Presentazione del libro "La città e le sue ombre. Maria Giudice in Sicilia" a cura di Nella Condorelli (Algra Editore)

Potremmo parlare anche senza il microfono ma ci siamo allora buongiorno a tutti
Lo dico per già la registrazione per chi ci segue Laura Delli Colli sono presidente dei giornalisti cinematografici quindi esserne G.C. gruppo di specializzazione la federazione che colgo l'occasione per ringraziare a nome
Di delle autrici del libro di cui faccio parte anche
Ma soprattutto di tutto il gruppo che sta lavorando intensamente alla vicenda di ricostruzione della figura di Maria giudice per questa ospitalità per essere al fianco di questo progetto che che punta incerto a rivalutare una figura di cui si è parlato sempre molto poco sia nel giornalismo che anche per quello che ha dato diciamo alla tutto venne in tutto il mondo del sindacato
E e del giornalismo del giornalismo attivo in cui appunto scopriremo tra politica e il sindacato quanto Maria giudice sia stata importante tra le pioniere davvero e forse unica per per aver unito tanti ambienti tanti generi e tanto impegno e credo che a questo punto sia importante però lasciare la parola Vittorio di Trapani presidente della Federazione della stampa
Che fosse aiuteremo anche a scoprire qualcosa in più di Maria giudice e comunque grazie come vedete rispettiamo le quote perché a questo punto almeno c'è una figura maschile a cui a cui diamo volentieri la parola
Talora grazie non era stata e devo dire che una volta mi
Mi fa piacere trovarmi in minoranza perché vuol dire che siamo nel luogo giusto non siamo dove
Forse dovremmo vedere non solo più persone presenti ma anche più uomini presenti ci sono alcune occasioni nelle quali
Mio Mini purtroppo a volte latitano e invece
Bisognerebbe essere presente quindi sono contento di son tanti esserci qui non posso che ringraziare
Nella tutte le persone che hanno firmato questo libro un abbraccio particolare possono andare a scrivere Rombolà che
Se lo merita anche perché devo dire io sono stato coinvolto in particolare da da Silvia che mi ha detto sì tengo molto si danno molto che si parli Maria giudice all'interno della Casa delle giornaliste del giornalista
E quindi ha ha ha insistito molto e devo dire che sono
Che sono contento che abbia insistito perché ma partiamo da un elemento io per primo non conoscevo la storia
E quindi grazie anche perché mi ha consentito di conoscere un pezzo di storia nostra quando dico nostra mi riferisco o un pezzo nostro come paese ma un pezzo nostro come giornalisti
Anche perché è una una storia che ha una
Straordinaria attualità
è distrae ordinaria attualità ora non so dire se questo sia un bene o un male
Ed è un bene perché abbiamo avuto evidentemente una persona è stata in grado di anticipare molto i tempi intuire per tempo alcune
Questioni da affrontare ci arrivo tra un attimo e un male perché vuol dire in alcune cose purtroppo siamo fermi
E quindi non so dire quale penso sia bene quale sia male però ecco sia un pettegolo e una
è una donna che ha una storia di straordinaria attualità e poi rileggendo
L'eterogeneità del suo impegno
è impressionante la quantità di di cosa che è stata in grado di fare politica
Sindacalista
Maestra elementare
Questa la compagna aveva una vita ordinata aveva tanti figli
Giornalista
E poi è stato una rigorosa antimilitarista antifascista
C'è tutto dell'attualità c'è tutto dell'attualità
E quando nel libero io credo correttamente Laura in un modo Silvia gran buona in un altro sottolineando che purtroppo questa figura è sempre stata poco raccontata
In alcuni casi rimossa perché è vero che in qualche modo quando si parla della storia del giornalismo italiano
Raro che si faccia riferimento
Però c'è una spiegazione
Raccontare tenere nella storia una persona così io credo che sia forse il più grande strumento di opposizioni ad una cultura patriarcale e quindi fa comodo cancellare una figura del genere perché raccontare una figura del genere
Non serve che si spieghi tanto altro
Perché ti dice
Che la cultura patriarcale può essere sconfitta con degli esempi
E da questo punto di vista ricordiamo anche che è stato una donna
Socialiste protagonista anche di grandi battaglie dalla parte lavoratrice da lavoratori
Nel momento in cui fare Wish operi facile non era
E quindi ha saputo interpretare tutto questo è ovvio che quindi si si è tentato da parte di una cultura maschilista di cancellare quelle figure invece di donne che hanno rappresentato la possibilità di trasformare la società seppur con uno sguardo diverso mi ha colpito una frase che viene riportata quando Maria giudice fa riferimento al femminismo
Non solo distinguendo diciamo la difesa
Dei valori delle donne da parte dell'élite borghese
Ma anche nel dire c'è un femminismo che puzza di filantropia
E invece lei ha saputo tradurre in pratica e in concretezza quei valori
In un mondo che lei diceva e anche i suoi compagni sindacalisti di partire dicevano un mondo barbuto quindi un mondo fortemente maschilista e invece ha saputo dare concretezza
E poi la grande attualità dove che proprio in questa idea di femminismo
Che non era semplicemente la parità dichiarate basta era molto concreta e lilla grande attualità
Diceva il ribadiva che la libertà aveva due grandi pilastri
La libertà dal dominio maschile non poteva essere disgiunta dalla libertà economica e quindi il grande lavoro che andava fatto era quello di costruire una società che consentiva alle donne l'emancipazione economica l'emancipazione culturale che erano gli unici strumenti per sottrarsi alla cultura maschilista e questo credo sia un tema di grandissima attualità ancora oggi quando si parla della questione di genere
Dobbiamo continuare a ricordare che la prima delle libertà la libertà dal bisogno o si costruisce una società che consente alle donne di essere autonome economicamente libere o se non sono dichiarazioni di principio
Eppure facciamo fronte a una rimozione di queste figure
Io non so non su topi ringrazio perché appunto come
Mi avete spiegato questo un percorso iniziato a Catania iniziato da un convegno poi il libro non ci possiamo fermare perché se no
è evidente che
Poi manchiamo di un pezzo io non so se sia possibile però perché no questa può essere l'occasione per lanciare un appello
E ormai
Ci sono le piattaforme
C'è la RAI servizio pubblico
E io spero che qualcuno di questi soggetti pubblico o privato che sia raccolgano la necessità di raccontare questa storia anche con i format nuovi linguaggi nuovi che sono in grado di parlare anche le nuove generazioni
Per raccontare la figura di Maria giudice perché no partire da questo per raccontare anche altre figure si parla tanto di serie ma possiamo immaginare una serie che parta Maria giudice che racconti il contributo delle donne che hanno dato
Non solo all'Italia repubblicana ma mi permetto di dire andando anche indietro all'Italia
Antifascista e tutte le donne che hanno contribuito a costruire la società che abbiamo oggi proviamo nell'appello lanciamo persone in grado di fare ricerca su questo ne abbiamo io credo che si possa provare a mettere insieme le forze lanciare questa iniziativa parleremo tutti soggetti possibili per quel che conta la Federazione esce sarà al vostro fianco e ancora grazie per aver scelto di Ray trascorre questa mattina d'acqua grazie
Bene grazie perché insomma ci fa piacere intanto credo sapere che c'è stata addirittura una scoperta
In qualche caso potrebbe essere una riscoperta ma l'idea che insomma c'è un libro che il secondo diciamo spetta nella come dire nella ricerca e anche nell'impegno di nella Condorelli che sta seguendo veramente con grande affetto e grande passione questa piccola grande battaglia per per ridare voce
Per accendere così una una luce anche su quello che ha fatto Maria giudice che possano trovare appunto anche un interesse diverso quindi
Penso che questo sia l'idea dell'appello è quella che che hai un po'anticipato da da quello che nella in mente e noi con lei di
Di lanciare anche da questa giornata quindi sicuramente sarà un elemento forte aggiungo poiché che che sicuramente quello che appunto che sta per accadere cioè questa serie
Che avrà la visibilità poi di una dentista come Valeria Golino già si è già vista in alcuni festival ma l'idea che che che sia qualcosa che valorizza la figura di Goliarda Sapienza farà scoprire a qualcuno che Goliarda Sapienza che stava figura anche molto dentro dentro le cose di un certo cinema insegnato
