Ventuno. Le donne che fecero la Costituzione. Le conquiste delle donne e le sfide che ancora ci attendono

Allora buongiorno a tutti a tutta
Grazie per aver raccolto al nostro invito in questa giornata importante che abbiamo organizzato e devo ringraziare moltissimo
Le colleghe che mi hanno supportato a partire dalla vicepresidente della Camera l'onorevole Anna Ascani ma anche dalle colleghe che sono quel mio fianco l'onorevole Boldrini l'onorevole Livia Turco
E ci dovrebbe raggiungere anche l'onorevole Braga che hanno deciso e accettato anche il nostro invito per partecipare a questa riflessione
Questa riflessione parte da un libero che ho letto e che abbiamo letto
E quindi ringrazio gli autori che c'hanno supportato ai quali darò per primi la parola perché questo libro che hanno intitolato ventuno le donne che fecero la costituzione
è una è stato realizzato ovviamente grazie alla loro disponibilità ma anche a una loro intuizione è un libro diciamo didattico che si rivolge comunque ai ragazzi agli studenti
Fatto ed è edito in occasione del settantacinquesimo della Costituzione proprio per raccontare il ruolo delle ventuno madri costituenti
Nella nell'elaborazione della Costituzione nelle battaglie che lo hanno fatto sui temi della famiglia del lavoro
E e dell'uguaglianza
è un atto dunque di storia quello Poggi facciamo ma anche di memoria al tempo stesso di ricordo e di impegno
Rispetto anche alle sfide che ancora oggi ci attendono quel cammino dei diritti non certamente terminato
Ma certamente abbiamo tutta la determinazione sentiamo tutta l'eredità anche per portarlo avanti con la consapevolezza che la nostra condizione di oggi e anche le sfide che ci attendono partono comunque dal lavoro dalle conquiste dal coraggio delle conquiste che le nostre ventun donne costituenti hanno fatto io stessa sono stata una sindaca e mi rendo conto benissimo che ho potuto
Avere quel ruolo grazie comunque alle conquiste che hanno fatto rispetto al diritto di voto all'elettorato attivo e passivo al tempo stesso l'onorevole Boldrini è stata presidente della Camera
In via turco non ha bisogno di presentazioni sono anche un po'imbarazzante a stare in mezzo allora per le le autorevoli loro presenza
è stata una ministra importante tra l'altro abbiamo da poco approvato la riforma sulla non autosufficienza su cui lei ha lavorato tantissimo è stato una lunga gestazione
Quindi stava c'è una storia che continua proprio indifesa comunque della dignità delle donne del ruolo che ancora le donne oggi porto nella società e delle conquiste che ancora dobbiamo fare è una è un libro che era alta dà voce alle donne costituenti quindi e fatto per capitoli in cui le donne in prima persona raccontano di se stessa e quindi danno voce alle loro storia
E credo che sia anche un modo intelligente per provare ad attirare l'attenzione dei ragazzi possano una narrazione quindi non passiva ma dialogante alla pari con i ragazzi di oggi
Rispetto a questa fascia adolescenziale ai quali si sono rivolti dei tredici sedici anni ma con una ampiamente no mi diceva Angela prima
Dei ragazzi anche dalla scuola primaria con cui hanno iniziato a dialogare proprio per far conoscere loro questa storia per non darla per scontata anche per non dar per scontato i diritti delle donne soprattutto nella fascia delle ragazze adolescenti ma fors'anche per far scaturire il loro quella curiosità e quella voglia di conoscenze di conoscerle
Che ancora molto importante questo è un Paese che dimentica molte cose perdiamo spesso la memoria
In realtà questa è una storia assolutamente recente e importante della nostra storia di cui dobbiamo essere orgogliose salutiamo l'onorevole Braga che ci ha raggiunto
E credo che faccia sentire innovi questo libro nel ricordo delle nostre ma dei costituenti anche questo nel senso di ammirazione e di profonda gratitudine per le conquiste che hanno fatto sono state tutte molto attive
Sui temi della condizione femminile
E hanno avuto una parte di storia condivisa sono state donne resistenti donne antifasciste che hanno pur provenendo da storie politiche differenti da culture diverse hanno saputo cogliere l'importanza di alcuni valori di libertà di giustizia sociale e di democrazia che in realtà sono valori che ancora oggi tardano i nostri coscienza ma che li hanno unite anche nella lotta di Resistenza nonostante le loro differenti condizioni anche economiche culturali del resto tutta la Resistenza è stata una unità di intenti di pezzi della società civile che avevano storie differenti culture diverse
Che hanno saputo individuare nella libertà e nella democrazia e nella difesa davvero della libertà di tutti di tutte la la battaglia è più importante di quello che oggi portiamo ovviamente un'eredità
Preziosi anche molto pesante quindi parliamo di donne straordinarie della nostra protagoniste straordinaria della nostra vita democratica
Che hanno sicuramente cambiato la storia del Paese hanno sicuramente cambiato la storia delle donne del nostro Paese aprendo una strada di conquiste e di diritti di emancipazione e di battaglie che oggi stanno e continuare a portare avanti ben sapendo come il tema dei diritti delle donne oggi ancora molto attuale ne parliamo spesso anche nelle aule parlamentari
Rispetto agli atti che vengono proposte al dibattito nazionale quindi ci sentiamo ancora tutta quell'eredità e quella responsabilità nel continuare a lavorare per continuare a dissodare questa strada così così importante
Quindi io per introdurci a questa nostra chiacchierata
De faccio fare i saluti iniziali all'onorevole Anna Ascani presidente la cabina c'è presente alla Camera dei deputati che mi ha supportato nell'organizzazione di questa giornata grazie
Grazie Ylenia ringrazio tutte le relatrici il relatore una quota azzurra anche all'antichità
Di questa bellissima iniziativa che Ylenia voluto fortemente organizzare insieme
A Chiara Braga a Laura Boldrini a Livia Turco che sono qui con Livia ricordavamo prima quando qualche anno fa ci siamo incontrate la prima volta facendo alcune delle battaglie che hanno coinvolto le donne di questo Paese in momenti di grande indignazione che erano riusciti a unire però nella lotta per i diritti delle donne e la società civile i partiti e quanto ancora c'è bisogno di quella spinta di quella passione che c'aveva animato ormai quattordici quindici anni fa
Battaglie che però sono ancora attuale siamo lontani dall'aver raggiunto gli obiettivi che tanto tempo prima
Qualcun altro sarà prefissato tanto da scriverlo nero su bianco su quella che è la Costituzione più bella del mondo
Sono molto lieta di accogliervi qui alla Camera dei deputati per riflettere su contributo inestimabile che le madri costituenti hanno dato alla ricostruzione democratica del nostro paese sulla loro conquiste a beneficio
Di tutte le donne della comunità nel suo insieme soprattutto come dicevo sulla strada
Che resta ancora da fare e lo facciamo a partire dal bel libro di Romano Cappelletto e Angela Jan Tosca ventuno le donne che fecero la costituzione che ringrazio naturalmente
Questo testo è un importante merito non si limita a presentare la storia delle madri costituenti il loro impegno e la loro esperienza l'abbiamo ascoltato adesso
Da Ylenia ma lo fa rivolgendosi ai giovani soprattutto loro che devono prendere in mano il testimone di quelle ventuno donne
E possono farlo soltanto conoscendo il passato comprendendo la portata rivoluzionaria della determinazione di queste figure grazie alle quali oggi viviamo in una società sempre più orientata all'uguaglianza e alla parità
Ho apprezzato molto come scrive Livia Turco nella prefazione la scelta di far parlare le madri costituenti in prima persona
In un linguaggio chiaro e accessibile così da sottolineare quel filo diretto tra ieri e oggi quella necessaria continuità che deve esistere in ogni generazione per rendere concreta la lezione del nostro dettato costituzionale
Ripetiamo spesso la nostra Carta fondamentale viva e con questo intendiamo almeno tre questioni la prima è che la Costituzione un testo prezioso ha più di settantacinque anni di distanza perché ancora attuale contiene dei principi che continuano a regolare la nostra convivenza civile
La seconda è che attuarla è un impegno che non si esaurisce anzi richiede attenzione e costante e consapevolezza
La terza ed è l'aspetto che trovo potenziato dal volume di cui parliamo oggi e che ogni parola della Costituzione e pulsante questo vuol dire che ha una precisa collocazione d'espressione di una volontà chiara pensata dalle madri e dei padri costituenti per tutelare le future generazioni e il Paese
Prendiamo il caso dell'articolo tre che ritengo esprima molto bene questo legame
Se al primo comma sancisce lo Splendido principio dell'uguaglianza di tutti i cittadini al secondo nega
Libertà uguaglianza e pieno sviluppo della persona all'effettiva partecipazione alla vita del Paese e in questo secondo comma ci sono due parole di fatto per le quali si è duramente battuta Teresa Mattei una delle ventuno voci raccontate nel libro
è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini impediscono il pieno sviluppo della persona umana
E l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica economica e sociale del Paese
Una battaglia per due parole che hanno cambiato la storia di milioni di donne nei decenni a venire
Delle donne ma anche della società intera questo è un concetto chiave nella lotta per la parità che però ancora oggi fatica ad essere compreso fino in fondo
