"La politica estera" Dibattito organizzato nell'ambito dell'8^ Festa del Secolo d'Italia

Tutti
Regola
Reporter e tutto il resto di lasciare un attimo
Ribéry
I nostri ospiti
Ben arrivati
A questa ottava festa del Secolo d'Italia
Sedici giorni di festa
Sedici giorni di dibattiti sui gli argomenti più importante della vita
Della nazione italiana
Dal punto di vista sociale economico e civili
Abbiamo dibattuto gli argomenti che non abbiamo ritenuto più
Urgenti
E abbiamo avuto risposte molto chiare molto precise
Come si deve ad un partito come Alleanza nazionale
Che è stato al governo chi aspira di tornare presto al governo
Abbiamo privilegiato
Rispetto ai politici i tecnici professionisti
Coloro
Che hanno dato suggerimenti che hanno dato soluzioni
Questa sera tutto è possibile concordiamo
Questi nostri dibattiti
Al massimo livello
Abbiamo un gol noi per la politica estera
Oltre all'amico Mirko Tremaglia
Come sempre
Che come sempre preciso solerte a far sì che questa ultimo dibattito dell'ultimo giorno dall'ormai ottava
Festa l'azione del Secolo d'Italia
Potesse esprimersi nel miglior modo possibile al livello più alto possibile
E di questo lo ringraziamo come organizzatore di questa festa
E di questo il partito viene grato non a caso la presenza del nostro presidente razionale onorevole Gianfranco Fini che salutiamo
Accredita questa nostra valutazione
Ringraziamo
Il sito il ministro degli esteri onorevole Susanna Agnelli per aver raccolto questo nostro invito
Ancora una volta ha dimostrato la sua sensibilità
Nell'affrontare i momenti importante dalla vita politica come questa
Di essere presente di capirlo e di interpretarle quindi no portare il suo parere su un argomento che a me
Tocca ormai tutti da vicino
Senza non sappiamo quale tipo di sbocco
Ringraziamo
L'ambasciatore della federazione russa in Italia sua eccellenza Valerio
Ore dodici chiarirà
Quanti passi avanti
Questa Italia fatto quanti passi avanti
Ha fatto Alleanza Nazionale
Pensare soltanto qualche mese fa
Che potevamo avere l'onore di avere con noi oltre il ministro degli Esteri l'ambasciatore della Federazione russa in un dibattito apre la festa nazionale del secolo Italia certamente non non era facile pensarlo di questo gliene siamo grati e la ringraziamo
Signor ambasciatore
Ringrazio l'amico generale senatore Ramponi che s'interessa
Ai problemi della difesa
Con da par suo
Il mio compito e finisce in questo momento
Cedo la parola moderatore di questo dibattito senza nascondermi che questa sera non soltanto il popolo di Alleanza Nazionale
Ma l'Italia intera forse il mondo intero aspetta da questo dibattito qualche indicazione chiare precise per poter uscire da questa situazione della Bosnia che certamente non ci tranquillizza molto a te la parola Nicotra maglia prego
I ringraziamenti sono stati fatti
Però io li rinnovò
Il nodo profondo particolarmente sentito
Oltre all'amico
Senatore Ramponi
Alla ambasciatore di Russia
Ho Ramponi non è stato detto ma noi conosciamo ma sulla grande professionalità
Ed essendo stato al vertice capo della comandante generale della Guardia di Finanza e in particolare i compiti altrettanto importanti istituzionali allori va riconosciuto ho detto la professionalità e l'essere l'uomo integerrimo oltre che nostro caro senatore ambasciatore ambasciatore di Russia
Noi ci siamo conosciuti
Qualche tempo fa io ho pensato moltissimo
Abbiamo avuto anche dei lunghi colloqui
Su un terreno così vasto
E così importante
Da farci capire che cosa vuol dire oggi in particolare quella che deve essere la funzione e il ruolo della Russia
Nei momenti più delicati e più difficili qualcuno si scandalizzò qualche mese
Qualche mese fa quando noi dicemmo che la Russia dirà certamente in quel momento e ha continuato ad essere lo è oggi
Determinante
Per quelle che sono soluzioni politiche che interessano la stessa costruzione dell'Europa
E al ministro degli Esteri
Ministro degli esteri abbiamo trovato molte volte direi
Una convergenza molto chiara molto limpida
Anch'io devo sottolineare la sua sensibilità in parecchie occasioni oltre che il suo coraggio per difendere la dignità nazionale oltre che gli interessi dell'Italia e dell'Europa lo debbo dire perché così siamo abituati a leggere i rapporti internazionali e la politica estera ma devo ringraziarla anche
Perché recentemente dando prova di Imperia sensibilità è venuta alla come vocazione di Giorgio Almirante grazie signora
Noi è stato detto non dobbiamo più stare a guardare
Per quanto riguarda il discorso della Bosnia
L'Europa purtroppo è stata assente
Io è che il mondo civile è stato assente
E ha assistito a tutto quello che è avvenuto in questi anni
L'ONU è fallita perché ben Venturi soluzioni del due soluzioni
Che costituivano tutte deve importantissime affermazioni di principio ma non siamo andati blindarsi è vero che abbiamo fatto l'embargo sì è vero che abbiamo fatto un tribunale internazionale per i crimini di guerra
Ma continuata una azione perversa contro l'umanità
è continuata un'azione di guerra con campi di concentramento con un vero e proprio genocidio con la pulizia etnica
Che noi abbiamo subito tanti anni fa sulla nostra pelle di italiane
Non possiamo certamente dimenticarlo quando il comunismo di Tito in atti di barbarie
Che non sono nemmeno concepibile
Beh ha ammazzato allora migliaia e migliaia di italiani
Senza distinzione alcuna di colore cacciati nelle foibe
E poi ha buttato via con la forza da quelle terre ben trecentocinquanta mila nostri esule ecco sono cose che abbiamo visto allora le rivediamo oggi ma oggi se non dobbiamo più stare a guardare noi dobbiamo fermare la guerra non bien non dobbiamo dilatare la guerra ecco che allora se è vero che noia anche non possiamo continuare a dire non fare
Noi abbiamo guardato al vertice di Londra con molto interesse
Direi che il vertice di Londra ha fissato dei termini molto chiari e molto precisi
Perché non più ritirata
Perché la ritirate la catastrofe senza più alcun controllo nel sotto l'aspetto umanitario nessun tale aspetto politico tale dai uccidere in modo definitivo
Sullo squilibrio che non tocca soltanto i Balcani perché non più controllabile ma diviene il pericolo la pace oltre che per l'umanità la disfatta nella civiltà
