“30 anni di Terzo settore: La solidarietà oggi è un lusso?”

Buongiorno Buongiorno a chi è qui a Roma in questa nella Sala buongiorno a chi ci sta seguendo sul canale You Tube del Forum del terzo settore in streaming insomma Giampaolo Cerri
Faccio il giornalista a vita è oggi o l'onore e anche un po'l'onere di di moderare questa giornata
Di lavoro
Oggi ricordiamo
Usiamo pure al verbo celebriamo una riversare importante perché un mese fa circa trent'anni orsono tante associazione movimenti fondazioni cooperative
Sentirono il bisogno sentirono che era il momento di una rappresentanza pubblica politica e civile di questo pezzo di società
Lo fecero a partire dalla piattaforma da un documento che in maniera molto decisa anche un po'polemica
Portava un titolo la solidarietà non è un lusso
E lo fecero soprattutto perché eravamo all'inizio di una ad una stagione particolare uscivamo dagli anni ottanta
Che proprio quel documento definisce degli egoismi dei corporativismi c'erano stati cambiamenti piuttosto importante negli assetti politici si prometteva di mettere mano forse anche un po'in maniera confusionaria a un Welfare Rust
E che che aveva già dei grossi problemi e loro lo sapevano molto bene nel nel dare risposte
A a tanti cittadini e quindi decisero che era il momento di di essere presenti la società civile in quel momento aveva esprime una sola autorità
Non a caso proprio in quei giorni
Il ventisette ottobre novantaquattro nasceva anche il il mio giornale
Perché c'era appunto un movimento di persone che riteneva il terzo settore dovesse avere anche questo strumento quindi ringrazio Riccardo Bonacina che ci segue da casa per aver avuto con altri anche quell'intuizione
Oggi in questa
Giornata di lavoro che il format voluto intitolare trent'anni terzo settore la solidarietà oggi è un lusso punto di domanda in qualche modo rispondendo a quell'affermazione di tre decenni fa
Un confronto per il presente e il futuro nell'anniversario da manifestazione che diede vita al terzo settore italiano lo facciamo innanzitutto vedendo un bel documentario che il foro ma ha voluto commissionare e mi piace che sì sì siamo a questa a un ritorno di una modalità narrativa così così importante
Lo vedremo in tre capitoli è un lavoro di Paolo Mancinelli e Ivano Mario Rella e il titolo è
Risponde anche anche luglio a quel a quella voli trazione no non era un lusso quindi adesso vediamo il primo capitolo e poi iniziamo con la viceministro Bellucci Vanessa Pallucchini la
Sessione successiva
Manifestazioni spetta liquido spettacolo lì uno spettacolo di rappresentanza perché fino ad allora in entrambi le manifestazioni state per manifestazioni sindacali chiude
C'erano movimenti storici il non profit ante litteram mettiamola così quello che ancora non si chiamava non profit
Ma lo era nelle senza penso penso all'Arci penso alle ACLI quindi ai grandi movimenti
Popolari che erano nati e vissuti a fianco del sistema dei partiti politici ma c'era molto volontariato emergente aree di impegno sociale che piano piano stavano trasformando l'organizzazione del nostro welfare che era un welfare molto basato sui trasferimenti monetari sostanzialmente sulle pensioni qualcosa tipo i sussidi di invalidità
E molto poco al welfare di servizi e un welfare che veniva inventato dal terzo settore
Ricordo i barellieri Korsun'
In i malati che sfilavano con chi faceva la la dialisi ricordo i gruppi gli anziani organizzati
L'Hilton anziane organizzate forse una delle prime volte compaiono gli immigrati in piazza
Questo mostrarsi senza problemi anzi ponendo il proprio corpo sulla carrozzina come un punto di chiarimenti riscossa direte voi basta acquistare intorno alla scorsa Biennale rappresentiamo no esterni ci sono anche da oltre la scultura delle manifestazioni delle donne coglievo anche questo dolore dico
Non sa se era consapevole o meno ma c'era quindi è un record del terzo settore donne e uomini anche pace ambiente razzismo seduta internazionale tutte delitti
Stato contro lo statalismo pari opportunità
Moralizzazione della vita politica e sociale
Semplicemente elencate qui in questi termini voi capite quanti interessa e quanta attenzione si prestano a catalizzare da un mondo che interamente frammentato
Ognuno ha fatto approvare
Il punto di riferimento di un motivo per poter partecipare alla manifestazione eravamo insieme in tanti amici che ci avevano lavorato sodo per anni come Tom Benettollo Giampiero così ma e altri
Eravamo diversi puntuali come non era mai accaduto prima basta che lui dirige visibile cammino
Sottoscritto col collega quella convocazione ad aver mai accaduto prima nella storia
Chiaro che era una una messa in moto di una marcia però io penso che erano anche all'interno anche messaggi di ci si mandano all'interno diciamo guarda che insieme guarda quanto siamo forti insieme paga quanti siamo quanto guarda quanto siamo anche felici
Costruire
Qualcosa insieme
L'elemento era
Nel senso di sintonia coralità e ricerca e ricerca di sintonia c'era un clima che direi
Molto più su Cobianchi
Una sensazione che questa fosse una battaglia da combattere con leggerezza
Una missione quasi da condurre
Con spirito
Dico di Allegrini insomma di salinità di convinzione e determinazione
C'erano tante donne e che portavano pesca cosa che quantificabili manifestazione delle donne che questa
Felicità di stare insieme di cantare ballare e che non è sempre uguale tra gli uomini è qui dal mille diciamo riescono a tirare fuori anche questa spontaneità che lui veniva fuori magari inconsapevole che è scavatori come donne secondo me
C'erano però
Chi stava agli ecco perché si sentiva effettivamente di voglio restare insieme ad altri soggetti della società partecipare una fase che si aprirà alcuni ritrovarli questo valore in comune no dell'essere anche orgogliosi che rappresentavamo la società civile ecco ed eravamo importanti non eravamo e canti ed importanti
Delle
Anzitutto credo che un ruolo molto rilevante
Abbia giocato il momento politico sociale che attraversava il parere
Stiamo nell'immediato post Mani pulite post emergenza di Mani pulite
Siamo nel momento della crollo sistematico del sistema dei partiti
E quindi c'è una parte di società italiana che cerca occasioni di presenza di rappresentanza e anche di disintermediazione per certi aspetti rispetto a quello che accadere in passato siamo anche post caduta del Muro pensano sono tutta una serie di cose che accadono noi vedevamo guida
Va avanti una progressivo ma quello che allora chiamavamo matrimonio tra stato e mercato ci trovavamo schiacciati in mezzo quando non abbiamo lanciato questa iniziativa il terzo settore prima non esisteva come tale non aveva una fisionomia era un insieme di di
Soggetti che intervenivano settorialmente ma che non avevano l'identità hanno soggettività non solo sociale ma politica verrà
Unanime
Ahimè a
Liberista in economia forse un pochino meno liberale in termini politici a che si contrappone a un'idea che dall'altra parte ancora considerata molto statalista in mezzo tra queste due forze
Non c'è niente è una gran parte della società civile italiana che comincia ad emergere dice io non sono né di qui né di là
Voglio creare occasioni attraverso le quali chi vuole
Trovare la propria rappresentanza
Di partecipazione prima ancora che politica promossa possa provare a farlo perché la società c'è scritto
Le forze dell'Asse uditorio tra della partecipazione dopo l'egoismo degli anni ottanta
Fu questo è il punto di incontro dell'associazionismo laico e cattolico in quegli anni
Non voglio acquistava fino adesso vogliamo essere protagonisti aiuta
Dall'auto di un nuovo modello di sviluppo visto che il pensionato ma un'altra vada che contano sulle tavole open a cinque punto di arrivo partenza dunque corso che era nato negli anni ottanta
Dal mondo del volontariato
Praticamente per primo aveva capito che il mondo della Milano da bere dello yuppismo della della dell'arrivismo era un mondo destinato a non creare serietà e marginalizzare il documento che ha
Convocato la manifestazione che si chiama accade appunto ha il nome di la solita la solidarietà non è un lusso ed è un manifesto tentativo di un manifesto che poi si trasformerà nel mille novecentonovantacinque proprio del Manifesto che invece promuove il Forum Permanente del Terzo settore
Sostanzialmente quello che chiedevamo noi allora era
Riconoscimento del ruolo importante che questo campo prestissimo di soggetti stava svolgendo e che non era riconosciuto promozione e terzo invece rinsaldare
Il collegamento L'Unità se vogliamo di quel di questo campo e la sua identità
Poca
Allora questo primo capitolo ricco di suggestioni già ci fa come dire sperare
E nel prosieguo degli altri due che vedremo ma ci fa essere ancora più felici di ascoltare
I vostri interventi cominciamo con la viceministro del lavoro e le politiche sociali Maria Teresa veloci e chiamo sul palco intanto anche Vanessa palo che portavoce del Forum che interverrà subito dopo Varese al poi a controllare
Insomma viceministro anche un po'un ritorno a casa perché quanto l'ha intervistata mi raccontava le modalità e la sua vita precedente lei parlerà dal palco
Mi racconta la sua vita precedente lei ha frequentato molto questo mondo quindi prego vice ministro
Thabo Anna
Buongiorno a tutti grazie dell'invito grazie alla formazione ali del terzo settore e quindi alla portavoce Vanessa Pallucchini per aver organizzato questa giornata
C'è una quand'ecco
Allora forse è meglio tutti
Proviamo
Uno due
Vediamo di nuovo
Ecco ci sia viceministro conferma tutto il proprio oggi osserva sapere con la DIA servizio dell'uomo l'uomo sempre pronto a governare la tecnologia per aggiustare il tiro
Allora di ringraziavo immagina mi avete sentito avrà ringrazia col formazione del terzo settore ringraziamo la portavoce
E quindi la dottoressa Pallucchini ringraziamo tutte le organizzazioni le centinaia di migliaia di organizzazioni che fanno parte del formazione alle del terzo settore
Ma lei diciamo introduceva
Indi introduceva parlando della sì di quanto io conosca questo mondo
Versi innanzitutto devo dire che sono cresciuta da un punto di vista innanzitutto personale
Umano quindi e poi anche professionale infine certamente anche politico all'interno del mondo del terzo settore
Mi è piaciuto molto questo primo video e questo capitolo iniziale ripercorre la storia dare senso agli avvenimenti e poterlo restituire alle generazioni future
A me ovviamente ha fatto pensare a dove io stavo nel mille novecentonovantaquattro
Erano i primi anni dell'università io sono una psicologa psicoterapeuta e in quegli anni all'università io cercavo di potere tra forgiare
La mia spinta solidaristica all'aiuto più fragili
Attraverso una formazione che mi desse delle competenze degli strumenti
Volontariato facevo già da prima spontaneamente un po'per caso un po'per provvidenza ciascuno la chiami come vuole
Ma sentivo il limite di riuscire a fiutare i più fragili
I più piccoli in quel caso in quegli anni e a poter trovare il modo quindi di mettere a disposizione stessa attraverso degli strumenti da lì la scelta di fare Psicologia
Ma
Dopo soltanto dopo perché probabilmente non molto giovane ho sentito il bisogno del terzo settore
Che non sapevo bene nemmeno che cosa ancora fosse perché non veniva insegnata a scuola non veniva insegnato all'università non c'era qualcuno che ti introduceva se non spontaneamente per relazioni umane per passaparola perché ci capitali
Ho capito il valore di questo
Strumento di quello che viene anche definito quando il video come parte integrante dei corpi intermedi
Quando ho sentito il bisogno di potere cercare di cambiare non soltanto la vita di una persona che incontravo nella mia stanza di terapia
Ma di poter cercare di arrivare a molte più persone io da sola
Non ci sarei mai riuscì
E allora l'incontro con le organizzazioni di volontariato l'associazionismo l'associazioni vorrei di promozione sociale via via negli anni sempre di più attraversando le tanti tipi passando per la cooperazione tanti tipi diversi
Mi hanno dato la possibilità
Di vivere contesti
In cui la forza della partecipazione del gruppo
Non è sostituibile a niente
Quegli anni sì erano i cani postumi dalla caduta del muro di Berlino della caduta dei valori
Inizialmente vale stante
Sviluppo di un individualismo
Di una ovviamente dipendenza dalla gratificazione che passa per l'affermazione unica di se stessi
Del turbo liberismo come avete raccontato anni difficili che ci hanno portato poi a tante crisi soprattutto crisi di valori
E l'associazionismo italiano il terzo settore riorganizzazione in tutta la sua forme hanno rappresentato certamente un argine a tutto questo
E allora ovviamente io aggio delle responsabilità di governo
E incredibilmente devo dire perché a in quegli anni in cui prima di anni di università non avrei mai pensato di diventare dice il ministro con belle che alle politiche sociali al terzo settore
Non era nei miei piani non era nei miei sogni probabilmente mi sognerò troppo piccoli
Non era nel percorso che io stavo facendo che partiva da me e dal bisogno di essere felici
Altra parola del vostro video
Una felicità che l'essere umano in quanto essere sociale riesce a raggiungere soltanto in relazione con l'altro
Incontrando gli occhi dell'altro il sorriso dell'altro magari facendolo diventare un sorriso quando invece e afflitto e piegato da se stesso
E allora quello spontaneismo ovviamente oggi viene rappresentato dopo un mondo che ha concretizzato tanti passi avanti
Io oggi con responsabilità di governo sento di dirvi ovviamente che considero l'articolo centodiciotto della Costituzione e quindi considero l'autonoma e libera iniziativa dei cittadini associati come una
Valore
Imprescindibile per costruire il bene comune per arrivare a tutti per poter ascoltare e rispondere alle tante sfide
Che ci aspettano
Sappiamo bene come il terzo settore nel suo DNA
A parole come solidarietà partecipazione impegno sociale difesa dei più fragili volontariato
E sappiamo come
Bisogni complesse ancora di più come quelli del terzo millennio non possono trovare una risposta che nonna su un'alleanza fattiva una pari dignità tra pubblico e privato sociale
Non è una questione
Di formule alchemiche è una questione di buon senso
Lo Stato non potrà mai arrivare da solo a raggiungere un Obiettivo così alto come la costruzione bene del bene comune per ciascuno per ognuno c'è bisogno di un'alleanza i è necessario che quella capacità quella mobilitazione che parta dal basso possano essere sempre più un partner stabile
Della pubblica amministrazione delle istituzioni
Ecco il terzo settore nel terzo millennio io penso che debba essere un partner stabile delle istituzioni e quindi delle istituzioni pubbliche
Stiamo lavorando in questi due anni per fare questo
A partire dall'inserimento nel Codice dei contratti pubblici dell'amministrazione condivisa con una clausola di salvaguardia alternativa quindi alla gestione dei servizi con le modalità Della competizione
Sappiamo che le leggi sono fondamentali
Perché sanciscono delle priorità sanciscono una visione ma non sono sufficienti
Perché devono entrare nella vita vissuta delle realtà territoriali e delle modalità di gestione delle amministrazioni pubbliche e allora per questo abbiamo voluto anche stanziare i primi milioni di Euro abbiamo stanziato quest'anno due virgola tre milioni di Euro per sostenere un guaio fare di prossimità che fosse legato ad una formazione comune tra terzo settore
Enti locali
In particolare gli ambiti territoriali sociali
Arriveremo via via negli anni e quindi nei prossimi tre anni a stanziare fino a centodieci milioni di euro
Per poter far sì che questa formazione che ha una formazione fondamentale per sostenere la cultura prima di tutto dell'amministrazione condivisa possa far cambiare il paradigma
Di uno Stato che non fa da solo
Ma di uno Stato che fanno insieme condividendo col programma Ando coi progettando
Q gestendo
Anche per questo abbiamo istituito l'Osservatorio sull'amministrazione condivisa guardate i contrasti che abbiamo goduto varare non sono contesti permettersi delle stellette sulle spalle sulle sulla giacca e dire faccio partiti
Ma devono essere dei gruppi di lavoro e anche in questo caso dell'Osservatorio abbiamo chiamato un gruppo Della giusta dimensione riseduto dal qui presente dottor Lombardi capo dipartimento del dipartimento però l'onore di seguire come indirizzo politico e il dipartimento politiche sociali terzo settore immigrazione
E che vede la rappresentanza degli enti del terzo settore e del mondo delle comunità scientifica anca accademiche per poter da una parte e raccogliere le migliori pratiche
E poi poter le restituire e poterle quindi poi condividere con ogni parte del territorio italiano possibilmente perché c'è tanta esperienza che voi conoscete bene e che già fa la differenza in Italia
Abbiamo su questo solco ovviamente potenziato anche servizi sociali perché per avere un amministrazione condivisa ci vuole uno Stato forte
Con una un privato sociale che venga sostenuto e per questo insomma abbiamo stanziato trecento milioni di euro per potenziare i servizi sociali completavo Gissi educatori psicologi istruttori amministrativi perché crediamo ovviamente ne sia fondamentale per poter strutturare questa alleanza tra pubblico
E stato il privato sociale
Lo slogan che sentivo qualche tempo fa anzi diversi anni fa che era meno Stato più società credo che debba essere sostituito da un altro slogan anche più stato insieme alla società
è questa la prego la pari dignità che può battere far vedere unità a la il protagonismo le delle diverse forse in campo
Certo
I compiti che abbiamo in questo terzo millennio sono molto più complessi la transizione tecnologica la transizione energetica la transizione demografica
L'Italia e la prima nazione non OPA per numero di anziani la seconda al mondo dopo il Giappone ha una responsabilità di gestione interna altra parola servizi
Per poter sostenere un Guelfa racket sempre più ha delle difficoltà ma anche la responsabilità di essere apripista per altre nazioni a a economia sviluppata che inevitabilmente arriveranno alla nostra stessa configurazione demografica cioè un numero di anziani sempre maggiore in Italia attualmente abbiamo ventuno mila
Centenario
E che spesso è caratterizzato anche da una canna denatalità che è diventata sempre più cogente allora abbiamo questo ovviamente la responsabilità di poter configurare un guaio il faro ugual fare di prossimità che diventa un'opportunità per l'Europa stessa
E su questo e saranno e non soltanto e su questo e sulla sulla possibilità di creare un welfare di prossimità ovviamente è indispensabile l'alleanza tra pubblico e privato sociale
