Narrazioni e distopie penitenziarie, nella società contemporanea

Bene iniziamo grazie a tutti per essere intervenuti così numerosi a questa serata al Circolo dei lettori di Torino come un titolo che poteva essere non così accattivante perché già dal titolo si capisce che parliamo di cose pesanti di cose complicate di cose che spingono Pomentale riflettere e a discutere un tema perché per quanto riguarda noi garanti mai abbastanza dibattuto ormai abbastanza affrontato nell'opinione pubblica e dalle istituzioni del nostro territorio
E anche nazionale rispetto appunto alla esecuzione penale in carcere partiamo ovviamente da un libro che se ricordo bene la nona fatica letteraria Di Pietro Buffa narrazioni di stupire decima
Non la si sesta Oliverio senatore certo il numero
Va bene ho sbagliato e Ciampolini sforzo ma perse buffa assegna tutte le cose resta
Una riflessione un libro edito e da Edizioni Intra alla fine del due mila ventiquattro
Narrazioni di stupire penitenziarie
Che rispetto alle fatiche precedenti non sappiamo quante erano di preciso ma fosse cinque mi suggeriscono
A una condizione nuova rispetto all'autore l'autore che tutti conosciamo conoscete stato alto dirigente dell'amministrazione penitenziaria direttore di carcere per lunghi anni Asti Alessandria a Saluzzo trovino Provveditorato dell'amministrazione penitenziaria dell'Emilia Romagna del Triveneto della Lombardia e anche del Piemonte Liguria Val d'Aosta il nostro Provveditorato del Piemonte poi dirigente nazionale al DAP il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria prima con il ruolo della responsabile della direzione personale risorse e poi come responsabili della formazione quindi diciamo una persona che conosce molto bene la macchina e la struttura dell'amministrazione penitenziaria che conosce molto bene anche perché ne ha vissuto l'esperienza ma soprattutto quello credo possesso una testimonianza condivisa
Per chi conosce Pietro Buffa perché ogni volta che ha affrontato un incarico una postazione di lavoro una nuova responsabilità ha approfondito e ha analizzato e a riflettuto e fatto riflettere sulle condizioni della macchina sulle condizioni della struttura sulle condizioni del ambito lavorativo così particolare così simbolico come quello del carcere dove e dell'esecuzione penale in carcere
Discuteremo di questo libro come due relatori diciamo di eccezione
O sono Francesco Gianfrotta che c'ha presente Gianfrotta magistrato gli ha chiesto di presentarlo solo come magistrato ma ovviamente cosa basta e ha omaggiato residente dalla sezione Gip di di Torino e già responsabile della direzione detenuti e trattamento del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria
Chiedo alla cosa sa picchetto di avvicinarsi chiedo da aveva grazie Davide mosso ma lei no se è un'istituzione per quanto ci riguarda e quindi la cosa sa picchetto è stata a lungo responsabile del polo universitario in carcere a Torino ha fatto
Nascere e poi insomma
C'è chi l'ha sostituita per altro lungo periodo come Franco per Linate è seduto in in prima fila
Ne discuteremo appunto con Francesco Gianfrotta e con Giorgio leggeri che ci sta raggiungendo Giorgio leggeri anche lui ormai direttore di carcere di lungo periodo prima vicedirettore a Torino con buffa credo
Poi direttore a Saluzzo direttora Cuneo e adesso direttore di Milano Bollate quindi un carcere diciamo che è un po'un emblema non era nostra amministrazione penitenziaria come carcere modello o modello di carcere
Da vedere
Discuteremo
Del libro che è un libro l'ho detto
Complicato e profondo sicuramente come altri fatti da buffa ma che tenta di ricostruire sulla base anche di una documentazione Ferrea di una ricostruzione Mammano di atti deliberativi di prese di posizione di campagne informative su che cos'è il carcere adesso il carcere contemporaneo partendo da quella sedimentazione di una
Dall'azione del carcere che come spesso succede come ci insegnano i sociologi finisce per determinare l'oggetto osservato una narrazione del carcere che modifica il carcere che modifica
La struttura dell'esecuzione penale nostro paga soprattutto quando poi alla fine son relazioni che vengono colte
Possono dire anche cavalcate nota una certa opinione politica o da una certa opinione amministrativa che ne condizionano è arrivata anche Giorgio leggeri sul posto è stato occupato dalla dalla giacca di buffa ma era solo per occupare
Grazie a Giorgio Dazzi del sei arrivato se è stato di fatto allora io in questo momento faccio solo ancora una considerazione poi chiedo a Francesco Gianfrotta di fare il suo intervento
Nella all'inizio del del libro c'è
Una premessa molto ricca è molto argomentata di Mauro Palma che analizza il testo del volume e ne offre anche una lettura e una una prospettiva e Mauro Palma sottolinea come non a caso tra diciamo le frasi in esergo del libro c'è una citazione di Leonardo Sciascia un autore canne particolarmente molto caro per storia politica e culturale
Che passato un po'alla storia di questo Paese come un pessimista perché guarda fra i fenomeni della mafia di di scriveva fenomeni anche del nostro Paese li descriveva
E in questa frase che buffa scelto c'è una valutazione molto pesante della della sua analisi anche finale rispetto al mondo era all'Italia però sostanzialmente dice insomma io scrivo quando elementi di speranza rispetto a al contesto che descrivo o che racconto
Quindi in questo poi analizzeremo c'è comunque il fatto che se Pietro Buffa ha scritto questo libro nonostante gli elementi macigni e la pesantezza di una nell'azione molto condizionante nei e negativa
C'è un elemento di speranza forte in effetti il libro si chiude con una prospettiva molto significative anche molto seconda ma ne discuteremo chiedo subito a Francesco Gianfrotta di fare il suo intervento sì
Ok nove vani pure io faccio scena strumentali
Possono anche essere ci siamo al pubblico
Va be due microfoni perché ora il servizio pubblico che si chiamava della ricaverà si stima che io ringrazio pubblicamente Terrence Howard all'altro sotto anche i saluti pubblici della direttrice di Radio Radicale Giovanna Reanda che m'ha detto di portare i suoi saluti e quelli di Radio Radicale ma Pietro Buffa
Grassi buona sera a tutti allora dico subito che stasera parliamo di un libro
Non semplice non facile da leggere
Ma dovete leggerlo comunque e non del solito libro sul carcere dove l'aggettivo solito non vorrei essere frainteso non è usato in termine in senso dispregiativo o comunque semplicemente svaluta attivo
I libri sul carcere sul sistema penitenziario del nostro Paese ci rappresentano o spesso per non dire sempre tutto una serie di situazioni
Diciamo pure di criticità
Dall'edilizia a situazioni di violenza uso un altro aggettivo che non mi faccio ma che va molto di moda agita il reagisca
Le tragedie dei suicidi
Il fatto che si affianchino spesso situazioni di arretratezza e situazioni anche di di avanguardia quanto a esperienza trattamentale
Non che non ci sia equo di tutte queste situazioni nel libro di Pietro Buffa di cui parliamo stasera
Ma non è questo il punto il punto che secondo me va sottolineato è che questo libro si segnala per due originalità le dico subito la prima è la scelta che fa l'autore
Di partire dal punto di vista di uno dei protagonisti dell'universo penitenziario che la polizia penitenziaria
E anzi in particolare il sindacato maggiormente rappresentativo della polizia penitenziaria
La considerazione di questo punto di vista sull'universo penitenziario e anche della capacità di incidere che a questo protagonista
Su alcuni snodi fondamentali della vita negli istituti comunque nel funzionamento dell'amministrazione penitenziaria
Perché quando si parla della organizzazione del sistema penitenziario si affronta un tema delicato
Chi decide
E come decide della vita dei detenuti della realtà delle carceri
Dei rapporti tra i diversi attori in campo
E se questa capacità di incidere eccetera e vedremo e Pietro Buffa sci dimostra che c'è stata in questi anni
Vuol dire che c'è un rapporto tra questo protagonista di cui stiamo parlando con la politica
E e questo è un tema sul quale tornerò tra poco la seconda originalità e che questa narrazione è una delle possibili narrazioni naturalmente
Ed è una narrazione sì riconducendo sia a uno dei protagonisti ha una sua idea guida una sua idea forte che la sicurezza
Allora per tutti i penitenziari visti tutti quelli che si sono occupati si occupano si occuperanno di carcere
La parola sicurezza credo ancora ai miei tempi quando
Mi sono occupato dall'interno dell'amministrazione penitenziaria delle carceri
