Sono stati discussi i seguenti argomenti: Biden, Democrazia, Esteri, Italia, Meloni, Musk, Partiti, Rassegna Stampa, Trump, Unione Europea, Usa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 17 minuti.
Rubrica
Convegno
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Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale mercoledì ventidue gennaio questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta anche l'edizione di oggi sarà dedicata ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca le prime parole nel discorso di inaugurazione
Le prime decisioni con di decreti presidenziali cosiddetti ordini esecutivi c'è molto da leggere e dunque saltiamo il sommario anche se diciamo subito che in conclusione vi proporremo un'analisi dalle Fidia o su Giorgia Meloni l'interrogativo che si pone la corrispondente da Roma Balleri secondo e questo Meloni sarà più americana che europea
Iniziamo però da un editoriale uscito ieri sul wall street journal in controtendenza rispetto a gran parte dei giornali esteri
In particolare la stampa europea il discorso di ottimismo di tram tra il presidente inizia il suo secondo mandato
Con un messaggio molto migliore rispetto al due mila e diciassette scrive il quotidiano economico americano Donal Trump
Non avrebbe mai potuto pronunciare secondo discorso inaugurale di Lincoln un ma lunedì il quarantacinquesimo è ora quarantasettesimo Presidente degli Stati Uniti
Aveva inviato un messaggio di ottimismo che la maggior parte degli americani accoglierà positivamente
Se questo discorso riflette i suoi veri piani Trump alla possibilità di lasciare l'incarico tra quattro anni con un bilancio positivo
L'età dell'oro dell'America inizia proprio ora dichiarato Trump da questo momento il declino dell'America è finito
Il contrasto non potrebbe essere più netto rispetto il suo discorso inaugurale del due mila diciassette caratterizzato dal pessimismo quel discorso rispondeva all'opposizione dei democratici e dei media alla sua elezione con lo stesso tono cupo che poi ha assegnato i successivi quattro anni
Di rancori e divisioni alimentati da Trump alla Casa Bianca
Il tono del messaggio di questo discorso inaugurale quello del due mila e venticinque è un altro e cioè che l'America è sempre stata grande
E sarà ancora più grande affrontando nuove sfide questo discorso secondo il journal
è più simile a Hill ogni maschera e molto meno a Spinoza bene non e tutto ciò non può che far bene a Trump
Saltiamo una parte dell'editoriale del quotidiano americano che poi prosegue così si dice che la democrazia americana oggi sia minacciata ma se lunedì è una guida di ciò che attende gli Stati Uniti forse lo è meno di quanto si pensi gli avversari cioè i democratici sono stati rispettosi del trasferimento di potere
L'atmosfera è stata solenne ma anche gioiosa tra i sostenitori di Trump insomma Trump due è iniziato meglio di quanto avremmo potuto immaginare solo alcuni Nesi fa così wall street journal che dunque offre il beneficio del dubbio al Presidente americano nonostante sì è stato decisamente critico dato l'orientamento del giornale
Durante il primo mandato e in parte anche in campagna
Elettorale sul Financial Times di ieri
Non abbiamo avuto il tempo di di segnalarlo è uscito invece un commento di Livio Racman sul Trump e la contesa tra due visioni della democrazia
Il suo ritorno al potere è stato alimentato dalla credenza di molti americani che il loro sistema politico in bancarotta
E Rak Manini sia citando un documento
Documento un estratto del rapporto del procuratore speciale Jack Smith sull'assalto al Campidoglio degli Stati Uniti il sei gennaio due mila ventuno
Alle quattordici e ventiquattro seduto da solo Trump ha pubblicato un tweet attaccando pence alimentando la sommossa
Un minuto dopo i servizi segreti negli Stati Uniti sono stati costretti ad evacuare penso cioè l'allora vicepresidente in un luogo sicuro
Quando un consigliere alla Casa Bianca l'ho saputo si è precipitata nella sala da pranzo informato Otranto che ha risposto e allora questo estratto del rapporto di Jack Smith
Ha provocato diverse reazioni i sostenitori di Trump
Diranno che la cosa è irrilevante perché il popolo americano emesso il suo verdetto quando è andato alle urne a novembre
I democratici hanno fatto campagna sull'idea che Trump sia una minaccia alla democrazia