Sapete in questi due anni un altro lavoro che abbiamo fatto è quello di poter raccontare questa storia italiana all'Europa
Voi conoscete tutti i codici del terzo settore questo altro momento storico per il mondo del terzo settore con la normativa che è stata varata nel due mila diciassette una una legge quadro di riferimento
Che dava di nuovo consistenza al mondo del terzo settore nel suo protagonismo dall'altra la necessità di attuarla ad attuarla però anche con maggiore buonsenso
Ma un codice che sottoponeva all'attenzione dell'Europa l'autorizzazione alla fiscalità del terzo settore
Da oltre un anno noi abbiamo un rapporto costante e continuativo con l'Unione europea con la Commissione Competition anche in questa settimana abbiamo dialogato con loro perché
Perché il sistema regolatorio italiano è un unicum in Europa
Dico di più
L'Italia è l'unico paesi unica missione nuova ma che ha un sistema regolatorio così gli altri così ha voluto in tema di terzo settore e quindi del mondo della
Vitalità sociale
Siamo un unicum
Abbiamo un made in Italy della solidarietà sociale e abbiamo una responsabilità di raccontarlo per farci conoscere capire
Ma anche per contagiare altre nazioni altre economie
Altri sistemi di sviluppo dell'Uefa
Il loro interesse forte
Perché capiscono che l'economia sociale può essere strutturata sempre più soltanto attraverso un sistema integrato di partecipazione
Ma è vero anche che la non conoscenza totale delle caratteristiche di questo mondo fanno sì che ci sia grande difficoltà a comprendere gli equilibri che danno dinamismo al mondo della solidarietà sociale
Noi stiamo portando avanti la l'autorizzazione alla fiscalità voglio dire in questo consesso le cose stanno andando molto bene
Stiamo gestendo il tutto per arrivare all'autorizzazione europea la fiscalità del terzo settore
Io credo che arriverà entro la fine dell'anno ma voglio anche dirvi rassicurarvi rispetta le preoccupazioni che sono arrivate ovviamente a me attraverso il Forum del terzo settore i dialoghi costanti continuativi dopo con tutto il mondo del terzo settore
Che questa autorizzazione non arriverà per darvi difficoltà e che quindi anche la sua attuazione verrà gestita e governata in maniera tale da far sì che ci siano tempi e tempistiche che rendano possibile al mondo del terzo settore poter recepire e poter quindi adeguarsi lo possiamo fare
Quindi questo non vorrà dire che l'anno successivo all'acquisizione dell'autorizzazione un litro vedete in difficoltà ma tutto verrà governato con un tempo che vi dia la possibilità di avere un anno a disposizione per recepire tutte le regole e poter quindi darvi serenità
Quello che abbiamo fatto in questi due anni è anche approvare una legge quella che avete visto la centoquattro del due mila quattordici per iniziare a semplificare a smontare quei cavilli del codice che non andavano bene perché complicava non la vita degli enti
Continueremo con questa strada su questo impegno che abbiamo preso di poter aiutare a sostenere la libera scelta di ciascuno di partecipare alle risposte della propria comunità in termini sociali educativi culturali di costruzione del bene comune
Altro tema sul quale voglio fare un passaggio alla questione dell'IVA
Ho visto io ho sentito le vostre richieste d'aiuto ho parlato la scorsa settimana col Forum con la dottoressa Pallucchini con le organizzazioni che mi hanno chiesto di poter essere confortati lo Stato c'è
Il Governo c'è non siamo in silenzio
Dialoghiamo continuamente perché crediamo che soltanto come dialogo si possono governare complessità così complesse quindi non ci distrae Remo non avere dove problemi che non vengano gestiti dal governo le ho parlato già con il viceministro Leo con il quale avete avuto già degli incontri e certamente gestiremo IVA in maniera tale che non vi crei difficoltà anche con una proroga
Perché l'approccio che abbiamo è quello di poter utilizzare la delega fiscale con una intervento a pacchetto
Ovviamente l'intervento della dell'unione europea sarà un intervento della Commissione Competition sarà importante per darci questa uniformità e anche qui per poter governare nel suo complesso i cambiamenti che si aprono detto questo e non voglio rubarle altro tempo perché ovviamente questa è una giornata per potere tra ricordare per potersi raccontare e per poter costruire un prete presente e un futuro all'altezza del compito a cui siamo richiamati tutti
Ma a quindi poco colgo l'occasione chiudendo davvero ringraziandovi di nuovo per dirvi che c'è una priorità per questo governo non riusciremo a fare tutto Sempre e comunque non abbiamo la bacchetta magica
Ma abbiamo sicuramente l'obiettivo di dare attenzione a questo mondo
Di dare attenzione milioni di volontari di dare attenzione ai tanti operatori
Di poterli riconoscere per esempio siamo portando a casa la certificazione delle competenze che per tanti anni è stata richiesta dal mondo del volontariato del terzo settore
Ecco questo sì
La nostra attenzione è massima io in qualità di vice ministro sono stata incardinata dal nostro presidente del Consiglio per questo motivo perché sono le persone che aiutano le persone volo conoscete bene
A tutti i livelli dal basso dagli enti locali fino arrivando al governo della nazione
E allora la mia presenza e cui oggi ogni giorno per dargli ascolto per dargli attenzione per costruire insieme un terzo millennio
Che possa mettere al centro l'uomo in una visione antropocentrica come diceva Papa Francesco questo non è l'epoca
Dei cambiamenti
Questo è il cambiamento d'epoca
Abbiamo tutti una grande responsabilità quando entrano in crisi i sistemi e quindi i sistemi consolidati come sta accadendo in questo tempo sia sempre una grande occasione quella di non farsi prendere da paura dall'angoscia Mantico Vernarelli
Il progresso e la trasformazione io spero in un'ora Shibumi in un Rinascimento in una rete signorina cimento che si basi sull'umanesimo
E credo che ciascuno di noi abbia la possibilità di partecipare di costruirlo come ha fatto in centinaia di anni nella tradizione della solidarietà sociale italiana che affonda in tempi molto più lunghi di questi trent'anni
Ma ovviamente saranno voi oggi potere a costruire questo presente questo futuro quindi grazie a tutti e buon lavoro
Grazie davvero alla viceministro del lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci per questo scorcio di storia personale che ha voluto condividere ma soprattutto per le gli aggiornamenti e le rassicurazioni
Su temi che in questa sala sono importanti per moltissimi Vanessa Pallucchini
Fo portavoce del Forum a a lei l'onere di di dare il senso a questa giornata
Buongiorno benvenuti a tutti i partecipanti e le partecipanti a questo che per noi è un un compleanno ma è anche l'occasione per leggere l'oggi e vederci proiettati nel futuro e capire quale strada dovere fare ringrazio la viceministro Bellucci anche per la vicinanza che sempre ha verso di noi e l'apertura al dialogo
Che è fondamentale per trovare strade in periodi Complessi e quindi insieme cerchiamo sempre di trovare nell'interesse del terzo settore la strada giusta
E il presidente Amato che oggi più volte ci del terzo settore raccontando anche il ruolo del terzo settore della Costituzione per la Costituzione è una cornice di riferimento fondamentale strategica ci la viviamo come compito ci sentiamo un soggetto della Repubblica alla pari di altri che devono concorrere al benessere di tutti e di tutti
Trent'anni e sono non tantissimi tutto sommato in una linea storica però sono abbastanza per l'affermazione di un movimento come quello che il nel novantaquattro appunto
Portò in piazza immondi del sociale oggi forse lo chiameremo il mondo del sociale perché abbiamo avuto una maggiore opportunità dividerci e di auto percepirsi come un in una modalità auguri unitaria
Anche all'interno del terzo settore ma sono abbastanza anche per leggere quei rischi e quelle sfide che venivano prefigurate nel manifesto la solidarietà non è un lusso
Dove fondamentalmente venivano chieste due cose che non venisse venisse arrestato il progressivo disinvestimento nel sociale delle politiche pubbliche
E i processi globali di carattere sociale ambientale che hanno cambiato profondamente i nostri territori anche l'auto per cessione delle nostre comunità sempre più intimorite spaesati de prive si sentono anche prive di diritto e di riconoscimento quindi quei rischi che venivano letti oggi è utile anche rileggerli in una chiave attualizzata per capire anche qual è il compito del terzo settore
Questa condizione questa richieste venivano di contesto venivano ben descritte voi avete visto nella prima parte del nostro documentario ringrazio chi AC DC ci ha fatto un po'da guide all'interno di questa realtà della lettura di quello che accadde trent'anni fa
Ma oggi questo diciamo il motivo anche che che che poniamo come punti con un punto interrogativo quella che ieri era un'affermazione la solidarietà non è un lusso la solidarietà oggi un lusso ci chiediamo e questa non è una domanda diciamo che intende essere retorica perché molte sono le cose
Che sono cambiate lì si faceva in quel ha occasione in quella manifestazione in quel manifesto la richiesta di un bilancio delle politiche sociali un'istanza che ancora oggi è in piedi e noi lo abbiamo ribadito anche in occasione di questa legge di bilancio abbiamo sottolineato la necessità d'ogni investimento
Maggiore anche di un investimento maggiore nel ruolo del terzo settore
Consapevoli che oggi occorre re infrastrutturare i territori ieri e come se di questa destrutturazione lanciavamo l'allarme oggi purtroppo ne siamo testimoni che sono venute meno molte di alcune condizioni che c'erano anche in quegli anni e che oggi sono sempre più affievolite possiamo chiamare così non che non esistono più e abbiamo requirente Sidari rientra Stura di territorio e le comunità attraverso il rilancio di politiche pubbliche capaci di generare presi di servizi processi condivisi di sussidiarietà
Lo diceva molto bene la viceministro quando descrivere il rapporto diciamo tra tra Pubblico e privato il privato sociale
Reti di solidarietà risposte complesse ha domande complesse
Occorre investire ma non solo nella dimensione finanziaria questo anche un grande nodo ma anche proprio riportare un pensiero per capire Rispo rispetto a problematiche che si sono posti a fenomeni a processi veramente spiazzanti che vediamo insomma da da da da cancan cambiamenti in campo ambientale socio economico molto profondi anche a livello democratico molto profonde della partecipazione e capire insieme come ritessere alcune reti per ricominciare e quindi oggi occorre investire dicevo non solo nella dimensione finanziaria ma anche nel pensiero politico e nella capacità di prefigurare scenari a noi oggi sembra che manchino delle cornici dentro alle quali orientare le nostre azioni
Per descrivere anche la complessità che sia avvenuta ad affermare io sono un po'di mesi che lo ripeto mi ha molto colpito che all'interno del manifesto dei di trent'anni fa si leggeva no dei dati rispetto all'Europa
Quei dati che sottolineavano come all'epoca ci fossero venti milioni di disoccupati e cinquanta milioni di poveri secondo i dati Eurostat se andiamo a oggi attualizzare quella cifra ci sono tredici milioni di disoccupati e novantasei milioni di poveri
Allora la domanda è che cosa è è è cambiato profondamente che cosa non corrisponde più rispetto ad esempio al lavoro con il benessere e la capacità di avere una dignità economica e di vita ecco questo ci deve ci deve interrogare perché molto spesso abbiamo imparato anche dentro a quella gara la parola povertà presente in questi anni a leggere le varie povertà
E sa che apriamo che purtroppo coinvolgono oggi fasce di popolazione che ieri non venivano comprese e quindi quest'oggi si interroga profondamente della complessità perché a volte gli stessi fenomeni e le stesse contraddizioni si sono scaricate sulle stesse classi sociali e purtroppo molto spesso e tra queste classi sociali ci sono poi proprio le generazioni più giovani
Ma lì in quell'occasione oltre a quest'analisi di di con testo del richiesta
Si faceva anche una richiesta
Che che non era poi tanto implicita ma che lo era diciamo nella sostanza nella dimostrazione plastica perché abbiamo visto che era quella manifestazione
Scommettere su una unitarietà del terzo settore su un suo riconoscimento
Siamo passati come terzo settore
Tant'dentro tantissimi cambiamenti di tipo politico sociale economico a volte sono state delle tempeste a volte sono stati dei passaggi più
Diciamo lievi
Stiamo affrontando e stiamo dentro un quadro oggi profondamente
Arricchito di norme
Dopo il novantaquattro non abbiamo il e le e le uscito per dire anche le opportunità no le famosi cornice anche normative che oggi abbiamo nel novantotto grazie a Massimo Nova Rino dobbiamo ricostruiti insieme coi questa memoriali il patto di solidarietà dopo
Un il governo Prodi se non sbaglio del due mila la legge degli APS nel due mila uno il principio di sussidiarietà in Costituzione
Nel due mila uno anche il servizio civile che è stato un passo in avanti fondamentale
Nel due mila cinque il cinque per mille che è un sostegno è anche una forma di partecipazione molto importante verso i cittadini e verso le organizzazioni del terzo settore
Nel due mila sei la legge sull'impresa sociale e nel due mila quattordici il codice del terzo settore e connesso arriviamo fino ad oggi lo diceva bene il viceministro
Anche diciamo tutto il ancora stiamo in attesa della norma fiscale però la messa a terra di quella che è stato una riforma dove dentro si è affermato anche il il il ruolo di un soggetto unitario che il Forum del terzo settore
Io aggiungo a questo anche che oggi in Europa si si parla di un quadro generale che definisce l'economia sociale e quindi il nostro mondo viene visto come una sponda per costruire un nuovo modello di economia lì si parlava nella nella video nel nel documentario cambiare modello di sviluppo e cambiare paradigma ecco del tra questo quadro c'è anche questo sforzo
Come abbiamo oggi tantissime esperienze che possiamo narrare virtuose di costruzione di risposte a problemi veramente molto Complessi
Molti dei quali gli abbiamo anche costruiti con l'Alleanza con le fondazioni dentro a Fondazione con il Sud Impresa sociale con i bambini ma il nostro mondo è veramente prolifico di esperienze Processi prassi anche sdoganamento di tanti concetti voi pensate
Alla povertà educativa oppure proprio anche il concetto di povertà oggi come viene affrontata concetto disabili di disabilità come autonomia e e tante altre
E tanti altri avanzamenti da un punto di vista culturale
Che cosa è cambiato però è cambiato io rivedendo quel video me ne rendo conto
Una radicalità dell'approccio politico
Lì siamo stati in grado di essere più radicali forse c'era un momento storico che al veramente rappresentato la fine
Della prima Repubblica Hadid del Novecento e quello che era stato anche il Novecento con il riconoscimento dei diritti civili e sociali
Quindi è stato un po'lo spartiacque no a quell'epoca diceva giustamente il viceministro caduta del muro di Berlino quindi insomma abbiamo avuto stavamo in uno Tsunami storico chiamiamolo così
Però oggi che stiamo ricostruendo ecco quello che stiamo ricostruendo oggi una una mondo politico diciamo una piattaforma politica
Più debole e quello che sta avvenendo in maniera anche esplicita perché ce lo attribuiscono tantissimi soggetti e chiederci come il terzo settore riesce
Anche farsi maggiormente corpo politico se prima nel novantaquattro emergeva
Come parte di movimenti intrecciati si è parlato del movimento femminista il movimento ambientalista lì era anche il fare asse
Di di di di tanti soggetti di Dante anime no che nel Novecento avevano trovato la loro pista di innovazione di cambiamento
Ecco noi come se questa pista la dovessimo trovare ma abbiamo un minore humus politico e dobbiamo fare
Delle scelte forse anche più radicali per quanto ci riguarda
E molti si chiedono di essere noi quel corpo politico di essere noi quei portatori di di di valori che oggi molto spesso o non riescono diciamo ad avere una configurazione non è semplice stiamo si parla tanto di transizioni io credo che anche noi stiamo dentro una transizione
Ma anche tutte queste opportunità normative di cui ci siamo dotati
Compresa la riforma del terzo settore
Se le assumiamo come dati tecnici e non ci mettiamo quest'anima politica questo spirito di cambiamento questo senso di trasformazione della società il cambio di paradigma il cambio di modello di sviluppo
Ci rimane il peso di una cornice che non contiene nessun dipinto dipinto ce lo dobbiamo mettere noi e il dipinto deve essere sicuramente un approccio politico che dobbiamo rinnovare
E e leggere e sapere essere nell'unitarietà sicuramente trasformati di un'ultima riflessione e la rete riflessione la volevo fare anche rispetto alla partecipazione ai cittadini noi oggi siamo molto cresciuti come terzo settore anche nelle analisi nel senso produciamo il cinque per cento del PIL sono sempre quasi cinque milioni volontari che sono la piattaforma principale delle nostre associazioni eppure dentro a questo mai abbiamo conosciuto una crisi della partecipazione come questa e i dati elettorali che ci arrivano diciamo dalle ultimissime
Elezioni regionali ci deve interrogare come terzo settore e l'area ci dobbiamo interrogare dove andare a ritrovare i cittadini perché per essere rappresentanza non ci possiamo perdere
Il rapporto con i cittadini e su questo diciamo un lavoro che dobbiamo fare
Nello stabilire se modi farlo all'interno Dinoi capendo come avvicinare oggi le nuove istanze di benessere di diritti di di richiesta di fragilità di vulnerabilità
Da una parte e da una parte come riuscire a ridare centralità nell'agenda politica tutto questo io credo che i cittadini siano molto sfiduciati
E non si sentano compresi noi abbiamo tante sedi abbiamo tanti presidi tanti luoghi a un po'un compito nostro anche riuscire a rimotivare una partecipazione e a dare a quel ma l'essere diffuso che c'è anche diciamo l'habitus della cittadinanza attiva e della richiesta di un cambiamento profondo che oggi necessario passato e presente e futuro del terzo settore farà un po'all'oggetto della di di di questa giornata
Ovviamente ci auguriamo che sia per tutti una buona giornata ma soprattutto non sarà autoreferenziale celebrativa ma contiamo da qui poter ripartire per guardare al futuro e darci anche delle tappe di di di di di scadenza e anche di di di di scadenze di priorità
