"Societa' post-industriale e ambiente" presentazione del libro di Emilio Gerelli org. dalla casa editrice Gius. Laterza & Figli

Signore un benvenuto a tutti
Come coordinatore passo a presentare lì illustri invitate questa tavola rotonda anche se credo di essere io l'unico a dover si presentare
Per la toccare ignoranza
Di quello che faccio visto che non sono un grande personaggio il mio unico merito di essere oltre che rettore dell'Università di Padova che qui non ha rilievo essere allievo del professor Tirelli
E credo che il fatto che il corso Australia abbia affidato un suo allievo il compito di coordinare la tavola di presentazione
Del suo libro ossia una testimonianza diretta del clima che aveva saputo creare nella scuola pavese fatta di grande tensione verso la ricerca ma di grande anche cordialità umana
Ecco un buon esempio che voglio citare perché considera un privilegio è stato è stato con lui a Pavia e considero vivamente un privilegio essere qui a presentare la sua ultima fatica di studioso intitolata società postindustriale e ambiente su questo
Testo sentiremo adesso i commenti
Della professor Umberto Colombo che già è stato presidente dell'Enea ministro dell'università della ricerca scientifica e di oggi coinvolto sotto numerosi profili nelle tematiche ambientali
In particolare nella sua veste di presidente del comitato scientifico della Fondazione Agnelli
E di presidente come la fondazione Mattei chiedo scusa
E dell'istituto per l'ambiente
Il professor De Rita presidente del CNEL
Già noto a tutte italiane la sua veste di studioso come Presidente del Censis e non ha bisogno davvero di presentazioni né credo valica la presentazione per il professor Tremonti che già ampiamente noto come il giurista in campo tributario è diventato ancora più noto come il ministro delle finanze ma che qui in particolare
Presente come portatore di un'idea che ha fatto proprio in veste di ministro ma che aveva già coltivato come studioso
Che tesa ad esplorare le valenze ecologiche di una riforma fiscale che appunto può utilmente mettere insieme aspetti tributari che aspetti di difesa ambientale il presidente nazionale di Legambiente il signor Umberto Realacci chiude degnamente questa tavola rotonda Ermete Realacci in realtà abbastanza sono pronto per la televisione no quest'uomo Ennio un bel domande deve margine del mediamente questa tavola rotonda portando il commento di chi è impegnato proprio sul fronte della difesa ecologica
Poche parole di introduzione per mettere tutti in grado di seguire i commenti del illustri relatori
Il libretto che abbiamo davanti direi che la somma di almeno vent'anni di meditazione in campo ambientale il professor Tirelli è stato lo studioso che ha introdotto in Italia questa problematica sotto il profilo economico
Si tratta appunto di una scienza grosso modo si è sviluppata come branca dell'economia pubblica verso la fine degli anni sessanta
E ha trovato abbastanza presto attenzioni negli studi italiani proprio grazie alla scuola pavese del professor già del professor Tirelli a lui dobbiamo parecchi studi di tipo analitico così come anche studi invece di tipo divulgativo
Che hanno fatto salire il livello di analisi in campo ambientale sia sotto il profilo della comprensione di fenomeni sotto il profilo della soluzione dei problemi
Ecco di meditazioni meditazione è arrivato rialzi questo ultimo testo intitolato società postindustriale ambiente che fa tesoro di tutti i suoi contributi scientifici precedenti
E li colloca in questa visione a trecentosessanta gradi di una società che ha ormai alle spalle un pezzo di storia rilevante di politica ambientale
Ci sono nella prima parte del volume delle delle esperienze che vengono riportate con corredo inequivocabile di dati e grafici che dimostrano come la società sia riuscita a parare certi problemi che facevano parte della fase iniziale
Il momento in cui la società industriale opulenta si rende conto che la qualità darà vita è gravemente deteriorata dei danni ambientali
Corre ai ripari e oggi abbiamo già risolto certi problemi che erano invece fondamentali venti o venticinque anni fa
In particolare e una buona esempio il progresso realizzato per quanto riguarda la qualità dell'aria negli aggregati urbani d'aver cambiato i sistemi di riscaldamento a vivere
Ne so regole più stringenti per quanto riguarda le emissioni
Da autoveicoli e via dicendo ha fatto sì che oggi in modo inequivocabile la qualità sia aumentata la qualità dell'aria in ambiente urbano nonostante ci sia stato un aumento della popolazione è un aumento soprattutto dei consumi pro capite che sono di per sé fattori tenderebbero a peggiorare
Naturalmente accanto a questi successi che dimostrano come sia possibile coniugare sviluppo
E qualità ambientale ci stanno minacce nuove sul campo dei rifiuti tossici sul campo soprattutto degli effetti globali ecco l'effetto Serra il buco dell'ozono sono lì a ricordarsi che esaurito un problema altri se ne affacciano e che dunque è continua la sfida da affrontare in questo campo nel tentativo appunto di coniugare sviluppo qualità della vita
Da questo punto di vista il Gerelli afferma anche in questo libro quella che è stata la sua vocazione costante di studioso e di responsabile anche di uffici importanti nel campo dell'azione pubblica come direttore aggiunto della direzione ambiente dall'OCSE ha avuto responsabilità di primo ordine nel far crescere non solo la attenzione degli studiosi ma anche l'attenzione di politici sul problema ambientale
E l'atteggiamento è sempre stato quello di credere che l'ambiente possa essere governato ma ha bisogno di essere governato era proprio la frase famosa che è stata più volte citata dall'OCSE
Non a a rifugiarsi nella
Distesa a a oltranza attraverso una condanna dello sviluppo economico rifiutare il messaggio nichilista dei limiti dello sviluppo
Che vedeva soltanto nella rifiuto dell'umanità alla progresso economico la soluzione al problema ambientale rendersi conto che ci sono stati nella storia dell'umanità problemi che hanno richiesto
Investimenti
Parliamo dell'istruzione parliamo della sicurezza in ambiente di lavoro superiori a quelli che tutto sommato hanno consentito all'umanità in questi vent'anni di affrontare felicemente una gamma non lieve di problemi ambientali che appunto tra il sessantacinque settantacinque avevano attirato l'attenzione di tutti i governi
Quindi una posizione che definirei attivista nano certo una posizione dice che ha fiducia nel progresso
Una posizione che sottolinea i fenomeni positivi che la società postindustriale sta manifestando
Se un insieme di parole magiche nel libro di gemelli che però una volta tanto suonano bene e non ci spaventano perché lanciano un messaggio positivo
La il De inquinamento la dei materiali già azione è la decarbonizzazione sono tutti i termini che stanno a indicare che la società postindustriale per effetto spontaneo anche se in questa spontaneità hanno giocato molto regole nuove
Di governo dei mercati indotte dalle maggiori attenzioni politica il problema indotte a loro volta dalle reazioni sociali
Ecco tutti questi fenomeni è stanno già limitando a priori la gravità del problema
Però altri problemi incalzano perché la società vuole andare avanti quindi il fatto che si riduca costantemente la quantità di scarico per unità di auto tutto non è sufficiente naturalmente a garantirci che possiamo andare
Avanti in maniera indefinita con le sorti magnifiche e progressive perché bisogna riuscire a non soltanto a far diminuire la quantità di scarico per unità di output ma bisogna fare in modo che questa diminuzione sia più forte della crescita dell'output
Altrimenti l'effetto di trascinamento della maggiore quantità di produzione e consumo riesce alla fine ad annullare il tour sensibilissimo progresso tecnico che si manifesta come la riduzione di quantità di scarico per unità di output e quindi mandarci la su uno scenario negativo
Peraltro finora la sfida è stata vincente ossia la riduzione indotta dal progresso tecnico è riuscita più che compensare l'aumento di produzione e consumo
Quindi si tratta di andare avanti in questa direzione stimolando opportunamente il progresso scientifico in maniera appunto da riuscirà più che compensare gli effetti della maggiore produzione da questo punto di vista il Gerelli mentre non abbraccia il il il di credo perché non si tratta di un teorema se mai ma di una fede nel circolo virtuoso neppure lo esclude
