Meeting di Rimini 2024 - Una presenza per la pace. Incontro inaugurale con il Patriarca latino di Gerusalemme, cardinale Pierbattista Pizzaballa

Di cuore un benvenuto ad ognuno di voi a questa quarantacinquesima edizione del Meeting per l'amicizia fra i popoli
Mai nella storia
Del nuovo sto umanità
Cambiamenti culturali sociali tecnologici e politici
Sono stati così pervasivi così interconnessi e soprattutto così accelerati
Come i cambiamenti che viviamo in questo momento storico
Ma come è possibile affrontare questi incalzanti mutamenti senza rischiare di perdere le opportunità che perde portano senza accedere ingenuamente ai loro aspetti affascinanti ma ambigui
Senza rifugiarsi nella rassegnazione o nell'indifferenza
Da dove può nascere la possibilità di vivere il proprio della nostra umanità in mezzo a queste condizioni pieno di incognite
E come possibile costruire la pace e mezzo a delle guerre così a trovarci e perduranti
Queste sono le domande che ci hanno portato a scegliere come titolo di questo meeting la provocazione dell'autore americano Cormac McCarthy
Sì non siamo alla ricerca dell'essenziale
Allora cosa cerchiamo
Gli spettacoli
Le mostre di convegni di questo meeting sono invito a scoprire a riscoprire ciò che è essenziale
Ciò che ci permette oggi
Di essere liberi responsabili solidali e irriducibili di fronte a qualsiasi potere o potenza
Per introdurci in questa avventura che ci unisce fra di noi e con il mondo in questa settimana il Santo Padre papà Francesco ha voluto mandarci un suo messaggio di sostegno e di vicinanza
Ce lo porta il vescovo di Rimini monsignor Nicolò Anselmi che ringrazio per la sua presenza per l'amicizia con la quale ci accompagna
Sarebbe stato il padre
Rivolto a Nicolò Anselmi Scudieri minima evidentemente tutti i numeri
Cioè lei sa ridere mi dissi ma
In occasione del quarantacinquesimo Meeting per l'amicizia tra i popoli il Santo Padre desidera raggiungere i partecipanti con un messaggio augurale salutando gli organizzatori i volontari e tutti coloro che prenderanno parte all'evento il cui titolo rappresenta un accorato appello alla responsabilità
Se non siamo alla ricerca dell'essenziale allora cosa cerchiamo
Proprio mentre attraversiamo tempi complesse la ricerca di ciò che costituisce il centro del mistero della vita e della realtà è di cruciale importanza
La nostra epoca infatti è segnata da problematiche varie e notevoli sfide dinanzi alle quali riscontriamo talvolta un senso di impotenza
Un atteggiamento rinunciatario passivo che possono condurre a trascinare la vita
Per lasciarsi travolgere dallo stordimento dell'effimero
Fino a perdere il significato dell'esistenza
Questo scenario perciò e quanto mai pertinente
La scelta di mettersi sulle tracce di ciò che è essenziale
Papa Francesco incoraggia dunque il tentativo di cercare con passione ed entusiasmo quanto fa emergere la bellezza della vita affrontando la questione posta da don Luigi Russo Giussani
Quando con coraggio affermava
Il cuore rosso dalla sclerosi
Vale a dire dalla perdita della passione e del gusto del vivere
La vecchiaia vent'anni anche prima la vecchiaia quindici anni questa è la caratteristica del mondo d'oggi
Mentre soffiano ingenti i venti gelidi della guerra aggiungendo sì a ricorrenti fenomeni di giustizia violenza e disuguaglianza nonché alla grave emergenza climatica e a una mutazione antropologica senza precedenti
è imprescindibile fermarsi e chiedersi
C'è qualcosa per cui vale la pena vivere esasperare
Fin dall'inizio del suo pontificato papa Francesco ci esorta a leggere anche le resistenze le fatiche le cadute degli uomini e delle donne di oggi come un appello a riflettere perché il cuore si apra all'incontro con Dio e ciascuno prenda coscienza di se stesso del prossimo e della realtà
Suo costante invito e a farsi mendicanti dell'essenziale
Di ciò che dà senso alla nostra vita
Anzitutto spogliandoci di ciò che appesantisce il quotidiano
Sull'esempio di uno scalatore
Che giunto all'attacco della parete rocciosa deve liberarsi del superfluo per poter salire più speditamente
Così facendo scopriamo che il valore dell'esistenza umana non consiste nelle cose né i successi ottenuti nella corsa della competizione
Ma anzitutto in quella relazione d'amore che ci sostiene
Aree di caldo il nostro cammino nella fiducia e nella speranza
è l'amicizia con Dio
Che si riflette poi in tutte le altre relazioni umane a fondare la gioia che non verrà mai meno
Siamo amati
Questa è la verità essenziale
Che lo stesso don Giussani annunciava ai giovani universitari siete Amati
Questo è il messaggio che arriva nella vostra vita
