L'Individuo (da solo) non esiste! Insieme per scrivere le note di un nuovo spartito in Italia e in Europa

Buongiorno a tutte e a tutti benvenuti benvenute chiederei immediatamente alla dottoressa Di Loreto che la direttrice di Confcooperative
E che ci ospita però di venire qui sul palco per un breve saluto la ringraziamo per l'ospitalità
Graziella siamo voi sono buon buon giorno e benvenute benvenuti a tutti siamo molto lieti di ospitare veri nel palazzo della cooperazione sede di un ufficio generalmente non apre di sabato ma questa è un'apertura straordinaria a cui teniamo molto ci fa molto piacere ospitare questo dibattito oggi in questa bellissima giornata Roma
Perché ci fa piacere dico solo questa battuta al Palazzo della cooperazione noi crediamo in un mondo che possa essere gestito in modo diverso quindi chi è di crediamo nel fatto che possa esistere un piano B
Lo pratichiamo e dicevo all'inizio con una delle vostre
Presenze qui oggi che e il nostro richiamo all'articolo quarantacinque della Costituzione alla funzione
Sociale oltre che economica della cooperazione ci porta ad essere insieme Annett insieme
A Federcalcio che promotori del Festival di Firenze a cui crediamo molto proprio perché crediamo in un modo diverso di fare economia sostenibile e qua e partecipata grazie a tutti e buona giornata
Grazie grazie ancora
Io sono Alfredo Marra sono uno degli ultimi arrivati in questo gruppo di visionari che vedete alla mia sinistra che sono fondatore gli ideatori di Piano B
Il titolo che abbiamo scelto per l'incontro di oggi
L'individuo da solo non esiste
Che un titolo volutamente provocatorio perché se volete il perfetto rovesciamento di quella celebre espressione che attribuita Margaret Thatcher
Che la rilascia in un'intervista al mille novecentottantasette non era esattamente così la frase ma viene spesso riportata così la società non esiste esistono solo gli individui ne vogliamo dire esattamente il contrario
Per decenni abbiamo vissuto e tuttora viviamo immersi in una cultura di individualismo esasperato
Che oggi si proietta drammaticamente anche sullo scenario internazionale come vediamo attraverso il prepotente ritorno di fiamma dei nazionalismi
Eppure eppure le scienza e non solo le scienze umanistiche e le scienze sociali ma anche le scienze dure come la fisica o le neuroscienze come sentiremo ci dicono da tempo che noi non esistiamo da soli
Siamo soggetti in relazione siamo soggetti in relazione tra di noi con l'ambiente che ci sta intorno siamo il rapporto con l'infinito
E a partire da questa consapevolezza che l'incontro di oggi
Vuole segnare una nuova tappa del nostro percorso
Vogliamo proporre e sostenere e condividere
Un paradigma culturale diverso da quello dominante
Un paradigma appunto relazionale
Per coagulare attorno a questo paradigma una comunità di persone motivate a cambiare la realtà che hanno davanti
Per fare questo
I lavori della giornata hanno una loro articolazione abbastanza complessa che richiederà il rispetto di tempi piuttosto puntuali da parte di tutti coloro che si succederanno a questi microfoni
La prima parte della mattina sarà articolata in questo modo in un primo momento si susseguiranno qui al podio
Le persone che vedete alla mia Fini alla mia sinistra che sono alcuni dei fondatori di Piano B ciascuno dei quali nello spazio breve di cinque minuti
Proverà a declinare uno specifico tema alla luce del paradigma relazionale
Durante la presentazione dei dodici relatori sulla base di ciò che susciterà in voi l'ascolto di queste presentazioni
Vi chiediamo vi invitiamo a rispondere a questa domanda perché l'intelligenza relazionale sia efficace
Nella società e nella politica c'è bisogno di vi invitiamo a scrivere una parola che completi questa frase la ripeto
Perché l'intelligenza relazionale sia efficace in una società nella società e nella politica c'è bisogno di per farlo vedete che qui proiettato alle mie spalle un Tijuana Code
Bisogna selezionarono si viene rimandati a una piattaforma dove si può scrivere
Questa parola o queste parole che vi saranno suscitate dall'ascolto delle presentazioni che seguiranno tra breve
La riprenderemo la fine
è un modo per rendere innanzitutto partecipato questo momento e non una semplice conferenza come vedete un format anche questo un po'particolare e originale nella seconda parte cioè concluse queste presentazioni la maggior parte delle quali avverranno qui in presenza ma alcune saranno invece da remoto purtroppo la componente femminile sarà il presente da remoto che qui fisicamente per fortuna c'è Chiara Jacquard che rappresenta in modo egregio
Le donne
Nella seconda parte avremo uno spazio di dibattito che sarà introdotto da alcuni interventi programmati
E durante il quale quindi potremo confrontarci sulle cose che abbiamo ascoltato bene io mi fermerei qui perché appunto i tempi sono serrati invito subito a venire per la prima presentazione Mauro Magatti economista e sociologo che non ha bisogno di presentazioni
Buongiorno a tutti grazie di essere venuti piano vi è piano B
C'è un altro sguardo sulla realtà va detto Alfredo
Noi veniamo da una stagione storica in cui abbiamo condiviso tutti un'idea molto semplice molto potente in larga parte giusta
E cioè che ebbene aumentare le possibilità di vita moltiplicato per miliardi di individui
Che cosa e chi aumenta le possibilità di tanti miliardi di singoli individui non la religione nemmeno la politica il sistema tecnico nomi
L'idea di crescita è stato il collante dell'ultima stagione capitalistica che ha preso forma dagli anni ottanta anni novanta la globalizzazione e così via un grande privo di espansione che ha cambiato il mondo
Il PIL mondiale raddoppiato dal mille novecentonovanta al due mila dieci
L'aspettativa di vita è cresciuta tutti noi nel modo centinaia di milioni di persone hanno migliorato il loro condizioni di vita
Tutti noi viaggiamo abbiamo maggiori cure
Da un certo punto di vista è stato un grande successo
Ovviamente questa grande crescita potente noi abbiamo alle spalle una stagione in cui il mondo e cresciuto come mai nella storia questa idea ha generato un enorme entropia
Entropia significa contemporaneamente frammentazione disgregazione e al tempo stesso standardizzazione indifferenza
E tutti gli sciocca che si stanno susseguendo da molti anni
Lo scontro tra le civiltà il caos geopolitico il riscaldamento globale il caos sociale le disuguaglianze la crisi delle adolescenti potremmo fare un lungo elenco tutte queste sciocche e queste crisi hanno una base comune una questa natura entro Pica che deriva dalle affetto perverso di quell'idea che crescita aumentare le possibilità di vita di miliardi di singoli individui
Allora piano B pensa questo noi viviamo in un clamoroso ritardo cognitivo
Cioè noi pensiamo di esistere ci hanno detto che esistiamo come singoli atomi
Indipendentemente da tutto il resto
La scienza a parte la religione la politica la scienza da un secolo ci dice che questa cosa non esiste
Ogni forma di vita compresa la forma di vita umana esistesse solo in relazione a ciò che viene prima a ciò che sta intorno a ciò che viene dopo
Allora per uscire da questa grande crisi antropica
Abbiamo davanti una sfida che è culturale e spirituale
Prima di tutto
Da cui deriva tutto il resto
E cioè dobbiamo permettere di fare un passo in avanti all'idea di libertà individualistica che ha fatto fare un salto al mondo ma in questo momento lo sta distruggendo non è una questione
Ma etico-morale è una questione di ragionevolezza
Qual è il punto il punto che l'umano a differenza dell'albero sta in relazione come l'albero ma l'umano è libero
Quindi noi abbiamo due possibilità primo
Noi abbiamo il dovere di mettere in discussione tutte le relazioni oppressive di disuguaglianza strumentali
E per liberarci dobbiamo mettere in discussione tutte le relazioni tra virgolette sbagliate ma una volta che ci siamo liberati
Come liberi noi abbiamo la responsabilità abbiamo il dovere abbiamo il significato di decidere quali relazioni mettiamo al mondo
Questa seconda parte nulla dice nessuno
Noi viviamo in un tempo in cui abbiamo detto che essere liberi e sciogliersi da tutti legami e assurdo è un'idea assurda è una pura ideologia che sta distruggendo il mondo e produce per contrapposizione i fondamentalismi i populismi
Allora dobbiamo uscire da questa contrapposizione quindi primo abbiamo la responsabilità delle relazioni che facciamo esistere secondo se l'approccio relazionale assenso e noi pensiamo che abbia senso noi dobbiamo preoccuparci di costruire forme organizzative modelli di welfare forme di educazione che riflettano questa struttura relazionale
Non sono io che parlo è un grande del test del secolo scorso che Max Weber le forme economiche e politiche traducono in fatto materiale istituzionale le trasformazioni cambiamenti culturali e spirituali dei popoli non abbiamo fatto un ciclo questo ciclo si sta concludendo dobbiamo farne un altro partendo da questa struttura razionale
Grazie Mauro sottolineo solo che non è una questione etica
Non è uno slancio di volontà è una questione innanzitutto di conoscenza perciò il nostro primo problema tra virgolette è un problema culturale ci aiuta a fare un passo in più adesso Ugo Morelli saggista psicologo per fare una mente ce ne vogliono almeno due
Buongiorno buongiorno a tutti a tutti benvenuti
Quello che cercheremo di fare compiano Bindi oltre che stare dentro la cornice che ha disegnato già Mauro Magatti e valorizzare i risultati della ricerca scientifica per giustificare le nostre scelte
E il mio contributo va in questa direzione
Il paradosso su cui voglio richiamare la nostra attenzione sta nel fatto che mentre noi da un punto di vista neuroscientifico psicologico antropologico veniamo scoprendo sempre più i fondamenti naturali della nostra esperienza umana e quindi scopriamo che siamo esseri relazionali per natura si afferma a livello sociale politico e collettivo
La sventura come mi piace chiamarla dell'individualismo questo paradosso è il punto di partenza
Nel senso che l'individualismo ovvero il fatto che ogni individuo si costruisca da solo
E si individui da solo
Un nulla da un punto di vista scientifico
Perché perché sia la relazione che l'empatia per noi esseri umani non sono una scelta noi siamo relazionali ancor prima di nascere le nostre ricerche dimostrano che a partire dalla quattordicesima settimana di gestazione il feto interagisce con la madre attraverso la madre con il mondo
Diventando quello che è all'interno della dimensione evolutiva che precede insisto la nascita quando io ho studiato sì lavorava al massimo intorno alla fase perinatale questo cambiamento questa trasformazione scientifica secondo noi e molto importante ai fini della ridefinizione complessiva di una visione diversa della nostra antropologia
La stessa cosa vale per l'empatia l'empatia non ha nulla a che fare con quello che normalmente si ritiene cioè con la prospettiva dell'essere buoni o dell'essere cattivi
Ha a che fare con la nostra capacità pre intenzionale pre contare pre linguistica di sentire quello che gli altri si sentono e allora quello che c'è da spiegare e quello che è da mettere a fuoco dal punto di vista della ricerca e come mai siamo capaci di praticare l'indifferenza cioè quella sospensione eccessiva della risonanza con gli altri
Che oggi caratterizza così tanto il nostro mondo e la nostra società
Queste questioni dove portano portano alla considerazione essenziale
Che siamo esseri intersoggettività natura e che è soltanto la cultura le forme educative le scelte politiche che inducono ad un comportamento di carattere individualistico
E non favoriscono lo sviluppo della nostra di identità questo concetto che usiamo che è un neologismo
E che mette in evidenza il fatto che noi non siamo diventiamo anche da un punto di vista biologico nel nostro metabolismo trasforma costantemente alla nostra struttura corporea
Ma soprattutto diventiamo da un punto di vista sociale lo diventiamo anche perché diventiamo che siamo vivi questa Prost
Ti va fischi stecche inchioda sui concetti di razza sui concetti di e The New Year sui concetti di campanilismo le strutture soggettive degli individui è il risultato di scelte precise da un punto di vista culturale politico non si giustifica sul piano scientifico
Naturalmente che cosa ci sostiene ci sostiene quella che chiamiamo simulazione incarnata cioè i nostri corpi che producono attraverso il cervello e relazioni con gli altri le nostre menti
Giustificano l'affermazione che ha fatto prima il professor Marra introducendo mi per fare una mente ce ne vogliono almeno due che cosa significa significa che non abbiamo la possibilità di avere un'individuazione soggettiva se non all'interno di un sistema di relazioni e questa questione è cruciale ai fini delle scelte che facciamo per esempio a livello educativo o per esempio o per esempio a livello politico di conseguenza tutto questo porta l'ultimo punto della mia riflessione
Non siamo fissi scrisse non siamo fissi siamo capaci di generare l'inedito lo facciamo continuamente non componeva Mary con poniamo i repertori del mondo in modi almeno in parte originali e se è su questo che oggi dobbiamo puntare per costruire quello che ancora non c'è perché quello che c'è e in buona parte fallito grazie
Grazie generale l'inedito un'espressione fantastica per dire anche il fascino
Di questa avventura che abbiamo cominciato adesso chiara già Cardi sociologa comunicare non è convincere
Viviamo in un tempo entropico lo abbiamo visto
Dove domina il caos la disgregazione la frammentazione e l'omologazione
L'individualismo in un certo senso la causa e anche il prodotto di questa situazione ed entro questa cornice entropico che cos'è la comunicazione
Nel paradigma individualistico a lungo la comunicazione è stata intesa come trasmissione c'è un soggetto che codifica un messaggio lo trasmette il ricevente lo decodifica
Questo modello che descrive la comunicazione che avviene tra due macchine
E quindi è una cattiva sineddoche
E chissà perché ci piace descriverci con linguaggio delle macchine ma parliamo anche della sessualità come binaria non binaria
Assumendo il linguaggio del digitale
Per questo paradigma della trasmissione questa cattiva sineddoche voluta nell'euro marketing
Cioè nella capacità di sfruttare le conoscenze e le neuroscienze per manipolare le persone intervenendo con degli stimoli opportuni
Che celebra il mente l'influenza no appunto agiscono sulle aree cerebrali
Deputata la decisione con degli stimoli che inducono certi comportamenti che siano di consumo che siano di voto
Allora la trasmissione come inoculazione di stimoli non è comunicazione ma una comunicazione in fondo nemmeno l'informazione purtroppo per come si è configurata
Perché l'informazione è un accumulo di notizie molto spesso parziali si è parlato di pseudo concretezza una notizia può anche essere vera masse
Nasconde ciò che è più importante con qualcosa che è meno importante
Non in forma ma deforma
Si è parlato di info Demian di questa disinformazione contagiosa che durante la pandemia creato caos e anche poca fiducia nelle istituzioni quindi anche l'informazione non è comunicazione allora che cos'è la comunicazione
La comunicazione partiamo dalla sua etimologia che accomuni essa che vuol dire comune
La comunicazione
Prevede una dimensione relazionale originaria la relazione precede lo diceva Gregori Bezzon lo dicono licenziate è stato detto la relazione non è un prodotto dell'azione degli individui ma la relazione è ciò che consente a noi come persone intanto di resistere e poi di prendere forma di individuarci
Allora comunicazione non è una funzione tra le tante come mangiare dormire leggere correre ma la comunicazione è l'espressione fondamentale del nostro essere relazionali
Allora questo ci aiuta ad affrontare il tema comunicativo diversamente da come lo viviamo nella sfera pubblica cioè passare dal dialogo
Dialettico ovvero dal dialogo bellico perché l'ingaggio dell'individualismo è la guerra che sia a livello interpersonale o che sia a livello di un noi o di uno stato il linguaggio dell'individualismo la guerra perché se l'io è sovrana la mia sovranità contrasta con la tua e quindi ci combattiamo per capire per sapere chi trionferà
Ecco invece dentro un paradigma relazionale il dialogo non è dialettico cioè bellico cioè Due polarizzato tra due ugualmente faziose posizioni che si combattono a vicenda
Quindi non è spaziali Zaha top da che parte stai con me o contro di me non fotografa Nelli nel presente nelle tante una divisione che pare insormontabile
Ma accade nel tempo il dialogo dialogico e quello che è realmente etimologicamente parte da una distanza dia e attraverso la parola il gesto una forma di leghe indi ricomparsa dizione avvicina riduce questa distanza
Dentro un paradigma relazionale non è possibile il dialogo è possibile su scusate dentro un paradigma individualistico non è possibile il dialogo ma solo la guerra dentro un paradigma relazionale
è possibile una comunicazione generativa e che cos'è una comunicazione generativa una comunicazione che non si limita a fare la la media delle diverse opinioni non è la somma al al minimo comune denominatore delle parti ma fa esistere qualcosa che ancora non c'è fa esistere delle forme nuove riduce le distanze trasforma e non con forma
Lo scopo di piano abbia proprio questo di creare le condizioni di mettersi al servizio delle condizioni di un dialogo dialogico dove ciò che già c'è
Può mettersi in relazione e fare esistere qualcosa che ancora non c'è e di cui c'è estremamente bisogno grazie
Grazie Chiara ricordo
Disputare la possibilità di intervenire utilizzando il più accolse la regia lo può far vedere ancora
Per aggiungere quella parola che manca perché l'intelligenza relazionale sia efficace
Nella società e nella politica c'è bisogno di le cose che stiamo ascoltando credo che suscitino ciascuno di noi delle reazioni delle risonanze che vale la pena non perdere
Se sempre la regia ci aiuta a questo punto dovremmo avere un ulteriore intervento da remoto
Con Giorgio Vittadini
Che è uno statistico presidente della Fondazione sussidiarietà vediamo se
Arriva
Ecco vediamo che ci sono i nostri amici collegati li vedete Giorgio Vittadini Elena Granata Marta Cartabia che per ragioni diverse non hanno potuto essere cui stamattina presenti ma non volevano comunque mancare e quindi sono in collegamento Giorgio a te
Dobbiamo alzare un po'il volume o Giorgio ti metti più vicino anche la regia ci deve aiutare sensibile disegni già adesso
Sì sedici colora mi scuso per la non presenza dovuta a un infortunio l'anziano che pensa di essere il giovane sono sceso da un treno ascoltando quindi solo così allora
La mia tema e senza avere relazione non si impara e parto da una frase di Pierluigi Battista che qualche anno fa nel due mila diciotto ha detto che abbaglio colossale