Insomma nei e che aveva una madre con la quale è cominciata forse anche la sua storia perché in questa in questo Materno così così speciale
Lei che è stata l'ultima figlia di appunto di Maria giudice sicuramente ha colto qualche segnale che poi ha reso anche forse più rabbiosamente militante dico anche tutto il suo lavoro e la sua presenza tra il cinema l mondo tra cultura
E però per il suo impegno personale
Detto questo sia ci auguriamo tutti che ci aiuti
Atto a far trovare visibilità anche Maria giudice ma poi su questo tra l'altro lancio già l'idea che oggi pomeriggio ci sarà un'altra parte di questa di questa giornata che è legata alla Casa delle donne non a caso ellissi parlerà proprio anche di questo senso
Di donne maternità impegno insomma ma anche di questo di questo rapporto speciale che evidentemente Maria Giudici ha lasciato
Ci ha consegnato
Del libro parlo poco perché adesso vorrei che mi parlasse nella Condorelli che ha avuto la pazienza la tenacia e anche anche come dire ha trovato lo spunto per per raccontare questa storia
E quindi
A lei va riconosciuto veramente anche il merito di aver messo insieme un gruppo cito tra tra tutte Maria Rosa Cutrufelli per prima perché da lei è nata anche la prima forte ricerca su Maria giudice quella che forse si era veramente impegnata anche di più con un suo primo libro e poi li Anna di Salvo Franco Garufi Franco la Magna Stephanie Mazzone stranieri minima dei cervelli giuria Squillace Kettler forse la più giovane di tutte
E a cui aggiungo naturalmente Giusi Milazzo che dovrà essere con noi oggi la segretaria del Sunia della Sicilia ma nel Sidria carambola la già citata Vittorio di Trapani ma sarà con noi più tardi
Un piccolo contributo dato anch'io come avete sentito e poi Maria Lombardo giornalista de la Sicilia anche vicepresidente dei pensionati no in né del dell'associazione in Sicilia
Silvia come sapete anche consigliera della Federazione
Ma vorrei che fosse che fosse nella riprendere un po'il tema forti a farci entrare nella storia di questo libro che vi faccio vedere eccolo qua faccio vedere anche perché così diciamo che tutto quello che che diremo è ben più articolato nel lavoro di gruppo che è stato fatto in questo libro per quanto mi riguarda personalmente devo dire che la cosa che mi ha colpito di più e che questo non sia un caso unico nella rimozione o forse proprio nel nell'ignoranza anche della di una figura così importante e questo mi ha colpito moltissimo cioè il fatto che ci sia stata una vera e propria rimozione non solo della sua figura ma forse anche perché no della sua militanza in ogni senso
Che è la cosa peggiore che poteva capitare nella storia anche anche delle donne perché è giusto quello che la Cutrufelli ha sempre sostenuto per esempio che nel racconto della storia anche della storia del giornalismo ma non solo
Proprio nella Storia con la esse maiuscola i punti di vista devono essere espresso due perché c'è un punto di vista diciamo ufficiale che spesso è tutto maschile
Ma c'è anche un passaggio completamente diverso che è quello che le donne hanno vissuto e hanno portato dentro la storia
E questa purtroppo una delle come dire per le per usare un titolo nella dice la città e le sue ombre noi potremmo dire anche la storia e le sue ombre e la storia delle donne con le tante ombre che si porta ancora addosso ma non voglio essere io a parlare io devo solo coordinare un po'questa tessitura di oggi e quindi lascio la parola nella Condorelli che credo che meglio di tutte noi
Stamattina possa iniziare questo questo nostro piccolo viaggio nella
Grazie Laura innanzitutto vorrei ringraziare il presidente Vittorio di Trapani e la Federazione nazionale della stampa
Queste accoglienze noi ci sentiamo a casa questa è la nostra casa la casa dei giornalisti del giornalista lo siamo tutte quindi ci sentiamo a casa
Si sente a casa in questo momento anche Maria giudice
Cerca una giornalista quindi in qualche maniera anche lei è con noi qui nella casa dei giornalisti e delle giornaliste questo Milan moto immediatamente come dire Presidente
Di cogliere immediatamente l'appello che tu hai mangiato e di questo ti ringrazio ancora perché e importanti che la Federazione ed è importante come dire ecco sostenere un ulteriore percorso che noi abbiamo lanciato con tante difficoltà ma che deve continuare sia nel nome di Maria giudice né che come dicevi anche il nome di tutte quelle donne giornaliste che sono scomparse delle quali non ci sarà nulla e che noi andiamo come dire sui trovando qui e lì
Tessendo picche testo non tutte insieme quando ricostruiamo le loro storie troviamo l'Astral tra storia dell'Italia la storia raccontata dalle donne
E allora partendo da Maria Giudici
Mi chiedo e chiedo a Bologna a voce alta ma in che cosa consiste quest'altro sguardo differente delle donne in che cosa consiste quest'altra storia
Che le donne raccontano allora dal mio punto di vista delle ricerche che io ho fatto volendo evitare anche la facile come dire no
USA fatemi usare la parola trappola del femminile per cui le donne raccontano cose femminili quindi raccontano la casa quindi raccontano i figli quindi raccontano il genere eccetera studiando Maria giudice
Mi sono accorta che la storia che le donne raccontano è che il dovere non raccontano è in realtà la storia delle relazioni politiche
Sta il mondo maschile il mondo femminile faccio riferimento ad una serie di articoli di l'aria giudice
Dov'è vero racconta praticamente sia il dibattito che c'era per esempio sulla questione delle donne tranviere si affacciava in quel momento per la prima volta la possibilità che mestieri al maschile parti dagli uomini fino a quel momento fossero praticamente mestieri delle donne pure allora c'è tutto un dibattito che lei batte udire lei approfondisce raccontando
I punti di vista raccontando il dibattito che c'era fra uomini uomini e fra uomini e donne a proposito della della presenza femminile
Nei mestieri fino allora maschili allora questo sguardo che non ritroviamo nelle cronache degli uomini perché probabilmente sono cronache politiche tra virgolette nel senso più tradizionale
Della parola no esatto più partiti che forse allora questo sguardo e lo sguardo diverso che ci consente
Di raccontare una scoria per intero non soltanto una parte della storia questo ritrovato in Maria il giudice mi ha affascinato io c'ho conosciuto come tutti noi
Io non conoscevo Maria giudice avevo letto il suo tempo
Goliarda Sapienza avevo letto all'arte della gioia e però questa madre
Era in ombra per me e c'è stato il libro di Maria Rosa Cutrufelli che mi ha fatto scoprire Maria il giudice ma oltre a farmi scoprire Maria giudice mi ha fatto scoprire Maria giudice a Catania
Quell'estate la molla che ha come dire accesso tutte quante le mie lampadine perché attraverso la storia di Maria attraverso Maria giudice ho scoperto una parte della città altrettanto invisibile quanto una quella di quanto Maria giudice
Quindi questa come dire necessità di riscoprire una città che nel bene e nel male ci ha radici costituisce una parte della nostra identità e in questo caso parlo da siciliana
E dentro questi identità c'è poi anche questa storia invisibile delle donne c'è il marito cioè ci sono tante cose mi ha messo praticamente in moto volevo saperne di più
Io amo moltissimo alla ricerca storica perché sono assolutamente convinta intanto che la storia e il motore della nostra vita perché la storia e quella che ci consente di non sentirci
Nasce di ogni giorno che ci dà le radici e che quindi dandoci le radici cita appunto no un'appartenenza un'identità non saprei come meglio dire ma poi la ricerca storica e quella che ci consente di fare venire alla luce tutti quegli elementi che vanno al di là del racconto tradizionale della politica
Che sono anche le fiabe le leggende vigenti il la letteratura tutto quello che costituisce rappresenta che ci dà la possibilità di raccontare il mondo di raccontare il conte insisto all'interno del quale stanno quelle vite
Che se non ci fosse quel contesto probabilmente si sarebbero articolati e sarebbero praticamente si sa in maniera assolutamente diversa quindi io sono una che sulla ricerca storica cioè in questo solo favorita perché abitando praticamente un paesino sulle pendici dell'Etna dove non conosco nessuno
E cioè eccedere dove sto con due gatti una Lulu un castagno e tre alberi di agrumi
Come sa eccetera passo il mio tempo praticamente favorita anche dalle nuove tecnologie come si suol dire perché internet si apre un mondo va bene assurdo tempo facendo ricerca storica allora mi chiedeva Laura
Maria giudice
Maria giudice Heinze tutti come diceva anche il presidente contiene tutti gli elementi che hanno dato sostanza
A nostro femminismo
Al nostro femminismo che il femminismo politicamente della seconda metà del Novecento il neo femminismo nel quale io mi ritrovo come sanno assolutamente li amiche che è stato che il minimo prima emancipato a Orio dell'emancipazione
E che poi si è confrontato con il femminismo della liberazione con le teorie della liberazione quel pensiero della differenza
Maria giudice
In fondo è questo e anche senza nominarlo assomma in sé tutto questo perché Maria giudice crede fermamente nell'emancipazione crede nell'emancipazione della classe degli ultimi crede nell'emancipazione della classe dei più umili le sue battaglie politiche sono su quello
E poi praticamente come dire personalmente individualmente
Lei presidente e vedere una delle donne più liberi che noi possiamo sulle nelle quali ci possiamo imbattere non si sposa mai dichiara apertamente di non volersi praticamente sposare perché non vuole il cappio del matrimonio ma fa figli quindi dal da come dire voce al suo desiderio femminile di maternità e questo desiderio di maternità poi le crea un sacco di problemi perché ovviamente poiché e una che ovvio dire considerata una sovversiva
E in tre esce di galera viene praticamente arrestata ad ogni piè sospinto sta sempre in prima fila nelle manifestazioni non arretra davanti a nulla
Va bene sta in prima fila praticamente col Terracini nei moti di Torino sta in prima fila con le operaie tessili
Nell'epoca in cui la fabbrica testi le il luogo della lotta e il luogo anche dell'emancipazione no dove i nostri di sindacalisti di allora Maria Giudici è un'anarchica
E altre cose che dobbiamo sottolineare e un anarco sindacalisti da lei fa parte di quel movimento anarchico
Della fine dell'Ottocento che ammette il lavoro al centro praticamente dell'azione politica perché il lavoro ti dall'emancipazione ti fa ti fa capire lo sfruttamento
E ti dà gli strumenti per emanciparsi da quello sfruttamento queste Maria giudice il suo contesto e quello forse è stata rimossa perché con l'andar del tempo era un contesto che diventano voglio dire piuttosto preoccupante
Tutto a posto
Non più di moda via via che andammo a Maria giudice e assolutamente questo però ammette
Piace pensare Maria Giudici anche in un'altra maniera
E ve lo dico
Che fa parte del mio linguaggio
Laura anche un poi onirico al quale io mi sono inventata questo saggio introduttivo perché non sono una storica
Quindi mi sono inventata questo cammino per Catania insieme ad un'altra delle ombre di Catania
Che Mario Rapisardi
E non è un caso io non mi sono inventata per caso Mario Rapisardi perché c'è un punto in cui Maria giudice si lega con Mario Rapisardi queste due figure si legano pedinamenti insieme non sono mai conosciute lei arriva a Catania
Quando praticamente finalmente Mario Rapisardi trova riposo dentro la sua tomba perché come dire che Daniele città bizzarre vengono altri tributati funerali
Di gran centocinquanta mila persone dopodiché poiché Mario Rapisardi era un poeta anarchico ma era soprattutto uno coerente con la sua visione della libertà e oltretutto insegnava pure all'università
E aveva questo stuolo di discepoli
Ai quali che prendevano no
Che lavoravano anche loro sul significato effettivo di libertà su che cosa significa effettivamente la parola libertà eccome
Va bene quindi sto funerali eccetera con personalità che ricorsi Erri per non parlare dei catanesi Martoglio De Felice Catania nella città di De Felice De Felice è stato presidente
Del movimento dei fasci dei lavoratori e dal presidente dei fasci dei lavoratori di Catania quello che ha aperto a Catania la prima scuola femminile di lavoro
Catania era alla raffineria
D Italia tutto lo zolfo veniva praticamente al raffinato a Catania ci lavoravano donne e bambini perché avevano assorbito le paghe inferiori a quelle che avevano già misere gli operai c'è tutta una storia che riguarda praticamente che è il contesto storico che contiene Maria giudice
Se noi non raccontiamo questo contesto non possiamo capire mai che cos'era ma che cos'è stata Maria giudice a Catania ecco che cosa Goliarda nella relazione
Tra madre e figlia assurga desunto da questo i suoi due genitori Maria da una parte e Peppino Sapienza sindacalista socialista autore della prima spaccatura del partito socialista della nascita della Camera del lavoro in opposizione al circolo socialista
Più massimalista e più perché pensiamoci le due correnti quelle che poi avevano dato vita nel mille novecento
Alle elezioni di Milano dove vince Turati che nel frattempo è diventato cioè a abbandonato le posizioni più radicali è diventato più riformista e un mondo affascinante perché il nostro Novecento e io non mi nascondo che mi vengono i brividi quando io
Lo raccontò perché sento che le radici sono lì e quelle radici poi sono anche le dice che De in Sicilia
Poco raccontata la storia invisibili movimento di fasci dei lavoratori
Cioè c'è tutta una parte che fa parte come diceva il presidente della storia di questo Paese non è soltanto una storia che si ferma lì allo stretto di Messina eccetera fa parte della storia di questo Paese perché queste e la storia italiana quindi dicevo e poi concludo che mi piace pensare Maria giudice anche in un'altra maniera e cioè mi piace pensarla piccolina
Mi piace pensarla bambina in questo suo come dire in questo mio risalire no tessera storie una causa è un Effetto una cause un effetto una causa strette poi guardare le forbici paragonarli
Vecchi metodi va bene che sono i gli unici e Systems Inc venti e allora la peggio Maria giudice nasce a Codevilla l'area per esempio
Che è venuto un sospetto nel senso che ne abbiamo scritto che era piemontese dopodiché qualche giorno fa ne parlavo pure con Maria dico una macchia cioè Pavia in Lombardia abbiamo commesso terrore abbiamo l'abbiamo consideriamo piemontese quella
No no Maria un'altra storia ancora Pecos coperto sempre facendo ricerca di un certo punto questo triangolo che era l'Oltrepò pavese va bene venne praticamente assorbito dai Savoia
Quindi da fino preti al eccetera eccetera al mille ottocentocinquantanove
Quando i Savoia si pigliano anche alla Lombardia che faceva parte del Lombardo-Veneto l'Oltrepò Pavese apparteneva al Regno di Sardegna di conseguenza quella nasce piemontese muore lombarda
Aiuterebbe il cinese Stratalut perché questo è il punto allora sono andato a capire
Perché da Brera meridionale siciliana sono anche interessata di fronte a così piacere
Conoscere le leggende i paesaggi le storie di questo Nord d'Italia non perché io come tutti i siciliani
Non abbia dentro molto forte la questione dell'identità siciliana del fatto praticamente che cosa apre che abbiamo dentro no come per il risultato di tutte le nostre dominazioni di tutto il sì però quindi sono andati a leggere eppure lei era figlia
Di agricoltori tra virgolette e Giachetti perché il feudo a differenza di quello che succede in Sicilia che ce lo siamo dovuto sopportare
Fino praticamente alla seconda guerra mondiale eccetera in il feudo il nord Italia con la legge che abolisce i feudi alla fine del Settecento
Viene praticamente abolito nascono queste comunità lei nasce a Codevilla
La famiglia a sono agricoltori agiati quindi ho immaginato che fosse l'agricoltore o del grano
Oppure del vino perché l'Oltrepò pavese chiunque oggi sento troppo palese pensa pure al vino va bene allora della poetessa era casalinga ma si dilettava nello scrivere poesie il padre era un repubblicano convinto quindi immagino
Voglio dire guardato a vista perché era il regno no quindi repubblicano il nome era stato carbonaro quindi nella vita di Maria giudice nella storia lo immaginata vicino a questo rimane a Cascina
Vicino a questo cammino col vecchio nonno che magari li racconta le storie di quando lui era carbonaro le sue illusioni le sue poi disillusioni rispetto a queste idea dell'Italia unita ma è venuto in mente Martone
Con i suoi con il suo film no mi sono venute in mente praticamente tante cose e lo immaginati facendo sempre qui
La ricerca risalendo trovato che quella è la zona di Bertoldo Bertoldino e Cacasenno
