Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale sabato nove novembre questo è l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura anche oggi la vittoria di Donald Trump nelle presidenziali americane
Benvenuti nel mondo di Trump il titolo dell'editoriale dell'economista secondo il quale la sua netta vittoria cambierà rivoluzionerà tutto leggeremo anche un editoriale da Libération quotidiano francese sulla reazione dell'Europa a questa elezione di Donald Trump e a proposito di Europa ci occuperemo anche della crisi politica che sta attraversando la Germania implode la coalizione di OLAF Scholz si va verso elezioni anticipate ma c'è polemica per chi Scholz ha deciso di ritardare alle
Metà marzo anziché gennaio ci mancava anche questa scrive il quotidiano francese l'opinione vedremo anche un editoriale dal Financial Times di ieri secondo cui una rapida elezione può porre fine alla paralisi politica della Germania partiamo però da Trump
Dal mondo Trump la che si trova sulla copertina dell'Economist benvenuti nel mondo di Trump il titolo dell'editoriale di questa settimana
Scrive l'Economist
Una vittoria strepitosa ha incoronato Donal Trump come il Presidente americano più significativo dei tempi di Franklin Delano Roosevelt
Dopo aver sconfitto Kamala RS con un ampio margine il quarantacinquesimo presidente degli Stati Uniti diventerà al quarantasettesimo Presidente degli Stati Uniti il fatto che Trump sarà al primo con cui stare mandati non consecutivi dai tempi di Grover Cleveland nel mille ottocentonovantadue non rende giustizia a questo risultato Trump ha definito una nuova era politica per l'America e per il mondo
Da alcuni punti di vista lei era tant'è molto moderna stata resa possibile da cambiamenti tecnologici e dalla frammentazione dei media
In un momento in cui è difficile distinguere tra politiche I Should Business
Ma questo è anche un ritorno a un'idea antica dell'America prima che la lotta contro il fascismo convincesse Roosevelt che fosse nell'interesse del suo Paese aiutare a portare ordine prosperità nel mondo
L'America era ostile all'immigrazione scettica sul commercio diffidente sull'impegno all'estero
Negli anni mille novecentoventi mille novecentotrenta questo portò a periodi Buy e potrebbe farlo di nuovo
Dopo la vittoria di martedì spiega l'economista il mondo ai piedi di Trump lui ha ottenuto un mandato e probabilmente il controllo su Washington di cui ha bisogno per metterlo in atto
In quella che doveva essere un'elezione incerta Trump ha conquistato la maggior parte degli Stati chiave ma non solo anche il voto popolare
Come previsto dai sondaggi ottenuto un forte aumento nel sostegno degli uomini latini ma anche le donne che ha reso si aspettava votassero per lei si sono spostate verso Trump ci sarà tempo per i democratici per recriminare su cosa sia andato storto ma la risposta alla fine e quasi tutto sondaggio dopo sondaggio la presidenza di John by the Moon
Stava andando nella direzione sbagliata
Gli elettori non hanno mai perdonato a Baj dell'aumento dell'inflazione iniziato nell'estate del due mila e ventuno
L'Amministrazione Baida non promosso una vi visione della cultura che fuori sintonia con la maggior parte degli americani
Specialmente sul sesso e genere la cosa più dannosa di tutti è stata la rabbia degli elettori in tutto il Paese per l'incapacità dei Democratici di fermare gli ingressi illegali dal confine meridionale il partito aggravato i propri Errori nascondendo la fragilità invalidante di Baj Del fino a quando è diventata innegabile
A quel punto non aveva tempo per trovare un talento politico in grado di battere Trump ma secondo l'economista c'è anche qualcosa di più profondo in gioco nel due mila e sedici alcune persone si erano consolato e con l'idea che la presidenza Trump fosse un'anomalia
Scegliendo di ignorare il tentativo di bloccare il trasferimento di potere Abaidia nel due mila e venti
Gli elettori americani hanno dimostrato quanto fosse errata quella conclusione
Gli elettori hanno approvato la polarizzazione totale di Trump come base della sua politica
