"Un futuro sicuro per l'Italia" org. dal Pds e dalla CGIL

Compagnia care compagne
Importante che Massimo D'Alema e Sergio Cofferati abbiano scelto di tenere qui a Napoli
Questa manifestazione
E l'impegno e li ringraziamo per questo
Napoli è il Mezzogiorno sono oggi il simbolo di una rinascita sociale e civile
Sta esprimendo una nuova classe dirigente
Ma Napoli è mezzogiorno oggi su uno anche
Massimo la dimostrazione di un profondo e acuto malessere sociale
Vecchie e nuove ferite sono ancora aperte
Oggi a Napoli diversi cortei
Di lavoratori in liste di mobilità o di lavoratori della Gepi
E poi migliaia di giovani disoccupati
Questa è la ferita aperta ancora nella Napoli che sta cambiando nel Mezzogiorno che sta cambiando
Per questo occorre
Far partire da qui proprio in questa giornata cruciale un discorso nuovo
Assicurare cioè alle nuove generazioni
Ma anche ai tanti lavoratori un futuro sicuro una prospettiva di lavoro e di sviluppo
Se riaperta la sfida per il Governo del paese
E occorre costruire oltre che un'iniziativa politica soprattutto costruire una grande iniziativa sociale con il Mezzogiorno con questa Napoli possiamo assicurare una prospettiva di governo alla coalizione di centro sinistra
Per questo non possiamo allontanarci da Napoli e dal Mezzogiorno quella prospettiva
Non avrebbe un respiro nazionale e coerente
Perciò attribuiamo grande rilievo l'appuntamento di stasera da qui un primo appuntamento una prima iniziativa per lanciare poi nelle settimane prossime una vera e propria iniziativa di carattere sociale per il Mezzogiorno per il lavoro e lo sviluppo per questo
Io credo che ne possiamo tutti ringraziarli per essere qui con noi Massimo D'Alema che Sergio Cofferati
Al loro vogliamo dire
Come hanno dimostrato gli esiti elettorali del ventitré e del sette maggio
Ma anche la difficile consultazione sulle riforme della sulla riforma delle pensioni che noi non faremo mancare il contributo di Napoli del Mezzogiorno ha successo di una coalizione di centro sinistra che si candida al governo del paese
Questa Napoli ha bisogno di quella coalizione e ha bisogno di un programma effettivo di sviluppo e di rinascita
Questo volevo dire per aprire questa manifestazione importante da qui a pochi giorni saremo chiamati alla nuova prova elettorale referendaria su questo volevo soffermarmi nelle prossime settimane avremo altre iniziative
Per rilanciare appunto una battaglia di carattere sociale produttiva per Napoli e Mezzogiorno
A cominciare da questa iniziativa per poi sviluppare nelle prossime settimane una mobilitazione su questi su questi temi
Cominciamo così allora questa nostro incontro io vorrei subito dare la parola a Sergio Cofferati il segretario generale
Care compagne e cari compagni
Il movimento sindacale unitario italiano alle spalle
Una delle fasi forse più difficile ma anche più esaltante della sua vita recente
Alle spalle un accordo siglato con il governo
Sulla riforma del sistema previdenziale
Alle spalle una consultazione difficile ma senza precedenti nella storia nostra più recente
E anche in quella che si perde negli anni passati
L'accordo la consultazione il rapporto che si è costruito con milioni di pensionati di lavoratori è stato possibile grazie
Alle lotte dell'autunno
Non sarebbe stato per lei praticabile una soluzione se non avessimo trovato insieme la forza in quei mesi di respingere un attacco violentissimo portato dal governo di centrodestra
Ad una parte consistente dalla Società italiana
Milioni di persone hanno capito in quella circostanza che non erano in discussione soltanto le loro condizioni materiali di vita
Per i pensionati soprattutto con le loro aspettative previdenziali per coloro che un lavoro ancora l'avete
Si erano resi conto che veniva messo in campo un'idea iniqua ingiusta di società
E che il sindacato senza attardarsi in dispute ideologiche rifiutava quel disegno e contrapponeva quell'ipotesi una sua idea di riassetto del sistema previdenziale
Il risultato positivo delle nostre lotte dall'un turno
L'aver avuto a fianco con nove milioni di persone
Aveva questa ragione la base se tutto ciò non fosse stato chiaro non avremo trovato tanto consenso
Non avremmo registrato una partecipazione così alta non solo i lavoratori di pensionati ma anche di una parte della società che non era direttamente colpito perché si rendeva conto che se fosse passato quel disegno
Poi sarebbero stati intaccati anche i loro diritti le loro aspettative le loro condizioni materiali di vita
Quel risultato è stato ottenuto grazie a questa grande mobilitazione che ci ha dato la forza per negoziare con un nuovo governo disponibile al confronto il merito del sistema delle tutele previdenziali di una parte dello stato sociale che riguarda davvero tantissime persone
Riguarda queste persone
Perché i provvedimenti del caso la riforma del sistema il suo equilibrio
Sono
La parte di aspirazione al quale ognuno di noi
Legittimamente fa riferimento pensando a quando non avrà più le condizioni per lavorare non avrà più il suo potere contrattuale lo strumento principale per potersi difendere
Abbiamo discusso negoziato credo lavorato sostanzialmente bene alla fine siamo approdati ad una corda equilibrato
Realistico che permette di offrire un punto di riferimento a tutti
Ai più anziani che vedono nell'equilibrio del sistema previdenziale mantenuta la possibilità di avere diritto mese dopo mese a quella che per molti è l'unica fonte di reddito ed è un reddito assai contenuto per la stragrande maggioranza di loro
Ai più giovani di avere a disposizione un sistema previdenziale pubblico degno di tal nome quello che il Cavaliere gli voleva distruggere
è evidente che un accordo ha un suo equilibrio
Redistribuisce i pesi modifica le aspettative
Per molti lavoratori si tratta di rinunciare ad una parte di queste aspettative di caricarsi dell'obbligo di lavorare più a lungo di quanto avevano previsto c'è un sacrificio per molti io credo che nonostante ciò sia stato con compreso
Da qui la grande partecipazione alla consultazione il voto positivo le ragioni interne alla ricerca di quell'equilibrio a quella distribuzione di pesi anche alla distribuzione di sacrifici che a molti è toccato
Abbiamo offerto con quell'accordo delle certezze basate su criteri trasparenti di equità su principi di solidarietà che gli altri avevano tentato di mettere in discussione
L'accordo è un fatto importante
La consultazione che è seguita un fatto straordinario di democrazia inedito
Oltre quarantadue mila assemblee nell'arco di pochi giorni
Quarantacinque mila seggi nei quali milioni di pensionati e di lavoratori si sono pronunciati milioni perché sono quasi cinque milioni coloro che hanno detto in esplicito qual è la loro opinione su quell'intesa
C'è un prevalere netto evidente che occorre rispettare valorizzare di consensi
C'è un'area di sofferenza che si esplicitata nel dissenso all'accordo anche di questo dovremo tener conto esaminandone con attenzione il carattere la composizione non tutto in quello che si oppone a carattere progressivo
Ci sono ancora tendenze a mantenere i privilegi assurdi
A conservare condizioni che invece dovrebbero essere trasformate sulla base dei criteri di equità e di solidarietà
Nel negoziare nel cercare una soluzione abbiamo pensato in prevalenza i giorni alle donne abbiamo pensato quel sistema di diritti e di interessi che venivano messe in discussione e che sono storicamente le fasce più deboli
Del mondo che noi rappresentiamo
E quando abbiamo dato grande importanza gli elementi di novità di quell'assetto previdenziale il nuovo modello per coloro che hanno meno di una certa età contributiva