Cioè e la storia e la zona proprio club capo Codevilla e Giove nasce la leggenda di Bertoldo e Bertoldino perché al bovino il rap
Dopo villeggiava lì quindi ho immaginato che tutte queste leggende che tutte queste storie fossero dentro la l'immaginazione di Maria giudice crescessero presidente insieme a lei
E che comunque la sua no
Vita fosse praticamente e ho pensato poi sempre facendola ricerco trovato che suo Bertoldo Bertoldino e Cacasenno pure Monicelli
C'ha fatto un film Bertoldo allora tutta questa trama Presidente che è fatta di informazione che è fatta di cinema come dicevi tu che è fatta di ricerca che è fatta
Di voglia di fare queste iniziative di scommetterci su queste iniziative di parlare alla gente ringraziamo anche
Radio radicale la federazione che ci danno la possibilità no di parlare attraverso il loro sito ad un pubblico che ci vorrà guardare io penso che tutto questo poi io sul libro dico poco perché il libero noi abbiamo fatto il convegno il convegno e poi termino davvero
Sì sviluppata attraverso tre filoni perché e talmente tanto Maria giudice talmente tante
E quindi il pilone suo politico di propagandista politica propagandista che non è una che fa propaganda era la dirigente politica che viene mandato dal partito socialista perché i catanesi litigavano fra di loro
Le varie correnti socialiste come ci racconta molto bene Franco Garufi
Aprendo uno squarcio incredibile sulla vita del Partito socialista che scopriamo essere uno dei più importanti d'Italia
Quello catanese e l'oblio allora subito pensato certo ed alla città operaia del sud
Perché non lo era più Napoli con le fabbriche tessili non c'era più Catania raffinato allo tolto illuminata praticamente Parigi illuminava Londra c'aveva le gioie Mentor con mezzo mondo
Quindi e non è un caso che si è stata anche la culla del cinema
Perché i fratelli Alonso che erano i più grossi imprenditori dello zolfo
Come fanno fatto poi gli altri imprenditori quando è nato il cinema hanno investito sulla nuova tecnologia perché ci avevano quaranta mila
Quaranta mila operai e quindi il cinema nasceva come dopolavoro operaio iter racconta un'altra citati racconta la città dei baroni ti racconta la città praticamente di
Va be'
Di del ministro degli esteri
Va be'quello a cui far riferimento membri
Dei come dai va bene o un
Del no il ministro degli esteri dell'epoca era la famiglia baronale Cattaneo la su cosa no no no magari non parla di creta no no ci siamo quindi non è libero la finisco
Va be'no la finisco la finisco subito quindi mi sono persa ecco c'erano questi tre filoni quindi quello politico e poi la relazione madre figlia di cui si parlerà anche oggi pomeriggio quindi chi ha fatto quell'intervento in quel convegno poi non ci siamo detti convegni passano i libri restano gli abbiamo dato vita a questo secondo momento che praticamente il libro
Dove ciascuno ha scritto però abbiamo deciso di non fare la registrazione la pubblicazione degli atti perché volevamo fare una cosa un pochino più come dire no
Di facile lettura più letteraria in maniera tale che la sua storia si legge se veramente come un romanzo
Speriamo di esserci riusciti ce l'abbiamo messa tutta adesso cogliamo l'appello del presidente continuiamo
E allora già preannunciato che avrei passato la parola Maria naturalmente ma non solo perché a questo tavolo ma perché secondo me invece c'è un legame così un po'consequenziale anche rispetto allungo intervento di Di Nella che ha inquadrato un po'tutto
Della della storia intanto c'era un una cosa che mi risultava della sua d'tanto edito bambina venduto anche in mente che lei aveva studiato dalle suore quindi i genitori quasi il padre quasi garibaldina a un certo punto una formazione così casa però le suore però siccome quindi sia questi fondi
Che forse leggendo anche leggendo Goliarda appunto con l'arte e la gioia tornano anche le suore forse nei suoi e i suoi racconti
Però ecco i libri siccome Libre inquadra praticamente invece una giudice dalla dal dal diciannove venti al quarantuno più o meno nostra in quei in quei vent'anni di di raccontando poi tutto il resto della sua storia
E invece Maria tu dici non parlerò di questo ma nel libro ci racconti molto bene anche alcune cose che nella accennato e che sono anche un po'il suo rapporto in una città che cominciano a vivere culturalmente un certo modo sapienza che era legato anche anche al mondo del cinema una cultura di di Catania quindi Catania dove si sente l'odore dello zolfo da una parte e dall'altra però
Anche questo fermento forte che era tra il tra il sindacato e quindi il sindacalista un agenda piena di eccetto come tante a fare tale processo coi suoi irradiare dal suo intervento lo rimando al libro però insomma invece non lo so quello che era così allora io
Parlerò di quello che mi hai chiesto intanto buon giorno a tutti sono felice di essere in questa sede
Perché sono orgogliosa di essere un giornalista che resta il mestiere più bello del mondo e siccome ai giornalisti ci guardiamo sempre intorno e non ci lasciamo sfuggire niente
Almeno cerchiamo di non farci sfuggire io non posso farmi sfuggire in questa sede di aprire la mia relazione con una
Comunico il col nuovo rapporto di Reporter senza frontiere che mi è arrivato ieri
Che ha come tema il giornalismo nell'era di mi to dice cosa c'entra mi to centra nel senso che la inchiesta di Reporter senza frontiere
Da come esito che l'ottanta per cento dei centotrenta giornalisti ascoltati per questa inchiesta nel mondo però perché qui parliamo nel mondo ma l'Italia sta in un contesto più ampio hanno constatato l'aumento del degli argomenti Tekken tre tra gli argomenti trattati l'incremento del tema dei diritti delle donne e delle questioni di genere
Non tratti all'abbandoniamo la questione della della violenza e sesso della violenza sessiste eccetera però ecco quest'argomento continua ad essere a dimostrare l'ASI persistenza di questi temi continua a dimostrare che il lavoro che ha fatto Maria giudice su questi argomenti da giornalista
Non è affatto superato cioè ci troviamo con un tema che in maniera in forma diversa
Attraversa la nostra vita e rimane un problema
Presidente cioè basta pensare
Abbiamo lavorato nelle redazioni io Laura anche nella ma io sono del mio giornale sono stata la prima e unica donna che ha avuto una promozione
Cioè prima la prima donna ad essere assunta quali la prima e unica ad avere una promozione ma non ero raccomandata da nessuno non conoscevo un giornalista prima di fare questo però ho lavorato per dieci fosse come abbiamo sempre fatto le donne ecco perché il personaggio di Mario giudice mi sta a cuore
Mi sta a cuore anche perché
Una relazione madre e figlia c'è anche dentro questo libro
Non solo tra Maria giudice Goliarda mattina measure Asquini lacci che mia figlia che ha fatto degli studi su Goliarda Sapienza autrice qui di un saggio sul rapporto fra Goliarda e sua madre
E ed è stata mia figlia farmi conoscere questa questa questa storia poi è arrivato il il lavoro Connell a che quindi mi ha visto diciamo cooptata ma
Mia figlia è molto più esperta di me detto questo ecco torniamo al nostro al mio saggio e a questo libro dove
Della ruolo di della giudice come giornalista
Parlerà Silvia Gamboa speriamo che arrivi arrivi presto arrivi in tempo ma le quantità di pubblicazioni nelle quali Maria giudice ha scritto sono notevoli numerose a partire dalla difesa delle lavoratrici
Dal quale a vorrei leggervi un pezzetto ed è qui in questa difesa delle lavoratrici lei ha anche pubblicato un racconto intitolato la spiga
Che stranamente nelle prime righe riguarda ricorda il racconto la roba di Giovanni Verga
Altro grande grandissimo scrittore catanese che moriva proprio Lignani venti quindi era ancora la sua presenza si sentiva molto
Ora purtroppo un po'dimenticato
Peccato perché è veramente un gigante
Allora io adesso man mano insomma cercano questo questo testo la legge ce l'ho qua ecco non è difficile Dole hanno preparato ieri sera
Dunque evitiamo scusate mi ha perché siamo col col cellulare e quindi non è immediata
Comunque io ho apprezzato una espressione che ha avuto che ha usato Silvia Gamboa nel suo saggio dove dice che paragona Golia Maria giudice a Sibilla Aleramo come giornalista e attivista
Perché questo mi stava anche a cuore lei parla di giornalismo di propaganda Maria giudice oggi con la parola propaganda intendiamo un concetto deteriore
Allora era e si intendeva propaga propagazione diffusione di idea
