Puntata di "Referendum: appelli finali a cura di RAI1" di venerdì 9 giugno 1995 .
Tra gli argomenti discussi: Referendum.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 1 ora e 10 minuti.
09:30
10:01 - SENATO
8:45 - Camera dei Deputati
9:15 - Senato della Repubblica
9:20 - Camera dei Deputati
9:30 - Camera dei Deputati
11:10 - Camera dei Deputati
14:00 - Camera dei Deputati
9:30 - Evento online
10:00 - Roma
Referendum numero uno Scheda di colore giallo organizzazioni sindacali abolizione totale dei limiti per la costituzione delle rappresentanze Simec agli enti locali
Un milione di cittadini italiani ha sottoscritto tre quesiti referendari è una proposta di legge di iniziativa popolare che hanno come oggetto la democrazia nei luoghi di lavoro domenica noi vi chiediamo di dire il vostro sì a questi referendum
Perché il movimento dei consigli unitari CGIL CISL UIL perché dei delegati come me che sono iscritto al sindacato da ventisette anni eletti cioè da lavoratori e lavoratrici hanno proposto questi referendum e chiedono il vostro sì
Per tre buone ragioni la prima perché mentre peggiorano le condizioni di lavoro di vita di salario milioni di lavoratrice di lavoratori sanno di non avere la certezza di far contare la loro opinione sulle scelte che riguardano l'elezione dei rappresentanti nel luogo di lavoro il voto sugli accordi e condizionato la volontà del sindacato si vota se il sindacato vuole se non si vota abbiamo votato oggi sulle pensioni non abbiamo votato tre anni fa sulla scala mobile
E come dice il Presidente della Repubblica se un diritto è condizionato non è più un diritto la seconda
Perché la crisi degli anno Ottanta prodotto la frammentazione del sindacato oggi ci sono più di quaranta sindacati tra pubblico e privato
E il tre e sessantacinque per cento dei lavoratori non è iscritto a un sindacato quando però al sindacato decide lo fa per tutti ma rappresenta una minoranza che solo una minoranza dei lavoratori
La terza ragione
Il sindacato ancora legato a un quadro politico che ha segnato cinquant'anni della nostra storia
Un legame che impedisce oggi come ieri l'unità e l'autonomia sindacali perché non fa delle lavoratrici e dei lavoratori l'unica ragione della legittimazione del sindacato
Votando sì al quesito numero uno sia abrogata la parte dell'articolo diciannove e che consente così di aprire in maniera irreversibile certa la via per dare piena cittadinanza e diritti democratici nei luoghi di lavoro
Votando sì si rende obbligatoria la legge che affermi il diritto di eleggere le rappresentanze nei luoghi di lavoro con procedure democratiche che unifichino il settore privato il settore pubblico
Votando sì il sindacato si libera dei vincoli del sistema dei partiti affermando il diritto dei lavoratori e delle lavoratrici di essere loro l'unica fonte del potere sindacale
Infine io vi chiedo di non ascoltare gli inviti a disertare il voto
Noi sappiamo che la gente sa capire e sa distinguere e soprattutto che la gente sa che la democrazia fa bene votate e votate sì perché votando sì alla democrazia nelle fabbriche negli uffici si fa il bene dei lavoratori si fa il bene del sindacato e si fa anche del bene del Paese perché non c'è democrazia compiuta se essa non entra in ogni luogo di lavoro
Chiedo alle elettrici e agli elettori di votare no al referendum numero uno per poter garantire a tutti i lavoratori la possibilità di eleggere liberamente nei luoghi di lavoro i loro rappresentanti
L'articolo diciannove che si vorrebbe abrogare quello che consente a milioni di persone che lavorano di eleggere i loro rappresentanti nelle fabbriche negli uffici negli enti più di vedere così rappresentati i propri interessi propri diritti e di vedere tutelati i propri bisogni
Chi vuole abolire questo articolo vuole in verità costruire condizioni che porterebbero ad una frammentazione della rappresentanza sindacale
Verrebbero meno criteri certezze che oggi sono stati utilizzati nel corso degli anni per arrivare ad eleggere i rappresentanti sindacali
Le relazioni sindacali confederali con l'accordo del luglio del mille novecentonovantatré hanno avviato un processo di riorganizzazione della loro rappresentanza nei luoghi di lavoro con quell'accordo tutti lavoratori possono liberamente leggere a scadenze predeterminate di ogni biennali i loro rappresentanti possono essere letti tutti i lavoratori tutti possono presentare delle liste le liste che raccolgono voti hanno anche il diritto a vedere insediati i propri rappresentanti in questo modo le libere elezioni consentono a chi lavora di avere un organizzazione che in grado di tutelarli
Oggi questo accordo ha bisogno di essere trasformato in legge
Perché alla soluzione contrattuale si deve accompagnare anche una soluzione legislativa che dia la stessa possibilità anche alle piccole impresa e lavoratori dei settori frammentati
Una legge è stata discussa e approvata in Senato questa legge poi passata alla Camera
E lì è rimasta bloccata ha trovato l'ostruzionismo tra l'altro dei promotori del referendum per l'abrogazione dell'articolo diciannove perché in verità costoro non vogliono libere elezioni non vogliono dare a tutti la possibilità di eleggere i propri rappresentanti
Vogliono semplicemente cancellare un diritto attraverso la cancellazione della legge
Perché la legge venga varato e perché ci sia una riorganizzazione utile per tutti
Perché ognuno abbia disposizione uno strumento è un'occasione nella quale esprimere liberamente col voto i propri rappresentanti bisogna mantenere in vita l'articolo diciannove
L'articolo diciannove deve vivere fino a quando questa legge non sarà pronta non sarà varata anche dal secondo ramo dal Parlamento cioè dalla carriera
Fino ad allora è utile che rimanga la situazione in essere
In modo tale che non ci sono vuoti e che in questi vuoti non si infilano organizzazione di comodo associazioni filo padronale oppure sindacati corporativi che difendono soltanto interessi di breve periodo
Per questa ragione io credo indispensabile votare no al quesito che viene sottoposto al nostro giudizio con il referendum numero uno
Riferendo me numero due schede di Colonia boria organizzazioni sindacali abolizione parziale dei limiti per la costituzione delle rappresentanze sindacali aziendali
Che le spettatrici telespettatori
Siete chiamati domenica undici a votare
Vi chiediamo di votare sì
Per abrogare una parte dell'articolo diciannove dello Statuto dei lavoratori
Affinché la democrazia nei luoghi di lavoro che tanta parte della democrazia nel nostro Paese
Abbia regole precise
Attraverso una nuova legge il massimo tribunale del nostro Paese la Corte costituzionale
Ha dichiarato illegittimo questa parte dello Statuto dei lavoratori
Va sostituita come una legge già approvata dal Senato e che le forze conservatrici hanno impedito che diventasse definitiva alla Camera dei deputati
La democrazia nei luoghi di lavoro il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori di eleggere ogni tre anni
Con voto segreto e con sistema proporzionale i loro rappresentanti e la condizione per poter contrattare sui luoghi di lavoro gli orari le condizioni di lavoro le loro retribuzioni
Lo hanno fatto oltre due milioni
Di lavoratrici e lavoratori nell'ultimo anno
Noi vi chiediamo di votare sì perché questo diventi un diritto per quasi venti milioni di lavoratori e di lavoratrici delle grandi come dei piccoli luoghi di lavoro vi sono forze conservatrici che dicono che attraverso l'abrogazione di questa norma