Novantanove due mila uno risposta esatta fine due mila uno il tutto dunque dicevo se uno parla di sicurezza si rispondeva sicurezza o trattamento cioè erano due termini in anti Momigliano incontrarsi un'opposizione l'uno con l'altro
Al punto tale che le persone che lavoravano all'interno dell'amministrazione penitenziaria venivano prima o poi subito classificate nell'una o nell'altra categoria tratta mentalisti o si comunitari non mi ricordo bene più se securitaria fossero l'aggettivo usato ma comunque il concetto era quello cioè più propensi
Al a uno o all'altro dei due corni del problema cosa fare dei detenuti della popolazione detenuta come costruire le relazioni all'interno degli istituti
Come distribuire anche il potere e le responsabilità decisionali su questa nave perché di questo si occupa molto il libro di cui stiamo parlando allora qui io cercherò di affidarvi alcune riflessioni alcune cose che ho capito devo dire che il libro per me è stato una miniera di notizie
Non ho mai smesso di Igli seguire il mondo delle carceri
Però devo dire che quello che ho letto che ho preso leggendo e mi ha neanche un po'sorpreso non pensavo tanto
Non pensavo che in questi dieci quindici anni
La situazione fosse diventata così critica è molto peggiorato l'universo penitenziario da quando me ne occupavo io
Non vorrei essere frainteso un'altra volta non perché io non me ne occupi più non è questo che voglio dire semplicemente perché sono intervenuti o dei fattori di cambiamento profondi
E il mio giudizio è netto
Ci stiamo allontanando molto dallo schema dal modello
Dell'articolo ventisette della Costituzione
Questo è il mio giudizio finale complessivo sulla realtà non sul libro
Perché poi c'è sempre il problema quando uno è chiamato a presentare un libro di che cosa parlo del libro o di quello di cui parla il apre vediamo i famosi allora dicevo il rapporto con la politica
Che uno snodo importante buffa l'ho
Affronta in Bari passaggi in particolare quando ci ricorda che nella scorsa legislatura la diciottesima legislatura sono stati presentati sei disegni di legge
Di iniziativa parlamentare
Sei proposte di legge corrispondenti ciascuno a uno dei cavalli di battaglia che nella pubblicistica del Sappe e comunque nella pubblicistica delle organizzazioni vicine e rappresentative del corpo della polizia penitenziaria anche di singole persone che si occupavano
Facendo proprio quel punto di vista altrettanti cavalli di battaglia in prospettiva di riforma di cambiamento comunque punti sui quali l'attenzione era forte
Michel Gong no che mi sembra particolarmente importante uno tra questi disegni di legge
Quello che faceva riferimento alla autonomizzazione del corpo della polizia penitenziaria dispetto
Al all'amministrazione penitenziaria nel suo insieme quindi proprio Rispetto all'organizzazione dell'amministrazione penitenziaria esistente autonomizzazione che viene prospettata come lo snodo importante prospettiva da coltivare
Nel nell'ottica di un corpo che si ritiene forza di polizia
E vuole essere percepito come tale
Soltanto come tale queste una sottolineatura da non dimenticare soltanto come tale all'interno e all'esterno dell'amministrazione
Ma sbaglierebbe chi pensasse che questo
Era
L'oggetto di una rivendicazione sindacale c'è di più
Dietro questa prospettiva riformatrice
E c'è una visione del carcere
C'è una visione del carcere che il i sostenitori i proponenti questa legge hanno e che si sviluppa poi nella lettura del libro apprendiamo essere stata forse essere ancora al centro di una serie di prese di posizioni di articoli di sollecitazioni che vengono da quel mondo
Vado avanti in modo schematico
In sostanza al vertice del corpo dovrebbe esserci
Una persona in divisa
Seconda questione il corpo di polizia penitenziaria essendo forza di polizia e dovendo essere rimanere forza di polizia
Deve
A venire i compiti di qualunque forza di polizia quindi il mantenimento dell'ordine l'applicazione della legge
La protezione dell'ambiente delle proprie della proprietà dei cittadini pagina centosedici del libro è frase virgolettata
Terzo punto riferendo Sire queste attività alle carceri le funzioni tipiche della polizia penitenziaria devono essere il mantenimento del devono essere la vigilanza e la custodia quindi il mantenimento dell'ordine negli istituti
E il mantenimento dell'ordine
Deve essere naturalmente realizzato tutelando la sicurezza attorno a questo concetto di sicurezza di cui a cui accennavo all'inizio
Ma anche altri funzioni che sono tipiche delle del di una qualunque forza di polizia
La funzione preventiva la funzione di polizia giudiziaria quindi osservazione e vigilanza sì ma nell'ottica di prevenire la commissione di reati oppure collaborare all'accertamento degli stessi e delle responsabilità questo è un punto sul quale la pubblicistica che viene prese in considerazione Dabul fan
Insiste molto per esempio sul versante della radicalizzazione del pensiero in capo ai detenuti di religione e musulmana comunque ai detenuti che facciano riferimento che abbiam per ragioni di di provenienza
Per ragioni anche di di adesione a a una certa fede religiosa
La Bindi tutto ciò che è andato nella direzione della prevenzione e della repressione dei reati
Si dovrebbe secondo questa pubblicistica che buffa esamina molto accuratamente e che torna su questo punto si dovrebbe molto alla osservazione e alla vigilanza che viene svolta dal Corpo di Polizia Penitenziaria dentro gli istituti
In prospettiva non lo si esclude anche il passaggio della polizia penitenziaria alle dipendenze del ministero degli Interni
Quindi c'è una analisi e una visione strategica coerente
Con questa scelta di essere di sentirsi e di volere essere percepiti come forza di polizia allora
Ma chiaramente io
Vi racconto quello che Buffon ci racconta
Ma sono andato a rileggere qualche norma lui e l'altro di risparmio l'arte non volo risparmi l'articolo uno dell'ordinamento penitenziario un passaggio brevissimo che discende
Negli istituti l'ordine la disciplina sono mantenuti nel rispetto dei diritti delle persone private della libertà
Non possono essere adottate restrizioni non giustificabili con l'esigenza di mantenimento dell'ordine della discipline nei confronti degli imputati non indispensabili a fini di giustizia
Ma soprattutto regolamento di esecuzione
Allora articolo quattro se non ricordo male sì
Alle attività di trattamento svolte negli istituti
E dai Centri di servizio sociale partecipano tutti gli operatori penitenziari
Secondo le rispettive competenze
Gli interventi di ciascun operatore professionale volontario devono contribuire alla realizzazione di una positiva atmosfera di relazioni umane e svolgersi in una prospettiva di integrazione e collaborazione
Accanto a queste norme vi sarebbero voi tutte le norme sulla riforma del Corpo
Mille novecento dunque qui sia siamo dopo mille novecentonovanta
Mi correggete no ho detto giusti
Allora su questo altra brevissima citazione pagina del libro che pagina duecentoquindici buffa richiamarci Italy SIM
Una affermazione una dichiarazione di Nicolò Amato il padre della riforma
Del corpo militarizzazione e
E e cambia anche del nome
Del corpo
E perché la città perché rivela non solo l'opinione dell'autore ma una prospettiva che fu poi coltivata e anche realizzata con una certa coerenza pur tra mille difficoltà negli anni negli anni in cui Nicolò Amato era il direttore generale dell'amministrazione penitenziaria e anche negli anni successivi
Visione organizza ecco perché ho messo insieme queste citazioni perché per dirvi che la narrazione
Sul futuro del corpo di polizia penitenziaria
Che troviamo risaliamo da questi articoli dalle riviste dalla pubblicistica che ho cercato sommariamente di raccontarvi che buffet invece molto più diffusamente analizzato
è una narrazione che va in una direzione completamente diversa da otto da quella che si potrebbe trarre dall'analisi del quadro normativo e che Nicolò Amato sintetizzava in questa dichiarazione
Ancora pochi anni fa quindi di penso in un convegno mi pare del due mila ventidue o ventitré sei
E di di Falcone non Giovanni Falcone ma sì sì infatti due mila ventitré
Allora
Una visione ben diversa
Ha descritto come il sogno di fare dell'amministrazione penitenziaria
Del personale dell'amministrazione penitenziaria una specie di grande famiglia perché le carceri sono situate ciascuno in una città
Lontana dalle altre e alcune volte e se non comunicano fra loro
Noi volevamo ci fosse una comunicazione no ho sbagliato citazione scusate uno
No non è questo è questo sì sì lo noi volevamo ci fosse una comunicazione possibile volevamo che tutto ecco queste passaggio volevamo che tutto il personale dell'amministrazione penitenziaria i direttori gli agenti della polizia penitenziaria gli educatori gli assistenti sociali ragionieri
