"La rivoluzione liberale" Presentazione del libro-intervista di Antonio Martino organizzata dal Rotary Club di Messina (Messina, Aula Magna dell'Universita')

Signor ministro
L'autorità signori rappresentanti dei club Serres cittadini
Signore e signori cari amici pronti ariani
Il Rotary club di Messina e divieto di proporre la presentazione del libro intervista del professor Antonio Martino dal titolo la rivolta liberale
Cisco riforma dello Stato occupazione politica estera spedito nei giorni scorsi per i tipi della casa editrice Sperling e Kupfer che ha già riscosso lusinghieri consensi di critica e di pubblico
Con questa iniziativa il Rotary intende rendere un servizio alla cittadinanza e al tempo stesso vuole festeggiare il concittadino illustre che assurto ai livelli più alti nella vita politica italiana
L'incontro di oggi ha origini remote
Più volte in passato si è parlato nel club di una relazione del professor Martino e più volte gli ha risposto con grande disponibilità agli inviti che gli sono stati rivolti siamo riusciti a realizzare l'incontro solo adesso quando tutto è più difficile a causa dei suoi molteplici impegni
Ha l'occasione resa più lieta dal fatto che riceviamo il nostro ospite nella sua nuova veste di ministro degli Esteri siamo grati all'Ulivo
Ai giornalisti Edoardo Narduzzi e Lorenzo schegge Merlini
Che sono qui con noi per la presentazione del libro
La presentazione di un libro è sempre un evento importante
Quello di questa sera lo è in modo particolare per un insieme di motivi che mi limito soltanto ad accennare
Per l'autore
Per il luogo in cui viene presentato
Per il suo contenuto
Che dire dell'autore
Che si può dire a Messina del professor Antonio Martino
Messina e la sua città
Alla quale egli è fortemente legato e nella quale è conosciuto da sempre a me piace sottolineare che oltre ad essere ministro degli Esteri cui si devono gli ambiti riconoscimenti che la comunità internazionale ha di recente accordato al nostro Paese il professor Martino e anche l'economista illustre
Il docente autorevole il pubblicista raffinato che per lungo tempo ha criticato la spesa pubblica il prelievo fiscale e lo ha fatto con grande coraggio quando le idee che professava
Con incisiva lucidità erano da molti considerate quasi eresia
Le sue idee che non tutti oggi condividono suscitano però generale apprezzamento per lucidità coerenza e valore scientifico
Sono le idee che hanno dato voce a quella parte della cultura italiana che negli ultimi vent'anni ha vissuto nell'ombra che hanno contribuito a determinare il recente cambiamento del quadro politico italiano
Il professor Martino e inoltre il parlamentare della nostra circoscrizione che è stato eletto con il più ampio suffragio di voti
Come è noto che gli è stato eletto anche nel collegio di Milano ove ha superato in termini di preferenze il leader della lega nord Umberto Bossi
Anche il luogo in cui il libro viene presentato a un significato particolare in questa università il professor Martino ha studiato ed ha conseguito la laurea
Qui ha maturato le prime esperienze politiche quale rappresentante degli studenti eletto nella lista della vecchia associazione universitaria Benedetto Croce
E chi appartiene alla mia generazione ricorda con nostalgie all'indimenticabile esperienza dell'organismo rappresentativo
Qui a Messina anche insegnato per qualche anno
A questa università e legato il nome di suo padre che fu rettore magnifico per quattordici anni prima di essere ministro degli esteri e presidente del Parlamento europeo
Il libro che viene presentato è frutto di un'intervista condotta da due autorevoli giornalisti economici Edoardo Narduzzi elitaria oggi e Lorenzo schegge Merlini del mattino
Non è compito mio parlare del libro lo faranno lo stesso professor Martino i suoi intervistatori
A me spetta il compito di fare da moderatore se seguirà il dibattito tuttavia avendo letto il libro in avendolo apprezzato parecchio desidero fare qualche breve considerazione
La formula dell'intervista mi è sembrata perfettamente indovinato
Quando un'intervista e ben Korn dotta come quella di cui stiamo parlando e se riesce a mettere rapidamente a fuoco i passaggi essenziali del pensiero dell'intervistato
E lo obbliga a rispondere sulle questioni che più interessano i lettori
L'intervista quindi esalta il contenuto di un volume le orrende incisivo ne agevola la lettura
Il libro spazia sui temi più importanti del momento dalla riforma dello Stato all'occupazione dal fisco alla politica estera
Il tema di fondo e comunque la spesa pubblica e il fisco i motivi di questa scelta sono vari
L'impegno del professor Martino su questi temi e risale parecchio tempo addietro e anteriore alla marcia anti fisco di Torino dell'ottobre dell'ottantasei cui si vuole oggi attribuire il significato di data di nascita del movimento di protesta ma già allora il professor Martino conduceva da tempo dalle colonne di autorevoli quotidiani una critica serrata alla spesa pubblica e all'aumento della pressione fiscale
Lo faceva da studioso e da pubblicista
Nonostante la marcia nonostante le critiche e le proteste che provenivano da vari ambienti l'incidenza fiscale è cresciuta ancora sospinta dall'inarrestabile progressivo aumento della spesa pubblica e con essa
Che è aumentato il malcontento generale che ha fatto poi da collante per coagulare il consenso sulle nuove proposte
Per molto tempo si è cercato di far credere che lo Stato potesse dare tutto a tutti è gratis per giunta
Ma per dare realmente tutto a tutti lo Stato deve essere in condizione di farlo
E quand'anche potesse farlo e riuscisse a offrire tutto esso priverebbe i cittadini della libertà di scegliere obbligandoli a consumare ciò che esso ha deciso di produrre
L'offerta di un servizio gratuitamente o o a un prezzo simbolico ne determina l'aumento della domanda al di là di ogni ragionevole limite
E se parallelamente non cresce la capacità di produrre quel servizio la qualità del servizio stesso diventa il vero filtro della domanda e quanto è avvenuto in Italia
La ricerca delle università private perché in quelle pubbliche gli studenti sono troppi
La fuga all'estero nelle case di cura private per farsi curare l'uso dell'automobile invece dei mezzi di trasporto pubblici il ricorso alle agenzie di recapito piuttosto che al servizio postale
E così via discorrendo
Perché ci si comporta così la risposta è semplice perché la qualità dei servizi non è ritenuta soddisfacente
Ma il servizio che si rifiuta non è un servizio gratuito
E un servizio che costano molto di più di quanto sarebbe costato se a produrlo fosse stata un'impresa costretta a confrontarsi con le regole del mercato e a fare quadrare i propri conti
Il rapporto fra cittadino e fisco e quindi indice del grado di libertà individuale
Per questo i cittadini devono sapere quanto pagano eccome pagano e devono porre un freno all'aumento incontrollato della spesa pubblica che determina il conseguente aumento del prelievo fiscale
Spesa pubblica l'imposizione fiscale
Palesi e occulte
Non sono problemi fiscali non sono soltanto problemi fiscali o di finanza pubblica sono anche problemi etici investono la libertà del cittadino la configurazione il funzionamento della società
Il libro del professor Martino può essere considerato una summa del pensiero liberale
Essere liberale oggi sostiene il professor Martino significa essere conservatore quando si tratta di difendere la libertà acquisita
Radicale quando si tratta di conquistare spazi di libertà ancora legate reazionario per recuperare libertà che sono andate smarrite
Rivoluzionario quando la conquista della libertà non lascia spazio ad altre alternative e progressista sempre perché senza libertà non c'è progresso
Le soluzioni che il professor Martino indica per i gravi problemi del Paese riflettono la competenza dell'economista arriveranno anche l'apertura mentale del filosofo
E Martino impatti con questo libro documento si è rivelato anche un filosofo della politica e l'ideologo del neoliberismo italiano
Ma a questo punto mi fermo
Avevo appena detto che non era compito mio parlare del libro a parlarne saranno loro lo stesso professor Martino i due giornalisti
Che lo hanno intervistato prima di cedere loro la parola però voglio rinnovare il sentito ringraziamento del Rotary club
Di Messina e mio personale per la loro presenza e per la loro disponibilità grazie
Sì ma io vorrei
è una domanda
Per cominciare visto che a parlare saranno loro io
