"La riforma della scuola elementare: verifica o controriforma" org. dal SINASCEL-CISL

Lasciare gli ho portato
Dare inizio ai lavori
L'impianto
Il collo
Per cortesia
Devono
Senza
La poesia prendiamo posto
Sì
Ottanta
Però
Il dottor Sartori è pregato di non fare il discolo
Diamo inizio ai lavori comunico
Che l'organizzazione dei lavori di questa giornata
Deve essere
Modificata
In quanto alla presenza del segretario generale della CISL Sergio D'Antoni
Che era prevista
La serata e quindi in chiusura del convegno
Sarà invece garantita
In chiusura di mattinata in quanto da Antonio impegnato a oggi
Nelle trattative con il governo per la riforma del sistema previdenziale quindi è bene che oggi pomeriggio il segretario generale sia a Palazzo Chigi
Ecco questo comporta
A l'esigenza di modificare l'ordine dei lavori che avevamo preannunciato ieri
Per cui la relazione scenari dell'autonomia nuova scuola elementare
Di Dino Cristiani Univela collocata
Nel primo penso nel primo pomeriggio
I lavori della mattinata comunque
Si presentano a mio avviso con grande interesse
Perché questa mattina avremmo la possibilità
Di acquisire dall'amministrazione scolastica e dove forse politiche
Avremo la possibilità di Zico di acquisire lavorò posizioni rispetto ai problemi
Di cui stiamo discutendo in questo convegno e quindi in rapporto alla verifica
Legislativa
Che sulla riforma dovrà essere fatta
Quindi credo che il dibattito che si è che seguirà allora una notevole importanza proprio perché ci consentirà di avere in termini di chiesta le rispettive posizioni
Solo per compiacere
Il dottor Alfonso Lupinacci
Che si trova al tavolo della Presidenza direttore generale dell'istruzione elementare
Direzione generale che peraltro ha lavorato con Grandi impegno
Sulle problematiche di ciò di cui ci stiamo occupando è presente
L'onorevole giavanese che è poi avremo il piacere di a ascoltare
Do la parola ad Alfonso Lupinacci
Signori buongiorno
Prima di
Elaborare un ragionamento
Sulla tematica
Oggetto del presidente convegno consentitemi di esprimere un ringraziamento un apprezzamento e non soltanto
Un ringraziamento
Al signor solo per aver
Voluto
Questo convegno
E devo dire de che
Al primo stralcio
Notevole coraggio
Non insistere in questo periodo e dopo le elezioni politiche
A mantenere ferma la data
Un
Caldo affettuoso e sentito apprezzamento
Per la relazione che il segretario generale ha tenuto ieri
Una relazione ampia articolata profonda sofferta vissuta onesta
Un saluto
Alle autorità presenti ai signori parlamentari
A voi tutti
Rappresentanti sindacali e non
E utilizzo le vostre persone
Per inviare un saluto alla scuola militante
Artefice e protagonista
Del processo di riforma che noi oggi
Di cui oggi discutiamo
E proprio questo processo di riforma della scuola elementare
Si va a inserire
Di un più vasto e complesso rinnovamento
Che richiesto dalla società
Ai vari contesti nazionali ed internazionale
Ed è proprio in questo quadro
Che si va a collocare il cammino percorso dalla scuola elementare
Che il primo settore distruzione che è stato chiamato a dare risposte informazioni
Alle mutate esigenze
Espresse dalla società
E il convegno
E proprio l'occasione
Per cercare di sviluppare anche
Una riflessione generale sulla scuola
Quando si discute di scuola
Sui principi generali siamo tutti d'accordo
Il consenso
è una
Il dissenso viceversa
Si manifesta nelle strategie
Si manifesta nel momento in cui le discussioni si focalizzano sulle decisioni da prendere
Il ministro nell'intervento di ieri con molta chiarezza ha esplicitato il disegno di politica scolastica che intende
Seguire
Affrontare
I temi di politica educativa
Secondo una logica strutturale
Che investe l'intero sistema
Sì a porre con la dovuta
E necessaria caute
Ed è importante
Premettere queste cose
Prima di parlare del processo di riforma che noi stiamo vivendo che noi dell'amministrazione stiamo cercando di governare
E possiamo dire
Senza essere smentiti
Che la scuola elementare ha trovato al suo interno
Le risorse necessarie per realizzare il cambiamento
L'impegno di tutti è stato proprio finalizzato anche principi affiora un altro dai programmi e dall'ordinamento potessero realmente e pienamente realizzarsi
Ma dobbiamo dire anche che a tutt'oggi
Porre
Avendo completato la fase di generalizzazione del
Processo di riforma dell'apparato organizzativo e funzionale dobbiamo ammettere
Che incontriamo che si manifestano incertezze e difficoltà
In parte certamente prevedibili
In parte che si sono un prodotto Mandanda che il processo di
Realizzazione dei che il processo di innovazione diversi andava diffondendo su tutto il territorio nazionale
Il processo di riforma ha dovuto tener conto
Di un padre preesistente
Di vincoli giuridico-amministrativi non perfettamente compatibili e questo lo ricordava anche ieri professor Damiani
Con il nuovo assetto scolastico e ha dovuto fare
Fare i conti con la mancanza di norme più più flessibile
Di risorse finanziario limitate
Di carenze
Di strutture di servizi
Che certamente non possono essere considerati come elementi accessori opzionali
Ma che determinano e i dati del monitoraggio lo confermano pienamente
Una situazione di disomogeneità
Del servizio scuola su tutto il territorio nazionale
E di influiscono
Sulla qualità dell'offerta formativa
Che proprio la riforma doveva garantire rimangono in piedi
Le differenze tra il nord e il sud e in alcuni casi si divarica sempre più questa differenza
E questo si registra non solo nella velocità con la quale si è realizzato il nuovo modello organizzativo
Ma anche per quanto concerne la diffusione della lingua straniera
Per quanto riguarda il livello di apprendimento in italiano in matematica
Che abbiamo interiorizzato in un'indagine che abbiamo realizzato in collaborazione dal Censis sui ragazzi
Di quinta elementare
E queste differenze
Queste disomogeneità forse sono resi ancora più evidenti
Da alcuni tanti che abbiamo acquisito proprio attraverso il monitoraggio
Su diciannove mila plessi circa sette mila e cinquecento e cinquecento registrano i rientri registrano Inter
Il servizio di mensa
Il cinquantotto per cento che i plessi della zona occidentale
Il servizio di mensa
L'undici per cento
Dei plessi delle isole
Registra il servizio di mensa
Il diciotto per cento
Dell'aria al nord orientale
Non delle dei dei persino una rientri pomeridiani il due per cento dell'aria non molto occidentale
Non rientri pomeridiani
L'ottanta per cento
Delle classi delle isole
Non hanno rientri pomeridiani
Il quarantaquattro per cento delle classi
Nord-occidentale registra la presenza dell'insegnamento della lingua straniera
A fronte del ventiquattro per cento delle isole
Del ventisei per cento
Del sud del quarantotto per cento
Dell'aria nord occidentale
Le cifre sono più eloquente di qualsiasi altra commenta
E questo giustifica anche il perché la maggior parte delle classi del sud registrano ancora un orario che attività didattiche vi sono ventisette ore tutte concentrate
Nel tutto è concentrato interno
E dopo questi dati credo che noi veramente
Possiamo organizzare ante il processo innovative della scuola elementare per cercare di mettere in evidenza la cultura politico-istituzionale che è stata messa in gioco
All'amministrazione dalle forze politiche dalle organizzazioni sindacali dalle associazioni professionali
Per gli operatori
Della scuola
Dobbiamo dire che certamente sono mancanti interventi di implementazione delle condizioni che dovevano accompagnare il processo di riforma
Che devono accompagnare il cambiamento che era stata determinata dai proprietari e dall'ordinamento
Non abbiamo inciso sulle condizioni di lavoro
Affronto affronteremo aumentato il numero dei compiti che sono stati attribuiti a ciascun operatore scolastico delle funzioni che sono state attribuite all'oscuro
Non sono stati previsti né incidenti nei riconoscimenti a fronte di maggiori carichi di lavoro di maggiori compiti e di maggiore fu e di maggiore funzione
E la mancata conclusione del contratto certamente al momento uno stato di disagio che si registra nella scuola
Non si sono attivati il dato lo hanno confermato i servizi collaterali al alla scuola la mensa e trasporti servizi personale
Mancando un quadro di sinergia istituzionale e qui dobbiamo registrare mute chiedi
L'azione degli enti locali è stata certamente da allora e soprattutto è venuto a mancare fino ad oggi
Ma il ministro ci ha dato conferma anche che ormai siamo sulla dirittura d'arrivo è venuta a mancare la variabile fondamentale che era stata prevista al momento dall'approvazione dei programmi
La formazione universitaria del ministero
In Italia dobbiamo dire rimane ancora uno dei pochi paesi europei che mandato attuazione più prolungato sistema di formazione in servizio
A ciò aggiungasi che il piano di studi dell'Istituto magistrale
Ovviamente assolutamente non corrisponde più ai nuovi assetti disciplinante della della scuola elementare
Il quadro tracciato molto sinteticamente serve a capire come gran parte delle responsabilità e delle iniziative
è stato fatto il test all'epoca dei fatti giocata all'interno delle scuole elementari
Ai vari livelli decisioni amministrative centrale e periferica scolastico che ha
La direzione del generale nel due mila e le risorse disponibili
è una relazione da quelle che erano in Italia per le priorità ha individuato alcuni campi privilegiate d'intervento cioè Italia concentrando la propria attenzione
Senza ovviamente dimenticare un degli atti gli altri aspetti
E le principali aree sono state and goal degli organici al fine di garantire le risorse necessarie per realizzare il processo di riforma
Il monitoraggio
Che certamente non ha voluto essere un azione di valutazione compiuta a livello nazionale ma soltanto donazioni da Fidenza brinda conoscere lo svolse rivolgersi dei processi
La documentazione d'informazione
Grande cerchiato
Nelle bustine i sistemi di comunicazione
E di provvedimenti accanto alla forma tradizionale comunicazione costituita dalla circolare anche le forme di comunicazione che potessero coinvolgere maggiormente il mondo della scuola gli operatori scolastici
Mi attenti i genitori le famiglie la società civile
Abbiamo sviluppata anche una forte attività di informazione che la riteniamo indispensabile per determinare il consenso intorno la scuola e per la scuola così come abbiente sviluppato la comunicazione con l'utenza
Avviando diffusiva costruzioni la diffusione del documento libretto illustrativo in una scuola più
Come dicevo il monitoraggio
Non e voluto essere un azione di valutazione & compiuta a livello nazionale ma con me e da intendere come descrizione e controllo dei processi
è infatti necessario a creare non soltanto solide basi conoscitive e certamente importante conoscere sapere
E che anche questa rappresenta comunque rilevava ieri anche indi professor Damiano uno una novità
Nel campo delle gestioni anche dei pubblici servizi e soprattutto della scuola
Ma anche è importante per capire le linee di evoluzione di tendenza le aree di eccellenza le aree di di di debolezza sui quali poi innestare interventi compensativi
E sulla base promette risultati conseguiti con un'attenta azione di monitoraggio è stato possibile sviluppare una serie non si attiva una serie di analisi sui vari aspetti della riforma
E come già accennato la sintesi di dati informativi più significativi
E le principali anche osservazioni sono state portate tutte a conoscenza delle scuole
Con una serie di pubblicazioni che sono pervenute o stanno pervenendo alle singole unità scolastiche quale Stato lo scopo quali sono stati gli scopi gli obiettivi dell'iniziativa
Certamente
Come dicevo prima il primo obiettivo è stato determinato dall'esigenza di documentare e di ampliare il dibattito
Ma sarebbe un obiettivo certamente riduttivo si avessimo svolto il monitoraggio non soltanto avendo presente questa esigenza
In realtà abbiamo anche svolto in questa azione per Fassino vecchio e il processo di riforma potesse poggiare su solide basi informative
E poi nello stesso tempo potesse essere sottratto ad opinioni contrastanti ma molte volte con forti accentuazioni emotive spesso da valutazioni anche ideologico
E da una parte ad esempio abbiamo chi pone l'accento sulla riforma a costo zero
Come se i fondi che si spendono per l'aggiornamento che si spendono per i servizi non fosse lo stesso non fossero spesso in via aggiuntiva altri viceversa sottolineano A tredici verso Torino invece come la preoccupazione di garantire i livelli occupazionali dal novanta
Non si può più compatibili con l'attuale con l'attuale un periodo di ristrettezze economiche i dati consentono di discutere di fatti concreti su un centro di allontanare tutte queste protesta in questa notte critiche il più delle volte pretestuose
In fin dei conti avere a disposizione i dati significa spostare l'attenzione da questi problemi
Ad aspetti certamente più significativi di tutto il processo di riforma
E così come
Possiamo osservare mite come già fatte ieri nella sua relazione
Il segretario generale
Che il decremento scolastico
A comportamento
Una grande influenza sull'opera di razionalizzazione del sistema della rete scolastica
Abbiamo avuto una riduzione di duecentoquarantadue circoli didattici
Di circa quattro mila plessi di oltre quindici mila classi con un risparmio nel quadriennio nel bilancio dello Stato di circa novecento miliardi
E a fronte di queste economie economia dobbiamo dire anzi che la scuola elementare ha conseguito
Dei risultati quantitativi costituito dal prolungamento del del tempo scolastico da ventiquattro ore siamo passata ventisette a trenta Ande con l'insegnamento della lingua straniera
La lingua straniera invecchia in partita nel trentaquattro per cento delle classi terze quarte e quinte
Il nell'inserimento del degli alunni portatori di handicap
Che si registra il ventisette per cento delle classi
La scolarizzazione
Diritti imminenti studenti di lingua madre non Italia questo sui dati quantitativi ed in termini qualitativi
E stato onde sviluppato un'organizzazione dell'insegnamento su basi cooperative
E con una pluralità di docenti capace di corrispondere in danno dell'educativi più rispondente ai processi di apprendimento di insegnamento prefigurate dei programmi didattici
Così i dati del monitoraggio contengono elementi di interesse per esaminare la distribuzione del servizio scolastico su tutto il territorio nazionale
E le implicazioni di ordine politico sociale economico e cultura
I dati mettono in evidenza che il cinquanta per cento dei plessi a cinque o meno di cinque classi
Che il sette per cento dei plessi a meno di venti alunni
Chiedo al ventidue per cento ha tra i venti i cinquanta lo
Il ventisette per cento al numero di alunni che vada cinquantuno
Accesso questi sono gli ordini di grandezza del nostro sistema scolastico che noi dobbiamo tener presente nel disegnare le linee di intervento nel valutare complessivamente il processo di riforma
Sì ma rispetto a questi dati quali le decisioni da assumere
Guardi gli aspetti forte da considerare per un servizio educativo e di qualità
Noi non possiamo andare non tener conto delle giuste esigenze delle
Delle popolazioni e dei piccoli comuni che giustamente vedono la scuola come presidio culturale ma dall'altro lato non ci possiamo non preoccupare di creare le condizioni per garantire pari opportunità anche deformazioni da tutti i ragazzi
E nello stesso tempo non possiamo non tener presente che il modello organizzativo quattro su tre e lo confermano tutte le indagini e quindi onde che produce risultati meno soddisfacente dell'interno e di apprendimento
Sono tutti elementi di contraddizione tra di loro
Che giustificano la complessità e lato Physical tante colla quante noi tutti siamo chiamati a misurarci in te tutti i giorni
L'altro aspetto come dicevo chiamiamo curato in modo particolare l'intera la comunicazione con l'utenza
Senza un pieno coinvolgimento senza il consenso dell'utenza
è impossibile portare in taglia corto qualsiasi processo di riforma non soltanto nella fase ideativa ed approva e di approvazione
Ma specialmente nella fase di realizzazione anche sul territorio
E la comunicazione propria costituito un punto d'interesse notevole per la direzione generale
Dal novantatré novantaquattro anta abbiamo distribuito da tutti i genitori e l'operazione che si ripete anche per il mille novecentonovantacinque novantasei
L'opuscolo illustrativo una scura il più una scuola più finalizzato proprio a coinvolgere maggiormente i genitori nella gestione della scuola e nello stesso tempo abbiamo voluto dare
Uno strumento in mano ai direttori per rinforzare il rapporto scuola famiglia ci
E il problema della comunicazione dobbiamo dire si sta ponendo in questo momento
Momento onde della valutazione e proprio con riferimento al documento di valutazione è un problema grosso anche queste per carità
Ci sono difficoltà certamente prevedibili forse un tempo oltre il dovuto
E il documento di valutazione
Introdotto anche quest'anno né per la prima volta ha una forte con ha una forte connotazione professionale
Che mette in evidenza la complessità del processo di insegnamento e l'apprendimento in tutti i campi in cui questo si dispiega
Dell'istruzione
Dall'educazione della socializzazione degli alunni
Ha inteso rispondere a quei criteri di trasparenza
Tanto invocati in tutti i servizi pubblici
L'esigenza esigenze di tale portata e di non facile soluzione
Stanno richiedendo agli insegnanti un impegno di mediazione comunicativa
Nei confronti delle famiglie
A un intanto ancor di più i carichi di lavoro
L'impegno delle scuole
E perplessità che sono sorte in questo primo periodo di applicazione su alcuni aspetti del nuovo sistema di valutazione sono oggetto di sistematiche azioni di verifiche di modifiche di ascolto da parte della direzione generale
E a tali azioni la direzione generale intende perseguire decisioni volto al miglioramento dell'innovazione
Che tengano conto per gli effetti d'impatto e di di che degli studi che nel frattempo sono stati acquisiti sull'argomento le linee di lavoro della direzione generale sono quelle tracciate nella circolare del dieci febbraio novantacinque la numero quarantotto
L'altro aspetto strategico sulla palla direzione generale anche molto insistito è stata la valorizzazione delle risorse professionali
E abbiamo puntato andò proprio con determinazione compiendo e totale convincimento sulla valenza valorizzazione delle contrade le risorse professionale
Perché siamo pienamente convinti che la qualità del servizio è strettamente connesse collegata con la qualità delle delle competenze degli attori del sistema
Certamente non possono e non debbono essere mite considerate le uniche varianti
Non dimentichiamo che certamente quelle connesse all'organizzazione e al governo della scuola sono di pari importanza hai una scala di priorità noi in dicembre porta tende a dare la precedenza antica al alla variabile risorse valorizzazione delle risorse professionali
Obiettivo quindi otto le iniziative intraprese è stato proprio lo sviluppo professionale degli operatori della scuola
La direzione generale con il progetto pluriennale per tutti i direttori didattici in servizio
E il progetto di formazione in servizio per il neodirettore ha inteso Mutu offrire sistematiche opportunità di formazione a tutto il personale direttivo
Così come sono finalizzate a ricostruire la robusta in lire a consolidare la competenza professionale dei docenti i progetti formativi concernente la continuità educativa e la valutazione
Il progetto di educazione al suo nome alla musica non questo e tutte le iniziative sono interconnesse andiamo al acquisizione delle competenze necessarie per garantire l'insegnamento della lingua straniera
è strettamente connessa secondo il nostro punto di vista con una le politiche strettamente connesso
Al discorso sulle politiche scolastiche sono state eseguite è il discorso dell'autonomia
L'autonomia didattica chi ricerca e di sviluppo è una risorsa in più a disposizione della scuola
è una garanzia deve essere una garanzia per il consolidamento e lo sviluppo del processo innovativo della scuola elementare
Dobbiamo dire che la scuola elementare sta già sperimentando anche speranza di flessibilità gestiti della programmazione educativa e didattica nell'organizzazione dell'insegnamento e delle risorse
Ma è pur sempre un sistema di vincoli editoriali
Pongo un tema discorso dal Progetto e della valutazione ancora non hanno un pieno diritto di cittadinanza ci auguriamo un perché con l'autonomia questo diritto di cittadinanza posso dire afferma assente in pieno
Il sistema dell'autonomia è certamente un sistema complesso che comporterà una ridefinizione delle competenze e delle responsabilità
Che i vari soggetti sono chiamati a svolgerle che comporta cioè necessariamente una riflessione sui profili professionali ed un'analisi delle nuove esigenze ed urgenze formative
L'atto l'autonomia
Chi non pongono inserisci un quadro organico ed anch'io di riforma del sistema scuola scritto finalmente consentirà di superare il centralismo burocratico che da più parte viene denunciata e al quale vengono addossato tutti i mali del nostro sistema scolastico
Ma il trasferimento di responsabilità al centro alla periferia
La redistribuzione delle responsabilità tra i granelli tra i vari livelli di governo amministrativo lo smantellamento delle procedure burocratiche per sostituirlo con un altro e più flessibili
Sono competitivo richiedono competenze
Che non si improvvisano
Ed attitudini che deve essere possedute dal sia dalle scuole che dall'amministrazione
Dunque il cammino percorso in questi anni e mi avvio a concludere
Non può dire che possiamo anche definire Brehme dimostra la necessità che ha documenti programmatici di alto profilo
Culturale debbano corrispondere poi decisioni di politica scolastica culturale e istituzionale coerente ed integra ma anche che nella scuola elementare è stato possibile un processo di cambiamento che per altri settori scolastici è stata sempre differito nel tempo
Le valutazioni
E Bilanci a dieci anni via di approvazione anche ad esempio dall'approvazione dei dei programmi
E a quattro anni dalla centoquarantotto
Hanno un senso nel sottolineare non solo le cose fatte ma quelle che restano da fare
E necessario delineare un po'lo sviluppo di strategie
Che corrono lungo e le difficoltà che sono interi sotto ad essere maggiormente evidenziabili e ricorrenti
Non possiamo ante non riconoscere la complessità di questo processo di innovazione
Il percorso è difficile a ciascun livello amministrativo centrale amministrativo periferiche a livello scolastico la difficoltà non risparmia nessun settore non risparmia nessun soggetto nessun nessun piatto rende di questo di questo processo ma riconoscere gli ostacoli
E il primo fondamentale passo per prece per procedere
Con un approccio sistematico e rigoroso
Alla costruzione di un atteggiamento valido ed incisiva
Ad un'analisi sempre più ricevute più lucida di strategie e di azione
Alla individuazione di più ampi livelli di condivisione di responsabilità
Ai quali chiedere certamente decisioni coerenti per la scuola italiana e in modo particolare per la scuola elementare grazie
Ma io ringrazio il dottor Gubinelli sì
Non tanto e non solo per il contributo che ha voluto portare a un nostro convegno
Lo ringrazio
Egli esprimo quindi un grandissimo apprezzamento
Per l'opera che da anni sta compiendo
E per il tipo di
Relazioni che riuscito
A mettere in atto con le organizzazioni sindacali
Una cosa va detta con grande chiarezza
Il sì nasce CISL ha trovato sempre del dottor Del Duca Lupinacci
Un interlocutore attento sensibile estremamente impegnato vorrei proprio e consentitemi una battuta che le controparti tra virgolette del sindacato fossero sempre così gas ancora
Riprendiamo
Invito
L'onorevole Valentina Aprea
Rappresentante di Forza Italia
Sottolineo il fatto
Che non è un male è qualificata persona di scuola quindi questo certamente è un dato significativo ed importante
Grazie
Anzitutto saluto tutti gli intervenuti e ringrazio particolarmente nasce la CISL
Proprio perché credo che
Sia sotto gli occhi di tutti che il ruolo svolto da questo sindacato e comunque dal complessivamente dei soci dagli scritti eccetera sia stato un ruolo molto importante per la scuola elementare
Per gli operatori scolastici ha seguito passo per passo l'applicazione della riforma con monitoraggi seri ha sostenuto i docenti
E soprattutto ha favorito studi e ricerche che oggi ci sono stati consegnati e presentati che hanno sicuramente favorito appunto con l'aiuto di pedagogisti ed esperti del nostro Paese l'evoluzione di del della riforma e soprattutto della scuola elementare
Quindi detto questo sicuramente con con animo sincero
Ecco vorrei avanzare però delle critiche al titolo che è stato scelto per questo incontro verifica o controriforma e vi spiego perché
Ecco io credo che sia corretto vivere questo momento non in termini di contrapposizione
Proprio perché
Questo deve essere un momento di valutazione della riforma e allora io non accetto o quanto meno a livello personale parlo evidentemente in questo momento a livello personale che si debba essere o d'accordo con il verbo della centoquarantotto oppure ecco diversamente si è conservatori per dire a favore del maestro unico diciamo subito quello che ho ecco appunto questi per intenderci
Ecco queste sono sono delle questioni io credo che almeno chi ha un minimo di consapevolezza di quello che è successo negli ultimi anni la scuola elementare
Non possa proprio accettare quindi io credo di parlare a livello personale ma sicuramente a livello anche politico
Allora le cose non stanno è in questi termini
Come sostiene Popper però evidentemente importante fare anche qualche riferimento ogni Tieri è valida me e anche falsificabilità allora se questi quattro anni di applicazione
Hanno evidenziato e punti deboli delle centoquarantotto soprattutto dei limiti organizzativi didattici non ci si può trincerare dietro una difesa ad oltranza della legge e non intervenire
Dobbiamo invece favorire un'inversione di tendenza rispetto a questo modo di affrontare le riforme nel nostro Paese allora si impiegano decenni per apriva per approvare norme e leggi di riforma
E poi si pretende di far trascorrere altro tanto tempo per modificarle investimenti il più delle volte di difese corporative che nei tempi che hanno invece l'innovazione l'evoluzione positiva di modelli gestionali
E didattici di lavoro ecco io credo che invece proprio la valutazione la possibilità di intervenire per migliorare la legge sia un punto forte della centoquarantotto
E allora
Ben vengano momenti come questo
Vi è un'analisi di valutazione e di confronto senza aver paura di dire ad alta voce quello che va bene nella scuola elementare perché comunque la scuola elementare e va bene
E vi parla una persona che appunto ha dedicato una vita la scuola elementare
Quasi vent'anni di servizio
Ma hanno bisogna anche avere il coraggio di dire quello che non va bene o quello che non c'è mai stato mi riferisco in particolare
A quelle zone del Paese in cui l'applicazione della riforma e avvenuta sulla carta o meglio sugli organici
A livello di organici ma poco o nulla eccome dato rispetto al passato soprattutto dal punto di vista dei bambini degli alunni della giornata scolastica
Allora in tal senso ben venga la revisione parlamentare che introduce in senso reale la flessibilità della norma a fronte di un vecchio modo di concepire
La norma le leggi come strumenti appunto rigidi fortemente vincolanti del venga la delegificazione anche nel nostro Paese
Siamo proprio convinti che il Parlamento deve evitare di immischiarsi in una produzione legislativa particolareggiata e su questo punto ci confrontiamo continuamente nella Commissione parlamentare nella settima
Servono decisioni di orientamento di principio che lascino nel nostro caso alle scuole e alle amministrazioni sperimentare soluzioni adeguate
Forte invece deve essere appunto l'impegno del Parlamento nella definizione degli strumenti di monitoraggio di valutazione di controllo di tutto il sistema in modo da intervenire tempestivamente con aggiustamenti modifiche e nuovi orientamenti
Per concludere allora questa mia prima quasi valutazione dico no alla Controriforma
Perché significherebbe ignorare tutto il cammino fatto finora e vanificare anche tutto quello che di buono ed è positivo si è fatto finora
Se invece ad interventi migliorativi correttivi Al Modina modi di gestire le situazioni di apprendimento nella scuola elementare
Tenendo conto questa volta non solo e non tanto le esigenze dei docenti degli operatori della scuola dell'amministrazione i problemi della gestione del personale da parte dell'amministrazione ma degli alunni
Per me è una nota polemica cercherò ora di dimostrare l'importanza dello spostamento dell'Asse della riforma dalla scuola agli alunni
Allora in queste considerazioni porto appunto la testimonianza diretta
Delle mio lavoro di direttrice didattica nella provincia di Milano da un lato mentre dall'altro avanzerò delle soluzioni politiche che si rifanno in modo esplicito alle proposte di politica scolastica del movimento che rappresento Forza Italia
Testimonianze innanzitutto vorrei fare una premessa ecco premetto che ho vissuto con entusiasmo e convinzione l'applicazione dei programmi prima
Ed è la riforma poi io ho cercato di trasmettere in tutti i modi possibili quelli che mi erano evidentemente consentiti
Questi atteggiamenti ai docenti di capi d'istituto all'amministrazione provinciale agli ispettori tra l'altro ci sono tanti amici in sala che sanno che queste cose le abbiamo fatte davvero
Ecco però mi sono scontrata
è come resistenze al cambiamento ahimè soprattutto da parte della scuola in molti casi degli operatori scolastici
Ma soprattutto dell'amministrazione e mi son dovuto arrendere ma in tante occasioni
Di fronte ad ostacoli appunto amministrativi il di interpretazioni d'interpretazione delle leggi e non ho potuto fare altro che è necessario il fallimento dei dei dei miei sforzi dei miei interventi che si trasformavano però attenzione insuccessi della scuola perché c'è un vissuto personale
Come responsabile evidentemente però poi alla fine c'è un vissuto percepito dall'esterno che il fallimento della scuola che propone l'offerta formativa e che fallisce nella proposta
Qualche esempio proprio insomma oggi credo che dobbiam fare propria questa analisi
Insegnamento della lingua straniera
Io credo davvero nel nell'introduzione nell'importanza dello studio di una seconda lingua a partire dal livello della scuola elementare
Bene un esempio rispetto a questo insegnamento il diario e non solo per niente garantiti più nulla
A fronte di un investimento finanziario pesantissimo dell'amministrazione che ha garantito corsi di riqualificazione o di informazioni i docenti
Per questo tipo di insegnamento noi abbiamo avuto io una gestione di queste competenze individuale del personale che veniva formato vale a dire che il docente formato con i soldi con denaro pubblico
Può quindi con investimento da parte dell'amministrazione della pubblica amministrazione poteva decidere a fine corso dispense o spendere questa competenza a favore dell'utenza
Non solo ma poiché spostarsi di trasferirsi nell'arco del triennio di formazione da una scuola all'altra
E estrazione non ha sepolto voglio un rapporto mai compensare queste queste questi trasferimenti allora cosa succedeva
Tu capo d'istituto cosa succede credo che adesso un anno e mezzo che non dirigo più scuole elementari però e lei dirà Biden vi racconto la mia esperienza cosa mi succedeva organizzato prevedeva questo tipo di insegnamento
Nelle classi del secondo ciclo garantendo una formazione un'opportunità formativa alle famiglie magari in quarta elementare insegnante per motivi personali
Si trasferì bene i bambini i bambini non avevano più la possibilità a me è successo le parlo di due anni fa se poi invece in questo modo sta in questo tempo l'amministrazione ha corretto il tiro non lo so però sicuramente a me insuccesso
Allora ecco voglio dire non è possibile
Non è possibile
Ora vediamo anche ai ai diritti dei docenti però attenzione stiamo parlando complessivamente di una riforma dell'applicazione della riforma poi dopo sicuramente occorre prevedere incentivi di e i testamenti azioni ricandiderà attenti a una specializzazione in più cinque per chiediamo maggiore con
E nella famiglia allora
Sicuramente quell'anno io ho contestato il fallimento
Perché non sono riuscita a garantire la prosecuzione insegnamento previsto dalla riforma il nonno non propri sostituire occasionale che il programma per grazia ricevuta era capitato nel circolo chiudo la parentesi
Questo crea appunto di servizio e frustrazione non sottovalutiamo questi aspetti
Altro problema rapporto molto tempo pieno non è non è ancora definito non entro nel merito perché arredi faremmo sera stanno decidendo il TAR del Paese dico solo questo ricordo agli amici presenti che stanno decidendo TAR del Paese
Va bene sul rapporto mal digerito bello il modulo al tempo pieno molti realizzazione del tempo pieno sì no
Ancora
Sul tempo scuole ci sono ancora delle differenze notevoli tra nord e sud
L'abbiamo detto mai considerate soprattutto in virtù del possibilità che è stata data di prevedere il funzionamento dei moduli con tre docenti su due classi in orario esclusivamente antimeridiana cioè la legge lo prevede quando le strutture mancano però io vorrei far presente che al Nord con lo stesso pentito di in alcune realtà mi rendo conto in alcune realtà infatti per la conclusione sarà proprio questa
E ispettori e gli amici che lavorano al nord o che comunque sono a conoscenza di questi trazioni sanno che nordiche diciamo la verità
Contro i docenti su due classi si riesce a organizzare un tempo a scuola di cinque mattine e tre pomeriggi
Con tre rientri pomeridiani allora capite che non è possibile far valere le stesse norme per docenti che vengono così utilizzati
Rispetto a docenti che utilizzano questa presenza questa professionalità che spendo questa presente questa professionalità solo in orario antimeridiano e mi riferisco giusto per non far e crestato è chiaro ma voglio essere più precisa anche al discorso per l'applicazione del dell'Artico del comma nove dell'articolo cinque del le sostituzioni né supplenza basta mi fermo qui
Ancora qualche dato
Nel decennio mille novecentottanta mille novecentonovanta agli alunni delle elementari sono passati da poco più di quattro milioni ad un milione ottocento mila con una flessione del trentuno virgola tre per cento
Nello stesso periodo i docenti sempre da scuola elementare sono cresciuti di circa sei mila cinquecento unità condizionamento del non vi è più che il due cinque per cento
Sull'ultimo concorso magistrale messo a ruolo quindici mila nuovi docenti quindi con l'esercito in crescita a fronte di un calo democratico unico demografico unico al mondo
Un esercito scusate scusate io vorrei farvi capire che sono dalla vostra parte vorrei farvi capire
Va bene va bene parlare poi valuterete grazie
Fatemi almeno finire poi dopo valuterete
Perché altrimenti devo pensare davvero che c'era di controriforma e quindi non rinuncio all'intervento
Con l'esercito un esercito in crescita abbiam detto mal pagati l'Italia il Paese che paga divisive propri maestri agli inizi a metà carriera e lo sappiamo l'esercito tuttora osta i dati Unesco dell'ottantanove riguardanti la percentuale delle donne a scuole militari vedono in prima posizione il nostro Paese con l'ottantanove per cento di prevalenza femminile nella professione
Ed è poi questo tasso sta aumentando anche tre direttori didattici un esercito insieme
Fortemente ideologizzato
Perché gli insegnanti sono ben consapevoli del calo del proprio prestigio sociale del resto è difficile che un ceto sociale si possa considerare appartenenti all'élite se la sua consistenza numerica sfiora illusione di persone
E allora consentitemi
Di fare un non ancora una presi una considerazione ancora più pesante però consentitemi perché è possibile poi partire da questi aspetti
Duri e diciamo negativi della realtà parli partire per costruire per vedere che cosa invece di che cosa abbiamo bisogno di che cosa ha bisogno la scuole elementari di che cosa hanno bisogno e docenti e i bambini e gli alunni
Il grande merito delle politiche occupazionali garantiste praticati in questo paese nel nostro Paese è stato proprio quello di aver saputo bilanciare la caduta del prestigio e bassi stipendi
Con l'alto livello di secoli trazioni con la mancanza pressoché totali di controlli e di verifiche
Collina mobili visibilità anche nel a fronte della deresponsabilizzazione professionale più ampia in sostanza miscela di posto sicuro passi controlli ridotto orario e vastissimo stipendi
Sembra attenere però dobbiamo vedere se quello che vuoi
Volete che noi vogliamo che soprattutto e se quello di cui la scuola elementare ha bisogno per funzionare e per recuperare veramente il ruolo storico e di prestigio che ha sempre avuto in questo Paese
Ancora
Un altro dato invece confortante
Va sottolineato e va ricordato riguarda i belli in generali soddisfacenti del profitto scolastico nelle aree disciplinari forti
Vale a dire l'italiano in matematica confrontati tra gli alunni che hanno studiato secondo il vecchio ordinamento e luogo
E quindi abbiamo letto nella recente ricerca della dire Lemme righe quadretti
Nel novantaquattro condotta dal Censis per il ministero che appunto tra le classi organizzazione modulare e le classi a tempo pieno ora tempo tradizionale scusate per i professionali la differenza non è significativa tuttavia le classi a modulo
Presentano per la prova di italiano un lieve vantaggio
Fanno eccezione i risultati raggiunti nell'ortografia per quanto riguarda la prova di matematica le classi a tempo tradizionali superano significa teneramente moduli nel calcolo nei perimetri e arene decimali
La situazione si inverte per la probabilità è la statistica esattamente nella scrittura di numeri a soluzione il problema nelle figure geometriche in logica ed insieme i due gruppi sostanzialmente si equivalgono queste risultati dello di una ricerca della dipendente
Allora e ciò che invece allarma di più e richiamo a rischio di sovraccarico didattico se non viene provocato da obiettivi piuttosto ambiziosi e dalla rotazione dei docenti che mi rende agevole la programmazione dei tempi di studio e dei tempi di recupero degli alunni
