"La radio e il suo futuro" Tavola rotonda che conclude le manifestazioni organizzate dalla Triennale di Milano nell'ambito della mostra "Oltre il villaggio globale"

Buongiorno a tutti i presenti
Incominciamo ora quest'incontro sul futuro della radio che conclude il programma delle manifestazioni che la triennale organizzato in concomitanza con la mostra oltre il villaggio globale
Questa è una mostra che ha preso il via
Nel suo concepimento dalla considerazione che nel novantacinque decadono due anniversario di grande importanza il centenario della radio
Che noi oggi festeggiamo il centenario del cinema invece l'oggetto di questa zona della mostra
Non mi dilungo oltre volevo solo comunicare il che la mostra resta aperta fino al nove di luglio anziché chiudere
Domenica venticinque giugno le cedo subito la parola a Giannini isola che apre l'incontro parlandoci del passato per la radio
Allora io per abitudine o scritto
Il testo del mio intervento quindi mi scuserete se non sarò così brillante come i miei colleghi ma seguirò delle linee ben precise di ragionamento
E cercherò di ancorare questo ricordo del passato della RAI ad un problema
Che il problema centrale è quello di questo nostro incontro cioè il futuro
Della radio e della radiofonia
E come certi errori d'origine certi vizi insiti nella costruzione stessa del sistema mediale
In Italia
Sì debbano conoscere e analizzare che potete risolvere
Per perché la radio ossa avere un suo reale futuro
Vorrei iniziare da alcuni punti fermi per ancorare saldamente il nostro dibattito alla riflessione che nel corso degli anni si è venuta sviluppando sulla realtà e sul ruolo della Duke fonia nazionale
Per documentare ancora una volta la lamentata ristrettezza della produzione storiografica di argomento radiofonico tra passato presente e soprattutto futuro mi è già capitato di indicare in altre sedi le origini di questa lacuna da un lato nell'atteggiamento assai diffuso di buona parte degli studiosi un misto fra snobismo intellettuale e schermo verso questo campo di studi di cui del resto sono stato personalmente vittima nel recente passato
E delirante in gran parte dalla scarsa abitudine alla frequentazione delle fonti audiovisive da parte della nostra anche migliore storiografia accademica
La RAI in prima persona ha contribuito ad allargare i termini di questo distacco tutt'altro che mentale sia rimandando nel tempo la costituzione del proprio archivio storico
Sia limitando al minimo indispensabile la circolazione pubblica dei ricchi materiali interni
Dati statistici ricerche di mercato sondaggi di opinione su cui sarebbe possibile imbastire una storia sociale e civile del nostro Paese giacciono negli scaffali degli uffici
E solo attraverso pratiche mortificanti per uno studioso e scomodando amici potenti e possibile averli parzialmente a disposizione
è un ritardo ancora più grave di fronte a quanto è stato fatto all'estero in questo campo
E quindi vorrei limitare a citare gli esempi dei mitici BBC lui tendenza un Darcais degli archivi della dolce non fu e del Instituto Nacional de l'audio visive il di Parigi
Costituito solo nel mille novecentosettantacinque ma già in grado di fornire oltre duecento mila ore di trasmissione
In sonoro e in auto e in video alla modernissima tre grandi biotech voluta da Mitterrand e già parzialmente aperta al pubblico
Sembra che qualcosa in proposito si stia muovendo per iniziativa della stessa RAI ma non è questa la sede per fare anticipazioni
Anche per ragioni scaramantiche
Finalmente potremmo recuperare un patrimonio documentario con cui sarà possibile riscrivere non solo la storia della radio
Ma quella più ampia della cultura nazionale facendo riemergere i molteplici e complessi messi fra produzione radiofonica e produzione letteraria o intellettuale tout-court
Ad esempio addossando nel contempo qualche generazione di giovani studiosi decisi a ricollocare della posizione centrale che secondo me le spetta la nostra radiofonia
L'assenza di questa documentazione di prima mano ha fatto sì che sino a partire dagli studi pionieristici di Philip Cannistraro
La fabbrica del consenso al fascismo del baby e mass media pubblicato nel settantacinque o di Franco Monteleone rari italiano del periodo fascista pubblicato da Marsilio nel settantasei
Così Antonio patate storia politica della radio italiana pubblicato da guida nel settantotto
Gli autori fossero in qualche modo costretti a ricorrere sostanzialmente all'atto ricca documentazione delle finte del ministero della cultura popolare conservate presso l'Archivio centrale dello Stato di Roma
Per fornire un'immagine istituzionale della storia dell'ente nei suoi articolati rapporti col potere politico
Un'immagine ulteriormente rafforzata dall'antologia di testi prodotta proposta da Alberto Monti icone il fascismo al microfono Roma mille novecentosettantotto condotta anch'essa sostanzialmente su quei fondi come anche la successiva
Ricca antologia Radio Londra di Maura Picciau tutti i caprioli mille novecentottanta
Studi preziosi densi di indicazioni per lo sviluppo della ricerca ma non paragonabili per completezza alla monumentale chiesto yogurt Kirsten indiretti al King David di Asa Briggs
O all'altrettanto documentata chiesto io broadcasting Inyo essi e ieri burnout solo per fare due esempi forse fra i più noti in campo internazionale
Questa particolare prospettiva cioè del nesso radiofonia potere politico ha fatto sì
Che quanti si sono avvicinati allo studio della radiofonia pubblica nel settore degli studi sociali delle comunicazioni di massa abbiano spesso potuto relegare la letteratura storiografica a margine preoccupandosi più di imbastire generose e talvolta generiche teorie che non tengono conto degli effetti peculiari e perversi sia in capo storico che in campo culturale del processo storico sia sul presente che sul futuro
In uno dei pochi studi controcorrente sull'argomento quello dell'amico Enrico Menduni la radio nell'era della tv
Pubblicato a Bologna nello nel novantaquattro cioè uno di questi studi recita nel suo sottotitolo fine di un complesso di inferiorità
E questo un modo per denunciare esplicitamente il problema di cui vorrei tratteggiare a grandi linee la DC storiche e storiografiche per proporne poi la soluzione
Senza entrare nel merito perché Enrico saprà certo farlo meglio di me
Vorrei far mia questa enunciazione identificando delle origini e valutandone gli effetti sul nel passato nel presente e
Se me lo permetterete anche nel futuro con alcune puntualizzazioni che qualora sembrassero troppo sintetiche o peggio generiche sono pronto ad ampliare o a puntualizzare nel corso di una auspicato dibattito finale
In questi tempi di fin e secolo in cui si avverte l'urgenza di tracciare corpose sintesi degli ultimi cento anni come il volume di ricorso va un secolo breve recentemente pubblicato da Rizzoli
O di proporre angosciosi interrogativi per il futuro di una parte importante del villaggio globale mi riferisco al saggio di Furio Colombo ultime notizie sul giornalismo
Pubblicato da Laterza in questi giorni
E a chi ha già avuto larga eco sulla stampa e la televisione la radiofonia i suoi effetti sociali continuano a rimanere sullo sfondo la radio è il brutto anatroccolo del sistema integrato anche le più recenti consultazioni referendarie hanno contribuito a focalizzare l'interesse dei media e perciò l'attenzione dell'opinione pubblica sullo strapotere televisivo ed in particolare sul confronto fra monopolio pubblico e iniziativa privata
è un modo del tutto sbagliato secondo me
Di porre la questione dell'informazione e dello spettacolo un atteggiamento che si rifà ad una mentalità altrettanto sbagliata ma ampiamente circolante sulla ridotta
Reciproca influenza dei mezzi di comunicazione di massa a cui pur Marshall McLuhan ha sempre richiamato nei suoi testi fondamentali
Il sistema mediale in Italia si è affermato a partire dall'Unità in maniera lenta e contraddittoria ma con un comune vizio d'origine
è mancato ad esempio nel nostro Paese il cosiddetto editore puro
Già la carta stampata nel pulviscolo di stenta di testate a fine Ottocento nasce in modo strumentale e quasi esclusivamente per premere sul potere politico è chiaro che qui schema Tizio
Il suo vero scopo e quello non di costituire un sistema equilibrato e democratico dell'informazione ma ottenere per il finanziatore di turno quelle agevolazioni ed uso volontariamente un termine neutro dal potere politico centrale o locale gli esempi concreti in proposito non mancano ma vorrei fornire un ulteriore oggetto di riflessione e presenti
In Italia non si è mai affermata a livello di opinione pubblica la figura del giornalista di tipo anglosassone del difensore dei diritti del cittadino
Per la stampa come elemento riequilibratore delle contraddizioni del sistema in senso democratico ma al contrario del giornalista si è tesa ad alimentare l'immagine del mediatore fra potere politico e potere economico
