Presentazione della giornata nazionale di solidarieta' con la Bosnia che si terra' il 26 luglio 1995 la giornata e stata voluta da un ampio arco di forze politiche (PDS, PPI, Patto dei Democratici, Lega Nord, SVP, Union Valdotaine Cristiano Sociali, La Rete, Verdi, Forza Italia Partito Radicale Laburisti, Comunisti Unitari, CGIL, CISL, UIL e le forze del volontariato e dell'associazionismo)
L'invito a partecipare a questa conferenza stampa
Oggetto la conferenza stampa come sapete illustrare
Le modalità e le ragioni bella giornata di solidarietà come la Bosnia
Che è stata promossa
Da un vasto arco di forze politiche e sindacali dell'associazionismo del volontariato per mercoledì ventisei luglio
è stato distribuito credo se l'abbiate a chi non ce l'ha comunque può ritirarlo l'appello per che fu sottoscritto dieci giorni fa
Da questo ampio ventaglio di forze politiche
Che per quello che riguarda le forze politiche parlamentari andava da dai Comunisti unitari fino a Forza Italia passando naturalmente per Verdi PDS Rete Cristiano sociali socialisti laburisti Partito Popolare lega nord
Quindi con uno schieramento politico molto largo
Come la soap la la adesione al sostegno di CGIL CISL e UIL e di un ampio numero di organizzazioni del volontariato della solidarietà internazionale rispetto al nucleo iniziale del comitato promotore via via in questi giorni sono giunti moltissime adesioni da enti locali associazioni movimenti
Istanze di base di varia natura
Segnalo tra diciamo le organizzazioni che hanno aderito successivamente alla promozione dell'appello i Beati costruttori di pace come sapete sono una organizzazione che da tempo lavora sulla Jugoslavia
E già il fatto che si sia determinata una piattaforma una una con una convergenza latte così ampio è un fatto significativo
Al centro della piattaforma su cui che e che contenuto nell'appello su cui quelle forze politiche sindacali e di movimento hanno trovato un'intesa
Alcuni punti fondamentali evidentemente noi consideriamo che la priorità assoluta è cercare di fermare la guerra perché siamo convinti che bisogna ricercare una soluzione negoziale
Riaprire uno spazio ad una trattativa che consenta alle parti in causa di sedersi attorno a un tavolo e di trovare un un accordo anche con il sostegno internazionale che consenta a ciascun a ciascun ciascuno stato ciascuna comunità etnica religiosa di veder riconosciuti i propri diritti
Fermare la guerra e diciamo riaprire uno spiraglio negoziale
Significa per noi evidentemente esprimere in modo netto una condanna nei confronti dell'offensiva contro l'enclave musulmane che i serbo bosniaci hanno scatenato in queste settimane ed esprimere solidarietà alle centinaia di migliaia di persone che sono vittime di questa
Offensiva di questa ennesima diciamo
Dimostrazione di violenza e di arbitrio
Riteniamo che
La priorità sia naturalmente fermare questa offensiva perché fermarla significa riaprire la possibilità di un negoziato e per questo noi pensiamo che
La misura fondamentale insieme ad altre che la comunità internazionale venuta assumendo la misura fondamentale che va assunta è un netto rafforzamento dei caschi blu
E della presenza dell'ONU perché soltanto un netto rafforzamento dei caschi blu può mettere in campo una forza dissuasiva
Nei confronti dei serbo bosniaci che li induca a desistere dal continuare l'offensiva e in questo senso
Quindi nel momento in cui quell'offensiva venisse bloccata sì determina una condizione diversa per riaprire un negoziato
Siamo perciò contraria a qualsiasi evacuazione o riduzione dei caschi blu siamo per un modo netto rafforzamento siamo perché siano messi in condizione di applicare pienamente il mandato
Che essi hanno e che peraltro dal punto di vista giuridico formale definito dalla risoluzione ottocentotrentasei del gennaio novantatré che da ai caschi blu ampio mandato di utilizzare ogni mezzo per contro chi ne ostacoli l'attività in impedisca il mandato di pace
Al tempo stesso pensiamo che in queste ore accanto a tutte le iniziative internazionale volte affermare la guerre a dissuadere i serbo bolognese dal continuare
Sia necessario anche il rilancio di un'iniziativa politico-diplomatica che consenta
Mentre si mette in campo tutta la deterrenza possibile per bloccare la guerra di immediatamente a rilanciare
Una allora Offerta è una proposta di negoziato che diciamo consente alle parti di
Trattare
Questa nostra diciamo questa impostazione politica che quindi assume diciamo assume come elemento prioritario fermare la guerra e rafforzare le Nazioni Unite la loro presenza