Vorrei rivolgere una domanda ai due intervistatori vorrei sapere come anni e perché hanno scelto il professore Martino eccome sono nate le domande che gli hanno posto credo che possa essere un modo funzione
Beh ovviamente grazie delega della cortese invito a Rossari di Messina che ci dà l'occasione di questo incontro col professore negli ultimi tempi ci siamo visti molto di frequente
E quindi voglio dire un'ulteriore occasione per approfondire un dibattito che dura da un po'di mesi ma perché professor Martino ma diciamo che innanzitutto noi facciamo i giornalisti quindi il come dire il nostro mestiere dovrebbe essere quello di cercare di capire quello che succede nei limiti del possibile cercare di cogliere quello che c'è di nuovo nel panorama non c'è dubbio che l'ultima fase politica ha visto delle novità mi pare che non è una grande scoperta e di queste novità il professor Martino ha rappresentato come dire una delle più significative qui già entriamo nel nostro nel giudizio perché innanzitutto noi coro essendo giornalistica Espio meno bazzicano l'economia da un po'da un po'di anni io da apparecchi collega per fortuna sua un po'meno noi conoscevamo il professor Martino
E mentre il pubblico italiano lo ha scoperto alla televisione grazie a Maurizio Costanzo so varie varie trasmissioni televisive noi c'eravamo
Incrociati perché io ho lavorato molti anni al mondo settimanale che voi conoscete immagino spero alcuni tutte le volte che avevamo bisogno diciamo di una persona che ci desse come dire un punto di vista caratterizzato in una certa maniera bisognava di fatto ricorre al professor Martino
Non è né una è una constatazione perché non lo so ce ne saranno stati anche altri ma probabilmente non riuscivano emerge non lo so son diciamo il professore con una persona cortese che risponde questo per un giornalista è sempre un elemento decisivo nella scelta dell'interlocutore perché a volte siamo pigri ma diciamo che questo per fatti di fatto noi lo abbiamo mentre alcuni lo hanno scoperto noi lo abbiamo riconosciuto abbiamo ritrovato una persona che conoscevamo con le sue posizioni
C'è sembrato significativo che diventasse un punto di riferimento nel dibattito pre elettorale
E quindi c'è sembrato che anzi dobbiamo per essere onesto c'è sembrato che fosse una forse delle poche voci che avevano anche una coerenza che avevano qualcosa da dire
Accanto a molti che avevano molto da urlare questo credo che sia una valutazione abbastanza trasversale abbiamo avuto una fase in cui molti hanno urlato e pochi hanno detto devo dire mi pare una cosa che si può equamente dividere ce n'è per tutti ecco il professor Martino era fra quelli che avevano ci sembrava che le cose da dire
Quindi ci sembrava volevamo capire i diciamo al alcune delle motivazioni di fondo che stavano all'origine dell'affermarsi poi anche di una di una svolta politica e vorrei concludere perché se lo diventa lunga perché Martino alla fine perché ci sembrava una persona coerente
In una fase in cui molta gente cambiava giacca con una certa frenesia degna di nota si diceva di un Dini adesso c'è questo nuovo Mago come si chiama che è riuscito ad ammaliare la bella la bella di turno ora Copperfield
E ci sembrava che professore con la sua come dire con la sua divisa rappresento se un punto di nel bene o nel male ma un punto di certezza infine perché è una persona perbene vorrei che non lo prendeste come una come dire come una diminuzione della Pervaja significa una persona civile con la quale si può parlare con la quale si può dissentire
Nel senso che noi abbiamo fatto questa intervista
Nella più totale e assoluta autonomia questo devo dire una cosa alla quale dobbiamo sempre essere grati al professor nel senso che non abbiamo avuto limiti nel fargli domande se qualcuno non l'abbiamo fatta perché non c'è venuta in mente oppure perché ce la siamo dimenticata per strada ma certamente comprese alcune personali voglio dire sulla sua vita alcune privati cose che voi potete provare nel libro che non vi dico perché lì proprio perché la sua mente comperare
Visto che qui siamo all'insegna del mercato mi sembra giusto che il libro conferma
Ecco ma a questo punto vorrei cominciare io a a fare delle domande al professore pensiamo di animare questa serata facendo continuando l'intervista questa intervista un difetto è datata affine a fine luglio anzi a fine giugno primi luglio insomma
Ecco Eduardo comica
Quelle che non ci siamo dimenticati napoletano nel libro
Come nasce Astori il libro il libro è articolato diciamo in due grossi al di là del la presentazione del personaggio del le cui ragioni sono state già dette da Lorenzo
Ci son due motivazioni per cui nel attorno ai quali si costruiscono i capitoli la prima è quella che è unico diciamo una spiegazione che non ci siamo dati
Del cambiamento politico che c'è stato negli ultimi mesi e l'abbiamo abbiamo agganciato questo cambiamento politico a delle origini un po'lontana nel tempo a quell'insoddisfazione fiscale che da circa un decennio
Come dire concretizzava il il cattivo stato dei rapporti tra la pubblica amministrazione i soggetti politici e cittadini
Ricostruendo pur diciamo questa storia della rivolta fiscale italiana abbiamo scoperto il professor Martino era veramente un precursore dei tempi perché nell'ottantasei aveva perfettamente anticipato quello che poi sarebbe successo
E quindi come dire sintetizzando le sue proposte nel programma che poi del partito che poi ha cogliersi affermate elettoralmente quindi è riuscito
Nella nella competizione a raccogliere maggior con il maggior consenso non ha fatto altro che riportare quello che nelle piazze e nelle manifestazioni nelle assemblee
Nelle aule di di di università andava dicendo da circa un decennio e quella hanno è sembrato diciamo un elemento abbastanza importante per capire quello che era successo abbia chiesto appresso al mattino se condivideva
Questo tipo di ricostruzione di quello che era successo l'ultimo dicendo in Italia abbiamo articolato
La prima parte del libro su questa spiegazione del cambiamento la seconda parte chiaramente diventa una diventano capitoli del libro in cui si cerca di offrire una visione prospettica di quella che dovrebbe essere la riforma effettiva del neoliberismo italiano e cioè che cosa la maggioranza che ha vinto vorrebbe fare
Da qui ad X sei anni nel momento in cui attraverso l'azione di governo e chiaramente il e Lili il i soggetti del del dialogo sono
Il professor Martino e quindi neoliberismo e soprattutto lo stato sociale la pubblica amministrazione quindi capitoli sono costruiti su la previdenza alla sanità alla scuola
L'efficienza dello Stato eccetera eccetera e poi c'è l'ultimo capitolo che rilanciato un po'dagli altri ma che si si riallaccia al all'insieme perché cerca di dare come dire una prospettiva a al neoliberismo in senso ampio che non abbiamo intitolato il liberismo del terzo millennio cioè guardare più il là visto che bene o male la cultura liberale è stata molto compressa nel dopoguerra vedo grandi filoni tradizionali la cultura italiana quello cattolico socia al maxi sta adesso che è diventata cultura prevalente del della coalizione che gestisce l'azione di governo che cosa potrà significare anche in termini di relazioni che vanno al di là della riforma dello Stato il fatto e questa cultura
Presente nella vita politica in maniera più significativa e così via è nato così insomma in Libia questo questo lo svolgimento
A questo punto diciamo e domani diciamo a Coverciano propone domande professore sacche facciamo domani garantire e lui si sforza di dare risposte in modo che faccia un po'di domande credo anche per lasciare un nel quale lasciare ogni spazio all'immagine
Avevamo già concordato la visita a romperla non mi manda il conto a casa va bene
La Roma
Va prima domanda era questa professore veniva ricordato qui è partito da questo tavolo ritorna questo tavolo solo che in questo senso ha cambiato giacca e mi sembra che se ne debba cambiare spesso perché è una trottola mi pare che sta a stargli dietro è diventata un'impresa drammatica allora tra una domanda gliela facciamo
Io non so se sa se può essere usato come una minaccia o una promessa ma lui primo poi pensa di ricambiare giacca e di ritornare a questo tavolo o assimili tavoli a fare il professore oppure è diventato anche lui un politico di professione
E l'Università se lo scorda è invece il Parlamento se lo tiene
Non senza aver prima ringraziato i presenti che hanno voluto qual morosa mente sfatare