Quanti lavoravano e lavorano nell'amministrazione si sentissero parte di una famiglia che condivideva un progetto che condivideva una responsabilità che condivideva una speranza
Allora uno fu anche pensare che tutto ciò
Esprima anche un po'di retorica poco
Però e proprio un contesto diverso una prospettiva molto diversa
Vado più velocemente
C'è un altro punto che desideravo sul quale desideravo richiamare la vostra attenzione
Ci sono state e e e Buffalora sottolinea ci sono state in questi ultimi quindici anni dieci quindici anni
Delle novità nella organizzazione interna dell'amministrazione penitenziaria che si possono ritenere anticipazioni di un certo di una certa visione strategica che è quella che poi si è espressa nella pubblicistica che buffa a esaminato
Al centro di queste e di questa visione strategica ci sono delle critiche molto ci sono state e ci sono ancora delle critiche molto aspre
Che vengono dal corpo di polizia penitenziaria nei confronti delle del del resto del personale del rimanente personale che opera nell'amministrazione
Si usa dire personali civile io non ho mai capito bene questo dissidio perché l'altro non è militare e quindi io dico del personale diverso dalla da quello riconducibile al corpo e
Queste critiche riguardano due profughi il primo il modo in cui hanno lo svolto il loro lavoro
E quindi hanno organizzato il sistema di relazioni che vivono nella quotidianità negli negli istituti l'altro punto è la tiepidezza con l'acqua le s'hanno reagito rispetto ad accuse rivolte a singoli componenti del corpo di polizia penitenziaria
Accusati di abusi oppure di violenze e allora
Il libro dà atto di tutto questo perché sì focalizzato su alcuni aspetti che sono centrali anche nella narrazione
Tutto deriva da una cosa più appreso non esista più ha preso però mezz'ora fa dalla viva voce di Buffon
Le celle aperte
E la cosiddetta vigilanza dinamica le celle aperte
Otto ore al giorno nelle sezioni del circuito di media sicurezza avrebbero determinato un una serie di problemi per la sicurezza per l'ordine negli istituti
E a avrebbero dette avrebbero prodotto la conseguenza di un ampio vigilanza di di di una sorveglianza
O pericolosa
In una prima fase oppure illusoria quando la si è svolta con i cancelli delle sezioni chiusi
Em
Il personale dell'amministrazione penitenziaria rispetto al tema della sicurezza è stato accomunato viene accomunato negli negli atti che buffa esamina e chi e di cui ci racconta
Viene a Como accomunato in un giudizio top
Talmente negativo per responsabilità di sottovalutazione di questo problema
Spesso influenzato da buonismo oppure da pregiudizi ideologici
E però qualche cambiamento
Che va nella giusta direzione pure le riviste esaminate lo sottolineano
Sono quelle modifiche intervenute nell'organizzazione che mostrano di aver preso in considerazione più da vicino lo specifico proposto professionale quindi di forza di polizia
Degli appartenenti al corpo
Allargando la sfera delle loro responsabilità qui davvero io o ha preso delle cose che ignoravo
Questo anche all'interno degli istituti
Nel buffa sottolinea come si sia stata una progressiva erosione dei delle funzioni direttive degli direttori di istituto
E al punto tale enti dopo le rivolte del due mila venti all'inizio del copie d'la circolare del capo della polizia stabili che valore direttore dell'istituto dell'istituto i futuro si fosse trovato in una situazione di dover gestire una situazione di forte tensione diciamo pure una rivolta
Rivolgendosi al prefetto avrebbe dovuto da quel momento in poi affidare la Direzione delle operazioni a questure
In prospettiva la direzione del del degli istituti dovrebbe essere affidata ad avviso del Sappe
Agli appartenenti al corpo
E in una situazione questo in un contesto di istituti fuori controllo per problemi di sicurezza fuori controllo con forti tensioni forti conflitti
è con
Rischio alle volte verificato si di comportamenti di anche di rilievo penale opera di mele marce
Opera di mele marce
Manca totalmente qualunque riflessione qualunque
Analisi o considerazione sulla situazione
Detentiva reale sulle condizioni di vita della popolazione detenuta con particolare riferimento alla estrazione sociale alla provenienza geografica al rapporto tra queste realtà e la politica della le politiche sulla pena
Perché sottolineo questo nessuno è obbligato evidentemente affrontare anche questi aspetti
Ma all'interno di un discorso che vuole aprire vuole presentarsi con le ambizioni di un discorso riformatore complessivo questo aspetto non c'è
Allora il rifiuto chiudo chiudo
Pessimismo ottimismo non lo so ognuno reagisce a modo suo
Quando chiuso il libro dopo la prima lettura insomma non è non sa anche essi bisogna dire l'ultima parte del libro Di Pietro Buffa e su questo mondo in un nulla lascerò la parola al lui
Offre delle prospettive riformatrici nuove interessanti
Accenno semplicemente una nuova sintesi tra
Approcci come dire approcci forte cioè ebbe percorsi formativi e anche idealità diverse
Ma ne parlerà lui penso direttamente e che che cosa posso dire immani perdonatemi la metafora calcistica eccome una partita in cui c'è una squadra che sta vincendo e l'altra squadra
Per non perdere vede cambiare modulo di gioco cambiare qualche giocatore lavorare duro allenarsi e poi comunque che cominciare a mettere assegno qua qualcosa
Solo così è possibile che alla fine il risultato venga ribaltato ma solo così
Cascina grazie a Francesco Gazzetta torri sintesi perché come ha detto Gianfrotta il libro è davvero molto nutrito di citazioni di precise note di richiami puntuali a circolari articoli norme e davvero da questo punto di vista un manuale per una lettura del carcere problematica e anche della situazione attuale di un carcere contemporaneo che è la sedimentazione di tutte queste diciamo interventi anche di quelli di cui lo stesso Gianfrotta che dice continua occupa ogni carcere Gianfrotta eh
Componente del gruppo di prevenzione del rischio suicidiario degli atti autolesivi della Regione Piemonte su nomina del tribunale di Torino e devo dire il più assiduo di tutti i componenti
Ed entrava sì e e quindi è persona che ha seguito e segue ovviamente non solo per passione civica
L'aspetto dell'esecuzione penale in carcere però davvero il quadro che ne emerge dal libro è un quadro talmente dettagliato di sfaccettature di elementi che sei letti tutti assieme
Pongono il problema di una narrazione davvero diversa adesso la parola a Giorgio leggeri l'ho presentato prima e do a lui i microfoni
Allora statuti io ringrazio Bruno Pietro
Oltre a essere un attore eccellente è un amico ed è colui che con cui penso sia noto a molti ho iniziato a
A a lavorare iniziato questa mia esperienza tuttora in atto e ringrazio il dottor Gianfrotta io ricordo benissimo quelle hanno quando lui era direttore generale
Allora sì il libro è allora e e assunto una narrazione
Io l'ho l'ho divorato presso appunto che avevo studiato ma e una relazione scientifica
Rigorosa come lui
Con delle con molta
Acuzie rispetto alle tecniche della narrazione
Però lingue un libero infatti che
Sintomatico di poteva essere scritto solamente una persona che c'ha lavorato che ha vissuto all'interno che ha avuto uno sguardo sempre al vissuto per il pensiero quindi non è un trattato scientifico
Non è un elenco di di citazioni e basta di norme
è un libro che ha molta animano e io in questo ho ritrovato in maniera sì effettivamente per la situazione che si divide
Però non sì mette ansia ma mette ansia il meccanismo infatti che c'è di riflessione però come tutte le riflessione Luini se con una domanda l'autore
Una domanda che io ho riportato qua non che questa la narrazione dei comunicati sindacali degli articoli contenuti nella rivista
Dell'organizzazione sindacale maggiormente rappresentativa che il il Sat e questo è sintomatico perché segna una storia
Ha in qualche modo apportato modifiche strutturali capace di stravolgere il senso costituzionale della pena detentiva
Sì
è già una risposta affermativa dovrebbero già spiazzate ma in realtà secondo me come io l'ho letto questa affermazione
Un punto di forza perché cioè riconoscere questo tu lo dice no dice a riconoscere questo Gesti Re consapevoli significa affrontare no la propria esperienza no nel mio caso il direttore divisione terziario ma fosse anche quello di una cittadino noi che è estraneo che non la somma che non lavorava presso vedessero la consapevolezza significa avere un occhio diverso ma per uno sguardo differente
Allora c'è una parte che secondo me imprescindibile del libro che la tecnica
Che ti fa riflettere hanno la tecnica della narrazione
E questo autore non conoscevo che straordinario
Va apparse però allora no