Con i tratti negativi del Brasseur d'affari il nostro teatro ottocentesco anche quello civile dei Rovetta che invece accusa porta sul palcoscenico giornalisti astuti e truffaldini arrampicatori sociali pronti a nascondere la verità ed allinearsi alla volontà dei potenti
Un difetto questo tipico è stato osservato più volte degli intellettuali italiani in generale
Il noto sonetto di di amici si giornalista è un'ulteriore conferma della scarsa considerazione goduta degli dagli operatori dell'informazione nel primo cinquantennio unitario
Eppure il giornalismo della carta stampata nonostante questo suo peccato originale
Aggravato poi dall'allineamento al nascente fascismo il caso di Luigi Albertini direttore del Corriere della Sera licenziato dalla proprietà per garantire al regime
L'assoluta fedeltà del maggiore organo nazionale come il successivo caso del torinese Frassati costretto a vendere ad Agnelli la stampa solo in proposito emblematici di un clima e di una prassi
Sin dal momento della prima trasmissione radiofonica dicevo giornalismo della carta stampata
Mantenne nei confronti del giornalismo radiofonico del nascente giornalismo radiofonico un aristocratico atteggiamento di superiorità frammisto a rifiuto via disprezzo per il nuovo media
In cambio il regime anch'esso sospettoso nei confronti della Rio fonia e disposto a servizio dei per lo più come ripetitore per le sue manifestazioni di massa
Fece dei giornalisti della carta stampata la formale élite della propria società celebrando di ad esempio in alcuni film di propaganda come inviati speciali di Romolo Marcellini mille novecentotrentanove i pochi Fresi che si lasciano affascinare dal microfono provenivano proprio dal giornalismo sportivo un genere ricordiamoci ritenuto minore secondo il giudizio comune
E parlo di Emilio De Martino e dei primi improvvisati commentatori degli avvenimenti calcistici
I predecessori del grande Nicolò Carosio
Molti quotidiani non pubblicarono per lungo tempo i programmi della radio e si dovrà attendere una sorta di patto pacificazione di pacificazione
Nel mille novecentoquarantotto per ottenere che anche l'autorevole Corriere della Sera si dotasse di una settimanale rubrica di critica radiofonica
Si è così andata affermando nell'opinione pubblica un'immagine deteriore deformata della radiofonia delle sue potenzialità e del suo effettivo uso nella nostra società che per compiacere Ernesto Galli della Loggia chiamerei ci all'interno dell'EIAR stessa e della RAI in seguito questa immagine largamente circolante al punto che ad esempio quando nel mille novecentotrentasette
Si decide di istituire a Roma una scuola di perfezionamento per la radiofonia si dichiarò che gli elementi più adatti per il microfono noi giornalisti ma i laureati in legge
Segno di un distacco dal molo dell'informazione dei suoi operatori e anche dell'atmosfera avvelenata del regime che anche nell'atmosfera pedinata del regime tendeva a stabilire dei confini evidenti
Lo stesso giornale radio si era dato forma nel trentadue nascondendo i giornalisti in redazione e portando al microfono un attore come massimo pian fuori
Ai giornalisti venne riservata invece la rubrica forse più becera
E propagandistica del regime quelle Cronache del regime appunto che alla morte del suo ideatore Roberto Forges Davanzati nel mille novecentotrentasei si sarebbe trasformata in convento ai fatti del giorno
Affidata alla penna e alla voce di Ezio Maria Gray di alto valori di Gherardo Casini di Giovanni Ansaldo e del peggiore ma forse più sincero fra tutti Mario Appelius
Il ben noto Mario ampio perché la gente era mai abituata a spegnere la radio quando ne sentiva il nome
Ciò significa che nel nostro Paese la radio
Tese ad identificare sin dalle origini il ruolo del giornalista a quello del propagandista del quotidiano incensa Tore di regole del regime o del partito al potere i dirigenti EIAR d'altro canto non dimenticavano Claudio fonia costituiva solo un momentaneo surrogato della tanto attesa televisione
Di qui il generico complesso di inferiorità di cui si vuole ci suore parlare
Nonostante la radio avesse faticosamente costruito la sua immagine di voce ufficiale governativa autorevole in piena contraddizione con la struttura privatistica della proprietà dell'EIAR
Ben pochi sanno e molti hanno avuto interesse a non sottolinearlo che il pacchetto di maggioranza dell'EIAR prima e della Rai sino all'iniziazione del mille novecentocinquantadue era di proprietà privata
E specificamente della SIP la Società idroelettrica piemontese di casa Agnelli
Fratelli a RAI e Governo fascista o democratico in piena continuità si era stipulato un patto che in cambio della lucrosa concessione ai primi in termini di monopolio questi si impegnavano a produrre una radio perbenista pedagogica filogovernativa
Una struttura emula mossi mistificazione sulle quali in anni televisivi si sarebbe esercitata la penna di Sergio Saviano e e la sua caustica satira verso i mezzi busti
Ciò nonostante il pubblico radiofonico prima di diventare un'indistinta ma indagata udienza a base di indici d'ascolto sia mantenuto nel tempo affezionata all'apparecchio radio
Di solito a questo punto si suole richiamare alcune categorie professionali che non dico lavorano ma vivono con la radio accesa un flusso perenne che si trasforma in una colonna sonora privata e personale quotidianamente senza contare dell'uso che oggi tutti ne facciamo in automobile nelle lunghe ore in cui siamo costretti a spostarci da un luogo all'altro delle nostre città intasate di traffico o negli spostamenti fra un centro dell'altro in provincia
Superata la ricostruzione la sua identificazione come status symbol
Per i livelli superiori della società nonostante il progressivo aumento del numero degli abbonati sino al mille novecentosessanta
A testimonianza del miglior livello economico raggiunto con il boom ma anche di un crescente successo della programmazione la radio atteso sempre a presentare
A presentarsi come la sorella minore della tv come un suo parziale surrogato non come un media specifico con un suo specifico settore di intervento nel quadro dell'intero sistema
Anzi spesso modellato la sua programmazione ad imitazione di quella televisiva
Eppure redazioni radiofoniche sono state per anni la fucina della palestra dei migliori personaggi televisivi tanto che molti programmi di successo
Attuali sono piuttosto quello che Peppino Ortoleva indicato come una radio a colori
Il diffondersi di questa falsa immagine a poi fatto delle redazioni RAI come di quelle la carta stampata degli organismi
Degli degli organismi controllati in senso corporativo non dimentichiamoci che ancora oggi i giornalisti professionisti hanno in tasca una tessera emessa dal ministero di Grazia e Giustizia caso unico nel mondo
Ed in cui il sistema della cooptazione clientelare non aveva in pratica alternative concrete il rapporto con lo Stato era perciò sancito da uno strumento di formare dipendenza piuttosto che da da precise norme legislative
L'avvento della televisione ha perciò semplicemente gradualmente sostituito lo schermo l'altoparlante senza cambiare un granché le regole e comportamenti soprattutto a livello di psicologia collettiva nella Bernabei
A cui oggi alcuni nostalgici del centrismo che parecchi fautori della Seconda Repubblica guardano paradossalmente come un'età dell'oro ma il solo ignoranza
Restrinse ancora di più i margini di autonomia degli operatori dell'informazione mentre lottizzazioni tipica della riforma del post riforma a puramente teso a riprodurre all'interno dell'Ente del suo apparato produttivo gli equilibri politici parlamentari
Questo a grandi linee che mi sia concesso grandissime linee lo stato dell'informazione e dello spettacolo che mi ha seguito il cammino con l'ostracismo e la censura per la sperimentazione ed in genere per i personaggi non allineati
Per e con i suoi difetti d'origine come dunque si può nello stato concreto
Delle cose intervenire per costruire una radio per il futuro finalmente liberata dallo stato di sudditanza psicologica e non solo psicologica nei confronti della stampa e della tv
Secondo la produzione storiografica più recente e mi riferisco all'intervento di Franco Monteleone radio pubblica e radio commerciali dal settantacinque al novantaquattro pubblicato nella l'ultimo volume della Storia della stampa italiana
Che solo adesso si accorge che nel sistema esisteva anche la radio è un segno di cambiamento anche di mentalità che riprende e amplia l'introduzione Dello stesso Monteleone Lara alla al volume la radio che non c'è settant'anni un grande futuro
Secondo Monteleone dicevo la radio ancora ampi margini
Destinati soprattutto ad avere successo sei la radio questa volta dimenticando modello televisivo vorrà applicarsi a seguire le strutture e i metodi di diffusione delle radio soprattutto americane il modello americano sembra per Monteleone quello vincente
