Capire per conoscere - Conversazione settimanale con Mario Baldassarri

Apriamo il nostro primo spazio di approfondimento economico del lunedì con capire per conoscere
Il professor a Mario Baldassarri presidente del centro studi economia reale dell'Istat di Ancona Buongiorno professore ben trovato Giulio Colombo che puntata è questa che numero ha
Quattrocentottantanove quattrocentottantanove
Dunque professore allora intanto dopo le ferie insomma ci sono alcuni temi che si affacciano diciamo la nostra attenzione intanto la ne parlava poco fa ha nella rassegna stampa anche Fabricio Ravone abbiamo appena finito ascoltare in gran parte
La replica di stampa e regime
Dell'economia americana e il presidente della fede Giron Powell e che infine annunciato l'atteso taglio dei tassi per settembre viene interpretato
Sa molti si domandano perché lo abbia fatto ora solo ora o proprio in questo
E proprio in questo momento le che dice
Ma che forse paura ascoltato la nostra rubrica capire per conoscere se che da parecchie settimane che segnalavamo il fatto che la Riserva Federale americana avrebbe dovuto abbassare i tassi di interesse forse prima
E che annunciandolo per settembre è forse il dibattito in gelateria Barcella soltanto di un quarto di punto di mezzo punto ma questo è la prova di quello che ci siamo detti nei mesi scorsi e cioè che sembra invertito il rapporto tra le banche centrali ai mercati a ora il ruolo delle banche centrali è quello di guidare i mercati anticipare le mosse e comunque fare da bussola e quindi dare un po'il tracciato all'economia e alla finanza negli ultimi anni invece le banche centrali in particolare la Riserva Federale americana
E alla Banca centrale europea che sono messi ad aspettare i segnali dei mercati
Cioè a guardare cosa succede nell'economia e di conseguenza poi decidere e questo vuol dire che le banche centrali navigano a vista e non danno più la la rotta
Da da indicare agli stessi mercati questo fa perdere un po'di efficacia
Alla politica monetaria
E anche agli annunci della politica monetaria sta di fatto però che il presidente della Riserva Federale americana
Questa settimana ha detto con chiarezza che a settembre comincerà a ridurre i tassi d'interesse
Ovviamente preoccupato dai numeri dei mercati cioè da lieve aumento della disoccupazione dal rallentamento dell'economia americana e così via
Ricordiamoci sempre che il di fronte ad uno stesso numero quello della crescita
In America sì sì si traggono certe conclusioni in Europa alto assolutamente diverse
Il rumore del due per cento sull'economia americana rallenta verso il due per cento ecco che si preoccupano subito di sostenere l'economia di rilanciare e l'economia europea se crescesse al due per cento sarebbe un grandissimo successo
Professore a proposito di economia europea la Banca centrale europea dovrebbe seguire diciamo a Breme quello che
L'annuncio da parte della Federal reserve fa o è possibile che ci sia insomma
Diciamo una la BCE deve assolutamente seguire continuare e rafforzare la riduzione dei tassi per un il motivo molto importante
E cioè non appena paura annunciato la riduzione dei tassi di americani a settembre
Il dollaro svalutato è l'euro si è apprezzato e allora se la banca federale americana riduce i tassi e la BCE in Europa afferma
Automaticamente si apprezza l'Euro il che vuol dire che in America la svalutazione del dollaro aiuta la ripresa in Europa l'apprezzamento dell'euro frena la prenderebbe la ripresa quindi è assolutamente necessario che la BCE continui la sua opera di riduzione dei tassi a maggior ragione se la Federal Reserve americana comincia anch'essa a ridurre i tassi
Niente teme tentennamenti insomma veniamo all'Italia dopo dopo le ferie con due importanti adempimenti per il governo da una parte l'indicazione di un commissario europeo ci dirà qualcosa anche in più sulla posizione che ha nostro esecutivo rispetto alla nuova presidenza fondarla yen