Intrecciare l'attività di deterrenza nei confronti dei serbo bosniaci con il rilancio di una iniziativa diplomatica che riapre uno spiraglio al negoziato per noi essere strettamente intrecciata ha una forte iniziativa di solidarietà concreta nei confronti
Delle popolazioni che dei profughi
E da questo punto di vista noi pensiamo che ci debba essere ci possa e ci debba essere un salto di qualità da parte della governo italiano in questa direzione l'Italia tra i Paesi questo lo sottolineo perché non sempre i giornali hanno dato l'adeguato spazio questo l'Italia è
Probabilmente in Europa uno dei paesi Baicu dai quali è partito il più alto flusso di
Aiuti concreti e di solidarietà soprattutto per merito del sistema degli enti locali dell'associazionismo laico il cattolico del volontariato e del movimento per la pace
Su non si contano l'elmetto e centinaia e centinaia di iniziative di solidarietà che in questi anni sono state prese da enti locali e dall'associazionismo non sempre a questa
Diffusa e capillare rete di solidarietà e corrisposto dal punto di vista degli strumenti finanziari e gli strumenti operativi e della determinazione un'altrettanta tempestività e iniziativa da parte governativa
Noi pensiamo che sia necessario su questo piano un salto di qualità valutiamo positivamente il fatto che il ministro Agnelli a Londra
Sabbia sia caratterizzato nel voler sottolineare la necessità di un rafforzamento di tutte le iniziative di
Sostegno alle popolazioni profughi chiediamo che in coerenza con la dichiarazione che a Londra il ministro ha fatto seguano immediatamente cui in Italia passi operativi la predisposizione di tutti gli strumenti legislativi e finanziari che consentano
A questa solidarietà di manifestarsi e riprodursi
Su questi obiettivi si è convenuto di
Andare a una giornata di solidarietà con la Bosnia che si terrà mercoledì
Lanciando un appello non solo le forze che hanno sottoscritto diciamo i referenti locali delle forze che hanno sottoscritto l'appello ma in generale cittadini italiani perché
Facessero sentire la propria voce il proprio impegno per la pace
Mi pare questo appello possiamo dire oggi sia stato ampiamente raccolto al comitato promotore risultano ah questo momento più di duecento manifesta è un in tutte le principali città italiane ma gran parte le avete in una nota che vi state distribuite che per una giornata sabato stamattina quando se ulteriormente arricchito
Tutti i principali capoluoghi di regione di provincia vedranno manifestazioni e
Iniziative in varie forme di meeting fiaccolate livelli e di concerti di manifestazioni politiche a seconda delle situazioni
Credo che sia una fatto politicamente rilevante che mercoledì milioni di italiani diciamo scendano nelle strade per far sentire la loro domanda di capace la cosa importante che io credo sia vada sottolineata e poi mi fermo
E che in tutte le città italiane la indizione delle manifestazioni si è accompagnata alla indizione di concrete atti di solidarietà
Lo sottolineo perché è importante perché non ci sta ci limitiamo a manifestare diciamo politicamente Marco abbiamo accompagnato ovunque
Alla manifestazione politica anche iniziative da raccolta di fondi raccolta di medicinali e raccolto di generi di prima necessità ha gemellaggi tra comuni italiani e comuni della Bosnia
Diciamo una rete di atti concreti di solidarietà che appunto dia sostanza concreta
Al nostro voler essere vicini a chi soffre oggi in Bosnia e da sostanza concreta anche alle parole d'ordine politiche che abbiamo messo al centro della manifestazione
Io qui mi fermo
Ma c'è nella parola
Sergio Ferretti vuol dire corruzione
Possiamo forse tratto trattiamo le domande cui travette schieramento di alcuni tra gli gli esponenti più significativi delle forze politiche che hanno alcune delle forze politiche del volontariato che hanno promosso una manifestazione quindi possiamo credo
Grazie
Santoni voluta
Appunto abbiamo consolidato
Salto di qualità si riferisce a il mio il mio riferimento alla esplicitamente riferito all'attività umanitaria
Cioè noi pensiamo a a Londra il ministro Agnelli si è
Caratterizzato per aver per porre con molta forza il problema di accompagnare a tutte le iniziativa diplomatica politica militare di cui si stava discutendo anche un salto in avanti nell'azione di sostegno alle popolazioni profughi e noi costiamo questo positivo
Riteniamo che a questa dichiarazione devono conseguire però allora subito qui in Italia dei fatti i fatti significa che è necessario predisporre sia una più alto
Livello di flussi finanziari dedicati a questa attività