Certo incentrare Marconi hanno ha contribuito a riportare l'attenzione degli studiosi la centralità del mezzo radiofonico nel complesso del sistema di comunicazione di massa nazionale
Soprattutto nella sinistra lo snobismo di molti intellettuali Beniamino Placido è uno dei pochi che tempo fa ammesso pubblicamente la sua colpa
Ha per lungo tempo frenato se non addirittura deviato l'attenzione degli studiosi dall'uso dal ruolo della radiofonia nel processo di costruzione di quelle Mortinari o collettivo nazionale
Fatto non solo di formazione di propaganda per il consenso ma anche di cultura e di spettacolo intesi nell'attualità dello struttura circolare e non più nell'antistoriche antinomia fra momenti alti e momenti bassi
Ma i convegni promossi con dispendi miliardari hanno preferito analizzare il momento tecnico e scientifico piuttosto che il rilievo sociale della radio
Il recente dibattito referendario ricordavo come ho già detto
Ha solo contribuito a sottolineare la centralità della televisione rispetto alla radio ignorandone i problemi le necessità ma sono altri i fatti a parlare non possiamo dimenticare che fra i pochi concreti interventi del consiglio d'amministrazione della RAI
Nominato da Bill da Berlusconi che qui come vedete sintetizzo parecchie schematizzata vecchio mi riferisco al consiglio d'amministrazione
Diretto da Maria letizia Moratti non si è verificato nel cambiamento dei direttori ad esempio dei due telegiornali come ancora ieri sosteneva Massimo D'Alema in aperta polemica
Bensì secondo me dell'unificazione delle strutture dei tre giornali radio sotto la guida di Guido di Claudio Angelini che pur mantenendone detti le tre sigle musicali diverse subiscono in sostanza il controllo del medesimo direttore con tanti saluti anche per i ridotti limiti di autonomia interna delle redazioni a cui si accennava e per le tradizioni culturali e politiche di ognuna di esse
Se pur spiritosamente contestati da Carlo Cervoni sulla pagina di spettacoli la Repubblica del diciassette giugno in cui Claudio Angelini viene indicato come uno dei fratelli di dire Bibo
I dati Audiradio confermano che ancora oggi i vari giornali radio tengono più di sei milioni di contatti giornalieri
Sono contati volontarie non casuali come quelli provocati ad esempio dallo zapping televisivo il giornale radio dunque dati alla mano il più ascoltato quotidiano nazionale sino a superare quasi dieci volte il più letto fra essi la radio la si accende per ascoltarla e quella pubblica mantiene un indubbio primato sulle private in particolare nel settore dell'informazione dove casomai
Si dimostra carente in perdita di ascolto e degli altri settori musica spettacolo cultura eccetera
Perché ha da tempo rinunciato a qualsiasi ruolo trainante per una scelta che rimane nelle tre reti sostanzialmente generalista come diranno meglio di me i due colleghi che perderanno
Credo che la ripresa di iniziativa della RAI si debba ed erario pubblica si debba basare innanzitutto sul riassetto generale dell'etere per permettere una sconto uniforme costante e di alto livello su tutto il territorio nazionale
Per poi adeguare i propri impianti sul piano della tecnologia più avanzata ed infine sulla moltiplicazione di reti pubbliche nazionali specializzate
Ognuna in un settore precisa
L'ascoltatore così avrà maggior margine di assi di scelta e potrà sintonizzarsi secondo l'umore desideri del momento su un programma piuttosto che sull'altro
Senza ripercorrere il cammino dei primi mitici pescatori di onde questa è la strada per tagliare fuori il complesso di inferiorità
Per il futuro
La parola spetti a me
Io sono Enrico Menduni e sto buttando giù un bicchiere ora non lo buttano giù più e io dovrei invece raccontarvi qual è l'assetto presente della radio
Io devo fare intanto una distinzione rispetto al l'approccio che ha avuto Gianni Risola Gianni Isola si è occupato di un perito in cui c'era sulla RAI
Questo
In Italia non e più vero dato almeno vent'anni
Però se guardiamo bene rispetto alla televisione
Sono della metà degli anni Settanta deprime televisioni private anche le prime radio private però noi avevamo già avuto in un decennio precedente radio straniere che si ascoltavano in Italia in particolare Radio Monte Carlo questo aveva prodotto sulla programmazione della RAI già degli affetti molto consistenti
Personaggi come Arbore
Personaggi come Boncompagni trasmissioni come tre uno e tre uno si spiegano solo con un sussulto di identità della RAI
E con il tentativo anche se non ben riuscito come quello della BBC coi propri pirati di ridare alla RAI lo smalto che stava perdendo con la concorrenza delle radio esteri
Comunque prendendo come punto di partenza per comodità
Il mille novecentosettantacinque
Ma potremo utilizzare come schema narrativo la differenza fra radio e televisione
Per fa per dirla in poche parole
Nella settantaquattro settantacinque settantasei partono le prime televisioni private
Partono le prime radio private
Bene all'inizio degli anni Ottanta già le televisioni si sono concentrate in alcuni grandi network nazionali prima del mille novecentottantacinque
Già la proprietà dei tre principali network al accentrata in una sola mano la mano della Fininvest che ha raggiunto una dimensione di impresa paragonabile con quello della RAI e comincia a darle anche parecchio fastidio
è del mille novecentottantuno
Con una lunga lotta attorno ai diritti di trasmissione di una manifestazione sportiva come il mondo e alito
Ecco il primo esempio di seria concorrenza della televisione privata alla televisione pubblica
Questo ha comportato in casa RAI
Un serrare le fila attorno alla televisione è una ormai
Consolidata preminenza del prodotto televisivo rispetto al prodotto radiofonico diventa una supremazia assoluta perché la RAI comincia a vivere in un'economia di guerra
Dove terrorizzata dalla perdita di ascolto
E sul fronte del prodotto televisivo butta tutte le sue energie
La radio gli appare come un prodotto marginale e quindi tutto quello che poteva avere la radio in termini di attenzione del gruppo dirigente
Legge qualificate risorse finanziarie viene distratto buttato sul fronte televisivo che viene percepito come il fronte di Massimo
Rischio per l'azienda
Probabilmente in un ragionamento globale
La RAI aveva poche altre possibilità
Sta di fatto che da RadioRai acquista una crescente marginalità
Ma non esiste un Berlusconi da radio cioè in una radio non sia un processo di concentrazione simile a quello che ha avuto a quello che ha avuto la televisione
Per quale motivo i motivi sono diversi
Il principe principale a mio parere e che esistevano degli impedimenti
Di legge alla raccolta della pubblicità sia in televisione che radio certo erano limiti aggirabili però forse il gioco non valeva la candela
Per cui sostanzialmente
La Fininvest dopo avere tentato anche con successo la penetrazione massiccio della pubblicità radiofonica già nel corso della preparazione della legge Mammì la legge che poi sarà fatto nel novanta ma la cui elaborazione comincia diversi anni prima decide di non tirare troppo la corda perché anche per lei quello fronte marginale quindi non c'era un monopolista del tipo di Berlusconi
Ma soprattutto
Diciamo le classi di investimento l'economia di scala della radio la rendono accessibile per i suoi costi non altissimi anche a una pluralità di soggetti molto ampia per cui lei a questo punto diciamo le strade della televisione della radio
Sì dissociato completate
E questo strano e burocratico aggettivo che radiotelevisivo il sistema radiotelevisivo i mezzi radiotelevisivi eccetera
Che è sempre stato un po'un'endiadi di comodo così dice gli autoferrotranvieri e tutti sappiamo che gli autisti non solo i tranvieri che non sono i ferrovieri però lo usiamo per stenografia intellettuale questo aggettivo dicevo se poteva avere una qualche ragione d'essere
Fino a metà degli anni Settanta poi perde gradualmente di significato
La vicenda della radio e quella della televisione sì nel panorama italiano si dissocia rombo dall'alta profondamente complessivamente la radio
Compresa la radio nazionale ha un po'il ruolo che hanno le piccole televisioni private sono anche se a corto di soldi hanno problemi di marginalità e infatti anche nelle battaglie sindacali troveremo spesso le piccole televisioni alleata tutte negativo ecco per sostanzialmente pur con problemi diversi avevano una stessa classe di investimento
La legge Mammì di cui abbiamo parlato è una legge sostanzialmente televisiva che parla di radio solo così per analogia perché non se ne può fare a meno
E che poi avrà un'applicazione differenziata con due pesi e due misure per cui le licenze televisive arriveranno molto prima delle licenze radiofoniche che rimarranno sempre a volte in un alone di precarietà
Non solo essendo i numeri delle radio molti superiori ai numeri televisioni il caos dell'ascolto permarrà