L'uso di strumenti come quelli che riguarderanno i lavori usuranti o la contribuzione figurativa per coprire i vuoti previdenziali dei lavori atipici o per dare una risposta concreta al problema delle donne
Attraverso il riconoscimento del lavoro di cura l'abbiamo fatto proprio convinti che un sistema previdenziale degno di tal nome deve in primo luogo rispondere all'esigenza di consolidare il rapporto tra le generazioni e il rapporto tra i sessi
Non soluzioni equilibrate
Che mi pare siano state apprezzate
Da un numero rilevante i lavoratori di lavoratrici di pensionati
E per noi dare certezze su questo piano quello previdenziale è importante per molte ragioni
Non soltanto per uscire da uno stato di indeterminatezza che aveva penalizzato tantissime famiglie
L'impossibilità di sapere se come si potrà andare in pensione l'impossibilità di sapere qual è il valore della pensione che chi è dovuta sono stati elementi di incertezza che hanno accompagnato gli ultimi anni
Della vita di milioni di cittadini italiani che possono essere finalmente superati se l'accordo diventato parte di un disegno di legge diventerà poi dopo il dibattito parlamentare vera e propria riforma è importante che la riforma venga varata
L'intesa di per sé anche dopo una consultazione così imponente non è ancora la riforma io spero che il Parlamento che è sovrano in materia discuta serenamente
Tutti coloro che saranno in grado di apportare modifiche positiva l'intesa avranno il nostro plauso
Ma bisogna offrire
Ai pensionati i lavoratori italiani rapidamente
Una riforma che dia certezza loro e all'avvenire prossimo delle loro famiglie
Ma questo che abbiamo voluto contribuire a determinare non può essere un atto di risanamento astratto
Della spesa della spesa previdenziale che attraverso la stessa anche dei conti dello Stato no c'è bisogno
Di completare questo risanamento di ridare certezze attraverso un governo dell'economia
All'insieme del Paese
E il risanamento deve avere obiettivi precisi che vanno realizzati contestualmente
Al varo della riforma sul sistema previdenziale
Evidente ne abbiamo discusso con molti di voi come le questioni che riguardano l'assetto previdenziale si trascina immediatamente vorrei dire oggettivamente
Questioni delicate come quelle della lotta all'evasione contributiva per mettere in equilibrio il sistema previdenziale bisogna costringere in nome dell'equità chi non paga i contributi dei propri lavoratori a versare il dovuto
E quando si affronta il tema dell'evasione contributiva inevitabile arrivare rapidamente ma anche giusto oltre che inevitabile a discutere dei problemi che riguardano l'assetto del prelievo fiscale
Perché anche lì c'è bisogno di equità di giustizia e di solidarietà in un Paese nel quale troppe volte
Le rendite
I redditi elevati non vengono sottoposti alla giusta tassazione
Ma la vera priorità che vogliamo affrontare con il governo nei prossimi giorni è una questione di giorni non di settimane o di mesi è quella che riguarda il lavoro e il Mezzogiorno
Ci troviamo di fronte a questo apparente paradosso una parte consistente dell'economia nazionale riprende cresce
Ci sono molti settori nei quali lo sviluppo oramai un fatto compiuto
C'è una crescita della produzione industriale rilevante ma sono i settori che hanno le loro allocazioni prevalente nel nord del Paese
Sono i settori che esportano contemporaneamente una parte della nostra economia ed è la nostra struttura produttiva arretra e nel Mezzogiorno la disoccupazione aumenta
Un Giove su due nelle realtà meridionali non ha una prospettiva di lavoro avrebbe e quando la disoccupazione soprattutto quella giovanile supera soglie come quella che ricordavo si aprono davvero problemi rilevanti di natura sociale
Non è possibile far carico alle famiglie di questo bisogno
Ed è indispensabile far sì che i provvedimenti del governo vengano indirizzati
Al fine di trasformare la ripresa in vero e proprio sviluppo e l'obiettivo principale dello sviluppo deve essere la riduzione dei differenziali entrare bisogna battere quello che il governatore della Banca d'Italia ha chiamato il dualismo territoriale
E il Mezzogiorno è di nuovo una grande priorità nazionale e nel Mezzogiorno bisogna investire al Mezzogiorno bisogna destinare risorse consistenti
E quando parliamo di lavoro di occupazione del Mezzogiorno dobbiamo pensare sempre a due cose che devono camminare di pari passo sono fondamentali per noi
La prima riguarda il sistema la garanzia di tutela a chi ha perso il lavoro
A chi si è trovato espulso dei processi produttivi
E qualche volta è stato costretto a vivere di assistenza ma quando non c'è altro anche l'assistenza un elemento importante a tutti costoro occorre offrire una prospettiva di lavoro e fin quando questa prospettiva non sarà concreta
Bisogna dare continuità alle forme di tutela del loro reddito che sono state garantite fin qui attraverso gli strumenti di legge che noi per primi abbiamo sollecitato non si tratta di imboccare di nuovo un prolungamento astratto infinito dell'assistenza
Ma in un Paese che deve costruire occasioni di lavoro qualche volta anche l'assistenza e necessaria e poi qui bisogna immediatamente creare nuove occasioni di lavoro consistenti per le giovani generazioni bisogna investire in primo luogo nelle infrastrutture una parte del Paese si sta allontanando dall'Europa
Investire qui non sarà più remunerativo per una parte consistente dell'impresa è se contemporaneamente non si faranno scelte
Coraggiose qualche volta addirittura dolorose ma destinate ad ammodernare in primo luogo il sistema dell'amministrazione pubblica
Poi a combattere la criminalità che diventa un fattore negativo sul piano ambientale e poi a creare gli occasioni infrastrutturali che permettono
Gli investimenti e la loro remunerazione di tutto questo c'è bisogno nel Mezzogiorno di tutto questo purtroppo si vede straccia scarsa ancora nell'ipotesi nei provvedimenti che il Governo ma costruendo
Ma il governo sa
Che a questo punto una volta stabilito qual è l'assetto previdenziale futuro per noi per il sindacato confederale diventa fondamentale la discussione sul Mezzogiorno e sul lavoro sull'occupazione perché senza questa discutere di quando sarà possibile lasciare il lavoro davvero diventa un esercizio inutile
Non compreso da una parte rilevante troppo grande di lavoratori e di cittadini di questo Paese di coloro che il lavoro non l'hanno mai avuto o di coloro che lavoro l'hanno perso
E nel mentre affrontiamo queste scadenze così delicate così importanti
Per un'organizzazione che vuole rappresentare diritti che vuole
Esplicitare le sue politiche sulla base dei criteri della solidarietà bisogna difendere questa organizzazione
Noi siamo soggetti ad un attacco violento
Noi ed altri grandi
Momenti della rappresentanza sociale e della rappresentanza politica
La scadenza dell'undici di giugno impegnativa anche per il sindacato italiano
Per la prima volta nella sua storia la CGIL ha deciso contrariamente ad una prassi
Che vogliamo riconfermare ma che in questa circostanza deve avere un'eccezione
Di indicare come i propri iscritti dovrebbero votare relativamente ad alcuni dei quesiti referendari e quelli che riguardano direttamente Nori la nostra esistenza il nostro carattere
Abbiamo come sapete dato indicazione
Di votare no
Al referendum numero uno quello sulla rappresentanza referendum numero sette quello sulla delega sindacale
Ora non sarà sfuggito nessuno di voi quale sia l'uso strumentale che si sta facendo
Dello strumento referendario
Mettere insieme quesiti tra di loro DiVersi
Accostare temi che avrebbero bisogno di discussione di approfondimento e poi di soluzioni legislative semplicemente con l'obiettivo di destabilizzare il quadro politico è un'operazione sciocca miope che però è stata messa in campo
