Le condizioni minime che il Parlamento e la Commissione Napolitano devono affrontare e risolvere prima dello scioglimento delle Camere: par condicio, antitrust, nuove norme per il CdA della RAI org. dai Comunisti Unitari

G esprimere un giudizio di estrema preoccupazione sulla situazione e anche lanciare un allarme
E anche per diciamo annunciare una
Alcune iniziative che assumeremo nelle prossime ore appunto su questa questione della comunicazione da cosa nasce il la preoccupazione l'allarme
Da un lato noi siamo in presenza
A livello europeo potremmo dire a livello globale
Di un processo di riorganizzazione di tutti i protagonisti della
Della comunicazione di massa
Processo di riorganizzazione che punta a delineare muri Colibrì i rapporti di forza tra i diversi protagonisti tra le diverse aree del mondo tra diversi Paesi
Si decide l'assetto del futuro sostanzialmente questo sta avvenendo negli Stati Uniti sta avvenendo in Europa
Da ultimo per esempio d'iniziativa che France Telecom Deutsche Telekom hanno assunto di acquisire il trenta per cento del colosso americano spinte sprint
Così come al tempo stesso e aperta la questione della vendita della Fininvest
Ogni giorno si legge o si ascolta dai notiziari
Di di chi sarà diciamo la maggioranza della Fininvest
Se di Mourdock cordiali Valid
Ma non si discute diciamo delle conseguenze che questo può venire a dal punto di vista degli equilibri del sistema comunicativi italiane ed europee
Quindi questo sta avvenendo da un lato e dall'altro lato via invece e qui che sorge l'allarme il blocco di ogni capacità legislative di Indirizzo
Iniziative l'attività del Parlamento è sostanzialmente bloccata su questo punto e non è il problema di oggi alla Camera quando si discute la riforma delle pensioni non è questo il punto
Vi è un blocco alla Camera è un blocco alla commissione Napolitano via un blocco al Senato su queste questioni
Ora qual è il risultato
E questo poi l'allarme come vogliamo lanciare
Il rischio è che si creino le condizioni
Di una Mammì dunque
Che in questo caso sarebbe la vendetta ecco come come vogliamo dire
Ciò vero prima si definiscono i processi prima si definiscono gli equilibri prima si definiscono i rapporti di forza
Prima si fa tutto e poi i protagonisti di questo fare tutto determinano essi le condizioni e i caratteri di una nuova legislazione
Che si conformi ai propri interessi ai propri bisogni che nel frattempo si sono affermati
Così è avvenuto con la Mammì uno sul mettere questo è il rischio concreto che avvenga e si realizzi
Con la Mammì due diciamo così sul terreno della dei nuovi mezzi di comunicazione di massa
Ovvero prima si forma di Monopoli e poi si fanno le leggi che garantiscono i Monopoli questo è la sostanza la sostanza delle cose
Ora noi vorremmo appunto segnalare questo rischio lanciare questo allarme e pur esponendoci l'interrogativo del che fare dunque provare a indicare anche alcuni obiettivi alcune esigenze
Noi riteniamo che occorra porsi concretamente l'obiettivo di raggiungere prima del voto
Alcune condizioni minime
Lo poniamo gli stessi questo obiettivo lo poniamo a tutte le forze del centrosinistra
Lo solleviamo nei confronti delle massima responsabilità istituzionali della Camera e del Senato
Del resto proprio oggi vi sarà un incontro ai massimi livelli sui problemi delle regole vedremo anche che cosa emergerà da lì ma intanto per quanto ci riguarda
Per evitare che quello scenario che prima dice così si realizzi
è indispensabile in primo luogo portare in porto
La conversione in legge del decreto legge sulla par condicio
E questa sembra la questione più a portata di mano
E sembra essere la questione fondamentale sulla quale si si sofferma l'attenzione
Vi è poi a nostro avviso un secondo provvedimento un provvedimento dimenticato
Dimenticato dal Parlamento ma non dimenticato dalla magistratura
Che nomina dopo nomina sta smantellando tutte le nomine del vecchio POR del del vecchio dell'attuale consiglio di amministrazione della RAI