Notevole e se è grosso modo in ogni città
Il numero di televisioni visibili sono in realtà anche le televisioni
Viste perché non è poi difficilissimo accedere a uno dei canali sono trasmesse in radio il problema dell'ascolto della ricevibilità tecnica del segnale
è un sistema è un problema drammatico questo sia per la radio pubblica che per la radio privata
Quindi noi ci troviamo di fronte a un assetto pensato per la televisione che
Penalizza fortemente il settore radiofonico e lo tiene in una sua
Ormai consolidata marginalità
La radio pubblica cerca a più riprese di uscire da una sua crisi che in particolare una crisi di ascolto del Complesso il mezzo radiofonico
Non solo non perde ascoltatori Malika esce in particolare dopo la guerra del Golfo
Ma più in generale quando ormai la televisione si è fratturata e quindi smette di togliere ascoltatori alla radio mentre si cominciano a vedere i vantaggi che ha la radio rispetto la televisione per determinati generi o anche per la funzione di notizie
E in particolare di notizie di servizio la congiunzione tra la radio e la possibilità di svolgere un lavoro la congiunzione tra la radio
E la possibilità di guidare la macchina hanno comunque al mezzo delle possibilità che la televisione non avrà mai la semplicità degli apparati trasmissibili
Il coincide nella fase di produzione della fase di diffusione del programma sostanzialmente la stessa base danno al mezzo un'agilità che assai difficile riuscirà a penetrare in televisione
Per cui la radio cresce di ascoltatori
La guerra del Golfo è un acceleratore di questo aumento di spettatori in una prima fase sembra che la RAI che all'offerta informativa migliore riesca a godere di questa spinta
All'aumento degli spettatori che sono ormai più di trentun milioni al giorno
Poi in realtà la RAI scrollava albero Walter raccolgono i frutti
Le televisioni private hanno il grosso dell'aumento dell'ascolto la RAI non riesce a reggere questo tipo di concorrenza e per giunta va detto che continua a di battersi in una crisi di identità molto forti
C'è più in generale questo vale anche per la televisione
Concerto appannamento del concetto di servizio pubblico
Non si riesce bene a capire cosa sia il servizio pubblico in un'epoca in cui la stessa programmazione la si può trovare sulle reti radiofoniche e televisive pubbliche e private
Ma in radio questa perde identità rischia di essere più pericolosa e drammatica
Perché la facilita relativa dell'economicità relativa degli apparati produttivi trasmissivi radiofonici hanno permesso qui che parlerà dopo di lei Barbara Fenati l'affermarsi di programmazione
Radiofoniche fra virgolette tematiche cioè di radio che sempre più si specializzano informati e che coincidono con loro target disposti di gli ascoltatori che sono pensate magari sulla scorta di ricerche di mercato o comunque di una propria ipotesi di palinsesto
E grande popolo divago permette l'affermarsi di molti e diversi formati la radio pubblica è incerta se se rincorre tutti formati possibili oppure come dire trattenersi nei suoi furti IMI più più difesi più impuniti
A mio parere la RAI dovrà fare una scelta
La RAI in radio è messa molto peggio di come se avesse televisioni
Perché mentre in televisione
Diciamo superati investe va oltre il quaranta per cento dell'ascolto avvicinandosi spesso alla metà degli ascolti in radio raramente supera il trenta allora se c'è un mondo in cui la RAI deve dismettere le proprie pene e deve rendersi conto che non può essere la emittente che monopolizza l'ascolto bene questo proprio guardi avrebbe
Per la radio fra tutti i formati disponibili la RAI deve scegliere quelli che hanno una genuinità di servizio pubblico allora io sarò anche una persona particolarmente rosa però pesa pensa
Vedo che sostanzialmente il servizio pubblico è quello che i privati non faranno mai
Il telefono ormai non è più un servizio pubblico nel senso che ci sono diverse società che si candidano a gestire l'uno o l'altro dei servizi telefonici certo impiantare
Un telefono in un rifugio alpino e la Valtellina è un servizio pubblico ma guarda caso è un servizio pubblico anche perché se la telefonia fosse affidata solo alla concorrenza e agli affari nessuno troverebbe la convenienza a portare il filo telefonico fino in cima alle montagne della Valtellina è un servizio pubblico queste e allora la RAI potrebbe fare altrettanto cioè potrebbe selezionare fra tutti i formati quelle che sono più vicini a questa filosofia e servizio pubblico e sono indubbiamente l'informazione la radio di servizio
La
La programmazione culturale
E a quel punto potrebbe anche aggiungersi una programmazione generalista per quelle persone
In particolare anziani che vivono ancora radio come di giovanili con la televisione
Però io francamente non riesco a capire per quale motivo la RAI dovrebbe mettersi a rincorrere il tre vedi quello che fa
La radiofonia privata con assai maggiore capacità e aggiungo economia quindi anche la per la RAI in radio si avvicinano i tempi delle scelte
Tempi delle scelte che purtroppo difficilmente coincideranno occorre un'evoluzione tecnologica noi siamo di fronte a delle prospettive affascinanti di sviluppo della radiofonia che lo avete visto anche in queste in queste stanze sono legate all'affermarsi del sistema
Digitale
In altre parole con il digitale la televisione e la radio ciascuna per suo conto diventano semplicemente de il computer dotati l'uno di altoparlanti e l'altro di altoparlanti e di video
Il segnale lo lo stesso segnale digitale porta la voce porta l'immagine porta i dati in giro per il mondo porta le nostre telefonate porta il segnale televisivo quello radiofonico
è una
Una innovazione che ci darà un suono molto più pulito
Ma anche noi rischiamo di non goderci affatto finché rimarrà il caos delle frequenze
E finché a un certo punto non si deciderà che per esempio l'eterno alla radio
Perché la televisione viene fruita assai meglio e in forma più interattiva e con un'offerta più articolata con la combinazione cavo satellite
Naturalmente la radio se mi mettete il cavo annullate immediatamente tutti i vantaggi radio diventa una contraddizione in termini
Allora una proposta intelligente non perché la faccio io
Io riporto
Opinioni che non sono soltanto mie una proposta intelligente per superare questo caute lette
Sarebbe quella di portare gradualmente la televisione essere veicolata tramite calvo o cavo più saltelli
Lasciando libero le terre per le trasmissioni di servizio nel senso Dario porti bande cittadine roba del genere e portare tutte le frequenze della radio
Sul sull'etere quindi fare dell'etere una specialità radiofonica una specialità radiofonica che probabilmente porterebbe anche
La radio pubblica vere un maggior numero di canali adesso fare questa proposta sembra provocatorio nei confronti dei privati
Ma domani che questa risorsa etere fosse liberata
Beh allora potremmo anche andare a vedere che fra tutti i servizi pubblici europei la Radio Rai è quella che ha meno canali per cui non è assistiamo a questo paradosso che la RAI TV
Ha più canali televisivi e qualunque altro servizio Tel
Radiotelevisivo in Europa la RAI radio a meno canali di qualunque servizio pubblico di Europa e allora anche questo se vogliamo uscire proprio dal nostro orticello dobbiamo pensare cosa significa
Probabilmente c'è spazio per aumentare il numero dei canali radiofonici della RAI naturalmente in questa nuova filosofia in questa nuova assetto dell'etere
Naturalmente a condizione
Che la RAI sia rigidamente no-profit e che si tratta di formati che per varie ragioni e pur non essendo proibiti al privato difficilmente avranno da parte del privato una grande coltivazione per esempio la musica classica
Per la sua difficoltà essere interrotta dalla pubblicità
E per considerazioni di mercato più generale sicuramente non basta a
A fare una radio privata basata sulla musica classica metodi situazioni molto particolari e con sottoscrizioni peraltro volontarie diciamo non controllate dei propria ascoltatori bene una cosa del genere potrebbe fare tranquillamente la RAI non si vede perché l'Italia debba avere un canale di musica colta
Come c'è ovunque dappertutto
Però ecco e qui concludo l'importante adesso per la radio
Per sbarazzarsi di questa assoluta contiguità con la televisione faccio anche un passo del passato
La radio italiana la FM che è una forma ben più moderna di trasmissione solo perché quando fu fatta la rete televisiva dice laudi o della televisione viaggia in nel fare medici ben già che ci siamo facciamo anche questo che poi apparve come un contentino dato ai radiofonici Rai
Tutto questo tutto questo ci diede un attimo far pensare noi non possiamo più pensare a una radio congiunta alla televisione RAI
A mio modesto avviso se si trattasse di due aziende diverse di due concessionarie diverse gli svantaggi sarebbero molto inferiori ai vantaggi
E contemporaneamente va fatta pulizia dell'etere