E la democrazia vi sarebbe frantumazione vi sarebbe il crescere dei sindacati gialli
Non corrisponde al vero non a caso dove hanno potuto votare hanno votato per il novantacinque per cento per le grandi confederazioni
Noi vi chiediamo di votare sì
Perché sia regolato per legge che i contratti aziendali quelli nazionali che reggono le vostre condizioni di lavoro siano sottoposti sempre al voto al nostro pareggio parere
Come avete fatto nei giorni scorsi andando a milioni a votare sull'accordo delle pensioni questo deve diventare un diritto può essere fatto battendo le forze conservatrici che hanno impedito
Da dieci anni di approvare una legge ed è per questo che centinaia di migliaia milioni di lavoratori
Hanno raccolto le firme per i referendum e per due proposte di legge di iniziativa popolare votate sì a favore di questa legge firmata da milioni di lavoratori
Vorrei
Io faccio parte del comitato Leno sui referendum anzi sindacale
Vi chiedo di votare no al referendum numero due
Senza addentrarmi sulle questioni tecniche
Il referendum numero due
A al centro una questione fondamentale che quella della rappresentanza e della rappresentatività
Poi il referendum numero due
Si vuole di fatto abolire un concetto di rappresentatività
Che la base di riferimento l'essenza il cuore della democrazia praticata in tutto il mondo occidentale
Una democrazia praticata vacilla cade Europa e praticata dai sindacati in Italia
Quindi votare no al referendum numero due significa rifiutare una richiesta di abrogazione di una legge
Che dice proprio questo
Che c'è una valutazione delle responsabilità e dei ruoli del sindacato secondo il principio di maggiore rappresentatività
Abrogare questa norma
Significa entrare in una dimensione anarchica in cui non serva a nulla votare non serve a nulla iscriversi al sindacato in pratica si entra in una zona in cui non c'è
La governabilità né nei sistemi economici né nei sistemi sociale è un referendum grave
Incomprensibile
Ed anche inaccettabile
Perché tocca appunto l'essenza del modello di democrazia praticato in tutta Europa e tutto il mondo occidentale
Io avrei diritto di parlare tre minuti
Non lo farò perché credo
Che non servono tante spiegazione
Sinceramente mi dico che il problema è questo del modello di democrazia per difendere questo modello di democrazia io vi chiedo di votare no al referendum numero due
Scheda di colore grigio organizzazioni sindacali abolizione dei pontili attribuiti al presidente del consiglio per stabilire quali siano le confederazioni e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative
Sono qui per chiedervi di votare sì al referendum numero tre infatti è singolare che si attribuisca il compito di definire i criteri della maggiore rappresentatività
Ad un accordo tra due parti delle quali una è sindacato è essa stessa destinatarie dei risultati applicativi di quei criteri
E che perciò è interessata a non mettere in discussione le posizioni acquisite con la vecchia normativa
Del resto alcuni giuristi ritengono addirittura incostituzionale questa norma
Perché hanno i del comitato per il sì interessa l'abrogazione della norma perché siamo convinti che nel pubblico come nel privato noi abbiamo bisogno di una buona legge che riconosca lavoratrici e lavoratori il diritto di scegliere liberamente
Sulla base di elezioni democratiche i propri rappresentanti per la contrattazione decentrata
E che riconosca la maggiore rappresentatività dei sindacati sulla base del consenso raccolto in queste elezioni
Qualcuno dice che questo favorirebbe la frammentazione delle rappresentanze sindacali e quindi l'ingovernabilità dei posti di lavoro
Noi siamo convinti del contrario
L'elezione di un organismo di rappresentanza sindacale unitaria è legittimato dal voto dei lavoratori supera proprio la frammentazione della pratica contrattuale che è già presente oggi soprattutto nel pubblico impiego
Dove esistono molti sindacati autonomi tutti abilitati a costituire rappresentanze sindacali aziendali
Altri temono che l'abrogazione dell'articolo quarantasette contribuisca togliere forza al sindacato confederale CGIL CISL e UIL
Noi siamo convinti che invece è una buona legge che permette al sindacato di verificare il consenso tra lavoratrici e lavoratori ne accrescerà l'autorità del resto questo è già dimostrato laddove per accordi tra le parti si apre ceduto ad eleggere le rappresentanze sindacali unitarie e dove sindacato confederale ha avuto un grande consenso
Vogliamo che una buona legge generalizia pratica delle l'azione delle boh e rappresentanze sindacali unitarie senza riservare prioritariamente quote a nessun sindacato perciò vi chiediamo di votare sì perché negli uffici nelle scuole nei servizi pubblici i lavoratori e le lavoratrici possano decidere autonomamente chi li deve rappresentare e passano così controllare le proprie condizioni di lavoro
Un sindacato democratico e lavoratori motivati sono una garanzia per l'efficienza dei servizi perciò conviene cittadini votare sì al referendum numero tre scheda grigia
Bisogna votare no per respingere l'attacco al sindacato un sindacato forte che abbia tanta tensione il criterio della maggiore rappresentatività nasce dalla versioni dal consenso dei lavoratori e delle lavoratrici dei pensionati delle pensionante
è importante votare no proprio per dimostrare che questo sindacato è in grado di affrontare le questioni di questo Paese le questioni più importanti a partire da quelle della pubblica amministrazione da cui nasce questo referendum per la sua efficienza per dare servizi migliori ai cittadini ma anche per tutte le altre questioni per fare la lotta all'inflazione
Per fare una battaglia per il lavoro e l'occupazione in particolare nel Mezzogiorno votando no si conferma questo ruolo dal sindacato la sua azione
La sua decisione per contribuire a fare uscire questo Paese dalla sua crisi per determinare le condizioni di una vera giustizia sociale e allora il no è importante e significativo
Significa dare questo contributo di chiarezza riaffermare le ragioni della solidarietà contro le ragioni dell'egoismo contro la ragione dell'individualismo
Votando Rossi respinge
Tutti coloro che vogliono invece un sindacato più debole più frammentato più diviso
Noi dobbiamo unire questo sindacato italiano noi dobbiamo fare in modo che esso sia più forte
Che esso comprenda i deboli di questo Paese vogliono togliere i diritti dei deboli i diritti di poter finanziare iscriversi a qualunque sindacato in piena libertà in piena adesione potenziare
L'associazionismo sindacale significa potenziare la democrazia significa determinare quelle condizioni che hanno permesso
A questo Paese di fare tanti avanzamenti sociali che oggi vorrebbero togliere che oggi vorrebbero riportare indietro Piero perché ritengono che questo sindacato dà fastidio svolge un'azione importante significativa allora questo appello è proprio una riconciliazione votiamo no
Per fare in modo che tutti questi che hanno queste intenzioni vengano sconfitte votiamo no per determinare una condizione anche più visibile più importante
Se abbiamo bisogno di qualcosa di forte il sindacato può garantirci quest'impegno questa tutela
Dei deboli nel nostro Paese può fare in modo che anche loro abbiano una voce perché è un grande sindacato molto rappresentativo che unisce i lavoratori e lavoratrici i pensionati del pensionato di questo Paese può svolgere questo ruolo se invece vincessero i sì si frammenta si suddivide vincono le corporazioni vincono i forti respingiamo
