Sono stati discussi i seguenti argomenti: Giornali, Periodici, Politica, Rassegna Stampa, Storia.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 30 minuti.
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Un saluto agli ascoltatori eccoci anche per oggi all'appuntamento della programmazione di Radio radicale in cui vi parliamo
Di storia come sempre lo facciamo attraverso le segnalazioni dalle riviste che si occupano di questi temi oggi ci serviremo di tre pubblicazioni e come sempre qualche modo cercheremo di legare insieme di seguire un filo un ragionamento per tutta la puntata
Partiamo da studi storici la rivista della Fondazione Gramsci il numero due del due mila ventiquattro che già vi abbiamo segnalato la settimana scorsa oggi torniamo in apertura
Su un tema che abbiamo cercato molto di trattare specialmente all'inizio di di questa rubrica nella parte iniziale diciamo di questa rubrica cioè il tema del metodo perché il tema del metodo del lavoro dello storico oltre ma molto importante molto trascurato specialmente in ambito divulgativo e naturalmente il mestiere gli strumenti diciamo gli arnesi sul tavolo dello storico
Sono arnesi importanti occorre lavorarci sopra con con Arrigoni Ubu occorre utilizzarli con rigore specialmente in una fase in un momento come quello attuale dove il rapporto con la storia tornato ad esserne ma forse è sempre stato un rapporto importante
Ricco di possibilità di prospettive ma anche inquinato da rischi di diverso tipo partire per esempio dalla al rapporto diciamo così squilibrato con un passato inteso come mito fondativo che porta a volte anche a complottismo il di diverso Chicco ma vediamo meglio con le parole degli studiosi degli studiosi il tema che accenniamo sommariamente in apertura e lo facciamo appunto con un segnalazione da dalla rivista della Fondazione Gramsci dal titolo Ettore Lepore tra Filologia totale e nuova storia politica
Un settore di questo numero tutto dedicato alla figura di Ettore Lepore è stato uno storico molto molto importante
Descrive Roberto delle donne in apertura di questo settore appunto della riviste che abbiamo sul tavolo oggi Roberto delle donne del Dipartimento di studi umanistici dell'università
Degli studi di Napoli Federico secondo scrive delle donne per chi si è formato all'università di Napoli e in particolare all'Istituto italiano per gli studi storici
Negli anni settanta e ottanta dello scorso secolo Ettore Lepore ha rappresentato un punto di riferimento per l'ampiezza delle conoscenze storiche e storiografiche per la dottrina e la passione che riversava nelle elezioni
E nelle discussioni con gli studenti e colleghi per la costante attenzione ai dibattiti culturali e scientifici italiani europei e nordamericani
Per l'abilità nell'utilizzare nei suoi scritti serie documentari è diverso se e di questo abbiamo cercato spesso di parlare a me ne cioè fonti letterarie e linguistiche archeologiche numismatiche per i settori di cui si occupava naturalmente
Lepore per la capacità di coniugare il rigore dell'indagine storica con l'impegno civile e culturale del tempo presente per il suo meditato meridionalismo
Del resto la vastità e la profondità dei suoi interessi trovano evidente riscontro nei duecento cinquantadue titoli Della sua bibliografia raccolta da Marta Harlingen
In appendice al volume tra storia antica e moderna saggi di storia della storiografia pubblicato a cura di al freddina Storchi Marino
Nella collana dei saggi nell'istituto conosce per i tipi del Mulino approfittiamo anche per farvi questa segnalazione più avanti Roberto delle donne spiega restituiscono questi ed altri saggi che vengono ho citati che appunto non vi abbiamo non abbiamo letto di cui non abbiamo letto i titoli restituiscono con tonalità diverse
Come in un complesso gioco polifonico la figura di uno studioso di straordinario vigore vivacità intellettuale che ha saputo muoversi con grande consapevolezza tra il piano della riflessione teorica
E quello dell'attenta ricerca sul campo
Lungo un arco cronologico che va dall'antichità all'età contemporanea