Con l'aggiunta del permanere di carenze nella necessaria differenziazione delle proposte educative rispetto agli stili e ritmi di apprendimento dei bambini
E secondo il Censis la riforma richiesto notevole impegno alle strutture scolastiche
Laddove le strutture ed erano in grado di affrontarlo i risultati sono stati senz'altro positivi mentre nelle situazioni precarie io ambientato nello stress dell'organizzazione
E si sono verificati scarsi risultati degli alunni in sostanza e quindi mi chiedo davvero
Di riflettere le scuole che erano già avvantaggiate hanno ulteriormente arricchito con l'organizzazione modulare
La qualità dell'offerta formativa le altre
E quelle del cosiddetto disaggio vitali hanno dovuto soffrire ulteriormente le forti carenze infrastrutturali hanno sovraccaricato gli alunni di tempi didattici insostenibili hanno aumentato lo stress complessivo dell'organizzazione scuole
In poche parole
Chi stava bene stanno meglio ci stava male sta peggio
E allora che fare
E siamo al piano politico
Secondo noi non può valere una soluzione per tutti i casi per tutte le scuole
Il problema non è mantenere tre docenti su due classi due docenti su una classe tempo pieno oppure stabilire se ce ne devono essere cinque sei perché poi comunque in alcune realtà si arriva anche a queste presenze plurime
Il problema e la funzionalità delle presenze
La professionalità che in gioco Rispetto e qui secondo me è la svolta al progetto educativo e alla fine e alla opportunità formativa
Cioè non si può continuare a gestire una realtà scolastica con un ufficio postale
Calcolando soltanto in base a livelli o calcoli aritmetici il rapporto applausi docenti sono in realtà vive le scuole le crepe e le le le classi con esigenze formative e didattiche diverse
Ed è dalla diversità delle scuole e degli alunni che occorre partire
L'altezza del notaio un valore noi abbiamo sempre saltato uniformità
Organizzative burocratica e poi però dobbiamo registrare livelli altissimi di dispersione scolastica il nostro sistema io col sistema al mondo alle in Europa sicuramente che registra tassi elevati di dispersione certo
E nuovi un sistema uniforme deve valere per tutti le e lei l'organizzazione e e i rapporti sono devono essere aritmeticamente dalle considerati allora consentitemi anche qui che in questo caso di fare ricorso al ad una giuria
Ai hakka dimostrato più pratiche l'impraticabilità della pianificazione centralizzata sostenendo che le conoscenze particolari di tempo e di luogo sono disperse tre milioni e milioni di uomini
E non possono essere centralizzate il contadino della campagna
Pavese
Solo quel contadino sa quando la somma comunque deve essere Panetta piuttosto che il medico di campagna
Il medico condotto che si trova di fronte almeno un paziente che sta per avere l'infarto sicuramente riesce a diagnosticare prima di altri medici questo rischio questa malattia perché la conosce
Trasferendo allora questo principio dalla distribuzione sociale delle conoscenze
In campo economico all'organizzazione scolastica
Andiamo allora soluzioni soltanto idee in quel tempo in quel luogo può risolvere i problemi
Nel nostro caso soltanto che li divide in una scuola il direttore didattico l'insegnante di classe genitore possono queste realtà possono trovare le soluzioni ai problemi dunque
Non lo spieghiamo lo passaggio leale
Dalla logica delle circolari che hanno gestito finora in quel nostro sistema scolastico
Ad una logica del problema la logica delle circolari la logica burocratica e insensibile ai problemi no per cattiva volontà ma perché non può tener conto nelle situazioni specifiche
La logica dei produttori e la logica della responsabilità decentrata che sola biologica soluzione Bossi
A questi problemi
Allora cosa chiediamo un passaggio dagli organici alla dotazione del personale alle scuole individuando certo ma Massimo ci mancherebbe in relazione di dotazione del personale
Ma in relazione attenzione privilegiata rametti a parametri astratti definiti una volta per tutti per legge prima all'offerta formativa reale
Quindi in rapporto al tempo scuola
Effettivo e non ipotizzato degli alunni
Il rapporto alle competenze ed alle risorse umane realmente presenti e non già previste soltanto se io no no l'insegnamento della lingua o no no all'insegnante competente ad insegnare leggo nella lingua straniera
Non sicuramente non dobbiamo ma debbo giustificare questa cosa non devo aspettare che sia qualcun altro decidere per me o o a sostituire in questo tipo di carenza parlo di tutto per sopperire a questa carenza ma in ogni caso se non posso dare la lingua straniera Patrol dare denaro tra se ci sono docenti che hanno altre competenze tra l'altro le competenze secondo e sono state storicamente penalizzate e non considerate nel nel nostro sistema e chi ha voluto spendere la in una competenza seconda
Nella propria classe o nel proprio presso la fatto volontariamente per entusiasmo e per passione noi crediamo che si debba punto riconoscere questo tipo di impegno a livello professionale e ripeto costruire con le risorse umane effettivamente presepi cercare se possibile anche dallo sterno tutte le risorse per un progetto educativo completo
Ma valorizzare le competenze sommerse che pure ci sono nelle scuole ma con adeguati riconoscimenti
E allora capite che in questo senso il controllo deve avvenire dal basso
Dell'efficienza della scuola non dall'alto non attraverso le circolari o attraverso un controllo fittizio
Piuttosto l'amministrazione anzi un compito quello di creare un servizio nazionale di valutazione
Allora attraverso questo servizio potrà valutare la produttività del sistema e la valenza delle scelte fatte a livello decentrato non attraverso un'applicazione numerica di di personale che gestisce ripeto in modo astratto perché troppo lontano dalle realtà
Ecco perché noi diciamo che per questo per questo Moggi per tutti questi motivi essi importante prevedere predisporre aggiustamenti però serie introducendo appunto questo
Baget l'orario dei docenti per esempio delle delle delle Baget orario dello dell'insegnamento nelle scuole piuttosto che altri strumenti flessibili flessibili perché non ci siano più differenze tra chi lavora tanto ebbene e chi lavora poco e male perché succede questo e lo sappiamo non dobbiamo avere paura di dire queste cose quando siamo in una in un momento dimensioni in un momento storico
Perché non fa giustizia nessuno
E ma soprattutto ora sicuramente aggiustamenti però tutto questo piedi delle divisioni di tutti gli ordinamenti a partire dalle elementari ma riconsiderando la materna la scuola materna e anche la scuola secondaria superiore potranno trovare una nuova illogica una nuova soprattutto delle nuove soluzioni soltanto se verranno se saremo capaci perché a questo punto comincia a vedere delle perplessità
Di varare in questo Paese delle riforme venti più importanti e di spessore che siano appunto in grado di capovolgere questi rapporti che noi adesso subiamo tra centro e periferia
Allora mi riferisco a un processo di riforma
Che conceda autonomia alle scuole a partire dalle direzioni didattiche
Un processo uniche veda sicuramente un una nuova ridefinizione di concerto pubblico
E quindi scuole in competizione ma dove la competizione sana tra Progetti educativi che sono in sana competizione proprio per fare emergere quello che di positivo e non valido docenti sanno e possono dare alle nuove generazioni
E quindi un discorso anche di apertura le parità ma un discorso è questo mi sta più a cuore e con questo spero di poter cancellare così dalla vostra mente l'idea che io possa essere contro il personale ecco una vera seria politica del personale di una seria dove si cominci a parlare l'ha detto anche il direttore Lupinacci di seriamente di di informazioni iniziale
Con titoli di studio superiori con una formazione quindi universitaria d'informazione in itinere in servizio garantita non fittizia anche questa volta ma soprattutto di carriere che siano previste carriere con riconoscimenti anche quindi economici nel nel corso dagli anni più si dà più si deve aver e soprattutto con nuove modalità di accesso non abbiamo bisogno di chiamare l'universo mondo per
Anche per reclutare docenti abbiamo bisogno di gente
Selezionata preparata motivata e che guardi con serenità e con entusiasmo anche nel due mila alla carriera nella scuola elementare grazie
Grazie all'onorevole Aprea io mi astengo
Giustamente no non lo dico questo in termini generali ovviamente non riferendomi all'intervento dell'onorevole mi astengo credo giustamente da ogni commento
In quanto siamo qui in fase di ascolto
Per tentare di capire
Quelle che potranno essere le posizioni delle forze politiche rispetto alle tematiche di cui il convegno ci sta occupando quindici siamo qui in fase di ascolto
Invito a un cortesemente al microfono
L'onorevole Fortunato Aloi
Già sottosegretario alla pubblica estorsione
Nel precedente governo
Io non
Sale al numero
Cercherò solo
Di sottolineare
Alcuni aspetti importanti
Dell'argomento cioè all'oggetto di questo nostro incontro intanto grazie
Per l'invito
Un grazie anche per il tema che simpaticamente provocatorio
Ma è bene che lo sia
Perché certamente su questioni che attengono
Ad una
Tematica estremamente attuale e nel contempo estremamente problematica quale quel relativa alla scuola elementare
Certamente ci si pone e ci si deve porre in termini problematici
Un salotto
L'amico direttore Gialoup Dinacci a cui esprimo mio compiacimento e ho avuto il piacere di apprezzarne
La sceriffa la preparazione su tutto il senso di responsabilità
Vi posso dire che ha tanti problemi che attengono alla scuola inventa la mia non è piaggeria
Hanno trovati nude al suo buonsenso
Il suo senso del realismo
La capacità di sbloccare situazioni a volte difficili
Perché credo che in fondo il problema la questione scuole elementari sia la questione principe tutta la scuola italiana
Io non mi stanco di ripetere che una scuola quale che sia
A quale che sia a livello
La si guardi e la si ponga e la Scollo che se non pone in termini centrali e prioritari la scuola elementare non c'è riforma che possa avere un senso ed un significato quindi centralità della scuola elementare
Quindi capacità di cogliere al di là delle analisi spesso fredde
Spesso stereotipate
Quelle che sono le motivazioni di fondo
Che stanno alla base
Di una scuola che certamente ha visto lo ha conosciuto ha vissuto
Anche degli errori storici
Io faceva parte del comitato ristretto la Commissione Fassino tanti ma tanti anni fa ma anche prima quando
Nella sesta legislatura discutevamo
Dalla
Di scuola
E mi ricordo che allo la demagogia imperante
Pensava di dare risposte non tenendo conto di una cosa sola o di due cose importanti
Intanto dell'allievo
Bambino
Fase evolutiva delicata e poi il docente elementare l'educatore perciò non mi stanco di chiamarlo educatore appartengono a scuola aveva colto
E ancora ritiene che il metodo
Che spesso viene a costituire un momento in cui
Le dissertazioni
Le dolci morfologia varie con tutti i risultati li ricordate tutte le teorie migliori
I logaritmi equazioni esponenziali applicata la valutazione tutte quelle cose che sembrava appartenessero veramente a un pianeta lontano diverso dal nostro perché provenivano indubbiamente da le esperienze di altri Paesi perché spesso uno dei limiti i nostri ma credo di non tenere conto della nostra realtà del nostro patrimonio storico culturale e didattico dal quale partire accentua per andare avanti
Invece mutuando così tout-court spesso esperienza di altri Paesi che ha sempre gli stessi perché sono superate quando queste esperienze arrivano nuovi questa è la verità vera perché non si può prescindere da quella che è la nostra storia fresco diceva italiani Elio senza le Storie cioè alto anche in questo caso credo che l'appello Fosco li hanno avrebbe un senso ed un significa
Così quando mi ricordo parlavamo di modo io dissi stiamoci un pochino attenti nonché io mi rifiuti di fronte alla logica del ma stiamoci attenti
Guardiamo all'Italia la realtà italiano al nord e al sud le situazioni di difficoltà
A fatti anche conflittuali ci sono tanti ma tanti insegnanti valorosi
Ma quante gelosie non si scatena una quanti momenti con convinzione concorrenziali quante posizioni di di prevalenza spesso finiscono poi per incidere dove ma incidono certamente in quella che è la formazione dell'allievo è chiaro
Perché quando il ragazzo ecco a me piace appartengo alla vecchia scuola un'antica scuola non vecchie ha un ragazzo si diceva sei ma questa cosa questa cosa vedi che è un tantinello sbagliata no no no mi diceva
E io mi ho insegnato anche all'università sa l'ha detto la mia maestra elementare il mio maestro elementare retorica cose d'altri tempi
Non lo so
Fatto sta c'è una certa formazione quell'incontro ad anima di cui parlavo è un filosofo e pedagogista
La scintilla che scocca quando il docente e l'allievo si incontrano sono le momento incerto cioè appartengono ad altra realtà ritengo appartengono a un momento importante che è quello della centralità del docente educatore che per me è un fatto importante io non ho rifiutato la logica dei motori però dico qualche attenzione diceva allora mio amico Fassino qualche attenzione è necessario che ci sia evitare che si possono verificare situazioni per cui le conflittualità poi andranno a ritorcersi su processo di formazione dell'allievo
Queste cose Paolo incerto non si verificano dappertutto ma in molte aree del paese si verificò nella mia Calabria si verificano si verificano non in maniera diffusa ma ci sono anche perché su certe tematiche io ritengo che il Polo si di fronte al problema essenziale
Cioè quello
Di guardare
All'obiettivo l'obiettivo di una scuola che intanto è un senso un significato in quanto guarda las propria problematica intermedi globalità perché in questi anni diciamocelo con franchezza quale riforma organica globale dalla scuola italiana è stata fatta
Due sono riforme la Casati e la gentile per il resto tutto ha preceduto sul terreno del frammentari Rismondo
Dell'episodio cinismo di logiche che poi sono state le logiche particolari per usare un linguaggio ogni termine Guicciardini hanno e quindi l'incapacità lo devo dire con molta franchezza evoluto la responsabilità di occuparmi come sottosegretario e vi posso dire che quotidianamente noi scontiamo conta alcune realtà tant'è che ho detto rivisitiamo la scuola elementare
Rivediamo anche per accavallare le cose che vanno
Anche perché tutto ciò che è ancora il valido ed attuale
Nessuno lo vuole spingere però vediamo che cosa c'è da fare come integrare quale risposte dare
Alla questione dell'insegnamento la lingua dice la mia amica Aprea mai andato devono ricordare che l'italiano in molte zone d'Italia la prima lingua straniera
è la prima lingua straniera l'italiano una battaglia in difesa dell'italiano che parta anche dalla scuola elementare voleva buttare via Caroli
Io ho costituito una commissione per la difesa della lingua italiana ma militando le migliori energie intellettuali gli studiosi gli italianisti del TC Barrichello
E nel contempo dico ma scusate mi la lingua straniera il discorso delle cinquecento euro lo ha messo deviatore Lupinacci
Ha approntato un lavoro di grande serietà scientifica dimostrando come solitamente in questa direzione il ministero ha fatto tanto parole la distribuzione geografica dei docenti interessati alle cinquecento ore io credo che ancora una volta i moduli organizzata pronta antibomba penalizza non andiamo alla ricerca delle cause parte motivo certamente c'è qualche motivo c'è come c'è un motivo che nel mentre noi andiamo a parlare di riforma della scuola elementare sintonizzarsi un tantinello al recupero della lingua latina nella scuola media
Ma è un antico che non mi si venga a dire che retorica non mi si venga a dire che retorica
Perché a me l'uomo tecnologico non sta proprio bene
L'uomo completo l'integrale mi sta bene laddove umanesimo e scienza riescono a conciliare anzi esondato oggettivamente valido non mediche che appartengo a una scuola di pensiero
E può essere minoritaria non lo so
Però io so una cosa semplice
Cioè laddove si opera partendo dalla scuola elementare il termine dalla scuola materna ma nella scuola elementare certamente i risultati poi si vedranno
Perché quando io mi sento dire e mica dire tante volte io con loro un'attitudine all'insegnamento della lingua italiano della matematica di Juan dati a trovare la vecchia maestra elementare e vedete se la matematica e le piaceva
Vedete perché mi è capitato questo discorso sembra paradossale
Dove un passaggio io sto componendo e non passaggio importante no lei non è è un'esaltazione che sto facendo non voglio assolutamente dare a intendere che la difesa della scuola o della scuola elementare alla capacità di porsi di fronte all'alternativa verifica controriforme io non sono per la controriforma o quanto meno nell'accezione
In termini religiosi che si è dato storicamente la controriforma
Io sono per una verifica ma che sia una verifica funzionale determinati risultati
Laddove l'insegnamento della lingua sia un fatto importante laddove nella scuola lamentare l'insegnamento dell'educazione fisica un altro elemento va non sottovalutare
Perché i casi di migliaia di scoliosi che troviamo nella scuola deve dare non si buttano così soprattutto nel sud dell'Italia
Voglio dire un discorso organico reciprocamente e cipollotti
A far sì che veramente
Che è veramente non solo soletto
Gli argomenti affrontarli con superficialità tutt'altro
Io nel carico di responsabilità perché le analisi potrebbe dire qui anche a parlare
Di teoriche ai nucleare concetti più o meno terrorizzanti with o più o meno scientifici poi andremo a vedere se sul terreno dalla scienza verifichiamo determinati risultati
Io voglio affermare qui in questa sede il valore centrale ed essenziale di una scuola elementare intenderebbe
Interrogato sì
E che attraverso gli uomini politici devono ritrovare bollenti
Di riesame di rivalutazione di alcuni passaggi
Dicevo in modo leggero l'insegnamento della lingua straniera dicevo l'insediamento l'educazione fisica dicevo la capacità e certamente nella scuola nella scuola elementare di raccordarsi alla scuola media perché se la riforma dalla scuola media del sessantadue poteva avere un significato ero adulto ma non ne avevo avendo avuto alcun nesso
Con la Mondello la scuola merita la palla con la riforma della scuola secondaria superiore rimasta lì in piedi qualcosa che non ha dato gli affetti e i frutti che avrebbe dovuto dare ecco pende il senso del discorso però per me resta il dato importante
Lo dico e affermo con molto credendoci ovviamente esige qui appartengo a una scuola di pensiero
Che l'insegnamento non è un fatto astratto
E titoli si è trovato in cattedra ha capito dal momento stesso in cui il ragazzo inseguiva si entusiasmava pendeva dalle tue labbra e ti poneva alcune domande
Li diamo a questo punto veniva fuori un concetto l'insegnamento l'aveva esaltato ed esalta l'uomo
Perché l'umanesimo o è umano o non è la didattica o passa attraverso una visione di umanesimo vanno o è semplicemente a qualcosa di estremamente astratto anche se a volte può essere accademico
Sono queste alcune concezioni perché certamente si appartengono a chi ritiene il dover dire no alla Controriforma ma dover dire sì al nuovo ma a condizione che il nuovo non voglia essere visto intermedi
Di qualcosa che improvvisamente viene fuori perché se siamo qui è perché alle spalle abbiamo scuole di pensiero alle spalle abbiamo culturale spalle abbiamo tradizioni alle spalle abbiamo un patrimonio
Cioè quello volente o nolente con cui dove il conte lo abbiamo sempre fatto a meno che si voglia è di parla chi certamente non non è che non abbia con l'omicidio sono stato responsabile sindacale tranne quando forse di sindacalismo parlavamo pochi è quando appare il sindacalismo il sindacalista anche si rischiava si rischiava e si rischiava ma al di là di questo se solo addivenuto a queste conclusioni
è perché credo profondamente nel valore del significato di una riforma della scuola per recuperando se stesse i propri valori vada avanti per dare una risposta non solo a se stessa ma la società italiana tutta grazie
Nuovi propensione di non fare commenti una cosa la voglio dire
Il Parlamento l'espressione del grandissimo pluralismo che se nel nostro Paese
Ecco credo
Convinto
Molto cortesemente a un microfono
L'onorevole Nadia Masini
In rappresentante del PDS
Sì credo sia più proprio dire che
Rappresento qui in questa sede come capogruppo in commissione settima cultura i progressisti più generalmente ma perché amo un gruppo più composito
Ma io sono
Sono stata molto attenta
Agli interventi che mi hanno preceduto anche perché mi hanno sollecitato ad un certo dubbio un certo momento un dubbio molto forte
Proprio a partire anche dall'oggetto dal tema sul quale oggi qui ci stiamo pronunciando
E il dubbio che non è venuto
Sta proprio nella posizione espressa rispetto al quesito se parlando di riforma della scuola lamentare quindi alla centoquarantotto sa oggi da parlare a distanza di quattro anni
Di verifica
Come è giusto che sia e non solo per norma che lo impone
Ovvero di controriforma ovvero e così completo la posizione di quelle forze che fino all'altro giorno e loro governo di questo Paese avevano Espresso anche la direzione del settore dell'istruzione
Ovvero anche abrogazione totale di ogni riforma perché ho sentito Aloi da un lato dire io non sono per la controriforma in realtà non è ha salvato un testo di ciò che la riforma sento Valentina Aprea molto più attento invece al neo eletto quindi certamente anche critica in molti punti io non condivido quello che ha detto in molti altri sono anche d'accordo
Magnani caso stare su una posizione che dice no ci guardiamo fino in fondo
Ma riforma la considero questa legge
Poi dentro questo parlo ci sta anche e lo dico perché è bene che visto che non siamo presentati politici parliamo di politica
Poi dopo sarà anche la nostra capacità e la nostra competenza quella che ci porterà a tenere di conto anche di tutti gli apporti e delle specificità anche più tecniche di approfondimento ma dicevo c'è un terzo elemento del Polo
E mi dispiace che qui non non posso prendere la parola
Che presenta l'onorevole stretti diverse che di fronte alle tante difficoltà propone di eliminare il problema proponendo un referendum per abrogare la centoquarantotto
Allora mi manca diceva ecco il dubbio che non mancano i tre poli
E non è quel questa cosa di poco conto perché queste diversità di posizioni che costituisce comunque
Una fetta consistente della rappresentanza parlamentare
Non ha avuto neanche nei mesi passati nei geni quale c'è stato quel governo sostenuto da quelle forze
Non solo la volontà
Ma neanche la minima traccia di capacità di aggredire però da una parte o dall'altro secondo tre diverse visioni i ponti veri sui quali anche oggi poggia la questione della riforma della scuola elementare
Perché quando Valentina Aprea mi si viene a dire ed è vero quello che tu Ricci
Il problema dell'autonomia come uno dei contesti necessitati per potere no avanzare su un'applicazione corretta di una riforma e penso che il ministro che fino a due mesi fa e la rappresentante di quelle forze politiche ha fatto cadere la possibilità di avere l'autonomia
Ecco
Dico siamo d'accordo sul merito di questa necessità poi ne vedremo i contenuti e spero che pur nella contingenza politicamente difficile oggi si passa riprendono discorso dell'autonomia
Ma mi chiedo dove cose che cosa ha fatto queste feste politiche di fronte a questo atto di responsabilità
Me lo chiedo a me lo chiedo a voi quando la tua forza politica nell'ottanta quando votammo la legge lo dico io che votai contro la legge
Non perché fossi in disaccordo con l'impianto con gli obiettivi ma perché ritenemmo allora che ci fossero alcuni limiti normativi che oggi puntualmente si verificano che le avrebbero depotenziato fortemente la capacità innovativa
E dico la questione del tempo scuola oggi puntualmente riconfermata nella scelta di essere rivista più tempo occorre lo dico nella mancanza delle risorse finanziare ce la ricordiamo ricordiamocelo storia
Delle risorse finanziare tutti convinti che si dovesse puntare sulla formazione perché è una riforma di questa portata senza una sufficiente formazione e preparazione degli operatori diventava una cosa difficile da affrontare
E la risposta fu nel lungo tempo no nel quale fu pensata la riforma e poi finalmente varate
Sì italiano i fondi c'era un problema delle risorse per gli enti locali e ricordo il dibattito parlamentare
Un'organizzazione modulare che ha bisogno di tenere insieme una serie di esigenze richiede che la scuola possa fruire di una serie di servizi trasporti mense locali adeguati che sono competenze degli enti locali
Nuove competenze per gli enti locali e queste andava riconosciuto nella legge perché in assenza di questo si sarebbero determinati negare meno apprestate del Paese quindi con una storia diversa
Dal punto di vista dell'apporto sistema formativo delle difficoltà
Sì disse non ci sono soldi ma tutto sommato non è questo il problema fondamentale a distanza di quattro anni noi riconosciamo che la difficoltà
Della precarietà correttamente le indicazioni della riforma
Sta anche in una scarsa assente spesso relazione fra scuola e sistema dell'autonomie locali non solo dal punto di vista della possibilità degli enti locali ad erogare a quei servizi minimi
Che consentono di fare sì che è una norma che il Parlamento per fortuna indicò come transitoria famoso comma cinque
Per cui il tempo doveva essere articolato sono in via transitoria di eccezionale al mattino in attesa che venissero non strutturate tutte le a adeguate condizioni perché potesse anche essere articolato pomeriggio è diventato una norma permanente
E non solo perché quella la legge allora non può prestata come risorse verso gli enti locali come se quando faccia abbiamo fatto la legge nessuno di noi non sapesse che si ragionava su un paese diverso
Su un paese diverso
E quindi ancora più responsabile e colpevole questa assenza
Ma questo evidenzia ancora di più l'altro dato che è stato anche qui uno dei limiti che incide qui e incide altrove
Di quando si pensa che ci possa essere una sorta di autosufficienza del sistema scolastico dei sui luoghi di governo i luoghi nei quali si esplicita come se il resto dell'organizzazione sociale di cui sono una larga rappresentanza agli enti locali fosse questione strane
E questo ha segnato pesantemente la possibilità di applicazione della riforma
I dati ci sono ed io credo che vada fortemente apprestata per il momento e per la qualità dello scorso di verifica l'iniziativa che i si nasce uccisa affatto io questo lo dico non per piaggeria per formalità ma perché ritengo che questa sia una circostanza importante
Ci si riduca ad una riflessione importante e significativi siano gli elementi che sono stati portati sulle ragioni di merito per le quali oggi
Si parla certo di conferma di vista riconferma di questa legge ma con tutta una serie di modifiche legislative
E come non ricordare quindi
Che questo ragionamento del mancanza di contesto il voglio ricordare ancora che l'accento quarantotto è stata una delle poche leggi di riforma strutturale rese possibili una delle pochissime leggi
Ancora nel momento nel quale è stata approvata nel momento nel quale poi
Si è cominciato l'applicazione non facile
Al di là
Di un atteggiamento che io voglia anche qui riconoscere
Che non è stato certamente perfetto
Ma che c'è stato di un tentativo fatto dall'amministrazione perlomeno nella sua direzione generale di inseguire nell'applicazione di correggerne
Anche una serie di difficoltà bene questo elemento che ripeto io voglio riconoscere ai immediatamente evidenziato un'altra questione un'altra questione
Che è quella di come oggi sia diventato insopportabile dal punto di vista della possibilità di continuare l'attuale organizzazione del governo del sistema formativo
Perché dagli ambiti disciplinari
Alle indicazioni sull'insegnamento della lingua straniera alle modalità per la formazione degli operatori alcune competenze nonché la legge assegna adatti anche amministrativi
Non è possibile
E l'abbiamo sperimentato nel merito
Pensare che queste questioni siano affrontabili secondo una logica burocratizzata centralistica
Di dipendenza
Gerarchica da un centro verso una periferia talché a alla fine anche un'intenzione positiva finisce reperti finisce per essere talmente corrosa
Nei suoi aspetti di non comprensione di burocratizzazione talché oggi noi dobbiamo registrare che anche i piani di formazione del personale
Per l'insufficienza alla senescenza e l'erroneità degli strumenti con i quali oggi ancora si possono affrontare
Stanno oggi creando ulteriori difficoltà
E allora quando io richiamavo prima la responsabilità di un'occasione perduta sull'autonomia
Richiamavo proprio gli aspetti strutturali che rischiano di inficiare anche quelle parti positivi della legge
Perché è senza un cambio anche del sistema Po format del governo del sistema formativo
Una riallocazione a nuovi livelli delle competenze una diversa responsabilità per esempio sull'organizzazione dell'organico una diversa anche possibilità autonomia e responsabilità di potere fare anche una ricognizione dei bisogni territoriali
Una diversa possibilità che oggi non esiste di poter avere una relazione forte col sistema delle autonomie locali
Tutti questi elementi non possono essere semplicemente sostituiti da una buona disponibilità da un atto di volontà nei dei docenti nel dei dirigenti né in parte della stessa amministrazione se non si attua finalmente uno smantellamento del ministero della pubblica istruzione capace in questo paese di riallocare competenza di programmazione verifica riequilibro a livello centrale le grandi competenze del governo
E affidare ad altri livelli territoriali in una forte capacità di interfacciamento col sistema delle Autonomie locali e delle regioni Dino all'autonomia propria delle unità scolastiche le nuove sedi per un governo perché io sono dell'accordo
Che stabilite regole
Stabiliti standard
Stabiliti obiettivi
Chiediamo coerenza alla caratteri unitario del sistema del formativo nel nostro Paese tutto ciò vada ad essere tradotto con strumenti
Voglio facciamo sì Valentina Aprea che la differenza sia riconosciuta
Come un valore e si agisca per riconoscere quella differenza come elemento di realtà sul quale incidere e non di volta in volta dovere registrare la differenza o comunque fatta strutturale che si denuncia sul quale non si può intervenire
Perché non ci sono gli strumenti ieri sorse e mi dispiace anche molto dirlo perché questo dispiace sempre a tutti rarissimamente anzi debbo dire nella storia del governo del sistema formato in questo Paese
Quasi mai volontà politiche una precisa intenzionalità
Allora sono questi i contesti politici nei quali oggi a distanza di quattro anni io credo sia non solo necessità è necessario perché ne abbiamo comunque un'indicazione legislativa
Ma opportuno guardare con un'attenzione di lei ha detto
Agli esiti di questa riforma
Sapendo distinguere quelli che sono stati i limiti dell'applicazione per l'assenza degli strumenti reali con i quali se ne poteva fare una corretta applicazione vedendo le parti di limite normativo che vanno rimosse con atti legislativi
E la questione per esempio della scarsità del tempo è una di queste di questi problemi l'abolizione per esempio dal comma cinque dell'articolo nove è una di queste questioni perché non si può parlare poi vi è la possibilità di un'organizzazione chiavi sei flessibilità capacità capacità di adattare i modelli anche a delle esigenze che agisca sui tempi della necessità e poi dopo sappiamo che non possiamo utilizzare la contitolarità
E da cui discende il principio di compresenza perché c'è una parte dell'orario che va dedicato alle supplenze ora io non sono mica qui a dire che tutto ciò vede non deve tener conto anche evidentemente no di una ragionamento che dia coerenza all'uso delle risorse rispetto agli obiettivi
Ma francamente se questo è uno degli aspetti con i quali e contenere la spesa
Sull'applicazione della riforma della scuola elementare mi sembra una piccina Ria che nel tempo ha dimostrato nel merito l'inutilità prima di tutto
Ma in ogni caso anche la ricaduta anche costa molto di più di quel presunto risparmio che doveva essere messo in capo a questa norma
E quindi la nostra posizione e chiudo visto che siamo stati sollecitati ad una presa di posizione molto precisa
Lo riconfermiamo
Che questa legge ha comunque avuto in sé e ha i caratteri nonna di un semplice aggiustamento
Ma di una riforma ne conserva delle potenzialità molto forti e in alcuni aspetti ne conserva gli aspetti di merito che già hanno esplicitato alcuni aspetti di positività
Noi diciamo occorre partendo da questi presupposti culturali che comunque hanno fatto sì che pur con tutti i limiti si fosse stata data una coerenza fra programmi e ordinamento
Tardivo contraddittori molti aspetti ma questa coerenza io allora la verificata
E che richiede perché questo obiettivo possesso traguardato tre condizioni
La prima
Che non in un tempo infinito anche se tutti aspettiamo da troppi anni per dire
Che anche un anno atteso troppo lunga
Si cambi politicamente il contesto di riferimento scolastico in questo Paese
Le questioni dell'autonomia
Della scelta del terreno della formazione come luogo di investimento di risorse di innovazione sono scelte obbligato non solo per affrontare nuove riforme ma per potere compiutamente tradurre le potenzialità delle poche riforme che si sono fatte
Una diversa relazione istituzionale fra i vari ambiti di competenza che assume il principio della pari dignità e della corresponsabilità nell'azione del governo del sistema fra Stato regione il sistema delle Autonomie locali
Che lei me lo consente comprato utilizzate fino in fondo e il Parlamento ha in questi giorni un'ottima occasione
Le strutture Ilia ambiti luoghi contenitori nei quali si svolge l'azione formativa ed educativa perché c'è una forte relazione fra quel che si fa e come lo si può fare e allora la legge quadro sull'edilizia scolastica che danno il Parlamento cerca di fare
E che oggi noi magistrati un dissenso sul testo se non dissensi pregiudiziali è questione che il Parlamento nelle prossime due settimane può fare se vuole ed io lo chiedo alle forze politiche
Che fino ad un mese fa pur non avendo distese di fondo hanno negato la sede legislativa in Commissione e atenei saperle queste cose perché non possiamo dire che servono in questo Paese siamo tutti d'accordo sui titoli tutti d'accordo sui titoli chi non è d'accordo
Autonomia innalzamento dell'obbligo la riforma del ministero leninista scolastica ma nel momento nel quale scendiamo nel merito e nel momento nel quale si misura
La reale volontà di dire che la scuola può diventare anche in questi anni di grande difficoltà economica e sociale del Paese Hula delle leve prioritarie delle risorse di cambiamento di questo Paese tutte le volte c'è sempre una qualche ragione per cui il problema scuola padana altra parte allora io dico oggi è possibile fare questa legge
Facciamo io chiedo ai colleghi del rappresentante in altre forze politiche di assumere questo impegno perché questo corrisponde anche dei bisogni che soprattutto in alcune aree del Paese alloggi tali la Calabria non c'è purtroppo solo la Calabria per bisogno
Di strutture adeguate ci sono anche altre aree del Paese per le nuove come Parlamento Puerto Parlamento non quest'altro può dare questa risposta
Modifiche legislative io credo che questa legge debba essere modificata in alcuni punti le modifiche in parte le dicevo
Sono da questo è uno dell'orario un orario più lungo oggi noi non facciamo nella scuola elementare indipendentemente dalla lingua ventisette ore
Perché è bene che da dalle ore assorbe venticinque perché ne ventisette ci sono anche le ore di insegnamento della religione cattolica chi sono se mi consentite una cosa anche un attimo diversa di un punto che visto giustamente ripreso anche nel documento la documentazione
Prodotto da si nasce la cifra altra cosa rispetto a quel riferimento per il giorno dei programmi che pare complessivamente dimenticato da quando fu indicato nei programmi a quando doveva essere prodotto
Se poi questo orario delle ventisette ore degli articolato come succede in molte realtà per l'assenza di quelle condizioni a cui facevo riferimento soltanto al mattino
Allora non sono lenti più venticinque ore ma sono di meno perché trovo piuttosto difficili da pensare che dei bambini stiano quattro ore e mezzo cinque ore di fila senza alcuna interruzione e questo riduce il tempo e questo all'ora di questa riduzione di tempo provoca una relazione anche diversa
Rispetto alle competenze fra i docenti
E produce comunque la restrizione di opportunità e stringe ancora di più quell'idea che stava dentro questa legge di riforma di una scuola aperta capace di svolge io l'obiettivo formativo alto
Capace di riequilibrare le differenze capace di riconosce il principio di realtà presenti questo stava dentro il principe e la logica ispiratrice di questa legge pur con i limiti normativi
Eppure attira stiamo là questa legge di risorse e non andremo a ricercare solo qui questa questione delle risorse questo una scelta politica di fondo generale che deve riguardare il pacchetto di quanto rapporto percentuale colpi di questo Paese dev'essere oggi dedicato al settore della formazione e ancora trattarla sono in questa modifica di legge ma ad una contestualità di provvedimenti appunto per esempio l'autonomia
Per esempio l'autonomia la nuova relazione con gli enti locali
Io occorrerà correggere perché i dati di realtà ad otto anni anche pregiudizio ideologico ammesso che questo esistesse
La questione della relazione fra i docenti l'autore prevalente non prevalente ma i dati che ci sono stati forniti hanno dimostrato che questa questione nel merito non esiste se non come un problema organizzativo
Ed è giusto allora chi sia la scuola ad avere la competenza di sapere perché agisce su quei ragazzi no su ragazzi in astratto
Come sia bene organizzare la pluralità dei docenti come sia teme l'organizzatore dare concretezza ad un'idea di contitolarità
Ad un'idea di compresenza