Necessario mettere in campo un salto in avanti dal punto di vista operativo come sapete oggi c'è un tavolo
Che riunisce tutte le associazioni di volontariato e di solidarietà che è un tavolo di coordinamento ne chiediamo questo tavolo di coordinamento possa disporre di strutture operative che rappresenti no come dire appunto una uno strumento di maggiore efficacia e di maggiore tempestività nell'organizzazione degli aiuti
Riteniamo un salto di qualità dal punto di vista proprio della predisposizione di strutture operative diciamo portare aiuti umanitari significa come dire concretamente poter disporre di strutture di trasporto di comunicazione di stoccaggio e tutta una serie di cose quelle sua moglie entra nel dettaglio più di tanto che però vanno predisposto cioè
Se significa mettere in campo per esempio un'attività
Organizzata il nome non è non è piccola cosa di ospitalità per quello che riguarda i bambini per quello che riguarda malati gravi che non possono essere curati negli ospedali della Bosnia per quale guarda anziani che non sono in condizioni di vivere in quel in quel in quella situazione
Qualche giorno fa la Commissione speciale per l'infanzia della Camera dei deputati ha approvato all'unanimità una risoluzione che impegna il governo a predisporre un piano specifico per diciamo una ospitalità su vasta scala dei bambini in questi mesi i bambini bosniaci in questi mesi in Italia ciò questo il salto di qualità quindi un salto di qualità nella predisposizione degli strumenti finanziare operativi
E anche legislativi necessari
Farlo
Perché risposta politica
La signora innanzitutto voglio dire forse è bene iniziare con una valutazione che e quella che ho avuto modo di fare come vicepresidente del Partito del socialismo europeo in una conferenza stampa
A Bruxelles cioè noi siamo indubbiamente arrivati una situazione estremamente grave siamo in ritardo
E per dirla diciamo con due frasi sicuramente polemiche come è mio costume Maspero chiave questo è dovuto da un lato al ritardo
Di un pacifismo tendenzialmente esclusivamente antimperialista e che
Naturalmente per una certa fase ha frenato oggi vedo con grande interesse che questa impostazione viene superata e dall'altra dobbiamo dircelo anche con estrema chiarezza una sentenza delle maggiori potenze occidentali ad avere un interventismo fondamentalmente petrolifero e cioè quando si tratta degli interessi del petrolio della posizioni sul scacchiere internazionale evidentemente si interviene con la maggiore efficacia che quando si tratta di difendere la vita di donne e di bambini di persone inermi di mussulmani nella porre dell'Europa
Dico questo perché siccome a le nostre richieste intervento più rapide immediato ormai ci si risponde non c'è niente da fare certo dobbiamo dire che c'è stata una sconfitta
Dell'ONU
Alla base di questa sconfitta dell'ONU che ancora non si è creato quel necessario spirito unitario di intervento attorno all'ONU che può affrontare con efficacia
Al di là degli interessi di questo o quel Paese problemi gravissimi umanitari come queste quindi non c'è dubbio che la situazione più difficile di prima però non è una situazione irrimediabile
Perché innanzitutto ci sono tutte le condizioni
Umani né civili di diritto perché si possa intervenire con la forza
D'altro canto quando si mettono soltanto settecento uomini né alcuni casi sono tantissimi in alto il delitto la settantotto
Per difendere delle per per fare un'opera di interposizione dopo avere disarmato i musulmani
Ed è chiaro che non ci si poteva che aspettare quello che è avvenuto
Quindi la scelta fondamentale da fare era e per quel tanto che si può ancora fare deve essere quella di aumentare una potenza di interdizione estremamente forte formidabile per presenza
Armata dei caschi blu con il diritto di usare di apposite articoli Nazioni Unite che sono chiaramente di a disposizione di opere d'intervento in caso in cui diritti
Civili genocidio ci siamo di fronte a tutti i casi sono meno una serie di articoli per cui si può intervenire diciamo e quindi rendere possibile questa
Questa situazione di rimonta che però come diceva Fassino deve essere immediatamente accompagnata da una forte offensiva diplomatica ce ne dovremo avere una concentrazione forte di volontà attorno alle zone in cui è possibile immediatamente alzare il muretto diciamo dalla presenza delle forze in campo dando l'onere in ulteriore attacco delle forze internazionali ai serbi e poi intervenire
Di fronte a un ulteriore fatto come estrema efficacia prima di tutto perché la presenza di sua Siva di forze ben più potenti intanto sono già un fatto intervento e poi perché viene da sé