E anche di di di guardare al futuro come terzo settore il compito che si assume anche il forum ma sicuramente di facilitare per tutte le nostre organizzazioni questo passaggio Grazia
Vanessa Pallucchini portavoce del Forum del terzo settore
Per aver iniziato questo lavoro di Rio riattualizzazione delle istanze delle domande
Di di del novantaquattro di aver rimesso tutto nella nell'agenda dell'oggi lo faremo poi con due panel dedicato i contatti organizzazioni protagoniste ma ora è il momento io mi permetto il prete la libertà
Di dire che per molti in questa sala momento molto atteso perché avremo il Presidente Emerito alla Corte costituzionale
Giuliano Amato che svolgerà la sua lectio magistralis
Devo leggere il titolo il Manifesto
Dall'ex magistrale il terzo settore tra passato presente e futuro
E allora Buon compleanno Buon compleanno trent'anni
Grazie
Io vi dico un malconcio
Siete cresciuti così tanto che in trent'anni
Che se riuscite ad arrivare alla mia età al mio prossimo saranno ottantasette l'Italia sarà assolutamente migliore rispetto al collega
Se continuate così
Se la Provvidenza vi assiste ad arrivare a questa tarda età
In effetti e davvero cresciuto il vostro mondo
Cresciuto in modo impressionante
Pochi forse si sono accorti del cambiamento attuale e potenziale che voi rappresentate con filosofo cinesi e del quarto secolo avanti Cristo
Poi imitato con frasi meno efficaci della sua
Disse questa cosa
Che fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce poi resta ha subito molte variazioni
Ma bella così nell'originale
Tante cose sono cadute in Italia in questi anni
Facendo molto rumore
Voi siete la foresta che cresciuta no ne ignorata
Nomi nel silenzio totale questo sarebbe privo di senso dirlo ma certo facendo molto meno rumore di ciò che caduto e la dimensione a cui siete arrivati
è una dimensione che quando viene enunciata stupisce
Ma chi può mettere in campo cinque milioni di persone legate tutte
Dal vocazione che tra l'esercizio del volontariato
I nostri enti
Di non profit in via generale
Stanno per arrivare a quattrocento mila
Il registro unico che mi ricordo quando è stato istituito sembrava una cosa che la transizione avrebbe portato ad un futuro indefinito
Beh ci ha ormai oltre gli ultimi dati che io ho letto sono quelli dell'aprile scorso
Jean centoventisei mila entità associate con tutte le complicazioni che ci sono per arrivare a questo registro unico eppure
Oltre cento cioè più di un terzo ormai quasi un terzo
Degli organismi del terzo settore sono in quel registro con tutte le conseguenze che questo può portare con sé
C'è un milione di occupati
Numero più un numero o meno
Che si aggiungono a ai volontari
Ecco questa è una realtà
Che da sola
Questo ce ne rendiamo conto
Sta mantenendo i fili di un tessuto coesivo
Che la nostra società
è venuta perdendo progressivamente per tanti sfilaccia menti
Che ha subito
Che chiunque parli del terzo settore
Non può fare che sottolineare
Come
Tutte le analisi che risalgono ormai nei decenni di una perdita appunto di cui visione
Segnata dall'individualismo selvaggio dai consumi e i privati che hanno sostituito il rapporto con gli altri eccetera eccetera
Dico invece il terzo settore
Colpisce
Questo è ciò che colpisce
Che
Mentre voi venivate
Allargando i vostri numeri
Allargando la vostra eritemi
Cadeva praticamente la Rete delle identità collettive delle collisioni
Che era stata creata studi crea mentre nella nostra società dai partiti
E non solo nella nostra
Storicamente
Erano stati impartiti dall'inizio del Novecento
Che avevano avuto la responsabilità di creare i legami tra i milioni e milioni che entravano nella vita democratica
Evitando appunto che l'allargamento di sistemi di governo che erano nati ed erano stati concepiti per le liti
La democrazia parlamentare
Figlia dell'Ottocento è un
Democrazia e che sia Vito a funzionare per poche migliaia di persone
Non dimenticate che le elezioni del secondo Ottocento del primo Regno d'Italia vedevano duecentottanta mila elettori in tutto per forza
Erano solo i possidenti e i letterati
Gli ignoranti i poveri erano fuori quando la democrazia parlamentare affronta la sfida del governo dei milioni a cui si allarga necessariamente la sua platea
Ha un problema gigantesco come fare in modo che le aspettative le domande e le ansie le preoccupazioni di questi milioni di persone ciascuna delle quali adesso due
Possono essere fatte convergere terzo aspettative comuni decisioni comuni idealità comuni
Se non ci fosse stato qualcuno in grado di fare questo Rathenau democrazia avrebbe fallito
E sarebbe stata sostituita dalla dubbia ha cominciato a prendere piede tra regimi di altro genere
Ebbene chi
Assolto a questo compito storico da noi e non solo due hanno qui sono stati i partiti politici
Ecco al punto
Che è una Costituzione come quella italiana scritta nel mille novecentoquarantasei
Quando tocca
Quello che il suo pilastro fondante fondamentale che jella partecipazione dei cittadini al determinazione delle politiche nazionali
Dice articolo quarantanove
Che questa partecipazione avviene
Attraverso il partiti politici
Beh
Il crollo che è avvenuto a pezzi nel se con nel seconda nel tarda seconda metà del Novecento e il crollo
Non dei partiti come tali
Ma dei partiti come reti
Operanti sul territorio attraverso le quali
I cittadini hanno un modo di dialogare fra di loro e di dialogare con i loro rappresentanti politici sui temi
Di comune interesse
Alda abituale Zio
Far a misurare il proprio interesse e la propria visione del mondo che li circonda con gli interessi e la visione degli altri a comunque
Appunto di visioni comuni addirittura in identità collettive
Verso città ha già le sue identità collettive prevalentemente formate dall'economia e dalla religione
Al netto dei partiti politici
Ci sono i cattolici ci sono di ebrei
Noi siamo un Paese a larga maggioranza cattolica quindi abbiamo minoranze comunque cento l'identità religiosa e un'identità collettiva che ha un suo valore una sua valenza poi c'è l'identità una volta la chiamavamo alcuni di noi di classe insomma ecco anche Dahrendorf ne prendeva atto ed era un grande pensatore liberale
Che conformava agli interessi
Prima con lo sviluppo della società
Accadono due fenomeni
Che producono un effetto di prevenzione devastante da un lato tutto ciò che porta a quella che chiamiamo oggi individualizzazione delle vite
La grande famiglia che che governa il che gli individui nelle campagne
Si assottiglia via via e genera nuclei familiari molto più esili chi si collocano nelle città l'urbanizzazione porta all'assottigliamento delle famiglie
In una prima fase non cancella i vincoli di solidarietà che il lavoro porta ma col passare del tempo
Con la progressiva diminuzione delle grandi fabbriche dei grandi insediamenti le vite diventano sempre più individuali
Neanche il lavoro mi rende più eguali ad altre migliaia
Si vide più da soli
I consumi sostituiscono gli diamo
I consumi individuali
E come scrisse tra i primi Pasolini in un famoso articolo del settantacinque sul Corriere sulla scomparsa delle lucciole
Cioè dei valori che illuminavano gli insiemi valori spesso conservatori spesso addirittura reazionari la famiglia era dominata allora Luigi non c'è dubbio dal patriarcato
Ma era un tessuto
Quello viene via via meno
Nella società dei consumi fornisce a ciascuno attrezzi vari per vivere da solo le ore che in altri tempi si dividevano stando insieme
Quando ero ragazzo io buona parte del week-end lo dedicava molta politica
Andavamo nella sezione del nostro partito
Discutevamo con il nostro parlamentare
Dell'acquedotto
Del linea tranviaria
Del ruolo dell'Italia e in Europa della pace nel mondo
E ci informavamo così e venivamo a forma
E arrivavamo alla politica
Poi attacca attraverso di queste
Questo weekend così non lo passa più nessun
Il week-end si passa fruendo di servizi per sé ER massimo per la propria fra gli
Usando le tecnologie
Che cosa avviene accadendo dopo
Le tecnologie
La prima è la televisione creano un rapporto diverso tra il cittadino e la politica
Io ho smesso di vedere i leaders del mio partito di persona
Gli ho cominciato a vedere lì sullo schermo televisivo
Loro hanno progressivamente perso il bisogno di venirmi a parlare perché tanto mi parlavano attraversa una televisione
Non ci siamo accorti che nel frattempo io cessavano di essere un cittadino che partecipa e diventa un cittadino che fa il tifo
Fa il tifo per lui contro di lei
E quindi è fra l'altro la politica comincia ad acquistare le caratteristiche proprie dell'agonismo
In cui e io non sono parte della squadra ma tifo per una squadra
E quindi ce l'ho con quelli che tifano per l'alta la squadra magari non ci parliamo ma
Arrivano le nuove tecnologie
Arriva la Rete arriva la possibilità di esprimersi indirettamente e non soltanto di ascoltare in silenzio con loro
Che esercitano la video Croazia aveva scritto Giovanni Sartori
Crea no queste tecnologie l'illusione di una nuova partecipazione
Ci sono anche alcuni partiti che cercano di organizzarsi attraverso la partecipazione a distanza
Lo fanno i primi pirata in tedeschi non so se ve li ricordate poi lo farà il Movimento cinque Stelle italiano
Esperimenti che c'era il piano di mimare la partecipazione ma che non riescono ad andare oltre le poche migliaia di persone
Noi siamo milioni gli altri in milioni esprimono ciascuno la propria opinione sui sociale
Questa non è partecipazione politica
Perché partecipazione privata perché individuale perché le opinioni che esprime non nascono dal confronto dei dati dialogo dal guardarsi negli occhi come diceva giustamente la viceministra Bellucci che cambia tutto
No io non guardo negli occhi nessuno sputo attraverso la tecnologia addosso a qualcun altro
Io acquista questa partecipazione la parvenza di uno scontro sempre più violento sempre più ostile al quale purtroppo la politica si adegua ne prende atto
Che addirittura a volte si mette ad aizzare
Gli stessi gestori della tecnologia capiscono che quanto più c'è sui loro soci al conflitto tanto più scene audience
E quindi ci si può infilare anche più pubblicità
Tutto un concorso di circostanze ecco porta ad una politica che da una parte poggia su frammenti di società
Dall'altro lega questi frammenti non più con la condivisione ma con lo spirito
Non più per ma prevalentemente con
E tutti si adeguano
Pian piano a questo
E quindi noi abbiamo il duplice fenomeno al nostro tempo di società che sono per un verso frammentati
In chiave individuale per l'altro fratturate
Perché le aggregazioni si collocano ai dati di una frattura non sanabile nome strutturati
Lo scopo non raggiungere mai raccordo con l'avversario
Anzi gli italiani coniando una parola chi squalifica l'accordo con l'avversario lo chiama inciucio a priori di qualunque cosa si tratta
Se il conte di Cavour non fosse stato un efficace fautore di questo voi non sareste italiani perché l'Italia non sarebbe mai stata
Perché
Il compito del nostro tempo questo deve essere chiaro dai più diversi punti di vista non è separare mai unire
Non è chiudersi nelle diversità ma metterle insieme queste diversità
In un libro che abbiamo scritto ma già l'avevamo con Vincenzo Paglia è l'ultima volta anche con Giancarlo Bosetti il sogno di Cusano
Che era un filosofo cardinale del del sedicesimo secolo che sogno
Che il signore ad un nuovo tutti i dive
Era subito dopo la Presa di Costantinopoli da parte degli ottomani
Perché trovassero il modo di stare insieme
Ecco noi abbiamo inteso Babele alla rovescia di come viene intesa
Il fatto che Iddio decidesse che non si parlasse più nella torre la stessa lingua
Ma che vi fossero lingue diverse non fu una condanna ma fu una messa alla prova
Ciascuno di voi deve avere una sua lingua le vostre diversità sono giuste e legittime ma il vostro con e riuscire a convincere
E riuscire a collaborare
Pensate al mondo di oggi
Pensate
Ad un mondo che ha questioni comuni gigantesca
Siccome la questione climatica e quindi delle misure da adottare per consentire banalmente alla specie umana di poter sopravvivere su questo pianeta ma si può permettere
Una conflittualità così accesa così come continua necrosi segnata da inutili a volte non solo guerre
Ma anche conflitti in tutti i sensi il bisogno di cooperare
è un bisogno
Ecco
Allora attorno a voi voi mi potete dire e a questo punto che centra il terzo settore è innocente
Non solo io sono tra quelli che
La sviluppato quel tema
Perché non c'è nulla di male visto che la politica non ce la fa da sola a uscire dal circolo vizioso delle ostilità reciproche
E guardate da polemica politiche in Italia
Le due parti non resistono
A dire
E si capisce che era cosa per loro più importante che insomma che abbia torto a un altro è più importante del fatto che io stia facendo una cosa utile per il Paese io devo comunque dire dimostrare che a Tortona
Per alimentare
Allora la politica ad assumere comincerà fa uscire da questi suoi schermi
Perché il terzo settore
Non se ne occupa come
Recante le trasfusioni di sangue
Beh e comunali
Lei realizza il mio disegno impermeabilità
Nasce nel terzo settore e passa governare avete sentito il suo linguaggio ha parlato per non tanti minuti ma qualunque politica in quei minuti che avrebbe trovato il tempo e il modo di dire quanto lui era più bravo di quegli altri che sono degli sciagurati
Non se ne è occupato tocca infatti dimostrare se ha ragione non deve essere lei stessa a dire e io ragione indovinato
La trasfusione di sangue
è una cosa che continuo a ritenere importante non c'è nulla di male che persone che hanno fatto attività all'interno volontariato di questo per attività passino alla politica e pratichino
Ciò che la loro cultura ormai formata all'insegna loro in modo da insegnanti ma anche cambia
Ma non c'è solo questo mi avvio a concludere
Voi lo sapete ecco
Da quando così però vidi articoli cinquantacinque cinquantasei della legge quadro
Hanno avuto di questo anche un qualche orgoglio personale il timbro della Corte costituzionale che ha detto guardate che questa non è una deroga alle gare
Questo è un metodo diverso
Rispetto a quello delle gare ed è un metodo che ha un fondamento costituzionale diverso e che su quel fondamento ha tutte le ragioni di espandersi
Senza le strettoie della eccezioni rispetto alla regola generale
Da quando questo è entrato nella prassi ed è ha cominciato a entrare anche nel nuova legislazione costruita sulla vecchia legge
Voi
Avete nelle mani
La partecipazione
Di cui a quell'articolo quarantanove rimasto orfano
Perché una volta spariti i partiti la partecipazione del cittadino agli affari collettivi
Al di fuori del distorto canali dei social e in un canale che comporti il dialogo confronto con gli altri progressivo avvicinamento dei punti di vista
Non avevo la minima
Il in modo naturale
Con cui il terzo settore non è vero necessariamente con un programma ma certo copro getta
E poi può anche oggi gestire attività di interesse collettivo
è un modo che è destinato a coinvolgere i cittadini
A discutere con loro
A vedere con loro come orientare queste attività
Evitando che il sushi si suscitino reazioni negative e costruendo ciò che i cittadini ritengono necessario col col loro consenso
Per il modo in cui questo viene costruito
Questa è la partecipazione politica oggi
La partecipazione allora costruzione dell'interesse collettivo oggi a questo canale
Curiosamente
E il canale è un canale che sta nella stessa Costituzione e nel centodiciotto la sussidiarietà
E qui sta
E quindi
Ciò che doveva passare attraverso i partiti passa attraverso sussidiarietà ma sono sempre canali che non ritroviamo nel sistema è naturale che la sussidiarietà sia questo
Perché la sussidiarietà non è dei rappresentanti
Ma è dei rappresentati e dei cittadini e voi qui non dovete fare la parte dei rappresentanti che da soli decidono che cosa serve ai cittadini ma dovete insieme ai cittadini e siete lì siete sul territorio lo potete fare
Costruire il lavoro comune
E quindi dispiace per quelli che hanno rifiutato l'idea della politica da prima volta che io l'ho avanzata ma voi siete
La nuova politica rilevare che a parte del ventunesimo secolo attraverso la sussidiarietà
Questa è una
Iniezione di tale per una democrazia la cui vera fragilità
Non è
Nella debolezza dei governi ma nella debolezza delle fondamenta su cui de di Fischer si regge
La scarsa partecipazione
Attraverso questi canali io sono certo si può provocare la partecipazione che non c'era vere lezioni perché purtroppo chi non partecipa
Pensa che tanto la mia vita rimane brutta lo stesso chiunque vinca quindi a me che me ne importa e no
Perché qua io ti sollecito ad occuparsi di qualcosa che per un pezzo per un pezzo cambierà la tua vita ma poi parleremo anche degli altri per
Ecco permettetemi di concludere dicendo che
E vitale per la nostra democrazia è questo
Può diventare vitale per l'Europa
Il turn over Bellucci
Da qualche tempo
C'è un forte movimento che non ha ancora raggiunto
Gli organi politici
Che tende a dare valore ai valori fondanti dell'Unione Europea quelli scritti nell'articolo due del Trattato
Il primo predispone
I valori di solidarietà
Tetto della legge
Di costruzione di una economia sociale di mercato
E io leggevo in questi giorni autori quali dicono la forza che sta assumendo nella giurisprudenza della Corte di giustizia
Il
Messa in opera di questi principi
è una forza che destinata a cambiare
Il profilo dell'unione europea che per decenni è stato un profilo volto alla costruzione di un mercato punto
E che ora deve mettere in campo gli ingredienti di una vera economia sociale di mercato
Un'economia che rimane fedele al mercato come cornice
Che non passa ad una pianificazione centralizzata ma che è caratterizzata dai suoi elementi di socialità
E quindi sono ancora d'accordo con lei il caso italiano diventa un caso esemplare
Essendo diventa londinese al novanta per cento al Coni Buon compleanno
Grazie davvero Presidente Amato per questa sua capacità di leggere la crisi che stiamo vivendo questa del Paese ma anche di indicare le risorse laddove sono certamente il terzo settore come lei ci ha spiegato sta da quella parte
Prima di chiamare il secondo capitolo di questo bellissimo documentario no non era un lusso
Ring mi corre l'obbligo la faccio molto volentieri e di salutare alcuni ospiti comincio da da uno dei due presidenti della Swiss
Pierluigi Stefanini dal direttore scientifico Giovannini da Luigi Bobba presidente di terzi o se e già sottosegretario alla al lavoro l'abbiamo citato prima anche dal capo dipartimento del ministero del lavoro e delle Politiche Sociali Alessandro lombardi
Ma già che ci sono ringrazio anche li avete visti nel video l'avete riconosciuti in sala