Trump ottenuto una chiara vittoria ma tutto ciò secondo raccomanda solleva una questione interessante una questione che va al di là degli Stati Uniti
Perché la democrazia
In pericolo non è stata un tema un'argomentazione vincente una teoria e che gli elettori semplicemente non se ne preoccupano un sondaggio effettuato prima delle presidenziali mostra che il settantasei per cento degli americani
Crede che la democrazia sia in pericolo ma solo il sette crede che la democrazia sia l'argomento più importante delle elezioni
Mentre la maggioranza dei repubblicani dei Democratici concorda sul fatto che la democrazia americana sia minacciata
Le due parti hanno punti di vista molto diverso su quale sia la minaccia per i democratici la minaccia il Trump per il punto per i repubblicani e la censura da parte di un'élite Walk questo disaccordo evidenzia una distinzione importante
Che recentemente ha fatto Pratap Banu metà accademico indiano in una lezione alla London School of Economics metà sostenuto che esistono due visioni e comprensioni diverse della parola democrazia nella politica contemporanea
La prima vede la democrazia come un metodo cioè un modo per risolvere controversie o conflitti su valori
La seconda la considera come un mezzo per dare potere al popolo la volontà del popolo e quando gli elettori si sentono frustrati invece che rappresentati al potere dal sistema
Politico possono mettere da parte i valori liberali a favore di un leader forte che promette di portare a termine le cose di farle le cose
Ne emerge una versione illiberale della democrazia che nel nome del popolo attacca i poteri contro poteri fondamentali per una democrazia liberale
Secondo Racman
Sembra che sia proprio questo ciò che sta accadendo negli Stati Uniti un sondaggio della scorsa settimana a rivelato che i due terzi dei democratici l'ottanta per cento degli americani
Dei repubblicani chiedo scusa credono che il Governo serva
I propri interessi e quelli dei potenti a scapito delle persone comuni
Grandi maggioranze non si fidano né del congresso né dei media in alcuni luoghi in determinati momenti il Governo dell'uomo forte forte e la democrazia liberale possono anche diventare popolari
Il Salvadori presidente Najd Book Helen ha sospeso i diritti fondamentali e incarcerato ottantatré mila persone con leggi d'emergenza
Ha inviato i soldati al congresso ed è accusato di aver permesso torture omicidi e sparizioni forzate
Ma i tassi di criminalità in Salvador sono crollati e buche le ha vinto le elezioni con un enorme percentuali di voti
Il leader del Salvador ha riassunto con precisione il credo nella democrazia liberale quando ha detto alle Nazioni Unite alcuni dicono che abbiamo imprigionato migliaia di persone ma in realtà abbiamo liberato milioni di persone
Buche le tra l'altro è lodato da importanti sostenitori di Trump tra cui ILOR maschi e Tucker Karlsson
Insomma un possibile sviluppo da tenere d'occhio secondo Racman nel momento in cui Trump assume il potere è se il nuovo presidente degli Stati Uniti deciderà di emulare Najd nonché delle oppure Viktor Orban il primo ministro ungherese dichiarando uno stato d'emergenza che gli consentirebbe di sospendere il normale funzionamento della legge per lo Stato di diritto
Se i sostenitori della democrazia liberale vogliono vincere la battaglia politica l'indignazione e la resistenza non saranno sufficienti dovranno sconfiggere le argomentazioni dei leader forti degli statisti illiberali il presidente by ben ha avviato tardivamente questo processo
In un suo discorso di congedo dalla Casa Bianca quando avvertito che gli Stati Uniti stanno cadendo nelle mani di un'oligarchia
I liberal devono anche dimostrare che gli uomini forti pendono ad avvantaggiare se stessi non il popolo e che la corruzione un risultato quasi inevitabile
Nel corso dei prossimi mesi anni gli avversari di Trump dovranno continuamente dettagliare quali sono le conseguenze del potere oligarchico e del governo autoritario per gli americani comuni
Probabilmente ci saranno molte prove di corruzione e conflitti di interesse da mettere in evidenza
Se gli avversari di Trump riusciranno a presentare le proprie argomentazioni e al contempo a proteggere l'integrità del sistema elettorale