Che parte da un meccanismo molto scientifico no io che poi effettivamente ti fa passare molto quali sono i meccanismi narrazione e come meccanismo narrazione facciamo leva sui processi di verosimiglianza non è mai qualcosa però non c'è la verosimiglianza se è un è una tecnica che poi fa leva sulle credenze perbene che hanno ma è segreto e fa parte del mondo attuale noi sistemati nell'informatica l'informatizzazione e digitalizzazione ormai intelligenza artificiale no
Sta diventando di fatto un sistema di comunicazione fare in cui fondamentalmente non cerchiamo la verità non ci accontentiamo
E questa sala credenza per delega di quello che è verosimile i comunicati e non hanno mai qualcosa di completamente false o non è vero sono verosimile
Il punto è che questa verosimiglianza e lì poi la la grande tecniche hanno utilizzata la prossima asta parte da da fatti reali no può essere un dato normativo
Ma di quel dato normativo di quell'evento di quella circostanza ne fa una distorsione ma con una tecnica molto astuta quella della ridondanza della ripetizione quella comunque della
Ma dell'attenta anche e con la ripetizione del concetto e quello che poi viene definito l'addome perché l'effetto Otello nonché molto interessante no quello del sospetto no ai lavori il sospetto effettivamente che alimenta in questo senso alla fine tu
Di questa di questa argomentazione quelli che poi l'autore chiama i filoni argomentativi e come fosse un millefoglie io proponiamo i dolci
Sono i mille foglie quindi so ai tanti strati argomentativa e questi strati argomentativi evocano dei vissuti Roma non avevi ti danno una visione somma del contesto penitenziario
Allora quindi partendo da una da una tecnica scientifica questa narrazione sindacale poi si dipana su due grandi filoni Nocera narrazione della giustizia dall'azione sindacale
E l'azione sindacale poi anzitutto è connotata da tre elementi fondamentali che solo il contesto sociale in cui è avvenuto e questo è fondamentale contesto che si dipana tutto è considerato un pugno
Ma insomma gli ultimi quindici anni e non partendo dalla Torregiani da Roma ma è che prima non ha prima dato che già nelle prime nel due mila quindi ai la narrazione così nel contesto sociale doveroso la sua struttura adesso forma il contenuto e gli affari
Allora cominciamo dal contesto sociale la narrazione di questi comunicati sindacali e archi di riviste per i pensieri che sono molto tuttora insomma molto importante però che parte infatti da corsa dal contesto sociale e il contesto sociale di questi anni è stato il fatto che si si è assottigliato sempre di più due farà per una domanda di sicurezza fondamentale ma quella insomma son venute meno le regole di di cessione dei disordini interni ahimè la rivolta del due mila e venti
Di cui tu poi insomma se è stato Mary presente
Ancora ma non mirava solo quel marzo del due mila venti via San Vittore ma è stato però la conferma insomma che sono da meno le regole di cessione sulla dei conflitti all'interno dell'istituto penitenziario ma perché sono venute meno le regole all'esternano decessi una dei disordini sociali
Essendo saltate queste regole di gestione la domanda la domanda anche più sempre via lettera per la sicurezza sono qui del singolo per la sicurezza e il sindacato che e diventa imprenditore questo è molto importante imprenditore della paura e della sicurezza
Nello svolgimento la sua narrazione ma imprenditore evoca ora ovviamente una politica nuova gestionale perché un momento un contesto che nell'arco di questi vent'anni ha avuto sempre una incalzante domanda di sicurezza quindi la narrazione sindacare astuto consigliere al contesto poniamo si contenute quella la parte più interessante qual è la struttura Asura molto scientifico partiamo da eventi datati da norme vengono dei costi decontestualizzata e per arrivare delle parole d'ordine che sono le Doxa quelle che ho studiato prova Doxa che pure sono queste conoscenze prove riflessive che sono l'habitus allora diventano infatti questi contenuti queste parole d'ordine questi slogan che poi andremo vedere più nei dettagli
Partono da una radice di verità
Per arrivare infatti è sostanzialmente accusare acquisire verosimiglianza e creare quelli che sono i filoni argomentativi questo i contenuti di questi comunicati sindacali che poi creano stupore Doxa le convinzione queste conoscenze che diventano l'habitus entrate della da una parte del corpo però diventa l'habitus la piattaforma di argomentazione hanno dietro una matrice culturale matrice culturale fatica affiora affonda insomma le sue le sue radici proprio nella nella ricerca di un'identità è perso questo sia la cosa veramente più
Importante qual è l'identità che noi cerchiamo con l'identità anche del prossimamente del corpo di polizia penitenziaria ma anche l'identità di un'amministrazione che
è unica nelle sue multiformi aspetti ma anche nelle sue tele sin dalle sue categoria c'è il fatto che suo verte c'erano ci siano vede ricette che no no no sono avevano appartengono al comparto sicurezza già questo la rendano molto molto
Unica nel suo genere
Ma e quindi dalla moglie fatte di cercare un'identità ora quali sono i contenuti
Insomma più sintomatici e su cui io mi vorrei soffermare anzitutto una serie di percezione no che poi fanno parte anche di slogan o quello di lavorare gabbiette pericoloso
Quello di a rappresentare i detenuti come altro da sé e questo per operatore venerazione molto importante ed è un punto di vista da cui non io io stesso lo ricordo spesso quello di Rocco sì veramente un mondo altro
Perché se già ti consideri un mondo altro vuol dire insomma che già sei su una china molto pericolosa perché poi essere altro vuol dire che alla fine da solo ti ha avuto legittimità del trovare regole differenti no e quello è molto e molto pericoloso anche se mai indotto dalle dall'esasperazione ma è molto pericoloso quindi alterata percezione il diffuso senso di isolamento sociale e la precessione sempre più diffusa
Per il corpo di polizia veneziana di essere un'enclave all'interno dell'amministrazione distante ma la rissa salaci ora sia infatti con la figura del direttore sono si era questa figura somma che poi nell'arco di questi io sono ventisette anni che faccio questo lavoro comunque sono nell'arco insomma di tutti questi anni è una figura che prima per l'equiparazione giuridica economica poi si è diretto ai dirigenti ma quale dirigente senza un contratto passa tutta questa grande diciamo
Confusione ma livello di venti Nonda di funzione ma a livello somma dei divi vissuto di di di categoria Fassi che la figura del direttore del dirigente pensiero si è visto come inadeguato
Inefficiente distante e soprattutto utilissimo un termine quello di usurpatore di funzioni che vengono e rivendicate come propri esclusivi di un corpo di polizia nel Salento per saperne di usurpazione
Chievo capo proprio una logica bellica no
Spesso infrastruttura dei cinque un conflitto non perenne come esse il conflitto for diventasse l'identità di questa Amministrazione col conflitto infatti io trovo
Ragion d'essere
Chiaramente esso generalizzato quel molto seri sulle relazioni personali ma intanto la matrice culturale diventa questo quindi la narrazione a questi percezione ma quali sono i toni di questa narrazione lo dicevo prima scenari differente si parla di aggressione da un lato di sacrifici eroismo solitudine dall'altro e si parla di rivendicazione il tema della rivendicazione e molto forte nell'arco di questi anni ed è una rivendicazione fate che poi fa leva e qua c'è una riflessione molto interessante che noi operatori non si è molto pensato a quello che è avvenuto nel nei primi anni del due mila quando si inizia attardare liscio una storia molto importante dell'amministrazione che io personalmente ho vissuto solo all'inizio quando si sta per fare di attività investigativa non all'interno di onestà dove negasse arrivi ci sono stati periodi molto molto
Il composti info investigativa e tre investigativa
Pensare che il carcere sia un luogo di investigazione ma effettivamente non è adesso lo diamo per assodato perché e così diventò la sede di investigativa permanente e questa sera investigativa permanente effettivamente poi ti fa evocare un punto che la sicurezza e l'asta poi la distorsione la sicurezza Poeta severe che appunto l'articolo uno chiarisce bene e un mezzo allora per una finalità diversa che è quella trattamentale
In realtà la sicurezza penserà diventa sicurezza nazionale c'è un processo ecco logico tra di traslazione diventa sicurezza nazionale
Per poi evocare una polizia di esecuzione penale allora ecco qui c'è la rivendicazione del corpo o che noi va bene fare sicurezza sedili