Qui ci sono abbastanza Fanelli Franco Passuello Patrizio Petrucci Giampiero l'asimmetria Felice Scalvini e quindi già grazie per quello che ci avete raccontato
Via dunque al secondo capitolo del documentario no non era un lusso
Sì siamo convinti camminando insieme da lungo via Nazionale no
Piazza Venezia poi il percorso fino a piazza del Popolo
Che erano
Molte siamo convinti tutti fino in fondo che era molto di più le ragioni per cercare di costruire qualcosa insieme che fosse qualcosa di ulteriore rispetto a quello che ciascuno come organizzazione
Ed era si trattava di dare sistemazione e di prendere atto che se non si difendeva la l'autonomia di questi soggetti se non si costruivano le basi dell'autonomia di questi soggetti
Ci saremmo ritrovati di fronte a quella che chiamavamo all'epoca una società di mercato
Ora questo è avvenuto in un periodo in cui tutte le forme storiche della rappresentanza del Novecento sono entrate in crisi
Partiti sindacati associazioni tutte
Una lotta a difesa del welfare ma non solo a difesa
Anche una richiesta di innovazione dell'UE
Non è che questa fosse diciamo un atto di testimonial
Questa mobilitazione corto
Parla famosa legge di riforma delle politiche sociali
Che è ancora una pietra miliare sulla quale come dire si costruisce con grandissima difficoltà ma c'è stato un cambio
Di regime di registro
Sì oggi
Si parla di amministrazione condivisa
Di programmazione
Partecipata e che le tante diciamo
Locuzioni che vengono usate diciamo per identificare dei percorsi di gestione amministrativa delle politiche sociali dei servizi sociali
Questa roba insiste
Perché ci fu quel percorso che comincio che sta attualmente Pirlo
Ventotto ventinove ottobre e a Roma di trent'anni fa certi profili professionali che oggi sono scontati che non sono riconosciuti
Se non ci si appella sperimentazioni immobile abbia Liebig
Di donne e di uomini no di volere essere chiudersi nella prestazione nelle attività Alberto da Giussano da sinistra verso la via via fanno parte delle dei profili del welfare formale quando ne saltavo chiazza tutte diciamo Monte dei profili professionali
Creati grazie al lavoro di delle degli enti del terzo settore non c'era
Voi siete quelli che ruba tempo scritta
Quindi il percorso nacque da lì poi nonostante queste difficoltà si riuscì a far passare una legge di riforma sanitaria per la prima volta il riconoscimento per la parola volontariato
Che permetteva alle pensassimo tratta di partecipare al servizio sanitario nazionale il tentativo fu quello di affermare
La possibilità di un modello diverso tentativo si muoveva su un crinale
Delicato perché aveva a quel in quel periodo una scarsa legittimità culturale
L'idea della dell'UE fare era prevalentemente
Istruzione sanità e pensioni mancava tutta la parte relativa alla
A un welfare più preciso Uefa più puntuale che andasse accogliere i bisogni sempre più complessi e sempre meno standardizzati di una popolazione che cambiava perché era cambiato il modello
Economico e sociale del nostro Paese
Avevo deciso che il terzo settore non profit fossero diventassero parte del mio progetto di ricerca
Avevo deciso già qualche anno prima partendo
Nel mille novecentottantotto per gli Stati Uniti a studiare non profit americano
Tornato in Italia avevo investito nella ricerca sul non profit italiano quindi quello era un po'l'occasione in per credere realizzato sul campo quello che a cui credevo come progetto culturale cioè affermare l'esistenza del terzo settore perché in Italia
Non c'era consapevolezza sul fatto che quello fosse un pezzo della società e dell'economia in quell'epoca tutto in questo mondo di lavori veniva chiamato lavoratori atipici
Anche in queste ore
è un discrimine linguistico ma era un fatto diciamo di di dibattito politico di confronto politico
Si fa un po'fatica a riconoscersi e ricordo bene la prima volta in cui presentammo i primi risultati di una ricerca punto sulle dimensioni del non profit in Italia in cui le obiezioni furono subito
A cosa state mettendo insieme capre e cavoli non non c'entra niente mele e pere
Siamo soggetti Diversi il volontariato non c'entra nulla con l'associazionismo e l'associazionismo non c'entra nulla con quelle che adesso chiamiamo imprese sociali che allora si chiamavano non si chiamavano neanche si chiamavano forse cooperative o cooperative sociali
Questo processo di mutuo riconoscimento è stato è partito in quel momento lì
Pasta riso Bottallo altri su adesso sottotitolo slash danza Simons termina terzo settore a due filoni da un lato forse torna gli studi di Lars Salomone che progressivamente anche lessicalmente subentrò al termine non profitti incominciò ad emergere che prima si parlava solo di di non profit
Dall'altra parte c'è poi filone invece dell'Orrù Follo Paolo Barbetta fu il portavoce in Italia
Di questa di questa riflessione scrisse anche molte cose interessanti
Fu partecipo l'organizzazione in questa ricerca mondiale
Dove per la prima volta si parlò anche sì sì sì studio anche in Italia
Ma direi che la prima volta che viene usata
Specificamente fu in occasione seminario
Che organizzò la fondazione Zancan
Presieduta da monsignor Nervo fu seminario ad inviti dove furono organizzate furono invitate molte imprese ma i rappresentanti di varie organizzazioni perché la domanda che poneva monsignor Nervo
Che pose nella sua introduzione era
Ma
Come chi ha che cos'è che sta venendo avanti
è tutto volontariato ma non è tutto volontariato perché essa venendo avanti anche l'impresa sociale la cooperazione sociale se l'associazionismo cioè tutta questa questo insieme
Come come si articola come si definisce convenimmo
Che dovevamo proporre con convinzione
Il termine terzo settore che era mutuato
Da
Da un libero
Che era appena uscito di Ruffolo
Per se ricordo bene si chiamava la qualità sociale
Che citava il rapporto che Ruffolo spesso insieme a Dell'Oro
Aveva pubblico aveva prodotto per conto della Commissione europea
Nella quale si parlava in realtà non di terzo settore Maggi trovasi nel sistema infatti in quel seminario poi si ci fu un po'di discussione se era meglio sistema o settore Borsani ha sosteneva che era meglio sistema perché settore da economista
è un termine che si usa per specifici settori di attività sia al settore metallurgico settore mentre sistema dava più senso della complessità
Io propendevano più per il termine settore perché mi sembrava più facilmente fruibile utilizzabile
Ringraziamo anche il professore
Barbetta ecco che non c'è non ci poteva essere hanno visto giorni fa Salerno alla filantropia esperienze
Adesso abbiamo un come dire accumulato un po'di ritardo ma non abbiamo perso tempo ora vediamo delle essere più virtuosi i tempi senza ugualmente perdere tempo una un panel volto molto interessante
Intitolato complessità dei bisogni e povertà delle risposte le nuove frontiere della solidarietà cioè continuiamo qua fatto palo che all'inizio andare dal novantaquattro ad oggi lo faremo
Conti zero Pesce presidente Uisp l'invito già sul palco Roberto Speziale presidente en France Silvia Still i portavoce
A voi Eleonora Vanni presidente lega coop sociali ci dovrà dovrebbe essere un po'in ritardo ma ci raggiungerà Walter Massa presidente dell'Arci a meno che c'era do la biada no ma non lo vedo quindi sta arrivando l'alternanza quando arriva ci raggiungerà
Comodato e mi grazie
E cominciamo subito
Da Eleonora Vanni subito con siccome Lobo the rata di recente le ho rubato qualche minuto comincia ad altri
E perché ovviamente la cooperazione sociale e ben quella mobilitazione un ruolo davvero centrale tra l'altro uno dei punti mi ha colpito del documento era la corretta applicazione della legge che introduceva appunto le la la la cooperazione sociale
Le cooperative di tipo A di tipo piccoli soggetti svantaggiati
Nell'ottobre mille novecentonovantaquattro appunto se ne chiedeva la corretta applicazione si faticava forse a mettere a fuoco che la portata e del vostro ruolo ma oggi presidente Vanni qual è la nuova partita della solidarietà che gioca la cooperazione sociale
Buongiorno a tutte a tutti
E e buon compleanno Annoni
Sì si faticava a a capirlo pensando che peraltro la cooperazione sociale le cooperative di solidarietà di inclusione come le vogliamo chiamare prima che la legge del novantuno l
Definisse
Esistevano già da tempo e se noi pensiamo rispetto all'inclusione lavorativa che una delle prime cooperative nata proprio dalla dal percorsi di deistituzionalizzazione dei manicomi che peraltro si chiama lavoratori uniti Basaglia
è del settantadue
Quindi un percorso per imparare a capire chi è questo chi era che forse in parte anche oggi questo soggetto decisamente lento per i quali la pubblica amministrazione e anche per qualche verso parte delle del mondo col quale ci confrontiamo somma a affatto
Affatto molta fatica a a comprendere e la fatidica a comprenderci è una fatica per la cooperazione che viene da questa esplicita doppia natura e che oggi appunto è anche affermata dopo la riforma del terzo settore siamo in prese sociali dall'essere impresa e quindi da una attività economica che caratterizza il nostro il nostro essere la nostra esigenza
E nostra esistenza e il nostro agire e l'essere anche contemporaneamente contemporaneamente sociale
Però noi siamo in prese di un certo tipo siamo quelle in prese
Che ormai ripetutamente si dice non sono estrattive
Che non accumulano ricchezze a favore a favore di di pochi
Che ancor prima che la legge lo imponesse non hanno mai diviso i POR risicati no utili di impresa farai fra i pochi soci
Nel tentativo di arricchire qualcuno ma la finalità veramente un'altera e questa finalità di mutualità interna a cui poi si aggiunge quella esterna della finalità sociale
è quella che affatto di questo soggetto a pieno titolo e
Legga Legacoop insomma Fanelli lo lo ha testimoniato era fra i soggetti fondatori delle del Forum affatto di questo soggetto della cooperazione sociale un soggetto che a pieno titolo sta fra gli enti del terzo settore
E però in qualche modo all'inizio anche all'interno che fra noi non era facile comprendere questa questa caratteristica
E questa caratteristica parlo ancora di quella economica io credo che ancora oggi rispetto anche a ad alcune sottolineature che ha fatto Amato e alle prospettive di futuro
è una caratteristica importante perché perché lega agire pure in un'economia di mercato perché non ci possiamo nascondere seppure appunto con strumenti che finalmente abbiamo anche riconosciuti in maniera formale anche che che sono stati anche citati
Dicevo che agisce in una economia di mercato ma con modalità assolutamente diverso e con finalità diverse
Una economia che mette al centro le persone il benessere delle persone è un po'anche quella felicità che è stata citata perché poi la logica che sottende al nostro intervento non è una logica di per quanto lo facciamo anche perché è assolutamente necessario di riparazione del danno
Ma è una logica come dice la legge stessa di promozione umana quindi rispetto alle persone e alle comunità dove agiamo e questo dal punto di vista economico è importante è significativo
Se noi partiamo dal presupposto che quella economia che è andata sviluppandosi su quegli stessi presupposti dell'individualismo dell'egoismo
Delle gollismo individuale e un modello che non è il nostro e nei confronti del quale il nostro agire vuole cambiare direzione
L'altro elemento e vado veloce perché so che dobbiamo recuperare tempo è quello sociale
Ecco io credo che noi tutti in ma la cooperazione in maniera importante
Deve reinterpretare questo senso sociale
Perché come dicevo siamo nati in un contesto culturale e forse anche politico che aveva delle aspirazioni forti al cambiamento che in qualche modo anche a riconosceva e dava spazio a questi aspirazione di cambiamento
E nelle quali è nell'ambito delle quali si ha
Tutto davvero realizzare tutti quei percorsi di deistituzionalizzazione che non riguardano solo la salute mentale ma anche pensiamo agli istituti per minori pensiamo alle ai servizi per anziani e così via
E quindi
Questa idea che non vogliamo essere i soccorritori no laddove lo Stato non arriva
Ho a riparare i danni che altri hanno fatto per quanto l'abbiamo fatto lo facciamo e purtroppo dovremo continuare anche in parte a farlo perché danni altri ne creano ma vogliamo essere quelli che promuovono una vita è un modello diverso dove le persone possano esprimersi
E dove ognuno secondo le proprie capacità Vanessa prima parlava del passaggio fra disabilità e autonomia no Novo Valente
E e quindi ecco lì in questo passaggio è un passaggio importante
Credo anche che sono leggermente in in una visione di verza a noi oggi dobbiamo superare l'antropocentrismo
Perché non è l'uomo perché allora si parla dell'uomo e perché l'uomo e le donne non sono mai difficilmente sono persone quindi la visione antropocentrica vede l'uomo sostanzialmente che indirizza e che anche dal punto di vista complessivo è il riferimento e determina ecco io e in omaggio anche alla all'impegno di una vita della nostra della nostra portavoce
Sono sono dell'idea che noi dobbiamo avere come la chiamano i giovani ambientalisti oggi una visione molti specie una visione quindi che mette al centro gli ambientalisti dicono la giustizia sociale ma per noi vuol dire mettere la giustizia ambientale scusate ma per noi vuol dire mettere al centro anche la giustizia sociale
Ecco io credo che il percorso importante che la cooperazione insieme a tutti gli altri soggetti del terzo settore
All'interno del quale veramente ci riconosciamo in maniera importante e io credo che le differenze fra noi siano una grande ricchezza per noi e per questo Paese
Ecco questo l'obiettivo per il quale noi dobbiamo tornare a lavorare oggi grazie grazie
Eleonora Vanni anche per quel passaggio in cui ha ricordato citando anche Fanelli che non era scontato per la cooperazione sociale all'inizio trovarsi da quella parte quindi grazie di questo e questo richiamo alle questioni ambientali che sono nel documento
Del novantaquattro en passant citato e abbiamo fatto tanti passi avanti
Tiziano pesce
Faccio un po'nuove donne scusatemi
Presidente Uisp abbiamo visto forse anche non freme che c'era l'Unione Italiana Sport per Tutti in quella battaglia quella mobilitazione è chiaro portare in piazza lo sport sociale lo sport per tutti lo sport come possibilità generativa e oggi presidente a che punto siete a che punto siamo insomma in questo
Grazie grazie Giampaolo Bongiorno a tutte e a tutti
Tema a tema vasto cercato di fissare anche rispetto al titolo del pane alcuni appunti per cercare di stare qua mentre i tempi per cercare di essere portare un contributo efficacemente questo il mio intendimento ma sì da Paolo torniamo indietro di di trent'anni la UISP c'era c'era convintamente
In un periodo che coincise con la crisi del sistema politico dei partiti e su questo il presidente emerito Amato
Ha detto qualcosa di assolutamente importante
è un periodo che registrò ecco una convergenza una netta Presa di di coscienza perché l'attivismo civico scese in campo messo di fronte proprio a rischio di una disgregazione pesante dello stato sociale
E allora credo che la parola proprio solidarietà divenne
Il fattore veramente aggregante di tante identità diverso e di tante culture di tante sensibilità diverse che acquisire un insieme credo consapevolezza e allora comparsa all'orizzonte appunto il una nuova frontiera la frontiera del terzo settore
Si partiva ecco come dicevo da tante sigle diverse da tante esperienze diverse ci si definiva non profit ovviamente con l esperienza fondamentale e centrale del volontariato
E poi i movimenti essere qua seduto vicino a Silvia ovviamente non posso ricordare i movimenti che ricordare i movimenti legati la cooperazione internazionale alla solidarietà internazionale alla pace ai diritti
Delle donne dei soggetti più fragili fino allora emarginati o addirittura esclusi la UISP era nata nel mille novecentoquarantotto
Aveva maturato in quegli anni da alcuni anni una piena diciamo soggettività
All'interno del panorama associativo italiano aveva superato anche la fase del collateralismo con i partiti diciamo era una fase Acco foriera di tante
Tanti aspetti che rafforzavano diciamo la sua collocazione ovviamente sempre nel solco della Costituzione repubblicana e dei valori per noi fondamentali di antifascismo
E c'era un'idea sempre legata alle contrastare ecco quel modello delle sistema del Comitato olimpico perché se parliamo di sport come dire ancora oggi seppur passi in avanti negli ultimi anni con la riforma che siano stati fatti siamo alle prese con quello quindi il fenomeno dilagante dello sport e spettacolo lo sport commerciale la ricerca esasperata della della Prost della prestazione ma ovviamente c'era un modello che la UISP portava avanti nei territori nelle periferie urbane nelle tariffe periferie sociali il lavoro con le associazioni con le polisportive popolari per cercare di superare appunto pregiudizi solitudini
E allora Dalia anche tutte le attività nei luoghi più disagiati sino anche nelle nelle carceri lo hai sottolineato Giampaolo abbiamo visto in in quel video rive del mille novecentonovantaquattro ripreso da questo straordinario lavoro che abbiamo iniziato a vedere oggi striscioni UISP portati da donne ed anziani in tuta da ginnastica si iniziava a ragionare su una nuova cultura anche delle del corpo una nuova cultura delle delle differenze
E giù e si iniziamo a ragionare su un nuovo modello anche di educazione alla convivenza e allora oggi credo in questa fase storica così complicata con le guerre con tante guerre vicino vicino a noi come non ricordare anche il gioco dei bambini palestinesi
E israeliani a Gerusalemme in Palestina all'avvio di Vivicittà manifestazione poi storica podistica che nel novantacinque corse anche sotto il fuoco dei cecchini a Sarajevo
Iniziava la stagione dei diritti dell'ambiente della solidarietà si coniugava una nuova idea di sport la UISP passava da unione italiana sport popolare a Unione italiana sport per tutti per l'intuizione di quelle grande presidente indimenticato e indimenticabile Giammario Missaglia
Erano gli anni in cui era facile incontrare Giammario sfilare al fianco di Tom Benettollo altro
Indimenticato e indimenticabile uomo presidente di Arci ma di Franco Passuello presidente ACLI di molti altri come Luigi Ciotti Giampiero Rasi Merelli e Nuccio Iovene dopo trent'anni siamo ancora acqua
Tanta strada sicuramente è stata percorsa ma a quanto dico
Oggi sotto certi aspetti sotto tanti aspetti resti tutto tremendamente attuale quanto cammino appunto per restare un po'anche altro spunto c'è sicuramente da da compiere
Si sono susseguite tante crisi dal due mila otto in poi crisi finanziaria poi la tremenda pandemia e le emergenze che purtroppo si sono addizionate