è una prospettiva interessante che va sottolineata nel suo libro
Quando accenna appunto attesi gli altri
Che
Sottolineo non solo come non sia
Inevitabile il contrasto tra ricchezza tra sviluppo quindi e qualità ambientale che era invece il messaggio lanciato dal libro del Club di Roma I limiti dello sviluppo ma addirittura appunto avanza l'ipotesi di un circolo virtuoso che si può
In maniera molto molto sintetica enunciano nel seguente modo immaginate che ogni unità di output in più ogni unità di prodotto interno lordo in più ogni milione di reddito in più tanto per intenderci
Venga destinato in maniera crescente alla difesa ambientale e che nel frattempo il progresso tecnico indirizzato opportunamente nella direzione dalla difesa ambientale
Consenta di più che compensare il maggiore inquinamento legato a quel milione di reddito in più allora l'ispettore positivo
Se attraverso quel milione di un aiuto in più del viene destinato in misura crescente prefetto devoluzione politica sociale e culturale alla difesa dall'ambiente
Si riesce non solo a compensare quell'inquinamento legato alla produzione del milioni in più ma anche a sanare una parte dell'inquinamento pregresso
Ecco che allora l'andare avanti sulla strada dello sviluppo può attivare veramente un circolo virtuoso
è una possibilità naturalmente non ancora un'affermazione forte non ancora un teorema ma è una possibilità su cui meditare che comunque rafforza quello che l'atteggiamento attivisti coppie appunto la forma mentis che noi sentiamo
In tutte le pagine del libro
Di Gerelli naturalmente questo può essere se lo riteniamo convincente un esempio molto importante per quanto riguarda l'inquinamenti
In re riproducibili limpidamente di non irreversibili abbiamo il problema poiché la irreversibilità
Che molto più complicato e che lancia un messaggio molto più preoccupante che ci induce quindi ad essere è molto più cauti nell'andare avanti comunque senza troppo guardare agli effetti dell'ambiente
Ma è già una messaggio importante che appunto è sufficiente a metterci in guardia contro la falsa ricetta del limite dello sviluppo e ci induce invece a guardare con maggiore fiducia e con maggiore senso di responsabilità a quello che la società postindustriale deve fare per governare questo fenomeno e qui viene la parte successiva del volume del Gerelli teso a delineare gli scenari della società postindustriale uno scenario statico in cui le istituzioni si difendono cercando di arrendersi funzionali a un nuovo mondo di tecnologie sempre più evolute
Di frontiere che vengono sempre più polverizzate ma in cui però rimangono anche forti fenomeni pensate per esempio alla sottolineatura che viene data libro ai problemi della violenza e quindi alla legittimazione degli Stati nazionali che su questa fronte
Permane pensate al fatto che ci siano perché ci sono operatori privati operatori pubblici che sono legittimati da un certo ordine di cose che dunque si oppongono a un'evoluzione troppo rapida
Quindi noi abbiamo delineato in maniera sintetica ma molto convincente uno scenario statico nella società industrie postindustriale ma abbiamo anche delineato nel libro dal Gerelli uno scenario evolutivo e su questo il discorso o rimane aperto sono due opzioni che stanno di fronte alla nostra società
Il tempo deciderà a parte che su questo magari potremo approfittava dalla presenza dal professor De Rita per sentire anche qualche profezia sulla linea evolutiva che più probabilmente la stessa cosa industriale
Che la sta postindustriale vorrà seguire l'ultima parte del libro dal Gerelli dopo avere delineato le tendenze spontanee
Che già oggi avvertiamo vediamo nella società post industriali dopo essersi soffermato su questa opzione di scenari tra statico ed evolutivo l'ultima parte è dedicata proprio al che fare e alla Grassi quesito la politica ambientale come la concepiamo
E anche qui vediamo delle grosse novità rispetto al passato perché il fatto di essere non più all'inizio della fase ambientalistica dalla politica
Economiche in cui tutto si svolgeva attraverso il Command e il controllo attraverso l'ordine imperativo inderogabile
Ci consente di vedere come adesso sia non solo possibile ma opportuno ragionare in termini di una gamma ampia di strumenti che vanno dalla vecchia politica che ancora un suo spazio operativo alla nuova politica in cui invece si cerca di mettere l'ecologia all'interno del sistema tributario
Eliminando certe vecchi imposte e sostituendola con imposte che hanno l'effetto positivo collaterale di dare gettito allo Stato ma che hanno anche l'effetto importante di essere strumenti di regolazione dell'attività economica nei suoi rapporti con l'ambiente e poi c'è tutta la tematica e viene bene sottolineata dal Gerelli degli accordi volontari di una società che ha ormai incorporato
Il messaggio ambientalista diventa razionale per le imprese anticipare volontariamente certe evoluzioni che si ritengono inevitabili e quindi è con le politiche di Ecolabel e con le politiche di Eco o di Ting ecco in generale uno sforzo delle imprese di presentarsi sul mercato agli occhi degli altri produttori soprattutto agli occhi dei consumatori come in paese amiche dell'ambiente
Qualcosa che sarebbe stato inconcepibile vent'anni fa o trent'anni fa quando il fronte dell'in paese a compatto nel cercare di minimizzare gli oneri che la politica ambientale metteva sul sistema dell'impresa
Quindi è un segno anche questo molto importante di un'evoluzione che tutto sommato è stata molto rapida e che da questo punto di vista molto promettente
Allora tra evoluzione promettente a livello di tecnologie attraverso le risposte sociali e d'altra parte permanenza di problemi gravi che sotto certi profili tendono a a da cui Orsi nella irreversibilità e nella globalità di certi effetti noi siamo lasciati naturalmente con grossi quesiti
Ma grossi quesiti che comunque ci invitano ad andare avanti in questa politica di gestione consapevole e attiva dell'ambiente
Senza rifugiarsi negli estremismi di ignorare l'ambiente stesso in forza degli indubbi successi cinque registrati e senza però neanche voler limitare e azzerare la crescita che rimane una delle molle permanenti dell'azione umana
Ecco questo ho voluto dire tanto per consentire a tutti gli ascoltatori di conoscerà la trama di questo libro che ha oltretutto il merito di essere avvincente non soltanto per le grandi pennellate che tratteggia su un quarto di secolo di di di di importante evoluzione tecnica e sociale ma anche il pregio di essere estremamente chiaro e gradevole lo stile quindi effettivamente un testo e può aumentare il livello di cultura generale nei riguardi dei problemi ambientali
Detto questo sentiamo adesso con maggiore giù cognizione di causa quanto ci diranno i nostri di scarsa anta e aprirei con il professor Umberto Colombo che ci dirà il suo parere su tutto il messaggio raccontato Cerro sorgerà il
Grazie
Emilio Gerelli in questo suo libro affascinante
Documentatissimo e direi anche ispirato dal sicuri principi etici parte dalla constatazione che la struttura tecnologica della società è in fase di profonda trasformazione e che perciò si offre al mondo un'occasione senza precedenti per realizzare ambiziosi obiettivi ambientali
Con strategie tanto innovative sotto il profilo tecnico scientifico quanto sotto quelli economico e socio istituzionale
L'uomo e oggi capace di inventare letteralmente sempre nuove risorse in aggiunta e in sostituzione a quelle che la natura gli mette a disposizione
Talvolta di mette a disposizione in quantità limitata e per ciò stesso origine di preoccupazione
Le risorse e le soluzioni inventate dall'uomo
Sono sempre più spesso di altissima qualità
Hanno prestazioni così elevate da dar luogo a quei processi di dematerializzazione disinquinamento e decarbonizzazione descritti con tanta efficacia da Gerelli
In termini così chiari da essere comprensibili anche al lettore non esperto di tecnologia né di economia
L'obiettivo principale di questa opera di Gerelli
Mi sembra sia l'individuazione di strategie di tutela ecologica percorribili in una società come la nostra che si avvia ormai a una fase postindustriale