Va bene fare osservazione ma non partecipa alla trattamento
Perché il tema poi della della sicurezza nazionale e quindi poi dell'investigazione permanente porta una distorsione fondamentalmente di quello che che quello che il fine principale nuovo della las sicurezza è un principio di solubile non è ormai una finalità ma in realtà voi con gli interventi e lui infatti e la tecnica con le scelte normative che l'amministrazione con le scelte organizzative e con le disposizioni normative sono state al varco di questi vent'anni
Di fatto si è arrivati a
Un istituto penitenziario che diventa una fonte di grande informazione formazione che poi non vengono veicolata all'interno dell'amministrazione perché trattamentale ma sono informazioni che hanno una finalità ben differente da quella di creare dei data data UE insomma del una registrazione infatti di
Comportamenti infatti di segnali di informazione che voi sono condivisa infatti con enti investigativi Esterni amministrazione quelli connessi all'interno
Allora fondamentalmente un tema legato alla prevenzione sul radicalismo islamico non a caso e sulla mafia non a caso sul radicalismo islamico se non ricordo male io ricordo negli anni in cui ero a Torino
L'Italia penso sia unico nuovo rispetto alla tanto che ricorda insomma che proprio l'UNICRI il quale a Torino
Ha un laboratorio infatti che rende unici il sistema penitenziario italiano come foriero di informazione allora
Senza dilungarmi molto però queste molto interessante perché questo tema dell'informazione che cosa fa e dell'osservazione questo diventa patrimonio culturale infatti dal corpo di polizia penitenziaria e questo viene viene e enfatizzato
Perché viene enfatizzato perché in questo modo siamo al tema dell'identità non sicurezza osservazione ma disconosciamo le funzioni di partecipazione al trattamento tante anche ad arrivare a proporre una modifica dell'articolo cinque della tre nove cinque dal novanta ora l'altro terzo esotico ventisette e dell'arte efferate ed articolata sette addirittura si arriva anche quello a l'altro tema che che è strettamente connesso a quello infatti del questo contenuto questo Doxa dei comunicati e il tema della tutela quindi questo tema dalla tutela e poi parte infatti da due previsioni normative molto specifiche assoluto atteggiamento sfavorevole rispetto all'introduzione reato di tortura
E l'atteggiamento negativo e verso l'introduzione operato dai garante del detenute perché policheti insomma una narrazione sindacale anche di di senso poi l'autore lo definisce bene
E questo voi sono il temi fatti che io ho voluto cambiano molto interessato ma per il mio vissuto no tuttora
Sono due temi fondamentali che sono frutto sono contenuti nei comunicati sindacali uno è i quello i presunti tentativi di depotenziare la polizia penitenziaria quel tu parti da questo come corollario dei presunti tentativi potenziare la polizia penitenziaria l'altro altra filone argomentativo quello infatti della
Voglio leggere esattamente Ticket to dai
Che sono tutte residenti ecco la scarsa tolleranza ai controlli e alle garanzie che contraddistinguono se se la prendessero questi sono i due contenuti che sono strettamente connesse fra di loro
Allora il sistema partiamo da lì presunti tentativi di depotenziare la polizia penitenziaria
La rivista oggetto di esame che tu hai considerato che una rivista penitenziaria il cui titolo è la penitenziaria non è una polizia con camice bianco rafforziamo l'autorevolezza dell'uniforme
Un titolo ora questo il titolo evocativo andiamo sulla tecnica scientifica tu parti infatti dalla la decide di forma del corpo docente di custodia leggerissimi pari di smilitarizzazione che non a caso parla di polizia l'interessante
Esattamente gli atti parlamentari e no no no non conoscevo di quando si fece una scelta chiara polizia penitenziaria e la polizia evoca quello non assicura insieme
Intendo no fu chiaro corrosi decreto infatti poi così ci vuole è una domanda che volevo fare allora partendo dalla legge di riforma la premessa la premessa è quella se arrivano ha un effetto appiattiamo le funzioni di sicurezza a quello che diceva il dottor Gianfrotta rispettosamente all'autorità di PS ora la conclusione secca di questo filone argomentativa quale sta quale così viene citata
Poliziotti e tutto il giro dunque non operatori con il camice bianco ma poliziotti col compito precipuo di garantire l'ordine e la sicurezza fuori e dentro l'istituto
Quindi questo è il primo filone argomentativo connesso a questo che evoca la sicurezza
E l'altro infatti che di cui facevo prima menzione anche esattamente infatti la scarsa tolleranze contro delle garanzie che contraddistinsero vedessero anche qui si parte da un dato normativo
La modifica seduto dei criteri da modalità di gestione del circuito trattamentale quando senese infatti a parlare di regime aperto adesso non è più così si è ridefinito
Però insomma in sostanza il prossima la più era già aperto c'era chiuso ma sono centro dottor sistema differente
Ma qual è il dato normativo interessante e l'adozione di una specifica legge sulla tortura che una legge che risale al due mila due al due mila diciassette ora perché interessate perché nel momento esatto in cui c'è stata l'introduzione fatti di questa riforma normativa qual è stato l'affetto l'effetto è stato
Un aggravamento della relazione conflittuale no fra personale detenuti e soprattutto infatti è affiorato una una situazione lo scenario molto difficile veloce ma a volte mi sembra molto insidioso e quello infatti poi l'autore richiama l'esperimento di Stanford quindi l'alterità sin Bardo la l'alterità del contesto carcere nel momento infatti in cui allora io ritengo che nel contesto la mia specificità demente ben serio e tale fatti quindi che non ne sono non sono consapevole fino in fondo che determinate dinamiche
Allora posto nei fatti portare infatti adottare misure situazione differente sotto e assi e le sto grano e ritengo e fate che siano giocoforza necessarie
A quel punto i fatti e l'inizio infatti di una china molto
Pericolosa pensare che tu citi una una ricerca condotta su un campione di centottantasette fossero di polizia benessere che vivesse dato che l'ottantacinque per cento di esse la processione di operare in un mondo altro
Ora e anche qui gli slogan quali sono al momento infatti in cui io chiudo mi chiudo e debito e disconosco anche determinare situ strumenti di garanzia visto che le quali sono Frassi che tuttora noi utilizziamo involontariamente anche noi utilizziamo quello di stare in prima linea
Di lavora in trincea
Combattere con i detenuti questo stile di guerra che poi evoca la parte l'operatività hanno poi diciamo il più poco edulcorato e va be'operatività in maniera però in realtà è quello comunque di vivere in un sistema di eterno conflitto ecco questa questo tipo di fronda argomentativo che cosa porta a porta alla fuga verso l'omologazione o che andiamo verso l'omologazione frate con ecco un'altra forse di polizia modo particolare fra con la Polizia di Stato però omologazione che in realtà e ha il tuo decide è un sistema che ha già tre perché a secondo poi delle prospettive diventa da un lato omologazione allora in modo che lascia franchi e amo i fatti dal trattamento
Ma poi e viene contraddetta dalla specificità del ruolo perché poi a questo punto c'è una rivendicazione della strage solo in questa contraddizione continua infatti dice un filone argomentativo fate che porta sostanzialmente a a un a un tema allora quale lo scenario un po'Fosco i fari che viene tra certe con questo chiudo quello di una separazione netta noi di arrivare a tassare fra tecniche
Ci sia dei quello che il trattamento rieducativo finora si andava infatti su una gran sull'integrazione ma che è molto difficile ed è tuttora noi andiamo su uno sforzo perché questa è la nostra matrice culturale quello di mediare quello di trovare a volte ci si riesce a volte no
Ma in termini
Divisione generale no penso che il tuo ragionamento infermiera non era quello che poi volevo sta sollecitare una tua riflessione volevo capire bene questo aspetto del fallimento di una di questa situazione ibrida
Per arrivare infatti a qualcosa che tu ami faccia evocare parlando parlandoci insomma in espressione quello come di scindere e di separare l'organizzazione per essere e pensare che ci sia una netta separazione fra quello che viene presidiato
In termini solo di sicurezza meccanica e quella invece che deve essere appannaggio di rieducazione ma pensando anche questo è molto interessante pensando anche a a rinforzare quello che l'aspetto educativo con operatori che sono specializzati in questo ma ti dico questo e con questo chiudo perché li vedo una prospettiva di grande soluzione e quello che ultimamente si sta pensando di fare rispetto al cambiamento del target dal rosone tenuta nella nell'esperienza è vivo adesso la presenza di molti giovane negli istituti penitenziari da me è cresciuto molto