Gli effetti anche sul sistema interessi di diritti che noi rappresentiamo possono essere consistenti negativi
Sia chiara una cosa
Noi abbiamo indicato per questi quesiti referendari il no come indicazione di voto ai nostri iscritti ai cittadini ma noi diciamo no perché non vogliamo un vuoto legislativo
E diciamo no mentre sosteniamo l'opportunità e l'esigenza di avere rapidamente su queste materie dei dispositivi di legge in grado di riformare il sistema attuale
Noi siamo convinti che per quanto concerne la rappresentanza si debba uscire
Da un quadro di indeterminatezza nel quale abbiamo vissuto anche noi
A lungo nel corso degli ultimi anni
Abbiamo fatto dei passi in avanti importanti l'accordo del luglio del mille novecentonovantatré ha fornito indicazioni precise che sono state utilizzate dalle nostre categorie per realizzare accordi attuativi che hanno permesso Gianni milioni di lavoratori di pensionati
Di votare per eleggere i loro rappresentanti
Quella è la strada giusta sappiamo noi per primi che quell'accordo per vivere ha bisogno di essere trasformato in legge abbiamo sollecitato la CGIL addirittura presentato una propria proposta di disegno di legge
Iniziativa popolare perché venisse rapidamente varato un testo in grado di dare
Solidità a quell'intesa di offrire certezze a tutti
Sapete che un ramo del Parlamento il Senato ne ha discusso che ha varato un testo sapete anche che questo testo così come è capitato al testo sulla le sulla delega è stato poi sostanzialmente bloccato nella discussione alla Camera c'è un tentativo evidente
Cioè dell'ostruzionismo esercitato in commissione lavoro l'obiettivo dichiarato da una parte della destra politica è quello di impedire che queste leggi vengano varate
Noi vogliamo le leggi noi vogliamo riformare loro vogliono il referendum o il vuoto legislativo per impedire certezze sul piano della rappresentanza sindacale per battere un'idea di democrazia nei luoghi di lavoro
Qualunque sia il il risultato referendario bisognerà rapidamente
Avere a disposizione questi punti di riferimento legislativo
Noi non abbandoniamo l'iniziativa io spero vinca il no ma in qualunque circostanza
Un disegno di legge che diventi rapidamente un dispositivo vincolante in materia di rappresentanza si impone ma io considero ancor più rilevante per questo pericoloso il quesito relativo alla delega sindacale
L'obiettivo vero che è stato messo in campo è assai diverso da quello che viene annunciato non è il quesito in sé ognuno di voi che lavora o i pensionati sanno che al sindacato si aderisce liberamente ci sottoscrive una delega con la quale si autorizza la propria azienda il proprio ente a trattenere dalla retribuzione quanto serve per pagare l'adesione al sindacato
Nella busta paga di ognuno è riportato con precisione il valore di questo esborso e quando un lavoratore un pensionato decide di disdettare lo può fare altrettanto liberamente
Con lo stesso atto semplice comunica la sua agendo suo ente che non vuole più restare scritto quel sindacato se vuole può cambiare organizzazione e questo vale per le rappresentanze confederale per come ogni e qualsiasi altra organizzazione sindacale
Quello che viene messo in discussione di conseguenza è un diritto individuale
E per chi ha fatto
Della sua immagine l'immagine di chi combatte per i diritti dei cittadini italiani approdare ad una negazione di un diritto e davvero un passo molto lungo
è un arretramento
è una scelta negativa che si può scaricare però su di noi
Bisogna aver chiaro che ci verrebbe negato in qualità di lavoratori un diritto banale che ha riconosciuto a qualsiasi cittadino che può delegare la sua banca
La possibilità di trattenere dal suo conto corrente quanto serve per pagare l'affitto piuttosto che la bolletta della luce questo diritto gli viene negato nel rapporto con la sua impresa con la sua azienda
è un attacco non al sindacato alle sue risorse come dicono mentendo
è un attacco alla libertà individuale dei lavoratori
Ed è un atto grave che viene utilizzato addirittura per promuovere una sorta di pronunciamento plebiscitario
Contro il sindacalismo confederale avrete visto come in questi giorni sono tornati ad attaccarci utilizzando argomenti che erano stati messi per qualche tempo il soffitto
Dicono che svolgiamo un ruolo improprio
Che ci siamo sostituiti ai partiti
In qualche circostanza siamo diventati subalterni qualche altra invece siamo noi che diamo indicazioni di partito un cumulo di sciocchezze come capita spesso il sindacato italiano ha fatto il suo mestiere in questi mesi ha difeso
Le condizioni materiali e i diritti dei pensionati dell'oratore dipendenti
E lo ha fatto con la decisione del caso guardando al merito non ci siamo pronunciati contro il carattere politico oppure qualche ragione potevamo averla del Governo precedente
L'abbiamo aspettato al varco alla prova dei fatti e quando la finanziaria è stata presentata e conteneva era che elementi che noi non abbiamo condiviso scelte che avrebbero distrutto il sistema previdenziale e avrebbero messo in discussione le condizioni di milioni di persone abbiamo rifiutato la trattativa abbiamo rotto il negoziato abbiamo chiamato i lavoratori pensionati alla lotta
Analogamente con il governo attuale
Ci siamo comportati abbiamo guardato il merito e quando il governo si è reso disponibile a negoziare abbiamo trattato
E quando il negoziato ha prodotto dei risultati da noi apprezzabili abbiamo sottoscritto l'intesa l'abbiamo sottoposta con un atto dovuto di democrazia a giudizio di milioni i pensionati e di lavoratori dipendenti
Un sindacato che ha a cuore l'autonomia si comporta così
E nessun altro modo
Fa del merito
L'elemento sul quale negoziare
Convenire con il suo interlocutore oppure rompere la trattativa ma questo sindacato
Che affronta questioni che non riguardano la singola condizione di lavoro
Ma riguardano gli assetti dell'economia e della società italiana è un sindacato che dà fastidio usano questo termine brutto parlano di sindacato cara zia
Cercano di descriverci come
L'ultimo reperto archeologico della Prima Repubblica
Hanno particolare fastidio di un'idea di società nella quale diva un sindacato portatore di interessi generali
Guardate
La riprova sia nelle parole del segretario di Alleanza Nazionale e le parole che lo stesso pronunciò
Nel dibattito parlamentare
Nel mese di dicembre quando si discusse la crisi al Governo Berlusconi in quella circostanza disse Fini e poi
Arriveranno i referendum e al sindacato gliela faremo pagare il sindacato dovrà tornare ad essere un soggetto che non si occupa delle questioni della politica a quelle dobbiamo pensare noi
Se c'era bisogno di una riprova sia in quel testo
Quello che è stato registrato nel dibattito parlamentare alla Camera
Non più tardi della metà del mese di dicembre ecco non contro un sindacato qualsiasi ma contro un sindacato portatore di interessi generali scateneranno la loro offensiva e cercheranno di colpirci così
Dà fastidio sindacato che riesce a tenere insieme i pensionati con i lavoratori dipendenti
I pubblici con i privati
Che riesce a dare un'idea della solidarietà sulla quale si costruisce anche una prospettiva sociale quello viene messo in discussione lì cercheranno di colpirci
E lo dico soprattutto a coloro che sono più di altri
Esposti al rischio che hanno bisogno del sindacato
Vedete una nostra sconfitta
Della consultazione referendaria
Non avrebbe ripercussioni particolarmente gravi e immediate
Le grandi insediamenti
Nelle grandi fabbriche negli uffici là dove il sindacato è presente da sempre
E dove la capacità di organizzazione è alta
