Il Consiglio europeo di Cannes (26-27 giugno '95)

Radio radicale parliamo del Consiglio europeo che si aprirà Cannes e lunedì prossimo con il professor Sergio Romano Buongiorno
No non potrò e
Allora come ci si avvicina a questo Consiglio le opere quali sono i segnali che i vari gli stati membri dell'Unione
Ma lanciano alla vigilia appunto di questo vertice anzitutto l'elemento più importante probabilmente rappresentato dal
Lezione di Chirac Chirac ha fatto una campagna del alle in cui ha promesso di adottare misure importanti contro la disoccupazione e questo di per sé naturalmente potrebbe anche sui cade una diminuzione dell'impegno che la pancia tenuto finora per restare allineata sulle posizioni tedesche in altre parole per controllare il debito e deficit ma il PETA Lucio presentato dal primo ministro sembra confermare che la Francia non vuole abbandonare la politica di rigore quindici
Tanto con le carte in regola tuttora allineata sulle posizioni di ortodossia monetaria di ortodossia finanziaria che sono quelle sostenute dalla Germania in altre parole mi sembra che un Conte franco-tedesco sostanzialmente continua a esistere e rappresentano attualmente l'elemento fondamentale è l'elemento motore della dell'Unione europea
In dubbio nemmeno dalle dichiarazioni per esempio di Chirac sui test
Atomici no non crede che questo posso avere
Vera e propria rilevanza per la costruzione europea non bisogna dimenticare che i testa tomi sì certamente hanno destato un certo clamore soprattutto in Asia hanno una rilevanza praticamente ambientalistica ancor più che strategico-militare le armi nucleari il rischio non non potranno essere inventate i possessori di armi nucleari gli Stati Uniti la Gran Bretagna la Cina non hanno nessuna intenzione nella Russia beninteso di rinunciare la loro modernizzazione pensavo di poterlo fare soprattutto in laboratorio quindi di non dover più ricorrere a teste sotterranei ma questo non significa naturalmente che vi sia da parte di questi Paesi l'intenzione ripeto di rinunciare ad le armi che adottare una politica di denuclearizzazione quindi da questo punto di vista la Francia non si colloca su un binario separato rispetto a quello delle maggiori potenze nucleari e non può esser letto
Fatto soprattutto questo annuncio la vigilia di del vertice di Halifax come un avvicinamento comunque una strizzatina d'occhio alla grande anche in contemporanea con nella creazione della forza rapida di reazione in
Mia dato
Dato Il Sole ventiquattro Ore ha negato che possa essere più fonte nucleare franco inglese perché non ritiene che questo potrebbe essere ingiustamente interpretato come un tentativo inglese di mettere zizzania tra Francia e Germania la Gran Bretagna sostiene da non vuole sentirsi rimproverare misure di questo genere iniziative di questo genere sta di fatto io credo che la politica nucleare inglese da molti anni ormai sviluppare sulla base di uno stretto accordo con gli Stati Uniti non credo che la Gran Bretagna abbia voglia di rinunciare agli Stati Uniti per dirottare verso la Francia la sua politica di l'aggiornamento sviluppo della tecnologia nucleare
Per usi di guerra in altre parole no non mi sembra che vi sia questa possibilità ecco continuano a fare una carrellata del sulla situazione alla vigilia del del vertice di Cannes penne dei vari paesi non è la Germania invece che l'ENEL che segnale ha lanciato nelle scorse settimane in questi ultimi giorni la Germania continua mi sembra fare prova di di una grande coerenza europea
Realizzare il Trattato di Maastricht non sembra
Per lasciarsi tentare da prospettive di tipo nazionalistico per esempio mi sembra che sia ritornato un poi indi
E sui suoi passi circa la creazione di un nocciolo duro comunque Europa con
Senza di di di di valori economico finanziari che quindi restringere ebbero allora Germania e soprattutto alla Francia e poi con un corollario di stati che devono li questo
Consiste potenze economiche credo che la Germania ci sia effettivamente reso conto che quella proposta la proposta vantato da show le
Nel settembre dello scorso anno rischiava di creare disagio di metter zizzania e in altre parole con largo anticipo poneva un problema e lo poneva in modi un po'troppo contenziosi un po'troppo litigiosi la ne renda conto questa proposta è stata per il momento accantonata e ridimensionata io adesso però convinto che fondamentalmente quel problema rimane sul tavolo anche se la Germania ha deciso correttamente di non sventolare lo come una bandiera di non farne oggetto di una esplicita presa di posizione
