La nuda verità - Grave mancanza di speranza, rischio di suicidio. L'applicazione del Piano nazionale per la prevenzione

Radio radicale Bernardini trovate bene ritrovati ad uno fa puntata della nuda verità domenica tre novembre è stata scelta la casa circondariale tipi di ginnastica e li a Roma
Per firmare il protocollo di prevenzione e gestione del rischio suicidiario autolesivo
Con lo scopo della promozione della salute mentale del benessere dei detenuti nella e Regione Lazio
Il carcere di Regina Coeli il primo carcere per la numero di suicidi
Roma avete anche il carcere di Rebibbia
Diciamo tra
Il dieci carceri con un numero elevato di suicidi dal due mila e venti al gremita e ventiquattro
A firmare il frutto collidono di prevenzione e gestione del rischio suicidare io a Roma la direttrice
Del carcere di Regina Coeli a Claudia Clementi il commissario straordinario dell'As Roma uno Giuseppe Quintavalle
Il garante per le persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio Stefano Anastasia
Giuseppe Tucci direttore del Dipartimento di salute mentale dell'ASL Roma uno
La direttrice dell'dell'unità operativa
Del servizio delle dipendenze salute mentale in ambito penale dell'ASL Roma uno Adele Di Stefano
Il direttore
Dell'unità operativa dell'assistenza sanitaria di Regina Coeli sempre del distretto dell'As Roma uno Luigi Antonio Persico e il comandante di polizia penitenziaria Francesco Salemi il documento sottoscritto dalla regione Lazio e dell'ASL e che a Roma uno
Contiene il rafforzamento
Delle misure di intervento supporto e monitoraggio in ambito carcerario integrando le competenze del personale sanitario penitenziario in un intervento distano avvolto a ridurre i rischi legati ai fenomeni critici comunicato ovviamente e pubblicato sul sito del dell'ASL Roma uno prevede tra le azioni la valorizzazione degli interventi tipici supporter i colloqui l'osservazione da parte di diversi operatori per favorire adeguati processi di adattamento l'informazione sull'Offerte le attività delle aree sanitari educativi e di sicurezza e sulle modalità di richiesta di supporto l'organizzazione di gruppi di accoglienza con gli psicologi del dell'azienda sanitaria
Roma uno ed educatori il monitoraggio dei casi più vulnerabili la formazione degli operatori
Per la rilevazione dei rischi e gli interventi di primo soccorso con esercitazioni periodiche
E l'adozione del protocollo di prevenzione e gestione dei discussi ci Dario è un passaggio importante di condivisione degli interventi da parte della Asa e della direzione dell'istituto
Il garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Stefano NASA Anastasia
E
Ha dichiarato
A margine della firma del documento
Quanto la casa circondariale
Di Regina Coeli sia la frontiera più esposta alla riscossi ci Dario nella Regione Lazio
Sino ad aprire il tragico record di quattordici Suicidi il maggior numero di suicidi registrati in Italia tra il due mila e di intervenire ventiquattro
E è questo l'effetto della sua funzione cioè di casa dal resto della più grande area metropolitana nazionale della sua utenza particolarmente vulnerabile della carenza del personale
E della vetusta inadeguatezza della della struttura cui si aggiunge un tasso di affollamento del centottantotto per cento tra i più alti in Regione a livello e a livello nazionale
E quindi l'urgenza di questa e di questa firma proprio perché
E e questo luogo luogo punto di di frontiera la più esposta perché
Riguarda il bacino di un'area la più grande Area metropolitana nazionale
E la direzione dell'istituto e servizi sanitari
Sempre e per voce del del garante
Tra Regione Lazio
Delle misure delle persone sottoposte a misure restrittive delle libertà personale e e afferma che
Questo protocollo disciplina
Le modalità di attivazione di intervento della direzione ovviamente del carcere di Regina Coeli e i servizi sanitari a sostegno
Delle persone che manifesti nun rischio suicidiario già prevedendo momenti congiunti di valutazione
Del della implementazione ovviamente delle azioni di intervento