Beh allora ecco che cosa vuol dire la politica dell'intervento apolitica intervento vuol dire la politica della deterrenza
Una politica di intervento aereo
Per distruggere i centri di fuoco a terra inevitabili
Se si continua nel tentativo di occupare le zone protette
Ma oggi siamo a una situazione ancora più grave di escalation
E cioè la iniziativa forata
Ecco se la Croazia
Non si ferma
E noi abbiamo una vicenda che non avremo più la possibilità di comprendere in termini politici
Ma se come ci auguriamo
Ci sarà questo altro
Perché nello stesso tempo il negoziato si dice può andare avanti devi andare avanti negoziato politico
è una soluzione politica cioè la deterrenza così come prevista dal consiglio da da Londra ed al Consiglio Atlantico del venticinque luglio ha un suo obiettivo e cioè di arrivare una soluzione politica per cui fermare la guerra ecco e per questo allora occorre il negoziato
Nel negoziato occorre determinante la presenza la partecipazione attiva della federazione di Russia
Perché è l'unica cento insieme tutti quanti gli alleati ma è l'unica che può pensare in termini definitivi su Belgrado e degrado può pensare deve pesare finalmente sui serbi di Pale
E così allora ecco che nasce una situazione direi questo combinato tra l'azione e russa che vuol dire tra l'altro fermare termali i serbi bosniaci
Fare in modo che Milosovici finalmente non faccia doppi e tripli giochi masse pari le proprie responsabilità in modo tale ecco l'altro piano il piano Bildt
In modo che vi sia il riconoscimento da parte di Milosevic dei confini della Bosnia così come delineati nel Progetto di pace
Dal gruppo di contatto ecco siamo mi pare ecco a questo punto in questo momento
Ed è pertanto mi pare assai assai importante
Ecco che io passi
La parola all'ambasciatore di corsa
Grazie
Signora ministra
Signor presidente
Senatore
Per questo gentile invito indirizzato a me come ambasciatore della Russia a partecipare a questo dibattito
Questo invito che mi era rivolto da al mio amico Mirko Tremaglia in sua qualità del presidente della Commissione estere
Degli affari esteri del Parlamento
Mi era ha detto che il tema di questo dibattito piuttosto di carattere generale era era ma capisco che la situazione è tale che l'attenzione pubblica
E piuttosto focalizzata
Sui problemi della Borsa la Bosnia
Dove la situazione è molto tesa
Dove tutte e possibile si è esplosione militare sì è all'inizio di un vero processo dei negoziati
Io posso appoggiare quello che aveva detto da al presidente Tremaglia in favore di un intervento fermo
Ma di un intervento di carattere politico
Perché utilizzando Lear e mi noi possiamo in queste situazioni molto delicate
Aggravare
Le cose non possiamo venire
All'assoluzione
Che potrebbe essere di duratura
Se ci sono le possibilità ora
Alla soluzione politica
Noi nella Russia diciamo di sì
Prima di tutto secondo noi
Occorre e riattivare il negoziato basandosi sul piano del Gruppo di contatto
Occorre approfittare della situazione che si prese a presenta oggi permettere tutti i belligeranti al tavolo di negoziato
In questo senso la visita di così apprezzo molto quello che era ha detto il presidente tre Mario a proposito dello ruolo eventuale della Russia
Dopo la visita di correre fra Belgrado e noi abbiamo avuto l'impressione che i serbi sono pronti ad andare Avanti nel cessato il fuoco nel mettere fine alle ostilità militare
Sono pronti diciamo a mettere fine alla guerra Perrone anche Mladić ha detto questo a Belgrado
Ci hanno promesso
A Belgrado di non toccare difetti
Ci hanno promesso di assicurare il canale di
Rifornimento di aiuto umanitario per Sarajevo
In acqua elettricità
Con volge con aiuto umanitario
Questi fattori dovrebbe dove secondo noi do noi dobbiamo utilizzare le la prontezza dei serbi ai negoziati
Poiché secondo punto molto importante secondo uno onore il piano di viltà
Il centro oppure il nu
Nuoce lo duro come si dice di questo piano
Il riconoscimento da parte di Milosevic
Di Bosnia Erzegovina in cambio
La sospensione la sospensione sospensione dell'embargo o contro Jugoslavia
Questo ci presenta come approcci realistico
Che noi vogliamo utilizzare al massimo speriamo che questa Offerta sarebbe
Appoggiate dei nostri alleati dei nostri amici dei nostri partner prima di tutto nel se non di questo gruppo di contrasto
Grazie
Settore la parola al senatore Ramponi
Scusa
Con la sera
Ma nell'esaminare il problema riguardante il conflitto la situazione conflittuale in Bosnia
Penso che si debba
Avere un atteggiamento molto serio molto riflessivo
Non c'è dubbio la situazione attuale drammatica è solo questa situazione secondo me
Può giustificare il proliferare di una serie infinita di dichiarazioni di affermazioni
Che sono più spinte dalla emotività che non dalla serietà della loro origine
La situazione la conoscete tutti è una situazione che si trascina da parecchio tempo
è una situazione che nasce da un riemergere
Di conflittualità etnico e religiose
Che erano state tenute ferme per quarant'anni da un regime impositivo
Ma che indubbiamente costituiscono la vera origine del conflitto ed è un'origine molto profonda e non è solo profonda ma è anche pericolosissima perché se immaginate un momento di vedere la Bosnia
Vedete da questo nucleo centrale dove si confrontano croati serbi e mussulmani
Religione di religione cattolica di religione ortodossa di religione mussulmana di etnia diversa e poi allargate un momento lo sguardo in un'immagine in un immaginario
Ingrandimento della situazione e allora vedete poi da questo centro proiettarsi tutto il mondo slavo ortodosso da una parte il mondo islamico dall'altra il mondo cristiano occidentale dall'altra
Il non riuscire a controllare affermare questo conflitto può determinare delle conseguenze sull'assetto di equilibrio generale del mondo
Davvero davvero pericolose
Per cui non è soltanto il problema relativo a a un ripudio naturale delle nostre coscienze laddove si verificano questi atterraggio atteggiamenti ma è anche una presa di coscienza di una grandissima importanza di politica internazionale la necessità di stoppare questo conflitto
Ora l'ONU intervenuta gli Stati intere la comunità internazionale intervenute non ha avuto sinora Successo non ha avuto sinora successo ma la strada fondamentale rimane quella la soluzione