Che questo può essere fatto e quindi operare contemporaneamente per aprire il fronte della trattativa il fronte l'attrattiva non si apre se e chiaro i serbi non vedo nocche allo sdegno internazionale segue questo presenza forte
Anche con diciamo elementi emblematici qui arriva punta la sua domanda non credo che ne possiamo pensare a una vittoria né tutta diplomatica né tutta militare
Però se il problema è di far comprendere ai serbi che incominciano a perdere a a che che la loro tattica quella che stanno seguendo anche per loro
Costa vite umane cose diciamo è un pericolo e quindi devono incominciare a a ragionare in altri termini quindi questa combinazione di presenza armata forte e di trattativa è l'unica che allo stato attuale si può mettere in campo già che ho la parola voglio dire
Che c'è un problema dell'Olmo
Ma c'è un problema anche direi che questi sonore gravi per ciò che riguarda il futuro dell'Europa
Cioè a Sarajevo si Fawzi visto all'Europa
Perché se passa il modello della purificazione razziale tutto l'impianto democratico Luria etnico dell'Europa salta
E da questo punto di vista io mi sono permesso di richiamare ha una presenza più forte e unitaria delle forze intanto socialiste europee ma di tutte le forze democratiche per un intervento una presenza
Europea molto forte sono molto d'accordo colonna una bella espressione che usata recentemente De Giovanni
Il quale ha detto questo il momento in cui l'Europa deve farsi potenza cioè per incominciare a esistere con la sua politica estera una sua politica della sicurezza una concertazione
Molto forte delle
Diciamo dell'intervento sul campo quindi io vedo due gambe quella dell'Egira generale delle del della
Del del dell'ONU
Nella quale però vedrei come europeista estremamente curioso che sotto queste entità né ci fosse una preminenza ma non per motivi dell'altri pezzi è chiara
Poi concreta degli Stati Uniti è non una preminenza operativa
Politica dell'Europa perché una grande processo di confederazione verso la direzione degli Stati Uniti d'Europa viene anche di fronte a prove storiche come questa e quindi vorrei sottolineare molto anche questo carattere europeista che deve assumere la nostra presenza in questa zona
è un
Migliorare
Grazie presidente
Io credo che vada ricordato qualche diciamo qualche dato
La guerra l'aggressione dell'arresto federale jugoslava alla Slovenia è avvenuto il ventisei di giugno del mille novecentonovantuno
Tutte quante le associazioni pacifiste e di volontariato ci sono immediatamente mobilitate il trenta di giugno del mille novecentonovantuno è stata la prima grande manifestazione unitaria in piazza Trieste
Un mese e mezzo dopo
è partita esattamente il venticinque di nel settembre mille novecentonovantuno dapprima carovana destinata a Sarajevo passando per le zone di guerra
Carovana alla quale hanno partecipato circa mille persone
Di vario orientamento politico accetta abbiamo avuto in quella in quell'occasione anche diciamo una bella lettera di Occhetto
Diciamo togli urtato anche nel cibo nella mobilità quindi non mi pare che noi non anche noi abbiamo avuto nessuna incertezza
Le cose che oggi si dicono in questo documento sono contenute nei documenti negli appelli che abbiamo fatto fin da allora nella per esempio abbiamo detto fin dall'inizio che eravamo a favore di una
Forte presenza dell'ONU
Beh abbiamo indicato ai me
Azzeccando una previsione che comunque non era sulla nostra era di molti Esperti internazionali e via discorrendo
Abbiamo chiesto fin dall'inizio una dislocazione di forze ONU non solo per quanto riguardava il conflitto che allora c'era tra Croazia
Serbia ma anche in Bosnia Erzegovina e quindi noi dal punto di vista diciamo delle posizioni dell'impegno abbiamo fatto quello che abbiamo potuto in questo mi sembra che imperialismo antimperialismo cioè Zecchino poco come più autorevolmente prima è stato detto al punto di vista dell'azzeccare
Abbiamo lavorato con decine di migliaia di persone che hanno lavorato in blocco in questi anni
Ci sono stati dei morti e
Non solo del pacifismo italiano ma anche del pacifismo internazionale delle associazioni umanitarie
Questo è quello che abbiamo diciamo fatto quindi noi salutiamo con grande con grande favore il fatto che oggi dopo tanta fatica fatto da tanta gente settanta cento
Partiti enti locali
Associazioni movimenti e via discorrendo si giunga finalmente a una giornata nazionale di solidarietà di mobilitazione che è stata invocata molto spesso in passato
Oggi lo schieramento molto ampio