è un segnale importante di reazioni istituzionale alla drammatica successioni di Sicilia qui stiamo assistendo a livello a livello nazionale speriamo che si è finalmente seguito da analoga sensibilità di altri interlocutori istituzionali ciascuno per la propria competenza nella riduzione delle cause ambientali del rischio si si Dario a partire dal cronico sovraffollamento e dal depauperamento dei servizi socio sanitari sul territorio Candy e spesso
E in origine
Invece il commissario straordinario dell'ASL Roma uno Giuseppe Quintavalle definisce la firma di questo protocollo
La sinergia tra istituzioni e personale sanitario del penitenziario
L'impegno comune verso una gestione umanizzata e attenta con l'obiettivo di promuovere un contesto più sicuro per le persone sottoposte a misure
Restrittiva e e questo è un inizio
Un approccio con interventi multidisciplinari tempestivi possano fare la differenza contribuendo a promuovere una cultura della salute del sostegno in grado di prevenire
Protti fa mente episodi di autolesionismo e di suicidi
In in carcere
Un atto dovuto
Questo questo documento questa firma del protocollo
Di prevenzione del rischio suicidiario sì
Facciamo riferimento se si fa riferimento
A
A quanto
Già in passato è stato immediato ai
Provvidi provveditori
Regionali nell'ambito del più ampio tema della tutela della salute di detenuti del e degli internati e da parte ovviamente del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria che da davvero diverso tempo oppone una particolare attenzione alla prevenzione e dei suicidi nel luglio del due mila e ventidue
è stato
Indirizzato nuovamente da parte del ministero della
Giustizia
Una missiva
Che teneva in considerazione l'oggetto preciso rappresentare i poteri disagio e della prevenzione del suicidio in ambiente penitenziario
E rimandando che cosa rimandando
La direttiva del ministro in tema di crisi dei suicidi del tre maggio del due mila e sedici aggiornata al ventuno luglio del due mila e diciassette
E approvato dalla conferenza
Poi mette stato regioni dalla Conferenza Unificata raccordo recante il piano nazionale per la prevenzione delle condotte suicidare nelle sistema penitenziario per
Adulti questi ma solleciti
Questi carteggi sono assolutamente importanti per quanto riguarda ovviamente tutti i luoghi di reclusioni tutti quei luoghi
Di internamento quindi le carceri ma anche le residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza che a cui ovviamente si applicano anche e quelle norme e riguardo il la prevenzione del rischio soci Dario negli occhi ovviamente ospedali perché la tutela della salute
Riguarda ovviamente tutti i luoghi in cui
In cui come l'ospedalizzazione e è supposta una maggior tutela del paziente quindi così come il detenuto in carcere così come il detenuto paziente nelle residenze per l'esecuzione delle misure
Di sicurezza ecco il piano nazionale per la prevenzione delle condotte suscitare in il sistema penitenziario per adulti
A disegnato un un sistema strutturato di relazioni quindi di comunicazioni
E di azione tra l'amministrazione penitenziaria le regioni e le aziende sanitarie locali con l'obiettivo del miglioramento progressivo della capacità istituzionale di individuare precocemente il disaggio
E la conseguente messa in atto delle delle azioni di contenimento ovviamente del fischio al fine di giungere ad una diminuzione dei comportamenti autolesivi e dei suicidi da parte delle persone soggette ad una misura
Detentiva
E quindi la missiva già a suo tempo da parte del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria
Ai provveditori regionali tiri vedere i protocolli di prevenzione del suicidio in carcere già arredati con le regioni
è quasi
Una
Una missiva ordinatoria per verificarne la corrispondenza
E con le linee guida ma con le linee guida impartite dal Piano nazionale
E di fornire quindi le indicazioni a livelli locali in modo da consentire la revisione o la detrazione di protocolli locali la dunque ancora non esistono ecco quindi sicuramente ci saranno targati delle realtà