Siamo il Paese in cui la quasi totalità dei congedi parentali viene richiesto dalle madri in cura lavoratrice guadagna meno rispetto ai colleghi uomini in cui le donne continuano a morire per mano di un uomo
La disparità è ancora forte riguarda il lavoro e quindi la qualità della vita la realizzazione delle donne ma anche della comunità nel suo complesso che sarebbe più ricca creativa più giusta e quindi più fedele al dettato costituzionale
Se l'uguaglianza fosse realtà effettiva realizzare la parità significa costruire una società più equa prospera e sostenibile per tutte e tutti per dirla con altre parole ogni volta che si priva qualcuno della possibilità di spendere il proprio talento e di esercitare i propri diritti e la società intera risultarne indebolita
La Costituzione non è dunque un semplice documento storico piuttosto un faro che guida illumina la politica la nostra vita quotidiana e il nostro futuro il presidente Mattarella alcuni giorni fa
Come quando i trent'anni dalla scomparsa del presidente del consiglio Giovanni Goria
Ha voluto ricordare uno dei suoi messaggi più importanti proprio rispetto a come la nostra Carta fondamentale sia un costante punto di riferimento vi cito le sue parole
Quelli che talvolta venivano indicati come punti di debolezza rappresentavano a giudizio di Goria punti di forza tanto da affermare questa non è solo la costituzione del nostro passato ma anche quella del nostro futuro
Conoscere e comprendere la nostra Carta fondamentale il lavoro e le intenzioni che ci hanno consentito di averla significa diventare cittadini e cittadine consapevoli e responsabili pronti a battersi per i propri diritti e per quelli degli altri
è nelle nostre mani nelle nostre idee nel nostro impegno che risiede la capacità di dare vita ai dettami costituzionali garantendo un futuro migliore e più giusto per tutte e tutti e di non disperdere le conquiste delle donne messe nere su bianco grazie alla determinazioni delle ventuno madri costituenti frutto di coraggio e tenacia prima nelle fila della Resistenza al nazifascismo
Poi all'interno delle istituzioni repubblicane
Abbiamo dovuto aspettare il mille novecentosessantotto perché l'adulterio femminile non fosse più ritenuto un reato il mille novecentottantuno per l'abolizione del diritto del delitto d'onore
E del matrimonio riparatore il mille novecentonovanta sei perché la violenza sessuale diventasse reato contro la persona e non contro la moralità pubblica
Ancora molto resta da fare
Il percorso però è tracciato la Gemma di questo impegno è racchiusa nella nostra Costituzione come abbiamo visto e lì l'hanno voluta inserire le madri costituenti per tutelarla e darle forza
Mostriamo di essere all'altezza del mandato che abbiamo ricevuto in quanto cittadine e cittadini italiani che la riflessione di oggi ci serva
A percorrere la strada buona dell'uguaglianza della parità della democrazia della giustizia sociale che passa dall'impegno e dal riconoscimento dei diritti delle domande Craxi legna buon lavoro
Grazie all'onorevole Ascani la ringrazio moltissimo
Perché ci tenevo tanto a far questo incontro davvero aver trovato il sostegno di tante collega è stato prezioso permettetemi di ricordarle i nomi di questi ventuno donne
Perché spesso ci dimentichiamo un po'nella storia non ci sono solo son piccole qui nove moglie mente sono storie di donne davvero coraggiose
Nove comuniste nove democristiani due socialisti e una del fronte dell'Uomo qualunque che davvero hanno trovato una forte unità di intenti Anna ha fatto riferimento all'articolo tre
Loro hanno lavorato molto sull'articolo tre sull'articolo ventinove sull'articolo trenta l'articolo trentuno cui sono tre articoli dedicati al tema della famiglia
All'articolo trentasette l'articolo quarantotto l'articolo cinquantuno nell'articolo trentasette si parlava della parità retributiva e lo dico perché ancora oggi è uno dei temi
Più forti di differenza comunque nella società e anche nelle carriere
Delle delle donne nei contesti privati
E quindi io ricordare i nomi
Adele Bei bianca Bianca Bianchi Laura Bianchini Elisabetta con cinque Maria de urite Kjaer volino Filomena Delli Castelli Maria Federici Agamben Nadia gallico Spano
Angela Bottelli Angela Maria Guidi Cingolani Nilde Iotti
Teresa Mattei Angelina Merlin Angela Minella Molinari Rita Montagnana Togliatti
Maria Nicotra Verzotto Teresa Nuccio e Longo Ottavia Penna Buscemi eletta Pollastrini Maria Maddalena Rossi vittoria Titomanlio
Ventuno donne come dicevo che vengono da storie differenti ma che hanno
Costruito un pezzo di strada importante ventuno se cinquecentocinquantasei dell'Assemblea costituente
Che tra l'altro hanno fatto un lavoro anche per conquistare il diritto di voto l'elettorato sia attivo che passivo delle donne e nella prima elezione che è stata svolta nel giugno del quarantasei
Abbiamo
Nel del nel nel nell'estate nel marzo del quarantasei abbiamo eletto anche le prime sindaca Editalia di cui poi sicuramente l'avrà ci parlerà perché lei ha scelto di dedicare una una parete
Della Sala delle donne alle prime sindaca elette e a e sono state lette due mila donne nei consigli comunali
Un numero molto importante molto signor tuffi cattivo anche rispetto ai dati di oggi
E hanno girato tutta Italia per sollecitare la partecipazione al voto
E hanno votato l'ottantanove per cento delle donne aventi diritto dei numeri che oggi fanno anche un po'impressione rispetto al tema
Dell'astensionismo e dell'indifferenza
Con cui spesso si svolgono alle elezioni amministrative
Comunali regionali e ovviamente anche le elezioni politica
Ricordo questi dati perché e il senso dell'identificazione nella politica come
Strumento che potesse migliorare la condizione di vita delle donne degli omini è stato ovviamente un fenomeno di massa popolare importantissimo che purtroppo abbiamo un po'disperso
Tant'è vero che oggi l'astensionismo far riflettere devo dire tutti noi
Quindi io partirei da Angers Lian Toesca che io ho conosciuto tanti anni fa è una giornalista pubblicista
Laureata in Storia romana alla sapienza di Roma
Ha scritto numerose pubblicazioni non ci siamo incrociati su una strada della legalità portando a Reggio Emilia un festival che facciamo tutti gli anni è rivolto alle scuole ma anche la società tutta dal titolo noi contro le mafie ci sono loro ma ci siamo anche noi che ormai giunto alla sua quindicesima edizione Angela ha scritto molti testi anche su questo tema a due diciamo tematiche che segue molto il tema delle dipendenze
Facendo anche molti progetti con la comunità di San Patrignano ed essendo anche direttrice di un festival indipendenza e e molti testi anche sul ruolo della donna diciamo nel contesto mafioso anche un ruolo dei minori quindi temi importante su cui abbiamo discusso e anche di battute nel mio territorio
Quindi è stato un piacere a ritrovarla in questo libro che è un po'dal senso Satana e di un impegno collettivo
Segue quindi la ringrazio e mi piacerebbe sapere come mai si è avvicinata questa teste perché è arrivata a costruirlo con questa modalità anche innovativa che se non è questo dice un buon legame con i ragazzi di oggi grazie
Grazie a voi non nascondo l'emozione di questo momento perché bellissimo e questo libro sta continuando a regalare no grandi grandi incontri grandi occasioni di confronto e quindi grazie a tutte le persone che sono sedute qui a questo tavolo e che sono sedute lì
Grazie alle persone presenti allora vado a spiegare un po'come nasce questo libro e il senso di questo libro rispetto ad una percorso nella chiamiamola legalità
E qualche anno fa sono stata coinvolta dalla Regione Lazio per moderare un incontro a latina anche la mia città di origine proprio sulle madri costituenti iniziava un percorso nel due mila ventuno
Un percorso dedicato ad alcune di loro e la Primera Nilde Iotti quindi appena mi hanno chiamato per abbiamo fatto anche una video con le dove c'era l'onorevole Livia Turco e e ci siamo confrontati appunto su su questo tema chiaramente
Ho studiato come diciamo sempre ragazzi perché deve andare agli incontri bisogna studiare e iniziando a studiare le madri così Twenty tutte le loro vite le loro storie mi sono resa conto di quanto poco sappiamo
Delle loro dite così preziose no che dedicati agli altri poi specificherò il senso di questa di questa frase con un mode approccio alla vita molto diverso rispetto a quello che vediamo oggi quindi studiando vi sono appassionata ma diciamo che la chiave di volta è stato proprio il giorno dell'incontro otto giugno due mila ventuno indimenticabile perché ho avuto l'onore appunto di conoscere Livia Turco e soprattutto di trovarmi di fronte una donna capace di una vis politica indimenticabile
Perché la forza delle sue parole trasmetteva la potenza di quelle donne e soprattutto dava alle giovani che erano presenti che in qualche modo volevano prendere così ispirazione per portare avanti una un discorso serio all'interno della della politica quella quella forza mia mia ispirate mi ha provocato quello che di solito accade quando decido di scrivere un libro Che mi succede qualcosa nello stomaco sì lo lo dico in maniera molto semplice si perché se fossi davanti ad una platea di bambini direi che mi vengono le farfalle nello stomaco una sorta di innamoramento e quindi mi rendo conto che ho la necessità di scrivere quel quel determinato argomento e che è giusto andare in quella direzione quindi appena finito l'incontro scritto immediatamente alla
Sormani Angela che è la responsabile della casa editrice le Paoline con le quali avevo già pubblicato dei libri sulla tema delle tossicodipendenze e ho detto o un'idea preoccupatissima quando io le dico così