Ad un'idea di paritarie che sappia tenere insieme una specificità di competenze senza che questo significhi secondari stazione delle competenze per età diverse la funzione della scuola elementare rispetto per esempio la scuola media
Ecco questi sono alcuni dei punti sui quali io credo sia opportuno che la legge venga modificata
Questo un impegno la contestualità di altri elementi che oggi agiscono fortemente anche su questa riforma l'investimento sulla formazione del personale anche qui quattro anni cinque anni a novembre sono cinque anni il Parlamento è riuscito a fare una legge la formazione universitaria dei docenti di scuola materna scuole menta
Beh sono cinque anni che dunque un prezioso fa il Ministro Università il ministro della Pubblica istruzione sull'emanazione decreti applicativi e quindi rimandiamo di qualche altro hanno ammesso che finalmente secondo l'impegno che ho sentito assumere al ministro Lombardi ieri
Che questa questione posta decollare ma prima che portasse a dare qualche risultato passerà qualche anno perché occorra attivare non per corsi universitari il cui esito andrà più avanti qui c'è una norma che è stata disapplicata per cinque anni
L'investimento sulla formazione in servizio io credo sia fondamentale anche perché forse se noi potessimo vere
Un personale preparato
Preparato come formazione iniziale
Ma preparato anche messo nelle condizioni di reggere i cambiamenti e le forti innovazioni
Che sono di ordine professionale di ordine culturale che sono difficili e questa riforma pesato troppo solo sulle spalle degli operatori della scuola troppo pesato
Non si può chiedere di scambiare i ruoli super falco
E questo lo dico per altri aspetti ma non ritorno a nonostante ne avesse avuto la tentazione degli aspetti di merito dalle questo né sostegni in avanti bene modificando e assumendo questi principi io allora credo che la prossima
Incontro che potremmo tra sull'incontro che potremmo fare possa avere un titolo diverso oggi il dubbio se si tratta di verifiche controriforma la prossima volta ci poté ci possiamo confrontare
Su quale libello ha raggiunto tutti gli affetti la riforma della scuola elementare questo è un impegno che io come gruppo di progressisti assumo grazie
Ringrazio l'onorevole
Nadia Masini l'ultimo intervento invito al microfono l'onorevole Giovanni esenti
In rappresentanza della Partito popolare
Ma scusate scusate io
Scusate io ne conosco uno solo
Allora posso rispondere io a quale partito popolare
Quello verace
Quello che non si lascia che non si lascia catturare dalle logiche mercantili
Sono
Qui a nome del del collega amico Sergio Mattarella
Il quale era stato
Si era impegnato in un primo momento ad intervenire essendo stato uno dei protagonisti appunto di questo passaggio di riforme
Riprendendo un verso di vibrante
I figli non sono i tuoi figli oggi suo figlio si laurea per cui
Capite anche il motivo per cui non può essere presente
Che cosa posso aggiungere come Partito popolare come persona che ricordo alla fine degli anni Ottanta essere intervenuto in tanti istituti magistrali molti che si stavano trasformando da istituti magistrali licei pedagogici
Per spiegare che la che è la filosofia di fondo
Dei programmi della dei programmi di ottantacinque
E verificando quotidianamente io figlia fa la seconda elementare una struttura modulare
Quasi quotidianamente quella che quelle che sono
Quelli che sono i tanti pregi di questa riforma ma anche
Alcuni potremmo definirli buchi neri
Allora in rapporto a tutti i problemi che solitamente si incontrano contattando sentendo le persone che direttamente io non sono un tecnico perché non sono un direttore didattico
Io sono uno che si è occupato e licei pedagogici
Contribuendo in molti in molti casi alla trasformazione da istituti magistrali feto da dodici attraverso lo studio delle delle sperimentazioni
Ho compreso
Ho tentato di capire attraverso la sinergia tra la teoria e l'esperienza diretta quella che è la complessità
Oggi il rapporto a tutti
Gli ordini di scuola
è difficile perché la complessità crea disagio
Non solo ma anche perché si vede che l'investimento non è tanto sulle persone quanto sulle strutture
è sempre difficile prima di tutto convincersi
Che il per la prima risorsa economica sono le persone
Io idealmente vorrei regalare due libri a ciascuno di voi il primo di Hans io ho Nast il principio responsabilità
Quando io nasco spiega
Che siamo chiamati a passare da un'etica delle convenzioni a un'etica della responsabilità e questo riguarda tutta la pubblica amministrazione riguarda qualsiasi livello di lavoro perché il lavoro e fattore nobili tante e in primo luogo il nostro lavoro io sono un docente di scuola media superiore
Anche se
Parlando con
Le maestre di mia figlia la cosa che più si nota verificare che mentre i genitori venivano da me se il senza la presunzione d'insegnare il mestiere al professore
Molti genitori proiettano né i docenti delle scuole elementari il loro modelli di riferimento per cui lo stress
E lo stress non solo è legato agli eventi il bisogno di rincorrere continuamente gli eventi che è tipico dei nostri anni
Ma del fatto che tutti chiedono ma pochi sono disposti a capire quello che il percorso e l'impegno di ogni persone nella vita quotidiana
Allora primo libro potrebbe essere etica della responsabilità e secondo libero
Erich Fromm fuga dalla libertà
Perché questa indicazione
Perché oggi visto rispetto a quello che il titolo provocatorio l due forte che sono state accostate a spiegazione del titolo verifica o contro riforma
La paura di assumersi le proprie responsabilità di vivere in piena la propria libertà di scelta oggi
Mi pare sia
In qualche modo diffusa
E l'inquietudine dei nostri anni
Per cui anche in rapporto al concetto stesso di riforma quasi quasi c'è la nostalgia del tempo che fu
C'è chi cammina con lo sguardo rivolto verso il futuro e ci c'è chi cammina con la nuca rivolta verso il futuro guardando il passato
Quando ieri abbiamo come intatto così con la Prairie con con qualche altro in Commissione ma
La controriforma accanto al forma è un concetto alto contraddittori
Perché la storia non si ripete mai e grazie a Dio la storia imponderabile Berlusconi l'ha capito
Non solo
Ma si tratta comunque di cambio di camminare verso il futuro allora qual è il compito mi sono chiesto di un politico
Di fare buone leggi
Leggi il diritto non è altro che la sintesi tra l'etica e la politica
E le reti sono chiamate a contemperare quello che è lo spirito del proprio tempo secondo alcuni potremmo chiamare valori comuni Standa di qualità
Allora
In rapporto alla riforma
E noi in qualche modo qui celebriamo
Per quel tanto di positivo
Anche rispetto a quelli che a suo tempo hanno votato contro questa riforma se non fosse passata questa riforma
Saremmo ancora la situazione precedente
Perché la politica la logica del possibile non dell'impossibile
L'utopia
Non è presente in quella che è la fatica quotidiana di costruire il nostro tempo
Colpito il politica mi sono chiesto è quella per lei tutto di beh stabilire cosa c'è già
Quali sono le domande e trovare una sintesi
Allora una delle cose che più mi ha colpito è capire che compito del politico oggi e fare leggi per togliere lecci
Quando verso ottobre no D'Onofrio mi avvicino e mi chiese se voi al Senato militante nella nuova delega sull'autonomia io vidi
Aperta per verbis in piedi a me questa forma di mercanteggiamento non piaccia
Cioè il fatto di gestire la delega per l'autonomia per poterla seppellire queste cose a me non piaccia
Per quelle sentendo anche la competenza della collega e amica Aprea di Forza Italia
Tante volte le ho chiesto parenti
Ah perché anzi otto punto visto che DC tante cose sulle quali sai che sono dello stesso avviso non ha il coraggio di lasciar perdere chi ha scelto la vita politica solo per fare i propri interessi
Perché è possibile avete sentito anche la collega Nadia Masini
è possibile
Guardare con lo sguardo creativo il presente e futuro individuando ciò che
Davvero possibile per la nostra società
E c'è la possibilità di incontrarsi e questo lo sforzo della politica oggi di contarsi su tanti aspetti che possono risultare
Positivi ma poi ci si divide sui piccoli giochi quando c'è chi gioca al tanto peggio tanto meglio pur
Di fare in modo che nulla cambia
Allora qual è il compito del politico
Il capitolo politico e quello di ricercare
La soluzione migliore
Attraverso forme di convergenza
Perché non siamo grazie di una dittatura nella quale chi ha un'idea
Batte i pugni sul tavolo e anche gli strumenti coercitivi per importi
Se vuole la forza dell'idealità
Che aiuta a costruire la propria proposta
Ma dall'altro ci vuole anche la forza della mediazione e oggi in questo
In questa interpretazione interpretazione apporre etica del maggioritario per cui ho sei di qua o sei mila c'è la difficoltà di incontrarsi su su quegli aspetti che sono possibili per costruire di una dimensione che moderato della politica avete visto
Oggi
Io avrei il coraggio di dire essendo l'intervento non tecnico politico che la sinistra e molte più vicino al centro rispetto a tanti che si sono definiti e si definiscono di centro
Nel senso non cento come luogo geometrico ma come domanda di mediazione di Scelta del meglio
E disponibilità a cambiare
Rispetto a quelle che sono le diverse esigenze di una complessità perché il mondo cambia è cambiato un anno e cambierà anche nei prossimi anni
Allora che cosa noi notiamo perché dicevo fuga dalla libertà di fronte
Perché
Io palese riferimento
A quella che è la situazione
Degli altri ordini di scuola
Se la paura della riforma
L'autonomia quella scolastica insegnanti la vogliono
Fondamentalmente moltissimi non la vuole
Non la voglio
Perché hanno paura di scommettere
Su una dimensione che per loro
Libera
Creativa
Ma può portare anche a quella verifica perché verificare gli altri significa prima di tutto verificare se stessi
E lasciarsi verificare aristotelici aveva diceva che il luogo dell'intelligenza ma si sa che l'intelligenza è una scommessa che non si sa se automaticamente vent'in partenza
Per cui verifica controriforma
Ma la verifica
Est essenziale in qualsiasi forma di programmazione
Però non una per la maternità ristruttura gli stessi
Organici istrici
Dove sono le norme che stabiliscono le scelte
Ma le nomine sono strumentali affinché chi è protagonista nella scuola
Soggetto dell'educazione sono i ragazzi e non i professori e non nei pressi di o i direttori didattici
I cento della scuola non è l'ufficio del direttore didattico
è il centro amministrativo organizzativo ma il vero centro della scuola per la sua valenza educativa è il a rapporto tra persone
E nel rapporto tra persone se comunque un interscambio grazie a Dio
Allora che cosa si può fare per migliorare e per coprire i buchi neri
Garantire margini di flessibilità nella strutturazione del proprio iter didattico da parte di quelle che sono le realtà territoriali
Vincere le resistenze
E dobbiamo e dovremo battere qualche volta anche i pugni sul tavolo vince le le resistente dell'accomodamento centralisti
Perché fa comodo che uno pensi per tutti
Fa tremare i polsi quando sei comunque costretto a dire adesso comincia tu ad essere protagonista velatura vittima
Io non devo pensare permette per vuol dire Al posto tuo
La semplificazione e quando molti docenti di elementari e medi dicono ah ma guarda quante carte dobbiamo compita
E individuare
Forme
Di comunicazione
Nelle quali non sia da privilegiare
Stand
Linguistici modulati allora ci sono
Insegnanti che usano le stesse formulette e classificano i bambini ormai hanno già la loro la loro modulistica
Allora bisogna
è compito del legislatore fare questo lo dico non è compito del legislatore
Perché fa parte della responsabilità che deve essere assunta in loco da quelli che vivono direttamente in relazione a quelle che sono le situazioni contestuali
Di cercare i morti perché la situazione è diversa Reggio Calabria dal mio vicentino
La situazione è diversa tra scuola e scuola pensiamo alle i problemi delle piccole scuole delle scuole di montagna nelle quali la scuola magari l'unica forma di incontro socializzante
Lasciamo che siano quelli che hanno il polso delle situazioni locali e diamo loro strumenti e diamo la possibilità e qui entra in gioco il grande punto interrogativo il rapporto con gli enti locali
Abbiamo
Alle scuole agli enti locali la possibilità trovare IMO
E poi i percorsi didattici lasciava la creatività stabiliamo gli standard di qualità a livello generale e poi lascia che le persone rischino in prima persona non di una continua sperimentazione perché la sperimentazione porta inquietudine
Perché c'è bisogno di sicurezza e di continuità
Ma la possibilità
In quella che è la logica
Diciamo che per via di provare
E se
Le possibilità trovano riscontro
Che rappresentino pure modelli di riferimento ma limitati ai contesti locali
Il compito del legislatore
E quello di stabilire solo
Indirizzi generali di riferimento sarà compito delle prime risorse che sono i bambini da un lato della loro grande capacità creativa la cosa che più mi ha colpito il pesce ricevo
Era perché i bambini piccoli sono creativi attenti e quanti vengono liceo sembrano post Monti i ragazzi
Il problema non sono i ragazzi o non sono soli ragazzi
Non solo se un ci sono forme di interdipendenza psico sociali
Ma il problema e la capacità di dare
La percezione che lo studio diventi la speranza di realizzazione di se stessi
Cioè quelle che gli antichi chiamavano il gusto della scoperta e della meraviglia cioè una forma sana di protagonismo
Come antidoto a tutte quelle marginalità che noi troviamo
Nella classe di mia figlia ci sono alcuni casi nei quali io so perché ci sono situazioni familiari perché
E ci sono già le macerie come aiutare perché la prima risorsa è appunto la capacità di scommettere intorno al proprio presente e futuro
Non ci sono i ragazzi e bambini stupidi e bambini intelligenti tutti sono intelligenti bisogna trovare il modo con didattiche
Più possibile personalizzate perché questa creatività diventi la prima risorsa della nostra società civile grazie
Mamma
Con l'intervento dell'onorevole Zenga
Si conclude
Come come dire
La panoramica
Rispetto le posizioni
Delle forze politiche e parlamentari
Mi hanno giurato che non avrei fatto alcun commento però proprio non ce la faccio due parola di le debbo dire e sono semplicemente queste tre anzi abbiamo perfettamente capito Grassi
Iscritto
Le il collega il segretario nazionale
Recluso fagioli
Che rappresenta qui il SISM CISL
Sindacato
Con il quale siamo impegnati in un grande obiettivo
Spero che il prossimo convegno sarà della CISL scuola
Sto dicendo cose rispetto al quale mi sto assumendo una responsabilità politica terribile
Però le dico
A debbo dire che il sisma è impegnato nei propri organismi e quindi non è stato possibile avere la presenza della segreteria del sionismo e del segretario generale comunque sono nella presunta proprio tutti ateismo
Vi ringrazio dell'invito mi scuso perché non è presente il segretario generale concordo pienamente con l'affermazione che faceva il segretario generale della Federazione scuola cioè noi
Dobbiamo lavorare perché i prossimi convegni vedono una sigla in cui c'è scritto sindacato scuola della città
Vi ringrazio per l'invito mi sembra un convegno estremamente interessante io vi porto il saluto e poche cose vi voglio dire perché sennò anziché un saluto si trasforma in qualcosa di diverso
Voglio dirvi che a distanza di quattro anni e anche chi aveva perplessità io ero fra questi per esempio deve dire che la riforma della scuola elementare un grande successo
Indipendentemente
Sì è vero lo dico norme parafrasando idea di data intellettuale avido uomo di cultura quello che volete ma il mio ragionamento deriva da un contatto con chi di questo settore ne usufruisce
Se ci sono difficoltà e qualcuno era palesarsi
Derivanti da una non sempre felice articolazione dei rapporti fra il personale interno della scuola queste derivano da problemi che la scuola deve superare al proprio interno sono organizzativi di crescita culturale
Di un ruolo della dirigenza scolastica che non sempre è quella che dovrebbe essere per favorire l'atto e l'attuazione dei processi di riforma ma non hanno niente a che fare con la riforma concordo anche con molte delle affermazioni fatte dall'onorevole Masini sulle su quello che si deve ancora fare perché la centoquarantaquattro sia applicata in maniera totale complessivo
è per avere
Scusate Tosi ha sbagliato a quattro euro e novanta non abbiano ci spogliamo come ha fatto la sua scuola allora avete ragione la centoquattro
Mi dovremo anche fare in modo che questo percorso di riforma che iniziato quattro anni fa
E che ama investito il vostro settore prosegua perché c'è bisogno di fare un lavoro simile nella scuola media dove la vostra esperienza dei moduli
Vede in un qualche modo essere introdotta dovremmo fare tutto il ragionamento successivo per l'innalzamento dell'opera la riforma della secondaria e il Po assecondare in questo modo avremo costruito un sistema scolastico in cui
Vi fu un paese civile a sicuramente diritto
Credo che dovremmo fare anche un altro tipo di lavoro e di questo le nostre organizzazioni possono sicuramente trovare ulteriori motivi di avvicinamento che quello Giulio corrotto non so se c'è un problema di leggi o se dobbiamo fare qualcosa di diverso ma di un raccordo che sia molto più pregnante fra la scuola elementare e la scuola media di primo grado
Raccordo che in molte realtà si realizza ma che tante altre esperienze trova difficoltà andare in piedi ammettere le gambe Chernin are
Perché soprattutto il calo demografico
Pongo il soprattutto per quanto riguarda la scuola media le scuole medie tuttora superstiti cavallo supera bisogno di nuovi processi di razionalizzazione pone problemi di competitività
Che riguardano i rapporti fra loro e anche rapporti fra di loro e circoli didattici quindi è un settore che dovremo affrontare con grande
Attenzione
Noi dobbiamo almeno io personalmente vedo anche con grande come grande effetto positivo le scuole verticali io so che voi sapete che Nanni organizzazioni ci sono resistente di tipo culturale organizzativo
Voi però anche qui dobbiamo fare un ragionamento serio e cioè dobbiamo fare un ragionamento della scuola che serva al territorio
Che deve servire
E credo che in situazioni come tocco per molte delle quali sono state esaminate quest'anno la scuola verticale sia una risposta almeno in termini organizzativi
Buona
E dobbiamo lavorare molto dal punto di vista culturale didattico per amalgamare settori che hanno storie norme comportamentali e moduli di approccio diversi nonostante la riforma dalla scuola elementare immobili approccio per esempio fra l'utenza oppure fra i colleghi neri per il collegio docenti della scuola media
E nella scuola elementare sono tutt'oggi notevolmente diversi quelle differenze le differenze che ci sono emersi però credo sia anche questo un altro terreno con cui si lavora si può lavorare con grande tranquillità
Finisco e poi determinare con l'auspicio che i prossimi convegni siano convegni in cui c'è la CISL e scuola in cui affrontiamo per lo meno tutto l'età dell'obbligo assieme con grande Arno
Ho il piacere
Di invitare al microfono
All'onorevole Luciana Sbarbati che ha potuto assicurare la propria presenza solo in questo momento e che ovviamente compresa
Nella nella Progetto nel programma che ci eravamo dati quindi la ringraziamo e la invitiamo a prendere la parola
Buongiorno a tutti
Un ringraziamento al si nasce il per l'organizzazione di questo convegno che credo sia quanto mai opportuno e tempistico insomma rispetto a
Quelle che dovevano essere le scadenze naturali di una verifica
Che ancora deve essere compiuta da parte del Parlamento
E che io stessa ma anche altri hanno sollecitato a questo ministro come al ministro precedente
Perché riteniamo che troppo spesso in Italia si proceda per innovazioni per sperimentazioni ma non si arrivi quasi mai a delle verifiche oggettive
Che possano poi dare l'opportunità concreta e anche intelligente di proseguire sulla strada iniziata di modificare il tiro se necessario per gli aspetti che possono essere risultati negativi
E di mettere a fuoco appunto la portata forte innovativa di un cambiamento rispetto anche agli obiettivi che quel cambiamento aveva posto dinanzi a sé
Quindi io credo che rispetta la cento e quarantotto del novanta per la quale noi oggi siamo qui a esaminare no secondo questo titolo verifica o controriforma quelli che sono stati i risultati no di questa importante innovazione
Credo che sia stato quanto mai opportuno è lodevole mettere in piedi questa iniziativa per poter far discutere gli stessi operatori scolastici che di questa iniziativa poi legislativa sono stati naturalmente gli attori primi i protagonisti
Insieme io credo all'altra parte agli alunni alle famiglie al Complesso diciamo della della scuola militante che è fatta dai docenti dagli alunni dalle famiglie dei dirigenti scolastici da tutto un sistema di rapporti tra scuole ed enti locali che entra in gioco pesantemente in questa riforma in questa gente quarantotto
E soprattutto anche da quello che è il rapporto tra la spedisce via quindi la scuola reale e istituzione centrale quindi ministero la pubblica istruzione per tutto quello che concerne finanziamenti possibilità reali di tenere in piedi un'innovazione di così grande portata per quanto mi riguarda e per quello che diciamo ritengo utile anche in questo breve intervento non so quanto tempo mi è consentito non mi è stato detto nulla
Vorrei mettere a fuoco alcuni aspetti che ritengo importanti e prioritari quasi tutto io credo che la legge così come è
E la realtà della scuola elementare e così come nel nostro Paese debba continuare a tenere in vita
Le due proposte forti sia quella del modulo per la quale appunto poi dirò quello che penso anche nel merito preciso
Sì anche la possibilità e l'opportunità per le famiglie che non richiedono del tempo pieno
Che io non intendo non intendo assolutamente debba venir liquidato e per un'opportunità di libertà di scelta da parte delle famiglie ma soprattutto negli stessi collegi dei docenti
Che secondo me devono aver la voce in capitolo giusta e incisiva per decidere anche illibertà buona proposta didattica collegiale da offrire come pacchetto formativo alle famiglie che intendono avvalersene o meno
E quindi se la scelta deve essere libera tale deve essere cioè per fornire più di un'opportunità
E dico questo perché soprattutto nelle grandi aree metropolitane ma non solo ci sono stati dei problemi forti corposi che hanno portato anche a delle conflittualità
Molto pesanti Rispetto a provveditori ma rispetta anche i direttori didattici ma soprattutto provveditori che hanno dato degli input piuttosto forti
A trasformare diciamo il tempo Pietro il modulo quando così non doveva essere quindi questo o naturalmente deve essere chiarito
E chiedo questo entrando nella filosofia del modulo e degli aspetti organizzativi e didattici io dico che non si può tornare indietro
Si deve far tesoro di una esperienza se pure questa esperienza è stata conflittuale perché per chi vi parla è continuamente a contatto con la scuola con i docenti con i colleghi dirigenti
E chiaramente ha sentito la viva voce le dire sofferenze anche di una partenza organizzativa che non è stata certamente delle più o diciamo qualificate delle più organizzate una partenza che anche reato dei problemi anche perché onestamente è stata una rivoluzione
Copernicana rispetto all'assetto tradizionale della scuola elementare il docente unico il docente unico che prendeva su di sé la responsabilità organizzativa Loris responsabilità programmatoria responsabilità formativa
Tutte le scelte erano estremamente individuali certamente mancava la scuola elementare ed era un neo questo lo dobbiamo tutti comunque sottolineare mancava quello spessore di programmazione collegiale quella possibilità di lavorare in team quella capacità di potersi confrontare
Anche direttamente con delle professionalità più specifiche rispetto agli obiettivi formativi che comunque questa scuola a e deve porre di fronte a sé che in qualche modo il modulo ha corretto
Nella capacità e nella possibilità di lavorare in tv e noi dobbiamo continuare a scommettere perché oggi siamo in una situazione in cui anche rispetto all'alunno rispetta il bambino che arriva alla scuola elementare
Non possiamo più porci con l'ottica ormai decisamente superata del rapporto univoco tra l'intera classe e un unico insegnante unico docente ancorché è questo rapporto avesse allora certamente tutto il diritto di essere così e abbia ancora oggi degli aspetti che non possono essere sottovalutati e non devono essere messe mistificare
è vero come è vero che secondo me il processo di identificazione del bambino che frequenta la scuola elementare è un processo difficile lento che ha bisogno di punti di riferimento precisi
Però da qui a dire che una figura sola e meglio di due o tre figure ce ne corre amici e colleghi perché vedete il processo di identificazione e quindi di responsabilizzazione quindi appropriazione del proprio io e quindi di sicurezza interiore perché qua il primo ha bisogno del bambino per crescere
Per diventare adulto ma soprattutto per essere equilibrato e sereno e disponibile all'apprendimento il primo problema è la sicurezza
E la sicurezza interiore intellettiva psicologica non può che venire da un rapporto diretto con figura di riferimento che abbiano una pluralità anche di presentazione ai suoi occhi alla sua mente alla sua Psicologia la sua interiorità
E cioè abbiano Elia presenti in una gamma di riferimento culturale il più possibile
Aperta poliedrica ma il più possibile appunto in contatto impossibilità di comunicazione colui vale a dire che se un rapporto a Livorno docente unico
Se poteva anche effettuare un blackout nella comunicazione per delle incapacità di passaggio per dei problemi psicologici o quant'altro
Io la pluralità di docenti noi dobbiamo trovare la possibilità di era di superare questo opuscolo indio psicopedagogico e di avere una possibilità di referenza nei confronti di questo bambino nei confronti dell'alunno che sia una referenza collegiale
Ma collegiale non significa che qualcuno da nessuno debba spersonalizzare significa che ciascuno deve trovare rispetta la classe rispetta il gruppo alunni e rispetto al singolo alunno la possibilità di avere quella comunicazione quel colloquio pedagogico quella possibilità Diretta di entrare in contatto con l'alunno
Per consentire un dialogo ora un approccio un apporto che poi chiaramente può essere sviluppato in termini positivi di formazione di apprendimento
Dico questo perché proprio questa mattina legge un articolo che è un po'che era un sapore strano cioè si arriva a dire che e c'è stata una femminilizzazione eccessiva dell'insegnamento più tutta una serie di considerazioni psico sociali e quant'altro e anche un tantino con un sapore mezzo psichiatrico non so che dire insomma
è anche vero che c'è stato una femminilizzazione ma non mi si venga a dire qualche se e perché c'è la femminilizzazione e mancano i maschietti dell'insediamento i bambini maschi hanno delle turbe psicologiche o quant'altro da queste cosa fanno un pochino ridere
Fanno ridere perché io non ho mai visto le maestre trasformati in baby sitter ormai è passato questo discorso
Ed è passato da un bel pezzo cioè la mesta l'insegnante elementare
Ha l'accortezza di porsi come docente non come baby sitter quindi non so se avete avuto il piacere o dispiacere di leggere questo articolo mi ha fatto veramente un pochino senso
E dico che onestamente il problema vero a questo punto nel momento in cui si affronta il rapporto attraverso il modulo tra il team dei docenti la classe e la lungo sì l'alunno singolo
Non dimenticando mai che ogni bambino è una realtà unica irripetibile che comunque ha una storia e che questa storia va in analizzata e individualizzata e soprattutto va esaminata dalla apporto concreto dei tre docenti che lavorano appunto programmano sugli aspetti forti di questa personalità sulla sua individualità e anche sulla collegialità della classe non dimenticando questo io dico
Che oggi difendere il modulo non significa secondo me ecco non recepire quelle che sono state e che sono le difficoltà oggettive
Difficoltà oggettive che a mio avviso possono essere riferite a quattro aspetti almeno
Innanzitutto il modulo come il tempo prolungato lo dico per Perone stanno perché non bisogna mai dimenticare queste cose
Ha bisogno di uno spazio pedagogico
Che è lo spazio dell'edilizia scolastica di cui credo qui sia stato già affrontato il problema nodale
Più redditizia che noi certamente non abbiamo in Italia almeno addirittura di quello che è il servizio che la struttura edilizia deve svolgere e deve rendere per quello che è la programmazione gli obiettivi didattico pedagogico vale a dire che in una scuola si lavora si produce si raggiungono gli obiettivi quando si realizza un clima didattico pedagogico psicologico culturale
Un
Perché io vivamente ogni bel progetto può estere da questo a tutto questo dalla mancanza di questo estremamente penalizzate condizionato il clima pedagogico si realizza
In realtà in strutture che non sono fatiscenti in realtà in strutture che sono appunto studiate psicologicamente pedagogicamente finalizzate a certi progetti un clima pedagogico si realizza in un ambiente che è un ambiente pulito
Non degradato come l'abbiamo in molte periferie metropolitane che obiettivamente per i bambini significa tutto fuorché educazione e allora costringere i bambini
Ancor più ore dentro certi ambienti certe strutture significa giocare al massacro anche in termini formativi quindi su questo dobbiamo essere molto attenti seconda cosa altro aspetto che secondo me va visto va sottolineato e possibilmente corretto
è appunto quello della programmazione
Non so se vi sono giunte si a questo tavolo sono giunte delle sollecitazioni in questo senso ma io ho raccolto anche diverse testimonianze occorre forse un aggiornamento più mirato
A quello che il problema vero bella integrazione di professionalità nel team
Vale a dire che
Occorrerà certamente che i docenti si specializzano se per questo serve la laurea no come dice il ministro e siamo ormai tutti d'accordo che bisogna professionalizzare al massimo ma non è detto che la laurea sia la panacea di tutti i mali
A mio avviso occorrono degli aggiornamenti mirati negli ambiti professionali di riferimento perché questi ambiti professionali di riferimento in termini educativi possano tutti in sinergia convergere su un'azione didattica formativa
Se questo non avviene noi abbiamo una programmazione che è semplicemente la pizzica Tura no di programmazioni singole che diventano un progetto sappiamo tutti che non può essere così
Anche perché la verifica non potreste la verifica del singolo ma dovreste la verifica collegiale anche perché nel Progetto gli obiettivi comunque devono essere trasversali
E mai soltanto longitudinali quindi a questo punto secondo me oltre a una formazione più elevata
Oltre a il discorso dell'innalzamento anche per lo status giuridico del docente della scuola elementare che no per cui richiediamo la laurea
Va fatta una a massiccia azioni di formazione da parte del ministero della Pubblica istruzione da parte degli stessi collegi docenti per la capacità professionale di lavorare Intini non è semplice io ricordo che nella scuola media quando tutto questo è passato ha richiesto anni e anni per andare intanto e ancora ci sono delle difficoltà
Non ce lo dobbiamo nascondere quindi è importante che i docenti sappiano anche le tecniche per lavorare in questo modo e soprattutto conoscano un un discorso di metodologia per lavorare in questo modo
Terzo punto al quale volevo riferire oltre a questo della aggiornamento sulla possibilità di lavoro di lavorare in team è appunto il problema del dell'orario secondo me va rivisto
E su cui vanno fatte appunto determinate osservazioni nonché il problema dell'insegnamento della lingua straniera
Se mentre la lingua straniera che è andato avanti diciamo un po'in maniera così molto disinvolta e che non ha trovato su tutto il territorio nazionale no lo stesso tipo di applicazione dico che a mio avviso se chiediamo una specializzazione quindi una laurea per tutti i docenti a maggior ragione l'insegnamento della lingua deve avvenire con competenza professionale adeguato
Come per tutte le altre discipline non è pensabile non è possibile abbiamo affrontato il problema
Come così come lo si è potuto affrontare in questa fase per una fase sperimentale ora la fase sperimentale bisogna uscire e bisogna uscirne a testa alta dicendo come stanno le cose e chiedendo che ci sia il rispetto
Se chiediamo rispetto per la formazione linguistica generale per la formazione scientifica per la formazione artistica ed espressiva e chiediamo che ci sia una laurea no che garantisca tutto questo analogamente dobbiamo farlo e non vedo perché per la lingua straniera
Anche perché io credo e questo è è ormai è già stato ampiamente spaccato il rapporto e quindi la la caratura nodi un docente
Oggi della scuola elementare e già di per sé è elevata grazie soprattutto alla capacità di auto formazione dei docenti stessi ma non si può lasciare soltanto acquisto non si può lasciare alla iniziativa no periferica bisogna fare un qualche cosa che io credo che il ministro abbia già in mente perché ne ha parlato anche il Consiglio di ministri per un piano formativo nazionale
Che porti a un adeguamento appunto dei livelli di prestazione ma soprattutto anche a una parità in termini giuridici delle figure professionali che nella scuola elementare operano dico questo perché se è vero come è vero che per lungo tempo l'insegnamento della scuola elementare è stato considerato minoritario a grande torto della categoria ma soprattutto a grande torto della realtà
Perché tutti sappiamo e per studi montessoriano ma anche pertanto al altro tipo di studi psico pedagogici non c'è età
In cui sia più delicato più importante e soprattutto più difficile checché se ne dica l'insegnamento la possibilità di approccio di comunicazione e soprattutto la possibilità di avviene dei risultati positivi e non quella del bambino della scuola elementare
Il momento così difficile di trasformazione fisiologica di trasformazione mentale degli stessi meccanismi dell'apprendimento della biochimica interiore che sta ai processi dell'apprendimento richiede al maestro
Competenze delicatezza professionalità elevatissima
Quindi e ora anche di smetterla e questo lo dico non né per strappare l'applauso ma perché sono profondamente convinta venendo anche da questa ambiente professionale è ora di smetterla anche in termini di contratto di considerare appunto la Scuola di primo grado
Scuola elementare scuola media come scuola inferiore rispetta la secondaria
è una scuola a pieno titolo in cui la professionalità vanno adeguatamente supportate perché tali sono e tali sono con uno sforzo certamente e spesso molta maggiore che non era secondaria laddove ancora basta un appalto frontale
E basta appunto misurati su contenuti standardizzati qui contenuti ogni giorno vanno misurati sulle reali potenzialità degli alunni sui processi individualizzati sul difficoltà individuali e su quant'altro appunto si scatena in una classe
A questo livello che difficilmente comprensibile e difficilmente esportabile no
Fuori da quelle quattro mura come peso e come difficoltà
Chiudo dicendo che secondo me
Questo problema della lingua poi ma certamente visto il rapporto alla alla scuola elementare quindi al modulo allo stesso modo che vediamo gli altri ambiti disciplinari
Ma lo dico anche per un altro aspetto
Personalmente ho presentato una proposta di legge per la doppia lingua straniera nella scuola secondaria
Scuola media
E credo che se non si riesce a fare un'operazione ora in Parlamento intelligente e costruttiva sia rispetta la scuola elementare tutta tempo pieno e moduli ma in particolare rispetto al modulo là dove discorso lingua no è stata affrontata come dicevo in maniera ecco un po'così approssimativa non riusciremo a vincere anche la battaglia per cui la nostra scuola dell'obbligo e la scuola media possono avere la possibilità dell'insegnamento di due lingue comunitarie
Due lingue comunitarie per recuperare il gatto che c'è tra la nostra formazione dell'obbligo che la formazione europea perché in tutti gli altri Paesi ormai questo discorso è passato tranne che da noi
In Parlamento la legge pronta l'abbiamo esaminata siamo tutti d'accordo è ferma mancano i quattrini mancano le risorse io mi auguro che la prossima Finanziaria non riusciremo a trovare quello che manca sia per la scuola elementare ma anche per proseguire questo discorso nell'ambito di una scuola media auguro a tutti buon proseguimento per i lavori e assicuriamo per parte nostra il massimo impegno in Parlamento grazie
Ringrazio
L'onorevole Sbarbati per il notevole contributo che ha portato ai lavori
Del nostro convegno
O i pensionati dare la parola
Al professor Luciano Corradini
Sottosegretario alla Pubblica Istruzione riguarda
Ricordo
Che lavori della mattinata si concluderanno con l'intervento di Sergio D'Antoni
Grazie di questo invito non sarà il mio è un intervento tecnico e neppure un intervento politico ma se mi consentite un intervento amicale
Purtroppo devo constatare che non c'è nel nostro Paese l'abitudine di sospendere i lavori con un piccolo stacco musicale
Quando siamo in televisione dopo cinque minuti cambiamo canale qui non si può cambiare canale sia bloccati coloro che si succedono fanno del loro meglio per concentrare il loro pensiero le loro speranze le loro proposte
In poche battute ma spesso la stanchezza finisce per vincere coloro che
Data la presenza di D'Antoni il mio intervento assume ancora di più il carattere amicale cioè distacco distensivo
Ieri ho sentito da Damiano recepisce lo dico anche qualche piccola Paola seria ho sentito Damiano che
La riforma non esce come Minerva armata dal cervello di giornata è affidata la scuola perché l'ad Attila doti non solo ma dal punto di vista teorico dice ciò che fa norma è la prassi di una prassi intelligentemente applicata dove invece qualcosa di definito e proprio di imposto al comportamento dalla gente di Weston varie diceva ma in fondo guardiamo che cosa dicono gli insegnanti certo non l'insegnante che passa per la strada ma gli insegnanti interrogati interpellati sentiti nelle sedi ufficiali