Questo attacco determiniamo una vera condizione per costruire in questo Paese una democrazia che vede un grande sindacato istituzioni che funzionano
Il sindacato che funziona che svolge il suo ruolo che ha il consenso e lavoratori che fine finanziato liberamente da tutti coloro che vogliono aderire a questo grande sindacato nel nostro Paese
Riferendo un numero quattro Scheda di colore rosso soggiorno cautelare abolizione del potere del procuratore nazionale antimafia di ordinari di soggiorno cautelare
Il referendum sul soggiorno cautelare è molto importante vuole abrogare un istituto che la lega e settecento mila cittadini che hanno sottoscritto il referendum ritengono inutile
E anche da noi inutile perché non serve a nulla
Nell'azione di contrasto contro la penetrazione della mafia che noi vogliamo De Rita rafforzare e lo è fondamentalmente per un ordine emotivo squisitamente tecnico è assolutamente assurdo pensare di potere impedire le attività dei mafiosi più pericolosi spostandoli lontano dal luogo di residenza
Oggi che tutti possiedono facilmente dei telefoni cellulari e quindi possono mettersi in contatto con le organizzazioni mafiose di appartenenza
Si è rivelato in realtà il soggiorno cautelare e in precedenza il padre del soggiorno cautelare il soggiorno obbligato un istituto molto pericoloso che ha favorito
E ormai storicamente provato la penetrazione della mafia al nord al centro e nelle aree non mafiosi Zatta del sud
Per questo motivo c'è stata una sollevazione popolare in tutti quei Paesi che si sono visti paracadutare dei mafiosi che lo Stato centralista deciso non si sa in base al quale scelta di mandare in questo o in quel comune soltanto la lega ha rivelato l'elenco tenuto preziosa mente segreto dal ministero degli Interni
Dei cinquecento quindici comuni celti senza che neppure i sindaci lo sapessero per ospitare pericolosi mafiosi tutto questo non deve più succedere
Tutto questo non succede in nessun Paese d'Europa solo in Italia si esporta la mafia si esportano i più pericolosi mafiosi con istituti come il vecchio soggiorno obbligato e oggi anche col pericolo rappresentato dal soggiorno cautelare
Queste sono le ragioni vere non quelle che vengono pubblicizzate dai mass media
Che vogliono far credere agli elettori che questo referendum voglia indebolire i poteri della procura antimafia nulla di più falso quello che si vuole invece ottenere è l'applicazione di un principio che è tipico di tutte le società e di tutti gli stati veramente liberi democratici e perciò federalisti quello dell'autonomia e dell'autodeterminazione di tutti i Comuni
A nessuno dei quali può essere imposto di dov'ero ospitare controvoglia e in forza della legge della legge dello Stato centralista il soggiorno obbligato ora cautelare di pericolosissimi soggetti perché ricordiamo
Che qui l'istituto del soggiorno cautelare può mandare via casa dei pericolosissimi mafiosi in procinto di effettuare stragi
Estorsioni rapine altri gravissimi reati
Buonasera per il referendum relativo al soggiorno cautelare io ritengo che si debba votare no e questo per due fondamentali ragioni la prima riguarda la
Gli stessi motivi che sono stati addotti dai proponenti questo referendum motivo sarebbe quello di evitare l'asportazione della criminalità
Ma per l'esportazione della quinta si intende una massiccia esportazione di criminalità quindi un fenomeno largo quale fu creato
Dalla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno
Prima che fosse eliminata la norma che consentiva
Di esportare le persone di rinviare le persone in un comune diverso da quello di residenza ma ormai son ben sette anni che questa norma è stata abrogata del mille novecentottantotto è stata eliminata questa possibilità
E quell'istituto consentiva vastità di applicazione questo è completamente diverso si tratta di un istituto di trovava applicazione ma non per questo indispensabile perché in quei rarissimi casi si tratta di impedire delitti gravissimi
Diritti di stragi e delitti di omicidio delitti di sequestro di persona
Rapina estorsione detti materia di armi terrorismo e così via
I casi nei quali è stato applicato il soggiorno cautelare
Su uno delimitati in circa tre anni se ne contano circa undici una decina in altre parole
Ben pochi dunque per creare una vera e propria esportazione di criminalità
Ma si tratta invece di proceduto importantissimo perché preclude che si possono commettere questi delitti in quanto interviene il procuratore nazionale antimafia inviato l'altro provvisoria dopo una recente sentenza della corte costituzionale
Quando ci sono motivi oggettivi per ritenere che certe persone stiano per si accingono a commettere quei gravissimi delitti ed è indispensabile per impedire che si commettano che queste persone siano staccate sradicate dal luogo nel quale prospera l'associazione criminale alla quale appartengo la seconda ragione è che non si può invocare logicamente una un inconveniente nelle modalità esecutive per eliminare un istituto che invece di grande importanza come Foggia ricordato nato nel mille novecentonovantadue dopo le stragi di Capaci e di via D'Amelio
è stato conservato nel novantatré malgrado interventi modificativi
Te è stato conservato dalla Corte costituzionale e da un'efficacia provvisoria perché non può durare più di un anno e dunque non può certamente comportare una esportazione di criminalità
Mentre è indispensabile per difendere la società
Buona sera
Referendum e numero cinque Scheda di colore arancione
Sistema radiotelevisivo abolizione della concessione del servizio pubblico ad una società direzioni tanto tali partecipazioni pubbliche in dell'appartenenza obbligatoria allo stato delle azioni penali
Questo referendum vuole eliminare due gravi anomalie
Infatti non solo attualmente viene riservata ai scusi scusi la mente a una società a partecipazione pubblica la concessione del servizio pubblico radiotelevisivo ma persino la titolarità delle azioni cioè la proprietà delle della RAI per oggi esclusivamente in mano Allo stato al ministero del Tesoro siamo in pieno statalismo anche se tutti oggi si dicono liberisti
E quindi è la RAI rappresenta un po'da questo punto di vista un residuato storico di un passato che ci vogliamo lasciare dietro le spalle quando lo Stato facevo di tutto nel nostro Paese per cinepanettoni
Ecco noi riteniamo invece che ci debba essere meno Stato e più privato cioè più efficienza più managerialità
Nella gestione e quindi anche nella proprietà della Rai perché dalla proprietà dipendono in tutta evidenza i criteri di gestione l'oculatezza della gestione
Criteri che vengono dal settore privato e che consentono all'azienda di stare al passo coi tempi e di modulare i propri interventi la stessa organizzazione sul territorio in maniera più efficiente più aderente alla realtà
Composita del nostro Paese anche a quei sacrosanti principi di autonomia di decentramento e di federalismo che stanno molto a cuore alla lega
Che cosa vuol dire il federalismo nei confronti del sistema pubblico radiotelevisivo Cini ficca avere delle direzioni decentrate significa far contare di più le sedi periferiche
E quindi anche l'informazione a radio televisiva regionale che oggi è un po'la cenerentola della Rai
La privatizzazione Poyet mette fine a quel sistema monopolistico che oggi i impera nel settore pubblico