Abbiamo preso noi capiamo inneggiato incantati alla modernità che ci avrebbe fatto più simili agli altri
Ai Paesi più avanzati l'abbiamo chiamata liberazione ed era sull'ordine di massa valore emancipazione avvenuta nessuno partirà più anni
E solo senza vincoli senza un ruolo
In cui ritrovarsi senza una comunità in cui vive insieme agli altri
E questo cosa vuol dire un uomo da solo è un uomo che viene visto diversamente e l'egoismo dei singoli attraverso la mano invisibile che porta al benessere collettivo colossale abbaglio come vediamo oggi parlando di sostenibilità
Oppure l'idea homo homini lupus che la si sta in piedi perché un demiurgo comandate controlla gli altri quello che si perde
E l'idea quando si è da soli che l'uomo è come dicevo alla luce desiderio di verità stizza e bellezze verità è un uomo positivo l'uomo che vuole costruire può sbagliare
E la comunità occulta intermedia è quella che proprio educa a questo modo di guardare Coni insegnante do perché stanno insieme incognite intermedi in luoghi un impara
Uno non è quello di prima ma uno impacciato destro utenza media viva vivaci
Dove ci si corregge dove si impara male basata sul fatto che questa curiosità naturali o questi ideale che si vive diventa un'occasione di scoprire qualcosa di nuovo
E allora Ulivieri partecipazione
Un po'più profonda anche di quella gara la partecipazione come la partecipazione del proprio io ad imparare continuo che permette di conoscere
Senza questo non c'è conoscenza guardate che questo insomma anche le scoperte più avanzate proprio il tema del conoscere il premio Nobel vanno a introdotto il termine
Di non coniugi scrivo medio di di Cioce voci maschili competenze trasversali in cui si è dimostrato che per conoscere per imparare
è fondamentale tra gli attori lavorano insieme agli altri non il secchione volò da solo coloro che collabora l'uomo che sta insieme provochi dotato di empatia
Anche dal punto di vista della conoscenza le grandi comunità licenziati sono comunità non impara uno da solo
Impara si sta insieme le costruzioni sociali che danno risposte ai bisogni più complesse della società si fanno insieme sono il terzo settore del suo interlocutore collaborarono con uno stato che vuole collaborare il di avanzamenti in termini di economia non sono dell'illustre l'egoismo dei singoli ma di ricostruzione dei luoghi dove si partecipa si va insieme
Si trovano nuove soluzioni a problemi complessi
Allora voi capite che la conoscenza eh
Legata al partecipare a corpi intermedi che a loro volta partecipò a una comunità nazionale o internazionale che dialogano tra i loro non è semplicemente incontro di gruppi ma gruppi dove la persona lieve portata conosce da studiare a creare comunità scientifica a rispondo dei loro bisogni sociali anch'inventarsi nuovi modi di democrazia
Questa è la vera sfida della contemporaneità
Perché con questo modo di conoscere si va avanti non non sia continuamente analisi di problemi irrisolti ma si vedono ciò che c'è di buono
Finisco dicendo pensate alle quali che chiamiamo buone prassi ci può descrivere parti del paese città o da un altro mondo semplicemente con ciò che non c'è ciò che di strutture ma quando uno parte da questa positività ed insieme scopre
Punti in cui la storia si spezza in modo positivo dove non c'è il determinismo negativo ma dove ci sono persone o realtà che spezzoni in positivo la storia dalla costruzione
Grazie
Grazie Giorgio passo subito la parola a Roberto Rossini che un docente del Presidente in consiglio comunale importante citati dal
Grazie buongiorno io mi occupo di diritti e di doveri che un po'la geometria delle relazioni umane degli ultimi trecento anni
è un po'anche la storia tra due polarità quella che valorizza un pochino più l'individuo e l'altro un pochino più la la comunità
è anche una storia come dire che i nostri padri e le nostre madri costituenti hanno hanno studiato hanno trovato anche un equilibrio essi chiediamo se ancora oggi sarà bandito sì io nel nel primo pezzo della mia slide ho messo ci siamo passati dalla stagione dei doveri a quella dei diritti dal primato del noi al primato dell'io
E questo è avvenuto
Negli ultimi trecento anni questo cambiamento di di polarità un po'del Medio Evo che ci ricordiamo un po'come ordine rigido e dov'era come reticolo di status di appartenenze di ceto di corporazioni ma poi come chiesto era come dire una comunità del noi molto forte
Ma poi grazie alla rivoluzione francese la rivoluzione americana a rivoluzione industriale abbiamo attraversato secoli e si è affermato l'individuo la moda la modernità Cia Dalton gli individui anche liberato l'individuo questo è stato un bene noi ricordiamo la rivoluzione francese soprattutto perché per la dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino e questa è una gran cosa
è una gran cosa la gran conquista ma come ogni grande conquista porta con sé evidentemente anche una moltiplicazione un lato più difficile
E oggi meno male abbiamo tante libertà
A volte queste libertà sono di difficile conciliazione li faccio un elenco qual è la priorità la priorità tra il diritto al trattamento sanitario utili
Io alla libertà dal trattamento sanitario il diritto alla libertà di espressione del diritto rispetto religioso il diritto alla privacy o il diritto alla sicurezza collettiva il diritto al figlio il diritto del figlio il diritto al all'accoglienza al diritto alla sicurezza tra il diritto al lavoro il diritto alla salute dove accade l'accento a che tribù gli amo il diritto soprattutto a chi attribuiamo i doveri e questa non è una questione di facile risoluzione ma per capire la dobbiamo fare appunto un passo indietro e tornare al concetto di doveri
Affermava Aldo Moro l'ho citato nella slide una cosa interessante
Affermava che la stagione dei diritti diceva si rivelerà effimera
Se non rinascerà un senso un senso del dovere e peraltro anche Simon Weil
In un suo scritto molto bello dice che oltre i diritti dobbiamo ricorda se lei voleva fare una dichiarazione dei doveri dell'essere umano perché l'aspirazione al bene
Costituisce l'essenza della natura di ogni uomo che si fonda sul diritto sull'obbligo di attenzione verso gli altri dove c'è il dove c'è il dovere
E allora
Faccio anche un piccolo esempio prendendo spunto da una certezze del due mila diciassette sul diritto sul dovere
Che secondo Simon Weil come dire il debito del credito questa domanda ex diceva complessivamente lei ritiene di aver dato di più al suo Paese aver ricevuto di più
E le persone dicono così che si sentono quelle che si sentono un credito verso la società solo il quarantasette per cento
Quelle che si sentono alla pari solo il quarantasei per cento quelle che si sentono in debito verso la società sono solo il sei per cento potremmo dire che abbiamo margini di miglioramento
Allora tra tesi e antitesi tra diritti e doveri troviamo una sintesi sì in realtà padre madre costituenti l'aveva trovata all'articolo due ve lo rileggo brevissimo la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità
E richiede l'adempimento dei doveri intrigo inderogabili di solidarietà politica economica e sociale
è quello di
Diritti doveri nello stesso articolo insieme alla parola formazioni sociali come ha detto Vittadini
Rappresenta molto in questo contesto rappresento moltissimo le formazioni sociali le comunità intermedie ci dice appunto che gli occhi non è completo senza di noi che la Poli archivia e la strada e allora concludo
I sovrani Isma'di Ida della libertà ma la cultura Walk moltiplica le libertà allontanandosi dalla libertà e se vogliamo riscrive dobbiamo riscrivere un patto sociale un patto sociale
Identificare i garanti
E allora se vogliamo essere così dobbiamo ripartire anche dalla partenza della concretezza dei progetti concreti che sul territorio
Qui il movimento che ne proponiamo come Piero vi è opposto rispetto alle strade alle astrazioni del movimento la concretezza non dall'alto al basso
Ma dal basso all'alto la democrazia si costruisce a partire dal basso e quindi cosa possiamo dire dalle espressioni che noi vediamo della costruzione dei legami che la rivoluzione francese è stata una gran cosa
E che ci ha portato appunto la Dichiarazione dei diritti insieme alla libertà la l'uguaglianza oggi al momento anche di riscoprire la fraternità grazie
Credo che da quello che stiamo ascoltando sì è evidente una cosa che i promotori di Piano B hanno detto sin dal primo momento
Misto
Lo voglio ripetere perché sia chiaro soprattutto se ci sono dei giornalisti in sala
Piano bis non è un partito
Capisco che sia difficile incasellare questa cosa che si chiama Piano B
Non è un partito non è il tentativo di fare il partito di il centro dei moderati no
è uno spartito è il tentativo come stiamo sentendo
Di mettere al centro una proposta culturale diverso poi siamo contenti che qui ci siano persone che sono a vario titolo impegnate in politica ne vedo alcune sedute
Qui tra di noi anche personalità importanti siamo contente che siano venuti qui ad ascoltare quello che abbiamo da dire perché se qualcuno vuole condividiamo questo paradigma le seconde evidentemente
Alessandro Rosina
Una popolazione non è un insieme di persone Alessandro Rosina è un demografo
Bene grazie buongiorno
Alla la demografia ha proprio al suo centro la relazione possiamo anche dire c'è la crisi demografica è soprattutto una crisi di relazione
La prima cosa di cui dobbiamo essere consapevoli a rendere esplicito perché appunto tra la chiave un po'di come dobbiamo ragionare alla popolazione non è un insieme di individui che vivono indipendentemente uno dall'altro
Proviamo a pensare a ciascun individuo come se vivesse in un'isola deserte in cui c'è solo l'uso anche se forse nella nell'isola con le migliori risorse cori miglior clima questo individuo da solo nella propria isola come direbbe che che che vita sarebbe questi sarebbero gli individui indipendenti uno dall'altro è un po'che semplicemente sopravvivere perché invecchiare ebbero tristemente da soli senza prospettive senza comunicare senza confrontarsi con altri simili asse senza relazioni amicali
Senza relazioni affettive insomma senza tutto il bello che la vita offre chi appunto lo lo stare l'essere in relazione e in una ben bene anche continuità nel tempo non ci sarebbe possibilità di trasmettere valori e sapere e la fine di ciascun singolo individuo in nella propria singola isola sarebbe metterebbe anche la parola fine
Alla mirabile storia dell'umanità perché altro punto da sottolineare che la popolazione a differenza dei singoli individui che hanno durata limitata
La popolazione non ha nessuna scadenza nel tempo può continuare in maniera indefinita
Cioè l'unica cosa nell'universo che ora la scadenza che può continuare generazione dopo generazione perché appunto perché ci sono i legami tra le persone da questo legame che poi si fai partire da qui fra questi legami che si genera la linea editoriale di The Chair nuovi soggetti che arrivano nuove generazioni e quindi l'apertura verso il futuro verso gli altri oltre sei
E quindi verso un rinnovo generazionale ecco questo significa anche che per quanto il piano a del presente non funzioni per sia insoddisfacente il futuro apre sempre a un piano di a condizione che sia in grado di generare valore da ciò che è nuovo e a ciò che si rinnova cioè se si mette in sintonia
Con questo rinnovo che porta appunto novità che può portare valore e che impedisce questo il nome del presidente di chiudersi
A questa tentazione deriva di chiudersi a difesa degli attuali presenti interessi chiudersi nelle proprie paure
Quindi la popolazione non è un concetto astratto
E ciò che genera valore dalle persone oltre il loro essere single quindi non è un insieme di individui indipendenti è un sistema di storie di vita che sono in relazione tra di loro e sono in continua tensione con le sfide del proprio tempo
E la popolazione è il grande libro che contiene queste storie e dà senso alla storia di ciascuno di noi che scorre in relazione con gli altri ecco Queens esista indebolendo oggi il nostro essere popolazione
Non è solo per il fatto e non è neanche tanto per il fatto che la popolazione italiana quantitativamente entrate una china di diminuzione e siamo sempre di meno ma perché ci sentiamo meno uniti
Ci sentiamo meno parte attiva di un comune destino aperto di un progetto Paese solido da costruire assieme è questo che sta al centro della crisi demografica e quindi questa sfida si risponde rafforzando ciò che genera valore oltre l'io
Eretto nel presente
Oltre alle divisioni che poi abbiamo continuato a far persistere che ad accentuarsi quella tra uomini e donne dobbiamo superare assolutamente i divari di genere che sono una delle ragioni
Della cavo del della della crisi demografica degli squilibri che continuiamo a dovere le divisioni tra vecchie e nuove generazioni superiamo la crisi demografica solo se collaboriamo se mettiamo assieme la possibilità di essere in relazione positiva nelle varie fasi della vita tra chi vive al Nord e al Sud del Paese altra grande divisione che persiste tra chi vive nei grandi centri nelle aree interne
Tra i nuovi arrivati e gli autoctoni ecco il piano B vuole promuovere ciò che unisce vuole costruire ponti
Tra le isole quindi tra le persone
E non solo tra le persone e all'interno di ciascun Paese ma tra Paesi tra territori tra popoli e culture e in definitiva tra presente e futuro e dobbiamo farlo assieme grazie
Alessandro mentre prepariamo il prossimo collegamento
Riprendo l'immagine dell'uomo sull'isola per fare un riferimento cinematografico forse ricorderete fin casto quei bellissimo
In quel film è il protagonista che rimane da solo sull'isola
è talmente vero che siamo in relazione che si inventa un compagno che Wilson il pallone
Perché noi siamo fatti cadesse nel rapporto con l'altro
Bene Elena Granata urbanista è il titolo della sua presentazione una città è fatta da tanti edifici ma tanti edifici non fanno una città grazie Elena
Grazie grazie bentrovati cari amici care amiche aggiungo un'altra prospettiva sul piano di siamo essere effettuati siamo essere contestuali siamo una dentro un contesto siamo nati dentro una storia e mi piace ricordarlo oggi giornata nella quale ricorderemo insieme nel pomeriggio l'Europa
Che leccesi sono stati tratti delle città europee
Che nascono con l'Europa e dicono gli storici francesi e italiani nascono con l'Europa in un certo senso fanno l'Europa sono le ragioni d'essere forse le principali di come si è strutturata nel tempo l'Europa dall'origine del Medio Evo a oggi e come sono queste
Citate c'hanno oltre nella nostra storia nella nostra tradizione si dice che sono citava organi allegati al loro paesaggio che sono città nelle quali la dimensione urbana ed è contando della campagna sono fortemente legati dicono gli storici che nella città tradizionale quella che punteggia l'Europa e che ha fatto la storia la grammatica della nostra cultura più profonda
La strada è un invaso si lega agli edifici e gli edifici si affacciano sulla strada che porta alla bellezza privata alcunché
Siamo figli di questa storia
E questa sarà anche quando ce la dimentichiamo ci ha strutturato costituito il nostro DNA non è una storia solo europea
Se andiamo all'inizio del mille novecento nel contesto più capitalista che conosciamo quello americano c'è una pagina di storia che mi pare illuminante è il mille novecentotredici e viene realizzato nel fare State Building
L'equità vuol Building scusate il grandissimo grattacielo in tempi in cui tornano sovrani grattacieli è l'ombra del grattacielo si estende per sei isolati e la questione dell'ombrello dei diritti privati e pubblici fin dove si può spingere la tua ombra per fare ombra metti invece abbiamo il sole diventa la grande questione dell'urbanistica americana
Nel due mila e diciassette esce Rozzoni reggono Resolution che è uno strumento oggi desueto per archi erano tantissimo nel dire
Che nella relazione tra pubblico e privato bisogna sempre stare attenti al modo in cui ci leghiamo le mani a vicenda
Perché il diritto privato non Superchi quello pubblico è in questa relazione armoniosa equilibrata relativo l'edificio lo sviluppo il primato del singolo frammento e la comunità città che si gioca il futuro delle città e quindi tutta la serie degli ultimi secoli una giocosa è una storia che si gioca in questo equilibrio faticoso tra pensare che la città grazie all'esito Della solo una somma di elementi il capitalismo spinto oggi ci porta lì a pensare che tutte privato pensare che tutto e consumo
E l'idea che la città sia uno straordinario e col sistema e non diceva in quegli stessi anni all'inizio del doping nel Novecento Patrick Wenders
Quando diceva è un ecosistema com'è nella natura dove tutto è connesso con tutto la grande i grandi padri e le madri dell'urbanistica pesa Ginger ci hanno ricordato che il tutte connesso con tutto che poi struttura malandato si pensi al contemporaneo sull'ambiente e sul clima e qualcosa di strutturale di profondo dia il codice il karma
Delle citate non li abbiamo
Costruito prodotto nel mondo
Oggi naturalmente questa visione è fortemente minacciata perché minacciata l'idea dell'abitare ed è minacciata l'idea della comunità e minacciata l'idea dello spazio pubblico e dell'Ente vini comuni condivisi
Ma la crisi climatica la crisi ambientale la crisi energetica l'aumento delle disuguaglianze ci riportano esattamente il a questa visione comune all'idea che la città e il paradigma relazionale tantissimo da dire su questo sia unico sistema dovrebbe
Prevalere
Stefano Mancuso docce ma anche Luigi noto Bruni Doge docet sia da innervare di un paradigma vegetale dove la dimensione appunto dell'apprendimento dalla natura delle piante sa qualcosa che ci può sfidare e naturalmente soltanto nella relazione tali posti
Tra gli elementi tra il pubblico e il privato racchiuse all'aperto radioso Gekko e la comunità si può generare quello che diceva anche Primo Amore l'inatteso lì mi tutto quel qualcosa che ancora attuale possiamo lasciare spazio e che accade stradali case il mento l'inconsueto quel bene comune che oggi davvero viviamo sacrificato
Anche l'urbanistica può può portare una foto culturale del sud strutturale anche a Lodi in termini non solo di comprensione di quello che siamo stati
Ma di progetto di tensione moralisti razionale creativa a quello che potremmo essere
Grazie
Elena
Io non so voi ma trovo entusiasmante vedere come questo paradigma relazionale si incarni
In ambiti così diversi che vanno dal diritto alla demografia all'urbanistica alla comunicazione alle neuroscienze
Vanno fino a la creatività e all'innovazione per cui adesso chiamerei qui Paolo Venturi che definirei soprattutto un innovatore
Per la sua presentazione senza relazione non c'è innovazione
Salve buongiorno allora sì adesso innovatore una parola grossa comunque
Proviamo proviamo a toccare questo tema dal l'innovazione la relazione sull'economista mi occupo di economia sociale
