La questione del nome della moneta unica europea; Il mercato unico in vista della Conferenza Intergovernativa del '96; Il rientro della Lira nello SME; La riforma delle pensioni; Europa a due velocita' ?

Radio radicale al telefono il professor Mario Monti dal medio di gennaio commissario europeo uno dei due esponenti italiani all'interno della Commissione Santer l'altro sappiamo la commissaria Emma Bonino
Professor Monti innanzitutto la ringrazio per essere qui alla microfono di radio radicale
Dove lei lo ricordiamo è responsabile del mercato interno investe mezzi finanziari e dell'integrazione finanziaria delle dogane e delle questioni fiscali quindi parleremo nel corso di quest'intervista naturalmente di moneta u mica di mercato unico neanche quindi del futuro affetto dell'unione europea che sappiamo che vogliamo sottolineare non è soltanto e non dovrà essere soltanto unione economica monetaria
Vorrei però iniziare con una questione che fosse meno importante e però è anche per così dire propedeutica poi appunto
Alla questione della moneta unica ovvero sia la questione del il nome della futura moneta europea il l'attuale nome eh lette ma già la Germania propone l'euro franco qual è la sua posizione
Le ricordo anzitutto che la posizione della Commissione europea quella di conservare la denominazione prevista dal trattato cioè Q nel libro verde sul passaggio alla moneta unica che la Commissione ha presentato una decina di giorni fa
Si parla in effetti di Q e una nota aggiunge che eventuali modifiche nella denominazione della moneta unica
Dovranno essere di decide al massimo livello politico cioè dal Consiglio europeo dei capi di governo e diventato quindi la Commissione non ne fa una questione particolare alla quale spetti ad essa di pronunciare lei mi chiede la mia
Opinione personale
Capisco abbastanza la posizione tedesca cioè o osservano i tedeschi che lei Q essi il nome della futura moneta è unica ma è anche il nome di una unità di conto lecco appunto che esiste da numero di anni
I tedeschi osservano che le Cukor rispetto al marco tedesco ha perso abbastanza valore nel corso degli anni un po'il contrario
Di quello che è successo all'ECU nei confronti della lira e che ha creato problemi agli italiani che avevano preso dei mutui e nemico allora dicono le autorità tedesche
E la nuova moneta unica europea deve dare un'immagine di solidità agli occhi dell'opinione pubblica perché chiamarla con un nome che ai cittadini tedeschi ricorda qualche cosa che si è indebolito nel tempo rispetto al marco ecco questo è il punto di domanda che
Ecco però propongono un nome come euro franco che sottolineare già una supremazia diciamo così della Germania una posizione di supremazia della Germania
Santer proprio pochi giorni fa ha detto che appunto la questione non è importante però l'unanimità sul nome dimostrerebbe la volontà dei quindici per avviare la terza fase quindi anche qua della moneta unica e poi anche per renderla popolare tra i cittadini
Perché il problema anche dell'Unione europea e quella poi di avvicinarsi ai cittadini ai cittadini consumatori quindi anche coloro che poi dovranno utilizzare la moneta stesse dovranno la e se la passeranno tra le mani
No questo è molto importante di rendere concreta popolare gradita all'idea di moneta unica
Ma Euro Franco devo dire personalmente a me non piace
Non direi però che ci sia dentro incorporata una sopra una supremazia tedesca allora se fosse euro Marco lecco aprirà
Certo
Va bene allora cambiamo discorso e veniamo in Italia al problema del rientro nello SME il dibattito si sta facendo giorno dopo giorno più acceso e molti sono gli interventi nei giorni scorsi di Confindustria dei vari partiti oggi quello di Agnelli di Scognamiglio per non parlare poi quello del presidente del consiglio Dini
Sono non tutti dello stesso segno lei per esempio a definito il rientro nello SME non solo auspicabile ma anche possibile
Allora ci potrebbe spiegare meglio questa sua posizione il perché di questa sua posizione lei mi sembra si auspica dunque un rientro nello SME in autunno
Sì per la verità io ho cominciato a parlare di auspicabile e possibile rientro della lira nello SME nell'autunno scorso e questo anche perché vedevo nel rientro della lira nello SME un fattore di disciplina per la politica del bilancio pubblico italiano questo rientro non è avvenuto nei mesi scorsi
Io credo che sia sicuramente auspicabile e anche realistica ospita pile
Perché darebbe un ancoraggio alla lire e contribuirebbe a rasserenare nei mercati le aspettative sul futuro della lira