La fascia che va dai diciott'anni e mezzo fino e ventiquattro sono tante perfette nonché ecco insomma è stata una conseguenza poi insomma vedi non ride eccetera allora eccoli c'è l'esigenza adesso si condivideva dallo condividevo con i colleghi infatti con la Provveditorato di agganciare degli operatori tant'è che siano più di marginalità
Di approssimazione che siano in grado insomma di gestire e di e probabilmente superare il frate quella quel corto circuito che adesso scene istituti penitenziari fra
Ribellione ostilità reazione e quella vettura giustezza del siccome siamo impreparati e quindi pensare che ci sono degli operatori del trattamento sono specializzati a farlo è una visione ma io punto è una visione è una potrebbe essere una soluzione non lo so sicuramente essere consapevoli del tutto di questi filoni argomentativi permessa da ed è tuttora il frate ho letto il libro letto profondi alcuna situazione ma io ritengo infatti che vivendo la situazione oggi sia dobbiamo essere consapevoli del contesto e delle modalità operative che dobbiamo avere
Grazie Rosaria
Direttamente la parola all'autore Pietro Buffa gli stimoli sono abbiano quindi parte
La scelta su cosa ma due o tre cose allora tutto conosceva tutti
Dunque è stato citato è stato citato Sciascia no
Pierre conclude il suo pessimismo in cui dice uno scrive quando ha qualche speranza
Queste questioni della speranza devo dire
Mi ha interrogato no perché anche rispetto a quello che viviamo quotidianamente al di là del carcere non la speranza
Più uno va avanti negli anni e più Jean Marie sembra come dire ridursi
Mio padre aveva speranza negli anni cinquanta e sessanta io ne ho molta meno devo dire però c'era però ne che poi l'autore che mi ha aperto una serie di strade facendo questo lavoro dice anche una cosa
E questo per me è stato un po'come dire una molla quasi una riscossa insomma è un tempo che ciascun attore competente a qualsiasi livello si trovi
Ingaggi una battaglia per influenzare il mercato cognitivo in favore delle democrazie dalla conoscenza del pensiero rigoroso per far indietreggiare dovunque si nascondano i sapienti dell'illusione ecco questa è stata la molla che mi ha portato a a reagire no di fronte ad una speranza che negli anni di lavoro io ho visto sempre più ridursi
Perché io entro io entro Never sita
Nella seconda metà degli anni settanta l'ordinamento nel settantacinque ce lo Sanzo trovando Sulta
E l'abbiamo letto alcuni di noi hanno letto alcuni hanno cominciato a fare gli avvocati
Qualcuno ha fatto il direttore di carcere qualcuno vedo tra i presenti affatto lo psichiatra sull'onda di quegli anni sessanta e settanta sulle speranze di cambiare un mondo
Quella questione di Nicolò Amato io l'ho vissuta perché entrando nei primi anni novanta la questione della famiglia io l'ho l'ho vissuta
Approfitto che qua in mezzo ci siano persone che hanno lavorato come per decenni
Oh io credo che ognuno di noi si ricordi quegli anni denso di contraddizioni di complicazioni di dice anche scarsa chiarezza di dove si dovesse andare ma io io la percepivo l'idea che fossimo magari famiglia non insomma non troppo però che fossimo un agglomerato di persone che si rientrava verso qualche cosa
Verso che cosa verso verso il fatto che ci si dovesse occupare delle persone
In quel caso delle persone che erano in carcere
C'è quindi l'idea Polo ombrosi Anna se vogliamo l'idea che al di là dei reati fosse necessario instaurare un dialogo
Un dialogo per carità per licenziare ma un dialogo e e poi anche un dialogo sociale
Con il contributo di chi intorno a noi faceva altri mestieri in altre lo in altri luoghi negli Enti locali nella sanità
Per cercare di lo dico aiutare un rientro in una società che fosse
Come dire
Il il più utile possibile il più fruttifero possibile che andasse a ridurre come dire le divisioni conflitti anche i conflitti tipo criminale
Poi negli anni tutto questa cosa è cambiata
L'Italia è un paese
Naviglio oso
Lo è ma è anche molto pasticcione
Io mi son trovato punto come veniva detto con una pubblicistica
Che faceva delle affermazioni che fa delle affermazioni chiare
Che partono appunto come è stato detto da verso da da cui da questioni
Verosimili Bierhoff non false ma neanche vere
O che meglio partono da alcune radici ma poi fanno un loro percorso diventano altro
Ma è un altro che noi non possiamo non fare che accettare
Prenderne atto
Cercare di comprenderle semmai anche di imbastire di un discorso ma in realtà davvero complesso vediamo i pasticci
Perché ci nascono subito la firma del della riforma previdenziale settantacinque cioè nel mille novecentosettantacinque l'amministrazione penitenziaria una missione militare nel senso che il personale aveva le stellette
L'ultimo punto è l'articolo settantadue del Regolamento
Disservizio del corpo gli agenti custode diceva che il direttore poteva punire un'opera un poliziotto anzi un agente di custodia non solo per il settantuno punti disciplinare che ci stavano sopra
Ma anche per quel comportamento che ritenesse fosse come dire al di fuori di quello che lui riteneva essere giusto
Quel personale non aveva diritto di parola uno delle fra infrazioni era ritenere diciamo confidenza con i detenuti cioè il personale poteva solamente per la lepre Today per motivi di servizio
Qui poteva semplicemente dagli ordini
Ma non poteva parlarci io stesso nei primi anni disservizio ho sentito scandire la parola superiore
Quindi io sono entrato in un'amministrazione che era a cavallo di quel mondo ancora
Nel settantacinque si fanno riforma che per lunghi anni abbiamo detto abbiamo sentito essere una riforma straordinaria che c'è invidia incivili a mezzo mondo
E naturalmente vero
Nonostante sia stata insomma abbastanza massacrate alcuni punti fondamentali
Trovate immaginare che l'articolo quattro bis che quello che insomma sostanzialmente in impedisce il trattamento quando iniziato io constava di
Mentre reati
Oggi credo che sia una pagina e mezza del Codice quindi sostanzialmente c'è tutta una fetta di Poli di di di detenuti che stanno fuori da quell'ordinamento
Viene fatta la riforma ma non viene fatta la riforma dell'amministrazione quindi
Quel personale continua a vestire le proprie stellette e i direttori continua a fare insomma disciplina governo esattamente per come è andata fino a quel momento poi si arriva nel mille novecentonovanta e finalmente
Se arriva alla riforme dell'amministrazione la riforestazione che sostanzialmente la riforma del corpo
Di fronte alle affermazioni che sono state citate del del della rivendicazione
Forte continua sul fatto di essere e di voler essere un corpo di polizia di svolgere esclusivamente delle funzioni di polizia
Io sono incuriosito sondato vedere gli atti parlamentari perché quando la memoria non ci sovviene perché non ci siamo stati è allora opportuno fare un passo indietro andare a vedere ma perché è stata fatta per favore
E così scopre un delle cose che veramente Loretta tre volte perché all'inizio non ci credevo
Se c'è un un lungo dibattito un lungo dibattito dove
Una delle come dire delle delle persone che più convinte della necessità di dover riformare il corpo di smilitarizzato il corpo
Democrazia proletaria
E una delle persone più convinte che argomenta meglio son due persone entrambi torinesi
Un e Violante razze bianco diritti sarà
Che dicono guardate che quando abbiamo riformato
La polizia di Stato cioè la Gran Guardia di polizia pubblica sicurezza l'abbiam fatta diventare Polizia di Stato e le bastonato in piazza sono cessate
L'elemento di democratizzazione all'interno di un corpo di polizia e un elemento importante anche per la gestione dell'ordine pubblico
E quindi un lungo dibattito c'è sull'eticità di togliere con le stellette di portare democrazia e l'interno di un corpo fino quel momento separato oscuro
Di dare il luogo e parola a quel personale che a questo punto può essere rappresentato può darsi le proprie rappresentanze
E badate bene l'unico
L'unico dal forno e viene poi votate all'unanimità ma l'unico partito in quel momento sfavorevole alla smilitarizzazione del Movimento Sociale Italiano che dice no
Senza quelle stellette al governo di una cosa complicata come il carcere non può essere lasciata del personale civile ci vuole l'ordine
Tutto questo procede e nella discussione viene si delinea questa nuova figura di operatore penitenziario che è un'operazione veniva in qualche modo ci dopo un operatore di prossimità serve
Che qualcuno quotidianamente continuamente