Dico secondo me dobbiamo parlare di queste delle madri costituenti
E lei ha subito detto di sì ma e poi le ho detto benissimo grazie apposto scriviamo questo libro ma è necessario che non lo scriva da sola
Perché credo che sia importante che questo libro venga scritto a quattro mani
Da una donna e da un uomo perché il messaggio che vogliamo passare deve passare già dalla copertina perché i diritti non hanno sesso
Non hanno colore non sono Rosa neanche i diritti delle donne e devono riguardare tutti quindi dico io ho individuato il Romano letto il mio fantastico coautore già ci conoscevamo lui è punto ufficio stampa della casa editrice le Paoline
è una persona che stimo profondamente e quindi ha detto è la persona giusta che all'approccio naturale positivo ad un tema naturale e normale di Guido dovremmo appunto stupirci come la gambetta appunto diceva a proposito dell'articolo trentasette e quindi è iniziata questa avventura condivisa e abbiamo subito ragionato appunto sull'ipotesi sull'idea di raccontare queste storie che già erano note perché appunto il materiale dice ma di raccontare le in una chiave diversa che avevo già sperimentato con gli altri libri ma anche con diciamo gli articoli giornalistici e cioè la forma della prima persona
Che è un esercizio diciamo difficile e anche di grande umiltà ed empatia insomma rispetto alla persona che intervista di tanto più se parli di persone che non ci sono più
Ma questo esercizio lo abbiamo fatto partendo chiaramente dalla dalle carte dei materiali dei documenti che ci sono stati anche forniti da Livia Turco e dalla Fondazione Nilde Iotti
E e anche dalla lettura dei loro mirabili discorsi che si possono trovare on line è che ma invitiamo sempre a leggere perché potrebbero essere di grande ispirazione anche per tanti politici contemporanei
Quindi partendo da quei discorsi abbiamo dedotto quelle che potevano essere le emozioni e le sensazioni vissute da quelle donne
In quella in quel periodo ed è iniziata quindi questa questa avventura ci siamo divisi nella stesura delle delle storie delle delle donne e chiaramente ricordiamo sempre che e Luís ha una quota azzurra però la quota rosa dominante quindici ci siamo divisi scusate la così l'ilarità quindi ci siamo punto distribuiti la stesura delle delle donne e in maniera equa io una in più però insomma questo è un dettaglio
E ed ha iniziato un'avventura bellissima avventura fatta di dolore lacrime rabbia
E desiderio di mettere in pratica delle battaglie che ancora devono essere portate a compimento leggere quelle parole e ritrovare delle parole che sono di una contemporaneità
Imbarazzante ha provocato un sentimento di forte appunto rabbia proprio questo vorrei dire non solenne ma anche Romano Pippa appunto
Condividerà con voi le sue sensazioni è stato un viaggio doloroso perché abbiamo trovato delle donne che hanno avuto difficoltà ad affermarsi
E a farsi rispettare anche all'interno dell'Assemblea costituente che hanno dovuto sottolineare che la loro presenza era una presenza appunto naturale come dicevo all'inizio e che hanno dovuto subire anche delle forti sconfitte perché le storie che raccontiamo non sono storie tutte di vittoria ma sono storie anche di sconfitte di donne che nonostante la sconfitta hanno deciso di andare avanti storiche mi hanno fatto venire in mente una signora della Colombia
Brigida che si chiama è che vive a San José de Apartadò e che è una donna che vive in una comunità di pace dove alla violenza si risponde con la pace e che dice oggi e mi ha ricordato quello che facevano le madri così guanti e dice
Noi seminiamo le piante possiamo mettere un seme di una pianta dall'al membro ma non necessariamente vedremo il risultato di questa semina perché la pace come il lavoro fatto dalle madri costituente una semina paziente
E quindi le altre generazioni vedranno i risultati delle nostre battaglie che quello che hanno fatto c'è una espressione è una frase che Adele Bei
Che un appunto delle madri costituenti disse
Ai fascisti quando fu arrestata e fu condannato a diciotto anni di carcere loro pensavano di poter sfruttare il fatto che le avesse tre figli come arma di ricatto per farla parlare
E lei risponde in questa frase c'è la forza delle madri costituenti
E lei risponde
Voi non avete capito niente tutto quello che noi abbiamo fatto sino ad ora non l'abbiamo fatto per noi stesse e i nostri figli ma per tutte le donne tutti i figli di oggi e di domani
Quindi il lavoro che viene fatto nella Costituzione per la Costituzione non è un lavoro e Goito partitico egoistico ma è un lavoro che viene fatto per per il futuro sono delle visionarie capaci anche di andare al di là delle divisioni tra maschi e femmine di provare ad abbattere appunto questi stereotipi di genere nei quali si trovano e inevitabilmente nella lettura e nello studio di queste donne poi ognuno ha individuato la sua preferita
E io ho una passione per Teresa Mattei per diversi motivi
Il primo motivo e perché quando ho letto la sala di Teresa Mattei mi è venuto in mente un'altra Teresa
L'ho incontrata nel due mila dodici al Santuario della Madonna di polsi in Aspromonte durante la festa della mamma della 'ndrangheta
Una ragazza di San Luca con un cognome pesante
Che raccontando che la sua vita a un certo punto mi ha detto a settembre non tornerò a scuola quindi dovrà fare l'ultimo anno dello scientifico
Rimarrò a casa tirerò le camicie che in linguaggio diciamo mafioso significa che il padre in carcere le ragazze si occupano di stirare le camicie
Per il padre appunto e uscirò sempre accompagnata da qualcuno a un certo punto qualcuno mi sposerà tramite la parola mento perché accade ancora oggi nella nostra Italia
E dice ma ormai o diciassette anni
Una ragazza che ha diciassette anni a persona completamente la speranza perché il destino segnato pur avendo altri sogni che però non gli ha concesso a vere
Quando ha incontrato Teresa Mattei nelle carte e nella storia mi sono trovata di fronte una ragazza che ha diciassette anni era il mille novecentotrentotto di fronte ai professori che erano entrati in classe per istruire la classe sulle leggi razziali lei si è alzata in piedi e ha detto queste leggi sono vergognose
E ha cominciato il suo cammino all'interno della Resistenza viene espulsa da tutte le scuole italiane ma è una ragazza libera che non ha paura delle conseguenze di quell'azione ed è una donna quella Teresa di settantacinque anni fa che ha lottato in realtà anche per la libertà di quella Teresa nostra contemporanea della Locride ma Teresa della Locride non lo sa ed è compito nostro farglielo sapere
E la nostra Teresa Mattei quindi è una una donna forte e coraggiosa che non ha neanche paura delle imposizioni che gli arrivano dal partito
E che quando viene eletta appunto all'interno da
L'Assemblea costituente veniva definita da Palmiro Togliatti la maledetta anarchica proprio perché era libera indipendente perché e questa è un'altra caratteristica di tutte le madri costituenti
C'è il riconoscimento dei valori e dei punti di riferimento di ciascun partito e di ogni partito ma nello stesso tempo c'è l'indipendenza c'è perché è quello che si fa è lottare per un bene superiore che è che sono i cittadini sono le persone
Quindi l'interesse personale non esiste è secondario rispetto all'interesse della società c'è da ricostruire un Paese non soltanto da un punto di vista economico ma da un punto di vista culturale qualsiasi sacrificio è necessario è doveroso
E in attesa poi di vedere diciamo i risultati futuri e e Teresa Mattei che è una di quelle che appunto si è battuta per l'articolo tre e per quella parità di sesso quell'espressione no che fu lei insieme ad altre AA spingere appunto perché questa parola fosse inserita è la stessa donna che durante la Resistenza subisce una violenza terribile da parte di cinque soldati quindi quando leggiamo quell'articolo tre ricordiamoci che dentro quella parola parità di sesso c'è una donna che ha subito violenza
Ed è una donna che parlerà per la prima volta pubblicamente di quella violenza nel mille novecentonovantasette cioè l'anno dopo in cui la violenza sessuale viene riconosciuta appunto come atto contro la persona che non contro la morale pubblica
Si è battuta anche per non inserire i Patti lateranensi all'interno della della Costituzione in quel caso appunto non vi è riuscita ed è stata una di quelle che ha lottato perché le donne entrassero in magistratura
E anche questo mi ha fatto risuonare un'ora la madre il mio primo libro appunto sulle donne di 'ndrangheta perché e questo credo che sia una riflessione importante da fare quando noi parliamo di diritti qualcuno qualche mese fa ha detto che le donne sono impazienti in realtà quando un diritto è ritardato è un diritto ritardato per tutti e il danno per tutta la società e questo riguarda i diritti delle donne e tutti i diritti a trecentosessanta gradi di qualsiasi categoria quando io ho iniziato a occuparmi di donne di 'ndrangheta ho iniziato a occuparmene perché nel due mila dodici una donna Giuseppina Pesce ha iniziato a collaborare con la giustizia era effettivamente la prima donna che iniziava a collaborare con la giustizia
Ed è stato un momento importante perché la 'ndrangheta no come dice la parola stessa un'organizzazione criminale maschile e maschilista quindi vestita da maschio ma in realtà è un matriarcato
Ma si sono ben preoccupati di nascondere questo aspetto femminile dell'organizzazione
Viene fuori quando appunto questa donna inizia a parlare
Per difendere i figli proteggere i figli ma perché di fronte si trova una donna una giudice Alessandra Cerreti
