Presentazione del libro "Dal Mezzogiorno. Riflessioni e convinzioni all'interno della SVIMEZ" di Paolo Baratta

Moderatore mi ha detto Paolo Baratta che è una bella cosa vuol dire
Ma che cosa devono operare alla fine sono qui in un parterre de Rua pure c'è poco da moderare perché tutti quelli che mi stanno accanto sono capacissimi di automotore avamposti volanti non e però vi tocca qualche qualche partecipi cerimoniale ringraziare
Il Senato per questa bellissima sala che ci ha concesso straordinaria di per sé
Ringraziare la Svimez
Per aver fatto questo libro
Altri credo di poter spiare noto presidente Giannola altri sono in cucina e proseguiranno un po'questi discorsi ma non voglio guastare una sorpresa ringraziare i eminenti relatori
E ringraziare Paolo Baratta
Io ho conosciuto Paolo Baratta che ero ragazzino venivo da la Provincia era un professorino tinta nulla
Per Paolo mi ha messo nella Commissione archivi del cretino
Perché era il presidente del Crediop e aveva questa questa passione che nessun altro presidente di altri enti che io sappia ha coltivato in quegli anni
La passione cioè di avere un archivio di ordinarlo di metterlo a disposizione degli studiosi e così abbiamo fatto grazie a lui io ho imparato un sacco di cose in quei due tre anni in cui ho lavorato
Nelle scantinati del Crediop
E poi anche in un'altra sede pesava sulla Nomentana dove c'era la maggior parte delle carte cantieri Beneduce
Le abbiamo in qualche modo rispolverata e se non proprio scoperte allora in quella Commissione Cina e quindi Paolo io ci sarò molto grato ai sono venuto arrendersi onore anche perché
Non solo perché il libro è molto bello ma secondo me ma perché ti ho ho sempre avuto questo questo debito nei suoi confronti
Ci avremmo Moratti che io stesso sarò molto molto rapido il libro lo conoscete forse se non l'avete letto si chiama dal Mezzogiorno
Riflessioni e convinzioni dall'interno della Svimez Editore il Mulino
è un libero
Di oltre quattrocentocinquanta pagine
Di cui una parte una parte molto consistente però la parte chiamiamola così la seconda parte
Intitolata a bordo opera no fogli sparsi sul esatte è dedicata a alle cosa che a Paola scritto nell'ambito della sua lunga eh va è variegata carriera perché non ha fatto solo un mestiere che ha fatto tanti oggi ha accennato a quello di presidente decreti oppure dell'ICI può
In un momento anche credo Paolo complicato non era il momento in cui il cibo si trovava in forte difficoltà hai messo un po'd'ordine in quella mandato appena fatto tante altre cose ne cito era una sola i due mandati
Alla Biennale di Venezia e sono stati strepitoso io ho avuto modo di vedere perché ha avuto la cortesia di invitarmi anche lì a fare una relazione in uno dei tanti convegni ho avuto modo di vedere cosa ha fatto alla Biennale di Venezia e insomma si resta stupefatti dalla sua operosità come inventore di cultura non solo come organizzatore di cultura per riorganizzare la cultura è già una cosa molto importante non tutti lo sanno fare ma inventare la cultura ancora più importante
Il il il pomeriggio si svolgerà
Cresciuto questa regia di questo moderatore improvvisato in questa maniera avevamo abbiamo pensato insieme anche a a ha festeggiato diciamo all'autore del libro abbiamo pensato di dare la parola semplicemente e senza tanti fronzoli ai quattro relatori che mi stanno accanto
E poi di dare la parola all'autore questo occuperebbe sostanzialmente io credo l'intero pomeriggio fino alle diciannove e venti e l'orario di chiusura
Poi renderemo i sforare ma insomma conquistatore trenta va bene diciannove trenta diciamo che tu puoi avere la parola alle diciannove e venti alle diciannove e quindici e prima dando un quarto d'ora a testa ho fatto il calcolo che verrebbe circa un'ora