Voglio farvi cinque passaggi o cinque minuti il primo anche fare punto col passare dal piano al piano B
Ogni transizione sul mette in campo un'energia e mette in campo un cambiamento a questa cosa qui è è tutt'altro che facile
E quindi il cambiamento e all'innovazione
Piano B per certi versi è una grande innovazione sociale
E e ed è quindi metodo quindi serve una strada Pera per costruirla un'innovazione per alimentare questo cambiamento e ogni innovazione si nutre della visione antropologica diciamo che la genera quindi il tema del paradigma relazionale per l'innovazione non è un fattore estetico cioè lo stare insieme non è un elemento accessorio
è un elemento istituite
Cioè noi innoviamo a partire dall'idea che abbiamo di chi siamo e di chi è l'altro
Noi abbiamo sostanzialmente in gran parte ridotto il tema del dell'innovazione alla dimensione solo della tecnica in questa breve appunto intervento volevo riportarla ovviamente non per togliere questo elemento ma nutrire la del della concretezza
Di un paradigma relazionare quindi il primo punto è questo
Il primo punto è che l'innovazione cioè il cambiamento
E qualcosa che si nutre di un paradigma relazionale che non è un elemento expo ex post ma è l'elemento e l'input di una visione diversa
Tre passaggi il primo passaggio che declina questo questo cambiamento da invenzione a innovazione non è la stessa cosa non è qui te ma per parlare di questa cosa però c'è un transito il nostro Paese è stato per cinquecento anni campione lo è ancora gran parte dell'invenzione però facciamo fatica nell'innovazione prendiamo alcuni dati a dirà
Del gas che abbiamo nello Stoke degli investimenti sull'innovazione tenete conto che abbiamo uno virgola quattro per cento del PIL contro una media europea del due virgola tre con questi guardiamo solo anche solo i brevetti che sono una proxy tenete conto che i brevetti la prima legge sui brevetti nasce in Italia a Venezia nel mille quattrocentosettantaquattro quindi siamo siamo siamo veramente nuovi padroni di casa su questo tema bene
Allora del passaggio da invenzione e innovazione c'è un gatto non siamo quarti quinti in Europa circa cinque mila brevetti stesso sta tre domande presentate però in termini di innovazione facciamo fatica siamo sedicesimi su trentaquattro eseguiti nel Global Innovation Index piuttosto che diciamo siamo sopra la media perché c'è un deficit ecosistemi con questo perché V a voler dire che l'innovazione per agiamo per rendersi tale per passare da invenzione innovazione abbiamo bisogno della relazione e questo è molto importante per le politiche
Politiche che troppo spesso si sono concentrate solo sugli stock e poco su i meccanismi ecosistemi cit faceva prima molto bene Elena Elena Granata
Cioè gli elementi sono ed necessari appunto sono quelle che portano il creano c'ha un ambiente adeguato perché l'innovazione possono ferire e l'ambiente relazionale una politica nasce il per l'innovazione deve nascere intrinsecamente intenzionalmente così sistemica
Il secondo punto a che fare con diciamo col tema delle disuguaglianze una postura relazionale
Affronta il tema dell'esiguo delle disuguaglianze all'inizio e non alla fine
Questa cosa qui fa la differenza oggi gran parte dell'innovazione purtroppo un ponte Schumpeter la storia ce lo dicono
E genera della una distruzione in parte fisiologica in parte se volete anche intenzionale perché perché non mette il tema della disuguaglianza apro parentesi la prova disuguaglianza come sapete in in siti di alcuni Paesi non è più possibile citarla lo ricordo perché il tema non è poco
Rilevante
Quindi il tema delle delle disuguaglianze proposte come si risolve il tema è qui dopo parlerà anche dopo di me ricco però il tema che la misura dell'innovazione non può essere una misura adeguata diciamo una visione di innovazione estrattiva cioè il tema dell'impatto sociale diventare nella misura di cosa innovazione hanno l'ultimo punto che tocco è che l'innovazione ha bisogno di un dove il tema dell'innovazione anche qui non si può soltanto giocare sui flussi
Io vedo tantissime attività politica che di decentramento della conoscenza intesa come assente fisico dell'Università pensando che l'innovazione automaticamente endogena mente sia nel no innovazione va territorializzata
Territorializzata sì perché il tema non è appena il Governo dell'innovazione ma la governante dell'innovazione quindi il vero tema che come infrastrutture amo le cose chiudo perché siamo arrivati in fondo
Perché questa cosa qui accada
Alla Sander Langer diceva che le trasmissioni sono possibili quando sono quando saranno desiderabili bene qui bisogna mettere in campo
Una motivazione un desiderio la desiderabili tardi tutta questa roba qui fa la differenza e per desiderare occorre anche qui ripartire dai legami Borges diceva ho compiuto un gesto irreparabile
Ho generato un legame ecco questa visione qui questa scintilla qui vale tanto per la società quanto per l'innovazione gran
Grazie Paolo
Chiedo alla regia se può ancora una volta proiettare la slide con il più accordo per consentire
Ordine
Adesso vediamo di rimediare perché se non c'è linea e difficile partecipare
Ve lo dico subito aspettate un attimo che ce l'ho qua
Allora lo username è il seguente prendete nota ospite chiocciola confcooperative punto ittiche
Password
Next con la N maiuscola
Economia con la e maiuscola tutto attaccato Next economia con la M e laico maiuscola
Grazie a voi
Siamo in un periodo di profonde trasformazioni lo sappiamo
Queste trasformazioni richiedono delle transizioni a transizione digitale la transizione energetica come si affrontano le transizioni ci aiuta a rispondere a questa domanda Enrico Giovannini
Buongiorno a tutti tutti è cambiata la vostra vita il ventidue febbraio del due mila ventidue
No
Beh allora non vi siete accorti che abbiamo cambiato la Costituzione italiana
Adesso la Costituzione dice all'articolo nove che è compito della Repubblica tutelare l'ambiente gli ecosistemi e la biodiversità anche nell'interesse delle future generazioni
Abbiamo introdotto la parola futuro in Costituzione che non c'era se la vostra vita non è cambiata il ventidue febbraio quando la legge è stata pubblicata
Houston abbiamo un problema
E purtroppo ce l'abbiamo
Ed è molto grave
Perché vedete
Tutta quello che la scienza ci dice
E che non abbiamo più tempo
E per tacitare la scienza dall'altra parte dell'Atlantico sono state vietate
Le parole sostenibilità crisi climatica
Sapete che gli scienziati stanno facendo manifestazioni e noi da questa parte dell'Atlantico cosa vogliamo fare e noi poi al centro del Mediterraneo uno Spoto
Come sappiamo che cosa vogliamo fare
Non stiamo facendo quello che dovremmo
La ragione per cui non lo stiamo facendo e che non accada non abbiamo capito che quell'articolo nove tutela noi perché noi siamo parte dell'ecosistema
E il non aver capito che noi siamo parte degli ecosistemi è un problema di relazioni
Dunque sì non è cambiata la nostra vita vuol dire che noi pensiamo ancora di essere fuori dagli ecosistemi e li dobbiamo proteggere anzi ci pensi la politica anche se l'articolo nove dice che compito della Repubblica
Non dello Stato
Di tutti noi
Abbiamo introdotto in Costituzione il concetto di giustizia sia tra generazioni che era assente dalla Costituzione che il nucleo del concetto di sostenibilità e dunque abbiamo scelto di aggiungere nei principi la relazione tra generazioni come ci ha ricordato prima Alessandra
Che non c'era
Dal due mila ventidue dunque la nostra politica è cambiata i nostri comportamenti sono cambiati abbiamo capito
Che abbiamo dei compiti in più che il piano a risolve il problema
Dal due mila sedici sale Nicola Sterna nel primo rapporto sulla sui costi dell'inazione scrisse chiaramente la crisi climatica e il più grande fallimento del mercato nella storia dell'umanità
Se in questa sala c'è ancora chi crede che mercato risolverà i problemi mi dispiace state perdendo il vostro tempo
Perché il mercato soprattutto il mercato considerato come Soggetti
Unici l'agente rappresentativo nona le relazioni col futuro non ha le relazioni giuste ciò solo quelle convenienti
Perché la sostenibilità è una questione di giustizia a meno che ovviamente
Voi non pensiate di essere in grado di salire su una delle navicelle o di riuscire ad andare nella visione transumanisti caro trans del transumanesimo che maschere altri sostengono di salvarli
Perché tanto la terra e i suoi abitanti non si possono salvare quindi e inutile sprecare soldi per salvare questo mondo meglio andare a cercare un altro questo e quello che abbiamo davanti queste sono le scelte a cui siamo chiamati piano ubbidisce no noi nobile ricordate Sandra Mondaini
Raimondo Vianello quella trasmissione noi noi no noi crediamo che ci sia un altro modo
E sia quello di integrare la giustizia ecologica e la giustizia sociale
Perché non c'è una politica dei due tempi se non introduci la giustizia sociale quando fai gli interventi per la giustizia ecologica e viceversa
Tu non hai capito il nuovo parenti vittime ma che la lodato sì ci propone
Il cambio
In cui tutto e connesso il presente e al futuro e il futuro al presidente questo del cambio che ci ha chiesto
Certo
Fare quello che dobbiamo fare costa si chiama investimento veramente ma continuiamo a sentire queste balle perché io mi sono stufato di sentir dire che la transizione
Non conviene e quindi rinviamola secondo la politica dei pupi
Vi ricordate la canzone Ci penserò domani no io sono assolutamente d'accordo nel voler raggiungere gli obiettivi ma devo essere pragmatico quindi rinviamo
Questo e quello in cui siamo
Rinviare costa non c'è uno straccio di documento scientifico
Che mostra che rinviare conviene anzi tutti i dati ci dicono che anche sul piano economico conviene le nostre imprese che lo stanno facendo lo sentiremo anche successivamente en aumentano la competitività la Pro
L'utilità dunque e concludo
Non si tratta di giustapporre l'ambiente con le altre cose come molte forze politiche fanno anche quelle che pensano di così facendo di essere più vero di si tratta di integrare il pensiero di cambiare il pensiero si tratta di cambiare paradigma ieri nell'accordo fatto in Germania
Hanno deciso di introdurre in Costituzione la neutralità climatica al due mila quarantacinque noi non riusciamo a fare una legge sul clima e nessuno cita questa come una priorità
Concludo con la Evangelii Gaudium una citazione della lettera di papa Francesco di tanti anni fa
Quando discute se è meglio il tempo se superiore il tempo o lo spazio dice chiaramente il Papa
Che il tempo è superiore allo spazio e si domanda chi sono quelli che pensano che invece che occupare spazi diventando matti per occupare gli spazi sia meglio avviare processi
Ecco noi crediamo che sia meglio avviare processi oggi serve a questo ma lo dico se ci sono i giornalisti che hanno scritto che questa rappresentazione di un'ennesima proposta eccetera
Vi informo che questo gruppo di persone ha iniziato a riflettere su queste cose nel due mila ventitré ha scritto un libro nel due mila ventiquattro e questo uno degli eventi che vorremmo fare ma non è certo semplicemente il momento di un evento single a dipende da voi ovviamente grazie
Grazie grazie molte Enrico ci colleghiamo adesso
Con Venezia dove c'è Marta Cartabia che ci offre un'altra prospettiva la giustizia dell'incontro
Marta
Grazie grazie al trenta si sente sì benissimo Lazzaro ed efficace è stato
Gli amici di piano abita tutti gli amici che sono collegati in sala
Vorrei partire da due domande e pregherei se possibile anche Neil proiettare quella unica slide è che gli ho mandato sempre che sia arrivato il tempo semmai faremo
Non aveva una partendo noi la vediamo
Ok c'è c'è anche il disegnino c'è solo la frase c'è solo la fase ok pazienza peccato allora due domande facciamo cinque domande spiega Gennaro intorno alla giustizia che dei concetti basilari ma inafferrabili per molti aspetti cos'è la giustizia
E poi cos'è l'ingiustizia per noi
Semmai partiamo dalla prima domanda ci collochiamo in una prospettiva direi astratta e professionalizzante ci vengono in mente
Regole e codici violazioni processi sanzioni punizioni
Magari dei professionisti avvocati giudici prigioni polizia
Ma se noi ci facciamo la seconda domanda che cosa è l'ingiustizia
Ci poniamo immediatamente su un piano molto più concreto direi esperienziale
E qualcosa che riguarda tutt'
In se ci mettiamo dal punto di vista del chiederci ci è mai capitato una vicenda di ingiustizia un'esperienza di ingiustizia
Immediatamente sappiamo che cosa fare riferimento e venti grandi o piccoli ma che hanno questa colluttazione
Di immediatamente attivare una reazione dentro di noi
Come quando si è feriti colpiti offesi
Io credo che abbiamo bisogno di introdurre questa prospettiva quando ragioniamo di giustizia di aggiungere alla prospettiva tradizionale
Questo sguardo che proviene da chi ha subito un'esperienza di ingiustizia perché questo ci fa immediatamente comprendere il significato di quella espressione che già ombra Quetta così efficacemente riassunto e cioè che l'esperienza di una di ingiustizia è innanzitutto l'esperienza di una ferita
Il reato prima ancora che una violazione di una norma o di un codice di una regola comune è una ferita un'offesa portata verso un'altra la persona
Allora se questa è l'esperienza di ingiustizia che cosa dobbiamo chiedere alla giustizia
Abbiamo bisogno di una giustizia che sappiamo che almeno Prodi appurare le ferite provocate da tutti i comportamenti che nei conferme la convivenza umana generano costantemente
Questa
Esperienza di ingiustizia diffusa
Allora se non ci mettiamo dal punto di vista delle vittime molti sociologi lo hanno fatto se si va a chiedere a chi ha subito soprattutto dei gravi traumi legati a dei crimini subiti
Egli si chiede che cosa pura che cosa dà sollievo il trauma non viene mai cancellato ma che cosa può dare sollievo evitare riaprire una prospettiva futura
Ci sono alcuni punti e ricorrenti
Spesso si pensa che sollievo venga dalla punizione del colpevole
E lo si pensa per certi aspetti giustamente perché la prima esigenza di chi ha subito una grande ingiustizia eh
Accertare le responsabilità occorre in ogni momento arrivare a una parola di verità sull'accaduto per questo
Chi ha subito soprattutto dei grandi reati gli effetti di gravi reati
Chiede verità anche a distanza di molti anni meglio se questa parola di verità arriva tempestivamente
Ma non è mai troppo tardi lo abbiamo visto con tanti reati che riguardano per esempio l'epoca del terrorismo ma anche recentemente
Ci state interventi significativi di una giovane vittima della dettati della Uno bianca per esempio patti che appartengono all'epoca passata della nostra storia ma anche per chi ha subito quell'ingiustizia
Sono sempre presenti e quindi
Il processo serve il processo è indispensabile perché serve per arrivare a questo accertamento di una verità sui fatti accaduti ma Peter sei
L'entità della punizione non arriva attraverso il impone
Mi ricordo le parole di India il padre di Giulia cerchietti in
Quando è stata pronunciata la sentenza una sentenza severa
Di condanna inevitabilmente è arrivata la la domanda che spesso quasi in modo il riflesso si fa allora è stata fatta giustizia è soddisfatto della giustizia
Il padre di Giulia lì ha risposto con una frase per me indimenticabile dicendo
Beh a me pare che qui abbiamo perso tutti
Perché non è tanto del processo la punizione quello che dà soddisfazione quanto l'elemento dell'accertamento della verità polvere lo dice in un modo chiarissimo e secondo me efficacissimo dice
Occorre una parola di giustizia occorre questa parola di giustizia
Ma prosegue Richter già cui deve iniziare un'altra storia allora che cosa può generare un'altra storia
Curare quelle ferite che sono le ferite innanzitutto di chi ha subito un'ingiustizia delle vittime ma anche
Di tutte le ferite sociali perché un reato genera un la c'era un tessuto sociale
Nello stesso penso ore nichilista di allegato con i familiari in tante a tanti effetti collaterali su tutto il tessuto di una società ebbene
è interessante notare che da basso prima ancora che dalle leggi proprio per affrontare tutto ciò che non è risolto dalla giustizia tradizionale
è nata la cosiddetta giustizia dell'incontro che ripeto non vuole sostituirsi lo dico per chiarezza soprattutto se ci sono dei giornalisti in sala non vuole sostituirsi ma vuole svilupparsi accanto come complemento della giustizia tradizionale
è nata dal basso dall'esigenza soprattutto delle vittime di incontrare gli offensori
Perché mai sottoporsi a degli incontri sicuramente fatti così e sicuramente molto esigenti molto un generatore di turbamento sicuramente
Questi incontro nelle parole delle vittime è un'esigenza per blindare un volto a chi ha commesso e a chi ha subito un reato
Spesso nel nelle narrazioni del della giustizia penale
Non c'è questo elemento di sguardo sulla persona il reato la vittima l'offensore sono oggetti non soggetti impersonali
Nell'incontro torna in primo piano la persona e questo incontro molto spesso a un effetto liberatorio è una grande assunzione di responsabilità da parte di dell'offensore
Ma è anche un grande momento di liberazione da parte delle vittime
Io credo che non posso andare oltre a raccontare
Perché la giustizia riparativa si sta sviluppando nel mondo si sta sviluppando in contesti
Completamente diversi ma con risultati per chi si è impegnato sicuramente di grande soddisfazione questo sì
Perché questo tipo di giustizia proprio per come è nato proprio per l'esigenza rivuole rispondere possono essere raccontato dei protagonisti
Chiedo allora a chi ha la possibilità di farlo di andare alla ricerca di queste storie di questi incontri di queste con
Fronti di questi dialoghi che fanno parte proprio di qua e là comunicazione generativa di cui parlava anche Chiara in apertura grazie
Grazie grazie Marta ci avviamo verso le ultime battute Ermete Realacci lo invito a venire a prendere la parola sono molto incuriosito dal titolo della sua presentazione
Sì ho provato a dare un titolo anche per dire per segnalare un problema che abbiamo noi non siamo in campo se non dimostriamo che essere buoni conviene lo dico in termini un po'secchi siamo di fronte a un punto di vista di grande brutalità che mette in campo a parte i problemi che il mondo aveva già mette in campo un'idea di futuro un'idea di relazioni che è molto diverso da quell'abbiamo voi noi siamo in una come un posto vicino a Palazzo della cooperazione non vi sfuggirà che Trump
Non è che vuole solo la Groenlandia o uscire dagli accordi di Parigi SAF mante Lando tutte le strutture che ci sono di cooperazione internazionale da quella delle agenzie a quelle delle relazioni tra Stati
Ma secondo me non riusciamo a uscire da questa vicenda in avanti se non chiamiamo a raccolta le migliori energie del Paese ma anche se non facciamo due operazioni una e così via io sono affascinato da molte delle cose dette le condivido è avere un linguaggio che parla agli altri
