Cinema&cinema: ""The apprentice" di Ali Abbasi e "Berlinguer - La grande ambizione" di Andrea Segre

Un saluto agli ascoltatori di radio radicale
Capita a volte divenire quasi di seguito due firme che per così dire si illuminano a vicenda i loro confronto aiuta cioè a focalizzare meglio il contenuto di ognuno dei due film
E quanto può succedere vedendo prima gli Apprentice un filo con cui il regista dia basi ha voluto raccontare la storia di Donald Trump negli anni settanta quand'era ancora soltanto un giovane imprenditore
E poi Berlinguer la grande ambizione
Un film anche questo di finzione con cui il regista Andrea Segre ha voluto raccontare la storia di Enrico Berlinguer sempre negli anni settanta quando era già segretario del partito comunista italiano
Tra i due film c'è un evidente analogia ritraggono due personaggi realmente esistiti tuttora esistenti protagonisti della storia politica dei loro paesi
Ma l'aspetto chiarificatore è la contrapposizione tra i due ritratti che sembrano proprio l'uno l'opposto dell'altro ma come il buio l'opposto della luce
Il club del film che all'inizio un giovane un po'goffo pieno di ambizioni che appaiono però velleitarie schiacciato dall'autorità del padre
Decisivo della sua trasformazione sarà l'incontro con un avvocato un incontro che per come è raccontato nel film somiglia a una seduzione diabolica quell'avvocato fra l'altro è segretamente omosessuale ed è edito orge clandestine
Nel caso di Trump non si tratterà di una situazione carnale ma di un'intima operati perversione morale
L'avvocato insegnerà Trump a corrompere a mentire a essere feroce e spietato pur di raggiungere i propri obiettivi che sono il successo e la ricchezza
Sì dopo averli raggiunti Trump sembra dimenticarsi del suo mentore allontanare dalla propria vita quella presenza diventata imbarazzante l'avvocato si ammalerà di ai DS
Finirà poi per riconciliarsi con lui dimostrando così però più che la virtù della riconoscenza la fedeltà al demone che lo ha allevato
Se il tratto del film è come una maschera del male segnata dal vizio dell'avidità il Berlinguer del film di Segre somiglia invece a una maschera del bene
Le sue ambizioni non sono egoistiche come quelle di Trump Berlinguer nel film dichiara di non credere alla competizione e all'affermazione personale
Condanna la ricchezza come espressione della superiorità di un uomo sugli altri
E in coerenza con le sue parole fa una vita sobria
Bisogna ambizioni non sono individualistiche l'abitano a una trasformazione della società perché sia più giusta e più libera
Il suo operato politico dato come coraggioso in Ducati di innovativo appare sempre coerente con tale obiettivo
Il racconto attraversa vari episodi come la campagna contro il referendum che intendeva abrogare il divorzio e la sconfitta di quel referendum è presentata tout-court con una vittoria di Berlinguer e del Partito comunista
La strategia del compromesso storico dunque di un'alleanza con la Democrazia Cristiana lo strappo dall'Unione Sovietica la scelta della linea della fermezza di non trattare con i terroristi dopo il rapimento di Aldo Moro
E sempre allo spettatore suggerita l'impressione che le scelte di Berlinguer siano pragmatiche e lungimiranti le migliori storicamente possibili perché si realizzasse quel progresso dell'Italia che lui auspicava
Forse sulla questione della non trattativa con i terroristi si affaccia appena un dubbio attraverso le parole che vengono citate dello stesso Moro che chiedeva che si trattasse per salvargli la vita
Ma il rigore della posizione di Berlinguer è considerato comunque curabile azione
Va detto che si tratta di due film ben fatti che si seguono con interesse dall'inizio alla fine e che si avvalgono di ottime interpretazioni di Sebastiano stelle
E cioè del ministro onde nel ruolo di trampoli del suo avvocato e forse soprattutto di Elio Germano nel ruolo di Berlinguer
Il limite gli entrambi firmati proprio pari retta e che anziché raccontare due personaggi realistici complessivo sfumati disegnano due modelli ideali necessariamente semplificati uno negativo ciò che un imprenditore e uomo politico per l'autore non dovrebbe mai essere e uno positivo l'emblema di una politica come l'autore vorrebbe che fosse
Dunque gli Apprentice D Alia basi Berlinguer la grande ambizione di Andrea Segre un saluto da Gianfranco Cercone