Questo è Gesù Cristo nella storia dell'uomo
L'inizio continuo di questo messaggio siete Amati
Che cos'è la vita
Essere amati
E l'essere che abbiamo addosso
Essere amati
E il destino essere amati
Sulla stessa lunghezza d'onda papa Francesco ricorda che ciò che non è per noi è che per noi è essenziale più bello più attraente e allo stesso tempo più necessario e la fede in Cristo Gesù
Solo signore infatti salva la nostra fragile umanità e in mezzo alle avversità
Ci fa sperimentare una letizia altrimenti impossibile
Senza questo punto di ancoraggio la barca della nostra vita sarebbe in balia delle onde
E rischierebbe di affondare
Ritornare all'essenziale che Gesù non significa evadere dalla realtà ma al contrario è la condizione per immergersi davvero nella storia per affrontarla senza fuggire nelle sfide
Per trovare il che raggio di rischiarare di rischiare di amare anche quando sembra che non ne valga la pena
Per vivere nel mondo senza timore alcuno
Come ebbe a scrivere l'allora arcivescovo Montini
Tu ci sei necessario signore o Cristo odio con noi
Per imparare l'amore vero e camminare nella gioia e nella forza della tua carità
Lungo il cammino della nostra vita faticosa
In questo spirito dunque il Santo Padre apprezza e condivide la finalità del prossimo meeting
Perché puntare all'essenziale ci aiuta a prendere in mano la nostra vita e a farne uno strumento di amore di misericordia e di compassione
Diventando segno di benedizione per il prossimo
Di fronte alla tentazione dello scoraggiamento alla complessità della crisi attuale e in particolare alla sfida di una pace che sembra impossibile
Il Santo Padre esorto tutti a diventare protagonisti e responsabili del cambiamento collaborando attivamente alla missione della Chiesa
Per dare vita insieme a luoghi in cui la presenza di Cristo si possa vedere toccare
Questo corale impegno può generare un mondo nuovo dove finalmente a trionfare sarà l'amore che in Cristo si è manifestato a noi
E l'intero pianeta diventi tempio di fraternità
Papa Francesco auspica che il ricco programma del meeting della Polti nella molteplicità delle proposte dei linguaggi possa suscitare in molti il desiderio di farsi cercatori dell'essenziale
E far fuori la nei cuori la passione per l'annuncio del Vangelo fonte di liberazione da ogni schiavitù e forza che risale a e trasforma l'umanità
A tutti organizzatori volontari partecipanti egli in via di cuore la sua benedizione chiedendo per favore di pregare per lui nell'udire anche mie personali auguri mi valgo della circostanza per confermarmi consensi di distinto ossequio
Di vostra Eccellenza di grandissima devotissimo Pietro cardinale paroline al Segretario di Stato
Ringraziamo il Santo Padre per queste parole
L'incoraggiamento e di conforto
Do adesso lettura del messaggio del presidente del Repubblica Sergio Mattarella
Con il quale ha voluto rendersi partecipe anche quest'anno al nostro meeting
Il Meeting giunto alla sua quarantacinquesima edizione
Offre anche quest'anno in coppia contributo di cultura dialogo e umanità
è una vicenda che ha saputo interrogarsi sulle ragioni fondanti della nostra società
E credo che continua a rinnovarsi coinvolgendo giovani e meno giovani cercando di cogliere oltre le contingenze ciò che si muove più nel profondo
Rivolgo a quanti vi prenderanno parte il saluto più caloroso nella certezza che le giornate di Rimini risulteranno per tutti è un prezioso arricchimento
E agli organizzatori ai volontari esprimo l'apprezzamento per l'impegno dispiegato
Il tema di questa edizione esprime le radici culturali del mittente
Proponendo uno sguardo aperto palestra ordinarie trasformazioni che stiamo vivendo
Si vuole ricercare l'essenziale proprio mentre i flussi globali delle informazioni divento no fiume in piena
Mentre le tecno-scienza ci mostrano soluzioni fino ad ieri inimmaginabili
Mentre le opportunità offerte ai singoli ripropongono la fallace lusinga dell'onnipotenza dell'uomo
Eppure a fronte di tante nuove Actions per l'umanità tocchiamo con mano l'orrore le atrocità e l'escalation delle guerre la volontà di dominio
Con un drammatico ritorno al passato
Sentimenti di paura sfiducia talvolta indifferenza non di rado rancore e odio sì Elia facciano
Per questo essenziale e di mettere al centro la persona
Il desiderio di vita di pienezza
Nella relazione con le comunità perché l'essenziale non sta nell'io separato autosufficiente
Ma nell'incontro con l'altro nella scoperta delle verità di cui l'altro è portatore e dunque nel camminare insieme
Nel domani da pensare e costruire
L'impegno educativo e culturale
