Presentazione del libro: "Alla prova del terrorismo. La legislazione dell'emergenza e il dibattito politico italiano (1978-1982)" di Chiara Zampieri

A sera benvenuti a tutti oggi presentiamo alla prova del terrorismo la legislazione dell'emergenza il dibattito politico italiano mille novecentosettantotto mille novecentottantadue dichiara Zampieri
Che assegnista di ricerca presso l'Università Federico secondo di Napoli
Dialogheranno con la striscia Guido Panvini che insegna alla Sapienza Università di Roma e Ermanno Taviani che insegna all'Università di Catania
Prima di passare la parola ai relatori introduco molto brevemente le linee principali del libro
Nel volume indagare il quadriennio mille novecentosettantotto mille novecentottantadue alla luce delle dimensioni che il fenomeno armato aveva era giunto in quella fase in Italia gli anni che seguirono il sequestro e l'omicidio di Aldo Moro furono percepiti come una fase di emergenza a causa dell'intensità
Degli azioni riconducibili alle versione di sinistra di matrice neofascista
Un fenomeno certamente non solo italiano ma specialmente in quella fase è caratterizzato da alcune specificità
E del resto anche il dibattito sull'uscita dall'emergenza degli anni immediatamente successivi ebbe a sua volta caratteristiche peculiari
Zampieri approfondisce pertanto una pagina della storia repubblicana nella quale la tenuta stessa della democrazia fu ritenuta a rischio
E lo fa a partire da alcuni interrogativi lo strisce indagava quale fu la risposta dello Stato di fronte all'emergenza quali le reazioni dei partiti politici e della classe dirigente d'impresa nel suo insieme quale fu l'impatto del fenomeno sul quadro politico istituzionale e sulla società
Sono principalmente due i temi al centro del volume il dibattito politico e il modo in cui quel dibattito si tradusse sul piano legislativo e operativo
Malgrado la convergenza tra l'ampia maggioranza delle forze politiche che fu espressa dall'approvazione della legislazione d'emergenza
La lotta al terrorismo come bene illustravano strisce non sembra però aver rappresentato un elemento unificante l'ex aspetto che va letto nel contesto di un sistema politico particolarmente instabile in quegli anni
E attraverso lo sguardo dei partiti politici vengono perciò ripercorsi i principali passaggi legislativi e decisionali
Il punto di partenza la prima legge che introdusse il concetto di terrorismo nel Codice penale italiana il cosiddetto decreto Morro approvato subito dopo la sua uccisione è noto che l'iniziale inefficienza degli apparati investigativi suscitò al tempo un acceso dibattito
Tuttavia anche in seguito in ambito scientifico molto è stato scritto a proposito dell'inadeguatezza della risposta degli apparati di sicurezza degli errori dovuti a un insieme di sottovalutazioni
Dell'intreccio tra in preparazione del sistema di sicurezza e calcoli politici
Il volume prosegue nella ricostruzione del percorso politico e legislativo dove questa iniziale fase di stallo fu superata dall'emanazione di alcune misure speciali
Quindi si aprì una fase diversa quella della legislazione d'emergenza inaugurata alla fine del settantanove dal decreto così significa in questo ambito i primi anni Ottanta si caratterizzano per il dibattito sul pentitismo che sul piano normativo si tradusse nella legislazione premiale antiterrorismo
Prima con la legge del mille novecentottantadue sui pentiti e lo ferisce ricostruisce in modo molto dettagliato l'iter della legge
E poi ma qui ci spostiamo oltre il campo di indagine del del volume con quella sui dissociati del mille novecentottantasette libero quindi si occupa in primo luogo delle reazioni dei partiti rappresentati in Parlamento di fronte alle minacce eversive di destra e di sinistra
E delle risposte che si cercano di dare attraverso una nuova legislazione
Nell'analisi si tiene ovviamente conto delle diverse sensibilità politiche che animarono quel dibattito delle dinamiche che differenziare una forza di governo e di opposizione
Della integrazione tra partiti altri soggetti coinvolti nella politica antiterrorismo a partire dalla magistratura e dagli apparati di sicurezza
E l'autrice non si sottrae infine ad un esame dei problemi di natura giuridica che si inserirono in quel dibattito la legislazione d'emergenza dovette infatti misurarsi fin dall'inizio con la ricetta di un difficile equilibrio tra esigenza di libertà esigenze di sicurezza
Che è una questione che resta tuttora fondamentale in ogni ordinamento democratico
Bene io mi fermo qui passo la parola Guido Panvini
Grazie buonasera grazie per l'invito allora
E grazie a Valentina che ci ha messo sicuramente a me Armando nella condizione di svolgere al meglio i nostri interventi perché è stata abita in una sintesi perfetta dei principali contenuti nel volume
Quindi oggi presentiamo il un libro importante mi sembra risposta del pubblico sia qui di a testimoniarlo un libro che il frutto di una lunga anzi lunghissima ricerca che ha compiuto Chiara Zampieri che ha avuto diversi luoghi di formazione accademica in Italia e all'estero che non è un dettaglio da poco è qualcosa che si intravede nel taglio che è stato dato al volume nell'imponente apparato di biografico e archivistico è un libro che si muovere tra la storia politica ma anche tra la storia istituzionale dialoga molto col dibattito
Iniziano le scienze giuridiche insomma è un libro che presenta molteplici chiavi di lettura
Con la Yukos e e ed è incentrato apparentemente ecco quindi inizio pignola mia riflessione è incentrato apparentemente sul quadriennio mille novecentosettantotto mille novecentottantadue
Perché dico apparentemente perché in realtà fin dalle prime pagine del libro cara Zampieri inserisce il problema della mancata risposta al terrorismo o delle delle risposte date al terrorismo in una prospettiva con logica molto più ampia
E vorrei partire proprio da questo cioè alla domanda
Tante volte se avrete la pazienza di leggere il volume dichiara
Troverete questa espressione noi il mila centosettantotto all'anno in cui il terrorismo finalmente entra nel Codice Penale
Perché perché soltanto nemmeno centosettantotto e perché
E si e si può parlare di un ritardo è chiaro che c'è una risposta Haute evidente ed è stato anticipato da Valentina mila centosettantotto e l'anno del sequestro Moro lo choc sul sistema politico che tutti conosciamo
Però Chiara divertente
Va oltre questa questa pure imprescindibile constatazione inserisce la riflessione in una dimensione di più lungo periodo
Io partirei da questo con alcune osservazioni che proprio vanno tentano in qualche modo di dialogare con quello che ha scritto chiara individuando al dal mio punto di vista quali sono
Elementi di lungo e medio periodo che fanno sì che solamente regno centosettantotto la politica le istituzioni italiane entrino davvero
Affrontino davvero il problema del terrorismo in tutta la sua in tutta la sua complessità allora dire che ci sono fatto di di di luce di lungo periodo che attraversano la sua destituzione di questo Paese
E e quindi l'Italia sconta l'Italia di Italia repubblicana sconta un retaggio che non è non può essere dato scontato di sostanzialmente demonizzazione conflitto sociale
Ne spread tra Fini questa espressione cioè una una sua gestione concepita
In termini prettamente militari che ha una dimensione di lungo periodo e che ha creato all'interno delle istituzioni una continuità di pratiche sapere e concezioni che ha giuridiche che alla fine si sono depositate nelle varie amministrazioni dello Stato e che influiscono in che cosa sostanzialmente
A porre al centro del problema delle politica dell'ordine pubblico il conflitto sociale o la piazza valga neri sono sostanzialmente come la diciamo così
Non soltanto demonizzato e e a parte chiaramente delle eccezioni su cui poi li torneremo ma che che che di fatto pongono questo problema come chiave di di lungo periodo
Badate bene non è semplicemente l'alito posizione di una vecchia tesi che è pur sempre valida cura della continuità dello Stato e poi vedremo vedremo di più qualcosa di più complesso perché passa attraverso ovviamente l'Italia liberale passa attraverso l'INDA che lascia il fascismo però poi
Si scontra con i fattori di medio periodo che sono altrettanto importanti cioè