Diplomatico economica non vi è assolutamente altra strada
Oggi le forze dell'ONU non sono forse deterrenti come vedete sono forze che sono addirittura condizionante forze che sono addirittura minacciati
Si può esercitare una deterrenza quando si è molto più forti di coloro che si vogliono Better
Ebbene siccome sul terreno vi sono circa cento mila serbi centocinquanta mila musulmani almeno cinquanta mila croati con la possibilità di ulteriori rinforzi
Per avere uno strumento veramente e seriamente deterrente sarebbe necessario avere uno strumento superiore ai cento mila uomini ma assolutamente coordinati preparati armati
Cosa che non è obiettivamente ancora nelle facoltà delle disponibilità delle Nazioni Unite o della NATO e della Comunità europea
Certamente le forze di per se ci sono ma non sono coordinate unite preparate ricorderete che per la liberazione del Kuwait occorsero sei mesi la situazione era molto più favorevole
Si dovette preparare una forza di cinquecento mila uomini
E si aveva ripeto un terreno un avversario che era molto molto più facile
Quindi che fare oggi due sono le soluzioni chiare che si presentano una è quella di abbandonare l'area l'altra è quella di rimanere per sostenere comunque e dare forza al contatto
Diplomatico certamente è da seguire la seconda perché altrimenti la prima vorrebbe dire creare una premessa e premiare chi ha premiato la violenza per risolvere i conflitti e naturalmente in questo non perché noi abbiamo il piacere di avere qui l'ambasciatore d'altra parte il ministro mi ha sentito dire le stesse cose quattro giorni fa in Parlamento
Importante è fondamentale il ruolo dell'Unione Sovietica d'altra parte della Russia d'altra parte se voi e ripetete un momento quella pro in quelle tre proiezioni che vi ho detto è chiaro è determinante che per avere una credibilità e necessario a bere
Un equilibrio né il Gruppo di contatto e un anno e Gualdo forza di pressione e per avere questo equilibrio è fondamentale il ruolo dello della Russia
La partecipazione la partecipazione italiana per quanto riguarda la partecipazione italiana intanto è utopistico pensare ad interventi di carattere individuale
Non c'è dubbio che la partecipi Fazio partecipazione italiana deve comunque sempre essere nell'ambito sotto l'egida delle Nazioni Unite e poi inserita eventualmente nella NATO nella Unione Europea
Ebbene nella nelle regole delle Nazioni Unite è stabilito con grande chiarezza ed opportunità
Che non è il caso di prevedere la sistemazione di truppe nelle aree in cui avvengono gli scontri che debbono essere pacificatore di truppe di Stati confinanti ed è opportuno che questo avvenga
Così come non è previsto che vi siano truppe di Stati che hanno avuto in un precisa retto in passato abbastanza recente situazioni di conflitto nell'Area allora è inutile
Tirare fuori tutte le proposte idiota e che ho sentito fare
Se a un certo punto queste sono le regole
Che vi sono d'altra parte l'Italia d'altra parte l'Italia ha già dato ed è stata uno dei paesi che più hanno dato per la patria per la pacificazione mondiale noi abbiamo siamo state gli artefici della pacificazione in Mozambico egli arte e anche coloro che hanno presenziato all'evoluzione sino alla pace noi siamo andati in Somalia ma noi siamo andati in Libano ma noi siamo andati in tante altre parti
In questa parte
Rispettando le regole delle Nazioni Unite come correttamente ha fatto il Governo non è proprio il caso di pensare
Ma attenzione l'Italia sta facendo moltissimo quest'altra cosa non si dice anche qui molto stupidamente l'Italia sta facendo moltissimo per il computer aiutare la soluzione del conflitto
In termini come si dicono logistici o in termini umanitari ebbene noi abbiamo anche in questo momento impegnato migliaia di uomini per sostenere lo sforzo o del di Nightfly titolo
Delle forze il sostegno logistico delle forze dell'ONU che sono in Bosnia o per l'embargo tra l'altro abbiamo anche forse sul Danubio e abbiamo anche perduto in questo sforzo un aereo un elicottero con otto uomini italiani questo sforzo ci è costato sinora circa quattrocento miliardi
Quindi l'Italia sta recitando una parte assolutamente determinante in questo sforzo internazionale
Era anche pronta a partecipare nel caso fosse stato necessario ad intervenire con forze proprie assieme agli altri per l'Ice filtrazione per l'eventuale uscita
Delle forze delle Nazioni unite dalla Bosnia e in ultimo ha detto che nel caso in cui sia necessario che vide l'intervento della Forza di reazione rapida anglo franco olandese a protezione
Dei caschi blu che sono in Bosnia offre il suo contributo in termini di forze aeree che è contributo tra l'altro già superiore a quello che offre la Germania
Quindi questa è la situazione fondamentale la centralità dello sforzo per sul piano diplomatico con eventuali prese in considerazione di altri strade compensazioni di carattere economico soluzioni temporanee diverse il sostegno immediato per la sopravvivenza delle dei musulmani
Serbi e croati che sono sottoposti a situazione di grande difficoltà e la spinta fondamentale ripeto verso la soluzione diplomatica in questo grande l'importanza dell'affidamento che noi facciamo dell'Iran nell'azione dell'Unione Sovietica grazie
Grazie
Che anzi infinite onorevole Tremaglia se Moltrasio
Dunque io ma lei ha non ripetere le cose che sono già state dette ma invece darvi alcune notizie
Delle ultime degli ultimi incontri che io ho avuto proprio nella settimana passata già in precedenza
Sempre limitandoci alla questione Bosnia
Io mi ero incontrato in un primo tempo Contucci Manna il Presidente della Croazia e devo dire che all'uscita del mio incontro con Tudjman aveva avuto l'impressione che questo era un uomo che voleva andare alla guerra
E questo è un popolo tutto il popolo dell'ex-Jugoslavia che desidera fare la guerra questo punto un qualche cosa Malinconico teste tragitto però la verità
Dopo di noi io mi ero incontrato col ministro degli Esteri serbo e poi sono andato in visita Milosevici sotto invito di filosofici anche se questo è stato estremamente criticato io sono dell'avviso che un ministro degli esteri debba a parlare