Verrebbero esposti ad un destino crudele i lavoratori delle piccole imprese i disoccupati coloro che hanno bisogno di sindacato e senza strumenti non riuscirebbero a trovare un punto di riferimento adeguato che li rappresenti che li tuteli a questo proposito valgono moltissimo le parole
Per il cardinale di Ravenna ha voluto dedicare a questa vicenda dei quesiti referendari
Dice monsignor Tonini
è giusto contribuire attraverso il sacrificio di ognuno il sacrificio e la quota che viene destinata al sindacato
A far sì che ci sia una politica basata sulla solidarietà e sul rispetto dei diritti
Ha capito bene qual è la posta in campo
Qual è l'oggetto dello scontro e ha capito che siamo di fronte ad un tentativo che può portare qualora ottenesse i risultati che si è prefisso
Ad una involuzione pericolosissima della società italiana
Vedete la CGIL le organizzazioni sindacali
Come vi dicevo storicamente non hanno dato indicazioni
Sui quesiti referendari per le ragioni che vi sono note lo facciamo in questa circostanza abbiamo deciso di non dare indicazione sui quesiti che riguardano
L'emittenza radiotelevisiva
Anche se io non ho nascosto quella la mia opinione personale
Io credo che qui referendum ancora votare sì
E lo dico senza timore di apparire come qualcuno tra i promotori dei comitati per il no
Vorrebbe che io diventassi
Un soggetto in contraddizione con gli interessi che rappresenta
Per votare sì ai referendum sulla Mammì non si mette in discussione il lavoro di quei dipendenti della RAI e della Fininvest che ne sono oggettivamente coinvolti
Il rischio del loro lavoro sta in altri fenomeni
Stare in una sorta di saturazione del settore ora Maya sta nel mantenimento di un duopolio che non ha più ragione di essere sta nella limitazione oggettiva della situazione in essere pone all'emittenza radiotelevisiva cambiare allargare gli spazi di proprietà rendere davvero democratica attraverso strumenti legislativi anche quello spazio è importante e offre prospettive di lavoro
Immaginare che mantenere la situazione in essere sia di qualche utilità per i lavoratori della Fininvest così come quel per quelli della RAI è illusorio
Bisogna allargare gli spazi di democrazia io credo che questo sia il punto più delicato forse meno appariscente della vicenda referendaria che abbiamo di fronte
Io credo che sia importante discutere convincere tutti coloro che ancora convinti non solo nel difendere dei diritti
Nell'allargare gli spazi della democrazia nel dare visibilità ad un sindacato
Che si apre al confronto con coloro che vuole rappresentare
Che pretende i difenderne i diritti e di farlo sulla base di criteri di principi evidenti di solidarietà è importante non soltanto per milioni di lavoratori di pensionati ma per un'intera società per l'assetto che un Paese civile democratico decadere io credo che questo sia importante
Io credo che per questa battaglia una battaglia che si è sonora nell'arco di pochi giorni noi non solo abbiamo le carte in regola abbiamo il conforto che ci viene da questa grande e inedita esperienza che abbiamo appena messo alle spalle
Così come siamo stati in grado di far votare milioni di persone
Di far discutere al nord e al sud un accordo che abbiamo realizzato in materia di previdenza così dobbiamo essere in grado di dare a tutti nei prossimi giorni la certezza che vogliamo mantenere questo carattere al sindacato
E che perché questo carattere venga mantenuto occorre vincere questa battaglia referendario
Lo dobbiamo fare per noi e lo dobbiamo fare per la Sicilia
La parola a Massimo D'Alema segretario nazionale del Partito Democratico della Philip
Insieme ai compagni radicali anni
Questa nostra
Questa nostra manifestazione coincide con una giornata carica di problemi e di tensione
Problemi e tensioni
Ai quali certamente
Noi siamo attenti
Ai quali vogliamo dare una risposta positiva
La via di una risposta positiva
Non sta nello spingere la rabbia e la protesta dei lavoratori
Contro la sinistra e contro il sindacato
Voglio dirlo in modo molto Kakà
Noi sappiamo
Che al grande dramma
Della disoccupazione
Di un Mezzogiorno che vede
Allontanarsi
Il Nord più sviluppato del Paese
E che conosce nel vivo della ripresa economica
Un aggravamento del divario
La risposta sta nella capacità
Di una nuova politica economica
Capace di dare speranza e di costruire un futuro sicuro
La sfida di fronte a noi
E la sfida del governo del paese
Nessuno dei grandi problemi
Chi abbiamo di fronte
Troverà una risposta
Senza una svolta
Profonda e vera nel governo dell'Italia
Questo il senso del passaggio così delicato così importante
Che sta vivendo il nostro Paese
E io vorrei dire ai nostri avversari che siamo ben consapevoli
Della responsabilità che abbiamo sulle spalle
E del fatto che in questi mesi e nei prossimi mesi
La sinistra italiana si gioca la possibilità di accedere al governo dell'Italia
Non mi stupisce vedete perché così è stato in altri momenti
Che in un momento così complesso si possa tentare di stringerci nella morsa
Traumi sorgente estremismo sociale
E l'offensiva della destra
Anche nella seconda metà degli anni sette
Fu in questa morsa
Che la sinistra fu sconfitto
Ma è passato molto tempo
Vorrei dire ai nostri avversari
Ed è cresciuta
La maturità
E la forza
Di una sinistra
Che oggi
Punta con molta determinazione
Ad assumersi la sua parte
Nella guida il risanamento del nostro Paese
Si delinea una via d'uscita
Dalla crisi
Dalla crisi che ha visto travolto un vecchio sistema politico
Partiti
Una classe dirigente
Che avevano governato il nostro Paese per un tempo interminabile
Dalla crisi che ha visto un'eclisse della politica
Un succedersi di governi tecnici
Una paralisi drammatica delle istituzioni
Oggi
Si vede la luce in fondo al tunnel
Cioè una proposta politica forte
Un Progetto insieme di alleanze di governo di rinnovamento dell'Italia
Un progetto che imperniato
Sull'alleanza tra la sinistra democratica europea di questo Paese
E le forze laiche e cattoliche democratiche
Una classe dirigente nuova
Una classe dirigente non si improvvisa
è una nuova classe dirigente può nascere se
Alle spalle ha una storia una tradizione e una cultura
E l'Alleanza democratica fra la sinistra e il centro unisce le più forti tradizioni popolari del nostro Paese le culture democratiche più radicate
Un progetto che è anche l'espressione di un blocco sociale nuovo
Inedito per l'Italia
Per usare una nostra vecchia espressione un nuovo blocco storico
In un Paese nel quale il mondo del lavoro
è stato escluso dal governo
E il governo si è fondato su un'alleanza
Tra la grande impresa la rendita il clientelismo l'assistenzialismo il parassitismo sociale
Un'alleanza che ha trovato la sua giustificazione ideologica nell'anticomunismo
Oggi quel muro è caduto
è caduto il muro che divideva la sinistra dai cattolici democratici
Ma è anche caduto il muro che teneva in di lavoratori fuori dal governo del paese
E si può pensare ad un'alleanza in cui il mondo del lavoro
Insieme al mondo più avanzato e moderno dell'impresa delle professioni della intelligenza sociale
Possa concorrere a guidare e a trasformare l'Italia
è un progetto
C'è anche la sensazione
Che è forte nel Paese
C'è un bisogno di stabilità e di sicurezza
Non che sia venuta meno la voglia di cambiare
La voglia del nuovo ma molti hanno capito che il nuovo quello vero
Implica la capacità di costruire non soltanto di distruggere
Di costruire uno Stato più efficiente
Di rilanciare l'economia non affidandosi soltanto al mercato
Ma anche alla capacità di individuare obiettivi valori indirizzò
Di costruire un sistema di relazioni sociali più avanzato
Una possibilità più ricca
Di affermazione della dignità delle persone di relazioni interpersonali più ricche più appagante il nuovo comporta stabilità e serietà
Collaborazione sociale e non l'esasperazione dei conflitti