Emerge ancora più avanti la centralità me che nelle pratiche di ricerca di Lepore aveva alla Storia della storiografia Daloui considerata come un passaggio obbligato per individuare e interpretare ogni problema storico
Non per caso dal mille novecentosettantatré al mille novecentonovanta egli tenne all'Università di Napoli l'insegnamento di storia della storiografia
Come hanno testimoniato i suoi ex-allievi Luciano Canfora Wizard a Reja Claudia
Montepaone Alfredino Astor chi egli esprimeva lo stesso orientamento anche nei corsi di storia greca
E romana sempre accompagnati da un'ampia introduzione storiografica una scelta questa di metodo in cui non è difficile scorgere la lezione di Benedetto Croce e Federico Chabod
Riconoscibile anche in altri storici della sua generazione che si erano formati all'Istituto conosce a partire dal secondo dopoguerra Lepore era stato allievo dell'istituto nell'anno accademico mille novecentoquarantasette quarantotto
E oltre quarant'anni dopo nel mille novecentottantotto in una intervista rilasciata Elsa Romeo ricordava come fosse stato decisivo per la sua formazione
Il magistero quindi aveva ricevuto l'okay rievocava come un'esperienza che avrebbe dato alle sue ricerche respiro italiano e internazionale consentendogli di entrare prima in contatto con studiosi come a Nardo Arnaldo Momigliano e poi di aprirsi a sollecitazioni diverse come anche il marxismo le teorie marxiana grazie alla possibilità di respirare altre atmosfere non in contraddizione diceva Lepore con lo storicismo crociano ma piuttosto come forma di svolgimento dai su questa naturalmente interpretazione
Di Lepore e dello stesso delle donne che cita tra virgolette questo passaggio andiamo avanti per esempio tra agli strumenti diciamo così semplificazione brutale ma per per
Diciamo per spiegarci Carlo caro Max Antonio Gramsci Max Weber Marc Bloch Lucian febbre Emilio Sereni Ernesto
De Martino Pietro Rossi ed altri lo storicismo crociano Daloui rielaborato rielaborato in una forma
Libera insomma da ortodossie e schematismi insomma un servirsi naturalmente con consapevolezza di strumenti
Diversi l'approccio anche rispetto a altre questioni per esempio la distinzione di Chiana tracce erto è vero che estraeva da sull'uno studioso come Gustav trovo Isernia o un autore peraltro caro lo stesso Momigliano e che Croce avrebbe voluto Momigliano alla direzione dello stesso istituto
Nel mille novecentotrentasette nella volume la storia come pensiero e come azione Croce aveva proposto l'identità di filosofia e pensiero storico in questa parte
Di questo saggio di Roberto delle donne entriamo Comiso dire più più diciamo nel cuore del problema della storiografia degli strumenti dello storico
Vediamo solo qualche cenno Maputo rimandiamo questo passaggio per chi volesse naturalmente confrontarsi con questi strumenti quanto meno a scopo divulgativo in questa sede capirne la natura la strutturazione scrive più avanti delle donne prendendo definitivamente sostanzialmente dopo una riflessione Congedo
Dall'idea di una ragione assoluta questo un po'il punto d'arrivo
A vantaggio di una ragione riconosciuta come concreta la riflessione sulla realtà i dati i fatti della storia
Riaffiorano sempre nei saggi dealer corre con appunto di chiamiamo umiliano i conoscenza il ritorno alle fonti un ritorno che implica una loro moltiplicazione anche invenzione nonché l'accostamento tra loro di fatti storici e di disparati circa le scuse era delle donne se cerchiamo in qualche modo di semplificare questo concetto ma qui inventare
Si intende appunto si fa riferimento probabilmente alla necessità che allo storico poi di attivare tutta la sua astuzia tutte le sue idee quando a che fare appunto con un mondo quello delle fonti che può essere naturalmente anche stato inquinato dei fatti politici dai fatti
Dei diritti che riguardano i drammi delle istituzioni per esempio nei momenti in cui ci sono gravi conflitti ci sono colpi di Stato dittature passaggi di regime brutali i i documenti i dati le carte sono i primi a risentirne
E quindi naturalmente lo storico deve tenere presenti tutti questi questi fatti queste questioni Troisi N per esempio
