Assemblea della Confcooperative 1995

Allora apriamo
I lavori per la Assemblea di Confcooperative mille novecentonovantacinque avete visto che è già al tavolo della presidenza abbiamo il ministro lombardi e il presidente Amato dovrebbero poi raggiungerci ministro Treu il ministro Fantozzi
Dati i tempi ebbene iniziare subito con la relazione
Appunto del Presidente
Quindi
Per
Dargli un po'di sollievo e per consentire agli illustri ospiti
Di intervenire
Nel rispetto dei tempi
Vi anticipo che non leggerò il Capitolo undici della della relazione qualche riga anche qua e là rispetto il testo che gli viene distribuito
Rimangono ovviamente se il capitolo sia le cose che salterò per brevità parte organica della relazione
Del presidente
Autorità signore e signori amici cooperatori
Riproponiamo i principi e la realtà
I problemi e le iniziative delle cooperative italiana
Ringrazio in particolare i rappresentanti del governo che hanno accettato il nostro invito
E ringrazio i rappresentanti dei partiti delle altre associazioni oltre che ovviamente un saluto caloroso ai rappresentanti delle altre centrali cooperative
In questa Assemblea ricordiamo il cinquantesimo anniversario della ricostituzione di Confcooperative
Ricostituzione avvenuta tra la fine di aprile il Maggio quarantacinque dopo che il regime fascista aveva interrotto la vita dell'originaria confederazione sorta nel mille novecentodiciannove
La nostra tradizione di celebrare solennemente soprattutto gli anniversari della primitiva costituzione
Non per rivendicare l'antichità delle origini per per ricordare il senso complessivo della nostra storia
E per trarre incoraggiamento dal fatto di avere radici forti e vitali capaci di rigenerare la pianta cooperativa
Tra i grandi esempi di questa capacità desidero qui ricordare Enzo Badioli scomparso un mese fa
Presidente di Confcooperative da settantacinque l'ottantatré e che ha guidato per più di un lungo iter per un più lungo periodo il movimento delle casse rurali
Badioli ha rinforzato il credito cooperativo per adeguarlo a bisogni più evoluti e a competizioni più severe e ha guidato l'intera nostra cooperazione in una fase di modernizzazione necessaria ambiziosa difficile
La rinascita di Confcooperative fu incoraggiata dall'istituto cattolico di attività sociale
E Conf cooperative si sviluppò successivamente anche per il forte contributo della Coltivatori diretti
E poi della CISL e delle ACLI delle mie CL e in tempi più recenti di Comunione e liberazione di altri movimenti dell'associazionismo cattolico
In corso d'opera attive si ritrovano significative presenze dei cooperatori che sindacalmente fanno riferimento alla Confagricoltura la Confartigianato alla Confcommercio
Con questo ricco mondo associativo intendiamo rafforzare collaborazioni ed alleanze
Il nostro cinquantennale che festeggeremo al termine dell'assemblea non è quest'anno una ricorrenza isolata
Domani parteciperemo a celebrare il centenario dell'Alleanza cooperative internazionale alla presenza del Capo dello Stato
La vita interna della sì lei alla quale partecipiamo insieme la lega delle cooperative rispecchia nell'ambito cooperativo le vicende economiche sociali del mondo
Abbiamo visto crescere le organizzazioni cooperative dei paesi in via di sviluppo soprattutto del Sud-Est asiatico e dell'India assistiamo alla travagliata metamorfosi delle cooperative dell'Europa orientale
Abbiamo registrato l'impetuosa affermazione del movimento cooperativo giapponese
Per festeggiare questo centenario le Nazioni Unite hanno indetto una giornata internazionale della cooperazione che cade il prossimo primo luglio
La sezione europea della NCAA diffonderà in questa giornata un messaggio alle nuove generazioni d'Europa
Ce ne faremo messaggeri verso i giovani che si inoltrano nel mondo del lavoro verso quelli che purtroppo sono tenuti sulla soglia e verso quelli che ancora si preparano ad affrontarlo nella scuola
Ci incoraggia una coincidenza propizia
Alcuni giorni fa con il ministro Lombardi abbiamo sottoscritto un protocollo d'intesa tra Confcooperative il ministero della pubblica istruzione che per la prima volta a livello nazionale
Perché sul nostro territorio ci sono belle e preziose esperienze prevede istituzionalmente la possibilità di interventi di educazione cooperativa nelle scuole
In autunno a Manchester che centocinquanta anni fa fu la culla della Coppi ma cooperativa il congresso della il sì approverà un documento sull'identità cooperativa per una moderna interpretazione dei suoi valori dei suoi principi
Confermeremo che una cooperativa è un'associazione autonoma di persone volontariamente unite per rispondere ai loro Comuni bisogni economici e sociali tramite un'impresa proprietà comune controllata democraticamente
Confermeremo che la cooperativa si basa sui valori dell'auto aiuto della mutua responsabilità dell'uguaglianza e dell'equità
Confermeremo che questi suoi valori si concretizzano applicando i principi di un'adesione su base volontaria e senza discriminazioni
Di una struttura societaria democratica e partecipativa
Imperniata sul rapporto un socio un voto inderogabilmente nelle cooperative di primo grado
Dell'indivisibilità del patrimonio di una cooperativa perché destinato ad obiettivi di lungo periodo per cui l'impresa è stata creata
Dell'impegno l'educazione cooperativa dentro ogni impresa fra di esse verso il pubblico in generale i giovani in particolare
Della collaborazione fra cooperative per servire meglio gli interessi dei soci e della loro comunità
Dell'autonomia della cooperativa rispetto ai governi e alle altre organizzazioni
Dell'attivo interessamento lo sviluppo sostenibile delle comunità in cui le cooperative sono inserite
Ma se il vaso cooperativo non è impastato con questi principi qualsiasi cosa ci si metta dentro prende l'acido latte prende l'accetto
Se confrontiamo queste posizioni le più moderne comuni al movimento cooperativo nel mondo con alcuni elementi del dibattito cooperativo in Italia un fatto emerge con impressionante evidenza
E cioè che gli interessati maestri che pretendono di insegnarci a modernizzare le con la cooperazione in realtà non ci propongono dei passi avanti ma dei passi indietro
Noi non desiste amo invece dalla strada maestra
Dello sviluppo cooperativo nella quale camminiamo insieme alle cooperative di tutte le altre economie sviluppate dell'Occidente
Questo confronto ci incoraggia in un momento critico per la vita della cooperazione fare sindacato di impresa in questa fase della vita italiana e difficile per la cooperazione è più difficile
Nel corso del novantaquattro e di questi mesi del novantacinque una congiunzione di fatti
Iniziative penalizzanti del governo Berlusconi ostilità o all'opposto interessi strumentali di forze politiche
Aggressività di interessi economici antagonisti danni di immagine derivanti da episodi giudiziari pesantemente enfatizzati dagli organi di informazione hanno determinato un clima di assedio
Non è usuale dover richiedere attenzione in un'assemblea come questa per respingere pregiudizi e involontarie manifestazioni di ignoranza con le quali si è cercato di colpire il mondo cooperativo
Dobbiamo allora amici cooperatori confermare proclamare con fierezza la verità sulla nostra esperienza cooperativa
Toccano e ribadire che la nostra esperienza organizzativa e libera autonoma capace di piena autodeterminazione nella scelta delle proprie politiche dei propri dirigenti
E nostro dovere ribadire ai tanti che lo ignorano che le cooperative sono figlie dell'economia di mercato moderna e ne sono una componente vitale ed essenziale
Ribadire che le cooperative hanno fatto molto per lo sviluppo del settore delle aree più deboli del nostro Paese e molto di più avrebbero potuto fare se avessero ricevuto una parte maggiore delle risorse con le quali sono state assistite
E sono state assistite tuttora grandi imprese pubbliche e private
Anzi la storia del Mezzogiorno sarebbe stata diversa se si fosse fatto un investimento strategico sulla cooperazione cioè sulla capacità di organizzarsi e di crescere delle risorse locali
Invece di e marginale a favore di soggetti e iniziative che spesso si sono dimostrate sterili
Dobbiamo rendere noto che il regime fiscale delle cooperative italiane
Non è nel complesso più favorevole di quello di altri Paesi europei ad esempio di quello tedesco e certo non si può dire che questo Paese non sappia governare una vera una moderna economia capitalista
Dobbiamo spiegare che un motivo di debolezza dell'agricoltura italiana
E di ritardo nella sua organizzazione di mercato e nell'avere voluto privilegiare rispetto alle cooperative
A differenza degli altri Paesi europei larvali e artificiosa associazioni di produttori peccando è gravemente per difetto di presenza cooperativa
Dobbiamo ristabilire la verità sul fatto che le nostre cooperative sono sottoposti a troppi controlli e troppo onerosi e che questo è forse l'unico vero privilegio rispetto alle altre società
E che la vigilanza esercitata in obbedienza alla legge da Confcooperative ben più intensa di quella esercitata dalla pubblica amministrazione verso le cooperative non aderenti che spesso godono di larga franchigie
Il cinquantennale ci rammenta le radici e le ragioni della democrazia italiana e la nostra adesione profonda partecipe costruttiva alla vita e allo sviluppo della democrazia
Un cammino avviato nel sentimento di un forte ancoraggio all'insediamento della dottrina sociale cristiana dato basilare e vitale
Da rappresentanti di interessi non dominanti avvertiamo con sensibilità più acuta quando è mortificato minacciata la democrazia economica
Poiché le cooperative non sono proprietarie dei grandi testate d'informazione soffriamo quando i media vengono più sfrontatamente utilizzati come strumenti di lotta politica ed economica
Temiamo che si crei un clima più favorevole a chi opera per impoverire la democrazia economica e rendere più asfittico il mercato perché teme che i competitori aumentino per tipi e per numero
Sentiamo la minaccia di una concezione non matura dell'alternanza di governo al Governo
Nella quale chi vince sia affascinato da proscrizione e rivalse e sia tentato di massacrare di interessi che a torto o a ragione identifica con quelli rappresentati dall'opposto schieramento
Certo spiegabile che ci sia una reale limpida maggioranza di governo
E che conforti volontà politiche sappia affrontare e risolvere i problemi del Paese che non si esauriscono nelle quattro emergenze affidate come abbiamo visto con successo alle mani del governo Dini
L'esperienza di questo breve periodo è particolarmente nella vicenda delle pensioni
Mostra la produttività di un'azione di governo che unisca la determinazione nell'assolvimento del compito demandato lì
La conoscenza tecnica dei problemi il rispetto delle posizioni sociali il riconoscimento del loro contributo indispensabile
Forse poco realistico ma non per questo è meno desiderabile che le doti positive di un governo cosiddetto tecnico
E di un vero governo politico possono unirsi per integrare l'oggettiva valutazione dei problemi all'elevata visione politica delle prospettive
E insieme ad una costruttiva e paziente capacità di concertazione che anzi per quanto ci riguarda dovrebbe essere ancor più articolata e costante
Non tocca a noi scegliere l'uno o l'altro schieramento luglio abbiamo fatto sperimentato confermato collaudato la scelta di una reale autonomia dell'organizzazione
Che accetta senza complessi la fisiologica condizione di un pluralismo di opzioni politiche personale tra i soci e i dirigenti
Con l'autonomia abbiamo rinsaldato l'unità dell'organizzazione
In un solo caso potrebbe manifestarsi l'opzione esplicita per uno schieramento politico
Solo nel caso di una scelta obbligata
Questo rischio che appariva altamente improbabile ha acquisito acquistato consistenza se rammentiamo alcune vicende dello scorso anno
Nello schieramento di centrodestra coesistono posizioni tradizionalmente estraneo ad ogni comprensione della cooperazione e altre invece che hanno mostrato di saper la comprendere correttamente
In alcuni l'evocazione della cooperazione cosiddetta rossa produce un impulso stile indistinto una specie di animosità generalizzate distruttiva verso le cooperative
In altri
Si stanno manifestando rigurgiti collaterali istrici aspirazioni a disporre di organizzazioni gregarie come se gli unici cooperatori buoni fossero quelli da annoverare nelle proprie clientele
Si manifestano poi tentazioni grossolane violente di occupazione strumentale della società civile
Affaristi e protagonisti di un sottobosco della cooperazione presentano domande di riconoscimento di presunte nuove centrali
Noi attendiamo di vedere se il governo e l'amministrazione sapranno gestire con limpidezza queste vicende a questa prospettiva di proliferazione di pseudoscienza orali guardiamo al tempo stesso con serenità e con preoccupazione
Non ne subiremo danno perché anzi una frammentazione organizzativa farà risaltare meglio il nostro primato di rappresentatività
Sappiamo invece che sarà un danno per le prospettive per la credibilità delle cooperative italiane per quelle vere per quelle autentiche
Il peccato d'origine di un'insufficiente rispetto dell'autonomia della cooperazione quasi essa dovesse sentirsi tenuta raccogliersi devotamente sotto una sola bandiera emerge anche dall'altro schieramento
Che pure almeno per tradizione ideologica e portatore di un atteggiamento non preclusivo nel complesso da tutta la classe politica abbiamo il diritto di aspettarci qualcosa di meglio
Anzi abbiamo il dovere di esigere sollecitare qualcosa di meglio che sia l'effettivo rispetto della libertà della funzione dei corpi intermedi e della loro insostituibile capacità di mediare lo sviluppo
Il neo collateralismo e oggi solo la pretesa arrogante antiquata di esercitare un protettorato parassitario cioè un protettorato che invece di accrescere le potenzialità dei protetti le mortifica
Ma è soprattutto da parte dei cooperatori che non vorremmo vedere una succube accettazione delle aspettative sbagliate della politica
Il tema intensamente attuale del rapporto possibilmente dell'unità tra le centrali cooperative si confronta con questo sottile confine
Da un lato cioè dal lato dell'autonomia vera e provata L'Unità è uno sbocco possibile anzi dovuto e facile
Dall'altro lato di quel confine una prospettiva impossibile rovinosa per le cooperative italiane
Consideriamo l'unità un valore come potrebbe essere diversamente e quindi naturale Obiettivo
Abbiamo ritenuto che si dovessero individuare perfezionare