Ma lo stesso Gerelli avverte che non si tratta solo di spendere per un ambiente migliore fin dalle pagine introduttive egli afferma infatti che i Paesi che sapessero tempestivamente approfittare dell'occasione che si presenta accrescerebbero anche il loro livello di competitività
Sui mercati globali con tecnologie prodotti ambientalmente validi e perciò sempre più appetiti dal mercato
Nel fermo convincimento
Che la politica ambientale non debba più limitarsi all'orizzonte ristretto di vincoli e divieti posti dalle pubbliche autorità alle attività di produzione e di consumo con politiche come diceva ora Muraro del tipo command and control
Gerelli sostiene
Che il ruolo dello Stato deve diventare più leggero che in passato
E indica che questo può avvenire
Con la predisposizione di un quadro di regole appropriato
E con l'uso di strumenti economici quali imposte ambientali riforme fiscali ecologiche diritti d'inquinamento negoziabili accordi volontari meglio se adottati su scala nazionale e internazionale
Per indirizzare in un senso ambientalmente corretto le forze del mercato che per loro natura se lasciate a sé sparse stesse sono miopi e capaci solo di rispondere a stimoli di breve termine
Non riuscendo quindi ad anticipare problemi più strategici e strutturali
Gerelli ha certamente ragione ma anche la soluzione che egli delinea eh irta di ostacoli piuttosto ardua
Inerzia avversione alla presa di rischio difesa di interessi consolidati sono tutti atteggiamenti che determinano la resistenza al cambiamento
Vale la pena questo punto che io ricordi il contrasto sviluppatosi in seno alla comunità
Europea oggi Unione Europea in materia di introduzione di tasse ambientali
Anche se queste avrebbero potuto essere neutre sotto il profilo del gettito all'erario andando a sostituire per esempio imposte legate al fattore capitale
Ho al fattore lavoro con effetti positivi sull'occupazione e sugli investimenti fu proprio nel mille novecentonovantadue la mancanza di una comune volontà politica da parte dei Paesi membri a indurre l'allora commissario all'Ambiente della Comunità europea
Carlo Ripa di Meana a manifestare la sua protesta rinunciando a partecipare alla Conferenza delle Nazioni Unite a Rio de Janeiro su sviluppo e ambiente globale
In quella occasione Giorgio Ruffolo allora ministro italiano dell'ambiente
Fu l'unico fra gli esponenti dei governi dei Paesi industrializzati a proporre l'introduzione di una tassa legata alle emissioni di gas a effetto serra e ai consumi energetici
Ma la sua perorazione non fu accolta ed ebbe solo la simpatia purtroppo sterile dei rappresentanti dei paesi in via di sviluppo esclusi naturalmente quelli dell'opera
Vorrei anche ricordare che le misure fiscali in materia energetica e ambientale in particolare una modesta tassa sulle energie sulla benzina
Che facevano parte del programma elettorale di Clinton e Gore si sono presto scontrate negli Stati Uniti con la feroce opposizione del Congresso
Nonostante i cospicui benefici che ne sarebbero derivati al bilancio pubblico e in pratica queste imposte non sono più state adottate
La settimana scorsa io ho partecipato a una riunione internazionale a Copenaghen nella quale l'esponente più autorevole
Degli imprenditori danesi col consenso della maggior parte dei partecipanti
Ha espresso un'opinione totalmente contrari all'introduzione in Danimarca che e il Paese uno fra i più avanzati della Unione Europea di ecco tasse ancorché fiscalmente neutre al settore industriale
E c'è da aspettarsi che misure di questo tipo non passeranno tanto facilmente in Europa anche se la loro opportunità è stata giustamente richiamata nel libro bianco di dello eppure il problema dell'ambiente
Che ha ormai assunto dimensioni globali
Necessità di decisioni politiche forti in tutto il mondo e non solo in Italia e in Europa
Sappiamo di fatti che ormai le attività dell'uomo in particolare quelle legate al ciclo energetico hanno raggiunto dimensioni tali da minacciare la stabilità del clima a livello planetario
Ancorché questo non sia ancora scientificamente provato però c'è una elevata probabilità che ci sia questa minaccia del tipo
è noto che il consumo di fonti fossili di energia
Porta l'emissione in atmosfera di quantità crescenti di biossido di carbonio mettano ossidi di azoto ossia di gas a effetto serra che trattenendo le radiazioni calde emesse dalla terra verso lo spazio cosmico
Provocano un graduale riscaldamento del clima
La conferenza delle Nazioni Unite sul clima svoltasi a Berlino un mese fa
Ha confermato le preoccupazioni che in proposito erano state espresse dai trecento scienziati presieduti da Bert Bolin membri dell'Ipcc l'Inter come Mental Pannella Vaime centro
I quali avevano previsto
Che se le emissioni di gas a effetto serra continuassero lungo l'attuale linea di tendenza attorno alla metà del secolo prossimo la temperatura della Terra aumenterebbe di due o tre gradi centigradi
Realtà da uno e cinque al quattro e cinque ma con una probabilità elevata da due a tre rispetto al livello attuale
Un riscaldamento di questa entità potrebbe apparire modesto ma in realtà è tale da portare la temperatura del pianeta un livello mai raggiunto negli ultimi dieci mila anni
E questo potrebbe avere conseguenze drammatiche per l'agricoltura nelle regioni temperate si sposterebbe
Di
Qualcuno parla di sei ottocento chilometri diciamo alla latitudine delle zone temperate e quindi ad alta produttività agricola ed altri effetti fra cui l'innalzamento del livello del mare la cui portata anche in termini solamente economici è difficilmente valutabile inoltre alcune importanti malattie epidemiche potrebbero diffondersi a latitudini altitudini che fino ad ora ne sono state protette siamo quindi in presenza di un dilemma gli esperti di economia segnalano la necessità di una forte crescita economica ancora per molti decenni
Sia in relazione all'incremento demografico che ancora sostenuto particolarmente nel Terzo Mondo sia nei Paesi industrializzati dove
All'aumento continuo della produttività del lavoro corrisponde in assenza di crescita economica un aumento della disoccupazione
Gli esperti di Energia e qui mi riferisco all'ultimo rapporto dell'Ward NRG counselor
Prevedono a loro volta che nel due mila e venti la domanda globale di energia sarà compresa tra undici e tre e diciassette e due miliardi di tetto tonnellate equivalenti di petrolio da confrontarsi con gli attuali otto virgola otto miliardi
Quindi un aumento dal venticinque al novantadue per cento
Per far fronte a questo incremento dei consumi energetici e si considerano soprattutto le fonti fossili di Energia ossia petrolio Carbone e gas
Per giunta Paesi come l'India o la Cina
Che insieme ospitano oltre due miliardi di abitanti e che sono assai carenti di risorse energetiche dispongono solo di abbondanti risorse di carbone
Ossia della fonte di energia che più contribuisce alle emissioni di CO due e quindi
Impotenza al deterioramento del clima
Viceversa dall'altro carte campo diciamo gli esperti di ambiente di clima avvertono che è necessario contenere entro limiti ragionevoli il consumo totale di energia e ridurre considerevolmente quella di combustibili fossili
Per evitare il deterioramento del clima
In realtà il dilemma non è senza soluzione
Il punto cruciale è di fare in camminare il Terzo Mondo su nuovi sentieri di sviluppo
Che prevedano un modello di crescita minore intensità di Energia e di risorse materiali rispetto a quelli a suo tempo adottati dai paesi oggi industriali in parallelo però e direi prima ancora i paesi industrializzati tra cui il nostro debbono impegnarsi in un risparmio di energia e di risorse molto più rigoroso di quanto oggi facciamo
E anche nella sostituzione dei combustibili fossili con energie rinnovabili e io dico anche con energia nucleare una volta che però siano stati Rizzi è stato preso il toro per le corna e siano stati risolti alcuni importanti problemi fra cui quello della proliferazione oggi in discussione
Come evidenziato dal libro di Gerelli oggi scienza e tecnologia offrono nuove soluzioni
Che potrebbero consentire al Terzo Mondo di saltare a piè pari fare il cosiddetto Lezzi Frog
Quelli che un tempo erano stati inevitabili