E auspicabile anche perché toglieremmo il dubbio che alcuni paesi europei hanno che l'Italia accetti di buon grado continue svalutazioni della lira perché questo rende più competitivi i prodotti italiani mentre io sono convinto che quelle valutazioni della lira che ci sono state nei mesi scorsi
Siano state non solo non volute ma addirittura proprio non gradite dal Governo e dalla Banca d'Italia allora la una dichiarazione politica e poi un fatto concreto di rientro nello SME
Vi si terrebbero questi dubbi all'estero che l'Italia possa un po'giocare col cambio e le ho detto che oltre che auspicabile secondo me potrebbe anche essere serenamente fattibile questo non immediatamente ma una volta approvata la riforma delle pensioni una volta
Varata e approvata dal Parlamento una legge finanziaria per il mille novecentonovantasei
Che sia in linea con il Documento triennale novantasei novantotto recentemente presentato dal governo ecco credo che tutte queste cose avverranno nei prossimi mesi
Verso la fine del l'anno in corso verso la fine del novantacinque
Si sarebbero davvero le condizioni per un rientro
Della lira nello SME certo ad una parità di cambio che dovrebbe essere negoziata tra l'Italia e gli altri Paesi cosa
No
Ecco poi magari vediamo anche la questione del fatto che non bisogna solo rientrare nello SME ma bisogna entrarci a certe condizioni e soprattutto poi restarci lei prima parlava di riforma delle pensioni
Come giudica l'accordo del Governo con i sindacati che sembra un accordo troppo supposizioni troppo tiepide e quindi quali potrebbero essere le conseguenze sull'inflazione sulla svalutazione
Questa riforma delle pensioni a me pare qualche cosa di positivo i governi precedenti
Tutto sommato non c'erano riusciti e qualche cosa di positivo
Siamo convinti in molti credo lo sia lo stesso Governo italiano non è ancora una riforma risolutiva dato lo squilibrio intrinseco che c'è nella dinamica della spesa per pensioni in Italia
Come del resto in altri Paesi ma in Italia in misura più grave e quindi è una risale io lo chiamerei un un primo passo molto importante prima parlava anche di
Approvazione della finanziaria il discorso del rientro nel sistema monetario europeo da cui siamo usciti nel novantadue sì ricollega
In maniera molto stretta con le elezioni dunque quale situazione politica sarebbe ottimale per far rientrare l'Italia nulla nello SME
Guardi
Giudizi su questo quella situazione politica certamente non competono a me
Occorrerebbe comunque una consapevolezza che i problemi della finanza pubblica italiana sono molto molto in alto nella gerarchia dei problemi da affrontare e da risolvere
Ma questo per la verità mi sembra un punto abbastanza condiviso oggi non qualche anno fa ma oggi abbastanza condiviso da tutte le forze politiche
Ecco le diceva consapevolezza ma la consapevolezza anche dei rischi di una rientro nello SME anche fosse prematuro non preparato venne quindi in una situazione politica ancora per così dire agitata
Potrebbe essere
Potrebbe andare a vantaggio della lira stessa che verrebbe quindi potrebbe diventare oggetto di altre speculazioni questo certamente perché il mercato dà molto peso alle prospettive di stabilità o instabilità politica
Gli economisti qualche volta dicono che ci sono i fattori fondamentali cui il mercato guarda e non includono la stabilità politica tra i fattori fondamentali solo perché non è un fattore direttamente economico però forse i mercati hanno ragione nel considerare stabilità politica con un fattore fondamentalissimo nel senso che poi le politiche economiche
Discendono in gran parte dalla stabilità politica quindi certamente la una situazione che fosse molto volatile dal punto di vista politico con grande incertezza da questo punto di vista fare bene negativa ai fini della navigazione dell'Italia una volta rientrata nello SME quindi quello che bisogna augurarsi e che ci sia la serietà e l'incisività di manovra sulla finanza pubblica di cui parlavamo qualche istante fa e anche un quadro politico per quanto sicura per quanto possibile
Tale da dare qualche garanzia di stabilità quindi sarebbero auspicabili secondo lei elezioni per così dire prima possibile si parla di ottobre novembre
Anche in prospettiva poi della presidenza italiana della sciovia utilizzano permesso in effetti nei mesi scorsi di sollevare uno due volte questa questione io non ho nessuna preferenza
Di carattere politico elezioni presto elezioni tardi
Quello che ho sottolineato e credo sia dovere a un commissario europeo di sottolinearlo