è importante che le popolazioni civili vengono difese è importante che la difesa zone protette
Io più a proposito dell'impegno italiano aggiungerei un piccolo atto diciamo simbolico ma anche concreto
La ripresa del ponte aereo italiano
Per forza pagava italiane
E che è stato diciamo annunciato non ho capito bene quando comincerà
Io penso che debba cominciare subito
Perché è vero che portare gli aiuti a Sarajevo con le forme con le forze aeree italiane e comporta dei rischi tanto è vero che sono morti degli aviatori
Proprio in questa in questa missione di pace
è anche vero che disgraziatamente il carico di caduti ONU in queste in questi anni è stato molto alto
Io infatti segnalo questo fatto che
Giustamente si mettono in rilievo i limiti e le contraddizioni anche pesanti anche brutte
Per la presenza dell'ONU diciamo nella territori dalla ex Jugoslavia
Va anche considerato il fatto però nell'altra parte della bilancia che ci sono state decine decine di morti dei contingenti multinazionali
E che intere zone
Protette ma la stessa Sarajevo se vivono giorno per giorno vivono anche grazie soprattutto grazie
All'impegno dell'ONU e dell'UNPROFOR ripeto con tutte le contraddizioni del caso io non sono un funzionario dell'ONU non non ho a che fare diciamo con la burocrazia ONU né con altro
Ho potuto testimoniare come molti di noi qui dentro che hanno partecipato in a convogli umanitari iniziative umanitarie abbiamo potuto anche testimoniare però quanta dedizione quanto sacrificio c'è e quanto rischio della vita
C'è nel lavoro quotidiano di molti di questi che che lavorano nell'associazioni dal legate diciamo diciamo allora quindi io credo che bisogna dare un'interpretazione diverso a mio parere
Rispetto a polemiche del passato
Un conto è lo scontro che c'è stato i tempi della guerra del Golfo
Un conto è il lavoro che è stato fatto per quanto riguarda la ex-Jugoslavia noi abbiamo avuto abbiamo avuto una lavoro unitario molto significativo
Abbiamo lavorato insieme a tante forze per sostenere le forze di pace
Nella ex-Jugoslavia che sono in tutti i territori della ex Jugoslavia
Io penso che tu è stato che è stata fatta una opera di brutalizzata sia una dell'opinione pubblica delle opinioni pubbliche chiamatele come volete
Perché sono state trascinate per i capelli
Io penso che la stragrande parte delle responsabilità
Risiede nella leadership della Serbia
E nella leadership impegni in questi ultimi anni
Serbo bosniaca della Bosnia Erzegovina
Penso che l'impegno per salvaguardare i diritti umani va fatta a trecentosessanta gradi
In tutti i territori dove queste minacciato compreso dibatta democratiche per esempio libertà d'informazione
Perché la libertà di informazione è
Violata in molti modi
Aperti con subdoli
E tutte le espressioni della società civile
Che si oppongono alla guerra
Poche propongono alternative
Non trovano spazio devo dire devo dire chiudo subito questa mia diciamo risposta che
Dato che appunto preso la parola o anche di aggiunto qualcosa dispiace soffro troppo lungo
Che bisogna fare di più anche in questa direzione tenere aperte le prospettive di pace significa lavorare per la riconciliazione anche se oggi questa cosa può sembrare un po'pazza
Questa è la strategia tra cittadini
Perché la volontà di parlassi c'è ed è molto forte
Noè come associazione abbiamo ospitato
A Perugia
Un mese fa
Esponenti
Della parte del Parlamento di Pale che vuole la pace l'asset l'accesso e la cessazione dello scontro e
Ambienti del parlamento di Sarajevo che sono anch'essi per la se CES azione delle ostilità e per l'implementazione del piano di pace il Gruppo di contatto
Abbiamo potuto testimoniare quanta voglia c'è quanta volontà cioè di aprire una prospettiva nuova rispetto a questo impazzimento
Maniacale e criminogeno
Ovviamente in questo momento
Siamo tutti drammaticamente coinvolti da questa storia specialmente anche i nostri volontari che sono lì in loco
E che testimoniano di cose semplicemente raccapriccianti che stanno avvenendo insieme però anche una grande volontà di Faria tenere aperta qualche prospettiva per il credibile per un processo di pace degno di questo nome
Noi abbiamo condannato tutte le volte che ci sono stati violazione di diritti umani per non parlare della pulizia etnica e abbiamo denunciato fin dal primo momento ovviamente continuiamo a farlo
In questi giorni in cui sono evidenti le nefandezze realizzate dalle truppe di del generale Mladić
Certamente in accordo con il Parlamento cosiddetto Parlamento di Pale il presidente caraibici siamo ancora di più sdegnati