Con chiunque chieda di parlare con il ministro degli Esteri e che abbia la possibilità di fare qualche cosa per aiutare il negoziato e per arrivare alla pace e per finire questa guerra drammatica
Sono stata da Milosevic
Quel giorno Milosevic ha liberato una parte degli ostaggi
Mi ha detto che voleva dire a me scoppi prima persona che aveva liberato gli ostaggi francesi anche se credo che la sera prima lo avesse detto agli americani ed è mia impressione che lo abbia fatto per fare un dispetto agli americani ma questa è un'impressione Emilia
Cioè non ha voluto dire agli americani ecco gli ostaggi li abbiamo liberati per voi ha voluto chiedere a me e di andare a Napoli a dire a un europeo ecco gli ostaggi sono stati liberati cosa che in ha fatto
Nell'ultima settimana poi io ho avuto due incontri estremamente interessanti ruolo a Granada anche lei all'incontro della troika oggi Francia Spagna e Italia con i paesi del golfo
E naturalmente tutti gli incontri internazionali che avvenga un oggi si concentrano sempre e soltanto sul parlare della Bosnia perché voi capite che tutti
Gli altri soggette di conversazione non hanno più alcuna importanza quando si tratta di parlare della Bosnia
In quell'occasione i rappresentanti dei paesi del Golfo hanno detto
Noi vorremmo fare qualche cosa per aiutare la Bosnia e allora ma Lazoi Caio noi europei abbiamo detto che così intendete fare addicendo intendiamo mandare dei soldi ai bosniaci per Marley
E allora da parte dei tempi europei presenti c'è stata una presa di posizione dicendo ma no questo non dovete dirlo ma guardate che l'unico modo per risolvere quel conflitto
E quello di farlo negoziata di arrivare alla pace se voi mandate armi alla Bosnia peggiorerà
Naturalmente alla fine di tutti questi incontri internazionali bisogna fare un comunicato in cui si dice che cosa sono le cose su cui tutti concordano
E devo dire che quando non lo sentono parlare agli europei anche se all'inizio loro l'atteggiamento è quello di dire armiamo la boscaglia mandiamo le armi
E giusto che facciano la guerra alla fine nel comunicato hanno sempre un atteggiamento molto più equilibrato e così è stato anche Nada
Ieri io sono stata a Tunisi dove c'era invece l'incontro con i Paesi del Mediterraneo ciò tutti i Paesi della riva sud del Mediterraneo
E lo stesso c'erano gli francesi gli spagnoli Emilio come italiana
Anche qui la conversazione questa volta è stata assai più dura
Perché tutti i Paesi della riva sud del Mediterraneo volevano fare un comunicato in cui si dicesse bisognava rimane la Bosnia che bisognava assolutamente che questa era l'unica cosa da fare è che loro si sarebbero attivati per permane la Bosnia e per mandarli quello di cui aveva bisogno perché loro stavano subendo un'aggressione queste un'aggressione contro i loro fratelli musulmani e che dunque era giusto tenuta aiutassero i musulmani
Era presente il ministro degli esteri francese che è un uomo estremamente equilibrato
E che ha naturalmente oggi molte truppe che sono sul terreno intanto sono riusciti a riaprire il corridoio verso Sarajevo in modo che possano passare i convogli cosa che era stata bloccata da un mese o due hanno avuto chiedo cinquanta o sessanta morti francesi negli ultimi tempi
E naturalmente il ministro francese quando sente parlare ancora di guerra devo dire che si mette in uno stato di grandissima irritazione veramente imitazione non posso dire di nervosismo di ricettazione
E lui dice a questa gente voi non avete un soldato nell'ex Jugoslavia noi abbiamo in questo momento credo dieci mila soldati francesi con la in forza di intervento rapido ce li hanno ammazzati
Solo una fanno dei sacrifici enormi e voi venite qui a dire a noi che noi dobbiamo affermare la gente perché continuino a fare la guerra
Ed anche questa volta devo dire io ho anche fatto un intervento perché quando parlo della situazione in Bosnia è vero mi commuovo
Ho fatto un intervento e dalla fine del comunicato che uscito da quest'incontro dei paesi del Mediterraneo
è stato un un comunicato estremamente equilibrato in qui si è detto che invece quello che bisogna è cercare il negoziato e cercare ad arrivare alla pace
E non incentivare la guerra
Oltre a questo avantieri mi sono incatenata col ministro degli Esteri bosniaca il ministro degli Esteri bosniaca sa Chief Bey
è un giovane americano quando dico che un giovane americano è un giovane americano che è stato cresciuto educato studiato negli Stati Uniti ha fatto l'avvocato negli Stati Uniti il banchiere negli Stati Uniti
Non certamente mi hanno chiesto di andare a fare l'ambasciatore alle Nazioni Unite c'è andato mandando ammazzato il suo predecessore
Che è stato effettivamente colpito in elicottero mi hanno domandato di andare a fare il ministro degli esteri di Bosnia
Bene questo giovane americano
è un uomo del tutto bellicoso e cioè lui vuole la guerra e quando uno gli parlano di negoziato risponde
No non è non siamo affatto d'accordo dice voglio negoziato non siamo d'accordo che ci sia un negoziatore che si avverte questo svedese
Che fra l'altro devo dire un uomo di primo ordine ex primo ministro della Svezia
No invece quello che vogliamo è che il mondo ci mandi nelle armi in modo che ne possiamo fare la guerra e poi quando la nostra situazione sul terreno sarà migliorata quel momento chiederemo negoziato
Io mi auguro veramente con tutto il cuore
Che il mondo perché certo anche il congresso americano che adesso decide che vogliono mandare le armi alla Bosnia oppure negli Emirati Arabi che dicano che adesso manderanno non so quanti milioni di dollari per comprare le armi alla Bosnia
Io mi auguro che a un certo momento si rendono conto
Che più queste persone questi popoli venga allarmanti e più contiene Anna ma seccarsi e quello che succederà che alla fine Sarajevo invece di essere salvata diventerà come vero tutto e sarà completamente distrutta
Io credo che il buon senso prevalga nel mondo intero e che ci si renda conto che soltanto il negoziato e soltanto il fatto di riunire intorno a un tavolo l'agente che ha la responsabilità di quello che sta succedendo soltanto questo potrà portare alla pace nell'ex Jugoslavia
Discorso delirante
Realismo politica
Di fronte ai grandi pellicole
Che il tubo a normare
