I nuovi 18 referendum promossi dai Club Pannella - Riformatori: il referendum sulle Golden Share; I sindacati confederali sono contrari a soluzioni legislative che recepiscano le indicazioni dei referendum dell'11 giugno; La questione dell'unita' sindacale

Radio radicale abbiamo i nostri microfoni Benedetto Della Vedova tesoriere del Movimento e tre Pannella Riformatori e colui vogliamo tornare a parlare di referendum stavolta innanzitutto dei nuovi e i diciotto quesiti referendari che
E il movimento di che Pannella di quel momento il club Pannella si sta facendo portavoce e di cui su cui sta prendendo raccogliendo le firme allora Benedetto in particolare di uno di questi referendum che tutti sono molto importanti questo ha un'importanza particolare per la l'economia del nostro Paese in quanto riguarda le cosiddette golden share ovvero sia quelle che volgarmente si chiama golden share ovverosia le azioni ogni che lo Stato dovrebbe o comunque la l'apparato pubblico dovrebbe mantenere in in paese privatizzate nel corso del processo di privatizzazione azioni dotate di particolari poteri e di particolari diritti poche parole si tratta di un un meccanismo che dallo stato comunque un forte come oro per dire usare uno femminismo anche in quinta rese in futuro privatizzate si ovviamente se queste imprese privatizzate avessero come probabile un azionariato molto diffuso ovunque questa è l'idea di base delle cosiddette golden share un'idea credo di origine inglese non fu applicata all'origine nelle privatizzazioni della lady di ferro anche se lì come voi Tucci spiegherà aveva tutt'altra situazione come si suol dire allora innanzitutto spiegaci perbene che cosa si abrogato con un questo quesito referendario
Sì dunque l'abbiamo intitolato golden share riferendo siccome tu dicevi correttamente a questo tipo di istituto nel
Diritto
Diritto societario anglosassone quindi nelle privatizzazioni delle società inglesi in particolare dove appunto per golden share si intendeva quell'unica azione don
Oro quindi quell'unica azione dotata di poteri particolari in Italia la normativa sulle privatizzazioni a recepito questo spunto prevedendo non con un'azione non una quota di capitale ma prevedendo nello Statuto delle aziende che si fanno più a privatizzare dei poteri speciali per il peso oro la sostanza però non cambia e il titolo golden share oltre a essere molto più evocativo che non poteri speciali ha comunque un riferimento ben preciso nella la letteratura dunque noi chiediamo che venga prove abrogato col nostro referendum l'articolo due del più recente disegno di legge riguardo le privatizzazioni un decreto poi convertito nell'estate del novantaquattro che reca norme per accelerare le procedure di dismissione delle partecipazioni dello Stato e di tutti gli altri enti pubblici in società in particolare Societ ma per la fornitura di servizi pubblici l'articolo due e l'articolo che si intitola Poteri speciali e prevede la possibilità che negli statuti delle aziende che si occupano di difesa trasporti telecomunicazioni energia ed altri servizi pubblici partecipate con quote di maggioranza dallo Stato o dagli altri o dalle altre amministrazioni quindi è un ragionamento che vale anche per le aziende municipalizzate ecco questo articolo prevede che con decreti ministeriali eccetera vengano previsti dei delle Riserve di potere per le amministrazioni che cedono le quote di queste aziende diritti particolari che riguardano la prima clausola e secondo me per certi aspetti la più grave riguardano la possibilità di esprimere da parte della pubblica amministrazione il gradimento su nuovi soci percuote azionarie significative ma anche molto limitate non per la quota di conto cosa succede succede che lo Stato si può riserva si riserva la possibilità di gradire o meno nuovi soci che partecipino società privatizzate con delle quote ripeto significative ma non di maggioranza questo è evidentemente un vulnus gravissimo rispetto al mercato e alla possibilità di una privatizzazione trasparente effettiva cioè significa che lo Stato può riservarsi di dire a un socio che ha già acquistato le azioni no tu non puoi entrare nel capitale di questa azienda dando poi un tempo di un anno per vendere questa quota è evidentemente un falsare le regole di mercati innanzitutto perché esiste questo si ci si riserva questa possibilità che non ha ragion d'essere a mio avviso qua innanzi e poi perché lo si fa dopo quindi uno si trova ad acquistare una quota di una società e poi a doverlo a spendere credo che questo sia una barriera all'entrata di nuovo capitale e faccia sì che il chiunque
Decida di investire un'azienda in un'azienda pubblica debba in qualche modo prima riuscire ad avere un assenso preventivo non non formale con tutto quello che questo può questo può