Consentendo quindi criteri di gestione scelte dettate da motivazioni che ci provengono dall'industria privata quindi scelte di modernizzazione e di efficienza mentre nella vecchia RAI ispirata e riempita di raccomandati dei partiti prevalevano criteri di gestione il prevalgono tuttora
Improntati a criteri molto diversi con questi criteri si fanno i buchi che poi il sistema pubblico deve ripianare prendendoli dalle tasche dei cittadini e degli utenti
Come la privatizzazione si inserirebbe invece finalmente anche della RAI criteri di gestione sana intesa al risparmio e quindi alla vera modernizzazione alla realizzazione degli utili perché no anche la RAI può e deve fare degli utili
I quesiti che sono sottoposte domenica voi lettori sono attraenti sono troppi ma uno è davvero importante
Io so che qualcuno di voi ha tentato di non chiedere tutte le schede
Però io vi invito a chiedere la scheda numero cinque quell'arancione e ammettere un bel no su questa scheda per salvare l'azienda RAI che è un'azienda del servizio pubblico
La RAI è una grande azienda televisiva è un'azienda che tutto il mondo ci invidia
è un'azienda Sanna
Qualcuno dice che è passivo e non è vero nel mille novecentonovantaquattro la RAI è un'azienda che ha chiuso i suoi conti in attivo
Chi ha proposto di abolire la regola che impedisce agli interessi privati di entrare in RAI pensa in questo modo fa dicendo questo che così facendo la RAI funzionerà meglio e avrà contenuti migliori
Per me questo non è vero anzi io credo tutto il contrario io sono convinto che una volta entrato in RAI
Il capitale privato l'interesse privato porta in un tempo più o meno breve allo smembramento di questa azienda e probabilmente alla sua fine alla fine dell'azienda che oggi in Italia tutela servizio pubblico
è in qualche modo la sottoposizione del la Rai all'interesse commerciale e privato sarebbe la fine del servizio pubblico ma sarebbe soprattutto la fine di contenuti
Pensati nell'interesse della gente e non nell'interesse degli sponsor ecco perché bisogna votare no sulla scheda arancione
Noi abbiamo bisogno di molte televisioni anche di molte televisioni private abbiamo bisogno di molte e forti aziende televisive di un vero pluralismo
Ma fra queste tante forti aziende televisive io credo che un'azienda pubblica che curi in Italia il servizio pubblico sia indispensabile
I romani scolpì vanno Néill bassorilievi le loro storia gli artisti del Rinascimento hanno dipinto quadri stupendi che stanno agli Uffizi
Sono due modi di comunicare di due epoche diverse oggi noi comunichiamo con le televisioni
Se noi vendiamo la RAI all'interesse privato è un po'come se vendessimo i quadri degli Uffizi ai privati ecco perché bisogna dire no al sarà alla a chi propone la entrata del capitale privato in RAI la RAI e la banca di cinquant'anni di storia italiana votiamo no per difendere una grande azienda
I suoi posti di lavoro la sua capacità di competere con le forte televisioni internazionali
Domenica votate no
Sulla scheda numero cinque quella arancione
Riferendomi al numero sei Scheda di colore rosa commercio pianificazione abolizione dei poteri dei comuni in materia di pianificazione della vendita al pubblico
Tamil che amici buonasera e questa sera ve lo dico subito
Comparirò per quattro volte tre minuti
Ogni volta dovrei trattare un tema specifico di uno dei nostri quattro referendum
Ma ogni volta io cercherò di ribadire una informazione di chiarire quello che sta accadendo e quello che può accadere domenica e quello che non vogliono che accada
Voi sapete che un referendum significa voler cambiare qualcosa
E dire no a quel referendum vuol dire non voler cambiare qualcosa
Tutti dicono quanti referendum ma vediamo quali
D'altra parte partiti partitocrazia lo sapete bene hanno sempre odiato i referendum hanno fatto qualche volta buon viso a cattivo gioco da vi ricordate sul divorzio
Vi ricordate sul finanziamento pubblico dei partiti di tutti quelli che adesso che di nuovo sono nostri amici e nemici
E quante volte non ci avete votato alle elezioni ma poi siete stati contenti di ascoltarci nel referendum
Allora prima questione la gente non capisce l'agente sisma arriva poverina no noi ricominciamo col dire subito questo sui dodici referendum noi vi chiediamo di dare nove essi e tre no ma è semplice nelle prime nove Schede che sono numerate questa volta la scheda uno due tre quattro cinque sei sette otto e nove sì
Nella dieci undici e dodici no
Nove sì e Trenno adesso vediamo perché e vediamo che cosa riguarda ecco per esempio questo referendum
Adesso sentirete come in papocchi hanno come complicano le cose anche per il divorzio il finanziamento pubblico hanno paura del sì sì no no è l'ora di dicono tante cose su questo è chiaro
Le licenze di commercio noi non vogliamo più che siano date dai sindaci dagli assessori dai partiti con i loro criteri
Vogliamo che chi vuole tentare l'impresa commerciale gli ambulanti non gli ambulanti dei giovani con i soldi di papà con i loro con quelli che hanno messo da parte
Dei pensionati vogliamo che siano autorizzati a farlo e netta delle loro negozietto di fianco a quell'altro
E se uno di quelli va male ed è a questo punto chiude quello che funziona meno bene
Abbiamo finito il tempo sia questo ci vediamo fra poco
Il mio non è un appello ma un invito a riflettere e a fare poi il conto su che cosa andiamo a decidere con il voto
Questa di fronte a
Referente referendum che pongono domande molto Cyprien sibilline in gran parte quando si tratta di situazioni di problemi con complesse occorre valutare la le conseguenze di questo voto si dice che tende a modificare radicalmente vicino ad abolirla
L'alto alla legislazione sul commercio e questo servirebbe per raggiungere l'obiettivo di un mercato molto concorrenziale di un mercato molto aperto molto più libero di quanto non sia oggi
Il che poi non è esattamente non corrisponde questa la realtà perché il nostro mercato è molto vivace la concorrenza è forte
E il il
Il servizio al consumatore
Avanza giorno per giorno viene migliorato e viene offerto alle condizioni migliori
Questo perché ma il nel compresso ecco della situazione occorre che se vogliamo garantire ulteriore sviluppo che visione delle regole ben precise un mercato senza regole che è un mercato fuorilegge
E queste siamo indotti a usare questa espressione se consideriamo e vuole considerate perché non era mai tutte le città i paesi le piazze e le vie sono occupate da abusivi
Che sottraggono attività ai commercianti che sono in regola con nei confronti dello Stato e dei consumatori e certamente non aiuta
Allora noi chiediamo che la se viene deve essere una revisione queste nessuna revisione profonda che deve tenere conto di una serie di
Esigenze in questo momento e siamo a sta attraversando una fase delicatissima qualcuno chiama rivoluzione del commercio perché è in atto un il progetto complessivo di ammodernamento di ristrutturazione e di maggiore efficienza se eliminiamo le attuali regole senza sostituirle con altre più conducenti all'obiettivo generale
Lo facciamo perché aprire le porte ai nostri concorrenti d'Oltralpe che sono già entrati e che fosse vogliono e possano veramente creare grandissimi problemi ed eliminare una serie di presenze da parte degli imprenditori italiani
Su questo ecco perché noi vi diciamo votare no votare no al referendum che vuole soltanto cancellare delle regole senza sostituirlo
Referendum e numero sette Scheda di colore verde chiaro organizzazioni sindacali abolizione delle trattenute sul salario dei contributi sindacali