è inevitabile che nel mille novecentonovantanove quando si arriverà alla data importante per il decollo dell'unione economica e monetaria vi sarà chi apre conto e chi non è pronto e allora io credo che la Germania sosterrà la tesi che chi è pronto ha il diritto e il dovere
Di andare avanti di a quel po'mento in altre parole il problema posto forse un po'troppo in modo un po'troppo categorico
Dal rapporto Schalke le dello scorso settembre essi riproporrà nuovamente secondo lei quali saranno i toni del
Del vertice la nel complesso mi sembra molto ottimista in un momento in cui poi in realtà le grandi organizzazioni internazionali penso no la NATO vengono
Accusate sono in crisi perché appunto non riescono a svolgere quella che è la loro funzione lei pensa che l'Unione europea riuscirà in qualche modo a riprendersi da un momento di défaillance in cui l'euroscetticismo cresce e a
Mi pare quindi hard imboccare la strada verso la Conferenza intergovernativa del né
Sei con una forte volontà di creare un Europa dei popoli io credo che l'ottimismo un ottimismo molto relativo molto cauto quello sia giustificato da considerazioni in primo luogo e
Tre un rapporto stretto tra Francia e Germania l'elezione Chirac poteva mettono in crisi non lo ha messo in crisi e questo dimostra che la Francia attiene a rimanere molto strettamente vicine alla giorno anche la Germania continua a fare una politica coerente in materia di Europa e finché Francia Germania vanno d'accordo e considerano la loro intesa più importante di altre considerazioni d'Europa a una locomotiva e questo è mi sembra importante la seconda ragione per cui credo che ho si possa essere ottimisti entro certi limiti che sul molo in realtà riesce a immaginare aree prospettive diverse l'Europa è stata indubbiamente colpita da un'ondata di euroscetticismo subito dopo la firma del Trattato di Maastricht il referendum danese lo stesso letta e non francese la stessa sentenza della corte costituzionale tedesca sono stati segnali non particolarmente calorosi ma nessuno riesce a immaginare o inventarsi una strategia alternativa l'Europa nell'unico Progetto concreto all'ordine del giorno vedo che lei naturalmente continuano a fare una politica di retroguardia continuano a per quanto possibile rallentare le prospettive dell'Europa integrata ma anche quando gli inglesi debbono poi venire alla certo con proposte alternative valide molto di nuovo in realtà non riescono a dire non bisogna dimenticare che la Gran Bretagna si presenta debole al vertice di tante si presenta debole perché nei già indubbiamente insidiato da un'ala del partito conservatore ha ritenuto peraltro con molto coraggio di rimettersi in mozione di rimettere in discussione la propria carica se ce la fa molto bene ma questo comunque dimostra che vi sono debolezze all'interno del governo inglese che peseranno sull'efficacia della sua azione ecco nei nei
Un'ultima battuta per magari parliamo anche della posizione dell'Italia
Lei prima parlava delle modelle Europa modello però che è stata messa in crisi dalla crisi
Bosniaca nell'ex jugoslavi in generale come la mettiamo con questa situazione vede io continuo a rifiutare il attesi corrente secondo cui quello che è accaduto in Bosnia avrebbe messo in discussione avrebbe messo in crisi
L'efficacia dell'euro non credo che si possa giudicare l'Europa e la sua capacità di agire sulla base di una missione impossibile non credo che si possa giudicare una saltatore in alto fissando chi poco che tipo di saltare venti metri o trenta metri e poi se non salta sostenere che non è un buon sportivo la vicenda bosniaca non dimostra letteralmente nulla in materia di efficacia
Competenza dell'Europa e della sua politica estera in realtà c'è stata poca diciamo integrazione perlomeno delle politiche nel senso che è mancata una politica estera europea
Comune anche se non è prevista
Dato come comunitaria diciamo giuridicamente però poi ci sono stati gli interessi dei singoli Stati membri insomma Francia Germania Italia Inghilterra vengano