Nel processo di sviluppo e che richiedevano almeno nella fase iniziale dello sviluppo un forte accumulo di capitale e un massiccio uso di energia e di risorse materiali
Lo stesso può dirsi per la conversione al mercato delle economie dei Paesi dell'ex come col caratterizzate come studi se apriamo da enormi sprechi di energia e di materiali
Per giungere a uno sviluppo veramente sostenibile credo si renda necessario un mix di politiche top-down e bottom-up cioè imposte dall'alto è stimolate dal basso
Questo comporta una maggiore educazione ambientale
Con una diffusa presa di coscienza della complessità e della gravità della situazione globale
E richiede un sistema senza precedenti di reti e di cooperazione a tutti i livelli per migliorare la governabilità del pianeta
In altre parole è necessario che i decisori politici e gli operatori economici prestino attenzione ai vantaggi di lungo termine rispetto all'approccio attuale che è basato sulla massimizzazione dei vantaggi apre noi dobbiamo prendere atto che nei Paesi più poveri la salvaguardia dell'ambiente è un problema di seconda priorità rispetto a quelli della sopravvivenza e della soddisfazione dei bisogni di base
Deve quindi emergere con chiarezza che è nel nostro interesse far sì che lo sviluppo economico del terzo mondo avvenga con modalità tali da evitare il deterioramento dell'ambiente e del clima
I nostri paesi non avrebbero giustificazione se per seguissero soluzioni sostanzialmente autonome
Cioè ispirate solo a guardare di risolvere il problema nelle nostre società post industriali senza curarsi della situazione ambientale del terzo mondo e del contesto economico nella quale questa sin qua nel quale questa singolare io mi rendo conto che essendo partito dalla considerazione delle difficoltà di risolvere il problema della tutela ambientale nelle economie post industriali nel modo che ha suggerito Gerelli sono approdato al convincimento che si debba affrontare il problema in una ottica globale
Inquadrandolo cioè nelle problematiche del cambiamento climatico e dello sviluppo sostenibile
Devo però riconoscere che le difficoltà lungo la strada che io suggerisco sono ancora maggiori perché impattano sul tema fondamentale della governabilità globale
Per risolvere il quale gli Stati nazione dovrebbero rinunciare a una parte consistente del loro potere decisionale a favore di organismi sovranazionali e non si vede per il momento traccia di questa volontà
Di devoluzione di potere
Ma io credo che sia necessario che ciascuno prenda coscienza che l'umanità si trova ormai ad affrontare problemi globali rispetto ai quali è insufficiente la dimensione degli strumenti politico istituzionali che ha a disposizione
Concludo
Dicendo che Gerelli ha scritto questo libro qualche mese fa da studioso e ricercatore prima di essere sottosegretario all'ambiente
E difatti afferma di proporsi di offrire e qui lo cito se non soluzioni definitive almeno contributi che valgano a ridurre la zona grigia dell'irrazionalità
Alludendo con l'uso di questo termine alla limitata capacità dell'uomo di governare razionalmente sistemi altamente complessi
Ma poi Gerelli afferma
Sin qui arriva lo studioso oltre si apre il palcoscenico della politica che non è nostro compito calpestare
Ma la sorte la buona sorte in questo caso lo ha smentito abilitandolo
A calpestare il palcoscenico dalla politica
Specie dopo le recentissime elezioni amministrative io mi auguro che Gerelli potrà stare al governo un tempo sufficientemente lungo da assaggiare la validità delle sue tesi
Riuscendo con la sua riconosciuta competenza
E con ostinato rigore per usare un termine leonardesco a rimuovere gli ostacoli che spesso sul palcoscenico politico sono portatori di frustrazioni e delusioni anche ai portatori delle idee migliori
Auguro quindi a Gerelli di riuscire a portare il suo contributo di ragione e di passione alla soluzione dei nostri problemi ambientali lasciando così una traccia indelebile della sorte
Grazie professor Colombo di questo così medicato
Estese meritato commento mi pare che il cenno finale sui problemi di governabilità globale che vengono sollevati da un'attenta analisi di tutte le le interconnessioni
Chiami in causa in prima istanza il professor De Rita come forse il maggiore esperto di
Scenari evolutivi ecco ci dirà anche molte altre cose ma se in particolare si potesse dire anche qualcosa le vesti di profeta su questo tema profeta ma
Ma io un letto questo libro I Gerelli
In parte in controtendenza nel senso che
Il le cose interessanti che sono dette nelle nelle nei capitoli sullo scenario nelle
Grandi prospetti di comparazione dello scenario
E hanno il convento mi hanno portato a ragionare in maniera leggermente diversa da quella che sembrerebbe poi la soluzione o le soluzioni e a cui Gerelli armi
Il gli scenari voi andate a vedere gli i capitoli sullo scenario
In fondo portano a una logico molto un particolare
Il la società postindustriale
è una società che vive una sua trasformazione non solo verso l'immaterialità ma verso una logica individualistica del del modo di lavorare di pensare di ragioni io ho letto il scenari da questo angolo visuale
Quando la società industriale era legata la fabbrica e la società postindustriale invece legata ai saperi
Quando la società postindustriale industriale legata al lavoro organizzato della società postindustriale invece legata al lavoro post fordista per certi versi quando la società industriale era legata vincoli quasi gerarchici per modo di lavorare o di vivere mentre invece qui siamo in una fase di alta soggettività è la società postindustriale porta fatalmente ha una logica individuale
Il lavoro Oxford testa il lavoro prevalente lavoro individuale lavoro prevalente è un lavoro di tipo in materiale è un lavoro si leggano
Streghe nel la tabella N sui problemi della nessuno gli affetti delle autostrade informatiche tutto il lavoro è un lavoro tutta l'attività umana è un lavoro sostanzialmente che rifluisce sull'indice
E rifluire dal telelavoro a ogni altra cosa alla realtà virtuale alla comunicazione alla ricerca
E questo tipo di in realtà
Questa tendenza cioè in pratica ragionare
Su uno scenario che tende dico io con una frase molto generiche probabilmente imperfetta al post fordismo
Non è soltanto un legame all'immaterialità
E anche un legame per a una realtà sociologica in cui vince la dimensione del comportamento
E questo devo dire non lo ritrovo lo ritrovo solo in parte
Nella logica Ercoli successiva
Quando si parla ad esempio dei problemi di intervento l'intervento di potere che vengono richiamati sono poteri sempre sostanzialmente di verticalizzazione
Dalla idea di un governo sovranazionale
Di di questi problemi all'impegno sovranazionale
Quasi a una sorta di concentrazione del potere perché altrimenti non ce la facciamo i singoli Stati non ce la fanno gli Stati poveri non ce la fanno gli stessi Stati nazionali non ce la fanno
La stessa civile Danimarca alla fine
Il controllo e quindi questa dimensione forte il potere nell'ambiente deve essere forte il più forte possibile più verticalizzato posti
Fino a le logiche di un ultimo prospetta o verso la fine quando si dice quali possono essere le le formule politiche intervento fino alla data vere che sono in ogni ministero il sottosegretario a vincolo ambientale adesso non è così ma insomma
Non è questa frase ma come se a un certo punto ci fosse una sorta di paura
Ambientale che porta alla verticalizzazione
E io non ricordavo leggendo questo libro quello che scrisse Carletto nella prima crisi della lira nel sessantatré sessantaquattro quando disse quando c'è una crisi quando c'è una
Una realtà di paura collettiva non c'è speranza bisogna sempre verticalizza
Ricorderete almeno i più vecchi di noi ricorderanno quella crisi ricorderanno la nascita del potere politico dalla Banca d'Italia che proprio venne in quel momento
Proprio perché la situazione era così grave o interpretata in modo grave e la paura era così diffusa che la verticalizzazione era assolutamente necessaria
Io non ho la stessa paura naturalmente non la stessa tendenza la verticalizzazione
Se noi ragioniamo in termini di ambiente con la cultura della verticalizzazione planetario ministeriale
Alla fine non veniamo incontro a un mondo che nello scenario abbiamo descritto come uno sci come un mondo segnato dal comportamento