è che il semestre di presidenza dell'Unione europea è un semestre estremamente impegnativo in cui un paese può dare un contributo importante alla vita comunitaria
E se non lo dà incisivamente rischia di perdere molto prestigio agli occhi dei partner
Per l'Italia com'è noto questo semestre questa occasione capiterà nel primo semestre del novantasei a me sembra che se l'Italia potesse affrontare quel semestre non in periodo di elezioni o di imminenza di elezioni
La azione
Del governo nel presiedere l'Unione europea ne trarrebbe vantaggio anche proprio in vista del semestre di presidenza italiana in padella Conferenza intergovernativa del novantasei ovverosia nacque
Frentzen cui si dovranno Monno modificare i Trattati di Maastricht ci sarà una revisione soprattutto per quel che riguarda non l'aspetto economico finanziario ma proprio aspetto istituzionale
Dell'unione
Ecco si dovrebbe iniziare anche nel nostro Paese un dibattito politico su questi temi che un dibattito che invece manca allora lei da Bruxelles e potrebbe darci questo un'informazione su dove sta andando l'Europa monetaria
Vorrei dire l'Italia per il momento fuori dalla moneta unica perché non rispetta i parametri di convergenza del Trattato di Maastricht mentre invece partecipa al mercato interno al mercato interno ecco allora il rischi sono quelli di un'Europa a due velocità di un'Italia che resta al di fuori dell'Europa
Ci può chiarire questa situazione dei rischi proprio effettivi che l'Italia corre continuando a guardare come appunto il suo collega commissaria Emma Bonino dice continuano a guardare il proprio ombelico
Certo condivido questa considerazione inglesi in Italia c'è grande
Simpatia istintiva per l'idea di Europa ma non c'è grande attenzione nell'opinione pubblica qualche volta neanche nella classe politica
Per l'evoluzione che l'Europa sta prendendo per il migliore inserimento possibile dell'Italia in Europa ma dal punto di vista della moneta unica lei dice l'Italia fuori dalla moneta unica
Ecco questo è già un guardare al futuro nel senso che la moneta unica per ora non c'è come sappiamo la la scadenza più probabile adesso per l'inizio della terza fase della vera e propria moneta unica novantanove
Io penso che l'Italia e intensifica un po'ma non in misura sovraumana
Lo sforzo di risanamento finanziario che ha avviato in questi ultimi anni potrebbe per il mille novecentonovantotto trovarsi ad a vere un disavanzo pubblico
Non superiore al tre per cento del prodotto interno lordo come del resto il documento di programmazione economica e finanziaria presentato dal governo Dini prevede allora
Certo resterebbe l'Italia con un debito pubblico quindi non il disavanzo annuo ma il debito pubblico cumulato
Che sarebbe ben superiore al sessanta per cento del PIL come sarebbe richiesto dal Trattato siamo al centoventitré per cento centoventi per cento
Ma credo che sia importantissimo dare buona prova su quel fronte che più controllabile di anno in anno cioè il disavanzo annuo e se quello potrà come è possibile
Essere riportato al tre per cento credo che l'Italia ci guadagnerebbe sul campo un po'come nel caso del Belgio qualche titolo per ricevere una prova di valutazione un po'più flessibile per quanto riguarda il debito in rapporto al prodotto interno lordo inviso ottanta al di là dei tecnicismi che non tutti gli ascoltatori possono gradire o seguire non è una partita chiusa quella dell'Italia nella moneta unica per il novantanove con uno sforzo adeguato ripeto non sopra umano l'Italia può entrare
In quel modo agganciarsi saldamente alla cuore dell'Europa economica e monetaria sarebbe in effetti molto sgradevole dal punto di vista concreto economico dal punto di vista politico e simbolico
Se l'Italia fosse l'unico dei sei Paesi fondatori a non trovarsi al momento giusto nella monetaria
La mole
Ecco è un problema al di là dei tecnicismi non solo economico finanziario ma anche soprattutto politico quindi dovrebbe ed è un suggerimento un forse un impulso cono che vorrà modale chi segue la nelle materia comunitaria ai politici a programmare a fare programmi anche in vista appunto della Conferenza intergovernativa del futuro dell'Europa
Allora in questo senso il come interpretare il silenzio invece di Antonio Fazzi ombra
Il direttore della della banca d'Italia nelle conclusioni finale di espresse pochi giorni fa appunto il silenzio sullo SME cioè sul sistema monetario europeo occorre realismo scarsa sensibilità
Ma lei mi consentirà un commissario europeo a un po'di difficoltà a commentare specificamente questo o quel documento di politica economica italiana