E poi la manovra di bilancio negli spazi angusti di cui parliamo ogni anno in questo periodo
Beh intanto
La nomina di un commissario italiano presso la Commissione europea è un fatto che è stato non è semplicemente il governo dà un'indicazione
Ma è un atto dovuto da parte della Commissione europea a venire un commissario italiano
è importante con delle deleghe importanti per il fatto che l'Italia è il Paese fondatore dell'Unione Europea
è la seconda manifattura d'Europa ed è e insieme a Francia e Germania il triangolo di paesi che rappresentano l'ottanta per cento dell'Unione europea in termini di PIL di popolazione di occupazione e così via
E e sarà importante vedere non soltanto chi va a fare il commissario
Europeo per l'Italia ma soprattutto quali deleghe di vengono date e c'è tutta la questione che l'Italia ha chiesto di avere anche una vicepresidenza della commissione insieme anche le deleghe importanti al commissario europeo questo per dare il quadro
L'istituzione europea dopo le elezioni europee poiché come sappiamo ha il Governo italiano non ha votato nasconderla agli ebrei il suo secondo mandato
Però sappiamo anche che i rapporti tra la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni
E la
Ursula von der guaglione sono almeno personalmente molto buoni ricchi gli eventi degli ultimi due anni e quindi in grado di vedere in che misura un'Italia che non ha votato la cover la presidente della Commissione dell'Anm che lo spazio che ruolo può avvenire e devolvere nell'ambito delle istituzioni europee
Professore al Meeting di Rimini c'è stato un botta e risposta tra il ministro dell'economia Giorgetti e il commissario europeo agli affari economici ancora insomma uscente Paolo Gentiloni scopre sul pm RR
E insomma con la battuta del ministro Giorgetti insomma è stata molto infatti già da sui giornali che
E che appunto il PNR
I suoi progetti ricordavano i piani quinquennali dell'Unione Sovietica
Anzi anche a lei rifiutano in qualche modo quindi qui non quell'esperienza assolutamente nuovo spero che sia soltanto una battuto ad agosto
Per la semplice ragione che avendo da giorni economista studiato i piani quinquennali dell'Unione Sovietica
è e bisogna ricordare che i piani quinquennali
Nell'Unione Sovietica erano dirigismo totalitario dal centro e decidevano pure i prezzi delle scarpe delle lampadine delle automobili e del cibo a livello centrale
Ecco quindi era una pianificazione centrale di tutto
Il PNR o meglio Next Generation degli Who che l'Europa
Fortunatamente il fatto dopo il corrente
è un piano europeo di investimenti di ammodernamento di innovazione tecnologica e cioè quello che ci diciamo no a questa nostra rubrica da mesi ed anni
Ci sono dei beni pubblici che i singoli Stati nazionali non possono più dare loro Paesi e quindi è opportuno che ci sia un mini bilancio europeo
Per ora distribuito ai singoli stati nazionali che lo devono realizzare e questo si chiama P M errore R ma delle risorse europee
Con un debito pubblico europeo finalizzato agli investimenti strategici europei
Poi si fanno nei singoli Paesi dei singoli Stati ma hanno una logica di strategia europea quindi semmai come abbiamo detto sin dal primo giorno
Il Meridione decisioni io andrebbe a era immediatamente reso strutturale in Europa
E sappiamo che purtroppo scarna nel due mila ventisei e non è che questi rientri nel due mila ventisei negli anni successivi non ci siano più in Europa quindi in realtà la vera mossa che va chiesta dall'Europa è riprendere almeno permanente il mestiere riesce meglio va ben oltre il due mila ventisei
Chiaro professore veniamo alla manovra di bilancio diciamo che quest'anno ci sono temi sovranazionali che occupano le prime pagine e dunque non parliamo soltanto della sessione di bilancio che sta per aprirsi però è il tema di cui diciamo tradizionale di questi di questo ritorno dalle dalle ferie
