Il superdazio sul vino: intervista a Maria Chiara Gadda

E radio radicale siamo con l'onorevole Maria Chiara Gamberale d'Italia viva vicepresidente della Commissione agricoltura per parlare dell'ipotesi del super dazi o sul vino allora tutto nasce dalla dal dal da una risposta dell'Unione Europea
Che a da Siato non so se si può dire il il whiskey e altri superalcolici che provengono dagli dagli Stati Uniti rampa ha minacciato
Un un mega dazio del duecento per cento
A allora a innanzitutto attualmente onorevole Ganda quale quanto a quanto ammontano i dazi sul land ingresso del vino italiano nel negli Stati Uniti
Intanto bisogna dire una cosa che la guerra dei dati si è una Iddio ossia totale
Dove è necessaria una risposta dell'Unione europea già soltanto la minaccia e continui dietrofront che Trump sta facendo su tanti fronti non soltanto sul mille prodotti agroalimentari ma su tutti gli scambi commerciali che abbiamo con gli Stati Uniti che cosa ha provocato in queste ore ha provocato miliardi i dollari bruciati in Borsa e sta bloccando gli investimenti delle imprese perché riprese hanno bisogno di stabilità nei mercati e nelle relazioni
Poi detto questo l'Italia ancor più di altri Paesi europei è penalizzata da questa guerra di dazi perché noi siamo un esportatore netto gli Stati Uniti sono perso paese verso lui le nostre merci vengono spedite venute in tutto il mondo non soltanto prodotti agroalimentari ma pensiamo agli impianti macchinari la moda il tessile
Insomma un danno per un Paese come il nostro che non abbiamo un governo masochista che abbiamo da un lato il ministro Salvini dall'altra parte ministro lombrichi da che vanno in giro a dire che tutto sommato i dazi non provocheranno questi insetti così dannosi
Ecco invece non è così mi perché se pensiamo soltanto al settore del vino affidarsi al duecento per cento chiuderebbero totalmente sei nostre esportazioni italiane ed europee verso gli Stati Uniti da dei prodotti uscirebbero fuori
Dal mercato ma anche eventuali dazi al venticinque per cento
Non lo credono in tanti filiere dei problemi enormi
Perché noi gli Stati Uniti non vediamo soltanto i prodotti di altissima gamma che vengono denominati come premio nei primi Oman perché il ministro Brigida ha ricordato che il nostro made in Italy siccome è buono si vende da solo non funziona proprio così perché molte delle nostre esportazioni
E guardando gli acquisti della classe media americana
E non compra soltanto la bottiglia di vino a cento duecento evolvono comprano
Come casi sa anche nel nostro Paese prodotti che hanno un valore diverso che hanno un ottimo rapporto qualità prezzo ma Indaco zio al semplice tra virgolette venticinque per cento porterebbe questi prodotti di fascia media
In una categoria più alta e quindi questo avrebbe un impatto anche sui quantitativi
Che noi saremo in grado di riprodurre da un lato di vendere tutto il Paese la guerra Bendazzi non fa bene
E non fa bene nemmeno sottovaluta ma come sta facendo il governo manuali senza prendere posizione
Mi spetta appunto a una modalità e tra un po'ha innescato che farà sicuramente male all'Italia all'Europa quindi vuol dire che abbiamo dei masochisti al governo pare che praticano il masochismo istituzionale
E poi dall'altra l'atto questi impatti diretti e indiretti ritirarsi non hanno una rilevanza solo nel rapporto tra Italia e Stati Uniti ce l'hanno anche rispetto al mercato interno perché il secondo Paese
Su cui esportiamo risentire la Germania
E quindi questa frizione con sospensione dei mercati
Provoca anche dei grandi problemi nel mercato interno europeo
E quindi bisogna ritornare alla politica da un lato agli Stati Uniti d'Europa bisogna avere una voce
Solida una voce autorevole che possa interfacciarsi con gli Stati Uniti
E poi credo che anche Trump alla lunga debba farsi un po'commenti perché questa guerra che è innescato non converrà minori allora lui annunciato questa cosa del duecento per cento
E secondo lei lo ha fatto
Perché li vuole in realtà a trattare a Tampa è un negoziatore vale per i dazi i ha fatto la stessa cosa su Gaza rampa alza apposta
è un problema che alzare la posta quando si parla di mercati che hanno anche delle logiche di funzionamento che non sono appunto quelle soltanto dell'interlocuzione politica ci vogliono anni per proprio Rizzo Ivano Strizzolo posizionarsi sul mercato tutto questo impegno rischia di essere panificatori ed alla trattativa stessa a mettere in fibrillazione dei mercati in poche ore il NASDAQ
Gli Stati Uniti quindi parliamo di borsa ha bruciato ineliminabili dollari e quindi che cosa vogliamo fare questo poi chi lo paga propagano sicuramente l'impresa ho poi alla fine lo pagano anche i cittadini
Che queste cose se ne trovano nel carrello della spesa con l'inflazione è sempre più alta e quindi una riduzione del potere d'acquisto allora l'altra cosa che si è detto a proposito di dell'iniziativa di Trump è quella di dividere
L'Italia dall'Unione Europea perché molti temono che alcuni Paesi saranno tentati di fare una negoziazione bilaterale allora lei sappiamo quali sono gli interessi