Abbiamo il problema permanente l'istituzione di individuare la piazza del conflitto sociale come principale problema delle politiche di ordine pubblico
Cosa che a una riflessione importantissima anche in termini giuridici cioè vediamo che dal punto di vista dell'ordinamento giuridico l'attenzione quasi esclusivamente rivolta alla gestione del conflitto sociale e poi arriva
La stagione di varia democratica e l'impatto della guerra fredda a sul paese aveva la guerra fredda
A direi cucù un impatto doppio da questo punto di vista cioè
Agli atti Serra forza questa
Visione distorta in qualche modo del conflitto sociale
Per le ragioni che molti di noi conoscono dal dagli anni cinquanta ai primi anni Sessanta sono più di centodieci lavoratori uccisi in conflitti di lavoro gli scioperi
C'è ovviamente ci sono le eccezioni alla nascita del governo di centrosinistra fino ai prodromi la rivolta del Sessantotto questa lunga scia si si interrompe ma rimane sostanzialmente un problema di lungo periodo che il le lenti distorsive della guerra fredda acuiscono
E dunque di nuovo una militarizzazione del conflitto sociale e poi c'è l'effetto della guerra fredda che crea nelle istituzioni
La è chiaro che le istituzioni e le amministrazioni dello Stato sono coinvolte nel nelle logiche più retriva e della guerra fredda quindi
Quando arriva il terrorismo e
E si manifesta a partire dalla primavera del mio centosessantanove in tutta la sua recrudescenza con la strage di piazza Fontana veniva centosessantanove da è chiaro che è qualcosa
Che genera un corto circuito perché si pensa a qualcosa che sta arrivando da fuori ma che in realtà vede coinvolta una parte non so non trascurabile dell'amministrazione di questo Stato e questo crea diciamo crea
Un problema Chiara giustamente ci dice
C'è un ritardo fino fino alla pari dello stragismo nella prima metà degli anni settanta l'unico grande esempio di terrorismo che si registra in Italia il terrorismo
Il re dentista altoatesino che è la politica a disinnescare soprattutto grazie all'abilità della classe dirigente democristiana dove l'istituzione in qualche modo
Si incaglia hanno o hanno posizioni di reclute di che innescano un processo di recrudescenza però oggi sappiamo che lo stesso la stessa delle stesse pagine del terrorismo altoatesino sono in qualche modo innesti indistinguibili per certi versi hanno considerato sono sono considerate in storiografia un piccolo laboratorio della strategia della tensione e quindi è chiaro che l'Italia ha una sua specificità da questo punto di vista cioè si incomincia occupare del terrorismo con la consapevolezza che lì sia le forze politiche che le forze istituzionali toccano con mano uno dei dei gangli più delicati del meccanismo di funzionamento della guerra fredda
Dunque in preparazione ci chiediamo grazie al al libro dichiara oppure a di una difficoltà a prendere atto di un problema che rischia di innescare una dinamica distinte attrice all'interno delle stesse istituzioni
Ente che questo
Mi riporta al alla all'osservazione coperto nella mia introduzione
La le chiave interpretativa di lungo periodo la chiave interpretativa che richiama la continuità dello Stato
Arrischiati farci sottovalutare questo è uno dei tanti meriti secondo me del libro dichiara su cui tornano nelle conclusioni
Che mai come in questo periodo le scritte le istituzioni è un termine che vanno va declinato al plurale cioè è un mosaico conflittuale che si rapporta al tema del terrorismo con il sovrapporsi di una serie di tensioni
E scontri che non sono sempre decifrabili a un primo sguardo proprio perché il meccanismo l'influenza della guerra fredda un meccanismo davvero
Da davvero davvero importante
Avrà chiaramente le leggi posta settantotto
Che non sono varate solamente contro il terrorismo rosso questo va detto cioè
Dal settantotto l'ottantadue diciamo sono gli anni più densi dal punto di vista dell'impatto della lotta armata di sinistra nel Paese ma non non segna una battuta d'arresto per il terrorismo
Nero Net lo stragismo si contano insomma Lippi decine di tentati stragi fino alla strage del due agosto del mio centottanta sarebbe un po'riduttivo ecco
Dire che il primo pacchetto di leggi antiterrorismo viene pensato solamente con
Diciamo la il pensato in funzione solamente la lotta armata di sinistra però certo che il problema non può essere neanche l'uso cioè il rapimento Moro e l'impatto che alla lotta armata di sinistra e quello che suscita una reazione direi chiare cristallina nelle istituzioni rispetto al problema del terrorismo
Cosa che probabilmente lo stragismo stando così legato alle logica della guerra fredda non poteva non poteva non poteva non poteva innescare ho sul piano giuridico tra altre cose sobbalzi ritardo ma le risposte sono molto interessanti dal punto di vista istituzionale
Chiaramente chiaramente permane ancora una visione che colloca un po'al conflitto sociale al centro tra preoccupazione e giuridica perché cioè la legge Reale e e tutte le sue successive de evoluzioni
E dunque questa un'ambivalenza che rimane di fondo una specie di peccato d'origine però badate bene
Introducendo per la prima volta il reato di terrorismo nel Codice Penale
E non so a questo una domanda che pongo anche a Chiara si opera una distinzione molto interessante cioè attraverso
Ietto insomma il Codice penale dopo il mio centosettantotto distingue chiaramente terrorismo guerra civile
L'articolo duecentottantasei
Che diciamo UE è uno dei vecchi codici che si porta dietro
La struttura giudicare il nostro Paese introduceva il il e il reato di guerra civile che Pradè distinto da quello di terrorismo e badate bene
Anche tutti gli altri articoli che precedono il duecentottantasei tendono a distinguere due fenomeni addirittura il reato di banda armata non deve sovrapposto a quello di guerra civile cioè il il dal punto di vista giuridico non si confonda il mezzo con il fine
E questo devo dire e molto interessante perché Cevo perché ciò che si porta lo stato di italiano di eredità di lungo periodo di medio periodo e perché probabilmente
E insomma è uno di quegli indicatori che il contrasto al terrorismo è stato in qualche modo pensato cercando il più possibile cercando il più possibile di attenersi alla difesa dello stato di diritto in questo Paese io questa distinzione l'ho trovata molto interessante
Non so non conosco gli altri gli altri ordinamenti giuridici sarebbe molto interessante che dire lo stesso la distinzione lo stesso meccanismo di funzionamento in altri contesti istituzionali
Dicevo le istituzioni andrebbero mai come in questi anni guardati attraverso un prisma
Plurale per un fattore generazionale cioè la la magistratura che si occupa del terrorismo nei primi anni Settanta non è la stessa magistratura si occupa del terrorismo ha quasi alla fine del decennio
Cioè ed e e potremmo dire e potremo estendere le altre osservazioni
Sulle istituzioni chiave relegate al nodo della repressione del terrorismo nell'Arma dei carabinieri delle forze di polizia dalle forze armate cioè cioè un avvicendamento generazionale che a mio avviso non è stato ancora mai fatto portare a galla dalla storiografia sappiamo per esempio la famosa cifra di quanti prefetti e questori si sono formati sotto il fascismo nessuno ancora attivi in età repubblicana fino a lambire gli anni sessanta sappiamo molto poco di una generazione che si forma in Democrazia
E che questo ciò a a ha un impatto di Rai sarebbe interessante anche studiarlo dal punto di vista delle biografie giustamente chiara dedica un paragrafo del libro no al protagonismo dei magistrati che un protagonismo
Chiaramente che va si inserisce un corto circuito tra politica quello che sta succedendo nella nella società
Però è anche un protagonismo generazionale cioè di una di una generazione che chiaramente una generazione volta a democratizzare a modernizzare
Una le istituzioni più complessa che chiaramente nel la gestione repressione del terrorismo ha una ha una sua ha una sua
Rilevanza
Aggiravo io mi auguro che do solo questa ricerca abbia un un proseguimento noti che queste presentazioni possono proseguire lo lo spirito più grande che faccio chiarendo conto sia molto più complicato da scrive
Da un punto di vista disciplinare sarebbe molto bello un confronto con gli storici delle istituzioni perché
Questa è la questa questa evoluzione della