Di cui il meeting si fa testimone a grande valore Sergio Mattarella
è un messaggio di profonda stima e di fiducia
Per il quale ringraziamo il Presidente della Repubblica
Siamo profondamente grati per poter aprire questo meeting con una persona
Che giorno dopo giorno in modo drammatico incontra la sfida dell'essenziale
E non luogo dove il presente e pieno di dolore è il futuro apparentemente vuoto di prospettive
Dove la fede chiede di esseri raccolta in un modo sempre più radicale e dove la speranza si rivela una virtù veramente eroica
Con voi saluto e ringrazio il patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa
Grazie di essere venuto eminenza sappiamo bene la situazione grazie a voi tanto che è facile anche solo il viaggio è stato già difficile
Pensa vorrei iniziare questo dialogo partendo dall'assicurazione
Esattamente quarant'anni fa lei è entrato nell'ordine dei francescani
Nella preparazione di questo meeting a me ha fatto diverse volte riferimento
A San Francesco perché è stato forse uno dei santi più essenziali nella sua vita
Ma proprio ecco Hair con estro è stato capace di valorizzare in un modo veramente sorprendente il creato in ogni sua espressione anche nel dettaglio
E al contempo ha creato una fratellanza senza limiti fino a dare in contare un sultano in mezzo alle crociate
Questo significa per lei oggi essere francescano
Cerco di essere breve
Pena anzitutto ogni vocazione cristiana
Penso entrata sulla persona di Gesù Gesù Cristo
Tutto ruota attorno a quell'esperienza che chi costruisce perché fondante
Poi essere poi francescano è incontrare Cristo a fare esperienza di Cristo
Secondo uno stile un modo che Francesco ha mostrato San Francesco il padre San Francesco
E ciò che è stato costitutivo direi delle identità di di Francesco il San Francesco
Era l'incarnazione l'umanitarismo
Spedire una esperienza che è entrata dentro la solita maniera reale concreta
Red and ha redento tutto il suo sguardo sull'umanità sul mondo su creato su tutto e così via ecco
Per cui io mi sono avvicinato fin da ragazzo tra l'altro ha cominciato a qua a Rimini quando ero ragazzo
Lo stato attirato da questa concretezza
Con il quale San Francesco ha vissuto la sua uno vocazione l'incontro con Cristo perché poi il pericolo sempre di pensare a Gesù con una realtà Stratta invece non è così è un un non c'è niente di più reale che l'incontro con Cristo
Poi quando sono utili oggi
Anche si vede da come sono vestito non sonorità riversa ecco quando ero con i frati era diciamo così molto più naturale tutto questo anche noi diciamo che l'aspetto esterno visibile chi reggeva in qualche modo più o meno
Ora devo portare questa esperienza dell'incarnazione dell'unità di Cristo dell'incontro con Cristo dentro quel locale era un dentro la realtà che vivono oggi il pastore di una chiesa te la chiesa di Terra Santa di Gerusalemme
Chi vive dentro una situazione da sempre molto particolare molto difficile e conflittuale quindi la domanda per me oggi essere francescano significa anzitutto per me personalmente
Chiedermi continuamente
Cosa Gesù in questo momento mi dice
A
Deve diventare il criterio di lettura delle situazioni di dolore di divisione
Di di fatica in tutti i sensi ecco un po'essere pro fare in modo che quello che vivo passi attraverso quell'esperienza che deve continuare a essere fondante la mia vita e poi cercare di ignoranti ma a livello personale poi come passare questa esperienza alla comunità
Alla mia comunità ecclesiale
Aiutare a soprattutto in questo contesto così lacerato e polarizzato ridere
Momento
Partiamo da Cristo
Ogni valutazione ogni decisione ogni scelto ogni parola da dire deve essere compatibile con quell'esperienza con quella relazione con quell'amicizia parametrazione francescane quest'oggi
Il suo ordine dà mandato nel mille novecentonovanta allo studio biblico francescano ma Gerusalemme
Oltre a studiare le Sacre Scritture è stato coinvolto immediatamente un dialogo con Alterini giovane con ebrei consumano questo dialogo vissuto da lei non solo a livello accademico teologico ma in prima persona che impatto ha avuto
Ha avuto è stato un momento o il peso dello scudetto anche pianeti in qualche anno fa
C'è stato un passaggio importante anche personale io vengo dalla Bassa Bergamasca dove Acquette adesso no ma a quei tempi si era cattolici prima ancora di nascere
Ecco e i parroci il parroco era Paparo imperatore insomma tanto per dire in questi piccoli
Paesi della Bassa Bergamasca
Poi da lì sono andato seminari minore alle Grazie qui a Rimini a undici anni
Dai frati avevo conosciute solo facciamo pareva insomma ecco per cui sono cresciuto in un contesto diciamo così iper cattolico dove dov'era la catechismo la formazione era tutta cattolica