Politica no le nel suo caso le idee socialiste
E mentre oggi la prova e e si parla si parlava
Non era una presa in giro del lettore perché il lettore che andava su quella testata sapeva che era un giornale socialista mentre oggi si fa propaganda in maniera occulta subdola ecco quindi quella la la discriminante
Dunque
Va beh se non troverò lecco ma quando lo troverò leggo facciamo così voi ve lo racconto no no perché le sue non sanno non leggo le sue parole non è
Comunque si trattava di questo giornale la difesa delle lavoratrici dove c'erano Angelica Balabanoff come direttrice Carlotta Clerici era un giornale importante
Oggi veniamo invece alla questione
Ciani è stato parlato mi è stato chiesto di di parla di scrivere sul rapporto con il cinema il rapporto col cinema in maniera diretta non c'è allora innanzitutto non abbiamo non esiste almeno al momento non è venuto fuori nessun filmato nessun documentario in cui noi possiamo vederla
Forse non è un caso perché lei ovviamente per la sua attività di
Pasionaria socialista di sindacalista è andata a finire anche in carcere lei ha operato a cavallo del periodo fascista è stato in carcere diverse volte e quindi è logico che nei cinegiornali di quell'epoca
Queste cose venissero rimosse perché non si doveva neanche parlare della povertà o di quelli che erano i problemi sociali tutto era bello e tutto era da
E le donne avevano un ruolo prestabilito dovevano fare le mamme di famiglia oppure a lavorare per il partito quindi una donna col come lei usciva fuori dai canoni del dell'epoca
Quindi non è un caso che non fu mai firmata mi cinegiornali
Salvo
Qualche bella sorpresa
Però per quanto riguarda quindi io direi che è un'immagine negata un po'per censura
Però ecco lei disse nel mondo del cinema perché appunto come si diceva
La sua famiglia era molto cinefila andavano al cinema a Catania
Con la compagno marito Peppino Sapienza la figlia Goliarda crebbe praticamente dentro il cinema dietro casa
E quindi diciamo che poi ha finito per incamminarsi la famiglia verso questo la famiglia però la figlia ecco lei invece era una di quelle donne che avrebbe dovuto figurare ho scritto nel mio saggio nella nel in quel documentario molto interessante che la RAI manda in onda nel due mila e ventuno la prima donna che
Dove si parlava di Cecilia Mangini primadonna regista in Italia
Di Luisa Spagnoli primadonna prima imprenditrice del made in Italy di Margherita Hack prima dirigente di osservatorio astronomico Lina Merlin Maria Teresa De Filippis Francesca Serio
Bianca Maria Piccinino primadonna condurre un telegiornale insomma lei è stata una primadonna su questo non ci piove
Però la sua immagine è stato un po'occultata perché il suo modello di vita era diverso da quello dell'epoca
Dopo nella abbiamo messo nel libro una foto che diciamo non c'entra direttamente con lei ma centra nel senso che
Praticamente laico la Potì ha la possiamo identificare per negazione cioè nel senso che lei in questa foto non figura perché lei non era questo lei non era la ecco questa è una foto a pagina ottantasei che è
Ma perché riproduce le madri più prolifiche d'Italia che visitano la mostra della rivoluzione fascista del mille novecentotrentatré
Lei era una delle madri più prolifiche d Italia con dieci figli almeno dieci figli viventi poi chissà allora tutte le donne avevano tanti bambini alcuni non non non diventavano mai adulti
è quindi e comunque era un po'il prototipo di una di una di una madre che
Non era la massaia come si intendeva a quei tempi però era una madre che non ha mai trascurato i suoi figli
E quindi questa riuscire ad essere sindacalista e madre al tempo stesso con uguale passione uguale dedizione è una cosa molto molto rara
Fu diciamo una una un aliena me nell'epoca in cui il cinema né dei telefoni bianchi raccontava delle delle commedie e in cui c'era l'influenza hollywoodiana ma lei non è ecco il cinema racconta la società ma lei era un'altra società rispetto a quella che raccontava il cinema di allora un altro modo di vivere
E poi appunto perché raccontava le fasce deboli quindi era una una figura un po'scomoda no perché difendeva i poveri difendeva gli operai sfruttati in questo caso non solo le donne ma anche a tutti i lavoratori
Una figura esemplare ecco veramente da da da riscoprire evidente soprattutto riscoprirne l'attualità che
Grande una grande attualità ancora oggi le donne sono discriminate tanto economicamente e anche nel nei posti di lavoro perché si tenta sempre poi la la donna lo dissero anche a me e non è lei è brava però poi vi sposate fatte bambini e non venite a lavorare invece io mi sono sposata ho fatto mia figlia ma sono sono andata a lavorare tappo e non ho trovato neanche la sedia figuriamoci se fossi tornato messe dopo succedendo davvero ce ne ricordiamo ce ne ricordiamo consigli
Quindi viva Maria giudice e tutte noi tutti noi
Presidente che fra i resti con noi
No Maria ha detto delle cose molto interessanti anche su ricordandoci queste primedonne di di cinema ma pensate che
Forse mi è sfuggito strutture citato no ma di Elvira Notari non parla mai nessuno
Elvira Notari invece è stata proprio recentemente lo so perché sono stata anche intervistata a proposito da questo regista molto bravo che si era tanto dedicato a Lina Wertmuller si chiama Valerio Louis aveva lavorato con lei
E è riuscito a far fare a Rai Storia
Un documentario di credo che sia una quarantina di minuti quindi non è grandissimo ma che sta già in questo momento è andato addirittura all'estero perché è riuscito a farlo girare insomma
Ed è la storia di vita Notari che non è stata sindacalista non ha avuto certo diciamo la la figura di di Maria giudice però quando si parla di cinema sempre dimenticata e invece è stata la prima in assoluto
A Napoli cominciando anche lei poi con figli insomma con una vita complicata uno di questi figli a un certo punto ha fatto anche l'attore dei suoi film
Ma la cosa curiose che aveva cominciato colorando i negativi che allora così si faceva
Di di fotografie che faceva suo marito e piano piano non solo la affiancato ma quest'uomo che è stato molto aperto nei suoi confronti
E poi alla fine gli ha consentito un percorso che allora era impossibile per una donna
Lei è riuscita a diventare anche produttrice imprenditrice a mandare i primi film fatti in Italia che parlavano di tono americane scrittura
A New York ma questo lo dico perché è stato un altra storia totalmente dimenticata del per decenni anche anche nel cinema quindi questo questo modo che ha avuto tra l'altro la RAI un ma mi pare due anni fa di inventarsi quelle pillole sulla prima donna che me insomma è stato comunque una maniera di infrangere un piccolo tabù di di dimenticanze e magari anche un po'colpevoli in qualche caso raccontando degli e diciamo del degli obiettivi che alcune hanno raggiunto per prime
Ecco ritornando a Maria è stato detto un po'un po'non dico tutto perché il tutto comincia ad essere nel libro però mettere a fuoco una figura così evidentemente comporta Maria poi nel frattempo sta cercando il tuo testo ecco
L'avrei che siamo curiosi
Enti legge
Cicchitto che secondo me si
Va be'allora viviamo facoltà tanto stiamo aspettando Silvia come sapete stamattina aveva qualche impegno personale un po'pesante quindi la Spezia inquinante riprende allora
Allora di brandire appare leggi no signori libero però no
Giusto
Che mi tengo a bada perché piacevolissimo ascoltarle marcia Giorgio Gori che mentre ci volevano altri interventi ma ricordatevi sempre che oggi pomeriggio sei Capitolo secondo e credo che la Casa delle donne sarà forse un po'più di partecipazione
Ma perché è anche comprensibile si vanno ad affrontare degli argomenti che sono proprio quelli del rapporto madre figlia di lì trovano casa due volte come dire senza che uno dei temi molto forti
Che andiamo ad ascoltare che ti fa piacere leggere mi fa piacere leggere sempre un pezzo perché appunto io racconto Maria giudice all'interno del contesto storico
Nel quale Maria giudice si muove e fa la sua attività politica allora fermandomi praticamente alla Sicilia lei arriva prima Palermo dapprima Palermo avere mandato prima Palermo e poi da Palermo va va a Catania a parte poi le storie che leggerete nel libro per esempio di là i fascisti un gruppo di di di squadristi
Che tentano di entrare in casa e per fargli del male loro principe dunque appiccano fuoco all'appartamento e loro più sfuggire lei e Peppino sapienza