Del del dell'atteggiamento ricostruzione nei confronti del terrorismo è imprescindibile anche da come stanno le stesse istituzioni che si inseriscono in un quadro europeo Chiara fa riferimento nel suo imponente apparato bibliografico
Alla circolazione di saperi conoscenze scambi di esperienze che avviene a livello transnazionale sul problema del terrorismo che chiaramente in ogni Paese si declina
Sì declinati in maniera diverso ma che denota sostanzialmente il tentativo soprattutto in zona
Diciamo europea di trovare strumenti giuridici che essi siano coerenti con la tenuta del sistema democratico lì dove il terrorismo
Ha messo in qualche modo in discussione di questo lo lo trovo diciamo un una un aspetto anch'altrettanto importante quanto il fattore di fatture
Generazionale
Ecco su ordine sul dibattito politico
Direi che io ho poco da dire
è costruito nella sua
Nella sua nella sua completezza cioè
Chiara ci fa vedere che cosa c'è la pluralità di posizioni che c'è dietro la convergenti l'apparente convergenza e credo che questo sia il contributo più importante lo sappiamo
Sì il terrorismo pone una sfida alla politica di questo Paese negli anni tra altre cose di di di di ascesa e il declino della del del dialogo tra Democrazia Cristiana
E il Partito Comunista è vero che c'è un clima emergenziale
Che porta un apparente convergenza ma se poniamo a vedere da da vicino alle posizioni dice alcuna forza politica
Eh beh insomma il quadro è esce molto più frastagliato chiaramente
Se andiamo a esaminare
Come fa Chiara con la lente di ingrandimento che cosa ha significato il terrorismo per le principali culture politiche di questa di questo Paese beh insomma poi ladro il escono per forza
Atteggiamenti vocali
Punti di scontro molto più di quanto il dibattito storiografico era stato in grado di approfondirà fino a questo momento tra altre cose chiara non era non non ha scritto di questo tema soltanto nel suo volume lei già in un in un bel saggio dedicato
Alla reazione al comportamento della CISL ha nei confronti del terrorismo c'aveva dato un bell'esempio di come
Una forza sindacale abbia
Dato vita ma pluralità di posizioni spesso e volentieri questo ancora andato molto interessante
Facendo emergere una pluralità di tipo territoriale cioè le le le diverse federazioni sindacali
Appoggiavano più o meno una linea garantista esplicitate aveva la CISL ha nei confronti del del terrorismo mostrando la il dibattito interno la questo sarebbe
Sarebbe molto interessante riprendere questo diciamo questa chiave di lettura immaginando no
Tutta una serie di approfondimenti monografici
Forse su questo Ermanno Taviani saprà dire molto molto meglio di me ma l'intero lo stesso Picci
No dietro la la l'apparente difesa in oltranza delle istituzioni democratiche esistono esistono una serie di posizioni estremamente sfumate anche qui plurali che sono la conseguenza non non solo di la dinamicità della cultura politica comunista ma anche delle generazioni
Diciamo di di dirigenti e militanti comuniste e soprattutto del del delle forze che ruotano attorno al Partito Comunista
Dibattito da altre cose che sarebbe interessante ricostruire dopo la fine delle novecentottantadue per vedere per esempio come cambiano negli anni Ottanta fino quasi lo scioglimento del partito alcune posizioni rispetto al tema insomma al tema della legislazione d'emergenza
Se c'è stato un ripensamento non c'è stato un ripensamento
Credo che che questo sia diciamo un medico del libro dichiara e chiaramente con l'attenzione cortocircuiti è chiaro che i ci sono stati sperimenti molto interessanti Mona la la la sopra la va sostenuto Giovanni Mario Ceci
E molto presente nel libro dichiara
Come anche i partiti dell'estrema destra restano a sinistra si
Rapportano al tema del terrorismo ma una domanda che può essere Nando una domanda che può indurre a una risposta Autori vivente un'auto di Dante non l'ha fatto se andiamo a vedere per esempio il dibattito interno
Al Movimento Sociale Italiano ci accorgiamo che rispetto al tema del terrorismo ci sono tante e diverse posizioni anche qui forse non del tutto distinguibili dall'eredità che la guerra fredda lascia in quel partito stando attenti a te stando attento demente
Ai corti Circuiti è chiaro che quando Rau ti parlo delle leggi antiterrorismo ma insomma
Di sognare con somma ricordarci no che
La politica soprattutto in quegli anni può mostrare degli aspetti meno visibili o comunque
Posizioni o uno vecchio termine Nicodemi che cioè
Non non non non non sempre percepibile a primo sguardo della ricerca storica l'importanza di di fare affiorare arrivo alle conclusioni se ancora qualche minuto
Allora garante garantiscono contro emergenza non sono i grandi poli
Che affronta il tema dichiara
E all'azienda innanzitutto chiara un po'attenda giustamente verso la la posizione del garantismo però e dello del rispetto dello Stato di diritto però lo fa allacciando un po'la dimensione di questo dibattito e lo fa
Involontariamente secondo me introducendo due temi davvero importante che sembra lontano tra loro ma che era alta hanno probabilmente un punto di connessione profondo in fin dei conti la possiamo leggere questo libro anche attraverso un'altra lente cioè e che non ente molto molto complessa su cui la ricerca storica deve fare ancora tanto lavoro quali sono i confini dell'attività giudiziaria e quell'attività politica perché credo che il problema lasciato in eredità dalle cosiddette leggi contro il terrorismo e e che l'Italia sono seguite da le leggi contro la criminalità organizzata e che subito a ruota sono seguite dalle leggi contro corruzione cioè è vero che esiste un meccanismo emergenziale che però ci lascia un problema cannoli storici ci riguarda da vicino cioè qual è il confine oltre il quale l'attività della magistratura può o non può spingersi
Cioè in che misura sostanzialmente si tutela la democraticità dello stato del diritto invadendo quella zona che a volte l'indagine giudiziaria necessariamente e costretta a indagare cioè la cosiddetta zona grigia no
Era questo poi il grande problema che poneva la repressione al terrorismo con sì le le le quasi tutte le organizzazioni terroristiche hanno dei confini estremamente stretti così come le organizzazioni criminali pro quando il fenomeno
Come tre mila centosettantotto mila centosettantadue arriva quel livello di soglia è chiaro che ha debordato dei confini
Essenzialmente della grande distende la clandestinità e quindi lascia lascia aperto quel problema e il caso italiano da questo punto di vista credo sia molto interessante perché di fatto un dibattito che non si è mai esaurito
E sarebbe molto interessante sapere cosa ne pensano i giuridici Igd giuristi dice tutta la scuola palermitana
Penso per esempio contributo dice andata che sta ripensando in chiave critica no qual è qual è il limite dell'azione giudiziaria da questo punto di vista cioè lì dove si può parlare effettivamente di organizzazione criminale e lì dove esistano il terreno insediamento della mafia che sono due due terreni da un punto di vista giuridico estremamente porosi e difficile e che dal punto di vista storico invece possono aprire delle prospettive molto molto interessanti
L'ultima l'ultima riflessione
Ed è un auspicio nell'evoluzione del libro che contiene anche una domanda in fin dei conti quando quando è il termine di capacità di esaurimento della democrazia di riassorbire queste fratture
Cioè le leggende le leggi che fa favoriscono la collaborazione con la magistratura
Hanno avuto e sono molto sono quelle più studiate dal punto di vista sia storiografico che giuridico sono quelle più interessanti hanno aperto un dibattito morale e politico infinito che arriva fino ai nostri giorni
E che però forse lasciata incompiuto lascia incompiuti due problemi il recupero fino in fondo di queste fratture che in questo caso significava anche il recupero di chi aveva fatto determinate scelte contro la democrazia
E che nell'immediato e che per un lunghissimo periodo ha lasciato nel nell'oblio completo invece le vittime dalla violenza terroristica che non sono state tutelate dal dalla dalla dalla legislazione e lo saranno con grande con grande sforzo e con grande ritardo solamente
A cavallo tra la fine degli anni novanta i primi anni Duemila
Io metto sul piatto questa della