Una per cui
Un e lì dentro la tua bambagia cattolica diciamo così
Quando sono poi andato a Gerusalemme
Li scopre uno è stato il primo impatto dove ti rendi conto che
La stragrande maggioranza della gente non solo non è cattolica non è neanche cristiana
Poi sono andato suo stato mandato dai miei superiori del tempo studiarono e questa ebraica dove ero l'unico cristiano nella mia classe di compagni diete classe che non tutti i brand schiavo scrittura allora
E con il
Io loro ebrei religiosi tecniche qualche studio scrittura anche tra i tra gli italiani chi religioso insomma ecco
Io cristiano è quindi chiaro che nascono le prime domande ma tu sei cristiano cosa significa essere cristiano chi è Gesù cominciato a leggere per amicizia Pietrangelo insieme
E lì è stato per me è un passaggio importante quello secondo me è vero dialogo interreligioso
Io che avevo sto ero cattolico prima di nascere quindi sapevo tutto vita morte e miracoli di Gesù a tutte le domande sapevo rispondere dal catechismo e così via eccetera
Mi sono reso conto che alle loro domande su Gesù non sapevo rispondo
A me non rispondeva ma non capivano
Cioè io le mie domande le mie risposte erano pensate costruite per chi già cattolico era
Ma perché non era cattolico o cristiano non capivano niente
Ed è semplifico ricorderò sempre stato un momento molto importante per me personalmente che ha rifondato la mia fede anche la mia vocazione
Sulla metro col quale ancora ogni tanto mi sento Libreria religiosa sposato rabbino e così via
Un certo punto mi dice guarda io devo lavorare la sera non riesco a venire tutte le sere tre settimane per leggere il Vangelo
Però Occhini elemento rompe però ho una domanda da fare ti
Adesso che
Ma abbiamo rotto Chiazzo tra Nord insomma ecco Gesù e affascinante Congedo un libro bellissimo non trovo nulla e problematico tranne una cosa che però mi devi spiegare
La resurrezione
Anche senza la resurrezione Gesù al personaggio affascinante Conseco restò libero importantissimo perché lo dovete fare risorgere
Aveva capito tutto
Andai in crisi perché la la mia risposta lei non capiva
E capita al suo sguardo che non ha capito nulla che ci lasciamo così
E questo stato fra me e un tarlo che mia rosa di sì non sono stato capace spiega la resurrezione
E però che la ragazza
Ebrea che non crede in Cristo
Mi ha restituito un aspetto della mia fede
Alla quale non mi ero accostato con pienezza la resurrezione e li capisci che la resurrezione non si spiega resurrezione si incontra
Nel cantiere non trovi la descrizione della della resurrezione ma l'incontro con il risorto
Ecco
E poi ecco dialogo interreligioso promette questo l'incontro tra persone che hanno un'esperienza di fede anche diversa
Macché una volta condivisa tra gli ultrà a illuminare in maniera più completa quello che sei tu oltre che a conoscere l'altro meglio e di cui ed è un'esperienza di cui abbiamo estremamente bisogno
Su su grazie
Torneremo su questo il dialogo interreligioso
Partendo da una domanda sull'attualità lei vive oramai da quasi trentacinque anni due terzi ormai in intera parte della mia vita
Ormai
E forse come pochi altri conoscevi conflitti le contrapposizioni
Ho molto molto anche in euro profondità
Però dopo la guerra del sette ottobre
Lei ha detto che si tratta di una tragedia senza precedenti e non si ride riferiva solo al conflitto armato che cosa intendeva quando lei parlava di senza precedenti
Anche il conflitto armato senza presidente locale così lunga però adesso non entro della cronaca militare perché penso lo potete vedere continuamente e così via anche se
Siamo a momento importo decisivo direi dirimente
Con i dialoghi in coro dialogo concluso o se si se sono dialoghi comunque in corso
Devo dire che l'impatto che questa guerra avuto su entrambe le popolazione tre anni Zarja né palestinese è unico
Senza precedenti
Per Israele e quello che è accaduto la interpretazione sono diverse momento adesso nel merito per Israele quello che è accaduto il sette ottobre è uno choc incredibile
Israele nato come paese dove gli ebrei sono a casa e sono sicuro
E sette ottobre ha fatto capire che non sono sicuro
Naturalmente poi per i palestinesi è quello che accade non solo per tutto il mondo ma quello che accade a Gaza
Qualcosa di mai visto prima quindi un impatto enorme
Che come dire ha portato l'esasperazione sentimenti che già c'erano
Ma che ora sono diventati diciamo così ma linguaggio comune odio rancore e vendetta
Giustizia intesa come vendetta
Sfiducia profonda