Mancato una politica estera comune perché mancavano gli strumenti per realizzarla ma perché non poteva esserci una politica vivono tante no non credo che sia una questione di volontà credo che sia una questione di impossibilità imposti vi erano in realtà due strade possibili una era quella di in modo massiccio per mettere fine alle operazioni militari questo era certamente un'opzione ma si poteva prendere quell'opzione soltanto e sempre disposti a i rischi inevitabili di un conflitto trilaterale oltretutto in condizioni ambientali molto difficili questo a rischio le opinioni pubbliche dei Paesi europei non erano disposti risposte a sopportarlo e i governi lo sapevano perfettamente e l'altra opzione
Era quella di nei limiti del possibile con tutte le difficoltà del caso a fare nei necessario per evitare che questa crisi
Sì dilatarsi e al di là dei corsi quindi della Bosnia e il soprattutto perché non vi fossero
Da parte delle grandi potenze tentativi di sfruttarla a loro profitto e a danno di altri se lei guarda quello che è accaduto negli ultimi tre anni ebbene lei costata che questo compito gli europei con il cappello dell'ONU lo hanno svolto lo hanno svolto naturalmente in condizioni molto di e civili non credo che avrebbero potuto far molto di meglio credo che valga la considerazione di Clinton secondo cui nel mille novecentonovantadue moriranno centotrenta mila per
Sono e nel mille novecentonovantaquattro le vittime furono tre mila in altre parole qualcosa è stato fatto ecco non abbiamo il tempo purtroppo per approfondire quest'argomento magari lo faremo nel corso di una
A chiacchierata
Ergo invece parlare del dell'Italia come si avvicina consiglio
Temo non venne purtroppo perché
Partecipare in modo
L'Unione europea bisogna avere una forte credibilità internazionale di l'Italia ha certamente messo in atto tutta una serie di iniziative ridurre il debito il deficit e da questo punto di vista credo che la sua posizione sia oggi più credibile di quanto non fosse qualche mese fa da altro canto credo che il problema fondamentale sia quello del stabilità del segnale di stabilità e di credibilità politica che un governo tende lanciare in questa situazione indubbiamente non mi sembra che questo segnale venga lanciato non bisogna dimenticare che fondamentalmente public tagli al problema quello del primo semestre del mille novecento novantasei poco male se Hakan la situazione italiana è quella che conosciamo quello che è molto importante che nel mille novecentonovantasei l'Italia
Sia in grado
Di presiedere la Conferenza
Si deve anzitutto l'Unione e di preparare la Conferenza intergovernativa con con efficacia e con credibilità perché non vi dimenticare che è quello il periodo in cui probabilmente si potranno ripetere alcuni dei criteri per l'accesso all'Unione economica monetaria e l'Italia un forte interesse a rivedere quei criteri che si esso assai più favorevole perché ripeto il giorno in cui si è
Era la tappa del primo gennaio mille novecentonovantanove che sarà pronto andrà avanti che non sarà pronto stare indietro ed è importante che l'Italia non sia indietro anche un'ultima battuta elementi in stretta relazione le riforme istituzionali
Air nel nostre nel dell'Italia con anche la nostra partecipazione al dibattito europeo in questa ottica dunque elezioni prima del semestre di presidenza altrimenti qual è l'alternativa come l'Italia poi arriverà al semestre
Appunto di presidenza dell'Unione mi rendo
Ho terrete conto che non è facile non sarà facile fare le elezioni in autunno occorrono una serie di condizioni occorre naturalmente approvare la finanziaria e indubbiamente la riforma del sistema pensionistico per no debbo dire che faccio altrettanta fatica a immaginare un'Italia che prese che nell'Unione prepara la Conferenza intergovernativa che nel corso di una campagna elettorale perché se altri possono permetterselo non credo che l'Italia possa permetterselo non credo soprattutto che l'Italia in quel momento possono permettersi di avere un governo che non ha una vera e propria maggioranza alle spalle e allora lì allora molto probabilmente se non si vota nell'autunno del novantacinque non si vota di anche nella primavera del novantasei io qualche volta l'impressione che chi dice rimandiamo alla primavera del novantasei lo dica sapendo e pensando che quando s'arriverà la primavera del novantasei
Le ragioni per non votare le ragioni europee per non votare saranno tali e tante da rendere necessario un rinvio