Così numerosi l'idea che nemo propheta in patria ringrazio per avermi voluto dare questa gioia
Rispondo telegraficamente io sono un professore universitario
Sono un professore sia il ruolo che significa che in qualsiasi momento io me ne posso tornare a insegnare in mezzo a persone civili che sono i miei studenti
Persone simpatiche sono i miei colleghi anche se non tutti e lasciare il mondo dalla politica ed è questa l'unica cosa che mi dà la forza di andare avanti che poi questo accada o meno non dipende da me ho imparato a mie spese che i piani migliori degli uomini e dei topi come diceva bordeaux arancio spesso vanno a finire male
La seconda domanda faccia un po'più sulla qualità abbiamo detto che il libro racchiude anche un progetto di riforma
Si discute di finanziaria e ha più volte minacciato se cambia la manovra mi dimetto
è il minimo che potevamo fare perché la manovra chiaramente ancora lontane quello che noi Dell'Igna mo'nel libro
Qual è il punto di non ritorno del professor Martino rispetta la manovra cioè quando il professor Martino consegna lady le Laità dimissioni né mani né del presidente Berlusconi dunque come emerge chiaramente
Dal libro
I nostri problemi sono di natura costituzionale e non di natura manageriale
Tutti gli sesso della finanza pubblica non può essere rimediato soltanto dal fatto di eleggere le persone giuste bisogna avere le regole giuste sono stati personaggi anche dotati di grandi qualificazioni personali al governo della spesa pubblica non sono riusciti a controllare la spesa pubblica il problema costituzionale non è un problema che si possa risolvere con un colpo di bacchetta magica dall'oggi al domani ma richiede ovviamente un grosso lavoro parlamentare quindi ci vorranno dei tempi lunghi su questo però si sovrappone il problema contingente cioè nel frattempo bisogna cercare di evitare delle tendenze in atto producano
Il dissesto drammatico della finanza
Vorrei però
Concentrarmi sull'importanza dell'aspetto strutturale le regole c'è un'idea che negli ultimi anni i nostri governi si sono sforzati di risanare il bilancio pubblico questa idea è sbagliata
Il quaranta per cento di tutti i debiti contratti dal settore pubblico è stato contratto dalla fine dell'ottantanove alla fine del novantatré cioè negli ultimi quattro esercizi finanziari
Sono stati contratti debiti per settecento mila miliardi su un totale di un milione ottocento mila cioè il quaranta per cento di tutti i debiti dello Stato sono stati fatti negli ultimi quattro anni
Le entrate in questi quattro anni flusso di entrate hanno è aumentato di duecentoquarantacinque mila miliardi che non è un aumento secondario
Però le spese nello stesso periodo sono aumentate di duecentosettantacinque mila miliardi all'anno quindi questo mi sembra che illustri chiarissimamente come con manovre non si risolve il problema del dissesto della finanza pubblica quello che è necessario e la riforma costituzionale cambiare le regole
Detto questo c'è però anche necessità di guadagnare il tempo necessario per arrivare a quando la riforma costituzionale verrà fatte quindi sono necessarie queste
Diciamo leggi finanziarie di contenimento per il impedire che la situazione peggiori quand'è che farà i bagagli e me ne vado quando arrivasse alla conclusione che primo le regole non verranno mai cambiate
Secondo che queste manovre finanziarie invece di muovere nella direzione di un risanamento muovono nella direzione di un peggioramento allorquando una di queste due condizioni si verificasse tornerei a deliziare i miei studenti
Citare le cifre non diamo una curiosità fa perché aspetto di impressionante intervista perché le cifre che stanno sul libro questo numerosissimi nata professore la sempre citata a memoria
Questa è la è un fatto sorprendente perché qualsiasi cosa si domandasse la crescita del PIL alla all'aumento della spesa pubblica o quant'altro ci e nella verifica passano sopra la la verifica confermato l'esattezza estese quindi diluvio un diluvio di cifre me professore però non ha risposto alla domanda se se nell'aria dicevano prima o poi le sue dimissioni volevo gliela prova rigirare tanto visto che non siamo facciamo da sparring partner ecco se lei e il Freedom italiano lei ritiene che Berlusconi sia il Reagan italiano
Che abbia la stessa forza del cowboy la stessa decisione la stessa determinazione di portare avanti il programma su cui ha avuto i voti oppure per strada
Come dire l'entusiasmo le mediazioni non non so che cosa diventeranno un'altra cosa
Come credo che sia detto nel libro
All'indomani dell'elezione gli ho ricevuto un fax di congratulazioni della signora Thatcher allora le ho telefonato per ringraziarla
E lei mi ha detto dice voi dovete fare per l'Italia quello che noi abbiamo fatto per l'Inghilterra e io le ho risposto lei aveva un partito uno gene
Una Costituzione sentita come giusta dalla stragrande maggioranza dei cittadini
Una magistratura assolutamente indipendente un'amministrazione pubblica efficiente e onesta
Centri di ricerca che le fornivano queste
Noi non abbiamo nessuna di queste cose però ne abbiamo una che lei non aveva e lei mi ha chiesto che cosa e io le ho detto che il suo esempio ora non possiamo fare paragoni fra Berlusconi e
Gli hanno fra Berlusconi e la Thatcher perché le condizioni di partenza sono molto diverse a parte il fatto che l'uomo è diverso dalla signora Thatcher dal presidente Reagan
Io credo che le condizioni nostre siano obiettivamente più difficile per molti versi però credo anche che nella opinione pubblica ci sia fortissima la consapevolezza
Che la maggior parte dei nostri problemi nascono dall'abuso della politica
Dal fatto cioè che la politica ha invaso la nostra vita
E che questo ha determinato ma cresce la spesa pubblica dalla fiscalità del disavanzo gli episodi di corruzione che conosciamo e così via si debba invertire la rotta ce la farà questo governo io spero di sì però ho smesso le mani avanti quando mi hanno chiesto lei cosa pensa di questo governo bello e certamente il peggior governo dei prossimi dieci anni il miglior governo degli ultimi trenta
Allora la domanda successiva
Che è duplice la facciamo
Come dire richiamandoci avaro a quanto scritto una recensione che uscita rispetto al libro invito alla rivolta di Martino e definisce libro godibile di grande utilità e conclude
Le posizioni di Martino sono sensate anticonformiste di Forza Italia si può pensare quello che si vuole ma incerto interesse di tutti che tra i principi ispiratori continua a essere per lo più quelli di Martino piuttosto che dell'imbarazzante caravanserraglio che sembra oggi prenderà il sopravvento
Ha domande duplice quello chiedergli il titolo del libro la rivolta
Liberale se la rivolta morì non diventa riforma liberale può sopravvivere
Nel medio termine a se stessa
E
Come dire per richiamare quello che la preoccupazione di chi ha fatto la recensione del libro
Se Martino vedesse che all'intera maggioranza l'anima liberale viene troppo compressa da un ritorno di neuroni neo Dordolo doroteismo posti qualche cosa e e pronto ad andare oltre politicamente
E che dire diventare leader di una qualche formazione politico nella stessa Forza Italia per farsi che la rivolta liberale diventi effettivamente la riforma liberale
Dunque il primo è un problema grave
Ed è il problema della traduzione in risultati concreti
Di quelle che sono le aspirazioni
Diffuse elettorale noi abbiamo avuto una campagna elettorale in cui abbiamo presentato un programma di radicale riforma
Ci siamo impegnati a realizzarlo la gente ci ha forato per quello se avessimo se adesso rinunciassimo
A realizzarlo almeno in parte certamente date le condizioni non è pensabile che si possa realizzare tutto in una volta noi avremmo fallito perché avremmo avremmo tradito le aspettative della gente
Ne varrebbe
Rifugiarsi nella ovvia anche se vera giustificazione del fatto che esistono differenze all'interno della coalizione di governo perché l'abbiamo promesso ci siamo impegnati a realizzare quel programma quella dell'abitazione in cui dobbiamo muovere la rivolta se noi non facessimo le cose che abbiamo promesso di fare si ritorcerebbe contro noi stessi
Io per esempio
Non sarei sorpreso
Se alcune delle
Battaglie libertarie del nostro programma
Se non venissero realizzate dall'attuale maggioranza di governo potrebbero diventare cavallo di battaglia dell'opposizione