Un un il un incapacità di riconoscere l'uno l'esistenza dell'altro c'è un passaggio nel Libro di Isaia Pisa quarantasette per sette otto e dieci sul quale sono ritornato spesso in questi in questi mesi
Ti sei a parla contro Babilonia
Babilonia del tempo
Tabellone che diceva
Della l'motivo per cui l'accusava io e nessun altro
Io e nessun altro anche il nome di Dio non avrà altro dio all'infuori di me io e nessun altro padrone di sé così
Ho l'impressione che quello che si sta dicendo ora io e nessun altro questo rifiutarsi all'uno l'esistenza dell'altro con un linguaggio linguaggio di di rifiuto l'uno dell'altro che è diventato materia quotidiana che si ispira nei media nesso c'è il meglio e così via
E che ha che che qualcosa di veramente drammatico
La guerra finirà
Per questo da esso
Io spero che con i negoziati in corso se arrivi qualcosa
Ho un po'di turbine
Ho dei dubbi comunque l'ultimo treno
Se non si riesce a arrivare un cessate il fuoco ora sarà veramente drammatico veramente drammatico e siamo a un momento dirimente si può andare verso una un cessate il fuoco si può anche andare verso una degenerazione
Tutto dipende da prossimi giorni per questo ho chiesto ed è importante pregare perché unica cosa che ci è rimasta da fare ecco comunque il modo d'altro che era finita
Però ricostruire
Quella sfiducia dalla
Dalle questi atteggiamenti di sfiducia di odio di disprezzo profondo sarà una fatica immane
Perché che ci che si dovrà impegnare tutti
E in questa ricostruzione che ruolo hanno i responsabili delle varie religioni
Hanno ruolo importante diciamo che in questo momento il dialogo interreligioso è in crisi
Ed è un anche uno spartiacque questa situazione anche nel dialogo interreligioso è un dato di fatto che in questo momento cristiani ebrei e musulmani non riescono ad incontrarsi almeno non pubblicamente
A livello anche istituzionale facciamo fatica a parlarci questo un grande dolore anche per me personalmente
Il dialogo religioso in questi decenni questa generazione ha costruito dei documenti bellissimi
L'ultimo avuta b ma uno degli ultimi sul documento sulla fratellanza deputati però un dato di fatto che in questo momento non riusciamo a incontrarsi e non riusciamo a parlarci
Che quindi diciamo che tutto quello che è stato fatto senatore importante non non deve essere buttato via ma avremo bisogno di dopo ricominciare con una nuova fase
Il dialogo interreligioso dovrà essere meno se posso permettermi meno gli eletti
E più di comunità
Deve arrivare il territorio se non riusciamo a intende lezione perché il anche per questo
E poi responsabile presta la sua domanda
Il leader religiosi
Devo hanno una grande responsabilità non soltanto di ascoltare o dico pensando anche alla mia comunità tanto di ascoltare di essere voce dorato comunità ma anche di aiutare otto comunità
A non chiudersi dentro la propria narrativa su se stesse ma ad alzare lo sguardo a guardare l'altro non riconoscere l'altro Urbino negli anni Sessanta esce diceva esce tutto che nessuna religione un'isola nessuno più oggi soprattutto oggi è un'isola li abbiamo bisogno di in quel di relazionarsi con tutti gli questo ha delle conseguenze per conoscersi accogliersi significa accettare anche l'altro per quello che non imporre se stesso sull'altro e così via e non è semplice non è scontato ma necessario in questo momento l'impressione che siamo tornati ad essere un po'isole a curare se stessi mesi abbiamo bisogno di scoperti alza lo sguardo e capire che non siamo isole
Lei prima
Prima come custode la Terra Santa e adesso come patriarca di Gerusalemme lei al sempre stato responsabili di comunità che arriva bevevano pare Messi ecco potremmo aver responsabilità largo dello
Sì capisco ma la l'euro che si sono la questione la questione è che lei ha avuto una una responsabilità ancora molto più ardua delle solite perché doveva guidare delle comunità dove si trovano persone che appartengono a popoli molto diverso israeliani e palestinesi e poi anche tanti altri
Cosa vuol dire dire la comunione cristiana quando si appartiene ha delle ai dei popoli che sono politicamente così divisi
è vero
Nei primi mesi dalla dalla da ottobre abbiamo ci sono stati momenti difficili per la nostra diocesi nella nostra diocesi copre quattro nazioni diverse Giordania Israele Palestina e Cipro Israele arabo ma anche Israele ebraico
Avevamo persone a Gaza sotto le bombe israeliane ma avevamo anche cattolici cristiane che facciamo servizio militare quindi su fronti completamente diversa quindi
Questo per dire anzitutto che cristianesimo astratto non esiste che se ne sono sempre incarnato
E quindi bisogna fare i conti anche con le proprie parte mense