Allora no anch'io come sempre capita coi molte delle cose più importanti
Vengono dette diciamo da chi precede
No anch'io sono Contento di presentare questo libro poi Chiara Zampieri una studiosa che conosco
Estimo da da molti anni innanzitutto è già stato sottolineato sia da Valentina che da Guido è un libro che come dire esprimere una enorme ricerca storica e in
Spesso proprio su questi temi anche escludendo
Pamir Ria de di pubblicazioni di giornalisti così sommarie
Terrorismo il caso Moro diciamo sono stati sul tema il tono un po'rallentato un genere letterario diciamo che più che ed è un dibattito storico questo libro non è come tanti libri che sono delle sintesi delle sintesi sono tutti iscritti spesso sul sentito dire su su qualcosa ma invece si riparte appunto da come dire dibattito politico sulla legislazione sul terrorismo nei ai tempi del terrorismo
E per farlo l'autrice come dire
A è anche una storia d'Italia ovviamente perché
Come non non c'è solo quello ma c'è una ricostruzione molto attenta del quadro politico e sociale dentro cui si colloca tutto questo tutta queste questi
Quattro anni così decisivi rispetto appunto a in cui si consuma poi la sconfitta
Del terrorismo di sinistra che in genere da ti amo appunto al mille novecentottantadue anche se poi ha avuto delle appendici e certi
E in tutto questo se al centro c'è il dibattito politico e il ruolo del parlamento
E dei partiti evidentemente c'è anche una grandissima attenzione alle forze sociali a alcuni apparati dello Stato e quindi
In particolar modo poi c'è tutta la questione della riforma del della polizia che come dire
Ha una storia antica e che vede poi per esempio Partito Comunista cambiare posizione tra i primi anni Settanta deve staccarsi da tutto invece un mondo di sinistra e e la seconda metà del degli anni settanta
In tutto questo appunto Hulu
Un libro come questo come dire va oltre quella letteratura anche ai due poli quelli che dicono non c'è niente da scoprire e vede poi singolari convergenze diciamo tra
Ex brigatisti invece analisti e storici di tutt'altra dettato formazione e quelli che invece non vedono solo complotti posizione strumentale e che danno una lettura della riscossa delle risposte che dà il sistema politico appunto
Come dire a partire da
Prese di posizioni ideologiche piuttosto che un'analisi storia la è stato già detto come una serie di leggi da quelle dell'emergenza
E datano dal settantaquattro reggente antiterrorismo che data invece dal mille novecentosettantotto siano al centro di questa tutta la trattazione questa amplissima trattazione
E e come
Punto per ci sia uno degli appunto passaggi
Meglio diciamo ricostruiti sia proprio quello e che vede punto il passaggio da una prospettiva da come chiama l'autrice dà una svolta liberale dei primi anni settanta
E e cresce che
Una svolta in altro senso di fronte all'emergere in particolar mare in particolare il terrorismo rosso guida già ricordato come voi ci fosse un problema diciamo
Nella risposta al terrorismo rosso e prima diciamo quello a quello nero e e e come poi tutto questo anche poi se la posizione dell'autrice è in definitiva parole fare delle domande generale
Che ed è condivido diciamo la democrazia sostanzialmente non è stata intaccata da quello che è successo ci sono stati dei guasti ci sono stati dei punti critici
A partire da quello appunto per la la mancata individuazione dei responsabili
Della strategia dalla tensione
Alla fine e le torture insomma come dire il la presenza Della vi due entro la commissione tutte queste cose non vengono messe nel libro così come i problemi nella legislatura e Gesù pentiti tra della Legge Reale regionale bis eccetera eccetera eccetera ma come dire
Alla fine
Mi sembra questo il giudizio di fondo allo stesso tempo però nel quadro di un giudizio critico complessivo sull'azione della classe politica perché come si sottolinea e questo è importante proprio rispetto a una vulgata storiografica e su questo spesso diciamo tranchant e superficiali come in realtà nella ricostruzione di questo dibattito i momenti di disaccordo furono complessivamente molto più frequenti rispetto a quelli d'accordo
E anche se c'era una c'è stata una un accordo che il terrorismo andasse sconfitto con mezzi democratici e dentro confini costituzionali anche se talora lasciamo
Con un terzo non senza certe forzature però poi come dire
Quella diseguaglianza di fronte alla legge che pare il problema no del
Di la legge sui pentiti che avrebbe come dire quella legislazione può è andata nella lotta alla clemenza argani Zatta come dire è stata facciamo un modello che quindi come lì anche lì è una storia che continua perché poi le discussioni su quarantuno bis
Che si sono sono
Attuali anche attualmente ci riportano poi annodi che si posero allora in in quella temperie pure così diversa e qui poi tra l'altro detto a margine colpisce come i dibattiti politici ci sia poco
Sulla crimini da organizzate sul fatto che l'anno scorso una guerra di camorra e e l'inizio di una guerra di mafia che stava facendo decine di morti
In particolare insomma sotto quella tra una nuova camorra organizzata una nuova famiglia come si chiama
La quindi in definitiva
Anche se ci furono diciamo quest'accordo e un sostanziale acquisito dice l'autrice rispetto per la democrazia appunto
Si mettono in luce tutta una serie di problemi innanzitutto una legislazione che non ha non vide misure preventive
Ma che invece anche questo diciamo una costante anche successiva come dire del modo di agire dalla politica ma invece sempre ex posso sempre dopo diciamo ondate di attentati o
O il caso Moro diciamo che è stato uno dei passaggi più drammatici della storia d'Italia
La instabilità politica dopo la finanza e trentotto e la fine dei governi di solidarietà nazionale che condiziona poi diciamo il dibattito quando poi si arriva alla famosa svolto e qua poi una parte che ho trovato veramente molto interessante è
Quello su
L'analisi storica e sociologica del terrorismo dalle forze politiche che appunto non è in un punto libero ma in tutto il libro come questa analisi che molto differenziata fecero le diverse forze politiche e qui poi libri attentissimo anche a non su come tanti libri solo i comunisti socialisti i democristiani ma anche il partito repubblicano i socialdemocratici l'estrema sinistra che poi appunto
E ovviamente partito radicale e il movimento sociale con delle strane singolari anche convergenze no tra soprattutto questi ultimi tre
Gruppi di cui sempre forse
Comunque come questa analisi storica del terrorismo alla fine se posso dire sostanzialmente molto povera
E molto poco articolata che
Insomma alla fine solo dopo l'ottanta che si comincia
Si intravede una ricognizione anche storica del fenomeno
Migliore questo anche comunisti che pure dal sessantadue
Formalizzavano tutto quello che succedeva alla propria sinistra dai tempi diciamo della rottura tra Cina e Unione Sovietica
La come però appunto questa analisi anche storica di riverbera sulle modi per fronteggiare il terrorismo e come diventi poi con l'evento di visivo fra veder fare forze politiche
E anche all'interno delle forze politiche stesse e alle forze della sinistra stessa in questo senso è qui
Anche
Alla fine il fatto che
Non non c'è mai stato pari alla fine un disegno di largo respiro dice l'autrice nel impostazione delle politiche anti terrorismo ma delle leggi e che ebbero un iter soprattutto quella sui pentiti molto lunga tormentata e una serie di aggiustamenti anche appunto come dicevo prima
La storia vera riforma della polizia diciamo che punto erano assenti
La cosa da un altro aspetto interessante è il rapporto tra questo dibattito politico e l'opinione pubblica e anche qui con un una considerazione che può sembrare ovvia ma che invece non è banale alla luce di tante
Tante ricostruzioni del del terrorismo della storia dell'Italia in quegli anni eccome
Non sia soprattutto quelle
Estreme diciamo non sia una classe politica che vuole imporre scrive l'autrice una prospettiva lo and order alla alla società civile ma invece sia la una una società politica che
In certi momenti come dire
Deve contenere invece una spinta forte che viene da settori della società civile che invece erano disposti scusate la semplificazione nel libro ovviamente non viene detto così a sacrificare
Delle libertà o come dire una parte della libertà in nome invece di della sicurezza in nome di politiche eccetera