Che era della procura appunto di Reggio Calabria che intuisce che la volontà di questa donna di parlare non è per dire qualcosa di poco importante ma per disarticolare un clan potentissimo grazie a lei il clan è stata appunto
Annientato poi chiaramente si è ricostituito e sono stati sequestrati milioni di euro
Ma la cosa interessante e che facendo questa inchiesta
I giudici sia le donne che gli uomini hanno tutti ammesso
Il ritardo della presenza delle donne all'interno della magistratura ha ritardato la nostra capacità di vedere le donne all'interno dell'organizzazione criminale
E la loro presenza non è soltanto una presenza relativa ma è funzionale all'organizzazione stessa della criminalità quindi della 'ndrangheta
Ecco questa è una cosa che ripeto sempre a scuola
Quando ci imbattiamo veri diritti non dobbiamo pensare che sia qualcosa che non ci riguarda finché non ci riguarda
Ogni diritto va protetto e tutelato e quella seconda parte della così dell'articolo tre banchi si parla appunto del di fatto altra parola preziosa che state inserite suggerita Calamandrei dalla stessa Teresa Mattei questo significa che è nostra responsabilità e non possiamo sottrarci
Grazie Angela per il tuo contributo profonda perderà anche legato tutti questi aspetti
Di cui insomma hai una competenza importante che mette al nostro servizio poiché abbiamo un'unica partecipazione maschili in questa nostra panel
Chiederei a Romano Cappelletto che coautore come diceva anzi è un libro scritto a quattro mani
Di portarci suo contributo lui è laureato in Filosofia alla Sapienza di Roma ed è responsabile dell'ufficio stampa Paolina
Alla intanto grazie bello essere la quota azzurra in questi momenti così mi sento dall'altra parte e cerco di capire di immaginare visto che questo libro è stato un grande sforzo di immaginazione anche particolare perché immaginarsi
Nel nel nei vestiti di ventuno donne che hanno scritto la Costituzione che sono state fondamentali il tre virgola otto per cento neanche
Ma determinante abbiamo citato l'articolo tre lo citiamo sempre perché l'articolo e la colonna portante di tutto
Ma ci sono tanti altri articoli tante altre battaglie che hanno combattuto questo pure lo voglio ricordare perché una delle cose che ha detto Angela giustamente non facciamo pensare che queste ventuno donne come se fosse poco hanno combattuto per i diritti delle donne hanno combattuto per i diritti punto e tra questi diritti uno che mi ha colpito tanto era quello della della riconoscimento dei figli scusate le virgolette illegittimi così venivano chiamati
Le ventuno madri costituenti hanno combattuto perché finalmente un figlio dichiarato illegittimo solo perché nato al di fuori del matrimonio potesse avere gli stessi diritti di un bambino nato all'interno di un matrimonio
Già la parola illegittimo fa ridere perché non si capisce perché un bambino dovrebbe essere illegittimo come fare esserlo
Eppure abbiamo dovuto aspettare il due mila dodici perché è una legge dicesse questo
Battaglie perdute
Perché quando Angela mi ha chiesto di scrivere insieme questo libero e conoscendo han già da qualche anno avrei dovuto dire di no perché sapevo che cosa sarebbe accaduto
E l'avventura editoriale Nord in cui si ci siamo imbattuti insieme
Intanto per quei ventuno nomi che prima l'onorevole Malavasi ha ha giustamente
Letto perché quando Angela mi ha chiesto di scrivere con le questo libro io la prima cosa che ho fatto sono andato a dire a chiedermi va be'ma chi sono questi ventuno ma ricostituenti
Sono andato a leggere quei nomi e mi sono reso conto che di quei ventuno nomi io ne conoscevo tre quattro
Nilde Iotti ovviamente la Jervolino Mapai facevo un errore spazio temporale perché non era era la madre
Qualcuno quando si parla delle ventuno ma dei costituenti cita un nome Tina Anselmi e non è una di ventuno madri costituente quindi c'è già un dovere di memoria
Noi non conosciamo le ventuno male ricostituenti e quindi già solo conoscere quei nomi importante
Poi
Ho detto va be'ma andiamo a vedere che cosa hanno fatto e quindi sono andato a leggere un pochettino gli interventi di alcune delle ventuno maggio i costituenti e mi sono soffermato su uno perché mi ha colpito quello di Maria Federici Agamben che durante i lavori dell'Assemblea
Dice
Un giorno noi dovremmo stupirci di aver dovuto inserire all'interno della Costituzione un articolo che afferma che a parità di mansione lavorativa un uomo e una donna debbano avere lo stesso stipendio
Un giorno noi dovremmo stupirci di aver dovuto inserire all'interno della carta costituzionale tutta una serie di articoli quelli che prima abbiamo citato che afferma no che un uomo e una donna hanno pari dignità
E hanno pari diritti
E questa cosa mi ha colpito perché sapete bene lo dicevamo prima che oggi non nel mille novecentoquarantasei ma nel due mila ventiquattro in Italia a parità di mansione lavorativa una donna
Prende circa il dieci per cento in meno di stipendio
Di un uomo
Oggi nel due mila ventiquattro
E stiamo parlando di media
Quindi se ovviamente togliamo il pubblico perché nel pubblico teoricamente questo non dovrebbe accadere
E vediamo solo il privato quel dieci per cento diventa venti per cento circa
E questa cosa mi ha colpito Angela parlava di rabbia di indignazione se non fosse una parola indignazione che spesso usiamo anche in modo abusante insomma
E poi
Sono andato a a leggermi un po'velocemente le storie di queste ventuno ma dei costituenti anch'io ne ha una preferita
Che Bianca Bianchini
Ed è preferita per due motivi fondamentali anche questi mi hanno colpito tantissimo Bianca Bianchi era un insegnante un abilissimo oratrice
Candidata il due giugno del quarantasei per le elezioni del due giugno quarantasei per il partito del PSIUP insieme a un certo Sandro Pertini
Si svolgono le lezioni e Bianca Bianchi prende il doppio dei voti di Sandro Pertini
Apriti cielo
Questo per capire la mentalità
Non poteva essere non doveva essere tant'è che Bianca Bianchi qualche anno più tardi racconterà che di fronte a quel risultato straordinario ma non ammissibile
E
I capi del partito le faranno firmare una lettera di dimissioni in bianco
Perché se avesse detto fatto qualcosa durante i lavori dell'Assemblea che al partito non piaceva si sarebbe dovuta dimettere
Una lettera di dimissioni in bianco è bello quando andiamo a raccontare questa cosa ai ragazzi delle scuole no perché chiediamo ma per sapere che cosa è una lettera di dimissioni in bianco non stiamo parlando di settantacinque anni fa purtroppo stiamo parlando di oggi
Perché di lettere di dimissioni in bianco oggi se ne vedono ancora troppe e riguardano al novanta per cento le donne
E poi Pianca Bianchi aveva un difetto enorme era bella
E allora che cosa succedeva in quei mesi in cui l'assemblea costituente lavorava con quegli interventi bellissimi andategli a leggere perché sono emozionanti
Di Bianca Bianchi io mi sono immaginato perché abbiamo fatto un grosso sforzo di immaginazione alla io mi sono immaginato
Bianca bianche anche emozionata no in fondo era una prima volta che è una donna che ventuno donne entravano a Montecitorio
E allora mi sono immaginato Bianca Bianchi interviene in Assemblea
E poi il giorno dopo per curiosità quasi per vedere diceva vediamo i giornali
Che cosa hanno scritto che parte dell'intervento hanno ripreso erano momenti importanti cioè l'Italia si stava ricostruendo e stava ricostruendo una Costituzione
Bah apre il giornale
E legge
Vestiva un abito color vinaccia i capelli lucenti che l'onorevole portava fruenti sciolti sulle spalle le conferivano un aspetto D'Angelo
Vista sull'alto banco della Presidenza dove sta lì con i più giovani colleghi a costituire l'ufficio provvisorio
Incentiva l'austerità di quelli Scanni ingenti viva ingentilita
E questa cosa mi ha colpito
Ma no perché è stata scritta di Bianca Bianchini ma perché se noi oggi andiamo a leggere i giornali
E penso che qui parlo a ragion veduta
Quando si parla
Della segretaria del partito d'opposizione della nostra premier di voi onorevoli
Spesso troppo spesso si continua a parlare in un certo modo spesso troppo spesso si continuano a usare determinati i termini e le parole sono importanti
I termini che usiamo sono fondamentali
Quando quando un'alta carica dello Stato dice che le donne sono impazienti
Perché in fondo molto è stato raggiunto beh forse c'è qualcosa che non va
Allora devo dire che quell'affermazione a me ha dato una grande carica perché semmai ne è venuto un dubbio in questi mesi dopo aver scritto questo libro
Già ma magari non aveva tanto senso scrivere questo libro no penso che abbia molto senso c'è un'altra parola che non so se lui l'ha usata ma il senso era questo
Perché quando andiamo per esempio a parlare con i ragazzi
Delle ventuno padri costituenti alla facciamo una domanda a volte
Siamo ragazzi ma secondo voi ha detto tutto questo raccontata tutta questa storia delle ventuno ma dico sì venti va bene abbiamo detto quanto sono state importanti ma oggi nel due mila ventiquattro in Italia secondo voi esiste la parità tra uomo e donna
La parola più usata è abbastanza
Alla lì io ho capito che questa parola è fasulla è una parola traditrice
Perché tu puoi dire abbastanza e hai mangiato i abbastanza sufficiente se è andato a dormire hai dormito abbastanza sia abbastanza ma quando parliamo di diritti abbastanza non basta
Quando parliamo di diritti anche se quel diritto non viene rispettato per lo zero virgola zero uno per cento quel diritto non entra rispettato