Segnato dai miliardi di comportamenti quotidiani segna Dida la realtà di una logica spezzettata frammentata molecolare di coniglio della vita di tutti i giorni
Se la società postindustriale è una società posso fortissimo e quindi socialmente soggetti distinti e quindi in qualche modo positivamente comportamentale è una risposta non può esser quella verticalizzazione
C'è mi rendo conto che la paura sì
Certo mi rendo conto che i rischi sono morta
Vero la
La la la sincronia intellettuale viene a mancare
Perché descriviamo negli scenari una evoluzione di lungo periodo che poi nell'intervento contraddice
Cioè si può dire
Che ci sono niente le alleanze che ci sono gli accordi che ci sono riti negli accordi volontari cioè ci sono formule che sembrerebbero più vicine a una maggiore aderenza un mondo di comportamenti piuttosto che a un'esperienza una ripresa di toccare da un'auto
Sarà anche io sono sempre stato considerato il mi ritengo un uomo del bottom-up cioè di uno che ha sempre vissuto la realtà guardandola dal basso non dava posta però sembra a me che tutto la cultura ecologica
Sia una cultura che non ci sa fare batto ma
Che che tende disperata bottom up cioè canzoni la detassazione dal basso verso l'alto
E che tende sostanzialmente a un a usare o a fuggire dalla paura e dalla crisi facendo un riferimento totale questo è il punto che in qualche modo allora anche le le cose che certamente sono ancora imperfette ma che mi sembrano essenziali nell'improvvisi di nel di proteggere cioè ad esempio usare la dimensione economica USA dimensione fiscale usare la dimensione del paese provocando dimensione del dell'uso economi dell'uso dell'economia per rendere fisiologico il rapporto fra il potere
Ecologico e il comportamento quotidiano con la gente questo come a mio avviso andava sviluppato di più
Perché non possiamo ragionare in realtà di questo genere senza aprire questa cultura
Del passato
E ci sono tutte queste notazioni perché poi il libro di generici sono tutte c'è l'accordo volontario cella la Roma Napoli le alleanze Sella tasselli uso tra della della fiscalità c'è l'uso dello strumento economico particolare c'è la notazione delle nicchie di mercato nelle realtà di alcune di di alcune energie pulite c'è tutta questa realtà però il senso collettivo del libro è ancora un senso di verticalizzazione può darsi che sbagli Emilia non è che perché però lo avendo letto in questa maniera probabilmente una non è una politica è una spinta
Tentare di fare una realtà una ragionamento che sia più aderente quasi scena
Perché lo scenario è importante non in quanto si passa all'immaterialità alla virtualità
La società postindustriale non è caratterizzata dalla virtualità è caratterizzata purtroppo da una virtualità che dimentica
De paura e lungo termine
Dimentica le risorse continue dimenticarsi né diciamo così la le le le materie prime sembra che in una società virtuale possa vivere senza senza coordinamento senza immondizia senza senza car tango nel cimitero ci sarà sempre più bisogno di carta sarà Pisogne di materie prime sempre più bisogno di di di sfoltimento d'inquinamento dalle materie prime alle alle alle scorie ultime penultime la virtualità non elimina questa realtà
E quindi la chiave interpretativa non è che la società quindi prostituzione aveva perso la materialità e la virtualità
La mattina la società postindustriale va verso l'aumento di soggettività dei comportamenti anche quelli relativi al problema ecologico
E su questo sembra metti ci sarebbe da lavorare di più
Il passaggio dallo scenario alla alla gamma degli interventi a mio avviso andrete risistemato un pochettino e andrebbe valorizzato di fatto tutto quello che Gerelli ha detto in termini di possibilità di gestione fisiologica quotidiana dei comportamenti
Non pensando non sperando più di tanto al fatto che invece una verticalizzazione è assolutamente indispensabile
Umberto Colombo diceva prima che il il la realtà ecologica spiega a vivere insieme una cultura ritornava e una cultura d'impatto ma la mia impressione e che la storia di questa società postindustriale porti costantemente a incidere di più a misurarsi di più a sfidarsi di più proprio San dal ventotto marzo piuttosto del parto balletto da purtroppo noi abbiamo una cultura ecologica non è quella dicere naturalmente ma in quella diciamo così più squisitamente politicamente vero che invece parte sempre
Dal totale parte dalla visita sono
Parte tre certezze fondamentali parte quindi dal fin colo che dall'alto bisogna porre verso il pass la verità su tutte le verità pubbliche non ci sono più non ci sono le verità ideologiche perché dovremmo dire eredità ecologico
Ci sono c'è un bisogno forte a mio avviso di non indulti non contrastare le verità private del post fordismo che la soggettività dell'articolazione individuale per lavoratori di tutto il resto che non fronteggiare le verità private con un ritorno a una verità pubblica unica per tutti
C'è bisogno di creare verità collettive e quindi comportamenti collettivi invece comportamenti individuali
Il comportamento indicato non va preso come la maledizione può essere educato può essere formato può essere regolato
Senza però
Avuto questa specie di disciplina interpretativa sul problema dei comportamenti nello scenario della Società indisposto industria e nella realtà nella regolazione dei nostri problemi ecologici sottile essere stato limita Roma sembrava che ognuno di noi non può rifare la lettura di tutto il
Grazie al professor De Rita passo la parola al professor Tremonti che come giurista forse responsabile di politiche per definizione Giordano ecco il ruolo tra le altre cose che si vorrà dire la prego anche di commentare il ruolo di queste politiche credo in gran parte siano considerati inevitabili di provvisione in particolare di considerare questi due temi la responsabilità oggettiva estesa che fa parte dello strumentario indicando da Jeremy nel campo Della produzione e poi il problema classico ormai della ecologia e fisco grazie
Ma sei libero una struttura verticale temo riceverà da parte mia un commento di carattere orizzontale cioè molto terra terra
Nell'ottantotto con Giorgio De Nova Gustavo Visentini Bruno entità vi si rifletteva dal punto di vista dell'esperienza giuridica sui fenomeni attinenti alla trasformazione della ricchezza al suo diventare attraverso un processo per così dire mefistofelico sua diventare dematerializzati
Il tema delle nostre riflessioni ha sintetizzato da un titolo dalle ressa alle newco gratis
L'idea era quella di farne una ricerca che poi si è concretizzata in un libro di solito quando si presenta nelle vesti usano altri libri
Di
L'idea era volti alla ricerca di presentarlo in un convegno al fondo la speranza era quello di presentarlo in un convegno a Pavia in uno dei famosi convegni di finanza pubblica di Pavia andai dal professor gemelli parla dell'argomento con due paure che tutti condividevamo De Nova e Visentini la prima forse non capisce la seconda non ci pensa lo strumento le procure si ribellarono infondate anzi all'opposto capì subito tant'è vero che ci disse che faceva lui con Molaro la relazione introduttiva eccita restò lo strumento il convento
Da allora in un qualche modo sono cominciate due storie di ricerca parallele quella del personaggio aveva già cominciata la mia comincia con un po'a ridosso parallele nel senso che era una riflessione sulla composizione fisica della ricchezza e sulla distribuzione geografica e politica della ricchezza
Per mio conto a proposito di ricchezza alla riflessione cominciò davvero molto terra terra non svelo un segreto professionale dicendo che comincia a riflettere su questi fenomeni
Facendo un parere per la Reuters sull'IVA sui servizi finanziari internazionali capi in quella sede quanto davvero la ricchezza si dematerializzare si diffondeva in una rete mondiale che sfuggiva al controllo domestico e territoriale esercitabile dagli Stati nazione sta parlando della metà degli anni ottanta
In qualche modo i giuristi sono rispetto ad altre discipline più scientificamente fondate sono un po'degli artisti insomma come i pittori intuivo ma il Futurismo la macchina in movimento i futuristi dadaisti così più o meno i giuristi capiscono attraverso la loro esperienza pratica
Con un senso animale le trasformazioni in corso