Perché l'opposizione ha capito che alcune di quelle richieste godono di larghissimo consenso popolare e sarebbe straordinariamente intelligente da parte loro cogliere l'occasione di una nostra inadempienza per appropriarsi di nostre tesi
Del resto questa è una vecchia regola nella politica quello di fare quello che gli avversari hanno proposto e non sono riusciti a realizzare per ciò che riguarda che cosa fare io se l'anima liberale del governo diminuisse
Qui posso soltanto trincerarmi in un'affermazione che faccio sempre e cioè chi prevede calamità soffre due volte una volta quando le prevede è una volta quando arrivano
E vorrei continuare un attimo su questo filo di ragionamento proponendogli
Quello che nel libro è ampiamente sviscerato la la eterogeneità per molti aspetti della composizione del governo e delle alleanze che hanno portato al Polo la libertà
Fra gliela voglio provare a mettere in allegria visto sia una città di mare lei ama la baracca
Allora chi si porterebbe dietro in una lunga crociera tentò due coppie Bossi un Maroni da una parte oppure Fini o Buttiglione dall'altra ma lunga è una bella crociera non un giretto proprio una bella proceda
Se proprio dovessi scegliere preferirei portarmi mia moglie tema lavori fra
Scusi
Veniamo al ministro degli esteri
Allora cioè nei giorni scorsi c'è stato l'episodio non troppo carino alla Camera i deputati son volati un po'di cazzotti tra maggioranza e opposizione tra alcune componenti
Nel nel come dire negli incontri internazionali successivi alla scazzottata scalzo all'incontro di boxe scazzottatura qualcuno le ha chiesto qualcosa c'è qualcosa di curioso che le hanno che le hanno detto oppure passata abbastanza è stato più episodio interno che non una
Un fatto di cronaca internazionale
Ora fermo restando che nessuno mi ha chiesto specificamente di questo episodio vorrei dire due cose una relativa a all'episodio stesso e l'altra relativa all'immagine internazionale del Paese
Per ciò che riguarda l'episodio in serie io vorrei che noi riflettessimo sul fatto
Che in tempi come questi che è bene non dimenticare che sono sempre esistiti tempi come questi perché questi episodi ci sono sempre verificati nel Parlamento italiano chi non ricorda le battaglie violentissimi
In uno dei migliori parlamenti della Repubblica
Che si ebbero all'epoca della ratifica del trattato sul Patto Atlantico ci furono zuffe continuo tutti i giorni i giornali riferivano gli episodi di questo genere ripeto quello fu uno dei migliori parlamenti e questa Repubblica abbia avuto quindi non ci scandalizziamo eccessivamente per questo episodio
Per ciò che riguarda invece la sostanza che mi sembra essere più rilevante della sua domanda riguarda l'immagine internazionale dell'Italia
Ma gli Internazionali d'Italia è stato
Uno dei problemi
Più diciamo immediati all'indomani delle elezioni perché un cambiamento profondo come quello che è accaduto in Italia il ventisette e ventotto marzo cambiamento che ha portato alla sparizione
Dei soggetti la maggior parte dei soggetti politici prassi precedenti partiti o uomini
Un cambiamento che ha coinvolto le regole non è stato un cambiamento di governo all'interno delle stesse regole è stato un cambiamento di regole e che presentava una serie di caratteristiche che valutate con l'ottica del sistema precedente erano preoccupanti
Bene un cambiamento di questo genere non poteva non suscitare perplessità negli osservatori sia interni che a maggior ragione internazionali
E io considero una grande fortuna veramente una
Le più grandi fortune della mia vita che sia toccato a me difendere l'onore il prestigio nel mio Paese all'estero in un momento così delicato
Devo dire che mi è riuscito facile perché l'immagine dell'Italia all'estero non è mai stata caratterizzata tanto per la superiore efficienza o per l'ammirazione suscitata dai suoi governi
Noi siamo ammirati nel mondo per la laboriosità delle nostre maestranze
Per la genialità dei nostri esportatori dei nostri imprenditori per la parsimonia delle nostre famiglie per la grande creatività del nostro popolo
Chiunque abbia avuto la fortuna di viaggiare vivere all'estero sa che l'aspetto più bello di quell'esperienza e quello di sentire prorompente l'orgoglio di essere italiano ma questo riguarda Alitalia privata
Non l'Italia pubblica allora il compito di chi deve spiegare un cambiamento che ha dei risvolti diciamo di difficile comprensione per l'osservatore straniero riguardante l'Italia pubblica sempre il vantaggio di avere alle sue spalle l'ammirazione da cui è circondata Alitalia privato
Comunque per l'operazione andare in porto benissimo voi ricorderete che le critiche al nostro Paese sono diminuite drasticamente dopo il dodici giugno
Perché perché molte erano ispirate dal clima preelettorale che precedeva le europee finite le elezioni europee per la parte che si spegne e poi sono scomparse del tutto dopo lo straordinario successo del vertice di Napoli del G7
Quindi ora devo dire da punti sa di immagine internazionale quest'idea che abbiamo dei problemi di maggio interazione soltanto un éscamotage propagandistico della opposizione non ci sono problemi
Quanto viceversa alla vivacità nel nostro Parlamento devo dire mi trovo d'accordo con il presidente Scalfaro che dice meglio un Parlamento eccessivamente vivace che in Parlamento dequalificato
Però lui onorevole Storace in barca Noce lo porta questa è una mia opinione comunque volevo tornare devo tornare un attimo su delle con vicende italiane oggi c'è stata una un appuntamento molto importante
La visita del del Presidente del Consiglio Berlusconi a Melfi alla alla fabbrica della FIAT non ho seguito perché ero qui quindi non ho visto cosa è successo ma insomma
Sappiamo che questa visita è stata presentata come come dire come secondo me un po'una riparazione diciamo del fatto che nella in questa nel programma di governo nella finanziaria e un po'anche in quella che era la filosofia che era stata fino ad ora diciamo pro propugnata dalla maggioranza il Mezzogiorno ammette francamente era sembrato un po'negletto non voglio fare io il come dire quello che sostiene tesi piagnone del diede un mezzogiorno Accattone però certamente io credo ancora che l'unità d'Italia sia un bene da perseguire non con le chiacchiere non cercando veramente di rimuovere gli ostacoli che mi pare l'articolo tre della Costituzione prevede siano rimosse affinché tutti i cittadini siano uguali cura il professor Martino
Non credo possa dimenticare di essere un meridionale di essere nato a Messina oltre che di essere un liberista e
è utile un rimprovero il fatto che fino ad ora una componente diciamo nella perché sono io non non mi aspetto molto che da ai leghisti diciamo da da ministro Pagliarini che come ministro del Bilancio peraltro alla delega anche la competenza di fare il Mezzogiorno
Sia Luís a farsi portatore di certe stanze però mi aspettavo forse che da parte di esponenti politici del Mezzogiorno vite non ci fosse una una come dire uno sforzo per cercare di coniugare anche una nuova politica con il fatto però che non col non abbandonare il Mezzogiorno l'impressione è che si stia cercando di recuperare adesso quello che era stato invece un abbandono a cui il ministro anche se lo vedete emesse elette rimasto va in Consiglio dei ministri cioè è un grande economista è un grande meridionalista su questo punto che tipo di impegni si sente di assumere di fronte a una platea anche del Mezzogiorno
Intanto da Borgacci purosangue devo correggere alcune affermazioni di schegge Merlini che lui nato al Nord e quindi il problema del Mezzogiorno non è lo abbiamo tenuto ben presente nel programma di Forza Italia
La nostra convinzione radicata è che il Mezzogiorno fornisce drammatica testimonianza dei guasti della politica delle politiche assistenzialistiche noi per decenni abbiamo detto alla parte migliore della nostra
Gioventù
Che il modo più adatto per ottenere una buona sistemazione un inserimento nella vita di lavoro non era quello di impegnarsi ma è quello di avere in tasca la tessera di partito più opportuno abbiamo cioè spostato le energie migliori dal settore produttivo verso il settore politico
Allora la prima cosa da fare è cercare di impedire che questo continui cercare cioè di impedire che il nome di nobili ideali di sviluppo del Mezzogiorno Contini la prassi aberrante dell'acquisto di consenso con l'utilizzo della spesa pubblica che ha determinato
La situazione attuale cosa fare invece in positivo per il Mezzogiorno