Tutto questo
Anche qui non si intravede anche se ci sono pulsioni e come scrive l'autrice in vari momenti
L'attrice un momento un po'di impazzimento scusa se stesso di Ugo la Malfa dopo non sappiamo diciamo nei giorni intese del caso Moro
Non c'è un disegno reazionario mi sono pulsioni in in certi momenti più forti indiscriminati momenti
Però volevo fare una domanda su questo l'autrice e il merito del libero è che sempre ancorato alle fonti un'analisi delle fonti non è un ente esposizione di fonti ma è ancorato a quello che il dibattito parlamentare le dibattiti interni ai partiti le fonti a stampa insomma le fonti su questo fondamentali ed essere questa cosa dice
Non voglio sembrare Giorgio Galli è un'interpretazione che vede solo la sinistra al centro
Come sa e forse diciamo non condivido quell'interpretazione
Però e cito dal libro dice fino alla fine del settantanove la volontà di battere il terrorismo non si tradusse in legge organica articolate in una politica di apparati efficace in un dibattito approfondito sulla sua natura
La fine del settantanove
E quindi poi si parla di ritardi e lacune e disfunzioni alloggiati due da quella cosa abbiamo dette culture antiche e nelle situazioni ne parlava anche Guido rispetto appunto a anche a la guerra fredda
Però la fine del settantanove esattamente quando comincia a cambiare il sistema politico diciamo come dire il PC vive più grosso arretramento della della sua storia politica
Anche se ancora fino all'ottanta si ricerchi ipotizza anche nella vicina o di tornare una
Solidarietà nazionale e quindi
Sì diciamo
Quanto ha contato poi alla fine questo dentro a se uno lo guarda a a alla a distanza come dire non è evidente che che c'è evidentemente un nesso tra queste cose
Tra l'altro il Partito comunista perde le elezioni del settantanove
Anche se poi non sarà un dato permanente perché poi i radicali
Calano nell'ottantatré notevolmente proprio sulla piattaforma delle sulla questione delle emergenze
Ma in gran parte diciamo su
Quelle leggi e su quella politica diciamo perché lo spostamento maggiore quel tre per cento circa che perde lo perde appunto verso in direzione del partito di Pannella che peraltro
Pensavano compensava Pannella di sorprendere atti dirittura più volti noti poter condizionare anch'in maniera ancora più incisiva il quadro politico dopo le elezioni
Allo stesso tempo
E trovo molto interessante
Appunto il peso le cose che diceva Guido ma nel libro si sottolinea come la strategia della tensione che attraverso sintetizzando abbia pesato
Il Pci poi se ne siano in qualche modo liberato nella cultura della sinistra eccetera
Ma anche qua come dire non nessuno e giustamente si diceva c'è Bologna ci sono in arte di cui si parla abbastanza poco diciamo almeno
Nelle fonti che prese in considerazione pur essendo stata una storia breve ma efferata quella quella detti quell'ultima stagione i più giovani
Che per insomma giovane generazione del terrorismo nero ma
Però anche qua forse
Non per fare del complottismo diciamo
Non si interrompe però quel come dire collegamento che del testo poi è stato denunciato anche Tenaris mentre i servizi segreti eccetera tra
Inizio del grande terrorismo rosso e la fine di almeno di una
Modo di operare diciamo per la stessa strategia tensione quel concetto si può anche discutere stato messa in discussione così come ma insomma tanto per per capirci
L'altra
Un'altra questione di fondo e qui è una domanda l'autrice al TAR risponde nel libro ma io ti faccio lo stesso la domanda
Quanto ha contato
Il varo di quelle misure eccezionali
Nella sconfitta del terrorismo o quanto invece l'applicazione del legislazione che già esisteva
E la l'ammodernamento insomma
Di degli apparati le riforme che riguardarono le forze di pubblica sicurezza
Nulla
Su questo peraltro alla fine
Punto
Un altro tema importante è quello appunto della guerra civile lo stato di guerra e la costante paura di una parte ragazzo critica ma anche
Intimato insomma di governo anche dei comunisti della legittimazione del terrorismo la non so mille cose da dire sulle posizioni dei partiti mi sembra che un altro aspetto che emerga
Come dire
Che ha nella questione dei dissociati su cui
Anche qui è molto interessante come anche dopo che i comunisti escono al Governo in realtà vengono ascoltati si riproduce la maggioranza del settantasei settantanove anche dopo su passaggi non irrilevanti
Del percorso politico di di questi provvedimenti
Però come sulla questione dei dissociati che è una campagna che poi parte da Rossana Rossanda e dal manifesto sul piano giornalistico perlomeno e poi ripresa da Lotta continua che poi di lì a poco diventerà reporter cofinanziamenti
Del partito trovati dal Partito socialista si ponga quella questione di come dire gli ex terroristi
Che parlano al Paese che diventano dei soggetti dei mass media no con un forte protagonismo e invece quel Silenzio quella afasia delle vittime di cui ha parlato Giovanni Moro
Nel suo libro anni Settanta ecco di come dire che provo tutta quella ricostruzione fa emergere quello che prestato unno un punto che un punto del
Della storia per lo meno mediatica dalla memoria
Rispetto al terrorismo
Però su tantissime cose sono in conclusione anche sulla doppia svolta dei comunisti realtà una svolta e poi una parziale svolta devo dire appunto sono del tutto d'accordo con quello che
Viene
Viene ricostruito come appunto comunisti poi cambino diventino un partito dell'ordine
E anzi poi anche dopo appunto costringano la democrazia cristiana diciamo no gli altri partiti a rincorrerli diciamo su alcune cose
E come invece poi quando escono in maggioranza ci sia un po'ripensamento non tanto su una linea rispetto all'emergenza che
Saranno proprio i comunisti a riproporre non non da soli ovviamente
Parlo dei comunisti e non di tale quesito perché un tema che conosco meglio e non perché sia lo ritenga diciamo più importante
Lo ripropongano poi nella lotta alla mafia no quel modello leggi come dire
Il piano emergenziale
E lotta di massa diciamo coinvolgimento delle masse del resto
Quel versante emergenziali vista
è stato presidiato sin da allora fatti poi son le figure di riferimento nel dar la linea parte Berlinguer per
Sono Pecchioli e Luciano Violante diciamo poi di come dire quelli che costruiscono che poi producono anche dopo ecco
La
Volevo poi in conclusione raccontare un piccolo episodio
Che non strettamente personale
Macché qualche anno dopo civile a un gruppo di amici
Tra cui Giancarlo Schirru altro pilastro quadra Fondazione Gramsci ne organizzano un convegno su settantasette all'università di Roma renderà ancora studenti con un finanziamento facemmo una mostra
E la entrammo in contrasto con Luciano Violante e con la federazione romana perché hanno invitato ex di autonomia a a questo conte
Fatto sta che
Tra la fine dell'ottantotto e l'ottantanove fummo contattati batterà Cafu poi anche la cosa dall'Area degli irriducibili delle Brigate Rosse e per qualche mese
Fummo il tramite tra tutta la questione della soluzione politica delle con cosa che non era al centro del
Però Beppe sci o perire ci disse di prosegue sta cosa e fece poi tutta una serie di incontri con la Lombardi l'avvocato avvocatessa di Moro con tutto il gruppo voi di di politica classe e tremo al pensiero una sera però scoprimmo dopo con Nadia Desdemona Lioce cioè voglio dire che poi è stata una arrestata anni dopo come come terrorista
E e e quindi noi da utili idioti per un po'come dire
Portammo facemmo appunto da tramite
Tra
Questi punto erano passati poi da per loro nella loro follia
Era una grande svolta storica dalle chiedere dall'amnistia l'indulto appunto in quella stagione e su quello qua tra l'altro c'era appunto tutto manifesto Funari eccetera Cuneo in poi non apparteneva ad un ramo scritti FIGC me
Eccetera e e poi questa cosa nella seconda metà dell'ottantanove quando capirono tutti quanti che non c'era una prospettiva politica nel Pci per ascoltare alcuni ascolta mentre Beppe come dire
Alcuni trovarono fatto
Quindi ritornare su una questione della soluzione politica non nel senso non una revisione però in un qualche modo avrebbe cambiato quella linea di cui partite
Eccetera
E quindi la cosa finì lì appunto sono ancora stupito di averci preso parte del fatto riunioni con con una terrorista se scoperto dopo però ma
