore Guido Folloni e responsabile senatore responsabile del dipartimento comunicazione mass media del Partito popolare e arrivata in questo momento e anche l'onorevole Diego Masi deputato dei Democratici membro della commissione speciale per il riordino del sistema radiotelevisivo i tempi
Che ci siamo dati li stiamo rispettando al puntino Vito relatore che sono ancora parecchi a mantenerci all'ambito dei dieci minuti anche otto passiamo la parola ora a Marco Giusti che è membro del comitato di presidenza della RAI re
Sono ripromesso di parlare cinque minuti forse non ce la facciamo riusciamo ad andarci in ogni caso vicino
Intanto soltanto per puntualizzare alcune
ASF alcuni aspetti del proposte che non abbiamo ancora avanzato
E che mi pare abbiano trovato una notevole rispondenza all'interno degli interventi che si sono sin qui susseguiti salvo alcune cose sulle quali appunto le precisare alcuni aspetti delle nostre posizioni
Per quanto riguarda la parte dei provvedimenti urgenti che avanziamo mi pare di avere colto una grandissima disponibilità da parte di un po'tutte
Le componenti politiche parlamentari che si sono succedute loro interventi
Questa nostra mattinata
A questo punto non ci attendiamo anche che vi facciate carico delle nostre proposte che possano avere una traduzione anche sotto forma come CD invitava a fare onorevole Valentini anche di sotto forma di emendamenti che certamente noi al più presto varie in in cuori ogni o in pochi giorni saremo in grado di presentare in modo che possano essere accolte le nostre proposte nei tempi più rapidi possibili vengo che invece ha intervenire desidera intervenire su alcuni aspetti che riguardano invece la proposta e del sistema
Alcune cose sono state ben comprese altre forse hanno bisogno di una puntualizzazione maggiore mi pare che sia stata non solo ben compresa ma anche largamente condivisa
Condiviso il concetto di sistema delle comunicazioni cioè della necessità che oggi viene di poter aggredire la tematica delle comunicazioni con una visione unitaria
Ormai si fa informazione con il centoquarantaquattro con la telematica con internet c'è difficile riuscire a poterne regolamentare un settore decisivo come quello delle comunicazioni con leggi di settore frantumate atomizzate c'è bisogno di una grande capacità unitario però attenzione
Quando noi parliamo di necessità di legge quadro voci steso ha fatto riferimento a questa opportunità di affrontare il problema con in termini di legge quadro cioè di legge unitaria
Di sistema e non vogliamo però negare la specificità poi dei singoli settori che all'interno del sistema delle comunicazioni
Vi sono il che significa però ci dalla possibilità ci dà un'opportunità di
Determinare una visione d'insieme dell'assetto delle comunicazioni nel nostro Paese e nello stesso tempo con poche norme semplici anzi oggi il problema della semplicità della semplificazione
Delle norme anche per quanto ricco concerne la regolamentazione degli atti settori sta diventando un problema essenziale è qui vi sono moltissimi operatori radiofonici e televisivi che sanno che cosa vuol dire no affrontare in questi mesi contemporaneamente il problema dell'iscrizione al registro delle imprese radiotelevisive della par condicio e del rispetto di tutte varie normative che vi sono bisogna arrivare a semplificare con poche norme di settore regolamentare le specificità
Di ciascuno
L'altro aspetto che mi pare importante che moltissimi hanno colto chi a favore chi in invece con espressioni critiche
Ecco questa divisione che noi facciamo tra soggetti concessionari di bene pubblico e soggetti concessionari di servizio di pubblica utilità così noi più o meno abbiamo espresso le nostre e lavorazione all'interno del documento che è stato consegnato
Ma badate intanto per rispondere anche ad una critica fatta da da Taradash
Quando si dice che l'informazione deve stare sul mercato ma non siamo perfettamente d'accordo su questo quando si critica il sistema delle provvidenze siamo d'accordo anche su questo
Il problema è che ad esempio non è così per quanto concerne la normativa attuale della duecentoventitré che con un articolo obbliga tutte le emittenti a fare informazione Padova dov'è la libertà di mercato da questo punto di vista se l'evocazione editoriale di ciascuno non possano esprimersi liberamente
No a attraverso la scelta della propria attività imprenditoriale ma che ne so una emittente musicale che vuol fare solo musica classica tutto il giorno dare comunque fare due ore di informazione al giorno io non credo che questo rappresenti un elemento di e libertà di comunicazione di formazione di libertà di impresa però accanto a questo badate io condivido
Quello che Taradash diceva e cioè che l'informazione è un bene pubblico che deve essere salvaguardato e che all'interno del del concetto di informazione come bene pubblico debba essere salvaguardato il valore della libertà di informazione
Sono perfettamente d'accordo perché sono un operatore come quasi tutti voi e sappiamo perfettamente che questa questo concetto è un concetto al quale teniamo che vogliamo
Venga salvaguardato però se vogliamo essere come associazione se mi permettete anche ai politici a parlare
Soprattutto se si va in una direzione di questo tipo la necessità di garantire il servizio pubblico ai cittadini
E la domanda e la seconda domanda quindi voglio porre il servizio pubblico e contendendo l'informazione come servizio pubblico deve essere necessariamente garantita da una società pubblica oppure il l'iniziativa privata l'imprenditore privato l'operatore radiofonico televisivo può essere concessionario
Di un servizio di pubblica utilità quando io dico che quando diciamo che
è il soggetto che svolge attività di formazione realizza un servizio pubbliche quindi opera in in un particolare regime di concessione lo diciamo che ferma restando la libertà dei fondi comunicazione la libertà è imprenditoriale la possibilità di scegliere secondo la propria vocazione
Editoriale chi svolge attività di informazione svolge un servizio pubblico che sia privato che sia pubblico il soggetto che che detentore di questa attività io credo che si si possa determinare un quadro di regole importanti non soltanto per garantire il diritto all'informazione del cittadino ma anche la libertà di informazione credo che si possa rivendicare come operatori radiofonici e televisivi e televisivi che oggi pur nella confusione che viene pur nella causa che vede ancora nell'etere
E che ha determinato più forse oggi dalle leggi attuali che non dalla volontà effettiva degli operatori basti pensare alla compravendita dell'impianto fortunatamente tutti si sono dichiarati d'accordo nel liberalizzare la componente degli impianti
Beh io dico che
E nel momento in cui
Riusciamo a è creare ordine a creare è un massetto efficiente dell'informazione attraverso dalle frequenze l'assegnazione la colatore rilasciò le concessioni
Definitive io credo che oggi noi operatori radiofonici e televisivi a livello nazionale e locale siamo in grado di rivendicare
La nostra capacità di svolgere anche un servizio di questo di questa di questo tipo di questa funzione e cioè rivendicare il fatto che anche la televisione locale la radio locale che fa informazione svolge un servizio di primaria importanza ed interesse
Generale
Sotto
Dovremo sottostare a delle regole certi dobbiamo sottostare a delle regole che però saranno regole io credo che potranno non come così separate il pubblico dalla dal privato ma definire un quadro generale
E di certezze sia per il cittadino utente sia
Sia per le l'operatore ecco questi sono i punti centrali fondamentale su quali volevo appuntare la vostra attenzione
E anche per quanto concerne ho concluso lo stesso sistema delle provvidenze Beckwith provvidenze dell'editoria del provvidenze previste dalla Mammì
Per cui abbiamo un'opportunità che così superando il sistema dei provvidenze perché non vi saranno più io spero come posso dire interventi a pioggia che già si stanno bloccando perché combinato ad esempio della legge
Dell'editoria che premia con le provvidenze chi fa dura Jo di formazione Conte la legge delle vede la legge Mammì però perché a fare gli onori di formazione di fatto l'ho passato
Dalle cento centocinquanta emittenti che chiedeva le provvidenze perché avevo scelto la strada l'alcol per vocazione di tagliare la strada della della realizzazione i voti informativi siamo passati a mille cinquecento emittenti che non stanno ricevendo niente perché tutto mi pare si sia si sia bloccato
Be servizio pubblico significa anche committenza di servizi concreti per conto dello stato delle della pubblica amministrazione delle colf delle Regioni delle Province Comuni cioè servizi effettivi che io credo gli operatori privati sono perfettamente in grado in un quadro serio ordinato attrezzato
Nazionale radiofoniche televisive nel nostro Paese di poter garantire
Grazie a volare coi giuste passo la parola al dottor colosso cielo vicedirettore del TG due della RAI
Ringraziamo presenteremo
Io ringrazio voi per avermi ospitato non ho intenzione di tediarvi con i problemi della RAI sarebbe di cattivo gusto da parte mia
E sarebbe sicuramente la mancanza di rispetto nei vostri confronti visto che mi ospitate
Quello che mi propongo di fare mettere modestamente a disposizione alcune osservazioni come giornalista che derivano dalla mia esperienza professionale io ho avuto la fortuna di cominciare alla mia attività di giornalista presso una importante emittente radiofonica locale
Poi dopo un periodo nella carta stampata mi sono trovato a lavorare prima a Telemontecarlo poi al TG cinque e infine alla RAI quindi ho attraversato
Un po'tutte tutti gli aspetti
Dell'informazione nel pubblico e nel privato
I punti che vorrei toccare sono due quelli sull'Ancona le tecnologie e quello sull'informazione per quanto attiene alle nuove tecnologie mi sembra che in Italia se ne parli molto da molto tempo ma che ancora non sia chiaro né agli operatori del settore di larga parte né al mondo politico verso cosa andiamo incontro faccio un esempio per tutti
Il cavo di cui si è tanto parlato che sicuramente nell'ambito dell'emittenza regionale può svolgere un'importantissima funzione visto che ormai si può arrivare nelle televisioni nelle case attraverso il doppino telefonico e quindi è stato superato anche dall'alta tecnologia il problema della Capacchione che avrebbe avuto costi inenarrabili ebbene la vicenda che sta accompagnando la nascita di Stream la società della STET che dovrebbe dedicarsi a questo con tutte le polemiche legate a chi dovrà gestire il servizio ha come dovrà essere fatto questo servizio mi sembra che ci stanno riportando nel solito vecchio problema quello di un eccessivo dirigismo
Che
Perde molto tempo nel cercare di capire adesso dove andrà a parare la barca e intanto la barca non parte mentre invece la barca avrebbe la le condizioni tecniche ripartire e secondo me basterebbero
Pochi e chiare disposizioni legislative che garantiscano faccio un esempio un'utenza generalizzata in fondo
L'utilizzo di questo non potrebbe non dovrebbe essere tanto diverso da quello che già accade oggi con i telefonini cioè uno paga un canone si aggancia una rete utilizza la rete e poi mercato dice se per lui conveniente continuare continuare a utilizzare questo mezzo o no
Questo secondo il mio modesto avviso poi posso essere posso anche sbagliarmi ma mi sembra così leggendo il
Il tipo di polemica e di informazione che viene oggi anche piuttosto scarso peraltro sulla vicenda che questa sia la strada che stiamo imboccando qui come anche nel satellite più apriremo
Un'altra pagina dolorosa
Per quando la riguarda la cosa nella quale
Credo di aver maggiore
Conoscenza
E che anche mi sta più a cuore come giornalista che quello dell'informazione io vorrei spingere voi che siete editori radiofonici e televisivi privati
A fare una parte del lavoro che forse sarebbe toccata anzi secondo me sicuramente sarebbe toccata alle organizzazioni sindacali dei giornalisti e all'ordine dei giornalisti
Non è possibile che l'informazione locale
Contini ancora oggi ad essere portata avanti gestita nel novanta per cento dei casi possano nel novantotto saranno l'ottanta ma in tantissime
Casi fuori da quelle che sono le regole
E nelle il sistema legislativo che ho fino a oggi governa l'informazione in Italia l'accesso alla professione giornalistica
Ci sono situazioni drammatiche di operatori che lavorano nell'informazione ormai da anni e che non hanno avuto nessun tipo di riconoscimento professionale continua quindi a svolgere tra virgolette abusivamente la professione di giornalista
Esistono tentativi secondo me che fanno solo confusione di trovare delle scappatoie l'accordo con le confederazioni sindacali che ha creato delle figure ibride di giornalisti che però non si chiamano giornalistiche profano il lavoro del giornalista
Io riconosco per primo come giornalista che la colpa
Di questa situazione è in larghissima parte delle organizzazioni sindacali e dell'ordine dei giornalisti che questo argomento non l'ha mai affrontato seriamente nonostante vi siano state componenti sindacali e anche esponenti di primo piano nell'ordine giornalisti che invece questo problema l'hanno sollecitato occorre dire chiaramente che non è possibile pensare che la stessa griglia contrattuale le stesse figure professionali valgono per chi lavora in una emittente nazionale o nel servizio pubblico della RAI e lavora in un'emittente locale
Occorre che voi straniante e lo dico contro quella che dovrebbe essere la difesa la mia corporazione se così vogliamo chiamarla
Le organizzazioni di rappresentanza sindacale dei giornalisti dell'ordine giornalisti perché questo problema venga risolto altrimenti succederà sempre che l'informazione delle delle mi tenta privata radiofonica e televisiva venga considerata qualcosa di serie B qualcosa
Fatta in maniera assolutamente non professionale qualcosa che quindi non merita attenzione
Quando invece
E la dimostrazione sta negli ultimi eventi anche sulla la polemica che ha suscitato la la legge sulla par condicio l'informazione locale soprattutto con le nuove disposizioni di carattere legislativo per quanto riguarda le elezioni e quindi verso il modello diciamo così maggioritario verso la quale ci stiamo muovendo assegna all'informazione locale un ruolo determinante
Quindi io se posso permettermi molto modestamente
Gradirei consiglierei voi che siete editori radiofonici di affrontare nell'ambito di questo importante legge quadro sulla l'emittenza privata questo problema che secondo me è destinato prima o poi a ad esplodere creando effetti devastanti che invece potrebbe essere rivolto facendo appello al buonsenso del delle parti cioè a chi è l'editore quindi deve quanto meno pagare gli stipendi delle persone che che lavorano e a chi e ha la responsabilità di organizzazione sindacale giornalistico dei giornalisti che ovviamente non può pretendere che valgano le stesse figure professionali le stesse griglie salariali per utenze di milioni di persone contro utenze di centinaia di migliaia di persone con margini mercato differenti
Non si per voler garantire una teorica parità di condizioni a tutti si è fatto in modo che moltissimi colleghi che io chiamo colleghi anche se non hanno il tesserino il mio stesso colore siano ancora oggi emarginati dal dalla professione e che la emittenza locale non abbia potuto fare informazione
Alla ad alto livello come è giusto che venga fatta grazie
Passo la parola alla deputato Paolo vigevano
Riformatore
In quanto radiofonico evidentemente sono deputato di seconda categoria perché mi è spaesato davanti un po'di colleghi popolari sentieri segnato a parlare in dopo le tredici poi nel nel nel programma e lo fa allora a hai tutto l'otto sette qua grazie Caravaglio fuori ecco
Allora io non faccio parte della commissione Napolitano
Perché sono deputato per la prima volta in questa legislatura e non e dopo anni di attività radiofonica o provo preferito tentare di non occuparmene perché perché Nubia attivo di radiofonico Omar di operatore comunque diesel di questo settore era quello che finalmente avesse infine questa vicenda delle continue modifiche legislative
Ero io salutato con successo la conversione dell'ultimo brandello di ma mi
Mi pare che sia della novantatré mi pare l'ultimo decreto quello sulle concessioni Radaelli sia sarà convertito in legge ora o all'inizio del novantaquattro addirittura firmata la resa
Dopo una vicenda ritardo che ha determinato una incertezza del settore catastrofica perché a impedito lo svolga costituirsi con regole per tutti uguali o certe di una l'assetto di un settore del mercato di conseguenza
Il riaprirsi come si è riaperta con la vicenda di questa legislatura della legge sull'emittenza sul sistema radiotelevisivo
E qualcosa che di fatto estraneo in gran parte all'interesse degli operatori del settore
Nasce da una differenza che si è venuta da uno ravvedimento diciamo della legislatore che trovate sì di fronte a un assetto è un sistema che non era più quello che aveva pensato di allocare nella in precedenza con l'accordo dell'ottantaquattro perché Roma Milan nasce nell'ottantaquattro Gordon
Fininvest per Parlamento se vogliamo la tripartizione PCB di CPT PSI della RAI che dal via alla decreto Craxi Berlusconi la prima volta fatto cadere su requisiti Nesta d'urgenza dal Pci poi lasciato passare quando venne ridisegnato l'assetto della RAI
Oggi si raffronta quel quel problema viste le mutate condizioni di di committenza
Il problema è che l'assetto che saluto determinati in base a quell'accordo è anche un assetto che dettato da condizioni di mercato proviamo determinata in quelle condizione
Il pretendere d'intervenire oggi coi referendum esclusivamente sul versante
Emittenza privata nazionale
Non risolverà
Il problema dell'emittenza nazionale televisiva perché al più porterà a una Reitz azione della Fininvest
Come di fatto si sta realizzando si stava realizzando opere ancora in corso di realizzazione nei pour parler negli accordi
Concepiti per evitare il referendum
Se
Occorre sempre si si vuole se si volesse come si dovrebbe intervenire sul settore maniera
Che poi possa aprire delle prospettive di sviluppo autonomo e non dipendente da gruppi politici o da partiti o da interessi economici oppure creare delle condizioni di autonomia di mercato e queste si possono creare esclusivamente incidendo anche e drasticamente sulla RAI la proposta nostra era quella di togliere la pubblicità la RAI perché l'elemento altera il mercato e che vale per restituirla fa l'attività di servizio pubblico questo non è avvenuto e quindi la prospettiva che abbiamo in questo senso
Grigia quanto meno emittenti locali emittenti radiofoniche
Problema è come mettersi al riparo in questa fase da questo clima che non incide sul poi vengo al problema di dieci miliardi a radio radicale processo che c'è uno spettatori se è un scottature molto interessato mi sarà ne parlerò
Il
Dicevo il problema è quello quindi di come mettersi al riparo da uno scontro di interessi che nulla a che vedere con interessi emittenza locale l'emittenza radiofonica
L'interesse primario di questi del settori e cogliere una certezza di norme e la attuazione delle norme
Noi veniamo da un regime della Mammì che non è stato completato e non è stato attuato per poi risentire come ho sentito questa mattina dei discorsi
Degli interventi nei quali si riproponevano come nuove proposte delle cose che già sono in norme o in quelli dell'editoria o nella Mammì che non sono state semplicemente attuale e qui la responsabilità Gica e qui che incidono su due settori uno quello delle risorse tecniche
E quindi del numero di operatori due sulle risorse economiche sulle risorse di mercato
Delle prove
La responsabilità gigantesca è quella atto oggi del ministero delle Poste
Io da anni vedo mise funzione misero il poster quali va ai nostri predecessori ai nostri predecessori
Ritornello che continua a essere fatto per giustificare anche da parte loro continuare a far nulla
E quindi il problema che si pone e di come far sì che la normativa attuale nemmeno negli indirizzi positivi venga attuate se mai perfezionata
C'è un fatto di questa proposta che sarà avanzando mi preoccupa moltissimo quello del consentire il la compravendita dei canali dell'impianto
Che è una cosa gravissima perché di compravendita di canali hanno accampato proprio gli inquinatori dell'etere del settore privato radiofonico e televisivo
E l'obiettivo primario che mi ero posto quando abbiamo fatto il inversione della procedura sui passare prima le assegnazioni e poi alla pianificazione era proprio quello di stroncare il mercato delle frequenze ma parallelamente a questo occorreva giustamente una serie deve leggere mi sono poco fa
Responsabilizzare al massimo la pubblica amministrazione mista aveva posto in termini di struttura di servizio di supporto di consentire appunto l'attuazione delle norme il fatto delle postazioni il problema è che
I titolari dell'emittente non possono creare i consorzi di proprietà delle postazioni perché è stata sospesa l'applicazione di un articolo della mamme abbiam tentato in Parlamento di dare attuazione mi sembra sia l'articolo quattro cosa esattamente qua sui vincoli sul sulla postazione allora queste la strada da percorrere massima responsabilizzare la pubblica amministrazione potenziamento dei servizi
Agevolazione ha ragione Marco Giusti problema è come eliminare una serie di doppi passaggi che di fatto poi consentono soltanto alle grandi aziende grandi per il settore di essere presenti sul mercato radio radicale quella dei dieci miliardi ieri gli hanno staccato la corrente elettrica perché lei è nel non è stata in grado noi siamo creditori come altre emittenti di contributi dalla dalla a tariffari però l'ENEL non è in grado di fare la compensazione nonostante accordi lo state sia tenuto applicar tariffe nemmeno rimborsare applica tariffe ridotte hanno staccato la corrente perché non avevano un ufficio non si era accorto che possiamo credito nei confronti dei nazi che debitori cioè questo è sì capita un'emittente una radio radicale la piccola emittente tartassata da questa situazione
E allora
Quindi questa Mazzarella percorre perché altrimenti rischiamo di Ring di cambiare delle cose che invece probabilmente soltanto nella loro attuazione potremmo giudica secondo aspetto quello delle dei soldi delle convenzioni del distinzione io son d'accordo sia compresa anche con Taradash il problema che tutte e due mi sono espresso in negativo non hanno saputo fare un passo in positivo
E vengo e venti miliardi dieci miliardi la carica
Esatto il
Della convenzione Commissione possono abbiamo preso una riga
Così scorre non è contro elettori ore al pomeriggio c'è ancora avranno posso anche sulle scale con traditore perché lo rivendico fino in fondo
L'argomento
Cosa abbiamo ti dà e non abbiamo mai preso una lira di pubblicità abbiamo fatto una scelta editoriale tra quali svolgerà un servizio abbiamo tentato di aprire un mercato che era quello dei servizi nei confronti della pubblica amministrazione e quindi vengo a quello che diceva a Faenza
Qual è e siamo riusciti a farlo con il Parlamento dopo vent'anni di attività
Vent'anni venuto una volta un contributo nell'ottantasei da parte del Parlamento di un importo di venti miliardi che parliamo di venti miliardi quando un'emittente nazionale ne fattura dodici tredici all'anno di pubblicità
Perché noi non abbiamo quindi il problema nostro perché voleva aprire una nuova fetta di mercato per l'emittenza locale e per l'emittenza di servizio di servizio interesse generale come diceva Paissan
Allora anziché andare a salvo l'attuazione del legge per l'editoria completamento perfezionamento quei casi mica fatto tra Manni editoriali si sovrappongono grave il proprio però non funziona quella legge perché la gente non accetta il problema è proprio quello invece di tentare di stimolare il mercato di queste convenzioni
Allora perché non prevedere che ove le regioni stipulino delle convenzioni di servizio con emittenti private lo Stato intervenga sulla Convenzione con un importo pari al cinquanta per cento integri e quindi favorisca questo tipo di di servizio allora in questo caso noi andremo a creare un mercato di servizi veri non creeremo questa statalizzazione del diritto all'informazione per cui tu riceve il contributo almeno dalla lettura che Caproni prepagato io nella lettura e interpretazione però può sembrare qualcosa cioè il fatto che solo chi ha solo per il semplice fatto di fare formazione si percepisce un contributo o comunque una via di questo tipo e comunque non legata a una prestazione precisa che si rende nei confronti della pubblica amministrazione
Quindi
Questo l'ha potrebbe creare un nuovo settore di mercato un ospite il mercato che altrimenti rischia di essere affidata ai contribuzioni a pioggia che poi sono devastanti rispetto alle condizioni
Penso di aver finito proprio quello che vuole sottolineare ancora una volta il problema e di come trovare dotarci degli strumenti tecnici di approfondimento per responsabilizzare l'amministrazione e la RAI anche in questo senso
Del rispetto ai pro e ai loro compiti
Nei confronti dell'emittenza privata perché questa è l'unica strada per evitare il degrado ulteriori del settore e non lasciarsi condizionare o portare su trattative
In questa fase del dibattito sulla normativa perché altrimenti rischierebbero di condizionare se vanno a modificare
Norme già esistenti e non attuati porterebbero un danno maggiore anziché un passo avanti vi ringrazio
Siamo
Il geologo parola al Senato Pollone responsabile del dipartimento comunicazione mass media a immagine al Partito popolare italiano
Ora
Io credo voi abbiate
Ben individuato il momento di questo vostro convegno perché
Nel fiorire di proposte sulla riforma del sistema radiotelevisivi italiano pubblico e privato
Credo che la l'anomalia o la condizione di palese
Blocco che il sistema registrato
Possa mettere in discussione la funzione io credo importante della emittenza locale credo che intanto la riforma che s'avanza una vittima che potrebbe essere messa in conto è il sistema di informazione locale