E nomina dopo nomina sulla base dei ricorsi presentati da coloro che si erano stati cacciati stare integrando alle funzioni direttive di responsabilità di vari settori del servizio pubblico appunto coloro che erano stati
Questo provvedimento dimenticato si chiama legge di riforma dei meccanismi di elezione del consiglio d'amministrazione della RAI
Un provvedimento che c'è venuto dal senato ormai alcuni mesi fa
Che si è lasciato languire nella Commissione cultura di fronte a un ostruzionismo aperte manifesto del Polo e in primo luogo di Alleanza Nazionale
Che è stato assegnato alla discussione dell'aula da oltre un mese da un mese
Ora sembrerebbe esservi l'impegno e la volontà del presidente della Camera di portare in discussione questo provvedimento immediatamente dopo
La conclusione del dibattito sulla riforma del sulle pensioni
La riforma del della legge per l'elezione del CDA della RAI
Ora vedremo in ogni caso mi poniamo un problema anche questo diciamo come esigenza fondamentale quella che prima del voto sia Rizzi giungano a definire le nuove norme in base alle quali si nomina il CDA della RAI e in ogni caso siamo contrari a che il Presidente della Camera
Reintegri il quinto consigliere di amministrazione in sostituzione della già dimissionario Alfio Marchini
Perché è del tutto evidente che se si arrivasse alla nomina del quinto consigliere questo vorrebbe dire sostanzialmente accettare la situazione di fatto
Terzo punto
Terza condizione minima diciamo
Occorre giungere rapidamente al Senato e poi dal Senato toccherà alla Camera giungere all'approvazione della normativa sul per la soluzione del conflitto di interessi
Essendo in ogni caso per noi chiaro che
Il conflitto di interessi non ha risolto dal mantenimento
Da parte di Berlusconi
Di una quota seppur minima però sostanzialmente di controllo della Fininvest
Ovvero questo sarebbe un trucco sostanzialmente insomma
Quattro punto vi è il problema della commissione Napolitano
Nei confronti della quale domani pomeriggio alla riunione
Proporremo l'esigenza di una verifica politica e di una stretta ovvero
Se la commissione Napolitano riesce a produrre
E a deliberare bene è utile e vado avanti se la commissione Napolitano non riesce a produrre e a deliberare non vediamo che utilità posso continuare ad avere questo forte
Quindi poniamo un problema
In modo particolare
Alle altre forze del centrosinistra
Ponendo appunto l'esigenza che in tempi rapidi si vada nella commissione Napolitano all'adozione del testo base
E su questo su questa base vi sia la proroga della sua vita
Ed essendoci la proroga della sua vita vi sia anche poi il passaggio all'esame e alla votazione dei dei singoli articoli con i relativi emendamenti cioè quindi ovvero non si può andare avanti così come si è andata avanti fino ad ora me l'ammissione alla Polita questa è la sostanza del ragionamento
Occorre verificare le condizioni di una riforma di cui l'Antitrust è un punto fondamentale ma non l'unico
Non riteniamo vi siano le condizioni e in questo concordiamo col presidente della Commissione Giorgio Napolitano che vi siano le condizioni di una riforma
Compiuta e organica del sistema delle comunicazioni anche se di questo il Paese avrebbe bisogno e anche se è su questo che il paese è in forte ritardo
Però riteniamo che una riforma snella asciutta come state viene definita dallo stesso presidente non possa prescindere da quattro punti base
Minimi ma essenziali e fondamentale
Il primo definire un'autorità di garanzia nel campo della comunicazione
Poi che
Come è venuto a dirci dagli Stati Uniti Negroponte qualche giorno fa
Cosa che del resto già sapevamo ma
Tutto ciò che oggi viene trasmesso via etere tendenzialmente sarà trasmesso sul campo
La tv
E tutto ciò che oggi viaggia sul cavo tendenzialmente andrà via etere la telefonia
Un'autorità di garanzia
Che voglia assumere la una funzione reale di controllo
Dei processi nel campo della comunicazione dell'Antitrust e così via non può che abbracciare insieme etere e capo
Se abbracciasse soltanto lettere
Sarebbe una cosa diciamo che non