Io ricordo che nel maggio del novanta quattro quando non ero ancora commissario europeo
Avevo scritto all'indomani delle considerazioni finali del Governatore Fazio che erano le sue prime Considerazioni finali un articolo di commento positivo sotto molti aspetti sotto tutti gli aspetti fuorché uno e cioè quella che avevamo chiamato credo la dimenticanza dell'Europa
E e non altri commentatori non avevano rilevato questo aspetto l'anno scorso
Che quest'anno sia stato rilevato mi sembra
è un passo in avanti in Dante positivo io comunque so e credo che la Banca d'Italia abbia ben presente le problematiche europee è stata probabilmente una scelta di comunicazione quella di non
Parlarne molto nelle considerazioni finali del governatore
Altri documenti della politica economica italiana come il Documento di programmazione economica e finanziaria invece dello lo fanno l'hanno fatto e in generale credo che l'ancoraggio esplicito
Agli obiettivi europei sia
Ecco ritorniamo alle dichiarazioni di Dini che ha detto che l'obiettivo primario del Governo prioritarie proprio quella del rientro nello SME
è un intervento che ha tranquillizzato sicuramente i partner europei ecco qual è l'immagine dell'Italia in questo momento in Europa e soprattutto come viene vista dalla Germania e dalla Francia
Beh viene visto
Come
Come un Paese di notevole solidità economica viene ammirato il modo in cui le imprese italiane le piccole e le medie e le grandi imprese italiane hanno saputo trarre vantaggio dall'andamento per cambio e viene anche ammirato il grado di responsabilità di cui i sindacati i lavoratori hanno dato prova a seguito degli accordi col Governo
Ed ecco i datori di lavoro in materia salariale detto questo riguarda con perplessità anche se ormai con abitudine alla alle nebbie del quadro politico
E che guarda da parte del mondo industriale dei paesi come Francia e Germania che guarda con crescente preoccupazione alla forte competitività dei prodotti italiani dicevo prima che c'è l'ammirazione per quello che le imprese hanno saputo fare italiane in risposta alla valutazione c'è anche un po'di preoccupazione per la competitività forte che crea qualche problema alle produzioni di Germania e stanza
Anche se e sarebbe opportuno ricordare
Questa valutazione della lira questo deprezzamento della lira degli ultimi due anni e poi dei primi mesi del novantacinque
Affatto guadagnare competitività all'Italia soprattutto perché la condotta economica all'interno del paese è stata moderata abbastanza virtuosa certamente più che in passato e quindi l'inflazione non è partita immediatamente
Tale da rimangiarsi il guadagno
Di competitività dovuto alla svalutazione quindi c'è un misto di andamento del cambio e di comportamenti economici più disciplinati che in passato
Dietro il miglioramento delle compatibilità italiana ecco nei giorni scorsi e l'Italia è stata anche accusata diciamo così di
Far tornare in auge un certo protezionismo all'interno del dell'Unione europea che è una quota tutto sommato molto grave per un paese come il nostro che è stato uno dei fondatori della della comunità
Quindi l'Italia deve fare in modo di di spingere invece verso una maggiore sempre maggiore integrazione e a questo punto proposito volevo sapere così un suo commento sulla iniziando a parlare così come in ultima battuta della Conferenza intergovernativa del novantasei alcun suo commento sulla discorso pronunciato da Susanna Agnelli dal amministrate riveste italiana il fronte al Parlamento di fronte al Senato in vista appunto della Conferenza intergovernativa si tratta per così dire della posizione ufficiale del nostro governo la posizione ufficiale che poi verrà tenuta nel corso dei lavori preparatori della Conferenza intergovernativa stessa
A proposito a questo proposito proprio oggi è uscito un articolo di Emma Bonino sul Corriere della Sera giornale per il quale poi lei ha collabora
Armi abbastanza duro appunto sulla posizione di Susanna a Agnelli in particolare sul fatto che è un documento si europeista ma di un'Europa per così dire in gergo tecnico si dice intergovernativa quindi non è un'Europa dei cittadini ecco lei a riguardo cosa pensa
Ma penso che sia stato positivo è importante che il governo italiano attraverso il ministro degli esteri abbia
Addirittura giocando d'anticipo rispetto ad altri Paesi
Enunciato una prima posizione alla quale ispirarsi per i lavori del Gruppo di riflessione che condurrà alla Conferenza intergovernativa è anche positivo il fatto che su questo documento ci sia stato un ampio dibattito parlamentare