Tutti quanti gli stati secondo turno
Di questa nostra conversazione
Certo partendo dalla Bosnia
Credo che si possa allargare il discorso
Allora la funzione dell'euro
Ecco in questo senso
Do la parola al senatore Riccardo
Per grazie grazie
Grazie solo solo un attimo per far notare come dalle parole del ministro degli Esteri
Emerge quella pericolosità alla quale avevo fatto centro hanno sentito subito le ripercussioni in occasione di incontri con i paesi del Medioriente
Con i paesi del nord del Nord Africa
Tutti protesi a sostenere una delle tre parti il sostegno dell'una delle tre parti il riarmo dei dei dei bosniaci musulmani certamente susciterebbe la reazione
E lo sforzo per armare i serbi lo sforzo per armare i croati
Andremo a finire
Per pregiudicare l'assetto pacifico che oggi in un modo in un altro governa il mondo
Il lassismo discorso europeo il ruolo dell'Europa
Dopo la situazione il mutare della situazione che si è verificato con il terremoto che ha smosso la realtà nei paesi dell'Est
Ci si è trovati in Europa davanti a ad una situazione che vedeva ferme le strutture parlo naturalmente della sicurezza ferme le strutture difensive che erano state create le strutture di collaborazione e quindi ferma la NATO ferma l'Unione
Europea allora ancora Comunità economica europea ferma la UE o organizzazione della Europa occidentale
E abbastanza anche impostata la convenzione per la cooperazione e la sicurezza in Europa quella che fa riferimento alla casa comune europea alla quale partecipano la grandissima parte dei popoli della larga Europa
Dall'altra parte invece vi era la fine dei popoli che erano tenuti dal Patto di Varsavia e quindi sono nate spontanee alcune domande mantenere o no mantenere la NATO quale era cambiare il significato della NATO
Quale rapporto a vere nei confronti degli Stati dei paesi dell'Est Russia da altri Paesi satelliti
A metterli o non ammette lì nell'alleanza quale è il ruolo della Comunità europea poi Unione europea e infine quale nuova politica per il Mediterraneo
E quali comportamenti in termini di atteggiamenti per la sicurezza nel caso di emergere e di conflitti etnici tipo quello della Bosnia
Bene in realtà la NATO ha cambiato la sua strategia allargato il suo modo di vedere ha trovato una grande soluzione in quella che avrete letto si chiama partnership for peace e comunque parte Nardi atto per la pace
In alcuni Stati dell'Est chiedevano di essere ammessi nella NATO la Russia non lo chiedeva non solo ma non desiderava nemmeno che le frontiere se frontiere sono della NATO venissero a contatto con la Russia stesse
Bene si è trovato internazionalmente nel novantaquattro questa buona soluzione che dice che venticinque Stati che non fanno parte della NATO assieme a quelli della NATO e naturalmente con gli Stati dell'Unione Europea dentro
Sono tutti disponibili ad avviare iniziative per mettere assieme sia attività diplomatiche sia attività operative forse per il peacekeeping per il peace Enforcement cioè per il mantenuti iniziative di pace sul piano umanitario
E sul piano anche del rispetto degli accordi e dei patti tutti assieme
Questa è la grande novità che oggi c'è e purtroppo è ancora acerba purtroppo non ho avuto ancora una possibilità di sviluppo ma a mio modesto avviso questa è la strada che alla fine
Porterà a realizzare effettivamente in una Europa giustamente allargata a tutti i suoi Stati
Una creatura una struttura di cooperazione che vedrà impegnati ciascuno per la parte che loro riguarda e con un contributo pari alle proprie potenzialità tutti gli stati europei in ogni iniziativa tipo quelle che sono richieste oggi in Bosnia
Dobbiamo poi non essere troppo pessimisti fermo restando che il momento Bosnia quel delicatissimo è quello che accade scuote le coscienze perché non dobbiamo dimenticare che in realtà la la l'Unione Sovietica è riuscita a passare dalla fase nella fase di evoluzione e tante Repubbliche si sono a sì solo aula dichiarate autonome
Senza che nulla sia successo abbiamo l'esempio della cerchia della città dalla Slovacchia Cecoslovacchia che è riuscita ad avere una soluzione
Senza conflitto abbiamo e oggi tutti se lo dimenticano il problema che si manifestò nel novantuno novantadue nel conflitto fra la Croazia e la Bosnia
Allora non era sera ieri Roma era Dubrovnik allora vi erano massacri allora non vi erano ventuno tre lingue va bene furono diciannove prima di riuscire ad avere una soluzione
Questa è stata l'involuzione che ha la d'Europa vissuto e oggi l'Europa nona ancora dato una concreta risposta
A due agli ultimi due quesiti che io vi ho accennato il primo quello di una nuova politica nei confronti per mediterraneo mentre riuscita a definire una politica con gli Stati dell'Est non è ancora riuscita e qui bisogna invece spingere perché l'area mediterranea
è un'area unito al Medioriente altrettanto dedicata ed altrettanto pericolosa
E assolutamente necessario che l'Europa riesca ad avere una politica unitaria nei confronti di questa l'altra è la risposta per interventi per casi come quelli della Bosnia che come ho detto potrà essere realizzata una volta che questo partenariato per la pace avrà dato luogo a forze che riescano ad intervenire
Ed essere talmente potenti talmente equilibrate
Da svolgere una funzione di deterrenza vera che non vuol dire guerra vuol dire deterrenza vuol dire pace vuol dire costrizione avvenire ad accordi per quei conflitti che con ogni popoli probabilità potranno ancora presentarsi sullo show scenario internazionale grazie
Sua Eccellenza l'ambasciatore di Russia
Con suo permesso signor presidente vorrei aggiungere alcuni parole sullo stemma della Bosnia
Soprattutto sul ruolo dell'Italia tale che viste a Mosca
Nonostante il fatto che elitaria formalmente non fa parte di questo gruppo di contatto
Noi vediamo soci
Ma con molto soddisfazione perché l'ambasciatore italiano nel Nazioni Uniti ambasciatore Fulci è molto attivo partecipa in tutti i dibattiti concernente le situazioni in ex Jugoslavia diciamo in pieno titolo
Vorrei anche sottolineare il ruolo della diplomazia centrale guidato da qui da Roma personalmente dal ministro anni Jelling