Non servirebbe sostanzialmente hanno
Quindi il primo punto riguarda un'autorità di garanzia sul complesso del sistema comunicativo
In secondo luogo l'Antitrust
Che deve riguardare non solo lettere ma anche il cavo il satellite
E deve spingere al di sotto di una soglia di concentrazione gli operatori attuali della tv via etere a sviluppare un intervento multimediale anche su cavo e su satellite
E in terzo luogo noi proponiamo
E proporremo nella commissione Napolitano
Sostanzialmente un patto
Tra le ipotesi di liberalizzazione delle reti e dei servizi comunicativi e l'ipotesi di rilancio del ruolo pubblico nel campo della comunicazione
Cosa vuol dire questo avete visto in questi ultimi giorni è ripresa con grande forza diciamo la spinta per la liberalizzazione dei servizi comunicati
E anche per l'anticipazione dei tempi di scadenza Volpi c'è anche la complice la compagna Castellina che in quanto presidente della Commissione e del Parlamento europeo sull'informazione sta seguendo anche direttamente appunto tutta questa questa partita vi è la spinta fortissima a livello europeo a livello italiano per anticipare rispetto alla scadenza del primo gennaio mille novecentonovantotto i tempi della liberalizzazione dei servizi tele comunicativi sia dal punto di vista delle infrastrutture che dal punto di vista dei servizi vere e proprie
Noi non siamo contrari a un'ipotesi di liberalizzazione
E neanche con ad un'ipotesi di anticipo della liberalizzazione
Mercato
Sono del tutto evidente che queste ipotesi assenso sedie un'autorità
E vi sono vincoli antitrust
Perché al di fuori dell'autorità e al di fuori di vincoli antitrust
Sì realizzerebbe quella situazione di nuovi monopoli che invece va combattuto e va contrastata
Quindi liberalizzazione ma la liberalizzazione del resto legato ad un altro del quarto punto della riforma essenziale che per lui che noi proponiamo nel rilancio del ruolo pubblico
Ciò liberalizzazione non deve voler dire privatizzazione totale universale
Non siamo in questa paradossale situazione che mentre si vuole confermare un monopolio privato
Si punta a smantellare la presenza pubblica nel campo della comunicazione
Da ultima diciamo la risibile proposta del presidente della commissione vigilanza RAI che propone di privatizzare RAI uno
Quindi noi proponiamo di far viaggiare insieme la liberalizzazione
Con il rilancio del ruolo del del servizio pubblico e dal punto di vista dei prodotti la Rai
E dal punto di vista del delle infrastrutture il calo con la stecca quindi bloccando il processo di privatizzazione della stessa
Ecco avremo altre occasioni poi magari per scendere nel dettaglio di queste proposte avremo altri noi stessi promuoveremmo altri appuntamenti di confronto ma a nostro avviso ad ogni modo una riforma quell'oggetto della discussione la commissione Napolitano o abbraccia almeno questi quattro punti essenziali oppure sostanzialmente è una riforma che
Quindi quattro punti essenziali che non sono il tutto ma solo il minimo indispensabile per evitare di dover discutere nel prossimo Parlamento della Mammì due
Finisco
Vi sono alcuni luoghi istituzionali che ne vogliamo sollecitare rispetto tutti questi punti
Che sono i presidente della cantera Pivetti presidente del Senato Scognamiglio e il presidente dalla commissione periodo il sistema radiotelevisivo Napolitano
E mi sono poi pochi politici
La sollecitazione che noi rivolgiamo e ovviamente anche diretto alla all'insieme delle forze progressiste all'insieme delle forze centrosinistra riteniamo che appunto occorre aprire un'altra fase anche dopo i referendum
E mentre rispetto al Polo diciamo che è proprio quanto è successo dopo i referendum e la conferma maggiore di quanto l'avevamo sostenuto nella campagna referendaria
E cioè che la vittoria del sì avrebbe aiutato un processo di riforma la vittoria del non l'avrebbe bloccato
Possiamo dire che
Mese due mesi dopo i referendum siamo esattamente a questa situazione la vittoria del no ha bloccato l'ipotesi di riforma ad ogni modo anche su questo noi intendiamo lanciare una sfida verso le forze del Polo