Minuto per minuto mi verrebbe da dire stia col detenuto
E intrattenga una relazione con questa persona
Per dare poi elementi a quelli chi li venivano chiamati gli operatori specializzati poi saranno in quanto servizio sociale
Ma che restauri un rapporto con queste persone un rapporto che fino al mille novecentonovanta era vietato per Regolamento
Fantastico questa cosa cioè
Il problema inizia quando bisogna poi dare un nome a questo corto
E liberamente l'ho l'ho letto e riletto e ho detto ma non è possibile che uno sci voli su una banana in quel modo lì
Perché il sottosegretario Castiglione sottopeso sotto il segretario giustizia che rappresentava il governo dice dobbiamo collegare questo nuovo corpo
Lo devo dire la preghiera del corpo della polizia penitenziaria
Dice espressamente chiede aiuto alla Madonna affinché dia la forza ad ognuno di loro
Di aiutare i fratelli detenuto
Addirittura una fratellanza sentita da una preghiera
Pensate
Che disegno che
Castiglioni dice beh ma allora attenzione noi adesso stiamo parlando in corpo che l'epoca contava tra i venticinque trenta mila elementi determinanti delle venticinque trenta mila unità era necessario avere una piattaforma sindacale
Che desse poi agibilità
Come dire anche nella professione vera economiche eccetera e quindi Castiglione diceva c'è quella da Polizia di Stato
E quindi viene coniato il nome polizia penitenziaria
Ma con un ragionamento ante che è quello che vi ho appena detto ora la scelta di quel nome
Sembra banale ma poi ha creato un piano inclinato
Forse neanche quello ma il personale dell'epoca leggendo i approfondendo
In ricordi i primi anni corsi di formazione integrati per fare in modo che non ci fosse una differenza al di là del vestito nell'operare in quella grande famiglia di Amato
Ma oggi c'è un ragazzo di vent'anni
Vede una come dire
Un un bando legge bando per mille trecento agenti di polizia penitenziaria non puoi andare a spiegare quel ragazzo che c'è il sottosegretario Castiglioni che ha messo il nome polizia ma perché bisognava agganciarsi lui vuol fare il poliziotto
E nessuno lo può biasimare
Però questo ha creato una un piano inclinato che ha via via e voglio dirlo qua
Qualunque orientamento politico
Ha favorito questo
Questo non è un discorso di destra o di sinistra
Questo è un discorso
Non so come dire forse di scarso rigore di scarsa percezione delle questioni
Che va oltre la colorazione
Ci sono momenti in cui è più denso colore altre volte meno denso Mahalapye il piano inclinato riguarda tutti
E siamo arrivati appunto ad una
Visione delle cose
Ad un ad una narrazione
E devo citare una cosa che è successa questa mattina questa mattina mi ha chiamato il segretario nazionale di un un altro tensioni sindacali che ha detto il libro
Mi ha fatto i complimenti ha detto guarda i descritto una cosa molto bene eccetera
Ha detto però scrivere in un altro pezzo perché il mio sindacato non dice quello
O meglio dice col così in altro e seduta stante mi ha mandato l'archivio di tutti i comunicati stampa dal novantaquattro al due mila ventiquattro dicendo che ti prego scrivi anche questi
Per la sua volontà di in qualche modo virgolette differenziarsi
Ha anche precisato però che lui è ancora come dire legato ad una serie di scosse degli anni settanta e quindi in poi c'è anche
Va bene non va bene
Ora noi ci troviamo oggi
Qua non c'è anche se lo accenno non ci poteva essere ma
La parte come dire descrittiva
Non poteva prevedere quello che in realtà sta avvenendo ma lo poteva anticipare perché il tassello
Il tassello che
Renderebbe rende anzi concreto
Questo passaggio questa autonomizzazione che viene citata da Giorgio leggeri questa l'ottimizzazione del corpo
Il Regolamento di servizio
Perché i Regolamenti Cites del Corpo delinea quali sono le funzioni grado per grado
E il fino adesso son passati ormai cinque sei anni è un verbale di servizio e vecchio doveva essere sicuramente riformato non è stato riformato perché negli ultimi anni in particolare
Bisognava prima imbastire tutta una una come dire una struttura che quella poi della dei del dei ruoli direttivi dirigenziali del Comune
Ora questo è stato fatto e si è arrivati e c'è un più che una bozza è una è un documento su quindici dovrebbe andare
Normare
Che prevede quali siano a questo punto
Così fossero
La realtà anche
Si prevede appunto quali siano quali sia ruolo prese le differenze a questi nei rapporti tra a questo punto due dirigenze all'interno dell'amministrazione
La dirigenza che viene in qualche modo rivellino di spesso nominate come dirigenza amministrativa
Io qua rivendico una cosa io ho sempre fatto il direttore dirigente io e nono mai non sono mai Stato solo un dirigente amministrativa
Un direttore del carcere e il punto di equilibrio di una situazione complessa
Pensare che qualcuno lo pensa di essere un dirigente amministrativo già solo questo e la sconfitta del sistema
Ma sempre più qua si sta affermando l'idea il principio che ci sia una dirigenza amministrativa
E poi ci si è la dirigenza del corpo oggi c'è perché ci sono due norme che prevedono queste due figure manca un tassello fondamentale tipi e quali sono i rapporti tra queste persone
è stato scritto questo Regolamento
Che il punto è chi comanda in alcuni momenti specifici
Il nella bozza che sta circolando ovviamente il dirigente di polizia a nelle sue mani la capacità di giusto la potestà di organizzare il servizio
Organizza il servizio voglie disporre il personale l'intera nella struttura in un modo o nell'altro il secondo dei quadranti eccetera eccetera
Fino a oggi il direttore firma quel foglio assumendo la responsabilità e quindi anche dicendo guarda in ipotesi ne voglio dieci fino a mezzanotte perché devo fare un'iniziativa finti tra le undici e trenta un domani questo sarà una discussione
Come dire di altra natura e le potestà dirigenziali non sono ovviamente discutibili
Un altro momento topico è stata accennata nei momenti di rivolta e quindi la questione della gestione come dire dell'ordine e della sicurezza all'interno degli istituti
La proposta devo dire che nelle presentazioni ci sono stati
Un po'tutti mi dicono interessante sta proposte
L'abbiamo letta sì ci si svolge
Allora c'è devo citarlo un professore
Della LUMSA Filippo Giordano
Che si occupa di sistemi organizzativi anzi lui
Si occupa di economia aziendale credo
E ha fatto diversi lavori sul carcere in Lombardia in particolare
Devo dire cogliendo anche delle cose molto interessanti e lui ha sviluppate a concettualizzare al fatto che questa Amministrazione missione detenzione Fossona missioni ibrida
Ed è così insomma nel senso che è un'amministrazione che ha due funzioni importante l'ordine e la sicurezza o l'altro il trattamento delle persone
Nella visione di Amato queste due cose sì univano
Una cosa che mi veniva a dire quando tu hai letto no le funzioni del direttore che dice si avvale delle insomma della nella nella nella gestione dell'ordine del dell'istituto il di il direttore si avvale delle
Di degli operatori penitenziari questo significa dire in ipotesi e alcune volte anche successo che di fronte ad una situazione di tensione
Ideatore poteva anche decidere andare su con l'educatore
Dicendo ragazzi
Sedetevi esso non è più di moda ma a volte si faceva sedetevi raccontati sì un po'
Perché si può si può dire come si dice in casa perché fate Casini
Cioè siediti che è un modo per calmare immediatamente le cose io mi ricordo appelli di rivendicazioni le più assurde possibile compreso quando si può mangiare il parmigiano e qualcuno sa a cosa mi riferisco
E poteri anche farro
Con la gente con l'educatore con il medico in alcune circostanze il concetto della famiglia cioè vai su conti e detiene in quel momento essere utile
Oggi questo mondo
Si sta disfacendo allora che fare
Secondo Filippo Giordano
Bisogna lavorare per rendere per per migliorare questo questo senso ibrido no di operatori e sono giunto col tempo soprattutto dopo i fatti Santa Maria Capua Vetere
All'esatto opposto di fatti la proposta che faccio non sa non è una novità perché già stata pubblicata in articoli che ho scritto dopo Santa Maria Capua Vetere pubblicati su una rivista
Io ho detto dobbiamo prendere tristemente forse atto
Che ormai
Perché questo bisogna dirlo
Una cosa è la narrazione sindacale
Un'altra cosa è quello che si sente nel corridoio
Però c'è un problema
Il consenso legittima qualunque narrazione
E quindi se da un lato adesso io e anni che c'è un anno che son fuori e ed è anni che in un battito materialmente il carcere però
Anche se qualcuno ci sono esempi di persone di di di operatori penitenziari poliziotti penitenziari
Sicuramente ancora portatori di una visione di relazione eccetera ma ormai la narrazione va da un'altra parte