C'è una una frase bellissima come Dante di papa Francesco a cui credo tutti auguriamo una guarigione
Francamente
Non oso pensare in questo momento scusate interesse egoistico a un mondo senza questo Papa prima sempre situazione già abbastanza complicata lo ha detto il pastore deve avere l'odore delle pecore
Noi dobbiamo capire che il nostro linguaggio deve essere in grado di arrivare fuori da da da da questo giro e l'altro è appunto che un parte collegata a questo a dimostrare che essere buoni conviene
Se uno va a vedere ritornando a papa Francesco quello che viene fuori è stato tra le righe già citato dalla laureatosi alla Fratelli tutti io direi anche alla lodato ed è un male sottrazione hanno dato ed è uno c'è a mio avviso soprattutto non l'hanno dato sì
Una descrizione di un modello economico che non è più deboli ci sono dei passi proprio ne aveva dato sì in cui per esempio si dice che la sobrietà non è meno vita ma una vita più piena
Non è contro l'economia ma a ben guardare e per una economia più forte cioè più in grado di competere allora
I tre le tre slide che vi voglio far vedere per non farla lunga e per stare nei tempi riguardano tre aspetti uno c'è un grande dibattito sull'Energia cosa fare e cosa non fare la realtà tante volte avanti rispetto a dibattiti dei politici
Quella voi faccio vedere l'andamento nel mondo non in Italia anzi va all'indietro da questo punto di vista delle nuove installazioni della riempie nuovi impianti per la produzione di energia elettrica nel mondo
Nel due mila ventitré l'ottantasette per cento secondo Irene Irene la più grande agenzia di Paesi che lavorano sulle rinnovabili assieme ad Abu Dhabi peraltro la dirige un italiano Francesco la Camera la la leader l'Aiea dice che è importante Hashim
Per cento chiamo chevalier per essere più prudenti l'ottantacinque per cento delle nuove installazioni
Per produrre energia elettrica sono da fonti rinnovabili
Il quindici per cento tutto il resto Carbone metano lucrare anche calato un po'perché ne hanno chiuse più di quelle che hanno aperte
Olio combustibile la strada è quella quindi parlare di quella roba lì ma rigorosa bene non è parlare di una cosa futuribile su di scelte che vanno fatte adesso
Sì faccio degli altri due slide invece riguardano meglio anche il cuore diciamo del del titolo e che è stato dato coesione è competizione se andiamo a vedere ma qui Paolo Venturi di Leonardo Becchetti c'era lo sanno perché si collabora su questo c'è un lavoro che ogni anno fa la Fondazione Symbola Simoni un camera assieme a tanti altri
Che va a vedere come vanno le imprese che hanno relazioni migliori con i lavoratori con i subfornitori con le comunità con il territorio Sudan tre sono più del quaranta per cento delle imprese manifatturiere
Questa impresa
Sono quelle che hanno le migliori performances sul piano della crescita dell'export della creazione di lavoro è un modello italiano
è un modello europeo perché c'è anche il welfare europeo dietro alcune di queste cose un modello italiano
Che poi diventa anche distretti o reti in alcuni casi che fa capire appunto che essere buoni conviene cioè quelli nessun più cattivi quelli nessun pool Campiani in Italia vanno peggio no allora se non facciamo capire che le cose che noi diciamo non sono voglio talmente della brutalità le parole nobili di un gruppo di anime belle ma su una concretissima possibilità di costruire un futuro più forte per il nostro Paese non siamo in campo ce n'è un'altra di Sly te li fa vedere come queste stesse impresse
Abbiano
Chiudo abbiano la una propensione a investire sulla sostenibilità molto più forte dell'altra impresa
Insomma io penso che dobbiamo cercare di tradurre in cose semplici comprensibili possibilmente in una metrica che arriva al cittadino in maniera chiara questo tema e che far leva anche su un'altra cosa ed è importante che la responsabilità di tutti
Lui l'anno scorso abbiamo chiamato la il avevamo un appuntamento di nuovo alcuni dei presenti c'erano perché l'appuntamento annuale della Fondazione simbolo che aveva preso come punto di riferimento una frase di Sant'Agostino son tempi cattivi dicono gli uomini siano buoni i tempi saranno si comporti siano beh si comportino bene i tempi saranno buoni noi siamo i tempi lo dobbiamo comunicare a tutti ma anche a noi che non c'erano i tempi
Un attimo anche per averci ricordato che non stiano un gruppo di anime belle
Luca già ieri a te l'ultima presentazione con un'apertura su un orizzonte che quello europeo che conosce molto bene
Buongiorno a tutti sono l'ultimo pezzo di questa prima due cavalcata che credo oggi ci stia particolarmente a cuore perché in vista dal pomeriggio in cui non solo Roma ma tante piazze in Europa saranno invase da parte da bandire blu e gialle
Nello sconquasso sistemico e brutale che noi stiamo vivendo l'Europa si trova oggi a un tornante esiziale per continuare a declinare la ragione per cui è nata
L'Europa non è stata fatta abbiamo avuto la guerra recita così la Dichiarazione Schuman del nove maggio mille novecentocinquanta il più grande manifesto politico del ventesimo secolo che propone una via mai tentata prima nelle relazioni fra gli Stati
Il vincitore prende tutto e impone i vinti di pagare il conto questa è stata la regola aurea alla fine di ogni guerra
Suman propone di condividere tra i vincitori e i vinti Francia e Germania le risorse della guerra
Il carbone e l'acciaio di aprire l'accordo a chi ci sta su un piede di parità assicurando fornitura condizioni eguali senza dazi o tariffe e finanziando con un fondo comune le riconversioni postbelliche
Affidando decisioni vincolanti ad un'alta autorità comune anche con l'intento di contribuire alle opere di pace e progresso del mondo intero Africa in particolare
E di farne la prima tappa di una federazione europea che ponga fine per l'assemblaggio e la guerra sono le parola dichiarazione
In quel manifesto c'è l'architrave della cieca poi della CEI pure della fallita mancata Comunità europea di difesa ed i settantacinque anni di costruzione europea
La centralità e l'uguaglianza delle persone la costruzione del bene comune secondo un principio di riconciliazione per il progresso di tutti
Ciò che oggi chiameremmo di fraternità politica
Siamo oltre l'ONU dentro un sistema di relazioni circolari che si fanno istituzioni
Una prassi che al voto delle madri e dei padri dell'Europa
Ursula Isman magra compenso Simoni vai Louise Weiss con Adenauer Giuseppe back qui le ribelli ad Alcide De Gasperi Walter Hallstein
Sì Comaneci volgiamo nero bel Schuman hai spaccato chiedo Spinelli Nicole Fontaine Anna Lindh tre Melina Mercuri Helmut Kohl François Mitterrand già della David Sassoli
Quel sogno coltivato fatto crescere incarnato avuto mille altri volti
Jan Palach torcia umana in piazza Venceslao a Praga osso fiction
Che con la Rosa Bianca sfido al nazismo e pagò con la vita il sogno di un continente libero
Lech Wałęsa parlava vediamo sigle molti altri
Fino alle centinaia di migliaia di persone che hanno invaso le piazze con la bandiera europea e basta dall'Ucraina e la Bielorussia dalla Moldavia Georgia e oggi proprio oggi anche in Serbia
Ogni volta che l'Europa ha messo insieme la parchi mercato interno la coesione Erasmus la moneta al commercio i vaccini Next Generation X you ha generato convergenza protezione e progresso per noi e per il mondo
Eravamo poveri distrutti devastati affamati
Quando è prevalsa la condivisione sulle consigliato mercantile dei legittimi interessi di ciascuno siamo diventati ciò che oggi siamo il miglior posto al mondo dove vedere garantite tutte le libertà e un progresso oggi da terza potenza mondiale con standard di protezione sociale che nessun altro al mondo a
Ogni volta
Ogni volta che lo abbiamo fatto il prodotto finale è stato immensamente superiore alla somma delle parti pur con un'Europa
Che ha un bilancio risibile l'uno per cento del PD il due per cento la spesa pubblica complessiva dei ventisette paesi
E chi ha pensato di rompere questa relazione la baby-sitter
Ha dovuto fare i conti con la dura realtà perde oggi il quattro per cento di Pili su base annua
Quanti sogni realizzati pensiamo al sole Erasmus
Tra l'altro ha inventato da pedagogisti italiano Sofia Corradi quando a fine anni cinquanta per amore negli Stati Uniti a studiare tornando indietro scopri che gli esami non era riconosciuti fece lottò per vent'anni e invento Erasmus
Dal mille novecentottantasette più di tredici milioni di europei sono stati coinvolti
Nelle famiglie generate da quegli incontri sono nati uno virgola due milioni di bambini un tasso decisamente superiore alle scarne media europea
Ed hanno trovato più lavoro sono meglio pagati per loro i confini e le diversità sono diventati un luogo di scoperte e di Ginevra attività
L'Europa insomma condividendo politiche e sovranità ha realizzato storicamente la parabola della moltiplicazione dei panni e dei pesci
Ogni volta che doveva qui invece non lo ha fatto fisco mercato dei capitali e difesa e politica estera è stata più povera la divisa e fragile
Queste settimane sono una letto ciò per l'Europa non è più tempo per i vinti o si fa l'Europa o si muore
L'Unione europea
Non è un incidente della storia non è un'appendice geografica e neppure nata per fregare gli Stati Uniti
Dobbiamo lottare perché sia ancora un progetto generativo di pace e malgrado i difetti c'è la coda di dieci Paesi che vogliono entrare in questa relazione per questa Europa oggi piano B sarà in piazza con molti altri
Grazie Luca credo che non potesse esserci una conclusione migliore di questa prima parte
Dell'altra mattina è stata una mattina Denza intensa e impegnativa credo per tutti adesso apriamo un momento di dibattito come avevo detto a partire da alcuni interventi programmati credo che le persone
Che devono intervenire riceveranno un microfono possono restare lì dove sono
E intervenire dal dove si trovano i relatori rischiano pure seduti qui
Ordinatamente e disciplinatamente
Prego
Mi dicono che devo parla da qui non si va benissimo allora chiedo una piccolissima presentazione sia un torcicollo di tutti quindi molto magari ma poi anche avvicinarsi ai non è che vietata solo non volevo rompere l'effetto scenico ma l'importante è essere agili in modo da stare nei tempi e quindi anche chi deve intervenire dopo sa che deve venire si prepara via Buongiorno sono Francesco Russo UNESCO Guazzaloca
No la nove
Stava Francesco Russo attualmente vicepresidente del consiglio regionale Fidenza Giulia è da qualche mese
Coordinatore facilitatore di una cosa che si chiama la rete di Trieste che
è una cosa per la quale sono qui innanzitutto per ringraziare piano B
Per la vicinanza che molte persone a partire da da Elena Granata
Marco Bentivogli
Caso né di merito sicuramente qualcuno a partire da Leonardo Becchetti insomma hanno hanno avuto nel nell'accompagnare questa questa cosa che è nata davvero per caso al vedo nel in platea alcune persone che hanno fatto questo percorso insieme noi ANAGINA Settimana sociale dove qualche decina di ministro Tory hanno risposta all'invito del Papa di mettere i piedi nel piatto di sentirsi ingaggiati fino in fondo nella attenzione alla cosa pubblica e di farlo
Confidando sia anche un grande bisogno il bisogno di di stare insieme di rispondere a una solitudine che emerge in maniera fortissima quando chi di noi in prima fila fa i conti con il proprio qualche volta essere i margini anche delle nostre comunità ecclesiali perché sappiamo che la la scelta politica in qualche maniera negli ultimi decenni ha creato qualche imbarazzo ecco dopo la Settimana sociale si è rotto un argine anche dentro le nostre comunità le nostre associazioni che pure hanno accompagnato
I lavori di questi mesi queste settimane e la rete di Trieste vuole essere oggi il luogo in cui più di ottocento persone tra amministratori e operatori sociali provano a dimostrare che i cattolici sanno fare politica insieme anche senza fare un partito la richiesta e l'abbiamo detto ma è bene ripeterlo non è un partito non sarà una corrente di nessuno schieramento non è una lobby
Ma è semplicemente un luogo che provare inventare alcuni spazi della politica di cui si sente oggettivamente bisogno
L'abbiamo fatto ritrovandoci in più di quattrocento un paio di settimane fa a Roma la Domus Mariae
L'abbiamo fatto con uno spirito sinodale l'abbiamo fatto lavorando con dei gruppi che hanno richiamato lo stile della Settimana sociale Trieste l'abbiamo fatto facendo emergere dal basso quelle che sono alcune priorità
Che le buone pratiche del nostro amministratrice nostre misuratori hanno fatto emergere e mi sono emerse alcune
Che sono assolutamente dentro il percorso di Piano B ed è il motivo per cui siamo qui credo tre a ringraziare della della vicinanza a dire che la rete di Trieste è un pezzo di una declinazione
Dell'intuizione originaria di Piano B e lo è in particolare perché sta cercando di testimoniare
L'attualità e la necessità di quell'amicizia politica di quella fraternità
Che in qualche modo il bisogna forse più sentito non soltanto da parte nostra che la politica proviamo a farla ma anche di una comunità che non si riconosce più in politici che mettono in scena in scena semplicemente come ha detto anche cardinale Zuppi
Un polarizzazione guerreggiata
Ma proviamo a superarla
E però superarla anche testimoniando testardamente che si possono fare alcune cose certamente non tutte in maniera trasversale inclusiva padre di questo c'hanno preso un po'in giro qualcuno non ci crede continua non credo si Padua stacca ha ostacolato questa cosa ma uno dei motivi del successo della Rete è anche questo il tentativo di dimostrare che questa guerra tra coalizioni
E questa polarizzazione eccessiva si può rompere che su alcuni contenuti siamo in grado e forse spetta proprio a noi in qualche maniera testimoniare questa capacità quindi chiudo dicendo che la rete di Trieste vuole provare a fare azione politica
Ripeto anche senza essere un partito e lo farà nel già nelle prossime settimane in questo sette invitati a contribuire ciascuno come può avere vuole
Perché ci sarà una mobilitazione la prima mobilitazione nazionale che a partire da quei contenuti data ai gruppi di lavoro sono emersi i temi che di risuoneranno sicuramente familiari
Giovani
L'attenzione allo sviluppo delle aree interne il welfare territoriale
La necessità di nuove forme di partecipazione
Questi quattro cinque punti diventeranno una piattaforma diventano degli ordini del giorno delle mozioni che presenteremo contemporaneamente in tutte le cento province italiane
Che faremo firmare a tutte le donne di tutti gli uomini di buona volontà
Ancora una volta in modo assolutamente trasversale e che porteremo nei venti consigli regionali e in centinaia e centinaia di consigli comunali nella speranza che questo faccia emergere quel pezzo importante della politica del nostro Paese che fuori dai radar della grande comunicazione ma che è fatta di donne e di uomini che nelle piccole realtà testimoniano uno spirito di servizio alla politica
Perché fare l'assessore il sindaco di un comune di montagna di ottocento abitanti significa andare a spalare la neve quando nelle persone anziane rimangono isolate dal mondo
E speriamo che anche questo aiuti a recuperare quella fiducia che oggi è persa nei confronti della politica chiudo citando Alex Langer che che ci invitava quando possiamo continuare testardamente a credere di cambiare il mondo ecco credo sia un invito che anche questa giornata è questa
Bellissima iniziativa posa riverberare e quindi buon lavoro tutte noi per oggi e per tutte le iniziative che sicuramente ci vedranno
Grazie
Francesco adesso invito Dario Pizzul e sapete perché gli amici che hanno bene hanno messo a fare il quest'operazione che non ho mai fatto in vita mia di coordinatore re giornalista Adele perché sanno che ho dei modi un po'ruvidi quindi ecco sarà un po'ruvido nel richiamare al rispetto dei tempi per consentire al maggior numero possibile di interventi e spero mi è stato suggerito e condivido l'invito che mi è stato fatto spero che voglia intervenire anche qualche rappresentante del genere meno rappresentato in questa giornata
Io sarò brevissimo e non ci sarà bisogno di di intervenire
No credo di essere qui oggi in veste di giovane ricercatore probabilmente quindi sono ricercatore universitario avendo quindi diciamo l'onere di rappresentare una visione generazionale rispetto a quello che ci è stato detto oggi allora come prima cosa io credo che il contributo intellettuale in sé e per sé sia qualcosa che vale e valga la pena
Sostenere quindi non c'è necessitavo paura di dover dire che si sta cercando di riflettere su qualcosa che ha una portata culturale di un certo tipo però non nascondiamoci dietro al fatto che quando ci sono contributi di questo tipo la prima cosa che viene chiesta Emma quindi praticamente cosa si fa oggi è stato detto anche diverse volte
Avevano riferendosi a ai presunti giornalisti che potrebbero esserci alle cose che è stato detto su questo piano B cioè
è un partito così secco salone praticamente cosa succede cos'è questa cosa secondo me
Questo deriva anche dalla domanda che c'è stata fatta di condivisione in partenza cioè come si materializza nella società nella politica quello che abbiamo visto oggi e io l'ho ritrovato molto
In diversi interventi e secondo me c'è una chiara indicazione pratica cioè che quello che è stato fatto oggi che ha sia un porta sia un portato culturale intellettuale di enorme spessore non l'abbiamo scoperto questa mattina
Però praticamente offre un'indicazione pratica del dire non stiamo cercando di proporre qualcosa dall'alto ma il tentativo è quello di mettere insieme connettere riflettere sulle buone pratiche fare sì da diagnosi dei problemi mandare anche a indicare ciò che di importante si sta già facendo in questa in questo Paese secondo me il punto forte
Di questo tentativo è quello di
Mettere insieme e cercare di fare il salto cioè dal locale al sistemico cioè
Cerca di proporre una soluzione che posso in questo modo portare delle esperienze concrete che ci sono su tutti i vari aspetti su tutte le varie parole che sono state affrontate oggi a un livello un po'più alto perché perché l'ideologia individualista
Pur soffermandosi sulla valorizzazione dell'individuo stesso è riuscito a fare questo salto cioè diventata qualcosa di sistemi con il mondo occidentale prevalentemente e quindi secondo me a questo l'apporto pratico di quello che abbiamo visto oggi
Concludo con una parola che non risponde in realtà la domanda di partenza però secondo me è qualcosa che continuava il suonarmi nel corso di questa mattina che credo valga forse per le generazioni più giovani
Che quella di appartenere secondo me è l'appartenenza
Cioè sentirsi parte di qualcosa