Cosa irrilevante
Dato che nell'area dell'autonomia
Alcuni che poi sono diventati anche deputati senatori ci hanno fatto un percorso diciamo riscoperta del riformismo e della democrazia successivo l'apre il comunista
Che le Brigate Rosse alla fine erano considerati come dire il
Avanguardia rivoluzionaria di una stagione alla fine
Durante il novanta in varie occasioni
Qualcuno è stato questa cosa ma c'è anche quella in parte scoperta dopo però poi persone non ci picchiano gli autonomi perché quell'area politiche classe che aveva un'influenza culturale e politica eccetera e ha detto che noi non dovevamo essere che eravamo dei bravi compagni perché avevano come dire
Quando battuti per la soluzione politica del satrapo erano stati sono dei gran Colleoni ecco scusate la la cosa perché appunto siamo finiti dentro un meccanismo veramente più più tattica né un meccanismo criminoso semplicemente siamo diventati dei passacarte di un qualcosa che però ci riporta esattamente qua e io ho finito
Molte grazie mamme a Guido per le tante osservazioni e tanti spunti di riflessione prego chiara
Grazie
Beh innanzitutto volevo ringraziare la Fondazione Gramsci per sono per avermi invitato a presentare il libro ringrazio veramente Valentina per la presentazione i due relatori che mi hanno dato un sacco di spunti interessanti anche per le parole di apprezzamento
E ringrazio la Fondazione Gramsci anche perché buona parte delle ricerche per il libro ovviamente lo ascolta e qui questa miniera di documenti è stata di vitale importanza proprio per per il lavoro per questo libro quindi un doppio ringraziamento davvero sentito sono contenta di essere qui stasera
Prima di arrivare agli alla serie di spunti che che che mi sono stati dati dai due relatori di volevo fare solo una brevissima premessa su come è nata questa ricerca che come è stato ricordato è frutto di un lungo lavoro che è cominciata ancora con il dottorato di ricerca all'università di Roma Tre
E che mi ha portato ad occuparmi un po'di questo argomento che la risposta dello Stato attraverso l'analisi del dibattito tra i partiti al terrorismo il primo punto certamente era che fino ad alcuni anni fa più o meno da quando cominciato appunto lavorare a questo tema c'era una sorta di vuoto storiografico quasi riguardo a questo tema
E specialmente in Italia
Fino ai primi anni due mila fino anzi fino agli anni dieci del Duemila sostanzialmente di questo tema si era chiaramente occupata una vasta letteratura giuridica perché trattandosi soprattutto non solo ma soprattutto di leggi evidentemente tra giuristi su i giuristi si erano occupati di questo tema sin dagli anni tra l'altro dell'emanazione della legislazione e poi una parte anche di studi di carattere politologico sociologico qualche anche il contributo storiografico soprattutto all'estero si era occupata della risposta
Italiana al terrorismo però di fatto in Italia c'erano pochissimi contributi
Vuoto che è stato in realtà poi colmato negli ultimi anni perché a parte insomma questo volume sono uscite anche tante altre ricerche che riguardano altri aspetti della risposta dello Stato italiano al terrorismo però insomma ero partita dall'idea che mancasse una ricerca su questo tema nella chiave che che insomma che ho provato a proporre nel mio libro
La seconda ragione per cui mi sono proprio appassionata anche alla all'argomento è che guardando invece al dibattito pubblico italiano relativo alla insomma alla fase del negli anni Settanta è anche sul tema della risposta dello Stato al terrorismo invece ci sono tante testimonianze memorialistica resoconti anche di carattere più divulgativo giornalistico non tanto dicevo appunto storiografico
Dove si era sedimentata una forte radicata una immagine piuttosto negativa di quello che era avvenuto negli anni settanta in Italia nella lotta al terrorismo
L'immagine di uno Stato che sostanzialmente aveva un po'tradito se stessi sono diciamo introducendo una legislazione fortemente restrittiva per non dire da stato di polizia con utilizzo spregiudicato e molto coercitivo degli apparati di sicurezza
E con una classe dirigente che quasi aveva in mente un piano strategico preordinato volto a eliminare qualunque forma di dissenso politico con ogni mezzo diciamo così un disegno peraltro che sarebbe stato in capo non solamente ai tradizionali partiti di governo a partire dalla Democrazia cristiana
Ma anche dalle forze di opposizione a partire dal partito comunista che avrebbe avuto tutto l'interesse di eliminare le forze di opposizione alla sua sinistra sostanzialmente quindi mi ha colpito molto l'immagine invece molto presenti in Italy
Di molto negativa di questa di questa esperienza di lotta al terrorismo che peraltro contrastava con l'immagine invece molto negativi positiva scusate che emergeva da quei pochi studi che dicevo che si erano
Che sono stati fatti all'estero fino ai primi anni due mila sul caso italiano si tratta di rassegne realtà distinte sia appunto in cui politologi dicevo e qualche storico all'estero invece ha letto molto positivamente l'esperienza italiana in quanto nonostante il terrorismo italiano fosse considerato un una vera minaccia diciamo così per la democrazia fosse stata veramente molto sfidante era stato comunque sconfitto nonostante ritardi alcuni
Problemi oggettivi anche alcuni momenti di violazione dello Stato di diritto però più complessivamente l'immagine che emerge
Era un'immagine positiva di questa esperienza per questo ma mi ha colpito molto la presenza di questa dicotomia tra un dibattito italiano fortemente intriso di questa immagine negativa è un dibattito all'estero invece in cui emergeva un'immagine positiva perciò deciso di andare un po'a fondo
Della questione soprattutto attraverso la chiave del dibattito fra le forze politiche che sono state le principali artefici poi di questa politica antiterrorismo perché si parla delle leggi nel libro ma insomma ovviamente viene affrontato anche il tema degli apparati di sicurezza quindi la risposta operativa
E mi sono occupata questa già somma è stato segnalato da da Guido in particolare ma anche da Ermanno dal settantotto all'ottantadue perché effettivamente il quinto insomma il periodo in cui viene
E considerata come una vera e propria emergenza dagli attori in campo il terrorismo e non a caso infatti a dal settantotto che viene introdotto appunto lo ricordava Guido
La prima legge che contempla creato a finalità di terrorismo nonostante Piazza Fontana fosse insomma sulle
Se fosse stata nel mille novecentosessantanove quindi ci vollero quasi dieci anni prima anche si introducesse si sentisse l'esigenza di fatto di introdurre un reato con quel tipo di connotazione
Ovviamente la di Corato guido io cerco di porla in una prospettiva di lungo periodo cercando anche le ragioni per cui si arriva a settantotto senza una legge che ancora contempli questo tipo di di fenomeno
E e mi fermo poi all'ottantadue perché di fatto è lì che si chiude la fase delle avverte vera e propria emergenza
Nel senso che è vero che come ricordava Valentina nell'ottantasette viene approvata una legge quella sui dissociati appunto che è chiaramente una legge diciamo speciale nel senso che riguarda esclusivamente la categoria dei detenuti per
Legate cioè per motivi diciamo di terrorismo di eversione
Ma è una legge chiaramente con una finalità diversa rispetto a quelle precedenti che sono improntate alla necessità di porre fine all'emergenza sostanzialmente anche la legge dell'ottantadue che pure strettamente di carattere premiale e non repressiva la cosiddetta legge sui pentiti quindi l'approccio è totalmente diverso rispetto a quelle che l'hanno preceduta
E comunque chiaramente una legge d'emergenza che vuole imporre e che effettivamente riesce anche poi a porre fine quasi nell'immediato alla insomma nell'arco di qualche mese
Alla fase più cruenta del del terrorismo
Venendo a ecco ad alcuni degli spunti orario presunto molti appunti post farsi quindi andrò in modo sparso necessariamente mi ricollego a questo
Per quanto riguarda ecco Guido diceva la connotazione cioè il l'introduzione del termine terrorismo
Nel Codice penale che è molto interessante effettivamente cioè rimangono gli strumenti diciamo tradizionale di di strumenti insomma