E qui per il Mezzogiorno abbiamo alcune cose che lo Stato finora non ha fatto ha fatto in misura insoddisfacente vanno fatte subito intanto lo Stato deve fare lo Stato
Noi abbiamo che alcune regioni del Sud lo Stato è scomparso in quelle che sono le sue funzioni essenziali per cui abbiamo il paradosso che non è vero che la disoccupazione è causa di criminalità
Ma è vero il contrario che la criminalità è causa di disoccupazione perché essendoci un alto tasso di criminalità questo scoraggia la creazione di nuove attività produttive quindi scoraggia la creazione di nuovi posti di lavoro
Io non voglio offendere nessuno ma ho l'impressione che in alcune zone della Calabria
Le nuove attività produttive non nascano perché la gente sa che quello che non gli verrà portato via dal dall'esattore gli verrà portata via dall'estorsore o dal rapitore allora prima cosa lo Stato facciamo sta
E non faccia l'assistenzialismo la seconda cosa lo Stato do
Finalmente destini al Mezzogiorno un sistema di infrastrutture che sia almeno paragonabile a quello di cui è dotato il nord perché se non abbiamo un sistema di trasporti un sistema sanitario un sistema idrico e così via paragonabile a quello del Nord non è pensabile e possiamo veramente crescere e svilupparsi quindi nel programma c'era
E vorrei la correzione che volevo dare a questa come mai tanti meridionali tanti siciliani hanno tanto successo lontano dalla Sicilia
Come mai nominato ministro degli Esteri un messinese
Esce un articolo su un quotidiano romano in cui si legge la Farnesina in provincia di Messina perché messinese il ministro messinese il segretario generale messinese il vice capo di gabinetto dice così come mai abbiamo tanto successo lontano dalla Sicilia e invece in Sicilia lo sviluppo economico stenta a decollare la risposta è quella che dicevo prima un problema ambientale cioè noi abbiamo politicizzato il nome dello sviluppo del Mezzogiorno
Abbiamo politicizzato la vita dei meridionali fino al punto da impedire che la loro creatività
Desse davvero
Un impulso alla crescita del Mezzogiorno che cosa fare
Quello che fare sono le cose che ho detto lo Stato faccia lo Stato doti il Mezzogiorno di infrastrutture adeguate ponga termine alla politicizzazione della società che impedisce la creazione di nuove attività aprono
Rimaniamo sul Mezzogiorno affrontiamo da un'altra prospettiva il tema federalista con molto coraggio nel libro
Dottor Martino
Come dire espone la ricetta federalista di riforma dello Stato come una prospettiva utile anche a mezzogiorno
Allora agganciamo diciamo la
Il federalismo contenuto nel libro al dibattito degli ultimi giorni
L'ultima Ricci proposta leghista della nello scorso fine settimana di quest'Italia divisa in sette macro regioni la convince o è troppo frammentato cioè quella unità minima di cui si parla nel libro
Necessaria perché
Carriero
Ridammi ma secondo lei c'è in queste regioni designa disegnare la lega oppure no e rispetto alla dialettica presidenzialismo sì
Federalismo Fini ma col primo col presidenzialismo federalismo si ma senza presidenzialismo che ne pensa professor Martino
I Queen tanto la risposta breve alla seconda domanda
La risposta breve alla seconda domanda è questa
Molti di coloro i quali sostengono una repubblica presidenziale
Lo fanno perché ritengono che sia utile avere uno Stato forte
Io sono convinto che uno Stato forte abbastanza
Da darci tutto quello che vogliamo e anche forte abbastanza da portarci via tutto quello che abbiamo e quindi vi confesso che l'idea di un presidenzialismo come strumento per determinare uno stato forte suscita in me qualche preoccupazione
La risposta lunga invece alla parte sul federalismo federalismo è un termine su cui purtroppo si innestano moltissimi equivoci parlano di federalismo
Alcuni esponenti della lega credo minoritaria all'interno del movimento che in realtà hanno in mente la secessione
Parlano di federalismo liberali autentici che vedono nel federalismo del federalismo un meccanismo costituzionale di contenimento dell'invadenza della politica del potere pubblico nella vita dei cittadini
Parlano di federalismo coloro i quali credono in un'Europa meglio strutturata e più organizzata e così via cioè parla di federalismo persone che hanno in mente cose molto diversi
Cosa intendo io per federalismo che perché non sono d'accordo con il progetto della Lega
Secondo me il federalismo e soprattutto un meccanismo per difendere la libertà dei cittadini dall'invadenza del potere pubblico
E dalla gioco di pesi e contrappesi fra poteri locali e potere centrale dal fatto che l'uno serve da contrappeso al potere dell'altro che nasce la possibilità di tutelare efficacemente a libertà individuale
Per l'Italia che tipo di federalismo proporrei io primo una riforma degli enti locali noi abbiamo troppi livelli di governo locale la circoscrizione il Comune la Provincia la Regione le comunità montane
Lo Stato e così via sono troppi idealmente ci dovrebbe essere il potere centrale è un ente locale
Con competenze ben delimitato Secondo
La riduzione del numero degli enti locali noi abbiamo otto mila cento comuni e trecentocinquanta mila consiglieri comunali trecentocinquanta mila consiglieri comunali non è una rappresentanza politica e un esercito di occupazione
Dobbiamo ridurre il numero di
Questo sia per migliorarne la qualità perché non è pensabile trovare trecentocinquanta mila persone di valore disposte a fare il Consiglio e sia anche per migliorarne l'efficienza una volta individuato quella che è la logica di presto progetto nasce il problema delle dimensioni dell'ente locale ed è qui che io dissento dalla lega
Perché le dimensioni dell'ente locale debbono essere studiato in base a due criteri deve essere grande abbastanza da potersi permettere di mantenere il proprio livello di governo ma piccolo abbastanza da garantire il controllo dei cittadini sull'attività del governo locale quindi la Regione siciliana per esempio l'ente locale troppo grande perché quattro mila cinquecento persone sono dieci volte Lussemburgo
Cioè uno stanco
Ci vogliono dimensioni di ente locale che garantiscono ai cittadini la possibilità di effettuare un controllo effettivo sull'attività di governo locale allora non deve essere troppo grande la lega viceversa prima con la proposta mille poi con questa sì disse differisce dalla mia idea di federalismo in due modi anzitutto immaginano un ulteriore livello di governo locale
Le tre repubbliche per i meglio si aggiungevano a tutti i livelli di governo locale esistenti sarebbe bastato il costo della spesa pubblica sarebbe lamenta di conflitti di competenza in secondo luogo troppo grandi
Perché tre o quattro repubbliche più sette son troppo grandi e quindi il controllo dei cittadini sono liberato del del del lente ricoverati queste repubbliche per non è efficaci quindi un unico ente locale intermedio tra l'attuale provincia e l'attuale Regione io quello che gli avrei in mente
Di ritornare indietro a quella che è una tradizione storica italiana di tutto rispetto a quella dei Comuni ed avere comuni di dimensioni adeguate
E di competenze rafforzate che assorbano cioè molte delle competenze che ora sono frazionate in una miriade di enti locali e che abbia dimensioni tali da poter essere autosufficienti
E da poter far sì che i cittadini esercita il controllo avrete notato che non ho fatto nessun riferimento al criterio della omogeneità che considero assolutamente insensato perché loro parlano di creare questi enti intermedi
In base alla omogeneità economica avrà questo è un criterio sbagliato perché proprio è un problema politico di controllo sull'operato dell'ente locale non è un problema economico
Di omogeneità perché all'interno di una città ci sono quartieri eterogenei dal punto di vista economico se vogliamo fare spezzettare la città a seconda del livello di reddito dei vari quartieri chiaramente no
Poi nel libro viene spiegato che come dovrebbe funzionare e quindi non ve lo dico perché se mi consentite un intervallo pubblicitario il libro non contiene colesterolo non fa ingrassare non è immorale non ebbe cammino se costa poco
Come vi potete rendere conto fare un libro intervista il professor Martino S. anche anche divertente questo ve lo garantisco avendone fatti altri non è una cosa è la figlia cioè è stato gradevole ciò detto il dodici novembre se non ci sono nuove cose noi facciamo ancora per un paio di domande e poi passiamo al pubblico
Ecco ci dice in un perfetto allora pensiamo veloce il dodici novembre è preannunciata una un grande è una grande manifestazione a Roma uno sciopero generale si preannuncia una partecipazione record milioni di persone poi tra le cifre non hanno molta importanza
Vi è verrà dopo un'altra giornata di grandiosi credo che sia così sciopero generale come io che ha fatto sproni
Quella che abbiamo passato
Allora il professore e anche nel libro spiega che alcuni come dire alcune riserve su un eccesso di dialogo fra potere politico e sindacato nel senso che lui dice non è solo rispondono a Lou quali sono i termini corretti ma mi chiedo
Rispetto al prossimo sciopero generale e agli scioperi generali Ludo giudica una inaccettabili pressione delle piazze uno una manifestazione democratica di dissenso
Possono esprimere ma opinione eterodossa per fortuna questo ancora non è è vietato nel passato
Io ritengo che la ripresa di attività qui manifestata da questi scioperi sia conseguenza del fatto che la recessione sta definire e che la ripresa in atto
L'attività sindacale tende ad essere depressa dai pericoli di rallentamento economico quando le cose vanno male quando c'è un aumento della disoccupazione quando i mercati non pigliano
E viceversa incoraggiata quando le cose vanno bene quando l'occupazione nel momento quando il prodotto i numeri
Questo si può e una proposizione empirica in cui essere confutata guardando ai dati ma se andiamo a vedere i periodi più intensi di attività sindacale coincidono con periodi di ripresa
Con questo non voglio dire che sia desiderabile utile che io la spia elogiando sto cercando di capire come mai c'è questo ripresa di fervore sindacale
Secondo problema il quale deve essere il rapporto corretto fra il Governo e le cosiddette parti sociali cioè il sindaco riduce signori miei risparmi una repubblica parlamentare e Luigi
L'attività del governo e così via vanno discusse in Parlamento sono ma avremmo bisogno del Parlamento
Il governo quando intende intervenire in un certo settore ha non il diritto e il dovere di ascoltare coloro i quali verranno influenzati subiranno le conseguenze delle decisioni che intende assumere
Ma questo non significa che deve subordinare le decisioni in tutte le sue materie all'assenso dei capi del le confederazioni sindacali
Perché il vero controllo sulla sua attività problemi esercitare il Parlamento allora per rispondere alla sua domanda e a Orvieto duro altera pars
Ascoltare quello che dicono gli avversari i soggetti interessati sì subordinare l'attività di governo all'assenso delle confederazioni alla Confindustria costano
Allora facciamo una domanda Raffi qualche spunto ai giornalisti di politica interna che stanno chiudendo i giornali in questione e la parte del libro e il ministro Martino dà una risposta
Che come dire abbastanza molto coraggiosa del calo disse
Nel momento di cambiamento del sistema elettorale cioè dal passaggio al proporzionale all'uninominale anche se è corretta
Dovevamo tutti noi politici prendere l'impegno di tornare a votare entro due anni perché il cambiamento poteva aver colto qualcuno in contropiede qualcuno ha inteso in qualche cittadino elettore in contropiede che poteva non avere
Consentito di riflette sufficientemente al momento del voto che c'è stato lo scorso marzo
Allora la domanda è
Ancora convinto della necessità di tornare a votare
Entro due anni dalla dalle ultime elezioni oppure il ministro Martino pensa dopo sei mesi di attività di governo che forse c'è stata un'accelerazione non esige la necessità di ritornare alle urne non dovuta al patto con gli elettori confusi al cambiamento
Nel sistema elettorale ma eventualmente da altri fattori voi vi rendete conto di quanto mi sia divertito io passare quattro pomeriggi con questi due stata un tormento ingiustificata perché quello che Narduzzi sta facendo e mi sta tendendo una trappola
E cioè sta dicendo sostanzialmente traduco io quello che lui ha appena detto lei ha sostenuto che quando c'è un grosso cambiamento elettorale si introducono nuove regole
Siccome c'è il rischio che gli elettori non conoscendo bene il funzionamento di queste nuove regole si ritrovino un Governo che in realtà non desideravano è opportuno che venga loro consentito di rivotare a breve scadenza rivotare il nuovo a breve scadenza
E sempre di questa idea ora che il cambiamento elettorale ha portato lei al Governo questa è sostanzialmente la domanda che Narducci si fa anche se essendo molto abile la camuffata la domanda che la mia risposta è sì
Io ritengo ce
Il cambiamento del sistema elettorale è una cosa molto grave
Per essere fatta in modo molto discontinuo c'è rarissimamente
Perché
Lì imparare impadronirsi della logica del nuovo sistema elettorale richiede tempo richiede esperienza va il sistema elettorale usiamo una volta poi passano altri quattro anni torniamo a usarlo
Allora non abbiamo la possibilità di apprendere correttamente il suo funzionamento perché non usiamo che in modo molto discontinuo
Questo cambiamento potrebbe avere colto di sorpresa la collettività avrebbe potrebbe aver determinato
Esiti che in realtà non erano desiderati io personalmente non lo credo sono rimasto stupito dal fatto che gli elettori abbiano in fondo assorbito e digerito il cambiamento elettorale così facilmente ma avendolo sostenuto prima che questo cambiamento avvantaggiasse noi non posso ora sostenere l'aiutiamo allora ancora i colleghi chiudono i giornali in questo in questi minuti
Torniamo a votare nel novantasei con la stesse regole o con il sistema uninominale a turno unico cioè abolendo la quota proporzionale occhi lei ora mi sta chiedendo una cosa diversa ci mi sta chiedendo se io poi ci siamo in solaio storica vile che si torni a votare come ho detto prima ma se io ritengo che si tornerà effettivamente a voler sempre ed è vero che si tornerà a votare no le sto in realtà la domanda era grasse nuove regole ma va bene allora virare perché si vede che ha sulle regioni decisiva sulla proporzionale perché le due cose coincidono perché voi ricorderete che quando venne sciolto il Parlamento precedente le motivazioni per lo scioglimento furono fondamentalmente tre
Una di queste tre motivazioni era che era cambiato il sistema elettorale e che quindi si dovesse tornare a votare
C'è la possibilità che questo accada di nuovo
Perché sei referendum promossi da Pannella dovessero andare in porto passeremmo a un sistema interamente maggioritario all'inglese allora in questo caso si potrebbe sostenere che il Parlamento debba essere sciolto perché è cambiato il sistema elettorale
Naturalmente se lei invece mi diede una previsione cioè se questo è probabile che accada questo non lo so non le chiedo se lei la comicità di più
Una un turno unico senza recupero proporzionale oppure la conservazione questo sistema spurio
Questo è il sistema attuale può essere ridicolizzato molto facilmente è pieno di cose assolutamente inaccettabile intanto è un miscuglio di due sistemi politici diversi poi c'è il problema della lista bloccata per cui io non può scegliere di votare
Poi c'è l'idea di maschietto femminuccia maschietto femminucce che fa ridere chiunque non sia al corrente del fatto che effettivamente così eccetera malgrado tutto ciò io non sono favorevole per le ragioni che dicevo prima i continui cambiamenti sistema elettorale perché ci vuole tempo perché la gente si impadronì scatti delle significato le nuove regole secondo me il professor Martino ha delle doti che prima o poi si darà la diplomazia ma io non volevo però volevo sfidare fino a quando se continua così lo volevo sfidare a non fare il diplomatico a darci una una notizia una notizia chi sarà il secondo commissario italiano alla CEE
Perché i leghisti vogliono Speroni
Non faccio commenti Pannella vuole la Bonino
Il ministro Comino vuole il ministro Comino
A che questa è una buona teoria il ministro Martino sostiene l'ambasciatore vinci siccome domani c'è il Consiglio dei ministri mi pare che deve decide insomma dopodomani su questa designazione ci faccia un regalo CdA una anteprima e non ci dica che non lo sa perché non ci crediamo
Chi sarà il secondo commissario visto del primo sarà il professor Monti
Diceva Sargon smetti non fate mai profezie specie se riferite al futuro se io potessi prevedere quello che accadrà dopodomani avrei una capacità di previsione che potrei utilizzare molto convenientemente alle corse dei cavalli per esempio oppure a fare e le previsioni calcistica vi dico come la penso io
Io ritengo che sia stato un errore grave non scegliere i due commissari alcuni mesi fa mi sono battuto perché questo accadesse e sfortunatamente non ho avuto successo