Compresa la diffamazione degli avversari come corrotti o sleali questo diffuso un cinismo nei confronti del governo che potrà giovare a Trump ma danneggerà la democrazia americana
Il ma anche è un movimento iconoclasta contro il tipo di in terzino nel internazionalisti benevoli che hanno occupato la Casa Bianca per settant'anni questa settimana
Una maggioranza degli elettori ha abbracciato il manga ad occhi aperti
Se Trump ha distrutto il vecchio ordine la domanda è cosa prenderà il suo posto mentre la vecchia America era al campione del libero commercio
Trump accelerare ritorno al mercantilismo prebellico lui è un sostenitore dei dazi i deficit commerciali ai suoi occhi sono la prova che gli stranieri stanno prendendo in giro l'America
Sotto la sua presidenza gli Stati Uniti saranno spendaccioni
Lui e il suo partito spingeranno per tagli delle tasse che amplifica Ranno ulteriormente il deficit di bilancio
Trump ha promesso una massiccia deregulation in questo potrebbe portare benefici ma il prossimo presidente ama il potere l'area e la lealtà
E dunque rischia di riservare un trattamento speciale suoi sostenitori come ILOR Mask l'uomo più ricco del mondo
La nostra speranza scrive ancora l'Economist è che Trump non imbocchi questa strada la nostra paura che durante questa presidenza adotterà un approccio ancor più radicale stremato specialmente se dato che nel presidente più anziano della storia degli Stati Uniti le sue capacità intellettive inizieranno
A venire meno
Data la prima esperienza con Trump la sua squadra sia si curerà che nessuno dentro l'amministrazione si è in grado di contenerlo
Pertanto Trump potrà sfruttare al massimo il suo controllo sul Congresso il suo mandato popolare
Nei decenni dopo Roosevelt prosegue poi l'Economist la politica estera americana si era basata sulle alleanze distinti di Trump invece sono di trattare gli alleati come degli imbecilli da cui trarre profitto
Tante anche imprevedibile potrebbe effettivamente riuscire a concludere un accordo con Vladimir Putin sull'Ucraina che non si traduca in carri armati russi a Kiev
Potrebbe anche riuscire a esercitare pressione sull'Iran e a dissuadere la Cina dall'usare la sua potenza militare per dominare l'Asia
Ma la sua imprevedibilità potrebbe facilmente incoraggiare le aggressioni di Cina e Russia
Ciò che è chiaro è che queste incertezze imporrà costi agli alleati dell'America specialmente in Europa se gli alleati avranno paura di non poter contare su Trump per sostenerli quando sono minacciati
Cercheranno di proteggersi in altro modo
Spenderanno di più per la difesa ma se non riusciranno a radunare abbastanza armi convenzionali per per dissuadere
L'aggressore be'alcuni di loro potrebbero seguire l'esempio di Regno Unito e Francia cercando di dotarsi di armi nucleari
Parte dell'influenza globale dell'America era derivata dal potere che hanno gli Stati Uniti in termini di esempio nella loro politica e nella condotta internazionale i suoi leader erano consapevoli dei precedenti che stavano creando a livello globale
Ciò che dovrebbe sorprendere non è le poche volte che i leader americani hanno violato le regole ma quanto spesso hanno rispettato le regole sotto Trump sarà il contrario e la sua vittoria ispirerà imitatori altrove in Brasile è già stato letto Chadir Bolzonaro
Nel due mila e sedici Marine le Pen in Francia è una presidente più probabile nel due mila ventisette che nel due mila e ventidue
Il movimento internazionale dei populisti nazionalisti che sembrava essersi affievolito dopo il due mila venti si sta rianimando se Trampus Geral sistema giudiziario contro i suoi avversari
Come ha giurato di fare darà un esempio pericoloso
Ci vorrà del tempo prima che il significato pieno della vittoria di Trump si faccia sentire
L'America rimane la potenza preminente tuttavia senza un interesse superiore illuminato come il principio organizzativo
Il mondo sarà nelle mani dei prepotenti che ci permetteranno di intimidire i loro vicini economicamente e militarmente senza timore di conseguenze
Le loro vittime incapaci di rivolgersi all'America per ottenere aiuto saranno più propense a fare compromessi oppure a capitolare le iniziative globali dal cambiamento climatico al controllo degli armamenti saranno compromesse