E due punti fondamentali di quella riflessione in qualche modo parallela quella di giovedì io del mio conto poi l'ho fatta con un economista che Giuseppe Vitaletti
Il primo punto diciamo così specificamente fiscale il secondo è più generico generale
Il primo punto fiscale quando studiavo io a Pavia nel dagli anni Sessanta a fine anni sessanta le imposte dirette erano di sinistra le imposte indirette erano di destra le dirette erano di sinistra perché personali progressive redistributive le indirette erano per definizione di destra sul modello sul retaggio sinistra dell'imposta sul macinato poi termini sono cambiati attualmente mi pare di capire che anche le indirette sono diventate politico alle coperte quindi che significa se sono redistributive insistenza su certi consumi patrimoni se sono ecologica
Ricordo che scritte queste cose in un libro quando seppe Vitaletti l'idea di fondo era di tassare non tanto o non solo le persone ma anche le cose l'idea evidentemente non Eva di abrogare le imposte personali progressive ma di individuale un ruolo la possibilità di fare politica fiscale anche con le imposte sulle cose
Ricordo che fummo a lungo demonizzati da una parte della sinistra finanziaria che considerava invece tutto questo profondamente negativo sembra che i termini siano appunto fortemente cambiati però una delle idee di fondo che mi sembrano presenti
Nel volume che stiamo discutendo è quello della legittimazione delle imposte sulle cose nel Codice civile l'energia è cosa
E ressa
L'energia elettrica ma fondamentalmente cioè questa intuizione della realista mantella energia quindi primo punto fiscale la legittimazione politica a morale solidaristica della e poi l'efficienza delle imposte sulle cose il secondo punto era l'idea del limite degli Stati nazione della difficoltà che hanno nel controllare la ricchezza l'immagine che abbiamo cercato di esprimere nel libero la fiera delle tasse era si è spezzata la catena politica fondamentale la catena stato territorio ricchezza un tempo gli Stati controllando il territorio con mezzi fisici le dogane o con mezzi giuridici di Monopoli dei cambi l'uso limitato della moneta
Controllavano la ricchezza che stava sul territorio perché ricchezza agraria o ricchezza industriale concentrata intorno alla grande macchina a vapore la cerniera
Controllando la ricchezza attraverso il controllo del territorio avevano il monopolio della politica levavano le tasse
Esercitavano la giustizia e disponevano in ordine tutti i fenomeni di trasformazione sociale avendo il dominio Gardena
La ricchezza si è liberata dagli antichi vincoli territoriali si è avverata la profezia di Violette la ricchezza volerà sopra il territorio gridiamo insisto Federica
La profezia di Marx alla territorialità si salva attorale interdipendenza globale
La catena si è spezzata mi invitava murare una riflessione giuridica quando studiavo io il Benedetto era un modo giuridico sopra strutturale per proteggere la produzione industriale che avveniva fisicamente nelle fabbriche
Attualmente il berretto ha cessato di essere un mezzo per proteggere giuridicamente la produzione è diventato esso stesso un mezzo di produzione un assetto che si scrive in bilancio e che circola come bene in serie
Tipico esempio giuridico di dematerializzazione
La riflessione la stiamo continuando con Giuseppe Vitaletti
Sempre fare ragionamenti Libia mezzo libri dovrebbe uscire un libro dal titolo nei prossimi giorni dal titolo un po'sinistro il fantasma della povertà
L'idea è che più o meno sempre quella del Occidente che vede la mi dematerializzazione finanziarizzazione ricchezza pende un processo per cui si esporta ricchezza essi importa povertà la esportazione della ricchezza avviene nella muoversi dei capitali occidentali verso oriente dove si trovano stock di capitale umano a basso costo e quindi utilizzabile nelle fabbriche
Avviene nel senso che la ricchezza resta impigliata nella rete finanziaria speculativa e quindi in un qualche modo fine a se stesso l'Occidente però importa povertà non solo perché vengono agli uomini
Nell'area del Mediterraneo ci sono le migrazioni fisiche ma per il fatto che importa il salari dell'Oriente importa i salari del statista e l'operaio l'impiegato dell'Occidente fino scelta vere salari che sono parametrati su quelli dell'Oriente perché viene messo nella competizione globale mai il capitale è stato capitale umano il lavoro è stato internazionale quest'come in questo periodo
A salari che sono standardizzati i quali dati su quelle dell'Oriente ma continua ad avere i costi accidentali
E questo è tanto più drammatico dal punto di vista politico per gli Stati che risentono di questo processo e hanno sempre meno sovranità finanziaria le finanziarie non vengono più decise dai Parlamenti ma dai mercati parlamenti gratificano
Tanto più uno Stato indebitato tanto più atteso in questa attacco no www due spunti di riflessione che ho trovato importanti nel libro e nella discussione che c'è stata qua il primo è quello della necessaria Sosa nazione levitazione delle potestate imposizione gli Stati nazione non ce la fanno più e quindi bisogna trovare dei livelli di tassazione superiore bisogna immaginare una potestà fiscale sovranazionale un passaggio estremamente difficile ma fondamentale il secondo è che l'oggetto della tassazione non sia più costituito non solo costituito da denaro ma anche da prestazioni in natura
E cioè a dire inutile chiedere del denaro a una multinazionale o un gruppo di multinazionali o al le multinazionali impiegate impegnate interessato è un settore che facciano loro direttamente dei piani di risanamento ambientale
Questi sono due punti ti ho trovato in qualche modo nel libro poi tante altre cose su cui riflettere
Senta
Seguendo il compito delle indicazioni del giurista per esempio
Il capitalismo e la i bilanci delle società di capitali nascono sul principio
Diceva Marx affetto venuto pagamento in contante uno a un ricavo illo definitivi zappando dalla merce prende il prezzo la nuova struttura della ricchezza i vincoli le sovranità che intervengono in questo processo impongono questo passaggio io do il bene prenderle cavo ma non sono sicuro di avere un reddito effettivo perché devo stimare quanto di responsabilità futura no e questo è un punto fondamentale cambia la struttura dei bilanci il modo di fare utile di fare dividendo
Il difetto anche altre cose
Un ultimo punto in qualche modo di attualità questo è poco giuridico e più filosofico ma ci tengo moltissimo
Sì gli Stati hanno poco risorse giusto che dovendo relazionare le impieghino nel modo migliore allora certamente il modo migliore per impiegarle in Occidente l'investimento in capitale umano allora è trovo abbastanza singolare che per esempio in Italia si ipotizzi la privatizzazione dei network pubblici
Esattamente probabilmente opportuna l'opposto e cioè a dire che infestano in atto pubblici perché la televisione è un mezzo fondamentale potentissima per fare formazione
Gli stati facevano enormi investimenti in formazione con le leve militare la Lezzi ammassa nello stato industriale dell'ottocento e del novecento faceva fare
A masse di contadini che stavano in molte città fondate nelle campagne per secoli in una settimana facevano il salto dalla civiltà agraria quella industriale il viaggio in ferrovia le scarpe la abitudine alla vita
In comune e quindi la preparazione del fatta Cino alla Fabbrica il lavoro standardizzato e tutte queste norme della fatica
Poi questo processo è finito sono finite le politiche militari degli Stati è finito il lavoro standardizzato nel senso della fine della fabbrica
Cambiata la condizione sociale per cui uno che va in caserma perdette nove di vita e non lo prende
E tuttavia gli Stati devono di nuovo investire in formazione che talmente non basta la sola scuola occorre qualcosa in più ecco la ragione per cui l'investimento in capitale umano gli Stati devono investire in formazione un'immagine il cinema non nasce quando i fratelli Lumière firmano il treno che entra nella stazione cioè filmano il fatto ovvero il cinema come travolgente fatto sociale nasce quando si capisce che si può creare il fatto ideale quindi si inventa la storia
è assurdo che noi vediamo in televisione dei nostri colleghi che di notte su RAI due fanno delle elezioni vere che vengono trasmessi bisogna inventare investire nella televisione pubblica Fondazione questo e capitale umano è ragionamento