Si calano dalla finestra con il classico lenzuolo legato con i noti eccetera e quindi già un'immagine Laura cinematografica in quanto tale va be'lealtà sta già facendo una sceneggiatura giudice
Altresì perché la sua vita e cinematografica ma anche il linguaggio che lei utilizza nello scrivere perché lei nel suo linguaggio giornalistico
Lei non farà opinione cioè lei non fa Teoria
Racconta tratti
Questo è il presidente la cosa che mi ha affascinato e che mi ha fatti impartire lei non si colloca e non si pone pur essendo una militante politica nel senso che la sua vita
E all'insegna della militanza lei fa questi dieci figli ma quando va praticamente in galera e che ed è incinta una delle volte che viene arrestate bengalese
Ed è incinta del suo terzo quarto figlio perché c'è da dire che fra sette figli
Con Carlo Civardi anarchico
E poi si dividono perché pur restando amici perché uno interventiste Civati va a finire lasciò basta tacita stare a morire lei bella lotte pacifiste con le lotte per il salario
Tant'è che le sue questa vocazione interrotto da una cosa a proposito di questi figli non certo molto lei si occupava anche dei tre dei tredici aziende del disabile anziana erano quelli con dei nomi rivoluzionari salutarsi recitata e una famiglia lasciamo che è arrivata la conferma alza portava una decina di agli una famiglia allargata ante-litteram ma quando praticamente non si parlava di famiglia allargata
Loro perché erano entrambi contro il cogente della proprietà privata
Che non era soltanto la cosa ma era anche il corpo inteso come proprietà privata di un uomo quindi Maria e politica
Non ci sono praticamente scelte di vita che lei fa sulla base di ma sono scelte all'interno
Della politica nella quale che che rappresenta la sua visione di mondo
Quindi lei scende pedinamenti in Sicilia e a quel punto in Sicilia che cosa c'abbiamo c'abbiamo al movimento contadino ha creato le leghe contadine e l'obiettivo dei contadini che da settanta ottant'anni passando anche attraverso i fasci dei lavoratori che ricordiamo presidente e il primo movimento organizzato d'Italia
Cioè anche queste storie invisibile cioè il primo movimento sindacale organizzato d'Italia e il movimento dei fasci dei lavoratori e questo io lo scoperti e ci ho fatto un piccolo documentario lo scoperta attraverso l'inchiesta di un giornalista dell'inetto
L'unico
Siamo sempre lì il confine tra l'informazione
E non esiste stiamo dentro perché chi racconta fatti e il giornalista e allora Dolfo Rossi scende giornaliste che si oppone
Al pensiero unico del tempo che era quello di Chris Speed altro siciliano che diceva no so tutti banditi eccetera scende si gira tutta l'Italia tutta la Sicilia a dorso di mulo e intervista questi trecento mila contadini sciopero il più grande sciopero italiano del Periodo e poi e finito come è finita nel senso dichiarato lo stato d'assedio
Sciolti i fasci dei lavoratori arriva l'esercito diciassette vittime morte il più piccolo
Una bambina di sei mesi in braccio alla mamma uccisa a colpi di baionetta
Questa è la storia anche della Sicilia quindi lei arriva in Sicilia e arriva Happy lì nel pieno delle lotte breccia inutili
E delle lotte operaie il suo primo grande amico e Alongi e Giuseppe Alongi il capo praticamente delle leghe
Di Prizzi della zona di Prizzi tavoli avvenivano Idi scioperi per la eterna
Aggiudicazione conquista delle terre di tutte queste terre del latifondo che contrariamente alle leggi italiane in Sicilia non era stato smantellato
Questi valori contadini e braccianti aspiravano ad avere un pezzo di terra per vivere per vivere veramente
Nel senso che la condizione era quella di servi della gleba ancora peggio
Arrangi viene poi praticamente ucciso viene ucciso
E lei va a questo funerale di Alongi e fa una orazione funebre
Per Alongi insieme a Giovanni orticelli
Giovanni orge le e il segretario del me dei metalmeccanici palermitani dice ma come c'erano metalmeccanici certo c'erano i cantieri di Palermo
E allora si salda con la storia di Ignazio Florio abbiamo visto tutti quanti in televisione i leoni di Sicilia ogni tanto c'era qualche inquadratura che quel che vedeva gli operai bene quelli
Ho capito e addirittura in atto orticello
Il suo punto di vista dell'autogestione
E c'è un pezzo molto bello che mi piace ricordare quando i DOCUP e ai dei cantieri navali occupano i cantieri navali io faccio storie perdonate occupare i cantieri navali
E Costa e si Bettona in autogestione a costruire questa nave quando ce l'ha finalmente che fanno l'accordo Ignazio Florio dice la più bella nave
Della mia flotta è stata quella costruita dagli operai in autogestione
Ora celle piene ammazzato
Viene ucciso sull'uscio del sindacato Maria giudice e a Catania
Quindi quando arrivano a questa notizia che sta facendo Maria il giudice Maria giunge sta tenendo un comizio al Teatro Sangiorgi di Catania
Perché sta cercando praticamente di come dire no parla dei moti di Randazzo dove altri contadini avevano fatto le lotte c'erano stati sette morti
Causa poi causa la polizia regge
Quindi quando arriva la notizia della morte di orge al lei e Peppino Sapienza partono alla volta di Palermo e io che sono una che mi piace immaginare perché mi piace il linguaggio
No che narra
Me li penso a questi due sulla dirigenza diritti praticamente verso Palermo ad attraversare tutti queste sterminati Fee udì
Dove c'è una casetta di braccianti qui una casetta lì e sono le cassette che poi descrive Goliarda Sapienza nell'arte della gioia
Quindi c'è sempre questo legame quando si parla di che cosa c'hai no dentro che nella tua di che cosa è fatta l'identità e il fatta anche della memoria di quello che ti hanno raccontato di quello che hai vissuto di quello nel quale ti ritrovi e finalmente arrivano a Palermo
E quello che io vi voglio leggere e l'articolo
Che Maria giudice pubblica sull'Avanti del dodici novembre mille novecentoventi
Che l'articolo in memoria cioè che le racconta quello che è successo che cosa ha trovato
Quando è arrivata a Palermo dopo la morte di orticello e c'è da dire che or cella con Alongi avevano creato il e con gli studenti dell'Università di Palermo avevano creato il primo gruppo tra
Studenti contadini e operai che poi verrà ripreso da Gramsci
Già allora cioè una storia incredibile Filippo siciliano che morto e cento e passa anni che è stato anche sindaco di Mazzarino ha fatto una ricerca enorme su questa questione del collettivo
Operai e studenti cioè è una storia almeno affascina quindi l'avete capito non raggiungo più niente
Allora lei dice sono arrivati
Passiamo vie buie
Attraversiamo piazze Piazzi ci affrettiamo invia Longarini ove troviamo sola nei vasti locali veramente la Metallurgica che paiono abbandonati eccomi immersi in un attimo spera di stupore e di sgomento
Ancora più triste e ancora più tragica la sorella di Bernardino Verro
Tutti li ammazzano tutti li vedrò morire così questi figli miei essa dice prima di lasciarci il tempo di salutarla i compagni l'hanno portato via in via di Monte vergini perché or celle morì in ospedale
Lasciamo la dolorosa compagna c'è una piccola parentesi
Chi è la sorella di Bernardino Verro chi e Bernardino Verro Bernardino Verro un fondatore dei fasci dei lavoratori
Che verrà ammazzato praticamente a Corleone ed era uno dei nucleo fondante dei fasci dei lavoratori e la storia che mi riguarda questa è la mia identità di siciliana
Lì io mi ritrovo
Lasciamo la dolorosa compagna e ci abbiamo inviamo
The vergini man mano che ci avviciniamo incominciano ad incontrare gente che ritorna da nove nord dove noi siamo avviati gente che si abbia con noi e man mano che noi procediamo la gente aumenta finché diventa arresta finché diventa calca
Tutta Palermo sembra riversarsi in via Monte vergini ci facciamo a stento un passaggio tra la folla e riusciamo ad arrivare solo perché gli operai che sono lì e ci conoscono ci aiutano
In via dei Montevergine Montevergine e la vecchia camera del lavoro un'antica basta bella chiesa abbandonata che tranne gli arredamenti conserva ancora il primitivo austero aspetto
Allora io penso che queste sia Accra neanche
Che non ha bisogno di commenti certamente da parte mia che sono piccole
E lei hanno le sue parole e pensare a questa folla palermitane che da
Senti ma quando il parlato prima dell'incendio c'è una cosa di Libero che mi aveva colpito che loro due lei pieno sapienza fuggono addirittura come sezione dicevo con le lenzuola calandosi al cioè quindi insomma anche una vita molto avventurosa diciamo