Non è fatto non si è fatto abbastanza allora concludo perché mi viene in mente
Perché non è un libro di storia non è una storia vecchia la storia che ci deve insegnare qualche cosa non solo ai ragazzi e qui parliamo tanto spesso mattutino che siamo qui
Chi ha delle cariche delle responsabilità politiche ma le abbiamo tutti perché sappiamo cosa vuol dire politica
Mi viene in mente quello che è successo qualche mese fa in Islanda
Dove e succede tutti gli anni questo l'ho scoperto dopo
A un c'è
To punto dell'anno c'è una sciopero delle donne
Ed è un punto dell'anno che rappresenta proprio quel Jack Pendergast per cioè da quel punto Dell'Anna come se le donne non guadagnasse ero più continuando a lavorare rispetto agli uomini
E mi ha fatto impazzire questa cosa perché l'Islanda è uno dei Paesi dove i diritti delle donne sono più rispettati statisticamente eppure lo slogan di quella manifestazione di quello sciopero a cui ha partecipato guardateli anche la premier islandese
E questi li chiamate diritti e siamo nel Paese europeo in uno dei Paesi di Europa e dove i diritti delle donne della parità vengono rispettati di più
Allora serve coraggio alla io spero penso che Angela su questo concordi come diciamo spesso
Che questo libro posso essere un piccolo seme per avere quel coraggio che un po'si è perso perché prima dicevamo no che qualche anno fa
Si era creato anche un movimento nella società civile molto forte rispetto a queste tematiche oggi un pochettino il quel coraggio sia andato
Perdendo quindi speriamo che di ritrovarlo e ben grato sono di essere questa piccola quota azzurra anche oggi grazie
Grazie romana Cappelletto per
La le sue sollecitazioni
Io credo che la nostra forza politica e le colleghe che sono qua se non tutte donne molto resistenti e anche molto coraggioso e quindi le ringrazio per per essere qui e per le battaglie che hanno fatti che continueranno a fare
Passerei la parola l'onorevole Laura Boldrini
Che ha tra l'altro nel Periodo della sua Presidenza della Camera dei deputati e dal due mila tredici al due mila e diciotto
Ha fatto un lavoro prezioso importante anche costante nel ricordare anche valorizzare le madri costituenti promuovendo anche un convegno sul Teresa Mattei che abbiamo prima citato che è una figura molto cara a Laura ma anche andando ad inaugurare a Montecitorio questa sala delle donne
Su due pareti una di fronte all'altro ci sono le ventuno in donne costituente dall'altra parte le prime sindacale elette nel mille novecentoquarantasei e quindi un un luogo anche importante tra l'altro le scolaresche ci vanno sempre dove le ragazze possono riflettere
Su queste figure che davvero hanno aperto una strada importante cioè quelle conquiste delle donne costituenti hanno comunque permesso di fare delle battaglie su dei temi cruciali legati alla condizione femminile
E tra l'altro con dei risultati più cui sono serviti anche ad esempio su tutte le riforme che riguardano il diritto di famiglia
Che è stata portata avanti anche dai degli ottimi permetto di citarla perché è stata una presidente della Camera importante Reggiana come me e quindi stava per non è sempre un punto di riferimento importante e quindi ringrazio Laura per il lavoro che ha fatto nel suo percorsa ma anche per il coraggio e la determinazione che mette ogni giorno nelle sue battaglie parlamentari
E allora buongiorno a tutti a tutte fa piacere di essere qui ringrazio la vicepresidente Ascani che ha voluto perorare quest'incontro dandoci la disponibilità di questa bella sala saluto e ringrazio Ylenia Malavasi perché su questo alla ha molto lavorato sulla presentazione di questo libro
Ringrazio e saluto anche la nostra capogruppo Chiara Braga Lidia Livia Turco che la Presidente della Fondazione Nilde Iotti e insieme a molte altre cose
Saluto e ringrazio voi i colleghi e le colleghe presenti e dico che una Valle d'occasione quella di essere qui stamattina a parlare di questo libro ecco un libro
Che si legge facilmente un libro che semplifica e che arriva arriva perché si caratterizzano queste figure femminile in un modo tale per cui si ricorda ognuna c'ha una cosa asse e e quindi è facile anche per i ragazzi e delle ragazze ricordarsi la battaglia che ognuna di queste donne fece in un momento importantissimo perché quella in quel momento quel venticinque giugno del mille novecentoquarantasei
Al significato tanto per il nostro Paese
Ha significato intanto che con quelle ventuno donne entravano a Montecitorio tutte le donne che avevano lottato di guerra
Le donne che avevano fatto la Resistenza ma entrarono quel giorno a Montecitorio anche tutte quelle donne che ben prima c'erano spesse le nostre suffragette a cui non viene mai dato nessun riconoscimento no
Ecco quelle donne che avevano portato avanti
Quella battaglia per la madre di tutta la battaglia era quella del diritto al voto
Ecco e allora
Noi comici siamo arrivati in Italia al diritto al voto no anche questo è importante saperlo non ci siamo arrivati tardi
Ci siamo arrivati molto tardi sapete che in Paesi come la Finlandia ci si arrivò nel mille novecentosei
Immaginate di
E in Norvegia nel mille novecentotredici in Germania nel mille novecentodiciotto e giù giù poi anche in Ungheria nel mille novecentoventi perché l'Italia arriva tardi
Ebbe l'Italia arriva tardi perché in mezzo c'è il fascismo né e il fascismo blocca quel percorso di emancipazione che le donne italiane avevano già avviato alla fine dell'Ottocento
C'erano delle fantastiche conferenziere che giravano
La Mozzoni una per tutti Anna Maria Mozzoni una grande conferenza era e su frangetta girava tutta Italia a convincere le donne lavoratrici che dovevano combattere per i loro diritti a cominciare dal dal diritto al voto ecco ora è stata ricordata qui Teresa Mattei è vero è una delle mie preferite perché libera
Perché libera perché non ha paura perché fa scelte radicali e non media
E questo a mio avviso vuol dire riuscire a portare avanti le battaglie
Sei efficace nel Giobatta agli e quando le motivi
Riesci armi non diciamo farti convincere del contrario e allora c'è un aneddoto che vivo io raccontare di Teresa Mattei
A un certo punto si parlava appunto del tema della della partecipazione delle donne in magistratura che era uno dei dei temi centrali no come diceva Angela Jan Tosca e Romano Cappelletto questo stato un un punto cruciale
Allora c'era un deputato libro liberale che dopo l'intervento della Mattei si ribella e prende la parola e dice questo signorina intanto la chiama signorina
Il modo più sminuendo e no tua una donna la chiami signorina
è giovane non le riconosce
Il fatto che è una tua collega non la chiami collega la Khamis signorina immagino che questo sia capitato e capiti ad Anna e anche a tutte le altre colleghe che svolgono ruoli importanti signorina la chiama così
Non la chiama deputata
Lei vuole ammettere le donne alla magistratura
Punto interrogativo esclamativo aggiungerei
Ma lo sa lei che in certi giorni del mese le donne non ragionano
è agli atti Andrea è agli atti agli atti
Agli atti della Costituente agli atti della Costituente
Lo definisce lo definisce
Lo definisce il suo discorso e lei alza la mano presidente voglio intervenire sono stata chiamata in causa lei riprende la parola si rivolge al collega dice io so una cosa che molti uomini come lei collega non ragionano tutti i giorni del mese
E quindi in questo modo e in questo modo rimette a posto il il il collega liberale che neanche gli aveva dato no alla diciamo non aveva neanche avuto il decoro di chiamarla collega Massi di urina
Ecco allora che diceva Teresa Mattei dice che era una battaglia quotidiana che queste ventuno donne erano viste con diffidenza dai padri costituenti che erano anti cinquecentotrentacinque no quindi capito ventuno
E le guardavano con diffidenza sapete che cosa dicevano dicevano Emma per carità aste donne sono emotive
Emotive poi non sanno bene le cose sono un po'approssimative
Poi dicevano non si sa no gestire
E e dicevano non sono in grado di dirigersi parole testuali e quindi questa era una grossa offesa immaginate siete essi emotivi esteri che non siete in grado di adempiere alla prerogativa che vi è stata data siete delle usurpa attrici niente quindi questa roba qui che fece però fece fece in modo che le donne si misero insieme
Sì compattare uno al di là del del diverso orientamento politico
E quindi venne fuori quello spirito femminista ancora non era evidente che portò queste donne a fare le battaglie comuni
Ora che cosa intendiamo per femminismo intendiamo
Lottare per una società in cui uomini e donne hanno gli stessi diritti gli stessi doveri e le stesse opportunità quindi io credo che tutti e tutte dovremmo essere femministi perché voglio capire altrimenti
Come concepiamo la vita e la società no inoltre ministri
Ecco e allora loro lo ricordava prima Ylenia
Durante gli anni della mia presidenza io ho tanto focalizzato su questi temi
Un paio d'anni dopo che ero stata eletta andai in Svezia per una visita istituzionale e a un certo punto il Presidente del Parlamento svedese mi disse a vieni che ti faccio vedere
The women sfuma
Io vado a vedere e vedo questa falla con questi volti di donne che in quel Paese in Svezia avevano segnato proprio avevano insomma erano state determinanti per quel Paese
Ora qui a Montecitorio se voi andate nel palazzo vedete no questi corridoi lunghissimi con tutti i busti gli uomini autorevoli eh per carità ci mancherebbe altro ma tutti uomini tranne il busto della presidente Iotti per il resto per il resto sembra che le donne in questo palazzo non ci siano mai state