Beh la versione liberale della democrazia alla fine potrà ancora prevalere così
L'idea Racman sul sul Financial Times
Per dare un po'conto di di come la vedono i giornali europei prendiamo liberarsi o editoriale di ieri incubo è il commento al ritorno di Trump alla Casa Bianca il suo discorso inaugurale c'era qualcosa di vertiginoso nel vedere sfilare lunedì al Campidoglio tutti quegli uomini in gran parte bianchi di mezza età per lo più fedelissimi Donal Trump e ben decisi a rimodellare il più presto possibile gli Stati Uniti e il resto del mondo secondo le loro fantasie e ossessioni
A maggior ragione Lin quel Campidoglio assaltato quattro anni fa dai sostenitori di colui che allora rifiutava la sua sconfitta rimo girando già la sua vendetta
Credendo fermamente
Che quel giorno sarebbe arrivato prestando giuramento su una costituzione che non aveva esitato a calpestare
Trump ha vinto la sua scommessa e lo ha fatto sapere lui lunedì
Regolando i conti e insultando il suo predecessore indiretta davanti alle telecamere di tutto il mondo
Denunciando la strumentalizzazione del ministero della Giustizia annunciando la fine del declino americano anche se la salute dell'economia americana raramente è stata così buona
E la sua intenzione di respingere l'orribile invasione del Paese
Ci sono poi affermazioni ben peggiori scrive liberazione
Eravamo in molti davanti allo schermo ad avere la sensazione di essere bloccati in una bolla temporale e a cercare disperatamente il pulsante che ci permettesse di porre fine all'incubo
E a meno che tutte queste ambizioni non si scontrino tra loro finendo per annullarsi siamo solo all'inizio
Libération spiega che i suoi giornalisti da settimane raccontano gli gli Stati Uniti e l'impresa di Trump in costruzione
Sì è un vero e proprio business con i suoi azionisti i suoi capi dipartimento i suoi venditori mossi essenzialmente da obiettivi finanziari
E dalla necessità di affermare a qualsiasi costo la potenza americana nel mondo quel che caratterizza il sistema Trump l'impresa Trump di fronte a questo Tree triste spettacolo gli europei già politicamente indeboliti sembrano bloccati in un'espressione di orrore e impotenza sotto la luce dei fari
Se vogliono registra il terremoto che si preannuncia non hanno altra scelta che dimostrare sangue freddo intelligenza e soprattutto unità conclude Libération
Che ci porta un leader europeo in controtendenza rispetto a molti altri Giorgia Meloni anche perché era presente all'inaugurazione di Donald Trump
Va be'risalgono di le figlia o ieri pubblicava un'analisi dal titolo Meloni sarà più americana che europea
Giorgia Meloni lo sognava ma esitava comunque ad andare a essere l'unica leader di un governo europeo presente alla cerimonia di insediamento
Ne ha discusso prima con Ursula von der Lion ma come rifiutare un invito personale dimostrazione che il nuovo presidente americano la considera un interlocutore privilegiato
Importa se questo comporta il rischio di apparire troppo apertamente come un satellite di tram per Mosca l'avvocato schierato con zelo a favore della nuova oligarchia tecnologica americana ultranazionalista e ultrà
Liberale
Mia figlia o spiega che si tratta comunque di uno dei successi diplomatici
Di Giorgia Meloni la diplomazia è davvero il pilastro della credibilità del Presidente del Consiglio italiana un altro successo la liberazione di Cecilia salato
La figlia ospiti anche che
Meloni ha offerto in qualche modo molto a Taranto
Presentandosi come l'ambasciatrice
Dei nuovi vincitori americani con un né intrusi assumo smodato lo ha fatto durante la conferenza stampa di inizio anno minimizzando Trump sulla Groenlandia e difendendo il Long maschio
La domanda è questa ci sarà effettivamente una gerarchia all'interno del sistema di alleanze dell'Italia
Negli ambienti della destra nazionalista fino a poco tempo fa si giurava che in caso di conflitto latente tra Europa e Stati Uniti Meloni avrebbe scelto sicuramente l'Europa
Oggi sembra molto meno chiaro
Se scegliendo troppo apertamente il suo campo Meloni alimenterà le divisioni
Potrebbe compiere una mossa rischiosa
Insomma il dilemma eh tra difendere gli interessi dell'Europa oppure schierarsi con l'amministrazione Trump per ora è tutto da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale
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