Cristiano Italiano israeliano che stiamo palestinese palestinese in tutto per tutto
Ecco e curare la l'unità non è stato semplice voglio dire chiaro che tu appartieni al tuo popolo
E però c'è anche un'appartenenza al Cristo
Che ci deve aiutare a come dire ad avere uno sguardo anche diverso differente non è sempre così immediato
Ecco in questo momento o in questi mesi ho pensato a un passaggio del Vangelo Getsemani Gesù al Getsemani
Ai discepoli
Cos'è un fatto discepoli alcuni dormivano
Altri son fuggiti
Altri compreso lo spaccio
Ed è ed è la tentazione che ci che abbiamo quello null'altro un accredito Lumiere cioè di di di non voler vedere quello che sta accadendo chiudersi una sorta di devozioni Isma'sofisticato dico io posarono espressione antica Torre preghiera liturgia sacramenti ecco non voglio vedere quello che accade attorno a me vede una possibile risposta l'altro possibile di fuggire andare via cioè non più non volere vedere quello che accade Juan volersi fare i conti
L'altro pende la spada te passare a alla lotta
Gesù entrò nella lotta nell'agonia agenzia mani usare la spada quindi la la la la fase politica attiva diciamo così di di lotta e così via
La risposta di Gesù invece è stata quella di consegnarsi che non significa dobbiamo consegnarsi arrenderci è quello di tornare la fitta
Donare la vita cioè vuol dire mettere la propria vita
Affidare la propria vita Dio
Avere fiducia
Padre
Se possibile passivamente sta calice ma sia fatta la tua volontà mia situazione
Ecco e quello che porti sto cercando di portarono e come tale è che
Non abbiamo le risposte
A queste situazioni
Però abbiamo né Indirizzo leggio e insieme ciascuno dalla propria prospettiva col proprio dolore orientare questa domanda a colui che dà senso a tutto quello che non faceva
Cristiani sono circa tre per cento dalla popolazione in Terra Santa sì anche molto ridotto rispetto agli anni prima come viene percepita la Chiesa a livello locale
E che possibilità cioè di contribuire alla riconciliazione
Però diciamo che
Siamo sinceri nessuna inattesa che racconta Cristiana faccia qualcosa ha risolto i problemi ecco politicamente siamo più o meno irrilevanti se lo posso dire ecco forse questo farà arrabbiare qualcuno ma è così calcola la prima cosa restare lì esserci
Non non cadere nella tentazione di collera e per forza avere un ruolo dentro queste situazioni
Ma essere capaci di dire una parola
Ma se tutto sostenere la propria comunità incoraggiare ad essere presente non possiamo risolvere tutti i problemi però dobbiamo essere presenti cono molto spesso succede che quando c'è una crisi ieri non ha difficoltà la prima domanda che ti ti fanno il tutto veri la risposta del sette errori
Bisogna esserci
La prima cosa è poi sostenere aiutare anche dal punto di vista materiale la laddove possibile come possibile non soltanto i propri ma anche quelli gli altri ecco uno dei motivi in cui presente la nostra comunità la piccola parrocchia di Gaza su un poco più di seicento persone ormai rimaste
E ancora riesce più diciamo ad avere suo dinamismo e perché non è ripiegato su se stessi in attesa che finisca la guerra ma cerca di aiutare con il nostro supporto naturalmente di distribuire gli aiuti finite requisiti e quindi aiutarsi
Poi l'altra caro un'altra parola che papa Francesco talaltra usa spesso e Parri sia
Non riusciamo non possiamo risolvere il problema però possiamo dire una parola di verità
Che non sia una parola di verità su quello che sta accadendo dove la gente si possa ritrovare senza però diventare parte di uno scontro credo che questo sia un ruolo che la Chiesa può portare
Lei ha parlato in diverse occasione del fatto che non c'è Rin conciliazione senza perdono ma al contempo sempre sottolineato che il perdono non si può imporre
Ma è possibile in qualche modo invitare al perdono soprattutto ne situazione di ingiustizia anche oggettive molto pressanti
Come devo rispondere non è facile rispondere a queste domande perché sono domande vedere non sono stazioni per noi
In Terra Santa ritorno giustizia sono parole importanti difficili e che toccano concretamente la carne della la vita delle persone per cui devi fare attenzione quando le parli perché sono parole importanti
La fede cristiana
Non è non può essere separato dall'idea di perdono
Ha fede cristiana l'incontro con Cristo
E quell'incontro all'incontro che
Chissà aveva chi ti perdona perché incontrando Cristo incontrando Dio la prima esperienza che fa e che sei se peccatore
E però queste esperienze questo essere coscienza di essere peccatore non è una condanna per un annuncio di salvezza questo peccato è stato salvato redento non ha più valore