Questo Paese ha bisogno di una classe dirigente che sappia anche dare sicurezza e serenità all'Italia
Vedete questo è il senso
Dello spostamento profondo che c'è nella pubblica opinione
Questo è il perché
Di una proposta nuova quella di un'alleanza fra il centro e la sinistra
Che sta ottenendo un risultato straordinario se consideriamo tutte le difficoltà politiche
Se pensiamo che siamo entrati in questo ciclo elettorale con una crisi drammatica del Partito popolare col professor Buttiglione che ha venduto l'anima e si è portato via il simbolo dei cattolici democratici ma questo non è stato dipendente
No ha venduto l'anima in via dell'anima questi fischi
Questo non è stato di
Ad un processo straordinario un processo straordinario che ha mutato il volto politico del Paese pensate e di oggi
Chi avrebbe mai potuto pensare che la sinistra potesse accedere al Governo in città come Trento come Bolzano neppure anche
Direi
In modo travolgente
L'alleanza di centro sinistra passa anche lì
Sconfiggendo una destra nazionalista
Gettando le basi di una collaborazione positiva
Fra la comunità di lingua tedesca e la comunità di lingua italiana
Dopo dopo che per tanti anni gli opposti estremismi si sono alimentati invece degli odi e delle diffidenze nazionali
Anche a Bolzano vince il centro sinistra pensa i va al ballottaggio primo con buone prospettive di successo
E con una straordinaria avanzata della sinistra democratica
Come è avvenuto in tutto il Paese
è una svolta che sta maturando
Noi sappiamo non ci illudiamo non ci mettiamo sulla testa corone d'alloro
Sappiamo che Mammano che si delinea questa grande speranza è questa grande possibilità
La battaglia sarà più dura
Sarà più difficile
Che i passaggi che abbiamo di fronte a noi sono tutt'altro che semplici
Ma sappiamo anche che ciò che sta avvenendo ce lo siamo conquistati
Certo una parte del merito
Bisogna riconoscerlo con spirito cavalleresco è dell'onorevole Berlusconi
Questa sua
E dei suoi alleati e dei suoi alleati perché
è ingiusto ingiusto io trovo che c'è qualcosa di ingiusto anche umanamente nel modo in cui in questi giorni i vari Casini Mastella si rivolgono contro Berlusconi
Loro non ne hanno diritto loro devono essere grati a Berlusconi perché Casini Mastella dopo quello che avevano combinato nel governo del Paese insieme agli maggior loro se non c'era Berlusconi chi si ripiglia
Loro
Loro non possono criticare Berlusconi è un segno di ingratitudine di inciviltà da parte loro
Noi si noi abbiamo dei replicare
E poi i volti cercano un nuovo leader per la destra ci mettessero Mastella al posto di Berlusconi
Si tratterebbe neanche a dirlo
Allora è tutt'ora è tuttora Berlusconi il leader più forte che ha
E questo dà il senso della loro debolezza della loro debolezza come forza di governo del paese della incapacità di questa destra dare sicurezza all'Italia
E che per questo sono stati sconfitti sono stati sconfitti perché ad un Paese che chiedeva stabilità riforme
E chi attendeva quel nuovo non dico un milione di posti di lavoro che ma almeno non so cinquantamila ecco
Un Paese che attendeva quel nuovo che era stato promesso
La destra ha portato soltanto confusione
Inasprimenti dei conflitti scontri istituzionali incapacità di governo
Uno spirito di vendetta sociali contro i sindacati contro i pensionati
Ed è lì che la destra è stata sconfitta sconfitta da un grande movimento
Un grande movimento che ha dimostrato
La passione politica direi che ha fatto vedere un Paese che non era disposto a vedere calpestati i suoi diritti
E chi ha dimostrato anche la grande forza del movimento sindacale la sua capacità di rappresentare l'Italia che lavora
Al servizio di nessun partito
A me quando dicono voi avete messo in piazza ma noi non abbiamo messo niente noi siamo andati a corte
Noi non saremmo stati capaci mettere in piazza milioni di
Siamo andati perché condividevamo quelle idee
E perché sappiamo che questo movimento sindacale è una grande forza libera autonoma capace domani di criticare anche la sinistra se la sinistra al governo non mantenesse le sue promesse di rinnovamento sociale
Questa è la forza
E Berlusconi non lo ha capito quando
Non ha capito o non ha capito quando disse sì va be'sono in piazza quanti sono due tre milioni ma quattro meglio ma non conta non cambia nulla
Quando scendono in piazza a milioni di persone cambia tutto non è che non cambia nulla cambia
Perché innanzitutto cambia il modo di pensare dell'Italia e lì si è spezzato l'idillio
Fra la destra e il Paese
E poi c'è stata la nostra politica
Una politica aperta
Una politica che ha puntato a rompere l'isolamento della sinistra
Che ha puntato a conquistare nuove alleanze
Una politica che si è sforzata non di esalta e citare quelli che stavano con noi abbiamo bisogno di eccitare l'animo di quelli che stanno con noi abbiamo bisogno di convincere quelli che con noi non ci sono mai stati quelli che Dinoi hanno avuto paura persi
Nel passato
Quelli che sono stati educati gli atti Mirela sinistro
Di convincerli che la sinistra è una grande forza democratica
Una affidabile forza di governo una forza tranquilla
Abbiamo saputo essere forti nell'opposizione ne
Cessati
In effetti non mi sembrava d'aver detto una cosa così straordinariamente ci doveva essere qualche altra
Forti nell'opposizione ma anche capaci
Di prenderci le nostre responsabilità
Perché un grande partito nel momento in cui ha partecipato come noi abbiamo partecipato
E non siamo pentiti
A fare cadere il governo Berlusconi
Aveva poi il dovere di assumersi le sue responsabilità per la governabilità del Paese come abbiamo fatto
Sostenendo un governo che non è nostro
Sostenendo provvedimenti anche
Astori o comunque sgraditi
Ad una parte dell'opinione dei cittadini
Cercando di farle che ha un comprendere la necessità
Sfidando la demagogia della destra
E anche un concerto massimalismo di una parte della sinistra
E dimostrando vedete che
Le profezie le facili profezie adesso vi troverete nei guai la manovra eccetera perderete i voti non è stato così
Perché i cittadini hanno saputo distinguere
Tra una grande forza di rinnovamento capace anche di farsi carico del necessario risanamento del Paese
Ma in vista di un processo di riforme di sviluppo
E invece chi al governo voleva colpire in modo indiscriminato il barbaro i diritti dei lavoratori una volta estromessi dal potere hanno cominciato a cavalcare ogni protesta demagogica
Dimostrazione questo di scarso senso di responsabilità
Direi di un certo grado di cialtroneria io dico in questo momento consentitemi
Siccome
Qui si capisce che quello che sta a cuore il potere non è la soluzione dei problemi del Paese poteri io sono interdetto perché l'onorevole Fini gode di fama a mio giudizio più lo conosco più mi sento di dire immeritata di essere un grande libro lei
Ora
Io vedo
Modo in cui si annuncia l'opposizione di Alleanza Nazionale la riforma pensionistica con una raffica di posizioni demagogiche di ogni genere
Che comporterebbero probabilmente un aumento della spesa previdenziale ma dico ma scusa caro Fini mature al governo tu eri in quel governo
Che voleva tagliare i rendimenti delle pensioni che aveva deciso di mettere il tre per cento di penalizzazione annua per i lavoratori che volevano andare in una pensione di anzianità
Ecco ma questo non è
Non è accettabile
Qui non è destra o sinistra chi agisce così vuol dire che non è all'altezza per candidarsi ad essere guida di un grande Paese
Non è una cosa seria non è una cosa sei
Questo Paese ha bisogno di una classe dirigente seria ora noi possiamo dire
Con una certa serenità
E non senza nascondere le incertezze le contraddizioni che pure si sono manifestate
E tuttavia vedete se nel corso di questi anni anni difficili per Rita anni di crisi del sistema politico democratico