Lo dico perché a mio avviso noi abbiamo partecipato con gli amici
Di Segni con l'onorevole Marsiglia
Redigere un disegno di legge uno dei tanti che oggi è all'esame del Parlamento
Però io non dico che sono pentito di quel lavoro ma certamente oggi
Anteporrei a quel testo altre considerazione forse meno dettagliate meno articolate ma più a mio avviso sostanziali circa l'evoluzione che il sistema deve avere temo cioè
Questa è la prima cosa che vorrei dire qui
Che in sede dove c'è nascere come c'è in molti dei disegni di legge
Una prospettiva che vede la RAI titolare di una rete che si dedica all'informazione locale questo sia il primo strumento attraverso il quale l'emittenza libera locale viene stroncata
C'è nell'esigenza di riforma un problema vero
Ed è il problema di una legge la Mammì che ha mostrato i suoi limiti non solo come qualcuno qui ricordava a causa di una non completa applicazione
Ma per il modo stesso e per il tempo e e per i dipinti di procedura di in entrata nel sistema con cui è stata immaginata
Allora a questo problema vero
Oggi si trova si si avanzano risposte a mio avviso inadeguate ne cito
Tre tre questioni che sono emerse
La prima il problema dei referendum andremo a votare i referendum e io non sono lo dico subito
Non riesco ad appassionarmi fino in fondo al partito dei sì
Non fosse altro perché non appartengo alla cultura referendaria quella che pensa che con i referendum si risolvono i problemi del Paese
Ma al tempo stesso non riesco ad appassionarmi al partito dei no di fronte al problema dell'emittenza quelli che dicono solo bloccando i referendum si garantisce all'emittenza in Italia un futuro di uno spot
In realtà il problema della riforma della Mammì
è già stato posto prima che dei referendum mentre i referendum erano ancora in discussione
Dalla sentenza della Corte costituzionale per cui la Mila dobbiamo rifare non perché gli italiani voteranno nel mese di giugno ma perché la sentenza della Corte Costituzionale ce lo impone allora da questo punto di vista il Parlamento non credo che abbia bisogno di molti altri testimoni per procedere a riformare la Mammì il referendum può rappresentare in un momento di coinvolgimento dell'elettorale il problema ma il problema mi sembra sufficientemente
Messo a fuoco
Un altro problema che si è creato
è il problema
Sì sorto attorno al decreto della par condicio si è detto il sistema è squilibrato occorre trovare un Regolamento che consenta un equilibrio informativo beh
Io debbo dire che da giornalista prima che da parlamentare
Che l'usare in questo caso è uno strumento improprio per un problema vero che la mancanza di pluralismo informativo e quindi di spazi per tutti in modo adeguato nel mondo
Della comunicazione politica ha creato
Una illiberalità un monstrum giuridico noi siamo arrivati a fare una norma dove in sostanza e praticamente tutto vietato salvo poche cose che sono consentite che è esattamente il contrario di quello che dovrebbe prevedere una Costituzione democratica e liberale
Nella quale normalmente tutto è consentito salvo le cose che la legge
A cui la legge fa divieto
E allora anche qui noi abbiamo un problema vero
Risolto Cat cui si tenta di dare soluzione con uno strumento improprio ed inadeguato
Poi c'è un terzo problema
Che emerge che si avanza
Ed è
Della del come a rapportare
Allora scenario nuovo incombente
Della tecnologia che sarà applicata al mondo della radiotelevisione
Satelliti cavo
E la struttura aziendale dominante che si è consolidata nel periodo storico che abbiamo alle spalle come passare da queste strutture alle nuove strutture tutti si rendono conto
Che in una tecnologia diversa non sono necessari i soggetti così organizzati così strutturati tant'tre reti
Però le aziende ci sono e modificare la struttura delle aziende che comprendono magari tre reti per dare vita dei centri di produzione che entrerò nel sistema con altre regole in altro modo significa la vita o la morte di posti di lavoro o di realtà produttive grossissime questo è un altro problema cui si tenta di dare soluzione nasce qui il contenzioso se cala la Fininvest deve calare la RAI
Che i asso a mio avviso è un altro falso problema
Lo dico perché
Nella fase transitoria io sono per una fase transitoria
Ma in una fase transitoria un eccesso di normazione
Che dovesse via via costringere a mutilazioni progressive
Finisce per condurre ad una nanny Zazie ione delle nostre capacità produttive
Nei confronti di produzioni straniere nei confronti di altri sistemi radiotelevisivi che con l'avvento delle nuove tecnologie potrebbero benissimo colonizzare il nostro sistema comunicativo e informativo
Cioè non credo che la soluzione di questo terzo problema possa essere quello
Della uccisione delle grandi aziende nella RAI ne tiene atto che sia costituito forte robusto sul mercato della televisione italiana certo
Al problema all'anomalia che la Mummia acconsentito si formasse va trovata una soluzione
E vengo rapidamente
Al problema della informazione locale
Voi avete individuato unico nelle vostre proposte di interventi urgenti una serie di questioni non credo che voi possiate chiedere che tu vengano Dante ma certamente tutte queste questioni
Mi sembra tocchino un problema sostanziale senza una considerazione non dico di privilegio ma par attenta particolare a cosa oggi l'emittenza locale da parte dello Stato l'emittenza locale non vive e non avrà spazio in futuro questo è il problema
Allora voi sostanza chiedete allo Stato che consideri la funzione di questo sistema radiotelevisivo locale in un modo che fin qui fin qui non è stato considerato c'era
Il ministero delle Poste avrebbe dovuto tempestivamente
Distribuire meglio le frequenze ci sono stati ritardi proposito avrebbe dovuto distribuire provvidenza Rep traendone dal caro al nostro furono distribuite oggi voi individuate questa necessità allora io sono d'accordo che ci sia una fase transitoria
Che nel quale lo Stato deve esattamente curare
Non come un malato ma per tutelare questo servizio informativo che è un settore a cui nessuno si potrà mai dedicare la RAI credo spero
A cui credo non si dedicheranno i grandi network nazionali e quindi che ha una sua funzione non solo in ordine alla libera iniziativa delle singole vite ma al diritto dei cittadini che in questo settore
Hanno un diritto a mio avviso molto forte a ricevere informazioni anche nel piccolo nella Pico della piccola realtà nella quale sono collocati vedete
è alcuni principi alcuni forti principi
E alcune strutture di tutela di questi principi risolverebbero a mio avviso meglio di quanto non risolvano gli articolati più analitici che sono stati proposti secondo me il futuro del sistema radiotelevisivo italiano
Tre mi sembrano le questioni da regolamento
Il problema dell'Antitrust chi fa informazione può fare altre attività
Questo è un problema che
Altri Paesi hanno affrontato e che da noi soggiace
A tutta la problematica che oggi noi stiamo discutendo non avendo fatto per tempo non solo per le televisioni ma anche per i giornali questo chiarimento noi oggi siamo invischiati in un sistema dove interessi politici ed economici tendono a prevalere sulla funzione informativa
E allora lo dobbiamo innanzitutto fare una regola di antitrust chi fa informazione si dedica al sistema informatico
E poi dobbiamo fare
Una Authority di sistema una che vigili chi entrate nelle autostrade informatiche
Se ne alle caratteristiche se ne ha la competenza se è in grado di svolgere una funzione un servizio se in grado di entrare diciamo in questo modo
Con la sua proposta comunicativa informativa nelle case degli italiani senza neanche bussare alla porta perché questo è quello che accade con le radio e le televisioni e quindi se rispetta una qualità della informazione a cui dovrebbe dedicarsi non solo chi vi è tenuto perché svolge servizio pubblico ma chiunque entri nel sistema un'Authority se c'è il magistrato delle acque
Che vigila sul regime delle acque che sono un bene pubblico ci sia non dico un magistrato ma un'Authority che vigili su quel bene pubblico che lettere voi ci sia molta libertà di soggetti che si propongono come attivi dentro al sistema purché siano sottoposti a questa attenta vigilanza chi entra deve avere determinate caratteristiche e deve proporsi e garantire certe qualità
Di servizio comunicativo e informativo
Il terzo problema è che lo Stato provveda
A dare struttura alle reti
Alle alle autostrade comunicative così che anche un soggetto piccolissimo
Anche una piccola emittente locale
Se è in grado di fare una produzione di qualità magari a basso costo possa entrare nel sistema ed incontrare qualunque cittadino italiano
Io credo che attorno a questi tre principi
L'Antitrust un'Authority forte e una struttura di tecnologia aperte a una pluralità di soggetti ruoti tutto il problema della riforma del sistema radiotelevisivo il rischio è che avendo alle spalle la patologia del sistema noi andiamo a normare la patologia
E non è invece individuando i pilastri dei una riforma virtuosa a cui dovremmo dedicare
Consentitemi figure
Un'ultima osservazione anche che deriva dalla lettura delle vostre proposte di interventi io non so voi vivete molto poco problematica mente
L'imposizione ma io direi la vorrei dire la sollecitazione che lo Stato fa a svolge una funzione informativa non fatte di irretire de non fatevi bloccare di fronte a questo obiettivo
L'informazione locale e per l'emittenza locale un patrimonio non un limite voi potete chiedere allo Stato di tutelare la vostra viti in un regime transitorio ma se arriveremo ad un sistemo aperti e pluralistico l'informazione locale che voi avrete saputo costruire sarà la vostra risoluzione
Associato passo la parola alla dottor Sergio Bellucci che è responsabile del settore formazione del Partito della Rifondazione Comunista
Buongiorno io ringrazio innanzitutto Marco Rossignoli e Fabrizio Berrini e tutti gli editori presenti questa mattina per l'invito
E le proposte che hanno portato qui a questo dibattito io sono convinto a differenza dell'onorevole Valentini che le donne e gli uomini impegnati politicamente a vari livelli responsabile nel mondo politico di questo settore hanno il dovere di incontrare proprio durante questi giorni durante questo dibattito che è presente nel nostro Paese
Le donne e gli uomini che operano in questo settore
Ho l'impressione
L'impressione è molte volte quella di vivere una stagione analoga a quella del che ha preceduto la riforma del mille novecentosettantacinque
Su questo ritornerò più avanti
è un'impressione cioè di uno sforzo che porti a
Al superamento di situazioni anomale fastidiose come erano
Quelle del mille novecento settanta ma che non guardano assolutamente al futuro
Su questo ritornerò più avanti perché voglio soffermarmi all'inizio su alcune delle proposte che avete presentato qui in questa Assemblea
Andrò veramente Scream in modo schematico perché mai accaduta io sono d'accordo che il canone di concessione per l'emittenza locale sia calcolato in percentuale
Sul fattura
Credo che questa sia una posizione giusta
Non solo nello specifico odierno ma soprattutto per quello che potrà essere la comunicazione digitale nel
E cioè un'impostazione strategica che possa guardare non solo a risolvere i problemi odierni di un settore ma che sappia dare anche una dimensione per i prossimi anni
Sulla questione degli impianti
Condivido le cose dette da Paissan questa mattina noi avevamo fatto una proposta nei mesi scorsi per la Costituzione di una società mista
Per il servizio della radio diffusione non solo perché crediamo che si debba superare proprio quella quell'ostacolo all'ingresso che proprio la questione del degli investimenti negli impianti
Su questo non ritorno perché le cose dette questa mattina sono abbastanza chiare condivisi
E sono anche d'accordo che si debba andare ben presto ad una autorità di garanzia unica per tutto il settore della comunicazione
L'unica cosa che non condivido molto delle proposte
E questa distinzione tra l'informazione e la comunicazione che in qualche modo viene prima fermata in modo di principio all'inizio del delle proposte e poi viene in realtà contraddetta dalla proposta di separazione in due del settore informativo tra chi fa informazione pietra chi fa comunicazione
Non condivido questa impostazione perché credo che proprio la rivoluzione digitale che abbiamo di fronte è una rivoluzione che supera in rapidamente e non solo in prospettiva questa differenza
Noi oggi abbiamo contenitori televisivi ma anche programmi radiofonici che sono prodotti a cavallo tra il formazione e la comunicazione
E credo che questo sia uno dei settori come ad esempio di Fontana in mente o anche l'educazione uno dei settori di sviluppo
Delle modalità comunicative delle alla nuova industria che dovranno essere al centro delle attività imprenditoriali ecco io credo che questa distinzione sia una distinzione che guarda più al passato che a quello che avremo davanti nei prossimi tempi
Sulla questione delle previdenze gemelli andato via ma insomma io credo che tra le parole i fatti ci sia sempre quel margine no miliardi che poi vengono in qualche modo chiesti
Ottenuti da alcune volte
Ma io mi domando una cosa ma se la comunicazione è unica come ormai in qualche modo anche di geni sembrava questa mattina ricordare che cosa significa che un'azienda tra le altre prende circa il dodici il tredici per cento del fatturato complessivo del settore
Da una concessione statale per fare un pezzo di quella comunicazione che in realtà dovrebbe essere garantita attraverso una pluralità di soggetti che noi pensiamo sicuramente all'interno di questi un soggetto pubblico che faccia il suo ruolo ma insomma garantita da una pluralità di soggetti mi sembra che qui ci sia un margine di
Un margine da colmare anche nelle proposte
Di titanica allora se il cambiamento dello scenario quello che dicevamo oggi cioè il settore della comunicazione la riforma del sistema radiotelevisivo che guardate non è un caso che si discuta proprio in questa fase non è soltanto una contingenza italiana perché la riforma del sistema ideato nel mille duecentonovanta è diventato un obbligo anche politico
è un problema di tutti i Paesi industriali avanzati
Il G7 di Bruxelles di pochi mesi fa lo ha evidenziato con con forza siamo a un punto di svolta nel mondo e nella storia della comunicazione
Allora il problema è che cosa significa dentro questa svolta la politica una politica per l'emittenza locale
Se il passaggio al digitale come ci dicono gli esperti il passaggio verso la miniaturizzazione e la leggerezza degli impianti e delle trasmissioni del del possibilità produttive
Abbiamo avuto questa mattina che all'ingresso la distribuzione di una proposta per l'inserimento in modo digitalizzato te la pubblicità nei programmi presso il
Il picco che dava che distribuivano tanto per segnalare uno dei tanti inserimenti delle tecniche digitali quotidiane nel nostro nel nostro lavoro allora se le nuove tecnologie della comunicazione
Che non sono soltanto il satellite che ormai è una cosa all'estero già ampiamente archiviata
O il cavo ma anche le modalità produttive le tecnologie prodotti
E allora si pone il problema delle risorse
Ecco io credo che un legislatore attento in questa fase debba in qualche modo liberare risorse dalla un
Da quel settore fondamentale che la pubblicità ma anche tentare di dare regole sulla fuoriuscita della risorsa unica della pubblicità
E cioè in tutti i Paesi avanzati servizi a valore aggiunto o anche alcune particolari modalità di programmi per ora tutti sperimentali la maggioranza
Offrono nuove prospettive di mercato
Se questo nello scenario la situazione attuale riesce a impedire totalmente l'avvento del ed è per questo a mio avviso che i referendum sull'assetto radiotelevisivo sono fondamentali non tanto perché forse sarebbe stata meglio una legge di sistema che governasse processi proprio a tutte le cose a perché a un certo punto impone a tutto il settore della comunicazione italiano
Una scelta
E la scelta è quella di ridurre le reti che un soggetto privato ritenere questo per liberale risorse da distribuire ad altri operatori che possono essere presenti già con il futuro nel sistema e dall'altra parte ridare un ruolo nuovo totalmente diverso non saremmo certo difendere la RAI così come visto che come trattano il nostro partito la RAI potrebbe anche essere domani come dire non privatizzata ma chiusa perché sono stati resi noti i dati del garante e sono sotto gli occhi di tutti noi siamo praticamente un partito che sta tra l'otto e il nove per cento e abbiamo un trattamento di un partito dello zero otto zero nove per cento
Ma al di là di queste cose dei trattamenti dei partiti ecco io credo che la questione sul quarto referendum gravami sia un problema che ci riguarda
Perché la privatizzazione di un colosso come la RAI
Venderebbe risorse nell'immediato e nel futuro a tutto il sistema
E probabilmente bloccherebbe il passaggio verso i nuovi assetti della comunicazione ancora per lunghi anni non è soltanto un problema di difesa di una burocrazia o di una spartizione che ormai che in via di superamento né i fatti perché decrepita e poi un problema strategico che cosa debba fare in questo Paese un servizio pubblico noi l'altra settimana abbiamo invitato il ministro delle Poste a fare un salto in Giappone per vedere come funziona un servizio pubblico avanzato in un paese occidentale avanzato ecco noi crediamo che per esempio Giulietti questa mattina diceva prendiamo una legge qualsiasi europea aggiungiamoci anche il Giappone tra queste leggi che sono possibili da scegliere
Allora per chiudere insomma noi vogliamo lavorare per tentare di aprire il mercato attuale
E tentare di aprire anche le prospettive di un mercato nuovo
Stiamo facendo questo con qualche difficoltà perché il dibattito politico e con impegnato in più su questioni di altra natura io vi voglio soltanto segnalare che nei prossimi giorni noi presenteremo una proposta di legge perché le emittenti nazionali non possano utilizzare più di un canale Sopran di televisione nei bacini di utenza
Questo perché perché noi pensiamo che liberare le frequenze
In questo momento di assegnarle alla sperimentazione digitale a soggetti privati che vogliono entrare e ad aprire insieme a ovviamente agli interventi mirati che possono essere coordinati moto misto
Ma possono essere un esempio e anche un'apertura di un mercato che attualmente è chiuso stati quindi l'impossibilità di avere più di una frequenza del bacino pensate a un bacino come quello di Roma
La RAI e la Fininvest e Telemontecarlo e tiene più hanno ben otto canali raddoppiati pensate a liberare otto canali sul bacino di Roma tele di canali televisivi sul bacino di Roma e
Usarli in modo digitale potrebbe moltiplicarsi forse per
Concordati con le amministrazioni pubbliche insomma con tutto quello che è possibile immagine ecco credo che se questo è lo scenario
Credo che per l'emittenza locale
Ci sia veramente una nuova stagione che si apre
Dicevo prima del mille novecentosettantacinque ecco nel mille novecentonovantacinque siamo a vent'anni di distanza
Ci troviamo probabilmente in una fase analoga cerchiamo di non commettere l'errore di regolamentare la situazione attuale lasciando aperto il campo non per le mille antenne a cui credevamo nel mille novecentosettantasei tutti quanti ma per la possibilità di un soggetto nuovo se non sempre lo stesso
Di accaparrarsi nuovamente da monopolista il mercato che la nuova comunicazione
Terzo Bellucci e passo la parola a Diego Masi deputato i democratici anche lui membro come quasi tutti i rappresentanti
Parlamento vengono dalla commissione ore sistema del sistema radiotelevisivo
Grazie cercherò di essere mi si dice Preve perché misura
Ricorda Roberto la fanno mentre
Ma io farò un un ragionamento
Quindi è propedeutico perché deve chiarirsi non le idee ma mio vedere come il campo di battaglia e lo chiamo esattamente così perché è una battaglia persa
Questo è dovuto intervenire il trapano nei dettagli della riorganizzazione del sistema radiotelevisivo
Io io son alcun operatore sono pubblicitario quindi col conosco il sistema dall'interno non soltanto dal legislatore questo lo dico soltanto per per chiarire la mia professione la mia conoscenza del sé del settore
Ma io sgombre Ray un poco
Il campo dalle possibilità di una riorganizzazione come dire sistemica ben fatta corretta in cui tutte le parti hanno la loro come dire giustapposizione Collocamento leggevo i vostri le vostre richieste peraltro legittime
Io dico questo perché perché questo è un far west
Cioè noi viviamo in un far West su un principio io lo dico
Che il principio che è un paradosso di tutta questa storia ma il principio su cui noi dobbiamo partire ha ragione
Che è un principio non tecnico ma strettamente politico
Noi abbiamo un capo partito anzi il partito
Di ex maggioranza relativa che l'onorevole Berlusconi che proprietario
Di metà dell'informazione italiana
Questo è il dato di partenza
Questo è il dato di illiberalità
E da cui almeno sul piano politico noi dobbiamo partire perché se prendiamo dal tre posizioni e approcciamo il problema ad altre posizioni io credo che ci possiamo dire delle cose anche come dire coerenti carine tra di noi ma di fatto non capiamo che la battaglia che il campo dove stiamo lavorando è un campo di battaglia con questa grossa pregiudizi
C'è un conflitto di interessi
Fortissimo
Che non è mai stato sanato
Cioè noi avremmo apprezzato che Berlusconi quando io divento presidente del consiglio mettesse a posto la sua posizione personale
Noi abbiamo una legge che è stata dall'UISP ricercata per otto mesi peraltro che quella dei tre saggi che ancora ferma in una melina azzerato
Non si sa che fine farà queste ma anche in Brasile dove esistono forze che vanno in giro ad ammazzare i bambini quindi non lo non lo reputo un paese civile
Il vicepresidente del Consiglio anzi dell'Assemblea brasiliana possessore di una rete né Marini un equivalente in piccolo
è stato dichiarato di ineleggibile a deputato di quell'assemblea noi qui abbiamo invece una situazione in cui il proprietario della massimo sistema privato italiano televisivo e e anche di carta stampata per quanto riguarda i periodici è capo del partito eletto normalmente
Non ha dismesso nulla ma questo è un problema suo ovviamente perché C&C politica e che usa e che usa l'informazione come randelli sulle teste del degli altri parti di questo è la sintesi del del fare questi inquilini di via
Quando
Mi si parla di par condicio io ho una estrazione liberale io reputo la par condicio un decreto non illiberale
Un un piccolo mostro giuridico
Ma lo reputo un decreto necessario
è un decreto necessario perché è servito per come dire contrapporre calmierare gli randelli che ci davano in testa
Io capisco che il liberale mai liberare il principe in cui noi ci troviamo cioè che lo ripeto ancora un capo partito e possessore voi sapete
Voi sapete l'influenza che alla televisione l'Italia intelligente e tre centri che a quando lui parla di giornali dice una menzogna periscono citati di Rigel Ship contro i dati di audience sa perfettamente che l'italiano vede la televisione che i telegiornali sono armi
Lo sapeva anche la DC il PSI epici quando lottizzato non la Rai
E qui in questa condizione
Parlare di regole del sistema e ne parlo velocemente di regole del sistema diventa difficile anche per noi che facciamo politica perché c'è sempre dietro
Non soltanto il termine tecnico del del del mercato ma c'è dietro questa pregiudiziale che che non si può togliere
Io sentivo prima Apolloni che faceva un discorso di equilibrismo impossibile
Sono per il sì son contro il sì ma sono anche contro il nodo dobbiamo mettere a posto le Authority son tutte cose ovvie
Ma noi siamo chiamati poi diamo un referendum adesso siamo chiamati a schierarci io parlo per chi fa politica e per i cittadini e si erano schierati io lo voglio dire non tanto se è giusto mettere gli spot Nenni film
Che sarà un problema secondari ma lo schieramento sarà lo dico in maniera brutale pro o contro Berlusconi
Sul problema non di Berlusconi come persona che io non ho nulla contro il nucleo delle sue proprietà e non ho nulla contro di lui ma sul conflitto di interessi che è un punto centrale della politica
Mentre avviene questo scenario cioè mentre voi vedete questa specie di far West nel quale la politica si sta muovendo
E si muove da un anno cioè da quando è iniziata la campagna tonale qualcosa da quando è iniziata la campagna per la comunicazione politica attraverso la televisione iniziata realisticamente un anno e mezzo fa
In questo scenario c'è il dato tecnico
Quindi il primo problema è un problema di libertà di informazione di democrazia è un problema che va sopra le teste degli operatori va sopra le teste delle frequenze ma sopra le teste del numero di reti va sopra del teste se esiste la RAI e la Fininvest è la Fininvest un patrimonio da salvare se il se la RAI è un patrimonio da mantenere son tutte cose seconda rispetto al principio che io reputo costituzionale del problema del quarto potere che la comunicazione che dovrebbe essere addirittura costituzionalizzato
Questo è lo scenario è il far West in cui noi stiamo operando adesso arriviamo la nostra Commissione che sta invece cercando di operare li ho notato con legge ovviamente
Io sono firmatario mano partecipata la sua estensione di una di queste tre leggi per essere relatore Bogi sta riassumendo in un progetto unico
Dico due cose velocemente qui sopra anche perché non vorrei ripetermi contro interventi che avete ascoltato il punto centrale quale sul mercato fatto salvo quello che ho detto prima ma che mi deve rimanere in testa perché sono ed in testa questo tutto il resto sono richieste che secondo me non c'entro nulla perché sono inserisce nel quadro grosso di riferimento poi le altre cose sembra un disattesi invece non è vero
Il mercato al novanta per cento e voi lo sapete perfettamente per la televisione è in mano al quello che io volevo denominato con una felice intuizione RAI investe cioè il duopolio