Scendendo questo fatto qui RAI Televisione sono entrambe clienti dell'etere
Portando altrove la televisione e liberando le risorse dell'etere per le per la radio che non potrà e non vorrà mai avere il cavo e che invece trova in questa sua mobilità le sue spinte principale
Quindi l'aria veramente a un bivio può avere un futuro
Però può anche non averlo se nella legge e continuerà ottusamente a considerarla un'appendice la televisione allora le mie previsioni sono nere se questi due testi inizi
Separano invece la radio può avere un grande futuro grazie
A me resta l'onore onta che l'onere di parlare del futuro e
Per quanto riguarda la radio mi sembra che non sia facilissimo parlare di futuro voglio dire allora pro cercherà di procedere con ordine siamo in un momento in cui si guarda al futuro con una spavento oppure con grande entusiasmo fosse anche un po'critico e la radio sembra essere investita dal da queste aspettative solamente in minima parte
Gli stessi operatori a livello non solo nazionale ma anche internazionale tendono a minimizzare un pochino le aspettative per lo sviluppo nel futuro immediato cioè non che
Azione
Del segnale però sembrano essere in gran parte debbo evoluzioni tecnologiche che non non destinate ad avere un grosso impatto sul rapporto fra il mezzo e l'ascolto
Che già ha già assunto una delle caratteristiche molto solide molto fondate
Che tra l'altro si sono evolute tantissimo proprio negli ultimi dieci quindici anima in particolare proprio nel in maniera particolare proprio negli ultimi cinque anni cioè gli anni novanta per la radio sono stati molto
Di densi di sviluppi un po'in tutti i Paesi
Di questi sviluppi cercherò di dare qualche accenno brevemente senza
Cioè perdere troppo tempo però vale sicuramente la pena fare un po'il punto della situazione di quello che di come è cambiata la radio fino adesso proprio perché le le prospettive per il futuro sembrando essere soprattutto di confermare e di potenziamento di quello che la radio è già oggi allora faccio un passo indietro e prego quello che comunque è già stato detto e che immagino sia sotto gli occhi nell'esperienza di tutti di come la radio è diventata nel tempo soprattutto da quando esiste la televisione
Nel nostro Paese in particolare a partire dagli anni ottanta quindi con ingresso la televisione commerciale diventato un mezzo sempre più complementare rispetto alla televisione e di come parallelamente questo sì qui si si può parlare di impatto tecnologico negli anni settanta settanta ottanta da noi negli Stati Uniti molto prima parliamo della nostra situazione
è successo quello che è già stato citato
Da Gianni esule per l'isola prima
Quella miniaturizzazione degli apparecchi le autoradio la trasporta abilità della radio eccetera eccetera eccetera l'impatto tecnologico ha fatto sempre di più della radio mezzo individuale che il cui ascolto si accompagna ad altri tipi di attività
Quindi la resa da una parte e pervasiva perché si inserisce in tanti momenti della vita individuale
Dall'altra l'ha sganciata da un ascolto collettivo la resa sempre più appunto individuale cioè ha creato la richiesta da una parte l'offerta dall'altra di servizi sempre più tagliati su misura del singolo ascoltatore
Per esempio si dice fra agli operatori di un di un Paese europeo era una ricerca c'era una una una verbalizzazione in di un'intervista di un operatore di una radio che diceva Pinna perché vede da noi noi che lavoriamo della radio pensiamo ai nostri ascoltatori sempre come l'ascoltatore mentre che lavora nella televisione parla del pubblico
E questo può essere una battuta ma in realtà esprime molto bene il rapporto della radio e di chi fa la radio col suo pubblico
E con l'ascoltatore che è sempre un individuo e inserito in un contesto in una circostanza con una aspettativa precisa che cambia
E cambia anche molto a seconda del momento della giornata della in questa ascoltando Radio del tipo di attività che sta conducendo eccetera
Allora questo che cosa significa significato innanzi tutto quello che anche Enrico Menduni prima
Indicava c'è la crisi in sostanza del modello rappresentato da noi tipicamente ma anche negli altri Paesi europei dalle emittenti pubbliche danno e quindi dalla Rai
Cioè modello generalista di programmazione in cui su un canale c'è un po'di tutto
C'è un po'di tutto dislocato nelle varie fasce orarie secondo pezzature orarie
Variabili a seconda del tipo di programma quindi sullo stesso canale trovo l'informazione però che la fiction troppo la musica musica anche di vario genere
Lina la telefonata quelle il programma di telefonate con gli ospiti e via dicendo
Mentre invece in crisi una volta andato in crisi questo modello generalista anche e soprattutto sotto l'impulso della della presenza dell'emittenza privata
è andato sviluppandosi affermandosi un modello di radiofonico assai diverso
Un battello appunto che parte dal presupposto di rivolgersi a un pubblico individuo e ha con delle caratteristiche molto precise e molto bene identificabili è iniziata Sierre Sissi è iniziato così anche da noi soprattutto sulla spinta dice per iniziativa dell'emittenza commerciale comunque
E su questo poi magari torno dopo
Una spinta ter ghettizzare c'è al segmentare cioè a costruire radio che si rivolgono a pubblici molto omogenei e molto ben definiti
Questa premessa mi sembra molto importante per cercare di
Prevedere che cosa può succedere alla radio in futuro
Sia nel contesto mediale sia come Effetto che tipo di effetti può subire tra virgolette come risultato dell'impatto del cambiamento delle tecnologie oggi per queste caratteristiche la radio si definisce come umilia ma molto particolare rispetto agli altri e quindi promette di avere delle ottime prospettive di vita
Se non di sviluppo perché si può pensare viene generalmente valutato che abbia raggiunto già la saturazione del pubblico cioè che non possa essere ascoltata più di così
Ma che si può senz'altro pensare che non perderà l'ascolto perché comunque anche nelle prospettive di sviluppo dei new media
Di una televisione cosiddette intelligente interattiva video on demand e eccetera eccetera comunque la radio continua a mantenere una sua caratteristica molto precisa
Cioè quella di essere fortemente individualizzato convegni di onde con un buona nanna buona un buon contenuto da buona potenzialità di interattività che non nasce oggi
Anche è più che consolidata più che più che sperimentata
E che addirittura i già potenziata per esempio la disponibilità e la tecnologia come la telefonia cellulare se poi dobbiamo pensare che la telefoniche i telefoni cellulari diventeranno ente intende come tendenza parecchi individuali per tutti
Allora il rapporto telefono radio non può non si può che pensare ulteriormente potenziato
Quindi un mezzo già interattivo mezzo strano estremamente portabile e portatile mentre invece comunque in New Media qui si pensa sono ancora legati a un posto legati a un cavo
Legati a un luogo fisico sicuramente bisogna pensare ad altri sviluppi ma non nel medio termine
E poi c'è e il discorso del solo suono
Quindi di una presenza interstiziale che non occupa la vista che lascia spazio ad altre attività non pervasiva quindi tutte queste caratteristiche fanno pensare che la radio non è aspramente vecchia
Come entrato è stato erroneamente pensate sentita già in questi anni nel confronto con la tv ma ancora una volta la radio invece dimostra di avere grande potenzialità anche per il futuro
E poi anche e poi anche un altro aspetto che vale la pena di essere considerato è quello che già Enrico Menduni prima ricordava cioè i la la radio richiede investimenti relativamente bassi per essere realizzate prodotta mentre invece Indymedia
In particolare gli sviluppi della televisione richiederanno investimenti piuttosto ingenti anzi molto ingenti se per le infrastrutture che per il software e comunque i prodotti intendendo salterà anche per i prodotti quindi la radio ha ha ottime probabilità di continuare ad essere una commedia ma di espressione di gruppi
Di interesse o legati comunque da soldati appartenenze culturali etniche e religiose di interessi particolari o semplicemente legati a a un'area
Geografica locale culturale
Così come è stato fino adesso e così ancora in futuro naturalmente poi con delle strutture economiche che devono evolvere ma comunque con una notevole dinamicità come Emidio anche continua ad essere capace di seguire di seguire le esigenze di espressione culturali delle minoranze
Quale non è mai stato nessun altro mi chiama oltre alla radio
E questa è una cosa importante in questo senso direi che è abbastanza che dobbiamo considerare anche il fatto che tutti i discorsi che si fanno considerare positivamente il fatto che l'attenzione si sta concentrando
In maniera quasi esclusiva ancora una volta sulle prospettive di sviluppo della tv