Beh diciamo per l'esattezza abolizione dell'obbligo per legge agli imprenditori ai padroni
Di tratti nere dalle nostre buste paga o pensione a vita a vita a meno di disdette anche voi dovete fare
Le quote di iscrizione al sindacato quindi come vedete è chiaro è una piccola cosa non è non è che vogliamo abolire questo è punita indagati sono furibondi
Noi vogliamo semplicemente abolire l'obbligo per i milioni di piccoli imprenditori di negozi e di altri di fare gli esattori sulle nostre buste paghe Linz sulle vostre pensioni
Delle duecento mila cento mila trecento mila cinquanta mila lire che si prendono e in che chiamano iscrizioni e lo sono a vita scusate neanche questo non è semplice
Pensate se lei manteniamo per questi questa norma vedrete che anche i partiti che tornano ad essere importanti anche loro non vorranno più le iscrizioni al ogni anno sarà ogni tre ogni quattro avvinta
Lo sapete lo sentite che il nostro problema è che d'un tratto credevate che ci fosse la Seconda Repubblica
E vi trovate con una partitocrazia ancora ormai più che Asinara più fascista di quella di prima non comprendiamo più niente
E il ritorno in dieci da tutte le parti e quegli altri e poi si chiamano posto più questo posto quest'altro posto su e si ritrovano insieme
Non è forse vero non occorre che voi vi aggirate allora e vero o no
Che per questi sindacati amici Anno Duemila miliardi e più più altre migliaia di miliardi quaranta mila distacchi sindacali sono sindacati che diventano deboli come espressione se volete della difesa sociale
Sono divenuti e diventano sempre di più di Stato rivedete abitano nelle televisioni questa sera stiamo a parlare comperate all'altra parte non so chi sarà tranquillo sereno e adesso vedo io loro vivano
Nei telegiornali ogni giorno nei telegiornali con otto dieci venti milioni di ascolto e qui noi dobbiamo stargli a spiegare
Allora ecco loro hanno tre mila miliardi dalle nostre tasche volete o no telefonare a questo numero
Per dare il contributo per queste battaglie di libertà di liberazione nella quale l'adesione si guadagna anno per anno lotta per lotta annerito per merito e questo o no il modo per avere grandi partiti grandi sindacati vendiamo Gysi degli angeli andate a votare perché questo importante mi convincono che invece la gente non vuole andare
Spero che non inviate da mi raccomando adesso all'altra puntata fra pochi minuti grazie
Io parlo contro il referendum numero sette
Vi chiedo due minuti di pazienza per ascoltarmi perché un referendum assai assai delicato
Rispetto al quale ci deve essere la massima attenzione e responsabilità di ciascuno di noi
Il referendum Romolo Sezze quello sulle quote sindacali
è stato promosso da club Pannella ed è appoggiato da Forza Italia ed Alleanza nazionale
E a un referendum che viene presentato
Come referendum a favore dei sindacati
Per rendere i sindacati più democratici
Queste sono le motivazioni che vengono presentati sono parole imbroglione esche
La verità è un'altra ed è molto più semplice e l'hanno detta proprio loro i promotori
Quando c'era la battaglia per l'accettazione del referendum la Corte costituzionale hanno detto esplicitamente
Ora che passa questo referendum e viene sottoposta al voto
Noi vogliamo vedere come i sindacati italiani la UIL la CGIL la CISL
Senza soldi faranno più le manifestazione come della che hanno fatto sulle pensioni
Quindi lo scopo non è quello della democrazia che sono parole ripeto imbroglioni escono scopre molto semplice e cercare di privare il sindacato dei mezzi finanziari
Che lo rendono forze libero ed indipendente del nostro Paese
Parlano abusivamente di libertà e di democrazia
In tutta Europa ed in tutto il mondo occidentale
Esistono sistemi uguale ai nostri ci sono le imprese in alcuni casi addirittura le banche
Che fanno il servizio di riscossione per conto dei lavoratori
In Italia si vuole abolire
Perché si pensa che attraverso questo si sopprime il sindacato italiano
Cioè si sopprime un pezzo fondamentale della democrazia che abbiamo praticato e costruito nel nostro Paese
Naturalmente perderanno
Perché hanno già perso la coscienza dei cittadini democratici del nostro Paese
Hanno perso nella coscienza di tutti coloro che credono nella libertà che credono nella funzione sociale della solidarietà nei diritti dei lavoratori nella coscienza e tutte queste cittadini hanno perso loro vogliono perdere vogliono vincere
Con il vostro sì
Su un disegno di leggi io vi chiedo di votare no
E sconfiggere un disegno politico che contro il sistema democratico abbiamo creato
Ricevendone numero otto Scheda di colore azzurro elezioni del sindaco e del consiglio comunale nei Comuni con più di quindici mila abitanti abolizione del sistema del doppio turno con ballottaggio per l'elezione del sindaco ed estensione del sistema del turno unico oggi previsto per i Comuni fino a quindici mila abitanti
Buona sera di nuovo e siamo alla terza
Del questi forme di appello
Io voglio dargli un altra informazione invece e così devo fregare la disinformazione scusate la franchezza
Nelle segreterie comunali vi aspettano urgentemente diciotto altre domande referendarie
Sono troppe amici non sono molte ma non sono troppe perché odiano perché non vogliono che lo sappiate pensateci un istante
Leggi che aspettano da dieci quindici anni a non esser fatte
Dai partiti dal Parlamento ripartiti cose urgenti come queste miglioramenti veri che però i partiti non vogliono il cittadino può con un minuto del proprio tempo con un segno cambiarie la sorte del paese cambiare la propria qualità della lite
Quello che i partiti non riescono a fare e lo vediamo con i loro ragionamenti contorti con le loro menzogne coni dei volti le brutte menzogne
Cosa vogliamo con questo nostro referendum vogliamo rafforzare una riforma che era un progresso ma che rischiano di riassorbirsi i partiti noi ascoltate bene
Voliamo che con una sola segno possiamo leggere il nostro sindaco e la lista del sindaco cioè la maggioranza del consiglio comunale
Con la nostra riforma devono scomparire le liste di partito con i quali anche Rutelli e gli altri
Devono fare i conti anche se non lo dicono perché sono espressioni
Oggi nel loro governo di queste liste ne dicono in due turni si vota meglio di più più consapevole no no no no un sindaco deve dimostrare di essere un sindaco che sa governare e fare che cosa
Fare la lista del sindaco il partito del sindaco e noi andiamo a votare la lista del sindaco il partito del sindaco con il sindaco con un solo tratto di matita e poi tutte le liste di partito gli altri non potranno più presentarsi ed è questo che non vogliono il resto sono chiacchiere sono chiacchiere di tessili votate con un solo tratto di penna ed è una grandissima riforma
Non più liste di partito ma il sindaco e il partito e la lista del sindaco le città rese hanno voi e tolte partite
Buona sera sono qui a sostenere le ragioni del no nel referendum numero otto quello che riguarda l'elezione dei sindaci per una ragione semplice in Italia sosteniamo che ci sono ed è vero tante leggi che funzionano male
Questa che si vuole smantellare è una legge che nell'opinione di molti se non proprio di tutti funziona bene e la legge che ha fatto eleggere i sindaci direttamente dal popolo in base ad una votazione maggioritaria con il doppio turno
Quelli che propongono il referendum dicono è vero funziona questa legge le maggioranze sono stabili i sindaci possono essere giudicati ti piacciono a chi non piacciono chi li ha votati che non li ha votati però le città finalmente sono governate ma noi dicono i promotori del referendum vogliamo migliorarla e togliere di mezzo i partiti che già troppo condizionano queste scelte