Che aggiunge al suo professionali ISMU incontestabile accumulato durante in lunghi anni di lavoro al Ministero degli esteri le chiappe città tutte intuitivi dell'analisi della situazione che per molto forse scappa hanno i gli uomini questo noi abbiamo potuto sentire anche quando signora Aniene ha potuto analizzare le situazioni le atteggiamenti con una discrezione tutta particolare
O io non essendo italiano ma forse Russo il filo italiano vorrei diciamo chi il profilo dell'Italia negli affari internazionale sia più se aliante e più invisibile e questo mi pare che pienamente condivise dall'Italia dico oggi
Poi se mie permesse diciamo di attaccare questo tema
Scusi più generale della sicurezza in Europa
Io vorrei
Dire che
La delle poco della guerra farebbe e Fini
Perché a bere poco
Perché è bella tocca perché a questo tempo che già passato tutto era chiaro
Ci sono i nemici che sono stati visibili che sono stati gli amici che sono stati percepibile
Ora
Diciamo il mondo in movimento il cambiamento constante teoricamente ogni paese si trova dinanzi ad una situazione sconosciute
Mi pare che le strutture
Che sono state fatte eh preparate
Per questo mi palla Polaris no
Dei vecchi tempi
Richiedono di esser modifiche
Le strutture che rimangono efficaci naturalmente dovrebbe essere mantenuti
Ma le strutture vecchie forse dovrebbero essere cambiate
Noi a Mosca
Ci pronunciamo in favore di un nuovo modello della sicurezza
Di carattere universale in Europa
Questo modello di sicurezza
Noi cerchiamo di elaborarla
Elaborarlo in cooperazione con i nostri partner
Ci sono molte strutture che esistono già forse non occorre cercare a creare ancora
Un'altra
O cercare di mettere tutte le vecchie strutture in un certe gli era vecchie ma cos'è importante e di assicurare una certa divisione di lavoro
Di assicurare il coordinamento fra le su strutture che si mostrano ancora efficace e che possano essere utilizzate diciamo a favore di queste sicurezza di carattere generale che in Europa partendo forse dall'Atlantico fino ablativa sto
Il problema l'allargamento della NATO molto delicato noi abbiamo i rapporti di partenariato
Che abbiamo stabilito con la NATO abbiamo firmato un programma di cooperazione e nell'ambito di questo programma alcuni giorni fa abbiamo avuto già la prima riunione secondo la formula sedici plus uno a Bruxelles
Ci sono molti molti punti in ordine del giorno
La cooperazione fra la Russia era nata nato non posso enumerare tutti questi punti
Ma vorrei sottolineare un fatto che questo programma di cooperazione e questo partenariato per la pace non dovrebbe essere visto come una compensazione per l'allargamento della NATO all'Est
Il partner ideate per la pace è un programma naturale di cooperazione fra i partner eguali
Per l'allargamento della NATO all'Est occorre dissipare tutte le mani intense che lei Ruscitti russi possono accettare che Eltsin sia cambiato la sua posizione no
Noi rimaniamo fermamente contro perché la nato come tale è un'organizzazione fatta per il periodo della guerra fredda per il bipolarismo che ne esiste più
Noi tutti insieme
Dobbiamo vedere le nuove alita che sono già nate e che nascono nel mondo in Europa e se ci sono le nuove minacce e ci sono i nuovi rischi occorre che i nostri forse comuni siano indirizzati contro questi nuovi rischi contro queste nuove minacce e non contro le vecchie fantasmi che ne esistono più grasse
Ministro degli esteri alla parola
Grazie onorevole Tremaglia
Dunque noi che quando parliamo tra l'ambasciatore russo abbiamo noi russi noi italiani in una cosa su cui pensiamo che un momento di riflessione sarebbe molto necessarie anzi utile loro quando parlano dell'allargamento della NATO noi quando parliamo dell'allargamento del Consiglio di sicurezza dove dovremmo metterci d'accordo voi non fate allargare il Consiglio di sicurezza ma non faccia male a
Conte allora per avere un po'così un un tono un po'più di ottimismo di quello di prima quando abbiamo parlato dalla Bosnia vorrei così molto brevemente spiegare quelli che sono i punti di vista dell'Italia nei confronti dell'Europa del futuro si dovrebbe parlare della revisione del Trattato di Maastricht per fare questo in questo momento c'è un gruppo di riflessione
Di cui fanno parte un ambasciatore un rappresentante per ognuno dei paesi dell'Europa che sta studiando qual è il modo migliore di fare una revisione del Trattato di Maastricht e quali sono i miglioramenti che si possono apportare fra questi naturalmente c'è quello che riguarda la politica estera e di sicurezza comune dell'Europa
In questo momento siccome l'Europa cambia presidente ogni sei mesi e questo è nello Statuto diciamo dell'Unione europea è molto difficile avere una politica estera se non c'è una persona che abbia perlomeno una permanenza di uno due anni noi pensiamo di ci dovrebbe essere un segretario generale che si occupasse della politica estera
Questo non è molto facile da ottenere perché alcuni dei Paesi europei considerando che tutto quello che riguarda la politica estera
Debba essere un fatto che riguarda una nazione e che non debba essere un fatto che riguarda tutte le nazioni dell'Europa
Per cui non è molto facile da ottenere
E noi stiamo cercando anche il Gruppo di riflessione Possa prima della Conferenza intergovernativa che dovrebbe iniziare l'anno prossimo speriamo sotto presidenza italiana chiedo che forse questo avvenga nel primo semestre del novantasei che studino la possibilità che quando si tratta di questioni di sicurezza non ci sia l'unanimità del voto ma ci si rende invece un voto a maggioranza forse a maggioranza qualificata ma comunque un voto a maggioranza altrimenti è molto difficile vedo che l'onorevole Fini guarda al cielo con preoccupazione sì sì in settembre
Per cui effettivamente l'anno prossimo per l'Europa sarà un anno molto importante
Perché questa Conferenza intergovernativa che darà l'avvio a queste speriamo modifiche del Trattato di Maastricht
Faranno un'Europa diversa dove noi speriamo che ci sia una politica estera comune a tutta l'Europa e possibilmente anche un braccio armato della politica estera che faccia in modo che l'Europa possa difendersi da sola e adesso per finire l'onorevole Fini vorrei chiederle un favore faccia per favore curare all'onorevole Tremaglia perché è vero ma ascoltare