è quello che permette di
Creare quella scintilla quell'impegno in dei contesti che abbiamo sentito questa mattina sono i luoghi in cui viviamo cioè essere situati gli asset contestuali qui ciò che siamo oggi
Relax relazionarsi con ciò che è prossimo con ciò che è vicino a noi
Credo che sia quello che davvero soprattutto per le nuove generazioni è lo slancio per qualcosa in più qualcosa di diverso c'è da fare quel passettino in più c'è qualcosa che è situato contestuale
Un'iniziativa di questo tipo che dovrà continuare a svilupparsi se dal punto di vista intellettuale che pratico
Io credo che abbia e debba avere l'ambizione di far passare quello che contestuale quello che sistemico la partenza
Ha qualcosa di un po'più generale in questo caso con la prospettiva nazionale grazie
Grazie Alberto detto
Ma guardate proprio perché a
Professionali suo fratello minore
Buona giornata grazie dell'invito io faccio il sindaco civico Udine da meno di due anni
Ho molto apprezzato questo concetto dal paradigma relazionale al qui dedicato questo incontro d'altronde anche lui a Udine con abbiamo lanciato il problema ci siamo ispirati
A Manuel Monieri Jaques Maritain al personalismo comunitario cioè che la persona si realizza nella comunità
Prima di cominciare con magazzini
Qui diciamo nell'ateneo discutevamo come questi processi di relazionalità poi natura esistano perché segue permette due vecchi cucù a muro li fate partire in maniera sincrona tornate dopo due giorni di trovate sincronizzati perché perché anche i sistemi fisici ci portano nel punto di minimo energetico e che cosa vuol dire che esiste un processo naturale
Dichiarazione di ordine la stessa vita nasce da processi dichiarazioni di ordine non sia soltanto l'entropia secondo per il sì ma termodinamica e cioè che a suo avviso c'è anche il principio realtà di creazione dell'ordine pericoloso voglio dirvi è che quando noi diciamo che esiste un paradigma relazionale ce lo disse anche la fisica ma sono non solo delle scienze dure anche per le scienze della vita quindi siamo dentro un paradigma
Vero
Seconda seconda
Ecco visto che siamo noi una lista civica insieme alleata colpi di con
Cooperazione con Italia viva come avvisi ministre qui cinque Stellone siamo extra-large
Extra large ecco
Però appunto però appunto appena tenere insieme una extra-large Coalition ci vuole il pensiero e azione e allora
Il pensiero e qui noi oggi siamo qui col Piano B
Per avere pensiero c'è una quantità chi ha di di parole chiave enorme però devo dire la verità quando ho letto piano B siccome era serie A la serie B hanno significato io l'avrei chiamato Piano Champions League
Perché signori noi non siamo in serie di noi aspiriamo alla Champions League ecco poi per quanto riguarda il tema dell'azione lo aveva bisogno di un metodo allora
E siccome siamo Pirelli contrapposizioni
Immaginate soltanto che se ne siano due ai big primo modello e la scelta nel dilemma o a o b
Ma ti perdi dei pezzi
Oppure
Abbiamo la dialettica hegeliana A e B chiamano in sì
Ma è meglio usare Ovidio la metamorfosi a e di che si trasformano in qualcosa di diverso e quindi io quello che voglio dirvi è che noi usiamo la metamorfosi sappiamo che le contrapposizioni esistono
E i farsi poi superarla e ci siamo inventati la maggioranza a geometria variabile a volte quando parte una roba di centro mi perdo la sinistra sinistra quando una volta Fazio roba di sinistra mi parlò al centro
Anzi io dico avete fatte bene a voltare ad astenermi perché così siete coerenti con le stesse ma stiamo tutti insieme
In un'arca di Noè fuori c'è il diluvio e noi abbiamo una meta e quindi quello che è importante per per per continuare sul tema del metodo è questo
Guardate che tutte le organizzazioni funzionano su quattro sistemi tangibili una è il sistema di valori e siamo qua per questo
La seconda è la visione
Bisogna avere una visione che è la metà su cui vogliamo arrivare mi perché le società stanno insieme con limiti di liberazione
Le organizzazioni sulle visione e li dividano i sogni personali avete bisogno dell'immaginario chiamò e lo scivolo dell'organizzazione collettivo e quindi noi ci siamo dati una visione che quella felicità Udine sita felice nel nostro trema
E per sostenerlo abbiamo chiamato Luigino Bruni Becchetti altri ancora lo scorso giugno abbiamo fatto un convegno sulla felicità pubblica
Come grande visione e la felicità le riteniamo nei bambini negli asili nido la la decliniamo negli anziani e nei centri dove li facciamo stare insieme quindi la felicità
Come grande visione di diciamo di compattamento ecco poi abbiamo bisogno la mente anche
Dei team dei legami forti ebbe bisogno anche delle reti dei legami deboli e quindi sistema di valori visione legami forti legami deboli sono tutti i sistemi intangibili ma guardate che il tangibile
Nasce dall'intangibile l'informale prepara il formale abbiamo bisogno di relazioni che sono informali ma che difendono poi i fatti ecco adesso arrivo sulla non le dà modo programma
Dieci secondi per i secondi programmano e abbiamo dato quattro abbiamo dato la sostenibilità economica ambientale sociale e politica sulla politica abbiamo fatto
Le le la i quartieri partecipati dobbiamo riconoscere dobbiamo IST dare voce ad associazioni le abbiamo per e ora i quartieri sono faticare per vedere associazioni abbiamo dalla sicurezza partecipata sul tema ambientale
Abbiamo fatto un libretto intitolato alla Prost la sua stabilità non costa
Mutu atto del titolo di un grande della qualità che aveva fatto trent'anni fa un libro giurato a qualità non costo della serie i costi della non qualità
Sono più alti dei costi della qualità e lo stesso vale per la sostenibilità i costi della nostra stabilità sono Piario sonorità suo sociale lavoriamo sul welfare generativo Magati docet e poi sul tema del
Dell'economico non c'è tempo ma noi stiamo per la mitigazione del conflitto capitale e lavoro
Il PIL profitto pari al capitale salario poiché lavoro e confido strutturale lo abbiamo anche dentro il Comune gli interessi lavoratori comunali sono diverse e quindi cittadini noi dobbiamo lavare sulla mitigazione come ve lo spiego la prossima volta arrivederci
Fantastica
Allora abbiamo ancora massimo quindici minuti per qualche altro intervento se riusciamo a contenere lo in due tre minuti riusciamo a far parlare più persone do la precedenza alla signora qui in prima fila
Dolce saranno erano Naomi Campbell giornali nono voglio storiella di fede
Allora mi bastano Scarlino N sono Melina Decaro e il rispetto al giovane ricercatore sono un'anziana costituzionalista e una faccio parte anche di Next
E vorrei dire due cose tre minuti guida non di più
Voglio dire due cose al professor Giovannini che il ventidue due ventidue febbraio del venti ventidue è successo che nella Costituzione entrato il futuro
E successo anche come paradosso ma in data una come dire un al all'erta allerta perché la notte tra il ventitré e il ventiquattro abbiamo fatto un passo indietro con l'invasione dell'Ucraina
Ritornando a ottant'anni fa
Allora
Sottolineato questo nonostante nella il primo intervento del professor Magatti che ricordava gli effetti della globalizzazione e quindi faceva un discorso sistemico globale
Ho sentito troppe volte anche dall'intervento del giovane ricercatore in questo paese
E cerchiamo di guardare oltre a questo Paese declinazione
Luca commessi pronuncia all'italiana gli agli allevatori da dove viene questo motorino da Torino
E la no
è molto importante che è un cognome
Perché io non riuscì e non riesco a pronunciare di Torino abbia parlato immondo persino citando Ursula liscio mamma una illustre sconosciuta
Che d Europa
E allora non solo in questo Paese non solo nella piazza d'Europa come è stato ricordato di oggi pomeriggio ma a proposito dei millenni angolo col perché sistemi così significa che o ci salviamo tutti o rimaniamo
Tutti sulla terra rispetto a chi andrà su Marte
Chiedo un un un impegno ulteriore e concludo lo ha detto ieri nel nostro seminario decine sta apriamo voi avete e noi abbiamo questo piano bis comune abbiamo anche credenze e che non non sono casuali ci impongono il legame
Tra un futuro passato e presente e cioè ottant'anni della liberazione e ottant'anni della firma della Carta di San Francisco che si intuisce le Nazioni Unite scusate amici di un ex se mi ripeto rispetto a ieri
Abbiamo il il il ventisei il Daniel pubblica da celebrare e poi il ventisette il i settant'anni dell'Unione Europea
Il qua il ventotto la nostra costituzione che entra in vigore il primo gennaio e la Dichiarazione dei diritti universali non del cittadino soltanto universali delle Nazioni Unite
Cerchiamo di allineando il piano B al passato
Tantissime Mike Bongiorno sono Benito Castorina sono un architetto ambienta due minuti per favore sarò velocissima sono accettabili anch'sono anche troppi sono l'archetto ambientale sono la prima impresa Izzo che esista al mondo che non è il solo coi numeri che vuol fare impresa sociale operativa cede operano nel sociale con le entrate dell'attività Resta
A me piace giocare con gli acronimi come fanno cosiddetti giganti nani
Che hanno fatto Pittis
Parlando dei Paesi che rappresentano la cultura dell'Occidente
Oppure hanno fatto Brix che ma tornati che ci arrivano dai Paesi emergenti
E allora con un gruppo di scienziati addormentato uno che l'acronimo
Spesso Speranza sistema pilota europeo sostenibile
No al tempo per raccontare però se poi avremo il tempo di incontrarsi lo racconto tutto intero ma si trova anche su You tube potete trovare questa cosa
Allora sistema pilota europeo sostenibile
Che praticamente riguarda mette insieme quarantaquattro Paesi su un obiettivo comune la bonifica del Danubio
E quindi salvare il medico il Mar Nero è stata al Mediterraneo che ogni anno riceve più di quattrocentoquaranta chilometri gruppi Gracco inquinata da
Quindi significa che anche il Medrano fare questa fine
Quindi spesso speranza è una parola che gira molto quest'anno ho sentito
Vi ho pensato a vent'anni fa ci fa piacere
Quello che è un'altra cosa che che in banca e e pensare al futuro cioè non siamo nati per essere felici siamo diverse possiamo esserlo allora per incominciare a pensare i luoghi alle strutture per il godimento del tempo libero
Alle figure professionali Esperti per gestire il tempo libero pensare che tutto quello che innovazione può ridurre la quantità di lavoro però Pomentale la quantità del vinta
Dipende sono da noi
Allora io mi sembra stasera gli altri grazie grazie grazie allora dopo una consultazione con la regia
I tempi sono molto stretti invece le domande sono tante siccome vorremmo comunque salvaguardare uno spazio di partecipazione
Abbiamo tuttavia ha pensato che sia meglio rinviare al dibattito che ci sarà in questa seconda parte quindi adesso concludiamo
Questa prima parte e questo è l'esito questo che vedete alle mie spalle l'esito della partecipazione attraverso le parole che avete
Indicato quella che vedo più grande di tutte al centro e che vedete com'è la parola fiducia
Poi vedo piuttosto gettonate anche Utopia
Sincerità dialogo pace donne umidità generosità educazione sono moltissime altre cercheremo di non perdere questi spunti e ritornare a rifletterci a questo punto però fermiamo questa prima parte i relatori restino pure qui al tavolo e viene invece a prendere il mio posto Leonardo Becchetti che illustrerà il metodo di Piano B
Grazie diciamo uno dei nostri slogan lo slogan di Di Mauro che poi ho preso a prestito
Copiando lo brutalmente generative di tutto il mondo unitevi quindi la prima cosa l'abbiamo fatta siamo unendo i generative però per fare cosa è questo ce l'ha detto anche dare dice che vogliamo far pure lo dicono i giornalisti che volete fare ecco secondo me la la questione userò questa metafora che
Pensiamo al paradigma relazionale come se fosse il gelato al pistacchio per dire
Quindi noi cosa stiamo dicendo stiamo facendo bene nella dieta mediterranea c'è una grande bisogno una grande domanda una grande carenza di gelato al pistacchio quindi noi diciamo quante buone quanto è importante il gelato al pistacchio
Lavoriamo da economista direi sul lato della domanda cioè sulle preferenze dei cittadini e perché questo è importante perché se tutti i cittadini si convincono che il gelato al pistacchio fondamentale
A quel punto il lato dell'offerta i venditori di gelato al pistacchio avranno un successo straordinario
E quindi abbiamo sentiti un bel po'attenzione ne abbiamo invitate ibridi di produttori gelato al pistacchio
Io faccio dei nomi non perché queste persone lo rappresentino in assoluto ma perché provano a farlo
Beh penso a comunità democratica pensa lista di Trieste penso al lavoro di Alberto De Toni no sono degli esempi ce ne possono essere molti altri ne vogliamo che tutti quanti diventino venditori gelato al pistacchio anche
I produttori di gelato tradizionale quindi abbiamo un'ambizione
Smisurata non ci poniamo limiti ok in questa ambizione detto questo però dobbiamo lavorare e vorrei farvi vedere delle slide dobbiamo lavorare su un discorso che è fondamentale quale campo ma
Faccio il telecomando
Qual è il
Dove parte la prima dove devo cliccare anch'io mi devo
C'è il il e qual è il campo da gioco oggi il campo da gioco lei non dobbiamo dimenticare che siamo diventati anfibi noi siamo degli anfibi
Dove
Io sto girando ma allora
Nato dell'organo bene
Lecco
Vai
è un po'buio ma
Spetta a Frodo intanto è ovvio per la sua memoria la rosa quindi allora dicevo noi abbiamo abbiamo fondamenta siamo diventati oggi siamo degli anfibi nel senso che noi non ce ne accorgiamo ma viviamo un post Line è un po'on line che ormai siamo tutti così
E il campo da gioco è fatto di tre tipi di relazioni noi abbiamo le relazioni faccia a faccia in presenza che sono una grande festa i gli eventi dal vivo stanno diventando sempre più importanti perché sono preziosi sono rari questa è una festa
Siamo in fondo in una conformi sono siamo una comunità che vibra assieme ma la cosa importante che ci dobbiamo domandare a tutto il mondo fuori se vogliamo avere un impatto sociale politico dobbiamo puntare al mondo che sta fuori
E quindi ci sono poi altri due tipi di relazioni che ci servono a mantenere i contatti tra di noi sono quelle faccia a faccia i eccole qua brevissimo faccia a faccia a distanza
E e quelle interattivi a distanza cioè le sciatta sappiamo che le relazioni faccia a faccia in presenza sono le più preziose ma sono le più costose oggi per venire qui
Abbiamo dovuto sincronizzare le agende abbiamo dovuto sul maggior costi di trasporto e tutto quanto quindi sono le più costose ma sono i più preziose quindi poi continuiamo a lavorare anche molto a distanza nell'interazione le interazioni
Ci fanno risparmiare tempo ci fanno interagire tanto di più anche forse troppo caselle sciatta
Possiamo farlo nei luoghi e nei tempi che vogliamo e spesso si creano degli equivoci perché magari non siamo in un momento di allegria chi ci legge in un momento di tristezza quindi c'è anche un problema di non di non capire qual è l'umore lo Stato la situazione dell'altro però detto questo
Noi possiamo
Ecco benissimo
La allora innanzitutto quindi vogliamo continuare a lavorare con le relazioni di primo tipo quindi
Incontri territoriali incontri locali l'esperienza delle reti le reti sono spesso si fanno solo a livello nazionale no qui si incontrano le reti nazionali troppo in i territori
Le reti funzionano meno quindi quand'è che funzionano e molto importante che ci sia l'iniziativa la vitalità l'intraprendenza delle persone di territorio che sono le persone dei territori che devono riprodurre quelle stesse dinamiche sui luoghi
E dove queste verso i territori sono forti vivi e vitali
I nodi funziona quindi la speranza è che ci sia una forza di mettere assieme queste reti sui territori ma dipende molto da voi
E poi ci sono
Ecco un brano tante ore e poi ci sono le relazioni a distanza qui vogliamo dire questo noi siamo il laboratorio noi siamo l'innovazione ne abbiamo parlato di relazione l'innovazione non è che ha fatto che non vi siamo noi tutti insieme avete sentito già delle prime interventi la forza della diversità delle prospettive delle esperienze che abbiamo per essere insieme laboratorio
Creiamo oggi lo avete visto quando vi siete andati a registrare creiamo otto canali otto canali di liste WhatsApp che sono una generale sul paradigma
E qua e tre e specifiche sentiremo poi position paper lavoro sanità e transizione ecologica ognuno di questi canali a due ognuno di questi temi a due canali queste molto importante
Ce l'ha insegnato Francesco Russo perché funzionato molto bene gollista di Trieste il primo canale
Direi
Sire di Trieste il penoso darebbe ragione il primo il primo canale e il primo canale hanno commenta lo chiamo no comment Ennio USA
è editoriali eh e venti quando io voglio sapere qualcosa vere notizie conoscere apprendere vado su quel canale lì
E non mi perdo la notizia perché non ci sono altri dieci che hanno parlato contemporaneamente il secondo canale è la piazza del villaggio il bar dello sport Community ognuno dice quello che gli pare ma con si spera con delle regole con sobrietà digitale
Ok
Quindi ognuno a quindi canale news editoriale questa il canale Community benissimo andiamo avanti
Perché tematici sono tematici è molto importante perché se io sono appassionato come sono di transizione ecologiche io due delle liste dove veramente o tutta la rassegna stampa tutto quello che accade in questo settore affascinante dove ogni giorno c'è qualcosa di nuovo
Così per il lavoro così per la sanità
Quindi i nostri canali diventano luoghi di apprendimento luoghi di formazione luoghi di innovazione
E speriamo e lo diciamo nella mitica et non devono diventare luoghi di sfogatoio di passioni tristi questo è un auspicio perché poi nessuno può controllare no ma molto spesso cosa succederà viste WhatsApp egemonizzata era magari qualcuno che scrive cinquanta mila volte
Quindi qui abbiamo provato a mettere giù un po'di cose di un'etichetta cercare di stare sul tema
Cercare di di di far sì che siano un luogo di innovazione di speranza certo senza porre limiti a nessuno ma ognuno dovrebbe autoregolarsi da questo punto di vista quindi sobrietà digitale avanti
Non senza l'ansia di dover tante volte io leggo sulle liste ha mai non ce la faccio perché non riesco a leggere ma non devi leggere tutto quella è la piazza del paese da Facci
Vede la gente che dice sentiva leggi se no è bello che c'è la gente che interagisce non devi le quindi niente ansia di dover per forza intervenire leggere tutto
E va avanti
Non è egemonizzata e la discussione e l'abbiamo detto molto attenzione a non dire cose negative di altre persone perché in una lista vengono moltiplicate c'è un'eco tutto quello che si dice viene moltiplicato per cento quindi una un'attenzione e evitare ovviamente gare di diciamo di di affermazione del proprio ego perché purtroppo i soci hanno anche quest'effetto diciamo di stimolare leggo Latteria