E allora io ho pensato che la o Women su Roma doveva essere fatta anche a Montecitorio
E quindi con l'ufficio di presidenza si discusso sul Progetto e facemmo questa sala delle donne perché quello che non si vede non è non esiste se una cosa non si vede non esiste quindi in una parete abbiamo fatto le ventuno donne costituenti con i loro bei volti e
E poi c'era anche chiaramente la possibilità di sapere tutto di loro e questo fanno le scolaresche quando vanno in un'altra parete ci sono le prime sin da che nessuno sapeva chi fossero qual erano le sin da che elette nel quarantasei non si sapeva nulla facevo una grande ricerca sull'archivio della Camera l'archivio centrale il Viminale per avere contezza di quante donne erano state lette sin da che nel quarantasei
E ancora oggi ci chiamano dei territori per dire
Anche abbiamo avuto la donna si indaga nel quarantasei quindi quella parete si sta sempre impedendo di più volti di donne e poi chiaramente abbiamo messo
La prima donna ministra latina Anselmi la prima presidente la Camera Nilde Iotti la prima presidente del rito di Regione la Anna Nenna D'Antonio la regione Abruzzo
E poi questi due busti di cui vi dicevo uno appunto Anna Maria Mozzoni grande suffragette conferenziere e l'altra il busto di un uomo e qui mi soffermo un'altra un attimo Salvatore Morelli
Salvatore Morelli è stato il primo femminista della storia
Un uomo di cui io mi sono profondamente innamorata Salvatore Morelli era un mazziniano repubblicano era deputato del Regno d'Italia
Un uomo che si è battuto in tutti i suoi anni di lavoro parlamentare per abbattere il patriarcato
Nelle istituzioni e nella famiglia lui fece proposta di legge per il voto alle donne era il mille ottocentosessantasette proposta di legge per il voto alle donne
Scendeva in Aule tutti lo derideva hanno lo umiliavano perché era il deputato delle donne ci sono delle riviste in cui due rappresentato con tutte e tre linee Pizzi
Con none no come a dire che era un personaggio squalificato indegno quasi ecco non ci siamo arrivati settanta nove anni dopo al voto delle donne
L'UI aveva un un una proposta di legge su a abolire la schiavitù femminile e una proposta di legge per il cognome delle madri e figli
Fine Ottocento capite il genio di Salvatore Morelli che non è mai abbastanza celebrato va bene il due mila sedici appurammo questa al primo questa sala
Non avevamo le foto né della Presidente del Consiglio perché non c'era né del
Presidente del senato perché non c'era né della Presidente della Repubblica perché non c'era mettemmo degli specchi mettemmo degli specchi per dire che ognuna Dinoi visto l'articolo cinquantuno che è molto bello e che non pone limiti potrebbe ambire a fare questo modo di fare in paura mente alle ragazze che vengono in visita con le scuole no
E però adesso la situazione è cambiata quindi lo specchio ce n'è uno solo è quello della presidenza della Repubblica
Vado vado a chiudere
Alla mi solo due parole sull'articolo trentasette che continua a essere un articolo diciamo figlio di quei tempi della del momento in cui si fece la Costituzione ma quell'articolo trentasette deve essere riconsiderato perché oggi i tempi sono cambiati perché l'adempimento nella sua essenziale funzione familiare
Parlando della donna lavoratrice dice che
La donna lavoratrice a un adempimento essenziale nella funzione familiare
E quindi si deve assicurare alla madre al bambino una speciale adeguata protezione
Ecco io penso che la funzione familiare io e molti di noi in questa in questa sala non sia solo della donna lavoratrice ma anche dell'uomo lavoratore
E quindi su questo c'è anche una proposta di legge e io penso che noi su questo dobbiamo andare avanti comunque tanti passi fatti tanti ancora da fare l'ultimo concerto che la parità non si può delegare
Ognuna Dinoi ha la responsabilità di portare avanti questa parità
Nella nella vita sociale in famiglia
Ma nel posto di lavoro ovunque ovunque ogni volta che c'è una discriminazione non ci può essere delega su questo e vorremmo gli uomini i nostri uomini i nostri amici nostri colleghi
I nostri parenti uomini essere con noi in questa battaglia perché non è solo una battaglia per le donne ma una battaglia per il Paese
Ed è una battaglia in cui a volte si sente la mancanza degli uomini specialmente quella che riguarda la violenza domestica e il femminicidio vorremmo più voce da parte degli uomini più protagonismo da parte degli uomini anche per sentirci meno sole grazie
Grazie a Laura
La passione e la nettezza e la determinazione che mette sempre nei ruoli che ha ricoperto ma anche nelle battaglie che porta avanti cambiamo un po'al programma per problemi di tempi e di impegni
Proprio perché in tutti gli interventi che sono stati fatti abbiamo comunque ricordato quanto quella protagonismo delle donne sia stato importante tra l'altro è stata la partecipazione delle donne alla Resistenza è iniziata a cambiare il paradigma delle donne
Che ha permesso alle donne di uscire dalla subordinazione Rispetto comunque la figura del loro perché li hanno praticamente lottato alla pari pur in ruoli diversi quindi è iniziato da lì da quella partecipazione
Un percorso di emancipazione del ruolo delle donne
E l'obiettivo delle donne costituenti lo ricordo era proprio quello di emancipare la popolazione femminile dalla subalternità cui era stata condannata durante il periodo fascista e quindi con quel protagonismo così importante ma tutto abbiamo ricordato come nonostante quel cammino sia iniziato con molta determinazione sono ancora tante le discriminazioni nel lavoro nella carriera basti pensare alle presenze micidiale in politica
Con tutti i temi di conciliazioni non riconoscimento di lavoro di cura il ruolo dei cardi e perché spesso è fatto dalle donne da un esercito silenzioso di sette milioni di donne che spesso rinunciano al lavoro
Ma che significa anche portare all'interno del nucleo familiare una sezione di fragilità della donna e anche di subalternità rispetto comunque un contesto economica e sociale quindi rispetto a questi temi su cui ci sentiamo molto
Impegnati anche rispetto a una scarsa attenzione che vediamo oggi a livello nazionale proprio sulla sulla condizione femminile
Lascerei la parola alla presidente del Premio democratico alla Camera dei deputati l'onorevole Chiara Braga per il suo intervento per per darci una chiave di lettura anche rispetto ai temi di attualità oggi così caldi nel nostro Paese grazie
Grazie Kenya Buongiorno tutte e a tutti
Grazie davvero per questa occasione per questa mattinata così bella anche emozionante devo dire voglio ringraziare Anna Scanni Livia Turco Laura Boldrini
Ovviamente gli autori di questo testo così bello e davvero secondo me
Che tutti ci possiamo sentire impegnata divulgare perché in modo molto diretto molto semplice arriva anche l'abbiamo detto dalle più giovani generazioni e colma un po'quella mancanza di conoscenza che ancora c'è così tanto quasi inspiegabilmente invece attraverso il profilo appunto delle ventuno donne costituenti ICI aiuta anche a ragionare molto sulla attualità sulla centralità di questi temi
Devo dire che dopo gli interventi che ci sono stati è difficile aggiungere qualcosa di così di nuovo
Qualche considerazione prima di provare a rispondere anche alla sollecitazione di legna
Sicuramente tirando un po'le fila quello che emerge è un affresco generale di questi ventuno donne che definirei straordinarie donne diverse tra loro che hanno sicuramente avuto differenze che hanno
Avuto però anche la capacità di rappresentare importato frutto in qualche modo di un'esperienza
Più o meno condivisa
L'arrivo del Novecento il fascismo la guerra poi la lotta di resistenza di liberazione finalmente la pace in un Paese che ricordiamocelo era approvato pesantemente dalla dittatura dagli anni della dittatura dalla sofferenza
Dalla povertà derivante della del del del dalla guerra
E queste donne hanno condiviso con le altre donne un pezzo di storia sicuramente individuale e collettiva
Ma anche l'ideale di costruire insieme di sentirsi protagonisti della costruzione di un Paese non so quanto in quel tempo cenerà pienamente la consapevolezza ma leggendolo con lo sguardo di oggi
Sicuramente non è questa dimensione la Puglia la possiamo cogliere e in tutte loro in queste ventuno donne elette nel mille novecentoquarantasei c'era però un qualcosa di più erano in tutte caratterizzate da una grande passione per la politica
Da uno spirito di sacrificio che ha consentito loro di studi di di sopravvivere diciamo anche di affrontare prove durissime lo avete detto in anni difficili e da una volontà di ferro che hanno dimostrato durante i lavori della Costituente
Di imporsi davvero per risolvere problemi per dare un contributo unico ed era uno spirito che in qualche modo avevano già temprato dimostrato nella Curno e la fuga tra le montagne nella cura con quel poco che c'era a disposizione nella determinazione di avere sempre uno sguardo rivolto alla necessità di ricostruire dopo la devastazione
Della guerra
Quelle donne hanno sapevano bene che quel voto del due giugno non era una concessione ma il riconoscimento di un diritto conquistato sul campo di battaglia che nessuno aveva elargito a loro per pietà o per compassione ma perché era tempo che dopo tanta violenza ingiustizia discriminazione ognuna ognuno avesse il diritto di esprimersi di realizzarsi di dare un contributo alla costruzione della democrazia si è detto molto anche questa mattina dei lavori dell'Assemblea costituente e della nostra Costituzione a io penso che la loro presenza in loro contributo