Spiegarla che noi umanamente non abbiamo che il presente Lick et nunc sia pure col bisogno e con la capacità i sviluppare infinitamente questo punto effimero imparando conoscendo e volendo per lo storico tedesco tedesco i fatti del passato
Non costituiscono mai come tali un materiale empiricamente osservabili da cui poter ricavare o su cui fondare e verificare leggi regolarità spiegazioni causali di invalidità generale questo passaggio molto importante perché ci racconta anche della necessità di liberare la storia da questa diciamo idea tele o logica il più semplicemente diciamo messianica ecco ma questa parola sicuramente non era adeguata l'unico materiale prosegue
Delle donne di cui l'indagine storica dispone
E quanto del passato si è conservato nel presente nelle forme più svariate ed è solo a partire dai So che la storiografia perviene a ridestare quei morente qui momenti per sempre tramontati che abbiamo alle nostre spalle
A rifarli presenti del nostro spirito
Attraverso un complesso procedimento che ad un tempo discorsivo e intuitivo analitico e sintetico qual è il comprendere indagando questa è una
Citazione appunto storie dello storico tedesco potremo quindi dire che per trovi sede come per Momigliano e per Lepore
L'essenza della storia non si esaurisce nella pur necessarie critica delle fonti nei consiste nella spiegazione di fatti in base alle leggi immessi causali generali è importante
E neppure nella mera descrizione di ieri si è salva invece individuata nella sua con preziose comprensione interpretazioni da intendere non come la comprensione dei tempi passati ma come la comprensione di ciò che dissi resta ed è presente sia in documenti e narrazioni sia in Avanzi e condizioni oggettive insomma con queste parole
Cerchiamo di entrare un po'nel merito di queste questioni che come come sentire sono sono complesse comunque scrive delle donne per chiunque chiunque voglia affrontare adeguatamente un problema storico
Necessario utilizzare tutte le evidenze del passato ancora oggi disponibili ricco mettendo alle alla totalità
Da cui di cui sono parte secondo i principi di cui la filologia totale qui ritorniamo al titolo così Carrara Ettore Lepore porta conciliare
Una robusta in Pirini Yeah filologico antiquaria con principi teorici liberamente raccolti e rielaborati in costante dialogo con le scienze sociale scrive più avanti delle donne il ruolo della politica e del politico nella storia nel fatto politico nella storia nella sua accezione accezione più ampia costituisce invece la cifra caratterizzante dell'intera produzione scientifica di Lepore abbiamo saltato un passaggio dove si rappresentava una tesi
Diversa e delle donne racconta per esempio il fastidio che l'errore aveva che nutrita per le gabbie concettuali facili schematismi definitori diffusi lo ricordiamo
Negli anni settanta e ottanta del secolo scorso in lui la politica non è mai immanente Ytzhak da in altri termini
Non è mai da lui concepita come mero rapporto di forza qui diciamo l'obiettivo polemico si fa più chiaro e pura tecnica di organizzazione della vita in comune come accade invece per lo più anche oggi
Ma sempre come il luogo in cui l'uomo può e deve realizzare se stesso nella forma più compiuta vedere
La differenza la differenza di prospettiva beh vi abbiamo letto qualche passaggio di questo saggio
Di Roberto delle donne che introduce questa parte della rivista della Fondazione Gramsci numero due studi storici numero due del due mila ventiquattro dedicata al lettore
Oggi numero due del due mila ventiquattro dedicata al lettore Lepore che ci ha acconsentito naturalmente di ricordarvi questo importante studioso e anche per cercare in qualche modo di torna sempre in termini divulgativi naturalmente su un tema che tante volte abbiamo cercato di
Affrontare in questa rubrica cioè il tema degli strumenti del metodo dell'approccio a al materiale al tema di fronte al quale si trova lo storico rimaniamo
Ancora su questa rivista perché qui la segnalazione sarà ancora più sommaria
Perché appunto facciamo un balzo all'indietro tenendo presente il tema che abbiamo affrontato e torniamo sull'Ottocento il tema che stiamo cercando di affrontare un po'alla volta nelle ultime puntate c'è questo studio molto molto particolareggiato di Valentina Dal CIN del Dipartimento di studi umanistici dell'Università Ca'Foscari
Di Venezia i volti dell'intero per una nuova storia Grillini Little inetta napoleonica basterebbe forse solo il titolo poi naturalmente importante leggere integralmente questi saggi per capire che
Però un tema che molto importante molto trascurato
Cioè il tema delle élite italiane rispetto al Periodo
Napoleonico scrive infatti dal cinese al rinnovamento della società sia napoleonica attuale negli ultimi cinquant'anni
Ha conosciuto una nuova stagione non concentrata solo sulla figura dell'imperatore sulla Francia come stato fin dall'inizio per affiancare temi di storia sociale e culturale
La più classica storia Eden immensi Ale diplomatica e militare nuovi studi hanno
Analizzato la questione che riguarda il ruolo svolto da figure di vario calibro nella costruzione
Dell'impero soffermandosi anche sul territorio periferici sulle diverse componenti del grande impero questa tendenza era stata contraddetta
Dalle applicazione delle numerose biografie di Napoleone in occasione del bicentenario poche il personaggio che ha indagato per la sua capacità di riuscire a incarnare gli ideali gli interessi di un'intera generazione piuttosto che per la sua singolarità poi assegnare una tappa importante da questo di questo rinnovamento è stato nel mille novecentonovanta il saggio d'histoire Bufi intitolato Napoleone la conquista dell'Europa
Affrontando un tema consolidato la moderna s'morbidi modernizzazione dello Stato promossa
Da Napoleone e il loro impatto nel lungo Perillo Wolf connetteva il lavoro i lavori preesistenti per cercare una originale sintesi il cui punto di forza era la comparazione su vasta Scala poi la studiosa entra ancora più nel merito
Il tema di questo saggio elette puntare di mettere in chiaro la dimensione collettiva e le dinamiche di interazione tra i funzionari napoleonici lei lite dei territori che furono chiamati ad amministrare attraverso un'indagine
Che si concretizza vedrete se leggerete il saggio su alcune aree del lato penisola italiana fornendo spunti di paragone anche in altre realtà del Grand imperio e appunto città alcuni studi quello di una studiosa che prende in esame
In esame leale degli Stati di Parma Piacenza e Guastalla la citazione integrale la trovate
Nel testo il ruolo giocato dalle classi dirigenti di cui Still blocchi di queste realtà nella penisola aveva nell'attuazione delle riforme napoleoniche io sono restato riesaminato all'interno di questa nuova storiografia
Chi appunto viene citata e naturalmente emerge la questione della interazione è stato Stato napoleonico e Little e ci sono alcune piste d'indagine che emergono in questo nuovo approccio che non sono non sono state ancora indagate bene per quello che riguarda le élites italiane lo studio di queste realtà comprende con consente di comprendere l'impatto di questi rivolgimenti politici l'edificio imperiale si pensava da parte napoleonica doveva poggiare su delle masse di granito è una citazione queste masse di granito erano i notabili che erano una rappresentazione naturalmente da parte
Da parte
Del diciamo da parte napoleonica rappresentazione
Politico sociale delle è lite definita da criteri socio economiche socio economici realtà concerto di è lite racchiude serie di problemi in queste situazioni
Sembra coincidere con quello del notabilato ma naturalmente non si riduce adesso adesso
In realtà diciamo i funzionari francesi si servono sintetizziamo brutalmente delle liste dei notabili dall'appartenenza ai collegi elettorali le liste dei maggiori contribuenti
Selezionati attraverso criteri e naturalmente soggettivi secondo definizioni coeve oltre a essere un possidente notarli notabile era infatti un individuo dotato di pubbliche virtù che serviva lo Stato con capacità dedizione e godeva di un'ampia considerazione sociale insomma
Il tema è davvero davvero interessante ci riporta