Da fare trattando di questa materia
Sono partito con la citazione di un fatto personale finisco con l'accettazione di un fatto personale anzi di due il primo voi vedete in copertina che il professor Tirelli direttore del Dipartimento di economia pubblica e territoriale dell'Università di Pavia io non ero convinto di questo passaggio ero convinto che il vecchio glorioso e polverose Istituto di finanza dovesse continuare essere Istituto di finale
Devo dire adesso che ha visto giusto Joanne cioè a dire che è molto più Colletto in più opportuno questo tipo di cambiamento questo oggetto di interessi
Il secondo punto e molto più modesto che è un po'l'orgoglio intercedere dei provinciali di pellame nella capitale grazie
E quindi credo che i commenti già sentiti e abbiamo aggiunto stimoli esaltanti stimoli contenuti nel libro percorso museale li sentiamo come reagisce questi stimoli il dottor Razzi nella sua veste di presidente nazionale della lega ambiente
Il libro L'impronta interessante
Ha però qualcosa di irrisolto
Ma è come se mi mancasse qualcosa tanto per i miei gusti come quest'alcuni piatti non è così nonché uno risolversi presentata credo che questo qualcosa di risotto ma cercano di dirlo dopo sia il fatto che non affonda il bisturi nell'individuazione dei nemici
Dei dei nomi delle tendenze perché poi rischia di essere un po'troppo rarefatta il tipo di ananas il tipo di analisi del Gemelli conduce in questo libro è molto in sintonia con il dibattito che bandisce Legambiente
Siamo resi alcuni di noi sono reduce da un convegno sui rifiuti che si sta facendo una conferenza fratelli fioristi facendo a Roma adesso e il
La metodologia con cui affrontiamo la questione dei rifiuti ceppi Manzini risalto e appunto quella di concepire anche in questa occasione come un'occasione diciamo in cui la minimizzazione
Del della manipolazione della materia diventa un elemento centrale nella politica ambientale anche un elemento di qualità nei processi di prodotti e
Ci fu un altri autorevoli esponenti della gloriosa associazione Maccioni Carnate ce la Cannata ci massacra danni su questa questione
E la smaterializzazione come una delle chiavi su cui puntare che giustificano un po'questa affermazione che anche Colombo prima riprendeva e che c'è nel forte nel libro di Generali attraversa tutto il libro delle grandi ambizioni legittimate
Dal cambiamento in atto e da tendenza che possono essere intercettate ben dirette
Però è legittimo chiedersi perché anche questa nostra discussione è apparso un po'fuori dal tempo e dallo spazio un poco sulle nuvole
Non è riuscito a entrare nel vivo delle scelte del paese
E una dato appunto nomi e cognomi però io penso che questo sia perché non si capisce non si comprende fino in fondo ma Gerelli credo lo comprendo benissimo c'è una sorta pudore una certa riluttanza
A individuare poi i veri nemici
Prima quando uno fa delle tendenze fuori in un senso o nell'altro dei capi dell'Uganda
Quindi vorrei sgombrare il campo per comodità da alcuni questioni seppure di natura epistemologica che sono state sono poste in parte nel libro sono stati in parte infatti Zarate anche dal mostro
Presidente anche per verità che ha di fatto riferimento a una cultura verde ambientale che francamente non ho capito quale fosse non certamente a cura di Legambiente non so forse addirittura sbagliata
E ma anche il nostro presidente ha fatto accenni a alla in qualche maniera alla per esempio alla crescita
Come una componente fondamentale in qualche maniera e da difendere sempre e comunque
Della valorizzazione dell'uomo nonché piccoli dove sia utile capire bene anche nel libro c'è un riferimento al dibattito c'è stato intorno alla crescita zero no
E di nuovo intorno all'acqua alla questione dei limiti ora a parte il fatto che indubbiamente in alcuni casi c'è stata una forzatura nell'individuare tendenze catastrofiche limiti che potevano in qualche maniera essere modificati
è stato citato il caso che la qualità della recita che il pino alcuni inquinanti
è fortemente migliorata peraltro fortemente peggiorata basta pensare legno X oppure gli idrocarburi aromatici
Per capire come ci abbiamo guadagnato sulle su due ma se abbiamo rimesso su altri fronti quindi problemi sono un po'più complicate di come vengono presentati in alcuni per alcuni aspetti la cultura del limite una cultura un po'rozza e talvolta viene visto con una cultura diciamo costrittiva delle libertà umana che la fantasia umana invece non è così a volte avere dei limiti e quello che sviluppa al massimo le potenzialità umane
Io scherzando dico sempre che se non ci fosse stata la forza di gravità e limiti verso imposta non avremmo avuto le cattedrali gotiche
E questo è vero anche per avere una cultura dell'IMI di corretti alcuni limiti esistono le cifre limiti fisici sono limite territorio esistono dell'inutile demografici però sicuramente c'è stato un'enfatizzazione da culture e lingue però c'è un punto chiave
è la differenza fra crescita e sviluppo un tema che è molto chiaro H nata da questo punto di vista e cioè quando noi proponevamo e continuiamo a dire crescita zero
Non abbiamo mai ritenuto crescita zero poi non non è non è neanche USA altissimo in realtà perlomeno da Legambiente però non è stato mai inteso in questo senso in una società bloccata claustrofobica
Firma arrestata o se volete anche una crescita economica zero
Il problema è un altro non abbiamo sempre inteso puntano società in cui la crescita
Di inquinamento la crescita di manipolazione di materiali la crescita
Ma della della di quello che proprio lo stress dell'ambiente fosse minimizzata vorrei classe addirittura questo non è affatto in contraddizione col fatto che ci sia invece l'ESP zio di altre potenzialità e anche potenzialità economiche non è affatto detto è già accaduto che ci possono essere crescita economica anche a fronte addirittura di decrescita dal punto di vista del consumo di materiale differenza molto importante che dovremmo è sostanzialmente estranea
Alla cultura politica del nostro Paese e anche alla a volte anche la cultura economica la vulgata cioè l'idea che qui crescendo riuscendo si sommano cioè insomma sostanzialmente per dirla con uno slogan caro a Cannata pensiamo allo sviluppo senza crescita anziché una crescita senza sviluppo
E questo non è una un passaggio da poco anche in questo può sembrare un discorso astratto
Peraltro approfitto visto ci sono i signori della terza per dire che e anche bellissimo questo libro ci uscito nella in nei libri del tempo dalla terza che già è una bella collana neanche una un atto di coraggio ovvero il prodotto libro così bello per
Un discorso astratto se non entriamo ma lo faccio con grande rapidità nella materialità della situazione italiana al recupero di una cosa alcune cose quasi s'Longanesi
In Italia le cose che hanno procurato guai all'ambiente coincidono largamente con le scelte comparti economici i sistemi di interessi le lobby che hanno prodotto un'arretratezza del nostro sistema economico c'è una sovrapposizione molto forte faccio solo due esempi fra gli astri il ciclo del cemento
E una parte consistente dell'industria pubblica per esempio l'attività di Stato
Settori in cui il nostro Paese ha accumulato ritardi tecnologici competitivi a spesso quantità enormi di risorse a fronte di grandi devastazioni ambientali e spesso anche di grandi corruzioni il la quantità di cemento consumato in Italia non ha paragone con nessun altro Paese europeo il peso per questo comparto ha nella nostra economia non ha paragone con nessun altro Paese europeo
Perché questi se poi questi settori poi non solo e sono settori che sono sempre rimasti in qualche maniera
Al centro di tutte le politiche di tutti i soggetti io dico governo Berlusconi a mio avviso uno dei misfatti pregiudica compiuto è stato la famigerata legge sulla di sanatoria dell'abusivismo edilizio una delle poche cose buone che poteva fare una parte la riforma fiscale di Vitaletti e Tremonti anzi Tremonti soprattutto gaffe didattica fino alla vittoria e però la politico il condurla legge di sanatoria l'abusivismo edilizio è sicuramente in assoluta punto mi dà col peggio della prima Repubblica è uno dei grandi misfatti sono state condotte con Berlusconi apra in continuità per l'appunto quello che facevano i Governi precedenti