E su questo ci muoviamo tutte le altre categorie mi sembrano che siano categorie in queste in questi anni totalmente obsoleto
Sono dell'associazione per la pace una piccola integrazione non la farò lunga
è anche un invito cioè io credo che sarebbe
Molto succulento per i nostri amici giornalisti che nel momento in cui stiamo lanciando una mobilitazione unitaria poté scrivere titolare su una polemica fra le forze politiche i pacifisti magari sull'uso di una parola
Penso che la gravità e la tragicità della situazione in questo momento dovrebbe invitare tutti noi ma inviterei anche chi scrive accettare di attenerci a questa sostanza
E non fare diciamo i soliti giochetti non me la voglio prendere con tutti i giornali però insomma vi inviterei gli ha a come dire ad Abbado ad un'assunzione di responsabilità di tutti noi
Io credo che il problema che denunciava Occhetto
Forse un problema che va un po'esteso rispetto a a è un problema che riguarda più la nostra opinione pubblica che non le organizzazioni pacifiste è un problema di sensibilità di un'opinione pubblica che per molto tempo ha cercato la risposta semplice a questo conflitto
Per alcuni la risposta semplice poteva essere
Il riportarlo dentro gli schemi dell'antimperialismo per altri poteva essere riportarlo dentro gli schermi del dei comunisti cattivi per quanto tempo si è voluta fare un'anomala contare una sorta di continuità Diretta fra il regime comunista
E il e le posizioni della Serbia oppure nella addirittura ritorno
Raccontando i popoli balcanici come popoli selvaggi e così via c'è una parte di opinione pubblica che nel momento in cui non ha trovato lo schema semplicistico in cui incasellare questo conflitto ha faticato a mobilitarsi queste il problema che noi abbiamo avuto di fronte come pacifisti è un problema che credo abbiano avuto di fronte anche partiti anche sindacati in questi anni enti e ce lo dobbiamo dire con con con grande sincerità
Perché quelli di noi poi poiché chi sta dietro a questo tavolo sono persone che questo impegno ce l'hanno avuto non dobbiamo Mend tipici sul fatto che c'è una parte dell'opinione pubblica che si è mobilitata in passato più facilmente su altre cause e con più difficoltà siamo
Io cercherò di non essere lunga però mi è più semplice
E con più difficoltà si è mobilitata di fronte a una situazione complessa per quel che riguarda le organizzazioni pacifiste le associazioni firmatarie di quest'appello e promotrici come ricordava Tom Benettollo
Delle di tutte le iniziative di questi anni sia di piazza Mazzini ma sia di altro genere
è vero che di fronte a questa complessità si è scelto piuttosto che il corteo la protesta in piazza la scelta della presenza sul campo attraversa una presenza di solidarietà materiale di volontariato ma anche di iniziativa politica che favorisse il dialogo e la riconciliazione
E soprattutto che desse sostegno a quelle forze politiche a quelle forze culturali a quelle comunità multietniche che resistevano alla logica del nazionalismo e della pulizia etnica quindi Attraverso se andiamo a guardare non c'ho tempo qui per raccontarle ma il novanta per cento delle iniziative di solidarietà di volontariato hanno questa caratteristica che naturalmente a chi ha bisogno non si può andare a portare solo parole e quindi per prima cosa e non ce ne vergogniamo affatto rispetto a chi dice che siamo anime belle ci piace molto diverse anime belle di fronte a chi ha bisogno per prima cosa ci siamo posti il problema che quando ci si va ci si va cercando di rispondere bisogno ognuno secondo le proprie capacità però si è cercato di farlo con intelligenza politica e cioè intervenendo Sempre a sostegno delle forze che si opponevano nazionalismo cercando di aiutare materialmente le comunità in cui continuavano a convivere le diverse etnie cercando di favorire Toma citato alcune iniziative non le voglio raccontare tutte tutte le iniziative che potevano favorire il dialogo e anche indebolire dall'interno le leadership nazionaliste
Cosa particolarmente difficile per quel che riguarda lo schieramento serbo bosniaco abbiamo tentato anche su quel terreno abbiamo dei fragile agganci ma tentiamo di lavorare di lavorare su questo questo con una posizione politica che anch'essa anche sul nodo militare ha cercato di misurarsi su quella complessità e pertanto di non dire serve solamente le armi o serve solamente andare disarmati purché non si spari