Le previsioni di legge tradizionale che vengono molto utilizzate che poi sono quelle risalenti al Codice Penale
Fascista sostanzialmente il Codice Rocco che vengono in gran parte utilizzate fino a delicata per tutta l'emergenza banda armata la città vi anche tu
Però si sente l'esigenza ad un certo punto di introdurre qualcosa di più specifico
E anche di più unitario tra le forze politiche nel senso che la connotazione fascista del Codice Penale diciamo così è stata oggetto di una discussione fra fra i partiti
E per trovare anche un un elemento di maggior più unificante diciamo così
E anche riconoscendo la novità del fenomeno del terrorismo viene introdotta anche questa nuova figura che poi verrà applicata ad altri a vari reati di carattere comune
E come aggravante speciale però è interessante anche notare come alla fine il terrorismo non venga mai definito dalle forze politiche
Cioè nonostante praticamente cinque anni di dibattiti parlamentari
Su leggi appositamente appunto introdotte per far fronte a questo fenomeno di fatto la difficoltà di trovare e qui nascono appunto c'è il tema delle divergenze che è stato già detto sono più frequenti delle convergenze poi realtà
E è evidente come per esempio sul fatto che non ci fosse una definizione condivisa di qualunque forma di cosa fosse il terrorismo si è evitato in maniera anche esplicita a livello parlamentare di definirlo
Dicendo espressamente il relatore della prima legge su cui si pone questo problema dice beh ci ha abbiamo un senso comune di cos'è
Il terrorismo e quindi non occorre definirlo me questo chiaramente cela una difficoltà oggettiva fra partiti di orientamento completamente diverso che sono però quelli della solidarietà nazionale a confrontate di su su questo punto
Difficoltà che poi porta anche alla disorganicità che è stata più volte ricordata
Che ha contrassegnato tutta la legislazione antiterrorismo perché anche qui e anche queste realtà va un po'a contrastare l'immagine per cui
Quella che dicevo essere radicata nel dibattito pubblico italiano cioè del piano preordinato per sconfiggere le opposizioni instaurare lo stato di polizia e realtà
L'insieme di leggi che viene introdotta l'insieme del tutto orga disorganico contraddittorio per certi versi
Per ragioni che vengono poi insomma evidenziate nel libro ma su questo non mi soffermo in questo momento
Per cui in realtà l'idea è proprio la percezione quella dell'improvvisazione tema su cui peraltro anche altri studiosi si sono soffermati
Dell'agire ex post mai in modo preventivo e se in alcuni casi c'è stato il tentativo di agire un po'preventivamente
Diciamo così sono intervenute le crisi politiche fondamentalmente oltre alle divergenze fra i partiti nel merito delle questioni a sostanzialmente anche un'azione pervicace devo dire di ostruzionismo portata avanti dall'estrema destra e sinistra
Che hanno di fatto ostacolato l'introduzione di quelle misure che invece avrebbero avuto nel super respiro decisamente più più ampio sono Bari gli esempi diciamo così che che che potrei fare che sono raccontati nel nel libro
Per quanto riguarda ecco e rispetto no questo vado oltre scusate più che altro per un fatto di tempo
Dicevo la la la fine del settantanove ecco questa è la la domanda di Ermanno che riguarda insomma la coincidenza nostra
La fine del settantanove che di fatto vede la luce della legislazione più
Non solo tra l'altro più articolata ma anche quella più duramente repressiva no che la il cosiddetto decreto Cossiga che poi verrà
Convertito in legge nel gennaio del mille novecentottanta che però in realtà è accompagnato anche da un disegno di legge
Ecco uno di quei casi in cui poi viene insabbiato fondamentalmente non vedrà mai la luce
Un disegno di legge che avrebbe avuto un respiro più ampio ma appunto
Per la crisi che ci sarà verrà poi lasciato nel dimenticatoio e un altro decreto che invece porta l'approvazione di uno stralcio della riforma di della polizia che poi complessivamente verrà approvata nell'ottantuno però intanto si lavora sul dossier su su alcuni aspetti che erano già condivisi fra le forze politiche
E la coincidenza con la crisi del settantanove ecco io in questo su questo aspetto la vedo in modo duplice diciamo così nel senso che sicuramente il nesso c'è nel momento in cui il governo Cossiga per l'appunto allora in carica si sente più con le mani libere cene minore necessità come dire di mediazione
Ovviamente in una fase in cui la solidarietà nazionale
è finita dall'altro lato però il emerge chiaramente anche e soprattutto nel PC ma anche in alcuni settori della democrazia cristiana
Il fatto di voler trovare una convergenza in ogni caso che diciamo trascina anche comunisti accedere su alcuni punti
Veramente molto pesanti fermo di polizia su tutto no tanto che poi nell'ottantuno la posizione cambia ecco penso che
Quindi giochi una duplice influenza il momento politico rispetto poi all'esito della legge che alla fine quindi passa nonostante abbia degli aspetti di grossa criticità anche a livello diciamo di coerenza costituzionale anche se poi la Corte costituzionale alla fine interpellata darà l'avallo alla legge diciamo così però
Il fatto che rimanesse ancora in campo l'ipotesi per i comunisti almeno nella testa di dirigenti comunisti di poter
Riavviare l'esperienza la solidarietà nazionale in qualche modo incide anche sul fatto che la legge poi passa con la stessa maggioranza della solidarietà nazionale per l'appunto gli stessi forze politiche sostanzialmente
L'altra questione quanto ha contato il varo delle misure eccezionali nella sconfitta del terrorismo quanto la legislazione già esistente e un ammodernamento degli apparati beh direi e ormai non cioè non sono certo solamente io a dirlo la legislazione premiale è quella che sicuramente ha avuto la più evidente efficacia anche immediata
Nella nella nella sconfitta del terrorismo fondamentalmente quindi sicuramente questo sancisce anche un certo direi fallimento della politica
Dell'impostazione per lo meno meramente repressiva che si era adottata appunto fino al settantanove
E invece l'efficacia di una legislazione che peraltro del tutto peculiare nel quadro internazionale tra l'altro Città di prima Guido giustamente qua il quadro internazionale ed europeo poi del anche degli strumenti legislativi per far fronte a un fenomeno che era anche europeo
Però in questo caso l'Italia sviluppa una linea diciamo del tutto nazionale e peculiare che non ha eguali effettivamente con le esperienze di altri Paesi europei
E che forse nasce anche io una riflessione la faccio sul sul nel finale del libro nasce proprio anche dalla dal tipo di cultura del paese diciamo così
Ma soprattutto direi anche dal da da dall'ex Vertis diciamo della magistratura che ha un ruolo fondamentale nel determinare questo Indirizzo premiale
E nel condizionare le forze politiche in questo senso
Cioè mentre sull'indirizzo repressiva quello che emerge chiaramente dal limitata dalle ricerche più che altro che ho fatto sull'impostazione repressiva
Contano moltissimo Olimpo di orientamenti tradizionali dei partiti di governo soprattutto fondamentalmente
Molto più inclini a una appunto ne ha parlato bene benissimo Guido
E hanno politica tradizionale di ordine pubblico di gestione del conflitto sociale
E ovviamente anche i vertici più UDC amori intrighi delle forze dell'ordine e gli apparati di sicurezza
Sull'approccio più innovativo che è quello premiale ha sicuramente chiaramente contatto molto di più invece l'apporto della magistratura
Che e in questo senso svolge un ruolo determinante
Nel sollecitare le forze politiche più o meno peraltro in recettive rispetto a quei PC in particolare sicuramente su questo assolutamente
Ricettivo rispetto all'istanza alla magistratura ma anche la stessa DC nelle variegate componenti interni tra l'altro la DC presenta di tre diversi disegni di legge sull'argomento quindi c'è una risposta anche da parte del di quel partito anche se magari più per motivi anche di tipo culturale di cultura politica
Però sicuramente per tornare alla domanda la legislazione premiale è stata il l'aspetto chiave e poi una lenta e tanto faticosa opera di ammodernamento
Degli apparati di sicurezza sicuramente una maggiore specializzazione e anche l'utilizzo e anche qui si potrebbe parlare del nodo della continuità