Andando e evitare alcuni orari magari la la condivisione ma insomma questi pori leggere andiamo avanti una cosa importante anche questa cioè vogliamo che questo diventi anche uno strumento di costruzione di proposte
Quindi uno schema per la costruzione di proposte una proposta deve avere sempre una schema di riferimento
Di avere un contesto e deve avere una una una visione che a quella nostra applicata quel contesto per fare delle proposte sentiremo dopo nella parte che segue con i tre position paper noi abbiamo provato già fare questo sui tre temi ma è un calcio d'inizio perché il lavoro dobbiamo fare insieme perché solo insieme siamo completi
Da soli ovviamente ognuno porta avanti la propria la propria
Prospettiva gli obiettivi generali che ci poniamo quali possono essere ben anzitutto far crescere questa nostra comunità che già una cosa bella è un bene relazionale quello che stiamo vivendo oggi è un bene relazionale no che è molto più veri più forte perché siamo qui
Tutti quanti in presenza ma anche chi a distanza è con noi
Quindi godere di questo bene relazionale a dire una rassegna stampa di informazioni utili essere laboratorio di innovazione sociale e politica elaborare proposte per il
E poi c'è quell'obiettivo più grande che ci siamo detti del gelato al pistacchio su cui non torno ma che dipenderà dalla nostra capacità di lavorare e lo dico da economista di creare la domanda se la domanda c'è l'offerta segue e ha successo
Grazie
Deve risparmiare anche un po'di tempo
Interventi di tutti quindi adesso chiamo poi inizia la sequenza dei tre discariche on paper e quindi credo la prima sia Carla Colli Shelley sul tema della sanità
Poi segue Marco Bentivogli lavoro nominiamo sul palco e poi dopo io con transizione Carlo si chiama nove e abbiamo pensato che della siccome i posti non ci sono voi restate lì loro vengono sul podio la mano
Buongiorno a tutti a tutti il mio compito non è facile quello di cercare di gettare a voi sul tavolo degli spunti per avviare il lavoro su uno dei grandi temi che abbiamo selezionato quello della salute
Del benessere delle politiche sanitarie e vorrei cominciare proprio nel dire che la scelta che abbiamo fatto ha delle ragioni molto importanti per quanto riguarda questo settore di cui peraltro mi occupo
Da molto tempo che sono principalmente due uno la prima ragione e che la salute e la sanità
Sono alla base della dignità sociale della giustizia sociale del benessere della felicità pubblica
Quindi non abbiamo scelto a caso non era facile scegliere da dove iniziare abbiamo ritenuto che assieme al lavoro transizione energetica questa fosse un'assoluta priorità siamo al cuore
Del Welfare dello stato sociale e quindi al cuore delle politiche del nostro benessere il secondo motivo è che questo settore perché lo conosce potrà confermarlo emblematico dal punto di vista del paradigma relazionale quindi si diciamo si presta in maniera particolare adesso è declinato in questa maniera
Perché perché la cura eh emblematica relazione
Sostanzialmente una cura che avviene nella relazione tra diversi individui tra diverse realtà questo lo vediamo nella storia dell'umanità
Dal materie nasce delle cure dei bambini fino alle cure palliative che ci accompagnano alla fine della vita
Ce lo dicono le scienze sociali che da quando esistono hanno sottolineato la relazionalità di questo processo di produzione e promozione della salute attraverso la cura perché come dice per esempio come ha scritto per esempio il fondatore della sociologia della salute in Italia killer di grossi salute significa natura Interna nature Esterna ambiente sociale e naturale io se e quando diciamo se intendiamo Lioret nazionale
Ce lo dicono l'economia e le gli studi che si occupano delle delle crisi che attraversano in continuazione il nostro mondo si esce dalle crisi solo attraverso dei processi
Che valorizzano la solidarietà e la relazione produttiva e la cooperazione tra soggetti tra realtà e tra mondi copie d'diciannove Dolcetto e da questo punto di vista ne abbiamo avuto una prova molto concreta
Ce lo dicono anche le discipline scientifiche e faccio un unico riferimento alla salute circolare teorizzata da Ilaria Capua
Che aveva previsto la pandemia da corvi diciannove e che diceva proprio questo attenzione perché la nostra salute è il frutto
Della circolarità tra noi e il resto del mondo l'ambiente e le altre specie viventi e le realtà sociali le aggregazioni
Tutto questo come ha detto molto bene Luca cioè è stato al centro delle politiche di ricostruzione europea di rilancio dei paesi europee dopo la seconda guerra mondiale
Lo abbiamo visto nella realizzazione del servizio sanitario nazionale lo abbiamo visto nelle dichiarazioni programmatiche negli accordi all'interno dell'organizzazione mondiale della sanità e degli altri organismi internazionali di quel livello
Lo abbiamo visto anche in alcuni passaggi che la stessa Europa non subito ma dopo qualche hanno ha cominciato ad abbracciare nella direzione di una promozione di salute e benessere
Che diventasse anche strumento per la felicità collettiva ma tutto questo sembra essersi poi perso nelle pastoie di un'evoluzione che come è stato ben detto per esempio da Mauro Magatti a inizio di questa giornata ci ha portato in tutt'altra direzione
E noi oggi ci troviamo di fronte a una crisi profonda del nostro stato sociale e della nostra salute sanità
Non posso entrare nei dettagli ma trovate il pepe che si occupa di queste tematiche on line da stamattina e lì troverete moltissimi dati e moltissime riflessioni su questa crisi
Che è una crisi di universalismo mancato l'equità e l'universalismo alla base anche per la nostra Costituzione ma poi negli altri atti normativi non vengono rispettati non vengono rispettati nella qualità dei servizi nella possibilità di accedervi nei viaggi della speranza nella povertà sanitaria che esplode nella rinuncia alle cure nella spesa out of pocket da parte delle persone
è una crisi che significa eterogenesi dei fini perché là dove si voleva produrre benessere e felicità e salute si è finito per produrre malessere e disagio fragilità ma l'essere psichico soprattutto negli ultimissimi tempi malessere dei nostri giovani pluri morbilità in crescita
è una crisi che si sostanzia anche in quello che va sotto il nome dell'altro poi cene giorno sviluppo per cui noi umanità abbiamo ritenuto sperato ha pensato di poter essere al di sopra di tutto al di là di ogni cosa soli unici isolati e come tali felici ma si è dimostrato che ciò non era vero
Due cause sono a nostro avviso le principali per questa crisi costituiscono al tempo stesso le sfide più importanti che dobbiamo abbracciare
La prima la disattenzione per la complessità siamo nella slide successiva se possibile andare lontano
L'Antitrust
Ma suspense
Crisi vestito ecco ci siamo
Quindi dicevo due diciamo aree insieme di fattori che dobbiamo tenere presente che consiste consistono anche nelle sfide rispetto al futuro in questo settore
La prima quella che ho voluto chiamare la disattenzione per la complessità negli interventi precedenti ci hanno messo bene in chiaro come il mondo
Sia cambiato rapidamente come ci sono realtà dei delle quali essi rischia di non tenere conto come per esempio gli aspetti demografici già trattati ampiamente la denatalità le solitudini le tante forme di solitudine e le distanze per esempio tra diversa generazione e il trend squisitamente antropologico e psicologico dell'aumento della frammentazione sociale dell'individualismo degli egoismi
Della conflittualità diffusa senza avere le risorse e la capacità di risolvere questa per questo tipo di conflittualità in una soluzione dialogica costruttiva
E pacifica credo che su tutto questo è stato detto moltissimo ma nel pene perché appunto ripeto trovate on line avete ampia documentazione il secondo elemento i paradigmi inadeguati
Cioè non è solo una questione di design pezzi di disattenzione alla complessità della realtà tornano i che cambia ma è anche il prevalere l'aver prevalso fin qui nel soprattutto negli ultimi decenni
Di una serie di paradigmi che ci portano in direzione opposta che non vanno bene per raggiungere quegli obiettivi di benessere felicità e salute che dicevamo in senso relazionale uno è il paradigma di un medico
Non c'è tempo di entrare nel dettaglio ma significa scentismo burocratico autoritarismo da parte dell'autorità sanitaria degli scienziati e degli operatori distanti dalla realtà
Significa quella che qualcuno ha chiamato la sanità dei pezzi di ricambio come se un approccio organici istigò il cambiare un pezzo nel nord del nostro corpo nel momento in cui mi ammalo potesse costituire una soluzione
Il paradigma economicistico sicuramente molto importante nel periodo più recente perché contiamo assistere alla prevalenza dei vincoli di bilancio rispetto ad altri criteri di valutazione dell'efficacia delle nostre politiche
Alla tirannia dei piani di rientro alla ragionamento sulla necessità dell'aumento delle risorse a prescindere da come queste risorse vengano utilizzate
E anche dal punto di vista della gestione dei servizi da un approccio di efficientismo organizzativo che non ci porta da nessuna parte
E terzo il paradigma che ho chiamato burocratico il situazionale della separazione delle funzioni della separazione tra diverse strutture di servizi
Della mancata collaborazione e cooperazione produttiva positiva tra statualità socialità e mercato nella citazione fa riferimento a un documento addirittura degli anni novanta
Prodotto al CNEL nel quale si cercava di mettere in evidenza la necessità di una stretta cooperazione positiva tra questi tre mondi
Quindi l'ultima slide che dimostrò
Lancia qualche messaggio rispetto al percorso da intraprendere su cui Leonardo ha già detto moltissime cose noi vorremmo su questo settore come sugli altri che abbiamo presentato che stiamo presentando in questa fase di questa mattinata avviare un lavoro di confronto di scambio di elaborazione proprio per creare qualcosa di nuovo come è stato ben detto negli interventi
Precedenti a partire dai segnali di rigenerazione settoriale che pure esistono e soprattutto a partire da una serie di alleanze
Per quanto riguarda i segnali di rigenerazione anche su questo trovate nel pay per moltissime indicazioni ne cito solo alcuno alcuni gli indicatori sociali il movimento degli indicatori sociali e dell'analisi dei determinanti sociali del benessere della salute
Che ormai ha fatto scuola ma spesso non viene considerato nelle decisioni politiche
I documenti e gli accordi internazionali dei primi dell'Organizzazione Mondiale della Sanità a cui facevo riferimento prima fino alla valutato si all'agenda dell'ONU per lo sviluppo sostenibile del resto
Magnifico anno due mila e quindici che ci ha portato questi due bellissimi i contributi che però stentano ad essere applicati come diceva molto bene Enrico Giovannini poco fa
E anche spunti di rigenerazione possiamo trovarli in modi adeguati etici di utilizzare l'intelligenza artificiale all'intelligenza artificiale umanizzata
Voglio citare solo un un concetto quello di esploso Oma
Che padre Paolo Benanti uno dei massimi esperti di questa materia ha lanciato qualche giorno fa sulla stampa cioè come un algoritmo di intelligenza artificiale che vuole misurare gli effetti dell'ambiente di vita sociale naturale sul benessere delle persone da cui il nome sposo ma quindi i segnali di rigenerazione ce n'è tanti li vogliamo cogliere in ho citati solo alcuni mi auguro che il gruppo che si andrà a formare contribuirà a individuare anche gli altri vogliamo da qui in poi avviare un lavoro che abbia dei tempi anche relativamente lunghi quindi processo attento un processo no non frettoloso
Basato su un'alleanza su delle alleanze ad attivare con tutti coloro che in qualche maniera si trovano in linea con noi
Da questo punto di vista guardate che sono tanti girando per il Paese se per i territori e se ne trovano di esperienze significative da questo punto di vista nel senso che abbiamo detto
Di persone che credo no in questo nuovo paradigma ma spesso non hanno l'occasione per parlarsi e sono i sostiene i sostenitori del benessere quel sostenibile
Chi lo studia chi lo pratica chino analizza chi ne fa monitoraggio
Sono quelli che lavorano nella medicina di comunità e di territorio sono tanti il pm R R sta cercando avrebbe dovuto cercare di dare un impulso a questo siamo tutti in attesa di capire se ce la faremo
Siamo molto preoccupati da questo punto di vista l'associazionismo di patologia e di cittadinanza attiva questo mondo che pullula di associazioni di aggregazione di realtà che si pongono come rappresentanza espressione della domanda e che però spesso non non dicevano ascolto di alcun tipo i movimenti divo Anabel tre di salute in tutte le politiche abbiamo avuto recentemente una modifica all'interno del nostro ministero della Salute
Con la creazione di un dipartimento per la buona realtà anche qui siamo ancora in attesa di capire che cosa intenderà fare come si muoverà e vorremmo dare un contributo in questo senso
Le esperienze di programmazione partecipata e di cooperazione interistituzionale tutto quello che ha a che fare con Coco progettazione coprogrammazione cogestione
Deve essere al centro del nostro paradigma relazionale e ultimo ma non ultimo le esperienze di rigenerazione urbana abbiamo sentito prima Elena Granata che ne parlava
In maniera adeguata credo che ci sia molto da fare e in parte qualcosa si sta facendo ci sono importanti progetti sulle Città sane uno nuovissimo sta per nascere in seno all'Istituto superiore di sanità sulla scia dell'esperienza
Della Gran Bretagna di marmotte le così dette Margozzi ITIS si vorrebbe fare qualcosa di analogo qui da noi e sicuramente anche questo aspetto cioè l'aspetto dell'ambiente di vita
Cittadino ma naturalmente anche quello non cittadino delle aree interne delle aree extraurbane
è un terreno importantissimo nel quale andiamo alla ricerca di alleanze e di persone di sviluppi di realtà
Che sono convinti come noi che sono un approccio di tipo relazionale applicato al benessere alla salute al welfare possa portarci in avanti verso quel futuro di cui abbiamo parlato
Buongiorno io mi occupo di presentare il pay per sul lavoro
Non so se in cucina
Questo sono io non so
Slide pesante anche
Perfetto allora innanzitutto l'invito è a leggere tutto quanto il pay per che è lunghissimo per cui è più di quindici pagine per cui
E dirà diciotto ecco parla non
Io ho detto solo quindici perché denso di analisi di proposte è un lavoro collettivo
Assolutamente importante e a leggere non c'è il banchetto ora possibile ordinarlo il libro insomma campo messo insieme tutte le idee di piano via edito da Donzelli in cui si parla anche di lavoro tra le parole fondative e si cerca in qualche modo ecco io credo di dirla così di
Anche rispetto ai presupposti introduttivi Di Mauro
Un po'lo sforzo di significare le parole non sentiamo un po'troppo non so se il gelato al pistacchio Leonardo la politica che su tutte le parole
Ormai fa molto un bla bla bla sordo nel senso che che cosa significa no quella ricettina quel menu in quella lista della spesa che a che cosa porta che conseguenze a
Cosa coinvolge come ci siamo detti sin dall'inizio non vogliamo presidiare gli spazi Inc né correnti né credenti non credenti ma tutti
Ma soprattutto avviare processi ecco è la cosa su cui invece siamo tutti stanchi di fare invece riteniamo come piano bis sia molto più importante sia la maglietta collettiva che ci fa metter via la maglietta di club no di ognuno delle nostre appartenenze che ci sono ognuno alla propria sensibilità velocemente cerco di dire in tre slide di che cosa parla il pay per sul lavoro ci piacerebbe tantissimo che su questi pay per su queste proposte si costruissero iniziative territoriali che ha non solo i mitici canali di di WhatsApp ma anche ma trovare il momento per puntare incontrare di persona
Primo aspetto il lavoro a sta attraversando si sta facendo finta di no ma il lavoro sta attraversando una mutamento profondo e veloce come non ci è mai stato nella storia dell'umanità
Qualcuno continua a parlare di lavoro tradizionale e cerca di rimettere tutto ciò che riguarda il lavoro dentro le categorie del Novecento e non non ci stanno si fa fatica a questa cosa
E in realtà il il lavoro mai come oggi appunto il crocevia delle tre transizioni no Alessandro presidia quella demografica vediamo com'è cambiato
Questo Paese in vent'anni dal due mila e cinque al due mila e venticinque in vent'anni
Sono raddoppiati gli over cinquanta lavorano quattro milioni sono nove milioni voi immaginate che cosa significa fare politiche del lavoro se non si tiene conto di questi aspetti qualsiasi politiche del lavoro ma io penso anche le politiche della città
Le politiche fiscali la la salute se non si tiene conto di come il dei giovani mento sta
Colpendo il nostro Paese in maniera profonda le cose quello tecnologiche sapete il le c'è un grande cambio di paradigmatico velocemente per esigenze di tempo
Digitale robotica hanno eroso sempre di più le mansioni routinari ripetitive nella Boro non solo quello per I anzi soprattutto quelle impiegatizia
Intelligenza artificiale mette in discussione di nuovo questa paradigma l'uso anche io Stefano marito e non usare la parola paradigma perché è stato troppo usato questa mattina però cambia il paradigma di impatto
L'intelligenza artificiale invece Erode proprio le mansioni ad alto contenuto cognitivo no se guardiamo in alto quelle che sono più mangiate sono proprio la capacità di questi intenti algoritmi non intelligenti ma di intelligenza artificiale su questo aspetto terzo aspetto è quello ambientale ne parlerà Leonardo ovviamente ci rendiamo conto che aveva utilizzato il le risorse del nostro pianeta della nostra terra come se fossero infinite
Oggi mostra le ferite anche ieri l'Italia si è divisa in due tra terremoti e alluvioni ecco
Queste tre transizioni spostano letteralmente il lavoro anche chi se guardate anche il dibattito politico sindacale sembra quasi che siamo ancora guardando all'indietro il lavoro sta cambiando rapidamente e chi non si mette in connessione con i luoghi di cambiamento del lavoro che sono tutti luoghi del lavoro inclusa la manifattura non si rende conto di questa grande evoluzione in realtà questi tre cambiamenti non sono tecnici cioè sono anche tecnici ma la tecnica li avvilita il grande cambiamento soprattutto dissenso di significato
Ecco ricostruire anche ripensare su questo
E a ripensare di costruire le identità del lavoro così come avevamo fatto nel dell'Ottocento e il Novecento non è danno inutile è ridicolo
Io penso
Molto in sintonia quello che dice Giuseppe De Rita dice in questa fase e tutte le volte che qualcuno propone un nuovo IRI
