Derrick

Immaginate un Paese con oltre quattro mila chilometri di coste dalle forme più diverse volte alte difficili impervie altre volte dedicati al turismo spesso molto belle
In alcuni casi occupate da porti che un tempo furono fondamentali per l'economia locale ed europea o da siti industriali in molti casi decaduti in altri ancora attivi
Immaginate che questo Paese abbia un progetto per realizzarvi un percorso ciclopedonale completo non sarebbe male no
Se poi aggiungiamo che il progetto è tanto avanzato la prevedere completamento nel due mila e venticinque possiamo facilmente escludere che si tratti dell'Italia
Infatti stiamo parlando dell'Inghilterra che si aggiunge al Galles che già il percorso lo ha mentre la Scozia il diritto di passaggio piedi sulla costa lo garantisce per legge devo segnare meno per la prossima volta che capitano da quelle parti
Quello britannico non è un progetto arrivato in fretta o dal nulla ma il risultato di una cultura e del lavoro di gruppi di interesse secolari
Ma il fascino anche simbolico delle grandi marce dei pellegrinaggi non è estraneo nemmeno a molti altri luoghi basti pensare la moda forse perfino logora ormai del cammino di Compostela
E il fatto che un cammino possenti Oria farsi tutto intero anche se in pochissimi possono cimentarci sì davvero attribuisce senza dubbio significato e valore all'infrastruttura anche se l'uso comune riguarda veleni tratti alla volta no
E curioso per certi versi star qui a considerare una meraviglia un percorso pedonale in paesi in cui quelli automobilistici decisamente più complessi da realizzare si estendono forse per due ordini di grandezza in più
Ma è proprio la frugalità del camminare la sua inutilità per gli scambi commerciali a rendere oneroso il rapporto tra investimenti necessari il ritorno economico diretto almeno fino a che gli effetti sul turismo o sulla salute non diventano molto rilevante
Se guardiamo al colossale piano italiano finanziato con il Pnr R i corridori ciclopedonali hanno un'incidenza ridicola
Ed è una mancanza bloccante visto che si tratta di infrastrutture che in assenza di piani nazionali restano tipicamente di competenza di amministrazioni pubbliche locali che difficilmente trovano i soldi per farle
Non è tutto facile nemmeno il Regno Unito dove uno dei problemi e giuridico perché le aree costiere demaniali sono identificate nel diritto locale dalle coordinate geografiche che non tengono conto dell'erosione e dell'aumento del livello dei mari
Che a volte rendono quella che ufficialmente la costa in realtà non più esistente o non più praticabile
Così almeno spiega un bell'articolo di Catherine mix sì sull'ultimo Economist di novembre due mila ventiquattro a cui ho attinto per questa puntata
In Italia siamo indietro persino sull'Adriatico da San Salvo in su che la parte messa meglio la ciclopedonale si interrompe in più punti per l'evidente difficoltà di varcare proprietà private o togliere di mezzo i difficili credibilmente costruiti sulla spiaggia
Come tra Fano ettolitri di Fano
Avendo io perlustrato tutte le ciclopedonali costiere romagnole e marchigiane e abruzzesi il blog Derrick energia è una fonte di reportage in materia
Un saluto la Michele Governatori