Verificare le condizioni che purtroppo finora ci sono parse ancora lacunose per realizzare un'unità organica tra le centrali cooperative
In un recente Consiglio nazionale Confcooperative ha ribadito ha ritenuto che quella del patto federativo potesse rivelarsi un'ipotesi pasticciata e alla fine inconcludente
Non una semplificazione ma una complicazione del sistema nello Stato organizzativo del movimento
Questa posizione l'ho illustrata con tutta la franchezza possibile al recente congresso della lega delle cooperative
Nei giorni scorsi questa ipotesi c'è stata riproposta con un documento
Da parte delle altre centrali cooperative
Documento nel quale la preoccupazione tattica di condizionare l'interlocutore si intreccia a quella di convincerlo
Abbiamo preso il tempo necessario per ragionare perché come dice Cicerone i pensieri che avvengono in un secondo tempo di solito sono i più saggi
Discuteremo il documento dei nostri organi con la serietà e l'approfondimento che esso richiede quando le condizioni della democrazia economica tendono a deteriorarsi le cooperative sono tra le prime realtà a risentirne
Qualcuno coltiva ancora il pregiudizio che le cooperative navigano male nel mare aperto del mercato e preferiscono i mari chiusi e il cabotaggio
Ma oggi i pericoli per la cooperazione non vengono dal confronto sul mercato vengono dallo Stato cioè dalle cattive politiche di limitazione della concorrenza e dalla cattiva amministrazione perciò la nostra responsabilità verso le cooperative che rappresentiamo ci spinge a intervenire sui temi politici delle regole di funzionamento del mercato della loro equanime applicazione e dell'efficienza delle amministrazioni
Il rapporto ancora bivalente tra società e politica ora rifiuto sdegno usura passione travolgente deve stabilizzarsi in una prospettiva di responsabilità costruttiva
è inevitabile che le luci dell'informazione illuminano più crudamente nella politica i suoi aspetti di potere le sue dimensioni conflittuali
Bisognerebbe che una regia meno superficiale
Puntasse l'attenzione sui processi più profondi reali della politica
E sulle prospettive concrete di governo che conseguono l'uno o l'altro esito politico
Sono passati pochi giorni dalle elezioni regionali amministrative che hanno portato un'ulteriore caduta di partecipazione al voto e un aumento di schede bianche e nulle
Un esame più analitico del voto costituisce un campanello di allarme per le forze politiche perché anche quelle cresciute nella percentuale del consenso hanno visto ridursi il numero dei voti
Chi vince perde comunque voti
E il confronto con quanto avviene in altri Paesi non basta rendersi Sereni imporre renderci serena in proposito rimane l'esigenza che le grandi questioni siano decise da maggioranze veramente rappresentative del nostro popolo
Anche la garanzia di pari condizioni di concorrenza democratica garanzie certo necessarie vanno cercate ben al di là delle prime soluzioni provvisorie che abbiamo sperimentato le soluzioni giuste non devono ridurre l'informazione limitare il confronto insomma la parità non può essere cercata al ribasso
Ridimensionare l'informazione sui media attribuisce un vantaggio eccessivo puoi alle forze politiche dotate di un maggiore apparato creando nuove disparità
In realtà in una democrazia di massa la democrazia vera e libera ed effettiva richiede che le informazioni siano molte dei canali di informazione siano molti e diversi insomma il rischio della ridondanza
è per lui meno grave del rischio della penuria
Durante la campagna elettorale
Delle amministrative le nostre unioni territoriali hanno offerto proposte occasione di confronto
E in alcuni casi i dirigenti cooperativi sì solo candidati sospendendo sì dalle cariche delle organizzazione ad elezione avvenuta dimettendosi nel rispetto delle nostre norme di incompatibilità
Si sa che la nostra organizzazione fortemente diffusa e radicata nel territorio che alcuni dei settori di attività cooperativa rientrano in competenze regionali primarie che motivo fondamentale le cooperative sono impresa che non possono emigrare
Che hanno un legame inscindibile con le radici territoriali da cui sorgono
Per questo ci chiediamo quale realtà diverse quale reale diversità di governo ci sarà nelle Regioni governate dall'uno o dall'altro schieramento la questione politica istituzionale di un nuovo regionalismo per superare i limiti emersi nei primi venticinque anni delle regioni a statuto ordinario ha oggi una soluzione più matura più vicina forse più prefigurabile
Avvertiamo l'urgenza di rimettere al centro dell'attenzione i veri oggetti della contesa politica
Ci interessa una riforma delle regioni per il loro potenziamento ci interessa la modernizzazione delle amministrazioni regionali
Ci interessa un'impostazione di sussidiarietà più evoluta sia nei rapporti tra i diversi livelli istituzionali siano i rapporti tra istituzioni pubbliche e società
E ci interessano le scelte anche di decentramento perché in parallelo penso tutte le forze sindacali economiche professionali e quindi anche Confcooperative dovrà rinnovare la sua geografia istituzionale
Si avvicina anche in questo caso con un'attenzione spesso insufficiente ai contenuti reali la consultazione referendaria
Non occorrono altre conferme
Per rendersi conto che serve una nuova disciplina dei referendum
Sottoporre agli elettori non questi
Ma Massi aggrovigliati di Sciarra de rende pressoché impossibile una consapevolezza adeguata e diffusa
Induce a un voto di schieramento per blocchi di quesiti
Oppure alla gita al mare che vanifica la ragione vera e l'attività specifica dei referendum
Non fa insomma una manifestazione di sovranità popolare ma una contesa di poteri politici che invocano da ogni parte plebisciti anziché Sereni giudizi
Per questo avremmo preferito la soluzione legislativa preferiamo la soluzione legislativa
Confermiamo l'orientamento già espresso in altra occasione di impegnare comunque l'organizzazione in una indicazione di merito
Solo per quei referendum che trattano materie riconducibile all'interesse delle cooperative che rappresentiamo Tinguely e che quindi investono la responsabilità dell'organizzazione
Pertanto esprimiamo un orientamento al no sui referendum che investo nel settore della distribuzione e sui referendum che incidono sull'autonomia negoziale e sull'organizzazione del sindacato
Un bilancio del mille novecentonovantaquattro e dei primi mesi di quest'anno
Si compendia in una semplice constatazione
Per le imprese cooperative le difficoltà maggiori problemi più gravi non vengono dal mercato ma dalla politica e dalle istituzioni
Il mondo cooperativo una grande disponibilità lo sappiamo bene all'autocritica
Di fronte agli interlocutori anche poco amichevoli e inclini a prendere in considerazione i rilievi perfino quelli non sempre di malizia piuttosto che a difendersi né pregiudizialmente
Nel solco di questa tradizione
Riconosco che le imprese cooperative italiane
Anche quelle tra le più progredite come le nostre aderenti devono compiere ancora una lunga strada di affinamento gestionale di attuazione efficiente del metodo cooperativo di dinamismo imprenditoriale
Ma quando ci rammarichiamo di non essere all'altezza
E perché non ci sentiamo pienamente all'altezza dei nostri doveri e dei nostri obiettivi e non perché avvertiamo che le nostre imprese non lo siano nei confronti delle altre
Le imprese cooperative hanno affrontato la crisi recessiva e l'avvio del suo superamento in linea con quelle corrispondenti degli altri settori
Rimanendo ai margini solo quando la fragilità della sottocapitalizzazione cooperative più esasperata
I dati sul versamento obbligatorio del tre per cento degli utili al fondo mutualistico previsto dalla legge cinquantanove
Un onere esclusivo delle imprese cooperative per autofinanziare la promozione e lo sviluppo di cui beneficia tutta la collettività
Confermano che tra l'impresa che rappresentiamo la percentuale di quelle redditi maggiore che nell'insieme delle cooperative italiane
Il fatturato complessivo novantaquattro delle ventidue mila cooperative aderenti è stato del sei e tre per cento superiore a quello dell'anno precedente
Inoltre la massa fiduciaria delle seicentocinquanta banche di credito cooperativo e ammontata sessantasette mila miliardi Confcooperative ha registrato nel novantaquattro settecentotrentacinque nuove adesioni a friend a fronte di cento recessi sono montate a trentasette le liquidazioni coatte amministrative
Si è registrato un solo commissariamento governativo e sono state quarantotto le proposte di scioglimento d'ufficio sono dati che confermano la solidità complessiva
Le indagini congiunturali condotte dal novantaquattro ad oggi delineano un quadro differenziato
Per il quarantotto per cento delle nostre imprese cooperative i fatturati hanno risentito positivamente del favorevole andamento di ordini e produzione
Nonostante questi risultati positivi l'estrema incertezza del panorama economico ha portato le cooperative a mantenere politiche dell'occupazione piuttosto prudenziale
Il calo occupazionale si è concentrato essenzialmente nella prima metà del novantaquattro mentre i segni di ripresa dell'occupazione sono apparsi a fine anno con un saldo positivo dello zero ottanta per cento sulla base occupazionale complessiva
Ricordo che da indagini scientifiche recenti riemerge la funzione anticiclica dell'occupazione cooperativa la cui consistenza globale secondo i dati censuari
Si attesta intorno alle seicento mila unità
Dopo la battuta d'arresto del novantatré e vi è stata una ripresa dell'andamento al rialzo del costo del lavoro nel complesso del sistema cooperativo un più tre virgola tre per cento che è stato segnalato in aumento soprattutto nel secondo semestre del novantaquattro nel novantaquattro infatti è scattata l'indennità di vacanza contrattuale per i contratti già scaduti nell'anno precedente stima e si sono infine realizzati alcuni accordi aziendali
Nei primi quattro mesi del novantacinque il costo del lavoro anche a seguito della stipula dei contratti collettivi metalmeccanico il rinnovo del contratto dei forestale degli impiegati operai dipendenti da cooperative agricole di quelli del consumo è aumentato dell'uno e otto per cento nel punto nel primo quadrimestre
I rinnovi sono avvenuti con un incremento del costo del lavoro comunque che non supera il tasso d'inflazione programmata
Sono tuttora in corso trattative di rinnovo dei contratti dei lavoratori delle cooperative di trasformazione dei prodotti agricoli edili della vigilanza dell'impresa di pulizia
L'andamento positivo delle imprese cooperative operanti nei comparti economici che hanno potuto usufruire di una congiuntura favorevole dovrebbero essere in parte trasferiti a vantaggio diretto dei soci
Ma in parte cari amici cooperatori dovrebbe essere indirizzato oggi e soprattutto oggi a rafforzare il patrimonio e gli investimenti aziendali
Aumentare le capacità tecniche produttive e rafforzare la presenza sui mercati esteri è la ricetta migliore per essere competitivi nel medio lungo periodo
In generale i segnali meno positivi provengono dalle aree precedentemente più deboli
Alcune zone del Mezzogiorno in particolare delle fasce d'impresa già precedentemente più esili
La maggiore difficoltà così riguarda chi non può cogliere il vento della ripresa perché non ha peli adeguate e chi non supera per così dire la barriera della ripresa non raggiunge cioè una velocità di aggancio rispetto alle condizioni progressivamente più sofisticate per accedere a incentivi che così paradossalmente spesso favoriscono i favoriti
Il fatto che la crisi il suo superamento abbiano entrambi e non solo sulle cooperative l'effetto di e crescere di accrescere le disuguaglianze ci preoccupa perché è un processo non governato adeguatamente e che potrebbe farci scoprire domani di aver pagato un prezzo troppo alto con irreparabili conseguenze fenomeni di desertificazione cooperativa
La rincorsa che ha ripreso l'inflazione di quel governo non potrà tenere conto per la prossima Finanziaria
Avrà inevitabili effetti sulla politica monetaria e su quella fiscale
Si riapre uno scenario rimasto coperto negli ultimi anni
Il governo sarà in grado di intervenire solo sulle imposte indirette che poi avrebbero effetti negativi sull'inflazione
E l'inflazione non sarà fronteggiata principalmente come è sempre avvenuto almeno negli ultimi anni con una lievitazione dei tassi di interesse
E allora il rischio se non vi saranno attenzioni specifiche verso le piccole e medie imprese
Verso quelle localizzate nel Mezzogiorno e verso quelle appena nate il rischio è che su queste potrebbe abbattersi potrebbero abbattersi gli effetti negativi di una manovra pure indispensabile ai conti pubblici
Attraverso un aumento dell'imposizione diretta il restringimento del credito e il rincaro dei tassi
Come ho già detto il capitolo undici che riguarda le indicazioni più essenziali dei settori di presenza cooperativa e segnatamente l'agricoltura la produzione e lavoro
E cooperazione la cooperazione sociale della cultura e turismo la scuola ragione
La gestione cooperativa le cooperative di abitazione il consumo e infine le banche di credito cooperativo
Vengono saltate ma sono parte integrante della relazione
Ricorderemo però il mille novecentonovantaquattro come un anno di trincea
Nella manovra finanziaria per il mille novecentonovantacinque il ministro delle Finanze Tremonti
Ritenne opportuno avanzare una proposta che azzerava il regime fiscale specifico delle cooperative al di sopra di una certa soglia di fatturato soglia che è bene ricordarlo riunione dopo riunione continuava a scendere la proposta lasciava immutati tutti quei vincoli così onerosi che nessuno di coloro che considerano le cooperative beneficiare dei privilegi prova mai ad avvalersene
Non so quanto consapevolmente ma se l'operazione fosse stata completata come era stata ideata
Con il tempo necessario per dispiegare i suoi affetti avrebbe fatto dell'Italia un Paese senza cooperative certamente senza nuove cooperative
Questo tentativo di ridurre la ricchezza e l'occupazione del Paese
Di impoverire il suo sistema imprenditoriale di fare una specie di pulizia etnica del mercato è stato fermato siamo orgogliosi di essere stati protagonisti insieme alle altre centrali di questa azione di rappresentanza di tutela del movimento cooperativo
Non possiamo però giudicare buono il risultato che fa pagare alla maggior parte delle cooperative nel corso di quest'anno un'imposta patrimoniale di dimensioni abnormi rispetto a quello delle altre imprese
In sintesi si è creata questa situazione