Ritengo altresì che per ragioni obiettive inerenti al processo di trasformazione dell'Europa che in corso sia di gran lunga preferibile scegliere tecnici di alzare provata professionalità e di prestigio internazionale è indiscusso anziché politici politicanti popoli di cani
Perlomeno credo altresì io nomino ne faccio credo altresì che i nomi che da tempo io suggerisco
Posseggano entrambi per il profilo personale per lavoro storia tutti i requisiti per essere eccellenti i commissari europei che poi questa scelta sia quella che prevale o meno non lo so dire anche perché non è sempre detto che le battaglie giuste vengano vinte ma questo aspetteremo e vedremo come va a finire per ciò che riguarda le mie preferenze secondo commissario potrebbe avere una caratteristica che ce lo rende simpatico e cioè essere messinese
Chiudere questa pena partner
Molto breve aprire
Il dibattito consentire ai presenti di rivolgere delle domande
Al professor Martino i due giornalisti certo ai due giornalisti che lo hanno intervistato ma la raccomandazione che rivolgo che le domande siano brevi per consentire a tutti nell'arco di venti minuti a tutti a chi è interessato nell'arco di venti minuti di porre quesiti gli editori ascoltare le risposte
Mando domande brevi
In qualche modo sono voi
Ormai ostacolarlo presso conta per quale motivo nessuno
Oneri
Nazionale
Una
Ma qui la risposta alla sua domanda rispondono per volta sì anzi
La risposta alla sua domanda e
Temo da dovere preciso qualificare nel senso che non possiamo più parlare del Sud come se fosse un'area omogenea ci sono zone del sud che comincia a non essere più su
In termini di sviluppo economico ci sono sfortunatamente zone del sud in cui la risposta alla sua domanda dovrebbe essere negativa sono quelle città quei Paesi qui comuni dove non ma negli è un titolo neanche un minimo di tutela delle attività economiche e quindi queste non possono crescere e svilupparsi di lì certamente non c'è ha convenienza ad investire sono invece altre zone dove questa convenienza circa allora il problema
Da chi è chiedersi che cosa possiamo fare perché la gran parte del Sud si agganci alla ripresa che sta avendo luogo nel resto d'Italia
E a mio avviso oltre alle cose che ho detto cioè lo Stato garantisca in tutto il Mezzogiorno
Il rispetto di quel minimo di legalità senza il quale non c'è possibilità di attività produttive
Lo Stato si adoperi per garantire al sublime stesse lui lo stesso livello di infrastrutture che ha garantito al nord terzo ci sia un'effettiva dei politicizzazione delle attività economiche
Oltre questo cosa si può fare ma alcune cose che si possono fare subito sono per esempio utilizzare le provvidenze europee a favore delle nostre regioni
Le quali mi diceva già da loro quindi prende dalla con beneficio d'inventario restano inutilizzate per l'ottanta per cento ora se è vero che noi non utilizziamo che in misura pari a un quinto le provvidenze che l'Europa mette a nostra disposizione
Allora non adoperiamoci subito perché questo non sia più così perché cioè possiamo effettivamente utilizzare quelle risorse e ancora
Vediamo di rendere meno scuole dodici nostri mercati perché vedete alla sclerosi dei mercati danneggia le regioni di ricche ma è disastrosa per le regioni meno ricche che non s'si possono permettere tutti quegli oneri quei lacci e laccioli che le regioni ricche essendo ricche possono permettersi ora se noi muoviamo in queste direzioni io credo che il Sud crescerà
Dirò di più che se riuscissimo effettivamente a garantire alle prime due condizioni che dicevo io legalità infrastrutture il sul sarebbe il polo di sviluppo più significativo dell'intero Paese avremmo cioè quello che è accaduto al nord al decenni fa si sposterebbe questo probabilità di sviluppo e sul Sud lo vediamo già in alcuni punti isolati ma alcuni punti del sud
Un'altra domanda prego
Voi Umberto
Io italiano grande
Non è un
Solo
Grazie
Il fino al
No questi organico
E i amministra cioè esistono
Cosa sposare
Esistono istituti
Va però
Il Laurentino riti all'organizzazione
Dietro
Chiaro
Percorsi
Se è possibile e vive
Esposta nella sala e quindi portare la rimangono ancora
L'ordine
E qui Umberto duro sollevi due punti che sono sfortunatamente due punti dolenti
E la risposta al quesito cosa può fare il governo centrale per assicurarsi che per esempio le Regioni utilizza in modo corretto e fino in fondo le risorse disponibili la risposta è non molto
Ed è per questo che io parlavo prima dell'importanza di cambiare le regole vi faccio un esempio che non è collegato direttamente a questo ma che riguarda se a voi vi rendete conto che nel nostro sistema costituzionale
Non è possibile che il Presidente del Consiglio sostituisca un ministro
Se un ministro a un certo punto per ragioni sulle decide di boicottare l'attività del governo e si rifiuta di fare quello che si è impegnato a fare un momento la costruzione dello stesso non c'è rimedio solo una crisi le dimissioni e poi la nomina dei nuovi ministri posso rimediare a questo chiaramente è una detti tanti esempi di regole che vanno ripensate ridiscusse e modificati
La questa osservazione diventa ancora più forte quando si parla della burocrazia perché ma perché siccome il cambiamento politico ha luogo a ritmo affannoso i politici vanno e vengono i burocrati restano di fatto in molte amministrazioni la resistenza al cambiamento viene proprio da una burocrazia intendiamoci non sto cercando di criminalizzare tutti i dipendenti pubblici me ne guardo bene
Per fortuna esistono dipendenti pubblici che consenso rispetto del dovere spirito di sacrificio mandare avanti questa baracca però in molte amministrazioni quello che accade che la loro inamovibilità
Dal fatto che il loro restano mentre i politici vanno e vengono diventa il fattore più pesante che impedisce il cambiamento
Per mia fortuna l'abrogazione la burocrazia diplomatiche piccola e abituata a a viaggiare a muoversi e così via non ricade in questo di opinioni un riferimento al mio ministero ma in generale la burocrazia svolge questo ruolo ritardante che la tua domanda sui giudici
Luigi Giussani professor Luigi sono la signorina
Che ha svelato una tattica che vuol mettere in atto se le riforme liberali vengono fermate al governo comincerà a fare il ministro dissenzienti
Dato negativo la ostilità di ecco
Grazie tante Luigi per la domanda perché questo è un punto importantissimo sul quale sono ben lieto di risponda
Come voi sapete qualche tempo fa sull'opinione pubblica è stata messa a rumore dal fatto che all'interno della sede uno della Democrazia Cristiana tedesca era emersa una proposta
Di un'Europa a due velocità in cui ci sarebbe stato un gruppetto di Paesi di testa costituito da Francia Germania Benelux e poi gli altri e che questa idea
Sembrava fosse stata accreditata
Io ero particolarmente preoccupato prima vi dico la storia poi finalizziamo e quando andai al vertice di Usedom
Ero
Interessato a conoscere come scrissero esattamente le cose anche perché ricorderete che questa proposta era stata presentata dai giornali i soliti bene informati dicendo Italia declassata in serie ci sono i paesi seria i Paesi di serie B
Il calcio continua a condizionare la nostra visione del mondo
Ha usato il ministro degli Esteri tedesco Kinkel ha dichiarato quella proposta non è fatta propria dal Governo federale
Non è accettata dal cancelliere federale non è accettata dalla coalizione di governo e non la condivido nemmeno io
Dirò di più ha aggiunto non è nemmeno una proposta accettata da tutta la Democrazia Cristiana tedesca esiste un solo nocciolo duro ed è rappresentato dai sedici Paesi attualmente membri o che stanno per diventare né se è un problema di due velocità aggiunto ci opprime il ministro degli esteri francese si pone riguarderà semmai coloro che si aggiungeranno ai sedici Paesi oggi esistenti
Quindi da un punto di vista storico quell'era soltanto un ballon d'essai una proposta un contributo a quella che è la discussione che diverrà via via sempre più vivace in prospettiva del novantasei della Conferenza intergovernativa di revisione dei Trattati di Maastricht
Perché una riproposta da respingere
Ma perché dietro l'idea di un'Europa a due velocità si nasconde in realtà un progetto che spaccare l'Europa
Perché se noi avessimo un gruppetto di paesi per i quali valgono certe regole tutti gli altri Paesi per i quali valgono altre regole di fatto H eviteremo che ci sono Paesi più uguali della degli altri