Tram senza dubbio risponderà che questo è un problema del mondo non dell'America sotto la sua leadership gli americani possono proseguire
Le loro vite liberi dal peso delle responsabilità all'estero eppure due guerre mondiali e rovinoso tracollo del commercio negli anni mille novecentotrenta
Dimostrano che nemmeno l'America può permettersi il lusso di isolarsi dal resto del mondo
Per un certo periodo probabilmente anni l'America potrebbe andare bene ma alla fine le conseguenze del resto del mondo torneranno a perseguire gli Stati Uniti così tra l'altro l'economista in questo editoriale che parla accenna all'Europa e a proposito di Europa vegetativo il titolo dell'editoriale di ieri di lì libera siano che si augura che i leader europei che si sono riuniti a Budapest
Per due giorni abbiano capito che non è tempo né di disperazione né di battaglie Diego né di fughe solitarie è il momento di unirsi della coesione di unire le forze correggere le debolezze è semplicemente una questione di vita o di morte per l'Europa di fronte alla situazione che si è creata dopo l'elezione di Donald Trump
Il futuro presidente della prima potenza mondiale ha molti difetti ma è astuto ha capito bene i punti deboli del vecchio continente le sue divisioni interne la mancanza di
Incarnazione e politica comune in materia di affari esteri difesa
In sostanza l'assenza di autonomia strategica dell'Unione europea che la rende fragile in un mondo sempre più caotico per Trump gli europei al meglio sono dei sognatori deboli a causa dei loro buoni sentimenti al peggio degli ostacoli rispetto al fare affari tranquillamente e tram farà di tutto per disuniti armi
Consolidando così il suo potere non è un caso se una delle prime telefonate di Trump sia stata Viktor Orban né il tram punti rese che continua a invocare la pace tra virgolette in Ucraina in sostanza la capitolazione di fronte a Putin
La situazione dell'Europa è tanto più preoccupante per il fatto che l'estrema destra continua a progredire al suo interno e il suo principale motore motore dell'Europa cioè quello franco tedesco è fermo
Con i due governi che si trovano più o meno in uno stato vegetativo la disperazione non è un'opzione ma l'inquietudine sì sperando che serva da stimolo e nove da freno così liberazione
E allora vediamo alla Germania con l'implosione della coalizione Scholes un brutto colpo per l'Europa secondo un editoriale di ieri dell'opinione
Ci mancava anche questa poche ore dopo la vittoria di Donald Trump che mette l'Europa le strette OLAF Scholz ha firmato la fine della sua coalizione
Nei prossimi mesi il primo Paese dell'Unione Europea partner essenziale della Francia non avrà un vero governo in grado di prendere decisioni importanti quelle che la situazione internazionale richiede si apre un periodo di incertezze al cuore dell'Unione Europea mentre gli europei devono adottare posizioni comuni per rispondere al nuovo scenario americano
Sulla guerra in Ucraina o sul commercio internazionale la Germania sarà paralizzata dalle incertezze della sua politica Interna
C'è un aspetto positivo la fine di questa coalizione
Molto caotica
Il cristiano democratico Fredrik Merse dato come favorito in elezioni anticipate ma con chi la domanda aperti da
E la domanda è chi può crede che sia possibile un risveglio strategico dell'Europa con una Germania assente
Per chiudere i farmaci Sontag
Ieri avevo un editoriale dal titolo
Una rapida elezione può portare alla fine della paralisi politica della Germania l'inclusione della coalizione di OLAF Scholz avviene nel momento sbagliato ma era inevitabile
Il passaggio chiave cui sto elezioni anticipate possono dare la Germania la ripartenza politica che
E tanto necessaria e un governo più coerente e capace di prendere decisioni senza questo risente è difficile immaginare come Berlino potrà affrontare le sfide di competitività e di sicurezza
E se la Germania incapace di prendere decisioni anche l'unione europea lo è visto il peso economico e politico del Paese ci fermiamo qui da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale