Elon Musk contro Radio Free Europe: intervista a Paolo Morawski

Questa radio radicale oggi parliamo di Yusei della agenzia per lo sviluppo internazionale a quanto pare si arriverà davvero al loro smantellamento
è stato comunicato ha quasi tutti i dipendenti salvo una minima parte in tutto il mondo che saranno in congedo per mille seicento dipendenti negli Stati Uniti poi è arrivata direttamente la lettera di licenziamento lunga vita a Radio Free Europe il il titolo di un articolo che ha scritto Paolo Moraschini che voglio ricordare presidente della Fondazione Yanina Zoff sia UMI Aston scala eh direttore del blog rivista Poli logo dialoghi plurali ad est
Ed è un grande conoscitore della storia dei paesi dell'est Europa allora parliamo di Radio Free Europe perché per ricostruirne il contesto visto che per l'appunto viene considerata una reliquia del passato così
Cita in questo pezzo per l'appunto Moraschini ricerca e nel che il traffico già presentante presidenziale cioè del Presidente
Trump per le missioni speciali
Sì Radio Free Europe è legato alla guerra fredda le e Gatta allo sforzo di controinformazione che molti ambienti di immigrati di emigrati politici dall'Est europeo
Hanno condotto grazie all'appoggio americano poi si scoprì più in là che erano anche appoggiati dalla CIA più poi però indirettamente al Congresso degli Stati Uniti
Sicuramente Radio Free Europe appartiene al passato ma al tempo stesso dopo l'ottantanove Radio Free Europe ha continuato
Cosa ha continuato a ha continuato a fare informazione contro informazione su quanto accadeva intorno a noi quindi magari si occupava meno di Polonia di Repubblica Ceca lui Ungheria o di Romania ma si occupava meno dell'URSS che non esisteva più
Si occupava però dei paesi intorno del Caucaso dell'Asia centrale del Medioriente e così via
Quindi in realtà chiudere Radio Free Europe vuol dire chiudere una finestra sul mondo
Questo è terribile
Non è tanto il fatto che si chiude un'istituzione perché uno può aprire o chiudere una radio tanto più sia dei fondi governativi il governo può decidere di chiudere una radio ma quello che trovo grave e che in un momento come questo in cui ieri abbiamo non festeggiato ma ricordato tre anni di guerra in Ucraina se uno guarda lo scorrere delle notizie c'erano almeno centocinquanta notizie
Su i tre anni le guerre in Ucraina
Componenti informazioni accadevano cose e accadono cose come dire ogni minuto allora il fatto di chiudere le finestre sul mondo vuol dire impoverirsi
Quindi ho scritto viva Radio Free Europe e penso che sono in tanti a pensarlo perché noi abbiamo bisogno di informazione sul mondo abbiamo bisogno uno sguardo abbiamo bisogno anche di chiavi di lettura
E quindi ove Radio Free Europe ha continuato a svolgere questo lavoro e se uno va sul sito spero che continui a esistere Radio Free Europe finanziata dall'Europa o da altri fondi europei
Se uno va a vedere come dire è una informazione contro il proforma azione preziosa quindi va difeso va difeso questo questa possibilità di non chiudersi su noi stessi l'America purtroppo sta andando in quella direzione
Quindi mi sembra un diciamo una decisione sintomatica alla luce di quanto sta accadendo diciamo ecco anche questa
Questo questi primi colloqui con la Russia l'atteggiamento di di Donald Trump che definisce dittatore problemi di Volodymyr Zaleski ma ieri quando gli è stato chiesto se vuole definire un dittatore Putin ha detto io non uso facilmente termini questo genere insomma è sintomatico da questo punto di vista
Sì ed è da una parte e terribile
Dall'altra come dire è come se noi noi italiani noi europei occidentali noi europea in generale
Avessimo continuato in qualche modo a dormire a rimanere nella nostra zona di comfort perché il problema è che i segnali sono arrivati già da tempo
Non è che la che tutte le amministrazioni americane ci dicevano continuate a spendere soldi dicevano tagliate investite di più
Non fatevi più foraggiare dagli Stati Uniti investite di più per la vostra sicurezza occupatevi di più dell'Europa
I segnali sono arrivati tante volte e noi non li abbiamo raccolti
Quindi come dire oggi più che pre cioè
La la difficoltà sta in questo da una parte noi siamo costretti a seguire minuto per minuto quello che dice ho fatto rampe o fa l'amministrazione americana ciò che dice e fa
Putin e
Diciamo le Lips che lo che lo sostiene ma al tempo stesso ne dovremmo preoccuparci molto di più di quello che facciamo non facciamo noi qui in Europa
E questo è il punto che che che come dire anche noi abbiamo le nostre responsabilità ci dobbiamo dare da fare
E quindi è giusto continua a Menem continuamente monitorare quello che fanno gli altri quello che dicono perché noi dipendiamo per tanti versi da dalle decisioni altrui ma al tempo stesso non è che siamo così sprovvisti
E quindi dobbiamo far leva sul fatto che in realtà abbiamo delle forze abbiamo delle del abbiamo un'intelligenza abbiamo delle capacità delle possibilità
Dobbiamo puntare su noi stessi purtroppo dobbiamo puntare su noi stessi il che vuol dire uscire da una zona conforta che dura probabilmente dalla seconda guerra mondiale
Ecco questo questo solco profondo che descrivi anche in un in un altro pezzo per l'appunto una specie di appello sempre supponi logo alle menti migliori di questa generazione per l'appunto che rivolto soprattutto a noi
Europei ecco però questo solco profondo insomma che descrivi che esse creato da Washington conigli con le alleanze anche un
Con un fatto non soltanto politico culturale profondissimo mi pare
Ho l'impressione che che siamo la difficoltà del momento che siamo confrontati a una sovrapposizione di di crisi
Entra in crisi un ordine o o un equilibrio che si era creato dopo l'ottantotto ad nell'ottantanove novantuno cioè con la fine del gol del del del blocco comunista e la fine dell'URSS entra in crisi U un un ordine
Un equilibrio che si era creato dopo la seconda guerra mondiale entra in crisi
Ancora lo ancora un un equilibrio che si era creato dopo la prima guerra mondiale perché se noi pensiamo all'Ucraina solo all'Ucraina
La prima il primo tentativo di fare uno Stato ucraino indipendente del mille novecentodiciassette quindi siamo ancora
Negli effetti della prima guerra mondiale e così via e così via
Si rompe anche una lunga tradizione di di alleanza forte con gli Stati Uniti
E quindi è chiaro che questo solco fa male e e comporta degli effetti di cui ancora non capiamo bene la gravità è e non vediamo tutte le conseguenze
Al tempo stesso noi continuiamo all'interno dell'Europa rimanere molto divisi molto molto fratturati
E e e anche e anche molto lontani gli uni dagli altri
Personalmente sono molto colpito dalla difficoltà
Che abbiamo in un Paese come l'Italia a guardare a quello che accade all'Est
Così come sono colpito dalla difficoltà che hanno polacchi o baltici a guardare a quello che accade nel Mediterraneo ce li abbiamo degli enormi problemi di comunicazione ma comunicazione anche nel senso di traduzione culturale
Da una parte all'altra del continente europeo e continuiamo molto spesso dal rimanere ancorati a delle immagini
Acquisite ma per esempio siamo convinti per esempio te quante volte sento dire che i polacchi sono bellicistica dopodiché i polacchi dichiarano che non manderanno le truppe in Ucraina qui sono bellici si però non mandano le truppe in Ucraina come mai
Perché sono più preoccupati di quello che accade nel Baltico soprano più preoccupati
Diciamo di quello che accadrà nella frontiera con la Bielorussia è sul Baltico quindi per esempio non sono molto meno legati oggi
I polacchi all'Europa centro orientale al alla Repubblica Ceca l'Ungheria che va per per per la sua strada sono molto più legati invece al Baltico ai Paesi baltici ai Paesi scandinavi
Qui ci sono delle continue trasformazioni e ne facciamo molta fatica a vedere vediamo solo come dire
Le cose madornali quelle che quelle che che che in media i media ci dicono non vediamo quello che accade dentro la la pancia delle società non sappiamo nulla di quello che accade è una società ucraina non sappiamo nulla di quello che accade nella società russa o molto poco anche per le difficoltà oggettive a saperlo cioè non è che siamo solo colpevoli noi
Però ci manca trovo questo è un po'l'impressione ci manca il desiderio profondo la necessità profonda di capire al meglio quello che ci accade intorno perché Act accadono veramente tantissime cose
Se noi parlassimo solo dell'Ucraina siamo costretti a parlare della Russia degli Stati Uniti
Dell'Europa del Medio Oriente di quello che accade in Arabia Saudita di quello che accade in Turchia poi dobbiamo interrogarci sulla posizione della Cina e così via e così via ma incredibile se ci pensiamo
Viviamo in un mondo completamente diverso
Quindi la la la la necessità informativa e soprattutto incomprensione di tutto questo oggi enorme cresce enormemente
E purtroppo purtroppo questa Intelligence contemporanea ci manca e e e e anche e e quindi e quindi come dire prevale
Prevale l'indignazione che s'molto spesso è giusta prevale l'ansia la preoccupazione che molto spesso è giusta quello che dici quelli però manca il contrario
Cioè manca la la la la la capacità continua di dire benissimo se questa è la situazione allora io propongo questo allora faccio questo
Quello che si fa come dire nel nelle famiglie nella vita quotidiana quello che fa il contadino se se il tempo cambia il contadino semina qualcos'altro oppure come dire adotta delle strategie diverse protegge laser
Adesso
Capisco che sono dei paragoni un po'un poco come dire terra-terra farà chiarissima assolutamente chiarissima sicuramente la guerra né
Il cuore dell'Europa ci ha messo di fronte diciamo anche in maniera scioccante alla urgenza che perché perché appunto come dicevi non non abbiamo mai sentito vivente mente però anche lì il propoli per tornare a Radio Free Europe proprio mi faceva pensare per l'appunto che la necessità di informarsi per esempio è uno dei canali attraverso cui è passata ricordavi per l'appunto al per esempio si parla di Miranda si parla di Russia di parti dell'energia sia centrale che ignoriamo completamente insomma anche in questo caso è veramente fondamentale
Eh sì ed è incredibile che che una radio come Radio Free Europe nata
Nel contesto della guerra fredda nata per in qualche modo fare controinformazione rispetto al mondo all'informazione del mondo comunista dei regimi comunisti abbia saputo
Salvaguardare la logica profonda di quello che faceva e applicarla a un mondo cambiato
E quindi come dici te
Aumentato la gamma di Paesi di cui occuparsi e ha continuato a scavare nelle realtà di quei paesi per cercare di dati un minimo di informazione
Non come dire non non
Non domata non non non controllata per esempio notizie sulla Cecenia diciamo negli anni sono una delle previsti le fonti per l'appunto
Che era che parlava al mondo diciamo in lingue internazionali perché poi parla anche in tante lingue
Radio Free Europe era fondamentale era stata sempre se uno stimolo occupare di casa stando a Radio Free Europe fondamentale
Assolutamente perché perché lì praticamente
Dal Radio Free Europe è nasce dall'idea di di di potenziare la propria informazione alla sia da un punto di vista geografico come e quindi possiamo fare un elenco di Paesi inviare a cerchi concentrici rispetto a noi
Di cui occuparsi però anche in senso professionale perché le persone che parlano che scrivono che vengono intervistate sono delle persone che provengono da quelle realtà
Cioè secondo me la grande ricchezza di una radio come Radio Free Europe era che faceva parlare i polacchi ai polacchi gli ungheresi agli ungheresi i gli iraniani agli iraniani
I ceceni ai ceceni e così via quindi erano degli interlocutori interni che conoscevano perfettamente le coordinate culturali
Geopolitiche storiche del del luogo e parlavano di quel luogo e io questo lo trovo fondamentale e e fenomenale e per questo penso che questo spirito va salvato
E da è una proposta banale ma gli americani non lo finanze non più lo dovrebbero finanziario europeo abbiamo tutto il vantaggio di avere delle fonti di informazione di questo genere
Chiarissimo allora io ringrazio Paolo Maras che ricordo Presidente della Fondazione Yanina giocherà un Mjaskovskij a direttore del blog di vista Poli logo dialoghi plurali a destra grazie sentirci