E chi sarebbero questi Paesi
E non mi sono mai stancato di ripetere
Che la composizione di questo nocciolo duro mi fa venire in mente la barzelletta che raccontavano Walter Chiari e Carlo Campanini caro Campanini chiede a Walter Chiari ricerche cosa fare dice produco patemi Quaglia
Diceva ci metti solo carne di quagliare parte dice non ci metto anche carne di cavallo cha allora imbrogli no no in parti uguali un cavallo una quaglia un cavallo una buona ecco un nocciolo duro in cui c'è la Germania e poi il Benelux e forse anche la Francia è un cavallo e una quaglia e dire che la Germania e il Paese leader dell'Europa e che quindi gli altri ve e questo non è ammissibile non è inaccettabile e credo che lo abbiano capito tutti gli europeisti convinti
Ma perché nasce la tentazione dell'Europa a due velocità e qui veri Luigi come l'economia finisce con l'avere importanza anche per la politica e che è bene che un ministro degli esteri sia anche un economista
Nasce da un'idea sbagliata di unificazione monetaria
L'adozione del criterio della convergenza
Per cui astici sono Paesi che rispettano certi criteri e Paesi che non rispettano affatto nasce l'idea che i Paesi che li rispettano & però nella moneta comune e i Paesi che non rispettano restano fuori ma il fatto è che il criterio della convergenza non ha senso comune
Desiderabili per quanto possano essere gli obiettivi di prudenza finanziaria
E lo sono possono di per sé ma non hanno niente a che vedere con la possibilità che si realizzi l'unione monetaria fra quei Paesi il Paese europeo che ha il più alto rapporto fra debito pubblico e reddito e il Belgio
Il paese europeo che ha il più basso rapporto fra debito pubblico il reddito e il Lussemburgo e hanno la stessa moneta da quasi un secolo si possono avere situazioni di finanza pubblica molto diverse ed avere la stessa moneta convergenza come risultati economici
E fra la Basilicata e la Lombardia non c'è molta più differenza di quanta ce ne sia fra Lombardia la Baviera eppure Basilicata e Lombardia hanno la stessa moneta Lombardi e bravi erano allora è possibile avere la stessa moneta anche fra Paesi che hanno gradi di sviluppo economico diversi dirò di più che la ragione più forte per avere la sua essa moneta è proprio la diversità dei gradi sviluppo rivali Paesi perché i Paesi poveri sono stati danneggiati da politiche monetarie inflazionistiche ne hanno ritardato lo sviluppo
E allora il criterio delle convergenze va abbandonato la strategia monetaria va ripensata e questa storia dei paesi del nocciolo duro da contrapporre a quelli a una velocità minore va del tutto abbandonato
Non vedo altre domande consentiamo allora gli intervistatori una domanda precisa ha trenta secondi e ci avviamo rapidissimamente alla Comit io ritorno sull'attualità chiedendo al professor Martino la come dire anche qui lui lui immagina che ci sarà presto una iniziativa del governo o sua che preveda una come dire una nuova legge bancaria o comunque un nuovo sta status di Bankitalia
E che possa definire come dire una volta per tutte i rapporti fra governo e Banca d'Italia o immagina che avremo ancora guerre guerreggiate guerriglie perché adesso c'è da nominare un vicedirettore poi chissà nella vita capita ecco questa un'instabilità credo insopportabile anche sui mercati internazionali e forse fa chiarezza
La volta per tutta sarebbe bene grazie la la risposta alla sua domanda mi fa venire in mente un Frezza in gara che un climatologo americano
E allora tutti quelli come si occupa di tutti quelli che lo incontro i chiedono se la temperatura sulla terra è destinata ad aumentare destinata a diminuire
E lui dice io avevo la mia risposta al momento in cui viene posta la domanda se me lo chiedono a primavera dico la temperatura è destinato ad aumentare se me lo chiedono in autunno e dico a temperature destinata a diminuire ora la stessa cosa vale per ciò che riguarda la Banca d'Italia e cioè dall'orizzonte temporale in cui noi ci mettiamo nell'immediato io sono dell'idea primo
Che non sia opportuno oggi pensare a una riforma dell'istituto di emissione
Che non sia desiderabile secondo che non ci saranno più compì episodi di conflittualità quello era un episodio che aveva delle motivazioni serie è stato un bene che si sia discusso credo che sia BT a conclusione e il discorso è chiuso
Significa questo che l'indipendenza del nostro istituto di emissione e così come tutelato dalle leggi esistenti rappresenti un ottimo che non può essere migliorato la risposta è no come studioso di problemi monetari da venticinque anni sostengo la opportunità di adottare una costruzione monetaria
Che vincoli la banca centrale al rispetto di regole predeterminate
Perché secondo me indipendenza è condizione necessaria ma non sufficiente per avere una politica monetaria stabile del resto la nostra storia lo conferma e soprattutto indipendenza non deve significare irresponsabilità
A facciamo l'ultima domanda e torniamo al libro gettoniera anzi torniamo all'ultimo capitolo del libro indiana ce ne andiamo nel terzo millennio
Alla domanda latente nell'ultimo capitolo non esplicitata è questa e liberismo il pensiero liberale è stato il pensiero che ha consentito all'Occidente di affermarsi come diciamo motore dello sviluppo ed anche come soggetto di riferimento a livello globale adesso che gli equilibri internazionali scivolano sempre più ad oriente e cioè si delineano nuovi equilibri con lame gli Stati Uniti che guardano verso il Pacifico nel sempre meno verso l'Atlantico
Visto che in Oriente il pensiero liberale c'è accerto non è il momento come dire caratterizzante della convivenza e della organizzazione di quei tipi di società
Questo che significherà nel terzo millennio che il liberismo lascerà il passo a qualche Filosofia o a qualche cosa di nuovo che emergerà dall'affermazione della Cina e del Giappone nel Sud-Est asiatico
Ho in quei Paesi la filosofia liberale contro come dire adatterà quel tipo di società alle logiche che hanno permesso al liberismo di far diventare l'Occidente il riferimento del
Dall'Ottocento in poi del nel mondo
Io su questo vorrei dire una cosa che può apparire paradossale le più grandi conquiste dell'umanità le più grandi storie di sviluppo
Si sono avute perché i popoli hanno adottato comportamenti che favorivano lo sviluppo senza comprenderne la ragione
Non è necessaria una comprensione della teoria liberale per adottare di fatto un sistema economico che rispetta le caratteristiche che si ispira al modello liberale
Quando discorrendo con prima mi capitava di dire ma in Italia ci sono pochissimi veri liberali
Lui diceva ce ne sono cinquantasette milioni perché col loro comportamento nella vita di tutti i giorni danno prova di una vitalità economica che la conferma più clamorosa della validità del pensiero economico liberale
Quindi il successo intellettuale del liberalismo non è necessariamente con collegato al successo di fatto del liberalismo inviamo i grandi successi economici
Dell'Estremo Oriente il Giappone la Corea del Sud Taiwan Singapore Hong Kong e così via quante persone in quei Paesi comprendono
Fino in fondo il perché abbiano avuto tassi di sviluppo così elevati pochissime però li hanno avuti e li hanno avuti per le ragioni che il pensiero liberale illustrato quello che intendo dire che la domanda di economisti liberali continuerà a essere debole anche in futuro perché il pensiero economico liberale non un alto valore di mercato anche se i comportamenti
Di fatto ispirati a libertà economica finiscono col promuovere lo sviluppo economico del Paese in altre parole solo se si ha passione per queste idee conviene fare la scelta che abbiamo fatto noi di studiare economia libera
Bene come tutte le cose interessanti intento come accade quando
Si vive un'esperienza interessante anche stasera un'ora e mezza passata senza che ce ne accorgessimo sono quasi le otto
Professor Martino ha parlato ininterrottamente c'ha detto delle cose interessantissime i suoi intervistatori hanno diversi Zaffra discussione credo che sia ormai l'ora
Per la conclusione volge al De Sio io ringrazio il professore Martino trattore schegge Merlini Narduzzi per l'interessante
Serata che ci hanno consentito di passare loro compagnia per le cose che ci hanno ringrazio voi tutti per la vostra partecipazione e per l'attenzione e spero di rivedervi in un'altra occasione della gente magari al prossimo
Comprate il libro naturalmente
Creare
Finalmente chiaro