A parte i nuovi media c'è discosti direttrice di new media stesso media che non sono mai esistiti che dovrebbero nascere per le promesse tecnologiche che oggi ci vengono fatte invidiamo che sembra avere maggiori potenzialità di sviluppo
Quindi anche medio diciamo si medio più che a breve termine è la tv
In realtà perché è lì che si giocano anche grandi investimenti così è stato fino adesso e quindi e però ecco quello che volevo dire era però ciò non significa una subalternità della radio ma appunto mantenimento di un suo spazio di azione particolare e specifico
Per quanto riguarda invece l'impatto in dettaglio l'impatto delle nuove tecnologie
C'è già stato a livello di produzione un significativo impatto del dell'uso del computer ed il software nelle dentro le redazioni radiofoniche per esempio le radio musicali nella programmazione delle radio musicali
L'impiego di software per la programmazione musicale ha significato molto significato per esempio il superamento definitivo della figura del dj che non esiste più con me nella figura romantica che tutti ne coltiviamo
Sto parlando naturalmente delle realtà commerciali più strutturate
Perché la programmazione musicale centralizzata del direttore dei programmi che decide non solo la selezione la rotazione dei brani il minutaggio con cui vengono ripetuti all'interno
Della programmazione oraria o giornaliera
Ma anche i tempi lasciati all'intervento del conduttore che non è più di Genna è un conduttore intrattenitore diciamo che questo modo di fare radio esiste da prima del computer
Perché era classica radio di formato americana costruita così per dare un flusso continuo attivo
Alle emissioni e quindi anche all'ascolto però le nuove tecnologie legate al computer l'informatica l'informatizzazione dell'informazione di operazioni sicuramente hanno permesso una gestione più efficace ed efficiente di questi criteri produttivi però qui invece di occuparmi di questo vorrei sottolineare invece le potenzialità legate alle tecnologie per la distribuzione e la ricezione del segnale cioè quelle che siccome coinvolgono direttamente l'ascoltatori della radio
Non possono effettivamente mutare le modalità di ascolto del rapporto col mezzo
Quindi non parliamo delle schede radio per i personal computer che già oggi ci sono così come esistono le stampe l'Aster per appunto sentire
Anche il mondo del CTO o materiali audio sul personal computer esistono le schede radio per ascoltare la radio
Sul personal computer però questo di fatto non cambia rapporto col mezzo rispetto all'apparecchio radio no che Abe possiamo avere nella stanza nell'ufficio dove lavoriamo possano invece cambiare ogni rapporto con in mezzo l'applicazione di sistemi tipo l'RDS
Certe che data system che ha moltissime funzioni
Medico qualcuna già esistono gli apparecchi in commercio e già alcuni network alcune radio nazionali commerciali hanno questo tipo di servizio anche la RAI c'è la almeno in parte almeno in forma abbastanza sperimentale però non non è un un servizio usato sistemati
Che a mente in tutte le sue potenzialità allora molto velocemente vediamo che cosa può realizzare proviamo a pensare come può cambiare l'impatto del mezzo
Sul del sviluppo comunque può cambiare rapporto col mezzo
Allora innanzitutto può realizzare la pre selezione del segnale per cui se io Haller Ets
Il Sella funzionare DS sulla mia autoradio io posso viaggiare
Per l'Italia anche su anche sul lunghe distanze e seguirne emittente nazionale perché era mia radio automaticamente mi cerca la frequenza di quell'emittente
E quindi non ho più il problema di un istinto Nizzar mi continuamente e quindi io posso esprimere al massimo la mia fedeltà a quell'emittente senza essere distolto dal rapporto con l'emittente che io ho selezionato nello stesso tempo l'apparecchio mi dicendomi dice solamente su che frequenza sono sintonizzato mi dice il nome dell'emittente
E quindi emittente incomincia a bere per me non è una sigla ma essere riconosciuta da me come una identità più calda che a suo nome addirittura Traverso
Il Display dell'apparecchio
Posso selezionare automaticamente il genere di programma io posso chiedere alla mia radio
Di farmi ascoltare sempre musica classica per cui se io sto ascoltando la radio che programma musica classica e questa si mette a programmare informazione io non la voglio sentire la mia radio può andare a cercare musica classica su altri canali finché non la trova
Ma posso anche chiedere di interrompere quello che sto sentendo anche se è una cassetta un cd
Con le informazioni sul traffico
Posso anche ricevere messaggi scritti
Per esempio non so se io sto ascoltando una radio di Giasone e sono interessato a sapere che Brando era che incisione era in che occasione magari un pezzo Leida mi interessa sapere che occasione era la radio o meno
Può dire
C'è poi ci può poi essere anche un altro servizio addizionale chiamato TMC che ancora sperimentale dove che sarebbe un apparecchio separato dove addirittura mi viene monitorato il tutto il percorso che intendo fare
Io dico che per cosa intendo fare sull'autostrada s'intende almeno in linea generale meno come servizio di partenza rese sperimentazione del in Val d'Aosta la sto sperimentando la RAI
Dico che per cosa intendo fare e via via la radio mi dice che se ci sono dei problemi che la radio questo apparecchio mi disse se ci sono i problemi che tipo di problemi la durata degli intoppi ritiene costantemente informato
Allora questo che cosa che cosa significa dunque significa come ha già segnalato ecco un rapporto ancora più forte con l'emittente Coco con l'emittente una volta che io la selezionò non sono più condizionato da disturbi di frequenza per esempio ma la cosa più importante più interessante è che il vecchia questione annosa del telecomando che non est la radio non ha mai avuto il telecomando questo ha sempre in qualche modo vincolato maggiormente l'ascoltatore al mezzo egli ha sempre impedito di fatto se non con grosse difficoltà
Anche di semplice banali pigrizia di fare una scelta abbastanza libere personalizzata della programmazione ecco queste prospettive fanno per fanno capire che in tempi assolutamente non lontani
Anche sulla radio ci potrà essere la possibilità di farsi dei menu personalizzati in base ai generi preferiti e questo significa per chi fa radio
Che ancora di più sarà necessario caratterizzare l'offerta in maniera molto precisa
Distinguersi se per i contenuti che si offrono per il tono che si usa per i ritmi che si danno alla programmazione in modo da offrire sempre maggiori motivazioni al all'ascoltatore per farsi scegliere
Io avrei anche un'altra cosa da dire
Solamente altre due parole perché mi dispiacerebbe chiudere prima dire
Indicare altri due altri l'altro possibile cambiamento Cenate possibile ricaduta del cambiamento
è un po'al discorso dedicato e che si può creare fra paesi ricchi di informazione tecnologia Paesi poveri di informazione tecnologia persone ricche di informazioni tecnologia persone povere di informazione tecnologia era lo stesso problema fosse si può porre anche per la radio
Nel senso che si potrebbe creare un gatto da ancora maggiore rispetto a quello che già s'comunque si sta creando in Italia allo stato attuale delle cose
Fra la radio pubblica e i grandi network commerciali da una parte le radio locali dall'altra
Si può pensare per esempio che i primi soggetti avendo molte più risorse di vario tipo ma soprattutto pubblicitaria
Potrebbero essere i primi soggetti capaci di investire sulle nuove tecnologie per esempio con il DAP cioè con la digitalizzazione del segnale
Raggiungere livelli qualitativi di segnale molto molto elevati magari mettendosi d'accordo per creare le infrastrutture perché questa possibilità da passività tecnica reale
Sarà reali in pochissimo tempo
E quindi aumentandola differenza di qualità di servizio e di prodotto in termini proprio di qualità di ascolto
A dispetto all'emittenza locale e le ali magari poi di passare quando sarà il momento perché adesso sembra decisamente prematuro anche i passare sul satellite e fare come sta facendo le tv
C'è da una parte l'emittente pubblica che fa le emittenti di bandiera e la RAI già qualcosa di simile lo fa da tempo dall'altra il network commerciali che diventano pane europei
Grazie per esempio una programmazione musicale che può essere molto trasversale rispetto alle varie culture
Questo significherebbe da una parte una radio sempre più forte a livello nazionale dall'altro una radicata radio nazionale che globalizzati
Mentre dall'altra invece le radio locali che localizzano sempre di più svolgendo una funzione assolutamente insostituibile complementare la prima e d'altra parte ne vediamo che le tendenze di globalizzazione localizzazioni anche in politica
Anche nei conflitti bellici lo vediamo che tendono a convivere a essere paralleli se non complementari
Per la radio significherebbe appunto che e si aumenta la distanza fra i due comparti
Freno comparti