In realtà non la persona Neil noi molto spesso dietro c'è un apparato che si vuole ricollocare ecco noi dobbiamo si ricavi significare invece la persona la capacità anche di di vivere queste situazioni di essere accompagnata di ricostruire l'importanza della comunità e la forza della comunità di attraversare insieme periodi di grandi transizioni i punti di forza in più che abbiamo se non lo affrontiamo come individui
Ecco e per cui questa è il tema fondamentale nella questioni delle innovazioni bisogna ricordare veniva già detto
All'inizio l'innovazione va concepita e basta colta come processo di partecipazione l'innovazione diceva Paolo se
Non è partecipata non coinvolge le persone resta lì invece era stato invenzione ecco le pensiamo che l'innovazione invece non debba spaventare perché deve
Favorire genera attività generazione di protagonismo civile umano rispetto a tutte queste
Partite
Quello che suggeriamo nelle nuove relazioni
Del lavoro un ingrediente Luigino Bruni lo ricorda sempre e l'ingrediente della cura
La cura non è non è il buon cuore nell'organizzazione del lavoro
Ma e custodire le relazioni comunitarie nel lavoro mille aziende ultimamente mi segnalano ma Marco guarda verso le persone questi nuovi ragazzi non si scannano più per la carriera
Beh insomma non è male come cosa in realtà in realtà è vista come un aspetto negativo ma comunque la competizione poi alla fine ma sì insomma
Il problema è che sia passato e dalla trappola della meritocrazia un traguardo uguale per tutti
Condizioni di partenza diverso che appunto a questa idea no che la competizione si anche un elemento positivo o no a prescindere da come si è per cui poi alla fine arriva la mediocre sia alla fine la grande capacità di mediocri di allearsi di fare coalizione di fare il rito sugli innovatori rischia di essere risultato finale quello che poi si afferma nel lavoro nell'impresa nell'università
Nelle associazioni ovunque velocemente
La seconda delle tre strade per non abbiate paura
Cosa accade al lavoro italiano il mercato del lavoro italiano ce n'è per tutti per tutti coloro eccetto Tiziano che in prima fila
Tiziano Treu il mercato del lavoro nel senso che io continuo a pensare che la sua riforma è stata una delle cose più serie fatte nel mille novecentonovantasette in questo Paese ma mediamente anche le ricette il piano ha diciamo così sul lavoro
Ha prodotto polarizzazione quando si parla in Italia c'è solo lavoro povero si dice una fesseria
In realtà il mercato del lavoro italiano è una clessidra soprattutto nei periodi cioè di lavoro scelto lavoro alte competenze eccetera
E lavoro basse competenze povero dal punto di vista salariale e contrattuale con i periodi di alta inflazione
La clessidra si è aperta e da lavoro medio che quello che sparisce sempre di più si è ingrandito il lavoro
Povero qual è il problema grande lo dico a questa platea perché appunto fa parte della nostra gente il lavoro sociale il lavoro di cura ingiustamente messo nella parte bassa della clessidra
Continuiamo a parlammo Antar ci la bocca di di discorsi sul lavoro sociale di cura in realtà il lavoro di cura il lavoro sociale l'Italia sociale dovrebbe essere nella parte alta in realtà retribuzioni e forme contrattuali della parte bassa per cui a partire da Piano B dovremmo fare un po'adesso lo dico abbattuta ve lo giuro un po'dal sindacato di l'Italia sociale no nel senso che per cui questa è la situazione che si crea la polarizzazione di questi due lavori nella di cui e la il fatto che la nostra mobilità sociale è assolutamente assurdamente bloccata
Guardate le storie dei nuovi giganti che gestiscono l'hi-tech possono piacere non piacere però c'è una chiave di tutti questi sì io ho delle quattro più grandi aziende che fanno intelligenze artificiali
Sono tutti i migranti o figli di ex migranti
è una cosa che fa pensare pensate in Italia sì il figlio di un migrante di prima generazione diventasse a capo di un mio io unicorni intelligenza artificiale io temo di no
Ecco questo ci dovrebbe far pensare non per diventare capi di unico arma semplicemente per sovvertire quel meccanismo indecente di ereditare la ricchezza ma anche la povertà o sapete che siamo appunto in questa emergenza di senso le dimissioni della stanno rallentando le dimissioni volontarie ma sono state un fenomeno molto interessante preoccupante aumenta il qualcun Eating cioè le persone che fanno il minimo indispensabile per non essere licenziate questo significa lo dicono tanti ragazzi e ragazze
Coltiverò tutte le mie passioni lontane dal mio lavoro e questo è un guaio per chi costa meno nato con una cultura industrialista con l'idea del lavoro come riscatto della propria condizione dire la mia passione la coltivo fuori è un guaio noi dobbiamo convincere su questo a soprattutto dalla mia generazione in su a smetterla di fare prediche
Se c'è una cosa che non funziona sole predica ai miei tempi a parte che non sono spesso vere i miei tempi nove
Ma soprattutto non hanno non si tramanda la passione non si tramanda il senso del lavoro non si eredita si può tramandare se siamo bravi di un po'di buon esempio ma quello che dobbiamo fare ricostruire l'ecosistema e e la comunità perché le persone i appunto come dice il papà più rischiano nel lavoro il lavoro dignitoso è là dove la persona più lisce non è solo dove si rispettano i contratti e le leggi ultima cosa
Ve lo prometto se la slide
Qui abbiamo delle batterie gli volutamente in inglese perché così leggete il testo allora alcune proposte abbiamo detto prima di tutto c'è un grandissimo tema di produttività nel nostro Paese e come vediamo le ricette del piano a erano bassi salari e a e alti orari ci siamo già
L'Italia la Grecia sono in fondo alla classifica per produttività sono contemporaneamente più mesi ha più bassi salari
E più alti orari per cui la ricetta del piano ha non ha funzionato per la produttività è ovvio che bisogna costruire un modello di innovazione per il paese di trasferimento di generazione di tecnologie e competenze
Pensiamo che il salario minimo sia uno strumento fondamentale per la lotta al lavoro povero ma non per far crescere i salari nel soprattutto nel terziario lavoro povero sta crescendo in maniera indecente il salario minimo ben costruito può essere una risposta per i salari dobbiamo lavorare sulla produttività su altre ricette bisogna favorire innovazione
Lavoro sulle competenze della persona su nuovi sistemi di organizzazione del lavoro abbiamo rispetto ad oggi vento gelido che arriva dal dalla gli Stati Uniti
Che dice ma amici e compagni come si diceva quando iniziata nel sindacato e a e compare sugli esiti equità smart working abbiamo scherzato
E bisogna invece ragionare su come su queste cose le si fanno bene
Convincere chi dice no non è un buon motivo per tornare indietro ma far comprendere che esistono buoni motivi per
Ridisegnare il lavoro più vicino alla persona no
Lo smart working ben fatto non è il telelavoro delle stesse cose spostate a casa in una piccola stanza eccetera eccetera è una dimensione nuova del lavoro se non lo comprendiamo così faremo grande fatica bisogna sostenere il lavoro delle donne
In maniera forte siamo in questo mese dato di tre giorni fa al sessantadue virgola otto per cento di tasso di occupazione italiana
Record storico non abbiamo mai avuto ventiquattro milioni e quattrocento mila lavoratrici e lavoratori
Bene il problema è che il tasso medio europeo s'è sui settantacinque e quindi è perché abbiamo lo abbiamo proprio sulle donne sui giovani abbiamo un tasso di occupazione troppo basso di donne giovani io bla per prenderla positivamente come dice a
E Sandro avvezzi AREMOL unici giudice a crescere ancora perché siamo da queste in giù cioè lo spirito positivo di Alessandro lo lo lo faccio mio bisogna usare immaginando i dati demografici dell'Europa del nostro dei giovani mento e i dati del continente africano noi dobbiamo immaginare in maniera più seria
Più intelligente la questione dell'immigrazione
Io non credo che lasciare appunto a alle strategie del blocco navale di queste cose qui sia qualche cosa che non solo a che fare con una coltivazione negativa delle emozioni
Delle persone ma sia con anche completamente inefficaci come policy no bisogna invece ragionare riuscire a capire come integrare le comunità bisogna riformare l'educazione e la formazione noi abbiamo un sistema di istruzione molto comparti inventato si va su un mondo di competenze umanistiche o un mondo di competenze scientifiche dobbiamo integrare non lo stemma ma stimma l'arte la filosofia la cultura la letteratura devono stare accanto insieme alla tecnica danno più profondità in meno un sole scienza alle nostre competenze dobbiamo promuovere adesso scritto la governance dei morti Place
Niente significa inserire l'ingrediente della cura vicino a quello dell'efficienza
Tensione non è facile
La cura ha bisogno di tempi lenti se stai ascoltando una persona non vai di corsa vuol dire che non ascolti
Se io l'efficienza prevede più velocità i per cui riuscire a ridisegnare i posti di lavoro di parlo molto di archi nuovi architetti del lavoro significa riuscire a trovare spazi nuovi del lavoro che abbiano velocità diverse proprio per tenerlo dentro e meglio la persona è chiaro che questa è una grande occasione per promuovere la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori le è successa do questo DDL bisogna fare molto di più bisogna continuare questo ragionamento perché
Considerare almeno tra gli stakeholder di chi governa l'impresa di chi ci lavora tutti i giorni
è un fatto anche dici di civiltà ritorna in ballo e chiudo le altre cose le leggerete e ritorna in ballo la questione del voto col portafoglio ricordo quando ero in nel sindacato inserimmo nello Statuto oggi è un momento straordinario del di voto col portafoglio se ci pensate no
Che è successo
Sì sì sì ho finito
è un momento straordinario vedete noi ci sono prodotti a le auto elettriche a basso prezzo che arrivano dalla Cina sono iper sussidiate ma sono anche di Paesi che non rispettano
L'associazionismo libero dei lavoratori la libertà di contrattazione eccetera eccetera e dall'altra parte abbiamo Tesla
Ecco Tesla da quando ero mascara costruito il suo protagonismo politico ha perso più del quarantaquattro per cento ecco noi sosteniamo non tanto no come dice Leonardo il campagne di boicottaggio però è utile spiegare sempre ai consumatori che quando spendono votano e per cui in qualche modo privilegiare e che ci sia una filiera etica dietro ciò che consumiamo e facciamo aiuta anche e ricostruisce una dimensione contributiva del lavoratore lavoratrice della lavoratrice come direbbe Mauro
E per cui di protagonismo completo ecco noi che abbiamo venti milioni di persone che si astengono alle elezioni cerchiamo di riportare alla reperti ci frazioni almeno su questi versanti grazie
Ricollegarmi a quello che ha detto Marco sul voto col portafoglio un successo enorme un paese intero ci viene dietro verso il Canada deciso violare la
L'idea è quella voto col portafoglio tutto io ma non non risolve no uno strumento per convincere da Lampard arrivare a più miti ragioni si dà
Voto col portafoglio per risolvere un problema internazionale globale
Vedete che funziona andiamo avanti da
Allora
E innanzitutto c'è vi faccio vedere il più al conto perché ci sono due domandine interessanti sul metodo e sulla parte ambientale a cui potreste rispondere poi faremo vedere lo inquadra del Car coda
Le risposte le facciamo vedere dopo uno è su quale delle cose di metodo che abbiamo detto vi interessa di più siete più modi ma tempo deve rispondere più domande insieme
E poi una cosa carina sull'ambiente che parla della chiusura del cerchio perché il tema grande punto Entratico grande in questo momento slancio ecologia e quello che la chiusura del cerchio ma racconto rapidissimamente per poi lasciare la parola voi
Quindi andiamo adesso alle alle slide spero di riuscire
Ecco qua perfetto allora ma è iniziamo con la prima e be il e che il fatto che là dentro si aumentando non non c'è dubbio non lo devo dire io ci sono i satelliti che la misura no
Dovevamo arrivare al grado e mezzo in più rispetto all'epoca per indusse alla fine del secolo siamo già arrivati l'anno scorso speriamo non sia un trend che contino ma sappiamo che nel Mediterraneo temperatura aumenta ancora di più
Il dato che mi fa più impressione questo cui l'Italia il quinto Paese nel mondo siamo un Paese caracca RAI Bigon paese tropicale siamo diventati pensate alla Liguria pensata l'allerta rossa in in Romagna ecco il cataclismi che avvengono abbiamo siamo il quinto Paese per danni a persone che accolse per l'emergenza climatica quindi non è una roba chi ha detto qual è il problema bene adesso la gente comincia a capire quale per provate a chiedere un agricoltore se c'è o non c'è l'emergenza climatica
O a chi ai quali le imprese che hanno l'assicurazione obbligatoria da quest'anno contro le mie negli in Romagna fare impresa in Romagna il rischio idrogeologico dell'abitazione andiamo avanti
Quindi dobbiamo passare lo ha detto benissimo ma ora l'introduzione abbiamo creato un sistema straordinario che ha fatto aumentare la popolazione
L'aspettativa di vita abbiamo grado opportunità straordinarie per tutti ma dobbiamo passare dal modello lineare al modello circolare
Oggi tutto ciò che viene re tutto ciò che il rifiuto deve diventare attraverso il riuso e riciclo materia seconda e l'Italia molto avanti in questo Contento dottor Montalbetti qui perché il sistema dei consorzi italiani ci ha portato in questo indicatore che in essere all'avanguardia già all'obiettivo del due mila trenta come livello di riciclo lo dice anche sempre mete nella quando parla il simbolo dell'eccellenza e dell'Italia famosi
Posto sull'Italia che va queste l'economia circolare ma insomma adesso non sto a raccontarvi comunque uso di materia seconda UDS un'efficiente dei rifiuti aumento della durata di vita dei prodotti allungamento della vita però la questione fondamentale
Anche qui Ermete lo ha detto è l'energia il settantacinque per cento delle missioni che creano l'effetto serra l'aumento del riscaldamento dipendono da come produciamo l'energia settantacinque per cento
E sappiamo benissimo che fare lo stessa quantità di energia con Carbone con petrolio con gas naturale
Crea dal duecento a cento volte più emissioni che farlo con eolico fotovoltaico e anche nucleare
Quindi il problema è che dobbiamo cambiare modo di produrre l'energia
Sappiamo anche e questa è una cosa tecnica ma qui abbiamo anche un tecnico come il sindaco De Toni che l'Energia fossile anche molto inefficiente questa ella
è il sistema di Energia degli Stati Uniti la parte grigia e tutta l'energia che proviene da fonti fossili che di fatto non serve a spostare macchina creare calore perché viene sprecata anche anche nelle automobili
L'Energia e anche la nostra condanna le due grandi crisi inflattive che abbiamo vissuto fine anni Settanta ultima recente sono nate dall'aumento dei prezzi delle fonti fossili che noi non controllavamo petrolio allora Cassa adesso
Questa è la differenza impressionante tra il costo pagato dalle compagnie dell'Energia con contratti di lungo periodo e quello a cui hanno venduto a noi incalza
Io sono straordinariamente ottimista sull'operazione ecologica nonostante Trump
Perché la transizione ecologiche guidata la tecnologia e dal mercato il costo di produrre un watt di energia dalle fonti rinnovabili è passato da cento cento dollari più del settantacinque
Ai dieci centesimi e continua a scendere economie di scala ogni volta che si raddoppia la produzione aumenta e diminuisce del trenta per cento il costo a questo spiega perché appunto la produzione di nuovi impianti da rinnovabili stanno aumentando in maniera non lineare ce lo dice l'agenzia internazionale del clima
La gente nazionale dell'energia aumenteranno molto di più nei prossimi sette anni che negli ultimi sette anni e c'è un'altra buona notizia che l'Agenzia Internazionale dell'Energia sbaglia sempre le sue previsioni per eccesso
Per per difetto cioè qui vedete in grigio sono tutte le previsioni agenzia internazionale il clima il rosso vedete quello che effettivamente accaduto cioè la realtà è andata oltre
è andata oltre tra l'altro nel nostro canale tematico dell'energia di potremo aggiornata raccontare tutte le cose straordinarie che stanno accadendo in questo momento nel mondo ogni giorno
C'è la notizia per esempio deserto una quantità impressionante di deserto in Cina e nei Paesi e Abu Dhabi negli Emirati Arabi
Con fonti di produzione da rinnovabili cono impianti fotovoltaici
E sappiamo che c'è il problema delle accumuli quindi guardare con molta attenzione io lavoro con con i grandi i tecnici del ministero delle Finanze per prodotti per vendere i Green bonzo del governo italiano all'estero e quindi abbiamo tutti gli indicatori indica uno degli indicatori più importanti da seguire adesso sono la produzione a livello regionale sono le regioni che decidono quanto aumentare le rinnovabili o no e gli accumuli come sta crescendo come stanno crescendo gli accumuli gli accumuli sono fondamentali perché l'intermittenza un problema delle rinnovabili e quindi abbiamo accumuli a batteria cumuli termici ma anche come lei
Idroelettrica combinazione da relativo fotovoltaico questo è un è un impianto straordinario che c'entra in Spagna
Ancora l'altra una delle grandi balle che ci dicono è che tutto il tridente rigore agricolo sarà distrutto dalle rinnovabili che abbiamo esempi di produzione di a rivoltare eco
Ecco quel pezzettino lì è la quantità di terreno che ci serve per raggiungere gli obiettivi del due mila trenta ovviamente la la tutto si fa anche sui tetti si fa con le comunità energetiche si fa con le barriere stradali antirumore pensare a quelli che ci sono al Brennero
Le comunità energetiche perché noi insistiamo tanto nonostante la fatica enorme nel farle la lotta contro la burocrazia abbiamo l'Osservatorio PNR ne abbiamo più di tre di duecentocinquanta in Italia in questo momento qualcuno mi avvicino ad oggi
Parlando meni di nuove perché perché noi vogliamo Cittadinanzattiva vogliamo partecipazione vogliamo energia democratica e partecipata costruita dal basso questa è una grande rivoluzione
Che sta avvenendo nella rivoluzione quindi
Seguiamo tutto questo studiamo i modelli di business aiutiamo le persone a capire come si può costruire una comunità energetica partendo magari dalla dalla Shay partendo da una grande aziende partendo dalla Fondazione con il Sud insomma ci sono tanti partendo da confcooperative che pure fa un lavoro importante
Ecco la questione del nucleare è una questione importante è una delle domande no ma come chiudiamo il cerchio beh il nucleare costa costa molto più del fotovoltaico ha dei tempi enormi di costruzione delle centrali
Io direi quasi che nei tempi in cui viene costruita una centrale Italia dobbiamo già aver risolto il problema perché tra dieci quindici anni dobbiamo averlo risolto usiamo il nucleare ovviamente della Francia come consumatori