Qualcuno magari Sfondrati qualche parola non sarò così se è vero no non campanelle come si usa netta nel Parlamento e quindi farò qualche segnale se vedrò che l'orologio corre mi perdonerete questa questa scortesia che però è fatta a fin di bene il primo che ha la parola è
Pierluigi Ciocca sappiamo tutti chi è quindi potrei anche non dirlo ma insomma
Per par condicio dirò che è stato a lungo il vicedirettore della Banca d'Italia ha avuto per in questo in questa chiave molti ruoli molti meriti dal mio punto di vista quello di sviluppare la cultura dalla banda
Perché ha prodotto lui stesso come eminente studioso ma come organizzatori come promotore
Di cultura ha prodotto delle straordinarie operette troneggiano in tutte le librerie di coloro che si occupano di questi temi insomma accollare da Banca d'Italia
è una cosa importantissima nella storia
Della cultura italiana dei decenni degli ultimi decenni del Novecento saggista
Scrittore alla penna affascinante devo dire avrebbero riletta da poco stavo dicendo
E autore di libri fondamentali che naturalmente come si dice sempre non elencheremo perché impiegheremo tutto il pomeriggio do la parola a Pier Luigi e ciò che ha perché ci dica cosa pensa di questo dal Mezzogiorno prego
A
Buonasera Paolo grazie
Grazie del libero del libro io qui ho una Francia cosa che nel degrado facciamo cercano di seguirla
Perché temo di tredici minuti
Torturatore
Bene questo bel libro a ripropone questa Gravellona fino alla intenzione anche all'esito
Del clima il pensiero l'impegno
Altamente civile
Che almeno i meridionalisti
Paolo fa rivivere posso dire Paolo compassione il meridionalismo
Che egli stesso visse nella Svimez
Appunto scritto qui
Adriano che con la eccellente squadra interno no allora sì
Collaborano economisti fra i maggiori revoco due Claudio Napoleoni tenne lezioni di alta teoria per molto tempo
Alla fine e che l'angelo Carignani scrisse il saggio
Sulla domanda effettiva nell'economia italiana come economia diseguale
E prima con Adriano Giannola dicevamo forse forse l'unico scritto sette empirico dei era in via qualche siamo pensa
Poi l'idea di fondo dei meridionalisti
Così come io la comprendo a Chiara al soldo della forza lavoro
Si concentrava in agricoltura vi erano disoccupazione e sotto occupazione
Diffusa
E quindi lo Stato doveva
Dove viveva
Insomma attrezzare
E industrializzare
Una Regione
Io sono di origini abruzzesi e quindi una Regione in prevalenza dei contadini
Dei contadini spesso privi d'acqua corrente ed elettricità di strada
In termini più insomma economicistici occorrevano investimenti
E produttività
Nel ventennio cinquantuno settantuno il motore del miracolo furono appunto gli investimenti
The balzare o no dal quattordici al venticinque per cento del prodotto interno lordo
E il risparmio fu nazionale
L'apporto degli aiuti marcia in quel quinquennio quarantotto cinquantatré
Se ho ben calcolato sono non so però il due per cento l'anno del prodotto interno lordo in o fra gli aiuti vennero come sapete
In parte in parte non trascurabile
Appostati
A riserva valutaria
Dalla mitica prudenza di Donato Menichella
Per il sonno il governatore si avvaleva di Salvatore Guidotti
Che io ho conosciuto molto poco l'anziano insomma è un uomo davvero intelligente
Che concerne Santo no sollecitava
Una industria meridionale la quota del mezzogiorno sugli investimenti nel Paese del Savini
Dal venti al trentasette per cento
Quasi metà delle fondamentali opere pubbliche
Venne rivolta al subito
Oltre all'ENI per l'Energia liberi fece molto per l'industria
E il mio piccolo elenco e Taranto Alfa assurdo
Se lei mi ha
S ci deve essere attraverso
Sì Siemens