Governi Amato Ciampi Dini
Se si è avviato
Un processo di risanamento
Se noi cominciamo a vedere la possibilità che si inverta il rapporto fra crescita del prodotto interno lordo e crescita del debito pubblico
E quindi la possibilità che si inneschi un circolo virtuoso
Che faccia vedere una via d'uscita del rischio di bancarotta del Paese
Ebbene ciò si deve io credo in primo luogo al senso di responsabilità nazionale del movimento sindacale dei lavoratori italiani
I alle responsabilità che si è ripresa la sinistra nel Parlamento del Paese
E vedete io penso che abbiamo fatto bene che non abbiamo fatto un concessioni a nessuno
Perché una sinistra che non sia consapevoli
Che la crescita incontrollata del debito pubblico
è un meccanismo che distrugge lavoro
Che riduce le possibilità di sviluppo
Che alimenta un meccanismo iniquo di distribuzione delle risorse a favore della rendita
è un peso per quella Italia che noi rappresentiamo Italia dei lavoratori e di nuove generazioni che vogliono una speranza in questo Paese
E che non accettano che sulle loro spalle Erika scrivo soltanto i debiti guasti ambientali gli sfasci prodotti dalle generazioni precedenti
Se oggi noi siamo nelle condizioni di candidarci al governo del Paese e anche per ciò che abbiamo fatto
Per le responsabilità che ci siamo presi
Per la capacità che abbiamo avuto di presentarci come una credibile forza di governo
Una forza di governo più europea e più consapevole dei nostri avversari
Più consapevole anche del peso che comporta governare l'Italia
Ma nello stesso tempo in grado di indicare le condizioni di un nuovo patto con i cittadini
Una politica più rigorosa più sobria
Si riducono le possibilità per questo Paese
Della distribuzione senza Criterion delle risorse pubbliche
Anzi senza criterio non si può più pronti
Si riducono i margini dell'assistenzialismo
Uno stato più rigoroso
Ma anche noi diciamo più efficiente e più efficace
Meno assistenza e meno garanzie ma maggiori possibilità di lavoro di sviluppo
Questo se questi sono i termini di di un nuovo patto
E da questo punto di vista io credo che il sindacato
Abbia fatto più che bene
Ad avere il coraggio di vincere perché per vincere
La grande sfida che si è aperta intorno alla questione della previdenza non bastava respingere le proposte degli altri quella sarebbe stato una vittoria a metà
Perché avrebbe lasciato aperto il problema di un sistema previdenziale destinato tendenzialmente ad uno squilibrio non sostenibile
Con un rischio serio per le nuove generazioni
Ma anche con un rischio serio per le prestazioni attualmente in essere perché diciamo senza una riforma
Questo sistema avrebbe potuto cedere di schianto
Vincere voleva dire
Riforma
Creare le basi di una previdenza pubblica che stia in grado di stare impieghi
Riformare nel rispetto dei diritti
Con la ragionevole gradualità di chissà bene che non si può di colpo dire ad un lavoratore che entrato in fabbrica sedici anni e che arrivato alla soglia della pensione attese a no tu devi stare altri dodici anni oppure devi lasciare il venticinque per cento dalla pensione
Questo non si può fare in un Paese civile
Riformare con la necessaria gradualità
Ma mettere questo sistema in grado di stare in piedi
Io ritengo che l'accordo tra Governo e sindacati
Sia un risultato importante
Se noi non lo se noi lo consideriamo nel quadro europeo
E nella considerazione della situazione finanziaria del nostro Paese
Io penso che lo si dovrebbe considerare un successo straordinario
Molto di più che non consultato importante
Di un sindacato che ha dimostrato di sapere lottare e di sapere negoziare e di essere forte nel movimento e intelligente
Persino troppo secondo me nella negoziazione
Di un sindacato che ha dimostrato anche di a vere
Di aver saputo mettere in campo in un momento così importante per la vita del paese una nuova classe dirigente io penso che di questo dobbiamo essere grati a Sergio Cofferati
Il gruppo dirigente forte
Vedete che
Io penso che cominci a passare di moda diciamo
La campagna sostanzialmente antidemocratica contro i partiti contro i sindacati
Questa idea che un grande paese non abbia bisogno
Di chi dedica la sua vita all'impegno politico l'impegno sindacale
Questo atteggiamento sprezzante verso quelle che vengono chiamate burocrazia e che invece sono
Persone
Che dedicano pienamente il proprio impegno
E che in questo formano anche qualità e professionalità
Io penso che la moda secondo cui un grande Paese democratico non ha bisogno di politica quante volte abbiamo sentito Berlusconi dire non sono un
Politico non sono un po'fino al punto di dovergli dire si vede il Cavaliere sono
Problema è
Il problema è
Il problema è creare buona politica e buono sindacato
Tanto che c'è il rischio della burocratizzazione
Quando viene meno la tensione politica ideale
La passione per i problemi del Paese il legame democratico con i cittadini
E allora non abbiamo bisogno di una politica e di un sindacato che non smarrirsi scarno tensioni passione
Legame con la gente
Questa è la risposta
Ai rischi reali di una politica o di un sindacato che si separeranno dai cittadini
Ma cancellare questa dimensione organizzata
Corrisponde ad una visione antidemocratica riflessiva
Vedete questi referendum che abbiamo di fronte al tempo stesso ecco ci propongono tutta un'idea
Che a me non piace degli del paese cioè un Paese che ha un sindacato meno forte
E che invece come afferma il monopolio e lo strapotere televisivo di un capo partito c'è tutta un'idea della democrazia dentro della democrazia che al posto di un sindacato organizzato
E capace di rappresentare gli interessi dei lavoratori ma anche capace di guidare i lavoratori di discutere con essi di convincermi
Di legarli ad un project al posto di questo mette l'arbitro degli spot e la cultura delle telenovelas
C'è tutta un'idea e l'abbiamo
Questo è il senso queste il sei
Il senso di una iniziativa referendaria
Tanto dissennata nelle sue proporzioni diciamo quanto pericolosa per i contenuti che porta in sé
Vedete anche noi abbiamo concorso
A fare diventare dodici questi referenti
Ma io non nascondo
Che se vi fosse stata prima la sentenza della Corte costituzionale
Noi non avremmo promosso il referendum sulla televisione
Noi l'abbiamo promosso perché è apparso l'unico uomo di rompere un assetto monopolistico e non accettabile
La sentenza della Corte d'altro canto ha riconosciuto la fondatezza dell'iniziativa referendaria dato che la corte ha considerato
Contrario ai principi della Costituzione l'articolo quindici della legge Mammì
E ha detto al Parlamento devi provvederei
Per garantire con una diverso a normativa una effettiva libertà e pluralismo dell'informazione
Dunque quella sentenza dimostra che l'iniziativa referendaria poneva un problema reale e si rivolgeva contro una norma illiberale
E adesso l'importanza di quei referendum sta nel fatto che il pronunciamento popolare deve sostenere
L'azione parlamentare per una seria legge antitrust
Che il pronunciamento popolare deve porsi in continuità e non in nel senso contrario ad una sentenza della Corte io temo che cosa
Temo una destra che dopo il referendum possa dire il popolo sovrano
Il popolo sovrano ha detto no alla Corte costituzionale il popolo sovrano ha messo un vincolo all'iniziativa parlamentare
E che si possano agitare in modo plebiscitario
Un pronunciamento popolare estorto con le lacrime di qualche star televisiva o con la Bugia secondo con
Secondo fuori
Vittoria dell'ex
Spegnere ebbene televisioni io rappresenterebbe chissà quale essa proprio noi vogliamo una riforma
E la riforma non è stata possibile innanzitutto in tutti i campi per l'ostruzionismo della destra