Come diceva Guido anche di apparati speciali incarichi che non è solo uno sono diversi gli incarichi che vengono assegnate al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa c'è quasi in una personalizzazione un po'di di di cui della lotta al terrorismo da parte di dalla Chiesa
Voluta anche dal potere politico diciamo così
Che che che che ritorna diciamo e però c'è anche poi lavoro più complessivo di specializzazione che riguarda in generale tutti tutti i corpi
Temo che il tempo stia finendo io non so se mi fermo o se volevamo lasciare a qualche
Che ovviamente avrei anche tanti altri punti
Però non vorrei togliere la parola se qualcuno
Anche l'allora sì
Ecco no ci tengo questo ecco giusto uno uno degli aspetti sicuramente la questione dissociati che tutta quella fase che dura due anni
In cui c'è questo dibattito pubblico che poi si riversa ovviamente nelle aule parlamentari e del molto lungo e faticoso sulla legge in realtà cioè se i pentiti che viene approvata nel maggio ottantadue
E che però riguarda anche i dissociati dissociati sono quelli che non vogliono fattivamente attivamente collaborare con la giustizia anche se hanno
Diciamo messo in discussione il loro percorso all'interno delle organizzazioni armate
E quindi c'è tutta una discussione sul distinguere i trattamenti di favore tra il pentito vero e proprio che collabora attivamente alla giustizia e semplice dissociato che invece e ecco di tutto questo dibattito è effettivamente avete sottolineato tutti e due
Insomma significativo in silenzio che cade sulle vittime e si congiunti delle vittime se ne parla pochissimo
Se se ne parla perché ovviamente un trattamento del genere urta il senso comune di giustizia evidentemente
Però non si affronta minimamente questo nodo e al limite si tratta dicendo a mali estremi diciamo così è molto pratico ragionamento non è molto profondo a livello
E a mali estremi estremi rimedi quindi che per quanto invece ci siano le voci le prime voci di vittime o congiunti delle vittime che in qualche modo si fanno sentire mi riferisco i figli di Aldo Moro c'è una
Intervista fatta da Biaggi che ho recuperato bar si trova in internet anche facilmente in cui effettivamente Giovanni Moro in particolare solleva questa questione in modo peraltro estremamente
Cioè equilibrato
E credo che sia una delle prime poche manifestazioni in cui questo questo emerge sostanzialmente penso che questo sia ecco uno degli aspetti
Più critici del diritto premiale e più in generale cioè non aver diciamo considerato la sfera dei dei familiari delle vittime sì questo tenevo a dirlo ma qua mi fermo perché
Molte grazie chiara abbiano ancora un po'di tempo se ci sono domande interventi
No io volevo aggiungere una cosa quello che intendevo non era il rapporto fine settantanove come come dire che da quel momento non è la singola legge Ossimo provvedimento una parte della classe politica di maggioranza una parte degli apparati servizi segreti eccetera cominciano a fare sul serio ecco più sul serio ecco no
Che il terrorismo a quel punto da un certo punto di vista serviva anche a me nonché ci fosse una un accordo ma comunque
Era stato sfruttato politicamente anche evidentemente come ricordi di turno da campagna elettorale CIA settantanove anche su il PC e il comunismo come no il l'origine di tutti ma qua c'è Nanni Sheshi che
Potrebbe dire tante cose su tutto quanto
Come occorre
Non ho visto prima mani alzate non mi pare ci siano domande
Allora prego
Grazie
Ok niente un po'più chiaro sia assolutamente anche se sì certamente tra l'altro punto la campagna elettorale del settantanove veramente incredibile proprio per perché interni le discussioni in conflitto
Torna proprio al primo ro
Il anzi pre solidarietà nazionale direi quindi sicuramente c'è una svolta diciamo così
Di apparati si fa sul serio però allo stesso tempo il PC direi che è infatti era l'altro punto su cui su cui sarei tornata avendo a tempo
Comunque sia avalla pienamente comunque anche l'Indirizzo
Penso alla vicenda di via Fracchia o penso anche alla discussione per quanto gli sia un tutt'uno un elemento un momento molto più critico sequestro Dozier eccetera
Però effettivamente la sua diciamo così
C'è un avallo che continua questo io vedrei una continuità in ogni caso poi chiaramente invece torna a essere sicuramente
Un argomento di diatriba politica si pensi poi anche a alla questione durante il sequestro Durso no che lì è proprio emerge chiaramente come il clima politico è totalmente cambiato
E a parte che il riemergere del conflitto Dc Pci poi la lo scudo scontro totale direi tra pc e PSI tra l'altro che
Emerge chiaramente e tornando al pc siccome ne aveva accennato ovviamente prima Irma hanno ecco
Penso che nel libro appunto siccome è una di quelle borgate
è impicci partito dell'ordine diventa il partito dell'ordine e dalla padano accertato visione ideologica
E soprattutto extraparlamentare diventa partito dell'ordine per motivi di opportunismo politico ecco io penso che il libro faccia emergere come invece ci sia proprio un lavoro un lavoro dietro di tipo culturale
Di cultura penale
Dietro al quale certamente ci può anche cioè c'è insomma chiaramente anche una nuova posizione nel panorama politico italiano e la voglia di legittimarsi come forza di governo eccetera chiaramente il quadro la solidarietà nazionale
Ma è una cultura e un'evoluzione autentica e assolutamente non strumentale che si riverbera proprio su un dibattito a livello giuridico molto profondo
Sui temi del garantismo sulle nuove chiavi con cui intendere il garantismo che non può essere più una concezione statica ma dinamica legata ai mutamenti della società
C'è una visione nuova dello Stato che emerge fondamentalmente direi
E dei suoi apparati soprattutto e che continuava e Tullo dei già detto e scritto meglio di me insomma negli anni ottanta coerentemente poi con la lotta alla mafia
E poi la questione della alla corruzione insomma dei primi anni novanta
E però aggiungo anche che è un come dire sì appunto un'evoluzione che prende piede sicuramente a livello di gruppo dirigente nazionale e non tutto tra l'altro nel senso che ci sono anche dei momenti di appunto di frizione di scontro tra le varie componenti pensiamo che stanca quella sindacale che si deve lama che contesta diciamo così alcune leggi e il fatto che vengano inserite in modo definitivo nel Codice Penale non in modo temporaneo
E questo perché l'hanno ovviamente risponde anche alla triplice sindacale dove la posizione è molto complessa in realtà è soprattutto la CISL come anche la UIL a contestare la legislazione antiterrorismo
E e quindi c'è una pluralità di posizioni ma il gruppo dirigente di fatto e direi Berlinguer è quello che spinge in modo proprio personale
In questa direzione di acquisire questa nuova cultura di tipo per cioè penale però ecco poi quando uno scende nel locale lo diceva Guido ecco che invece
Le la questione molto più complessa e articolata e anche lì sarebbe molto interessante vederla come lo spunto i pedali tu
Di vedere le articolazioni geografiche a seconda di che tipo di appunto di che territori parliamo di dell'esperienza di maggiore vicinanza o meno al movimento anche dell'anagrafica dei dirigenti cioè questo fa molto la differenza poi
Delle posizioni a livello locale tanto che quando viene fatto un sondaggio con tutte le federazioni sulla sull'appoggio alla legge Cossiga se non erro in occasione del referendum è in realtà
La maggioranza a favore risicatissima ecco quindi questo per dire che
Chiaramente poi se si va valida a scavare sul piano locale emergono emerge un dibattito molto più acceso l'articolato che non quello chiaramente di che viene trasmesso sulla stampa in Parlamento così come ovviamente nei verbali delle riunioni di partito
E però è indubbio ripeto che c'è un
Una svolta tra virgolette un è un un'evoluzione insomma su questo piano del del diritto penale
Io vengo da Padova e per dire invece
A livello locale fu completamente cioè ci fu un'adesione totale a questa svolta d'ordine e di come dire supporto alla linea della
Della della fermezza diciamo anche nelle sue espressioni più rigide diciamo così no
E
Però appunto ripeto è una questione che poi andrebbe vista sulle varie zone ecco essenzialmente
Bene allora ringrazio Guido Panvini Ermanno Taviani e Chiara Zampieri grazie a tutti buona sera
Ringrazia i presenti per essere intervenuti grazie