Nel molte posizioni esposte nel documento del ministro degli Esteri Agnelli sono posizioni che a me sembrano condivisibili sono per un nuovo sviluppo dell'integrazione mi piace anche il
Richiamo che c'è nel documento alla possibilità di integrazioni differenziate io sottolineerei in integrazioni differenziate dal punto di vista della con velocità non dal punto di vista degli obiettivi mi ricollego qui a quella che è la posizione nostra della Commissione europea
Ammettiamo benissimo e ormai è l'evidenza della realtà che lo suggerisce che possano esserci per esempio nel campo monetario velocità diverso e di integrazione ma da Commissione europea ritiene
La distinzione può essere solo per velocità ma l'integrazione deve avvenire dentro quadro istituzionale unitario e su obiettivi finali comuni questa concezione a me è parso riscontrarla abbastanza anche nel documento del Governo italiano sì è vero come osserva l'onorevole Bonino che ci sono qua e là tra i di predilezione Berlin per governanti Ivo rispetto al comunitario
Mi sembra naturale che noi membri della commissione
Siamo fortemente motivati per soluzioni comunitarie più che intergovernative chiudo facendo le un esempio che riguarda le le mie competenze di mercato interno
è molto positivo che ci sia stato l'accordo di Schengen accordo intergovernativo per l'abolizione dei controlli sulle persone alle frontiere intracomunitarie
Per quanto riguarda un certo numero di Paesi che hanno sottoscritto e applicato quell'accordo purtroppo ancora non l'Italia che l'ha sottoscritto ma non applicato comunque si tratta di un accordo intergovernativo noi ci sentiamo come Commissione la responsabilità io sto per presentare proposte concrete a questo riguardo
Di rendere comunitaria la libertà di movimento delle persone e l'eliminazione dei controlli alle frontiere e non puramente il risultato di accordi tra questo e quel governo
Ecco una delle questioni che saranno al centro della conferenza intergovernativa del novantasei e la questione della politica estera e di sicurezza comune a questo riguardo il Governo italiano ha proposto un segretariato generale
Anche questo a livello intergovernativo qual è la la la posizione della commissione ore magari la sua in particolare a questo proposito
Guardi io su questo non ho
No no devo dire ancora una mia convinzione
Radicata o coltivato più altri aspetti più vicine ai temi di cui mi occupo dentro la commissione
Certo in coerenza con quanto le dicevo prima riterrà lei se possibile
Preferibile che le competenze anche in materia di politica estera e della sicurezza fossero le più comunitarie possibili
E che la Commissione di avesse un ruolo importante
Ecco vorrei concludere concentrando l'attenzione proprio sulla Conferenza intergovernativa del novantasei se ne parlerà sempre di più nei prossimi nei prossimi mesi
Secondo secondo lei qual è il punto centrale che dovrebbe essere esaminato in questa conferenza e soprattutto come stanno lei per esempio quale responsabile del mercato interno e responsa vive anche di quattro libertà fondamentali quella della circolazione delle persone dei beni di capitale dei servizi ecco secondo lei la chiama la nuova chiave di lettura dell'Europa non dovrebbe essere quella di vedere i cittadini come consumatori
No onestamente di vedere i cittadini in testa tutto sì ma non solo nella loro veste di consumatori che è una legge importante
Certo ma non esclusiva e cittadini sono consumatori sono risparmiatori sono soggetti di rapporti economici e finanziari sono soggetti civili e politici soprattutto civili e politici
Mi sembra che la le istituzioni comunitarie negli ultimi anni abbiano perso un po'di visibilità diretta agli occhi dei cittadini il punto numero uno del programma politico della Commissione Santer e quello della riconquista dell'opinione pubblica per usare la sua stessa espressione
Siamo tutti molto motivati a ad andare in questa direzione quando io sottolineo per esempio questo fatto della necessità di abolire i controlli alle persone alle frontiere interne de non è forse questo un modo per rendere concretamente diritti dei cittadini l'esistenza dell'Europa e così in altri campi tra cui certamente molto importante quello dei consumatori
Dobbiamo
Fare fare apparire di più la concretezza dell'Europa e spiegare ai cittadini
Molti vantaggi sia economici ma anche di libertà di cui i cittadini fruiscono sono ricollegabili proprio alla esistenza dell'Europa
Mi è piaciuta molto una definizione che ho trovato una volta sul Trattato di Maastricht come trattato che apparentemente è fatto di aride costruzioni economiche finanziarie e però se lo si analizza bene