Ma cercando di capire nonché cosa corrispondeva ciascun per ciascuno di noi alle nostre ideologie ma che cosa poteva essere gli efficace che la posizione che portiamo per fortuna molto unitariamente con questa manifestazione anni sembra questa scelta cioè di cercare l'efficacia e non una scelta e non una scelta ideologica non ha scelta aprioristica per noi e su questo non parlo solo come associazione ma come tutti i promotori della manifestazione per noi questa efficacia cioè in primo luogo rafforzando la presenza dello su un terreno non si tratta quindi di evocare le armi perché bisogna punire ma di capire quale presenza armata e più efficace
E e quindi di chiedere anche al governo italiano che si adoperi perché perché la rafforzi questo secondo noi lo diceva benissimo Fassino non ho voglio ripetere
Può funzionare se non si pensa che quello strumento da solo sarà risolutivo di tutto per cui oggi si vive invoca guerra guerra e questo sarà risolutivo no non sarà risolutivo la deterrenza militare
Può essere risolutiva se avviene non con un raid simbolico che poi la lascia le cose come stanno ma con una presenza più forte delle Nazioni Unite sul terreno difendendo davvero le zone che se si dice protette vanno protette e contemporaneamente però non dopo ma contemporaneamente con l'iniziativa politica diplomatica e umanitaria perché se si lascia che la strage Wanda compiuta
Anche sul piano umanitario
A questo punto poi non non non ci sarà più che pace da fare perché perché tutto sarà distrutto da questo punto di vista né pensiamo che con questo concludo che il patrimonio di intervento politico umanitario sul campo e quindi Italia
Delle organizzazioni pacifiste e di volontariato i nomi si sono molto mischiati perché si sono mischiati i nostri ruoli è un patrimonio politico prezioso è assolutamente non ideologico poiché dove tutti noi dovremmo insieme senza fare polemiche perché davvero non abbiamo bisogno capire perché c'è stata questa fatica
Di misurarsi di tutti di misurarsi con la comprensione e e l'acqua e e il e i nodi concettuali di questo conflitto e come riusciamo a continuare la nostra azione verso l'opinione pubblica
Non solamente con una fiammata di questi giorni ma come riusciremo nei prossimi mesi a tutti quelli che in questi giorni si sono emozionati a continuare a chiedergli un impegno fattivo e costruttivo anche quando purtroppo lo sappiamo la Bosnia il primo pace non ci sarà più
E
Ma
Qua
No
Ma guardi sulla prima questo intanto io voglio sottolineare una cosa ci sono state
Verso interventi ampi che hanno dato il conto dell'attività del movimento per la pace movimento del volontariato io sottolineo che la manifestazione delle manifestazioni che
Saranno promosse mercoledì in tutta Italia sono manifestazioni di uno scudo di uno schieramento politico sindacale sociale più largo ancora credo che sia una cosa da sottolineare cioè la piattaforma che voi avete nelle mani e che indica dei punti politici precisi processo risponde alla questione che lei ha posto non è soltanto la piattaforma di di movimenti di pace e di solidarietà ma sottolinea il fatto che le principali forze politiche italiane
Forze politiche poi su tutti gli altri temi da politica interna hanno posizioni le più diverse come è giusto che sia la pace è un bene prioritario che non può essere come dire letto con le categorie del del della maggioranza o dell'opposizione di un singolo Paese quindi c'è uno schieramento larghissimo di forze politiche
PDS Partito popolare lega Nord Forza Italia tutte le forze di centro sinistra
I tre sindacati l'associazionismo lo sottolineo perché citata per la prima volta di come dire su una conflitto così complesso come quello della Jugoslavia di uno schieramento così largo ripeto tra l'altro su una piattaforma non genericamente contro la guerra ma contro la guerra per noi si esprime in una piattaforma politica che è quella che avente le due questioni che lei mi ha posto ma nella piattaforma non indichiamo con chiarezza
Il problema di
Un'applicazione rigorosa e coerente dell'embargo delle sanzioni
Perché in questi anni uno degli elementi di debolezza della comunità internazionale è stato esattamente il fatto che sanzioni che sono state decise non sono poi state applicate spesso dagli stessi governi che l'hanno deciso
Non è un mistero per nessuno l'atteggiamento elusivo per esempio che un Paese come la Grecia a nei confronti dell'applicazione no delle sanzioni nei confronti di Belgrado per fare un esempio
Ma c'è quindi oppure c'è un problema più complesso ancora cioè sì sono stato se si si sono decise sanzioni si è chiesto tutti i paesi di applicarle non ci si è posto il problema che noi indichiamo una nostra piattaforma di sostenere l'economia dei Paesi confinanti