Due mila nove l'avventura la sussidiarietà romanzetto pezzo murati quella degli articoli Moratti ha approvato no no dai Maria ma anche no nel senso che lei ha mai ammainata Études en baldanzoso
Lei ha murato tutti quanti i suoi articoli adesso via e Mentana cioè voglio siccome stiano aspettando Silvia non voglio accoglierle inventare cose che isoterma ma questo
Ora viene monete per sottrarla
Simpatici chiediamo da Pisano questi articoli non è che ti con hanno
Le mura dai caccia di via Pistone avesse escono ritiro gli articoli nelle dice e ha andiamo oggi col picco vicino al sulle spalle mangiamo un piccolo praticamente bloccata in auto
No
Probabilmente Pellegrino fra fra qualcosa Angelo Pellegrini avrà appunto l'ultima usate dubbio una sera inventato la storia dell'abate Faria che nascondeva tutti i suoi articoli entro le mura no no aleggia quindi magari tra leggenda e storia se ci si ritrova Sandro no no no non ho detto che potrebbe sapere qualcosa di definitivo
Ma noi non abbiamo avuto la possibilità di comunicare con lui in quel periodo Angelo Pellegrino il per dopo Goliarda
E comunque vi rendete conto di quanto dai ma intanto stravolge azzerato stiamo chiacchierando Nicolò gira l'onere di Navalny nell'organigramma la maternità nazionale ma infatti
Propaganda no ma infatti vediamo perché non so se Paresce raggiungerci però
Però Laura a proposito di di modernità e così lo vogliamo anche a Silvia sperando Resca arrivare ma non è detto quindi poi verifichiamo
Nella apprezzo il libro scritto da Silvia
C'è un testo mi Maria giudice quando si parla della all'otto per il voto
Per la conquista del voto da parte del dolo
E lei dice parlando ai compagni socialisti scrive no signori miei non vi scalmanato e tanto non gridato allo sfacelo la donna nel suo diritto quando prende parte alla lotta della Scheda
Sento le donne però proletarie che mi dicono va be'siamo povere abbiamo altro a cui pensare e poi ma cosa importa a noi
La risposta a noi invece molto mi deve importare anzi abolì più delle altre perché se quando siete ammalati dovete andare all'ospedale queste male amministrato siete voi che soffrite perché se non si concede la refezione scolastica sono i vostri bimbi che ne sono privi
Assolutamente sì
Sì ma perché non assomiglia alla storia di questi giorni quando si tenta di spiegare che alcune lotte
Di emancipazione sono come dire un po'o velleità Borghesi un po'velleità di chi non ha altro a cui pensare perché informandoli altro che interessa
Che cos'è questa do lotta per le libertà quando invece noi dobbiamo pensare al pane quotidiano ma prima il pane quotidiano e poi queste grandi lotte a terra per la libertà queste sono quando provano anche nei confronti del sindacato
Diciamo per voi fate politica noi ci occupiamo invece della concretezza dei fatti dei servizi
E di straordinaria attualità perché spiega quello che oggi ancora siamo costretti a spiegare
E che le due cose camminano insieme
Non c'è stato nella storia nessuna lotta di emancipazione ovvio non sia stata trascinata da un forte movimento politico culturale per filosofico fondato sulle libertà
E questo nelle parole Maria giudice si trova mi faceva piacere leggerlo perché è esattamente la parte di Silvia
Sì che da straordinaria sindacalista evidentemente sa cogliere questo elemento
Cioè che non esiste una lotta vera di emancipazione se non fondato sulla lotta alle libertà le due cose che a me insieme provare a scindere politica da servizio è una follia che soltanto noi ogni tanto ci raccontiamo
E quindi credo che sia secondo uno straordinario esempio anche per l'attualità torna il tema della straordinaria attualità di questa figura che poi è vero
Dal Piemonte
Alla alla Sicilia quindi anche un modo per raccontare pezzi di Paese attraverso le storie le persone riesce a raccontare anche il Paese o pezzi del Paese quindi
Speriamo e ci riuscirò ma guarda io non essendo sempre su una linea di concretezza su queste cose ho già detto
Annella che questa storia si presta anche a rompere le scatole a qualche film Commission di quelle più attive perché in fondo questi pezzi di storia alla fine appartengono anche delle dei frammenti di identità culturale d'identità
Quindi probabilmente nel tentativo Alessandro tu non c'eri ma abbiamo detto all'inizio che l'idea e a questo punto quella di tentare di costruire che cosa anche solo un documentario o comunque qualcosa che possa essere no ecco e allora però su questo sito avviene appunto perché la concretezza e quindi da da come trovare anche i fondi per farlo non tantissimo ma si può fare
Forse appunto coinvolgere queste queste realtà che possono capire che sì in una storia c'è un pezzo di storia delle anche di queste singole aree quindi probabilmente possiamo anche cominciare dal pensare questo no
Undici
Poi così nostro presidente pensa c'è la RAI il servizio pubblico certo che c'è e sono
Esatto
E capire come prender l'esatto però la storia è affascinante
Paradossalmente affascinante ante anche dal punto di vista di una ricostruzione un po'
Docu-film perché non avendo dei materiali pezzo di storia d'Italia no no ma insomma potrebbe esserci una storia così avvincente che parte
Magari dal successo appunto di di di una scoperta o riscoperta di di Goliarda Sapienza ti racconta poi da dove è venuta fuori anche letta
Sì sì
Ma sai su Maria giudice in sé ed è difficile forse lì qualcosa potrebbe venir luce ho pensato anche l'archivio del movimento operaio
Comunque piccoli esatto sì ne sono garante quindi posso garantire Crespi detta
No va be'ma questo per dire che insomma da d'altra parte archivi è molto più recenti però se pensate fin su Berlinguer che adesso stamani in sala è che nato appunto che abbiamo visto la prima sera della della festa del cinema
è un film che non poteva nascere in quel modo se non avesse avuto anche una regia di un autore Segre che nasce molto dal documentario che insegna Sociologia cioè le cose in un certo modo si fanno non per fare il santino ma per raccontare la storia che c'è intorno e credo deraglia andò un attimo appunto dal dal dal cuore di questa mattinata però che quello che poi c'è di che ti colpisce nel film ma avendo l'età giusta per lui vedere certe cose e anche di vedere dei momenti di di realtà proprio di cinema della realtà che tu li vedi e pensi ma io c'ero di quindi capire quanto oggi invece le passioni soprattutto nei giovani siano purtroppo molto siano state sedate va diciamo
Certo
Infatti
Aziendale
Però no
Evasione
Appena otterrà volendo cavalcare invece qualcosa che esiste adesso nelle addirittura nella riforma che hanno fatto del tax credit e comunque di tutto che sta passando appunto nei finanziamenti del cinema
E c'è una c'è una parte speciale di questi finanziamenti che destinata Progetti
Che aiuti a ricostituire l'identità del Paese e quindi forse avrebbe si potrebbe provare anche perché identità d'identità non dovrebbe avere un ne è un genere ne appunto una parte ecco
Abbiamo Tana quindi per a rischio di una bocciatura perché sarebbe clamorosa si potrebbe anche inventare questo condurre
Noi donne
Grazie dipende dall'intelligenza dalla sensibilità mondiale
Autorevole
Ma questo
Ecco c'è un microfono
Non ero non sono stato abbastanza violenta la la mia vecchia amica di carta Anita Pasquali che tutte con molta conoscono aveva inventato questo modo di dire le donne e le pari opportunità sono spiacenti
Aggi occhialini amici suoi perché noi eravamo sempre piuttosto ma marcette io o accettate per forza allora dicevo recentemente ho fatto questo piccolo progetto finanziato dalla Regione Lazio
Su un'altra grande giornalista italiana assolutamente sconosciuta Olympiakos anni non so se voi la conoscete
è una giornalista che nasce a Napoli avverso negli anni sessanta dell'Ottocento e arriva fino agli anni venti trenta grande amica di Matilde Serao anche lei lavora con il marito Mario Lodi che dirige tanti quotidiani perché Roma subito dopo l'Unità d'Italia diventava una fucina di di quotidiani e questa donna straordinaria assolutamente sconosciuta Matilde Serao è più conosciuta perché ha scritto più libri
Ma invece lei ha scritto soltanto tanti articoli è fatta
Una amica poi di di di Devendra
Si è occupata del voto alle donne amica della Duse il progetto nasce su Santa Marinella questa cittadina perché Olga Ussani era la Pace persona che raccoglieva tutte queste autorità da da dal Senato addenta Duse e quant'altro