Si specializzano le funzioni fra i due comparti in questo non ci sarebbe niente di male perché due comparti diverte diventerebbero profondamente complementari
Segno che però si apre per la radio locale una questione fondamentale che è quella delle risorse che già oggi è molto delicata
Che rischierebbe in questo caso di essere anche esiziale
Cioè a quel punto la rete locale potrebbe essere lasciata anche politicamente a se stessa e non riuscire più ad esprimere la ricchezza di contenuti che ha potenzialmente anche effettivamente esprime e potrebbe esprimere
Scusate la lunghezza
Io sono Piero Scaramucci sono direttore di Radio Popolare mi hanno invitato senza obbligo di tema va né passato né presente né futuro quindi aggiungo due cose di mio su sui tiene in rete sentite innanzitutto una cosa chiara che è stato toccato il rapporto tra il potere politico e la radiofonia
La straordinaria fortuna che ha avuto la radiofonia è stata quella di essere a partire da un certo momento in avanti considerata sempre meno importante dal potere politico
Questo ha consentito uno sviluppo una ripresa della radiofonia che quella che si sta vivendo adesso
Il potere politico si è limitato ad occuparsi della radiofonia RAI
Che infatti tende a occupare una su una quota decrescente del mercato
Meno dalla metà tendenzialmente sempre meno pre tutti sappiamo che il potere politico soffoca stritola
I media
Tutte le situazioni
La disattenzione diciamo così del potere politico in fronte a radiofonia permesso il fiorire di una serie di iniziative alcune commerciali e altre meno
Ma questo fenomeno della radiofonia privata che in varie stagioni ha poi influenzato moltissimo come del resto la prima vendono in campo televisivo anche a molto influenzato un servizio pubblico
Voglio dire la rottura dei linguaggi che si è verificato verso la metà degli anni Settanta in RAI si è sentita molto con un certo ammortizzatore di tempo
In quel periodo ero in RAI e ero a cavallo tra radiofonia e televisione ricordo benissimo che ci sono ci fu questi impatto molto forte di una mutazione provo genetica de di linguaggio
Rispetto alla quale in una prima fase del servizio pubblico
Fece orecchie da mercante cercando di ignorare il fenomeno poi pian piano lo subito
Allo stato
Nella nella configurazione del sistema radiofoniche italiano
Io penso che una serie di elementi sono importanti proprio dal punto di vista la programmazione uno è stato ricordato la caratterizzazione localistica di una serie di mittente
Proprio in particolare crediamo molto in questa struttura
Allora per spiegarmi ne abbiamo fatto un network nazionale che è costituito da una serie di radio locale le quali radio locali
Sono molto diverse una dall'altra
Cosa che consideriamo un ingrediente essenziale
E un problema dal punto di vista della omogeneizzazione di una serie di attività di funzione eccetera però dal punto di vista del risultato
Consente di avere una serie di identità locali una diversa dall'altra e un prodotto nazionale che in alcune ore dalla giornata come prevede la legge
Va funzione ed è uguale per tutte
Questo mix pare che funzione infatti ci dava ma progressivo aumenti d'ascolto
Inducendo CIA passare sul satellite credo che noi siamo Susa Telecom due tre mesi e credo c'è una decina di radio per fare nazionale e che forse meno
Cinque sei sette circostanza che stanno passando sul satellite questo è dovuto a una serie di ragioni la prima e l'esistenza della legge Mammì che Carla pazzia
Di di
Dell'Italia Tangentopoli esca che e nata per congelare una situazione gestire questo modo
E ha creato un qua nel quale si è reso impossibile di fatto l'assegnazione di frequenze per cui tutti trasmettiamo in un Casini indescrivibile
A una situazione di fatto fotografata ventiquattro agosto del novanta targa no
Lì fermi con sovrapposizioni tra l'altro anche cosa che dal punto di vista la salute sono tremende Lessona carichi di potenza che mettiamo tutti quanti ciascuno per superare l'altro
Un decimo dei quali cariche il Potenza sarebbe sufficiente per trasmettere benissimo quindi lettere in pestato da una quantità al questo perché non non c'è una regolamentazione di frequenze l'assegnazione di frequenze
E una delle ragioni che sta spingendo la severa di andare al satellite non è l'unico che
Il suo sapete si va
Credo che la maggior parte stia scegliendo come l'abbiamo scelto digitale
Anche per una volta che si imbocca statale Buchanan una strada di alta qualità
Questo significa che in questo momento c'è già una serie di radio italiane che sono ricevibili in tutto il bacino mediterraneo fino a Scandinavia
Perché il segnale gli arriva
E una cosa che cominciata devo dire in questi mesi
Telecom è un pochino lenta nella completare le procedure segnare le la prefettura di ricezione quindi a questo dovuta certamente se processo però il fenomeno in atto
Allora questo
Porta a un altro problema che quello della ricevibilità
Io credo che qui stirati adesso molto accordo con vaccinati quello che diceva prima nel definire la
La radio io personalmente consiglio la radio
Come dire lo strumento più affine al tipo di vita che che ne facciamo cioè sostanzialmente lo strumento più moderno per il punto e leggero poche ingombrante duttile consente l'interattività con ormai una facilità straordinaria come fatto normale
Ti segue ovunque e
Come dicevo molto bene non in non pervasivo dono invasivo
Quindi permette di di convivere e questa credo sia una delle ragioni per cui sta aumentando ascoltare anche bene il problema è quello della ricevibilità
Allora abbandonate superato ormai credo in via strategica il discorso delle
Delle onde medie e ormai le versandosi il il più possibile sulla modulazione di frequenza per ragioni di di qualità tra l'altro
Si arriva adesso al problema la ricezione satellite
Digitale per ricevere il digitale attualmente occorrono parabola indicativamente due metri di diametro è una cosa gigantesca questo dà anche il senso che siamo un attimo alla preistoria di questa tecnologie
Con un apparecchio anche relativamente costoso di ricezione un impianto complessivo può andare dei cinque dieci milioni
Quindi sono dei come dire delle radio possono mettere la parabola per ricevere altre radio allora volto difende diffonderle in antenna
Però in questo momento sono in via sperimentale in Germania c'è il modello americano anche di ieri di ricevitori individuali
Del digitale del segnale digitale che in questo momento sono stimati sul costo di seicento dollari l'uno circa cioè indicativamente verso il milione
Però siamo proprio all'inizio di questa storia
In Germania fanno delle sperimentazioni per il tetto dalla macchina possano essere diventare parabola di ricezione digitale in modo a poterlo riceveremo nemmeno
Allora
Io ho l'impressione almeno anche dal tipo di esperienza per il pratica faceva il giorno che la radio dove viene conosciuta
Perché qui sta il punto c'è un sacco di gente che non sa che c'è
Nel senso che non realizza di poterla usare pensa che sia una roba che non si posa
La razzia per chissà chi c'è
Diventa progressivamente uno strumento come dire indispensabile come il telefono
E come è stato detto prima come diventerà il telefono individuale nei nei prossimi anni
Perché lo strumento che ti permette di rimanere in connessione reale con il resto del mondo
Collezione reale cioè non virtuale
Cioè non è l'interattività che viene prevista immaginate progettata per la televisione
E una interattività effettiva quale vi faccio solo due due piccoli esempi molto banali e molto anche locale Simone va c'è il gigantesco temporale a Milano dei non so quanti mesi fa dove tutto è fermo
Allora con la radio noi diciamo c'è il temporale che succede cari ascoltatori come abbiamo detto questa formula magica rivela cento telefonate di uno che dice sono ferma in viale Zara da quarantasei minuti non so cosa fare
Allora chiama un altro che trecento metri più avanti dice guarda che se invece di fare la fila Tula prima a destra ti infili ritrovi libero facciamo un'autrice guardate che la strada per come ho da tre minuti è riaperta perché era tutto allagato adesso si passa questo filo telefonico va avanti questo a due ragione fondamentale una ovvia pratica di una roba di servizio che tese l'altra
Come dire morale e psicologica e cioè il grande momento della sua di solitudine di ciascuno di noi
Nella folla della macchina isolata ma in questo un mondo così complicato nel proprio appartamento nel quartiere di per di periferia come si diceva prima nelle nuove centralità decentrate
Questo momento di solitudine in qualsiasi occasione si verifichi e normalmente non eccezionalmente rotto dall'uso della radio petto ascolti
Altro elemento che volevo segnalare e
E lo zapping radiofonico di fatto esiste
Perché qualsiasi vecchietta in casa sua muovendosi mette due radio accese
Ho tre radio a Cesa su tre cose diverse nelle diverse stanze passando dalla cucina bagno e camera da letto facendo i mestieri opera una uno zapping di fatto