Allora il Consigliere
Grazie signor ministro anche per le sue preoccupazioni per la mia salute
Vi ringrazio molto perché mi pare impostato il discorso della Bosnia fatto drammatico e tragico
Noi abbiamo spostato
Questo dibattito ovviamente direi in modo correlativo su quelle che sono le funzioni e il ruolo di una nuova che sino ad oggi esistita poco
L'ho detto il ministro degli esteri di fronte al Parlamento quando ho detto che siamo illustrazioni fragilità
E che molte cose non sono state compiute e che noi dobbiamo affrontare questi problemi dell'Europa in modo profondo certo Maastricht
è nato male
Perché must mastri che nato zoppo difatti quando è stato sottoscritto tutti i paesi hanno chiesto e ottenuto quasi tutti deroghe non ci si è accorti nemmeno parlando di un'unione monetaria che parecchi Paesi vivono fuori dallo SME
Qual è il discorso da venire ecco in occasione della Conferenza intergovernativa a cui ha accennato il ministero degli Esteri
Che innanzitutto noi dobbiamo ricordare che mastri che è nato nello spirito prima della caduta del muro di Berlino
E infatti non ci siamo trovati con una piccola euro
Ma subito dopo noi abbiamo avuto davanti ai nostri occhi i Paesi dell'Europa dell'Est
Che non sono una in Tita trascurabile nella costruzione d'Europa ha ragione
L'ambasciatore di Ustica
Se vogliamo fare un'OPA noi dobbiamo allargare l'Europa tutti quanti gli Stati europei
E non è detto non si capisce perché non dobbiamo considerare anche la Russia sotto questo aspetto
Con un contributo indispensabile ecco che allora se tutti dai prima la strategia politica ecco il punto di disaccordo che noi avremmo su Maastricht
Perché prima occorre la strategia politica poi dopo si parla di economia si paga i finanziari si parla di unità unica
Perché altrimenti noi dovremmo obbedire alla politica fatta esclusivamente dalle banche centrali con tutte le conseguenze che abbiamo visto sino ad oggi
Noi non abbiamo e non possiamo avere supremazia in Europa non si può parlare di direttori ed ecco perché
L'accenno fatto dal ministro degli Esteri è molto importante
Quando si dice e attenzione alla chiamo il Consiglio di sicurezza non è che possiamo stare l'Europa non può essere vittima sempre del fatto che cinquant'anni fa ha perso
E per cui cinque nazioni che hanno vinto cinquant'anni fa devono essere quelle che stanno in via permanente e in sede permanente al Consiglio di sicurezza devono avere il diritto di veto perché hanno vinto cinquanta anni fa
Devono avere l'armamento nucleare e l'atomica perché hanno vinto cinquant'anni fa ma così non possiamo costruire l'Europa e c'è poco da fare questo è realismo
Tra gli Stati che tutti vogliono concorrere in parità perché se no è inutile nove diciamo signor ministro che non vogliamo il Direttorio in Europa quando poi però ci sono queste situazioni il Trattato di non proliferazione nucleare
Dico anche quello è uno dei temi così importanti sul piano Heaney democratico mondiale e della rappresentatività ed è la forza che noi dobbiamo avere in modo da lavorare per la pace
Ecco allora
Se è vero questo quando noi parliamo degli stati dell'Europa dell'Est se entrano nella strategia di una importanza politica internazionale beh allora noi li dobbiamo aiutare
Quindi noi abbiamo una legge la duecentododici siamo ministra conosce molto bene è che in termini di cooperazione fa sì che noi dobbiamo spingere l'Italia ma non solo in Italia ad aiutare i paesi dell'Europa dell'Est
Altro problema più delicato e più difficile che è stato sollevato prima dal senatore Ramponi ripreso poi dall'ambasciatore di Russia e quello per l'allargamento ci sono dei paesi dell'Europa dell'Est che hanno chiesto
Di aderire alla NATO
Questo è il punto
Punto certamente non facile
Ma se noi togliamo direi in termini virgolette propagandistici quello che si può dire
Ancora con mentalità diversa e cioè l'accerchiamento della Mursia questo non può essere e questo deve essere bandito totalmente ma non esiste
Se è vero che occorre per l'Anatolia la grande trasformazione Dell'Anna
E nella grande trasformazione Donato noi abbiamo anche lì un discorso pari con la Russia così come la corsia è entrata nel G7 è diventato il G otto e non potevano i Paesi industrializzati ignorare questo immenso
Potenziale che si chiama la Russia la quale corsia tra l'altro vive in una situazione certamente non facile
Perché ebbe perché la Costituzione dal Csi cioè degli Stati indipendenti ha creato una situazione non non sempre controllabili
Ecco perché quando si punta l'indice contro la Russia per cento interventi ecco bisogna stare un momento attenti
Perché non bisogna dimenticare
Che cosa avviene ai confini dalla Russia e non bisogna dimenticare
E la mancanza di controllo totale o mai o quasi per quanto riguarda il commercio del nucleare che pone a tutti quanti noi un discorso della cooperazione e della sicurezza ma che deve essere fatto in perfetta alleanza
Con la Russia
E spostandoci dai paesi dell'est eccetto il Mediterraneo
E nel Mediterraneo l'Europa che si è dimenticata del Mediterraneo
Ma nel merito e
Non ci sta un contenzioso che noi politicamente affrontiamo che il ministro degli Esteri ha affrontato e che ci sta particolarmente a cuore il contenzioso con la Slovenia ribadisco
Che tra i problemi del contenzioso tra Italia e Slovenia
Abbiamo dato la massima priorità la questione dei beni immobili già dei proprietari italiani terra slovena non applaudite me dovete applaudire ministro degli Esteri perché queste sono parole del ministro degli Esteri non sfugge al governo lei l'alto valore morale della richiesta degli esuli istriani di poter recuperare nel territorio della Nuova Slovenia quel radicamento per i fatti della storia hanno dolorosamente interrotto il soddisfacimento di questa legittima aspettativa resta la nostra preoccupazione prioritaria
Specie in questo momento nel quale il governo di Lubiana persegue l'obiettivo del progressivo avvicinamento della Slovenia all'Europa firmato ministro degli esteri signor Ranieri davanti alla Commissione esteri della Camera
Il sette di marzo
Questo discorso io l'ho potuto riprendere fare a Lubiana è in un dibattito che non era certamente facile