Io rispondo non è vero
Perché il sindaco oggi viene eletto direttamente dagli elettori se passa il sì io difendo il no in questo referendum se passasse il sì diventerebbe di nuovo capolista di un partito o di una lista e soprattutto il sindaco sarebbe in gran parte dei casi un sindaco di minoranza con turno unico con l'elezione a un turno solo non avremo sindaci votati dalla maggioranza degli elettori perché già oggi
Con il doppio turno
Uno può essere letto non torno solo
Prende la maggioranza degli elettori alla prima tornata elettorale ma se non prende la maggioranza dei suoi concittadini c'è il ballottaggio e ballottaggio una cosa positiva ve lo ricordate quello di Roma tra me e Fini o di Napoli tra Bassolino e la Mussolini o di Milano e così via di Torino
Il ballottaggio fa discutere
Fa riflettere
Fa emergere due candidati non i partiti e li fa emergere con le loro idee le loro personalità le loro proposte su cui saranno giudicati invece i partitini
Quelli dell'uno del due per cento peseranno di più con turno unico perché con turno unico un sindaco eletto amari col trentacinque con trentadue con quaranta se gli va bene per cento dei voti nella gran parte dei casi io ad esempio sarei sindaco anche con turno unico di Roma ma avrei preso il trentanove e rotti per cento e non la maggioranza assoluta dei romani sarei più debole ecco perché noi vogliamo con il no
Difendere una legge che funziona non fare retrocedere i sindaci a capilista di partito non farli condizionare da partitini che i potrebbero fare il ricatto prima del primo turno e lasciarli come sindaci di maggioranza
Scelti e voluti dalla maggioranza dei loro elettori c'è una legge che funziona non smantelliamo la difendiamo la votiamo no in questo referendum della scheda numero otto
Referendum numero nove Scheda di colore viola commercio orali abolizione dei poteri delle Regioni e dei sindaci in materia di orari dei negozi in degli esercizi di vendita al dettaglio
Dunque l'elettore e ora forse capirebbe meglio perché voglio darvi la possibilità di dare una mano a chi lotta penso come ha sempre lottato con pulizia con povertà certo i sindacalisti che hanno tre mila miliardi Tremila miliardi o le corporazioni dei commercianti ha speso e del commercio dei piccoli e grandi commercianti capaci ed onesti
I quali invece difendono come i sindacati come i sindacalisti difendono
E le sulle loro banche
Ebbene noi adesso vi abbiamo spiegato
Nove si e questa la ultima delle nostre schede quelle per un'altra cosa semplicissima adesso sentirete
Quante cose per un Rizzante vi diranno
Eppure il signornò su che cosa lo chiediamo l'utente che il commerciante come in tante parti del mondo e come vuole
Sia libero di tenere aperto o no anche la severa anche di notte anche la domenica bollente che sia libero di farlo
Secondo le richieste dei consumatori secondo le convenienze o no se gli va male chiude non lo fa ebbene sentite che che asino sentirete adesso casca l'Italia
Sì o no sono così semplici il divorzio era semplice il finanziamento pubblico era semplice e mi dice eppure vivi in bambini vanno non riflettere no ma devo anche dire questo perché quei tre no
Amici chiedono il sì tanti che sono stati i teppisti del video i ladri di verità
E che hanno voluto usare questo strumento per combattere un'altra parte politica è stato un fatto di fazione e di faziosità allora quei Trenno
Ma devo anche deplorare
Che Fininvest ed altri che come noi su questo vogliono i Trenno sulla schiena dieci undici e dodici
Hanno rischiato e stanno rischiando di far venire per Peraino dodici no mi trattano tutti quanti come vetrata l'Arezzo e Buttiglione non sono capaci di distinguere tornò dodici no perché è una vergogna invece come ci trattano nonno Dessì
E Trenno ragionati
Si dice un un no serio sulle televisioni se si ha il coraggio di diversi alla libertà al progresso alle cose semplici nelle altre se non siete pecore di una frazione nel dire sì o no
Questo è la fine di questo nostro intervento nostra presenza nove sì tre no libertà nel commercio come gli ho spiegato come sapete che è necessario grazie buon voto
Una
Il promotore dei referendum
Che intendono abrogare l'attuale normativa
Che gestisse in Italia regolamento per gli orari
Anno dell'affermazione fanno delle formazioni per giustificare questi loro proponibile
Loro dicono che con più orari e di apertura in Italia aumenti servizio
Diminuiscono i prezzi abbiamo un migliore sistema distributivo noi contestiamo queste loro affermazioni
Perché non è vero che aumentando le orario di apertura diminuiscono i prezzi anzi i prezzi tenderanno mentale perché perché si sposterà il consumo degli italiani dalla piccola e media distribuzione alla grande distribuzione infatti la piccola media distribuzione con l'aumento degli orari d'apertura non potrà sostenere le dodici e le quindici sedici euro d'apertura
Cosa che potrà invece sostenne la grande distribuzione che ha la possibilità di tornare coi loro dipendenti da un turno all'altro quindi scomparendo la piccola e media impresa si sposteranno tutti i consumi sulla grande distribuzione
E questo sarà un grosso guaio un grosso una grossa perdita per il nostro Paese non rosso per i bar questo può farlo importare in Italia può importare i tagli la grande distribuzione straniere i grandi finanzieri stranieri che sono molto più forti molto più poteri e importando la piccola grande distribuzione tra stranieri in Italia portando i grandi finanzieri in Italia questo significa che visti poi porteranno dall'estero i loro prodotti e mettono in crisi anche il sistema produttivo italiano dopo avere messo in crisi
Il sistema il sistema commerciale Italia
Si dice che in Italia ci sono orari di apertura nello flessibili meno meno lunghi di quanto lo sia negli altri Paesi europei e questo non è vero tutti quanti oggi facciamo viaggi andiamo in giro per il mondo per l'Europa e tutti quanti possiamo constatare che nei in tutte i Paesi d'Europa più sviluppati
Gli orari dei negozi sono molto più ristretti che in Italia perché
I negozi in Germania in Francia in Inghilterra le diciotto diciotto e trenta al massimo più salvo una serata dalla dopo una serata ogni settimana che i negozi possono chiudere posso portare i loro pronta per i loro
Orari fino alle ore ventidue tre
Quindi l'Italia povere un grande servizio dalla piccola e media distribuzione non solo la grande distribuzione
Perché se
La grande distribuzione sposterà la piccola e media impresa porteremo porteremo in Italia alla chiusura di centinaia di migliaia di piccole imprese avremo più disoccupazione perché avremo questi piccoli commercianti che non l'hanno non avendo più la loro attività andava a sommarsi ai tre milioni di disoccupati che già abbiamo in Italia e mi sembra che non sia il service che noi dovremmo fare agli italiani
Ecco per cui noi li votiamo e vi invitiamo a votare no
A volte ora no per avere un servizio migliore
Per difendere i cittadini italiani per difendere i produttori italiani per questo potrebbe essere veramente votando no potrebbe essere veramente una grosso colpo per il nostro sistema distributivo e per nostro sistema produttivo
Riprendo il numero dieci schema di colui BBC sistema radiotelevisivo abolizione della possibilità di essere titolare il più di una concessione televisiva nazionale
Lo so che questi referendum sono tanti e che per molti di voi sarà un fastidio doversi districare fra dodici Schede
Dover distinguere i colori o i numeri
E avete anche ragione quando dite che molti di questi problemi poteva risolverli Parlamento
Noi ci abbiamo provato ma altri lo hanno impedito
Per questo noi di preghiamo domenica
Di dare una mano a risolvere i problemi
E a mettere attenzione soprattutto a questi ultimi tre referendum dieci undici dodici
Perché sono più importanti
E perché riguardano una cosa molto importante la libertà si tratta di cambiare la legge Mammì
Cos'era la legge Mammì che cos'è
Correva l'anno mille novecentonovanta lo ricordate
In Italia comandavano Craxi Forlani e Andreotti
Vollero una legge per favorire un imprenditore loro grande amico un certo Berlusconi
Una legge che ha dato a questo imprenditore una posizione dominante
E il settore delle televisioni e dell'informazione
Dove la contrasta mo'allora questa legge non ora contro Berlusconi politico allora
Perché già da allora ci apparve che questa legge limitasse la libertà e la possibilità di scelta dei cittadini
Adesso vi dicono
Ma si oscure danno le reti si tolgono i posti di lavoro
Non è vero non è vero e debbo dire che quasi offende vedere questi signori che guadagnano tanti tanti soldi parlare di posti di lavoro a quegli operai che i posti di lavoro gli stanno perdendo veramente
Non è la verità se vince il sì non sarà oscurata alcuna rete soltanto le reti avranno diversi proprietari
Noi vogliamo sistema televisivo più libero
Meno forte il monopolio pubblico meno forte il monopolio privato
Se vincessi ci saranno più proprietari
Più canali televisivi più libertà più occupazione come nei Paesi più avanzati più civili più moderni dell'Europa e del mondo vogliamo diventare un Paese più civile
è nelle vostre mani questa possibilità ed è una possibilità che si conquista con il sì per cambiare
Con una Roreto
Il referendum numero dieci si propone di vietare da ogni singolo soggetto privato la proprietà di più di una rete televisiva nazionale a questo referendum dobbiamo votare no
Perché con Issey verrebbero a cancellate reti televisive importanti come Italia uno Rete quattro ma anche pene più dure te le pietre
E la scomparsa di televisioni e di programmi è un gravissimo danno soprattutto per noi telespettatori
Che non avremmo più ricchezza di offerte che abbiamo adesso il referendum vuole colpire solo le televisioni private e non tocca le reti pubbliche
Se vincono i sì
La RAI aspramente dominerà incontrastato comunicante mentre le televisioni private diventeranno talmente piccole e deboli che non saranno in grado naturalmente di sostenere la concorrenza delle reti pubbliche
Dovete sapere che nessuno con una sola rete potrà resiste alla concorrenza delle tre reti pubbliche che hanno sia al canone che la pubblicità
Tutte le televisioni privati quindi sin dove veranda si adopereranno moltissimo sia sul versante degli ascolti sia nell'acquisto dei programmi che nella raccolta pubblicitaria e ben presto si tornerà al monopolio dello Stato questo referendum e quindi profondamente ingiusto
Intervenire solo sulla televisione privata rende palese l'intento punitivi di chi ha di che ha promosso che ha dei referendum nei confronti della Fininvest
Con le sue tre reti sapete Canale cinque Italia uno Rete quattro
Si tratta di un'azione contro un'azienda che ha sempre operato legittimamente in regime di concessione nel rispetto delle leggi che ha creato ricchezza costruito professionalità e nuove opportunità di lavoro
E che senza dubbio ha dato un fortissimo contributo all'evoluzione del sistema televisivo italiano
E io credo anche al miglioramento della stessa RAI
Canale cinque Italia uno Rete quattro si fanno compagnia rapidi sanno prende ci divertimento informazione spettacolo grato nettamente difendiamo questa nostra televisione ai tre referendum sulle tv votiamo no
è facile solo le ultime tre schede la dieci mila undici e la dodici
Tre no per difendere la tv libera tre no per difendere la nostra libertà discende
Referendum numero undici Scheda di colore marrone sistema radiotelevisivo pubblicità abolizione della possibilità di inserire messaggi pubblicitari durante ciascun tempo Antonio in operistica panini video musica
Salve mi rivolgo l'invito a votare sì per i referendum numero undici
Un sede esprimere sulla scheda di colore marrone
Si tratta del referendum che vuole impedire
Che i film con le opere teatrali possono essere interrotte dagli spot pubblicitari
In modo che questi gli spot vengono trasmessi prima dell'inizio durante l'intervallo o dopo la conclusione dei film dello prete a tratti si tratta irrealtà
Decidere di fare come si fa in tutta Europa in tutti i Paesi della comunità si applica una regola europea quell'appunto che i film non possono essere interrotti arbitrariamente
E che gli spot vanno pubblicava hanno trasmesso sì prima dell'inizio durante l'intervallo e dopo la fine dei film non è vero queste qualcuno dice che spostando così gli sportelli saranno meno fisco
Né tv degli altri paesi d'Europa non vi sono meno film e vi sono gli stessi figli
Non è vero sarà avvisano gli stessi film e visti meglio del resto rosso che uno Macrobio cita se mai ve ne sin troppo tanto a quei giornali va in chiudendo perché sul mercato Monet vi è un filo comune che lega Italia ferendo ma contro la legge Mammì ed è quello del miglioramento dei servizi offerti allo spettatore del miglioramento della qualità dei programmi
Distribuire tra diversi proprietari le reti televisive significò mentale fra loro la concorrenza e per conquistare spettatore TV dovranno fare un miglioramento del programma impedire che i film vengono interrotti dagli spot significa migliora nella visione significa anche rispettare il lavoro dei loro autori
Si è fatto un gran parlare quando è morto Federico Fellini ed è stato giusto sarebbe più rispettato se i suoi film lo fossero interrotte all'improvviso con immagini di pannolino detersivi cedersi e pannolini hanno come ogni altra cosa diritto pubblicità ma possono pensarla prima dei film durante l'intervallo dopo la loro conclusioni
Non è vero che i referendum sola gendarmi siano contro qualcuno
Non è di oggi la polemica il contrasto sulla legge Mammì non abbiamo nemici da abbattere abbiamo problemi da risolvere
La polemica il contrasto tra germi sono nati cinque anni fa quando è nata la legge Mammì
Una brutta legge
Frutto di una stagione politica superata
Di quella stagione politica superata leggi Mammì e come il punto centrale quasi il simbolo queste norme vanno abrogate per questo invita a votare sì per il referendum numero undici
Una
In questi ultimi giorni molti politici mi hanno fatto credere che questo è un referendum politico non è vero questo referendum che riguarda le vostre libertà ed io che sono un trio priva io cittadino come voi sono da parlarne perché penso che ha libertà va difesa a tutti i costi mi chiamo Enrico Vanzina faccio scrittore produttore cinematografico molti di voi avevano visto molti miei firma il fratello Carlo nelle reti quasi sempre private e quindi hanno visti gratis
L'ho visti gratis perché televisioni private trasmettono i film tratti s'ce ne son questo referendum rischiamo di non credere più non solo i nostri firma grandi firme grande che americane è grande come dei grandi film d'amore e che televisioni private se vincesse il sì sono costrette ad ridurre drasticamente la loro distribuzione fin nelle vostre case gratis hanno colpito soprattutto i più poveri quelli non posso andare al cinema dove si vive fin pagando quelli che non possono per invidia o quelli che non possono accedere al canale rapidi fu saranno colpiti i più deboli