Perché è troppo semplice chiede la Bulgaria o macedonia di applicare le sanzioni non porsi il problema delle conseguenze negative che sulle economie di quei Paesi
Si stanno producendo per cui se non c'è sono degli aiuti va a finire quei Paesi non applicheranno le sanzioni perché stanno pagando un prezzo loro stesse sanzioni finisco per se applicata a loro oltre che ad altri e quindi siamo per un'applicazione rigorosa delle sanzioni e dell'embargo
Le dell'embargo e siamo e chiediamo che la comunità internazionale lo faccia lei dice l'Italia delle ha le carte in regola se devo stare una serie di rapporti e di relazioni di istituzioni internazionali a partire da un rapporto delle Nazioni Unite
Di qualche mese fa
Mi pare che le carte non siano posto neanche per il nostro Paese e cioè che anche l'Italia abbia del diciamo avuto un atteggiamento non senta rigoroso ma mi pare che il problema che non si adesso dipende se con questo o quel Paese ma chiedere a tutti i Paesi in primo luogo quella unione europea
Di essere assolutamente fermi nell'applicare l'embargo le sanzioni Erice e ripeto e prevedere misure di aiuto di compensazione ai Paesi confinanti perché solo così si rende efficace l'imbarco sulla questione dell'ONU
Noi insistiamo sul rafforzamento netto dell'ONU per due ragioni
Il primo è
Perché la dissuasione
A una delle sue modalità anche nella quantità di forze che tu schiera
Perfino altre misure sul terreno militare che sono state assunte in queste ore
Richiedono una maggiore presenza di caschi blu mi riferisco ai raid aerei per esempio
Se si vuole evitare che siano catturati tredici caschi blu in un posto quattordici in un altro e quindi c'è un altro diventino scudi umani e forse mettere molti più caschi blu impedisce che siano sequestrati utilizzati come castrum come casa come scudi umani
No finché sono pochi è semplicissimo sequestrarle incatenati a un palo e farli diventare scudi ma la forza d'intervento rapida che i francesi hanno schierato stanno schierando dopo l'agguato in cui sono morti ci sono stati dei feriti a un senso in quanto sia un intervento a copertura e a tutela di caschi blu che però vanno rafforzati
Abbiamo avuto l'episodio di Zepa dove tutti sappiamo jazzistici Search erano settantanove caschi blu a difendere con la città ma Goražde e tutti dicono non va assolutamente ceduta del rigore sta in questo momento a duecentottantadue caschi blu difenderla dubito che duecentottantadue caschi blu sia una cifra che di sua del generale Mladić dall'attacca cui il problema del rafforzamento dei caschi blu si impone a tutti i punti di vista sia come
Dimensione Bissuola si va detto può mettere in campo sia perché anche le altre misure
Che la comunità internazionale ha assunto per diciamo intimare il serbo Bosnia di fermarsi assumono significato e hanno un valore in quanto siano connesse alla presenza dei caschi blu se no rischiano di non essere etica
Quanto poi al problema se l'Italia debba o non debba inviare
Lei sa che la si torna diciamo questo problema è delicato da da due punti di vista c'è una regola generale
Che in genere le Nazioni Unite applicano di non impegnare uomini di paesi che sono confinanti e teatri di guerra
Ma io credo che questa sarebbe una cosa facilmente come dire superabile data la drammaticità della situazione il punto vero delicato sta nel fatto che l'Italia che la Germania sono stati Paesi occupanti dell'ex Jugoslavia con tutti i problemi che questo può comportare
Io rispondo
Credo che si possa dire questo l'Italia Deva debba manifestare la disponibilità a inviare uomini nei contingenti di Caschi blu poi sia al segretario generale delle Nazioni Unite siano anche gli altri Paesi a valutare l'opportunità l'utilità cioè se la presenza italiana odi o tedesca Cream complica le cose perché c'è un retaggio della storia non è solo un problema dell'Italia dal romanzo al problema della comunità internazionale in primo luogo del segretario generale dello quindi credo che sia un problema che vada affrontato così
Se si chiede un rafforzamento dei caschi blu tutti i Paesi devono essere pronti a fare la propria parte poi per alcuni Paesi si può porre un problema di concreta compatibilità non deve diventare un alibi per dire allora non ci abbia essere devono essere nazioni unite a valutare se quello sta quella una condizione ostativa comunque oppure se si può superare suo Secchia
No mi pare questo serve
Diciamo N non è solo è evidente che non non può decidere le la presenza questo male sopra l'Italia la presenza di caschi blu in un teatro
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