Se due imprese industriali una cooperativa è una società per azione S.r.l. uguali in tutto fuorché nella forma giuridica
Chiudono il bilancio dell'esercizio novantaquattro con gli stessi utili la cooperativa non paga imposte sulla parte di utili che accantona nelle riserve indivisibili
E che Ribeiro ricordare ribadire sempre Riserve che i soci rinunciano per sempre ad a vere perché rinunciano alla proprietà di quel patrimonio
A noi questa differenza sembra giusta invece se due imprese industriali una cooperativa una società per azioni
Sempre uguale in tutto fuorché nella forma giuridica
Chiudono il bilancio dell'esercizio novantaquattro in pareggio in perdita
Allora la società per azioni paga un'imposta patrimoniale dello zero settantacinque per mille mentre la cooperativa pago un'imposta patrimoniale del due e venticinque per mille
Se lo settantacinque ordinaria più uno e quindici per mille d'imposta straordinari
Più zero trentacinque per cento di acconto
Questa differenza a lui pare ingiusta
Ho ricordato queste vicende perché vanno dispiegando i loro effetti a carico dell'impresa è proprio in questo periodo
Ma le ho ricordate soprattutto perché con esse si è riproposto il problema di una trasformazione di tale dell'ordinamento cooperativo
Poco per attive non è per una difesa immobili Istica non è per il conservatorismo normativo non è per cercare comunque una posizione che legittimi l'intangibilità di tutto e di tutti dell'esperienza storica della cooperazione italiana
In un nostro consiglio nazionale c'eravamo prefissi di giungere oggi alla formale presentazione delle proposte appunto oggi in questa scocca sino le circostanze ci danno respiro per un approfondimento ulteriore le differenze di impostazione su alcuni problemi cruciali con le altre centrali rendono questo approfondimento assai utile
E opportuno comunque richiamare le nostre linee direttrici noi siamo per convergere verso il modello di società cooperativa più praticato negli altri Paesi dell'unione europea
Noi siamo per rapportare gli incentivi ovviamente quelli fiscali all'effettiva funzione sociale svolta
E quindi alla meritevolezza misurata dalla mutualità semmai settore per settore
Noi siamo per introdurre l'istituto del resto
Siamo per rivedere le disposizioni in materia di Consorzi per quanto riguarda i voti attribuiti secondo il rapporto mutualistico
Noi siamo per ripristinare per le cooperative da costituire per quelle neonate una corretta condizione di incentivazione
Rispetto alla perversa situazione attuale che prende la costituzione e le recinzioni iniziale di una cooperativa forse addirittura più oneroso di quella della società di capitali
E infine siamo per modernizzare la vigilanza
Ho illustrato sommariamente la nostra iniziativa per ammodernare la legislazione cooperativa specifica
Ma la nostra iniziativa deve andare oltre
Concentreremo la nostra attenzione su tre spinte
La democrazia economica l'occupazione le riforme dello Stato sociale
Democrazia economica significa che la politica industriale che la politica industriale su incentivi non privilegino di diritto o di fatto le grandi imprese rispetto alle piccole elementi che l'ammodernamento e la gestione delle provvidenze nazionali e comunitarie per le zone depresse non avvenga come di fatto oggi avviene alzando l'ostacolo
Così che per le imprese minori e per quelle cooperative vi è un'effettiva discriminazione
Significa come ricordavamo ad esempio lo scorso anno interventi sul capitale di rischio
E l'accesso per le piccole e medie imprese quindi per le cooperative ad un mercato specifico di capitale
E poi sul fronte dell'occupazione l'esperienza comune conferma il giudizio dell'unione europea
Finora si è fatto molto per gestire la disoccupazione poco per creare occupazione nuova ed economicamente valide
Proteggiamo diceva ieri a Bruxelles il ministro Treu
In Italia poi più gli insider rispetto agli outsider cioè i nuovi arrivati nel mercato
E allora ben venga il pacchetto lavoro del ministro Treu con i suoi attesi provvedimenti sulla mobilità sul collocamento sul lavoro interinale sull'apprendistato sul part-time e infine sulla formazione
I pochi strumenti innovativi attivati nell'ultimo decennio
La legge Marcora e la legge sull'imprenditorialità giovanile ci vedono attori costruire occupazione d'altra parte è una missione originaria e costante del movimento cooperativo e mi riferisco ad un'occupazione vera invalida di mercato mentre non appartiene alla storia delle cooperative
Ma di chi ne fa un cattivo uso il loro impiego per gestire precariato e parcheggio della disoccupazione
Da parte nostra occorre un impegno però più generose più UDACE di promuovere cooperative di lavoro che abbiano non dico la certezza questa non la polvere nessuno ma le condizioni per riuscire occorre che la promozione sia sostenuta da una in coltura industriale moderna e competitiva
Occorre un mercato dei capitali cooperativi perché il tallone d'Achille come dicevo poc'anzi rimane quello finanziario che inibisce la crescita e lo sprone a permanenti squilibri
Occorre infine rimuovere norme distinti disincentivanti
Per questo insistiamo nel riproporre alcune innovazioni nella disciplina cooperativa già culturalmente e tecnicamente mature che non comportano spese per lo Stato e possono rendere assai più fruttuoso il nostro impegno per creare occupazione
Noi proponiamo che le norme impreparazione sulle politiche del lavoro che nelle norme sia previsto un tipo di cooperativa semplificata nel numero minimo dei soci
Ma anche nella struttura amministrativa
Che sia valorizzata la particolarità unità della formula cooperativa per il lavoro interinale
E siano consentite forme innovative di cooperazione a partire da quelle tra professionisti
Che sia bonificata la normativa di legge amministrativa che regolano le sorti del cosiddetto socio lavoratore
Noi ci troviamo in una situazione paradossale sul socio lavoratore
Socio e i lavoratori
Imprenditore dipendente
Un posto di lavoro creato per un semplice dipendente premiato un posto di lavoro creato per un socio lavoratore no
Ma non dovrebbe essere casomai il contrario
Ancora non è risolto il problema dell'applicabilità al socio lavoratore o del contratto di formazione lavoro
L'indennità di mobilità si paga come per i dipendenti ma non se ne beneficerà
Per il socio lavoratore con prestazioni a tempo parziale si pretende anzi si vuole si esige che la cooperativa paghi i contributi previdenziali sull'orario pieno a differenza di quanto è consentito per i semplici dipendenti
Insomma si è creato una serie di trappole per le quali alcuni istituti onerosi
Un erosi per noi per le cooperative vengono applicate ai soci lavoratori per analogia ma Pullano logica non vale per la convenienza e vero che queste difficoltà si aggirerebbero in parte se la cooperativa riducesse al minimo i soci e portasse al massimo indipendente il che però significherebbe fare cooperazione meno utenti che premiare la qualità mutualistica più bassa l'esatto contrario di quello che ci proponiamo questo esattamente senza drammatizzazione ciò che sta avvenendo
Noi ci atteniamo che nel sommovimento delle norme previdenziale del mercato le del lavoro
Si trovi l'apertura culturale la volontà politica per risolvere questi problemi che abbiamo ripetutamente illustrato al governo con proposte ragionevoli e coerente
Il fatto che ci sia ripresa senza occupazione e che quindi occorre non solo un aumento della produzione ma un allargamento effettivo e competitivo della base imprenditoriale
E il fatto che la disoccupazione nelle manifestazioni più gravi coincida largamente con la questione del Mezzogiorno che sempre come ricordava ieri a Bruxelles il ministro Treu
La situazione della disoccupazione si lega poi al problema della CUB criminalità soprattutto in queste aree
Ebbene deve indirizzare l'attenzione sugli strumenti che come la cooperazione convertono la tesa iniziative i bisogni irresponsabilità
Occorre orientarsi con più convinzione coerenza e promuovere e facilitare nel Mezzogiorno la nascita di attività nuove aggiuntive avanzate
E si iscrive nel nostro impegno a favore dell'occupazione anche il dialogo più serrato
Con le organizzazioni sindacali dei lavoratori che ha portato alla firma del protocollo sulla formazione professionale l'ambiente di lavoro
Ha portato la recentissima costituzione dell'apposito ente bilaterale nazionale
Sta producendo un accordo quadro sui contratti di formazione lavoro e un'intesa interconfederale per l'attuazione della normativa purtroppo macchinosa e tanto onerosa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro
E infine va rispettato riconosciuto nella sua funzione sociale a vantaggio di tutti e assecondato lo sforzo del movimento cooperativo per cogliere le opportunità di riorganizzazione dello stato sociale
Non lo vediamo nel campo dei servizi socio sanitari nel campo dell'inserimento sociale e lavorativo delle persone svantaggiate nel campo dei diversi servizi alla famiglia i suoi problemi organizzativi
Nel campo della mutualità integrativa sanitaria per la quale soluzione sollecitiamo soluzioni idonee per consentire e valorizzare la partecipazione della mutualità volontaria e infine e infine nel campo della previdenza complementare
Guardiamo con apprezzamento speranza
Allora intanto assunto dal ministro delle finanze in relazione a regimi fiscali che consentono lo sviluppo di quello che comunemente in parte impropriamente si chiama terzo settore o settore non profit
Ma non tutto ciò che opera nel campo socio sanitarie non pro-capite viceversa non tutto ciò che non è che è non protette si esaurisce nel campo socio sanitario o nel campo sociale
E a sua volta ci sono nuove attività imprenditoriali che non solo non profit e che trascendono l'ambito socio sanitarie pure sono di vitale utilità i bisogni delle persone delle famiglie
E allora nel definire la nozione che individua quest'area e nel tracciarne il perimetro ebbene arrivare a soluzioni che evitino due rischi opposti da un lato non si dia la possibilità di un uso del non profit affini elusivi e dall'altro non si chiude nel recinto del non profit solo ciò che è meno appetibile per il capitalismo
Questo complesso di sfide richiede molto da noi
Ritiene che insistiamo nel proporre un modello di cooperativa che tanto più è moderna e competitiva quanto più autentica nelle sue finalità mutualistiche solidaristiche
Richiede che anche con le opportune attività formative sosteniamo la maturazione di cooperatori fortemente accentrati nei valori aperti all'innovazione
Richiede che l'organizzazione armonizzi il proprio ruolo della propria struttura ai nuovi obiettivi di sviluppo del Paese
La configurazione più flessibile delle strutture territoriali con alcuni accorpamenti interprovinciali con l'intervento risolutore i punti di debolezza dell'inefficienza
Si è accompagnata l'armonizzazione quasi completa delle nuove norme statutaria
L'innovazione organizzativa delle strutture territoriali è andata oltre
Sono entrati in attività gli organismi di coordinamento interregionale per l'esercizio della vigilanza e i primi Caf dall'attività di questi ultimi ci ripromettiamo un ulteriore impulso alla qualità dei servizi aderente ma il buon funzionamento dei Caf lo diremo fra poco al ministro delle Finanze necessita anche di adattamenti normativi
La sperimentazione di nuovi sentieri di promozione di comunicazione della proposta cooperativa e l'elaborazione di sistemi più avanzati di servizi all'impresa non solo per soddisfare le esigenze gestionali ordinari ma per accompagnarli in iniziative di crescita sono state impostate più concretamente in parte realizzate dall'intero movimento cooperativo
Però occorre con più risolutezza perseguire la centralità dell'investimento nelle risorse umane
L'investimento sui dirigenti politico sindacali sui quadri tecnici delle strutture territoriale
Per vincere le sfide dello sviluppo cooperativo deve concorrere
Un'azione adeguata dell'autorità di governo e della pubblica amministrazione
Ho delineato i contenuti delle nostre proposte al Governo
Ma vi è anche una questione che concerne l'esercizio delle competenze istituzionali in materia di cooperazione
Da tempo abbiamo posto e periodicamente richiamiamo la questione istituzionale della cooperazione
Mentre non maturano
Le condizioni per prefigurare come noi vorremmo soluzioni più adeguate ebbene che funzioni al meglio l'attuale competenza del ministero del lavoro
Eppure troppi problemi rimangono irrisolti
Anzi spesso non affrontate troppe esigenze rimangono insoddisfatte anzi spesso non raccolte
Troppe opportunità vanno perdute perché l'amministrazione del lavoro non opera adeguata
All'attenzione del ministro Treu
E anche a del sottosegretario con la delega alla Cooperazione avvocato Grassi
Impegnati fino ad oggi sulla vicenda con successo sulla vicenda previdenziale
Oggi però in questa sede sottolineiamo l'importanza e il significato che avrebbe una ripresa di attenzione verso la cooperazione
E ricordiamo al ministro Theo che il ministro del lavoro e anche il ministro della cooperazione
In questi anni abbiamo sentito l'amministrazione lontana talvolta ostile impegnata a rendere più difficile confuso il nostro vivere quotidiano
Io li chiamo una sola preoccupazione
Che riguarda la stessa possibilità di certezza conoscitive di pubblicità legale dell'universo cooperativo
Ripetutamente abbiamo fatto notare che ci sono dunque circa ottanta mila cooperative poco più della metà del totale che esistono solo per l'amministrazione del lavoro
Dobbiamo presumere che siano state sottoposte a ispezione se non tutti almeno una consistente parte di queste presunte cooperative
Sono forse casi di evasione totale che l'amministrazione nella sua funzione di vigilanza già denunciato all'autorità competenti
Oppure il ministero al ministero risulta con certezza che queste essa società praticamente non esistono
E allora perché non provvede a trovare le soluzioni per cancellarle e comunque perché continua citarle con il solo effetto di dare una rappresentazione ingannevole del fenomeno cooperativo
Se mi consentite un'ipotesi surreale
E come se qualcuno fosse invaghito dell'idea di regnare su un mondo di fantasmi che solo se curiosamente che sono come tutti i fantasmi ossequiosa menti inerti e non pongono problemi
Autorità signore e signori amici delegati
Il cinquantesimo anniversario dalla ricostituzione coincide come ho già osservato con uno dei momenti più difficili nella storia del movimento cooperativo
Soprattutto coincide con una fase di transizione
Che coinvolge la necessità di ricentrare il modello di riferimento di una cooperazione autentiche moderna solidaristica e competitiva