A quei cittadini che in questi giorni ci dicono e sono molti ma perché ci dove ci chiamate a votare dodici Schede è vero io io penso che noi dobbiamo dire avete ragione queste città
C'è qualcosa di di di di assurdo
Nella direi persino è una cattiveria è un Paese che tormenta i suoi Ciccio per tutti i cittadini che fanno il loro dovere
L'obbligo per le persone a non solo persone anziani o persone giovedì districarsi tra tutti molti quesiti di dovere distinguere il colore delle schegge i numeri
A mio giudizio tutto questo mostra un uso del tutto scriteriato dello strumento referendario
Non più accettabile
Se quei sta e la democrazia questa è una una farsa
E in questo modo si logora
La voglia di partecipazione dei cittadini e giustamente la gente dice ma vi abbiamo eletto siete stipendiati per questo fate le leggi risolvete i problemi
Non tormentati ci chiamati sulle questioni veramente importanti
Questi cittadini hanno ragione
Ma ad essi bisogna dire che innanzitutto è stata alla destra chi ha impedito che si facessero queste leggi che noi che il Parlamento era certamente in grado di fare una legge per risolvere i problemi posti dai referendum sulla rappresentanza sindacale
Che il Parlamento era a buon punto nell'approvazione di una nuova normativa per quanto riguarda il sistema delle quote delle trattenute sindacali
Che anche per quanto riguarda il commercio si poteva risolvere e che la stessa questione dell'antitrust televisivo poteva essere affrontata per tempo
Noi abbiamo vissuto la situazione assurda di una destra che ha fatto ogni forma di ostruzionismo ma arrivarono all'assalto alla presidenza quando fu
Semplicemente istituita una commissione parlamentare che doveva occuparsene
Per non dire del modo in cui fu ascolta la elezione alla presidenza di quella Commissione
Di un uomo diciamo del quale tutto si può dire meno che
Meno che egli non abbia dimostrato di essere nelle sue funzioni istituzionali un uomo di garanzia al di sopra delle parti
Allora noi dobbiamo dire con chiarezza che
Questi referendum
Sono un passaggio non c'è entusiasmo
Ma certamente è necessario che domenica prossima i cittadini facciano in modo che questi referendum non producano dei danni
Danno sarebbe senza alcun dubbio un risultato referendario che incoraggi l'arroganza di Berlusconi
La sua pretesa di comandare infischiandosene della costituzione della Corte costituzionale del Parlamento dei diritti degli altri
Di cui vediamo qualche prova in questi giorni quando di fatto la Fininvest ha oscurato
Gli spot di chi non la pensa come loro
Con una campagna che stanno conducendo assillante falsa gli ho detto tante volte noi non vogliamo espropriare il nulla di ciò che è di Berlusconi ma cosa di Berlusconi
Le telecamere gli studi
Le concessioni
Si chiamano pubbliche proprio perché non sono di Berlusconi appartengono al popolo italiano
Sì che regalò a Berlusconi diciamo la metà del cenno ma gli italiani possono pensare di disporne diversamente in libertà
E di ripartire queste concessioni in modo più ragionevole e più rispettoso del pluralismo
Senza con ciò voler danneggiare l'azienda Fininvest con il necessario gradualismo
Con la saggezza di cui abbiamo dato prova dato che gli stessi dirigenti della Fininvest hanno più volte riconosciuto la serietà
E la moderazione delle nostre proposte
è essenziale che il referendum non cancelli
L'unica legge elettorale che funziona bene che c'è in questo Paese ci voleva la mente perversa di Marco Pannella
Pensare
Pensare di liquidare l'unica legge elettorale che funziona bene quella con la quale i cittadini si scelgono un sindaco tutte le altre sono un po'confuse diciamo c'è una cosa che funziona distruggiamo lancia questo è lo spirito dei nostri competitor
Ed è
Ed è a mio giudizio essenziale
Che
Il referendum non dia un colpo al movimento sindacale
Quale senza dubbio sarebbe è vero ha ragione Cofferati quando metti in in primo piano la difesa
Dei diritti individuali dei lavoratori dei pensionati
I quali liberamente si scrivono ad un sindacato
E liberamente decidono di autorizzare le trattenute sindacali non c'è un obbligo di legge fare questo
Ma certamente io aggiungo questo sistema
è un sistema che consente al sindacato di occuparsi dei problemi dei lavoratori mentre un sindacato che dovesse ogni anno occuparsi della riproduzione di se stesso
Utilizzando le sue voi vi rendete conto cosa vuol dire diciamo ogni anno
Andare lasciamo stare i lavoratori occupati i pensionati
A rinnovare casa per casa il vincolo organizzativo con milioni di persone
Questo significherebbe davvero avere un movimento sindacale paralizzato nel lavoro di riproduzioni di se stessi
Con un rischio a mio giudizio
Assai checché ne dicano anche qualcuno pochissimi verità cosiddette personalità illuminati di sinistra ma a volte troppa luce abbagliante e giudizi
Con il rischio davvero di una burocratizzazione del movimento sindacale
Perché di un grande movimento che dovrebbe impiegare le sue risorse organizzative ripeto nella riproduzione disse anziché nella elaborazione di politiche di lotte
Per rappresentare gli interessi che deve rappresentare
Questo è un colpo sarebbe un colpo grave il sindacato sarebbe un elemento di paralisi di difficoltà di indebolimento del sindacato io c'è poco da fare
E questo referendum è stato pensato comunque visto obiettivo
Al sindacato dobbiamo chiedere
I lavoratori hanno chiesto il sindacato ha mostrato sensibilità
Maggiore democrazia maggiore capacità di ascoltare i lavoratori ma e cosa piccola il referendum di questi giorni
O come ha ricordato Cofferati il rinnovo delle rappresentanze sindacali unitarie che si sono avute in tante aziende che devono proseguire
E cosa piccola quella riforma che la stessa CGIL aveva sollecitato ha sollecitato
Che da
Alla elezione delle rappresentanze sindacali un carattere ancora più apertamente democratico riducendo qua
Se volete il privilegio delle grandi organizzazioni
Beh andiamo avanti sulla strada
Di un sindacato capace di costruire in modo più democratico e a partire da un legame più forte con i lavoratori le sue scelte le sue politiche ma altra cosa che nulla a che fare con il rapporto democratico tra lavoratori e sindacati e quel referendum che colpisce
La forza di un sindacato
Che costringerebbe il sindacato italiano
Per mantenere la sua forza a dedicare tutto il suo tempo a se stesso o gran parte del suo tempo a se spesso anziché di Di Carlo ai lavoratori gli ai problemi del Paese
Io trovo che
Anche il tentativo insomma questo Paese poi non ha bisogno di iniziative
Che spingono gli utenti ad andare a votare contro i commercianti che spingono i lavoratori ad andare a votare contro i sindacati questi referendum hanno in sé il segno di un'esasperazione di tutti i conflitti di una chiamata in campo di tutte le spinte corporative
Su questa strada questo Paese dalla rovina questo Paese ha bisogno di solidarietà
è un patto di convivenza civile ha bisogno di collaborazione tra le sue forze migliori
E non di un'esasperazione di tutti i conflitti e c'è persino
Mi permetto di avanzare una tesi diciamo ancora più riduttiva di di quella di cui ha parlato Sergio Cofferati ha proposto delle ragioni di certi ostruzionismi e della destra
La destra ha impedito che il Parlamento facesse certe leggi anche soltanto una parte di essa per la Nissan fine a dire in miserabili le ragioni che avevano interessa che ci fossero in campo i commercianti a dire no
Sindacati a dire no nella speranza che più si sente dire no più Berlusconi tutela gli affari suoi
C'è persino queste le motivazioni Emis Killa dice
Che più si sente dire no e più Berlusconi diciamo così pensa che nella confusione perché poi alla fine quello che gli sta fondamentalmente a cuore diciamo l'uomo ha dimostrato di non avere poi questo straordinario interesse per i problemi del nostro paese ma per i suoi diciamo una passione davvero