Gli investimenti dell'irrigazione
Appunto prima nomina ramo Franco Russo Rillo facevano resti calcoli
Ad alta intensità di capitale
Crebbero di dieci volte
Gli occupanti
I cinque volte degli occupati dell'inedita venti mila a cento mila
La quota dell'industria sulla popolazione attiva meridionale Salini
Salita al ventidue per cento al trentadue per cento
Questo naturalmente agitato
Più banale ma fondamentale nel ventennio del miracolo il reddito pro capite del Mezzogiorno valutato come oggi si può
è stato fatto alla parità dei poteri d'acquisto progredì del sei virgola tre per cento
Queste un ritmo giapponese quasi giapponese
Che superò del corre il quattro virgola nove per cento del resto del pareggio
Vararono fa Antonello noto che solo per mezzo punto percentuale il recupero di reddito
Procapite del Sud dipese dalla bassa dinamica della sua popolazione residente
Cioè crebbe dello zero virgola tre per cento in quel ventennio del miracolo meno dello zero otto per cento Lecce intorno
L'emigrazione
Dal Sud
A
Ricordarla oggi davvero Fubini implicano
Centodue virgola cinque milioni di persone più della metà del totale degli emigranti
Si diressero al centro nord e in particolare al Nord non le strutture recettive non furono all'altezza
I costi umani furono pesanti
Io allora Paolo studiamo a Torino alla Fondazione inaudito appello da poco costituita in quindi ho visto
Come si dice con i miei occhi
Gli immigranti chiede trascinava la valigia di cartone
In abitazioni vorrei davvero mi serve il torinese
Non erano molto accogliente scritti
Negli ultimi cinquant'anni è ahimè il divario di reddito del sud ha smesso di ridursi
Ma ciò che è più grave molto più grave forse è che il Mezzogiorno condivide il problema di fondo dell'intero Paese cioè una crescita economica afferma
Da oltre vent'anni allora zero virgola per cento questo uno slogan
Al quale ormai siamo ad usi
Di recente l'occupazione aumentar tra il nostro governo molto valorizza questo dato comprensibilmente però l'occupazione è aumentata ben più il prodotto
E a scapito della produttività del lavoro insomma comunque misurata i salari sono stati bassi
Quindi le imprese
Hanno investito poco e con tecniche ad alta intensità di manodopera
Spesso precaria
La latitanza dalla politica per il Mezzogiorno resta il senso poi alla fine della denuncia mi pare pubblicità
Nel tuo libro
è almeno io la considero una delle concause
Del Stella
Blocco
Dello stato
Dello sviluppo economico nazionale
E
Temo che se la crescita dell'intera economia italiana
Non uscirà dalla frappone dello zero virgola il Mezzogiorno non conoscerà
Un progresso rinnovato
Sono chiamate a mio avviso in causa le responsabilità sia del mondo delle imprese
Siano i governi
Di ogni colore che si sono succeduti e che mi scuso per questo fra purissima critica
All'improvviso i governi le imprese non hanno cercato il profitto
Nell'accumulazione di capitale all'innovazione del progresso tecnico insomma le vie canoniche
Sì sono posso nega dal già se ne sugli utili anche i costi qui assicurati
Dal tasso di cambio
Sottovalutato dopo il crollo del novantadue parto da lontano
Dai salari detti moderati scendo all'accordo Ciampi trentini
Del novantatré
E soprattutto dagli annali ottenuti dallo Stato
Più via
Sono cifre enormi
Ottenute attraverso una evasione oscena delle imposte
Di questo si tratta
Forniture e appalti e concessioni
A condizioni di favore contributi a pioggia
Per parte loro i governi oltre dimenticare il Sud non c'è nemmeno una narrazione
Un rito un po'come voglio
Non hanno risanato la finanza pubblica
Non hanno potenziato le infrastrutture
Nolano Correzzola diseguaglianza
Una povertà ormai prossima al nove dieci per cento dei cittadini