Di diffondere una corretta conoscenza delle cooperative dell'oroscopo del loro funzionamento di fare evolvere la funzione stessa della centrale cooperativa
E gli assetti organizzativi del movimento nel suo complesso
Di farli evolvere nella funzione di sindacato d'impresa e con la capacità di promuovere insegnare sviluppo in ogni caso libera di ogni residuo dirigismo sulle cooperative associate
Lo sbocco di questa transizione potrà essere anche una nuovo in Cina
Potrà anche essere L'Unità ricreata nel movimento cooperativo italiano
Un obiettivo impossibile fin quando non siano state risolte le cause della divisione immediatamente praticabile anzi doveroso non appena ma non appena mature le nuove condizioni
Noi a questa prospettiva vogliamo portare in dote la nostra autonomia e la nostra identità quanto più saranno forti e mi dite tanto più saranno un contributo importante alla vita di tutto il movimento cooperativo
Non abbiamo subito la parola al ministro lombardi
Frettoloso nel cromatiche però ci aveva già anticipato dei suoi impegni e poi seguiremo in ordine
Poi ministro tre euro e poi presidenza
Migliore un intervento breve perché come stato ricordate come è evidente spetta al ministro Treu via affrontare la organica relazione che il presidente ha presentato contanti problemi mi sembra interessante con tante prospettive
Possibili positive
Sperando che possa giungere presto spettava probabilmente al ministro Fantozzi dare risposta ai quesiti più specifici
Che riguardano aspetti fiscali che sono così importante per le cooperative
La presenza del ministro alla Pubblica istruzione in una riunione di questo genere potrebbe sembrare singolare non lo so se si sia data nel passato
Io però sono molto contento di essere stato invitato sono contento perché ho avuto l'opportunità in questi mesi pur Brevi del mio servizio di incontrare in zone molto diverse d'Italia Trento a alla Sicilia esperienze diverse ma di grande qualità
Di azione cooperativistica oltre ha rapporti finché già intrattenevo di amicizia e di stima con persone che operano in Emilia e Lombardia in altre zone dove è più facile miniera
E più frequente passare prima di essere ministro
Io ripeto imparato a riconoscere a conoscere questa attività anche in aspetti che hanno a mio modo di vedere qualche collegamento interessante con ministero della pubblica istruzione
è questa la ragione per cui noi siamo addivenuti in tempi molto rapidi
Decidere una convenzione con la vostra associazione e che un convenzione che per quanto mi riguarda non ha nessuna intenzione di essere un fatto formale cioè quelle convenzioni firmate perché segnano così uno dei buoni rapporti e una volontà di buoni rapporti è invece l'amministrazione ha da essere qualche cosa di possibilmente operativo
Allora mi chiedo ripeto qual è il senso della presenza del ministro alla Pubblica Istruzione qui
Beh la risposta che al ministro alla Pubblica Istruzione compete in misura rilevante non esclusiva ma sicuramente rilevante l'interesse al problema dei giovani
E io ritengo e mi sembra che qualche accenno forse da questo punto di vista il presidente poteva essere anche più più forte a mio avviso nel richiamarlo il sistema delle cooperative a un collegamento con il problema dei giovani rilevante
In via di chiusura lui ha ricordato e avete citato l'intervento del ministro Treu Brussel
E cioè quale sia questo collegamento particolare in zone più depresse del Paese come le zone del sud
Però a mio avviso non è circoscrivibili è soltanto alle zone del sud laddove esistono disoccupazione giovanile molto forte che problema ci interessa ma ci interessa anche per il Nord
Ora i colleghi di governo lo ribadiranno ma io credo di poter dire che lo spirito di questo governo e mi fa molto piacere che il Presidente lo abbia corto
Pur nel respiro più o meno lungo che esso avrà e che non sta a noi determinare è di grande consenso con la posizione cooperativistica
E cioè la posizione è quella di cercare di valorizzare in tutti i modi e perciò di aiutare esperienze che si muovano con le proprie forze perciò portino ad arricchire la vita del paese in qualunque aspetto questo possono avvenire perciò di aiutarlo e di appoggiarlo
è senza necessariamente volerlo ricondurre a un sistema rigido cioè c'è questo tentativo
Ripeto che non si può fare da un giorno all'altro ma è comunque molto importante di cercare ditemi burocratizzare certe situazioni favorirne e incentivarne e cogliere che ci sono tra l'altro alcune funzioni che il sistema delle cooperative
Sicuramente affronta e risolve molto meglio di qualunque azione che noi fossimo in grado di compiere in modo invece organico e sistematico
I all'interno di questo discorso allora appare abbastanza chiaro che noi siamo interessati a far crescere lo spirito cooperativistico
Allora la la ragione principale della convenzione firmata fra ministero della pubblica istruzione
Il sistema delle cooperative essenzialmente quello di diffondere offrendo anche la possibilità attraverso le scuole di poterlo fare di diffondere e di rilanciare questa conoscenze queste possibilità
Questo è ripeto particolarmente importante in alcune regioni d'Italia in alcune situazioni socialmente più grave ma pane comunque dovuto esistono però degli spazi anche per quanto ritiene la pubblica istruzione di collegamento diretto nel capitolo che non è stato letto dal presidente cioè il capitolo undici c'è un riferimento anche alle attività e relazioni che il sistema delle cooperative svolge in ambito scolastico
Allora questo governo presenterà io spero che il Consiglio dei ministri lo approvi nei propri ministri venerdì mattina presenterà il Progetto sull'autonomia anche a un disegno di legge
Che prevede poi una delega al governo per poter fare decreti
Che ne devono seguire e in questo ambito di proiezione di autonomia non vi è dubbio che esistono i presupposti
Per favorire una situazione questo si accompagnerà alla necessità di fare un servizio di valutazione nazionale e si creano i presupposti per potere rilanciare non soltanto valorizzare e aiutare le attuali realtà esistente ma a mio modo di vedere rilanciare altre possibilità di azione campo educativo rispetto a quello che già oggi esiste
E all'interno anche di questa prospettiva che potrà trovare soluzione io ritengo soddisfacente il problema fra scuola statale e scuola non statale problema che proprio in questi giorni a seguito anche di sollecitazioni che sono venuti dalla Conferenza Episcopale Italiana
La Chiesa italiana è a un certo momento penso possano essere affrontati
Ci siamo fatti scrupolo non sapendo quale era ripeto il respiro del Governo di mettere questo fra punti importanti del programma
Credo che questi alla luce di questi ultimi eventi potranno essere affrontati e non vi è dubbio che il discorso interessa in senso lato il problema le scuole non statali che non fa immediatamente confuso e peso uguale al problema delle scuole cattoliche ma che ha un suo respiro tuo nonno
Più ampio che proprio nel regime di autonomia
E in presenza di un sistema valutativo nazionale può trovare la sua risposta
La seconda osservazione
Rivolgo al Presidente e all'Assemblea
Riguarda l'accordo che è stato fatto fra Confindustria e sindacati e che è stato recentemente rilanciato dal ministro Treu e da me
Dopo una fase così in cui purtroppo abbiamo perduto del tempo nel nel passato e che riguarda il proprio alla formazione professionale
Allora qui c'è un accordo molto interessante che prevede un'analisi dei fabbisogni formativi proiettati sul futuro
Per poter organizzare una risposta formativa e cioè la organizzazione dell'offerta formativa in modo adeguato
Il problema sembra banale ma è di grande complessità e di assoluta novità
E cioè noi dobbiamo riuscire a prevedere quali sono i fabbisogni che ci saranno fra cinque dieci anni
Tenuto conto che l'organizzazione di un'offerta formativa chiede proprio questi tempi perciò se domani mattina noi varasse un nuovo ciclo di studi di formazione tecnico di altro comunque questo è il periodo che occorre per andare a regime
Allora non si possono puramente estrapolare dati del passato ma bisogna fare uno sforzo anche di riflessione e di comprensione sul futuro
Io ritengo in questo mi riallaccio ad alcune delle indicazioni che nella relazione del presidente sono presenti
Che sistema delle cooperative non possa essere assente in questa ricerca in questo dialogo esso trova naturalmente nel rapporto Confindustria e sindacati
Il il punto di di maggiore forza in evidenza ma non esaurisce assolutamente il problema del fabbisogno formativo soltanto il rapporto per esempio con Confindustria e di conseguenza questo chiede una partecipazione e una attrezzatura da parte vostra per poter partecipare
A questo dialogo
E e a questa
Azione che si vuole svolge
Allora la conclusione sostanzialmente nel discorso è questo noi abbiamo degli spazi di collaborazione diretta che sono quelli in cui voi già oggi occupate interventi formativi
Ci sono problemi di collaborazione in prospettiva che sono quelli della individuazione dei fabbisogni formativi per organizzare una risposta adeguata
Io non non porto via il tempo perché non è la sede per farlo per dirgli
In che modo oggi il Ministero della Pubblica Istruzione sta lavorando e pensa di lavorare per il miglioramento del sistema scolastico italiano queste tutta l'azione nostra ma ripeto ci distrarre Becks in questo momento dalla tesi principale
C'è un problema di sviluppo dello spirito cooperativo cooperativistico che la chiusura la bella chiusura della relazione del presidente
Io ne ho avuto qualche segno commovente insomma recentemente in Sicilia terra dove sappiamo tanta importanza ha avuto il l'avvio il consolidamento di esperienze di vita cooperativistica in situazione dove appare chiaro
Assolutamente chiaro che soltanto iniziative di questo genere nel breve termine potranno atti Tire in un modo serio e positivo allora è chiaro che l'interesse del governo come dicevo prima e proprio l'interesse di politica industriale in qualche modo e di politica sociale perché poi dei problemi si tengono strettissimi cioè se l'unica possibilità che abbiamo seria di rilanciare anche occasioni di lavoro in certe zone è questa
E se siamo tutti convinti che il problema del lavoro insieme al palo dalla scuola è uno dei problemi fondamentali per sottrarre certe regioni alla pressione malavitosa
Molto interessante sono state riflessioni condotte nei giorni scorsi in occasione dell'anniversario di Capaci come ieri o d'altro è stato unanime il parere di tutti i giudici impegnati di tutte le persone impegnate contro la malavita
Me lo ha detto in Calabria in Campania in Sicilia dunque sono stato è stato un messaggio costante
La scuola oggi diventa un baluardo fondamentale in prospettiva è la battaglia da giocare insieme al lavoro la scuola e il lavoro
Allora in questa linea appare chiaro che il rapporto con le Coop con le cooperative in certe azioni che che si configuri come tale deve avere da una parte l'appoggio del governo nei termini in cui è stato richiesto e a cui risponderanno al ministro Treu ministro Fantozzi
Hanno sicuramente da parte mia una grande attenzione perché vedo delle possibilità di saldatura di interesse comune di cooperazione a me probabilmente voi chiedete meno in termini concreti anche perché quello che potete chiedermi io l'ho dato per con piena convinzione
Però ci possono essere strada di collaborazione che a mio modo di vedere sono appena iniziate possono riscaldarsi rinforzarsi dunque
Grazie presidente
Per me è una novità essere presente assieme questa assemblea in veste istituzionale ma non è una novità l'ambiente
Perché mi fa piacere ricordare che nelle mie attività di di studioso dei problemi del lavoro e sociali in genere ho avuto modo di seguire da vicino passato il mondo cooperativo in generale nel mondo della cooperazione del lavoro in particolare quindi per me è una versione particolarmente gradita
Di essere qui
Mi compiaccio per il tono per i contenuti della relazione che che ha
Presentato
Una visione molto ampia con come si dice con un respiro non solo sociale ma anche politico-strategico dei problemi italiani e questo è un segno che siamo davanti a operatori economici ma con forte
Tensione sociale anche politica in senso lato
E ho notato anche permettimi di dirlo un giusto come dire piglio
Di
Un orgoglio di reti di categoria con una forte sottolineatura del
Della valori non solo sociali ma anche di di efficienza e di managerialità che si vuole si vogliono riconoscere imprimere alla movimento cooperativo costumi pare giusto
Nel contempo non sono mancati non è mancato qualche accenno di non dico autocritico ma insomma di sottolineatura che la strada
Va sia proprio una frase che dice che che questo tipo la strada per
Un pieno sviluppo del ruolo della cooperazione all'altezza dei tempi la strada è ancora lunga ed è lunga sia Cassidy richiede una forte crescita di capacità gestionali
Altrettanto direi lo spirito cooperativo qui richiamato appropriatamente
Non si materializza automaticamente quindi c'è molto da fare anche in questa direzione
Allora fatta questa
Piccola premessa vorrei sviluppare due o tre brevi riflessioni è la prima è che
Effettivamente da tempo ma adesso in particolare il la cooperazione si trova in una come dire contesto e ha un'occasione
Propizia
Potenzialmente molto preziosa per sviluppare una parte importante del proprio ruolo da tanto tempo
E da tante parti che si
Sottolinea l'importanza del
Di questa forma organizzativa ed economica non solo da chi parla specificamente di terzo settore o di terzo sistema del dell'economia dalla società c'è certamente
La percezione che e il momento particolarmente propizio per
Intervenire sui problemi su alcuni problemi
Centrali del delle nostre società da una parte idea in primo luogo
Il
E la revisione dello Stato sociale l'aggiustamento dello stato sociale
E ancora più fosse di radice io direi che questo è il primo problema nel nella grande sfida della occupazione che è una sfida che non stiamo certo vincendo in Italia e in Europa
Vedete qui riflettendo molto non non solo in in da noi ma anche in Paesi vicini l'Europa il generale
Di verifichiamo la necessità di
Interventi nuovi e più coraggiosi di altri ripetuti recentemente qui di fronte a
A una crescita economica che non si traduce in posti di lavoro le domande sono molte complicate più che le risposte ma
Mi sembra di poter dire che
Un indirizzo Bava approfondito non basta a fronte di questa incapacità della crescita di te a tramutarsi chi il lavoro non basta non risposte
Come dire schematiche non basta lo sappiamo