E l'Italia anche della Francia in questo settore vinicolo d'eccellenza loro hanno lo champagne allora ci sarà questo rischio oppure ritiene che i principi dell'Unione europea e le regole sul sull'agricoltura hanno lo permetteranno
A noi dobbiamo avere una voce univoca barca soltanto sia superficiale può pensare
E delle trattative bilaterali possano bastare lo ripeto ormai non vendiamo soltanto i nostri prodotti ma così come la Francia negli Stati Uniti noi abbiamo un fortissimo interesse verso il mercato interno europeo e anche una eventuale politica differenziata dei dazi
Quindi sui formaggi sui prodotti vitivinicoli qualcosa ha fatto la Francia qualcosa all'Italia qualcosa la Spagna alla lunga fa male comunque alle nostre imprese aperta finto mandiamo un interesse anche verso mercati europei non possiamo pensare come invece hanno raccontato a per per anni i patrioti italici
E noi possiamo bastare hanno gli stessi è una follia per un Paese come l'Italia che un esportatore netto noi abbiamo bisogno siamo cresciuti con la globalizzazione questo non significa che debbano mancare delle regole di reciprocità
Però la globalizzazione ci ha consentito di posizionare i nostri prodotti non solo nel mercato americano ma anche i nuovi mercati altrimenti il rischio di questa guerra dei dazi può essere anche un altro le aziende comunque devono sopravvivere dare continuità non a caso stanno riflettendo sulle diverse misure sa mettere in campo alcuni grandi marchi italiani stanno rispettabili riflettendo di spostare la loro produzione negli Stati Uniti proprio per aggirare questo problema dei dazi
E questo è un problema uno per i lavoratori per la economia del nostro Paese che non se ne sia accorto
Il governo Meloni questo è un po'paradossale capisco che abbiano una posizione soprattutto da trenta Presidente del Consiglio con un piede una scarpa che dell'altra problema che noi dobbiamo costruire in Europa autorevole perché altrimenti noi verremmo spazzati via da un mondo che sempre più competitivo
E nella guerra dei dazi chi potrebbe guadagnarci anche la Cina proprio quella Cina che ha tutto l'interesse a vedere nell'Europa un mercato Viotto dove posizionare le sue merci a basso costo
Volenti o nolenti in marcato a delle complessità e quindi andare in ordine sparso
Fa male prima di tutto Annoni che abbiamo tutto l'interesse a vedere le nostre merci posizionate nei tanti mercati del mondo quello degli Stati Uniti in primis ma anche
Anche l'interno appunto all'Europa da lì risulta che qualche grande azienda italiana abbia fatto questo passo di stabilirsi negli solo annunciato di volerlo fare dopo che rampa annunciato alla tassazione zero obiettivi va nel suo Paese
Ci sono delle aziende che già questa è politica l'hanno messa in atto negli anni perché oltre ai dazi spesso nel rapporto con i paesi in cui esportiamo ci sono anche le cosiddette barriere non tariffarie quindici mette burocrazia
Che rende più complesso si arrivò all'arrivo delle merci però ci sono delle aziende importanti che stanno comparsa anche sui giornali facendo una riflessione Dainelli sul caffè a livelli senta insomma a dei piani di investimento anche anche negli Stati Uniti è chiaro che avere un'organizzazione stabile
In un Paese tipo assente di aggirare in modo indiretto costa al problema dei dazi
Non credo sia né nel nostro interesse accelerare l'uscita delle nostre imprese al tessuto produttivo nazionale la ricollocazione del mercato del vino che negli Stati Uniti non è facile
O è facile perché lei ha parlato prima della Cina anche potrebbe approfittare di questa però per ricollocare questo mercato in uscita del vino
Nel caso situazione degenerasse quanto tempo ci vorrebbe io sinceramente andazzi sul minimo al duecento per cento non voglio nemmeno pensarci perché a livello europeo significherebbe
Quattro virgola nove miliardi di euro bruciati e e e non posizionati quindi bisogna assolutamente gettare acqua sul fuoco e finirla con questa con questa astensione anche perché anche per cittadini statunitensi potrebbe essere un problema perché quando si esportano dei prodotti poi si generano anche degli effetti indotti sull'economia e quindi si generano altre economie quegli scambi commerciali quindi appena si esce alla fine sono le persone quindi è chiaro che poi qualora appunto quello scenario dovesse realmente manifestarsi noi avremmo nelle nostre cantine nei nostri magazzini
Una sovrapproduzione una sovrabbondanza di prodotto questo apre il fianco a svalutazioni e nel lungo termine cosa produrrà
Una diminuzione delle produzioni perché giustamente il prezzo va mantenuto per non svalutare troppo il prodotto e quindi insomma facendo la molto bene
Dice l'Europa deve avere una voce autorevole e metterla sul tavolo perché in questa escalation già ci stiamo facendo del male non è un male in prospettiva già oggi di affetti indesiderati di questa guerra dei dazi di stiamo già vivendo
Grazie come Santa Maria Chiara Gadda vicepresidente della Commissione agricoltura della Camera dei deputati