Cioè queste forze che hanno sostenuto che invece la vittoria del no avrebbe aiutato è favorito una riforma dimostrino S in Parlamento a cominciare dalla commissione Napolitano
Troncando la pratica dilatorio ostruzionistica che hanno messo in campo in tutte queste settimane settimane ecco troncando questo dimostrino S che sono effettivamente sostenitrici di un'ipotesi di riforma poi si vede nel merito quale essa debba essere su questo si apre il confronto ma appunto noi riteniamo che sia finito il tempo delle chiacchiere diciamo delle dilazioni e occorra per tutti aprire il tempo delle verifiche dei comportamenti concreti questo vale per le forze del centro vale per le forze della sinistra vale per le forze del Po
Cioè io non è che ho molto da aggiungere vorrei solo dire che credo che queste cose in rapporto a quello che succede in Europa dicono momento spaccare una idea che in Europa procedo soltanto la deregulation alla liberalizzazione procede la deregulation alla liberalizzazione ma procede anche una Riley Collection
Perché come del tutto ovvio il sistema multimediale ha bisogno di più regole di quante non ne avesse bisogno il sistema precedente
E si tratta tuttavia di regole nuove e quindi c'è una ampia gamma di direttive e di strumenti legislativi che sono in discussione al Parlamento europeo
Io inutili che faccia qui la lamentela uguale che qui di solito i lavori in Europa fa per la totale sordità delle istituzioni italiane che sono prontissimo a riempirsi la bocca del loro europeismo che ignorano in modo sistema con quello che avviene in groppa faccio un esempio soltanto l'otto giornate soltanto nelle ultime tre ore utili che si è provveduto a al fax
Appunto a tener conto di una direttiva che partiti ad entrare in applicazione del primo di luglio e che portava il livello di dico questo solo come sempre a livello dei diritti d'autore in Europa settant'anni invece che cinquanta siccome la normatività le nel di cinquanta e non di settanta riprese altri Paesi precedente o entrava o c'era un un piccolo decreto che il governo faceva entra e l'abbiamo e questo è avvenuto in Trento giugno alla fine si è fatto o se no Pirandello Respighi tutti quanti questi voglio dire svenduti sul mercato a differenza di quello che avveniva periodo negli altri mesi ma questo è soltanto l'ultimo esempi allora Gutter la materia di cui stiamo parlando qui che cosa c'è in ballo de innanzitutto c'è in ballo una cosa molto grossa che direttiva senza frontiere che è una direttiva per la quale abbiamo fatto la mia Commissione una Iren che la settimana scorsa acqua sono venuti il presidente della chi lascia Momigliano della Fininvest il vicepresidente della BBC ciò solo in diciamo di al massimo livello presidente produttori cinematografici europei e così via
Di cui qui non è stata data neanche una notizia sbaglio diciamo
E questa è una questione enorme perché riguarda tutta la questione molti grosso a dirla regolamentazione per esempio della pubblicità
La regolamentazione delle quote di produzione e di trasmissione e così via di cui una legislazione italiana dovrebbe in qualche modo tenere conto del sembra invece totalmente ignorati
Sulla questione dell'Antitrust c'è un'indagine nella direttiva sulla perché ottemperato racket via indica una direttiva europea che regoli questa materia
E cioè la regola una legislazione anti concentrazione la Costituzione eventuale di un'Authority a livello europeo
è una cosa che stalla da due anni e da due anni deve essere fa è nelle mani del commissario italiano Monti è stata fatta un'indagine conoscitiva l'indagine conoscitiva
Van deve essere terminata non si termina perché l'Italia non ha dato ancora il suo parere tanto appetibile né una ecco e bloccata vada fatto di Rambo non si sa non risponde non si sa dove sia non non non si sa
Ecco ed è un'altra pezzi di questa cosa
Ora però ecco a livello europeo si prepara una direttiva che e una direttiva tesa regolamentare questa materia nel senso di una normativa Antitrust complessiva non soltanto dalla vecchia fritte televisiva