Questo va smontato perché è un trust
Non esiste in un paio nessun Paese del mondo che ci sia una concentrazione di risorse di questo tipo
E voi parlo come operatori del del sistema radiotelevisivo locale
Palio fonico un altro aspetto è anche tocchiamo dopo ma locale per quanto riguarda la televisione ne siete vittime
Perché voi se ricordo bene va il quattro per cento della torta pubblicitaria
Quindi niente se lo dividete sulle settecentocinquanta e rotte
Televisioni che operano nel nostro Paese
E allora padre in atto vada Renato attraverso la dismissione delle televisioni sia pubbliche che private
Io credo che si debba arrivare alla fine del processo transitorio a un è una
Dove per la RAI c'è una più uno e qui mi soffermo un attimo perché una vuol dire quella nazionale e l'altra una vuol dire quella federale come la teniamo adesso nei nostri testi
Che altro non è che una RAI regionale Merati una RAI regionale un marchio regionale
E questa a voi se io fossi in voi ci starei molto attento perché questo l'ha già detto qualcuno un elemento di pericolo per le televisioni locali
Questo drenaggio che io calcolo nell'ordine di iniziale nell'ordine di mille cinquecento miliardi sui cinque mila della torta pubblicitaria nazionale va a vantaggio di due operatori
Il primo è il sistema locale
Che deve fare alcuni passi da gigante che adesso cercherò di dire velocemente in termini di mercato ma va a favore del mercato locale la seconda va verso l'innovazione tecnologica
Che il cavo e satellite dove di fatto specie nel caveau l'operatore locale a un grandissimo vantaggio
Noi la nostra legge di ammesso che ho fatto ho trovato una legge insieme al senatore Debenedetti proprio per la regolamentazione del capo
Ormai le grandi col metoxsalene AGUI tecnologiche son fatte sulle dorsali e cioè Tirreno Adriatico si tratta di bucare i marciapiedi e questo va dato in concessione ai comuni quindi vuol dire che l'operatore locale non deve più venire alla come dire qui a Roma a chiedere la possibilità di utilizzare il capo il cavo e tematico il cavo a uno sviluppo grandissimo può avere uno sviluppo inimmaginabile soprattutto per quella che viene chiamata la piccola tv quasi di quartiere cosa che negli altri Paesi si è sviluppata moltissimo
Quindi il drenaggio di risorse va verso questi due settori lo sviluppo tecnologico che sarà lento però perché il capo non c'è nessuna città e sollecita che poi partono i grandi metropoli che poi partono su questa via non c'è nelle parabole perché oggi le parabole se ricordo bene il dato mi sembra sì o seicento mila in Italia sui possessori di una parabola
Quindi prima che la curva si impegni si impegna velocemente perché voi avete visto coi telefonini non eravamo buoni ultimi adesso siamo in Europa diventati primi cioè tutti hanno due telefonini quindi il concetto della parabola io credo che una volta che parte la possibilità di di prendere i cento canali che ci arriveranno Pierre primo dopo questa periti quello sarà di nuovo un altra forma lì si paga
Cioè lui è diverso cavo e satellite è diverso
Io voglio vedermi soltanto film sì un cavo che mi dice che
Tu sul sul sul meteo non faccio altro che pagare trecento mila lire all'anno mi arriva un decodificatore lo metto dentro fatti miei mi voglio vedere Berlusconi tutti i giorni che mi dice le sue cose compro un decodificatore e questo è legittimo
Così come quando vado dal in un'edicola compra un giornale scelgo uno sciagurato questo è legittimo e nella libertà noi vogliamo più televisioni non è che siamo contro televisioni
Noi vogliamo una maggiore libertà e pluralismo come si dice in termine tecnico
Allora per quanto riguarda le emittenti locali secondo me lo spazio di mercato c'è e come i presupposti sono tante
I presupposti sono le syndication
Voi loro non riferite all'interno del nostro leggi o ripresa appunto per questo noi facciamo tori ferimento alla syndication
Perché se non esiste la possibilità di mettersi insieme il rischio che hanno le televisioni locali e di rimanere tagliate fuori dal mercato perché non hanno le risorse allora lì va inserito un secondo passaggio
Un secondo passaggio che quello della defiscalizzazione degli accorpamenti che noi diamo inserito all'interno nostra legge cosa vuol dire in sostanza che se uno fa un accorpamento tra più realtà locali questo può salire degli sgravi fiscali che attualmente non ci sono
Qualcuno ha detto semplificazione delle leggi ma io credo senz'altro potrebbe essere così
Perché la piccola emittente non può vivere in questo caos di leggi leggine ma soprattutto di come dire di di cosa che deve fare di attività burocratiche che deve effettuare
Tirò
Io credo che il passaggio vero per l'emittenza locale sia legata sostanzialmente alla capacità di accorpamento e di unificazione su Cindy che Sean nazionale questo la nostra legge per esempio lo prevede prevede un numero di ore ovviamente nazionali prevede pubblicità nazionale
Questo permette anche di sopperire andare anche contro in un certo senso a quella possibilità che esiste nella legge anche un visto nel testo che sta preparando relatore Bogi di fare una tv locale una tv una RAI locale o macroregionale
Perché lì il fattore della pubblicità diventa scatenante nel senso che questa pro in mente dovrebbe essere sostenuta soltanto dal canone quindi non avere pubblicità mentre invece le syndication locali potrebbero concorrere
A livello a livello macroregionale in termini pubblicitari questo diventerebbe un vantaggio molto forte perché riprodurremo in un certo senso quello che c'è stato prima nel rapporto RAI e Fininvest
Io termino dicendo questo il la radio nulla poco anche se molto importante ma l'orario la verità sto vivendo in un momento molto felice
So che a tutte le problematiche che voi avete denunciato nel vostro nel vostro documento però di fatto la vedi una spiegazione molto felice perché la vedo innalzarsi il nuovo cioè è tornato un mezzo di moda cosa che prima non era mentre vedo più difficoltà per le televisioni locali in questo caos Bad invece per la radio una tendenza in positivo anche qui necessitanti di tutte le cose che ho cercato di dire in questa perdita di intervento
Io chiudo dicendo una cosa
Noi staremo attentissimi ovviamente al sistema locale questo lo lo dico perché ne sento l'importanza sento che dal sistema locale cui molti Paesi del mondo si può arrivare può e dei sistemi a dei sistemi che fanno realmente pluralismo che possono competere con quelli nazionali
La così detta tv generalista passa attraverso l'accorpamento dei sistemi locali secondo me però il punto centrale che voglio significarvi equestre intorno all'inizio del mio intervento e chiudo
Noi non stiamo discutendo nel dettaglio queste cose
Non stiamo discutendo se sistema locale più giusto meno giusto seme d'incentivarlo nemmeno incentivarlo saranno fatti il dettaglio che daranno accaduta rispetto al problema centrale il problema centrale è il conflitto di competenze è il dato politico e il fatto che il quarto potere esistenti questo Quarto potere permetta come se fosse il secondo potere in mano a una persona che fa politica fa politica attiva e capo di uno dei partiti maggiori italiani questo è il problema politico centrale dove su questo stiamo facendo una battaglia di libertà e di democrazia fatta questa io credo poi il fatto tecnico seguirà con molto buonsenso grazie
Grazie all'onorevole Masi passo la parola Vincenzo vita responsabile delle comunicazioni per il Partito democratico della sinistra
Credo che il mio sia un intervento insieme favorito in quanto forse viene un po'a conclusione del ciclo degli interventi politici quindi da qualche possibilità in più a me
Di rispondere a qualche argomento
Alquanto impopolare o al limite avvenuto l'impopolarità per l'ora impossibile che però data alla serietà con cui vengono seguiti i lavori di questo convegno mi permette di fare una considerazione che che volevo fare quando stamattina sono arrivato cioè
è interessantissimo importante che l'Associazione editori radiofonici è riuscita a costruire questa iniziativa e a costruire in modo così tempestivo è anche riuscito perché c'è un'attenzione anche un
Sono devo dire anche una serietà di approccio che vanno tenuti in conto per il futuro
Quindi io ci metterò un attimo per sbrigare la parte più diciamo politico generale che mi vede peraltro concordare con tanti interventi che ho sentito anche da ultimo la legge di riforma essenziale
I referendum molto probabilmente saranno celebrati l'undici giugno salvo miracoli che non si sa mai possano intervenire ma di miracoli comunque si tratterebbe ora laici o non laici che noi tutti siamo diciamo si tratterebbe comunque di un evento non collocabile nella ordinaria amministrazione degli eventi
Questo per una Scelta fatta con molta forza
Dal
Proprietario dalla Fininvest e anche ex presidente del Consiglio che ha credo scientemente deciso di tenere una Tipo una linea non aperta bensì dura ostile a qualsiasi confronto che entrasse nel merito di questi argomenti di cui si sta discutendo qui però vorrei aggiungere una considerazione che talvolta viene sottovalutata la legge va fatta in ogni caso
Referendum o meno
Ormai diciamo referendum più perché è difficile che sia o meno però la legge è indispensabile a un Paese che non ha regole adeguate che ancora retto da una legge la Mammì di cui si è detto tutto ciò che si poteva dire
Anche tutto il male giustamente che si poteva e doveva dire poi da un intrico di leggine decreti successivi lavarmi di cui voi sapete qualche cosa perché ce n'è uno ancora in discussione che riguarda i bilanci l'emittenza locale che rappresentano sì possiamo
Proprio configurare il sistema italiano nella comunicazione dal punto di vista giuridico istituzionale esattamente ciò che non si deve fare
Ne avremo bisogno di un sistema regolato da pochi principi certi con forti elementi di autonomia anche di settore
Nome enti importanti anche di autoregolamentazione principi cardine a tutela della libertà di pensiero di di iniziativa economica di iniziativa
Espressiva informativa e pochissime leggi o leggine applicative che si è visto hanno
Dalla loro senz'altro un problema di essere difficilmente gestibile spesso mi hanno ormai un altro di essere
Gestite attraverso la decretazione d'urgenza la reiterazione del decreto che può arrivare fino a dieci dodici quindici volte e quindi allo spegnimento anche di quel carattere talvolta emergenziale chiamiamolo così che aveva nella prima stesura quindi o credo che sia importante che nella
Legge complessiva che comunque andrà fatta
E andrà fatta ripeto
Anche dopo il referendum
Un punto essenziale è stato detto credo da tanti anche questa mattina da Mauro Paissan verità Giorgio Bogi
Un'autorità di sistema tutto il sistema non si può distinguere tra telecomunicazioni e comunicazioni di massa questo per un motivo che voi tutti è noto diciamo non ci sono confini se non
Scolastici ormai nelle norme sistema dei media vecchi e nuovi
Un'autorità che abbia un po'come l'esperienza di Stati Uniti il Sissi
Forti poteri regolamentari anzi l'abbiamo aggiunto anche nel dibattito momenti
Questo per dire uno strafalcione avvocato Rossignoli giuridico ma diciamo momenti sia pure parziali di
Legislazione sia pure non di primo grado cioè è importante a bere in Italia un'entità autorevole quindi eletta dal Parlamento
Plurale che possa per esempio intervenire su alcune questioni che non possono più essere delegate ai tempi di una legge
Dai temi tecnologici pensiamo all'evoluzione anche diciamo l'accelerazione che all'evoluzione tecnologica oppure a argomenti
Che spesso vi vedono come vittime come i modelli di Bilancio piuttosto che alcune norme diciamo di intervento straordinario che non possono essere più regolato attraverso una e qui vengo al punto che mi premeva sottolineare
In conclusione
Non voluta diciamo finte eventi politici
Non più ecco oggetto di un estenuante mediazione politica tra le associazioni e le forze politiche
Sarebbe molto importante introdurre una novità da questo punto di vista un po'come avete fatto voi con con lo schema molto chiaro
Lui magari di quella battuta poi va velocemente non tutto è condivisibile però che ha il pregio della chiarezza di proposte e cupo come qui è emerso uscendo da un clima
Proprio figlio di una vecchia logica che ha visto spesso
Il sistema politico italiano non particolarmente avanzato nel dibattito sulla comunicazione
Poi un po'a valersi anche nei suoi ritardi nelle sue ambiguità nelle sue mediazioni nelle sue arretratezze anche di un associazionismo dell'emittenza
Non vi offendete perché non riguarda tanto i qui presenti non sempre diciamo all'altezza del compito che invece ormai l'emittenza richiede anche nella sua presenza nel suo protagonismo
Nella riforma
Del sistema io credo che sia importante ragionare di queste cose sommessamente io non voglio minimamente interferire non solo la la potrò Turoniano persino più in generale diciamo in un dibattito che non appartiene a chi
Rappresenta più direttamente una forza politica però credo che questo sia un motivo di riflessione
Penso che troppe volte i ministri delle Poste qui diciamo sarebbe una bella gara dire chi è stato il peggiore milioni servono a garantire Santissima
I ministri delle Poste hanno fatto uno un fatto come
è accaduto viene segnalato tante volte per esempio sulla questione della legge quattro due due i canoni così va fatto con ritardo ha fatto male o hanno fatto malissimo anche perché
L'associazionismo dell'emittenza
Non è riuscito a trovare momenti di unità e momenti anche di autorevolezza politica
Necessari io credo che sia un problema è un problema non no soluzioni uno ricette neanche a me spetterebbe peraltro indicarne però questa iniziativa e la sua riuscita molto importante dimostrano che c'è una possibilità
Di fare un passo avanti ecco non più quindi singolo deputato il singolo senatore premuto dalla
Emittente X di quel luogo comprensibilmente non ne faccio certo un torto all'emittente sì piuttosto un deputato o senatore che spesso promette senza poi fare nelle Aule parlamentari
Ma in piuttosto invece una vera struttura aperta a più voci le differenze esistono eccome anche nel mondo dell'emittenza ingiustamente che sappia dialogare con una forza reale
Un potere contrattuale
La capacità di incidere di Primera anche dalle svolte dibattito come hanno fatto tanto per essere chiari RAI e Fininvest in tutti questi anni da regioni fu scritta ormai è cronaca non è neanche diciamo una particolari l'azione è stata scritta sentendo molto gli uffici legali della Fininvest
Ci furono anche come dire gli scandali in materia il piano delle frequenze rimane un grande buco nero in tutta questa storia e non solo ma la RAI sappiamo quanta Intervita abbia avuto è abile dimostrato di avere tuttora malgrado
I tentativi di riforma dei criteri di nomina del consiglio d'amministrazione
Con una parte politico più parti politiche ecco
Quindi nella merito oltre ai tanti temi qui sottolineati volevo aggiungere proprio questo perché e mi avvio a chiudere perché guarda
Il problema politico importante oggi oltre a quelli generali qui citati il referendum la auspicata vittoria dei sì e naturalmente
Qui senza interferire io pongo nella riflessione di tutti la battaglia per nuove regole
La questione del superamento del duopolio e devono trovare
Una forte correzione anche di cultura politica
Che ha bisogno molto di voi ha bisogno molto del lavoro dell'emittenza e della riflessione concreta delle emittenti perché guardate che i progetti di riforma tutti ancora dei progressisti a cui pure
Abbiamo contribuito e molto ma anche gli altri buoni
Popolari pattisti lega nord ma aggiungo anche lo schema su cui la commissione presunto la Giorgio Napolitano sta cercando di cominciare a lavorare hanno un difetto
E cioè il libro dico anche autocriticamente quella tante sono venuto qui non dico apposta ma quasi per cui
Cioè il difetto di avere ancora una cultura politica scarsa sul problema della radio tutta
E dell'emittenza locale
E credo che sia un grande problema questo
Che non può ridursi io sottolineo questo aspetto quasi con un appello accorato non può ridursi a una faticosa puoi trattative di emendamenti costruiti magari in modo un po'occasionale o all'ultimo momento con
Difficili contatti tante volte troppe volte è successo non deve più succedere
Bisogna invece che da parte nostra senso lato in questo caso si apra finalmente il varco una discussione vera più di fondo sui problemi della strategia
Dell'emittenza locale e dalla di fornire per parte
Vostre credo che sia importante ecco perché segnalavo l'utilità quello schema definire esattamente i punti di un po'di un percorso di riforme non solamente di una modifica di un decreto in testa a tutti io credo giustamente debba essere la valorizzazione del locale la valorizzazione dell'emittenza quella non legata diciamo le grandi concentrazioni non come quota marginale del sistema ma come protagonista dell'evoluzione del sistema
E mi pare che oggi più di ieri questo sia possibile
Fino a qualche tempo fa ricordo altri convegni altri momenti di discussione anche tanti di noi ci conosciamo ormai da tempo era piuttosto come dire una scelta politica soggettiva anche forte importante si è fatta si è fatta male oggi è una necessità dell'evoluzione
Tecnologica del sistema dell'economia politica del sistema perché non c'è dubbio e questo è un grande tema che oggi dobbiamo riproporre la discussione
Che in due grandi luogo dello sviluppo sono quello
Multimediale globale
Da Murdoch Bertelsmann e purtroppo poco ai competitori italiani perché il duopolio RAI Fininvest e altri torti avuto quello di essere un grande duopolio tutto interno
Tutto legato a un vecchio sistema della comunicazione
Quindi la grande comunicazione globale
Avvalendosi quest'ultima di tecnologie più avanzate anche di distribuzione del segnale e per altro verso la comunicazione locali dove locale finalmente deve perdere questa apparente
Qualche volta anche reale visione diciamo così di
Subalternità di marginalità di strapaese deve essere parte integrante di un muovo modello di sviluppo della comunicazione uno dei punti chiave dello sviluppo che a tre gambe
Non solamente il pubblico e privato ma pubblico privato nazionale e locale dobbiamo fare entrare anche nel gergo nell'approccio nel dibattito una tipologia anche figurativa diverso del sistema questo credo che sia un grande tema molto più grande senza sottovalutare i niente non me ne vogliate i singoli quesiti che oggi qui si sono posti su cui davvero tra l'altro su un la gran parte condivisibili si può lavorare
Per le scadenze più immediate però c'è questo problema e almeno un segno deve esservi anche nel progetto che si sta discutendo di riforma del sistema anche sulla radio pubblica per esempio su cui c'è stata e c'è una sottovalutazione perché guardate
Quando si dice sotto l'uso della radiofonia per esempio anche la radio pubblica
Oggi è scarsamente sotto i riflettori eppure guardate che il grosso della normalizzazione alla RAI è avvenuto piuttosto alla radio anche in televisione come ma la radio in modo persino clamoroso
Del modello produttivo nella
Evoluzione involuzione di RAI politica
Nel GR nel fatto che una grande opportunità è stata sprecata
E così anche diciamo più complessivamente nel locale
Non si preoccupi Taradash quando proponiamo la rete federalista diciamo non proponiamo una rete che faccia concorrenza l'emittenza locale anzi proprio accuratamente abbiam parlato di macroregioni abbiam parlato di una rete senza pubblicità chiudo adesso
C'è un questo flash
Quindi
Una emittenza locale che abbia questa possibilità di evoluzione
E di protagonismo nel nuovo sistema volle strumentazioni davvero dicevo sono tante la riforma del servizio pubblico la riforma antitrust che libera risorse la questione
Giustamente sottolineata anche da Sergio Bellucci degli impianti che è obiettivamente un traguardo importante di un sistema che si fa riformare senza gestori monopolistici perché i monopoli sono sbagliati sempre pubblici o privati che siano anche quando si chiamano stretto
Però certamente esiste il problema della differenziazione tra le reti di distribuzione i prodotti
E quindi Idroscalo Sting
Infine la questione sempre per quanto concerne la produzione del locale ecco di un intervento non assistenziale qui si è dibattuto molto i piacerebbe in un'altra occasione o ce ne saranno di approfondire quello che ha detto Paolo vigevano quello che hanno detto anche altri
Quello che ha detto Taradash attenzione qui non si deve fare una facile è ovvia
Demagogia tutto ciò che è avvenuto per quanto riguarda l'intervento pubblico nel campo dell'emittenza è discutibile profondamente discutibile appartiene a una storia a un pezzo di storia che andrebbe cancellato
Per ricostruire su basi nuove un rapporto più equo tra stato e mercato tra un pubblico che non si erogatore di danaro
Bensì di servizi di opportunità tecniche anche strutturali e un privato che sappia crescere e sfondare la marginalità questi sono credo principi importanti per parte nostra c'è
Lo dico con grande franchezza e anche con una certa passione diciamo questa battaglia c'è disponibilità arrivederci discutere a farci parte di un percorso che mi auguro possa portare in tempi brevi a una riforma del sistema che ringrazio
Grazie Vincenzo l'ultimo intervento di questa mattina un saluto varie ormai segretario il Presidente del Corallo l'associazione che fra Krupp quale emittenti radiofoniche e televisive cattoliche
Temo di dover essere molto sintetico visto il tempo che abbiamo fatto
Vorrei semplicemente portare due considerazioni la prima riguarda un argomento di cui si è parlato molto poco e cioè dell'emittenza comunitaria a molti forse per molti all'argomento non interessante però credo che stamattina qualcuno detto anche qualche frase in senso positivo e in senso negativo che vorrei rilevare io provengo da un'emittente commerciale abbia lavorato per undici anni rappresento un'associazione di emittenti in parte commerciali in buona parte comunitaria
E e mi chiedo come si possa dire che bisogna abolire l'emittenza comunitari in Italia
Ripeto è chiaro che le emittenti le società le aziende devono fare fatturati non si capisce però perché non ci possono essere soggetti che pur avendo voglia di comunicare quindi essere qualcuno
E di voler essere anche utili fare servizio in questo Paese non possono farlo
Senza raccogliere pubblicità a maggior ragione non raccogliendo pubblicità queste emittenti dovrebbero essere maggiormente tutelato
E mitezza comunitarie vorrei ricordarlo sta ricevendo concessioni che sono prive di una prerogativa fondamentale chi ha da insita nella Mammì
E cioè quella di dover essere assegnatario di un quarto delle concessioni
Assegnabili in un ambito o in un bacino questo articolo che l'articolo sedici comma sedici è stata completamente esautorato per le leggi successive in particolare dalla quattro otto due ed oggi le concessioni che si vanno ad assegnare non tengono conto di questa prerogativa che avrei in pratica la merce di scambio
Di tutti quelli che sono gli oneri che pesano sulla emittenza comunitaria questo per dire anche che come ha detto l'onorevole Marano non bisogna aspettarsi dalla nuova legge la panacea di tutti male cioè non è che le nuove leggi poi ci sorvegliano tutti i problemi lava mista fatta nemico novanta in quattro anni e anzi quasi cinque anni ormai è stata disapplicata per lo più non ha portato ottantotto i benefici al settore fatto perdere
Di vista due mila quattrocento emittenti mille ottocento radio su cento televisioni in quattro anni e mezzo sono spariti sicuramente soggetti inesistenti
Esistevano solo sulla carta ma può darsi che siano spariti anche soggetti che avevano una loro validità quindi ripeto quello che ha detto l'onorevole ma non mi ha colpito veramente perché è preoccupante un po'per tutti c'è la legge non è sufficiente se poi non diventa applicabile se poi non seguono gli interventi le procedure snelle controlli la trasparenza i regolamenti d'attuazione e tutto il resto
Spendo una parola a favore delle reti d'informazione così vorrei chiamarle
E cioè delle syndication e cioè dei network nel vero senso della parola
Il netto non è la rete nazionale quel soggetto che coordina più emittenti locali per un ambito limitato alcune ore durante la giornata la nostra associazione in proposito ha già dato vita alcuni esperimenti di questo genere con spot Successo
E auspichiamo che per il futuro questo tipo di lavoro sull'emittenza radiofonica e televisiva sia fatto sempre di più perché credo che sia un ottimo diciamo argine nei confronti dell'emittenza nazionale onnipresente
Un'emittente che rese trasmette un programma locale il programma nazionale fatto ovviamente dalla sede centrale
Resi quindi alternare all'intrattenimento anche l'informazione su più livelli
In Italia oggi in tilt in questo senso completo quello esplicitato non esiste signor fossero cinque o sei soggetti probabilmente anche l'emittenza nazionale senza partire da il dal duopolio tanto vituperato
Potrebbe avere contraccolpi negativi
Io sono di questo parere
Non ultima considerazione mi sembra che i politici e lo dimostrano anche le proposte di legge fatte siano come sempre incentrati ancora sul duopolio RAI Fininvest
E quindi puntino ancora una volta a delimitare l'ambito questa volta pavimenti in senso contrario ma che diciamo limite nord loro sguardo a questo tipo di contrapposizione fra i due poli e non abbiano in minima se non in non hanno comunque in buona visione quelli che sono i soggetti locali io credo di aver sentito molti politici parlare
In tanti convegni posso dire che molti ne capiscono tanto qualcuno ne capisce qualcosa a qualcuno secondo me non conosce assolutamente il settore dell'emittenza radiotelevisiva locale
Chiudiamo qui con solo trentacinque minuti di ritardo rispetto alla scaletta la prima parte di questo convegno ricordiamo che nel pomeriggio ci sarà una relazione della dottor Mauro mandolini e l'avvocato Rossignoli presidente della R.