E infine bruciata dovevo segnalare
Uno degli sviluppi io non credo molto personalmente alla differenza tra cioè allora lo grande problema de la differenza tra radio generalista
In radio specializzate ma credo che poi questa
Divergenza se c'è verrà superata dei fatti il digital signal Gil digitale è in grado di veicolare
Più
Canali come dire contemporaneamente
Io penso che il futuro sarà probabilmente che aumenterà molto la capacità di ricezione della radio in movimento ovunque
Ovunque tu ti trovi
E la possibilità di selezionare all'interno di una stessa radio
Una varietà di programmi cioè di farti fatto programmazione sempre potrà esserci un programma principale questo so dire generalista e poi però dentro la mia radio io voglio un programma di musica classica e lo troverò un programma di jazz offrono un programma di Rocca
E lo troverò perché più segnali saranno veicolo abili con lo stesso messaggio
Digitale
Io volevo dire ha solamente due due cosettine
Il picco intorno non avete parlato
E cioè a me pare che
Tutto il discorso della radio che è un discorso individuarne in pratica per persona
A andrà ad accentuarsi Manzi certamente con il discorso delle nuove tecnologie ma non ritengo personalmente tecnologie che di cui la radio potrà fruire
Il discorso è un po'ancora un po'più generale secondo me e cioè
Che cambia le culture effettivamente e che mai nessuno qui da nessuna parte vuole dire
Le otto strati alettoni informatiche secondo me
Che prima o poi produrranno
Il lavoro all'interno della propria abitazione
Per forza di cose secondo me porteranno a un maggiore ascolto no della radio in generale io non dico questo tipo di radio non sto facendo il discorso radio generalista lati oscuri Soravia clock eccetera non mi interessa in questo momento
Fare questo tipo di discorso dico che in generale la radio no
Sarà secondo me più ascoltata perché la gente sarà più individualizzata nel senso se noi dovessimo fare discorso ti massima diciamo se oggi ci sono e che lavorano
In uffici fatica eccetera così punto otto di milioni di persone fra dieci anni troveremo che lavorassero più individualizzato nella casa che metta mattiamo metà di queste no lavoreranno in casa questi saranno probabilmente non fruitori di radio di più durante la giornata e rispetto a quello che c'è capesante sposa di carattere culturale
Che viene cambiati e allora dopodiché devi vedere la radio no come un un mezzo anche dal punto di vista dell'informazione
Che andrà a formare opinione in maniera molto più capillare Piccolella che può fare secondo me la televisione
No
E credo che ci sia addirittura un discorso te dei sensi umani no oggi la televisione
Tende a riempire il senso della vista
No e ci toglie Lotito
Che sembrano delle filosofie un po'astratta eccetera così invece no alla televisione proprio le rovina diciamo no che ci viene
Proprio ci sono studi vere e proprie su queste robe qui è inutile che facciamo finta di nulla spesso anche gli intellettuali eccetera non ne parlo per un grossissimo timore
No di non essere abbastanza ascoltati in quanto fa allora toccare degli organi degli argomenti così difficili che sembrano così estremisti
Però secondo me questa piccola villetta no Fassi che non si dice mai la verità
No e quello che Cetti reale viene occultato
Invece il coltello che dovremmo fare secondo me specialmente quando ci sono i dibattiti eccetera mentiva di almeno in questo no cominciare a dire a essere un po'più coraggiosi sulla verità
Sulla radio sullo spazio-tempo eccetera e così avete già detto tutti nel senso che la radio la può scordare
In macchina la può scottare dove vuoi eccetera tutte queste cose ma
Attenzione che anche sulla televisione c'è un discorso di individualizzazione la televisione interattiva porterà no con le scosse individualizzazione e Giarda televisione nelle case adesso almeno da quello che mi risulta ci sono tre quattro cinque no televisori che praticamente nella famiglia
Dove ci sono più camere da letto eccetera così ognuno si vede un suo programma si fa il suo Zarate invece certo può anche coincidere che tutti vedono lo stesso programma no non abbiamo queste statistiche però questo questo può succedere
E Pierluigi diceva prima una cosa molto importante cioè il potere politico si è disinteressato per la radio quindi una radio
Ha avuto una sua possibilità divieti sviluppo anche se in casi nata come noi sappiamo che c'è che c'è in Italia però questi incassi un amento
Secondo me a dove si rivolgerà con le nuove tecnologie che Primo può non essere non esiste più no perché le nuove tecnologie lo risolvono praticamente il cassiere discorso delle frequenze eccetera digitalizzazione e così via
Ma la radio on un grosso impatto politico invece di suo no e secondo me quello che tutto anche il discorso della radio generalista eccetera è stata sempre bisogna guardarlo da questo punto di vista perché io non ho paura del futuro non cioè io proprio perché prima o poi le cose ognuno se ne accorge no
E rinascono diciamo delle nuove esigenze no perché nascono anche per le nuove forme diciamo di richiesta collettiva di cose di cui si ha esigenza io non non sottili quali no immediatamente però sicuramente queste cose che troppo e non credo che chiamata Nam verremo azzerati comunque penso che questo tipo di discorso sulla radio sull'individualizzazione eccetera così sia molto importante che la radio non è che bisogna avere il timore che non no
Che che possa essere sempre un accendere una Cenerentola io credo che sia destinata Rispetto notte a un nuovo tipo di società che si fa sbagliando ma quella società e sul lavoro il lavoro quando cambia cambia tutto cambiano a culture cambia l'arte
No storie questo ce lo dice
No quindi dobbiamo pensare anche alla radio da questo punto di vista
Grazie rapidamente che cosa ittiche cosa vuol dire ti Emc
Da una parte
E il le mi ero era un un veloce ragionamento cioè che cosa succederà alla radio quando l'RDS verrà sfruttato al in tutta la sua ventitré su potenzialità che cosa succederà all'aspetto interstiziale
Della rari nota che dovremo e
Anche guardarla radio non solo ascoltare
La sera TMC sta per Chafik massaggi sfociano
Dunque io premetto che per me è sempre molto difficile fare della futuro logici e proprio in arte che non mi riesce affatto in cui credo pochissimo poi fra l'altro mi stima che in questo momento si si corra molto il rischio di straparlare e quindi non saprei ma mi sembra comunque non non sopra valuterei la cosa proprio perché la radio si si caratterizza proprio tutto in un'altra direzione e quindi il contributo visivo uccel di parola scritta la vedo proprio come un servizio aggiuntivo eventualmente uno spazio per raccogliere altre risorse pubblicitarie per i soggetti commerciali
Per mandare messaggi comunicati pubblicitari per esempio legati a sponsorizzazioni di eventi cosa che naturalmente si facciano leggere non passino inosservate
Però non credo che possa cambiare nella sostanza il rapporto fra l'ascoltatore mezzo questo sta mentendo
E poi volevo visto che riprese microfono volevo fare un'osservazione sul discorso dell'invito validi individualizzazione
Io credo che sia già estremamente pronunciata l'individualizzazione nei consumi di mezzi
Anche di in media chiede
I più mass media come la televisione cioè che non siano it quattro cinque televisori ancora sono una percentuale abbastanza bassa la pasta già un secondo televisore per dividere la famiglia
Di routine cioè tutte le sere non se c'è un evento particolare e la tv come focolare domestico in immagine ormai superata che corrisponde alla realtà sempre di meno direi che la radio in questo senso a
Ha un suo momento di riedizione si prende la rivincita nel senso che
Nel boom della televisione era stata considerata una Cenerentola c'è trascurata nonostante non abbia mai perso di fatto ascolti se non minime erosione proprio della penetrazione dell'ascolto ma proprio la cosa
Abbastanza ridotta anzi molto ridotta
E adesso e mentre invece era di fatto il mezzo che annunciava il futuro dei consumi culturali di medi media
Il futuro dell'invito e dell'individualizzazione dell'estrema segmentazione adesso si trova il vantaggio infatti poi se la vogliamo vedere così strano in vantaggio
Addirittura rispetto alla tv perché quando alla tv ci sarà la la tv non diventerà attivi onde amante ci sarà anche la Titina Andamane
Ti vi Andom Anzera
Di fatto l'attualizzazione su un canale video materiali video di un rapporto di scelte di preferenza che la radio conosce ormai
Da almeno quarant'anni se vogliamo considerare l'inizio negli anni cinquanta con la segmentazione radiofonica americana
Ho altre questioni
Noi non possiamo
Se il Consiglio va appunto a questo bel duecento duecento Esopo anniversario della radio
Io aspettiamo quindi due mila novantacinque dove credo
Ma perché
E allora saranno in parecchi
Sì
Va bene allora grazie per essere venuti
A presto