è un trattato che porta l'equilibrio tra poteri pubblici e cittadini negli Stati membri a vantaggio dei cittadini quindi più riusciremo a fare percepire l'Europa come fatto concreto e come presidio concreto delle libertà per i cittadini
Più daremmo motivazione affinché i cittadini appoggino l'ulteriore costruzione dell'unità europea
Un'ultima domanda zona di libero scambio euro americana se ne è parlato nei giorni scorsi dopo la proposta fatta da uno dei commissari della Commissione Santer Leon Brittan e se ne parlerà probabilmente in questi giorni al G7 di Halifax in margine al G7 Chirac ha espresso nel corso del week-end la sua cautela lei cosa ne pensa appunto di questa zona di libero scambio euro americana troppo presto parlarmene auspicabile per l'Europa in questa situazione
Non è troppo presto per ragionarne è certamente troppo presto secondo me per trarre delle conclusioni operative sulle convenienze per l'Europa di questo fare una considerazione di carattere generale la la l'esperienza di questi anni mostra che i processi di integrazione regionale come quello europeo
Possono benissimo essere compatibili con una integrazione più ampia a livello globale qualche anno fa lei ricorderà quando l'Europa a varato il suo programma mille novecentonovantadue sul mercato unico
All'estero in particolare negli Stati Uniti Simone c'erano molte preoccupazioni su quella che loro dicevano sarebbe diventata la fortezza Europa chiusa alloro chiusa al resto del mondo
Viceversa queste preoccupazioni non si sono dimostrate fondate e anzi anche altrove nel mondo penso al Nord America col Marta penso al bacino Asia Pacifico con la pecca
Si sono sviluppati i movimenti di integrazione regionale un po'sul modello di quello europeo anche se meno ambiziosi dal punto di vista istituzionale e si è trovato modo nell'ambito del gatto e adesso per la organizzazione mondiale del commercio
Di fare coesistere positivamente e in un senso di complessiva liberalizzazione questi processi di integrazione regionale ecco credo che sia in questa Lucetti evoluzione storica che va vista anche lì l'ipotesi di una area di libero scambio
Tra l'Europa in Nord America sulla quale però la complessità di valutazione degli effetti è tale che come le dicevo prima è opportuno ragionare ma ancora difficile arrivare ad una
Concreta valutazione di opportunità quindi comunque un'evoluzione naturale anche di un modello Europa che si esporta nel mondo
Sì e quando in Europa qualche volta vediamo cadere la popolarità dell'integrazione europea nei sondaggi eccetera
Certo dobbiamo reagire a questo anche con il discorso del cittadino che facevamo un attimo fa e soprattutto non dovremmo dimenticare che questa integrazione europea che qualche volta non ci soddisfa perché vorremmo di più vorremmo qualcosa di diverso
Beh è stata un prodotto tra virgolette economico istituzionale e politico di grande successo dell'Europa
Che altri stanno cercando precisamente di limitare quindi anche con un euro scetticismo latente se non crescente non bisogna abbandonare progetti ambiziosi
Certamente no bisogna che l'euroscetticismo venga
Venga combattuto con le euro realizzazione nel presente di pochi attimi fa una un'agenzia una dichiarazione del di Margaret Thatcher che dice sono assolutamente contrari alla moneta unica
Qualcuna non è una novità
No assolutamente però ribadirla così al suo anche criticare fortemente il successore appunto quale capo del governo già megera
è indicativo anche quindi gli sforzi che bisogna per fare qui vengono un po'fuori diverse concezioni d'Europa Margaret Thatcher certamente è sempre stata
Piera avversaria dell'idea di moneta unica al tempo stesso è stata una grande forza motrice per la creazione del mercato unico quand'era primo ministro del Regno Unito e quando il commissario
Inglese l'orco Filt
A ha prodotto il famoso libro bianco della prima Commissione dolor nel mille novecentottantacinque che ha poi portato alla creazione del mercato unico nel novantadue certo c'era tutta la visione inglese dell'integrazione europea come grande prateria dei mercati aperti
Con un minimo istituzioni senza moneta unica oggi vorremmo invece associare la moneta unica al mercato ecco e a delle istituzioni comunitarie e questo sarà il compito della Conferenza intergovernativa
La ringrazio ringraziamo per la sua disponibilità moltissimi gli argomenti che abbiamo affrontato grazie dunque al commissario europeo il professor Monti Imerio aprirci grazie
Qui