Sulle sui seguenti argomenti problematiche afferenti i canoni di concessione modalità perché il ragionamento degli atti di concessione modalità perché la conferma degli atti gli stessi e tutte quelli obbliga i quali noi siamo tenuti in questi Desi dal dal rilascio delle concessioni saranno presente anche al le dita Antena clips sì se Price che fanno alcune dimostrazioni euro
Altro materiale che hanno portato vi ringraziamo appuntamento alle
Sedici direi grazie
Basta seconda parte verrà altro convegno ringraziamo ancora tutti gli intervenuti io anche perché cominciamo con mezz'ora di ritardo quindi non mi dilungherò oltre nella presentazione di questa seconda parte
Anticipiamo la relazione dell'avvocato Marco Rossignoli sugli argomenti che troverete nella cartelletta gli angoli voi ha ricevuto all'ingresso
Come motivo iniziativi facciamo un'inversione dell'ordine dei lavori c'è la mia relazione poi dopo seguirà la la relazione dell'avvocato Maiolini sulle modalità di iscrizione a registro nazionale delle imprese radiotelevisive
Vediamo un po'a quelli che sono gli argomenti che abbiamo posto all'ordine del giorno e a e affrontiamoli sinteticamente primo punto problematiche afferenti i canoni di concessione è un problema che è un po'tutti quanti
Alle agli alle emittenti sta a cuore e quindi è un problema che indubbiamente deve essere visto e valutato anche dagli e dagli associati a era credo che il problema sia abbastanza conosciuto lo voglio riepilogare sinteticamente
Cioè con il rilascio delle concessioni che è avvenuto è stato venendo in questi giorni e quando parlo di rilascio parlo di materiale ricezione da parte di ogni singolo emittente della coppia autentica del decreto di concessione del ministero delle Poste e Telecomunicazioni quindi della lettera
Quindi non della lettera sempre più
Quindi non della lettera di ricezione e della comunicazione con la quale il Ministero dice all'emittente che la domanda che l'atto di concessione è stato registrato dalla Corte dei Conti con invito a pagare il canone
La lo status di concessionario si si acquisisce con la ricezione materiale del decreto di concessione qual è il problema che è accaduto è accaduto che questi decreti di concessione sono stati materialmente firmati per la maggior parte nel nel periodo intercorrente tra febbraio e il marzo del mille novecentonovantaquattro tant'è vero che quando l'avete ricevuto o riceverete vedrete che la firma che apposta in calce al decreto e la firma del ministro Pagani che il ministro che ci era che ricarica all'epoca
Poi successivamente questo decreto per divenire efficace è stato sottoposto alla registrazione dalla Corte dei Conti
Questo ha comportato tutto un iter procedimentale abbastanza complesso anche perché per andare la registrazione dei conti deve passare attraverso un passaggio intermedio
Presso la ragioneria centrale dello Stato distaccata presso il ministero delle Poste e peraltro tutta questa procedura è stata istituita con una recente legge del mille novecentonovantaquattro
Con la con seconda conseguenza che non essendo l'amministrazione assolutamente preparata questo tipo di iter burocratico i tempi si sono ancora più complicati allungati
Questo ha comportato quindi che le concessioni che sono state rilasciate linee in questi giorni che alcuni di voi devono ancora ricevere recano l'indicazione che il canone di concessione deve essere pagato fin dal mille novecentonovantaquattro per cui per coloro che ad esempio hanno la concessione firmata il ventotto febbraio del mille novecentonovantaquattro devono pagare dal primo marzo Nova novantaquattro fino al trentuno dicembre novantaquattro e anche i primi mesi del mille novecentonovantacinque
Questo a nostro avviso non appare non appare giusto perché se lo status di concessionario sine die si acquisisce soltanto con la ricezione materiale del decreto di concessione e questo non può essere altrimenti anche perché Luck la circostanza è riconosciuta pacificamente tanto dal ministero delle Poste quanto dall'ufficio del Garante
Dico questo perché il l'ufficio del Garante l'anno scorso molti lo ricorderanno quando le emittenti hanno avevano ricevuto nel novantaquattro la lettera con cui si comunicava l'accoglimento della domanda di concessione
Nel dubbio se il termine per l'iscrizione al registro nazionale l'impresario televisive e corresse da quella data oppure sede correva invece dalla diversa data ricezione appunto dal decreto di concessione avevano inoltrato
La domanda per l'iscrizione al registro e l'ufficio del garante rispose prima con una risposta a un quesito alla nostra associazione poi successivamente anche con una lettera prestampata a tutte le emittenti che inviavano questa documentazione che non era possibile scrive cinquantuno non era ancora concessionario
Peraltro esiste anche una circolare della Direzione centrale dei servizi o direttrici del ministero delle Poste dell'ottobre dello scorso anno che specifica che a quella data nessuna emittente era ancora concessionari
Esistono poi una una serie interminabili decreti legge l'abbiamo Pato questa mattina c'è una serie di sette otto decreti legge sono quelli che hanno prorogato il regime transitorio autorizzatorio decreti mai convertiti in legge
Tate ricorderete che il termine per rilasciare concessioni originariamente le ventotto febbraio novantaquattro poi è stato prorogato decreto per decreto fino ad arrivare con l'ultimo decreto legge emanato alcun giorni fa il termine al è stato prorogato al trenta giugno del mille novecentonovantacinque allora mi domando che bisogno c'era di prorogare il termine per il rilascio delle concessioni sulle concessioni erano già state rilasciate
Premesse tutte queste considerazioni è evidente che le concessioni state rilasciate solo in questi giorni in alcuni casi devono essere ancora rilasciate per alcuni soggetti e con la conseguenza è che se uno ti viene concessionario da adesso non si comprende perché deve pagare il canone d'allora questo è abbastanza ovvio
La sul piano quindi interpretativo la soluzione pare semplice poi il problema di fondo che questo non si risolve certamente e in in dal punto vista pratico con cui intervengo interruppe un facile intervento perché si tratta di tutti gli atti sottoposti a controllo di legittimità preventivo da parte della Corte dei Conti per cui se il ministero
Annullasse tutti i decreti di concessione ammesso che ci fosse questa volontà che invece non non pare esserci a questo punto
Tutti quanti iter procedimentali per rilasciare le concessioni Örebro iniziare nuovamente per questo appunto le emittenti molte emittenti quelli che non erano d'accordo sul pagamento del canone
Tanto per le emittenti radiofoniche quanto per le emittenti televisive hanno ritenuto di contestare questa posizione quindi di impugnare ivi i relativi decreti di concessione in una parte relativa al a quella in cui il primo viene previsto il pagamento del canone non dal momento che rilascia la concessione ma invece dalla firma del decreto del del decreto stesso davanti le competenti autorità giudiziarie
Qui poi è nato il problema interpretativo se la competente autorità giudiziaria sia la giustizia TAR Angela quindi giudice amministrativo oppure il magistrati dati della giustizia ordinaria questo perché
In materia di canoni
Vi è una norma di legge che dice che la competenza sarebbe del giudice ordinario però questa competenza può essere del giudice è peggio è del giudice amministrativo momenti in cui si fa questione che inerisce il futuro intimo rapporto concessorio
Tutto questo parrebbe abbastanza semplice realtà fa nascere tutta una serie di difficoltà interpretative tali che non sia assoluta certezza se la competenza appartiene a un tipo di magistratura quell'altra per cui molte emittenti hanno ritenuto di intraprendere entrambe le strade
Soprattutto ovviamente poi ogni decisione è stata presa non soltanto sulla questione di principio ma anche in generale sulla questione poi di fatto di quello che è l'importo che ogni emittente deve pagare per cui in relazione agli importi ovviamente ognuno ha cercato di di di valutarle la situazione
Per il il proprio caso attualmente sono iniziati molti giudizi davanti ai competenti tribunali amministrativi regionali e Einstein iniziano in questi giorni anche cause davanti ai giudici ordinari per questa per questa sul piano politico e poi è stato già oggetto del dibattito tra la nella parte di quel riservata questa mattina al al dibattito appunto politico si è si chiede che ci sia un intervento normativo che ponga rimedio a questa a queste norme in pace burocratico per cui questa è una primari di affrontare gli altri problemi voluto ricordare queste circostanze perché riteniamo che sia un problema molto importante risolverlo ecco forse per rispondere anche a quelle che possono essere le
Una domanda che molti si pongono cosa succede se non viene pagato il canone
In mancanza anche di un provvedimento che la magistratura che nell'immediato dia ragione all'emittente anche perché ottenga anche al TAR ottenere una sospensiva
Del proprio di del del provvedimento con cui se lo deve tenere il canone tutt'altro che facile perché la più la giurisprudenza orientata nel senso di non ritenere la sussistenza del pregiudizio imminente preparati le che uno dei presupposti per il rilascio della sospensiva
E in presenza di un provvedimento che determina il pagamento di somme
Ciò nonostante il TAR del Lazio già in alcune circostanze ha dato dei dei delle pronunce parzialmente favorevole per le emittenti televisive cioè nel senso che per le emittenti televisive
Il ministero anche andato oltretutto volo corretto prima ma laddove l'emittente ha una copertura che va oltre l'ambito di una singola Regione applicato il canone tante volte per quante sono regia le regioni che l'emittente copre ciò in contrasto con tutte le disposizioni di legge
Per cui un'emittente ad esempio questa in Emilia Romagna che sfiora appena con i propri impianti la il confine da Lombardi al confine del vento il confine dal sud della Toscana il confine le Marche si trova a pagare invece che ventitré milioni trecentottanta mila lire parlano novantaquattro che sarebbe quello previsto dalla legge cioè venti milioni più l'aumento del sedici virgola nove per cento se dovevo pagare quell'in quella cifra moltiplicato quattro quattro o cinque volte
Temerario il discorso che importo del canone è determinata in misura diversa ricordiamoci di cinque milioni per la prima provincia un milione per le Province successive fino a un massimo di di quindici milioni e ora il TAR dicevo del Lazio asso speso
Per quanto riguarda alcuni ricorsi di alcune emittenti televisive la parte di pretesa del ministero afferenti il il cannone del della regione oltre alla prima per cui ad esempio l'emittente che veniva chiamata a pagare
Quattro volte i ventitré milioni trecentottanta mila il il TAR ha sospeso il la richiesta per tre quarti limitatamente a tre quarti della pretesa dell'amministrazione postale ecco per quanto riguarda le emittenti radiofoniche credo che le prime discussioni avverranno proprio domani altare dal TAR del Lazio
E quindi dico credo perché poi ci son dei problemi connessi al funzionamento da me stessa giustizia che voi tutti sapete leggere sui giornali in questi giorni per cui le udienze sono fissate per domani mattina però
Bisogna vedere se c'è il se effettivamente si svolgeranno
Poi eventualmente verranno rinviate di ritengo di pochi giorni
Ecco questo è un
Dicevo rispondendo a quelle che possono essere richieste di molti cosa succede se non si paga il il canone ora sotto il profilo interpretativo
Devo dire che il mancato pagamento del canone dovrebbe comportare nella revoca nella decadenza della concessione questo perché la legge Mammì stabilisce tassativamente quali sono le ipotesi di revoca e le ipotesi di decadenza e tra queste ipotesi non è prevista per l'appunto il mancato pagamento o il ritardato pagamento del canone di concessione
Diversa diversamente però l'amministrazione postale può
Agire giudizialmente
Nei confronti della emittente mediante un'ingiunzione una una forma di ingiunzione
Per ottenere informa o attiva il pagamento del canone e gli eventuali interessi che maturano in conseguenza del ritardato pagamento questo quello che ritengo e sia l'interpretazione più corretta che si possa ritenere a seguito del mancato pagamento di un canone
Certo è che demolire con tutta franchezza che questa è un'interpretazione della legge voi sapete benissimo che poi per lei ci possono essere interpretati nei modi più disparati con la conseguenza che può anche accadere che domani mattina
Qualche dirigente del ministero possa vedere la questione dal punto di vista interpretativo in modo completamente diverso e difforme rispetto a quello che oggi è che in questo momento più enunciato e quindi in quel caso potrebbero nascere ulteriori contestazioni sulla posizione del dell'emittente
Speriamo questo non si verifica e speriamo soprattutto che si possa a trovare una soluzione anche sul sul piano normativo che da una parte non mette in discussione quella razionalizzazione quantitativa del settore che è stata avviata con Ercole con il rilascio delle concessioni provvisorie ma che allo stesso tempo ponga definitivamente rimedio a questa abnormità derivante da questo impasse burocratico
Ora vediamo quelle che sono alcune adempimenti connessi
Alle al rilascio delle concessioni che riguardano molte emittenti e uno dei primi problemi sono le quote conoscere bene quali sono le modalità per chi per l'aggiornamento degli atti di concessione con riferimento la situazione degli impianti eserciti
Poi vi ricorderete che nelle mille novecentonovanta quando entrate in vigore la Mammì voi avete pensato domanda di concessione entro il ventitré ottobre del mille novecentonovanta con allegate le schede tecniche degli impianti che esercitate a quella data
Unitamente a è quello che poi erano le caratteristiche in queste schede erano indicate le caratteristiche tecniche degli impianti così come venivano eserciti a quella data
Poi dal Milan dall'ottobre mille novecentonovanta la situazione nel tempo può essere mutata ci sono delle ipotesi in cui che la situazione è mutata legittimamente che sono Point tipicizza tenta alcune circolari ministeriali si possono sintetizzare in questo modo
Acquisti vendite dismissione
Di riduzione di potenza degli apparati modifiche autorizzate le circostanze cioè vendite significa un soggetto che ha acquistato un impianto da un altro soggetto quello che ha regolarmente censito nel mio novecentonovanta
Il dopodiché abbiamo la dismissione spontanea c'è un soggetto che era censito un impianto
Decide di non risarcirlo più quindi lo dismette e lo comunica all'amministrazione postale
Altre ipotesi la riduzione di potenza spuntate l'impianto attraverso una riduzione di potenza del sull'apparato c'è un apparato che era stato censito che operava ad esempio come elevate viene ridotto di potenza cinquecento watt è una scelta dell'emittente che legittima
Poi una invece una modifica autorizzata da circostanze sono modifiche più sostanziali
Ad esempio l'emittente chiede si può aver chiesto di per di modificarla frequenza di trasmissione sia di un impianto di diffusione che di un impianto di collegamento per motivi vari c'è scopertura andiamo alla la sede
Dell'impianto o del ponte di collegamento e quindi la frequenza non è la più idonea dal nuovo punto di radiazione oppure perché c'è una situazione interferenze Ale che bisognava risolvere ipotesi di questo genere ci troviamo in presenza di una di di modifiche che dovranno essere autorizzate ai sensi dell'articolo trentadue comma due della legge Mammì dal circo delle costruzioni telegrafiche telefoniche territorialmente competente
Cosa succede cosa è successo
è successo che
E al trenta novembre del mille novecentonovantatré quando le emittenti in base al disposto dagli articoli due e quattro della legge quattrocentoventidue novantatré dovevano inviare al ministro delle Poste la documentazione integrativa
Per ottenere il rilascio delle concessioni provvisorie sia radiofoniche televisive dovevano inoltrare
Al ministro delle Poste e telecomunicazioni un aggiornamento che la propria situazione radioelettrica vi ricorderete pay-tv dovevano compilare il modello zero uno col zero uno bis rispettivamente lo zero uno
Se non avevano modificato niente rispetto al novanta zero uno bis se va modificato qualcosa le radio devono compilare i modelli zero due zero due bis rispettivamente siano purificato col non avevamo Ricato niente lo zero due zero due bis sia meno modificato qualcosa
In allegato bisogna produrre tutta la documentazione comprovante le modificano state effettuate quindi seguace la vendita cioè se l'atto di vendita la comunicazione al Garante relativa eccetera se c'era una modifica autorità tra circo stralcio è se il provvedimento di autorizzazione del circostante e così via
Poi insieme a questa documentazione bisognava legare
Due documenti che voi ricorderete che era una tabella riassuntiva degli impianti di diffusione eserciti dal dal dell'emittente in quel momento e la descrizione grafica per la struttura di rete cioè della in cui tutti gli impianti di fusione e di collegamento così come interconnessi nella struttura di rete dell'emittente
Questi documenti sono stati presi a base dal ministero delle Poste e Telecomunicazioni per il rilascio delle concessioni cioè ministero ha avviato l'istruttoria per il rilascio delle concessioni dal punto di vista tecnico sulla base di quei due documenti
Quindi se è un'emittente
Dopo il trentuno dicembre del mille novecentonovantatré perché il termine per inviare la documentazione integrativa ricorda i tre il trenta novembre
Però si parlava di documentazione di tipo amministrativo la documentazione tecnica non era la documentazione specificatamente prevista dalla legge
Ma era necessaria ovviamente per individuare quello che sarebbe stato l'oggetto della concessione cioè gli impianti che uno va diritto ottenere in concessione a Lori ministero un'apposita circolare del novembre del mille novecentonove novantatré
Disse dovete mandali entro il trenta novembre ma se non ci riuscite poté farlo anche entro il trentuno dicembre quindi l'istruttoria tecnica è stata fatta sulla base di quei documenti inviati entro il trentuno dicembre del novantatré il e tutte le eventuali modifiche tecniche intervenute dopo il trentuno dicembre del mille novecentonovantatré e quindi nuovi acquisti nuove vendite nuove dismissioni nuove riduzione di potenza
Nuove modifica autorizzate dei Circo Easter dopo il trentuno dicembre del novantatré non sono comprese negli atti di concessione seppure siano perfettamente legittime seppure titolare delle mittente abbia diritto ad avere quegli impianti in concessione
Questo cosa significa significa che oggi la concessione che ricevere se uno a a effettuato una compravendita l'impianto ad esempio il trenta aprile del mille novecentonovantaquattro
Al per avviene che
E la e quell'impianto che è stato venduto si troverà nell'atto di concessione
Di chi ha venduto e che invece non dovrebbe più a vere e ma non si troverà nell'atto di concessione di chi ha comperato e invece lo dovrebbe avvenire perché ministero via metà fatti decreti a alla data del
Delle istruttorie
Ora
La situazione che ognuno deve chieder l'aggiornamento della situazione l'agire per i propri impianti tant'è vero che coloro che di voi hanno ricevuto già dal ministero la copia autentica del decreto di concessione l'hanno ricevuta un una lettera della Direzione centrale dei servizi agli elettrici
Che sostanzialmente dice queste cose che io oggi adesso diretti in maniera un pochino più meno sintetica e insieme viene allegato un modulo che sostanzialmente il modulo con il quadro che lo stesso modulo che dovrà essere compilato nel mille novecento novantatré e quello in cui si dice dopo il trenta novembre o trentuno dicembre novantatré sono intervenute queste ulteriori modifiche per cui chiedo che la concessione venga aggiornata tenendo conto anche di queste cose
Questo quindi dovrete farlo e quindi ognuno di voi se ha operato delle modifiche in questo senso dovrà compilare questa questa modulistica
Con informali dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà quindi compilare una nuova tabella riassuntiva degli impianti che tenga conto sia degli impianti originari sia delle delle modifiche frattanto intervenute e una nuova descrizione grazie alla struttura di rete dopodiché inviare tutto a direttore centrale dei servizi radioelettrici divisione ottava a Roma
E quindi attendere che poi il ministero con un proprio provvedimento disponga la variazione del dell'allegato uno al decreto di concessione appunto allegato uno su una tabella che son già degli impianti riscrizione grafica la struttura di rete
Nel vi diciamo subito che e il problema della modifica degli impianti può avere rilevanza anche ai fini della determinazione dei canoni cioè tutto il discorso che vi ho fatto prima era un discorso connesso alla problematica dei canoni per il passato cioè non è giusto pagare il canone prima che mi è stata rilasciata la concessione e su questo siamo tutti d'accordo
Il problema è che anche per il futuro il calore potrebbe è stato determinato in maniera che non è rispondente a quella che a quelle che sono le aspettative dell'emittente cioè a dire per esempio l'emittente radiofonica potrebbe trovarsi e a dover pagare un canone con riferimento anche ad alcune province che magari in passato serviva ma che oggi non serve più per varie ragioni anche per ragioni di ordine interferenze alle prime nel novanta con la frequenza si sentiva in una determinata provincia che oggi invece non è più assolutamente ricevibile
Quindi in questo caso l'emittente deve fare una richiesta al ministero delle Poste di variazione
Del canone di concessione per intervenute modifiche tecniche modifiche tecniche che poi
Deve ovviamente comunicare documentare al ministero delle Poste ad esempio se un'emittente copriva tre Province Comuni impianto e oggi di ritiene che quelle province non gli interessano più
Perché magari certi mentre ce ne sono due che serviva solo in maniera assolutamente marginale può attraverso una riduzione di potenza degli impianti chiedere
La soppressione di due tre province con la conseguenza che l'area di servizio sostanzialmente rimane quasi immutata perché perde poco
Di quelle di quel poco di provincia di accidenti che originariamente serviva ma allo stesso tempo non paga più il canone per tre province ma per una sola
Ovviamente in questo caso bisogna farla variazione nello stesso modo e poi ovviamente fare un'istanza apposita al ministero per chiedere la la variazione del del del canone di concessione
Vediamo abbiamo parlato di quelle che sono le variazioni tecniche adesso parliamo dei dei problemi inerenti le variazioni di tipo amministrativo
Ci sono variazioni di tipo amministrativo cosa significa significa che ad esempio una società decide di i soci una società diffidano di vendere le proprie quote
E quindi a questo punto si può verificare uno va mutamento dell'assetto societario di un'emittente questo può avvenire in qualsiasi tipo di società poveri è una società a responsabilità limitata per azioni una cooperativa e anche in in società di persone ce ne sono le società in nome collettivo le società in accomandita semplice
Cosa succede succede che se questo è avvenuto dopo il rilascio della concessione Api e con un parere che rilascia la concessione per lei dopo la firma del decreto di concessione perché via tener conto che la concessione è stata rilasciata su presupposti amministrativi che sono quelli che del trenta novembre del mille novecentonovantatré quindi lei mi il ministero è stato edotto sul sulla circostanza che l'emittente possedeva certi requisiti per ottenere il rilascio della concessione avallata dal trenta novembre del mille novecentonovantatré
Quindi quello che è avvenuto dopo il trenta novembre novantatré deve essere eventualmente documentato al ministro delle Poste sotto due aspetti primo aspetto per permettere ministero Tiberi ficcare il permanere la sussistenza dei requisiti ad esempio una società a responsabilità limitata butta l'amministratore unico
O il consiglio d'amministrazione o anche un solo membro del consiglio d'amministrazione deve documentarlo che e perché
E è compito del ministero verificare che il nuovo amministratore unico o il nuovo membro del consiglio d'amministrazione sia persona che non ha subito particolari condanne penali
E sono ostative al rilascio della concessione per l'emittente così come
E il ministero delle Poste da verificare che non ci siano impedimenti antimafia in capo a quel determinato amministratore
Perché se così fosse dovrebbe invitare per le società a responsabilità limitata ad invitare immediatamente la società entro sessanta giorni a cambiare l'amministratore mente addirittura per le società di persone si Putin sarebbe la decadenza dalla concessione
Quindi
Questo è il primo aspetto il secondo aspetto è che quando si verificano e questo ce lo dice l'articolo diciassette comma cinque della legge Mammì si verifica delle m'o di fichi e degli assetti societari che interessano partecipazioni che hanno al di sopra del dieci per cento del capitale sociale dell'emittente o del due per cento
Con riguardo le società quotate in borsa
Bisogna chiedere la così detta conferma della concessione che si chiede al ministro delle Poste che il quale chi deve provvedere dopo aver sentito al riguardo il parere dell'ufficio del Garante
Questa
Il questa procedura burocratica peraltro deve essere ancora materialmente attivata dal ministero attraverso poi la previsione di uno schema di procedure anche di modulistica con il quale può rinascere fa rifarla richiesta di pareri rilasciarle conferma concessione
Però su questo voi mi dovete attivare perché se avete già operato
Ce ce la cosa Società è stato interessato da modifiche societarie di questo genere o qualora anche
In prosieguo fosse interessata a modifiche societarie di questo genere dovrà operare la richiesta di conferma della concessione ai sensi del defunto comma dell'articolo diciassette della legge duecentoventitré dell'anno mille novecentonovanta
Un altro problema molto importante sul quale sicuramente si aprirà un ad un tavolo di di confronto col ministro delle Poste e spero che non si debba andare anche a una vertenza col ministro delle Poste e quella relativa alla richiesta di modifica degli impianti di trasmissione rilasciati in concessione
Questo è l'aspetto che francamente come Aer ci preoccupa moltissimo perché vediamo e sarà un aspetto burocratico che fino a questo momento è stato assolutamente trascurato dall'amministrazione postale che potrà creare dei problemi enormi alle emittenti
C'è qui
Sappiamo tutti che c'è in precedenza quando uno aveva bisogno di modificare un impianto di trasmissione si rivolgeva circo delle costruzioni telegrafiche telefoniche competente il quale faceva la sua istruttoria
Ac esaminava in contraddittorio con l'emittente se c'erano i presupposti per la per variare rimpianto sostanzialmente che il nuovo che in quel modo impianto così come modificato non variasse l'area di servizio ricina aria c'è un impianto di confusione che soprattutto si è se l'impianto di fusione di collegamento con interferisse con altri servizi dopodiché venute poteva essere lasciato autorizzazione
Ora il problema non si pone non si può più porre in questi termini perché qui stiamo ci sono due aspetti che concorrono primo aspetto che ci quelle costruzioni non esistono più
Esiti sono sopravvissuti i reparti tre degli ex circoli costruzioni che sono degli organi che sono Rinpoche sull'orario dirette dipendenze del ministro delle Poste
Quindi in pratica tutte le strutture dei circoli costruzioni state trasferite compreso direttori dei circoli costruzioni all'Ente Poste Italiane non c'entra più niente perlomeno poco con l'amministrazione postale che comunque non si interessa più di queste cose
A fare la sorveglianza diciamo delle missiva di repliche è rimasto solo il reparto tre
Di quello che era il ciclo costruzioni che oggi si chiama reparto tre dell'ex circolo costruzione dirette dipendenze del ministro delle Poste delle telecomunicazioni
Quelli già qui c'è un primo passaggio che peraltro
C'è un un telegramma del meno del ministro diretto a tutti i direttori dei reparti tre con i quali vengono delegati a costoro le funzioni in precedenza faccia attribuite ai direttori dei Cinque Stelle
