"La settimana economica"

La settimana trascorsa dal punto di vista dell'economia si è incentrata su tre argomenti principali
Il primo riguarda un articolo sul Corriere della Sera di Mario Monti sulla regola che mai
Nella nostra economia la seconda sui dati dell'Istat sui prezzi al consumo Laterza il secondo anniversario dell'accordo del ventitré di luglio del mille novecento novantatré esempi esaminiamo i tre fatti nella settimana appena trascorsa il bell'articolo di Mario Monti che ricordiamo commissario italiana unione europea ci dice sostanzialmente che nella ricerca delle regole ricerca che si sta facendo in questi in queste settimane ne manca una cioè l'impegno a non far più debiti o se si vogliono fare ancora debiti
Di finanziarli direttamente com'
L'imposizione fiscale incrementale cosa vuol dire questa proposta provocatoria della professor Monti vuol dire sostanzialmente che l'Italia certamente bisogno di nuovo regole costituzionali di nuove regole del gioco sulle elezioni sulla politica sulle camere sul presidenzialismo ma ha bisogno soprattutto di rigore in economia e che le forze politiche sia di maggior anziché di opposizione debbano al più presto mettersi d'accordo di non far più debiti e di non in più indebitare le generazioni future devo dire l'articolo molto bello ha destato un po'di dibattito però tutti se ne sono successivamente dimenticati il secondo
Fatto è stato la rilevazione Istat sui prezzi al consumo si temeva
Un peggioramento ulteriore rispetto al mese di giugno peggioramento che non c'è stato giugno si era chiuso cinque otto luglio si è chiuso il cinque sei per cento tutto bene dunque no per niente nel senso che siamo la dell'inflazione programmata siamo verso il sei per cento e poco conta che io sia stato o un po'più freddo dal punto di vista dei prezzi soprattutto perché sono diminuite benzine e alcuni prodotti agricoli molto probabilmente le cose
Del tutto diverso ad agosto e settembre i che ci porterà a una tasso di inflazione attorno al sei per cento su Meghann ma cosa questa assai grave se si pensa che l'inflazione programmata dal governo per questo mille novecentonovantacinque era al due virgola cinque per cento quindi sforeremo completamente gli obiettivi di coerenza e di politica economica previsti dalle autorità di governo ultimo fatto e il secondo anniversario dell'accordo del ventitré dico del mille novecentonovantatré sulla politica dei redditi e la nuova contrattazione perché è importante questo secondo anniversario semplicemente perché le regole
Sui nuovi contratti fanno riferimento a contrattazioni biennali quindi questa no cade il secondo hanno del primo biennio
Dei nuovi contratti di lavoro cosa dice sostanzialmente l'accordo del ventitré giugno del mille novecentonovantatré tra governo e parti sociali fissa la contrattazione su due livelli il primo è il livello una
Alé il secondo e il livello aziendale il contratto nazionale determina di aumenti nelle buste paga entro l'inflazione proprio
Nata il secondo livello contrattuale quello aziendale distribuisce nelle buste paga gli aumenti di produttività cioè quanto nelle singole aziende si è migliorato in termini e di produttività e quanta parte di questa produttività debba andare ai salari purtroppo un primo bilancio di questo primo biennio sulla contrattazione nazionale fa dire che i lavoratori almeno sui minimi contrattuali abbiano perso nel senso che a
Uno stipulato contratti mediamente al sei per cento di incremento per il biennio mentre l'inflazione effettiva è andata oltre il dieci per cento quindi ci sarà un problema di recupero
La inflazione effettiva e inflazione programmata ma non basta perché tra fine novantacinque inizi novantasei oltre che la trattativa sul recupero ci doveva ma essere altre due trattative la trattativa per il nuovo biennio il novantasei novantasette e la trattativa appunto a livello aziendale per la contrattazione sul luogo di lavoro ora tutto questo mi come dire può o portare a una nuova spirale inflazione prezzi nel senso che se l'infrazione non è più dei salari i salari si adeguano o cercano di adeguarsi all'inflazione e così facendo fanno
Una volta i prezzi e i prezzi producono una tendenza all'incremento ancora dell'infrazione è la spirale perversa salari inflazione Prezzi che può portare l'Italia fuori ancora una volta delle compatibilità di politica economica che fare dunque molto probabilmente occorre ridisegnare coro del ventitré di luglio occorre
E gli ho la produttività a chiedermi mente la produce nel senso che le aziende che hanno fatto incrementi di produttività dei
Uno veder premiati i lavoratori e occorre non premiare quelli che aumenti di produttività non l'hanno fatta perché se non facessimo così il risultato sarebbe ancora una volta
A più iniqua delle tasse e cioè l'inflazione per tutti