Lasciamola andare
Lasciamolo andare non non si può convincere del contrario le persone non si può
Direi ripristiniamo un mondo che non c'è più questo mondo non c'è più non c'è più
E quindi uno dice benissimo allora ritorniamo alle origini nel mille novecento novanta si è discusso di un dire di di un apparato che fosse di prossimità guardate quello che c'è oggi in carcere
Le persone che oggi sono in carcere
Non è che siano diverso in si dice la diversità io quando iniziato sì non c'erano fuori testo in un modo c'erano fuori testo in un atto cioè a me è capitato all'inizio della mia carriera parlare con uno è per questo per rispondere guarda un altro lato il faceva così finché a un certo punto dopo mi sono mi sono alzato sono dalla tutto ma ci dobbiamo dire qualcosa no no no niente parli pure con Lou
Quindi non è che fosse un mondo di Mammola
Quello in cui noi abbiamo iniziato questo mestiere
Tra altre cose il così detto pugno duro non funziona non funziona perché io qua ho messo dei dati
Per cercare anche dimostrano tutti i parametri di violenza sono aumentati sono quintuplicati in alcune circostanze anche di più
Ci sono pensate che nel nel due mila e quindici c'erano
Quattrocentoquarantotto tensioni al personale e oggi siamo oltre il Duemila
Nonostante
Come dire
Circolari enorme
Il prossimo pacchetti sicurezza Zico sicurezza vedremo che cosa riesce finalmente a a partorire ma che sono norme supponente repressivo i danneggiamenti nidi di Behrami stazione due mila e quindi c'erano mille quattrocento oggi siamo oltre sei mila
Le colluttazioni sono passate da quattrocento cinquecento Casillas oltre cinque mila case
C'è un'aggressività molto molto come dire molto alta forse perché sono venuti meno e qui è venuta meno con la funzione di relazione che in quella famiglia si immaginava di poter instaurare
Non credo che non ci potremo permettere come dire di andare dritti
Pensando che sia sul sarà sufficiente
Aumentare la strumentazione repressivo
E allora io penso che si potrebbe tornare alle origini e immaginare ricchi immaginare un corpo ti personale civile
Come veniva detto per differenza non solo militare che nel gergo rimasto
Acquisendo consentendo che neanche che possa chi voglia farlo un passaggio dal ruolo ruolo ma anche riportando
Persone nuove persone che abbiano che torni un dovere
No novità quello che è stato scritto nel mille novecentosettantacinque prima ancora che è stato scritto nella Costituzione articolo ventisette
Quindi oratori nuovi freschi poi la sicurezza ovviamente una fatta un fatto importante è un fatto
Sicuramente da non sottovalutare sì
In ragione la sicurezza delle strutture
Dei dei dei trasporti delle traduzioni della gestione di alcuni reparti effettivamente complesse perché quello che ormai dentro
Fine mese
Andremo a Verona discutere in un convegno eccetera scoprendo per esempio che pare sussistano
Terapie
Come dire
Di di questioni che oggi vengono classificati banalmente come disturbi di personalità e quindi non curati sto facendo lavoro per Medici senza frontiere viene fuori che il trenta per cento dei nostri migranti
Che arriva in Italia annuncio post traumatici da stress dovute a torture no qua c'è gente che è competente e potrebbe raccontarci Tor quasi al quella cosa lì prevede una relazione molto diverso da quello del semplice contenimento
E poi possiamo parlare delle dipendenze che sono entrate cosa molto diverso di quando io in vent'anni e che non può essere gestito semplicemente chiudendo quindi è chiaro che serve un corpo di io ho fatto anche il conte sono ricordo di circa sedici dei venti mila persone che abbia delle competenze
Ma anche gestionali rispetto ad una rete sociale che noi continuiamo a dire il Welfare sta accadendo sta cadendo il non c'è più ma perché noi non lo vogliamo
Quindi serve una costituzione una rete ma una rete che dentro abbia dei terminali di persone che possano operare quel tipo di funzioni
Quindi sicurezze trattamento probabilmente dovranno dividersi dal mio punto di vista
L'ibridazione di queste di questi due due grosse funzioni fondamentali entrambe non ha funzionato dobbiamo raccontarci non non funziona più
Parla linguaggi ormai molto diverse anzi uno quel trattamento non parla più quasi un linguaggio balbetta ormai mentre dall'altra parte si sta creando anche per interessi cioè voglio dire
Giustamente le progressioni di carriera gli alimenti cioè son tutte cose importanti da non sottovalutare s'
Questa e diciamo la proposta concludo dicendo proposta che andrà nelle nebbie
Perché voglio dire
No nel senso che mi è capitato di proporla a qualche pensatore politico
Ma
Risultato è stato nullo applicazione
Dopodiché
Come dire secondo Perrone valeva la pena dirlo
Grazie
Grazie
L'ingrato compito di dirvi che abbiamo esaurito il tempo di questa serata che come avete visto anche dal silenzio con cui li hanno ascoltati ieri dalla tensione insomma emotiva che che si percepiva c'era davvero un interesse una è uno stimolo vero
Il Brasile Gianfrotta mi ha chiesto la possibilità di una battuta io piuttosto che fare io le conclusioni le lascio a
Francesco Gianfrotta
Sigourney niente conclusioni assolutamente no e in quello che dice che ha detto l'ora Pietro Buffa c'è un'affermazione
Che mi ha colpito e sulla quale probabilmente ha ragione
Indietro non si torna nel senso di una certa sta se non ho capito male una certa stagione e definitivamente chiusa
Ecco però qualunque sia il futuro qualcosa qualunque potrà essere il futuro c'è un aspetto che tu stesso hai sottolineato
Che è quello della relazione in carcere
Secondo me il tubo e separare sicurezza trattamento metterle in capo a corpi e vede insomma categoria gliela completamente diversa però ecco vi ricordate il film aria ferma
Allora c'è un un uno scambio di battute che fa il detenuto camorrista con il comandante
Rimasto nel caso e
Il detenuto camorrista volle in qualche modo continuare a gesti o comunque gestire la situazione di cui il carcere sopravvissuto a se stesso
E chi scappa qualche parola equivoca
Il comandante gli risponde guarda che io e te non saremmo mai la stessa cosa
Evidente soprattutto da quello che poi lo sviluppo del film
Che la risposta del comandante è una risposta giocata tutta sul
Sul piano penale e morale
Cioè non saremo mai la stessa cosa perché tu hai sbagliato
E io qui rappresento la legge
Poi però con il comandante non o mette la relazione tutt'altro
La seconda cosa che volevo dire rispetto a questo tema della relazione che mi sono ricordato
Che nel va be'c'era ancora la tutti dottoressa Miserere
E nel carcere di Torino se Eros che problema non solo nel carcere di Torino si ci si aspettava indulto amnistia e ne aveva parlato il Papa eccetera due mila
E quindi un po'i vari istituti tutti più o meno erano in agitazione
Una domenica cappottina c'è una un momento particolare di agitazione anche alle Vallette
In virtù del fatto che era domenica e quindi era a Torino che insomma ufficio detenuti
Vengo mandato
A la dottoressa Miserere non c'era
A capire insomma in in carcere che cosa stesse succedendo
Appunto a fare la domanda scusate ma qual è la ragione di questo casino questa era la mia funzione dalla Coop e ne alta questa domanda servizi non fu fatta proprio in questi termini molto che lega ma servì
E
I problemi erano problemi immensi
L'orologio fermo nella sala colloqui
Altre disfunzioni nella quotidianità facilmente superabili e risolvibili
E comunque
E poi tra i detenuti che rappresentavano presso la popolazione c'era uno al quale hanno dato l'ergastolo il coppie fu un momento imbarazzante ma non l'avevo riconosciuto
Sì giudice riconoscerlo però i problemi furono risolti
Grazie a una banale relazione
Basta
Grazie grazie a Francesco Gianfrotta io chiudo dicendo che questa mattina eravamo al carcere delle nuove con tutti i garanti territoriali piemontesi quell'incarico e quelli passati per una riunione di coordinamento e prima ha fatto una visita al museo
Bellissima quell'immagine in cui nel sessantanove
Padre Ruggero Cipolla da un muro pari alla ai detenuti che avevano fatto la barricata che ha messo fuori i cartelli perché appunto trattava parlava mediava
E era un pezzo di carcere che parlava con il carcere e questo è un dato che poi
In vari anni in questi in questi anni abbiamo vissuta l'abbiamo in qualche modo anche alimentata però certo il libro che consiglio davvero
Di Pietro Buffa narrazioni di stupire
Penitenziaria Edizioni Intra che oggi non abbiamo in vendita qui
Non per scelta etica ma per banale non arrivo del Corriere in tempo per per i interi volumi è un libro che siccome ci aiuta a leggere l'attualità e anche a
Prevenire un futuro che promette non ci piaceva tanto grazie a
No non c'è traccia non ti ho mandato