Su un un da questione che riguarda la storia italiana il rapporto
Con con la
La discesa in Italia di Napoleone quella stagione
Intravista da alcune fasce della popolazione italiana mondo italiano come una grande opportunità ci scuserà davvero l'inopportunità del paragone
Valentina dal cinema per diciamo ma avvicinarsi in qualche modo solo in termini davvero ma anche scherzosi diciamo così
è un film di tanti anni fa ormai cavalli si nasce di Sergio Staino che appunto approfittiamo di questo di questo accostamento davvero molto molto diciamo disomogeneo però per ricordarlo
Andiamo avanti passiamo proposta radicale il numero ventuno ventidue
Che è uscito da poco aprile-maggio due mila e ventiquattro proposta radicale diretta da Walter Vecelio per tornare alla questione di Matteo ti che vi abbiamo ampiamente segnalato con la vicenda dell'uccisione di Matteotti nel mille novecento
E ventiquattro di cui si è ampiamente parlato Matteotti tra contemporaneità e storia il titolo di un editoriale di Walter Brescello che noi utilizziamo però per farvi una segnalazione scrive infatti scenario più o meno a metà di questo editoriale Pierfunk Pierfranco quali vieni che avete sentito
Ogni tanto da anche da radio radicale storico instancabile anima del centro Mario Pannunzio di Torino recupera e cura la pubblicazione di un prezioso saggio su con Matteotti di Piero Gobetti
E questa la segnalazione che vi facciamo scritto a caldo del meno novecentoventiquattro subito dopo il delitto aperti virgolette Matteotti annota quegli anni nella nota introduttiva di questa pubblicazione
Come lo stesso cubetti evidenzia non era il socialista delle sagre
Con cui si concludevano i congressi socialisti del tempo era un socialista graduali sta che non aveva rinunciato a pensare a una società socialista capaci di far convivere l'eguaglianza sociale e la libertà liberatrice senza accontentarsi di rabberciare
Attraverso le riforme il capitalismo come ha fatto in Italia Giolitti
Senza per questo ottenere il consenso dei socialisti era convinto che la via al socialismo doveva essere legalitaria
In questo riprendendo l'ultimo handlers perché invitava alla competizione elettorale e non alla rivoluzione i socialisti tedeschi chiuse le virgolette chiusa la situazione
Da acqua igienico oltre al saggio Gobetti hanno quali vieni prosegue Vecellio Vecelio recupera il resoconto stenografico
Nella seduta del trenta maggio in quella nel corso della quale Matteotti denuncia i brogli elettorali recuperi di cui occorre far tesoro ricorda Vecelio valga un brano di un'intervista inedita Mario Soldati nel mille novecentonovantaquattro conservata nell'Archivio storico del centro Pannunzio aperte virgolette da questo documento nel mille novecentoquattordici va soldati del mille novecentoventiquattro lessi avidamente il vibrante commosso ricordo di Gobetti
Su Matteotti che conservo tra le cose più care
Nella resistenza il nome di Matteotti fu ripreso in modo glorioso forse non adeguatamente riconosciuto dalle eroi che Brigate partigiane socialiste Halloween più intitolate
Questa è la mia Italia civile in cui credo profondamente Matteotti resta la mia stella polare in tutte le tempeste novecentesco che del fascismo e del comunismo chiuse virgolette chiusa questa citazione di Mario Soldati
Prosegue recenti un riformatore che inchioda il recintare gmail fascista con denunce fitte di nomi fatti numeri condanna la violenza quella dei fascisti ma anche quella russa ai comunisti
Dice chiaro la vostra violenza pretende giustifica la violenza fascista non c'è nulla in comune tra voi e noi se siete in buona fede malvagia da parte vostra la proposta di unirvi coesa di tutti coi traditori
Se siete in malafede noi non intendiamo prestarci ai trucchi di nessuno chiusa la citazione subito dopo la sua morte
Antonio Gramsci lo definisce pellegrino del nulla stavo quante volte ricordarlo in questa settimana Gobetti al contrario con malinconico rimpianto
Lo saluta come forse il solo socialista italiano per il quale riformismo
Non fosse sinonimo di opportunismo e la segnalazione appunto di questa pubblicazione abbiamo approfittato di proposta radicale che vi segnaliamo naturalmente ricchissima di
Contenuti come sempre sulla quale è torneremo
Ci avviamo alla chiusura anche oggi e passiamo alla prima ma segnalazioni che ci facciamo
Dalla secondo numero del due mila ventiquattro della rivista il Mulino questo numero parla di futuro cercheremo Linke però perché in questa trasmissione parliamo di passato
Il futuro dell'Europa e l'Europa del futuro
Qui diciamo facciamo un grosso salto in avanti ma diciamo
Perché qui però parliamo oggi una storia di una parte della storia italiana
Breve saggio di Luca barra i settant'anni della televisione italiana
E chiudiamo segnalando di qualcosa da questo intervento lo scorso tre gennaio televisione italiana ha compiuto settant'anni tre gennaio mille novecentocinquantaquattro infatti ebbero ufficialmente inizio
Trasmissioni regolari con un annuncio di Fulvia Colombo le cerimonie presso gli studi di Torino Milano e Roma erano già alcuni anni
Che proseguivano gli esperimenti più o meno corsari nelle soffitte torinesi dire a Montebello sotto la Mole Antonelliana erano già alcuni mesi che andava in onda un palinsesto pressoché completo che i primi programmi avevano cominciato la loro corsa alcuni sono ancora in onda
I telegiornali la Domenica sportiva serviranno ancora alcuni mesi alcuni anni perché il medium emergente trovi il suo spazio un suo senso
Perfeziona il suo linguaggio si diffonda davvero nelle case degli italiani ma da un taglio del nastro per quanto convenzionale dis bisogna pur cominciare
E anche settanta anni dopo la convenzione torna buona per un anno di festeggiamenti ricorrenze sguardi all'indietro che peraltro si lega e intreccia all'altro sguardo quello ancora più Tondo dei cent'anni della RAI italiana il sei ottobre naturalmente ne riparleremo
Fin dai suoi primi passi della televisione mezzo onnivoro che assorbe si nutre di qualsiasi stimolo ma che guarda sempre anche al suo un bellicoso si racconta da sola scherza riflette su di sé lo subisci allora chi ogni occasione di festa sia stata e sia buona
Per fare il punto sul percorso fatto
E su per quello ancora da fare per esempio il decennale del mille novecento
Sessantaquattro in quell'occasione la tv la RAI naturalmente decide di raccontare le sue avventurosi origini con una ricca inchiesta di Ugo Zatterin nel che convoca registi
A attori annunciatrici conduttori dirigenti tecnici telecronisti assistenti di studio che non otto forma per prove ed errori al piccolo schermo chiudendo simbolicamente proprio con quell'annuncio da cui l'esperimento
Diventa regola vent'anni dopo la partenza del settantaquattro la la celebrazioni sono affidati invece a uno spettacolo uno spettacolo speciale una puntata speciale del varietà del sabato sera Milleluci guidato da Mina e Raffaella Carrà una ricca processione di ospiti
E anche lì insomma lo specchio di quel momento del due mila e quattro cinquant'anni della
Tv aldilà della classica serata di gala autocelebrativo affidata a quella volta a Pippo Baudo si caratterizzavano per d'impegno
A corto degli ampi archivi delle reti pubbliche nel mezzo di un importante processo
Di al recupero e digitalizzazione le teche diventa no in quella celebrazione nell'occasione di un confronto diretto tra storia
E memoria con titoli molti avvenimenti che tornano sugli schermi danno forma un immaginario
Comune un racconto della nazione con questo passaggio sulle
L'azione con questo
Passaggio sulle teche RAI ricorderete troverete nell'archivio anche
Un'iniziativa del due mila otto che radio radicale organizzò anche in collaborazione con allora direttrice RAI Teche RAI Barbara Scaramucci in cui si parlò dell'importanza
Negli archivi delle diverse forme integrati da una parte e l'archivio di tra i radicali dall'altra
Appunto per la memoria del Paese la memoria della l'azione così conclude questo saggio e ci fermiamo anche
Per oggi un saggio che li abbiamo segnalato dal numero due del Mulino ci fermiamo per un paio di settimane con questa trasmissione ci sentiamo dalla metà luglio in pochi
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