Questo può provocare quindi questo punto del gradimento un primo punto molto importante
Altro punto è quello del il veto su alcune delibere che il consiglio amministrazione delle aziende una volta potrà privatizzate possa possa prendere delibere che riguardano lo scioglimento la società il trasferimento dell'azienda la fusione o scissione il trasforma la trasferimento della sede sociale all'estero cambiamento dall'oggetto sociale modifiche dello statuto modifiche dei poteri ecco questo articolo in realtà è quello che più direttamente si rifà all'istituto inglese da
La golden share dove uno dei poteri
Sicuramente garantiti al Tesoro britannico era quello di impedire il trasferimento al resto della società anche in questa forni in cui anche questo aspetto però in questa formulazione a uno abbraccio uno spettro di situazioni
Troppo ampie che preludono inequivocabilmente al mantenere un controllo molto forte dello Stato su una serie di atti dei consigli a
Distrazione delle aziende privatizzata una serie di atti troppo a spettro troppo ampio perché si possa parlare realmente di privatizzazione e di ritorno al mercato
Un ultimo punto di questo articolo due che noi vogliamo abrogare che riteniamo dannoso comunque sì in questo caso proprio dannoso dispetto processo inghiottito ore e il diritto di nomina che il Tesoro vuole amministrazioni locali possono conservare nomina di almeno un amministratore o di un numero di amministratori che non superi il quarto dei membri del consiglio amministrazione ma comunque significa che pur avendo ceduto al mercato le aziende lo stato le amministrazioni si disse Romano nomine nei consigli di amministrazioni queste società senza avere alcuna responsabilità di capitale dentro insomma nel complesso sono norme che inficiano il processo secondo no il processo di privatizzazione si vuole comunque che lo Stato le amministrazioni mantengano un ruolo pesante di controllo di gestione e di gradimento rispetto alle decisioni della società un controllo pesante in società che invece dovrebbero essere date esclusivamente al mercato poi ci saranno se si tratta di servizi pubblici la rete ci sarà la regolamentazione della concessione per stabilire che questa azienda con tiene a prestare un servizio di qualità eccetera eccetera ma questa intromissione proprio nella gestione della società riteniamo che sia contraria ai principi
A dei principi di trasparenza nella privatizzazione ecco tu hai detto punto le conseguenze sono quelle di inficiare i processi di privatizzazione in poche parole i privati si troverebbero se non ho capito male a di essere detentore di cori ricapita
Le azioni d'impresa se a sovranità limitata pur avendo magari la maggioranza delle azioni anche concentrate qui poi dipende dal tipo di legislazione che viene un po'fatta ad hoc società per società problema nocciolo duro azionariato diffuso c'è traccia comunque sia anche quote rilevanti di capitale di rischio investito in un'azienda pubblica si trovano ad avere dei propri veri e propri diritti di veto e di ingerenza nelle decisioni da parte questo se non ho capito male anche in assenza di azioni scontro nato nonostante questo anche in assenza di azioni contro l'altro Stato perché è una clausola che può essere inserita negli statuti che poi non possono essere modificati senza il consenso del dello Stato dall'amministrazione e con in cui queste norme
Allegri quello che poi capire sapere gradimento hanno avuto presso il mercato presso l'opinione pubblica ma sono norme che sono state in parte contestate
In parte contestate dai mercati c'è da dire qui non vorrei lanciarmi troppo però che la riflessione va fatta che va fatta è che finora le privatizzazioni spesso sono state privatizzazioni fortemente pilotate cioè il ricorso al capitale almeno al capitale privato al mercato c'è stato ma non è stato frutto di una competizione nell'acquisizione una vera competizione l'acquisizione cioè sono state tutte
Pilotate cioè c'è stato stanziamento un trasferimento dalla proprietà da dallo Stato ad alcuni gruppi eccetera eccetera quindi fece riferimento ai casi Credit M economiche assolutamente che assolutamente casuale e quindi in questo senso non c'è stato un vero conflitto tra al operatori di mercato e è stato rispetta questa legislazione però è una cosa che secondo me non ha non ha ragion d'essere
Negli altri Paesi europei segnatamente in Francia in Gran Bretagna che sono i due Paesi che non valeva avranno fatto più privatizzazioni come si torna parte tutta la famosa e ormai decennale dibattito nocciolo duro e public company come hanno
Legiferate normato appunto il ruolo dello Stato nelle aziende privatizzate ma poi come dicevo per quanto riguarda il caso inglese che è quello che un po'meglio conosco
Sono state conservate con la golden share dei poteri molto più limitati non le generazioni vere e proprie bombe sì però è un'azione simbolica e quindi in Italia non si è percorsa questa strada se percorsa la strada secondo me anche ancor più pasticciata delle clausole statutarie perché questo poi comporta evidentemente dei veti alla modifica degli statuti e quindi i poteri solo che che sono stati cosa fatti sono poteri molto più limitati e tutti di garanzia rispetto all'interesse generale ma la garanzia rispetto all'interesse generale la poi mantenere ad esempio se decidi di pur di poter di conservare il diritto di veto sul trasferimento all'estero non come invece succede nel caso italiano mantenendo allo Stato delle come dei veri e propri poteri di gestione dell'azienda questo il dato non diventa più una clausola di garanzia per l'interesse generale per i cittadini diventa una clausola di garanzia per lo Stato per i potentati pubblici per collusioni trappole impieghi pubblici e privati si potrebbe sospesa sì e comunque sia poi come spesso succede del e non credo sia una volgarizzazione per i partiti di conservare comunque di diritto di rovescio una possibilità di manovra su grandi aziende importanti public company ecco un'ulteriore riflessione questi questo fatto che lo stato si riserva di
Tiri di fatto come tu hai detto di gestione di queste aziende poi privatizzato in via di privatizzazione lo vede in contrapposizione con il fatto che lo Stato poi e questo giustamente preso mediante le cosiddette autore di abbia il potere di regolamentazione sempre proprio in quei settori in cui queste aziende privatizzate opera
Sì lo vedo non tanto in contrapposizione ma in contraddizione io credo che la via dell'Authority sia la via da perseguire accetto privati il meccanismo della privatizzazione deve funzionare in quanto attribuisce al mercato la res stabilità il rischio e la gestione di aziende
Giustamente lo stato si riserva con l'Authority di avere degli organismi di controllo di verifica in camper quanto riguarda le concessioni per quanto riguarda i servizi pubblici
La tutelare i cittadini tutelare la nazione rispetto ed tutt'tutela quindi garanzie che i servizi pubblici vengano effettuati con criteri di trasparenza di efficienza di efficacia che non ci siano mono poi oli non si creino Monopoli collusioni eccetera eccetera questo è importante ed è la via da seguire questa invece della gestione dell'intromissione nella gestione diretta quindi io non capire perché se uno privatizza l'ENEL poi pretende comunque di mettere una persona o più persone con sé amministrazione le ci sarà l'Authority che verifica e controlla si pone come contraltare all'ENEL ma non capitolo che lo Stato debba controllare in più avere anche
Una quota di gestione sente il tuo editore fatto giustamente il caso ENEL non a caso perché da quello che s'è capito poi questo riguarda l'ENEL la stette lei dice le tre grandi privatizzazioni di tre grandi aziende a parte Palermo undici palizzate dei tre grandi aziende di forni pubbliche di fornitura di servizi
Infatti questo appunto è il caso è un questi tre sono i casi più eclatanti io non sottovaluterei
Anche perché sappiamo che stiamo ragionando dell'Italia del ruolo delle partecipazioni statali o comunque della gestione della gestione di a di grandi aziende pubbliche in Italia a due anni dall'inizio tre anni dall'inizio di Tangentopoli tutte queste sono riflessioni che ad adiuvandum a mio avviso supportano nostra iniziativa referendaria no questi tre casi sono i tre casi più il tre casi più eclatanti non vorrei che lo Stato appunto finga cioè faccia di quest'opera di questa privatizzazione semplicemente una operazione di cassa cioè coglie dei quattrini ma non modificare invece l'assetto complessivo di grandi aziende di servizi pubblici non restituire queste aziende al mercato avendo obiettivi di politica economica generale che riguardano la gestione dei servizi il la competizione ove possibile cose di questo tipo sembra forse quasi meglio che a questo punto lo Stato apertamente da avesse mantenesse la quota di controllo grazie a questo punto credo che per una ragione di trasparenza sarebbe perché ripeto l'operazione privatizzazioni certo a un ruolo in termini di cassa quindi però non è sicuramente quello più importante c'è un'affermazione di principio fondamentale che quella di cedere al mercato ciò che al mercato può essere ceduto ma allora lo si cede lo si cede per davvero innescare meccanismi questa una conseguenza indiretta però innesca ore meccanismi di proprietà di azionariato diffuso rivitalizzare i mercati mobiliari tutto questo è sacrosanto però poi lo Stato non può mantenerci dentro non solo zampino ma tutta la mano al braccio
Bene questo per quel che riguarda un quesito referendario ripetiamo quello riguardante cosiddetta golden share uno dei quindi diciotto quesiti referendari su quei momenti che Pannella riformatori stanno molto impegnando in questi giorni in queste settimane ma ora passiamo invece un altro argomento sempre referendum rivolto stavolta quello ai referendum me di cui su cui si è votato lo scorso giugno e parliamo in particolare dei referendum e sindacali ieri il segretario generale della CISL del Sergio Cofferati nella loro villa sull'organizzazione della presentavano presa una posizione precisa a causa del risultato referendario e sono necessari secondo Cofferati secondo CGIL nuove norme di legge che regolino sia la questione era la rappresentanza sindacale unitaria referendum promossi in particolare da Rifondazione sia le quote sindacali cioè il referendum promossi in particolare dal momento che Pannella Riformatori oggi invece il segretario della CISL la sua organizzazione Sergio D'Antoni a a ribadire una posizione che peraltro abbastanza classica nella storia del movimento sindacale italiano per quel che riguarda la CIT la CISL ovvero sia queste queste norme in queste materie a questo punto devono essere regolate esclusivamente dai contratti collettivi di lavoro Sergio D'Antoni da quello che ho capito Adda detto dove c'è tendo comunque quello che è stato deciso dal cittadino sovrano ovverosia cambiando le modalità delle copie per quel che riguarda il referendum quesito sulle quote sindacali insomma stante il dibattito che si sta sviluppando detta dei particolarmente importanti interessate comunque Park tra l'altro anche abbastanza due astro in sede di confederazioni sindacali tu che cosa ne pensa io penso che abbia più ragione dal
Più ragione D'Antoni in questo senso l'esito del referendum è chiaro questa ma io parlo del referendum sulla trattenuta in particolare leso referendum è chiaro questa materia non può ho subire vincoli coercizioni da parte dello Stato cioè lo Stato non può più imporre obblighi nel caso della trattenuta automatica obblighi al datore di lavoro e all'INPS ma la materia va eventualmente lasciata dico eventualmente per i non c'è a quel punto nessun obbligo di contrattare la trattenuta automatica va lasciata alla libera determinazione delle parti quindi alla contrattazione io però fare un passo avanti di sto a quanto affermato da D'Antoni cioè non credo che possa essere lasciata alle parti il recepire lo spirito del referendum credo che la legge che deve dovrebbe intervenire recependo lettere spirito
Del referendum sia una legge che non fissa alcun obbligo ma fissa alcune regole che sono a questo punto direi direi evidenti alle quali D'Antoni stesso faceva riferimento cioè credo che vada scritta una legge di due tre Art i colleghi che dice qualora le parti liberamente decidano di accedere all'istituto ha trattenuto automatica B di definiamo alcune regole di garanzia che sono la periodicità annuale quindi la è necessario che il lavoratore confermi annualmente la propria delega prescritto con modalità che poi a questo punto si contratti potranno stabilire se Salvo salvo éscamotage insomma quindi la delega annuale e poi alcuni elementi di trasparenza nel rapporto che vanno a tutela dei lavoratori cioè la confermo non la segnalazione ogniqualvolta la quota di trattenuta ad esempio varia e la possibilità se si stipula un contratto che prevede la trattenuta mensile automatica la possibilità di Rachel esso immediato salvo il tempo tecnico di un mese due e non come succede oggi magari quattordici mesi trattenuta che in prosegue dopo la data del dispetto a questo perché l'esito referendario va garantito come tutela per i lavoratori cioè nel momento in cui la contrattazione invece tra sindacati e organizzazioni datoriali o datori di lavoro potrebbe in realtà arrivare aste vi lire delle norme che confermano la nella prassi confermano la situazione precedente con scambi tra sindacati associazioni datoriali che possono in qualche modo
Non tutelare a sufficienza rispetto all'esito referendario i singoli lavoratori nelle ti ringraziamo ringraziamo Benedetto Della Vedova tesoriere momento e che Pannella Riformatori colui come avete sentito abbiamo parlato innanzitutto di nuovo quesito referendario quello della golden share ovvero sia processi di privatizzazione le aziende da privatizzare i meccanismi poteri che lo Stato intende mantenere in base alla legge vigente nelle aziende in via di privatizzazione poi delle i referendum in materia sindacali come possono essere recepiti i risultati delle referendum in materia di quote sindacali buona scorta da Radio radicale
Le