Questa è una delle sedi ufficiale io devo fare omaggi e Daniela Colturani che rappresenta il nostro Consiglio nazionale la cui istruzione
Per il suo impegno per la sua serietà e perché ha contribuito insieme col direttore generale Rovinacci ad un monitoraggio di questa riforma che il Consiglio nazionale ha potuto apprezzare anche per le presenze le urgenze le pensioni che sono stati fatti per avere nei tempi giusti i pareri necessari per fare andare avanti la baracca
Siamo arrivati a questo punto bisogna andare in Parlamento a presentare questo testo col dottor Biagi abbiamo l'impegno di legge oggi tutte le carte seguire anche i lavori di questo o convegno che per me sono occasioni di studio sinceramente di ascolto e anche di lettura di pregevoli testi sono stati presentati
Anche gli interventi dei parlamentari ci orientano in qualche modo perché il governo possa instaurare con loro un dialogo che sia sereno sincero e proficuo
Bene continuando nel clima distensivo cui alludevo devo dire che ieri sera quando tornava a casa ho trovato una letterina scritta da mia nipote io faccio il nonno anche a tempo perso
Ma poi mandato una letterina di Pasqua perché ci sono solo nega il periodo di Natale ma anche quelle di Pasqua
E mi dice
La scuola va a gonfie vele
Ma soprattutto i compagni la mia migliore amica e la Francesca e la sottopongo mica si chiama Nicoletta via sotto migliore perché c'è un un anno Sottosegretario l'ora usa questo criterio per stabilire la sotto sotto migliore è Alessandra poi vengono le alte tutti in fila nella mia classe ci sono anche dei ragazzi che rilevò e scherzano in classe uno di questi è Matteo fa arrabbiare il prossimo e non ci bada
La propria di Marte fa la prima media resta ragazza Dino ha quindi sale della insegnante a quadri
Sì
Ecco lo ha sbattuto fuori innervosita tanto che non riusciva neanche a parlare aveva lasciato luci alzato dice io cosa devo uscire
A quel punto ha forme si era che era in compresenza si è così arrabbiata che lo ha sbattuto fuori gridando
Un altro ragazzo che non sta attento si chiama Mauro il mio vicino di banco lui fa un altro tipo di disattenzione non dà fastidio a nessuno lui tira fuori dal suo astuccio esuberi ma che nel gioco facendo andare su un libro
Tra loro
Tra Lodi e Matteo avranno sentito il dieci per cento delle lezioni in tutto l'anno
No questo è la scuola reale
E nella scuola reale questi sono dice noi facciamo
Indagini paese sentite l'ultima battuta viene per me dice un'ultima cosa sai nonno che è per merito tuo che ho preso a nell'interrogazione di etica
Sì perché mi ha chiesto dove odissea che io non avevo studiato e per fortuna ricordavo tutto così bene da quando al mare tu Mela leggeri una qualche sera io ho letto un po'di Odissea e quindi questa è andato bene perché ha avuto la possibilità
Questo per dire ecco il mio intervento amicale non tecnico non politico
C'è un vissuto nei bambini né i fanciulli negli insegnanti che deve essere tenuto in qualche modo in considerazione
Ciascuno di voi quando si trova a riflettere in modo il più possibile organico su queste materie a la nostalgie del comincia amento ci
Bisognerebbe trovare quel punto nel quale comincia la istituzione della scuola
Erba sembrino su
Fici sulla natura in cui i programmi delle prime scuole la prima scuola che la materna è stata dimenticata troppo
La prima scuola
Col venticinquennale fuori ricorderemo anche ufficialmente
Poi la scuola elementare la media la media superiore nelle sue articolazioni l'università la formazione degli insegnanti sordo ad un parto e invece no sorgono successivamente vengono pensati da commissioni successive e poi bisogna riuscire a sta stabilire connessioni tra sedimenti che sono nati per conto loro per cui abbiamo delle linee spezzate non abbiamo delle linee unitarie e coerenti magari circolari come vorremmo
La Nostalgia quindi è quella di trovare
Non solo come diceva Damiano ieri i programmi dell'ottantacinque gli ordinamenti Della centoquarantotto ma anche quelle altre cose che sono nate dopo e che io chiamo con una sigla solo ragazzi due mila
E che sono stati pensati proprio per poter consentire agli insegnanti quella trasversalità alla quale alludeva l'onorevole Barbati e cioè quella possibilità di intendere il ragazzino che hanno soltanto le macchinine
E che non rispondere insegnante bagarre il fondo in modo insolente si va a buttar fuori perché succede questo è possibile che la scuola sulla base della sua professionalità
E cioè non soltanto sulla base di un tecnicismo il più possibile raffinato faceva parte di una visione complessivamente Serena
Come riescono ad avere gli adulti quando sono effettivamente adulti quando sono in pace col bambino che portano dentro di sé quel bambino che sono stati e quando sono veramente interessati ai giovani ai ragazzi agli adulti del futuro
E possibile che gli insegnanti riescano nonostante il contenimento a volte frustrante degli ordinamenti a riusciva a vivere queste esperienze positive
Ecco
Diceva ancora ieri Damiano rispondendo al ministro non basterebbero
E i duecento mila miliardi li ha chiesti due mila veramente due mila miliardi necessari per fare l'aggiornamento per gli insegnanti a risolvere il problema della migliore qualità della scuola se gli ordinamenti restano sconnessi con i contenuti programmatici con i vissuti degli insegnanti con la loro capacità di muoversi ed utilizzare al meglio le risorse questo è vero
Però è anche vero che non esiste ingegneria pedagogica illuminata che sappia risolvere tutti i problemi di contenuto di metodo di relazione che sappia risolvere i problemi di senso da attribuire alla scuola dal punto di vista degli insegnanti dei dirigenti scolastici e dei bambini
Ci sono problemi di senso che sono tra di loro effettivamente molto di di articolati e complessi in una Società per lo più pluralistica in cui nessuno in grado di dare tutto quello di cui avverte il bisogno di tutto quello di cui avverte la necessità la riconosciamo che molti incontri tra insegnanti
Servono per fare dei piccoli passi avanti a volte anche per home dalla sofferenza
Qui a Udine scettici anzi ama un jet dolore è vero
La sofferenza di chi prende coscienza del limite
Ma questa coscienza dell'ENI che è la condizione per riuscire a a operare poi da adulti per essere anche quel tanto di felici che ci è consentito dalla condizione umana se non abbiamo il senso del limite se non sappiamo perché c'è questo limite noi diciamo ad interiorizzare le ragioni di questo limite ma siamo arrabbiati siamo imbelle miti
Se non riusciamo a capire perché sono spariti gli ottanta miliardi necessari per le mense scolastiche e dobbiamo discutere di queste cose andando tra Camera e Senato e parlando con i sottosegretari
A al Tesoro se non riusciamo a capire perché neanche la scuola non statale materna riesce ad avere i suoi ottanta miliardi e polenta di settanta ma sono spariti esitata di servizi primari
Il sottosegretario al Tesoro mi telefonava un mese fa per dire abbiamo bisogno di togliere centosettanta miliardi di anni dal dalla mister lavoro istruzione da dove li troviamo li vuole motorie dalle supplenze Imola le supplenze sono supplenze annuali così lasciamo le classi scoperte
Ecco questi sono esigenze che al Tesoro sentono perché ci troviamo di fronte a questa situazione generale di tutti i Paesi secondo la quale di tutti i paesi di cui sono stato a Ginevra l'UNESCO
La rete di educazione vale meno della e di economia
La gente sa che ci sono delle cose importanti e urgenti sa che investendo in certi settori c'è una redditività ci sono le pensioni le tre le chiamano i francesi
Ci sono le le la episodi per l'assistenza e ci sono i soldi per il cosiddetto servizio per il debito pubblico che vale tre volte e mezzo tutto quanto si spende per il sistema scolastico italiano
Se queste sono condizioni reali del Paese o non riesce a capirlo a rendersene conto in qualche modo e allora riuscirà anche a star dentro ai vincoli stabiliti consenso
Dei sofferenza rassegnazione ma direi di sovranità alla fin fine e se no invece batte la testa contro l'ostacolo se c'è il limite si butta la testa contro il limite non si riesce a venirne fuori
Come fare ad accettare questa scuola che nessuno ha chiesto molti in entrò nella scuola elementare dove hanno chiesto ci sono entrati quando non c'era ancora è avvenuta una riforma e molti sono usciti chi è che riesce ad avere la identità personale con l'istituzione con la quale si trova ad operare gli studenti al convegno nazionale a Roma hanno formulato questa questo slogan al termine dei tre giorni di lavoro
Quelli del febbraio del novantatré conferenza nazionale progetto giovani novantatré questo slogan esseri scuola non esserci solo dentro
Quale insegnante può dire una cosa del genere utilizzare il termine essere per identificare la sua natura
Non per identificare solo lo spazio psico sociale in cui opera quello spazio che contiene la sua libertà la sua voglia di lavorare ma contiene anche la sua ansia
Ecco nessuno probabilmente poi identificarsi pienamente come istituzione dallo sforzo che siamo chiamati a fare questo
Adesso interesserà fare l'analisi la più rigorosa possibile e gli strumenti a disposizione ce lo consentono
Della centoquarantotto dei programmi del modo con cui si è arrivati a queste cose non è vero che ci si è arrivati soltanto per i soldoni occupazionali
Non è vero che ci si è arrivati soltanto sulla base di un sinistri Isma'che puntava alla ragione contro il sentimento eccetera eccetera ci sono molti slogan e molti stereotipi nella testa di coloro che esamino questa legge ma in ogni caso
Non si riuscirà o confermando o modificando in sede legislativa o amministrativa ad ottenere la perfezione così come ciascuno se la immagina ecco perché è necessario che ci sia un lavoro di tipo culturale di tipo starei per dire spirituale
Di coloro che si rendono conto degli strumenti che utilizzano i in pieno ma sanno che questi strumenti sono poi inadeguati nel risolvere un problema grosso perché ognuno ad educazione un'idea molto piccola
E allora basta sistemare qualcosa basta trovare i soldi dalla mensa basta sistemare le le le Aule e i problemi si risolvono ognuno ha un'idea molto grande e molto drammatica dell'educazione della vita che si conduce coi ragazzi e loro il problema diventa rosso
E allora dobbiamo continuamente come diceva don Milani
Rispettare le leggi ma guardare anche quello che c'è negli occhi dei ragazzi le leggi che ci saranno
E questa inquietudine da una legge passata ad una legge da migliorare ad una legge da rifare
E quello che determina anche la coscienza professionale degli insegnanti chiedo solo soltanto applicatori di leggi ma che sono anche dei soggetti che ne debbo immaginare delle altre e devono comunque sapere che anche all'interno di un limite determinato si può vivere in termini di sovranità e di gioielli soddisfazione ridurre perlomeno la portata negativa
Che hanno alcuni limiti di carattere finanziario di carattere organizzativo o anche di carattere culturale
Nell'ambito del ministero ha con l'istruzione stiamo cercando di rivedere i programmi di educazione civica
C'è una commissione che sta lavorando a questo scopo
Si sa che il decreto del cinquantotto riguarda la scuola media e la scuola media superiore nella scuola elementare abbiamo i programmi che sono ricchissimi di queste dimensioni di carattere civico ebbene cerchiamo di cambiare anche il nome di costruirle chiamandoli cultura costituzionale
Ma la premessa ai programmi del cinquantotto di educazione civica vorremmo che diventasse una sorta di premessa delle premesse di tutti i programmi e che il ministro dato che i programmi si chiamano ancora ministeriali potesse nel tempo che gli è concesso
Vedere approvare firmare una sorta di Uberti a tutti i programmi unificante dal punto di vista dei contenuti degli ideali degli obiettivi ma anche dal punto di vista
Della smaliziato una metodologica che consente a quella continuità per la quale gialla centoquarantotto ha tanto lavorato
Ecco per consentire di valorizzare al meglio gli strumenti limitati che ci sono e per consentire l'elaborazione di quella cultura unitaria di cui c'è bisogno
Perché forse tra qualche anno sarà possibile che una societarie scavi immaginare insieme
La scuola materna elementare e media nelle superiore e i corsi di laurea per insegnanti abbiamo i giornali hanno dato notizia come se fosse di un'invenzione di ieri
La prospettiva dell'attuazione da trecentoquarantuno
I ministri dell'università e della della pubblica istruzione
Insieme dovrebbero firmare dei decreti già speriamo durante questa estate che consentano l'inizio di questa nuova stagione
è una stagione che è piena di spine ci sono delle difficoltà questi cinque anni non sono passati invano si è ragionato si è posato sì visto i pro e i conta
E deve digerire se esista a guardare
Di ciascun provvedimento
L'aspetto umbratile l'aspetto per cui non soddisfa pienamente tutti non si fa veramente niente e uscite di desiderosi decide mai di spendere la propria vita per un obiettivo importante
Bisogna riuscire a spendere una priorità anche dentro limiti dentro
Contenimenti che cosa diciamo di coloro che andavano a morire gridando Savoja e l'hanno fatto pensando all'Italia pensando che fossi soggetto più importante noi che sappiamo quanto inadeguato sia questo soggetto storico
Quello diciamo nei riguardi di coloro che pensano di costruire un'Europa che già invecchiata abbiamo bisogno di un mondo bisogna allargare continuamente gli orizzonti ma intanto bisogna starci dentro evidenti ed essere fedeli c'è un problema di fedeltà
Alle leggi che sono state ottenute
Da alcuni con l'impegno personale loro sindacale associativo politico da altri con l'impegno di riflessione critica
Sono stati in qualche modo voluto dall'altra porta ad altra scuola
Non è un per accettarle come vangelo ma per accettare come prodotto storico degno di essere migliorato
Stare e nello stesso tempo muoversi ecco questo è il segno
Di una come dire vitalità intelligente alla quale credo si debba pensare nei mesi prossimi riflettendo sul materiale che è stato prodotto negli anni futuri lavorando ancora all'interno immagini di questa norma ma con le acquisizioni e con le modifiche che verranno suggerite dalle riflessioni anche di queste giornate vi ringrazio
Al professor Corradini
Do la parola Sergio D'Antoni che ci ha fatto sudare parecchio stamattina
Io mi chiedo scusa per
L'orario in cui sono arrivate due per quindi le modalità di questa mia partecipazione
Dovuta alla c'è un tema che che sta molto a cuore a tutti quindi
Entro cui siamo immersi
In queste giornate di cui parleremo anche
Oggi io nel mio intervento dicono alcuni accenni che il tema delle pensioni
Tutto penso che
C'è un'iniziativa che si nasce l'ha preso in questa fase in questo momento è un'iniziativa
Molto seria molto giusta molto centrate
Avere colto
Sono in questo momento dei rischi sottoporli alla valutazione e all'attenzione di tutti forze politiche irresponsabili
Di governo
Intera società su un tema così fondamentale come la formazione di base credo che sia non solo giusto ma meritorio
Tutti diamo dentro una fase dai contorni molto
Confusi
Dalla prospettiva qualche volta incerta avere orientamenti precisi punti di riferimento certi è fondamentale
Probabilmente tutti insieme
In questa fase del dibattito italiano sottolinea sottovalutiamo
Il grande cambiamento entro cui siamo immersi non solo il grande cambiamento del nostro Paese
Ma di grande cambiamento entro cui emerso il mondo
La fase che attraversa l'equilibrio che si è spezzato
Un rapporto che non si ricompone
Cioè c'è nel mondo una forma molto strana si potrebbe definire una malattia
Per alcuni è invece proprio il segno di una scelta che è quella di non puntare avanti non guardare al futuro
Ma
Puntare indietro guardare indietro misurarsi sul passato
In altri termini c'è una forma molto perversa
Frutto della globalizzazione dell'economia
Frutto del fatto che ormai
Quello che succede in qualunque parte del mondo
E come se succedesse sotto l'uscio di casa
Questo il prodotto di questo grande cambiamento
Finisce col fare derivare ad una linea che io considero devastante
Una forza incredibile c'è la linea che punta ad una competizione nel mondo tutta sui costi
E se la competizione diventa una competizione sui posti in un'economia globale
Siccome al mondo ci saranno sempre Paesi che producono a costi inferiori ai nostri
Perché hanno avuto ritardi nello sviluppo perché si sono determinate condizioni particolari il problema è che i Paesi che sono avanti
In un rapporto di costi
Dovrebbero tornare indietro per poter competere adeguatamente
Cioè di una forma una sindrome perché altro non si può chiamare a che porta certamente al a frutto per il classi forti di questo Paese
Adele derive che sono in tutte le società anche le più avanzate e che producono l'effetto di un mondo che si divide ulteriormente
Tra ricchi che diventano sempre più ricchi poveri che diventano sempre più poveri e questo è e nel confronto tra i Paesi
E nel confronto all'interno degli stessi Paesi
Questo non è un destino deve essere così no è frutto di scelte che derivano da questo cambiamento
Dall'Indirizzo che questo cambiamento può prendere cioè da questa forma di competizione se la competizione sui costi e tra i costi sono più alti tu li devi abbassare
Abbassare significa tornare indietro
Se voi vedete le proposte che sono in campo sul piano delle questioni più importanti di questo Paese sono tutte proposte vanno e cinquanta
Cioè per fare nuova occupazione bisogna prendere il rapporto di lavoro precario
Questa è l'unica forma per dare nuova occupazione
Cosa che c'era negli anni Cinquanta e di cui a fatica ci siamo liberati e ci vogliono riportare agli
Ho partecipato non non parlo l'altro arrivano al tema ma è fondamentale per inquadrare il tema
Ho partecipato ad un grande convegno dove c'erano studiosi importanti e c'era un professore di quelli significative quando dico significativi in dentro dire
Uno studioso di quelli che per fare una relazione chiedono dieci quindici mila dollari diciamo ventiquattro ventisei milioni torna
La paga media ecco di un anno
Per avere un'idea questo professore aveva dei lucidi clipei professore da un po'di tempo sono alle luci di non non ragionano
Aveva dei lo uccide i lucidi dimostravano questo teorema
Che per fare nuove occupazione se può fare solo precaria e fin qui era una tesi già conosciuta
Ma quello che il professore vi aggiungeva risuonò nella sua teorizzazione era che per fare ogni posto di lavoro nuovo precario bisogna prenderne precari cinque di quelli stabili che ci sono che altrimenti non
Cioè se il Governo precedente avesse mantenuto la sua promessa di fare un milione di posti di lavoro doveva prenderne cinque milione di quelli stabili precari per fortuna alla mantenuta se no questa è la conseguenza cioè Elena
Nel il tipo di ragionamento bello ragionamento scientifico compiuto cioè non era una cosa cioè noi giustamente qui la prendiamo sulla battuta sullo scherzo ma lui era impegnato cioè venti mila ventina dovevano non è una cosa allora a un certo punto il il cioè il chi faceva la tavola rotonda del professore aveva detto quelle cose interessantissime
Potrebbe distribuire questo materiale perché qui i partecipanti ne possono fare un uso e lui ha detto no a me dispiace queste Matera riservato io no non non lo distribuisco mi dispero ma guardi che quelli che partecipano a questo la persona responsabile non ne faranno nessuno uso non si preoccupi nono decimo un po'io non non c'ho visto più gli ho detto guarda
Se le luci c'è scritto quello che il professore ha detto se li tenga non abbiamo che farcene cioè non è
Però il segno
Di una dibattito
Che si apre su questo tipo di
Prospettive
O se pensiamo alle altre proposte in campo rapporto nord-sud del nostro paese la questione occupazionale le contraddizioni che stiamo vivendo la proposta che viene in campo quale sono le gabbie salariali
Altra proposta danni cinquanta già conosciuta discussa valutata da cui siamo usciti perché inservibile perché ingiusta ma ci viene riproposta a piè sospinto al come la
Il toccasana per risolvere le nostre questioni o se pensiamo al tutto il dibattito che c'è sullo stato sociale
Sulla sanità sulle pensioni in sostanza tutto quello che ci si propone esattamente quello da cui eravamo partiti
E siccome siamo andati troppo avanti oggi dobbiamo ritornare indietro cioè in sostanza un mondo che guarda indietro
Perché la competizione è tolta sui costi cioè se la competizione tutta sui costi non c'è niente da fare
Non c'è niente da fare perché è chiaro che se il Parma avranno questa condizione nel sud est asiatico dove dunque dove si può produrre con quattro soldi e fare gli stessi prodotti che si ferma qui
E che tu trovi in tutti i negozi che compri perché costano di meno non c'è dubbio che questo diventa l'essenza cioè non diventa troppo forte una valanga qual è la la la possibilità saldezza qual è il
Cioè qual è il punto di snodo per evitare questa deriva che altrimenti sarebbe pericolosa entro cui il mondo si è si sta incamminando
Anche se ci sono per fortuna luci ed ombre e l'unica possibilità è che la competizione diventi una competizione qualità costa
Cioè l'unica possibilità è che tutto quello che tu produci sia qualitativamente più forte sia qualitativamente tale che anche se costa un po'di più tu riesci a
A competere
Questa è la la la la
Questo vale guardate sembra un processo ma vale per tolto vale per il prodotto vale per il processo vale per i servizi varie vale per la qualità complessiva di un Paese sia un Paese aumenta la sua qualità quel Paese compete
Esattamente quello che hanno capito i tedeschi cioè che si muovono su uno schema tutto basato sulla qualità e anche se il loro posto è superiore perché il loro posto è superiore riescono a competere attenere bene il passo di questa competizione e quello entro con voi diciamo noi siamo immersi perché noi abbiamo fasce noi abbiamo fasi ma non ci incamminiamo verso una vera battaglia di qualità verso un vero
Passaggio indispensabile di qualità vale per l'industria per il servizio non è un problema altrui noi abbiamo delle produzioni sicuramente delle produzioni
Che sono competitive anche sulla qualità vi faccio un solo esempio noi produciamo le scarpe di lusso per signora migliore del mondo qualunque prezzo costano nel mondo se ne comprano il problema è che le signore di lusso nel mondo sono poche
E che in ogni caso hanno due piedi non mille quindi
E che invece miliardi dei cinesi hanno sempre del piede vale scarpe dello sono le possono comperare
E Lia se se potessimo fare un ragionamento cioè ci accorgeremmo di come va guardata l'altra situazione noi abbiamo avuto un vantaggio competitivo in questi anni incredibile la sua vocazione della lira che stiamo pagando
Su un altro versante
Questa svaluta azione alla lira dato all'industria italiana al prodotto italiano una competizione di costo incredibile perché alcuni la usano la utilizzano e altri no
Perché all'una parte la perché una parte a prodotti tali da poterli e altro no neanche quella quel vantaggio competitivo gli basta quindi se la portiamo tutto sui costi non basteranno cioè ci porteranno sempre chiuso
La vera battaglia la qualità
Per fare qualità è fondamentale il fattore umano
Perché la qualità si fa sarà testa funzione
Perché sa testa non funziona non si fa qualità
Cioè la qualità parte dalla testa cioè riproduce la centralità
Nel mondo nel mondo per lavoro e non solo dal lavoro dell'uomo e la donna del lavoro cioè riproduce il fatto che se tu vuoi
Se tu vuoi
A vera e uno il percorso se tu vuoi avere un percorso di vera
Sostanziale
Aumento del Progetto qualitativo Tordelli per puntare fortemente
Alla qualità delle persone
Questa qualità si raggiunge in due modi
Un primo modo esse si riconosce il suo lavoro
Quindi se ci sono delle relazioni sindacali partecipata e cioè se sono responsabili
Perché io per dare il meglio di se stesso debbo essere responsabile di quel Progetto cioè debole se io il protagonista perché altrimenti questo cambia radicalmente tutta l'organizzazione del lavoro
Perché da un'organizzazione del lavoro parcellizzato da un'organizzazione del lavoro gerarchica si passa dall'organizzazione del lavoro per squadre non c'è più gerarchia perché io per dare il meglio di me stesso debba essere responsabile di quello che sto facendo
E questo vale dovunque
Perché altrimenti non dò il meglio di me stesso altrimenti sono un piccolo granello in questo asse
Questo provoca un cambiamento radicale entro cui siamo immersi ma con cui facciamo tanta fatica tanta fatica perché pone
Un cambiamento di cui oggi non parliamo non cambiamento al rapporto capitale lavoro che non ha precedenti finisce un'epoca
Cioè lo dico con una battuta perché chiudere questo punto ma
Finisce veramente un'epoca ed all'epoca dall'antagonismo perché per fare il meglio per produrre il meglio questi due soggetti si debbono incontrare responsabilizzarsi
Cioè finisce l'epoca del Complesso del maiale dalla gallina
Voi sapete un giorno si incontrano maiale una gallina si guardarono inviso dissero insieme possiamo fare grandi cose
E il maiale disse ma cosa possiamo fare la gallina disse possiamo fare le uova al prosciutto
Che sono
Il maiale torno a casa riflettenti penso che era un patto leonino non funzionava perché per fare le uova al prosciutto uno dei due finiva fette e la cosa non andava bene
Cioè fino a quando ciascuno non si convincerà che per avere ottenere il risultato l'interlocutore chiunque esso sia non deve venire a fette ma è indispensabile per portare il risultato questo processo non si avvierà e se si deve avviare per chi è questa persona l'uomo e la donna del lavoro siano indispensabili in questo progetto di qualità
Debbono avere una testa che pensa per avere una testa che pensa questa testa delle strade
C'è la centralità dalla formazione tutta qui
Cioè la centralità è un processo che nasce dal cambiamento
Si dice ma la formazione è stata sempre centrale verissimo
Perché un popolo che non è formate un popolo che non ha grande avvenire ma nella fase la competizione attuale i paesi che si salveranno sono i Paesi che
Avranno una qualità complessiva migliore del loro prodotti dei loro processa i loro servizi per fare questo per fare questo decisiva sarà la formazione e la ricerca e la formazione come si dice
E tale se ha una capacità
Di proposizione in avanti che possa suscitare a partire dalla formazione dei base una tale spinta da garantire che il processo formativo sia un processo che arriva Filippo
E fino in fondo
L'importanza la formazione di base nasce da questa nuova condizione che la nuova condizione in cui siamo immersi
Cioè nel senso che le tutto quello che avviene dopo la mortalità scuola coi problemi che abbiamo nel nostro Paese il numero scarso dei laureati tutto quello che avviene dopo nasce da un rapporto che avviene prima
Da un processo in cui si valorizzi l'essenza di questa formazione si capisca che senza questo processo se ne sta a questo procedimento
Le questioni che noi abbiamo non si risolverà
Cioè noi non solo cioè voi conoscete questi dati ma i dati dovrebbero far riflettere che abbiamo questa mortalità perché perché in Italia nel centro che descrivono alla scuola elementare se ne laureano solo sette
E in Corea del Sud e se ne laureano ventuno
Questo primo dopo fa la differenza non non c'è niente da fare per quelle cose che ho detto prima
Perché perché c'è un processo
Che qui non viene garantito perché c'è un processo che qui non viene assistito prodotto
Ora si dice per potenziare la formazione di base per dare spinta tutto questo elemento formidabile tale da garantire poi questo processo noi abbiamo bisogno di risorse
O abbiamo bisogno di riforme e di risorse
Che poi possano spingere più avanti
Sulle risorse
Se la centralità e la formazione non c'è dubbio che la questione delle risorse è direttamente collegato alla priorità di un Paese
Se la priorità e questa la priorità fondamentale per noi e che le risorse su questo tema siano risorse adeguate come si fa
Perché questa è la questione come si fa perché hanno tutti ragione
O abbiamo tutti ragione
Ma come si fa a garantire un flusso di risorse
Che sia tale da consentire questi processi
Noi abbiamo un debito pubblico di due milioni di miliardi
Abbiamo una condizione la finanza pubblica che conosciamo perfettamente
Abbiamo una condizione diciamo pesante entro con con cui dobbiamo fare i conti
Noi che siamo un sindacato serio responsabile che non siamo fuori dal mondo siamo consapevole di tutto questo e abbiamo indicato una strada una politica un percorso
Che costa e costa
Che non era tutto l'idea
Il dramma italiano non è
Tale da portare queste cose che dicono l'Italia è come il Messico l'Italia non è vero
Perché l'Italia e l'Italia ecco con tutte le sue contraddizioni con le ricchezze le povertà con tutto il suo
E anche il problema del debito il problema del debito e tutti italiani mentre il problema del Messico che il debito tutto straniero e quindi come te l'hanno dato conto lo tolgono
In Italia perdeva in altre parole ogni italiano a trenta milioni di debito
C'è sempre la battuta ma io non ho firmato ma quando ho firmato cioè Cissé però accanto a questi italiana che a trenta milioni di debito c'è un altro italiano che a trenta milioni di credito
Il problema è che non sono la stessa persona
Perché se no sarebbe tutto facile
Gli facciamo un conto una volta sola la cosa si è risolta siccome sono persone diverse ci vuole una politica
Ci vuole una una politica che duri negli enti che non abbia altri è bassa ci vuole una capacità di uscire da questa condizione che altrimenti provoca la cosa che qui diceva Comandini
Il Tesoro che li deve togliere i settanta miliardi duecentosettanta e tutte queste cose quotidiane che viviamo questa politica che cos'è una politica di concertazione che noi abbiamo indicato il praticantato
E la politica che abbia al suo centro l'abbattimento e l'inflazione è l'abbattimento dei tassi d'interesse
Perché solo attraverso questa strada tu puoi sterilizzare il debito
Altrimenti non lo stare lì
E siccome sul debito non ci sono scorciatoie
Perché se ci fossero qualcuno ritiene che ci siano sentite anche il dibattito assieme di botte usciamo dalla NATO e tutto si è risolto se potessimo Tassara la NATO e uscire dal bar sarebbe meglio nasce
Ma siccome non possiamo fare nel loculo nell'altro quello che possiamo fare una politica che abbatta il costo di qua
Ma io vi do come dire due dati d'inflazione era il sei quattro per cento nel gennaio novantadue al luglio del novantaquattro era il tre e mezzo per cento
I tassi d'interesse erano il dodici per cento a gennaio dal novantadue all'olio dal novantaquattro era l'otto per cento sapete cosa significa l'otto per cento
Intermedie Investimenti a significa che l'al danaro costa di meno si può investire di più e più occupazione ma intende ed ebbe dopo lei coi centosettanta miliardi di cui parlava Corradini
Significa che noi abbiamo risparmiato in quell'anno e mezzo a quaranta mila miliardi d'interesse sul debito pubblico
Perché ogni ponte oscilla tra quindici e venti mila miliardi
E siccome è oscillata codesto se abbiamo risparmiato a quattro ponti abbiamo risparmiato una cifra attorno ai quaranta mila miliardi
Che ci saremmo ritrovata in più se non avessimo fatto quella politica quella politica c'è costata perché è sembrato un sindacato rinunciataria
Un sindacato che imponeva la politica dei redditi ma era l'unica erede l'unica strada per risanare questo Paese non esisteva un'altra l'altra è l'avventura l'altra quello che è successo da luglio in avanti
L'altro è l'aver reso quella politica precaria per cui noi siamo schizzati sull'inflazione al cinque siamo ritornati ai livelli precedenti siamo ritornati sui tassi d'interesse all'undici all'undici e mezzo oggi abbiamo un problema di interessi sul debito pubblico che ci faranno pagare di più quest'anno
Gli interessi da una cifra che va dai quindici ai venti mila miliardi altro che i centottanta miliardi di cioè siamo dentro questa cosa ecco perché quella politica è indispensabile
Ed ecco perché per trovare le risorse non c'è un'altra linea solo la politica di tutti i redditi di tutti i redditi
E la garanzia per arrivare a questo risultato il solo un grande sindacato che abbia davanti a sé è un Governo che la vuole praticare ed imprenditori se è lì che la vogliono percorrere può produrre questo risultato se non la spaccatura
Se noi ricchi più ricchi perché quando tu distribuisci tutti questi soldi l'interesse chi Achi ha
Ora siccome BOT e CCT in Italia ce l'hanno tutti
Tutti so che un conto è avere cinque milioni di botte Citti un conto è avere cinque miliardi e quando distribuisci interessi di questo genere fai una redistribuzione della ricchezza che non ha precedenti noi ci affanniamo su x lire di questo o di quell'altro e nel frattempo redistribuiamo ricchezza come se fosse una cosa
E siccome non abbiamo alternativa perché viviamo nel bordo l'unica possibile alternativa è quella per questo è fondamentale produrre l'effetto ripristinare quella politica ripartire da lì se si vuole avere la garanzia che tu vai verso un risanamento equo
Non abbiamo tutto il problema delle entrate questa mattina non ne parliamo cioè
Che è l'altra faccia di questa medaglia perché per fare una vera battaglia del risanamento del trovare la giusta soluzione sulle entrate sul fisco
E siccome voi sapete che è giusto dire niente più tasse e io sono d'accordo su questa il posizione aggiungo solo un particolare che giusto dire niente potassio perché le pale
Chi non le paga
Calcherà le paga OLAF Paone paga poco bisogna pagare pagare questo è il problema cioè questo è il problema
Piacerà al ministro precedente Tremonti l'avete visto diverse volte in televisione che usava espressioni forti perché è un linguaggio forte usava questa espressione spesso ricevo il fisco fa schifo
E io mi sono sempre chiesto ma se fa schifo a Luigi a noi che le tasse le pagano che dovrebbe fare
Cioè che è un poco il il risultato di questa condizione allora se questo è vero il resto una battaglia una questione noi abbiamo la necessità di riportare i nostri conti in ordine e abbiamo la città di aggiungere risorse
Ai settori strategici a partire dalla formazione senza la quale non riusciremo a svoltare
Per questo è importante fare una riforma delle pensioni e
Perché noi dobbiamo togliere dal mezzo questo che è uno degli elementi di non controllo dalla spesa qui non la posso fare lunga
Ma qui tutti sono bravi sulle pensioni e tutti sono bravi tutti hanno inventato tutte cioè tutti scaricano la responsabilità su altri non c'è da scaricare avanzo nessuno guardate questo è un Paese che ha avuto la trasformazione sociale più dirompente di tutti i paesi nel mondo in vent'anni è passato da paese agricolo quale era negli anni Quaranta e Cinquanta paese industriale
E tutto questo l'ha fatto a costi pesantissimi i costi principali erano che non si sono messi da parte nessun contributo
E si è affidata a questa generazione a chi doveva poi godeva di tutto questo si è affidata la il peso dopodiché questi però sono rimasti sono lì sono lì e qualcuno li deve pagare quindi fare tutte queste cose che c'è sempre qualcuno che ha noi abbiamo tredici milioni di pensionati e sette milioni di queste pensioni non superano il milione al mese perché tutto questo
E di questi sette milioni intermedia nel mezzo non arrivano al minimo ma non aveva al minimo perché non si verso niente e per avverare il minimo in Italia il minimo e seicentoventiquattro mila lire pensate voi cos'è il minimo
Per per coprire seicentoventiquattro mila lire a cinque milioni di persone noi spendiamo all'anno trenta mila miliardi
Mi chiamo scusate abbiamo scherzato cioè voi eravate in un altro mondo no non possiamo dei glielo dobbiamo trovare delle soluzioni eque che risolvano questo problema che lo affrontino e trovino
Per questo abbiamo fatto una proposta ci siamo assunti le responsabilità per difendere i nostri diritti i trentacinque anni di insieme trovare soluzioni eque che non si facessero sparire
Questi diritti
E trovare una soluzione anche all'interno del mondo del lavoro che armonizzarsi e le condizioni per determinare un rapporto
Che sia tale da garantire a tutto il Paese
Una crescita equilibrata
In questo senso io penso che
La questione che poniamo di armonizzare
Il pubblico impiego
Si pone con una
Chiara
Il limpida e trasparente posizione
Tra chi ha maturato il diritto e che il diritto alla maturata
Perché chi ha maturato il diritto
E nelle condizioni di esercita chi non l'ha maturato aveva un'aspettativa
Parliamo delle pensioni anticipate prima dei trentacinque anni per capirci
Aveva un'aspettativa che poteva essere anche legittima che macchina la nuova condizione non è più gestiti
Quindi se chi ha maturato il diritto noi non glielo Torchia
Chi l'ha maturata che aveva secondo le normative vigenti la possibilità di andarci chi aveva invece una spazzati IVA in questo senso
Quelle persone che erano già state
Toccata dalla riforma Amato che come ricorderete aveva determinato lo spostamento con la differenza otto otto quindici quindici diciannove aveva fatto del
Un rapporto in questo senso noi pensiamo che questi tempi si possano accorciare senza toccare che al maturato il diritto e trovare quindi una soluzione che sia la soluzione che alla fine voi sapete che questo la materia delicatissima
Nel senso che ciascuno vive la sua condizione e ha ragione di vive a Roma
Ma ciascuno vive anche il rapporto con gli altri e sa perfettamente che quando si toccano queste cose si guarda al vicino per sapere che cosa gli succede per scaricare sul la responsabilità di tutto questo sul gli altri
In questo senso noi riteniamo che questa posizione che io vi ho qui
Richiamato sia difendibile dovunque sia in un posto che nell'altro perché non saremo un grande sindacato se veniamo qui a dire una cosa perché parliamo a a lavoratrici e lavoratori del pubblico impiego e poi andiamo in un altro posto in un'azienda eccetera gli facciamo il discorso opposto questo è di un sindacato Accattone
Non sindacato serio che vuole difenderà le sue posizioni e che vuole la riforma come elemento indispensabile per porre fine a questa specie di
Carneficina che si fa perché la gente vuole alla continuava a lavorare è chiaro che se gli mette in discussione l'incertezza