Ora mi rendo conto che la materia molto delicata si tratta di tutto un processo tecnologico in via Di Summa
Sviluppo e quindi è molto difficile effettivamente stabilire le norme sui nuovi servizi sulla pay-tv sulla flipper di uso questo tutti giù giù giù tutto il sistema multimediale perché non si sa
Ancora bene come sarà e tuttavia è altrettanto vero che ho la normativa CEE o si creano delle situazioni di fatto alle quali poi non si riceve più commissionati prima andiamo verso la seconda la minima MOL il più pesante molto più gravi anche qui faccio un esempio o si stabilisce subito le norme che siano riga relative al decodificatore vale a dire a ciò che consente l'accesso a
Allegri nelle reti a a a tutti quanti i produttori il content provider a tutti quanti i produttori o se questa regolamentazione non c'è si creerà una situazione di fatto in cui i grossi produrranno il loro decodificatore dopodiché tutti gli altri tre non hanno mai più dentro le reti avremo una situazione che di fatto persino che si ore prestabilite scene nella quale e la democrazia andrà farsi deve dire se la normativa Riva troppo tardi a quel punto la situazione di fatto non sarà più possibile rimuoverla perché né che i telespettatori saranno disponibili a comprende molti altri soldi per comperare un altro decodificatore quale le norme avranno stabilito oramai Ciarallo quella via passa dalla Fininvest buchi del passato molto per così dire quindi voglio dire che le questa tutta questa vicenda italiana si inserisce un più generale dibattito che è molto che molto forte e a una tendenza di rileggo lamentazione che anche qui a livello europeo molto forte con la quale bisogna vedere quale sia tenere conto e se se ne tiene conto spingerlo accelerazione di una lite con la mutazione in questo campo
A proposito del delle privatizzazioni qual è la posizione rossa
Parlo della privatizzazione preannunciato Grass vera stette Telecom
Ma non su questo siamo contrari al processo di privatizzazione così come è stato definito un avviato allo Stato
Del resto dovrebbero anche riflettere i i privatizzatori rispetto al fatto che in virtù di una mozione approvata al Senato senza l'Autorità di garanzia in ogni caso il processo di privatizzazione è bloccato
Noi riteniamo che nell'aspetto non debbono entrare
Altri operatori della comunicazione
Ne Fininvest nei altri soggetti privati italiane o stranieri riteniamo che nell'aspetto e non debbono entrare con funzioni di gestione gli istituti di credito di istituti finanziari
Perché sappiamo bene che per la pesante esposizione finanziaria della maggioranza dei gruppi che operano nel campo della comunicazione di fatto attraverso gli istituti di credito gli istituti finanziari entrerebbero gli stessi all'interno della Stecca
Riteniamo che devo vada invece aperto un discorso questo sì quindi non di privatizzazione ma vorrei dire di di pubblicizzazione o di socializzazione coinvolgendo
Nel capitale azionario i lavoratori
E coinvolgendo
I fondi pensione
Laddove gli stessi così come appare allo stato laddove la gestione degli stessi e la racconta per meglio dire la rappresentanza degli stessi sia mantenuto dai proprietari ovvero dei lavoratori
Perché se così dovesse essere
Noi avremo la possibilità di fare entrare nel cuore stesso delle aziende di servizio pubblico
E i lavoratori delle stesse aziende
I lavoratori in generale
Quelli che qualcuno ha definito gli utenti
I quali attraverso i fondi pensione la proprietà e la titolarità
Dei propri fondi pensione potrebbero avere una voce in capitolo diretta nella stessa vicenda delle delle aziende quindi un ragionamento che noi proporremo nel dettaglio di merito ma esattamente alternativo a quello che invece si sta fermando
Va fatta su questo e mi piacerebbe avvertire gli italiani dico quella di conclusivo è in corso in Europa una grande il revival del servizio pubblico cioè mentre in Italia si sta procedendo verso la privatizzazione