Di fronte a Dio
Ora
A livello personale
Perdono e giustizia sono quasi sinonimi e Gesù sulla croce
Non atteso che si facesse giustizia per perdonare
Ha perdonato
E ci sono ancora stati nella storia persone
E che anche di fronte al plotone di esecuzione pur essendo innocenti perdonavano
Sono esperienze fortissime bellissime
Quindi a livello personale
Giustizia e perdono non si possono totalmente separare son quasi sinonimi
Se illuminati dalla fede naturalmente
A livello comunitario le dinamiche sono diverse
Prego pubblico comunitario
Perché la comunità si regge anche su altre parole
Dignità uguaglianza
Sono sono parole che sono costitutive della vita di una comunità per cui perdonare senza che ci sia dignità ci sia uguaglianza non è un gesto che porta dignità e uguaglianza significa giustificare un male che si sta compiendo quindi e il perdono a dinamiche completo che deve essere presente dinamiche completamente diverse che richiedono tempo
Chi ne chiedono un proceduto processo di guarigione
Di innanzitutto ti accoglienza e di riconoscimento del male delle ingiustizie commessa
E che poi
Ha bisogno dunque anche di una parola di verità su quello che sta accadendo perché se non fai verità sono undici le cose con chiarezza cosa perdoni
Ecco però questo deve essere fatto quando ha fatto di quello di comunità a dinamiche molto diverse il Sudafrica c'è stata dopo la parte dei c'è stato una commissione che avevano dovuto lavorare anni recuperare riconoscere capire valutare guarire e così via ecco
Per cui
Non è semplice
E come pastore mi trovo sempre
In questa difficile situazione
Perdonare oggi per un palestinese perdonare oggi significa giustificare quello che sta accadendo non può farlo deve attendere
Però come pastore non posso dire guarda che però
Nero che devi fare giustizia però ricordati che la giustizia senza perdono diventa semplicemente recriminazione mentre la prossima nell'angolo lo scopo non è quello di può diventare vendetta la giustizia lo scopo non è quello di chiudere assi fare una verità Penn cantonale l'altro ma superare questa situazione e questo lo può fare solo il perdono
E la comunità cristiana la fede cristiana deve portare questo contributo di portare dentro il dibattito pubblico questa possibilità forse in questo momento non si può fare dovrei attendere
Però ecco dovrai lavorare dunque a livello personale piccoli gruppi così via eccetera Padova e tendere al momento in cui lo potrai fare perché è l'unica via per superare questa impasse
Per la palco foglio
Per la frontiera un attimo ancora e questa tematica così difficile colto di esistenziale mente difficile
Vuole fare anche una domanda
Tanti rancori tanti odiano lo dice molto profondi quasi inestirpabile
Rispetto a questo Papa Francesco chiesto anche una memoria penitenziale lei stesso ha usato la parola purificazione della memoria
Cosa intende con questa Purice
E creazione della memoria
Anche qui
Molto brevemente
Quando ero bambino nessun si fanno più 'ste cose purtroppo ma quella bambina mi insegnava a fare esami di coscienza e queste cose le sette voi siete moderni che secondo le fate piuma
Ecco
Era un vino non sapevo cosa fosse il peccato però mi servì e le suore mi dicevano a cosa devo dire come diceva i peccati che avevo fatto insomma ecco
Ecco però era una formazione è una educazione a prendere coscienza che
Nel proprio nella propria città
Non non tutto è sentito bello chiaro
Pesano e così via allora purificare la memoria era anzitutto per prendere coscienza per spesso così un'altra cosa
Oggi o quasi ormai sessant'anni ecco ho coscienza che certe cose ho fatto venti trenta quaranta anni non avrei dovuto fare un erano sbagliate ma loro non mi rendevo conto
Ecco
Dunque purificare la memoria dunque avere una coscienza
Che abbiamo sempre bisogno di
Di rileggerci dire leggere la nostra relazione anche alla luce delle razioni nuove più coscienza che si prende e prendere coscienza che anche nel periodo
Che posso avere sbagliato
Posso avere una lettura avere fatto una lettura del passato che forse giustificava certi gesti che oggi invece sono superati e così via e quindi avere coscienza purificare la memoria non significa cancellare tutto
Non significa
Come dire
Essere rinunciatari su tutto ecco o annullarsi non è questo a prendere coscienza
Che ho bisogno di rileggermi continuamente dire leggero professori alla luce della coscienza attuale
E questo può aiutare nelle relazioni con l'altro soprattutto quando si toccano dei temi nette le relazioni con l'altro che una storia nel voglio dire