L'altro aspetto che ancora più rilevante è che ovviamente non possono essere i direttori dei reparti trema non poteva non sarebbero potuti essere nemmeno i direttori dei dei Circo stelle
A rilasciare provvedimenti di modifica del decreto di concessione perché qui siamo in presenza ormai i soggetti concessionari le nostre emittenti sono tutte concessionari e quindi una variazione
Del del del di un impianto con deve comportare necessariamente una modifica del decreto di concessione della parte tecnica e quindi ci deve essere un intervento in sé il senso da parte dell'amministrazione centrale
Quindi qui quello che stiamo cercando di ottenere è da una parte delle procedure abbastanza snelle chiare perché in questa fase per altri anche i reparti per e non sanno come comportarsi perché un anno di reti e preciso da parte dell'amministrazione postale
Quindi e si si chiarisca inequivocabilmente che tutte le ipotesi in cui erano autorizzabili modifiche prima del rilascio delle concessioni sussistono ancora anche perché peraltro il disposto in intende normativo c'è l'articolo trentadue comma due della legge Mammì in base al quale nel periodo transitorio autorizzatorio una possibile modifica degli impianti permane anche nel periodo concessorio anzi viene addirittura amplificato esteso ce ne parla l'articolo sei comma due della legge quattrocentoventidue del novantatré che estende anche la possibilità di effettuare modifiche degli impianti durante il periodo concessorio
Ora sia radiofonico che televisivo ovviamente
Ecco quindi il il problema che si pone come operare allora innanzitutto la procedura l'accertamento istruttorio deve essere fatta a livello locale immediato da parte dei Circo stelle i quali devono operare a nostro avviso secondo le stesse procedure con cui operavano in precedenza uno presenta istanza del circolo fare verifiche vede se ci sono le condizioni per dare l'autorizzazione
Dopo di che
E e qui si può essere vertenza col ministero ministeri celebriamo Fava variazione decreto di concessione quindi la conseguenza è che il mini il circolo può dare al marchiamo circolo per semplicità e semplicità comunque chiaro che stiamo padre parto tre la circostanza il circolo deve
Dare un parere all'amministrazione postale la quale poi decide di variare il decreto di concessione anche perché perché poi la variazione può andare incidere anche sugli importi dei canoni cose di questo genere quindi se poi valutata nel Complesso l'amministrazione postale ecco questa procedura mi preoccupa moltissimo mi preoccupa moltissimo perché
è una procedura che inequivocabilmente creerà ritardi e sicuramente di disfunzioni alle alle emittenti quindi si deve individuare una movida in una modalità sicuramente più semplice quindi a mio avviso il ministro dovrebbe delegare
E responsabili dei reparti tre delle possibilità di dare una sorta di autorizzazione quanto meno di tipo provvisorio alle emittenti per operare con quelle variazioni inattesa poi del definitivo della definitiva variazione del decreto di concessione
Questa una storia dobbiamo perseguire con e regia perché altrimenti nel giro di alcuni mesi ci troveremo veramente paralizzati sul funzionamento dei nostri nostri impianti questo è un problema molto molto serio proviamo credo che dovremo affrontare nelle nelle prossime settimane
L'altro problema che mi sta a cuore un altro i problemi che abbiamo affrontato in in in un sul piano politico questa mattina ma nessuno voglio meglio esplicitare sotto il profilo tecnico
E quello dei impianti di collegamento perché c'è un'altra pretesa d'amministrazione postale che non è assolutamente condivisibile quella che
Qualora un soggetto debba modificare in qualche modo un impianto di collegamento che oggi ha in concessione e quindi in precedenza le in autorizzazione e quindi significa che è un impianto che è stato regolarmente censito
Sono i modi che ha in qualche modo ad esempio c'è un interferenza comunque GSM ed è modifica la frequenza di trasmissione o qualcosa del genere
Atto e immediatamente ministero così da quell'impianto non più soggetto a regime
Normale la concessione con la conseguenza che il limite dovrebbe pagare un ulteriore Came per il d'esercizio di quel collegamento questa cosa a mio avviso è assolutamente non prevista nessuna disposizione di legge
Ed è in contrasto anche con il contenuto e l'articolo cinque della legge Mammì che dice che la concessione costituisce titolo per contenere i necessari collegamenti telecomunicazione per svolgere per l'appunto l'attività l'attività di diffusione peraltro
Voglio ricordare qui che
Quando era ancora ministro onorevole Vizzini alle Poste e Telecomunicazioni il e il ministro delle Poste portò all'esame del Consiglio dei ministri una bozza di di regolamento d'attuazione al regolamento d'attuazione che
Prevedeva all'al terzo comma dell'articolo diciannove se ricordo bene una norma che diceva che per l'appunto per attivare impianti di collegamento bisogna pagare un ulteriore diverso Canone
Come associazione di Torino editori radiotelevisivi decimo subito presente che questa cosa era in contrasto con le disposizioni di legge la legge Mammì
E per l'appunto nella nella relazione ministeriale di presentazione del della bozza di Regolamento attuazione al Consiglio dei ministri
Fu scritto e quella norma veniva tolta proprio perché in contrasto qua disposizioni di legge oggi mi sembra che sostenere questa teoria significhi un pochino come si suol dire cerca di far rientrare dalla finestra ciò che uscito dalla porta ecco quindi il sotto sotto questo aspetto sicuramente tutti coloro che hanno già ricevuto richieste di questo genere farebbero bene
Assegnato all'associazione perché bisogna che intraprendiamo sicuramente delle iniziative coordinate per cercare di tutelare al meglio la nostra la nostra posizione evitare poiché ci sono ci troviamo giorno dopo giorno a pagare sempre ulteriori canoniche forse probabilmente non sono dovuti questo aspetto anche perché ripresa punizione Papi sul piano politico abbiamo chiesto che nel decreto legge che si dibatte poi sulle proposte urgente sull'emittenza
Si introduca una sorta di interpretazione autentica del dell'anno della normativa nel senso di di esclude nella maniera più assoluta che poi siano dovuti altri canoni per gli impianti di collegamento
Un altro problema molto molto importante per emittenti e quello della presentazione delle domande di autorizzazione per la trasmissione di programmi in contemporanea ai sensi dell'articolo ventuno della legge Mammì
Cioè con il rilascio delle concessioni come sapete è possibile richiedere al fratello l'autorizzazione che se l'articolo ventuno della legge Mammì per trasmettere programmi in contemporanea tra emittenti fino a un massimo di sei ore al giorno stalla delle così dette syndication
Sì che ce ne possono essere composte sia da da due emittenti come le dieci emittenti da venti metri centodue mittenti su tunica di sì posso meta da cosa fa proprio in contemporanea se ne possono era d'accordo venti trenta quaranta cinquanta eccetera
Ecco la la domanda di autorizzazione può essere presentata soltanto da soggetti concessionari e questa domanda quindi presuppone la sussistenza della concessione in capo al
Ricchi alla richiedente
E può essere presentata o da consorzi costituiti tra emittenti o da anche da singoli emittenti le quali hanno stipulato fra di loro delle apposite intese cioè dei contratti in base ai quali un'emittente ad esempio si è impegnata a ripetere i programmi dell'altra emittente
Quindi
Abbiamo la soluzione del Consorzio cioè gruppo di emittenti che si consorte apre per effettuare programmazioni in contemporanea oppure abbiamo gruppo di emittenti che stipula un contratto fra di loro
Per accordarsi per trasmettere programmi in contemporanea entrambe le le situazioni costituiscono presupposto per presentare poi al ministero delle Poste domanda appunto per ottenere l'autorizzazione ai sensi articolo ventuno
Della legge Mammì anche qui ovviamente intervento dall'associazione sarà molto incisivo perché nel mentre riteniamo che lo e lo quello dello sviluppo delle syndication o costituisca sicuramente un elemento estremamente importante per lo sviluppo complessivo dell'emittenza locale allo stesso tempo dobbiamo segnalare che per ottenere queste autorizzazioni si possono approfittare anche dei tempi burocratici piuttosto lunghi piuttosto complesse per cui è un problema che abbiamo già dibattuto a lungo col ministero negli scorsi mesi ma che adesso stiamo portando proprio attenzione del ministero in questi giorni perché il proprio ad essere affrontato e risolto in tempi brevissimi poche per da poter dar spazio impulso allo allo sviluppo delle delle somme che esce io credo che ecco forse l'ultimo aspetto che poi è molto simile a questo e quello del prove del l'informazione locale articolo ventinove della legge del del non dalla legge del regolamento di attuazione della legge Mammì ci dice che è possibile ottenere autorizzazioni per effettuare trasmissioni differenziate
Tra zone zone c'è parliamo di Forlì trasmissioni informative
Questo per poterlo fare l'emittente deve chiede un'apposita autorizzazione la quale può essere la sciatta per una durata temporale giornaliera non superiore a un quinto dove ogni giorno io ritrasmissione delle delle delle ventenni le modalità per la richiesta la domanda su un'analoga a quella delle delle domani per l'autorizzazione per la trasmissione di programmi in contemporanea
Ecco io credo che adesso per il momento mi potrei fermare qui e darei la parola all'avvocato Maiolini per affrontare il il problema del delle modalità di iscrizione a registro nazionale delle imprese radiotelevisive presso l'ufficio del Garante che è un problema molto che sa credo che stia a cuore un po'tutti quanti perché è l'adempimento
Più importante a cui tutte le emittenti sono chiamate nell'immediato appena divengono concessionari perché è un obbligo a cui bisogna dare luogo entro sessanta giorni dalla ricezione del decreto di concessione quindi dalla ricezione non della lettera del ministero che vi comunica che mi sta per arrivare la concessione con la quale vi vengono richieste le Marche ma dalla ricezione te la copia autentica del decreto di concessione cioè sessanta giorni da quella data
Quindi esso avocato Magrini PIL lustra nel dettaglio come ci si iscrive a questo regista Asari impresario televisive poi seguiranno alcuni altri brevi interventi in cui danno illustrate agli associati alcune delle
Delle convenzioni capiamo con alcune ditte per l'acquisto di prodotti e servizi a condizioni particolari per gli associati quindi se qualcuno successivamente se qualcuno ha bisogno di qualche chiarimento su gli argomenti che abbiamo affrontato in questa mia relazione in questo momento sulla relazione che seguirà del di di maialini potrà chiedere dei chiarimenti e siamo qui apposta per probabile
Buonasera a tutti allora passo brevemente ad illustrare la problematica l'iscrizione al registro nazionale impresario televisive
Come sappiamo questo tipo di registro previsto dalla dalla legge Mammì va a pieno regime nel momento in cui vengono rilasciate alle emittenti radiotelevisive quindi in questo periodo il
Le le concessioni radio televisive mise
Tempo addietro di registrazione impresario televisive era è già funzionante per le imprese di produzione distribuzione di programmi che come qualcuno di voi
Di solito editori radiotelevisivi hanno anche
E o agenzia o qualche altra impresa che fornisce loro programmi e orrende pubblicità magari avranno già fatto l'iscrizione appunto questo tipo di registro che veniva fatta attraverso il modello R. ndr barra tre
Dunque per quanto concerne questo tipo di il registrazione impresario televisive il garante nel mille novecento novantadue a è a ha emanato un apposito ordinanza la numero uno barra novantadue
Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del quindici aprile mille centonovantadue nella quale a notificato quali sono i modelli che devono essere utilizzati appunto per le iscrizioni dell'impresario televisive e di produzione e distribuzione di programmi per per l'iscrizione all'altra all'istituendo registrazione imprese radiotelevisive che gestito direttamente dal GRA dal garante e previsto dalla legge duecentoventitré novantenni cosiddetta legge Mammì e dal regolamento di attuazione della legge stessa
Dunque le l'iscrizione nel rendere distanza imprese televisive deve essere vista in relazione alla tipologia del soggetto giuridico e piede ottemperare all'iscrizione come diceva l'avvocato lo skipper Rossignoli e l'editore radiotelevisivo vede in primo luogo fare molta attenzione alla alla data di ricezione delle materiale del decreto di concessione
Quindi bisogna far riferimento alla lettera con la quale il decreto di concessione viene materialmente prendetela quindi la copia autentica dell'atto di concessione viene materialmente trasmesso all'all'emittente all'editore quindi da quel momento decorrono sessanta giorni per rispetto iscrizione e il le modalità d'iscrizione come dicevo previste dalla ordinanza numero novantadue del garante hanno previsto questi questi modelli a seconda della tipologia giuridica del soggetto i modelli hanno tutti quanti l'indicazione e RN IR che significa appunto registrazione impresario televisive e con me dei dei numeri che distinguono le le varie i vari modelli
Secondo l'iscrizione che devono essere effettuate il bimbo che il primo modello che incontriamo nel del nell'ordinanza del garante è il il modello proprio d'iscrizione risonanza impresario televisive per le concessionarie private e anche per la concessionaria pubblica e quindi anche per la RAI
Il questo modello chiamata appunto R.N.I. R uno va compilato in tutti i suoi punti
Innanzitutto il modello previsto in gazzetta ufficiale la Gazzetta Ufficiale ottantanove del quindici quattro novantadue come dicevo
Piede
Può essere anche veri riprodotto dall'editore radiotelevisivo con un sistema informatico così nel quale praticamente vanno vanno riprodotti in tutti i campi che prevede questo determinato moderno quindi ovviamente nel modello devono essere indicati i dati
Del
Titolare insiste se trattasi di impresa individuale o del legale rappresentante se trattasi di società di persone o di capitali
Asseconda contro le varie tipologie prendiamo le l'esempio più semplice che possiamo che possiamo fare è quello di un'impresa
Radiotelevisiva costituita sotto forma di impresa individuale questo tipo di impresa vede ovviamente compilare solamente l'R ndr uno quindi quello più semplice
E nel quale il imprenditore individuale deve mettere i suoi dati quindi abbiamo dei campi particolari dei quadri nei come chiama appunto l'ordinanza del Garante le le varie i vari campi che devono essere compilati dalla da dall'editore
Quindi
Dopo dopo una prima parte nel quale si chiede si chiedono i dati delle tele di tori quindi Velletri rito individuale bisogna mettere poi i dati relativi alla concia alla concessionaria quindi in questo caso all'impresa individuale che avuto a concessione quindi bisogna
è molto importante metterebbe quando era impresa individuale numerosi Camera di Commercio e listini il numero di iscrizione l'anno nel quale Lele dell'impresa state scritta
Il settore di attività che va che va desunto dalla denuncia Iva il Codice attività lo stesso desunto dalla dal dalla denuncia Iva poi praticamente ci sono le varie emittenti in nel
Del registro il Garante ha previsto la possibilità di inserire tre tre emittenti quindi l'apposito ai tre tipologie tre emittenti divergenze lo stesso Sofia toccati a tre
Tre emittenti e quindi bisogna indicare il la tipologia giuridica del dell'emittenza emittente locale si radiofonica emittente locale televisiva e quindi le case degli Internazionali le varie le varie differenze
E è importante mettere poi gli estremi della concessione de nel quadro P relativa appunto all'emittente che è diventata concessionaria quindi quando si parli emittente si parla
E la denominazione dell'emittente quindi proprio il nome diciamo il marchio con la quale l'emittente frequente proprie trasmissioni
E quindi deve essere indicato il provvedimento del delle delle il decreto di concessione ad Atene della registrazione le quote del del firma il decreto di concessione da parte del ministero registrazione alla Corte dei conti che va rifatta i vari bacini d'utenza serviti quindi in questo caso le Province
E servite per quanto concerne le le le radio che le regioni servite per quanto concerne le televisioni
Poi ci sono altri campi in quale vanno infine quali vanificati il responsabile dei programmi le idee e poi si passa al discorso e la testata giornalistica che va indicata l'età gli analisti che al direttore responsabile con tutti i dati relativi sia
A al alla testata giornalistica sia anche al direttore spazzati via
Stiamo parlando di impresa individuale quindi l'impresa individuale dal punto di vista di documenti dalle parte che come dicevo
Fa
Deve compiaccio lamenta l'R.N.I. R uno ma anche dal punto di vista i documenti da allegare molto
Più semplificata la documentazione da legale si parla si parla si si tratta di allegare solamente il certificato della Camera di Commercio di allegare il la la certificazione relativa alla normativa antimafia ora relativamente all'Amati antimafia bisogna evidenziare che con recentemente è stata modificata la normativa quindi il la certificazione non va più inviata direttamente dal privato quindi dall'emittente ma è il garante spesso l'amministrazione spessa dello Stato che deve acquisire la certificazione il certificato antimafia presso la Prefettura competente quindi ieri l'editore radiofonico televisive per mandare solamente il suo certificato Pierre residenza e il suo certificato di stato di famiglia e la Camera di Commercio ho già detto dell'impresa
E e poi lo stesso Ufficio del Garante direttamente acquisita presso la Prefettura competente la la documentazione antimafia quindi diciamo in questo cosa una un adempimento in meno per per l'emittente è un problema che fuori risolve direttamente la
L'ufficio del Garante
Poi i ecco la documentazione a o va inserita se qualcuno la la documentazione relativa al marchio di trasmissione diciamo ai mittenti fu radiofonico televisive che hanno registrato presso la competente Camera di Commercio Matri distrazione quindi il marco di trasmissione e quindi va va allegato anche la copia autentica del provvedimento di madri concessione
La R la frasetta radiotelevisivi consiglia anche di allegare al regista sanitario televisive
La coppia della busta né con la quale si è ricevuto il decreto di concessione in modo tale che il Garante Posse verificare immediatamente la tempestività quindi sessanta giorni dell'iscrizione in modo tale che dal dal timbro e la busta
Di ricezione fotocopiata avanti e dietro c'è la possibilità di subito di fare il calcolo dei giorni e quindi sessanta giorni per iscrizioni in modo tale che si possa si possa evitare contestazioni sulla tempestività
La tempestività della della della iscrizione che è molto importante perché tra l'altro in mancanza di di iscrizione tempestiva
Ai sensi del regolamento di attuazione della legge Mammì l'ufficio del Garante provvede all'iscrizione d'ufficio ma partono poi anche sanzioni amministrative e penali nei confronti dell'editore che non si è scritto quindi
Evidenzia lei una certa attenzione da parte delle dell'emittente in questi anni nell'in questo termine di iscrizione
Ora abbiamo parlato dell'Istat dell'R ndr uno che è il modello più semplice l'iscrizione e che va fatto e in questo caso dall'impresa individuale quindi con pochi documenti allegati e passiamo ora invece ha i documenti che devono allegare le Società parliamo in primo luogo le società di persone peso questo vale sia per le radio come con come lo stesso vi dicevo prima sia per radio che per le tv
Le società di persone quindi società in accomandita semplice Società nome come collettivo devono i devono compilare allo stesso modo abbiamo detto registrazione impresario televisive
R. ndr uno se e hanno anche l'obbligo di compilare il modello cosiddetto a più uno nel quale va indicato lasciato proprietario della società di nome collettivo da società in accomandita semplice quindi va evidenziato è specificato come ha diviso il capitale sociale dell'emittente
I vari soci che hanno partecipazione societaria nelle nella partecipazione di quote nella nella società quindi praticamente il
Qui il Lecce di fibre quanto riguarda la certificazione antimafia abbiamo detto asserita modifica la legge viene acquisito direttamente l'ufficio del Garante
Il certificato di residenza è stato di famiglia rappresentato per tutti i soci sia le per quanto riguarda le scenici
E per quanto riguarda le società in accomandita semplice seppur la normativa antimafia preveda che la che la certificazione vada richiesta solamente per il socio accomandatario
L'Associazione it radiotelevisivi consiglia di mandare certificato la certificazione per l'acquisizione dall'Antimafia anche per i soci cosiddetti accomandanti cioè società a responsabilità limitata al capitale
Perché inesperti la legge Mammì non è ben chiaro siccome noi siamo lì si parla di bibite delle problematiche l'antimafia per tutti i soci quindi diciamo per evitare per prudenza anche per la certificazione antimafia peraltro è una documentazione
Che non costa molto a livello di di spesa viva per le emittenti contiamo di presentare anche per le esercita la cometa semplice la certificazione di stato di famiglia e di residenza per tutti i soci non per soprano sobria comandata
Per quanto miei ieri riguarda le società abbiamo detto bisogna compilare anche questo a più uno con l'assetto proprietario e quindi la differenza con l'impresa individuale e la presenza di questo modello attivi uno
Passiamo ora invece a evidenziare l'iscrizione che deve essere effettuata per le società di capitali quindi società responsabilità limitata a società per azioni società in accomandita per azioni
Qui scatta un modello nuovo del quale in questo momento non ha fino a questo momento non abbiamo ancora parlato che è il modello cosiddetto ndr quattro
E con l'unica limitazione dovuta al fatto che si è se si parla di persone fisiche devono essere iscritte solo persone fisiche che hanno più del due per cento di proprietà di quella determinata società mi faccia un esempio un esempio CEO in una serra eletti sono quattro soci
Che hanno tutti qua quattro soci persone fisiche che hanno tutti e quattro i venticinque per cento di capitale sociale secondo questa norma e articolo dodici comma cinque del della della legge ci avete novanta istitutiva distanza impresario televisivo vanno iscritte e tutti e quattro i soci perché hanno più del due per cento e capitale sociale al richiesto dalla registrazione l'impresario televisiva se con il modello R.N.I. R quattro
In sostanza questo modello in questo siccome registra segnali pesano televisive serva al Garante all'ufficio del Garante per verificare quali sono gli assetti proprietari delle di tutte le emittenti e anche per fare i controlli incrociati sulle proprietà
è ovvio che nel nel caso di società di capitale il Garante vuole che siano iscritte anche tutte le persone che fanno che fanno capo al a questo dal pentimento scritte personalmente anche tutte le le le persone che hanno proprietà superiore al due per cento di Bert perché ovviamente presso il per proprietà inferiori al due per cento invece non è non è obbligatorio questo tipo d'iscrizione
Il l'ufficio del Garante recentemente ha chiarito che per le società cooperative non è necessario compilare di registrazione di e R.N.I. R quattro
Quindi nelle i soci della Società cooperativa non dell'associato prativa non deve compilare modelli Errani R quattro per tutti i soci come in un primo luogo sembrava per tutti di membri della cooperativa e questa non era abbastanza
Notevole perché ci son cooperative come sappiamo che hanno centinaia i soldi quindi per tutti andava prescrizione come notevole aggravio di costi e anche di adempimenti di problematiche vari
E il quindi nel caso di soldi di società a responsabilità limitata quali sono i documenti che vanno allegati qui pratica antichi documenti vanno sono un po'di più rispetto a quelli che hanno visto per le società di persone perché va allegata innanzitutto l'atto costitutivo e lo Statuto qualche autentica in volo ovviamente della della società di capitali S.r.l. S.p.A. succitati manca per azione va allegata la copia autentica della delibera con la quale sono stati nominati di legale rappresentante gli organi quindi esecutivi il della società quindi con riferimento a così amministrazione l'amministratore unico che fa riferimento alla sa alla società
E poi vanno alle palle Gatto il modello a più uno abbiamo parlato prima e il modello relativo alla l'assetto proprietario la società questo nel caso in cui la società abbia un solo livello adesso parleremo anche le società che hanno questa diventa un po'più complessa tre società che invece hanno più livelli cioè sappiamo che secondo la nostra normativa giuridica vi sono delle società di capitali è possibile che all'interno vi siano altre società mentre questo è vietato presenta tre società di persone quindi ovviamente sempre per il diciamo la ratio legis sempre della della normativa istitutiva distanza impresario televisive e quella che il Garante possa conoscere fino alla alla persona fisica che fa parte della società devono devono essere previsti anche dev'esse previste la possibilità per i garanti di sapere quali sono i soci a facenti parte della società e che a sua volta socio da società richiedente quindi con un concetto di dei vari livelli chiediamo sappiamo che abbiamo società di di di capitali che possono essere al primo livello un secondo livello e a un terzo livello
In questo caso ovviamente la società deve compilare non sola più uno ma anche la P due per il secondo e nel caso di soci al secondo livello e la P tre Mikado di soci al terzo livello adesso
Passeremo dettagliatamente a spiegare queste cose
Tornando alla al tipo di società più semplice quindi società di capitale che ha un solo livello va compilato la più uno
Va compilato Juan compilati tanti R.N.I. quattro quanti sono i soci che fanno parte della della della società
Persone fisiche dei casi di persone dice che prefetti dei capi più del due per cento del capitale sociale e a ogni RN quattro cioè ogni registro in cui vengono iscritti i soggetti di cui all'articolo dodici comma cinque
Della legge duecentoventitré e novanta va allegato per ogni soggetto ineccepibile la certificazione latitanti ma quindi come dicevo prima asserito dal della variazione della normativa
La certificazione di residenza e di stato di famiglia di ogni soggetto prova iscritto per e la la società di capitale Eric la certificazione antimafia deve essere richiesta non per tutti i soci come abbiamo detto come per le società di persone ma solamente per i membri del Consiglio amministrazione se c'è un consiglio d'amministrazione Holden dell'amministratore unico
Se c'è l'amministratore unico quindi aggregazione antimafia fa riferimento ai miei organi i amministrative la società e poi ovviamente parlando della P uno quindi ramo del del del modello in cui vengono indicati va allegato il modello in cui vengono indicati tutti i soci della della Società né modella più uno ci sono particolari campi e devono essere compilati
Cioè quello della data di approvazione del bilancio
Nella società del capitale sottoscritto dalla Società quindi con la varie con le varie percentuali quote che hanno tutti i soci e con l'indicazione nei del se la società è quotata in Borsa o no questa è un'indicazione elementi che riguarda pochissime
Società nel campo campo editoriale
E quindi nel caso di di di società di capitali e un ristoro d'iscrizione un po'più complessa ma abbastanza accessibile nel caso in cui la società abbia un solo livello come ho accennato prima mentre diventa veramente complessa nel caso in cui la società Ati altri livelli cioè abbia più di del primo livello
Abbia cioè dicevo prima soci e società all'interno la società stessa in questo caso siccome il Garante vuole sempre arrivare alla persona fisica che fa fa capo per le tende dei temi alla società bisogna compilare anche il modello a P due
E sei luglio abbiamo un secondo livello quindi praticamente per la società per società segreta bisogna fa sapere quali sono i soci e quindi compilare la P due oppure anche la Petrini casi in cui ci sia un terzo livello quindi ci sia una società è una S.r.l.