Ma per far capire quelle che sono le posizioni io ringrazio il ministro per questo per questo coraggio direi politico nel difendere la dignità e gli interessi dei tali in Europa e in modo tale che
Il discorso del contenzioso bilaterale diventato qualche o qualcosa d'altro perché quando vi è vi è un'azione dei diritti umani e allora questo a valenza internazionale mondiale perché così e s'
Sancito anche non soltanto sul piano di principio ma i dai documenti che l'Europa ha fatto per far sì che vi sia l'avvicinamento all'associazione e poi l'adesione all'Unione Europea ma nel Mediterraneo vista il Medio Oriente
Dove noi fino a poco tempo fa ecco non siamo dico esistiti nel senso di pattisti essere partecipi del processo di pace essenziale tra la Palestina
E Israele e anche qui vi è stato devo darne atto
Recentemente
Interessanti importanti colloqui del nostro ministro degli Esteri su questo piano mediterraneo Mediterraneo che diventa un punto
Gravissimo preoccupante perché diviene la esplosione del fondamentalismo che va curato però
Non tanto con la repressione ma noi dai
Mi novità
Nei come Movimento Sociale Italiano e poi alle a Enza nazionale abbiamo ribadito che la strada è diversa e l'abbiamo ribadito in tutte le conferenze internazionali con un'accoglienza addirittura sul centro di trentasei Paesi appena
Niente più dei due terzi di una nostra risoluzione che dice occorre fare una operazione europea
Di Investimenti tentenna
Ali nel Nordafrica
Per farsi e vi sia cooperazione vi sia di sviluppo vi sia la possibilità di dai e lavoro a venti milioni di africani in Africa queste un discorso non solo di solidarietà ma un discorso vero dica
L'interesse politico
Roma la immigrazione selvaggia verso l'Europa e che da ha la possibilità ante di un ritorno economico all'Europa e fa sì che ci incamminiamo sulla strada giusta per quanto riguarda l'Africa dove vi è il Corno d'Africa l'Europa non può restare assente
E abbiamo avuto parecchi colloqui alte col ministro degli Esteri per quanto riguarda il discorso dalla Somalia dall'Etiopia ed Eritrea è
Vediamo
No non ci vediamo tutti i giorni però vado ci vediamo ogni tanto e credo che questo discorso di collaborazione direi che è istituito su un terreno che non è certamente di parte ma sul terreno e grande interessi nazionali ed europee dobbiamo dobbiamo costruire l'Europa dobbiamo allargare l'Europa e l'iniziativa quella direi di una forza militare tra Francia Spagna
E in Italia è un altro segno dico molto interessante molto importante
E vorrei dire
Per concludere
Che viene
Indubbiamente una politica che va anche più lontano
Dell'Europa
La quale bisogna riconoscere la possibilità la capacità
Di essere una nuova Europa per un nuovo ordine internazionale
Io penso a questo punto
All'America Latina
Be'all'America Latina
Questo ponte signor ministro degli Esteri noi lo dobbiamo gettare
Il ponte tra l'Europa e l'America latina
Dove come primi attori devono essere Italia la Spagna e la Francia America Latina
Dove vivono e operano come voi sapete milioni e milioni di cittadini italiani decine e decine di milioni
Di cittadini di origine italiana un grande ponte perché anche accordi economici globali accordi politici ecco che cosa vuol dire una chiara
Ande prospettiva per l'Europa
E
Direi che così noi possiamo delineare
Certamente su un piano forse anche un poco di ottimismo masse gli stati capiscono che il contributo deve essere un contributo di dignità di parità nel fare l'Europa ecco noi dobbiamo cancellare determinati tabù ecco perché io come entusiasmo Enrico ringrazio l'Ambasciatore di Russia lui sa quanti discorsi noi ci siamo fatti per questa importantissima collocazione e collaborazione
Ha detto dalla Tampico avrà di vostro eccetto che noi dobbiamo di vedere tante posizioni ma se vogliamo fare indubbiamente forte l'Europa è non più un'Europa che sia in sudditanza di qualcuno
A un'Europa che sia libera ma che siano allo stesso tempo forte che sia capace che non deve aspettare sempre in qualsiasi situazione di emergenza che arrivino gli Stati Uniti d'America è un Europa che abbia veramente il sei so di questo Stato europeo che vuol dire fare una confederazione di Stati perché le identità nazionali non si cancellano perché il contributo per dagli Stati non può essere certamente annullato
Ecco vedete cari amici un giorno
Qualche anno fa
Forse non eravamo fuori tempo quando con l'onorevole Fini andammo pregato
Sono passati a me purtroppo molte cose sono andate male
Sono precipitate
Io credo però che il discorso
Dei rapporti internazionali
Divenga
Fondamentale anche per noi
Cioè voglio dire noi dobbiamo imparare
A parlare tra noi
Di tutti quelli che sono i problemi che tante volte sembrano estranei perché non fanno parte apparentemente
Di quello che il dibattito interno delle questioni complicate complesse delle manovre o degli intrighi o delle situazioni della politica italiana
Credibilità internazionale un punto fermo
E noi dobbiamo conquistare
E io ritengo che è molto abbiamo fatto in questi ultimi anni
Dobbiamo avere una politica molto attiva per quanto mi riguarda
Ritengo di poteva assicurare tutti
Che incerto di muovermi
Da tutte le parti con una quella che si chiama la diplomazia parallela cioè ricevendo tutti gli esponenti per quanto riguarda gli stati sia quelli di maggioranza sia quelli di podio posizione anche in situazioni molto difficili vedi per esempio faccio l'esempio del dell'Algeria ma non soltanto dell'Algeria ritengo mio dovere nella prossima settimana fare un viaggio a Belgrado ma quello che molto importante per noi concludo è il viaggio che l'onorevole Fini farà negli Stati Uniti d'America ecco questo vuol dire
Fare un grande salto sul piano internazionale ma nello stesso tempo in cui io dico gli Stati Uniti viaggio a New York che viaggio a Washington nel prossimo autunno ecco io penso
Ci sarà molto bene e lo penso a ragion veduta anche un viaggio ufficiale a Mosca ecco questo è il saluto al presidente dal palco
Ito questo il saluto a Gianfranco Fini con questa credibilità questa importantissima eccezionale credibilità internazione ore allori saluto più vivo perché Luís sarà il nuovo leader
Della destra italiana
Ho detto a destra ma ovvero avete capito allora meglio il nuovo leader della politica italiana