Aumentare
Indifferenziata mente la domanda
Tanto meno la domanda pubblica era un po'il vecchio modo rottura
Anche dei diciamo dei migliori riformatori del passato
Devo dire che non basta neppure operare con interventi redistributivi
Non basta redistribuiti distribuire lavoro
Perché i reati
Può anche darsi che nel distribuire lavoro operando sugli orari sia una cosa da fare
Ma attenzione quindi non basta puntare sulla crescita della domanda non basta puntare su strategie redistributive uno dei punti fondamentali che riconoscono tutti e che occorre riallocare sempre di più risorse
Da settori
Ad alta intensità
Di capitale
Verso settori a più alta intensità di lavoro
Questo è un orientamento da tempo
Oggetto d'osservazione noi l'Italia in particolare negli ultimi anni ha
Investito molto in operazioni sostitutive di lavoro
Bisognerebbe anche anche interrogarsi sulle cause e a poco ancora poco
Appuntato a reali a riallocare le risorse ripeto su settori vitali
La civiltà o e anche per l'occupazione che sono i settori dei servizi e dei beni di utilità anzitutto
Bene questi settori sono settori di elezione
Per il mondo cooperativo
Penso a quasi tutte le formule cooperative ma naturalmente in particolare alle forme di
Cooperazione cosiddetta di utenza o di servizi e alle forme di cooperazione di lavoro
Notate che non so se sia stato sottolineato abbastanza ma anche ieri al punto di questa mia visita al Coppa l'Unione europea si notava che in Italia anche in altri paesi
La una delle essi come dire delle aree su cui si puntava molto per per fare risultati positivi l'occupazione cioè l'area del lavoro autonomo non è
In grande espansione anzi c'è qualche segnale di debolezza specifica per il lavoro autonomo imitati ha voluto non individuale
Ecco lo dico perché c'è stato in qualche momento anche da noi un po'il mito spostiamo dal lavoro dipendente alla poltrona
Questo è attenzione va bene il lavoro autonomo nel segno di vitalità ma non non mi ti diamo questo mi sembra molto più realistico se ci dedichiamo adegua talmente puntare su questa forma invece vostra che è quella del lavoro
Cooperativo del lavoro associato in genere
Cosa difficile
Ma necessaria in questo momento ecco se questa è un'occasione
Importante e spostare queste risorse presto con questi settori e organizzare il lavoro in forma associata non è facile
E quindi l'occasione la dovete prendere attrezzando vi molto
Non c'è dubbio che ci sono strettoie nella di fronte a queste grandi opportunità io vedo eversivi intravedono anche nella relazione strettoie organizzative vostro nel
Il mondo cooperativo italiano ha sicuramente i problemi organizzativi
Ne è molto frammentato ci sono stati accenni anche qui fatti all'unità
A queste organizzazioni
Fanti che vanno e vengono
Insomma avete dei problemi di riorganizzazione istituzionale tra di voi
E di miglioramento gestionale e lo avete riconosciuto ci sono strettoie politico organizzativo
Ci sono nell'amministrazione centrale e ci sono le amministrazioni decentra
Presenterò qualcosa del ministero del lavoro anche se poi emessa entro la fine delle relazioni prima un bersaglio probabilmente
L'idea e no chissà perché sempre le ultime due tre pagine sono due dedicate a a questo ma voglio voglio dire che
è giusta la vostra domanda di maggiore efficienza alla pubblica amministrazione maggiore efficienza che può essere aiuto o comunque non intralcio perché viceversa ci sono
Come dire
Doglianze che l'opera dell'amministrazione e spesso più di intralcio chiedi aiuto
Questo è un grosso problema ma è un problema che riguarda l'Italia in generale la pubblica amministrazione il generale non riguarda solo specifico posto campo d'attività
E la la difficoltà di questo momento è che e le le strettoie organizzativo
Amministrative sono nell'amministrazione centrale ma sono anche nelle amministrazioni periferie che qui c'era stato un accenno ad esempio alla Scala seconda stagione delle cooperazioni resi invisibili da della cooperative di solidarietà sociale
Che sono fortemente devono essere fortemente radicate sul territorio c'è anche poi una richiesta di legislazione di sostegno regionale ebbene nella stessa relazione si nota come su questo ci siano gravi ritardi
Ecco quindi io accetto questo i richiami
Quindi rinnovo esplicito dovendo esplicito un impegno
Voto tutto abbiamo appena finito meno dato fatto una grossa tappa di impegno su un versante per quanto riguarda il ministero ministro del lavoro quello delle pensioni forse
Come come mi ha suggerito il presidente possiamo dedicarci un po'di più a un pochettino di più da curare specificamente
Il tra le altre problemi della cooperazione però prima di dire qualcosa su questo fatto mi fare un'altra
Osservazione ho visto dai dati anche che avete detto voi che nelle vostre politiche occupazionali si nota una notevole prudenza
Ma la prudenza non è mai troppo in periodi di crisi ma qui stiamo uscendo Reggiana siamo già usciti dalla crisi economica in senso stretto ci sono segnali di ripresa quindi se posso fare
Una esortazione appunto fa cogliere questi segni di ripresa impegnando le vostre forze soprattutto su alcuni filoni di sviluppo su cui anche il governo impegnato cioè questa nella rilancio di alcuni grandi progetti di opere pubbliche soprattutto nel Mezzogiorno un impegno che vorremmo fare
Per una
Sia pure Lippi
Nell'ambito delle forze limitate che abbiamo per
A
Attività
Di manutenzione di intervento nell'ambiente queste sono tutte aree su cui si richiede un po'più di coraggio da tutti quindi anche da voi
Il pacchetto
Cosiddetto pacchetto occupazione che stiamo che è pronto ma che
Siamo riferimento che dovrebbe essere presentato a Breve
Vedo che
è stato anche qui richiamato beh il nostro tentativo è di presentare lì riorganizzando anche proposte che erano state avanzate dai precedenti governi di presentare
Un assieme di misure che facilitano che facilitino in questa fase di ripresa economica
E una migliore funzionamento del mercato del lavoro ci sono diversi gli aspetti qui non voglio ricordare voglio solo notare che l'intenzione e di dare alle politiche del lavoro per quanto possibile nel tempo che questo Governo avrà a disposizione una impostazione
Non solamente difensiva
Noi abbiamo problemi difensivi enormi
La protezione dei soggetti in situazioni di crisi occupazionale sono su questo di questi sono traumatiche basta andare nelle aree del Mezzogiorno però noi non possiamo esaurire il nostro sforzo nella sostegno dei cassa integrati
Dei lavoratori in mobilità pur purtroppo le risorse sono quelle che sono corrono farebbe per fare delle scelte è vero che l'Italia in passato
Protetto troppo quelli che stavano dentro non per niente noi abbiamo due record europei gravissimi la più alta percentuale di disoccupati di lunga durata e la più alta percentuale tra le più alte percentuali di disoccupati Giovanni
Cioè di non occupati mai
Non so se vi rendete conto che siamo al trentaquattro per cento nazionale
Trentaquattro per cento dei giochi
E nel Mezzogiorno arriviamo a punte del cinquanta
Beh questo vuol dire che abbiamo
Troppo seguito politiche difensive difensive in senso stretto di difendere
Giustamente anche quelli che erano pupazzi
Qui occorre fare punto un po'avere un po'più di coraggio so che questo discorso duro per tutti anche per i sindacati ma insomma
E è evidente che la
L'opera di lungo periodo alcuni attenti alcune scelte invece propositive di rafforzamento come li investì che nella formazione di cui parlava Lombardi prima sono assolutamente necessari e urgenti anche se portano risultato
Non immediato
Ma proprio perché portano al risultato non immediato bisogna cominciare su quindi intenzione quella possiamo accettiamo ovviamente ci sono miglioramenti possibili da fare ma
L'impegno di operare in questa direzione tra le righe le richieste e le le doglianze che sono contenute nella
Nella relazione alcune sono molto specifiche richiedono e richiamano
Anche i provvedimenti legislativi che stiamo preparando beh io credo su alcune di queste posso dare delle assicurazioni ad esempio qui si dice
Una valorizzazione della funzione specifica della cooperazione nella lavoro interinale così detto oggi mi sembra del tutto
Appropriato anche qui si ricorda la necessità di chiarire alcuni punti della condizione del socio lavoratore cooperatore
Sì io sono d'accordo che va quasi valorizzata questa figura perché come dire sarebbe paradossale che in questo contesto i soci lavoratori dipendenti fossero come dire
Trattati meglio tra virgolette dei soci cooperatori
Non so e quindi ci sono alcune norme si possono migliorare non so se sia accettabile qui bisogna che ci pensiamo più attentamente e magari mi riservo di fare una verifica specifica
Nell'ambito degli incontri che avremo con le associazioni nazionali e non so se sia accettabile la domanda di estendere generalmente alcune normative protettive tipiche del lavoro subordinato al socio
Qui si fa tutto alla lista si parla cassa integrazione mobilità eccetera su questo mi riservo
Una analisi più attenta attenta ma suggerirei cautela
Nella nel disegno di legge sulla previdenza e complementare integrativa abbiamo non so se è stato notato penso di sì ma comunque no lo noto
Individuato e valorizzata la funzione del socio cooperatore come uno dei soggetti fruitori
L'area della previdenza integrativa è un'area su cui voi dovete esercitarne qui ha detto nella relazione non con siamo convinti che questo disegno di legge se approvato rapidamente come ci auguriamo possa veramente stimolare tutta questa questo settore diciamo della come qualcuno dice del privato collettivo dell'economia
Della previdenza che è esattamente va nel senso da tanti auspicato
Della di una maggiore
Il protagonismo degli attori nel costruirsi anche il proprio futuro di
Sicurezza sociale c'è un accenno poi alla alla mutualità integrativa sanitaria su cui noi non siamo intervenuti ma a credo che sia stato opportuno perché c'erano
Minacce di interventi restrittivi
Sulle possibilità di alimentare la la mutualità integrativa sanitaria presto che credo che questo sia un filone che si deve sviluppare qui c'è la richiesta di un intervento che
è un po'di competenza mista tra tra noi e la sanità eccetera vedremo ordini di rifletterci ultima serie ribattute rapidissima riguarda appunto i compiti della dell'amministrazione centrale la richiesta di un impegno rinnovato diciamo è giusta e quindi la recepisco
Devo dire che
Ma è un impegno nuovo anche se non non rientra tra tra le
Come dire priorità formali di questo governo ma sapete tra la predetta formali questo governo non rientra nell'occupazione e nella scuola giustamente ha detto prima al ministro Lombardi
Se l'occupazione e la scuola non sono due priorità in questo momento io mi domando quando mai lo sono ma comunque tra le attività che stiamo cercando di portare a termine c'è una riorganizzazione di diversi ministeri tra cui il ministero del lavoro il ministero del lavoro
è una organizzazione molto complicata e non perfettamente efficiente noi stiamo siamo impegnati a una riorganizzazione so che è un compito difficile è un po'come le pensioni c'hanno provato in molti dei miei predecessori mi auguro con l'aiuto delle circostanze oltre che vedi tutti di di riuscire a fare qualcosa
Di positivo ecco due cose specifiche vorrei dire rispetto alle alle critiche che vengono fatte
Noi certamente abbiamo bisogno di migliorare il sistema dei controlli i controlli se come dite voi sono troppi vuol dire che troppi controlli nessun controllo questo è un male storico la nostra amministrazione pubblica in realtà a una tradizione in cui è più abituata a
Interferire nella gestione che non a controllare e questo è proprio uno degli orientamenti storici della nostra amministrazione quindi stiamo facendo stiamo girando
Proprio una
Cambiando una tendenza storica quello stato deve di interferire meno ma siccome non può abdicare alla responsabilità di guida deve attrezzarsi per fare controlli selettivi e in possibilmente intelligenti
Invece che ripetitivi e stupiti
Questa non è una un'operazione facile però
Io sono convinto del tutto convinto che
Che
E questa sera direzione non è neppure detto che il ministero del lavoro debba tenersi tutte le competenze che adesso in materia di cooperazione questa è una idea che da tempo per aria e io ci sto pensando
Comunque per intanto migliorare il sistema di controllo è sicuramente una priorità non abbiamo in
In Lina abbiamo già indicato anche nella disegni di legge della
Sulle pensioni a un fine particolare ma in generale vorremmo rafforzare il corpo ispettivo del ministero del lavoro perché l'ispezione anche in giro per il mondo è uno dei compiti più importanti delle amministrazione del lavoro
Poi questo non significa che siano vere tutte le cose che stanno scritte in quella pagina lì mi mi dicono i miei uffici che non è poi vero che le ottanta mila cooperative che voi ritenete fantasma siano tutte le non operative su questo possiamo fare una verifica
Una verifica sul campo come si dice o vicino al campo
In ogni caso dobbiamo migliorare il ruolo ispettivo anche il rapporto tra ministero e associazioni
Deve essere migliorato e chiarito perché
Ci sono ruoli di supplenza
Che possono svolgere le associazioni e invece altri che non possono lo svolgerà
La vorrei dire per finire una concreta occasione per un impegno una verifica reciproca la
La scadenza che abbiamo
Di presentare la relazione triennale richiesta sul sul sistema cooperativo richiesta dalla legge cinquantanove noi vorremmo che questa fosse un'occasione per fare una foto non solo una fotografia con più macchine fotografiche vediamo come le macchine fotografiche diverso le vostre le nostre identificano il paziente
Ma anche per fare da questa
Verifica congiunta nascere qualche tentativo di riforma
Potuto avremo anche in quell'occasione io Giarda sottosegretario l'avvocato Grassi che è molto impegnata in questa in questa direzione aveva già calendari atto degli incontri per avviare questa verifica e anche per vedere che cosa fare miglior uso di quel famoso tre per cento che bene o male ha pure ha pure Prodi
Messo a disposizione
Delle risorse quindi nel breve tempo o nel tempo che comunque ci è concesso io Spitz esplicito rinnovo l'impegno del il mio ministero a dedicare un'attività un'attenzione specifica
Alla
Situazione generale del mondo cooperativo proprio perché così mostro vogliamo dimostrare che sono convinto di quello che dicevo all'inizio che l'occasione per un però questo mondo di contribuire a alla risoluzione di grandi problemi nazionali come il nuovo modo di concepire lo stato sociale ai problemi dell'occupazione questa un'occasione propizia ma dobbiamo superare gli ostacoli che ci impediscono di cogliere buon lavoro
Grazie grazie Ministro non credo che il dialogo debba continuare oggi anzi deve naturale salire delimitare nel confronto
Speriamo anche dalle parole che ha detto ora il ministro che davvero tre ossia il ministro della lavoro e della cooperazione anche se per un anche se è vero Agostino Da Polenza sociale anche se per un periodo che non si sa quanto possa essere lungo incisivo noi ci auguriamo lungo ma non dipende evidentemente da noi ne fosse anche pur amministra male le condizioni politiche del paese
Nel frattempo avete visto e lo ringrazio vivamente presente è arrivato il ministro Walter Lucchetti perché se il ministro del lavoro dell'istituzione della cooperazione il ministro dell'Agricoltura ha molto a che fare con le nostre cooperative perché la prevalenza delle cooperative ricopro veri termini numerici anche di fatturato lasciando da parte la federazione le casse rurali
è appunto il settore agricolo e quindi la cooperazione agricola lo ringrazio e poi nel proseguo dopo il presidente Amato all'avvocato intanto saluto il ministro tre ore arrivederci venti allora la parola al presidente Amato
Noi ricordiamo
Il presidente Amato noi lo ricordiamo in particolare come capo di un il Governo come capo di un governo
Che come dire ha svolto un ruolo importante nella transizione di questi anni
Di un ruolo che è un ruolo che ha forse a distanza di qualche tempo si sta molto rivalutando
Comunque lo abbiamo chiamato oggi qui soprattutto nella sua veste di presidente dell'autorità garante della concorrenza e del mercato un tema
Di tale per l'espandersi per il diffondersi per realizzare la democratizzazione della democrazia
E della democrazia economica nel nostro Paese poi che noi riteniamo che questo Paese può andare avanti se tante impresa di diversi tipi di diversa natura
Convivono in una competizione corretta e garantita
Dallo Stato noi riteniamo che il compito e ruolo del suo istituto del presidente Amato come tale sia rilevantissimo nella vita democratica ed economica del paese grazie
Cari amici vi ringrazio di avermi invitata a partecipare a questa vostra Assemblea
E permettetemi di dedicare in questi pochi minuti a qualche considerazione che va oltre l'ordinaria amministrazione
Nella convinzione che ho e che credo che condividiate che è quella che viviamo non è una stagione di ordinaria amministrazione
Nella quale quindi i temi che li riguardano che riguardano la vostra identità che riguardano il vostro ruolo
Possano essere trattati un uno una usuale rassegna delle questioni pendenti sul tavolo dell'organizzazione o della o del governo
Augusto ben arrivato
No no
Ecco insomma sensi e franchi e e schietti
E in fondo nelle parole del presidente nell'apertura della sua relazione questo lo si coglieva
è doveroso dire che stiamo vivendo una stagione di difficile ricostruzione
Chi è ancora ingombra di macerie
Macerie di ideologia e di prassi che hanno segnato disse i decenni precedenti
Così che come sempre è accaduto nella storia in stagioni di trapasso come questa c'è e non sono pochi
Quelle che ancora non hanno trovato una luce c'è e non sono pochi quelli chi ancora non riescono a distinguere il male che doveva essere abbattuto dal bene che non doveva essere perduto
Ora io sono venuto qui principalmente con questa convinzione da italiano come tanti
Convinto che il vostro lavoro e la vostra storia e la vostra storia
Che va valorizzata senza mimetizzarsi e senza camaleonti IC ed improvvisi cambiamenti alla moda voi con questa storia si è The parte della strada futura e questa è una cosa che conta
Certo la fine del comunismo nel mondo
L'esplosione in Italia di una tentacolare corruzione pubblica figli allo stesso tempo di un eccesso di infra mette insieme pubbliche nell'economia e di una democrazia per troppi anni bloccata chi aveva finito per comprimere la concorrenza il per esaltare la collusione
Hanno impartito una lezione che porta ripensare molte cose che vanno ripensati
Pensate che ricordiamocelo tutti che il secondo era iniziato con una grande fiducia
Nella capacità dello Stato del pubblico di porre rimedio con il suo intervento diretto ai cosiddetti fallimenti del mercato
E si diffusero per iniziativa dei socialisti e dei popolari in Italia per iniziativa di altri in altri Paesi e le aziende le imprese pubbliche
Per fornire quei servizi di interesse collettivo che si diceva allora l'impresa privata motivata dal profitto
Non da con la necessaria efficienza allocativa e anche equità distributiva
Poi dopo molti anni col passare degli anni abbiamo dovuto prendere atto che non sempre ma in tanti in troppi casi anche dal pubblico dalle esigenze di consenso della politica dalle esigenze di sopravvivenza e di autoconservazione della burocrazia
Si sprigiona vanno interessi che si sovrapponevano a quelle degli utenti che portavano ad altissimi costi che portavano e questo è stato da molti punti di vista la cosa più difficile da accettare ma accaduta non solo ad inefficienze allocative ma anche a spaventosi iniquità di cui sono state protagoniste le gestioni pubbliche quindi il secondo si chiude all'insegna delle privatizzazioni
Allo stesso modo nel corso dei decenni è stato intenso l'intervento pubblico per coprire con regole dirigista devo restrittive il mercato
Ogni qual volta si ravvisavano rischi di squilibrio di emersione di potere privato
Ma il risultato in troppi casi è stato di infilare interi settori economici dentro la camicia di forza della direzione amministrativa
è stato di creare categorie protette di creare imprese protette di creare imprenditori con Angelo custode pubblico e politici con Angelo custode privato con un uso ed abuso di angeli custodi
è sicuro metterebbe oggi in difficoltà in più ferventi fautori di questa nobile figura che mi risulta essere figura dello spirito e non degli affari delle coloro che sono abituati a celebrare e oggi è oggi prende invece piede l'idea di un intervento pubblico che sia più di cornice
L'assistenzialismo che si affermasse la valorizzazione del risparmio quando c'è per soddisfare i bisogni essenziali i nostri e delle generazioni future piuttosto che il dilagare del consumismo da una parte del disavanzo pubblico parlante
Attenzione però
Se questa è la lezione della storia
Significa questa più generalizzata adesione a principi che furono vissuti per decenni questo è innegabile come principi di parte
Significa che sono venute meno anche le ragioni per combattere limitare il potere privato
Che sono venute meno le ragioni per far sì che il potere pubblico sia figlio della cittadinanza e non del della proprietà e non della ricchezza privata
Sono venute meno le ragioni di quei problemi come il grande problema del secolo ventesimo quel problema sociale che al di là dei Grandis ogni che ha alimentato è stato il problema della necessaria e storicamente ingiusta della integrazione dice i nuovi di certi inizialmente marginali
La cui perdurante marginalizzazione avrebbe comunque rappresentato fonte oltre che di di ingiustizia anche di conflitti probabilmente non sostenibili dalle nostre società il fatto che questo genere di problemi
Sia stato utilizzato dallo statalismo e dall'assistenzialismo per rispondere con delle terapie sbagliate significa che oggi ha accertato l'errore di quelle per Up ieri siamo tutti approdati ad una società ad una dimensione in cui siamo tutti uguali in cui non ci sono più differenze a causa di terapie sbagliati attenti sarebbe tanto più suicida dire questo quanto più sappiamo chi è vero che quando lo statalismo e l'assistenzialismo erano prevalenti c'era già chi ha questi problemi cercava di rispondere non con lo statalismo ma con l'opera si oppone non con la burocrazia ma con la solidarietà non con l'impresa pubblica ma con la sperimentazione dell'economia sociale
è stato questo nelle idee il liberalsocialismo è stato questo nei fatti il movimento cooperativo di cui voi avete fatto parte
Ebbene dovremmo ritenere travolto anche tutto questo
Per questo vi dicevo la storia Vacca cambiata in ciò che ci mostra di sbagliato ma va preservata in ciò che ho avuto di giusto
Il libero mercato non ci sia resi tutti eguali
Non ci ha reso tutti capaci di un fai da te puramente individuale Co contando sul quale e su null'altro
Non ci saranno più prevaricazioni dei pochi sui più non ci saranno più emarginazioni non ci saranno più differenze incolmabili
Insomma il fatto che altri combattenti abbiano combattuto con armi sbagliate
Non ha cancellato il senso e la lotta il senso della ragione di lotte i conflitti che hanno dato un senso all'economia alla politica dei decenni che si stanno chiudendo
Non hanno cancellato parti e parti che possono rimanere contrapposte
Io con l'umiltà e il rispetto che devo loro in quanto non appartengo alla comunità ecclesiale mi permetto di dirlo anche agli uomini della Chiesa
Dicendo loro che una predica rivolta a tutti i non sempre può prendere il posto di scelte difficili
Glielo dico richiamando null'altro che le parole di di sua Santità chi più in questo secolo che si chiude affatto probabilmente per fare uscire milioni di uomini dalla tragedia del comunismo le nostre società hanno sconfitto il comunismo con la forza del maggior benessere della libertà di cui sono state capaci ma c'è in esse una propensione all'atomizzazione individuale alla chiusura di ciascuno nel proprio io
Alla disperazione degli stessi valori che hanno rappresentato il fondamento etico del capitalismo industriale che va assolutamente contrastante arginata
Perché da essa possono scaturire nuovi poteri prevaricanti nuove emarginazioni nuovi completi che potremmo poi non essere più in grado di gestire in un mondo che è sempre più grande ma sempre più piccolo
In cui dall'Egitto arriveranno nuovi nati in misura superiore a tutti i posti che la comunità europea sarà in grado di creare nei prossimi vent'anni e noi siamo al confine di questi fenomeni e ciò con diamo esclusivamente dell'assetto delle nostre televisioni scandalo nello scandalo vedete io nel mio ruolo istituzionale attuale non tutte e non certo lo statalismo tutelo la concorrenza il fine della mia istituzione
Mi colpisce
Non può non colpire mio non può non far riflettere la tiepida che spesso rituale adesione ai principi che predico e pratico
Da parte di chi ha il nome di azionisti pubblici o privati detiene comunque difende un potere privato che possiede
Mentre mi colpisce
Che siano tanti e sempre di più coloro che hanno capito che quel potere va limitato e frenato ma che per l'IMI tardivo e frenarlo e sbagliato porgli sopra un potere pubblico che può essere ancora più devastante
Ma che serve per farlo garantire il pluralismo sul mercato
Serve sciogliere quel potere nella libertà degli altri che democrazia economica non è i rappresentanti politici dei più che controllano il potere economico dei pochi ma il potere economico che si suddivide in un mercato dialettico riaperto
Questo è un grande cambiamento che però fa capire che non siamo una società una dimensione che la concorrenza e lo strumento della Società libera non per proteggere i di potenti ma per difendere dall'eccesso di potere privato
E questo è un fenomeno di cui si deve essere consapevoli in un Paese nel quale troppo spesso singoli privati si sono auto definiti il mercato
Quando il mercato non mi stanco di ripeterlo è sempre un concetto al plurale non può mai essere al singolare sia al singolare vuol dire che non è il mercato ma è un signore e questa è tutta un'altra
Dire queste cose vedete è tanto più importante e significativo
In una fase nella quale cambiano profondamente i connotati dell'organizzazione produttiva del mondo del lavoro
Ebbene il senso profondo di questo cambiamento chi chi vive alle radici della società coglie come inquietudine dentro di sé prima ancora che gli studiosi ne facciano un analisi consapevole
C'è anche questo cambiamento dietro le macerie del vecchio statalismo e delle vecchie rigidità non è vero che l'innovazione tecnologica distrugge soltanto i posti di lavoro ma è sicuramente vero che i posti che ricrei era non saranno più dove erano quelli che sono stati distrutti
Quella parola inglese che è entrata nel nostro lessico outsourcing
Che sentiamo dire ogni volta che una grande impresa sbaraccare una parte disse
Questa significa che lì dentro non ci sono più posti di lavoro ma che dei servizi che a quell'impresa comunque servono dovranno essere resi da fuori si ricrei era hanno perciò fuoco
Non è vero che la globalizzazione dell'economia distrugge nei Paesi avanzati necessariamente posti e e opportunità di di produzione di beni e servizi ma di sicuro comporta
Che sarà la produzione di altri beni e sarà la fornitura di altri servizi quella che nei Paesi avanzati potrà sostituire quelli che sono andati
Nell'economia il nuovo e vero perciò comunque
Che diminuirà sul totale degli occupati il peso dei posti di lavoro che verranno dalle grandi fabbriche
Ora qui si può discutere Tiziano prima lo diceva se il lavoro possibile sarà più lavoro autonomo sarà più lavoro di piccole unità cooperative
Probabilmente sarà più una seconda cosa che la prima quello che è certo è questo è il punto fondamentale
Io e che saranno molti di più quelli che in futuro potranno contare su un lavoro che non avrà un salario garantito e spesso come quello dei lavoratori dipendenti che avranno perso il posto nelle fabbriche
E siano lavoratori autonomi siano società di professionisti siano a forme associative flessibile di ex lavoro dipendente che forniscono servizi
Saranno tutti gli esseri umani che anziché vendere le proprie ore di lavoro ad un solo datore di lavoro dovranno trovare il modo di intendere i propri servizi a una clientela di mercato
Questo può essere un'esperienza nuova esaltante importante ma di sicuro avrà un elemento fondamentale
Farà venir meno per tanti rispetto alla realtà di oggi il reddito fisso mensile rappresentato dal salario quelli esporranno tutti alle vicende della fluttua pone annuale del re detto che sono le vicende che vive oggi il mondo imprenditoriale che nei decenni trascorsi ha vissuto il mondo imprenditoriale bene
Se noi ci avviamo ad un mondo del genere
Evidente che non è possibile pensare che per milioni di uomini e di donne
Possano valere in in un fai da te generalizzato
Le stesse situazioni le stesse sicurezze e le stesse problematiche che oggi a quella fascia limitata della nostra popolazione che vive a reddito fluttuante
E ve lo spiego nel modo più semplice e chiaro insomma se la fluttuazione del reddito
Porta oggi la media del mondo imprenditoriale e chi è l'unica categoria diciamo per il principio la principale categoria investita da questo fare no meno a massimi che diciamo in ipotesi superano il miliardo a minimi che in ipotesi non scendono sotto i cinquanta milioni
La fluttuazione intensissima ma è comunque garantito il soddisfacimento dei bisogni essenziali della vita
è comunque garantita l'alimentazione in pagamento della casa il pagamento del mutuo e il pagamento della sanità il pagamento delle tasse scolastiche per il figlio
Ma se questo fenomeno si moltiplica per milioni investe fasce di reddito più basse porta fluttuazioni che possono andare dai cinquanta ai venti milioni mai di essi milioni annui e questa è già una realtà che buona parte del mondo artigianale e del mondo della piccola produzione conosce a quel punto i bisogni essenziali di vita come sono coperti
Potranno anche dirmi che io sono diventato un imprenditore ma io sono un imprenditore che non sa come pagare le spese sanitarie
Che non sa come fare il mutuo per la casa e pagare il rateo che non sa come mandare il figlio a scuola allora io mi ritrovo con quei bisogni essenziali irrisolti in nome dei quali i nostri no mi socialisti e popolari alla fine del secolo scorso scoprirono che erano essenziali delle reti di protezione sociale alle quali qualcuno doveva pur provvedere altrimenti queste famiglie crollavano come crollavano nella miseria
Ad un acquisto è un problema che abbiamo davanti è un problema che non la potrà più risolvere lo Stato
Ma è qui che viene fuori il ruolo di quella parola troppo spesso usata come parole troppo poco trasformata in istituzione la parola solidarietà ed è qui che viene fuori il senso del mondo cooperativo e anche per il mondo sindacale come reti associative dalle quali in nome della mutualità
Potranno essere costruite delle reti categoriali che potranno intervenire quando quel i lavoratori in presenza di quelle oscillazioni avranno problemi che da soli non potrebbero risolvere
E che sono con formule assicurative mutualistiche saranno in grado di risolvere questo è il senso no passatista ma per il futuro
Delle grandi organizzazioni che associano oggi i lavoratori siano essi dipendenti siano essi laboratori autonomi e per questo il futuro e il futuro di un mercato nel quale la concorrenza sia saldamente tutelata
Per assicurarne il necessario pluralismo ed evitare che chiusure oligopolistico e se queste Rino opportunità e spazi
A danno dei più guardate questo non è un principio astratto
Oggi noi ci affidiamo ad un cambiamento che sia nelle alte tecnologie informazione convergenza tra televisione info matite telecomunicazioni e nell'assetto dei servizi che riguardano l'intera nostra società i servizi sanitari servizi alla famiglia
Tutto un mondo nel quale crescerà un'attività di servizio che offrirà lavoro se si guardano le liste le previsioni sul lavoro futuro negli Stati Uniti et quasi tutto proiettato nell'aria dei servizi alla persona più ancora che nell'area dei servizi alle imprese bene se voi fatti sequestrare a priori questi spazi
Da alcuni grandi operatori soltanto è chiaro che questi ridurranno l'aria per loro rischio
E chiaro che questi faranno disperdere cancelleranno una serie di opportunità oggi anche sconosciute che possono cambiare positivamente i connotati del mondo del lavoro futuro per questo è importante concorrenza
Ma non meno importante in nome di questi crescenti in quantità operatori minori
Di questo numero crescente di imprenditori disse che avranno però il rischio dei bisogni essenziali impropria delle loro famiglie
Che vi siano reti di servizi e reti di protezione sociale per le quali in nulla verrà fatto dallo Stato ma cruciale sarà il ruolo delle forme associative e cooperative in primo luogo lo statalismo per decenni via fatto vergognare del mutualismo
Cancellate questa vergogna e siate orgogliosi di avere una tradizione in questo senso il futuro mi ha ancora bisogno e ha quindi ha ancora bisogno di pubblico quindi
Io ci ho
Scusatemi se non risolviamo però
Devo
Ovviamente a segnare tempi piuttosto ristretti di accelerati quindi non rispondo e poi non c'è c'è poco da dire intervento riprende Amato il ministro invece Walter Lucchetti adesso porterà il saluto contrasto
Io ringrazio il Presidente ringrazia appunto di questa accoglienza che voluto riservarmi
Queste occasioni mi offrono evidentemente la possibilità di fare un po'il punto della situazione almeno per quello che riguarda l'amministrazione che ho l'onore di dirigere ed evidentemente è un'amministrazione come ho avuto occasione di sottolineare il presidente che ha molta molta importanza per il mondo della cooperazione è chiaro che questo mondo della cooperazione che opera nel settore agricolo
Deve evidentemente tener conto di quelle che sono le realtà che ci circondano ecco perché mi permetto così seppure brevemente di fare un quadro panoramico un po'di tutta questa situazione che ci circonda
Sul tavolo del consiglio dei ministri dell'Agricoltura
In seno all'Unione Europea abbiamo una serie di problemi che finiranno evidentemente per avere un impatto molto importante nel settore
In primo luogo voi sapete che dal primo luglio di quest'anno scattano queste misure restrittive delicata
Sono cose importanti sembra che hanno i non ci debbano toccare io avevamo in giro e dà l'impressione che effettivamente queste cose debbano riguardare altri e non noi in realtà le riduzione dei sostegni interni le riduzioni alle esportazioni l'ampliamento dei mercati
Dei nostri mercati a prodotti provenienti da Paesi terzi ci toccheranno direttamente a partire dal primo luglio ed è un fatto che abbiamo gestito in questi giorni con la emanazione di regolamenti appositi per ciascun settore
Sul tavolo del consiglio dei ministri poi abbiamo anche un altro problema di notevole importanza soprattutto per alcune produzioni tipiche nostre e mi riferisco alla colui alla politica mediterranea è in discussione appunto alla consiglio dei ministri di Brussel questa nuova politica che per volere anche del nostro Paese non sarà più una politica gestita ora con questo e ora con l'altro Paese ma bensì una realizzazione di una politica globale mediterranea che ci darà più la sensazione di vedere dove andremo a finire con questa stessa politica voi sapete che l'Unione europea ha sempre avuto un attaccamento particolare alla realizzazione di una politica mediterranea per consentire a questi Paesi del bacino evidentemente di mantenere una stabilità politica economica e sociale
Che tornava senza uno senza umbra di dubbio utile alla nostra Europa ma è altrettanto vero che questa politica a intaccato profondamente quelle che sono le nostre produzioni soprattutto ortofrutticole del nostro Mezzogiorno e questo questo nuova politica che si va delineando adesso presenta alcuni rischi ma che cercheremo appunto assolutamente di limitare un altro dossier importante che è sul tavolo del consiglio dei ministri e che non mancherà anche questo di far risentire i suoi le sue influenze nel settore primario
E i nuovi accordi con i paesi dell'Africa dei Caraibi e del Pacifico cosiddetti accordi di nome
Che evidentemente privilegiano questi Paesi per determinate
Importazione di prodotti e ripeto anche questi hanno una importanza notevole sul settore primario della nostra Europa ultimo ma non ultimo dossier importante che è sul tavolo è l'adesione tra virgolette dei nuovi Paesi dell'est Europa voi sapete che i capi di Stato e di governo nel vertice di esserne tenuto in Germania hanno deciso che questi Paesi debbano entrare
Nell'Unione europea da qui all'anno due mila due mila due
E che quindi evidentemente si sono messi in moto tutti quei meccanismi che porteranno effettivamente all'ampliamento di questa nostra unione europea
E questo diventa un fatto di estrema importanza per il settore agricolo perché sono paesi che si chiamano Ungheria Romania
Sono paesi che hanno una potenzialità e una capacità di produzione che è enorme hanno produzioni che sono concorrenza ha detto con le nostre e quindi dovremo prestare molta attenzione soprattutto dopo l'esperienza che abbiamo vissuto con i cinque Laender
Nella Germania dell'Est
Questo sul piano internazionale sul piano comunitario vero e proprio e abbiamo come sapete aperti notevoli Problemi in particolare le riforme
Delle dei settori mediterranei voi sapere che dopo il maggio novantadue dopo aver riformato i settori dei seminativi del tabacco sono rimasti in piedi le riforme per il vino per l'ortofrutta per l'olio d'oliva e come prodotto non mediterraneo ma che interessa moltissimo nostro paese irriso
Quindi voi sapete qual è l'atto è stata la presa di posizione dell'amministrazione in materia di vino abbiamo respinto assolutamente questa filosofia che vede la fissazione di quote da qui all'anno due mila in un trend di discesa dei consumi abbiamo evidentemente non solo respinto questa filosofia ma abbiamo sottolineato che da parte nostra non accetteremo mai
Una regolamentazione che costituiranno una penalizzazione per le nostre produzioni soprattutto dei nostri produttori che stanno facendo uno sforzo di ammodernamento e di miglioramento delle loro qualità
Quindi questa nostra posizione concordata anche con gli altri Paesi produttori non ha finora consentito assolutamente a questo possiede andare avanti adesso ci riproponiamo con la nuova presidenza francese appunto
Di verificare quale potrà essere il futuro di questo dossier
Futuro di questo dossier che è legato al gli altri all'ortofrutta che per il quale già la commissione presentato appunto una indicazione e all'olio d'oliva che in realtà ancora non c'è nulla ma per il quale noi stiamo lavorando per poter dare dei suggerimenti alla Commissione tutti questi settori evidentemente
Troveranno la loro definizione come riforma fra la presidenza spagnola che inizia il primo luglio e la presidenza italiana che i primi vizia primo gennaio del novantasei molto importante questo avrà un incontro con il presidente appunto con il collega Spagnolo adesso a Bruxelles in occasione del prossimo Consiglio per definire un programma comune
Di lavoro che varati al di là del semestre che abbraccia effettivamente l'anno cioè la nostra la presidenza loro nella nostra presidenza
Da parte nostra voi sapete che abbiamo presentato anche in sedo comuni in sede comunitaria un numero memorandum sulla montagna che ha avuto un'accoglienza molto buona Memorando sulla montagna che sottolinea l'importanza di realizzare delle misure comunitarie in favore di quella gente che effettivamente ancora lavora in montagna
In occasione appunto della riforma della politica di Rigola comune di maggio del novantadue non riuscimmo assolutamente vi ricordo solamente che il nostro Paese fu l'unico ad esprimere una dissenso su quella riforma non riuscimmo ad imporre un discorso di valorizzazione per la montagna oggi lo abbiamo riproposto vi invito a leggerlo per brevità
Naturalmente non ve lo illustro ma vi invito a leggere questo memorandum che è molto interessante è stato ritenuto molto interessante dalla stessa Commissione e probabilmente da questo memorandum usciranno delle proposte interessanti per la nostra per la nostra montagna sul piano interno sul piano interno voi sapete che il Governo l'altra settimana ha varato finalmente questa legge pluriennale di spesa
Che dopo l'altra del che risale ottantacinque la giornata in ottantanove effettivamente una elemento determinante per la nostra aziende agrarie per la nostra cooperazione legge pluriennale che è stata naturalmente maturata attraverso un processo di attraverso un processo
Di collegamento con le regioni perché sapete che la nostra amministrazione dopo la rifondazione della stessa avvenuta con legge quattrocento tu uno del novantatré opera esclusivamente attraverso un comitato Stato Regioni composto dal ministro e gli assessori al quale comitato si sottopongono tutte le iniziative che il ministro poi intende portare avanti
Quindi nel governo e quindi a Parlamento quindi questa legge pluriennale e ma è stata maturata con sei mesi di lavoro fatto responsabile dico sottolineo fatto tra con gli assessori e quindi credo che possano effettivamente S. raccolta con molto favore dal Parlamento e possa essere licenziata rapidamente noi ci auspichiamo che entro la fine di giugno possa vedere la luce voi sapete questa legge pluriennale e del tutto innovativa perché in realtà oltre a parte la la la questione finanziaria oltre sette mila seicento miliardi opererà attraverso un programma agricolo mass nazionale agricolo agro industriale e forestale nel quale poi si collocheranno i diversi piani regionali ma opererà attraverso finanziamenti di progetti specifici progetti regionali progetti interregionali e progetti nazionali
Quindi sono cose concrete
C'è un altro elemento che le stesse Regioni hanno accettato e che costituì era un pungolo decisivo per quelle regioni
Diciamolo pure inefficienti
E cioè che una gran parte di queste somme di denaro sarà riservata nell'eventualità che al le regioni inefficienti non impegna l'anno questo denaro sarà a riservata alle Regioni più efficienti
Questo speriamo appunto che costituisca pungolo per quelle Regioni che sono così hanno delle difficoltà ad andare avanti ripeto è una norma accettata dalle stesse regioni in questo comitato permanente che abbiamo presso il ministero dell'agricoltura
Quindi un fatto fondamentale questa legge biennale in fatto fondamentale anche per la vostra cooperazione
L'amministrazione poi sta studiando altri temi brevemente un tema fondamentale e oggi stesso credo di doverlo lordi bulgaro è una proposta di legge sui giovani
è una cosa che io sento come agronomo tra l'altro sentivo molto nel senso che questi giovani mi dà l'impressione che soprattutto coloro che si affacciano all'agricoltura
Poi non vedono effettivamente che cosa per loro sia riservato soprattutto in un momento in cui operiamo attraverso quote di produzione
Quindi il giovane che vuole intraprendere un'attività agricola ex novo e deve purtroppo deve avere una quota di produzione ecco perché l'idea di fare un a legge specifica per i giovani che consenta effettivamente di a vere di dare a questi giovani una prospettiva più sicura nell'avvenire
Qualora appunto intendano restare o intendano effettivamente inserirsi nel mondo agricolo
Così come noi stiamo studiando una legge che anche questa è ormai in fase in stato avanzato della sulla zootecnia sugli affitti e sul credito agrario credito agrario per ultimo ma non per ultima evidentemente per cercare di far riacquistare la sua specificità
Ultima notazione voi sapete che chi vi parla essendo stato nominato direttore generale nel mille novecentonovantuno la prima cosa che si è preoccupato
Questa da quella di prendere contatto appunto con il mondo della cooperazione rinvio rientravo da Brussel come sapete sono stato quindici anni sul mondo della cooperazione e vedere un po'come poter risolvere questo dualismo tra virgolette che esisteva fra cooperazione associazionismo io non sono mai riuscito a capire ancora non lo capisco a distanza di cinque anni perché ci deve essere questa situazione
Non riesco a capire nemmeno la scelta che viene fatta nel mille novecentosettantotto quando appunto la comunità diligentemente
Evidentemente si preoccupò del problema delle associazioni di produttori quando a quel momento si poteva benissimo dire che le assolti e la cooperazione era lei cooperative erano associazioni di produttori e quindi si sarebbero potute superare tante difficoltà che oggi invece abbiamo grazie di tutto è un
Grazie grazie per anche per la precisione per le parole che ci ha detto il ministro Lucchetti prima di dare la parola al ministro Fantozzi ringrazio della presente il sottosegretario testa Lucio Testa che è un Grande amico Tom grande amico della collaboratore della Confcooperative sottosegretario al al ai lavori pubblici semmai se abbiamo un attimo di tempo se non è impegnato poi potrebbe concludere l'Assemblea e voglio anche salutare tutti i rappresentati dei partiti l'ho fatto nel corso della ed apertura di relazione i tanti rata dei partiti forse qualcuno anche l'identico Baloo credo le sigle quindi rappresentante del CCP erano da prete verrà onorevole Casini di Forza Italia il senatore Radice i popolari Bianchi Colombo Pizza sente Colombo sta seguendo con attenzione i nostri lavori e il senatore Delfino e probabilmente altri
Depone per quanto riguarda il Partito popolare non so se che lavori bottiglione mentale che stiamo decidendo in queste in queste ore proprio questa mattina e ovviamente l'amico rubarlo Corriere dei cristiano-sociali
Prego Fantozzi
Il Consigliere apre un compratore ma prego signor presidente signori e signori gli offre anche il mio sarà un saluto un breve saluto credo che a questa momento della mattinata il maggior merito che io possa acquisire quella di essere molto breve
E e scusandomi per non aver ascoltato la relazione del presidente Marino
Vorrei toccare nella brevissime parole che mi accingo a dire tre punti che sono stati oggetto della relazione del presidente e che riguardano la materia fresca
In primo luogo concordo totalmente con il fatto che il novantaquattro sia stato averle come per le cooperative un anno di trincea e concordo sul fatto che sia stato un anno di tassazione per effetto dell'accumulo degli acconti o dell'imposizione patrimoniale particolarmente pesante
Io mi sono ispirato fin dall'inizio alla regola di non pregiudicare il passato e non condizionare il futuro in considerazione della breve durata del governo tecnico di cui ho l'onore di far parte
E dunque non sono qui e troverei non corretto dire occorre fare marcia indietro occorre modificare fondamentalmente subito credo però che in una prospettiva di revisione dell'imposizione
Sul reddito delle imprese anche e dunque dell'imposizione delle imprese diciamo meglio nel Complesso e quindi della tassazione sul reddito e sul patrimonio delle imprese nel loro complesso
Questo meccanismo debba essere riveduto debba essere ripensato in qualche misura non è un discorso da fare di petto a breve tempo e del resto prendo atto che Confcooperative non è come si è detto da parte del presidente per una difesa immobili Istica e non è per il conservatorismo normativo N per benefici a tutti i costi
Si tratta di trovare delle soluzioni che tengano conto della peculiarità del mondo cooperativo e della struttura operativa che ha rilievo costituzionale e che così benda merita e ha meritato nella storia e nell'economia del Paese e di applicare avesse un regime fiscale adeguato che non sia quello delle agevolazioni a pioggia indiscriminate
Che sia quello che tenga conto della struttura
Del e delle diversità anche esistenti all'interno del mondo cooperativo ma mantenga l'incentivo al capitale mantenga l'incentivo al lavoro mantenga l'incentivo all'occupazione anche con lo strumento fiscale
E passo rapidissimamente al secondo punto per quanto riguarda il discorso sull'occupazione prendo atto delle gentili parole che mi ha indirizzato il presidente nella relazione scritta sull'argomento al non profit
Il termine non profit al quale Area alla quale va la mia personale attenzione e probabilmente Miss ritiene probabilmente equivoco nel senso che abbraccia un ambito che è quello della cooperazione quello del sociale quello del volontariato molto ampio
Abbraccia degli un ambito all'interno del quale esistono già delle regolamentazioni specifiche che vanno migliorate ma non vanno sovvertito e non vanno scoop scombinato e come verrà e in questo senso credo di poter assicurare le preoccupa e tranquillizzare le preoccupazioni e le osservazioni espresse nella relazione del presidente l'idea quale l'idea è quella di a favorire l'occupazione nel settore del sociale e del volontariato attraverso lo strumento fiscale
L'idea di fondo è quella di fare sì che i giovani possano lavorare a vedere una retribuzione e l'ente possa avere un trattamento fiscale che tenga conto della piccolezza e della necessità di non appesantirlo con strumenti contabili e con strumenti amministrativi ma posso se a consentire di sviluppare delle attività quale quella dell'assistenza quali quella della cultura quale quella della manutenzione
Delle opere d'arte dei musei eccetera nel uguale nelle quali una attività dei giovani un'attività anche part-time possa consentire ad un ampio sfera di giovani di entrare nel mondo della io sono convinto che per loro è interessante più interessante al limite del salario che deve esserci che deve essere trattato fiscalmente in modo adeguato
è interessante e importante entrare nel mondo del lavoro dare una giustificazione alla loro vita alla loro giornata e dunque sentirsi parte della produzione e del direi della collettività produttivo
Quindi da questo punto di vista la commissione che è stata istituita per il non profit
Nel senso lato e dunque misti reading di cui dicevo prima si occuperà di proporre un testo legislativo che non toccherà a il mondo della cooperazione come tale se non per le cooperative del sociale che toccherà il mondo del volontariato ma senza toccare la legge sul volontariato già esistente
E fornirà un trattamento fiscale di favore di semplificazione possibilmente un forte che consenta accanto ad altri incentivi di attrarre a questo settore forza lavoro con lo strumento fiscale
Terzo ed ultimo punto su cui mi soffermo solo un attimo sono i Caf anche sul il anche sui Caf mi sento di spendere una parola positiva il problema dei Caf anche legislativo è un problema di soprattutto di partecipazione delle diverse categorie e da questo punto di vista io credo che si debba favorire la qualificazione professionale e la capacità professionale
Di coloro che partecipano a questi organismi fermo rimanendo che questi organismi nella struttura fiscale attuale sono essenziali
Per come dire svolgerà una funzione intermedia tra il contribuente dell'amministrazione finanziaria
In un sistema fiscale di massa qual è quello che noi abbiamo e in un sistema fiscale nel quale la a amministrazione è stata disincentivato Ada ricorrenti condoni e da una legislazione estremamente complessa occorre arrivare a regime a una soluzione che sia la seguente
Adempimento spontaneo per l'ottanta novanta per cento dei tributi da parte dei contribuenti
Come avviene in tutti i Paesi civili del mondo e dunque attraversa adempimento spontaneo attraverso strumenti di semplificazione appartenenti alle diverse categorie
Che testimonino della correttezza e favoriscano la correttezza degli adempimenti da parte dei contribuenti e si impongano come interfaccia privilegiata nei confronti dell'amministrazione finanziaria
Dunque in adempimento da parte del contribuente spontanea sia attraverso i sostituti per i lavoratori dipendenti sia attraverso gli studi di settore e i Caf per i lavori per i lavoratori autonomi per le piccole imprese
Controlli in misura limitata
Controlli severi controlli affidabili controlli irragionevoli credo che questa debba essere la parola chiave da parte di un'amministrazione che nel frattempo abbia avuto la possibilità con l'eliminazione delle pendenze attraverso il concordato di massa di quest'anno di affacciarsi al futuro riqualificando sì professionalizzante dosi con un contenzioso smaltito possibilmente
E dunque funzionante e allora con un rapporto civile tra amministrazione e contribuente in questa impostazione
Questi organismi di snodo delle categorie che come ripeto funzionando da interfaccia tra il contribuente e l'amministrazione finanziaria devono essere potenziati devono essere come l'amministrazione anch'essi efficienti
Composti da persone qualificate rispettabili e rispettati io credo che se noi riusciremo in tempi ragionevolmente brevi perché il momento che attraversa il fisco è epocale nel senso che si chiude un'epoca l'epoca dei condoni delle leggi complicate della normazione continua di un'amministrazione mal funzionante
E deve iniziare l'epoca viceversa dell'amministrazione al servizio dei cittadini delle leggi meglio fatte non che non si crostino l'una sull'altra
E che e di una fiscalità evidentemente trasparente e meno pesante io credo che se questo pian piano si riuscirà a realizzare si sarà fatto un grande passo è un importante passo verso l'Europa verso la competizione anche in pieno sul piano fiscale con i grandi Paesi dell'Europa e comunque della della dell'Occidente ormai anche alcuni dell'Oriente alla luce
Di quello che diceva Luchetti anche poco fa
Con i quali ci confrontiamo quotidianamente io credo che questa sia la strada che il fisco italiano deve compiere e credo che sia stata iniziata già dai miei predecessori ad essa io mi ispiro senza condizionare ripeto il passato e augurandomi che il futuro sia migliore
Del presente grazie
Credo che anche a nome dei miei colleghi Pasqui viene pulizia Possa ringraziare per le parole tirare un sospiro di sollievo parole del ministro delle finanze
Sono importanti visti i precedenti ma sappiamo che il temporale vi arrivano in genere
Quando ci sono interventi da parte del governo dal ministro delle Finanze dal ministro delle finanze ecco il saluto doveroso che dobbiamo allora sottosegretario Testa sì prego sottosegretario e con poi l'intervento del sottosegretario pensiamo di sospendere questa parte dell'Assemblea
Per poi come voi sapete proseguire nel programma per il cinquantennale della ricostituzione di Confcooperative
Grazie Marino io ho voluto saltando da una commissione l'altra venire qui e portare saluto in nome dell'antica amicizia che mi lega a molti di voi
E per confermare
Che quell'ideale
Che a suo tempo si è acceso
Nella solidarietà dell'azione
è rimasto sempre vivo anzi vi devo dire che
Lasciando il movimento cooperativo e confrontando nelle diverse esperienze
Un pochettino da lontano
Abbia assunto una fisionomia di maggior realismo e una configurazione
Di oggettività rispetto a quanto la società oggi esprime
E voglio anche in questo saluto cioè portare alcuni riferimenti precisi
Dell'azione che sto seguendo
In alcuni settori
Di importanza e di rilievo del movimento che opera
Molto sinteticamente voglio ricordare innanzitutto i provvedimenti riguardanti la riforma degli appalti
Terre confermare il piano titolo
Che il mondo della cooperazione nella configurazione delle cooperative di produzione e lavoro
Hanno nel settore della parte dei servizi
E proprio nella ricostituzione di un mercato più trasparente
Più efficiente
Queste forme imprenditoriali di solidarietà potranno trovare un'espressione piena rispetto al passato
La stessa qualità delle imprese
La qualità sostanziale dell'impresa in questi casi formati da soci quando sono formata da soci hanno questa configurazione devono vedere
Nella riforma
Ed è la ricostituzione di un mercato più trasparente e più efficiente più equilibrato
Delle possibilità ulteriori d'intervento e quindi di sviluppo
Ugualmente
Nel settore abitativo
Nel settore dell'edilizia in questi giorni è uscito un decreto legge che riguarda l'edilizia pubblica
Ma proprio le nuove linee
Che sono quello del recupero del preesistente della locazione
Riprendo una strada già a suo tempo tentata intrapresa
Da parte del movimento cooperativo quindi anche da questo punto di vista
Credo che il futuro debba essere visto con fiducia
Non già con eccessiva preoccupazione
Rispetto a queste forme di intervento
Da ultimo
La nuova legge
Sul Mezzogiorno anche qui
Il d'intervento ordinario
Che si stupisce all'intervento straordinario
Collini ebbe di oggettiva
E fondata operatività nel tempo non non può che costituire per le imprese cooperative una grande opportunità
Io chiudo qui il mio intervento
Riconfermando non solo la gestione la mia amicizia del movimento cooperativo e per gli amici ma se mi consentite per lanciare un messaggio di fiducia rispetto al futuro so le difficoltà
Conosco le difficoltà che tutto il movimento cooperativo oggi attraversa per una serie di contingenza ma nella sostanza
Non oserei dire nel segno dei tempi perché questo ma né i segni dei tempi che si stanno prospettando
Una situazione
Di più equilibrio della società italiana non facchino richiedere
L'esigenza di una presenza più motivata
Di questa forma di imprenditorialità
Che sappia coniugare efficienza e solidarietà
Per una serie di considerazioni che sicuramente sono tutte presenti e che vi posso assicurare anch'io terrò presenti per quanto questo mio compito di servizio possa durare di ringrazio
Grazie grazie
Al servizio testa ecco noi terminiamo questa prima parte del gran giornata questi primi lavori dell'Assemblea che mi sono parsi molto positivi
Molto più positivi più delle altre circostanze altre circostanze
Soprattutto per l'attenzione verso i problemi della cooperazione che le autorità di governo ci hanno mostrato
E anche per le potenzialità per le possibilità che abbiamo che dobbiamo mettere in campo per affrontare i gravi problemi del Paese in modo particolare come ho richiamato nella relazione come faro oggi pomeriggio sul problema della disoccupazione per creare nuova occupazione per dare quindi una risposta
Positive a un dramma che sta vivendo ad tutte le erogazioni cimentare in modo particolare che sta vivendo la nostra democrazia
Grazie sospendiamo i lavori e sapete come proseguiranno con l'ordine del giorno