Non sia stato neutro c'erano questioni strettamente legate lo avete detto al mondo femminile alla posizione sociale delle donne che pesavano soprattutto sulle loro spalle che se non ci fosse stata la voce delle donne sarebbero state forse colpevolmente totalmente ignorate
Perché ancora non c'era elogiamo visto l'avete ricordato bene la consapevolezza di quanto nel ricostruire il Paese fosse fondamentale avere quel punto di vista della consapevolezza della centralità di quel vedi quelle questioni c'era da scrivere una carta anche avesse l'ambizione di rappresentare le donne garantirle al pari degli uomini ma non con l'obiettivo di tutelare diciamo così una parte ma partendo da lì far crescere tutta la società
Aiutare tutta la società a rialzarsi e a costruire un futuro diverso fondato appunto su quei principi che sono scritti nei primi articolo della dell'Abi nei primi articoli della nostra Costituzione io credo che pure nella diversità dei loro profili sicuramente
Quelle donne hanno messo in atto e hanno saputo tradurre in pratica quello che hanno imparato che avevano imparato durante gli anni del regime durante la guerra nei mesi della Resistenza cioè che unite sia più forti e che la sorellanza paga
Sapendo anche fare squadra superando colori
Politici appartenenza in nome del bene comune portando alla fine a casa una Costituzione che sarebbe stata sicuramente molto diverso se non avesse avuto il loro contributo il loro sguardo il loro la loro parola nei lavori parlamentari lo avete ricordato non so se forse la autrici Angela gli anta ossia quelle donne hanno anche saputo perdere alcune battaglie perché le forze conservatrici si sono alleate a volte hanno saputo contare su qualche aiuto aspettato come nel caso di che Laura Boldrini ci ha spiegato così bene inaspettato non lo so ma sicuramente incomprensibile per noi non è il caso dell'esclusione
Dalle donne del dalla magistratura e però tutte quelle donne hanno imparato e hanno trasmesso anche a nominare un attestazione che per contare bisogna esserci che partecipare alla vita politica agire nei luoghi delle decisioni pur con tutta la fatica le frustrazioni che questo porta Coppa volto comporta
è un passo fondamentale per l'emancipazione disse stesse delle altre donne e hanno scritto a partire dai militari contenuti dal primo dai dagli articoli della Costituzione le basi di un Paese dove le loro figlie le loro nipoti avrebbero vissuto e sono susseguite altre battaglie c'è un filo in qualche modo chi lega no il lavoro e la battaglia delle madri costituenti con quello di altre grandi donne alcune sono qui
Che hanno sicuramente contribuito a scrivere le basi del diritto di famiglia del diritto di lavoro
Del del del diritto alla libertà all'infanzia sapere che hanno saputo fare fronte comune per affermare l'uguaglianza giuridica tra i sessi superamento di tanti ostacoli che ancora oggi sappiamo non sono pienamente realizzati e lo dicevi tu Ylenia sono molto d'accordo
Penso che una spinta fondamentale nell'esperienza delle madri costituenti sia stata quella derivante dalla partecipazione alla Resistenza
Le donne partigiane in qualche caso hanno imbarazzato e destini destabilizzato anche gli uomini che al loro fianco con loro hanno combattuto per dar vita a qualcosa di radicalmente nuovo a combattere
Il regime fascino Azzi fascista
In parte quegli uomini danno vista abbandonare il focolare a impegnarsi nella guerra partigiana che significava indipendenza promiscuità a volte convivenza assenza di un contro di un controllo parte parentale
E in molti casi non dimentichiamoli non l'hanno volute vedere sfilare al pari degli uomini durante le strade nelle giornate della Resistenza ci sono ovviamente delle immagini che rappresentano le donne
E però questo non ha impedito loro di fare festa rivendicare ovviamente quel risultato e poi prendersi quello che meritava non ce lo ha ricordato recentemente no
Il film diretto da Paola Cortellesi il due giugno stringono
Al cuore le schede elettorali tutte noi abbiamo pensato che fossero bigliettini d'amore
Io penso che la conquista dei diritti è stata sicuramente risultato di conflitti di sofferenze che le donne costituenti hanno saputo in qualche modo raggiungere con la forza di imporsi e di imporre una visione del mondo che ha lasciato noi una grande lezione e credo indegna lo ricordava bene che il nostro la nostra riconoscenza quella che Nilde Iotti ricordava con le sue parole che voglio qui leggerà testi vale elogio e la fiducia delle donne italiane di tutti gli italiani che sperano e credono nella rinascita democratica del nostro Paese
Siano parole quanto mai attuali in un momento in cui non dimentichiamocelo noi lo dico guardando le colleghe che sono qui ma anche i colleghi ogni giorno ci rendiamo conto di quanto le difficoltà che caratterizzano il nostro tempo anche quelle non sono neutre hanno un'incidenza una drammaticità maggiore nei confronti delle donne pensate alla nostra battaglia che stiamo facendo
Sul tema della sanità pubblica i dati di tantissime ricerche che degna conosce benissimo perché se ne occupa con grande competenza e passione ci dicono che a pagare le spese di una sanità pubblica che non funziona
Tra tutte le le persone le categorie ci sono in particolare le donne
Tra i temi l'attacco diritti fondamentali a cui abbiamo assistito la disparità nel mondo del lavoro le disuguaglianze salariali quel principio previsto dall'articolo tre della nostra Costituzione non solo deve rimuovere di ostacoli ancora che ancora ci sono come ci invita a fare ma ci impone anche di rendersi conto che un'affermazione di principio tasse non è sufficiente a dare veramente il giusto riconoscimento e a realizzare quello che è stato la tra impegno ed improntati le madri costituenti hanno dato nello scrivere la Costituzione
Io penso che tutti i temi di cui il Parlamento si deve occupare debbano vere
Questa capacità di uno sguardo di una lettura che non nega le differenze le diversità le riconosce ma coglie ancora di più l'importanza di con un avanzamento della società come è stato nel dopoguerra come è stato negli anni della ricostruzione oggi che abbiamo da affrontare la sfida della riduzione delle disuguaglianze di garantire un percorso di crescita di sviluppo che sia davvero sostenibile
Debba ancora ogni giorno vedere il nostro impegno di tutto e di tutti noi perché l'apporto il contributo delle donne sia decisivo e pienamente riconosciuto così come è stato negli anni della nascita della nostra democrazia della Repubblica e ha visto il contributo è l'apporto decisivo fondamentale prezioso
Delle ventuno ma dei costituenti per questo motivo questo libro questa mattinata di condivisione di confronto insieme a voi è particolarmente preziose davvero emozionante per questo ringrazio ancora Ylenia per averlo voluto e realizzato coinvolgendo davvero così tante voci tante sensibilità grazie a tutti
Grazie una chiara l'onorevole Braga per averci portato il suo punto di vista ma anche per averci ricordato come sia una nostra responsabilità ancora oggi individuale e collettiva continuare a lavorare rispetto a tutti i temi abbiam parlato moltissimo in questi mesi di violenza di genere di femminicidi di disparità sarà diari
Il gender gap per sono temi davvero che ci colpiscono tanto e su cui dobbiamo bruscitti riuscirà a fare delle battaglie netta e coraggiosa determinate come hanno fatto le nostre ma dei costituenti
Dulcis in fundo ma non non per migliori importanza anzi chiederei a l'onorevole Livia Turco di fare le conclusioni di questo incontro lei non ha bisogno di molte presentazioni
è stata ministra dal novantasei al due mila e uno per la solidarietà sociale ministra della Salute dal due mila e sei al due mila otto da sempre devo dire impegnata per i diritti delle donne tra l'altro nei suoi mandati da ministra
Sondata a ripassare a ha lavorato per varare il progetto delle case della salute che è una cosa di cui oggi parliamo sempre tutti i giorni parliamo di un attuazione del PNA rare rispetto alle case di comunità
Per ricostruire diciamo quella medicina di territorio quella Rete di territorio che trova anche nelle case di comunità un punto di riferimento per ricostruire quella prossimità
Di cui abbiamo così bisogno e di cui abbiamo sito anche un po'alla mancanza durante il periodo pannelli con io allora lo dico a Livia
Era una sin da che devo dire è stato duramente drammatico trovarsi nell'impotenza e di saper aiutare le nostre comunità in un momento che ci ha colto anche devo dire impreparati ha fatto battaglie importanti adatto
è stata una protagonista nella sfera dei diritti delle donne quindi la ringrazio molto sta continuando il lavoro come presidente della Fondazione Nilde Iotti
Tra l'altro hanno invitato libri importante qui epilogo qui lo voglio ricordare sulle leggi delle donne che hanno cambiato l'Italia bio per continuare a costruire una narrazione del Paese ma anche una fondamento storico Rispetto comunque alla storia del nostro Paese perché questa è la storia recente siccome non lo dobbiamo dimenticare è una storia molto attuale
Che richiede davvero ancora molto impegno
Perché l'asta dei diritti non è certamente terminata anzi tutt'altro e oggi sinceramente i segnali non sono certamente quelli che ci aiutano a guardare avanti con speranza e richiedono anzi ancora di più
Il nostro impegno quindi le lascio la parola per le sue concluse la ringrazio moltissimo per essere qui con noi
Acquisiamo la parola conclusione che viene imbarazzo anche perché sono state dette
Tutte le cose importanti della mi associo molto