Votandola invece bisogna stabilire ristabilire che la televisione privata deve esistere
Ed è per questo che io che sono indipendente sono qui perché voglio continuare a credere che in questo Paese la libertà di espressione la libertà di vedere deve continuare ad esiti votando no restiamo in Europa con tramite quello che dicono i sostenitori del sì gli altri Paesi europei la legge è uguale alla nostra in Germania in Inghilterra in Spagna interruzione decidere sono esattamente come in Italia soltanto in fa c'è diverso ma avendo loro meno pubblicità hanno anche due terzi dei film in meno ogni sera in televisione ecco dobbiamo scegliere qual è il sì stemma meglio io credo che meglio rimanere con la grande proprietà un'altra ragione per votare non ha ragione di giustizia perché io credo che le eliminare l'hotel la raccolta pubblicitaria televisione privata e che la loro unica fonte di sussistenza contro un colosso come la RAI che ha tre reti che usufruiscono di un canone che pagate voi due mila cinquecento miliardi che oltretutto trasmette Ciro no con la pubblicità nazionale sparita totale credo che sia un tentativo per il giornale dei tempi antichi secondo me molto poco allegri quando nel monitor c'erano soltanto tre canali
Ma c'è di più credo che questo referendum mette in campo prescelte più importanti quelle che riguarda un modello di vita io credo che un modello di vita in cui c'è più scelta più firma più possibilità di vedere cose diverse sia migliore assolutamente migliore e questa libertà che mise conquistati negli anni non dovete per per la la televisione non è soltanto di chi la fa sì divisione anche di chi la vede a Treviso né vostra televisione privata deve rimanere vostra perché l'avete conquistata votate no votate no anche a tutti gli altri referendum sulla televisione perché
Votare no Seneca votare per la libertà referendum numero dodici Scheda di colore celeste pubblicità televisiva abolizione della possibilità che imprese di pubblicità private o pubbliche raccontano pubblicità per tre reti televisive a diffusione nazionale ivi comprese quelle dei soggetti che le controlla
Elettrici rettore buona sera noi invitiamo a votare sì a questo referendum sulla pubblicità televisiva
E uno dei tre referendum per superare una legge sbagliata voluta da Kakashi da Forlani dando ai lotti sul reti aglio televisive
è una rivendicazione semplice di libertà e di pluralismo voi molti di voi hanno grandi problemi sono preoccupati per per il lavoro tra l'occupazione dalle pensioni e possono credere che questi poi bene questo disco è un lusso invece non sono un lusso perché anche la vostra condizione di vita la il destino dei vostri figli il futuro del Paese dipende da quella grande cosa che si chiama democrazia è una democrazia moderna vive soltanto con le schede il voto è già vedete come è complicato votare quindi troverete dodici schede sai già difficile o i e in taxi in una selva così ecco la democrazia vive quando allora la gente può essere informata quando può essere indotta a capire delle cose
E gli strumenti fondamentali sono le comunicazioni di massa le comunicazioni di massa oggi sono quello che è stato alla scuola in tutto questo secolo ed oggi lo diciamo una situazione francamente intollerabile che c'è un monopolio privato per la radio della televisione delle comunicazioni lo avete visto anche in questa campagna elettorale voi lo sapete guardato l'esperienza che avete fatto ieri e l'altroieri avete acceso la televisione avete acceso la radio
E avete sentito e avete sentito i sì non parlarne e i no sulla legge Mammì fontane da tutte le tate sullo schermo non credete a chi vi dice che c'era gente che perde il posto di lavoro in tutta Europa c'è una situazione pluralista
E a essere occupati in radio televisione sono di più che in Italia non credete a chi vi dice che non vedrete più firma od altri spettacoli ne vedrete ne vedrete tantissime e del resto avete imparato a vederne tante italiane in rete più ancora quello che mi manca non è questo quello che mi manca è una comunicazione che cerca di informare il Paese su quello che accade davvero che pare di voi che pare appunto delle pensioni della sanità della casa della scuola che gli aiuti accresce perché ci aiuti a crescere come un popolo ma tu oggi c'è una condizione unica in Europa fosse unica nel mondo un monopolio privato e addirittura un monopolio privato di proprietà di un leader politico
Questo non è possibile davvero è un insulto alla democrazia e può essere rimossa col vostro voto
Una
Il referendum numero dodici si propone di vietare che una singola concessionaria di pubblicità possa raccogliere pubblicità per più di due reti televisive nazionali dei tre referendum televisivi è senza dubbio forse quello più difficile meno sentito dal pubblico perché tutti sappiamo vediamo che programmi contengono la pubblicità ma al pubblico poco importa di sapere chi come raccoglie questa pubblicità ora il solo due concessionarie che attualmente acquisiscono pubblicità per tre reti televisive nazionali sono la Sipra che opera per le tre reti della RAI e Publitalia che opera per le tre reti della Fininvest Canale cinque Italia uno e Retequattro questa volta sostengono i fautori del sì nessuno potrà dire che s'si è voluta penalizzare solo la Fininvest sia sì grazie a Publitalia avranno lo stesso trattamento nei fatti invece anche questo referendum colpisce solo Canale cinque Italia uno e Rete quattro e non tocca minimamente la RAI vediamo perché
Se vincessero i sì la Sipra che raccoglie la pubblicità per RAI uno RAI due RAI tre e Publitalia che raccoglie per Canale cinque Italia uno e Retequattro potrebbero lavorare solo per due reti a testa contro le tre attuali e risultato in atto pensa identico per RAI e Fininvest provocherebbe in realtà gravi danni solo per la tv privata questo per due ragioni la prima è che le tv private hanno come unica fonte di finanziamento la pubblicità e quindi limitandone la raccolta la si pregiudica anche l'esistenza stessa dell'emittente è chiaro che per la RAI le conseguenze sono diverse visto che può contare oltre che sulla pubblicità sugli oltre due mila e quattrocento miliardi di canone che sono più della metà dei suoi ricavi la seconda ragione ne è che mentre le reti Fininvest devono rispettare per legge dei precisi blocchi di pubblicità che vengono fissati in rete per rete la RAI è libera di distribuire la sua pubblicità sulle tre reti rispettando solo un limite complessivo in questo modo la RAI potrebbe distribuire la pubblicità raccolta anziché su tre soltanto su due reti senza perdere una lira lo stesso ex direttore generale della concessionaria RAI Eduardo Giliberti ha dichiarato che si dicessero insigni la RAI non solo non avrebbe alcun danno a potrebbe addirittura guadagnare di più ancora una volta quindi sarebbe colpita solo la televisione privata mentre di uscirebbe rafforzato il monopolio dello Stato per questo dobbiamo votare no no a questo referendum numero dodici anche agli altri due quello che riguarda il numero delle reti televisive numero dieci e quello sulla pubblicità nei film numero quindici tre no per difendere la ti
Buon libera there's no per difendere la nostra libertà di scegliere
Un un
Viene
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