E allora io dico noi dobbiamo avere il coraggio di tirar fuori questa storia non aver paura
Perché altrimenti dimentichiamo non pezzo di storia mano una storia storia dimentichiamo perché se non c'è anche la visione di genere e tutto questo stare cancellato sempre di più
E perché sembra ormai che non è più moderno siamo solo nuovi le vecchiette che ancora abbiamo Nostalgia de di una visione di genere del mondo ma non è così
Scusate risolto in attesa di di mass media
Lavora essendo ma non credo quindi lavora dapprima letto magari chiuda non so come voleva fare
Semmai sì forse leggendo qua
Va bene quindi chiudi chiudi tu nel giorno qualcosa di disinquinamento no no no no io forse è meglio chiudiamo con le parole di Silvia però si prima di della chiusura io voglio ribadire ringraziamenti che avete fatto a Radio Radicale
Perché diciamo che purtroppo Grande attenzione non c'è quando si affrontano questi temi e invece grazie a Radio Radicale che c'è c'è sempre in tutte queste occasioni
Credo di poter dire che il grazie anche il nostro naturalmente anche da ascoltare attrici ascoltatori che sanno bene che ci siete sempre
E allora a questo punto direi forse di ricordarci un attimo di Silvia che non non riesce a raggiungerci
Proprio leggendo un po'della sua testimonianza
Comincia dall'inizio poi magari salto qualcosa
Una Pasionaria con la macchina da scrivere una maestrina che ha fondato giornali che ha diretto giornali Guido né di Gramsci già suo redattore torinese Grido del popolo che ha scritto su mille giornali fogli clandestini
Che li ha distribuiti nascosti difesi addirittura murate in una nicchia di casa perché non venissero distrutti dei fascisti
Iscrivendo attraversato due guerre
Perché il suo nome non c'è nella storia del giornalismo
La vita di Maria giudice un pass difficile districare nella sua biografia l'impegno di dirigente sindacale di primo piano del Piemonte dal Piemonte al limite alla Sicilia da una vita privata in cui aveva madre o matrigna almeno dieci figli
Dalla capopopolo che entrava e usciva dalle galere per le sue azioni folli e generose all'esule all'estero
Dalla giornalista perché sui giornali alla fine scriveva tutto questo le battaglie dei lavoratori e la condizione delle donne aveva cominciato poco più che ventenne gli albori del mille novecento anni in cui la carta stampata era ovunque si moltiplicava veniva letta discussa condivisa collezionato nelle case alla fine anche usata per fare debba lotte per il fuoco niente andava sprecato
Magari a fare i giornalisti non ci si campava ma in effetti è sempre andata così
E i giornalisti andavano in galera bagni penali bavaglio della stampa alla stampa è sempre stato marchio del potere
Quando Maria Giudici si affaccia giornalismo sono ancora caldi gli animi dei processi ai giornalisti nel mille ottocentonovantotto sei anni di reclusione abusi avevo chiesti direttore de L'Italia del Popolo quotidiano politico del movimento repubblicano del nord Italia quattro h promossi direttore del Secolo nonostante fosse un giornale collocato su posizioni filo governative e tre a don Albertario direttore dell'Osservatore Cattolico perché come aveva detto uno dei condannati la matita nelle giornate di sommossa è forte
Più forte dei cannoni a tiro rapido
Quell'anno la recessione economica aveva messo in grave difficoltà le classi popolari il malcontento cresce ovunque con le manifestazioni fino alla decisione del generale Bava Beccaris di sparare sulla folla di Milano artiglierie cannoni
Per disperdere i manifestanti con centinaia di morti migliaia di feriti
E in galera i giornalisti che descrivevano per Maria giudice giovanissima l'incontro decisivo e proprio quello con un giornalista che non si era lasciato intimidire Ernesto Maiocchi giornalista di Voghera
Che lei conosce appena finiti gli studi magistrati in quella città
Lui è qui nella provincia lombarda fondato dopo altre esperienze editoriali L'uomo che ride foglio socialista in cui si trattava della delinquenza giovanile di analfabetismo divorzio diritti sociali e politici dei lavoratori condizioni dei carcerati e che distribuirà in quattro mila copie
A lei il compito su quelle pagine di scrivere nell'appendice Donna che piange con colleghe Maria Venco e Maria Luisa Alessi
è mai occhi che ha già pagato in passato il suo impegno giornalistico con l'esilio in Svizzera in meglio in Belgio che è stato in galera per i moti del mille ottocentonovantotto a insegnarle cose il giornalismo politico
Ma è nell'animo di giudice invece l'attenzione alle donne che considera assente doppiamente sfruttate lavoratrici e subalterna dominio maschile
L'uomo che ride interrompe le pubblicazioni a maggio del mille novecentodue ma nello stesso mese esce il primo numero di un quindicinale socialista la parola dei lavoratori sempre diretto da Maiocchi e Maria ci scrive e non le manda a dire
Uno dei suoi primi articoli tratta un argomento spinoso le donne e diritto di voto lei lo affronta duramente rivolgendosi ai suoi stessi compagni socialisti
Questo non ve lo leggo ma vi aggiungo i giornali con cui collabora tra il mille novecentouno il ventisei
Anno in cui il fascismo abolire libertà civili e politiche sono numerosi ma in particolare le interessata a lavorare per giornali scritti da donne per le donne sono tanti da Eva a su compagni la difesa delle lavoratrici le arti tessili
Firma con il proprio nome o con lo pseudonimo di Magda a fianco di molte voci femminili socialista dell'epoca tra cui Linda Malnati Maria Goya Argentina Altobelli Elena Meli
Ha provato sulla sua penna come occuparsi questione femminile nei giornali generalisti
Quel come scusate come occuparsi di questioni femminili Gennari generici non sempre sia indolore
Un suo servizio inviato alla redazione dell'Avanti era stato addirittura censurato denunciava la disperazione di una donna che senza lavoro si era uccisa e li individuava re lei individua la responsabilità diffuse
Più facile lavorare con altre donne
Proprio con Meli che lo ha fondato e lo dirige collabora tre novecentotré cinque con il giornale ferrarese Eva poiché c'era un'avventura fondamentale con su compagnie guancia Erika Balabanoff
Poi qui davanti diciamo con la storia della giudice ma che attraversa anche il rapporto con Gramsci come abbiamo detto però
Forse vorrei vorrei chiudere
Con quello che Silvia sintetizza
E dicendo è un'immagine potente per una giornalista qui ha raccontato naturalmente una delle sanguinose repressioni di una manifestazione alla fine a un muro custodirà le parole della libertà dall'ingiuria fascista
L'ultimo capitolo e a Roma mamma giudice questo ormai ha scelto allevato a Catania tutti insieme i dieci figli i sui primi cinque insieme te di Peppino
Ecco i nomi che dicevo prima voli ardo libero e Carlo Marx
Ha avuto due bambine compagnia siciliano une vissuta pochi giorni l'ultima Goliarda
Proprio per accompagnare gli studi la più piccola si trasferisce nella capitale ma non è finito il suo impegno giornalistico sotto l'occupazione tedesca si riconosce Vespri il giornale della formazione partigiana di Peppino sapienza anche lui nascosto a Roma
Lo stile la composizione Di Vaio giusto giudice scrivere scriverei la sua libertà
Ecco
Questo questo ci consegna Silvia Necci avrebbe raccontato sicuramente con la sua passione in aggiunta e con tanti riferimenti alla storia di oggi alla cronaca di oggi
Quella che la lezione giornalistica di Maria giudice la rende così vicina noi così forte nel suo protagonismo
Quindi penso che Silvia sia meno contenta che come dire l'abbiamo indegnamente sostituita rubando le qualche parola ma soprattutto ricordandoci sempre di quanto lei sia fondamentale nel anche in questa tessitura di storie e di racconto
Tre ieri è oggi purtroppo
Soprattutto nel nel legame anche con la Casa delle donne non so se oggi riuscirà a venire anche lì perché la giornata era molto complicata ma si augurava stamattina in realtà di essere pur sempre perché fosse più semplice ma insomma penso c'è un messaggio
Appunto
Perfetto hai fatto bene grazie grazie perché la mail Miotti Morena pro quello che lei invece cercasse di di di correre venendo da una situazione molto delicata
Va bene allora grazie ancora grazie al nostro Presidente una bella bandiera oggi lo nove e siamo felici diverse accetto mamma non se se è scritto così ad Alessandra ma lei doveva cominciare sei poi mi ha detto ieri sera alle sette quindi ma