Subito subito dopo quindi che hanno reso sempre più fragili legami sociali hanno reso sempre più persone vulnerabili
Una pesante diciamo eredità lasciata da un modello di sviluppo non sostenibile una crisi pesante lo dobbiamo ricordare della democrazia dell'astensionismo
Elettorale lo abbiamo registrato anche nel in occasione delle ultime elezioni regionali crescono le Paure crescono le solitudini
In tutto questo però lo sport lo sport sociale evidentemente lo sport di base del nostro sport lo sport e diritto di cittadinanza può sempre più ricoprire un ruolo ecco di facilitatore io dico della diffusione
Di un di un impegno dei cittadini per condividere insieme un nuovo modello di sviluppo e anche una comune visione di futuro c'è ancora tanta strada da fare vado velocemente a chiudere noi dell'UISP da alcuni anni parliamo di transizione sportiva c'è bisogno di un pieno riconoscimento del valore sociale del dello sport
C'è bisogno di un pieno riconoscimento appunto di una processo di emancipazione dello sport di base come dicevo diritto di cittadinanza che posso veramente s'in modo significativo
E valorizzare l'impatto prodotto sul benessere delle persone sulla qualità di vita
Delle comunità e che lo legittimi a tutti gli affetti come componente attiva e pro attiva del vasto mondo dell'economia sociale di cui questa mattina si è già parlato molto
E cito e ringrazio in questo caso il Forum del terzo settore perché tutto questo lo ha ribadito con forza due anni fa il Cesa il Comitato economico sociale europeo con un parere di propria iniziativa era la prima volta che il leccese si misurava con un parere d'iniziativa proprio sui temi dello sport e della cultura motoria promosso da organizzazioni delle società civile un percorso nato con il e all'interno del Forum del Terzo Settore proprio per andare a definire come l'azione dell'unione europea ma l'azione veemente degli stati membri
Possa migliorare a con la vita delle comunità proprio Traverso lo sport chiudo perché da poco più di un anno abbiamo salutato tutti con grande Gioia l'ingresso di un nuovo comma di quello straordinario nuovo comma dell'articolo trentatré che riconosce il valore educativo sociale di promozione del benessere psicofisico
Dell'attività sportiva in tutte le sue forme c'è molta strada da fare c'è da mettere a terra quell'articolo e ovviamente e c'è tutto un tema che lo sport che una che le associazioni di promozione sportiva sociale
Come la UISP vivono nel guado nella messa a terra di due riforme perché per noi non c'è solo quella legislativa del terzo settore ma c'è anche quella del sistema sportivo che spesso come dire a ancora inciampi e disallineamenti
C'è un sistema che sicuramente ecco può essere maggiormente promosso può essere maggiormente accompagnato perché non dimentichiamoci che comunque i dati continuano a fornirci come un un terzo del del patrimonio di associazioni e di organizzazioni terzo settore continua a essere rappresentato da sodalizi
Sportivi e io credo che qua ci sia veramente un autentico proprio giacimento di partecipazione di democrazia e che sia un movimento assolutamente costruttore manutentore
Di continuo benessere e sociale di comunità grazie ancora per opportunità
Grazie presidente Tiziano pesce per aver saputo in questo poco tempo ricucire le istanze le le le pulsioni a che lo sport fosse appunto una cosa
Sociale generativa per tutti come diteci certamente a ai temi caldi dell'oggi
Saluto e ringrazio arrivate con noi Leishman segretaria del Partito Democratico grazie d'aver trovato questa possibilità di essere a questa parte dei lavori
E Silvia spilli
Portavoce della Hoyt con lei
Intanto colpisce di trovare in quel documento quel famoso riferimento allora zero sette del PIL no che ci fa tanto penare in questi trent'anni quante volte l'abbiamo detto e scritto
Però ancora e c'era già questa grande attenzione
Le frontiere della solidarietà per stare al nostro titolo però per voi per le ONG per la cooperazione italiana sono in questi trent'anni anche abbastanza cambiate a che punto sia ostile
Sì intanto grazie al Forum del terzo settore di aver organizzato questo momento importante chiederci portati tutti qui a riconfermare ancora una volta che il terzo settore non è settorializzato soltanto ma è anche un percorso unitario lo dico
Proprio dalla parte diciamo dove siamo perché per lungo tempo forse dopo
Questa esperienza
C'è stato un momento in cui le organizzazioni le ogni G le organizzazioni cooperazione internazionale hanno un po'come dire dimenticato di far parte di un settore più ampio e hanno portato avanti per alcuni anni le proprie istanze in modo forse un po'troppo separato non è il caso di oggi e degli ultimi quindic'anni diciamo
Però qui ce n'erano una ventina più di venti chiamano firmato questo
Questo manifesto non vedo ora in sala ma ora Viezzoli ma Maura Viezzoli è stata insieme a Sergio Marelli sono stati diciamo i due testimoni di questa relazione e di questa collaborazione forte di questo sentirci parte
Di quelle giornate di ottobre e poi della nascita del Forum stesso sì c'è i riferì che mento allo zero settanta che oggi è una campagna nazionale
Date reami è una campagna nazionale di cui patrocinatore anche il Forum del terzo settore insieme a missioni all'aria di missionari cattolici
Insieme alla Caritas e che è stata lanciata dalle dalla Fox si veda Leterrier reti delle organizzazioni di cooperazione e solidarietà internazionale allora cosa mi ha colpito nel rileggere questo questo manifesto mi ha colpito il riferimento trent'anni fa
Al tema del nuovo modello di sviluppo il cui ancora parliamo sviluppo economico ambientale sociale sostenibile
La sottolineatura della responsabilità sociali civile della solidarietà che non è un atto quindi caritatevole insegni ma che chiama cittadine e cittadini e quindi i soggetti che aggrega non si cittadine e cittadini a svolgere un ruolo di cui spesso ancora oggi non siamo consapevoli che non è solo un ruolo di promotori sociali
Di soggetti che tutela hanno i diritti di soggetti che vogliono essere parte di quell'welfare che siamo andati a insegnare o davanti o o a confrontarci o davanti a che argini mi ricordo che nella ricostruzione post ex Jugoslavia noi siamo andati il foro del terzo settore e queste due associazioni sono andati a spiegare ai serbi che stavano attivando una legge del terzo settore cos'era il terzo settore e che era questo partecipazione promozione sociale e partecipazione i questo c'era allora c'è oggi
Ed è quello che cerchiamo di fare portandolo da una dimensione globale come organizzazioni che oggi non so più definite ONG che lo siamo a livello internazionale
Ma l'organizzazione della società civile perché molto è cambiato davvero da allora
Nel senso che la nostra settorializzazione ormai superata non c'è una trasversalità che è stata come dire confermata che
Balzata diciamo è emersa uscita fuori nella situazione del Cofid
Dove le organizzazioni non governative della loro esperienza nelle emergenze nel mondo sanitarie e sociali hanno dato un contributo notevole e riconosciuto trasversalmente a livello politico
E quindi siamo stati in parte integrante della campagna del Forum terzo settore tutto il terzo settore il dire non dimenticate ci ci siamo anche noi
In quel momento
Ma devo dire soprattutto siamo cambiate Noli come soggetti della società civile
Al nostro interno nelle reti rappresentanza c'è molto terzo settore la UISP e Legambiente sono soci dell'associazione di cui io sono presidente che è peraltro una Rete da alcuni da meno di un mese a una Rete nazionale di terzo settore anche per rinuncia
Il che significa che le nostre attività non sono solamente svolte in un altro in un'altra parte del mondo ma collega non sempre di più
Le questioni della giustizia o dell'ingiustizia della giustizia sociale a livello globale qua e la ma soprattutto perché siamo soggetti che trasversalmente ci occupiamo di educazione non solo educazione alla cittadinanza globale il nostro Paese
Ma più in generale educazione allo sviluppo sostenibile educazione alla socialità
E alla socialità intesa anche come tematiche inclusiva
Ci occupiamo di immigrazione anche noi siamo soggetti e ci occupiamo di progetti di inclusione sociale economica e lavorativa
E di accoglienza di profumi emigrati la vicenda ucraina è stata una delle ultime diciamo esempi di questa mescolanza
Ma il modello italiano delle u NI gi è sempre stato definito dai nostri amici delle altre piattaforme organizzazioni della società civile di cooperazione internazionale europea ed ai nostri partner nel mondo come diverso un po'diverso noi abbiamo sempre coinvolto nel nostro percorso nel nostro lavoro per esempio le comunità e le relazioni di comunità ne sono state ne sono alla base quindi abbiamo coinvolto altri soggetti della società civile che non facevano questa attività internazionale diciamo così c'era una solidarietà de facto di d'approccio ma non de facto
Gli enti locali
Siamo i primi ad aver costruito in questo Paese una cooperazione oggi definita più giustamente territoriale o di comunità ieri decentrata in cui la politica di cooperazione delle regioni o degli enti locali passava e passo tuttora attraverso una relazione con noi le università Sempre ho qui colleghi di nuovo Citro Maura perché è uno dei percorsi più proficui e più autorevoli quello che viene fatto tra alcune ONG italiane
E il mondo dell'Università nella formazione degli studenti italiani e degli studenti stranieri rispetto alle tematiche dei diritti e della cooperazione internazionale
Abbiamo una legge nell'elenco che ha fatto Vanessa io voglia inserire anche la legge centoventicinque il due mila quattordici che fa dieci anni e che nessuno festeggia tra l'altro
Come dire noi reti della società civile veramente al governo e al Parlamento abbiamo detto maxi far vergogna questa legge
Scusate la battuta è la legge è che al capitolo sei cita tutti gli attori e la sinergia e lavoro
Comunitario e insieme tutti gli attori ed è una legge che spinge anche alla coprogrammazione alla coprogettazione
Noi siamo quelli tra tutto il terzo settore che abbiamo più difficoltà
Ad interloquire su questi aspetti con il mondo istituzionale con cui lavoriamo vado rapida chiudere dicendo che questo manifesto anche andando al di là del mio settore
Ha dentro il no al riarmo attualissimo alloggi ma questo nella legge fine
Finanziaria che vede tagli a sanità educazione BT Italia la cooperazione internazionale ragione campagna zero settanta
Stiamo tornando indietro ma clamorosamente indietro non arriviamo più nel conteggio reale allo zero ventidue
Ed eravamo arrivati governo Renzi allo zero trenta
Badate come siamo messi male
E tutto quel sono un contesto in cui il cambiamenti climatici e ci fanno vedere in faccia in che situazione di pericolo stiamo a casa nostra e altrove vengo dall'America Latina posso dirvi
Dalla dalla dall'Isla dell'uragano
Quello che che che significa in termini non solo i distruzioni ma di cambiamenti climatici
E quello che significa nelle produzioni nelle produzioni alimentari in tutto quanto
Quello che significa in termini di migrazione e di come si affronta la migrazione
Chiedo quindi dicendo che questo manifesto è attualissimo perché i punti che tocca se Laura Milani e lo sta bene relativi al servizio civile relativi appunto ai temi che ho detto ora della sostenibilità economica sociale ambientale Aprilia boh no alle spese per il riarmo
All'immigrazione
Allora e oggi i problemi sono sempre questi
Su questi noi effettivamente grazie per quello che ci ha detto il presidente emerito della Corte Costituzionale siamo il soggetto che regge
E che regge di fronte alle emergenze sociali siamo al soggetto che ha un futuro ne sono convinta anch'io che ciò ormai ha una certa età
Però ripeto ci sono due questioni su quali questo soggetto deve imparare a deve misurarsi come lesive reali
E queste due sono uno ripeto ha consapevolezza che non è solo un soggetto di valore sociale può avere un ruolo ed è un soggetto politico
E quindi l'ha detto anche nelle sue nella sua nel suo contributo valenza cerchiamo di averne più consapevolezza e forse forse riprenderci questo protagonismo
La seconda la questione della sfida delle giovani generazioni
Il mondo del terzo settore ha bisogno di un rinnovamento di governance
Non non pensati mi impopolare io devo dire ecco lavoro sapiente
Nel senso che noi oggi abbiamo bisogno di tutt'tema di ritrovare quell'appeal quel farlo emergere i di più quell'appeal dei soggetto ospitante perché i giovani possano come dire riessere Soggetti di protagonismo sociale politico e talvolta questo non riusciamo a fare
E chiudo dicendo per primo su due aspetti quanto dei ragazzi e delle ragazze che fanno da noi Staso il servizio civile ogni personale restano poi a quanti noi diamo un terreno come dire che gli permette di crescere in questo aspetto su questo aspetto
E dall'altra e dall'altra e questo è determinante quanto sia mappa aperti a questo tipo di Gorée alza
E davvero infine quanto rispetto a quelle comunità che sono le comunità dell'Whatsapp o rispetta la sfida
Del dell'intelligenza artificiale noi siamo timorosi o forse siamo disponibili a starci dentro e a capire come
Trasformarle in azione politica permanente
Grazie grazie
Libia Stille portavoce a voi cioè l'associazione della cooperazione internazionale delle leggi per aver come dire ricordato quanti di quei dossier che derivano segnalati sollecitati dal documento e novantaquattro siano ai nuovi aperti e quindi ricordarci questa sfida per tutti per aver ricordato come la cooperazione sia dentro il terzo settore
Convintamente orgogliosa della diversità che le si riconosce
Nel mondo con Roberto Speziale presidente Anffas
Affrontiamo un aspetto cioè in quella mobilitazione le persone con disabilità e loro caregivers c'erano perché i loro bisogni erano erano drammatici magari in quel documento usavamo e scrivevamo delle dei termini che non sono più i nostri abbiamo fatto un grande lavoro per esempio scrive parlavo dei portatori di handicap
Dei diversamente abili abbiamo fatto un grande percorso
Questo potrebbe farci pensare che abbiamo già fatto tutto dalle cronache lei convinta la come dire o o o Vincenzo fa la bella vi sollecitiamo tanto cit citi il Cis CTTA inciso fate capire che tante questioni rimangono aperti
Sì
Intanto anche da parte mia
Buon compleanno al Forum a tutti a tutti noi
Prima di rispondere alla domanda voglio fare un riferimento come dire al Manifesto
Per richiamare l'attenzione anche a un lavoro fatto dalla Consulta welfare del Forum perché abbia attualizzato
Quel quei principi manifesto in un documento che oggi e nella disponibilità del Forum e che dal mio punto di vista c'entra proprio del due stanze
Quella di essere un punto di differimento tanto sul fronte di una proposta sociale ma anche sul fronte della proposta politica
Perché dentro quel manifesto viene come dire una visione esattamente centrate anche su quello che il presidente Amato ci dice a voce
Nel richiamare dalla base a una partecipazione attiva che fa diventare protagonista il cittadino del cambiamento della propria vita delle scelte in un percorso partecipato
E dentro quel manifesto questi elementi vengono richiamati e può essere secondo me diventa una base su cui innestare un nuovo percorso complessivo del terzo settore italiana o uno degli strumenti su quale Nesta
Andando invece alla domanda esattamente trent'anni fa negli stessi giorni in cui nasceva il formazione esce dalla Federazione
Non a caso la Federazione nasceva con la denominazione Federazione italiana superamento handicap
E qui come voglio
Dal di un una piccola come eretica quanti di voi sanno che cosa significa indica
E di che proviene dall'inglese son due parole & quindi che mani nel cappello
Che c'azzecca sta roba
Perché viene dalla cultura inglese è un gioco d'azzardo
Poi ne mutuato nel mondo sportivo i giochi ad handicap dove in realtà nella corsa dei cani
Dove si dava ai cani meno performanti
Un vantaggio partivano un po'più avanti perché nella scommessa altrimenti sarebbe stato impossibile quello che nasce originariamente come una condizione di vantaggio Lecce consentirà che aveva una condizione
Tradotto in italiano
Oggi nell'accezione Century fare la peggiore offesa dalla designer di appalto
Quindi assume nel tempo un'accezione negativa è un'accezione fortemente stigma di Santa assieme a una pluralità di Défi
Dizione diversamente abile ancora volta l'accento sulla diversità Diversabilità disabile dove si continua a mantenere quell'approccio culturale estremamente stigmatizza
Se estremamente come dire
Per arrivare e questo è proprio la scelta della Federazione qui c'è il presidente fa la bella
Quindi avvieremo il nostro confronto proprio nell'imminente congresso celebrazione del nostro de trentennale a cambiare anche denominazione in quale prospettiva nella prospettiva che oggi definisce in norma perché con il decreto legislativo sessantadue applicativo della legge degli sulla disabilità è stato definito che qual sia si diverso termine ovunque esso ricorra che definisce la disabilità che sia diverso da persona con disabilità vietato
In norma quindi atto provvedimento Roma l'unica definizione oggi che si può utilizzare in conformità alla Convenzione ONU siete persone disabili è persona con disabilità non è un esercizio messicana
Dentro a un costrutto culturale fenomenale
Perché vede la persona non vede la condizione della diversità della persona conversione ci dice infatti che la diversità fa parte della condizione umana tutti siamo diverso
Noti siamo persone poi e definisce
Ulteriormente qual è oggi l'accezione della condizione disabilità un sistema di funzionamento personale Kane interazione con i contesti che possono agire da barriera o da facilitatore immette terminano
Una consistente limitazione nella partecipazione sociale
Quindi oggi la vera sfida quale
Quella di ritornare a fare bilanciare la condizione che la persona vive
Con la sua disabilità che in una condizione di malattia non è un'isola e personale attraverso adeguati sostegni per metterle in condizione di poté partecipare alla
Alla sua
Condizione sociale in condizione di pari opportunità con tutti gli altri cittadini
Quindi la scommessa né nel sapere erogare nel sapere individuare per qualità quantità e intensità tutti quei sostegni necessari ma questo come avvenuto questo l'aspetto che a me interessa oggi ribadire proprio grazie al fatto che trent'anni fa nasceva Federazione italiana
Per il superamento dei più che al sud che associa tutte le associazioni italiane nazionale che si occupi disabilità assieme all'altra generazione la Fante che associa del cosiddetto associazioni storiche