Ecco questa ad esempio dovrebbe essere un'azione di verifica e di controllo se ci sono
Diciamo dei protocolli attuativi del Piano nazionale
Per la prevenzione delle condotte sushi da arie e il sistema penitenziario per adulti
Ecco cosa fanno i provveditori regionali cosa dovrebbero fare i provveditori
Regionali
Di fronte a l'esigenza di adottare efficaci interventi per contenere
Il
Il rischio costruisci Dario cioè individuare ulteriori e maggiori strumenti appropriati anche attraverso i nel coinvolgimento pressante delle aziende sanitarie locali nell'attività di prevenzione del fenomeno sushi Dario che è stato più volte rilevato
La questione è il fatto che il personale che opera all'interno degli istituti penitenziari
Sviluppino capacità di intercettare e trattare tempestivamente gli stati di disagio psicologico
E di disturbo psichico o qualsiasi altro a una tipologia di fragilità
Mettendo in atto una modalità di collaborazione funzionale tra le diverse figure professionali
Presenti
All'interno punto di carcere sia come operatori sanitari che penitenziari per l'individuazione anticipata precoce del disagio degli dei distretti e per la riduzione del rischio di suicidio e di autolesionismo in carcere
Ecco questi
Ah spetti o queste
Missive da parte del ministero della giustizia ai vari provveditori o regionali
Sembrano non seguire
è di tutta evidenza
L'azione le azioni e affinché sensibilizzi nono onore varie direzioni degli istituti penitenziari affinché
Sia garantita all'interno punto degli istituti la presenza di operatori che possano sostenere i detenuti
Quali funzionari giuridici pedagogici psicologi mediatori culturali
Volontari era il due mila e ventidue era l'estate del due mila e ventidue e e
Sì contestualizzata
Il periodo estivo
Come ho uno dei periodi dell'anno in cui insorgono maggiori situazioni di rischio e di disagio per i detenuti e ed internati
E
Ecco si faceva appello si invitavano i provveditori
Regionali a svolgerle un'approfondita revisione dei protocolli
Già adottati
In linea con il piano nazionale di prevenzione del c.t. delle delle conduttrici suicidati e di conformare di al citato piano i contenuti di ciascun accordo regionale e locale
Appellandosi anche a quei
Provveditori
Che non avevano un determinati contesti regionali
Conclusi
Di accordi regionali di applicazione e di attuazione del piano nazionale di prevenzione del rischio sushi Dario ecco il ruolo importantissimo
Dei provveditori regionali sarebbe interessante e conoscere le misure
Che i provveditori regionali hanno comunicato al ministero della giustizia
Ovviamente
Facendo riferimento all'anno presidente oppure l'anno due mila ventidue per prevenire il
Il diffondersi
Di gesti autolesivi o sushi Dari da parte
Della
Della popolazione
Carceraria
Cioè le azioni svolte dai provveditori regionali nella revisione dei protocolli di prevenzione del suicidio in carcere già redatti con le reti le regioni per verificarne la corrispondenza all'adeguamento l'adeguatezza con le linee guida impartite dal piano nazionale
E e quindi di sapere di conoscere quali indicazioni ai diversi livelli locali sono stati
Sono state date per la divisione e la redazione di nuovi
Protocolli
Riguardo la prevenzione infligge di dei gesti autolesivi e la prevenzione del suicidio in carcere
Parliamo il piano nazionale per la prevenzione delle condotte suscitare del sistema penitenziario o per e adulti
Scaturito dal dal Raccordo sommate il la conferenza unificata dedica luglio di da due mila e diciassette
Dall'applicazione di questo
Piano quindi le norme ci sono
I regolamenti pure
E quindi quali sono gli elementi essenziali
Del piano di
Prevenzione del rischio suscitare io ovviamente per essere applicato ci devono essere l'elaborazione di piani regionali e dei piani locali di prevenzione
E questo conoscere se
Sono stati
Attuati in tutte le regioni e in quale
Modalità
E perché i piani regionali devono obbligatoriamente prevedere che tutte le strutture penitenziarie di loro competenze si dotino di un piano locale