Che all'interno una a sua volta un'altra S.r.l.
E che a sua volta questa S.r.l. composta da altre società questo dato si passa la P tre perché abbiamo tre livelli da conoscere quindi questo caso ritengo che l'iscrizione vada seguita da un commercialista da un consulente da un consulente che abbia notevole esperienza in materia societaria perché
Evidenzio che tutte le omissioni vengono segnalati replica io bisogna grande ce l'ha segnalato anche la comunicato anche anche stamattina ho parlato con alcuni membri tutti legante che erano qui insomma e loro diciamo anche per un motivo forte di convenienza saranno portati a
Sanzionare qualsiasi missione anche omissione omissioni diciamo molto molto lievi quindi evidenzio la massima attenzione soprattutto per
L'iscrizione di studi società che hanno all'interno ulteriori Società e appunto se loro idee se loro segnalano come omissioni qualsiasi tipo di di errore è chiaro che poi possano possono avesse possono essere elevate sanzioni amministrative confronti l'emittente con con con molta facilità
Il il problema che poi il questi tipo questo tipo di il regista sempre letterario televisive affronta e anche quello dei cosiddetti cosiddetto collegamento o controllo cioè c'è anche la possibilità che la Società tenga controllata da altre da altre società sempre questo faremo San Vito al capitale
Che detengono più del venti per cento del capitale sociale o hanno in qualche modo la possibilità ai sensi delle norme del Codice civile di intervenire all'Assemblea della della società stessa con la pole con il con potere di voto che e quindi con la con la maggioranza in qualche modo di questo tipo di di di società
In questo caso vanno con Bacco Pilato anche il modello a P tre nella parte in cui si parla appunto di società che hanno che ha il controllo indicando anche il quale modello a P tre previsto sempre dal dall'ordinanza numero uno novantadue del quindici aprile novantaquattro e c'è un campo appunto in cui si parla di di qual è il motivo del controllo quindi più del venti per cento possibilità di partecipare con azioni privilegiata l'Assemblea varie varie ipotesi che prevede il codice civile per le società responsabilità limitate ma su qualunque società per azioni
In modo tale che sempre ufficio del garante abbia la possibilità di individuare qual è il il soggetto sempre persona fisica perché gruppi obiettivo d'ufficio del Garante sempre di arrivare alla persona fisica che ha il controllo da Società vedo per evitare concentrazioni troppo si parla molto in questi giorni delle normative antitrust comunque diciamo una un primo un primo Antitrust era già previsto lo mandano a Roma la legge Mammì e quindi questo tipo di registro né la
L'emanazione diciamo più importante è che c'è sempre la possibilità il l'obiettivo che il Garante si prefigge di arrivare a una persona fisica e in qualche modo ha il controllo per evitare che più che che troppi soggetti poco pochi soggetti determinano troppi controlli troppe emittenti nella nelle del mercato nel mercato radiofonico della pubblicità
Anche per questo è questo tipo di e l'iscrizione è stata prevista abbiamo visto anche con il modello R.N.I. R tre per le imprese di produzione e distribuzione di programmi di cui parlavo prima
Parlando avendo esposto quali credono in grandi linee ovviamente ripeto
Mentre per le imprese individuali e le società di persone è un discorso abbastanza abbastanza agevole
Si riesce si riesce ad agire con delle spiegazioni magari telefoniche l'associazione di categoria può dopo fornire proprio associati si riesce a ad operare anche in maniera autonoma da parte dell'editore
Il caso invece di sentita totalitari Mita tra corte mi ripeto ma è un po'ma è un po'più complessa la questione perché poi si devono si devono fare dei ragionamenti che presuppongo una certa conoscenza anche il Btp-day di normative previste dal codice civile in materia di società di capitali
E quindi voglio dire importante che l'editore faccia faccia riferimento nel momento in cui Silenzi
Accinge all'iscrizione a questo tipo di considerazioni
Evitare errori soprattutto per evitare sanzioni
Nel momento in cui l'emittente sarà iscritta registrato all'impresario televisive avrà degli ulteriori obblighi cioè quelli di comunicare ogni anno dal momento che l'approvazione del bilancio la struttura propria struttura di assetto proprietario quindi dovrà ogni ogni approccio nei bilancio ma mandare l'ufficio del garante il modi propri modello a P uno conti molte indicata
Con l'assetto proprietario a quel momento questo è un ulteriore adempimento non non vorrei dimenticarne importanza perché se e come sappia come tutti sappiamo quando c'è un cambiamento disco di quote all'interno di una società che ha avuto la concessione naturalmente sappiamo tutti i titoli sanno che devono in dieci entro dieci giorni parla comunicazione al Garante
Apprezzo i cosiddetti modelli R.N.I. R tredici ripete articolo tredici legge duecentoventitré e novanta oltre a quello in prime do col l'iscrizione dell'emittente a registrazione integrati televisive deve essere ogni hanno presentato la passione alla momento l'approvazione del bilancio
La più uno attuale in modo tale che il Garante può verificare se l'emittente ha cambiato durante quell'esercizio finanziario relativo all'anno in corso se ha cambiato oppure no il proprio proprio certo per dettar risolutivo e controllo che il garante può fare sempre per i vari motivi seri per i motivi di di chi conosce gli assetti proprietari in ogni momento e chi fa riconoscere anche agli altri perché ricordiamo che gli è stata impedito televisive è un registro pubblico
è un registro che quando sarà pieno regime darà la possibilità anche a voi editori di controllare l'assetto proprietario delle a degli altri editori perché come come avviene in qualsiasi tribunale ci sarà un fascicolo che riguarderà ogni emittente quindi si potrà verificare chiedere copia
Estrarre copia informati fare visure su altre emittenti concorrenti per verifica l'assetto proprietario cioè quindi ovviamente il garante evadere strumenti affinché nel caso in cui l'emittente non provveda direttamente a ogni posta di bilancio a mandare la P uno con le varie variazioni con le variazioni dovuta se do proprietario sia il garante spesso ad acquisire d'ufficio la documentazione
Quindi mi raccomando perché ci sono persone che trenta giorni di tempo con i casi in cui cc avvenga questa a questo cambiamento di mandare sempre gli atti uno aggiornati nel momento in cui variano
Gli assetti proprietari parlo di appigli uno perché diciamo il modello più semplici relativo assetto proprietario quindi modello che riguarda anche le società di persone Camusso prima sedici cessasse
Nel caso in cui si parla invece di società che hanno più Bassetti proprietari quindi secondo terzo livello vanno o quarto livello quarto livello la P quattro non ne ho parlato perché è un modello che veramente pensa utilizzino pochissime emittenti nel nostro settore l'emittenza locale perché è un modello
Delle cosiddette partecipazioni incrociate cioè per il suo emittenti che hanno quote di partecipazione controllo in in società di produzione di programmi in società in altre altri tipi di società quindi ritengo che nel nostro settore questo non non ce ne siano molto alla Fininvest e me ne fece la non non sicuramente emittenti locali della anche abbastanza grandi che sono nel nostro nel nostro settore emittenza locale
Quindi nel caso in cui cambiano anche i i soci gli assetti proprietari al secondo o terzo livello le S.r.l. S.p.A. S.p.A. sistema qualità per azioni
Devono inviare la P uno la P due la P tre il con la attuale conformazione l'assetto proprietario apri perché altrimenti sempre ripetibili garante la possibilità di fare iscrizione d'ufficio ma ovviamente nel momento in cui fa questo pesca perché manderà in questo caso una forma la diffida ad adempiere e polemica interna venti para belliche serie d'ufficio però al momento la forma e diffida ad adempiere scatta anche con la sanzione amministrativa relativa per omessa iscrizione e a aggiornamento adeguamento delle distanza impresario televisivo
Vorrei prima di concludere spendere una quindi parlare un attimo delle delle cooperative che abbiamo vincendo in qualche a seguito della diciamo di questo parere che garante Espresso per quanto concerne
La possibili la possibilità di non mandi non iscritti non dover iscrivere di con lei nel registro R.N.I. PR quattro tutti i soci quindi mandare solamente la piuma in sostanza Bracco quella per le cooperative Pro una grossa
Semplificazione perché come sappiamo Lecce ci sono cooperative grandi che hanno all'interno altre società o altre cooperative o so o quattrocento soci cinquecento cinquecento soci in questo caso avrebbero dovuto per compilare cinquecento R.N.I. R quattro quindi far fare scrivere cinquecento dai soci che magari stanno in varie parti d'Italia risiedono addirittura all'estero quindi sia così nitidi difficoltà per gli antimafia invece in questo modo presentando solamente la P uno l'unico onere
è quello di indicare quale quale percentuale di quota questo sospeso sopra la cooperativa
A ai proprietà quindi praticamente molto molto più semplice non facendo invece riferimento alle all'iscrizione personale lo stesso con il modello R.N.I. R quattro
Mi sembra di aver ovviamente capisco che
Già la stessa ordinanza sette Appino centonovantadue dei del dei garante non è chiarissima anche se diciamo comporta a diverse note esplicative però ci sono delle cose che ovviamente devono essere momento approfondite i ripeto ma soprattutto per le società di capitali quindi magari potremo approfondire alcune alcuni dubbi di cui avete con delle domande specifiche
Però ecco questa in questa fase o diciamo spiegato brevemente quali erano di questi le problematiche per quanto riguarda il carattere generale quindi devo dire io e ho finito
Passo la parola Bernini lasciamo
Lasciamo fuori
Lasciamo poema parte alle domande alle informazione che ogni emittente qui presente associata no avrà senz'altro da da porre alla presidenza l'associazione si occupasse di problemi legali si preoccupa di correndo in rappresentanza si preoccupa rapporti con il sindacato tutto settimana scorso noi abbiamo rinnovato il contratto nazionale di lavoro con CGIL CISL e UIL in cui abbiamo introdotto do le figure del Radio Reporter del te la reporter ma si occupa anche di una parte della vita delle emittenti radiofoniche e televisive che riguardano e la tecnologia lo sviluppo e tutta una serie di servizi la erre a firmato è stato firmato una serie di convenzioni con alcune ditte che noi riteniamo tra le migliori nel proprio settore
Con che proprio producono impianti antenne servizi nel software ma anche comunicati e jingle per le emittenti radiofoniche e televisive
Anche per non fare sembrare queste cose solo dei pezzi di carta oggi abbiamo qui
Nell'ingresso c'è la clip la la clip
L'antenna l'assise abbiamo qui l'amministratore della della lì perché proprio due parole ci assumerà un concetto di deponeva un il concetto di lavoro che
Qualifica la la sua società nella produzione di jingle abbiamo voluto introdurre questo accordo anche bravo ma leggeri era un po'il pomeriggio
Ribelli GL più
Allora dato mi presento sono Paolo Nesi da diversi anni faccio radio dall'altra parte c'era il microfono
E da circa cinque anni abbiamo creato questa azienda di servizi per la telefonia inizialmente soltanto per spot jingle eccetera Adesso speriamo di creare i servizi di complemento alla produzione interna dell'emittente che vanno quindi anche interessare un supporto all'artistico intermedi di reazione consulente presento brevemente l'azienda e poi vengono rapidamente la convenzione che abbiamo firmato con l'associazione l'azienda è dislocata a Bologna Milano Torino e Roma per avere una varietà soprattutto di voci che uno dei problemi degli studi in Italia
Molti di voi editori avranno sicuramente avuto problemi magari ho avuto anche problemi con noi l'inizio sicuramente questo della produzione disposto mestiere difficilissimo nel senso che non si può standardizzare uno ha un bell'affare corsi di specializzazione manageriali
Vini economia di scala così questo tempo però tutti i vari tentativi di standardizzare il prodotto di fare una specie di catena di montaggio sono Vanni rimane il lavoro artigianale che impiega quindi tempo di studio e di uomini
In ogni singola produzione
Vorrei fare un discorso più generale nel contesto della radiofonia di adesso superati speriamo i problemi e non aggiungo sono stati o saranno ma superati
I problemi relativi alla gestione dell'emittenza
Secondo me e secondo moltissimi nostri clienti che sono anche i vostri colleghi ne vedo diversi anche in sala
La cosa importante adesso è curare il prodotto editoriale in uscita il più possibile per renderlo competitivo anche dal punto di vista pubblicitario
Cioè lo spuntino realizzato all'interno del mittente
Molti grazie al cielo non c'è capito che può servire per l'emergenza però non deve essere la regola e noi possiamo dare sicuramente una valida alternativa anche in termini di tempi
Abbiamo servizio ventiquattro ore nel senso che spesso uno dei motivi per cui uno si fa da solo spot è l'urgenza
Istituzione di fattore consente di evitare questo problema come riusciamo a farlo con i quattro studi collegati digitalmente fra loro e possibilmente collegate con un sistema digitale anche alle emittenti abbiamo già diverse collegate crescevano via telefono questi sfotte la prossima evoluzione qual è visto che il costo telefonico esiste
Per trasferire gli spot una novità tecnologica proprio di noi di criticità studiasse l'inserimento dell'emittente che lo vorranno fare su internet grazie a società collegate alla nostra su Milano se non ci sono già problemi abbiamo si faceva NRG che attualmente a sul proprio server Radio Dee Jay e abbiamo la possibilità tramite internet non so se vi siete informa sicuramente è il battage su questo argomento è enorme di mandare gli spot al costo di una telefonata urbana che è una grossa novità
E soprattutto in termini di tempi di risparmio notevole la possibilità poi di convenire tranquillamente spiegata se vi fermate l'uscita
Dal mio responsabile commerciale siamo Max Berio la sua assistente Marika abbiamo un gruppo di quindici persone che ho selezionato in questi anni
Tirandole su alcune prendendo anche gente già esperta che può dare sicuramente una mano al lavoro quotidiano del problema del cliente che chiama dice voglio lo spot domani in onda ecco uno dei nostri passa e la velocità l'altro Plas è la varietà delle voci perché hanno quattro sedi possiamo darne poi ci sono tanti servizi che voglio stare qui a dilungarmi a dare però volevo c'è accennarne ad esempio uno un servizio che abbiamo chiamato spot espressi in un'ora dall'ordine diamo un testo con cui voi potete andare cliente che magari gli ha telefonato quindi capitalizzare subito la telefonata del cliente nell'emittente che vuole far pubblicità
Entro un'ora dalla telefonata fa una certa impressione da un senso di efficienza abbiamo la possibilità di mandare i testi al cliente
E in questo caso anche l'editore in quantità nel senso che abbiamo sette coppie esterni due interni che possono dare un servizio creativo al singolo negoziante anche se spende magari anche cento mila lire
Però comunque senza parlare di cifre clamorose si va dalle cinquanta mila lire lo spot più piccolo al milione due milioni tre milioni del Budget
E innegabile che su richiesta possiamo fornire delle che esistono i di clienti che hanno investito denaro nello sport di qualità e hanno firmato contratti annuali
Biennale cioè sono comunque legate l'emittente non soltanto per il prodotto editoriale ma soprattutto per il prodotto
Pubblicitario che attualmente riveste importanza
Somma considerevole sul vestito della radio poi ci sarebbe un lungo discorso da fare
Se uno gira le ferme molte emittenti hanno dei jingle
Che suonano stile Juve sei fra virgolette tante volte le emittenti hanno un formato che può essere italiano e allora c'è una canzoncina cioè per ogni formato limite intendere dove delle sue jingle noi siamo in grado di realizzarli
E in qualsiasi formato abbiamo diversi musicisti esterni alcuni interni abbia possiamo grazie alla fiducia diciamo dato vantare di nome anche prestigiosi di queste emittenti che hanno fatto l'intero vestito della radio da noi
E i prezzi anche qui essendo noi convinti anche nel discorso associativo intermedi quantitativo di lavoro
Di promozione diciamo dell'associazionismo nel nell'editoria radiofonica potete Riva dei prezzi straordinari che poi trattiamo con le singole realtà ma partono sconto dell'otto per cento che avete diritto
In quanto soci a terra e arrivano fino a sconto del venti per cento concludo subito se desiderata informazione punto e poter rivolgere i più fuori se avete oltretutto necessita di rinnovare il parco dei jingle possiamo arrivare
Ha una formula di fornitura tale per cui il jingle di costi quasi niente in cambio di un contratto sulla pubblicità nel senso che vi possiamo fornire investito in cambio dei vostri spot pubblicitario
Che sono il nostro diciamo
Fisso sicuro fra virgolette economicamente parlando nel rapporto con un'emittente
Quindi il cingolo dividiamo un po'come servizio anche se abbiamo fatto cogliere produzione a volte anche costosissime con strumentisti veri sette coristi cioè Givaudan non si fa solo in America
Non lo facciamo nemmeno solo noi grazie al cielo se esistono altre realtà la cosa di cui sono contento è che siamo riusciti a capire
Che l'associazionismo nel emittenza è talmente importanti da poter anche investire del denaro eventualmente cioè allo interessa soprattutto avere clienti non sporadici come accade spessissimo né ai centri di produzione richiamavano svuotino ma gestiti il parco delle pubblicità e del jingle
Perché creare delle realtà delle che esistono i da poter vantare con altri e poter dire la radio di qualità finalmente paga cosa che purtroppo se uno guarda i dati d'ascolto non sempre corrisponde alla logica delle cose perché ci sono ovviamente grazie al cielo anche altri fattori come il segnale eccetera però la professionalità nella pubblicità sicuramente da un ritorno altrimenti emittenti come Radio Deejay per esempio non saprebbero affidato i loro padri clienti nazionali c'è chi vuole la sua legge viene da noi per fare lo sport l'ideazione e la messa in onda
è un è un esempio però abbiamo moltissime radio locali anche piccoline anche non doveva Sonate anche con pochi ascolti che investono nella
Pubblicità io a queste devo dire particolarmente grazie perché sono ci hanno permesso di entrare l'azienda al momento più grande del settore
Grazie buon lavoro a tutti
Ringraziamo Lucky possa ma mitica voce storica di Ponnelle Simona
Della voce grosse si vede anche a dar retta da italiana
Veniamo all'ultima parte che
Di solito noi riserviamo alle domande
Al ai chiarimenti arare ad evidentemente alle risposte Circeo moltissima gente
Che è conosciuta che si vede altre gare non non riconosciamo magari personalmente per cui direi ci alziamo ci presentiamo facciamo le domande ne raccogliamo un po'e poi
Gli altri tre
E quella sera sono Giuliano Radicioni titolare di un'emittente qui di Latina
Ho chiesto se potevano darci dei chiarimenti sull'impasse per le ritenute d'acconto degli speaker che saltuariamente fanno dei servizi poi l'USL e nostra zona fatto dei controlli
Diciamo nei minimi dettagli esigendo messe a terra e e delle tante cose insomma per quello che riguarda la sistemazione dei ponti radio volevo sapere se l'adeguamento per devi pecore riguarda l'uso del bisogna farlo
Velocemente cioè se abbiamo dei tempi tecnici oppure a farlo in modo veloce
La club cassette che stiamo consegnando alla finanza
Abbiamo saputo che anche fino all'undici giugno bisogna consegnarle
è capitato qualcuno qualche vip la nostra zona che qualche sera ha fatto a meno di consegnarle e ne ha consegnate è sopra le cassette di alcuni giorni tutte insieme
Sì corrono dei rischi delle sanzioni
Ecco un'altra
Domanda
Io per la frequenza di ricezione sotto banda o dei disturbi quindi mi sono abbassato di alcune centinaia di tiro verso sì mi prendono CEO riescono a capire che
Ho cambiato questa ne pensa che cosa vado incontro
Ho cambiato la frequenza di trasporto aereo dei disturbi alla frequenza del potere se passa di alcune centinaia di diverse visto che ci sono dei problemi anche burocratici
Di tempo quindi prima insomma che mi eventualmente consentito di cambiare con quel costo che di cui avete parlato prima perché cambiare frequenza significa anche pagare un canone di trasferimento lo sapeva che cosa va incontro e poi la mia rabbia una ditta individuale avrei diciamo intenzione di fare una società volevo sapere visto che la concessione mi è stata data come ditta individuale cosa si può fare se si può fare per fare una società e quindi la concessione passarla da i temi rituale a una società hai una SS una S.r.l. non lo so
Un'altra domanda volevo sapere se avendo dei disturbi da un network che che con questa frequenza con la mia stessa frequenza copre la Campania
E mi crea problemi del bacino d'utenza di Latina se posso chiedere al ministero di variare quindi aumentare il numero di direttive per sopprimere questo disturbo che mi proviene dalla campagna
Grazie
O altre domande
Prego
RPL
No spedisco il prima cioè signoria del PM e poi dopo se viene suo perché altrimenti il problema che molti dei presenti voi non sentono
Sono carne con in viale PM chiedevo per quello che riguarda i canoni
Il concessione del relative mio novecentonovantaquattro tribunale amministrativo come se strutture ordinarie i termini
Per l'impugnazione dei decreti di concessione centro quanto in cui scade il termine per impugnare o davanti al tribunale amministrativo con la magistratura ordinaria o entrambi il decreto di concessione per il novantaquattro
Sono più prima Radio Napoli dunque un problema erano relativo alla bacino
Il relativo al bacino di utenza dunque nella legge se non mi sbaglio se non sbaglio si parla di bacini e quindi dicano di concessione in relazione ai bacini chiunque tenga conto proprio non esistono esistono i bacini equinozio
Il problema ad alta voce per la televisione e Regione quindi in in proporzione alle Province quindi chiarito questo rospo canoni di concessione
Era un po'legato a questo dunque non abbiamo situazione particolare dunque per una certa parte della del nostro bacino di copertura siamo notevolmente disturbate da stazioni
Diciamo non aventi diritto che non hanno presentato per niente continuano a trasmettere regolarmente e per altre interferito da altra stazione di cui hanno avuto un diniego sospensiva poi al successivo diniego un ulteriore sospensivo lo sospensivo ma che comunque continua a trasmettere ecco noi intendiamo appellarci intanto per la l'entità dei canoni relativamente ai bacini e al bacino e chiaramente per la situazione diciamo interferente
Che perdura da tempo causato soprattutto da una mancanza di diciamo di operatività da parte dei circostanti
Incrociati di Radio Centro si erge volevo chiedere per quanto riguarda le modifiche tecniche
Recentemente a causa di una calamità naturale ne siamo stati costretti a sostituire urgentemente negli impianti esattamente un amplificatore e pilota però soltanto la marca in questo caso dai Telco R. VR è un amplificatore e un ricevitore nella stazione ponte radio voleva sapere se era da comunicare questa variazioni e a chi e la cosa poteva fare tre volte sì se si cambia soltanto la marca e poi Perna diminuzioni di della potenza di una frequenza in questo caso nel ponte radio
E attualmente è sufficiente la comunicazione tramite nel modo che ho di cui abbiamo parlato allegato alla al decreto di concessione che c'è arrivato pure abbiamo prima inoltrarla al a reparto tre in questo caso circostanze come prima lei ha detto e poi susseguentemente fare insomma in tutto questo volevo chiedere grazie
Sono Caforio di Radio argento di Monopoli dalla provincia di Bari volevo un problema tecnico che riguarda il circolo
Loro nano rilasciato per una variazione un di di impianti di frequenze un nulla osta che circolo continua a rinnovare con i sessanta giorni di prove tecniche