Pensando che il così almeno siamo meno provinciali Circo Pic variamo al mondo nel resto del mondo sta procedendo in senso già inverso perché il sistema multimediale ripropone con molta maggiore forza la necessità e l'utilità del servizio pubblico allora vi faccio soltanto un esempio il Consiglio d'Europa vale a dire l'Europa tutta intera in trentaquattro Paesi continuano Rondelli i quindici del mio le opere europea hanno fatto l'hanno molto convegno a Praga
Su proprio la questione democrazia e sistema radiotelevisivo
Ed è la cui risoluzione finale c'è no Sanna alla importanza e a ruolo del servizio pubblico come quello capace di garantire una trasmissioni dei programmi generalizzati
Verso la situazione dove invece si va a tutt'altro e il sì soltanto ecco quando è stata vista la domanda del nostri referendum sulla privatizzazione della tv voglio dire sono cascati dalla sedia inglesi che rischi perché ecco in Germania iscritto nella Costituzione che il servizio radiotelevisivo deve essere pubblico ecco fa parte è una normare l'Acoustic e quindi come tale non toccabile il nei giorni in Inghilterra a voglio dire fatto un progetto di legge che io sposerà il subito che gli ha indirettamente nei giorni non la sinistra ecco quindi anche qui sulla questione della privatizzazione o no bisognerebbe darsi un po'ma al momento guarda fuori dalla finestra
Dannati io fossero tardi nonni non sempre viene quando lui dice ma del voto cioè di quale di quale voto e il voto sulle sovvenzione
Arguto politico degli anni
Tutto questo dal difensore
La seconda cosa era questa quindi per quanto riguarda la prima la privatizzazione sembra che nel vostro progetto sia quello di una public company senza nocciolo duro questo
Diciamo che il nocciolo duro fermo è un po'improprio per il ragionamento che facciamo ma comunque ecco per intenderci il nocciolo duro vi deve essere deve essere pubblico
Cioè vi deve essere una garanzia pubblica
Sulle reti di comunicazione ovvero la STET
E sul servizio pubblico sulla produzione comunicati la RAI
L'uno e l'altro non devono agire in condizioni di monopolio su questo siamo perfettamente d'accordo già questo avviene per la trasmissione televisiva
Questo a nostro avviso deve avvenire anche per il cavo
Ma di deve essere appunto però
Una presenza pubblica anche sul terreno della del capo cosa vuol dire questo o dire che occorre avere la garanzia che effettivamente il cavo la fibra ottica il coassiale quello che sia arrivi effettivamente in tutte le case degli italiani
E non soltanto nelle case di alcuni italiani più fortunati magari con le grandi metropoli o il nord del Paese
Occorre che vi sia la garanzia per tutti operatori della comunicazione
Soggetti istituzionali
Privati cittadini
La possibilità di accedere a parità di condizioni su tutta la rete di trasmissione lì accanto
Ora vorrebbe vedere che questa garanzie di parità di accesso
Possa essere meglio garantito da un privato rispetto al servizio pubblico
In terzo luogo noi riteniamo che vi debba essere un piano nazionale sulle comunicazioni
Definito dal Parlamento
Un piano che vincoli le scelte dei soggetti pubblici e orienti le scelte dei soggetti privati
Quindi riportato questa all'aspetto si traduce in maggioranza
Delle del controllo al pubblico
Apertura cosa che del resto già avviene a risparmio privato
In missione
Di queste due nuove figure la presenza dei lavoratori
Delle decine di migliaia di lavoratori e la presenza dei fondi pensione laddove la proprietà
Resti dei lavoratori anzi ne proponiamo addirittura che poi tutto questo vada a configurarsi nella nomina di un consiglio di sorveglianza interno alla RAI e interno alla STET perché questa ipotesi diciamo di apertura societaria
Del resto questi ipotesi per la RAI risponde anche al quesito referendario
Ecco vadano realizzati i consigli di sorveglianza
Cioè al management tocca il compito di gestire secondo la propria responsabilità mai gli azionisti e i soci pubblici e con queste altre caratteristiche hanno il compito hanno il diritto dovere siano essi utenti e siano essi lavoratori dell'azienda di controllare come il management dirige gestisce la zia