Cioè la certezza sul futuro se fai una campagna in cui ogni giorno li riceve si cambierà questo questo e quell'altro
E chiaro che si crea il panico il terrore la gente se ne vuole andare ma questo è criminale è sbagliato bisogna parlare in forme di avere vent'anni non cambia più niente è stata attutita in quelle perché così la vera garanzia
Perché ognuno ha le sue Zi anch'io una zia che mi chiamo e vuole sapere
Vostra collega vuole sapere
Una vostra collega che ha trentasette anni di anzianità
Di servizio e vuole sapere che gli succede ed è sei mesi che gli dico non gli succede niente ma continua a chiedere però un giorno sì e un giorno no quindi vuol dire che c'è qualcosa proprio che non funziona c'è qualcosa che si è innescato e penso che come dire su di lei abbia fiducia però poi vive questo mondo e fa la domanda ma allora ma che mi succede
Ma allora che ebbe al no allora niente ve l'ho detto non succede assolutamente niente succede questo cambiamento in rapporto alla condizione che sia tra il diritto maturato l'aspettativa che trovi questa è la condizione questo può portarci ad una buona riforma io penso
Che nelle prossime giornate governo può presentare il disegno di legge che il parlamento io spero in tempi brevi posso sanare questa vicenda e parlare poi dalle cose di questo Paese
E le cose di questo Paese sono le questione occupazionale legate per le questioni che ho detto che se ne formative queste sono le vere priorità di questo Paese
Risolta questa questione che è diventata la centralità di tutto
In questo senso tornando al nostro tema io credo che la vostra posizione sia giusta io la sostengo con tutte le mie forze
Voi siete stati investiti da un progetto di riforma
Questo progetto di riforma come tutti i progetti di riforma ha prodotto risultati importanti e a mio giudizio positivi aveva anche prodotto qualche d'esposizione in questo caso si aggiustano le disfunzioni e non si mette in discussione la riforma
Ha ragione
Ha ragione
Ha ragione Daniela che quando dice va guardata che strano Paese
Che discute sembra di riformare la scuola i melò pubblico all'autonomia è inutile che vi faccio tutte le leggo che conoscete meglio di me
E guarda caso l'unica che ha fatto anziché dipendeva e farla funzionare bene alla rimettendo escussione per abbatterla ma che a stare a Faenza è questo che ha una mentalità incredibile affezionati a modelli affezionati a schemi
Ma si dia un giudizio sereno equilibrato si parla tanto dei nuclei di valutazione bene si chiamino gli esperti che vogliono si faccia una valutazione serena
Su quello che ha prodotto la riforma su quello che sta producendo e si dia un giudizio equilibrato privo di vicende del nostalgiche era meglio non era meglio prima non prima no si faccia una cosa vera da Paese moderno
La riforma a nostro giudizio ne vogliamo essere smentiti Marra infatti non è la dichiarazione che non valgono nulla a nostro giudizio ha funzionato con qualche disfunzione insisto che si può correggere
Allora chi sostiene che non è così deve a attraverso forme chiare esplicita e dimostrare che non è vero e per dimostrarlo deve utilizzare gli strumenti che vogliono tre zero e poi in termini complessivi quando si parla di aumentare la qualità del lavoro quando si parla di aumentano la qualità del sapere quando si parla di aumentare la qualità del funzionamento complessivo del nostro sistema scolastico si fa ricorso io trovo anche la cosa
Qualche volta sempre un poco strano per un sindacato mai così trovo che l'eventuale introduzione dei nuclei di valutazione cioè di strumenti
Come dire esterni che diano un giudizio sereno serio è una cosa che possono stimolare
L'impegno e la qualità quindi da questo punto di vista
Noi siamo preoccupati quando il nucleo di valutazione siano assenti burocratici di chi non comandava vuole comandare cioè di cosa che nulla hanno a che vedere con un giudizio serio se c'è un giudizio serio venga avanti
Ma se non ce fare questi ragionamenti e portarci di nuovo indietro e nascondere questa vicenda molto strana per cui si dice quello che che viene detto che noi l'abbiamo fatto perché avevamo un problema occupazionale
Intanto come se la questione fosse
Cioè diciotto abbiamo problema occupazionale ma guarda che schifo cioè
Che in ma io penso che non è questo il tema
Anche se è un tema serio cioè di quelli fondamentali ma io penso che non è questo
Noi abbiamo creduto in questa riforma perché la riforma aumenta la qualità complessiva
Della formazione di base l'abbia prodotto questa riforma perché la la riforma
Come dire allarga il sapere determina una possibilità di appiattimento più forte queste sono state le nostre vere ragioni che poi ci fosse una conseguenza anche sul versante occupazionale questo non mi pare scandaloso
Mi pare scandaloso che si usi quest'argomento al contrario senza giustificarlo con nessuna sostanza con nessun altro
Allora se vuole fare questa sfida qualità noi siamo pronti a farlo
Deve essere chiaro che il noi partiamo da questo presupposto che aumentare oggi la qualità della nostra formazione a partita di quella di base significa produrre il resto alle riforme che mancano allungare l'obbligo
Abbiamo tanti problemi noi sul versante proprio previdenziale perché la lunga al non allontanamento dall'obbligo ha prodotto questa disfunzione nelle zone sviluppato nel Paese
Perché la gente è andata a lavorare a quattordici a quindici anni
Proprio perché una un obbligo così basso portava quelle conseguenza cioè da quando tu fai delle scelte queste scelte si ripercuotono
E oggi quello che al cominciato a lavorare a quattordici quindici anni arriva cinquant'anni ad avere trentacinque anni vi dice Anna sei troppo giovane e allora e siccome sei troppo giovane non ti posso dare la pensione quindi e ma come cioè quale Compaq questo cui non è stato offerto a una possibilità anche se lo voleva
Non aver allungato l'obbligo poi si paga nel in termini complessivi in una società che ha questi problemi drammatici anziché preoccuparsi di questa che è un'urgenza formidabile
E Parlamento non Parlamento sono la fanno ora poi dovremo aspettare il nuovo Parlamento in qualunque data sui volti in qualunque cioè dovremo metterci in una logica che una logica sbagliata
Voi siete abituati del resto appunto diceva prima qui vipere fosse Corradi e diceva ma questa questione sui giornali dall'aureo Bernard noi ce la portiamo dietro come tutte le cose che si fa si dicono e non si fanno truce Laio ogni volta è una novità
E siccome è un problema diciamo serio in questo senso noi pensiamo che fino a quando non si risolve vada riproposto per risolverlo
E siccome esso di per aver partecipato in anni passati a vicende a trattative a Ponti fondamentali per aumentare la qualità complessiva anche quello del titolo di studio dalla laurea si inquadra lo stesso meccanismo
Allo stesso rapporto che ha per me la riforma non è una fissazione per aumentare il gradino e il rapporto per dire che la formazione di base così decisiva e così fondamentale che per noi è fondamentale avere aveva un'aurea vera cioè uno strumento fondamentale
Quindi c'è un collegamento tra le cose che sosteniamo solo a riformare cosa che sosteniamo nel quadro generale dell'obbligo della riforma l'autonomia scolastica o di qualunque ordine e grado come abbiamo usato in tanti occasioni
Tutto questo non lo facemmo perché siamo convinti che questa è una fase nella quale sia indispensabile lanciare una politica sì è indispensabile riportare al centro dalla politica i contenuti
Sì è indispensabile fare in modo che la forse si misurino sui contenuti
E se noi ci siamo avremo proposte i contenuti saranno decisivi per le scelte guardate il popolo italiano è un popolo saggio
E saggi
I risultati di domenica sono il frutto di una saggezza del popolo italiano
Che non accetta che non accetta arroganza da nessuna parte
Gli errori che sono stati fatti quante sciocchezze sono state dette
Cioè è inutile qui cioè non non mi voglio addentrare però M. è chiaro che c'è questa saggezza di fondo nel popolo italiano
Popolo italiano giudica giudica
E se il ventisette marzo vuoto in un modo e ho già votato in modo un poco un poco diverso e perché vuol dire che la proposta che gli veniva fatte ventisette levarsi una proposta arrogante dall'altra parte
E quella lezione servita si è capita e si è rimessa in pista
E se invece a Pont oggi questo riprenderà c'è una novità democratica formidabile
E la novità democratica formidabile che la gente giudica in termini di mobilità che finite le appartenente alle ideologie siamo arrivati al punto che se giudicato per quello che dice per quello che fai
E per la proposta che hai e la gente si comporta di conseguenza
Ed è questa la vera il vero nuovo di questo Paese se non lo capiscono perderanno tempo continueranno a tenerci in questa condizione e se lo capiscono e ci avvieremo verso una fase positiva dalla nostra democrazia
C'è una democrazia dall'alternanza in cui chi governa ha la responsabilità di governare chi fa opposizione la responsabilità di fare opposizione ma tutto questo scelto sulla base dei contenuti di priorità
Di indicazione e di credibilità per quei contenuti e non di sfide
E non dissi
Avete rotto il patto con noi perché si voleva fare questa sfida al sindacato perché non si voleva indebolire quando nel merito questo era un sindacato serio e responsabile poi finisce per avere conseguenze come quelle che si sono visti
Non è non è tuo ininfluente non è ogni tanto qualche sindacalista pensa che il nostro ruolo in questa società o qualche nostro avversario che finisce per influenzare anche il sindacalista
Ma la nostra funzione una funzione essenziale proprio per queste ragioni proprio per la costruzione e la democrazia che abbia questi connotati dell'alternanza che ponga al primo punto le questioni di contenuto se parliamo di contenuto
La prima questione è la questione occupazionale e a cui si lega la questione dalla formazione questi Paesi la
Il nostro versante
E su questo dobbiamo insistere non saremo aiutati dal modello che ci circonda dobbiamo sapere
Il modello che ci circonda è un modello
Sostanzialmente un modello di scoraggiamento allo studio sostanzialmente un modello di Salo
Che noi abbiamo un modello sostanza cioè che incentiva il disimpegno non incentiva io qui non voglio fare tutta la la la discussione a quello che mi preme sottolineare che noi sostanzialmente da tutti quelli che fanno modelli culturali
Il modello culturale che ci viene proposto è un modello nella gran parte dei casi disvalore
Non di valore
E beh sappiamo lo studio e l'impegno e il sacrificio come il lavoro non abbiamo la mistica del sacrificio abbiamo la consapevolezza che il valore dello studio del lavoro siano percorsi indispensabili
Io diciamo boh dico sempre come dire una c'è una generazione sono di una generazione cioè poi sono giovanissime l'altro ieri non una generazione chissà quanto però la generazione chi aveva questo passaggio perché studiare per me significava superare lo stato sociale
Io provengo da una famiglia contadina studiare significava acquistare un altro Stato
Passare a destra
Che era l'elemento vero nella grinta che avevi dentro per affermare questa condizione oggi questa cosa non c'è
Oggi i nostri figli
Tranne eccezioni ma che status debbono superare
Cioè va be è inutile portare esempi altrui discuto con mia figlia sì che alla fine studia ma per fare un favore a me dipende solo da lei
Cioè non è non è una
Ma questo perché
Perché a questo passaggio non è non ha nessun aiuto nona e qui entra in campo Totti entriamo in campo noi entra in campo come dire qualunque forma organizzata dalla Società dalla famiglia alla alla all'associazionismo al sindacato alla scuola le componenti fondamentali che creano questo prima che dall'esterno non ci sarà
Non ci sarà
Perché la l'esterno quello che detta chiaramente il modello che ci si offre è un modello qui non si tratta del trinitaria c'è un grande dibattito poi l'avremo in particolare nei prossimi due mesi
Sulle questioni che riguardano le proprietà televisive
Quante proprietà di chi proprietario cioè ora io trovo questo dibattito sicuramente fondato ma francamente è insufficiente perché il vero dibattito e quali modelli culturali quali programmi questo televisione da donna
Perché se invece cambia proprietà ma il modello sempre quello e i programmi sono sempre quelli francamente io tutta questa passione
Poi va be'lì c'è un problema che è uno dei proprietari entrate volete questo crea una disfunzione sicuramente
Ma dal punto di vista del modello che io discuto per questo cito sempre la la la penetra sempre presente c'è una vecchia frase di un'Audi
L'accetto il PGT di quell'aura sentita ma perché chi non l'ha sentita sarà ricordi sempre Napoli diceva cinquanta anni fa sulla radio cinquant'anni fa sulla base
Diceva state attenti alla radio
Perché ascoltata per un quarto d'ora vi dà notizie ascoltata per un'ora dovete essere pronti selezionare
Ascoltata per più di un'ora dice valori cinquant'anni fa sulla radio se non siete scemi ci diventati
Ed è in auto in vita sua non vide mai
Dallas Dynasty beautiful senza peccato per la nera Palomar di sottozero
Cioè non vede mai
Non mi fermai un modello che ci riproponeva uno schema in cui non c'è mai una spenta un c'è un altro modello non è che il problema è che noi oscuriamo Mattia scorriamo
Non oscuriamo niente sequestra l'affetto la gente sceglie l'Offerta
Il problema è come si fa a ricostruire un tessuto
Che abbia una spinta valoriale tale da produrre questi difetti e si fa si appunto chi è impegnato nella scuola chi è impegnato nel sindacato che è impegnato nella comunità pronuncia queste ferite
Per questo la centralità di questa vicenda la centralità del sindacato e per questo il fatto che ci vogliono colpire diciamo la verità perché altrimenti se non fossimo così centrali ma che motivo ci sarebbe
Che motivo ci sarebbe ci fanno due referendum tutti per noi
Uno vogliono fare anche per voi un cioè anche per noi già ci vanno cioè c'è legge di conversione alla notte ci fanno questo Professore Frati sulla trattenuta sua trattenuta sindacale
Dicendo che la trattenuta e automatica
Cioè dicendo una bugia una mistificazione perché non è affatto automatica ciascuno di noi sa che per fatata nota dalle firmare una delega
E la luce sua firma è libera può fermarla puro fermata può può riservare un'altra in quelli spetta quindi non c'è nessun automatismo c'è soltanto un'organizzazione che garantisce tutto questo
Perché si vuole colpire questo perché io me lo sono chiesto qual è il motivo se non perché questo sindacato centrale dà fastidio lo si vuole ridimensionare dargli questo questa lezione
Perché bisogna far decidere al popolo italiano di un meccanismo interno di funzionamento dal sindacato
Perché bisogna far decidere al popolo italiano sul maestro unico sulla o sul maestro plurimo senza fare una verifica effettiva di che cosa è stata la riforma di che cosa su modelli astratti ti diamo egiziani Ciak quant'era bello ma che significa in un Paese moderno usare questi strumenti
Poi questi qui quelli che ripropongono voi lo sapete sono anglosassone
Perché sono dove sono anglosassone cioè
Resto anglosassone mangiando Satchel sono per il turno unico all'anglosassone sono per la repubblica presidenziale all'andazzo sembra anglosassone cioè di cultura anglosassone dovete sapere che la trattenuta al mondo non si fa solo in Francia
Cioè sono in Francia che c'è un sindacato debole diviso finanziato dallo Stato e quindi non ha bisogno del finanziamento e per questo è debole e diviso e lì non si fa la trattenuta ora questi che sono sempre anglosassone
Sul tema diventano francofoni filo francesi cioè cambiano la terra cambia una scuola
Cambia la natura e così via ma questa alla fine trasforma la politica trasforma il nostro modo di concepire questo rapporto allora
Se è così io credo che noi dobbiamo sapere che nel quadro iniziativa generale del sindacato
C'è un pro un problema di fondo che riguarda
L'assetto formativo di questo paese a partirà la formazione di base il suo sviluppo la vera realizzazione della riforma l'allungamento alla riforma coll'obbligo c'è un processo
In questo le forze politiche hanno la responsabilità e no
E siccome oggi ci avviamo verso una fase di novità effettiva io penso che questa fase della vita si misurerà dalla capacità che avranno su questi temi
Se tanto discutere di prima di seconda Repubblica ma i vizi in questo tema dalla prima
Cioè dal fatto che ogni riforma dovrà avere il consenso di tutti e siccome poi alla fine qua c'era sempre qualcuno che dissentiva alla fine non si faceva nulla tranne quella riforma che vi riguarda
E oggi si può dire dopo tanto discutere
I raggruppamenti di podi di maggioritario eccessi può dire che su problemi di questa natura
Su problemi che riguardano il futuro del Paese la qualità dalla sua competizione indispensabile ritrovare questo minimo di sintesi comune farla questa riforma
E accompagnare tutto questo con questa centralità e accompagnare tutto questo con un piano di risorse che sia ma non la promessa per noi
Ma sia il risultato di un'azione di risanamento perché noi non facciamo promesse sulle pensioni abbiamo una posizione molto responsabile e quindi non ci sottraiamo il nostro problema è che le risorse siano destinate al nuovo alla creazione di questo assetto formativo di questo
Per questa ragione noi dobbiamo andare avanti sostenere con forza queste tesi guardare con fiducia al nostro futuro con fiducia perché una delle malattie moderna è questa introduzione dello introduzione di tre forme la solitudine l'angoscia il pessimista
Che sono frutto della del dell'evoluzione alla società moderna allora la solitudine no e la lottiamo a contrastiamo
Siamo un grande sindacato che tiene insieme a milioni di persone diverse proprio dando un grande significato all'appartenenza di Totti dallo stesso modello
Pensate oggi c'è tutta questa discussione sul sul far da sé chi fa da sé fa per tre
Sciocchezze a chi fa da sé fa per sé
E il problema è che le democrazie moderne hanno bisogno dell'altro hanno bisogno di quell'altro
Dell'altro per crescere tu
Per avere il tuo piano di crescita il bisogno dell'altro qualunque sia il colore la sua pelle qualunque sia il suo sesso qualunque sia la sua religione questua e l'evoluzione democrazia non quella che l'involuzione della democrazia
E per tenere l'altro il sindacato confederale la prova che tiene insieme all'altro perché teniamo insieme tutto nord sud
Pubblici e privati giovani anziani cioè teniamo insieme qualcosa che veramente gente che la pensa diversamente pluralisti cioè di di diverso tipo non abbiamo nessuna
Nessuna cerchiamo di orientarle cerchiamo di spostarmi fa capire questo passaggio per questo io penso che dobbiamo sconfiggere la solitudine
Che dobbiamo sconfiggere questa forma di pessimismo
Quindi guardare con fiducia perché il pessimismo accompagna sempre gli ansiosi ora gli ansiosi primo dopo realizza un oggetto alloro anzi
Quindi non c'è niente da caccia bisogna qua lo dico sempre sindacalisti se no non siamo in grado di fornire una risposta positiva positiva devoluzione è meglio non farlo perché la gente cioè ha già vive già troppe angosce perché il sindacalista di trasferisca anche le su se lei ha se ne curi
E poi va tra la gente non
Chelsea si mette in una posizione positiva cioè in una posizione di chi produce di chi dava un contributo di chi dice questa è la strada io ti voglio portare con me per risolvere questi problemi estinto viene commesse seguiamo insieme se Bat lottiamo insieme se produciamo insieme questa Effetto allora presentato arriverà in una visione incredibile che sposta al contrario esposta al contrario guardate anche sulla politica tutte queste cose c'è poi la gente ha ha ha dimostrato lo dicevo sempre a tutti finita là poi dalla sinistra
La sinistra se non è triste non vedere bene cioè la sinistra proprio questo vizio di fondo la sinistra è proprio Serse non è chiusa cioè sembra sembra con questa cosa c'ha bisogno del centro cioè di noi perché gli dà un poco l'allegria se non sono potuti il problema è
Che se non capiscono se non capisco no se non da che non c'è nulla che la questione la gente non ha una cosa a priori invece tutti loro come tutti c'è questa forma incredibile
Anche sul sindacato quanti profeti di sventure quanti aghi e ci hanno fatto Sempre io so che il se nasce il funzione ciò che il se nasce l'aumento di iscritti che si nasce da una presenza radicata che il si nasce le riesce
Ad avere una forza incredibile nonostante tutto quello che è successo in questi anni nonostante il fatto che la gente non poteva vivere bene passaggi delicati come quelli che abbiamo avuto momenti serie dalla questione delle contratto che non si è fatto al questioni delle
Tutte le cose che conosciamo ma se tutto questo ha fatto sì che questo sindacato tiene che c'è che forte che si sviluppa beh ci sarà una ragione
Cioè la ragione dalla vostra convenzione ce l'ha ragione la vostra militanza
C'è una maggiore dal vostro modo di dare un contributo a questo Paese attraverso questa forma c'è la maggiore di difendere i propri interessi ma offrendo un servizio a tutti gli altri c'è la ragione di spingere verso una militanza che è l'unica che è l'unica finisce una fase di ubriacatura di processi
Torna la passione civile che la vera discriminante in un paese e la passione civile quando si richiama se se li tornano gli apparati mariti parliamo quali apparati
Gli apparati sono uomini e donne sono persone fisiche che si battono per le cose in cui credono
E se si battono con forza i risultati si vedono anche quando le questioni sono dove è difficile e complicata
Di avere sostenute come avete fatto da solo contro tutti ma vi Ford aveva sostenuto questo passaggio il segno di una convenzione profonda in quello che facevate
Il segno di una convinzione profonda in un grande sindacato che può migliorare le condizioni di vita di lavoro e offre una prospettiva chi questa prospettiva non c'era
E su questo passaggio che io credo sia importante costruire un grande sindacato confederale e la CISL è orgogliosa di questi passaggi perché la sua storia il frutto delle sue convenzioni e la CISL per questo offre all'intero movimento sindacale una prospettiva diversa
La prospettiva di costruzione di un nuovo
La prospettiva di una costruzione una democrazia l'alternanza di un grande soggetto sindacale che sia in grado di sostenere le ragioni del lavoro anche alle nuove condizioni
E tutto questo non lo facciamo perché questo tipo di rapporto questo tipo di e coerenza la la mettiamo cerchiamo di dare un senso compiuto
Alla militanza al tipo di convenzione e cerchiamo di dare anche un contributo
Nella nostra autonomia alla politica e a questa fase così delicata della vita del far East
Io sono convinto come avvenuto se avverrà io sono convinto che se la convenzione di molti ci spingerà in avanti buone cominceremo tanti altri
Non ho visto mai convincere uno di cose di cui ti gli parlava non era convinto
Ho visto convincere tanti di cose di cui chi gli parlava era convintissimo
E se noi siamo convinti né cominciamo tanti grazie
Mi rendo conto che la mattinata è stata estremamente pensa
Poi assicurare la nostra presenza oggi pomeriggio alle quindici e trenta quindici e trenta e non è possibile già da ieri avevamo dovuto incidere sull'organizzazione dei lavori
E non solo dei cristiani
Poi il panorama estremamente importante
Hanno conto che l'interruzione è stata brevissima e quindi giustifichiamo anche
Qualche ritardo comunque abbiamo l'esigenza di
Il dottor cristallini svolgerà la relazione seminari dell'autonomia e nuova scuola elementare
Mentre il dottor Christian Miniussi predispone ad andare al microfono saluto
E invito al tavolo del della presidenza
Il segretario generale della CGIL scuola
Emanuele Barbieri
Segretario generale
Della UIL scuola
Osvaldo Pagliuca
Il presidente dell'ANCI
Dottor Bruno Forte
La dottoressa chiesi a mio per Landis
Il dottor Augusto Pellegrini per l'agile
Fiction
La dottoressa Alba Sasso per il cd
Poi
Rino a te vado
Vado
Sono le quindici e cinquantacinque quindi
Davanti a una fase gli atleti sanno c'è una fase riscaldamento nelle cose
Deve ricominciare
Diceva Damiano ieri
Che si fa didattica non solo con il curricolo esplicito ma si fa didattica anche con l'organizzazione
Quei tempi con gli spazi come raggruppamenti ma noi stiamo cercando punto anche attraverso l'organizzazione di dimostrare la verità di queste affermazioni
Nel senso che voi vedete come gli interventi si modulano si spostano si posizionano anche a seconda dell'andamento del convegno
E quando il gruppo che progetta e attuali interventi a unitario a un progetto complessivo al di là di queste variazioni il tutto assume una veste unitaria e di estrema efficace
Allora il mio intervento sull'autonomia collocato in questo momento della giornata anziché al momento iniziale
Secondo me assume un ruolo che è quello di fare da ponte tra quanto è successo e tra quanto diranno gli addetti ai lavori delle associazioni e dei sindacati oggi pomeriggio
Di autonomia hanno parlato in tanti ma parlare di autonomia in questo contesto vuol dire cercare di capire se l'autonomia
Possa essere uno scenario adeguato a risolvere o comunque a migliorare i problemi posti dalla implementazione dalla riforma per cui il filo rosso del discorso sarà più o meno questo c'è stato una riforma della scuola elementare questa riforma ha dovuto scontrarsi in sede di attuazione
In sede di implementazione come si dice tecnicamente con la cultura e con la realtà scolastica dopodiché i ragionamenti successivi vanno effettuati alla luce degli scenari futuri
Se noi non tenessimo conto di ciò che ci aspetta nel prossimo futuro rischieremmo sicuramente di effettuare interventi disorganici
Poco coordinati poco collegati tra di loro insufficienti contraddittori come tante volte abbiamo visto allora riprendiamo in modo più analitico il filo dell'argomentazione che ho annunciato c'è stata una riforma della scuola elementare
Che è stato detto ieri grazie a una riforma che non è cominciata nel mille novecentottantacinque con i programmi e tanto meno nel mille novecentonovanta con la legge centoquarantotto
è una riforma cominciata negli anni Settanta con tutte le anticipazioni su una diversa gestione del tempo scolastico e sull'introduzione della qualità dei docenti come è stato più volte ricordato
Io vorrei aggiungere questo che i programmi della scuola elementare approvati nel mille novecentottantacinque
Ed è entrata in vigore gradualmente a partire dal mille novecentottantasette
Si collocano esattamente nel mezzo di una stagione di rinnovamento dei documenti programmatici nazionali che è cominciata nel mille novecento settantanove con i programmi della scuola media
E che è proseguita poi nel mille novecentonovantuno con gli orientamenti dalla scuola materna e nel mille novecentonovantuno novantadue con le proposte della Commissione Brocca
Di nuovi programmi per i bienni e i tre anni della scuola secondaria si tratta quindi di tredici anni di riforme di programmi alcune attuate altri in fase di proposta come quelli della Commissione Brocca
Che
Manifestano una serie di comuni ispirazioni di fondo ragion per cui non si può parlare dei programmi dalla scuola elementare senza vedere gli apparentamenti
Con quanto ha ispirato l'innovazione programmatica negli altri ordini di scuola
Se dovessimo riassumere al di là delle differenze che questi documenti hanno la comune Aria di famiglia io la individuerei in questi fattori
Tutti i documenti programmatici dal settantanove al novantuno
Manifestano la tendenza ad un più alto livello di formazione generale rispetto a livello di formazione specifica questo vale dalla materna alle superiori
Non vale solo per gli istituti professionali
Anche i programmi della scuola elementare del mille novecentocinquantacinque
Qualcuno deve finire in qualche modo professionalizzanti nel senso che davano l'alunno il bagaglio professionale per utilizzare nel mondo che l'avrebbe aspettato quando appunto la scelta circa la carriera scolastica era effettuata in tempi pre-corsi
Quindi c'è una tendenza in tutti questi documenti ha un più alto livello di formazione
Capace di mettere l'individuo in condizione di affrontare i cambiamenti richiesti dalle condizioni socio economiche culturali produttive del mondo che in questo momento vi diamo un'altra linea comune a tutti questi documenti programmatici è l'incremento dei contenuti curricolari in conseguenza dell'esplosione dei saperi e dei linguaggi contenuti curricolari che manifestano un alto tasso di fedeltà
Dalle discipline di studio comprese nel curricola scolastici
Rispetto alle discipline scientifiche così come sono praticate dagli scienziati alle frontiere del sapere
E così come è accaduto dalla famosa conferenza di uso con del mille novecentocinquantanove capeggiata dal rumore in poi
Altra aria di famiglia una concezione cognitivista e costruttivista dalla conoscenza che vedo nel soggetto un attivo costruttore del proprio patrimonio mentale
E ancora
Una didattica individualizzata che metta ciascuno in condizione di realizzare insuccesso la riuscita
Così come le politiche che in sede o che due hanno classificato sociologiche o radicali hanno imposto a partire dagli anni Settanta politica secondo le quali la vera uguaglianza sta
Nella
Non omogeneità ma nell'equivalenza dei risultati finali e non semplicemente nella pari opportunità di condizioni di accesso
E ancora la tecnologia della programmazione questa mattina abbiamo sentito anche in qualche modo rivendicare la necessità delle ragioni del cuore al di là delle ragioni della mente
Comunque la tecnologia della programmazione
è stata una scelta storica che ha consentito di strappare l'azione educativa e l'azione didattica
Dalla improvvisazione dalla casualità dall'estemporaneità e che ha caratterizzato tutte le innovazioni programmatiche
Una scuola partecipata nell'ambito di un sistema formativo policentrico e integrato direbbe il fra buoni una scuola quindi che a Solza
Altre componenti nelle scelte fondamentali è una scuola che riconosce di non detenere il monopolio delle attività educative ed alle attività distruttive
E infine alla costituzione ce lo ricordava stamattina anche Corradini che lanciava l'idea dell'educazione civica come cultura costituzionale la Costituzione come riferimento valoriale
Per lo sviluppo di atteggiamenti Doni a garantire la convivenza democratica
Queste sono le linee di fondo che hanno ispirato non solo i programmi del mille novecentottantacinque
Ma che mettono i programmi del mille novecentottantacinque in condizioni di dialogare con i programmi per altre scuole realizzando in qualche modo una continuità nella verticalità
Cos'è successo di questi programmi questi programmi hanno dovuto affrontare l'impatto con la realtà scolastica
L'attuazione dei programmi è stata monitorata si ricordava sempre
Damiano che si è trattato di un evento inedito per la pubblica amministrazione in particolare per il pubblico servizio scolastico quello di cercare di capire che cosa è successo applicando l'innovazione
Fornita scolastiche ci hanno condotto ad accertare punti di qualità certa sta e anche punti da migliorare
Il ponte di qualità accertata che noi abbiamo visto nell'attuazione dei programmi sono una certa tenuta di una didattica della scuola lamentare che parte dai problemi dagli interessi dalle curiosità degli alunni e anche la realizzazione di un clima positivo a scuola nonostante i ritmi incalzanti nonostante l'ansia da contenuti nonostante il problema del tempo che non c'è per insegnare tutto chi è andato nelle nostre aule
A rilevare il benessere degli alunni ha constatato che sinteticamente si può parlare di clima sociale positivo esistono invece dei punti sui quali occorre intervenire per migliorare
Si dice che
La legge centoquarantotto non va difesa occhi chiusi non va difesa con il paraocchi bisogna anche capire dove intervenire per migliorare rimediamo le disfunzioni diceva D'Antoni dov'è che dobbiamo migliorare ma non l'abbiamo visto che si può migliorare molto in qualità della didattica
Abbiamo una didattica che si fonda sull'esperienza dei bambini ma che probabilmente non è ancora sufficientemente individualizzata
Perché non tiene ancora conto in modo sufficiente dei diversi stili e dei diversi ritmi di apprendimento
E soprattutto dobbiamo imparare a costruire un metodo di studio che renda gli alunni in condizione di proseguire efficacemente la loro carriera scolastica anche nei livelli successivi di scuola
Cercando così di rimediare in parte almeno alla dispersione che caratterizzano propriamente il nostro sistema
L'altro appunto da migliorare è la creazione di precise competenze nei docenti rispetto alle discipline che sono state maggiormente i Novate
Dai programmi del mille novecentottantacinque e per le quali i docenti a parte qualche interesse personale
E meritorio non hanno una preparazione di base garantita mi riferisco in particolare le tre educazioni all'immagine suoni e musiche motoria e per certi aspetti anche alle scienze
Quindi dall'analisi del progetto educativo noi ricaviamo queste linee di tendenza punti di forza punti sui quali occorreva intervenire per migliorare ulteriormente
L'altro progetto che ancora oggi deve essere coordinato con il progetto educativo e il Progetto dagli ordinamenti che ha avuto un impatto venti più rilevante con la cultura
E con la realtà scolastica
Il
Oggetto nuovi ordinamenti ha costituito una sfida rilevantissima per i docenti ha costituito una sfida sul piano dei rapporti con l'esterno
Rapporti con l'esterno che si qualificano ulteriormente come rapporti con le famiglie per informarli per cercare di far capire quali fossero le ragioni e gli obiettivi dell'innovazione in modo da far comprendere ma non solo comprendere anche accertare e perfino supportare l'innovazione rapporti esterni che si qualificano anche come rapporti con gli enti locali per ottenere i servizi che servono a far funzionare la riforma rapporti esterni
Che si qualificano
Anche come accordo con le altre Agenzie del territorio affinché non vivono in modo competitivo e conflittuale
La nuova offerta scolastica che va a coprire alcuni pomeriggi che potevano essere in precedenza coperti da queste agenzie per uno sforzo rilevante sul piano del dialogo con l'esterno
Un secondo tipo di sfide ha riguardato la complessità della gestione
Come si fa a costruire un orario settimanale nel quale trovino posto tutti gli incastri nel quale il carico cognitivo cioè il carico d'impegno mentale per gli alunni sia adeguatamente distribuito
Come si fa a insegnare in più docenti in più discipline garantendo l'unitarietà un terzo tipo di sfida riguarda i rapporti interni quando in Lombardia alcuni anni fa siamo andati a ricercare le condizioni di esercizio della funzione docente abbiamo scoperto che il cambiamento più rilevante
Non riguardava tanto alla complessità della gestione quanto riguardava il nuovo modo di stare in rapporto con i colleghi
Una collegialità che non era più la collegialità della programmazione dopodiché ciascuno stato ha solo in aula
Ma era la collegialità continua era una necessità di misurarsi confrontarsi negoziare coordinare gli interventi continuamente con i colleghi del modulo
Il gruppo come momento sì di condivisione delle responsabilità e dei compiti
Ma anche il gruppo come luogo di confronto come luogo di esposizione come luogo nel quale si tiene anche valutati dagli altri e quindi il gruppo come fonte di possibile express
Il quarto tipo di sfida ha ricordato il cambiamento dei ritmi di fitta
Connessi ai nuovi ritmi professionali
Oggi nelle scuole dove i moduli dove i gruppi di alunni effettuano i rientri pomeridiani il docente stava scuola mediamente cinque mattine e due tre pomeriggi e in più Effetto a tutte le attività previste dalla cosiddetta funzione docente non quantificate esattamente in ore
Il docente di scuola elementare quindi non è più il docente della mezza professione
I docenti oggi stanno a scuola molte mattine e molti pomeriggi alla settimana e pare lavorino molto anche a casa nella ricerca della Lombardia siamo reati anche a definire un tipo standard di numero di ore annuali nelle quali il docente è mediamente impegnato quindi la professione magistrale con la normativa concernente il nuovo ordinamento
è radicalmente cambiata determinando un nuovo quadro una nuova immagine del docente è un docente che oggi se fa bene il suo lavoro deve stare a scuola moltissimo tempo
E ha ben poco tempo per altro stato un cambiamento di grande portata che sarebbe ingiusto giudicare dopo pochi anni che ha studiato le riforme scolastiche sacche questi cambiamenti che comportano un complessivo riorientamento
Dalla professionalità e dalla cultura dei docenti richiedono moltissimo tempo ci sono testi statunitensi che addirittura quantificano in cinquant'anni il ciclo di una riforma per essere completamente adottata
Fortunatamente noi abbiamo la speranza di realizzarla in meno anni ma questi numeri di danno l'idea dedotta dall'esperienza di quanto tempo serva per effettuare cambiamenti reali nei comportamenti
Sarebbe ingiusto quindi trarre conclusioni premature circa lo stato di attuazione della riforma questa fase preferiamo definirla come uno stadio di assestamento procedurale
Dove si è alla ricerca delle coerenze come è stato più volte ricordato tra i contenuti dei programmi e il tempo effettivo disposizione
Tra la popolarità di discipline di docenti e l'unitarietà dell'insegnamento
Tra la richiesta di una didattica flessibile e individualizzata
E certe rigidità che la normativa applicativa della centoquarantotto sembra avere introdotto in particolare per quanto riguarda la strutturazione dell'orario settimanale
Ora prima abbiamo visto l'impatto dei programmi con la realtà adesso abbiamo visto l'impatto dell'ordinamento con la realtà e con la cultura scolastica
Non dobbiamo però dimenticare che mentre i programmi e l'ordinamento venivano elaborati e cominciavano ad essere applicati la realtà a sua volta non è rimasta ferma la realtà ha continuato a correre nella
Nel mondo della complessità controlli per complessità come sostiene morente succede anche questo che uno si sforza di adeguarsi alla realtà ma purtroppo è una realtà che cambia
Il cambiamento della realtà è stata in gran parte fotografato dagli interventi che si sono succeduti qui io vorrei anche aggiungere qualcosa di nuovo