Cioè questo rinnovo avviene sempre si può pretendere dal circolo di avere il nulla osta definitivo cosa si può fare come comportarsi in questo in questo modo ritornare nella situazione di prima perché in questa situazione
In cui si è attualmente sono stato io ad agevolare altre emittenti ad evitare disturbi
Grazie
Rita Nigrelli era di esami Piacenza allora io ne ho una personale tre invece Generali allora quella personale in merito alla riduzione del canone
In pratica io volevo chiedere se la richiesta può essere fatta solo Perra motivi tecnici perché il mio caso è che faccio meno Province perché c'è un'emittente che mi disturba
Per questa una causa quindi volevo sapere se presentando tutta la documentazione della causa posso evitare di fare modifiche tecniche che in effetti non sono avvenute
Le altre domande riesce di carattere generale sono in merito alla pubblicità perché io ho ricevuto una lettera della Sissa
Dove si dice che bisogna inserire nel registro programmi anche lo spazio pubblicitario per Rossella proprio Rossi e sul perché perché è una cosa vanta una contrapposizione garante assunto negli ultimi giorni ecco perché dalla R. non ho ricevuto niente panico sospeso dopo la prossima azione più completo su questo su questo fatto quindi volevo sapere da quando decorre perché ho saputo che decorre linciare correva dalla settimana scorsa quindi bisogna darsi da fare considerato che poi in settimana si deve stampare questo registro
L'altra cosa invece che ha saputo che da qualche giorno sul Sole ventiquattro Ore
Hanno spiegato meglio le motivazioni anche quelli che sono i quali disposizioni della pubblicità gratuita c'è una volta renitenti padano fare pubblicità gratuita e non fatturare nulla
Adesso pare che sia obbligatorio fatturare l'intero importo cioè io regalo duecento mila di pubblicità
Fattura duecento mila di pubblicità non becco una lira però pago le tasse impiego paga anche l'IVA quindi voglio sapere se questo era vero o no e mi pare che sia proprio pubblicato da qualche giorno sulla Gazzetta sulla Sole ventiquattro Ore ecco l'altra cosa invece era in merito ai syndication a chi vuole sapere quale ente era diciamo il comportamento della R. nel tutelare quelle emittenti che si attengono a tutte le disposizioni venti per cento d'informazione locali e via di seguito insomma tutte quelle disposizioni alle quali tutte tutti saremmo a costretti insomma seguire nei confronti di quelle emittenti che invece molte sono appunto quelle che esca diciamo sono consorziate
E che invece di trasmettere questo segnale per sei ore durante una giornata lo fanno ventiquattro ore su ventiquattro dimenticandosi di essere erario Pinco Pallino e di essere invece non so cito il caso di Alitalia perché so che è un problema di Monti
E quindi qual è il comportamento della R. perché se io singolo emittente mi rivolgo anche al Garante non credo di essere ascoltata più di tanto se lo farà associazione a nome di molti emittenti che ritengo abbiano lo stesso problema mi sa che nessuna saremo molto che sconta grazie
Rodolfo Renna ondata di reperti Taranto Manduria provincia di Taranto
E il problema è tecnico noi diamo siamo muniti di regolare concessione che abbiamo ricevuto in questi giorni intanto siano bloccati per un semplice trasferimento città a città presente quando mettersi si trasferisce chiede il fu detto da segreto che ci viene bloccata reciproco cade dalle signore per questo se presente quattro si deve quindi essere muniti di concessione non poter lavorare per un semplicissimo trasferimento di una via insomma questa domanda e poi corre l'ufficio competente eventualmente da stimolare per questo tipo di problematica
Ci sono altre domande
Ora risponda a queste voi se qualcuno ha altre domande sempre le può fare
Per quanto riguarda il problema dei bacini di utenza domanda posta da dalla di musichiere Scandiano cioè il la la questione dei bacini il discorso che io avevo fatto era questo
Cioè se uno notte che poi credo che in questo modo rispondo forse anche qualche altra domanda che c'è stata cioè che l'arrivo requisitoria delle delle Province interessata o delle regioni interessare dare servizi e pure qualche le resterebbe province sono rilevanti e fin dai determinazione del canone radiofonico regioni per la determinazione del canone televisivo
Ora il ragionamento che ho fatto è questo
Se un'emittente non serve più una determinata zona
Perché ma per vari motivi che magari se ha sbagliato anche nel novanta indica una prova una una provincia che magari non non non faceva realmente
Il modo per uscirne da questa dichiarazione più semplice con rifare anche una piccola riduzione di potenza l'apparato tale da giustificare l'eliminazione la Pro in cella la scheda tecnica in questo modo ottiene senza senza nessun problema senza la sua autorizzazione ciascuno con un semplice atto unilaterale di illusione la possibilità di modificava Schede quindi conseguentemente fare una richiesta di modifica del Cavone
Questa è la soluzione più più semplice poi ci sono altre ipotesi che state prospettate come dalla domanda che era stata fatta da da Radio sa un Piacenza che è quella di dire va be'io non so nulla servo perché sono interferito
Questo che è un problema che l'abbiamo posto anche una serie di di di di di di di domande che abbiamo formulato al ministro Gambino nel corso di un incontro che abbiamo avuto di recente e in quella sei stato anche risposto però devo dire senza che quella cosa venisse si è ucciso approfondirla più di tanto che
In presenza anche di situazioni interferenze Ali Salem dato possibile chiedere
La revisione del canone sopprimendo quella zona perché non è interessata realmente dell'area di servizio ovviamente previe verifiche da parte del del reparto tre del circo STER competente che effettivamente sussisteva interna le situazioni preferenziale che effettivamente quella zona non veniva servita dalla dall'emittente
Devo dire che qui adesso stata rivedere sul piano pratico quindi sarà opportuno che le emittenti che sono interessate formulano questa istanza al ministero
Dopodiché si avvale di vedere poi come si muove realmente il il ministero perché mentre sotto il profilo della riduzione di potenza eliminazione della Provincia è un fatto burocratico che definirei automatico negli altri casi invece occorrerà che il ministero per la polizia una posizione precisa e categorica su questa su questo patto però
Dalla quale riusciremo sicuramente a smuovere opero meno come posizione ufficiale nel momento in nel momento in cui formula remota istanze in in questo senso
Sua domanda sulla questione dell'empanadas
Ecco l'impasse sta facendo delle visite nelle emittenti per verificare la regolarità dei versamenti contributivi bisogna premettere che nel settore dello spettacolo sono dovuti i contributi per legge
Non soltanto relativamente al personale dipendente ma anche relativamente al personale ai lavoratori autonomi che svolgono attività all'interno delle mette sono esclusi dall'obbligo di contribuzione soltanto le prestazioni rese da professionisti iscritti nei relativi albi professionali quindi oltre ovviamente le prestazioni di avvocati commercialisti notai sono escluse anche le proprie prestazioni rese da giornalisti la pubblicistica oppure anche da amministratori delle società o loro o loro procuratori speciali un generale tutte le altre attività che sono soggette a compensi con ritenuta d'acconto del sono soggetti alla alla con trippa la contribuzione ENPALS
Peraltro nel caso di ispezioni da parte del dell'ENPALS l'impasse acquisisce normalmente il modello sette e settanta sulla dichiarazione se siete voi fate come sostituti d'imposta sul versamento delle ritenute d'acconto degli ultimi dieci anni perché tale è il tempo e il tempo di prescrizione della della pretesa contributiva e in quel caso sono stati versati i contributi questi modelli sette settanta costituiscono una sorta di autodenuncia dell'emittente nei confronti di quello che era il il dovuto al all'ENPALS tant'è vero che infatti noi nelle circolari negli ultimi mesi abbiamo segnalato anche gli associati l'opportunità rivalutare se ricorrere al col al condono
Previdenziale i cui termini erano per in un primo momento aperti fino al trentuno marzo che adesso son stati prorogati fino al trentuno maggio
Per cui sanno ancora aperti i termini ovviamente dovete valutare con il vostro consulente di lavoro di fiducia se opportuno o meno ricorre al condono perché sicuramente l'empolese ha intensificato le proprie visite ispettive tenendo conto anche dei tempi lunghi di prescrizione cioè dieci anni è molto probabile che prima o poi ogni mittente riceva la visita questo la situazione
Per quanto riguarda l'USL
Bisogna premettere che l'emittente ha fatto la domanda Lines agli atti acetone Lazio ci sono delle regioni dove ci sono delle leggi regionali che disciplinano determinate norme ambientalisti che sono il Lazio Piemonte il Veneto per l'Abruzzo e le altre regioni non esistono
Normativa regionale di questo genere va in mente saranno emanate in prosieguo ma al momento non ci sono
Quindi la situazione è diversa queste norme sono diverse da regione a regione quindi ogni Regione disciplinata in modo diverso la regione dove esiste un comportamento che c'è normativo che definirei più restrittivo è sicuramente il Piemonte dovrà normative la terapia più vecchie quella che è
Ha approvato reale applicazione perché in realtà nel Veneto Lazio
E Abruzzo sostanzialmente la normativa non non ha mai trovato applicazione o no un uno la quasi provata applicazione
Questi controlli dell'uso di tanto in tanto in verità vengono fatti o vengono pretesi anche in altre in altre regioni sulla normalmente questo accade a seguito di denunce
I soggetti che abitano che lavorano in prossimità di di di impianti o per lo più di di grosse concentrazioni di impianti ad esempio a Roma e nota la la questione di Monte Cavo cioè tutti gli abitanti non so dire di Rocca di Papa trovandosi nelle vicinanze di numerose postazioni e di Monte Cavo uvetta o di di altre postazioni non so se lungo il Monte Cavo hanno sollevato più volte vertenza sotto molteplici aspetti nei confronti del delle emittenti questa venuto anche in altre parti d'Italia come a Ferrara in particolare la situazione pareva Cingoli
Provincia di Macerata e queste sono situazioni che si sono che si sono sviluppate in alcuni casi insoluti in Emilia Romagna Lanzani Serramazzoni
Normalmente non hanno comunque comportato mai grossi problemi per per l'emittenza perché poi il la situazione si è risolta sul piano della normativa
Delle repressione nelle regioni dove esiste e comunque facendo riferimento anche dei parametri del delle proposte di legge in materia o a inviti indicazioni internazionali in materia
Si deve valutare dire se esiste un ipotetico rischio per la popolazione che l'intensità di campo elettromagnetico complessiva generata dagli impianti che si trovano nel premiate ubicazione non superi
I venti volt metro questa è la posizione della della legge regionale del Piemonte del Lazio
E e anche delle del la proposta di legge Istituto di sanità
E superiori sanità per il territorio nazionale
Il non secondo da raccomandazioni internazionali irrigua che sono raccomandazioni internazionali in materia particolarmente autorevoli si fa riferimento a una ha un'intensità di campo molto su Croce a ventisette virgola cinque volt metro complessiva
Quindi solo una fortissima concentrazione di impianti non è tanto punto del territorio può dar luogo a intensità di campo di questo gene qui in altri casi è difficile si possono valutare intensità che possono dare luogo a rischi per la popolazione
Per quanto riguarda il coso delle delle delle consegne dei vede registrazione alla guardia alla Guardia di Finanza
A l'impasse per quanto riguarda l'emittente una normativa che preesisteva all'emittenza locale che la legge la legge istitutiva istitutiva dell'impasse che se ricordo del mille novecentoquarantotto mito quarantasette
Poi nel mille novecentottantuno una è intervenuto un decreto
Tornando al discorso delle distrazioni quotidiane duramente da consegna la Guardia di Finanza
E poi un termine improprio che un decreto legge tre preceduta da tre novantacinque di cui abbiamo rimesso copia e comunicazioni
Il decreto legge tra l'altro ha validità fino al giorno venti maggio entro quella data o decade o il governo deve fare un nuovo decreto che quello che fa in mente farà con ulteriori norme tra l'altro dovrà tener conto di quale sarà la pronuncia la Corte costituzionale in questi giorni a proposito del conflitto di attribuzione sollevato dal governo dal dal gruppo riformatori Pannella
Il in ogni caso in base a questo decreto legge è vietato fa fare tutta pubblicità e propaganda elettorale in determinati periodi antecedenti al alla data delle varie votazioni cioè non si può fare pubblicità nei trenta giorni antecedenti a due votazioni non si può fare propaganda elettorale nei giorni dal giorno alla convocazione dei comizi elettorali di ogni consultazione fino a lato del di ogni elezione in considerazione del fatto che le elezioni il la propaganda elettorale per le elezioni regionali quelle comunali provinciali ballottaggio si va a intersecare con la cupola campagna elettorale del referendum il pro Chimenti dei garante che ogni volta e ogni campagna elettorale devono essere emanati hanno stabilito perché c'è una sovrapposizione di Termini che fino al giorno undici giugno le emittenti devono consegnare quotidianamente registrazioni presso presso l'ufficio del Garante
E voi è che la mancata consegna costituisce di per sé violazione è possibile anche che la Guardia di Finanza medesimo ha consegnato un giorno questa cosa poi non la contesti o conosce levi eccezioni però qui siamo nel campo delle delle ipotesi perché di per sé il fatto di non consegnare la registrazione costituisce violazione della della normativa così come in vigore
Per quanto riguarda il il problema dell'impianto di collegamento ecco operare con un impianto di collegamento su una frequenza diversa rispetto a quella che risulta nell'atto di concessione un un illecito amministrativo come tale può essere sanzionato
Con la disattivazione dell'impianto questo sicuramente sotto altri aspetti potrebbe essere anche consigliato un illecito penale perché si opera di oggi vuole siccome ci sono alcuni facile concessione al di fuori dell'ambito dalla concessione perché qui un problema interpretativo in quel caso
Si dovrebbe anche violazione articolo centonovantacinque del codice postale nella nuova formulazione dell'articolo trenta comma sette della legge Mammì che prevede da sei mesi a un anno e mezzo di reclusione
Il trasferimento dell'impresa individuale è un problema molto importante ecco questo è una cosa che credo che interessi molti soggetti
Ed è un problema che prima del rilascio delle concessioni non non c'è il non non poteva essere fatto il trasferimento di preso individuale a favore di una società di nuova costituzione cioè creata dopo l'entrata in vigore la Mammì che non aveva prestato domanda di concessione
Prese un problema complesso perché mentre
Ma è una società poteva sostanzialmente passare di mano da un soggetto all'altro attraverso la procedura della cessione di quote diversamente l'imprenditore divi duale non poteva modificare lascio la sua titolarità perché chi l'ha fatto si è trovato di fronte al diniego di concessione
Poi ci sono emittenti hanno fatto ricorso al TAR che ha ottenuto la sospensiva altre che non hanno ottenuto la maggior parte devo dire che l'hanno ottenuta
Ora la situazione normativa completamente modificata con il rilascio delle concessioni in quanto si oggi si deve fare a mio avviso riferimento disposto dall'articolo cinque diciassette comma cinque della legge Mammì
Questa disposizione di legge stabilisce non c'è non c'ha parlato prima perché quella norma che fa riferimento alla ricchi all'obbligo di chiede la conferma la concessione in caso di cessione di quote che superano il dieci per cento del capitale sociale ma se sarà ma fa riferimento alla circostanza che se l'imprenditore individuale vende la impresa individuale deve comunque in piedi l'acquirente che ha la conferma con me la concessione ora questa è la norma che dà spazio la possibilità di introdurre legittimamente il trasferimento dei impresa individuale ne abbiamo parlato anche con i competenti organi ministeriali e mentre sul piano televisivo non dovrebbero esistere incertezze vengono sollevare i problemi sul piano radiofonico sotto questo profilo che le emittenti radiofoniche poiché potrebbero avere le concessioni definiti possono aver le concessioni definitive su
Tanto coloro che avevano ottenuto le concessioni provvisorie questo dice una norma della legge quattrocentottantadue per cui loro dicono se tu trasferisci da dall'impresa individuale una società la puoi fare adesso ma poi dopo ti troveresti in difficoltà
Io non condivido questa interpretazione perché lì la norma deve essere intesa nel senso se uno fa trasferimento a un soggetto sussegue l'altro soggetto con la conseguenza che poi a quel punto si instaura porta un soggetto diverso legittimamente come tale deve essere conservato
Ora è un problema che stiamo affrontando perché moltissime sono le emittenti moltissimi sono gli associati che hanno questa esigenza da negoziazione dell'impresa individuale anche perché in questo modo avrebbero un soggetto sicuramente più stabile nel tempo anche perché se si pensa che il l'impresa individuale si estingue con la morte dell'imprenditore ecco voglio dire è sicuramente una cosa assurda che si debba pensare che un'impresa debba essere vanificata un giorno sotto sotto questo progetto questo profilo soltanto anche sotto questo profilo per cui ci stiamo muovendo attivamente quello che consigliamo per il momento è solo grazie a Dio è quello di fare degli atti di vendita sottoposti a condizione sospensiva questo significa condizione che pone le il momento di esistenza se di efficacia del contratto soltanto momenti in cui il ministero dà l'ok per fare l'operazione peculato viene fatto e perfezionato Marini inefficace solo in quel momento
E questa è la consiglio su cui riteniamo ci posso operare rispettato chiesto anche se era possibile fare variazione di Antena risposta e Norcia nel senso che non si possono variare antenne senza autorizzazione d'amministrazione postale
Il termine di impugnazione del decreti di concessione nella parte relativa cioè tutti che la coppia premete tutti gli atti amministrativi sono impugnabili davanti al TAR entro sessanta giorni dall'allora da da quando il soggetto interessato a fare ricorso avuto conoscenza dell'atto per gli atti che vengono notificati vengono ricevuti a mezzo posta la conoscenza si intende presunta come da notifica al momento la ricezione il
Quindi per quanto riguarda d'impugnazione del dell'epoca del Canone Sider fa riferimento a sessanta giorni al momento in cui uno uno ha ricevuto la lettera del ministero con cui si comunica che ha ottenuto la concessione che viene fatto l'invito a mandarle marche da bollo si comunica qual è l'importo del canone sessanta giorni da quella data
Il con quel ricorso impugnare sia la lettera sia il cespugli successivo pedissequo atto di concessione nella parte relativa alle terminazione
Per quanto riguarda la le che ricorso al giudice ordinario invece ci sono tempi molto più lunghi perché è l'azione è civilistica ordinarie quindi non soffre di questi tempi questi tempi brevi perché potrebbe essere teoricamente promossa entro dieci anni
è chiaro che poi uno interessa promuovere in tempi più brevi per ovvie ragioni per prevenire eventuali azioni ingiuntivi da parte dell'amministrazione
Interferenze di emittenti senza concessione
Ecco su questa domanda devo dire che se se c'è un'emittente che sta interferendo un soggetto senza e perché che stavo per c'è c'è c'è un'emittente staccando legittimamente e questa emittente interferita da un soggetto che sta operando illegittimamente cioè che non ha avuto la concessione
Per il tuo non ha presentato neanche la domanda relativa domanda queste mitiche seminati devono essere denunciate alla competente autorità giudiziaria penale c'è la coppa quadrare può
Chiedendo anche il sequestro preventivo degli impianti ai sensi articolo centonovantacinque del codice postale devo dire che spesso accade che questi se queste vengono disposti per cui ecco se invece l'emittente ha ottenuto la sospensiva da parte del del del TAR
Evidente questa emittente ha la possibilità di continuare a operare nei limiti della sospensiva che normalmente la sospensiva che le permette la prosecuzione dell'attività e quindi in questo caso non esiste il reato questa perlomeno devo dire e l'interpretazione prevalente perché non è neanche da tutti condivisa perché secondo cui
Giudice penale comunque possibili sequestro penale però io non non non richiede demolire dal punto di vista strettamente forse ad alcuni fra i più come una soluzione
Per via diverso ma devo dare un'interpretazione giuridica corretta anche coerente insomma con le norme di legge e quindi devo tale presa su propendere per questa soluzione
Radio Centro Fiuggi ha chiesto se e si può modificare un amplificatore da una marca un altro senza modificare la potenza queste possibile non è necessaria l'autorizzazione è solo necessaria procedere a una comunicazione a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno al competente Circolo delle costruzioni già reparto tre dell'ex Circosta nel per quanto riguarda la diminuzione della potenza è necessario seguire stesse procedure Che si fa la lettera alla a reparto tre dell'ex Circosta el e successivamente ho anche contestualmente si comunica con quel modulo del che è stato allegato dal ministero alla al decreto di concessione si comunica la variazione c'è che l'impianto no
Opera con una potenza di minori
Ecco per quanto riguarda scorso nulla osta provvisorio nulla osta definitivo mi sembra rifrangente avete argento ha fatto questa domanda
Ecco il nulla osta provvisorio era un atto che il circuito di costruzioni potevano fare fino al momento del rilascio delle concessioni con il rilascio delle concessioni vale il discorso che ho fatto nel nell'illustrazione ore e iniziale e cioè il circolo oggi non ha più alcun potere di
I emanare atti amministrativi di impegni in ordine all'esercizio degli impianti perché impianti vengono modifiche del possono essere modificati solo in virtù di una modifica del De
O di concessione quindi eventuali ulteriori richieste in ordine a questi nulla osta devono essere formulate direttamente la direzione centrale dei servizi la direttrice
Chiaro che i circoli questa sera in questa fase sono può privi di istruzione perché il ministero deve dare indicazioni di carattere generale su niente per uniformare i comportamenti sull'intero territorio nazionale comunque se la situazione è inequivocabile su una una concessione la concessione la poi certo modificare direttore circle tele ma temo di ficcare il il il ministro infatti quello che noi chiediamo per evitare e poi si arrivi a a situazioni incredibile come quelle mi tempi di Taranto che ci parla e per fare problema purtroppo ormai noto Beckett fa un trasferimento di sede nessuno ti dà l'autorizzazione e nessuno ti risponde
La la situazione è quella che noi stiamo cercando di ottenere che e il i circuiti costruzioni vengono delegati a dare le autorizzazioni provvisorie in attesa per la modifica del decreto di concessione perché altrimenti ne veniamo sicuramente fuori da questa situazione però nel nel nell'immediato cioè in questi giorni siamo perfettamente conoscenza da un problema che va affrontato anche col direttore centrale di radiometrici in una riunione nella giornata di ieri mattina
Del problema che non non c'è non non c'è nessuno che da risposte di questo genere poi può anche capitare qualche circolo che indipendente al punto di ancora autorizzazioni in questi giorni questo non so benissimo che stava succedendo anche queste cose
Ma se esatto per cui ecco chi c'era se la tenga questa autorizzazione come Mino come minimo varrà come parere favorevole insomma domani è come minimo quindi chiaro che se vadano ancora tenetevela male non fa di sicuro