Ho
E allora noi ci sforzeremo noi abbiamo fiducia in un Paese nel quale i cittadini sapranno distinguere dove bisogna dire no e dove bisogna dire sì
E continuiamo ad avere fiducia nella possibilità che chi spiega le cose senza gridare possa vincere contro chi grida senza spiegare
Perché
Abbiamo scelto
Abbiamo scelto
Questo modo di presentarci come una forza tranquilla
E fino a questo momento funziona
In un Paese che evidentemente comincia ad essere stanco
Della demagogia della confusione
E che vuole risposte ai suoi problemi da parte se è possibile di una classe dirigente seria
Io penso vedete
Che
Una sinistra che vuole governare
Debba sapere intendere le ragioni
Del malessere
Anche le ragioni che si sono espresse nel referendum ha proposto delle pensioni
Io ritengo cosa di non piccola importanza
Il prevalere densi in modo così netto
Badate
Non so nel mondo
Di organizzazioni sindacali che firmano un accordo certamente importante ma che comporta dei pezzi di sacrifici non è un accordo diciamo a guadagnarci
E che poi hanno il coraggio di sottoporli ad un referendum con il voto segreto
Non è una prova di piccola importanza
E che in questo referendum di fronte ad un'intesa che comporta per il problema
Ci sia una un livello così elevato di maturità e di consapevolezza per cui si esprime una prevalenza così netta del sì anche questo non è cosa scontata
Ed è un segno della forza del movimento dei lavoratori del nostro Paese
Ma questo non ci esime dal dedicare attenzione anche ai no
Ad un malessere che si esprime
A Dom alla malessere soprattutto in certe zone della classe operaia
Io resto convinto che le ragioni di quei no
Vanno al di là del tema specifico delle pensioni
Sono un messaggio
Che ci parla della condizione operaia
Che ci parla della insicurezza del lavoro
Anche in alcune grandi fabbriche del Nord dove pure diciamo c'è una forte ripresa economica
Che ci parla di una condizione dei salari e delle retribuzioni
Non più sostenibile
In un Paese nel quale la ripresa dell'inflazione e pagata dai lavoratori in termini di riduzione del potere d'acquisto reale i loro salari
Come credo anche non sia difficile capire
La differenza che viene invece dal Mezzogiorno
Dove la preoccupazione va piuttosto verso l'esigenza di una politica di sviluppo
Che Cameli lavoro
E dove il più massiccio sì all'accordo sulle pensioni secondo me ha il segno della comprensione che quell'accordo significa possibilità di chiudere una pagina e di spostare l'azione del movimento sindacale verso le grandi questioni dello sviluppo e dell'occupazione
Ai problemi degli uni e degli altri una sinistra moderna deve dare risposta
Io sono convinto che la risposta a questi problemi
Sta in una rinnovata azione di governo e di riforme
E vero c'è oggi un serio problema delle retribuzioni dei lavoratori soprattutto in un'epoca in cui la competizione legata alla qualità del lavoro
Ma questa questione secondo me è difficile dare una risposta soltanto sul terreno di un rilancio di politiche rivendicativa
Perché un rilancio indiscriminato di politiche rivendicativa di tipo aziendale porterebbe con sé non soltanto il rischio di una ripresa dell'inflazione
Ma il rischio di una drammatica divisione nel mondo del lavoro
Tra quei settori chi tira e dove quindi le imprese fanno profitti e non hanno difficoltà a redistribuire una parte anche in termini salariali settori più deboli più esposti più ricattabile
Noi dobbiamo cominciare a porci invece le questioni di fondo di una riforma del sistema fiscale e contributivo
Che affrontino la vera anomalia italiana
Che è l'enorme differenza fra il costo del lavoro tra quello che paga l'azienda
E quello che va in tasca ad un lavoratore
E questa differenza è legata ad un sistema fiscale iniquo e ad un sistema contributivo che è una vera e propria tassa sul lavoro
E questo può essere il tema di una grande battaglia comune tra i lavoratori e la parte più consapevole del mondo imprenditoriale
Io ho apprezzato il fatto che il presidente della Confindustria abbia parlato apertamente della necessità di una battaglia contro le rendite
E abbia fatto un centro sia pure abbastanza timido al fatto che fra queste rendite ci sono anche le rendite di cui ha goduto una parte del sistema imprenditoriale
Attraverso un rapporto collusivo e non limpido con il sistema politico
Ora questo è terreno di un'azione di governo della sinistra
Così come una prospettiva di sviluppo e di lavoro nel Mezzogiorno
Che non cancella la necessità di difendere ciò che si deve difendere di difendere come ha detto anche Sergio Cofferati giustamente anche quelle forme di sostegno al reddito che sono necessarie in una fase di transizione
Ma noi dobbiamo guardare al di là questo
Dobbiamo guardare alla possibilità di una politica che crei condizioni di sviluppo nel suo di una politica che attivi risorse pubbliche
Limitate quelle dello Stato Italia ma risorse della Comunità europea risorse private
Per affrontare i grandi problemi
Dell'acqua delle infrastrutture delle telecomunicazioni del recupero delle nostre città e dell'ambiente
Per fare crescere del Mezzogiorno scuola università ricerca scientifica per creare le condizioni cioè perché le risorse del Mezzogiorno possano garantire una fase di sviluppo non dipendente non assistito
La sinistra vuole essere questo volessero la forza che punta sul Mezzogiorno più avanzato e più moderno
E che non si fa chiudere nella pura difesa dell'assistenza
Ma che cerca una via di sviluppo e di trasformazione
Ecco
Queste sono le questioni
Che noi vediamo che sono collegate al passaggio referendario
Il referendum ma
Può essere
Un passaggio difficile sul cammino
Della svolta politica necessaria per il nostro Paese
Noi abbiamo affrontato questo questa prova referendaria
Direi con molta civiltà senza drammatizzare né il contenuto
Ma è arrivato il momento non dico di drammatizzare ma di richiamare l'attenzione dei cittadini degli elettori democratici sull'importanza di questa troppo
Il referendum può sortire un effetto negativo di ridare fiato ad una destra confusionaria
Che si trova oggi in una grave difficoltà
Io spero che ciò non avvenga
Molto è legato all'impegno vostro
Al quale io via sorti è sorto in questi ultimi giorni
Anche perché è una prova difficile
E molto dipende dalla nostra capacità di parlare di convincere di entrare in contatto diretto con i cittadini
I distribuire quei foglio sotto son tutte cose diciamo che Berlusconi vede molto male perché lui dice che ci sono gli apparati noi voi lo sapete noi non abbiamo abbiamo nulla di tutto ciò però abbiamo una grande risorsa di cui la destra dispone molto poco questa risorsa è costituita da migliaia e migliaia di donne e di uomini che ci credono
Che vivono
Che vivono la politica con passione e con intelligenza questa risorsa
Quella che ci ha consentito di resistere in anni difficili
E che oggi ci aiuta in modo determinante accrescere e a candidarci al governo del Paese
Io vorrei e dunque voi foste ben consapevole
Della necessità in questi giorni dopo magari avere vissuto un po'distrattamente diciamo questi questa campagna elettorale referendaria
Anche perché distratti quasi ogni domenica dalla notizia che vincevano le elezioni di qua o di là sono comunque distrazioni piacevoli
Io vorrei che voi vi applicaste a fare in modo che questa domenica undici giugno non ci riservi una cattiva notizia
Non è necessario stravincere
Basta vincere di poco diciamo del potere
Continuare
Con serenità il nostro cammino rassicurate tutti non spegnere Emo nessuna televisione ci saranno anzi più telenovelas e se possibile
Anche qualche programma intelligente per chi lo vorrà vede
Vale
Verrà