E che tale documento costituisca appunto la destinazione operativa dei piani e degli accordi adottati ovviamente in linea con le indicazioni dell'Organizzazione mondiale di sanità a livello ovviamente sovraordinato
Ecco la rilevazione del rischio
E la valutazione dei rischi all'ingresso delle persone
Ricco Rouse
E ed è da predisporre sia all'arrivo presso l'istituto che ogni qual volta cambino le condizioni della ricusazione della detenzione in carcere
E per essere efficace deve avvalersi di valutazioni regolari nel tempo per tutta la durata della detenzione ecco perché gli operatori dell'amministrazione penitenziali debbono collaborare con gli operatori del sistema sanitario regionali e successivamente alla valutazione iniziale con una precisa e osservazione ed un regolare von lap l'accertamento all'ingresso deve essere svolto da personale sanitario nel più
Prende tempo possibile e comunque non oltre le prime ore dall'ingresso e il personale penitenziario e sanitario che gestisce i primi momenti della vicenda detentiva al momento dell'ingresso
Si interessa di rilevare che di riportare le informazioni inerenti alle condizioni complessive del detenuto con l'obiettivo prioritario di intercettare eventuali manifestazioni di volontà suicida aria
Ridare documento di questo tipo
è un documento personalizzato e individualizzato per ogni dipinto dipinto
La cui eventuale archiviazione deve essere codificata e ha minimizzato e tali strumento una volta aperto all'ingresso dovrà diventare il diario personale
Del detenuto costantemente aggiornato ecco resta
Prioritario
Come indicato dall'organizzazione delle linee guida dell'Organizzazione mondiale della sanità favorire non tralasciare la comunicazione tra tutto il personale
Quaggiù data dallo svolgimento di assise riunioni di équipe
Al fine di parlare regolarmente del detenuto che abbia dato segni di rischio e stabilire in maniera congiunta dei specifiche azioni da intraprendere quindi se noi andiamo a leggere tutti gli a spetti sui quali si ritiene necessario porre una costante attenzione
Sulla diciamo storia sul dirà sul sul sul sul diario sulla conoscenza del detenuto vediamo che ci
Cipressi ogni anno
Dagli elementi il come non solo i dati anagrafici
Dalla presenza o assenza di componenti del nucleo famigliare familiare di esperienze di detenzione
Cioè se il detenuto meno la sua prima esperienza di detenzione oppure si è avuto eventuali esperienze pregresse
Il tipo di reato il tipo di impatto con le con con le istituzioni se ha manifestato insoliti livelli di vergogna e di preoccupazione per l'arresto
Oppure le date salienti per esempio le udienze sapendo che la vicinanza un rinvio di tali dati rappresenta fonte di grande stress per il detenuto ma anche ricorrenze significative per la persona le abitudini
Se si usa di tabacchi alcolici oppure tutte le informazioni
Sanitarie se sono presente patologie psichiatriche e patologie legate insomma dipendenze fattori di rischio ambientali
Legate al fatto sia in un alloggio singolo e singolo piuttosto che in una stanza condiviso tra più persone atteggiamenti comportamentali
Aggressività eterodiretta Autolib diretta
L'insoddisfazione della vita le Paure le aspettative la mancanza di speranza si condizioni situazionale di rifiuto di partecipare ad attività di usufruire di ore d'aria cioè tutti gli eventi Street stressanti all'interno
Della veemente per luogo di reclusione ma anche a
Di tutti quegli eventi che il detenuto si porta con sé il recluso si porta con sé dalle dall'esterno
E
Si è andiamo a approfondire studiare
Verificare
La
Il sistema di comunicazione rispetta l'architettura organizzativa del Piano nazionale di prevenzione
Suicida Ario composto dal livello centrale dall'i valori regionale da un livello ducale sì comprende che
E tutto è scritto
E e andare a cogliere tra i vari passaggi forse
La questione che manca
Perché se
Un piano nazionale
Per la prevenzione delle condotte sui citarla nel sistema penitenziario che vede uniti esiste