Secondo quel principio fatto nostro modo molto forte e radicale del nulla su di noi senza di noi
Abbandonando l'inutile la sterile protesta rinvenuto il mugugno come dice sempre il Presidente fa la bella
Noi siamo diventati in movimento
Siamo diventati istanza politica noi ci siamo costruiti pezzo pezzo in questi trent'anni le politiche che affrancasse le persone con disabilità e la condizione di persone disabilità dal loro come dire
Ruolo legato nella società di ma emarginazione discriminazione
Di non considerazione di persona
E quindi prendendo consapevolezza del nostro prole avendo agito da sempre in una modalità collaborativa costruttiva
Propositiva noi oggi siamo il soggetto che
Attuando
Concretamente il principio dell'amministrazione condivisa operiamo sinergicamente con le varie
Agenzie dai ministeri ai agli osservatori a quant'altro per costruirci le nostre politiche per essere protagonisti in questo processo
E in questo abbiamo tuo successo tutto risolto e concludo perché l'ultima domanda manco per niente
Cioè però abbiamo creato le condizioni anche attraverso del recente riforma e quant'altro di un cambiamento importante
Di un cambiamento radicale del sistema
Oggi abbiamo abbandonato il modello pietistico assistenziale
Che per tantissimo tempo accompagnato l'approccio e disabilità il modello salita Rizzante che ancora è molto presente abbiamo sdoganato il modello bio psico sociale abbiamo oggi uno strumento straordinario
Che è quello del Progetto di vita individuale personalizzato è partecipato che della persona non sulla persona
O per la
Persona
Si sta infrastruttura andò il sistema si stanno creando le condizioni affinché questa branca non abbiamo una certezza e un obiettivo
Quello di garantire che il modello basato sui diritti umani sulla qualità di vita diventi concretamente modello Italia e abbiamo raggiunto in questo un risultato
Acclarato del recente G7 sulla disabilità e inclusione sociale celebrato ad Assisi l'Italia oggi è il paese che culturalmente normativamente sui temi della disabilità e il più evoluto al mondo aggiungo io con un problemino il minore applicata al mondo ma su quello c'è da lavorare
Grazie presidente il segnale sempre per questa efficacia che lei ha deve di comunicare questi temi
Soprattutto ricordato il ruolo attivatore che le associazioni hanno avuto di di presa di consapevolezza
A a grandi grandi fasce di popolazione quindi grazie di nuovo Tiziano Pesce presidente Uisp Roberto Speziale presidente Arafat Silvia strilli portavoce a Hoyt Eleonora Vanni presidente lega coop sociali via all'ultimo capitolo di questo bellissimo documentario
Se io produco lavoro
Costoro sì costruisco organizzo lavoro che di mestiere crea valore sociale
è una forma di valorizzazione che va a compensare la distruzione di valore sociale che fa il mercato
Quindi il lavoro del lavoro il valore del lavoro che va faccio io non lo deve valutare alla stregua del contratto vede un imprinting perché c'era un un sindacato con l'impresa privata perché io produco valore sociale
Quel valore sociale che è diventata una merce
Penso che per qualsiasi disegno giusto di società la solidarietà come elemento fondamentale di diciamo di di legami di di responsabilità comune di voglia di diciamo di essere ciascuno utile a se stesso e agli altri
Quindi senza sacrificare l'uno ma sapendo sapendo che tu hai come dire una società che non dove nella quale stai bene se gli altri stanno bene no una sanità che stai bene se gli altri stanno bene una scuola resta invece per questo concetto di legami mi ero trasferita aedificandi sono i legami sociali in un ambito di responsabilità e il cuore il Corinthians disegno di società giuste diritti se non c'è se non c'è questione ci possono essere Franco una visione Riviera di diritti di informazioni di diritti delle persone trent'anni fa si diceva
Spinte le cui Isma'Marsan sul spinto egoismo posso rappresentare molti me logico esposte ciò spiega
Il sorgere del disastro aggressive di nazionalismi stupiti del atteggiamenti xenofobi razzisti di conflitti violenti
Beh lo possiamo scrivere ora
Se qualcuno non costruisce questa economia capace di produrre valore sociale indipendentemente dalle istituzioni non contro ma indipendentemente quello che noi chiamavamo il pubblico non statale io oppongo produco solo o una funzione pubblica ma non sono un'istituzione dello Stato
Sono un'autogestione della società
Che nella rispondere ai bisogni de de delle comunità
Produce anche un valore che è essenziale per la coesione sociale qual è la crisi verticale delle delle democrazie occidentali la crisi della coesione sociale
Dicevo Morando
Recentemente mi sembrava ora brodo però insomma ma questa non è una crisi economica non la crisi sociale a una crisi del pensiero
Ne abbiamo bisogno del cooperare il pensiero
Pessima cominciassimo con fatica a Fargo fosse rimetteremmo in moto quel meccanismo che gli è partito dall'ottanta e che è arrivato alla manifestazione della sua ed evitando una Onlus
Allora era prima visione politica oggi secondo me è una visione politica e anche esistenziale questa bisogno di i affermare che un società avviso migliori i legami di responsabilità recita
è molto facile perderle la dimensione comunitaria dimostrato che la solidarietà e il fattore principale di sviluppo in alternativa appunto alla i ideologia che addirittura rende morale la vidi la vendita eletto moralità la vita io credo che invece sia una dimostrazione la la un fondamento fondamentale sia l'altruismo e devo dire in questo momento dove credo che viviamo tutti in angoscia per un mondo che sembra marciare
Determinato quasi inconsapevole verso conflitti sempre più atroci e di cui non conosciamo il richiamo alla solidarietà come unico fattore anche qui il fondamento della pace sia un richiamo necessario perché solidarietà è il fondamento della base la pace non è solo l'assenza dalla guerra ma la capacità di costruire meccanismi bisogna altrimenti la pace non resiste
E non può che essere così per letto e per le forse che diciamo si impegnano ad affermare l'idea che dopo dell'egoismo degli anni ottantuno
Si apre una stagione di mobilitazione perché la solidarietà non è un lusso
Ma
La legittima
Sollecitazione allora richiesto
Lì pace diritti forse naturalmente assolutamente collegato ma d'altro canto come può esistere la pace
Se non esiste una trama di solidarietà tra i popoli tra i cittadini
E io credo che questa è una grande sfida anche per il terzo settore anzi il terzo settore può essere il valore aggiunto di iniziative oggi ricomposizione sociale che guardi all'Europa di domani
Io penso che la solidarietà non sia un lusso e continui a non esserlo quasi un bisogno da due punti di vista un punto di vista quello collettivo quello sociale
Siamo abbiamo vissuto anni in cui i differenziali dire evito di ricchezza di possibilità fra le persone nel nostro Paese in Occidente in generale si sono allargati e questo ha generato bisogna crescenti
E la necessità di riempire questi bisogni con attività servizi tangenti
La solidarietà non è un lusso è un bisogno anche in un senso più intimo e personale
C'è un bel libro che è uscito
Di due anni fa forse del messaggio ingenera l'americano il capo del servizio sanitario pubblico americano che si chiama Together
Che esordisce dicendo la prossima epidemia mondiale sarà un'epidemia di solitudine
Io penso che questo sia profondamente vero
Che viviamo in una società sempre più parcellizzato e che abbiamo affermato l'idea Delli io contro gli altri e che ci sia invece una profondissima esigenza nell'uomo nei giovani in particolare di relazione e di relazione fatta di carne di pelle di incontro personale
E che il Terzo settore possa essere uno spazio molto forte
Per dare risposta a questo bisogno che è un bisogno di partecipazione e l'incontro con l'altro in una prospettiva dissenso facciamo insieme delle cose che ci motivano che ci danno ragione per ridere
Il documentario che credo molti di noi poi si andranno a rivedere ultimo panel riforma del terzo settore politiche pubbliche e solidarietà invito Annarita Cossu presidente Cittadinanzattiva
Stefano Granata presidente difensore di solidarietà Confcooperative Milano Manfredonia presidente ACLI Domenico Pantaleo presidente Hauser e Stefano pieno presidente eccidio opere sociali
Li avevo visti tutti quindi non non mancano
Salutiamo e liscio anche deve appunto andare proseguire alcune attività parlamentare grazie al segretario del PPI alla segreteria del Pd
Eccoci qua
Partiamo proprio dalla presidente di Cittadinanzattiva
Essere cittadini attivi allora del novantaquattro era più difficile
Il terzo settore che era poco più che un'espressione accademica abbiamo ricordato prima la genesi per quanto fosse chiara alle persone che stavano dentro quella piazza come valore di presenza e di testimonianza
Abbiamo fatto tanti passi la sussidiarietà ricordava prima Presidente Amato e anche Vanessa Pallucchini in Costituzione dal due mila uno
Seppure in una forma che molti ritengono insufficiente ma presidente Cossu
Le sfide di cittadinanza oggi detto questo sommariamente qual qual sono voi che siete i i più efficienti ter pezzente
Grazie grazie dell'invito tout court subisco uno rosso collaudare un errore che fanno gli onorevoli guidata dalla
O un papa genovese non sardo allora il sì Doi diciamo in questi anni da allora ad oggi sicuramente il e il traguardo più importante si è avuto nel due mila e uno dal nostro punto di vista con la l'hanno detto in molti oggi con questo inserimento in Costituzione di un articolo che mi permetto di rileggere perché ci sono delle delle cose assolutamente fondamentali ossia quando si è in un articolo che è molto meno
Inoffensivo di come no si può leggere o come a volte viene letto quando si dice che le istituzioni favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini
Singoli e associati per lo svolgimento di attività di interesse generale questo qualcun quindi quasi sancendo una un potere delle minoranze no purché seguano perseguano all'interesse generale questo ricordo che questo momento epocale veramente fu preceduto da una campagna che cui partecipammo che vi lanciamo insieme con altre organizzazioni che si chiamava imputati per eccesso di cittadinanza
E i era un momento in cui sei praticamente sì una un genitore dipingeva il il cancello della scuola del figlio rifaceva le strisce poteva essere arrestato multato comunque perseguito mi hanno detto l'altra sera che è successo di nuovo che non un cittadino è una aveva riempito una bocca e non so spero sia una fede che dice che oltre la multa per gli hanno fatto riportare allo Stato allo stato precedente quindi vuol dire che insomma c'è qualcosa che non va al sentore continuano a succedere queste queste cose diciamo quello fu molto un mutamento
Sociale politico epocale che fu tradotto nella in Costituzione che ovviamente certamente era stato preparato da questa manifestazione dalla nascita del Forum da tutto quello che si era mosso in Italia dagli là dagli anni Settanta negli anni settanta negli anni ottanta illa e e fu anche abbastanza anomalo in fondo no che il ceto politico abbiamo accettato questo tipo di definizione che è una definizione così piena di di potere e di potenza per il cittadino singolo o associato perché persegua l'interesse genera generale e d'altra parte rileggendo anche con una profonda emozione il volantino di questa manifestazione
Si vedeva come i temi contenuti non fossero arriva indicativi no lo sa o corporative ancor meno ma fossero assolutamente politici perché si parlava di nuova economia sociale nuova fase costituente è una tutela dei diritti pace
No alle spese militari insomma veramente o un soggetto politico ora dal due mila credo ad oggi al due mila e uno ad oggi quindi vengo anch'anche alle sfide che tante cose abbiamo assistito abbiamo assistito in modo strisciante ad un tentativo di del politicizzare questi attori del civismo proprio perché il civismo aveva assunto una un ruolo e una funzione costituzionale
E e allora se ha cercato in qualche modo di di assegnarli un'utilità anche sociale ma così facendo di dei politicizzato in quel momento
Era iniziata in iniziata anche la crisi dell'UE del Welsh farà per cui poteva sembrare utile in Cina e per certi aspetti avere del lavoro sussidiario a basso costo
Però riducendo il i margini di autonomia sociale di questo soggetto di questi di tanti soggetti del del civismo
E qui interviene il codice del del terzo settore il codice del terzo settore
Che va be'a parte disse dice il nostro ex presidente cottimo righe
è un è già una definizione un po'strana nessuno di noi penserebbe che il il i sindacati riforme vengano riformati con una legge no hay però questo è successo noi lo abbiamo accettato l'abbiamo accettato come attori del civici perché ritenevamo che fosse possibile mettere ordine in una situazione forse caotica in una situazione molto varia anche molto differente proprio il non profit ero un'accezione molto molto ampia e però così facendo abbiamo in qualche modo anche accettato di essere di accettare note entrassero nei nostri statuti io ci dicessero che a causa che causa scrivere quali organismi prevedere quindi in qualche modo e lo so all'interesse generale è stato definito con degli ambiti per quel certo conto
Mi ricordo della fase in cui si discuteva questa legge siamo a carte che non c'erano e i diritti umani non c'ha i diritti civili non cedete ai consumatori e quindi insomma Center venuto
Si è intervenuti e se ha potuto ottenere azzurra questi tre però per dire che questa volontà in qualche modo di questa deriva codicistica economicistica e alla fine quella che ci porta ci ha portato oggi poi a vedere nella legge di bilancio l'articolo centododici che no prevedeva il ministero una rappresentante del ministero delle Finanze che avviene negli enti che hanno un bilancio superiore ai dai cento mila euro e chiaramente questo è abbastanza aberrante Jorge e mi rendo conto di essere no in qualche modo no andato Sica capisco questa una celebrazione però come dice Vanessa all'esterno la celebrazione
Che deve avere una forte impronta politica no non possiamo questo è quello che Moro chiama l'amministrativizzazione e la mercati rivisitazione del terzo settore ora espressioni orrende che però danno può appunto l'idea delle sfide contro le quali ci dobbiamo battere la sfida di grosse contro noi stessi perché il rischio è di accettare no accettare per poter entrare nella coprogettazione magari nella coprogettazione non so dire la gestione delle mense di un asilo nido perché abbiamo l'amministrazione condivisa e Paul Rodgers lo la discussione non ci possano e tragicamente a dire genitori perché non sono iscritti a Ronsard oggi il presidente so ha detto un terzo un terzo del delle delle io nostre organizzazioni sono scritta ronza e le altre due terzi è vero poi noi dobbiamo avere la forza politica di forzare queste situazioni e fare in modo che lei l'autonomia sociale l'identità sociale dei cittadini venga ben venga riconosciuta non possiamo vendersi per un piatto di lenticchie che alla partecipazione al bando il contributo o la
Edo presentazione grazie
Presidente del Kosovo anche per questi due riferimenti di stretta attualità ecco speriamo che veramente poi questo tema del del del del collegio di revisione in qualche modo perché a fronte
E la presenza di rappresentate del Mac ovviamente dentro con Stefano Granata vorrei parlare lo vorrei solo citare sull'economia sociale che in questo trentennio
E è un'idea che che si è fatta concreta la Commissione europea ha dato un indirizzo il Terzo Settore cooperazione sociale ci sono dentro e e il tema è appunto se può essere uno strumento concreto nel rapporto con l'amministrazione della gestione del servizio pubblico Stefano
Intanto ben trovate ben trovati ma guardate io sono poco autocelebrativo quindi la pongo proprio come domanda a noi che siamo in questa sala
Di cosa possiamo essere oggi cosa possiamo diventare trent'anni fa
Venivamo da un contesto sociale dove i diritti collettivi erano l'anima del nostro agire
Motivo per il quale lo siamo arrivati a quale manifestazione che non era un punto di partenza era un riconoscimento quello che danneggia succedeva
Ricordo che negli anni precedenti sono stati costruiti i servizi sociali di questo Paese
Grazie alla sperimentazione del mondo del terzo settore
Allora non riconosciuta
Non è Dean tifi cabine
Non c'erano bande non c'erano gare
Era il terzo settore che ci metteva del suo capitale umano risorse economiche le famiglie
E le ha messo a disposizione della comunità è ovvio che poi lo Stato ha trovato
Interessante utile conveniente
Attivare questo mondo per rispondere bisogna le comunità
Tutto questo la dei trent'anni però qualche danno ce l'ha procurato siamo cresciuti molto oggi siamo arrivati vedete i numeri che esprimiamo
Rischiamo di numeri importantissimi però paghiamo un po'al dazio ad esserci molto istituzionalizzati che è il giusto riconoscimento
Perché la riforma è il giusto riconoscimento di questo percorso però paghiamo un po'di ruggine e dove paghiamo la la ruggine su due questioni fondamentali
La prima
Quando si parlava dal titolo dal titolo allora sostenerla solidarietà non è un lusso
La prima è fondamentalmente è che
Tutto questo processo istituzionalizzazione ci ha fatto dimenticare i diritti collettivi e lì oggi lo sono molto meno incisivi motivo per il quale le questioni sociali vengono dopo i diritti individuali
Lo vedete anche nella nel dibattito e questo ci rende molto più deboli
Nei confronti come soggetto politico
Come soggetto politico
La seconda questione
è legata proprio all'humus nel senso che
Abbiamo perso un po'di creatività
Allora la coprogettazione la coprogrammazione hanno un senso
Se posso dare vitalità al nostro mondo ma se è un modo diverso solo per gestire l'esistente come diceva
Poco fa lei
è una grande truffa ma per noi stessi e per il prima di tutto
Perché ci mettiamo in fila per l'ennesima volta la questua vediamo che riesce a portare a casa chi riesce a portare a casa quello più grande quello più bravo quello più forte quello che conosci di più quello che conosci di meno ma non è
L'oggetto che conta contano i soggetti e lì viene meno proprio anche il nostro senso che sento la comunità
Quello è un ambito è uno strumento che può essere straordinario se si riapre una stagione ovviamente
Sull'aspetto paritario anche con la pubblica amministrazione ma la perché allora ramo paritari e chi poteva affermare una cosa che stava nascendo e non è lei non l'aveva guidato la pubblica amministrazione