Nelle nostre relazione con l'ebraismo ad esempio nel passato
Ecco noi oggi abbiamo preso coscienza
Di quanto male per un fatto
Ma questo non significa nulla sì noi non ci annulliamo pro prendere questo coscienze Meier mi aiuta oggi a a rileggere a ricostruire queste relazioni su un modello diverso che non è quello del passato ecco e così abbiamo bisogna continuamente se restiamo dentro le proprie narrative
E quello che accade in Terra Santa oggi chiusi dentro qualche narrative chiude enti escludenti anche non usciremo mai
Ecco oggi ci contrastante le innovative sono esclusi per l'uno contro l'altro non non neanche uno a fianco dell'altro uno contro l'altro
Ecco allora abbiamo bisogno ti purificare questa memoria che non significa cancellare la propria storia ma rileggerla maniere che questa storia mi ha mi aiuti oggi arriverà maniera diversa rispetto al passato
O no
Perché devo
Allora rispetto a questa purificazione della memoria abbiamo tutti tanti forse non tutti ma sta stragrande maggioranza abbiamo pensato che ci fosse stato una purificazione
Anche a quello laico
Di del film di un fenomeno
Storico drammatici siamo tragico dell'antisemitismo
E invece ci stiamo rendendo conto che sta di affacciando sì
Non è solo la critica al governo israeliano è proprio un antisemitismo anche in tanti giovani che sì sì di affaccia
Come si spiega questo fenomeno
Un dramma antisemitismo
Un conto è criticare la politica di un governo che è una di per sé è legittimo conto dire
Non può essere prego
Questo è inaccettabile
Deve essere condannato ecco ma anche qui come dicevo prima sono narrative escludenti pro Palestina pro Israele
Uno s'esclude l'altro e così via
Di per cui bisogna anche qui la responsabilità dei religiosi importante evitare
Anche se l'antisemitismo attuale ha un'impronta più politica che religiosa ecco comunque ad è importante evitare di diventare strumentali a questo
E quando creare questa cultura un di di relazioni di accoglienza l'uno nei confronti dell'altro dove nessuno escluso
E l'antisemitismo anche una cartina torna solo per capire anche coccole sono i modelli su cui la società si mantiene si costruisce così via quando tu dici
Tu perché sei ebreo tu perché sei musulmano anche le sue Moscovia dall'altro lato insomma o altrove perché se cristiano non ai diritti di resta escluso eccetera
Uno un momento di grande decadenza della civiltà attività si costruisce con non contro
E intanto immagini che ci raggiungono dalla da questa guerra soprattutto in piazza c'è qualcosa che tutte le volte che lo vediamo
Ci pone una domanda alla quale chiede a lei sia una risposta e che la sofferenza dei bambini
Perché vedere bambini senza acqua senza cibo orfani
Traumatizzati
Questo a sofferenze del degli innocenti
C'è una risposta
No
Ultimamente questi ultimi anni mi pare
A volte abbiamo ridotto la fede è uno sport Kutcher rischio
Per ridurre la fede è uno sforzo di panacea ma Fede che risolve tutti i problemi
Una appartenenza alla Chiesa come ma comunità perfetta e così via non è così
Anche nella fede cristiana resta comunque il momento di tragicità tragico cresta che c'è
Le nostre domande
Sono le domande di tutti perché
Perché lo sappiamo
Beh la malvagità dell'uomo che compie che compie queste azioni non non non ha senso chiedere a Dio prendere quello che Dio renda conto a noi di quello che noi facciamo
Ecco questo però non risolve il problema del tram
L'elemento tragico dalla dalla fede
E nella fede possiamo solo orientare questa domanda addio
Restare dentro questa domanda
Che però ti sostiene ti aiuta faresti fare tutto il possibile perché questo non accada o perché con gesti di amore si possa si possa bilanciare per quanto possibile quel dolore e quella tragicità che vediamo nelle immagini di case in tante altre parti del mondo
Ma ecco la fede
Non è una risposta a tutte le domande
La fede relazione dentro nel quale tutte le domande hanno spazi
Grazie
Vorrei proprio lasciare queste sue ultime parole
Anche come un invito alla alla nostra conversione perché fra un senso di impotenza un senso di onnipotenza lei ci ha portato a guardare questi conflitti così drammatici in un'altra luce
Non perché ci sia una soluzione ma c'è una speranza contro ogni speranza che lei ci ha insegnato oggi ed è questo la ringrazio tantissimo grazie a voi
La civiltà dell'amore fratelli e sorelle costituite senza affaticare primari questa civiltà lavorato e per questo reca per questo Soffritti per questo
Quindi quando anche digitali di Intesa San Paolo
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Chi dice ricorso
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