In cosa è cambiato alla realtà rispetto al momento in cui sono stati pensati programmi gli ordinamenti il momento attuale e soprattutto il futuro prossimo venturo ma un'analisi molto rapida della realtà ci fotografa questi fattori il nuovo modello di relazioni tra cittadino è stato non abbiamo assistito a un'evoluzione di questi rapporti cittadino stato a tra evoluzione attraverso la quale il cittadino sia sempre più sentito titolare di diritti nei confronti del pubblico servizio
Una frase
Così sull'organistica dice non più suddito ma titolare di diritti un cittadino quindi che si pone neanche più come utente ma spesso come cliente con attese individuali nei confronti della pubblica amministrazione di pubblici servizi
Dai quali si aspetta un servizio che sia di qualità c'è un servizio che soddisfi le sue aspettative come sostengono i teorici dalla qualità totale che oggi tutti dichiaro di poter applicare un secondo il tipo di evoluzione riguarda l'andamento demografico
Ben poco si è parlato di andamento demografico io non metterei la vostra attenzione
Andamento demografico che evidenzia una crescita della popolazione
Parli allo zero tre per mille attualmente in pratica una crescita zero pensate che nel mille novecentocinquantuno eravamo sette virgola otto per mille
Andamento demografico non significa solo meno alunni andamento demografico probabilmente avrà ripercussioni sull'atteggiamento dei decisori istituzionali circa lo l'allocazione e l'orientamento delle risorse
Provate a chiedere agli amministratori comunali di quanto hanno aumentato le risorse destinate agli anziani nell'ultimo decennio e di quanto a nome intatto o almeno mantenuto quelle dedicate all'infanzia o alla scuola provate a guardare
Dove si sta dirigendo la nuova imprenditorialità sociale che pare ormai orientata a investire nel sostegni o comunque nella creazione di servizi per gli anziani andamento demografico a questo effetto
Dimenticando che comunque coloro che dovranno in qualche modo essere attivi e provvedere anche al sostentamento di tutti noi in futuro sono i giovani la famiglia
La famiglia
Ieri Damiano illustra aveva la situazione standard dalla maestra attuale Silva immaginiamo una signora sui trentacinque quaranta anni che abbia uno o due figli
Mandamento demografico ci dice che oggi la famiglia costituita mediamente dal due virgola otto individui
Cioè due genitori è un figlio ma ci dice anche che è una composizione che non è più quella tradizionale non è più solo la famiglia nucleare classica siamo ormai alla famiglia posto al nucleare nella quale sembrano essere il momento le situazioni di un
Genitore con un figlio
Oppure di due genitori con figli ormai uno dei due non è genitore naturale quindi la accresciuta mobilità familiare determina sempre più situazioni nuove
Nelle quali il bambino vive relazioni che non sono più quelle che eravamo abituati a vedere così tradizionalmente è una famiglia che almeno a livello di scuola elementare sembra avere atteggiamenti sempre meno vorrei missili e sottomesse rispetto alla scuola
Manzi aspettative da caliente così come le ance neurale nei confronti della pubblica amministrazione oggi la famiglia si presenta a scuola con attese spesso di tipo privatistico
Ed è una situazione di cui la scuola deve tener conto
C'è un problema di condizione giovanile
Legata non solo alla dispersione scolastica ma legata al disagio che i giovani sembrano oggi avvertire nella società che ci circonda
Chi analizza la condizione giovanile chi fa conferenze sui giovani nell'ambito dei progetti Giorgianni o di situazioni simili evidenza una condizione strana di
Ragazzi che hanno molte opportunità di crescita cognitiva ma che al tempo stesso hanno conoscenza prolungata per cui rimangono in casa visto che si fa fatica a trovarla coloro che in casa comunque si sta bene
Fino ad età avanzata a volte fino ai trent'anni e oltre
Sono giovani pare legati all'Iper concreto e con una dimensione ecco una percezione ridotto del futuro
Ora cosa c'entra a queste cose con la scuola elementare ma direi che c'entrano e molto perché le basi per le polluzione poi in sede pre adolescenziale adolescenziale adulta non si pongono certo quando uno entra in queste fasi
Ma le condizioni di identità di autonomia nascono da quando uno viene al mondo e comunque la scuola materna e la scuola elementare hanno un grosso ruolo nella formazione di queste capacità di orientarsi nel mondo
Concludiamo l'analisi di come è cambiata la società con due accenni che sono tutti noti l'aumento delle immigrazioni da parte di soggetti provenienti da nazioni esterne alla Comunità europea che determina sempre più un tasso di multiculturalità della nostra società
E infine l'andamento dei fenomeni economici la globalizzazione diceva D'Antoni stamattina ma aggiungerei anche la terziarizzazione che si prospetta un mondo dove la mobilità in campo lavorativo sarà sempre più all'ordine del giorno da qualsiasi repressione su come intervenire
Sul livello scolastico di base a livello di materna ed elementare non può non fare i conti con questi scenari
In questi scenari si sta inserendo la prospettiva dell'autonomia delle istituzioni scolastiche
Quasi tutti gli interventi di questa mattina hanno evidenziato come l'autonomia sia una delle condizioni indispensabili per parlare di evoluzione qualitativa del sistema scolastico oggi
In che modo possiamo ragionare oggi di autonomia
Ma sull'autonomia è bene ricordare che il discorso non è certamente iniziato nell'ottantotto quando Galloni presentano la sua proposta di autonomia al Parlamento
Quando negli anni Sessanta fu insediata la commissione di indagine sullo stato lo sviluppo della pubblica istruzione in Italia
Questa Commissione il ventiquattro luglio per sessantatré concludeva la sua relazione affermando che una più ampia articolazione dell'autonomia scolastica a tutti i livelli
Non solo risponde a una necessità di democratizzazione e di ammodernamento
Ma costituisce un insopprimibile esigenza di funzionalità e di efficienza di tutta l'istruzione
La problema d'autonomia è iniziato più o meno trent'anni fa almeno a quanto risulta dai documenti ufficiali ha messo che non se ne fosse parlato prima in altri documenti di cui io non la traccia
L'autonomia è stato tentato di realizzarlo almeno parzialmente con i decreti delegati del mille novecentosettantaquattro di cui tutti conosciamo i motivi di insoddisfazione
E di riflusso oggi si tratta di riprendere quel discorso a suo tempo interrotto
Ora tra i significati che vengono attribuiti alla parola autonomia
Il significato più condiviso sembra essere quello
Del potere decidere liberamente senza condizionamenti esterni autonomia dicono coloro che hanno frequentato il liceo classico ne sanno di Greco significa darsi da soli le regole ora il darsi da soli le regole significa
Porterà pere
Un maggior numero di possibilità di Scelta i discorsi che si fanno oggi circa l'autonomia riguardano esattamente il tipo di scelte da trasferire dal centro alla periferia
Nel ventisettesimo rapporto del Censis il quale a sua volta città ricerche effettuate in sede
O che deve l'Italia si presenta tra i paesi che presentano una percentuale assai ridotta
Di decisioni concernenti l'andamento del servizio scolastico attribuito diretta tribuni che direttamente alle singole unità scolastiche
Il ventidue per cento di decisioni dato cento il totale delle decisioni da prendere contro la percentuale più alta che caratterizza gli altri Paesi
Quindi autonomia significa dare più possibilità di scelta alla periferia
Che cosa ci aspettiamo da questa attribuzione di maggiori possibilità di scelta
Ma sostanzialmente tre tipi di vantaggi un primo tipo di vantaggio dovrebbe essere quello di avvicinare il luogo del bisogno al luogo della risposta ovvero la possibilità per le scuole
Di poter effettuare servizi offerte formative effettivamente mirate sulle esigenze del contesto
Un altro tipo di vantaggio è quello di avvicinare il luogo del problema al luogo della decisione ovvero di poter rispondere rapidamente tempestivamente senza inutili giri di comunicazioni
E di procedure infine
Una responsabilizzazione della periferia ha insistito particolarmente ieri il ministro Lombardi su questo tema della responsabilità
Ovvero sul nome rimandare a qualcun altro la colpa di ciò che non funziona una responsabilizzazione dalla periferia non più garantita
No dal nero rispetto della legittimità ma chiamata anche a rispondere sul piano dei risultati
Sono tre tipi di legittimazione dell'autonomia avvicinare il luogo del bisogno rispetto a quello che la risposta potrebbe essere il ragionamento di un sociologo
Avvicinare il luogo dei problemi a quello della decisione potrebbe essere il ragionamento di un esperto di organizzazione avvicinare il luogo o meglio responsabilizzare la periferia renderla responsabile dei risultati potrebbe essere l'aggiornamento di un esperto di pubblica amministrazione esistono anche dalle legittimazioni di tipo pedagogico
A questa concessione di maggiori possibilità di scelta alla periferia
Cantare che lo studio dall'innovazione scolastiche
E abbia evidenziato che le innovazioni non sono rimaste sulla carta che le innovazioni hanno veramente attecchito
Hanno comportato cambiamenti nei comportamenti delle persone la dove le unità scolastiche hanno avuto modo di adottarle hanno avuto modo di prenderle incarico da quel momento la strategia dell'autonomia è diventato una consapevole strategia per far marciare le innovazioni si è capito che le innovazioni
Promosse esclusivamente dal centro hanno scarsa possibilità di essere attuate che bisogna che le scuole
Le conoscano le comprendano se ne facciano carico le interiori Zeno e solo a quel punto le innovazioni si attuano veramente ora ciò premesso
Quali sono le forme di autonomia che si intende attivare presso le scuole come è noto le forme di autonomia previste dall'articolo quattro della legge cinquecentotrentasette del mille novecentonovantatré sono quattro io tratterò a queste forme di autonomia facendo riferimento anche a quanto previsto dagli schermi di decreti legislativi finora promossi in sede ministeriale
Non è stato possibile attuali per le note ragioni pare che il ministro Lombardi sia sconcerto di riavere la delega e di poter arrivare all'autonomia in tempi brevi
I ragionamenti che noi possiamo fare oggi sono comunque strettamente legati
Al già in qualche modo elaborato e presentato prima a metà aprile e poi in una veste diversa il trenta settembre mille novecentonovantaquattro dal ministro D'Onofrio
Quattro forme di autonomia vediamo cosa c'entrano con l'implementazione dalla riforma della scuola elementare
Autonomia didattica
L'autonomia didattica si qualifica Ina alcuni moti un primo modo di qualificare autonomia didattica recitano gli schemi di decretazione delegata riguarda la specificazione e l'integrazione degli obiettivi didattici nazionali
Riguarda l'organizzazione e l'adeguamento dei contenuti disciplinari riguarda la scelta di metodi e strumenti coerenti con gli obiettivi
Nulla di nuovo fin qua sono possibilità già ampiamente previste dalla programmazione curricolare introdotta in Italia finti
Dal mille novecentosettantaquattro laddove il DPR quattrocentosedici assegna al collegio docenti appunto l'obbligo di curare la programmazione dell'azione educativa per adeguare i programmi alle specifiche esigenze ambientali
Il suggerimento che si può dare in questa sede è quello di cogliere l'occasione per meglio puntualizzare i legami tra la libertà didattiche individuale
E la necessità di un impianto unitario collegiale
Quel che ci può interessare invece dal punto di vista dello sviluppo dalla riforma della scuola elementare è la cosiddetta organizzazione modulare dalla attività didattica
è un'altra delle forme previste dall'autonomia didattica
Qui è bene essere precisi però in questo momento si fa un gran parlare di didattica modulare e si pensa che questo possa essere un elemento di dialogo come le altre scuole
è bene precisare che quando si parla di modulo nella scuola elementare si intende una cosa però e quando se ne parla livello di scuola secondaria superiore si intende un'altra cosa
Nella scuola elementare noi abbiamo concordato che il modulo è l'organizzazione tipica
Che prevede l'azione di un gruppo di docenti su un gruppo di soggetti in apprendimento
Quando nella scuola secondaria superiore si parla di didattica modulare
Si intende un curricolo organizzato per percorsi che abbiano in sé una significatività
è un'autonomia e quindi siano percorsi trasferibili a diversi momenti del curricolo all'inizio a metà alla fine quindi blocchi di attività didattica variamente utilizzabili
Probabilmente dovendo parlare di didattica modulare sarà bene cercare una convergenza fra questi due modi di intendere il modulo che al momento non mi pare possa esservi
La didattica modulare comunque si offre una notevole possibilità di risolvere uno dei problemi di implementazione della riforma che prima citavo
Ovvero la possibilità di rispondere flessibilmente agli interessi dell'alunno ai suoi ritmi evitando quella gabbia troppo rigida che sembra essere diventata l'orario settimanale il poter decidere
Di effettuare che ne so quattro ore di educazione al suono la musica per sei settimane anziché ad ore settimanali può essere un esempio pratico di cosa significhi questa didattica modulare
Questa possibilità prevista dall'autonomia quindi è già una opportunità per porre rimedio a uno dei problemi che prima avevamo evidenziato
Infine autonomia didattica si qualifica anche come necessità di mettere appunto a livello di istituzione scolastica
Sistemi e strumenti per la valutazione della produttività questo dalla valutazione della produttività
è un'altra delle esigenze diventate ormai non più eludibili
Si accusa la scuola spesso di essere autoreferenziale nel senso che la scuola si valuta da solo che non c'è un valutatore esterno io aggiungerei questo
Non è solamente questo il problema che non c'è il valutatore esterno
Il quale sarebbe più affidabile dal valutatore interno bisogna mettere nel conto che anche il valutatore esterno risponde a qualcuno e quindi la sua presunta innocenza e neutralità in qualche modo più a essere discussa l'autoreferenzialità della scuola eternit Sosa piuttosto quando mancano precisi criteri di riferimento per cui si valuta a posteriori e allora si trova il modo per giustificare che qualsiasi cosa va bene
La possibilità di mettere a punto
Strumenti
Tecniche criteri per la valutazione da parte degli operatori scolastici significa invece una preziosa possibilità per rendere gli operatori stessi consapevoli dall'importanza dei risultati
Per rendere gli operatori stessi
Capaci di interventi migliorativi idonei a rendere gli alunni capaci di affrontare con successo anche i successivi gradi di scuola
Un secondo motore di organizzare l'autonomia appunto l'autonomia organizzativa
L'autonomia organizzativa senza entrare nei dettagli previsti dagli schemi di decreti delegati significa la possibilità di programmare una organizzazione funzionale al raggiungimento degli obiettivi programmati
Questa possibilità
A tre tipi di risvolto quell'appunto di essere flessibili nel modo di articolare gli organi collegiali e meccanismi operativi
Quella di valorizzare e motivare gli operatori scolastici anche attraverso l'attribuzione di specifici incarichi
Quella di stipulare convenzioni e contratti con enti locali con altre scuole con agenzie esterne per gestire i servizi necessari a realizzare il progetto educativo
Cosa significa questo in termini di implementazione della riforma
Ma dire che la prima possibilità quella di autorganizzarsi apre la via ad una gestione più efficace più efficiente delle risorse umane a livello di circolo
E alla possibilità di una rivitalizzazione degli organi collegiali che oggi non sembra essere al massimo la seconda strada quella di valorizzare gli operatori scolastici anche attraverso l'attribuzione di compiti non esclusivamente didattici ma di compiti organizzativi apre la via
Al recupero possibile di entusiasmo da parte del personale della scuola ovviamente un entusiasmo che trovi anche adeguate possibilità di incentivazione
Qui vorrei approfondire un attimo pare che l'entusiasmo oggi sia una delle cose che di più manca nella scuola
Nel Veneto mi ha fatto un'indagine sui direttori didattici in sede appunto di formazione promossa dalla direzione generale
E abbiamo visto che l'entusiasmo
è una è uno dei caratteri che sembra più mancare
In chi la scuola dirige ma anche in questi giorni abbiamo sentito tutta una serie di accenti sul fatto che il personale della scuola sarebbe demotivato perché siamo in tanti mal pagati governati da procedure burocratiche
Valorizzare le risorse umane non solo in termini didattici ma anche in termini di attribuzione di incarichi organizzativi può essere una via per recuperare l'entusiasmo le motivazioni il vedere la scuola come un lago dove uno si può auto realizzare questo fra l'altro risolverebbe anche un problema organizzativo non più eludibile
Esistono studi in campo organizzativo sul numero massimo di relazioni che una persona può intrattenere
Ebbene questi numeri sono di gran lunga inferiori al tipo di relazioni che un direttore didattico oggi se intrattenesse tutte relazioni che le norme gli impongono sarebbe effettivamente in grado di sostenere un direttore oggi non può più dirigere efficacemente senza staff la Popolare che ignoti rettori almeno quelle che ho visti io l'anno scorso andando punto effettuare visite diritto la prima a Roma che hanno fatto è stata di scegliersi dei collaboratori
Il responsabile del Comitato scuola famiglia il referente per l'handicap il referente per la salute referente giochi per la gioventù insomma si sono costituiti il proprio sta
Infine la possibilità di fare accordi con gli enti locali in particolare
Per la gestione dei servizi sarebbe l'unico modo per porre fine a una storica dipendenza sia per quanto riguarda la gestione del personale sia per quanto riguarda gli altri oneri di competenze agli enti locali che si è più volte detto sono tra gli aspetti maggiormente condizionanti dalla riforma
Terza forma di autonomia autonomia finanziaria
Gli obiettivi si sa non si raggiungono senza il supporto di adeguati elementi di tipo finanziario la prima autonomia soleva dire un mio collega ispettore andato in pensione che ha rappresentato un po'il mio maestro siamo prima autonomia ricordatevi c'è quella del portafoglio
Quindi gli obiettivi senza adeguate possibilità economiche è difficile raggiungerli autonomia finanziaria
Comporta un ampliamento della libertà di reperimento di gestione dei mezzi finanziari credo comporterà anche un impegno in più per il dirigente scolastico il quale in quanto legale rappresentante dell'organizzazione sarà chiamato a stipulare contratti e a stipulare convenzioni e anche di questo si dovrà tenere conto quando si parla di formazione
Del personale direttivo o dirigente come il nuovo profilo sembra suggerire dalla scuola
Autonomia di ricerca e sviluppo
è la quarta forma di autonomia è una forma di autonomia ancora poco studiata ma direi da non sottovalutare la quarta a forma di autonomia prevede infatti una serie di connessioni significative
Connessione tra la ricerca e formazione
La formazione degli operatori non può essere sganciata dalla ricerca su come funziona la scuola
Connessione tra ricerca e formazione e sviluppo dell'unità scolastica l'affermazione è un fattore strategico di sviluppo dell'organizzazione
Molto più se più spesso in tre più spesso capita di leggere sui giornali quando si intervistano gli imprenditori di successo
Questi dichiarano che uno dei fattori che consentono i successori impresa è il tipo di attenzione dedicato alla formazione
Venti mila ore di formazione dichiarava un imprenditore alcuni giorni fa sui giornali si fanno nella mia azienda quindi chi gestisce imprese di successo sa che questa è una delle condizioni perché il successo abbia luogo e poi si mantenga
E ancora avvicinamento tra i luoghi della riflessione e luoghi dell'azione finora non abbiamo assistito ad una sorta di divisione terroristica del lavoro ci sono quelli di bassa cucina che fanno la didattica
E ci sono quelli di livello accademico che riflettono sulla didattica o addirittura sulla pedagogia autonomia di ricerca e sviluppo può essere l'ennesima occasione per effettuare questa saldatura tra chi fa e chi pensa
Tra chi fa e chi forma
Il tutto potrebbe portare ad eliminare quelle disfunzionalità che sono state più volte citate
Nella formazione in servizio disfunzionalità che prima di tutto possono essere individuate ancora una volta tra il momento dell'espressione del bisogno
è il momento dell'effettuazione della risposta chi lavora i piani provinciali di aggiornamento si accorge di quanto deprimente sia analizzare le richieste dei collegi dei docenti in novembre
Per poi fare un piano provinciale che viene finanziato per il venticinque per cento in primavera e che consente a qualche circolo di effettuare corsi di aggiornamento l'anno dopo quando si sono già dimenticati del bisogno che avevano espresso quindi l'autonomia e ricerche sviluppo come condizione per l'efficace implementazione della riforma a patto però che le scuole diventino capaci di interpretare veramente i bisogni formativi e di diventare committenti intelligenti di ricerca e di formazione
Tutte le forme di autonomia dovrebbero trovare idonea coerenti Zazie ione nel progetto educativo d'istituto
Oggi tutte le scuole sanno che saranno chiamate a realizzare un progetto educativo di istituto
C'è chi sostiene c'è un bell'intervento del Sergio Auriemma oggi Consigliere per la corte dei conti nella regione Molise che dimostra come addirittura questa del lavorare per progetti non sia una caratteristica
Solamente dalla scuola nella logica dell'autonomia
Ma come le normative introdotte in questi quattro anni fa pensando al DL ventinove
No sulla ristrutturazione del rapporto di servizio all'articolo uno della cinquecentotrentasette novantatré che prefigura una riorganizzazione dell'articolazione dei ministeri
Alla legge numero venti del mille novecentonovantaquattro sul controllo di gestione da parte della Corte dei Conti che secondo lui Emma definiscono un nuove condizioni di esercizio dell'intera pubblica amministrazione chiamata a lavorare per progetti
Chiamata a render conto dei risultati soggetta al cosiddetto controllo di gestione ovvero al modo in cui si sono impiegate le risorse pubbliche
Bene
Nell'ambito di questa amministrazione che lavorò per progetti anche la scuola è chiamato a fare il suo progetto
Il progetto educativo d'istituto non tanto come il Progetto magazzino dove uno assomma a tutti i progetti che già fa scuola
Ma come luogo dove le scelte educative didattiche organizzative e finanziarie formative diventano coerenti le une finalizzate alle altre
La letteratura specializzata attribuisce al progetto educativo una molteplicità di funzioni
Le definizioni di progetto educativo che sono state rintracciate sono tantissime
Le categorie più diffuse sembrano essere queste il progetto educativo un luogo dove si definisce l'identità della scuola il progetto educativo è un luogo che definisce le strategie di gestione non certo a scuola
Il progetto educativo luogo di integrazione interna nel senso che ciascuno si responsabilizza rispetto a quanto sta scritto nel progetto
Il progetto educativo in un luogo uno strumento di rappresentazione esterna perché commesso la scuola si presenta agli utenti e a tutti quelli interessati al suo funzionamento eventuali sponsor compresi
Il progetto educativo è il luogo del contratto con l'utenza il progetto educativo è il luogo dove si stabiliscono i riferimenti per l'assegnazione delle risorse ci sono molteplici posizioni sull'autonomia comprese quelle delle associazioni dei dirigenti scolastici
Che vedono nel progetto educativo una sorta di strumento alla francese con la scuola che nel Progetto manifesta i suoi bisogni e il Progetto diventa il criterio per assegnare le risorse alle scuole
Il progetto educativo come riferimento per il controllo direbbe sempre l'ottimo Auriemma probabilmente il progetto educativo e tutte queste cose insieme e con la gestione dell'unità scolastica attraverso il progetto educativo d'istituto
Credo trovi significative corrispondenze nell'idea che qui è stata avanzata nel Progetto implementare la riforma sull'assegnazione sulla definizione dell'organico delle scuole
Non più solamente attraverso un mero calcolo astratto di quante classi ci sono in quel circolo ma sulla base dei bisogni educativi espressi da una certa comunità scolastica
Il che non vuol dire perdere risorse di organico vuol dire semplicemente distribuirle in modo da rendere conto
Della loro qualità della loro migliore utilizzazione in modo da soddisfare chi quelle risorse concede e finanzia
Ecco detto tutto questo mi pare che
Seppur rapidamente il contenuto di quanto siamo andati esplorando
Ci porti a dire che l'autonomia
Non solo uno scenario di cui non si può non tener conto perché comunque fra un po'o molto probabile ci capiti sulla testa
Ma l'autonomia è veramente un contesto capace di garantire se ben gestito
Le condizioni per l'implementazione dalla riforma ovvero per l'attuazione della riforma nel miglior modo possibile capace di garantire sia agli operatori sia agli utenti del servizio di scuola elementare
Attenzione però ad alcune puntualizzazioni noi questa mattina
Abbiamo sentito forse il momento storico che conduce a questo tipo di atteggiamenti abbiamo sentito enfatizzare forse più del necessario l'attribuzione di poteri alla periferia in sede di definizione Belli dei decreti legislativi che definiranno con esattezza quali saranno i poteri gli spazi i comportamenti bisognerà assumere un atteggiamento di estremo equilibrio
Perché se è vero che il tutto centro non è funzionale a risposte mirate ai bisogni dell'utenza il tutto è periferia rischia di essere Anarchia o almeno rischia di essere miopia
Chi dovrà gestire il processo di autonomia dovrà cercare la migliore qui riparazione possibile
Tra ciò che si decide al centro
Un centro che non è semplicemente un centro burocratico ma a volte serve ad aprire prospettive di profondità che la periferia da sola nel suo particolarismo magari non riuscirebbe a vedere
Quindi la prima necessità è questa di ragionare
Con saggezza con equilibrio con una certa freddezza anche e non solo con i sentimenti sul rapporto tra centro e periferia che cosa è opportuno che si decida al centro per garantire a tutti i cittadini di uno Stato
Determinati standard di qualità che cosa si decide al centro dal punto di vista di una certa lungimiranza di prospettive cosa si decide al centro per poter garantire poi la comparazione dalle rilevazioni
E che cosa è opportuno si decida in periferia per risposte tempestive e mirate ai bisogni dell'utenza
è un processo che si presenta ancora una volta bello sulla carta ma difficile da gestire in sede operativa
Il personale della scuola in particolare il personale scuole nettare è stato richiesto di un profondo riorientamento culturale prima con i programmi poi con l'accento quarantotto
L'autonomia credo si sia capito alla luce di quanto sfondato illustrando circa i contenuti della medesima
Richiederà un ulteriore riadeguamento professionale è inutile nascondersi che autonomia significa capacità di interpretare bisogni necessità di scegliere e scegliere vuol dire sapere che si creano delle differenze scegliere vuol dire sapere
Che si adatta a qualcosa e si scarta qualcosa d'altro quindi scegliere vuol dire a volte saper affrontare anche il conflitto
Sono nasi compiti sono nuove condizioni che sicuramente renderanno ancora più complessa la funzione docente e la funzione dirigente nella scuola e i cambiamenti si sa non ottengono facilmente i cambiamenti non solo quelli dovuti alle innovazioni scolastiche ma anche il micro cambiamenti in ciascuno di noi richiedano tempi pazienti e richiedono adeguate azioni di supporto
D'altra parte mi pare che non si veda l'altra figlia per recuperare quella
Percezione sociale positiva che sembra essere venuta meno in questi anni e per dare al personale della scuola
Non solo i diritti e i doveri previsti dallo stato giuridico ma per dare al personale della scuola da lei
Troverei qualificati e dai diritti avanzati tipici di uno Stato moderno qual è quello che evocava il D'Antoni nella sua relazione di questa mattina
Ecco io credo con questo di avere un po'ha fatto da ponte tra quanto detto
Nella giornata precedente e nella mattinata e di poter offrire spunti di riflessione a quanti interverranno in questa sede di avvio alle conclusioni del nostro convegno da un pomeriggio
Buon
Alla segreteria è un tantino meno mortificata è stata costretta a notificare l'ordine dei lavori
Oggi in questo momento abbiamo superato questa mortificazione perché siamo profondamente convinti che la relazione cristallini possa essere una ottima vanno di discussione per la la tavola rotonda che apriamo in questo momento
Chiamò Beppe mandorle a coordinare la tavola rotonda
Prosieguo nel ragionamento avviato dal dal presidente di questo nostro convegno dicendo che anche a mio avviso l'intervento del dottor questa mini è stato un'ottima introduzione a questa ottima rassegna di valutazioni che offriamo al nostro convegno devo innanzitutto giustificare due assenze
L'assenza dello Snals del rappresentante dello SNALS perché l'organizzazione è impegnata ai suoi massimi livelli in una riunione dell'organo statutario che deve assumere importanti decisioni
L'assenza del rappresentante della Sud e il coordinamento dei genitori democratici perché la dottoressa più doveva intervenire la dottoressa barbara accetta è stata colpita da influenza
Promuovendo questo ultimo confronto dobbiamo renderci conto di chi sono gli interlocutori della tavola rotonda che chiude il nostro convegno
Gli amici colleghi i signori che mi affiancano acquista a questo tavolo sono tutti a diverso titolo
Protagonisti del processo di rinnovamento della scuola elementare che ha avuto una sanzione normativa nella legge centoquarantotto novanta
Questo
Confronto che oggi realizziamo in questa sede è un confronto quindi tra
Persone rappresentative tra responsabili di organizzazioni che su questo tema si sono impegnati
Per realizzare una riforme chiamandoli a pronunciarsi a esprimere la loro valutazione abbiamo intitolato la tavola rotonda la riforma quattro anni dopo ed è sufficiente il titolo
Dar modo ai nostri interlocutori di pronunciarci
Tuttavia dicevo sì ma di chiamare gli interlocutori limitarsi a pronunciarsi
Sulle sulla riforma sullo stato del processo del rinnovamento ed innovazione attivato nella scuole elementare avevamo il dovere la correttezza devo dire come la pensava
Come la penso la pensa il sindaci il cinismo del su questa vicenda che lo ha visto impegnato la frontiera
Con gli altri e più gli altri
Per l'ammodernamento
Che basta solo rammentare glielo peraltro abbiamo loro fornito la documentazione che tutti gli amici
Che hanno partecipato che partecipano al convegno hanno ottenuto hanno avuto abbiamo detto che non si hanno dei pentiti
Abbiamo detto che crediamo nella verifica
Vediamo stavo per dire esigiamo che la verifica sia una cosa seria
Il titolo non è polemico
Il titolo del nostro convegno il titolo del nostro convegno pone
Una una constatazione
Nel momento della verifica ha incorporato un rischio e non lo abbiamo evidenziato
Senza polemica con nessuno
Questa verifica secondo noi deve condurre deve provocare deve produrre la implementazione quella che con una espressione che non piace anche a tanti tra di noi Marche e sufficientemente sintetica
E significativa deve portare alla implementazione della riforma cioè deve portare al suo Allo sviluppo delle sue potenzialità di tutte le sue potenzialità fino al loro compimento
Abbiamo detto lo dico velocissimamente solo enunciando i capitoli abbiamo detto che questa implementazione ad avviso del si nasce dopo unanime e mezzo forse due anni riflessione
Di cui diamo documentazione questa implementazione ha bisogno di perseguire alcuni obiettivi strategici
Li elenco
E poi do subito la parola
Primo obiettivo strategico
Il richiamo per comodità dei nostri interlocutori il chi ha partecipato e tutti i lavori del convegno qualcuno di loro non hanno potuto lo conoscono bene primo obiettivo strategico il corpo docente
E il corpo docente obiettivo strategico delle implementazione della riforma
Comporta che siano ricondotti all'interno del corpo docente è strutturato come abbiamo detto cioè ternario e paritario
Che siano ricondotti all'interno del corpo docente e tutti gli interventi didattici
Che vengono che si attua nella scuola della riforma secondo obiettivo strategico
Tempo scuola
Abbiamo detto che questo grande obiettivo concerne la unificazione del tempo scuola per tutti i cinque anni del corso elementare
Citazione in tempo curricolare di trenta ore settimanali
Il terzo obiettivo strategico lo richiamava efficacemente anche il dottor Pisani poco fa riguarda la formazione degli organici
Una formazione degli organici cioè della risorsa professionale a disposizione di ciascuna unità scolastica una formazione che che venga la portata realmente e concretamente alle esigenze
Educative ai progetti educativi
E venga gestita autonomamente e responsabilmente dall'unità scolastica il quarto ed ultimo obiettivo dico i piatti principali ce ne sono anche altri ma li trascuro
Il quarto obiettivo un recita il rilancio di un piano di formazione di un servizio un clan un piano pluriennale abbiano ascoltato ieri con soddisfazione che di questa idea e anche il ministro della Pubblica istruzione all'ingegner Lombardi
Di un piano pluriennale di formazione in servizio
Nato all'insegnamento misuro le parole per ambiti disciplinari professor Damiano relazione di ieri e alle dinamiche organizzative e relazionali del nuovo funzionamento didattico della scuola
Abbiamo detto e il rimando ai documenti non non richiamo nulla perché altrimenti non sono coerente con la dichiarazione d'apertura
Abbiamo detto che gli obiettivi strategici lo ha detto molto bene il professor Damiano ieri quindi lo richiamo soltanto che gli obiettivi strategici devono essere chiare
E debbano essere come dire convincente
Poi loro raggiungimento fuori chiedere
Tempi
Modalità di mediazione
Noi siamo per la gradualità e la fattibilità
Non abbiamo né presunzioni Nest nel velleitarismo
Ma la chiarezza degli obiettivi strategici per noi è la scelta fondamentale in questo caso dico politicamente prima culturalmente natura McCoy politicamente
Irrinunciabile
Se abbiamo presente la rotta non perderemo la strada lungo il cammino
E allora ecco qua mi fermo
Cedo la parola ai nostri amici
Chiedo scusa se con un atteggiamento un po'dirigistico
Che che però boh vorrebbe invece essere un un atteggiamento di trasparenza
Nel dare loro la parola adottato però questo criterio prima la parola d'una rappresentante di un'associazione professionale poi a quella di un sindacato e così seguendo fino in fondo
Lasciando in fondo e lo dico in in partenza e non lo ripeto dopo
L'ultima voce che ascolteremo in questo nostro convegno la voce con la quale ci concederemo sarà quella del rappresentante dell'associazione dei genitori
Per ricrescono darci che tutti i nostri grandi dibattiti hanno un solo ed unico destinatario
Quello che oggi il gruppo con una espressione brutta si dice cliente utente
La parola alla dottoressa Alba Sasso presidente nazionale del cd del centro Italiano democratico degli insegnanti
Bene allora comincio subito correggendo Centro di iniziativa democratica degli insegnanti perché questo è un nome che spesso viene frainteso coordinamento degli insegnanti e via dicendo
E mi preme così sottolineare il nome perché appunto cioè non non è che siamo o c'è importante sottolineare la funzione di centro di iniziativa quindi centro di attività
La successiva
Ecco io voglio dire che le questioni e purtroppo ieri non ha potuto seguire il il vostro convegno ma l'ho seguito nella giornata di oggi
E moltissime questioni sono Stige state già dette e quindi diciamo che il nostro compito è un po'difficile cercare di dire cose che non siano state già dette
Ma credo che comunque nel poco tempo che ci viene assegnato che il presidente dieci minuti circa cento permesso abbiamo astenuto dal vivo no rimane Teresa liberandolo da dieci a quindici minuti
Se se è sufficiente insomma
è sono sono i tempi del convegno quelli che purtroppo ci condizioneranno abbiamo una seduta pomeridiana la quale si conclude naturalmente con i rientri e quindi questo ci costringe un po'a contenere ma io so che i nostri interlocutori sanno dire
Cose essenziali in breve tempo da io lo dico da dieci a quindici minuti dello il tempo le accuse dunque ecco io comunque volevo partire da un'affermazione che ho letto sui giornali
Presa dalla relazione di Daniela Colturani di ieri cioè e ci troviamo veramente in uno strano paese che mette in discussione una delle poche riforme sulla scuola che siano già state fatte
Ma non con l'aria di migliorarla perché e qui ovviamente e e una platea di addetti ai lavori tutti gli interventi che e ci sono stati anche gli interventi un po'più polemici sulla riforma questa mattina
Ne parlano con l'aria di chi comunque vuole migliorarla però c'è in giro diffusa invece l'idea che la verifica bisogna bisogna fare una verifica per bocciare questa riforma
Ed è un opinione e che
Vede diciamo così il suo punto di più più esplicito in questa richiesta di referendum di cui abbiamo abbiamo sentito parlare
Ora io vorrei dire alcune cose rispetto a questa riforma prima di entrare nel merito in alcuni interventi e in molti dibattiti che si fanno
Sembra che la riforma delle elementari sia un po'piovuta dall'alto a un certo punto c'è stata questa riforma della scuola elementare
Ma io credo che noi come operatori della scuola dobbiamo partire da una consapevolezza che questa riforma
Sia i programmi dell'ottantacinque sia la centoquarantotto sono la conclusione di un lungo dibattito d'una lunga sperimentazione che c'è stata nella scuola elementare
Cioè non sono più brutti dal cielo cioè e sono anni che si discute di una scuola che dia i su che sia luogo di istruzione e di socializzazione