Però la questione
Del
Del del CCD in carcere oppure nei luoghi ovviamente di reclusione
Non
Non diminuisce ecco interrogarsi su cosa non va e se davvero la il
L'applicazione del
A livello locale quindi la comunicazione delle direzioni di ciascun istituto penitenziario che le aziende sanitarie per interventi e competenti
Adeguato funziona oppure cioè
Qualcosa che non notturna intende termini di implementazione in termini di
Monitoraggio
Conformemente a alle direttive del livello centrale e
E regionale
Sappiamo che nell'ambito del delle strutture
Quale un carcere quale un una residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza il tentato suicidio è qualificato come evento sentinella e quindi la prevenzione del suicidio
Del paziente per le rebus del detenuto nel nelle carceri sono divenuti uno dei punti centrali organizzativi del rischio clinico in sanità
E sono pertanto previste richieste direttive procedure per evitarlo che devono essere applicate tutte le volte che ci si trovi di fronte a questa situazione
E clinica e questo
Loro si coglie
In un documento che
Ha per titolo procedura per la prevenzione del suicidio del paziente nella residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza ad esempio della Regione Lazio nell'azienda sanitaria locale
Di
E di Rieti
Nel documento prezioso perché
Nonostante da dove si possano insomma applicare
Le procedure elemento suicidio evento morte tuttavia può verificarsi nonostante l'attuazione
Delle procedure di protezione può avvenire il giorno dopo ad esempio la dimissione per quanto riguarda in una residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza
Perché perché è importante notare e conoscere quale
Qual è il luogo dove ci si suicida
A firma di
Catanesi a firma del professor Carabelli rese in una rivista psichiatrica sushi di responsabilità professionali cinque
è interessante appunto notare come il luogo dove ci si suicida non sia indifferente ai fini di una possibile evoluzione sul piano della responsabilità
Un suicidio in ospedale ha maggiori probabilità di evolvere in un contenzioso giuridico presupponendo l'ospedalizzazione come una maggiore la maggiore sul posto a tutela della pazienti così come ovviamente nei luoghi in cui
Un
Chi detenute ricco uso per cui diciamo la
La reclusione riguarda appunto la rieducazione e la la riabilitazione della persona che ha commesso un reato
In conclusione se esiste un piano nazionale per la prevenzione delle condotte sui citare il sistema penitenziario per adulti
Non esiste in generale quelle persone
Libere quindi non sottoposte a misure restrittive della libertà personale qui
Quindi non recluso in carcere un Renzo oppure un altri luoghi
Come ad esempio
E negli ospedali non esiste non esistono linee guida mi una strategia per la prevenzione del suicidio in Italia solo o sporadici Progetti regionali eppure i dati dell'Istituto Superiore di Sanità CD
Dicono che in Italia ogni anno muoiono per suicidio circa Ricci quattro mila persone ovviamente
Per quanto riguarda le persone libere ogni caso è unico dietro alla scelta ci possono essere profondi
Difficoltà con tassi discussioni ma generazioni oppure insomma undici situazione di forte coinvolgimento psicologico oppure di malattia mentale ma non è di questo
Che in conclusione si può avere parlare ma individuare sicuro
Sicuramente
Piera intervenire contrastare questo o fenomeno quello di incidere anche
Per
Le persone tra virgolette non sottoposte a misure restrittive della libertà personale a livello istituzionale delle linee guida
Che coinvolga sicuramente tre aspetti c'è una consapevolezza tra la popolazione
Di questo fenomeno per intervenire
Preventivamente
E anche continuare a intervenire su chi ha già tentato il
Suicidio quindi anche per le persone non sottoposte al limitazioni della libertà personale
Legiferare in tema di prevenzione del rischio suicidiario la puntata di oggi della nuda verità finisce qui prestati con unico le trasmissioni di radio radicale