La nota antiproibizionista

Nelle carceri italiane il numero dei detenuti ha superato quota sessantadue mila non accadeva dal due mila e tredici cioè da quando la Corte europea dei diritti umani con la sentenza Torregiani
Ma non l'Italia terra trattamenti inumani degradanti nelle carceri del nostro Paese i posti disponibili conteggiati dal ministero delle Giustizia sarebbero cinquantuno mila centonovantasei ma a metà ottobre
Quattro mila quattrocentoquarantacinque non lo erano realmente quindi nelle nostre patrie galere ci sono oltre quindici mila detenuti in più dei posti realmente disponibili era stato previsto ed è puntualmente accaduto
Un terzo del totale sono in carcere a causa del Testo unico sugli stupefacenti quasi il doppio della media europea molto più di quella mondiale
Oltre un quinto a causa del solo articolo settantatré della Testo unico cioè per detenzione a fini di spaccio quasi un terzo dei detenuti sono tossicodipendenti una presenza record da quasi vent'anni a questa parte le emendata dal continuo ingresso in carcere di persone registrate come tali
Lo continua a ripetere
E però sfido chiunque a dimostrare il contrario il sovraffollamento carcerario è causato da una sola legge quella sulle droghe
Trentaquattro anni di applicazione di questa legge sono una dimostrazione che è una macchina repressiva e punitiva che costituisce il principale veicolo di ingresso nel sistema della giustizia e delle carceri
Gli affetti di questa legge non sono danni collaterali sono una conseguenza diretta delle norme in vigore forse non era questo l'intento di chi quella legge la ideata e voluta ma di certo è stata consapevolmente mantenuta in vigore in questi decenni e addirittura inasprita contro ogni evidenza tre anni fa alla fine di novembre del due mila e ventuno a Genova si tenne la sesta Conferenza nazionale sulle dipendenze la conferenza fu preceduto da una serie di tavoli preparatori il primo dei quali
Riguardava proprio la giustizia penale il carcere la relazione conclusiva proponeva di ridurre le fattispecie incriminato aree sottrarre alcune condotte l'azione penale escludere in alcuni casi l'arresto obbligatorio in flagranza
E ricorrere in maniera più estesa e qualificata alle misure alternative alla detenzione questo proprio per diminuire in maniera considerevole la presenza in carcere
Il comma quindici dell'articolo uno del testo unico sulle stupefacente dispone che le conclusioni della Conferenza nazionale siano comunicate al Parlamento al fine di individuare eventuali correzioni alla legislazione antidroga dettate dall'esperienza applicativa
Le conclusioni del tavolo tecnico sulla giustizia penale le misure alternative sono però rimaste lettera morta come d'altra parte è rimasta lettera morta tutto quanto emerso dalla conferenza nazionale di Genova anzi siamo andati in senso diametralmente e opposto
In questi due anni abbiamo assistito ad un susseguirsi di provvedimenti che hanno introdotto nell'ordinamento nuovi reati ha inasprito le pene per alcune fattispecie già previste hanno esteso il ricorso la detenzione in carcere
Parliamo del decreto anche Revel del pacchetto sicurezza il successivo ddl sicurezza che discussione proprio in questi giorni
Il decreto che ha in mano entrato in vigore un anno fa
E contiene misure definite di contrasto al disagio giovanile alla povertà educativa della criminalità minorile
Norme che però sono state concepite all'insegna della repressione della punizione con conseguente ricorso al carcere e all'inasprimento delle pene per i reati che già prevedeva la reclusione in un anno di applicazione
Il decreto che avevano prodotto risultati negativi che peraltro notati da più parti previsti
Il numero dei ragazzi reclusi e il numero degli ingressi degli istituti penali minorili sono i più alti mai registrati
Per la prima volta gli istituti sono sovraffollati dodici su diciassette ospitano più persone di quelle che dovrebbero la media del centodieci per cento e gli altri cinque sono comunque al limite della capienza
Le norme previste dal decreto che avevano sono molte
Quelle che riguardano le droghe per esempio hanno inasprito le pene per prevenire l'accesso ai luoghi di spaccio abbiano estese anche ai minori che hanno già compiuto quattordici anni sono aumentate le pene anche per i reati di lieve entità relativi alla cessione alla detenzione di droga ed è stato reso più facile per i minorenni finire in galera infatti ora sono il sessantuno per cento del totale dei detenuti
Inoltre rendendo più facile il trasferimento dei ragazzi che hanno compiuto la maggiore età nelle carceri per adulte insomma si interrompe il percorso educativo intrapreso e si rende molto più difficile il reinserimento sociale di fatto il decreto che avevano annullato quel quel modello positivo
Estendendo perché era che caratterizzano il nostro Paese estendendo alla giustizia minorile quella visione priva di prospettive che caratterizza la detenzione degli adulti
Il malessere che ne è conseguito poi sfacciato in quei numerosi atti di proteste che hanno coinvolto molti istituti penali minorili insomma lo strumento penale resta l'unica risposta ai problemi sociali il carcere l'unico orizzonte di una politica che sembra comunque devo dire preda di un furore punitivo che prende il sopravvento sull'analisi della realtà
La normativa sulle droghe né proprio l'esempio lampante
Il fenomeno di quando il consumo di sostanze ridotto ad una devianza ad un fatto criminale d'una patologia divieti e punizioni colpiscono i soggetti più deboli in tossicodipendenti appunto i piccoli spacciatori gli emarginati i minorenni
Lo so sono cose che avete già sentito sono cose che ripeto in continuazione di fatto però è che niente cambia e niente sembra prefigurare un cambiamento