Sono anni che si discute di una scuola che riesca a mettere al centro le bambine e i bambini con loro protagonismo fatto di identità e di diritti
Sono anni che si sperimenta sono anni che esperienze significative fatte nella scuola elementare sono poi
Sono state poi quell'esperienza che sono state assunto diciamo sia nei programmi sia nell'organizzazione nella proposta della legge
E allora io mi chiedo
Come come associazione professionale con me persone che lavorano nella scuola
Perché questo dibattito che è stato così vivo così il ricco così approfondito non è riuscito mai a parlare all'esterno
Cioè perché l'opinione pubblica invece si lascia molto di più suggestionare dall'idea
Dare il dallo slogan che questa riforma
è stata fatta per sistemare immesse per risolvere un problema di occupazione
Ecco probabilmente certo noi su questo dobbiamo anche interrogarci cioè perché questo dibattito queste esperienze significative positive eccetera non siano riuscite a parlare in maniera diffusa all'opinione pubblica
Certo possiamo dire
Facciamo un esempio i giornali la televisione come si parla della scuola si parla solo a colpi di scure del pacco al PD così parlando delle proprie nostalgiche lo ricordassi non si ricordava stamattina in molti interventi quando si parla della scuola di che cosa si parla di io maestrina dalla penna rossa e via dicendo queste sono le con non si parla d'altro
E certo noi viviamo in un Paese che è anche
Un Paese dove i problemi dell'alfabetizzazione di massa non è che siano stati risolti fino in fondo
Cioè è un Paese che non solo povero di occasioni formative ma dove il livello medio di cultura della popolazione comunque
Molto basso per cui e molto più facile lasciarsi prendere da messaggi e e da tipo di dal punto da un tipo di rivendicazioni molto vandeani direi e d'altra parte l'abbiamo sentito pure stamattina chi parla della scuola molto spesso ne parla solo a partire dei propri figli insomma il dibattito sulla scuola non riesce a decollare ognuno c'ha la sua piccola esperienza ognuno c'ha la sua piccola lamentela ecco una
Mi raccontavano alcune maestre che in molti consigli di interclasse
Adesso con la riforma i rappresentanti dei genitori spesso dicono non abbiamo lamentele da fare cioè ecco questo è veramente un un un elemento significativo per vedere come la gente i genitori valutando il lavoro degli insegnanti abbiamo lamentele non non abbiamo lamentele cioè quello che io credo sia mancato in questi anni sia stato un rapporto forte della scuola col territorio con la società
Con i cittadini non sono considerati genitori degli utenti o dei clienti come si dice come e il mancato un mandato di questa società nei confronti della sua scuola
Cioè e questo scollamento che probabilmente ha portato a un dibattito sempre più ricco dentro e alcuni impressione sempre più di separazione tra la scuola gli operatori della scuola e il resto della società certo poi le colpe le abbiamo anche noi insomma cioè nel senso noi la gestione della scuola o questa gestione
Più tesa la cultura dell'adempimento che non a quelle dei risultati cioè per esempio certe farraginosità pensiamo alla valutazione come nordiche un annuario tipo di valutazione non riesca oggi a parlare ai genitori è far capire che cosa rappresenta questo nuovo tipo
Di valutazione per cui appunto sono più forti le lamentele piuttosto che le convergenze
Ora dette queste cose io credo che come associazioni professionali e noi abbiamo un grosso compito cioè quello di
Fornire come dire elaborazione proposte culturali a questa riforma diffondere esperienze positive significative rispetto alla riforma
Lo diceva prima e il presidente della della tavola rotonda questa riforma è un processo non può che essere tale
Ed è una riforma che ammesso in discussioni
In discussione mentalità modi di lavorare che ha messo in discussione anche stratificazioni e modi di essere della scuola mentalità che erano profondamente radicate e quindi a una riforma difficile
Pensate come è difficile per la per gli insegnanti per ma insegnante abituati in una tradizione di lavoro ed studio individuale riuscire a lavorare con gli altri a confrontarsi con gli altri eccetera cioè queste sono tutte scritte ancora aperte
Sono tutte scommesse che non però vogliamo vincere
E allora siccome il tempo stringe e sono già sui dieci minuti io credo che vadano riconfermati i punti fermi della riforma
E che però cioè questo attacco che viene da più parti della riforma ripeto condensato in questa proposta si cioè che non è una proposta simbolica ma simbolicamente abbastanza significativo una proposta di abrogazione della riforma non da portarci a un arroccamento cioè a non vedere però le cose che non funzionano di questa riforma
E a vedere di lavorare di più per migliorare le cose che devono essere ancora ricordate di questa riforma ci sono molte cose di questa riforma che hanno bisogno di tempo che hanno bisogno di essere rodate in un processo continuo di lavoro di confronto di verifica di modifica del modo di essere del modo di lavorare
Premetto che le cose dette stamattina da diciamo i parlamentari cioè ci sono alcune cose di cui tra quelle dette stamattina che sono effettivamente il contesto
Entro il quale la riforma deve svilupparsi e senza le quali la riforma non può svilupparsi e cioè il problema del degli Investimenti il problema
Delle risorse che gli enti locali devono devono fornire alla scuola e e via dicendo cioè non basta dire che
Che occorre investire nella formazione e nella nella ricerca che la scuola e la risorse eccetera bisogna trovare la maniera per farlo
Bisogna trovare rivendicare che si faccia che ci siano investimenti sulla scuola perché io vengo dal dal mezzogiorno e chi vive in certe realtà per esempio nella città di Bari il novanta per cento dell'orario viene tutto svolto in orario antimeridiana
Perché non ci sono le mense perché non ci sono i trasporti e via dicendo
Cioè questo significa mettere in discussione la qualità e la produttività di questa riforma che quindi se non ci sono queste situazioni di conteso noi e cioè non basta la buona volontà non bastano i bravi insegnanti a migliorare la qualità della scuola come se non c'è un piano serio Dior di aggiornamento e di formazione di e di formazione in servizio degli insegnanti e non c'è un impegno di quaestor governo o degli altri governi
A varare la trecentoquarantuno la formazione universitaria dei maestri tutte queste cose che noi discuteremo nel merito non potranno andare avanti perché questa riforma richiede personale più qualificato
Richiede personale che sia in grado di riorganizzare diversamente il proprio lavoro richiede personale che sia in grado di essere protagonista di un Progetto di trasformazione allora io credo che i punti da riconfermare nella riforma siano la questione della pluralità dei docenti anche se su questo il dibattito deve andare avanti
Probabilmente non possiamo pensare arricchite e astratte suddivisioni però bisogna ricominciare a pensare a quali debbano essere le competenze specifiche per ambiti
Il tempo scuola
Il tempo scuola non può essere appunto lo dicevo prima determinato dalle condizioni locali europea le richieste e dalle pressioni dell'utenza perché anche questo sta avvenendo
E l'organizzazione modulare non può essere anche qui una questione rigida
Ma deve essere inserita in quella autonomia di ricerca e di sviluppo che dovrà contraddistinguere le unità scolastiche qui insomma è stato detto tanto sull'autonomia
Cioè quello che voglio dire e che sia opportuno riconfermare alcuni modelli base
Rispetto all'organizzazione modulare però le scuole sulla base di progetti documentati devono poter se ne discostare
Ora non ho tempo per argomentare ulteriormente queste cose quindi concludo e concludo dicendo che in questa occasione per questa scuola come per tutte le altre fasce scolastiche io credo che sia venuto il momento
Di impegnare tutte le forze associative e sindacali le associazioni dei genitori per fare andare avanti questa riforma perché
Io credo che oggi sempre di più dico una cosa che forse una banalità
Oggi a ogni livello dieta serve una scuola che dia più istruzioni più strumenti per poter
Diventare simile dalla più tenera età cittadini consapevoli
E per fare questo occorre effettivamente un impegno molto grosso non possiamo più dividerci per pregiudiziali
Non possiamo più dividerci per schieramenti c'è bisogno in questo momento per tutta la scuola di un impegno
Di tutte le forze che in questi anni hanno lavorato e uno sforzo di grande unità
Anche se ci sono delle divisioni su alcune questioni ma cerchiamo le questioni che ci uniscono e non quelle che ci dividono
Grazie ad Alba Sasso
Corning invece di fare il coordinatore faccio solo il distributore dei tempi e però prendo buona nota il il tempo non mi consente di interloquire con me come meriterebbero gli interventi do la parola adesso al rappresentante sindacale al dottor Osvaldo Pagliuca segretario generale della UIL scuola
Ma io personalmente
Ho sempre detto sì dal momento dell'approvazione di questa legge che questa era una legge condizionata al suo interno
Aveva la convinzione incorporata ravvisavo questa condizione nella consolidamento degli organici e appunto di questa verifica posta al termine del quarto anno
Senza nessuna certezza
Assoluta possibilità o meno di mantenere il livello degli organi sci in maniera coerente con quella che era l'attuazione della riforma una riforma molto complessa
E dicevo questo soprattutto per il fatto che al comune rappresentanti delle forze politiche ma addirittura di governo l'hanno avversato al single dal momento in cui è stata approvata
Mi riferisco in particolare ad un intervento pubblico fatto in occasione di un convegno sulla riforma della pubblica amministrazione da un sottosegretario al Tesoro che aveva la funzione che aveva il il compito all'incarico di dirige della funzione pubblica il quale affermò che questa riforma in effetti era un semplice moltiplicatore dei posti di organico
E aveva fatto uno il conteggio a modo suo
Avvisando con me sua ogni classe lo davano ben sei insegnanti
Chiaramente Venanzi infastidito anche da questa affermazione non c'è la possibilità di interloquire ho abbandonato il convegno credo che la risposta
Sia stata vada proprio dai protagonisti della riforma dall'insegnante che in questi quattro anni
In assenza di interventi appropriati di formazione in servizio in assenza anche di e verifiche puntuali fatte dall'amministrazione nel tempo
Hanno si sono rimboccate le maniche ed hanno espressi il meglio della professionalità
Perché loro riuscivano ad esprimere per potere far decollare la riforma quindi io sono convinto che si tratta soltanto di una verifica ma che non ci può essere una controriforma su queste queste un obiettivo che sicuramente ci accomuna
Ma soprattutto assi nasce il ma credo a tutti gli interlocutori di questa tavola rotonda quando sono le questioni da affrontare
C'è è una questione di vero essenziale quella dell'attuazione piena dei programmi del mille novecentottantacinque che prevedono l'insegnamento per aree disciplinari e qui il la il problema
Si collega immediatamente e con una un'altra legge che rimane inattuata lo dicevo prima Alba Sasso ha fatto riferimento sia euro a volo d'uccello la legge trecentoquarantuno del novanta che badate bene non è soltanto la legge che deve prevedere la formazione universitaria per l'accesso alla docenza ma è la legge che pende dare a coloro i quali intendono accedere all'insegnamento nella scuola primaria
Anche la formazione iniziale
E qui credo che l'esperienza fatta dell'attuazione di questa riforma sia significativa anche per determinava incolume un cimento
Degli operatori scolastici della sezione del di questo segmento della scuola primaria nella nella attività che dovranno svolgere le università per il tirocinio per la formazione in servizio e quant'altro attiene alla formazione professionale completa computer di un docente della scuola primaria
Un altro elemento essenziale che noi riteniamo debba essere
Collegato anche alla riforma quello dell'autonomia scolastica e credo che rabbia l'attuazione della riforma della legge centoquarantotto del novanta abbia dato la possibilità di sperimentare in un certo senso il significato dell'autonomia scolastica
Sia per quanto attiene all'autonomia organizzativa sia per quanto attiene all'autonomia didattica sono mancate credo poi le parti essenziali dell'autonomia ossia l'autonomia finanziaria e l'autonomia della gestione delle risorse umane
Allora
Noi tutto quello che possiamo fare
Sul versante del rinnovo contrattuale e cercheremo di farlo
Quindi definire un profilo professionale più arricchito che consenta a voi all'interno di ciascuna unità scolastica di potere organizzare la scuola in maniera tale da individuare figure professionali diverse più qualificate con il compito più pregnante Elia cosiddette figure a distanza che bevano quadrivalente intelligente nell'organizzazione del lavoro e nella proposta di programmazione didattiche ed educativa
Riteniamo che dobbiamo fare un discorso chiaro anche per quanto attiene agli obblighi di servizio e alle iniziative di formazione in servizio
Sapendo bene che qui abbiamo da fare i conti con le risorse purtroppo limitate in questa tornata contrattuale sapendo bene che investire nella informazione significa innanzitutto
Investite
Sul piano della aggiornamenti e della qualificazione professionale di tutti gli operatori scolastici e quindi
Per questo aspetto particolare significa destinare risorse che non hanno più gestito dal centro ma debbano essere gestite dalla periferia
Quindi detto questo c'è l'aspetto organizzare uno di uno degli obiettivi che ha posto qui l'amico Beppe mandorle all'inizio nell'aprire i lavori di questa tavola rotonda quello del tempo scuola trenta ore per tutti
Quindi monitoraggi richieste sono stati effettuati non danno una visione di un'applicazione omogenea della riforma su tutto il territorio
Che abbiamo potuto rilevare che nel nord d'Italia c'è ancora una preferenza
Forte per il tempo pieno e che poi c'è un'applicazione diversificata anche a livello territoriale con qualche zona di sofferenza collocava soprattutto nel Mezzogiorno di Lauria
A livello di isole
Investire il risorse umani e quindi l'organico e quindi per la gestione dell'organico a livello d'istituto diceva Beppe mandorlo formazione da portare alle esigenze al progetto
E quindi non da oggi ma da sempre noi abbiamo indicato come la chiave di volta per il successo della riforma sta proprio nel fatto di determinare condizioni di stabilità dell'organico
Non è facile raggiungere questo obiettivo perché per gli organici voi sapete c'è una riserva di legge
Le organizzazione sindacale non possono fare molto in sede negoziale di rinnovo contrattuale
Ma sicuramente questa è una condizione che si pone ed è collegata direttamente alla mobilità territoriale che frenetica ed è incontrollata finalmente e collegata alla alla individuazione di una diversa scansione determinazione degli organici perché ed è anche strettamente collegate ai processi di razionalizzazione e di ristrutturazione della rete scolastica
Ora se si continuano a mente a rivedere gli organismi evidente che viene meno alla stabilità dell'organico e quindi diminuiscono
Le si ricreano in condizioni di maggiore difficoltà nella gestione di una riforma che ha come fondamento la esaltazione dell'attività progettuale a livello di singolo unità scolastiche quindi e deve far capo alla possibilità di gestione delle risorse umane a livello di unità scolastiche quindi avremmo bisogno
Di un scansione pluriennale della determinazione degli organici quindi un ancoraggio dell'organico alle singole unità scolastiche pertanto degli insegnanti
In questo caso ai circoli didattici per dare continuità anche al al progetto educativo
Quindi questi sono elementi che noi riteniamo indispensabili perché questa riforma siamo bene in vista ossa
Collegarsi al processo
Di ammodernamento dell'intero sistema scolastico
Perché cibandosi più persone esce per titoli per dire quali sono i problemi che abbiamo di fronte e che dobbiamo risolvere dava il tempo limitata per l'intervento già consumato dieci minuti dei miei quindici
Quindi c'è necessità di un piano pluriennale perché nuovo di intervento di riforma determinare quali coerenze dovranno esserci tra una riforma che sempre richiesta
Ma che non attende decine di attuazione quale quella degli ordinamenti della scuola per l'infanzia c'è bisogno dagli vedere ciò che avviene a valle di questa riforma della scuola primaria con una revisione dell'ordinamento della scuola media c'è bisogno di collocare il discorso
Aggiungo alla logica di continuità anche con la secondaria di secondo grado e quindi con l'elevazione dell'obbligo scolastico e colla adozione dei nuovi programmi è un compito molto impegnativo che siamo certi questo Governo potrà affrontare nei limiti di durata e di compiti che ha trattandosi di un governo tecnico
Ma proprio questa mattina rispondendo ad una giornalista che mi chiedeva
Una parete sulla affermazione fatta dalla ministro Lombardi ieri proprio in questa sede
E che non sarà in grado di garantire entro il mese di ottobre l'avvio della riforma della secondaria di secondo grado io ripeto quello che ho detto alla giornalista che il problema della riforma globale del sistema scolastico nel nostro Paese non è un problema che può riguardare un governo deve riguardare tutte le forze politiche indipendentemente da quelle che garantiscono la maggioranza al governo e credo che garantiscono la minoranza e che in questo senso
è impegnato in Parlamento ad intervenire perché se è vero che i missili informazione significa investire sul futuro del Paese significa creare le premesse per produrre nuova ricchezza allora questo investimento deve riguardare l'impegno di tutte le forze politiche ho sottolineato come in Parlamento ci sono alcune forze che sono fortemente attive su questo versante che hanno presentato proposte di legge
Indicato che a questo punto it non vede un solo dovere
Se i presidenti dei due rami del Parlamento è quello di mettere all'ordine del giorno la discussione dei progetti di riforma costituire gruppi ristretti sia scambio di portarla d'unità perché di fronte ad una in relazione ad una situazione di stallo da parte del Governo e il Parlamento non può fermarsi di fronte a queste esigenze che è una vera e propria emergenza sociale allora se questo è Noemi
Dobbiamo anche avere la consapevolezza che questo Parlamento non è un Parlamento a Termini
Ci sono condizioni di difficoltà politica però è un Parlamento che non sarà operando su un programma preciso come sta operando invece un governo tecnico quindi a tutto il dovere di affrontare questa questione
E questo compito credo che spetti non soltanto alle organizzazioni sindacali agli addetti ai lavori ossia le organizzazione sindacale di categoria della scuola spetti all'intera società
Dobbiamo fare uno sforzo notevole per coinvolgere in questo discorso
Anche la le rappresentanze sociali
Credo che il primo contributo valido noi possiamo darlo Finnat da questo convegno insieme alle associazioni professionale che siedono a questo tavolo
E che hanno con noi instaurato da poco una rapporto
Di scambio d'informazioni ma soprattutto di collaborazione reciproca
Per determinate nella tutela degli interessi e dei diritti dei lavoratori della scuola anche una condizioni d'intervento per lo sviluppo di riconoscimento delle professionalità
Quindi questa riforma non da sotterrata de spingeremo e dobbiamo essere uniti tutti nella
Assumere questa iniziativa ogni tentativo che sarà fatta a qualsiasi livello
Mettere in discussione una delle poche riforme che si sono avute negli ultimi dieci anni
E che ha dimostrato nei fatti ed in concreto misurandosi sul campo che una riforma adeguata ai tempi che viviamo e alle esigenze di nuovo formazione che promana dalla società mi fermo a quel
Grazie Orlando Pagliuca dico ai nostri conti interlocutori che apprezziamo
Comunico apprezza lo sforzo che stanno facendo di contenere nei tempi il loro intervento nelle essenziali Zarrillo discorso do la parola alla dottoressa Cinzia mia che qui rappresenta la presidenza nazionale dell'Associazione nazionale dei dirigenti scolastici
Già tutte
Io sottoscrivo in pieno quello che ha detto Alba Sasso quello che ha detto Pagliuca e quello che ho detto mandorle rispetto alla riforma
Ed è per questo motivo che cercherò di di creare altre due-tre suggestioni in più perché penso fra l'altro che voi siate Sartori nei discorsi sulla riforma
Io credo comunque lo afferma qui a nome dell'anche se non è personale che indietro non si torna
Per diversi motivi indietro non si torna perché la riforma e l'espressione della cultura della complessità che richiamava prima l'ispettore Cristallini quando accettato morente ha citato la complessità la complessità che prevede la multi logica Elia multidimensionali età e prevede il superamento della linearità l'insegnante
In questa valle bizza emigra
Non so se
Mi sembra di Stalin
Una corrispondenza biunivoca insegnante classe in classe a Hula
L'espressione della cultura della linearità che la complessità ha spazzato via e cultura della complessità significa multi logica e multidimensionali ITA e quindi significa confronto e quindi significa diversità e ricchezza e quindi significa la l'aspetto vincente del modulo perché noi ci rendiamo conto e noi direttori dal nostro osservatorio ci rendiamo conto che in questo modo anche la diversità fra i docenti che sanno diventare gruppo poiché sanno quindi
Fare in modo che
Possa scaturire una una quota di produttività in più dal fatto che il gruppo è un gruppo e quindi non è dato dalla somma di tre competenze
Ma scaturisce qualcosa che risulta dal confronto delle tre competenze ci siamo resi conto che anche la massima diversità che ci può essere tra i docenti vale a dire un docente che che che crede molto di più
In quelle che sono le abilità di base in quelle che sono determinate conoscenze dichiarative procedurali
Insieme un docente invece magari un po'più innovativo che crede nei percorsi e nei processi di apprendimento e quindi nella sottolineatura di quelle che sono le strategie cognitive mentre metà cognitive nei processi di comprensione
Un attimo che funziona in questo modo e che mette insieme l'aspetto più tradizionale
Positivo dell'insegnamento è l'aspetto più innovativo è un team vincente naturalmente alla luce del fatto che il team sappia confrontarsi e sappia costruire insieme un aspetto di unitarietà valido e di corresponsabilità
Ecco per questo motivo Landis pensa che dal punto di vista didattico metodologico e culturale non si possa tornare indietro non si può invocare una retrocessione è una cultura che è stata superata ed un modello che non è più percorribile il modello che derivava appunto come dicevo prima da una corrispondenza
Fissa biunivoca come si suol dire tra insegnante e classe
Ci sono altri motivi per cui non si può tornare indietro non è possibile realizzare il testo dei nuovi programmi se non alla luce del de della pluralità dei docenti se non alla luce della riforma
E i programmi la ricordato mandorli prima era aveva ricordato che sta Nini sono un po'uno dei testi insieme ai nuovi orientamenti per la scuola materna più validi che noi abbiamo nel realizzato negli ultimi anni per la scuola
Un altro motivo è quello che l'alfabetizzazione culturale che deriva dei programmi non è possibile che venga realizzata
Ritornando indietro non è possibile senza pluralità docenti non è possibile senza ampliamento del tempo l'abc di tutte le discipline
O l'abc dell'ambito come si usa dire dire adesso dopo nell'azione di Damiano non è possibile che venga realizzato in una costrizione temporale e con la competenza di un solo insegnante
Altrimenti chi si riduce a quella che è nuovamente l'alfabetizzazione strumentale io vedo dal mio osservatorio perché
Io continuo a fare nonostante sia vicepresidente dell'Associazione continua a fare il mio lavoro sono in trincea
Dal mio osservatorio che la riflessione dei docenti e la consapevolezza dei docenti
Cambia molto nel momento in cui ci si rende conto che il passaggio forte tra la scuola prima della riforma dei programmi e la scuola dopo ecco il passaggio tra l'alfabetizzazione strumentale quella culturale
E cambia anche la disponibilità dei docenti al tempo lungo ai rientri pomeridiani quando ci si rende conto di questo quando ci si rende conto che non si può trascurare la musica o l'attività motoria o l'educazione all'immagine o o l'informatica perché il tempo deve essere schiacciato tutto alla mattina
Cosa che è già stata comunque punto che è già stato toccato sono d'accordo con mandorle che il tempo deve essere portato a trenta ore in modo da superare l'equivoco che sia possibile fare cinque ore di mattina con i bambini
I tempi distesi i bambini hanno diritto a tempi distesi di apprendimento e hanno diritto alla possibilità di accedere a tutte le discipline che prevedono i nuovi programmi
Noi tutti sappiamo agli insegnanti presenti
Qui dentro sanno benissimo
Che fare un orario solo antimeridiano costituisce la perdita di unità orarie per cui non è possibile fare quello che prevede la due sette uno che sono le due ore anche per i nuovi linguaggi alla settimane questo significa tradire
Quello che è il testo dei nuovi programmi il concetto di alfabetizzazione culturale e significa tradire il diritto dei bambini ad a vere questi primi abbiccì riferite tutte le discipline
Dal nostro osservatorio dell'Altis abbiamo anche notato che comunque tutte le competenze e la professionalità e la formazione dei docenti e il bisogno e la sete di formazione dei docenti aumentata moltissimo
Da quando c'è la riforma il confronto io non la chiamerei la competitività io chiamo lo chiamo il confronto perché è una crescita insieme
Ha veramente costi ha costituito una sfida molto forte per la crescita professionale degli insegnanti
E anche spessissimo costituito quell'accensione del desiderio
Qui faceva riferimento il no veramente Luís lo chiamava entusiasmo io preferisco chiamarlo desiderio mi faceva riferimento Cristallini ossia la voglia di fare insieme il piacere di funzionari insieme
Il piacere di affrontare realizzare insieme condividere un progetto e realizzarlo la scuola ha bisogno di persone visiteranno ti ha bisogno di insegnanti desiderati e ha bisogno di dirigenti desidera anti
Perché quello che abbiamo verificato e che laddove il dirigente è un dirigente convinto che vuole far far passare la riforma dal dal livello di adattamento a livello di consapevolezza e lasciatemi passare nuovamente a livello di desiderio questo accade
Laddove il dirigente si appiattisce su una riforma che comporta solo l'adattamento alla norma e spesso nemmeno l'adattamento alla norma
Questo questo passaggio queste di agitazione questa qualità del servizio scolastico può avvenire ugualmente perché non sappiamo bene che sono i docenti che hanno il contatto con i bambini che hanno in mano la qualità della scuola
Ma ha molte probabilità di non raggiungere lattice della produttività
Pagliuca mi guardi ma è così
Poi come antis come diceva mandorle non siamo d'accordo sul discorso della prevalenza non serve a niente anzi frena quella che è la crescita
Della de della capacità del docente di assumere la condivisione totale del Progetto frena la corresponsabilità
E e quindi impedendo questa crescita dei docenti verso questa corresponsabilità
Rallenta anche la maturazione degli alunni in questo senso gli alunni che ci arrivano a scuola elementare in fondo vengono da una scuola materna che ha già il doppio organico
Quindi che che ha già raddoppia figure dell'insegnante i bambini vengono da una famiglia dove i genitori sono due non si capisce perché improvvisamente alla scuola elementare debbano avere la figura prevalente
Fra l'altro non sappiamo anche che la riforma ed è per questo che in modo molto forte Landis dice che non si torna indietro è una riforma che aiuta il passaggio dalla sudditanza alla cittadinanza
Dalla scuola del consenso alla scuola del confronto
E laddove il team dei docenti è utile che si confronta bene ci sarà anche la possibilità e c'è l'abbiamo verificato che i bambini imparino questo costume al confronto e quindi questa base forte per la costruzione della cittadinanza
Sono comunque come ho detto prima d'accordo sui punti forti strategici individuati da Mandorlini vorremmo però sottolineare alcune cose in più
Si è parlato della legge trecentoquarantuno di riforma del degli ordinamenti universitari che prevede la laurea per insegnanti di scuola materna squadra mentali
Forse è bene ricordare che qui e io la pongo come grossa provocazione mi anche in presenza dei sindacati che questa legge prevede una laurea speciale vale a dire questa è una è una laurea non spendibile su altri fronti
Ed è quindi difficile ipotizzare che insegnanti maschi si iscrive in una questo corso di laurea che non può essere spesa altrove io faccio parte anche del comitato Pari
Ma emergendo dall'analisi anche del disagio giovanile
Un problema identitario che passa anche attraverso l'identità di genere maschile e femminile e c'è bisogno che nella scuola elementare approdi per insegnanti maschi convinti della loro professione Enzo insegnanti che arrivano
Questo forse no non dipende dalla legge per centoquarantuno ma che comunque arrivano alla scuola elementare non vola convinzione de questo di questo alto valore che comporta consegna la professione del docente
Quindi la la richiesta forte che viene fatta è che la legge per centoquarantuno venga rivista e che la laurea non sia una laurea speciale altrimenti ci troviamo con una ghettizzazione ancora maggiore femminile riferita alla scuola materna e alla scuola elementare
Gli ostacoli che abbiamo incontrato
Rispetto alla riforma il primo ostacolo e quello intellettuale che vi dicevo prima quindi la la la voglia di ridurre la complessità
A complicazioni la compila complessità non è complicazione non può mai essere ricondotta a linearità
Quindi assumere la complessità i nuovi assunti nella nella complessità incontra una resistenza intellettuale una difficoltà di questo livello
Un'altra difficoltà psicologica è quella di considerare la sofferenza qualcuno prima parlava di sofferenza parliamo pure di problemi di difficoltà vere nel realizzare la riforma di assumere questo come un giudizio negativo
La riforma ha solo quattro anni di vita e chiaramente per poter e non è un dato è un processo anche questo è stato detto e per poter essere realizzata se pensiamo che nella riforma ci sono degli aspetti molto positivi e chiaro e quindi e quindi se l'apprezziamo è chiaro che a un prezzo che va pagato
La riforma Costacurta in termini di energia di fatica a tutti i suoi operatori ma se noi apprezziamo è giusto che paghiamo un prezzo e quindi incontrare delle difficoltà non significa assolutamente che questo sia un aspetto negativo per cui la riforma deve essere spazzata via
Le difficoltà la traversata ecco un altro aspetto formativo
Che la scuola deve riuscire a dare alle giovani generazioni le giovani generazioni di oggi sono giovani sono dell'azione che tentano di evitare gli ostacoli si aggirano gli ostacoli
Che non amano attraversarlo la scuola deve essere la prima che insegna a fare questo perché oggi purtroppo la famiglia spesso non lo dico come provocazione lo dico come proprio purtroppo osservazione credendo naturalmente in buona fede di fare il meglio Boninsegna ad attraversare l'ostacolo insegna ad aggirarlo ecco allora non dovremmo essere noi i primi alla alla prima difficoltà tentare di aggirare l'ostacolo dicendo che la riforma non vale
Un un'altra un altro ostacolo organizzativo e lo sappiamo tutti
è vero che c'è una certa rigidità nell'orario però io credo che ci sia un tempo per la rigidità perché ci sia però in tempo per l'autonomia
Se non seguiamo rispetto al una certa rigidità prima che sia stata integrata veramente la riforma nel suo spirito
Nel suo valore nella traduzione di quello che è il valore dei programmi c'è il rischio effettivamente io lo credo fermamente questo che questa famosa alfabetizzazione culturale di cui si parla tanto venga addomesticata
Non so se mi sono spiegata rispetto ai tempi anche no perché io credo che sia possibile che docente decide in una settimana di fare sei ore di musica come diceva qualcuno prima ma questo è possibile farlo se è stata integrata precedentemente queste quella che la chiamiamola la rigorosità non la rigidità beh dell'impianto stesso
Un'altra difficoltà organizzativa
Sì e chiudo
Difficoltà organizzativa e che ci troviamo spesso noi direttori didattici ad affrontare quella di di necessariamente e cercare di disabili guadare le collusioni che ti sono e che cerca in ogni impedirci la realizzazione della riforma
Collusioni tra contro chiamiamoli contro riformisti ci sono e locali per esempio a volte ci troviamo con gli enti locali che non corrispondono a determinate richieste se andiamo a guardare in questo senso parlavo di diciamo di curare
Ci rendiamo conto che non rispondono perché ci sono indagati per corruzione nell'atto nelle collisioni in atto sul pressioni da parte di chi l'ha riformulato
Io credo che ognuno di noi direttore didattico insegnante abbia il dovere di fare in modo che questa famosa implementazione della riforma possa realizzarsi naturalmente nella misura in cui
Ha capito il significato profondo della stessa e si aggancia al discorso dei contenuti non è un modello organizzativo e basta che
Contenuti che sono dati nei programmi praticamente a anzi concludo qui perché mi rendo conto che sta sforando i tempi e non voglio assolutamente farlo
La mia la mia dell'assaggio ultimo acquisto Vittorio è quello proprio di riprendo il discorso di prima di investire nel desiderio perché possa rinascere la speranza anche da quelle piccole delusioni che ognuno di noi può aver incontrato
Grazie Silvio la parola a Emanuele Barbieri segretario generale della CGIL scuola
Ma io vorrei espone nelle notturno apprezzamento per questo convegno che domanda la volontà di essere protagonisti di un soggetto processo di verifica di una riforma e non soltanto soggetti che demandano ad altri questa verifica
Siccome condivido moltissime delle cose dette proverò
Ad affrontare il problema da un punto di vista leggermente diverso
Che io ritengo in qualche modo complementare condividendo la riflessione sulle modello pedagogico e sul ruolo e la funzione della categoria
Vorrei cercare di capire nel momento in cui qui facciamo una verifica quali sono gli altri elementi che possono aver determinato il successo o l'insuccesso
Do la riforma delle mutare di sentirci in qualche modo non dico sotto accusa ma così numero condizioni doverci in qualche modo giustificare e difendere
La riforma proverà ad autorizzare per un attimo l'attuazione delle riforme sulla base di tre o quattro grosse cade comunque che poi sono ricorrenti quando si parla di scuola la scuola reale l'amministrazione gli enti locali i soggetti politici
Del comportamento di quello che affatto
E deve fare la scuola reale
è stato detto molto io condivido quello che è stato detto
E non condividono dall'esprimere un giudizio complessivamente positivo la scala reale anche questa volta se sta si è dimostrata in grado di rispondere alle esigenze di innovazione
Al momento novità introdotte dal legislatore e alle e richiesti anche dei singoli ai mutamenti sociali in atto questo non significa un giudizio che non è coglie luci ed ombre però credo che
Valga la pena
Affermare con certa convinzione questo tipo di giudizio e questo tipo di analisi anche perché noi siamo una categoria che spesso viene additata come una categoria inerte responsabile
Grosso modo della regola scuola mentre io ritengo che non dovremmo ribaltare l'accusa individuale responsabilità venne più sceglie che stanno da altre parti
Le strutture di supporto alla scuola quello dell'amministrazione con gli enti locali e credo che non possano affermare altrettanto con la stessa sicurezza
Forse ciò vuol dire che per la prima volta il ministero si è comportato in maniera un po'diversa dal solito effettivamente in qualche modo a attivata una serie di iniziative necessaria famiglie l'attuazione della riforma ha messo sotto osservazione il processo di riforma sia dal punto di vista organizzativo sia dal punto di vista dei contenuti credo che non sia in grado di farlo dal punto di vista dei risultati ma questo ahimè è un guaio generale della nostra amministrazione e però complessivamente proprio per la sua negli atteggiamenti che rimangono essenzialmente burocratici non abbia svolto fino in fondo il ruolo di promozione e di supporto all'innovazione
Sarebbe necessario svolgesse l'amministrazione non ci ha aiutato sicuramente sul versante degli organici non ci abbia aiutato cinque Ciampini gestione più intelligente
Credo che
Gli enti locali
Abbiamo manifestato complessivamente una inadeguatezza ad affrontare il problema della scuola e il ruolo che il nostro ordinamento statale complessivamente assegna acquisti livelli dello Stato
Quindi credo che tutto sommato questi due soggetti abbia rappresentato un elemento di freno a
All'attuazione della riforma almeno alla realizzazione di alcuni obiettivi qualificanti della riforma stessa
Motivate avanti nonostante alcuni dati che dimostrano quello che qui è stato già accennato nel fatto che la riforma prodotto accentuato il divario Nord-Sud
L'altro soggetto
Interessato il quarto che vorrei realizzare
Il soggetto politico in senso stretto le forze politiche il Parlamento io l'ho detto rispetto alla riforma abbiano avuto l'abbiano ancora tracce essenzialmente ideologico
Basti pensare al dibattito intorno alla musica non si guardano i risultati non si guardano il contenuto
Non si guardano i problemi ma si danno un giudizio in qualche modo aprioristico sulla modello di riforma stessa
Pronunciandosi a favore o contro la maniera abbastanza aprioristica o pregiudiziale ci sono di quelli che in partenza e si dichiarano
Poco convinti non so che cosa bisogna fare se un processo di alfabetizzazione che per loro non della riforma perché tutto sommato rimette in discussione il nuovo schema mentale la loro il loro immaginario l'aspetto alla scuola elementare da questi d'avvenire effettivamente un rischio di controriforma quindi credo che noi dobbiamo fare una battaglia sul piano politico che su quello culturale pedagogico