Anche quest'anno si discute soprattutto di piccolo spazio che rimane considerato del debito
Diciamo del Paese per alcune modifiche però le ha più volte detto in questa trasmissione insomma bene gli ascoltatori i suoi ascoltatori sono molto insomma assidui quindi lo ricorderanno
Non si dovrebbe parlare solo di quell'angusto spazio di manovra ma al capo della direzione che prende il Paese andando a vedere l'intera all'interno appunto bilancio del di cui appunto dovremo discutere non soltanto la manovra
Be che permette su tutti noi in Europa e nel mondo incombe un'aria di
Non di recessione ma certamente di freno della crescita economica e poi ci sono i venti di guerra
Ora questi due eventi sono esterni all'economia italiana ma certamente possono condizionarci molto ciò detto è ovvio che dato occultate queste due spade di Damocle che abbiamo sulla testa dobbiamo a maggior ragione intervenire all'interno
Dell'economia italiana con la politica di bilancio sostanzialmente che si affianca alla politica monetaria che è stata Francoforte dalla Banca centrale europea ora su questo fatto un punto di chiarezza qualcuno ha già detto che a settembre
Entro il quindici settembre militare
Tutti i paesi europei Italia compresa devono proporre all'Unione Europea uno schema di bilancio pubblico a cinque anni qualcuno a mio parere un po'scioccamente ha detto ah ma allora non c'è più la nota di aggiornamento del Def
Perché sostituita da questo piano quinquennale dei conti pubblici
è questa una sciocchezza perché nessuno può proporre un piano e cinque anni dell'andamento della spesa pubblica dell'andamento delle entrate dell'andamento del del dell'andamento del debito
Se terrene riferimento ad un quadro macroeconomico il breve visioni tendenziale
Quindi a mio parere a settembre
Restano diciamo i doveri della nota di aggiornamento al Def il primo dovere è quello di aggiornare il quadro delle previsioni economiche
è rispetto a quello che era stato scritto ad aprile scorso cioè il verso Documento di economia
Su questo quadro gli andamenti tendenziali va calata la politica di bilancio e qui il respiro che chiede l'Europa e a cinque anni
Nell'immediato paralleli diciamo costruita all'interno di questo schema la legge di bilancio per il due mila venticinque
E vengo allora gli spazi
è gli spazi della legge di bilancio quante risorse ci sono e questa è una storia che va avanti da anni forse da decenni e cioè l'errore di considerare che gli spazi della manovra di Bilancio
Si esprimono soltanto in termini di quanto deficit più ripeto dobbiamo fare
Ora elvetici può essere alto o basso contenuto tutto quello che volete ma parliamo di qualche decina di miliardi di euro che sono il risultato la differenza tra mille e duecento miliardi di spesa pubblica totale e mille cento miliardi di entrate pubbliche totali
E allora e gli spazi veri per la manovra sono quelli di Righelli ristrutturare la spesa pubblica a recuperare la parte di entrate che manca
E senza fare un Eusebio diverso debito noi sappiamo che con tre mila miliardi di debito e con un rapporto debito PIL crescita centoquaranta per cento noi dobbiamo ridurre il rapporto debito PIL per ridurre il rapporto debito PIL dobbiamo contenere il deficit ecco allora che specifica ma questo ragionamento le risorse non ci sono la coperta è corta e tutto il dibattito esprimendo un miliardo in più è un miliardo in pieno messo qua Mezzolani via allora facciamo il punto della situazione
Oggi
Per confermare i provvedimenti in corso nel due mila venti guarda e confermare Liber due mila venticinque occorrono tra quindici e venti miliardi di euro e cioè per confermare il taglio del cuneo fiscale Turi la regolarizzazione degli scaglioni la riduzione delle aliquote nel vendere
Ribassi e così via
E le varie contribuzioni sociali ecco occorrono quindici venti miliardi per ripartire per stare a alla linea di partenza della procedura di bilancio ora stessi vuol fare qualcosa per qualcuno ha già parlato allora la manovra sarà di venticinque trenta miliardi