Ribadisco la l'ha trovata utile e conveniente sul conveniente poi arrivo dopo
E dobbiamo re prima stagione così
La cattività deve nascere dentro la società
Non può essere dalla contrattata che nasca dalla contrattazione con la pubblica amministrazione
Alla alla pubblica amministrazione doveva portare il portato dell'interesse sociale
Allora lì si approva coprogrammazione ma se è una contrattazione sui prezzi sulle modalità sulla tipologia non è e snaturare quella che è l'essenza della cupola Cavazzana coprogettazione è aprire uno scenario nuovo è questa l'occasione dobbiamo che guardarsi in faccia che fino adesso la pubblica amministrazione
Non è che ha brillato ma anche noi non abbiamo brillato tanto da questo punto di vista
Quando tra le mie copertine dico sulla testa lo dico proprio nei confronti della pubblica amministrazione sulla testa
No troni sulla testa la seconda questione è risultata conveniente un'altra cosa che ci differenza dall'ora allora non c'era questo sentimento che fosse un lusso la solidarietà oggi io che mi rivolgo
In particolare alle nuove generazioni per le nuove generazioni a suo De Rita è un lusso e non dobbiamo nascondercelo
Perché in questi trent'anni siccome ce ne siamo occupati Noemi
Fondamentalmente c'è stato un impoverimento del lavoro nel sociale
Dove è considerato l'ultimo anello dalla catena
Risultato
Abbiamo delle remunerazioni che son da ultimo anello alla catena dalla società
E veniamo la ribalta solo nelle emergenze
Allora delle suore ma nessuno si pone la questione che chi lavora nel mondo della solidarietà è quello meno pagato di tutti
è questa la scelta politica una comunità che non sa scegliere che non sa scegliere
Papà a livello di scelta politica cosa pagare di più e cosa e quindi cosa vuol dire cosa conta di più parte è un problema per il nostro mondo
E questo sta mettendo una barriera al ricambio generazionale ma non perché siamo
Ma abbiamo poco appeal ma perché non siamo sostenibili per le nuove generazioni
Uno che investe si forma perché miseramente la generazione sono molto più formate mi quello da cui proveniamo Roy
E ma per cosa per sopravvivere nel migliore dei casi nelle grandi città neanche la sopravvivenza è possibile
Questa è un tema fondamentale perché veramente oggi
E chiudo
Me ne dà adito un po'l'abbiamo visto col coprite esaltazione del terzo settore mettiamo priorità mettiamo priorità a chi si occupa di prossimità non parlo di socio assistenziale non entro di prossimità è la è la priorità
Sono bastati sei mesi passati accolse tornate esattamente come prima
Guardate e questa cosa regione a me sta molto a cuore quello che è successo nella mia città assommino aveva detto se capito
L'altra notte è solo una spiare è una bomba a orologeria
Di questa rivolta dei giovani eccetera eccetera e ho visto degli articoli di fondo oggi che invocano chi la presenza del terzo settore di educatori di persone che sappiano parlare con loro sì e dove li andiamo a prendere
Vi cito solo un dato al Beccaria l'educatore prigione a cinquantasei anni
Non è più ribadisco una sola Tetide non è più
Allora o questa cosa Lori rifiuti riusciamo riportarla sull'interesse generale che questi suoi interessi generali e soprattutto il dialogo con le nuove generazioni non ci aspettiamo che le nuove generazioni vengano da noi non verranno mai da noi
Non abbiamo linguaggio non abbiamo spazi non abbiamo protagonismi dobbiamo andare noi da loro
Però su questo dobbiamo investirci con la testolina con le risorse e forse li quando dico apriamo di nuovi scenari coperti
Dei nuovi spazi dove bisogna inventarsi delle cose non ci sono bandi che regolano Non ci sono camere regola non ci non c'è nulla che regola bisogna inventarsi qualcosa
E forse l'occasione buona di ripartire da loro però bisogna prima di tutto ridare dignità al lavoro sociale ritaglio d'attualità nella vita della comunità
Rita di naturalità ma questo dipende non tanto dallo Stato dal governo dal Comune dal dipende prima di tutto da noi se siamo in grado di alzare veramente questa testa e far valere questo giocare fino in fondo questa partita cercare questa sfida dipende essenzialmente da noi forza e coraggio
Che farò Granata e sul questa difficoltà della della comunità a capire certe urgenze
Come dire c'è un una assistere visto che nella tua rubrica mensile per vita diciamo c'è un titolo sportivo ma le questioni sono quelle di cui hai parlato oggi no c'è un assist al presidente Manfredo arrivano altre donne a perché colui volevo parlare di come allora nel novantaquattro ci si fermasse un po'in quel documento sulla soglia della partecipazione
Eventualmente che eran antinomiche dell'individualismo e dell'egoismo casomai sfascio riferite al sindacato forse ci si fermava un po'sulla soglia della crisi della politica che oggi perché forse nel novantaquattro la deflagrazione c'era stata ma si faticava raccontarla Presidente Amato
Si è soffermato tanto su questo voi di Acri avete due iniziative di leggi popolari state raccogliendo le firme una sulla riforma dei partiti una tra sulla partecipazione democratica
Questo può essere un una via per per far ragionare di nuovo le comunità sull'urgenza dei problemi
Intanto buongiorno a tutti e tutti anzi con pranzo
Auguri a tutti noi per i nostri tentativi vani sta li porti benissimo a trent'anni però anch'io porto bene gli ottant'anni delle ACLI anche se qui io no degli amici che Enzo quali portano con me
E sì Presidente Amato affatto intervento che che che rispecchia totalmente un po'la riflessione che abbiamo fatto nelle altre
Sulla necessità anche della partecipazione che non la possiamo vedere soltanto il giorno del voto no al minuto dopo creando quando dopo gli exit poll e scopriamo quanti quante persone sono andate a votare
E poi finisce lì sostanzialmente no sa un po'di lamentele e poi finisce lì oggi la partecipazione come diceva lui attualmente non è soltanto più protesta politica mai spesso anche una pressione di mancanza di opzioni
Ma io vedo anche che c'è
Una difficoltà a immaginarsi un noi no a dire tanto le istituzioni possono tentenna problema mila me la cavo da me riesca risolverà da solo e quindi che vada a votare o non vado a votare a questo punto non mi serve più annulla
Credo che questi siano ove in modo molto sintetico però alcuni degli elementi che stanno caratterizzando la nostra società
Presente Amato ci si chiedeva appunto cosa stiamo facendo noi perché la partecipazione le nostre associazioni nostra attività rosse cooperative c'è
Per quanto non sia magari quella di una volta no perché non è che se il presidente Manfredonia si alza la mattina e dice andiamo si fa manifestazione trovo trecento mila turisti che vengano come insomma c'è c'è qualche passaggio a tutto però Antonio Stefano qualche altro
Ma la partecipazione in quella di attivare le persone a cercare di far restare nella comunità di innovare di cercare di soprattutto di ascoltare quelli che sono i bisogni della società e quindi portare queste istanze la politica no noi diciamo spesso
Un'associazione dobbiamo essere un po'quell'ago e filo che ricuce gli strappi della Società ma dobbiamo essere anche soprattutto quella volta intanto punge che fa male alla politica perché se noi le istanze che raccogliamo le portiamo l'attenzione della politica
A quel punto la nostra efficace forse rimarrebbe soltanto efficace di chi esegue una sorta di mestiere occhi è confinato esse lo spazzino della società CEE a raccogliere i cocci di quello che che questa società degli scatti produce e basta
Ecco in questa in questa logica e qui noi abbiamo pensato punto di come è mia tradizione delle attività che hanno tante edizioni anche di di di dialogo con la politica sì anche ai tempi del Patto Segni è certa e ho pensato di di fare due proposte di legge non per risolvere la questione dell'astensionismo per iniziare ad attenzionare anche nel mondo dell'associazionismo il tema della politica
Abbiamo fatto una campagna che non si fermerà con la raccolta di firme che si chiama la tua politica
E e abbiamo previsto due forme di due due proposte di legge che cercano soltanto di
Supportare un po'commettere quanto meno l'accento su alcune difficoltà una è una sorta di palestra sono la creazione la possibilità di avere delle delle assemblee partecipative dove i cittadini su determinati argomenti possono richiedere
Di costituire una sorta di assemblea
Non entro nei dettagli a quello Nando Rinaldi prove che sono molto lunghe
Una sorta di assemblea che poi si deve formare e informare deve discutere e deve poi dare una sorta di delibera al decisore politico che può essere il Parlamento può essere anche a livello a livello amministrativo amministrativo locale
Questo indeciso e naturalmente non è che prende queste lo trasforma in legge ma lo deve considerare entro sei mesi deve dare una sorta di risposta se ha preso in considerazione quella quel dettato oppure no una sorta di allenamento alla politica la palestra la politica ma che sollecita anche la stessa a a prendere atto di determinati situazioni determinati temi che spesso per convenienza non vengono non vengono o per paura non vengono affrontati dalla politica faccio un esempio su tutti il tema del fine vita non spaventa tutti ecco invece ecco trovare un'assemblea che discute si forma si informa e poi ecco da un suo deliberato con una sua Potenza diciamo politica
E l'altro essi partiti perché l'articolo quarantanove della Costituzione e volto chiaro anche se non è attualizzato è il tema appunto che le i cittadini sono liberi TTT organizzarsi e per determinare la politica
Partiti però non si sono mai organizzati magari con la riforma il terzo settore organizzano noi però non ci sono balcanizzazione occorrono quindi non si sono mai date delle regole chiare sappiamo tutti che usciti dalla dall'epoca fascista l'idea di avere e partiti troppo controllati poteva essere la questione
No poco
Poco condivisa e quanto meno commentava delle vecchie Paure però oggi credo che questo problema non debba esserci oggi problema ecco tra trasparenza di ademocraticità dente partiti di come si forma la classe politica
All'interno dei partiti no perché oggi anche grazie a questa legge elettorale è favorita la cooptazione
L'amicizia con i leader di partito ecco invece noi cerchiamo di
Di di affrontare questi affrontiamo anche un altro nodo anzitutto che i partiti devono essere territoriali se deve avere una valenza di tra gli altri pedonale degli uffici studi perché nei partiti che si deve studiare e circa idealizzata e quella che è
La parte politica attualmente poi questo deriva anche a al tema della finanziamento pubblico dei partiti riteniamo e non negli anni novanta eravamo alta parte ma riteniamo che la politica debba essere finanziata destri finanziata controllata rispetto a questo finanziamento
Vecchie
Un è una funzione pubblica come quella scuola come la sanità e per questo deve averla disputa disco limitato il potere tutelarci attualmente secondo questi secondo questi detta sono solo due proposte di legge stiamo facendo tanti incontri fatto di di celebrare il nostro congresso il nostro tantissimo ci ha portato in tante piazze in tante realtà nei nostri circoli a parlare di questa di questa realtà e naturalmente di questi due possibilità naturalmente
è anche un modo oggi qui per rappresentarlo a voi per dirvi non solo di andarla firmare eventualmente se siete d'accordo ma soprattutto di svegliarci un po'perché la politica negli ultimi venti trent'anni siamo tutti colpevoli
A preso dalle associazioni
Delle persone magari presidenti e qualcuno e l'ha portato in politica però tagliando di fatto quello che la radice cioè l'associazione stessa noi stessi abbiamo fatto così un po'per convenienza no perché ci piaceva andare a fare il parlamentare di qua e di là
Il tema è diverso ne dobbiamo essere cinghia di trasmissione ma non tanto dei partiti politici Ching e trasmissione di quello che ascoltiamo in quello che viviamo delle sofferenze
Delle preoccupazioni delle gioie anche delle delle persone che spesso si affiderà a noi come ultima istanza ecco questo credo che sia di ritornare all'arena politica grazie
Grazie presidente Viganò Manfredonia delle ACLI evidente il suo va sempre più a tutti al di là delle singole soluzioni che questo tema della partecipazione dalla consapevolezza dei cittadini rispetto alla politica sia assolutamente niente nel urgentemente nella gente a Domenico Pantaleo presidente Hauser l'abbiamo vista mi pare nelle nelle le immagini e la la bandiera dell'Auser
Un soggetto sociale già maturo al all'epoca mi ricordo io sono a Ferentino il filo d'argento insomma
E voi siete una una parte viva la terza età italiana nel suo complesso ancora questa consapevolezza di essere soggetto sociale ed essere soggetto di interlocuzione
Ma e il tema è un po'più compresso
Noi siamo di fronte ad una frammentazione sociale molto ampia
Ed è una frammentazione che produce tante disuguaglianza
Povertà
Una condizione del lavoro sempre più precaria con bassi salari
Il tentativo di ingenerare addirittura scontrini generazionali no l'abbiamo visto a proposito ad esempio il sistema pensionistico oppure che gli anziani l'invecchiamento dalla popolazione un problema
Per cui gli anziani sono sostanzialmente come ci dice il Papa degli scarti umani perché non sono più produttivi
E si generò differenze tra Nord e Sud che vengono accentuati dall'autonomia differenziata
Si accentuano sostanzialmente le differenze di genere pensò la condizione femminile insomma una società che perde il sei
So dello stare insieme della solidarietà della comunanza
E in questa direzione l'invecchiamento
Democratico guardate e destinato a cambiare radicalmente
Modelli che abbiamo vissuto nel passato
Richiamano organizzazioni della società molto diversa organizzazioni dal web farm molto diversa il manifesto che per di veniva citato e il tentativo anche di mettere in campo un'innovazione una risposta rispetto
A quello
E mette in campo anche la necessità delle compatibilità perché attenzione se non si inverte questo processo tante conta compatibilità vengono meno penso al sistema previdenziale avesse ora dentro tutto questo
Io penso che noi dobbiamo fare uno sforzo per guardare oggetti all'invecchiamento e alle all'anzianità delle persone
Un quarto delle persone oggi è più semplice sessantacinque anni
Garantendo innanzitutto dignità alle persone perché guardate per un anziano solo per un anziano povero per un anziano che non ha servizi e oggi noi assistiamo a una forte regressione dei sistemi Guelfa a quell'anziano tu non gli sta garantendo dignità
Perché a vere una qualità della vita giusta significa dare dignità ma il nostro Paese guarda da da tutt'altra parte
Guardate io penso che a proposito dalla solidarietà non è un lusso
Il lusso di solito si riferisce a DeWitt se non ci pensiamo bene il lusso no e appannaggio di élite ecco io penso che la solidarietà invece dovrebbe essere un patto di massa
Ma oggi la solidarietà si va per disperdente un perché prevalgono altri modelli
Le cui ISMU di individualismo il fare soldi a tutti i costi un'idea secondo la quale e l'economia di mercato che determina tutto tutto deve essere compatibile all'economia mercato io penso che va ribaltata questa logica
E il sociale e il Welfare che deve assumere una centralità per dare sostanzialmente dignità alle persone benessere alle persone ecco non c'è questo modello
E in questa direzione
Credo che oggi diciamo occuparsi di invecchiamento come fa a Osama come fanno tante altre
Associazione attraverso il trasporto sociale la telefonia socia non pare sentire sole le persone perché ho guardati oggi il vero dramma della vecchiaia la solitudine oltre un milione di anziani vivono da soli non hanno famiglia
E e di fronte al retta all'arretramento dei servizi e turisti sostanzialmente a quelle persone di togliergli la vita la qualità della vita
Ma penso anche all'abitazione no abitazioni fatiscenti che non consente un invecchiamento attivo quindi io penso che va cambiato proprio il modello di società il modello con cui noi ci approcciamo ripeto
Dare oggi la solidarietà attraverso tutto ciò che fa importante purché però la solidarietà non venga scambiata per carità
Io credo che solidarietà significa garantire alle persone diritti significa garantire giustizia
Significa garantire benessere
E non può essere sostanzialmente un'idea del terzo settore che diventa sostitutivo dell'intervento pubblico perché di fronte all'arretramento dall'intervento pubblica questo punto certe sul futuro perché attenzione vedo nascere esattamente questa dimensione
Oggi e anche qui per riprendere alcune cose che io ho sentito a proposito ad esempio dei problemi che abbiamo sempre più compressi con le pubbliche amministrazioni
Attenzione a non essere sudditi delle pubbliche amministrazione di non assumere un'idea di sudditanza rispetto alle pubbliche amministrazioni perché dire coprogrammazione coprogettazione è un fatto tecnico
E il fatto che tu discutiamo a pari che tu devi in qualche maniera passare dalla competizione alla collaborazione in cui devi cedere anche quote di potere
Perché io credo che uno degli ostacoli alla conformazione la coprogettazione e che le pubbliche amministrazioni rifiutò di cedere quote di potere in c.t. discuti
Non soltanto del prezzo del costo ma discuti sostanzialmente come quella quel servizio quella qualità che tu dai serve se esattamente a migliorare complessivamente le condizioni materiale e anche qui dobbiamo evitare che il Terzo settore diventa un progetto impiccione perché quest'idea che tutto avviene attraverso i progetti è una colossale sciocchezza
I progetti servono a migliorare la qualità
Delle persone ma non può essere il patto che tutta la la discussione sul terzo settore si riduce ai progetti perché diventare un progetti Picchio
Significa sostanzialmente rinunciare esattamente a quell'anima sociale a quell'anima culturale a quali di Alita a quei valori morali che hanno fatto forte
Il terzo settore ente in un'ultima questione
Io credo che una valorizzazione fondamentale dei volontari è un punto guardate fondamentale noi abbiamo cinque milioni di volontari abbiamo fatto qualche giorno fa una riflessione anche all'interno del Forum sui volontari
Io vedo un fatto nuovo mi sbaglierò
Vedo tanti giovani erano presente pure a questa nostra iniziative che oggi si approcciano al tema del volontariato attenzione lo fanno
Non solo perché in qualche maniera vogliono donare tempo competenze a agli altri
Ma perché guardate in una fase in cui si perdano valori di riferimento
E oggi le nuove generazioni sono quei a quelli a cui noi abbiamo sostanzialmente negato il futuro perché prima ancora della precarietà nel lavoro le abbiamo consegnato una precarietà della vita