Per richiamare questi soggetti
A un'assunzione di responsabilità vera rispetta le decisioni che hanno preso è quello che si è quello che si accingono
Cioè Cimone prende
Ci sono alcuni elementi di novità che dovevano essere sottolinea
C'è stata appunto un processo d'informazione capillare del personale che accompagnata da riforme e questo credo che sia
La prima volta che avvenga nel nostro Paese è un dato positivo che va assunto e valorizzato ma non può essere un una tantum mi sembra quello riprendesse
Mandorle amare anche altri sull'esigenza
Che
Degli operatori della formazione dolori
Così
Degli esponenti del mondo della cultura degli intellettuali clamore un settore delicato come quello della formazione debbano essere Soggetti e protagonisti di un processo di formazione aggiornamento continuo mi sembra un dato ovvio e scontato che però oltre che essere ovvia scontata deve essere attuato
Sulla capacità della scuola reale di rispondere credo che non ci sono dubbi perché la piena attuazione degli ordinamenti mi sembra sia un dato di fatto ormai usano livelli dell'ordine del cento per cento
Però i rilievi si conta di carattere organizzative di carattere organizzativo hanno inficiato questa attuazione la Nabil dato che la spesa per alunno dal nord al sud mostrato le due abitazioni
Preoccupanti nel sud e nelle isole complessivamente mediamente si spende ottocento mila lire alunno le attività a carico degli enti locali nel Nord Ovest e siamo un milione trecentocinquanta
I movimenti una nuova del quarantotto per cento in Italia
Non nordovest del due per cento nel sud dell'isola siamo al settantaquattro ottanta per cento
La seconda lingua ventisei a fronte di una media nazionale del quaranta per cento cinquanta per cento al nord ovest trentuno episodi per cento nelle isole
Qui qui
Non si può far carico alla categoria se questi aspetti qualificanti di una riforma non sono stati realizzati qui ci sono delle responsabilità
Politiche che devono essere denunciate e ci sono delle iniziative da assumere in maniera precisa e puntuale richiamando ognuno ha le sue responsabilità
Per quanto riguarda l'impegno per la prospettiva io siccome condivido
I quattro punti
Riassunti da Mandorlini
Ritengo che
Dobbiamo
Collocarli dentro un progetto
Complessivo nell'intervento
Per piena attuazione con gli aggiustamenti necessari della riforma della scuola elementare ma credo che debbano essere integrati da un paio di obiettivi
Proposti no ascoltato nella relazione interessante del dottor Christian
Una di queste è il problema della riforma del governo della scuola
è un modo per superare quegli scarti dal nord al sud per le
Differenze
Rispetto agli interventi Donkey locali che altrimenti finirebbero semplicemente dove accentuato a rimarcare le differenze che caratterizzano il sistema scolastico nel nostro Paese
Questo aspetto sì integrale e missini completa con il ragionamento dell'autonomia scolastica e io non credo pratica scolastica
Per l'assoluta della dislocazione la l'attuale dislocazione dei poteri non ha soltanto una questione di decentramento è certa l'assunzione di responsabilità
In maniera responsabile ai livelli
A cui competono certe decisioni però bisogna cominciare a spostare al Corriere dice decisionali dal centro verso
La periferia ma anche a ricomporre i livelli decisionali rispetto a rivali di responsabilità e livelli di organizzazione del servizio ai livelli di espressione di organizzazione dalla domanda
Un ultimo obiettivo
Che in qualche modo è stato già accennato al meglio vorrei riprendere con forza e quella
Di chiedere che il nostro Paese torni ad investire in formazione
Negli ultimi dieci anni abbiamo subito onde
Pesante processo di
Disinvestimento di riduzione della spesa per la formazione la stessa scuola elementare nonostante il processo di riforma si sia dato l'obiettivo di essere realizzata a costo zero inesperti
Non tutto il risparmio dovuto al calo demografico e ai processi di ristrutturazione significative che cioè un calo del sedici per cento del
Depressi un calo dell'uno virgola sei per cento dei docenti nonostante ci fosse questo obiettivo di una riforma a costo zero in effetti assistiamo
In un quinquennio ad una riduzione del tre per cento della spesa per la formazione quindi questa riforma non solo si autofinanziata ma ha prodotto ulteriori risparmi complessivamente il sistema scolastico del nostro paese in una fase in cui il calo demografico poteva consentire una ricomposizione della spesa ha visto una riduzione del diciotto per cento della spesa della Pubblica istruzione
E ha quindi accompagnata la spesa degli uccelli di trasferimento e di spesa
Per gli enti locali allora io credo che
Se
Mosca un po'civile democratica dopo l'arrivo del nostro Paese hanno durante la la capacità di investire in risorse umane e quindi informazione
Credo che ci debbano essere delle decisioni coerenti sul versante dell'acquisizione delle risorse di una diversa distribuzione le risorse destinate alla gara garantire diritti fondamentali di cittadinanza questo è la premessa indispensabile
Perché si torni a valorizzare la funzione del docente nella nostra società
Funzione a cui questa società demandati compiti sempre più ricchi e complessi anche di surroga di altri soggetti come la famiglia che stanno riducendo ahimè il loro ruolo ma anche perché l'intervento di altri soggetti che sono determinante sul versante della formazione con i mezzi di comunicazione di Imola di massa impongono una preparazione di un cittadino con conoscenze capacità critiche ben diverse da quanto non sia stato fino adesso allora io credo che bisogna rimettere al centro in ruolo degli insegnanti
Dare riconoscimenti dovute ad una professionalità che si è fatto sempre più complesse dell'insegnante che ormai veniva detto ancora cristiani dell'insegnante a tempo pieno la scuola
Elementare
è il mio rammarico è quello che per quanto riguarda il compito del sindacato che dovrebbe in qualche modo rispondere sul piano contrattuale a queste esigenze non è pene praticabile la nota dichiarabile perché rinnoviamo un contratto in un contesto di risorse date anche per noi in un contesto di vincoli
Che vanificano in gran parte Edward alla contrattazione lo riducono a contrattare gli incrementi marginali senza poter intervenire sui fattori che complessivamente le Daniela verificato in un servizio a seguire quindi processi di ristrutturazione e accontentarsi in quanto e decise io credo che questo non debba rimettere in discussione la riforma nella contrattazione dei balzi spingerci in avanti perché in una non contatti si possa discutere
Di tutto di tutto questo quindi impegnandoci e impegnando per quello che riguarda i riguarda l'Iva delle organizzazioni a stare il massimo possibile devo anche dire che bisogna fare molto di più di quello che è possibile fare oggi
La parola a al dottor Bruno Forte presidente nazionale dell'Associazione italiana maestri cattolici
Buona sera tutti
Mi scuso per la voce ma ci sono problemi del momento
Io devo ringraziare della vivamente il Messina Scelli per questa per questo appuntamento importante di confronto intorno ai temi della riforma scuole mentale
Radici ideali e motivi di condivisione di obiettivi di fondo legano la storia di queste due organizzazioni laici sino a scelte
Verso un impegno condiviso per lo sviluppo del sistema sociale e lo sviluppo del sistema formativo in questo nostro Paese
Anche in questo momento
Intorno alla riforma della scuola elementare alle prove alla prova dei fatti
Veramente si è realizzato uno scambio interessante convergente
Chi ha visto l'elaborazione di diversi soggetti diversi soggetti dalla Cittadinanzattiva per la costruzione di una democrazia nel Paese
Sistema democratico infatti vede presuppone un'interazione profonda tra l'associazionismo il sindacalismo
E i partiti con uno stormo diverse e articolate di presenza politica mi pare quindi che intorno al tema della scuola delirio musicati e convergenti
Questi impegni costituisca veramente una prova importante di qualità democratica
Di contro una iniziativa che ha visto la proposta di un referendum
Da parte dei riformatori cosiddetti come settimo referendum
E a me hanno insegnato che il settimo e il non rubare è importante
Non mi pare la storia della scuola elementare non rubarla se stessa non rubarla ai docenti e agli operatori non rubarla al Paese
Per quanto riguarda
Il tema titolo parla di controriforma
Anch'io condivido pienamente quanto ci San Cinzia Virno diceva non è possibile tornare indietro
Noi abbiamo già un utilizzo nella storia di questa espressione controriforma
Quando il mondo cattolico penso alla metà del Cinquecento e poi i primi tempi del Seicento di reagire alla riforma protestante
In realtà la Controriforma cattolica più una vera e propria riforma cattolica
Quindi credo non sia possibile tornare indietro
Perché l'esperienza della scuola elementare un'esperienza che viene da lontano
Esperienza di partecipazione diretta alla costruzione condivisa di un proprio progetto formativo
Ma in questo caso questo a questo processo il progetto di riforma hanno contribuito decisiva a monte diversi mondi vitali intessendo un secondo missino di dialogo Tonolo proveniente da diverse matrici culturali
E questo è un fatto importante credo anche qui di carattere politico culturale e storico
Anche la verifica dovrà realizzarsi necessariamente in una dimensione partecipata
Che vede confronto sintesi
Affronto del proprio miete le difficoltà viste come risorse in una logica di sviluppo della riforma stessa
Ci pare questa logica la direttrice portante
In coerenza con un modello della scuola comunitaria
Proprio perché l'educazione non può non essere se non opera di comunità e quindi convergenza di diversi soggetti di diverse iniziative verso obiettivi comuni e condivisibili
Come era invece
Anche noi stiamo promuovendo una operazione il collaudo l'abbiamo voluta chiamare così quasi a sottolineare che i lavori sono ancora in corso nella scuola elementare
Avviando un processo di azione riflessiva
Che parte proprio dai protagonisti diretti gli stessi operatori della scuola
Per cogliere quali sono stati gli obiettivi prefissati e quali
Le scelte di soluzioni quali gli scarti quali le difficoltà e i problemi sempre per una logica dissoluzione in avanti
Di alto profilo di sviluppo
In gioco ci pare sia accanto assieme alla riforma l'idea stessa della scuola elementare
Una scuola elementare che ha voluto e saputo gestire il cambiamento e offensivo quando sento ripetere che questa è una riforma piovuta sulla scuola elementare
Certamente sappiamo che non è stata voluta dalla generalità della scuola ma certamente da un gran numero di operatori da un gran numero di forze professionali
Una scuola che ha saputo gestire un cambiamento
Proprio attraverso una modificazione della struttura organizzativa nella consapevolezza che questa e la conseguente
E l'Associazione qui assieme ad altri ha voluto con forza prima i programmi e poi la legge di riforma non soltanto per una successione così liberamente cronologica
Ma per una logica fondativa prima al Progetto il quadro di riferimento pedagogico culturale complessivo e poi la risposta in termini di organizzazione
Consapevoli che l'organizzazione
Essa stessa
Espressioni del veicolo Progetto e proposta educativo
La scuola elementare ha superato già da tempo dagli anni Settanta
La logica idealistica di quell'unico e solitario educatore del popolo figura del dettagliante della cultura
Che era sintetizzabile in una logica di testa enciclopedica
Una superamento che è andato perso la logica invece la padronanza da parte dei bambini nel possesso di di un linguaggio de del linguaggio culturale
Per una sorta di equipaggiamento del bambino dal punto di vista affettivo emotivo e cognitivo nelle diverse quindi dimensioni interattive
Un equipaggiamento del bambino per l'ingresso nel mondo sociale nel mondo della ragione del mondo della cultura
Nel contempo una scuola che ha voluto valorizzare le diversità è importante che l'articolo uno della centoquarantotto parli di un riconoscimento da parte della scuola e di una valorizzazione delle diversità non come un incidente ma come risorsa
Come risposta formativa del modo di essere di vivere dello stare a scuola
Ma anche in una logica oltre che di equipaggiamento di accompagnamento
Cioè gli adulti che accompagnano i bambini nella padrone le bambine a padronanza della propria identità culturale e della identità di appartenenza e questo è una logica di continuità
L'articolo due riprendendo e sviluppando le intuizioni che si sono intervenute riducendo poi nel testo definitivo dei programmi rispetto alle elaborazioni precedenti della continuità
Continuità che non è soltanto continuità certamente a livello di bambino ma è continuità organizzativa continuità di proposta pedagogica continuità istituzionale per quanto riguarda i rapporti
Con la famiglia con il territorio con le altre agenzie formative e con gli altri segmenti d'ordini scolastici l'idea di continuità quindi disegno chiaramente generativo
Una continuità che superi precisamente ogni concezione gerarchizzata della scuola
Vediamo ancora dei residui di questa cultura di questa mentalità che rappresenta la scuola gerarchizzata per età sa seconda metà di bambini
E gerarchizzata in ordine di importanza abbiamo visto riemergere con preoccupazione
Nella momento nella definizione degli istituti comprensivi non ci piace chiamarmi processo di verticalizzazione perché ci parrebbe anche in questo senso rafforzare idea gerarchizzata
La mia merce nel tentativo ancora di vedere la scuola media più importante della scuola elementare tentando quindi andando verso operazioni di dubbia qualità
Allora siamo convinti che attraverso il confronto il dialogo e la ricerca
Gli insegnanti le équipe docente il gruppo docente svolge una funzione di testimonianza sociale di testimonianza culturale di testimonianze educativo
Un docente che cresce lui stesso insieme con gli altri docenti
Che apprende rileggendo osservando documentando quello che l'esercizio professionale diventando corresponsabile in una logica solidale ispirata profonde radici deontologico
Non dimentichiamo che la riforma è nata nel clima di quegli anni novanta che avevano promosso su iniziativa del Parlamento si badi bene la Conferenza nazionale sulla scuola
Una conferenza nazionale che voleva essere un confronto politico adulto
Programmatico per pensare politicamente alla scuola secondo una logica di progetto complessivo
Che sfocia assume il pasto solidale di territorio in una realtà relazionale tra le istituzioni
Questo purtroppo non è stato è mancata una sintesi politica e la scuola è rimasta debolmente un sistema di relazioni si è accentuato il significato delle relazioni interne alla scuola interna gruppo docente mai né sono mancati i dialoghi profondi e fecondi di tipo interistituzionale
Problema della questione della gestione sociale non risolto
Che aveva bisogno di trovare anche attraverso questo una possibilità
Di via privilegiata di partecipazione al consulto alla riforma
Le condizioni una che la creazione di condizioni strutturali dei servizi ma in imputando anche attenti precisi chi Fakel cosa come quando certamente questo aggravato l'impatto sociale della riforma
Problema del tempo
Anche la gestione attuale del tempo qui andrà non voglio tempo per andare a fondo ma ce n'ho soltanto lancia fatto delle riflessioni interessanti da questo punto di vista il tempo del bambino
Un bambino che è troppo anticipato ed ha accelerato un bambino con un'agenda
Un bambino che ci pare abbia nella scuola troppo ristretti tempi di apprendimento
Perché
Tutto il tempo gran parte del tempo della scuola e quasi totalmente lo ricordava ieri magistralmente preso Damiano speso nell'insegnamento
Problema quindi
Io una e di un tempo della scuola
Dentro il tempo per il sistema formativo che preveda il tempo della famiglia al tempo di altre istituzioni appunto del sistema formativo un tempo scuola
Ci pare anche a noi definibile in un unico modello
Non differenziato per ciclo ma unitario
Chi ha bisogno senz'altro di più ore ci sembrano le trenta che peraltro hanno già state ventilate all'inizio del lungo l'iter di elaborazione la riforma i Clone per la realizzazione pienamente di un tempo dell'insegnamento integrato con l'apprendimento
C'è un tempo del cunicolo tempo del curricolo che dovrà conciliare certamente sempre più anche in una prospettiva dell'autonomia
Un curricolo nazionale
E un cunicolo della comunità locale
Il no alla logica non contrapposta certamente ma profondamente integrato
Perché la scuola elementare di una scuola vicinale comunità
Interprete delle esigenze dell'istanza e al compito ha da un lato di creare l'appartenenza nazionale e e planetaria ma dall'altro anche il compito di valorizzarla partenza comunità locale
Tempo dell'insegnante
C'è un problema di un ampliamento e per il tempo
Per la programmazione della preparazione della valutazione quella documentazione dall'insegnamento ed è la rilettura degli esiti di apprendimento degli alunni
Credo sia importante questo pensato come tempo che non vedrà non potrà vedere esaurito soltanto nell'impegno di insegnamento ma in tutto un altro tempo dell'insegnante per la preparazione
Allora
Necessariamente occorre un investimento deciso e decisivo nella scuola
E un investimento di carattere culturale ed educativo che venga colmare da un lato il deficit formativo
Ma anche la dispersione di quell'ambiente dopo era di quei talenti del capitale umano che partono proprio nella promozione fin dalle prime età
Anche nella convinzione che non gli educare piuttosto che rieducare anche in termini di costi finanziari oltre che sociale ed umano ma un investimento finanziario
Non è pensabile non soltanto la riforma a costo zero ma sotto zero in quanto addirittura sulla riforma sulla sua attuazione si sono rizzati di risparmi anziché degli investimenti di spesa pericoloso sarebbe identificare la scuola con gli insegnanti
Pericoloso per diverse ragioni perché la questione insegnante in particolare in questo Paese è intimamente legato alla questione scuola ma è legata alla questione paese tu Q allora la scuola elementare
Può diventare non può essere scambiata per il parafulmine di tutti i problemi e i guai della scuola soltanto perché ha la colpa di aver realizzato un processo riformatore compiuto
Credo che il problema anzi della scuola elementare possesso al Quai diventare modello per tutta la scuola assumendo dei criteri di parametri certamente estensibili quale modello della comunità professionale
Superando l'insegnanti unico e gli insegnanti unici verso un modello di comunità professionale
Come insegnamento di gruppo che supera la concezione privatistica
Per l'insegnante singolo e che va verso invece una concezione pubblicate risposta anche alla stessa comunità professionale
Occorrono condizioni profezia di esercizio e ho concluso anche se e cosa dire sarebbero molti
Problema delle condizioni professionali carichi di lavoro a vacanza ritento
E una normativa secondaria che alle volte a rafforzate regolato comportamenti piuttosto che fornire criteri perché i comportamenti si regolasse Lupoi all'interno delle unità scolastiche allora credo che serva
Decisivo impegno line ce ne è convinta e la formazione alla cultura dell'autonomia alla cultura dell'organizzazione attraverso una formazione iniziale di tutti i docenti certamente e in specie degli insegnanti a scuola inventare e dell'infanzia
Accompagnata da una formazione in servizio come capacità di apprendere dall'azione professionale come riflessione sull'azione professionale stessa in maniera condivise
Grazie
Adesso la parola all'ultimo interlocutore il dottor Augusto Pellegrin minorenni alcuni protocolli diminuirebbe lui che ci scambiamo i posti al il sulle presidenza della dell'Associazione genitori
Ringrazio gli organizzatori signora Schröder dell'invito e di questa opportunità anche al nome del del presidente Gobineau che non è potuto essere presente e anche li ringrazio per l'attenzione dimostrata anche sulla attenzione dimostrata sulle nostre posizioni dimostrata nel dossier di preparazione di questo
Di questo convegno
La posizione dell'Associazione genitori è stata sempre credo attenta e ha avuto sempre una posizione costruttiva di critiche anche ma costruttiva nei confronti di questa riforma sin dalla dagli dai suoi albori sin dai dai dal suo concepimento
Noi siamo un'associazione di genitori che non vogliono avere un atteggiamento di clienti nei confronti della della scuola siamo degli utenti siamo dei nove vogliamo che i nostri associati che i genitori siano sempre di più corresponsabili del processo educativo
E a questo fine anche in questa fase che deve essere serie giustamente mandorli sottolineava la serietà che deve avere questa fase di verifica siamo stati anche chiamati e collaboriamo
Purtroppo siamo stati chiamati soltanto dal febbraio novantaquattro come associazionismo dei genitori all'Osservatorio tecnico sull'attuazione della riforma della scuola elementare
E e a questo proposito devo anche dire perché così può essere emblematico ma questo è per sempre per quella
Con spirito costruttivo una critica costruttiva che in quell'osservatorio se noi andiamo a vedere quindici su ventisette dei membri sono interni all'amministrazione
Se
Nella fase di cui noi siamo stati parte protagonisti in questa ultima fase diciamo abbiamo notato un poco anche che siamo stati almeno con un osservatorio è stato oggetto
Di informazione più che è soggetto
Di decisioni di analisi monitoring
E valga per tutti l'esempio dell'opuscolo confezionato dalla ministero nello luglio nell'estate del mille novecentonovantatré proprio per i genitori che purtroppo non ci ha visto no partecipi nella o alquanto meno consultati nella fase di re di sua redazione però questo vuol dire lo diciamo perché e crediamo che invece l'Osservatorio sia necessario che debba continuare i suoi lavori anche al di là di questa di questa fase chiusa con un documento nostro documento
Proprio nelle settimane scorse ma che debba avere anche continuità a ritmo Ascierto e programma e programmazione del lavoro ma vediamo veniamo subito alla alla al problema cioè la verifica o della
Della riforma o controriforma
Noi confidiamo che la realizzazione dell'autonomia come già è stato detto sottolineato ripetuto e l'applicazione anche alla scuola della carta dei servizi pubblici
Possano in gran parte risolvere i problemi che la riforma in patria ha sollevato autonomia che vuol dire distribuzione decentramento di responsabilità e soprattutto decisioni prese vicino ai soggetti interessati e con i loro anche diretto e quindi anche con il nostro come genitori diretto coinvolgimento
L'applicazione d'altro canto della carta dei servizi pubblici che tra l'altro prevede una valutazione del servizio scuola da parte degli utenti credo che potrebbe essere senz'altro utile
A anche a questa fase di verifica perché la verifica sia se
Questo per attenuare se non per eliminare le critiche di fondo mosse a questa riforma e e da nuovi anche condivise e sollevate anche nelle varie sedi in corso di questi cinque anni quali sono
Essenzialmente la rigidità nella sua applicazione l'applicazione della riforma nell'autoreferenzialità con lo scarso coinvolgimento a esempio di della componente genitori
Nell'applicazione e la sua osservazione e valutazione
Abbiamo scritto proprio nel finale del documento dell'osservatorio tecnico per l'attuazione della riforma della scuola elementare questa questa queste frase
Un processo riformatore così vasto e complesso non ha bisogno di un centro decisionale e di una periferia passiva e obbediente quanto di un comune senso di responsabilità e di partecipazione ecco la massima circolarità delle informazioni assieme a processi di autonomia responsabili e questo noi crediamo debba avvenga ma dal punto di vista al nostro scottona come in sede di osservatorio qualcuno amava a amava dire
Diciamo il nostro cruscotto di associazione di genitori quali sono stati le spire che si sono accese in questi quattro anni e che mi sembra giusto riferire no son cose note ma ecco magari in ordine sparso con l'elenco parziale ma ebbene così che qui in questa sede così autorevole vengano ripetute che cosa ci hanno detto i genitori che di questa riforma quali lamentele ecco dicevo alla Sasso sono state sono state gettate lì e dette a all'associazione la pletoricità dei docenti
è nelle classi girano sei sette e mi fa piacere anche noto dico queste cose io dico ma Leon la non è fa piacere che sono dette nel dossier e anche la proposta che nasce da questo convegno no è proprio già recepisce questa prova quindi le dico ma a a maggior ragione
Per e alcuni e alcuni aumenti di richieste di tempo pieno presenti al nord secondo il nostro osservatorio e giungono proprio anche da questa pletoricità certe volte del del tempo della del della dei docenti nel tempo normale chiaramente la scelta del tempo pieno chiamiamolo tradizionale e quindi io non avrei tanto timore come è scritto invece nel documento preparatorio di questa di questo anarchismo organizzativo della didattica
Il secondo aspetto che ci è stato segnalato era la mancanza di figura di riferimento per gli alunni e per i genitori soprattutto in prima ed anche il secondo me mentale una vexata quaestio ma la la la la ribadisco
Il poco tempo ecco questo non mi sembra non è stato sottolineato invece va sottolineato secondo noi con grande con grande fermezza ha dedicato il poco tempo dedicato ai colloqui coi genitori ecco ci risulta che
Questo è un aspetto carente diciamo alle due ore certe volte vengono dedicate due ore mensili per le riunioni collegiale in cui i docenti devono parlare con quaranta quindi quaranta per due sono ottanta
Ammesso che bene padano ecco padre madre queste questa è l'utopia ma è l'utopia credo che l'interesse della di tutta la società sia sia da perseguire non soltanto l'Associazione genitori ma sia è un'utopia da da perseguire da parte di tutti questo poco tempo
L'eccessivo carico di compiti a casa lo scarso coordinamento e affiatamento del team
La stanchezza degli alunni dovuta alla mancanza dei tempi distesi è già stato detto la parcellizzazione dell'orario la sua rigidità la frenesia certe volte nella finire programmi la scarsa efficacia e duttilità dei consigli di interclasse
La imposizione della lingua straniera di e non una scelta della lingua straniera e soprattutto adesso l'adozione dei libri di testo obbligatori per la lingua straniera
Anche il problema dell'orario
Ritorni orario pomeridiano
Quante e proficuo ecco su questo noi chiediamo una una riflessione non non siamo assolutamente contrari perché siamo proprio per i tempi distesi quindi non è che vogliamo essere contro i tempi distese sappiamo che il pomeriggio il tempo pomeridiano favorisce questa distinzione dei tempi però va secondo noi fatta una valutazione un monitoraggio più serio più attento sulla qualità di questi di questi tempi per non però il problema già sottolineato e ottimamente mi sembra anche evidenziata in termini politici da Barbieri prima dei servizi degli enti locali in primis l'edilizia scolastica
Nel sud d'Italia il cinquantasei per cento degli edifici
Abbiamo avuto questa e quindi ben venga la l'autonomia la complessità delle vetture delle schede di valutazione la mancanza di continuità in troppi casi del team docente ecco queste dico altre sono state di io le spie rosse che si sono accese le proposte
La sua associazione genitori si adotta
Generale la flessibilità l'autonomia l'autonomia già c'è in parte non viene pieno questo di questo ne siamo consapevoli che l'applicazione di questa riforma
Una delle decisioni da
In modo che abbiano anche competenza esempio sull'orario scolastico sugli ambiti disciplinari evidenziamo la positività di tutto ciò che è frutto di ricerca e miglioramento da parte dei team docenti e dei consigli di modulo e di circo e poi ci vuole un monitoraggio e valutazione del prodotto scuola della sua qualità però anche con il concorso noi chiediamo di noi i tori sia a livello di circo e abbiamo detto la carta dei servizi pubblici ma diciamo anche degli organismi preposti al sistema nazionale di valutazione
Poi bisogna affrontare nella fase di verifica anche senza pregiudizi senza ideologia è vero è vero che questa problema si affronta spesso con usi Ezio su posizioni ideologiche il problema dell'insegnante prevalente però è un problema inutile tacere la soluzione detto che sia del quella dell'insegnante prevalente note ritornare nuova ultimo insegnanti però può essere anche l'inserimento di esperienza di titoli in nella prima o seconda elementare perché no non sta a a annui di Roma la sua soluzione comunque va appresa nell'interesse del bambino e non certo di noi genitori oppure di voi docenti a questo proposito bisogna che avere dei risultati degli esiti fare un monitoraggio succo su ciò che sta accadendo sulla cosiddetti norma della riforma e la Provincia di Bolzano più a quale quali quali sono alle gli esiti di questo no di di di quella di quella che è stata chiamata la riforma della riforma il Censis ricordiamo affermava in proposito che bisognava incentivare non la prevalenza di una figura docente che permetterebbe di organizzare l'insegnamento per i bambini più sui i più distesi e di introdurre gradualmente la differenziazione delle figure docenti ma ripeto la nostra non è una posizione rigida su questa è una posizione di sollevare un problema la soluzione è come sempre in una in una è credo un giusto atteggiamento problematiche di decisioni non
L'imposta dall'alto poi bisogna sostituire i consigli interclasse con i consigli di modulo non hanno più senso i consigli di interclasse la la scelta e anche avvenga la scelta in posizione della lingua straniera dall'insegnante speciali
E e ci sia garanzia anche di continuità di quella lingua con la scuola che una scuola media
Limite al numero dei docenti che entrano in classe evitare la stortura del quattro sul tre
Tutto ciò che sa secondari Zazie ione della scuola elementare in conclusione che cosa chiediamo che si passi da una scuola apparato in cui il plesso mai appunto è soltanto il
Ad una scuola invece comunità dove si è protagonista perché noi genitori del project attivo protagonisti dal col progetto educativo e della sua attuazione l'importanza del fondamentale e chiaramente è una sfida è dobbiamo anche noi genitori prepararci
Ma credo che sia un
Chiediamo che si comprenda di più l'importanza decisiva per la scuola ma non solo per la scuola che i genitori senta no e si assumano la responsabilità educativa dei figli sancita del resto dalla Carta costituzionale e dai documenti internazionali
Responsabilità che il implica una ricerca della continuità educativa tra la famiglia e la scuola laddove ci saranno sempre di più i genitori consapevoli e responsabili e ben vengano voi come associazione chiediamo aiuto in questo no
Le genitori sempre più consapevoli e responsabili della educazione dei propri figli e docenti pronti a collaborare con la famiglia nello svolgimento del loro servizio lì ci sarà una comunità educante ricca di fare con i risultati per l'intera società
Forma questa riforma debba aiutare ad accelerare questo processo e grazie
Grazie dottor Puglia
Abbiamo
Fosse consentito a una battuta
Gli amici scrittori
Dramma come
Ascoltatori
Da
Provocazione nel soggiorno
Che ci hanno offerto ci hanno detto che abbiamo appena confronto il convegno aperto ma confronto
A Roma e talvolta anche distratta Emma compagnia
C'è una parola alla segreteria generale che conclude il convegno
Poche battute tra pochi intimi Liphistius Coffa
Le presenze insalate anzi voglio ringraziare i colleghi comprendo le esigenze di chi ha dovuto riprendere la strada del ritorno considerato che domani dovranno essere tutti nei loro posti di lavoro
Ringrazio quindi ancora vivamente lo sforzo dei colleghi presenti e ringrazio soprattutto i partecipanti a questa tavola rotonda è stato credo un contributo preziosissimo per questo convegno ma soprattutto credo
Abbia in qualche modo dimostrato che esistono ancora le condizioni se vogliamo per ricostituire quel fronte quel fronte che ha fatto sì che questa riforma decollasse ha fatto sì che questa riforma fosse attuato in questo Paese
Ed ora quel fronte deve difendere questa riforma deve consentire il suo sviluppo il suo perfezionamento sicuramente e soprattutto la sua implementazione
Le sfide che abbiamo davanti credo ce lo impongono ma mi pare d'aver capito proprio dai loro contributi che queste condizioni ci sono
Non sarebbe giusto volere trarre conclusioni come dicevo in questo momento anche perché significherebbe questo considerare questo convegno soltanto un momento celebrativo fine a se stesso non era questa la nostra intenzione per noi era un momento importante di riflessione e di confronto
Di lancio di una proposta aperta sulla quale chiamare gli altri a confrontarsi di fronte a quell'appuntamento importante che abbiamo per importantissimo per noi che la verifica
In ministro ieri ha ritenuto di leggere nel mia relazione una nota di pessimismo non era nelle mie intenzioni sicuramente mi spiace ma oggi
Dico dopo aver sentito alcuni interventi stamani delle forze politiche
Ecco credo
Come non avvertire preoccupazione Rispetto all'approssimazione alla demagogia con cui si affrontano purtroppo i problemi della scuola in questo Paese
Ecco perché dicevo questo appuntamento che abbiamo davanti ci preoccupa lo confermiamo
Si preoccupa perché
è stato ripreso anche qui da quanti interventi sarebbe ben strano che questo Paese che si straccia da da anni le vesti per riforme virtuali per riforme sempre denunciate mai attuate
Mettesse in discussione in maniera irreversibile questa riforma
Non mi
Non abbiamo mai lo dicevo ieri ci siamo mai attestati su una difesa dei c'era dell'esistente ma abbiamo sempre voluto e cercato di capire quali erano le cause quali erano i limiti le carenze
Di questa riforma
Ormai assunto anche nei momenti più difficili atteggiamenti rinunciatario e men che meno abbiamo intenzione di farlo oggi anche se il contesto oggettivamente esterno è difficile
Vorrei riprendere un concetto che stamattina richiamava l'onorevole Zenga
Questo sembra un Paese che sembra aver paura delle riforme io credo che noi lo abbiamo dimostrato noi che siamo qui oggi presenti tutti a questo convegno che non abbiamo paura delle riforme anzi le abbiamo volute le abbiamo sostenute
E come si nasce non abbiamo mai preso le distanze neanche nei momenti più difficili neanche nei momenti di difficoltà quando le reazioni comprensibile rispetto all'innovazione e al cambiamento sono state forti
E avrebbero potuto consigliarci di appunto dicevo di prendere le distanze
Di tutto il ragionamento che ieri il ministro di cui apprezziamo lo sforzo per aver tentato di capire le ragioni di questa riforma dicevo di tutto il ragionamento dire il ministro ha fatto la stampa oggi ha ripreso un dato come un elemento di grande novità
La laurea per i maestri dimenticando ecco questa credo la dica lunga la dice lunga su come questo Paese conoscere i problemi che riguardano la scuola una verifica quindi dicevo che abbiamo davanti che verrà affrontata con grande competenza ci auguriamo con grande impegno
Io voglio riprendere qui un concetto del professor Damiano è importante in questo momento aver chiaro la metà per chiari gli obiettivi del poi si possono individuare i tempi le strategie la tattica per portarle avanti
Voglio richiamare quelli che sono velocemente gli obiettivi della nostra proposta
Sono gli obiettivi che a nostro avviso una volta raggiunti potrebbero profilare la nuova identità della scuola elementare italiana
Una rilettura mi sembra importante una rilettura dei programmi dell'ottantacinque al fine di trascriverne quelle che nel nostro progetto abbiamo chiamato le attese di rendimento cioè la redazione di un Silla Brooks
Una riconsiderazione degli ambiti disciplinari che salvaguardando alcune sostenibili flessibilità nel stabilizzi l'articolazione ternarie voluta dei programmi
Una normalizzazione della pluralità docenti che si esprime nel modulo organizzativo dei tre insegnanti operanti sul gruppo di apprendimento
Una disponibilità effettive in tutte le sedi scolastiche di un tempo sufficiente e disteso per lo svolgimento del curricolo con la possibilità di prolungamento del tempo scuola dove la domanda sociale lo solleciti
Il potenziamento degli spazi di autonomia organizzativa e decisionale dell'unità scolastiche responsabilizzate della gestione del processo di riforma
Unificazione seria di iniziative di formazione in servizio dei docenti di dirigenti della scuola elementare che facciano purtroppo dimenticare quello che in questo campo fino ad oggi non si è fatto si è fatto male
E qui credo che riaffiora un attimo l'aspetto politico della questione se il Governo e il Parlamento si orientano come noi ospitiamo non affossare la riforma sarà sul terreno delle politiche di sostegno al processo di sviluppo della riforma stessa che essi saranno chiamati perché non dovrà più succedere che si confondano i limiti strutturali di un contesto con i limiti di una riforma questo è quello che è avvenuto con la scuola elementare
La verifica dicevo si prospetta dunque come un passaggio decisivo per il futuro della scuola elementare della nuova scuola elementare una scuola che noi pensiamo possa rispondere alle esigenze degli anni futuri per la quale abbiamo
Scommesso energie risorse opportunità avendo chiaro l'obiettivo il valore di quelle scelte
Pieno riscatto della pari dignità professionale della funzione docente esercitata nei primi gradi del sistema scolastico
La più qualificato offerta formativa per i nostri ragazzi che sono per noi non come nei discorsi dei politici veramente al centro delle nostre preoccupazioni
Ora il compito cari amici che abbiamo davanti e quello come dicevo di avviare una diffusa campagna di sensibilizzazione tra i docenti
Attivare dibattiti confronti sulla nostra proposta siamo in presenza di un processo di ricerca azioni in cui tutti i soggetti interessati devono assumere a mio avviso un atteggiamento di grande responsabilità
Nei confronti di questa riforma
Perché vedete i nostri ruoli le nostre percezioni i nostri comportamenti saranno determinanti né per gli esiti di questa verifica e credo che a nessuno sia dato di stare alla finestra grazie
Quindi sotto segreta
Va bene
Sasso