Ma chiariamo un'altra cosa
I quindici venti miliardi del secolo per confermare i provvedimenti di quest'anno che sono già
E efficaci quest'anno non è che il danno un nuovo impulso all'economia firmai having ben ordinare un freno all'economia se non fossero confermati
Quindi la conferma di quindici venti miliardi
è semplicemente quasi un atto dovuto per non dare un freno all'economia ma non danno un un impulso all'economia
E sì allora la manovra venticinque trenta miliardi è capibile che l'impulso viene da dieci miliardi
Dodici miliardi cose del genere
E basta confrontarlo con il totale della spesa pubblica mille duecento miliardi con il totale delle entrate pubbliche mille e cento miliardi
Per capire che qui i dieci miliardi ricavati
Perché non è che bossa nova per spingere più di tanto le economie anch'a mio parere l'effetto sarebbe zero un po'il concorso zero due per cento sulla crescita
Ma
Il Parlamento deve essere consapevole e il Governo in testa che quando approva troppo proporre approva
La manovra di bilancio sta proponendo di spendere mille duecento miliardi di spesa e sta proponendo di raccogliere mille e cento miliardi di tasse
Per il due mila venticinque
Ecco dentro quella spesa ci sono almeno centocinquanta miliardi pesa da rivedere io dico sempre Margherita bar pregata qualche gasolio borchiata
Dentro nel mille e cento miliardi di entrate mancano cento miliardi di evasione
Ecco allora che il perimetro ovvero la manovra e sono centocinquanta miliardi di spesa e cento miliardi sulle entrate e allora si può andare ben oltre
Ecco i risicati venticinque trenta miliardi in tutto che si prospetti che qualcuno già prospetta
Per la manovra di bilancio due mila venticinque
Se per creare urea e Olimpio di deficit e di debito anzi riducendo contemporaneamente deficit e debito e qui ci vuole il coraggio delle scelte politiche perché toccare la spesa toccare le pratico per evasione e così via significa toccare
In testi molto forte molto trasversali
è che finora hanno vinto rispetto agli interessi di sessanta milioni di italiani in generale
è chiaro professore però è anche vero che se in passato abbiamo avuto insomma la mancanza di un governo solido stavolta ce l'abbiamo gode di un sono una maggioranza ampia e dunque attendiamo il coraggio di almeno di aprire un discorso del genere non ben certamente certamente della sul dei numeri almeno governo e poi per però il coraggio precedente
Peraltro può essere aiutato dalla solidità del Governo
Ma come diceva don Abbondio il coraggio chi non ce l'ha non se lo può dare occorre che e che almeno la maggioranza di governo trovi questo coraggio ripeto non per vale una manovrina
Da venticinque trenta miliardi che come abbiamo detto quasi venti miliardi sono un atto dovuto per confermare i provvedimenti già che funzionanti quest'anno ma il coraggio di fare una profonda revisione della spesa una profonda revisione del carico fiscale e quindi impostare una ristrutturazione del bilancio pubblico questa cosa è stata detta per anni dall'ex governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco e riprese ripetuta dal nuovo governatore della Banca d'Italia Panetta
Quindi ci sono tutte le condizioni per farla da verificare avere il coraggio di farla
E certamente questo dovremmo vedere già a metà settembre quando verrà impostata
Impostato il piano quinquennale dei conti pubblici ma soprattutto anche in funzione nel quadro e e macroeconomico di riferimento che il governo dovrà in qualche modo definire
Grazie professore grazie al professor Mario Baldassarri ci ritroviamo lunedì prossimo un giorno buon lavoro comune di buona giornata e buon lavoro era capire per conoscere con il professore a Mario Baldassarri che presidente del centro studi economia reale e di lista o istituto Adriano Olivetti di Ancona