Ringraziamento
Ai legni atterra a questo promosso questo incontro danno Ascani a Laura Boldrini erano sta chiara
Scusi riconoscano il rischio oggi poco fa e e
E poi agli autori del libro
Sul sul tema madre ricostituenti sono diversi libri
Tra l'altro c'era anche uno tra i primi fatto dalla Fondazione Nilde Iotti però io consiglio sempre il libro le ventuno perché
Come è stato detto
è un libro che a questa peculiarità di far parlare in prima persona
Le madri costituenti e questo crea immediatamente una empatia e realizza l'obiettivo che è quello di farle conoscere trasmetterà il loro messaggio
E lo dico tanto più dopo aver fatto molte assemblee nelle scuole quando ho iniziato mi dicevo ma chissà dovrà far valere male costituenti già difficile
Parla di Costituzione
Allora intanto una prima esperienza che mi ha subito
Con grande enfasi io dicevo perché è la prima donna presidente della Camera perché è la prima donna amministra e vedevo di fronte a me sguardi smarriti
Un po'intimiditi anche mi son detta non sanno chi era e chi non serve non sanno chiaramente Iotti quindi bisogna partire
Con un approccio totalmente diverso cioè dato informazione quindi questo libero
E per questo lo sostengo molto è importante proprio perché costruisce entra immediatamente in relazione e tra l'altro sempre l'esperienza mi ha dimostrato che superato questo errore iniziale
Quando si racconta la storia dà vita alla geografia delle madri costituenti si riesce a costruire anche un rapporto empatico con con con questi giovani con questi
E quindi il
L'approccio scelto è un approccio veramente che che centra l'obiettivo che è quello formativo ed educativo quindi garanzia vorrei dire ad Angela che ha ricordato il giorno in cui
Ci siamo incontrate che per me è stato molto importante in quell'occasione sentire una giovane che recitava in modo così efficace un testo di Nilde Iotti e quindi è stato reciproco
Il
Come dire la prima la piacevolezza dell'incontro che mi ha e mi ha dimostrato tra l'altro mi ha confermato
Che
Ricercare la trasmissione tra generazioni sempre molto importante anzi è la cosa più importante tanto più che in questo momento ed è per questo che sono lo dico sempre grata Laura Boldrini perché quella stanza delle donne sicuramente un atto simbolico e di
Di grande rilievo
Che dire
è stato detto tutto
Vorrei ricordare solo una cosa
Accaduto recentemente ha recentemente abbiamo celebrato il cinquantesimo anniversario del referendum confermativo della legge sul divorzio
Legge che fu approvata nel mille novecentosettanta
E legge che non sarebbe stata possibile Saint costituzione fosse passato il principio della indissolubilità del matrimonio
E quel principio della indissolubilità del matrimonio e
Stato approvato per un voto di differenza
E come sapete protagonista della della degli articoli trenta e trentuno ventinove trenta e trentuno della Costituzione
Nella Commissione dei settantacinque è stata Nilde Iotti che aveva come contraltare un autorevolissimo giurista della Democrazia Cristiana corse Nico
Fino all'ultimo il tema della indissolubilità
Fu
Incerto cioè era stilisti datare si temeva che passasse il principio della indissolubilità questo lo dico non ricordo che cosa intanto perché fatto dedicherò c'è un fatto storico
Attuale perché abbiamo il cinquantesimo della del referendum sul divorzio
Stato scritto un libro bellissimo che fu una vicenda incredibile per la partecipazione popolare per
Per le modalità innovative di partecipazione perché ci fece vedere Ali fece vedere alla politica un mondo del tutto diverso e quindi fu più facile poi approvare la legge sul diritto di famiglia
Io lo ricordo in modo particolare perché per me giovane militante fu la prima volta del mitico casa per caso la strada per strada
Ma anche per dire una cosa sul Walter costituenti
è giusto sottolineare il grande gioco di squadra perché questo è stato assolutamente vincente e su questo non ci lasciamo una grande lezione
Ma ci sono stati ma i temi che hanno affrontato sono stati i temi sui quali e i punti di vista erano molto diversi e quello sulla famiglia è un tema sui quali il punto di vista erano molto diverso
E quindi l'essere riusciti non solo tramite Nilde Iotti e Maria Federici che erano nella commissione ma
Togliatti Moro
E altri esponenti somma
E di essere riusciti a costruire l'articolo ventinove trenta e trentuno significò
Avere molto presenti i diversi punti di vista infatti la relazione Iotti e la relazione corse e Nicola sulla famiglia
Hanno il pregio della grande chiarezza che dimostrano due impostazioni molto diverso sulla famiglia
E questo dava ancora più valore al fatto che facendo anche un lavoro di cesello sulla parola
Alice siano riusciti a scrivere insieme quegli articoli ventinove trenta e trentuno
E e e però si deve sapere che fino all'ultimo sulla indissolubilità del matrimonio ci fu di ci fu un cumulo
Ci fu un conflitto è quello l'unico volto
Quali sorprese quindi
Ed è questo per dire e per avvalorare e per avvalorare la
Capacità di fare gioco di squadra
Che fu la caldaia che che fu di tutta l'Assemblea costituente ma in cui le donne furono in qualche modo
Eccellenti e eccelle sarò proprio perché erano animate e qui voglio dire le due cose soltanto che
Penso siano di grande eredità oltre agli articoli della Costituzione
Per le donne c'è il secondo la capacità di sintesi di mediazione
Il gioco di squadra pur avendo essendo molto orgogliosa di me non dimentichiamo che erano molto orgogliose del loro essere democristiane comuniste socialiste erano molto orgogliosa
Era e
E quella eccelsa ben quella sintesi in quella capacità di cesello sulla parola
Perché e questa è per me è la grande vivente lezione delle madri costituenti tanto più in questo tempo in cui noi viviamo
Per il loro legame profondo con il popolo del donne loro sono state mirabili nella costruzione
Di un legame costante tra la politica e la vita delle persone e quindi loro sentivano sentiva hanno
Le domande
Dei problemi immediati delle donne ma sentivano anche che per la partecipazione alla lotta partigiana la resistenza baracca minato in profondità
L'animo delle donne in un Paese profondamente segnato da una cultura patriarcale ce l'abbiamo profondamente nel DNA questa cultura patriarcale
Eppure che però sentire allorché il nel loro animo nell'animo delle donne italiane c'era il bisogno di riscatto di emancipazione e di un progetto di vita diverso impiego dice mirabilmente
Teresa Mattei nel discorso che ha fatto nel mille novecentoquarantotto proprio su questo era presente dov'era presente in tutte
E questo ciò che le ha unite il legame costante come la vita delle donne di sapere che il loro essere lì
Era perché dovevano dare volto voce speranza alle donne italiane e io credo che questa concezione della rappresentanza come legame tra vita
E politica sia la grande lettere vita che loro ci lasciano al di là dei loro
Dei gadget contributo dato nel nella stesura degli articoli della Costituzione poi vorrei anche dire che non saranno sembra legato a questo sempre legato a questo sempre legato al viso
Ma il mio di a rispondere al popolo delle donne non sarà un caso se le prime due leggi di riforma presentate
Nella
Nel mille novecentoquarantotto cioè all'inizio della storia della Repubblica sono state la legge noce mirabile io non dico alle preferite perché sul per uguali ma certo una che dice
Sono comunista su una brutta e sono oltre didatta
Però
Però però è stata quella che ha depositato che ha che ha fatto il carcere il confino il campo di concentramento è riuscita a scrivere cinque libri
Abbiamo distrutto l'umiliazione di un divorzio che conosciamo
Ed è stata quella che ha depositato la prima legge di riforma della nostra Repubblica che la legge sulla tutela sociale della maternità che nel mille novecentocinquanta è diventata legge Noce Federici la democristiane la comunista
Che è stata Dini la prima legge di riforma l'altra legge di riforma depositata è stata nella
La legge Noce depositata nel giugno del quarantotto legge berline depositata nell'agosto del mille novecentoquarantotto per la legge Merlin come sta pezzi volando a dieci anni per approvarla però io credo che
Il il questo primato questo primato poco conosciuto bisogna andare a scartabellare delle la legge questo primato che le due prime leggi di riforma della Repubblica italiana siano giugno quarantotto la legge noce agosto quarantotto la legge Merlin
è la conferma del fatto che
Mentre erano costituenti e aiutavano scrive gli articoli della Costituzione Sempre in forza di quel legame con le donne sentivano
Il dovere di rendere immediatamente attuativa costituzione e io credo che di che questo sia l'altro dato che confermi per lei eredita e cioè
D'Anna la rappresentanza deve essere il legame costante con la vita delle persone ancora grazie
Allora prendendo queste ultime parole che ha detto Livia
E l'impegno di dare voce ogni giorno e speranza all'Italia e alle donne italiane
Vi ringrazio moltissimo per la partecipazione a ringrazio o gli autori Angelé romana ringrazio le colleghe che sono state qui insieme all'onorevole Ascani che non c'è più la presidente Braga la Presidente Polverini
E l'onorevole Turco davvero la loro presenza soprattutto per la profondità dei loro interventi
Spero che sia l'inizio di un percorso anche per noi e per continuare a lavorare su questi temi a dare visibilità all'impegno parlamentare che mettiamo ogni giorno
Per continuare a a dissodare quella strada dei cammino dei diritti delle donne che possono solamente che migliorare la condizione del paese grazie a tutti a tutti