Dunque sulle domande a Dio salvi Piacenza sulla questa emotività e che ci interferenze lezione che hanno già ho risposto collegata domande mai musiche scambiano subisco da cui se ne registri ecco il l'ufficio del Garante ha adottato una nuova risoluzione su su questo su questo aspetto è infatti l'abbiamo segnato queste cose nei giorni scorsi e l'assist per l'opera affinché proceda alla al problema della del di di di bambini di variare anche il registro dei programmi nelle varie opzioni che prevede il i software non abbiamo segnato ancora le emittenti perché lo segnaleremo nei prossimi giorni perché siete ancora esattamente di trovare delle soluzioni con l'ufficio del garante e se
Arte e tra l'altro meno onerose possibili per per le emittenti per cui vivere sarebbe peraltro come questo non è che comporta particolari problemi per le emittenti perché anche da un eventuale controllo LAM una irregolare tenuta una un altro registro che venisse tenute venisse considerata irregolare il che comunque non può essere così adattare se la pubblicità registrato in un modo trascritto in un modo o in un altro non dà luogo nessun tipo di sanzione può dar luogo al massimo una contesto
Fiona quale segue poi una diffida e c'era ma non succede assolutamente a sud cioè assolutamente nulla poiché a nessuno non tiene il registro per niente per mesi e mesi alla fine un giorno o l'altro dopo dopo contestazioni diffide ripetuto ma viene viene sanzionato
Per cui il problema è di cercare di evitare che debbano essere segnati uno per uno tutte le interruzioni pubblicitarie perché questo sicuramente comporta un
Un un onere organizzativo in capo all'emittente non indifferente sia nel caso che si adotti un sistema manuale sia nel caso che si adotta un sistema automatico perché poi c'è il problema della valutazione dei tempi esatto che deve corrispondere Bulent e lozioni pubblico interruzioni pubblicitarie quindi addirittura tant'è vero che il programma della Sea se in questa fase dovuto introdurre anche la il calcolo attraverso i numeri i numeri decimali perché e altrimenti programma arrotondava e arrotondava
Al punto tale che un uno spot devo un gruppo riscuote di durata inferiore a un minuto veniva indicato con una durata davvero per oppure oppure pure segnalo maturata uno ma non di un minuto per cui in questo con arrotondamento e lo bisogna procedere con le
Io per poter arrivare ai quaranta secondi cinquanta sessanta celle parlato per poi far quadrare complessivamente registro e lo stesso avviene se uno tiene manualmente che può e deve fare una quadratura rispetto a quella che registrazione dei programmi
Che quindi adesso stiamo cercando di a divenire una soluzione ragionevole che a nostro avviso può essere quella che poi da tempo beni viene adottata da dalla stragrande maggior parte per mittenti e quella di dire i i programmi trasmessi sono questi e poi indicare sotto in calce interruzioni pubblicitarie alle ore X Y Z e così via
Per quanto riguarda discorso da Phoebe
Come
Se non si se
Ma è che fa di quello che oggi abbiamo fatto anche Denis le iniziative di questo genere per cercare di di dir
Tenete dei dei e dei risultati perché altrimenti né conteniamo non non a a vivere ma solo a sopravvivere questa è la verità
Per quanto riguarda discorso da questa gratuita e imprese domande poche altre facciamo dopo per quanto
Sì però governate private che se parliamo mai nessuno sente anch'io delle difficoltà ad ascoltare quel fatemi dispone poi facciamo anche altre domande non ci sono problemi di tempo il
Sulla pubblicità gratuita ecco Il Sole ventiquattro Ore in effetti ha pubblicato nell'ambito di risposta delle spie degli e Sperti non è successo recentemente successo molti mesi fa una un trafiletto in
Su una questione hanno che può al al trovare una un una collocazione su disco sulla posta gratuita ma non è una norma che entrato in vigore oggi o altro c'è questa una questione interpretativa di ciò che esiste da sempre
Cioè qualsiasi servizio reso cessione di beni o servizi in omaggio deve deve comunque essere corrisposta le IVA c'è quindi non costituisce presupposto per l'imposizione dei redditi ma semplicemente ai fini ai fini dell'Iva
E questa è una disciplina di carattere generale a normativa IVA De Sole ventiquattro Ore ha semplicemente dato una propria interpretazione alla normativa sull'Iva rispondendo a un quesito che era stato posto dalle
Dalla da da da un soggetto che l'interessato una problematica di questo di questo genere per cui o il devo dire cioè ci deve fare questa cosa ma non non è una novità insomma ecco quindi è una
Come
Sì ma non è che cambia questa situazione cioè no comunque non è così c'è date interpretata dallo dell'interpretazione di norme che già esistono cioè la pubblicità la pubblicità gratuita in quanto servizio gratuito
E e viene fatto oggetto
Voglio dire le concessionarie di pubblicità quando anche le nazionali o altre quando fanno omaggi dicono mille spot televisivi appagamento cento gratuiti di fattura da sempre perché devono corrispondere l'Iva c'è questo è è il pro è apparso Salasco delle questioni su come questa popolazione deve essere fatta come essere fatto organizzativamente eccetera ma questa è la cosa che noi cerchiamo di evitare agli alle emittenti anche il tedio di doverli di dovervi occupare di queste cose che peraltro magari poi tengono anche introdotte con quesito decreti legge che il giorno dopo decadono che non comportano niente sia se io vi dicessi con la fatturazione delle parcelle agli avvocati quante volte sono cambiate tre volte negli nell'ultimo negli ultimi sessanta giorni con decreti che vi sono susseguiti a raffica modificati eccetera ma alla fine non è cambiato nulla insomma questa la e la situazione
Per quanto riguarda il discorso del sindaco che i fan
Devono la posizione è chiarissima quella dell'associazione cioè credo che il forse l'equivoco anti dei confondersi né che esce nasce dal fatto che quei re comportamento devono attenere
Prima del del delle rilasciò le concessioni quello che devo tenere adesso cioè le sin da Cash non sono tali dal momento in cui vengono rilasciate le concessioni perché prima non non erano sembra che invece venivano chiamate come tali non è un disciplinate dalla legge
Le trasmissioni paramenti contemporanea sono delle delle attività che diventano istituzionalmente tali con il rilascio delle concessioni sui soggetti concessionari possono chiedere l'autorizzazione per trasmettere in contemporanea fino a un massimo di sei ore al giorno quindi uno pochi rata di un'autorizzazione del mezzo
Ora due un'ora due ore ci sono venti gruppi limitati anche se autorizzazione trasmette tre ore e mezzo al giorno c'è chi lo fa per sei ore al giorno al di fuori di questi orari ovviamente non è assolutamente post
Sibila effettuare trasmissioni trasmissioni in contemporanea e il comportamento di chi fa svolge sull'attività di questo genere e e illegittimo ed è sanzionabile come previsto come previsto dalla legge
Quindi il ovviamente c'è oggi
Il punto è che a regime di questa situazione credo che ci si arriverà nell'arco di quindici giorni venti giorni un mese perché quando tutte le emittenti avranno ricevuto le rispettive processioni e quando i soggetti interessati avevano presentato la domanda di autorizzazione al ministero Patricia di
Programmi contemporanea dopo di che ovviamente chi svolge un'attività in forma diversa da quella stabilita dal dalle disposizioni di legge l'articolo ventuno che abbiamo richiamato può essere Sanzio può essere sanzionate quindi le emittenti che sono interessate possono dalla parte intraprendere azioni
E mentre l'Associazione sotto questo aspetto strutture tutelerà questo perché da da noi hanno la posizione della situazione quo di valorizzare al massimo la crescita e lo sviluppo delle Sibille delle sin da Cash perché riteniamo che sia una un aspetto molto importante
Per la crescita l'emittenza locale ma ovviamente lei si sa che c'è un Vespa con l'attività nelle nelle forme previste dalla legge perché altrimenti non sarei proprio sembra che ci ama sarebbero retina sarebbero recarsi narice impari a deve essere valorizzata sia attività del sindaco esce lo si dice sia all'attività dell'emittenza locale nelle altre ore in cui non vengono svolte trasmissione in contemporanea
Non so se ho dimenticato qualche domanda trasferimento di sede ho già risposto ecco ci sono questo deve rispondere risposto se qualcuno dimentica qualcosa me lo dica perché
Offre a ho preso degli appunti il ci sono altre domande Corbelli forse una china qualcosa
So che registra i programmi forse vuole dire qualcosa
Corbelli eletti un ordine approdano a riferendomi prima al discorso di questa novità che bisogna fare anche bisognerebbe fare anche l'elenco della pubblicità
Secondo mi ti interrompo non l'Elenco comunque spot per spot e questo non è stato richiesto delle in cui tutte le interruzioni per cui se uno ha una un ogni sequenza di spot per cui se uno spot solo Chimento deve indicare ma ci sono cinque spot uno dietro l'altro in
Dica le interruzioni pubblicitarie visto un campione si iscrive aveva invece la titolazione dei singoli sprona però questo che ricordasse quella sì se fa anche del del e non ha mai senza voglio dire adesso dovrà risolvere se uno è un software per cui il software non puoi porre Houten
Te una scelta per cui da anche dell'opzione perché ci sono delle emittenti che ritengono di dover indicarlo per altre esigenze quello in cui uno poi opta per le opzioni che più mi son
Confacente alle sue esigenze e poi c'è anche un altro aspetto esortava l'altro Spada unico acuto disparità agile come dovrebbe un aspetto connesso e quello che ospita gioca un esempio vero
Se un'emittente manda più pubblicità contemporanei sui vari bacini di utenza e anche a questo riguardo c'è un problema l'interpretazione data a suo tempo dal Garante comunque stampando tutta pubblicità mandato effettivamente in onda lentamente penso che se potrebbero verificarsi il caso per cui uno eccede i limiti di copertura né di dire
L'incremento la pubblicità accusa il venti per cento mentre realtà mandano comici da una parte una dall'altra Serughetti interrogato senso c'è il problema del SIS potrebbe su quello che lo conosco io
Prevede che di questa possibilità di questa opzione perché né perché ci sono tre ipotesi in cui ci sono emittenti che ad esempio all'interno di di una di di un carosello di di cinque spot mandano ad esempi io un jingle identificativo dell'emittente a metà c'è non so due spot pubblicitari jingle identifica due emittenti altri due sport oppure c'è chi lo fa spot jingle spot jingle e così via
Ora questo chiaramente complica sicuramente poi le scelte dare nel nell'impostazione del registro perché il jingle non è una pubblicità ma è uno spazio di programmazione l'emittente quindi a quel punto uno in realtà non fa una interruzione ma fa tante interruzioni che poi vengo loro volto interrotto da il cingolo che sono Programme questo il motivo per cui vengono fatte questa perché in realtà altrimenti devono essere indicate Sodano cinicamente le interruzioni dato questo aspetto per chi fallo splittare Gio esso prescindere poi da da altri da da altre valutazioni sulla legittimità o meno lo spettacolo eccetera il lo spettacolo è una cosa che ovviamente rientra M in quello spazio di di affollamento perché comunque e affollato quel ripetitore in un modo quell'altro un altro modo eccetera rientra in quel minutaggio che viene indicato di la mente sulla sulla da per cui è chiaro che uno deve e per quello che noi cerchiamo di potevano solidi di con qua una soluzione che poi si indichi in calce le interruzioni per cercare di ovviare a questi problemi perché altrimenti poi si finisce che l'emittente per cerchi per certi
Era diviso al per le modalità di compilazione del registro finisce per stravolgere i propri palinsesti c'è questo questo è il è il punto della della questione tutto qui è
E non e certamente non si può pensare che un un registro dei programmi debba debba imporre alle emittenti come si come deve fare il suo pari comunità debba fare suo palinsesto nostra ma il contrario questo
Approfitterei per altre due due domande
Si parlava l'elenco delle cose che il nome discusso prima dei problemi tra frizione con la RAI
Ecco così come anche
Dentro alle procedure da instaurare prima citava il fatto che il circo stelle stabiliscono in caso per esempio di contenzioso interferenza e fra due emittenti
Hanno deciso in certi casi hanno dato diciamo così da autorizzato delle modifiche dalle nostre parti ci costa di Trieste una mano autorizzato nulla di ciò per cui si era anche trovato Mosca molto alta raccordi ricorre offerta giudiziaria in questo caso se poteva valere ancora in presenza di circostanze particolarmente rigidi ecco ecco diciamo così come di sopore degli effettivi problemi preferenziali
Faccio altre domande prego
Più che una domanda una precisazione riguardo all'autoconsumo dei servizi e quindi quegli articoli che sono apparse sul Sole ventiquattro Ore
Una precisazione c'è è sempre stato previsto l'obbligo della fonte auto fatturarci l'alto consumo di beni l'alto consumo di servizi è stato introdotto dalla manovra Dini che è un decreto legge di gennaio convertito in legge ad aprile
Per cui recentemente è stato introdotto l'obbligo di auto fratturarsi assoggettandola viva
Ma senza che ciò costituisca elemento di reddito imponibile ai fini delle imposte dirette il valore delle prestazioni gratuite c'è destinate tenete strane o gratuite quindi e autoconsumo e finiva
La pubblicità messe in onda gratuitamente per conto dei clienti
L'auto fatture da emettere all'emittente ed assoggettare aveva oppure se si fa la fattura al cliente con rivalsa dell'imposta è una fattura normalissima che ha imponibile prima e impone e non e fuori campo applicativo con il segno meno in modo che il cliente paga esclusivamente l'imposta
Su questo però devo dire che ecco sul fatto da otto Palazzo fatturazione corre sul fatto della fatturazione con con l'addebito rivalsa dell'IVA è una procedura che moltissime concessioni di cui sei emittenti adottato danni nella nella prassi a livello interpretativo perché in molti che ha sì è avvenuto che che che so e Historia di tua contestati dai dai in sede di verifica la mancata interna mancata fatturazione di
Queste di queste prestazioni per cui è stato si adottato questo questo criterio che non era l'auto fatturazione era la fattura la fatturazione fatturazione con rivalsa pratica se c'era c'è la certezza cento
Volevo dei chiarimenti a proposito di quello che è stato detto sulle modifiche all'articolo trentadue sul fatto di circostanze di fatto non esistono più c'è sul riparto verso in effetti ne abbiamo fatto una richiesta di modifica senza articolo trentadue però prima che ci ti arrivasse la concessione è stata fatta al circo Stealth ora il circo stelle sta anche facendo la sua istruttoria non ci ha accennato nulla la circostanza di fare anche la domanda anziché difetti titolare a questo punto dopo che la processione siamo e il ministero e non più cosa ci consiglia di fare di di fare una lettera al ministero ripetendo a domande facendo presente che è stata fatta la domanda al circo se l'è che la sta istruendo e aspettare l'unica corrispondono se domani c'è l'acqua di Cordelli sulle interferenze RAI accelerarli no scusi se interrotta pesa in abiti del nome la prego dica faccia a faccia no no no anzi in questa qual era la la domanda che ci troviamo con una necessità di fare questa modifica è adesso il ci costa il sembra inattesa dice domande che il pari l'UDA
Però da quanto sentito a questo punto il ministero non si muoverà perché sembra ci sia un po'di confusione sulla perché competente il ministero ma quando si muoverà e che cosa farà l'associazione per appunto ma già ho sentito qualche cosa per insistere su questo fatto perché le modifiche articolo trentadue effettivamente sono importanti
Ecco sul discorso che ecco dà una risposta quest'ultima domanda ricollegandomi muore domanda che era stata fatta anche in in precedenza il avviene questo che i i reparti tre dei circoli questo c'è tutta questa operazione di modifica del dell'assetto organizzativo dei circoli costruzioni non è un fatto neanche nuovo
Dissi mo'ce discende dalla esecutivi tale di una riforma complessiva riorganizzazione ministero delle Poste già avviata da da lungo tempo che ha previsto lo scorporo tipo di quasi tutto il ministero
Nell'Ente Poste sono rimasti solo circa mille cinquecento unità alle dipendenze del del ministero delle Poste e nello scoprono comprese la maggior parte dei dipendenti di circoli costruzione ecco AICESIS
Di quelli destinati alle al reparto ai reparti tre i quali in sostanza vanno a assumere determinate competenze che sono quelle che poi ci interessavano perché ci annoiamo che fare
Esclusivamente con i reparti premi circostanti
Solo che il responsabile del reparto tre poi dipendeva dal direttore del circo Stella oggi invece in pratica non esiste più direttore Circosta non esiste più cieco stesi su un reparto tre che poi opera alle dirette dipendenze del ministero direzione centrale su audizione direttrici questa è la quale peraltro una direzione che potrebbe essere destinata anche a scomparire nel tempo accorpata un'altra direzione centrale però questo è un problema ulteriore Seedorf sarà eventualmente a a venire
Il problema delle modifiche ai sensi articolo trentadue norma che inviterà vigente nel periodo transitorio autorizzatorio ma che invece viene oggi c'è un'altra normativa ma che sostanzialmente analoga anzi più più favorevole anche a al al sistema delle modifiche perché la la completa la chiarisce meglio rispetto articolo trentadue
E semplicemente derivante dal fatto che il ragionamento che facevo
Che il lo stato di concessionario
Si acquisisce con il con le recepimento del decreto di concessione quindi mentre prima si è una situazione di Out soggetto autorizzato ai sensi di legge operare in un certo modo e il ministro aveva dato una delega ai direttori dei circoli a modifiche a all'autorizzare con due decreti uno dei cinque novembre novantanove cinque dicembre novanta a far modificare e a autorità modifiche agli impianti oggi abbiamo una situazione in cui tutto ciò no non ha più nessun valore ovviamente abbiamo dei decreti di concessione che possono essere modificati soltanto e con un atto del soggetto che ha il potere di dar non dare la concessione cioè il ministro
Ora quello che noi infatti suggeriamo chiediamo è che non possiamo certo chiedere che un direttore del Circolo modifichi la concessione perché un'emittente che l'esempio opera a cavallo tra la Campania Lazio non so è la Basilicata si troverebbe con un giorno di modifica la concessione direttore di Roma poggiano dopo la moglie di un altro modo coi Napoli suocero manicomio ecco però invece deve essere possibile che direttore del reparto tre oltre istruire la pratica oltre a dare il parere per la modifica definitiva di autorizzazione provvisoria perché qui
Abbiamo invece a una situazione in cui si deve attenderla a autorizzazione definitiva la modifica la concessione passano tempi lunghissimi lunghissime ma significa mesi mesi mesi se non di più è questa è la è la situazione ce l'ha l'ha
Non è che noi lanciamo che a cui si deve venire fuori ora non c'è da sorprendersi che un Circolo delle costruzioni non abbia segnalato questo perché purtroppo riceve costruzioni a loro volta c'è primo perché non hanno neanche esperti giuridici all'interno del SIOPE organi tecnici e fattivo delle delle delle lacune dell'amministrazione che non hanno poi un apporto legale che sarebbe stato necessario in ogni in ogni circolo costruzioni quanto mediamente in via minimale ma i manca una direttiva organica dall'autorità centrale c'è l'autorità centrale sta limitando prendere atto di queste cose ma a tutt'oggi non ha dato ancora di
Time precise circostanze a chi fa un quesito mai risponde con un telegramma con un telescopio fax eccetera però non c'è ancora l'esposizione il di Cat di carattere generale
Quello che noi cerchiamo di attenerci acquisita perché perché il Ministero faccia una precisa circolare in cui evidenzi tutte le ipotesi di Morini firma possono essere autorizzata motorizzate e così via e perché il ministro faceva bere queste questi sono i punti
Come
Ma se verrà che faccia giuste esiste una legge che dice che amministrazione rame Ramesse seppur
Sa a una vergogna infatti c'è entrata risanamento
No
Se c'era
Il infatti costituite no e non risponde da parte di un'amministrazione trascorsi trenta giorni senza fare nulla costituisce omissione d'atti d'ufficio questo
Se cioè quanto l'articolo l'articolo articolo due da legge duecentoquarantuno del novanta però è anche vero che faceva interpretazione dello giurisprudenza che dice basta che aveva sposato un foglio di carta da un ufficio all'altro costituisce atto interruttivo del ai fini della dell'omissione
Sì
Certo questo credi ceduto giusto però in realtà noi dobbiamo noi ma dobbiamo dobbiamo ottenere dei risultati in tempi in termini rivendiamo tenera isolati ci sia degli organi che sia in grado di dare queste autorizzazioni perché altrimenti noi combatteremo ogni giorno a dire tue omesso e Pato un'omissione d'ufficio di denuncia di rovine però non otteniamo niente questo è il punto in realtà non dobbiamo temere che queste modifiche possano essere attuate questo si può fare soltanto definendo re con un Regolamento queste con una circolare queste procedure e delle dando delle persone che possono ottemperare in almeno in via provvisoria questo per quale quale discorso decide interferenze con la RAI è è un problema complesso tra l'altro metodo sollevato prima anche giustamente mio rimediato il Parlamento problema delle interferenze con ai in da delle emittenti concessionarie ora se uno ha una concessione e ha dei problemi preferenziali con un limite con un soggetto che non ha la concessione oca modifica rapidamente l'impianto quei mittente deve chiudere vedere se c'è un intervento che l'amministrazione postale tempestivo se siamo in presenza di interferenza tra due soggetti concessioni tra due soggetti concessionari a questo punto sia che questi e che e entrambi siano privati o che uno di questi sia pubblici come la RAI a nostro avviso deve deve deve entrare deve scattare la procedura del tenente del coordinamento e della Coppa
Libri d'azione cioè non è che si può pensare che siccome si sta da una parte la concessionaria pubblica allora il privato deve sempre soccombere saggi poi privato e concessionario paga un canone ai diritti ai doveri ovviamente deve S. compatibilità tra compatibilizzazione no
Ho significare soltanto limitare fa soffrire l'impianto privato attraverso riduzione di potenza o altro deve è consistere in una compatibilizzazione interferenze alle che limiti sia uno che l'altro impianto insomma questa è la
Alla la situazione
Ci sono altre domande se non ci sono domande possiamo finire porta io direi che possiamo concludere con un telegramma chiaramente anche con
Quest'ultima se ha delle domande vediamo che poi giriamo intorno a questo enorme pasticcio terrà de non avere regole chiare ma soprattutto di non avere autorità
Che si occupa di applicare queste poche regole che già non sono chiare noi chiaramente avevamo invitato anche il ministro Gambino che ci ha mandato un telegramma vertice spiacente di dover comuni gare che per assunti e indifferibili impegni non mi è possibile partecipare al convegno della R. l'occasione è gradita per inviare cordiali saluti dirette modo molte ragazze per dire che certi problemi esce o portano oggi esce affronteranno ma
Noi
Ma certamente certamente Davide Graziano di essere intervenuti per tutti coloro che non sono soci altri tanto grazie protocollato
Tutti coloro che non sono associati alla R. deciso hanno volti a desiderio di avere maggiori informazioni c'è la segreteria che è a completa disposizione grazie al sonar i particolari
Potete rivolgervi al dottor Maggi che che alla segreteria per avere informazioni sull'attività dell'Associazione su qualsiasi elemento che vi possa interessare
Che