Ci vuole consenso politico bisogna decide dove smaltire le scorie il tema è aperto è vero che il nucleare produce poca CO due come le rinnovabili
Le policy giusto qualche battuta la legge sui parcheggi in Francia perché non la facciamo da noi in Francia obbligatori pannelli sui parcheggi stava e non effetto molto molto importante anche per tenere le macchine un po'meno sole versate le energie Lisa è una delle cose migliori che sta facendo il governo cioè le aziende energivore Annone una bolletta calmi Arata in cambio del loro investimento nell'aumento della produzione di energia da rinnovabili
Indossi cinque punto zero i porti l'elettrificazione dei porti cosa su cui ha lavorato moltissimo uno dei nostri dico Giovannini
Quando era ministro delle infrastrutture incentivi sugli accumuli tutto il problema delle aree idonee guardate che ogni Regione una storia se la la Sardegna purtroppo una storia molto difficile in questo momento ma se confrontate la Sardegna con il Trentino Alto Adige la Valle d'Aosta che sono altre due regioni ad altissima vocazione turistica vi rendete conto che si può arrivare ad una quota altissima rivoluzionario da rinnovabili senza assolutamente creare alcun tipo di danno al territorio
Non vi so dire che ci sono tante questioni importanti la riforma del prezzo dell'energia mettere un K al prezzo avete visto prima che presi siamo arrivati c'è il grande tema dell'edilizia non c'è più dice la i centodieci che aveva una serie di problemi enormi ma c'è invece una nuova una nuova legge di incentivazione sicuramente mancano dei soldi su questo punto
Perché dove il mercato funziona meno rifare l'efficientamento energetico di un edificio produce dei vantaggi aumento di classe energetica
Riduzione dell'uso del riscaldamento e raffrescamento ma sicuramente non ripaga da sede investimento vice bisogno dell'incentivo
L'ultima cosa che vi faccio vedere solo solo proprio en passant e queste una alcune slide e abbiamo fatto proprio con il mezzo con i tecnici del metrò sono straordinari qui c'è la politica economica italiana
Che ci dice ogni euro che noi investiamo quanto lavoro produciamo creiamo e quanta CO due reduci amo e la politica
Diciamo dello sviluppo sostenibile
E sono i quattro lo dobbiamo fare per gli investitori quando veniamo i Green Bozza quindi per esempio un efficientamento energetico quanto vale UNESCO una progresso nel campo dei trasporti quindi più elettrificazione più trasporto pubblico quanto vale
Quanto vale la produzione di nuovi impianti di energia molto interessante perché vedete tutti trade-off tra spesa pubblica riduzione della CO due aumento del lavoro
La chiusura del cerchio qui siamo arrivati alla alla conclusione anche la domanda voi come si chiude il cerchio ancora la domanda c'è il punto interrogativo
Un diciamo io dico che è ipocrita parlare del cento per cento rinnovabili
Conte continuiamo a correre siamo arrivati al quaranta cinquanta dobbiamo arrivare al sessantasei nel due mila trenta quindi aumentiamo alla quota di energia prodotta da rinnovabili se possibile democraticamente dal basso attraverso la nascita delle comunità energetica ma ovviamente anche dei grandi impianti
Il ragioniamo su come chiudere il cerchio è possibile cento per cento rinnovabile un gruppo di nostri amici la settimana scorsa ha presentato un documento su questo cioè il gruppo proprio di lavoro cento per cento rinnovabili ci sono i costi degli accumuli oggi ancora da risolvere si chiude il cerchio con qualche centrale di gas residuo come avviene per esempio in alcune regioni della strali ha già oggi ci sono Paesi che sono arrivati a novanta novantacinque per cento oppure si chiude il cerchio con il nucleare
Punto interrogativo lo lascio perché come abbiamo detto noi siamo un gruppo che vuole crescere lavorare insieme non tutte le le risposte le diamo alcune cose sono delle domande grazie
Murdoch un
Il programma di e poi i relatori sull'ottavo che sono rimasti ad ascoltare hanno qualcos'altro gradi chiudere la giornata dei siamo ovviamente dal sedici allora cioè se Sergio Gatti intitolato il parco che interventi programmati poi prego prego
Quale prioritario spin Santi Mangiagalli e Di Loreto che poté ci sono altri ovviamente
A te la parola
Grazie buongiorno a tutti in mattinata ricostituente lo spartito
Prende forma ha bisogno di spenta grammi
Farò due proposte su queste ultime
Notte da parte di Leonardo proposta di policy
Quindi tema quello della evoluzione energetica che è in corso nel pay perché vi consiglio di leggere nel dettaglio ci sono tantissime informazioni oltre che linee di ragionamento e di senso quindi rimando lì due proposte appunto la prima relativa la finanza climatica
Gli investimenti energie rinnovabili fino ad oggi dal punto di vista finanziario mi occupo più o meno di banche mutualistiche
Ha vissuto o ha potuto godere di incentivi per chi
Ovviamente
Mette diciamo così per chi innova per chi investe ecco occorre anche occuparsi dell'altra parte c'è un piccolo incentivo per chi finanzia ed è a costo zero bassa mezza riga di emendamento ad l'articolo cinquecentouno del C.R. R scusate arrivo nel dettaglio per dirvi che sono cose molto concrete realizzabili a costo zero per le finanze pubbliche sia quelle nazionali dei ventisette Paesi membri sia quelli europee le cui finanze abbiamo sentito sono molto limitate e con questa piccola modifica si riduce l'assorbimento patrimoniale
Per quegli investimenti che soprattutto le imprese possono effettuare per creare per produrre energia da fonti rinnovabili
La seconda di policy esce dall'Europa va fuori Europa
E riguarda una delle parti che non ha fatto in tempo raccontare
Nel nella sua sintesi poco fa Leonardo e cioè lo scambio tra debito finanziario e debito ecologico debito ecologico è una concetto nuovo è stato introdotto tra l'altro anche nella bolla papale
E che ha indetto il Giubileo di quest'anno qualcosa di molto concreto di molto laico e anche con una qualche connotazione tecnica bene c'è un'esperienza tra le altre ma insomma è quella che ho potuto conoscere meglio
Che ha a che fare con la relazione tra Stati e con la relazione tra Stati che riescono a coinvolgere anche i propri cittadini soprattutto quelli che si occupano di imprese diffuse nel territorio esperienze tra il nostro Paese e l'Ecuador
Nel due mila tre è stato firmato il primo di due accordi tra i due Stati che e puntavano alla riconversione in particolare
Del debito finanziario che è diventato anche un modo per poter cominciare a fare uno scambio tra uno scambio tra dal debito finanziario debito ecologico
è nato un fondo Italo ecuadoriano per lo sviluppo sostenibile che si chiama figli ex e che coinvolge non soltanto gli enti pubblici
Quindi le province i comuni leggerissime dei villaggi in Ecuador
Ma anche organizzazioni della società civile tra cui anche chi fa impresa sostenibile chi fa impresa cooperativa chi fa banche di villaggio
Ecco questo modello e molto semplice molto concreto e studiato vile e può essere inserito nella parte finale del Pepe sulla evoluzione sulla transizione ecologica che c'era riassunto poco fa
E Leonardo e può aiutare come dire anche a introdurre accanto al paradigma tocca dirlo a questo punto sia delle agende attività sia della relazionalità anche il paradigma della mutualità
La mutualità è un approccio alla vita era uno dei oltre che all'economia e alla finanza
Era uno dei quattro ingredienti fondamentali che Antonio Genovesi fondatore della scuola economia civile introdusse insieme la fiducia insieme al bene comune insieme alla pubblica felicità mi fa piacere che Carrà quelli cioè di rabbia richiamato ecco la mutualità è richiamata anche nella fratelli tutti anche se ha una laicisti ma diciamo così ciclica nella quale al numero centotré in maniera molto lucida e semplice il Papa Francesco dice che la mutualità cresce
Soprattutto grazie alla formazione e oggi abbiamo fatto un come dire una mattinata abbiamo tenuto una mattinata soprattutto di natura culturale e grazie anche alle scelte politiche ecco lo spartito di Piano B con una tanti tanti Penta grammi può magari puntare anche su queste due proposte grazie muore
Grazie chiamo la dottoressa Mangiagalli di Loreto poi Magatti senza senso
Grazie buongiorno tutti ringrazio per gli organizzatori per la mattina intensissima ringrazio la dottoressa calcoli ceri per avermi coinvolto nella anche la riflessione sulla sanità
Sono presidente della Federazione degli ordini degli infermieri e quindi mi sono molto ritrovata in tutti tutte le riflessioni che ho sentito in particolare ovviamente un tema dalla sanità ma non solo il Pepper del lavoro del mondo del lavoro mi ha molto colpito perché se una cosa è la fotografia oggi dalla professione infermieristica in Italia grandi dimissioni fare il minimo
Indispensabile la disaffezione l'abbandono dalla professione l'abbandono del Paese Italia per esercitare la professione in altri in altri Paesi
E dentro questo colorante anche il tema sicuramente lo tradiscono ecologica alcune brevissime riflessioni indubbiamente come infermieri italiani ci ritroviamo moltissimo nel paradigma relazionale rispetto alla sanità
In tutte e tre livelli che ha provato declinare Carla Colli Celli quindi micro mezzo e macro
Nella revisione nostro il Codice deontologico abbiamo proprio ma sulla relazione al centro di tutto il Codice deontologico
E abbiamo anche dichiarato un principio
E che è quello che il tempo di cura è tempo di relazione ci ha ogni volta che un infermiere si avvicina l'assistito e lo prende in carico dalla prestazione alla valutazione assistenziale quando è tempo di relazione quindi rimettere
La relazione al centro
Trovo tutto trovo importante fondamentale lavorare invece moltissimo sulla frammentazione
Oggi il mondo sanitario frammentato e frammentato
Dal punto di vista istituzionale dal punto di vista economico
Una parte del finanziamento Riva da ministro del assoluto parte dal ministero del lavoro delle politiche sociali è frammentato appunti sto organizzativa frammentato dal punto di vista delle professioni frammentato dal punto di vista delle istituzioni quindi il risultato è che spesso il cittadino che le fa il suo percorso di cori di assistenza soprattutto quando esce dalla dell'evento Couto
Il risultato è che oggi l'unico servizio garantito gratuito per i nostri cittadini è il letto d'ospedale per acuti
Quando si varca la soglia della dimissione qui il tema delle dimissioni protette dei percorsi di cura sulla comicità sulla fragilità sulla disabilità significa fare un percorso che spesso e abbagli alla a carico della famiglia del cittadino le riforme di questi ultimi anni dopo la pandemia una su tutte la riforma del PM RR con tutto lo sviluppo territoriale va in questa direzione ma c'è ancora molto da fare
Per concretizzare che cos'è veramente senso del prendersi cura EDF creare il percorso di continuità assistenziale terapeutica per i nostri cittadini
Significa ricomporrà la frammentazione significa superare i silos verticali significa andare verso Baggio di cura e di assistenza significa che ha bisogno del cittadino quello che deve fare la matrice
E da ricomposizione di questo percorso perché altrimenti abbiamo anche l'iniquità l'accesso perché abbiamo cittadini
Che hanno capacità culturali e sociali per accedere anche loro diritti
Che secondo le regioni poi sono o servizi o voucher con amici cittadini che per incapacità culturale e sociale non riescono neanche ad accedere ai loro servizi minimali ed quassù lo scopriamo
Dicono infermieri lo scopriamo quando entriamo in caso delle persone assistite
Lo sviluppo dell'infermieristica riferì che comunità sta portando scoprire un mondo perché quando tu apri la porta di casa ci siamo trovati situazioni di genitori ultra ottantenni ad esempio durante il colpite che hanno preso scolpite
Che assistevano in casa gemelli trentenni gravemente disabile non autosufficienti e per due giorni quando fino a quando i genitori non sono uscito dal TAR qualcuno nessuno s'è preso carico di cose persone quindi aprire la porta di casa per me infermiere infermieri è sinonimo di ricomporre pasto frammentazione partendo dei bisogni del cittadino
Quindi grasse proposta costo riflessioni perché a tutto tondo veloce riguarda
Agli atti il livello delle
Un piccolo contributo sul tema del lavoro facendo una premessa esista un problema
Il lavoro ma esiste un problema anche di che tipo di lavoro vogliamo costruire il futuro e che tipo di impresa ci immaginiamo nel futuro
Esiste un problema di Società e di legami tra Al lavoro elementi come il welfare dallo stato sociale
Esistono tema di modello di lavoro appunto i di impresa e per questo permettetemi lo faccio dentro la casa della cooperazione al centro di questo cerchio cioè il tema costituzione
Richiama ancora una volta l'articolo quarantacinque della Costituzione se i padri costituenti a ridosso di una guerra con un Paese dilaniato e tutto da ricostruire
Hanno pensato in un dibattito molto vivace di mettere al centro il tema della cooperazione perché riconoscevano a questo modello di impresa
Una funzione sociale che andava oltre alla funzione di carattere economico oggi l'Europa la Commissione e il Parlamento
Ridisegna noi il futuro dell'economia degli Stati membri e invitano gli Stati membri a ripensare un'economia matrice sociale evidentemente perché una matrice solo speculativa capitalistica ha prodotto tante differenze
E allora alcuni dati sul lavoro da uno studio che abbiamo fatto recentemente con il centro sinistra
Emerge che mancano oggi trecento sedici mila lavoratori questo un costo per il Paese ventotto miliardi all'uno virgola cinque per cento del nostro Pilla
Sempre con uno studio con il Censis abbiamo visto che esiste sia un problema di mitra ma esiste fortunatamente anche un piccolo esercito di Giovanni lavoratori che il lavoro se lo stanno creando che lo stanno generando che creano un lavoro più a dimensione umana quindi con un'attenzione a quegli elementi di un'economia appunto sociale il mismatch tra domanda e offerta di lavoro resta il problema più grosso
Delle imprese che denunciano da oltre ventiquattro mezzi soltanto nelle imprese cooperative li sedici mila e scritta Confcooperative ridiamo lavora cinquecentoquaranta mila imprese mamma e per lavoratori scusatemi ma mancano trentacinque mila lavoratori introvabili
E è diventato il problema da oltre appunto due anni più grosso ciò che viene denuncia suo dalle imprese
Prima della burocrazia che per anni era stato il problema per maggiormente lamentato quali sono i profili che mancano di tutto socio sanitario educatori infermieri la logistica i facchini
E dai trattori stia gli agrotecnici dagli esperti in Energia a i servizi in sanificazione pulito sia manca personale nel turismo nei supermercati e introvabili sono diventati falegnami allora che fare e vado a conclusione
Formazione formazione formazione la parola d'ordine
Abbiamo necessità di mettere in formazione continua i nostri lavoratori perché il problema non è soltanto i lavoratori che mancano
Ma anche i lavoratori che invecchiano
E che non sono più adatti alle nuove sfide e quindi creare nuove professionalità
Combattere l'obsolescenza dei lavoratori soprattutto per le nuove sfide delle transizioni ecologica e digitale e poi guidare i process appunto di innovazione
Inclusione anche qui un'altra parola permettetemi che oggi diventa difficile provo pronunciare immigrazione
Perché non vuol dire eh sere buonisti vuol dire guardare il fenomeno rispetto al tema che abbiamo se non avremo più lavoratori non avremo più la possibilità di pagare uno stato sociale quindi se non lo vogliamo guardare il tema sotto il profilo dell'integrazione che comunque ci piacerebbe almeno come cooperazione visto che c'abbiamo dedicato anni e imperiese della nostra vita appunto ad includere persone che vengono da Paesi magari meno fu
Tu nati guardiamolo sotto il profilo dell'opportunità economica per le nostre imprese e per il nostro lavoro nel due mila trentadue
Il numero
Dei lavoratori e qui parla a quello dei pensionati nel due mila quaranta quasi Santa per cento della popolazione sarà anziana con una prevalenza di donne che raggiungerà il settanta per cento
E che avrà bisogno di cura e di assistenza come c'è la pagheremo
Allora il tema dei migranti rivenduto non è un problema un problema di buonismo di solidarietà ma è un problema di opportunità
Terzo aspetto partecipazione dei lavoratori nonni prolungo è stato detto prima di me lo vediamo anche nello spaccato della cooperazione le cooperative che innovano che il sono inclusive che portano valore aggiunto che fanno investimenti in economia
E e io non in in nel nella negli aspetti
Ecologici e delle innovazioni tecnologiche sono appunto in prese più inclusive sono modelli di impresa che vedono una partecipazione
Attiva e una governance democratica ultimo aspetto salario giusto salario giusto e perché è qualcosa di più del salario minimo e quello che nasce dal frutto di una contrattazione anche qui perdonatemi un inciso attenzione perché parlare di salario minimo imposto per legge significa arrivare gradualmente verso un salario unico e quindi all'azzeramento della funzione dei corpi intermedi per la democrazia Annabella preoccupazione questa e quindi occorre lavorare su un salario giusto un salario minimo un salario che preveda anche altri elementi che favoriscano appunto partecipazioni inclusione formazione e welfare l'azione
Paolo Hutter all'autorità
In questo anche diluvio di parole è stato istituito ad hoc però io credo che
è emerso una nota piano di sta cercando di prendere una nota
La nota di questo tempo la nota siamo che sta forse suonando
E l'idea questa è l'idea
Partendo da qui partendo dal lavoro che già tante stiamo facendo di provare a scrivere insieme uno spartito non siamo noi che scriviamo lo spartito
Noi il nostro lavoro in questo momento è quello di detto di aver provato insieme ad ascoltare una nota che nel tempo
Piano B vuole essere al servizio
Con i tre Pepper intanto lavoro sanità sostenibilità che sono cantieri concreti per provare a declinare questa nota
In maniera che questa nota silenti poi visione politica azione politica azione economica azione sociale
Questo è il servizio niente di più che piano B vuole essere uno siamo un un contributo alla nascita di un nuovo spartito
Che insieme siamo chiamati a suonare quindi noi ci mettiamo il nostro
Voi ci mettete il vostro dice come si fa ad iniziativa mentre si Leonardo detto qualcosa vuota poi che cavolo ne sappiamo troviamo insieme la via per mettere insieme questo spartito grazie a tutti
Grazie ci sarà adesso il fare quadrato sarà accanto a quella cooperativa Capodarco Cisaria spazio il dibattito personalmente come ha detto Mauro grazie a tutti per la partecipazione continuate quelli che gli abbiamo mandato dal proseguimento