C'è un pregiudizio favorevole a queste scelte
Che sono scelte che rendono poco competitivo il sistema italiano e qui finisco per per dire dicendo due tre cose uno Colombo citava giustamente Dell'Orto in un in alcuni suoi passaggi io penso che per loro che viene stiracchiato un po'da un lato e dall'altro un po'da tutti
Abbia posto alcuni punti che sono perfettamente in sintonia con l'elaborazione che poi Gerelli facendo che perché se in bella meditati funi rifornimento utili elementi per Harper's concretizzare
L'IST gli stimoli che Gerelli fornisce nel suo letto cioè dello in buona sostanza in una parte del libro bianco cosa dici dice guardate signori che l'Europa
Non potrà essere competitiva con i paesi in via di sviluppo puntando sul basso costo del lavoro e sulla abbassamento delle norme di salvaguardia sociale ambientale
Su questo terreno
Non potrà mai competere con la Thailandia con la corre cetra e soprattutto si allineerà dalla sua cultura dalla sua identità per la sua da quella che è la sua storia
Se l'Europa vorrei essere competitiva nel mondo e utile al mondo aggiungo non solo complica ma anche utile dovrà puntare su altri fattori fattori che sono appunto collegati all'innovazione tecnologica alla qualità del prodotto
Alla alla all'Hull al all'utilizzare il meglio della sua tradizione in funzione delle tendenze che vengono individuate ora non è che questo disegno sia una verso su una re pubblicità del Società dei campanelli e il paese dei campanelli in cui tutti diventano i reduci felici alcuni sistemi industriali in parte questo percorso lo stanno facendo
La Germania del fattore qualità ambientale del fattore riduzione dei consumi di che di Energia del fattore innovazione tecnologica collegata ambiente ha fatto un formidabile fattore competitivo
E quando culla
Non più di un mese fa a Berlino dichiara basta con le parole in campo ambientale la Germania assume l'obiettivo di ridurre nel due mila cinque del venticinque trenta per cento le emissioni di CO due
Non sta solo procura certo certo quella gemelle Ester però anche con la Germania dell'Est siamo venticinque trenta per cento quando Italia non stabilizza neanche a livello attuale vi ricordate ma al centro sì sì certo quando introiettato un pezzo di Paesi dell'Est
Però sentita al conte Umberto Trisaia senz'altro fatti è una bella è un'unica sono cose con sé ma non è un atto solo di buona volontà e l'individuazione di un terreno di concorrenza di competizione
Non ci dimentichiamo che lo scherzetto delle marmitte catalitiche cioè il fatto che la FIAT si arrivati in ritardo rispetto al sistema tedesco il sistema giapponese all'introduzione palmette catalitica che non sono la panacea di tutti i mali ma insomma qualcosa se arrivano costerà al nostro Paese quindici mila miliardi
Non è un giochino da poco perdere questi beni allora su questo terreno credo che ci sia una profonda sottovalutazione anche l'attuale competizione del sistema Italia basata soprattutto sulla svalutazione della lira
E quindi sulla sfruttare impianti e tecnologie già esistenti senza nessuna scommessa sul futuro e a forte rischio per il nostro Paese
E però vi era questo rischio è necessario da subito ragionare in termini di Venezia come quindi torno alle cose al pezzo positivo tra riforma Tremonti indubbiamente ci sono un paio di passi devo recitare eh
No credo parto ma toglierli pensato quella letta ho presentato noi c'è pure tolto la parte sociale sempre concorrenza merito per da venti mila miliardi fatta dieci mila c'abbiamo una contraddizione apre però in ogni caso andava nella giusta direzione diciamo come come come come cosa però e qui viene vengono citare due passi del del del testo di gioielli riguardo al ruolo del mercato
Perché il ruolo del mercato può essere anche quello che aiuta nella direzione che verità poneva diciamo di non concepire sultan dopo rigide Perticari ma anche politica dal basso c'era questo fondamentalmente dipende poi persistente con cui lo comunica le priorità
A una organismo compressa come una società e da questo punto di vista indubbiamente il sistema del fisco del mercato al sistema centrale ora genere dice due cose sulle troverete voi così importanti dice uno
Guardate che il mercato non è uno strumento di dominio ma è uno dei più razionali strumenti di comunicazione cono possa avere per comunicargli scarsità
Prioritarie in qualche maniera due guardate che nessun mercato di Percy farà il bene dell'ambiente
Ma aggiungo nessun mercati perse farà aumenterà anche posti di lavoro o farà cose si tratta di comunicare in qualche maniera al mercato in un linguaggio che il mercato capisce le priorità che un Paese sita e quindi da questo punto di vista lo strumento fiscale lo strumento la politica dei prezzi è uno strumento centrale
La riforma l'ipotesi Tremonti che noi peraltro anche la Legambiente all'approdo un progetto appunto in questa direzione era centrata per esempio molto sulla partita dell'Energia con recita le sue legge un dato che mise chiarissimo come molti sanno oggi noi paghiamo il petrolio
Meno di quanto costava nel mille centosettantatré
Questo ha prodotto una forte disattenzione sui consumi energetici in tutti i Paesi industrializzati dell'Occidente in Italia in partiti tutti i Paesi non solo senza che l'Occidente evitare in particolare queste segnalata da cifre impressionanti
Nell'ottantuno la bolletta petrolifera italiana e il cinque virgola sei per cento del prodotto interno lordo nel novantuno e l'un per cento tutti intorno all'orto cioè pretende scorte scomparsa come un fattore di cui tenere conto ora è chiaro che in queste condizioni non si hanno politiche ambientaliste virtuose non si aiuta neanche quel processo di smaterializzazione innovazione che poi sta alla base del libro però per far questo e questo è un invito caldo Gerelli su cui concludo
è necessario appunto in qualche maniera sanare
L'irrisolto rapporto fra gemelli economista intellettuale e generali sotto segreta
Perché finanziera
Nel senso di queste cose qua non diventano delle cose concrete ma concrete veramente
Faccio un esempio pratico Scalfaro l'altro giorno a Agrigento ha detto delle cose un po'stimolato un dossier di Lennon presentato molto dure e serie sulla questione dell'abusivismo edilizio
Del suo legame con la mafia delle esigenze di legalità io al posto di barattare sentito fischiare nelle orecchie se ciò non è accaduto forse perché c'è qualche problema d'igiene intima del ministro Baratta ma il sottosegretario Gerelli quando le nobili parole egli le nobili elaborazione sono contenuti in questo libro incrociano la politica concreta che fa alza la voce legge il suo libro e agisce oppure pensa al prossimo libro
Grazie decrescono stimolante intervento credo che sia d'obbligo chiudere invitando al tavolo il professor Tirelli che se poi vuole anche assumerà le vesti del sottosegretario Gerelli si renderà ancora più felici
Per come economista ambientale e so che la penosità marginale dell'ascolto aumenta con il trascorrere del tempo quindi no volevo solo dire che per dirò poche cose dice per questo motivo siete anche perché sono un po'commosso dalla circostanza come Puerta ero libraria diciamo
Se io qui parlò soprattutto come professore visto che come tale ho scritto il libro mi sono molto divertito ascrive a voce sono stato molto contento lusingato dall'attenzione che si è dato
A questo volumetto questa sera e siccome sono ormai un vecchio docente sono legato ai miei principi e il principio fondamentale rimane Rai torte a riscrivere o morire
Dalle sollecitazioni anche critiche che è molto gradita questa sera vi invito alla discussione del prossimo volume per quanto riguarda il Gerelli inopinatamente segretario stia tranquillo
L'amico Ermete che faccio le mie battaglie non sono solo e quindi c'è tutto una serie di di di vincoli e di problemi che non è facile superare così come quando ci si mette al computer e si riesce a distillare delle idee più o meno buone
Li ringrazio tutti ringrazio i relatori sono molto contento anche delle critiche che mi hanno rivolto che appunto vi danno nuovo materiale di meditazione alla prossima volta grazie
è il caso di aggiungere nulla grazie a tutti gli intervenuti e buonasera