I
Io penso che darle la possibilità attraverso il volontariato anche di migliorare la propria personalità dieci le proprie sensibilità il proprio modo di vedere il mondo che non è quello tecnologico e dell'intelligenza artificiale soltanto
Significa sostanzialmente costruire una futura generazioni che è in grado di guardare i fatti del mondo in termini nuovi perché guardate essere su soggetto politico significa anche essere questo e essere soggetto politico significa essere un momento anche una Ka avere una capacità di aggregazione
Di generazioni di non lasciare indietro nessuno di non condannare un'intera generazione alla precarietà esistenziale quindi ho guardate vedo sul tema del volontariato fatti nuovi su cui bisognerà scavare
I volontari chiudo
Devono avere anche la capacità fondamentale di contare all'interno delle associazioni
Cioè l'idea del rapporto tra Associazione Volontari in cultura fa il volontario e io decido secondo meno lo dobbiamo accantonare ne dobbiamo pensare ad una cultura in cui il volontariato e esso stesso un fattore di innovazione e di cambiamento delle nostre associazioni per il bene comune
Grazie Domenico Pantaleo presidente Hauser e questo riferimento alla progetti Efisio
Rilancia un tema di rapporto e anche più in generale il rapporto con l'Appia anche Stefano Granata ne aveva fatto menzione quindi siamo dentro un tema molto attuale ecco Stefano che era presente il cd opere sociali vorrei parlare anche
Di come la sussidiarietà che abbiamo evocato che sta nella vostra storia nel vostro DNA deposto primo presidente Giorgio Vittadini cioè c'ha fatto una fondazione dedicata sussidiarietà come questo concetto possa stare
E concreti essere concreto dentro esperienza prestazione condivisa so che lei nel forum e dentro un tavolo con altri su questi temi
Grazie anch'io ringrazio dell'invito sono molto contento di essere l'essere qua non è una come dire un ringraziamento formale ma sono veramente onorato via sia stato invitato anche a questo pane
Il presidente Pantaleo mi alza la palla mi ha alzato la palla poi conclusa
Cosa sotto diciamo che sono qualcosa magari la nostra visione non è proprio uguale però certamente questo tema del dialogo e della come dire delle vietare la sudditanza nei confronti la pubblica amministrazione ci vede sicuramente
Fratelli ecco
Allora giustamente il moderatore ricordava come la nostra compagnia nasce nel solco di questa bandiera della sussidiarietà
Certamente noi abbiamo iniziato a parlare in tempi non sospetti quando tendenzialmente non ne parlava nessuno e se qualcuno ne parlava molto timidamente ne parlava esclusivamente in termini di verticalità
Quindi non tanto la sussidiarietà come quella di cui stiamo parlando adesso ma il tema del decentramento no quindi dallo Stato alle Regioni e poi dalle regioni con cioè quest'idea bellissima per carità
Ma che come ricordava il presidente Amato il fondo era ancora legata ha una visione della politica organizzate
Come fattore di sviluppo di promozione sociale no cioè il tema era
I partiti cioè i politici le amministrazioni locali e poi centrali sono l'elemento che deve essere più vicino alla comunità perché a me rappresentativo
Ecco però però la sussidiarietà non è solo questa
E il presidente Amato ha ricordato questa cosa qui e poi ancora
Stefano Granata ricordava questa questa dimensione anche di come dire
Comunitaria della sussidiarietà che nel nostro Paese in particolar modo viene da molto più lontano della Costituzione repubblicana
E quindi io mi permetto di dire che
L'altra matrice della sussidiarietà la dottrina sociale della Chiesa questo per noi è stato sicuramente un elemento rilevante
Ed è stato proprio in quest'ambito che io ad esempio ho imparato che sussidiarietà e solidarietà non possono essere disgiunti
Non esiste sussidiarietà se non solidale e non esiste una vera solidarietà sermone sussidiaria altrimenti si chiama assistenza
E Am la deriva più comune e l'assistenzialismo assistenza è una bella cosa e quella cosa che rende la solidarietà avvicina la carità presidente Pantaleo mi perdoni e
Perché la carità non è fare la carità
Detto questo scusate ma ci tenevo a dirlo perché secondo me è uno deve partire da quella che è stata la sua esperienza altrimenti fa
Puramente Teoria e a noi ci hanno sempre insegnato che l'Etiopia sono buone soltanto se hanno poi un riscontro una verifica nella realtà
Oggi oggi cosa facciamo l'amministrazione condivisa si vorrei rispondere subito la domanda che ha posto moderatore sì io sono convinto che l'amministrazione condivisa sia oggi oggi lo strumento possa essere oggi lo strumento principe di questa sussidiarietà barra solidarietà insieme
Ecco il punto che però al di là del nome bellissimo amministrazione condivisa siccome è un
Molto suggestivo e poi bisogna farla questa amministrazione condivisa le presente Pantaleo ricordava alcune cose ad esempio per condividere bisognasse sullo stesso piano
E dal punto di vista normativo ci siamo abbastanza non è stata citata nessuno quindi Acito io la sentenza della Corte con la cosiddetta sentenza Antonini dalla Corte costituzionale che dice ma attenzione perché pubblica amministrazione e società civile organizzata
Sono sullo stesso piano perché e qui io vorrei dire questa cosa il punto è che non è che il Terzo settore sostituisce il servizio pubblico il terzo settore fa servizio pubblico
Noi siamo pubblico
E che ci interpreta invece come surrettizi del pubblico o ancillari come direbbe qualcuno dice una bugia peraltro anche falsificata dalla norma in vigore
Ecco solo che come sappiamo tutti noi anche quelle a cui piace il diritto le norme sono delle corse
La cultura
è un'altra cosa
Cioè perché è una norma diventa cultura dell'ideale sarebbe contrario che la cultura diventasse norma però diciamo che non funziona sempre così
A volte
Perché una norma sia cultura si faccia cultura dovrebbe essere presa sul serio soprattutto da chi deve farla rispettare e a me non sembra che questo sia succede
Io credo vado molto velocemente che perché l'amministrazione condivisa possa essere davvero attuata ci voglia innanzi tutto un diverso rapporto con la pubblica amministrazione
Innanzitutto io so lei registrate perché ho mai ne ho fatto una mania un sono mono maniaco su questo
Tutte le citazioni in tutte le citazioni della coprogettazione una sola volta è stato aggiunto il termine Coop programmazione
E peraltro è stato detto coprogettazione coprogrammazione mentre invece il contrario
Cupo Gramazio né e coprogettazione allora bisogna dirlo la coprogettazione senza conto coprogrammazione è un appalto travestito
E una bugia è una menzogna
Coprogrammazione viene prima della coprogettazione perché nel nostro Paese la programmazione è appannaggio della pubblica amministrazione
Invece se noi diciamo coprogrammazione vuol dire che
La declinazione
Del bisogno in politiche sociali e dopo in servizi è qualcosa che si fa insieme
Questo vuol dire che forse noi non abbiamo la rappresentanza della comunità
Ma ne siamo sicuramente emanazione
E come tale avremmo Cano
Ma la che io non amo tantissimo però in questo caso dico avremmo non solo il dovere di essere solidali ma anche il diritto di essere scritta
Questo è uno però soltanto degli aspetti perché l'altro aspetto di un diverso rapporto con la pubblica amministrazione
Questa terribile concezione di controllo pubblico che nel nostro Paese piene
Agitano i fatti prima è stato ricordato questa follia del rappresentante Mef dentro il quale dice che è una follia ma non solo perché è contrario a qualsiasi principio buonsenso ma perché ma dove li trovano
Ma dove li trova no e il problema è che io lo so dove li trovano
Tutti i funzionari in esubero volti tutti mischie che non stia sanno cioè ed è una roba da pazzi va bene lasciamo perdere siccome è stato una svista si son disperati adesso metteranno rimette diciamo così
Detto questo però il controllo scusate ma è molto più però quasi
Ma noi non dobbiamo dimostrare la pubblica amministrazione di essere animati da buone intenzioni e di essere persone oneste ma non è così
Ma scusate
Non devo dimostrare adesso una persona onesta
Potremmo dirlo un po'enfaticamente è la storia che lo dimostra
Ma il principio è che io non ho capito perché per noi come dire la presunzione di innocenza non valga
Ma perché
Ci sono dei personaggi che approfittano del terzo settore delle cooperative per essere dei delinquenti certo
Lo sappiamo non nascondiamoci dietro un dito lo sappiamo e secondo me tutti i colleghi presidenti di forme associate l'anno sperimentati
Allora questo vuol dire che io per impedirlo devo fare una regola che poi alla fine rende di fatto inattuabile il principio di sussidiarietà
Beh ma questa è un'altra follia un po'peggio secondo me del revisore merci
Allora quando io parlo di cambiamento nel dialogo intendo questa cosa qui francamente che viene prima della coprogrammazione
Poi io capisco l'amministratore pubblico e
Perché se io fossi un sindaco o peggio ancora un dirigente di un servizio pubblico e sapessi già che quando faccio un tavolo dico programmazione coprogettazione poi mia mia parte avversa
Mi denuncerà alla corte dei conti
Perché io ho agito facilitato i miei amici M
Io capisco che è un appalto ben rassicurante giusto
è però sbagliato
è sbagliato
Allora bisogna avere anche il coraggio di fare le cose giuste anche se magari sono un po'pericolose credo Stefano che se questo toolset più come dire se più presidenziale di me ma io credo che questo se non l'avessimo mischiato il nostro Paese beh tante cose non ci sarebbero stati
Allora forse dobbiamo farlo di nuovo
Quindi concretamente secondo me dobbiamo lavorare in maniera se io dovessi dettare cosa che non faccio grazie a Dio per tutti voi
Dettare l'agenda dell'osservatorio io direi che noi dobbiamo innanzitutto lavorare un tema di semplificazione
Perché non è la complessità che rende più facile il controllo è esattamente il contrario e quando una norma è semplice e chiara che è più facile controllare che venga rispettata se la norma e bizantina
Fatta la legge non so se c'alto qualche altro paese al mondo in cui c'è un proverbio che dice fatta la legge trovato l'inganno c'è nato è che a noi corrisponde molto extra Sergio
Esatto culturalmente seconda questione adesso qui vorrei a lanciare il sasso e spero di non le sue gaffe senza dare fino a un mese che deve fare come ho finito vite private allora risorse per fare le cose ci vogliono le risorse le risorse sono economiche ma non solo le reti sono una risorsa
Allora io credo che noi possiamo attuare amministrazione condivisa notte mi perdoni
Forse non perché il singolo cittadino o la singola associazione va a parlare col Comune ma perché c'è una capacità della Rete di fare sistema
E allora però vuol dire che le reti bisogna davvero aiutare
Terza e ultima questione
Il terzo settore non si fida di se stesso questa è un'altra verità e allora la valutazione d'impatto non può essere un adempimento ma uno strumento di consapevolezza e quindi di empowerment
E quindi bisogna sostenere la capacità degli enti di valutare il proprio impatto su cui non è vero che ci vuole un dottorato ad Harvard e perché questo ce lo fa anche a dei professori
Ci sono delle modalità semplici e praticabili per fare valutazione d'impatto ecco finito grazie
Fanno il pieno grazie presidente CD o sociali un intervento davvero poco accademico come lo sono stati gli altri dove dico
Pantaleo Hauser Emiliano Manfredonia ACLI Stefano Granata federsolidarietà e Annarita corso Cittadinanzattiva grazie a tutti Vanessa Pallucchini per le conclusioni
Allora io non direi di fare delle conclusioni perché siamo abbastanza sfiniti innanzitutto grazie mi sembra che sia venuto fuori proprio quello che volevamo volevamo riaprire delle domande diciamo non trovare delle risposte quindi utilizzare il il manifesto e e l'anniversario per capire in che direzione andare prenderà in maniera molto sintetica alcuni punti stamattina abbiamo avuto la viceministra Bellucci ovviamente ho accennato la legge di bilancio abbiamo accennato all'IVA dell'unica operazione per cui il terzo settore viene citato in legge di Bilancio e quindi lo Stato deve fare di più se siamo così importanti
C'è una grande differenza tra quello che viene dato per sostegno alla piccola e media impresa al terzo settore lì si parla di miliardi per noi si parla di poche decine
Di vicentina poiché bis centinaia di milioni quando prendiamo all'articolo ex settantadue per sostenere il terzo settore come condivido questa questione dei progetti non perché dobbiamo farle sempre una giustificazione aggiuntiva della nostra esistenza
Ma dobbiamo anche essere sostenuti per quello che siamo
Oggi c'è il diciamo un po'allo scandalo del finanziamento pubblico ai partiti insomma la mossa che è stata fatta
In Parlamento ed è stata bloccata da Mattarella un tema quello di sostenere in genere la politica e i soggetti della Repubblica e dei processi che devono portare i processi di aggregazione
Democratica lo Stato deve fare la sua parte parte che viene fatta poco in due direzioni sia
Nella direzione di sostenere il terzo settore incardinarlo in un processo di valore che lo stato di lo riconosce per tanti provvedimenti che può assumere
Ma anche di fare un investimento nelle politiche sociali noi senza le politiche pubbliche
Tutto quel gioco che immaginiamo su coprogrammazione coprogettazione non lo possiamo fare perché una dei delle dei nodi per cui questo meccanismo funzioni eh
Capacità di lettura e di programmazione di lungo respiro investimento finanziario e condivisione queste sono tre ingredienti Fontan da fondamentali
E da qui arriva la trasfusione di cui parlava amato questa mattina bellissima
Ovviamente relazione che ci dà un panorama il che ci consegna anche una responsabilità io penso che la trasfusione non l'abbiamo già tentata dal mondo del terzo settore a quello partitico
è una trasfusione non sempre che riesce perché bisogna vedere se questo corpo riesce qua trattenere quel sangue che li mettiamo dentro no e molto spesso quel valore di cambiamento lo dico anche da ambientalista perché abbiamo avuto non è che l'ingresso in politica di alcuni nostri dirigenti in alcuni partiti ha determinato un paradigma a ambientalista Cassuto quel partito non è accaduto questo
Quindi se se un soggetto ha necessità e volontà di trasformarsi nove tra una risorsa ma deve essere come dire un un un ragionamento dove non si disperdono queste energie
Esiste solo quella politica dentro il partito e dentro il Parlamento e qui credo che ci interroga invece per come questa trasfusione
Nella nell'attenzione nel dialogo nella reciprocità può essere fatto a ad esempio a livello territoriale nelle hanno con le amministrazioni se possiamo giocarci questo snodo del Pubblico privato amministrazione condivise e quant'altro ma non lo possiamo fare anche nella mobilitazione delle persone lo diceva Emiliano Manfredonia una legge che riporti a fare assemblee riporti ad ascoltare le persone dove i le persone trovino dei luoghi dove parlare
E credo che noi dovremmo fare anche da questo punto di vista un ragionamento collettivo come i nostri spazi nostri luoghi nostri momenti possano rappresentare delle condizioni aperte dove le persone si esprimano in modo di ritrovare una rinnovata collettività che magari non ha più la classe come riferimento ma oggi magari alla generazione o piuttosto la cura del territorio
Quello che mi viene di di di di di di dire di considerare da quello anche che ho sentito che sempre di più il concetto di interdipendenza d'i problemi tra di loro un concetto sul nodale e che ce l'insegna dei giovani giovani non vogliono la giustizia ambientale senza giustizia climatica
I giovani non voglio ora il protagonismo di genere senza il protagonismo di generazioni tutto si regge dentro a un progetto di
Al rinnovamento
Ma la domanda che io mi sento di fare noi siamo consapevoli di essere tutto questo e di poterlo fare cioè noi si auto percepiamo come questa forza sociale quindi me lo pongo soprattutto come Forum del terzo settore
Il nostro grandissimo anche sforzo dentro a questo momento è stato quello di sentirci una collettività
Che ha un ruolo nella nel nel nella società anche nell'evoluzione nella mancipi azione da alcuni problemi ecco su questo secondo me ci dobbiamo ancora lavorare da quando sono portavoce io non ho visto nessuna associazione che uscita fuori dal solco della solidarietà
I valori che tengono uniti tantissime associazioni che compongono il forum poiché si vedono diciamo uno uniti indubbiamente bisogna lavorare sull'assoluta autonomia e questo diciamo un bene sicuramente prezioso
Non dobbiamo essere nostalgici del consociativismo non dobbiamo fare politiche di posizioni e posizionamento ma dobbiamo fare fortissime
Proposte di rilancio perché dobbiamo costruire dietro abbiamo diciamo lasciato delle cose che le dobbiamo Ri atrofizzare perché non sono state realizzate come abbiamo visto il nostro manifesto ancora ci può fare da guida
Io questi diciamo sono alcuni alcuni spunti ovviamente per noi questa la prima giornata di un percorso come sapete perché alcuni di voi che sono in sala sono stati autori e c'hanno aiutato a costruire un volume che uscirà
Nel nel nelle prossime settimane faremo un altro momento di presentazione e la solidarietà non è un lusso sarà anche una proposta che cercheremo per tutto il due mila venticinque da fare sui territori soprattutto in un momento in cui la questione sociale è una questione che fa la differenza l'abbiamo visto anche dalle ultime consultazioni elettorali come le persone chiedono più sanità più servizi più cura della persone più punti di riferimento
E meno solitudine e siccome diciamo in questi anni non siamo una grande testa no ma a volte ci abbiamo delle gambe molto gracili su cui
Su cui camminiamo ma queste gambe sono sempre state di una grande tenace consistenza allora qui abbiamo con noi Carmela tosto che la prima persona che è stata risorsa umana organizzativa unica poi Carmela Carmen è labile dai del del del Forum del terzo settore e quindi a nome diciamo dando a Carmela questi
Ogni cartella vieni ci fa piacere diamo un grazie atti attraversa dite in questi anni e con grande professionalità tenacia
E ovviamente nonno con un atteggiamento impiegatizio ma di forte militanza ancora oggi come Sempre nel forum ha dato il meglio di sé grazie
Grazie a tutti e ci vediamo nelle prossime per le i nostri soci il pomeriggio continuerà Assemblea grazie ancora
Allora senza microfono devo ringraziare il garante
E aperti garante nazionale dei diritti
I lavori proseguono la detto Vanessa palo che per i soci del Po