Se volete questa è un'altra via appunto lo ripeto rispetto a quella prospettata fino ad ora ed è una strada che come Comunisti unitari
Noi proporremo intanto al movimento sindacale oltre a proporla ai alle forze democratica e di sinistra oltre a proporla i lavoratori
Della RAI e della STET chiedendo un confronto anche con loro e chiedendo e individuando il loro
Lavoratori della RAI dell'aspetto giornalisti e tecnici
Diciamo un riferimento a un soggetto sociale fondamentale di questa battaglia
Chiedendo anche a loro diciamo di uscire un po'dalla situazione
Come la vogliamo definire di mortificazione nella quale si trovano cura
E quindi di DDT sapendo che questa è una battaglia che si può fare che si può dare e l'esito non è detto che sia un esito negativo
E
Poi quanto riguarda Cafu
Replica un'altra
Voi vorreste questo mi riferisco anche alla la la signora l'onorevole Gasparri quando dice che in Europa c'è un revival dei servizi pubblici allude soltanto i servizi pubblici radiotelevisivi o anche alla gestione dei servizi di reti via cavo di telecomunicazioni visto che in Inghilterra il Parlamento ha fortemente criticato il piano di British Telecom che c'è al novanta per cento del per la gestione dei servizi di reti tutte le indicazioni giuste
Diciamo che fai da lei per ora diciamo sul servizio radiotelevisivo tanto servizio di una trasmissione generalizzata eccetera
Sul questione su Turk Telekom e così via
Be diciamo che non c'è però la stessa situazione perché è vero che Telecom è stata privatizzata ma prima privatizzata ci hanno messo circa dieci anni ed hanno fatto una battuta una quantità di norme di controlli che noi non ci rassegniamo per cui c'è privatizzazione privatizzazione anche questo bisogna chiarire la privatizzazione della Telecom della British Telecom e avvenuta dentro uno schema di regole e di controlli talmente ferreo
Che in qualche modo si può dire che è privatizzata ma sotto controllo stretto controllo pubblico perché un conto diciamo è privatizzare nel senso che poi una volta privatizzata queste fanno come gli pare e un conto è una privatizzazione che sotto controllo quindi il dibattito è comunque spostato tutto dall'altra parte ecco
Poi certo pressioni in questa insiste anche in Europa insomma dizione regolamentazione però non si sognano di recedere da quella parte punto
Comunque i costoso però diciamo che il dibattito si svolge dunque fra una regolamentazione più più o meno forte ma siano rieccola no io questi punti io qui ho un documento che non vedo
Perché lo
No nel senso che abbiamo voluto oggi con questo incontro sollevare quell'allarme e quei punti specifici immediata iniziativa politica rispetto alla alla Pivetti e Scognamiglio e alla commissione Napolitano
Però sull'insieme di queste questioni sulla scorta di questo documento
Che abbiamo redatto nuovi pronto comunque l'abbiamo promosso per l'undici di luglio
Per martedì undici luglio
Dalle ore quindici in poi alla alla sala dell'ex Hotel Bologna un seminario pubblico
Rivolgendo l'invito ai rappresentanti tra le forze e gruppi parlamentari ex Hotel Bologna
Dalle ore quindici rivolgendo un invito a nella al movimento sindacale a tutti i rappresentanti dei gruppi e delle forze politiche della sinistra e progressiste
Rivolgendo un invito ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei giornalisti sulla scorta di questo documento
Al quale fanno riferimento alcune poi delle proposte concrete su cui poi siamo venuti diciamo un po'nel nel corso le domande come vorremmo promuoviamo questo confronto pubblico tra tutti questi per discutere dopo i referendum che fare sostanzialmente e quindi quella sarà anche la sede per potere approfondire esatto tanti punti di merito che vanno a confluire in questo elemento diciamo di proposto un poco più organica e compiuto che abbiamo definito e che appunto lasciando per un attimo di sostanza spam
Presenteremo l'urlo undici pomeriggio
Va bene che non ci troviamo nella notte nella notte no no