Non hanno promosso la concorrenza
E hanno subito la regola assurda
Penso davvero si è rivolta insomma
A di Bruxelles
Secondo la quale
Dei bilanci pubblici
Gli investimenti sono equiparati alle uscite correnti
Le scelte delle imprese e concludo
Si può si sperare che Harrison Levino una produttività totale dei fattori
Sono variamente stimata ma certamente non brillante
Nell'ultimo quarto di secolo a
Ma il governo dovrebbe almeno darsi un programma organico degli investimenti per il Mezzogiorno
Forse stesi al turismo non so
Ora al di là dei fondi cucinavano Pnr non sono non ancora utilizzati e questo è gravissimo
Questi investimenti
Buoni investimenti assumendo che siano Bondi non creano debito pubblico
Se non se con effetti moltiplicativi
Nel medio periodo cioè non un reddito e quindi gettito fiscale
Che può coprire la spesa iniziale
Te la lezione
I di Keynes
Ma è anche quella messa in pratica dal meridionali il dopo spelling o perché alla fine questo è stato
Investire animato dalla Svimez
Ora testimonianza di Paolo al di là della posso dirti della piacevolezza dalla lettura
Ha valore storiografico
Ma questo libro altresì il merito di riproporre la questione cruciale
Che la classe dirigente del nostro Paese da decenni continua a deludere
E cioè il rilancio dell'economia
Il progresso del Mezzogiorno
Quindi la
Lo slogan del nostro incontro futuro come il futuro uno spetta
Un poco al primo prenderà
Assolutamente calzante grazie
Grazie a te
Siccome sei stato così generoso che ci ha lasciato pochi minuti voglio ricordare una cosa
In non in questo palazzo ma nel palazzo di fronte cinquantasei è morto Ezio Vanoni
Mentre faceva un discorso che non so se qualcuno Sala lo abbia letto ho riletto come ho fatto io da poco mi ha molto colpito c'è un passaggio lo dico a Luigi Giarda che come Chardonnay ha colpito in particolare in cui è stato in un paesino che si chiamava così
E racconta cinquantasei che ancora si faceva si portava col vento di maestrale
Il grano nella piazza del paese un po'una piazza senza case in periferia e i buoni local prestavano per pulitura dell'euro
Nasce mi ha detto Pietro sotto un altro meridionalista
è stato a lungo presidente della Regione sarda che anche nel suo Paese per i turchi prima della rinascita cioè prima sessantadue si faceva così questa era l'Italia cui tu sei partito però adesso io mi devo tacere e dare la parola subito ad Adriano Giannola professore di Economia all'ombra
Di Napoli e soprattutto per
A Firenze
Meriterebbe di essere gittata adesso perché tutta la prima parte del libro di Paolo è un è un di è è un inno alla Svimez come lui ha conosciuta nel sessantasette quando
Grazie
Grazie a Paolo per aver creato col le premesse la sostanza di questa di questo incontro credo che non sono solo io la Svimez grazie perché credo che
è stato libro a
Va a letto e anche come
Ha un grande secondo me
Contenuto metodologico
Perché parla dello sviluppo
Come fosse una cosa concreta
Essendo appunto come ha detto adesso no
Chi mi ha preceduto proprio
La testimonianza di come quella cosa concreta vera voluttà perseguita e con molto rigore
E difesa
Sì c'era Del Core meridionalismo io non quando penso alla Svimez
Non annoia Rocco
Sento sempre il bisogno di ricordare come nasce così
Nasce a Milano
In un incontro tra Morandi e Saraceno
Per decidere a chi vanno le prime risorse che gli alleati mettono a disposizione per ricostruire Napoli il polo industriale di Napoli che era il secondo polo industriale italiano tutto dedicato agli armamenti probabilmente
E Morante Saracino incontrandosi lei non conoscendo sì
Se a cena fa una bellissima intervista dice ci veniva da ridere perché noi ci incontrammo io Iren
E lui presidente del Fronte di liberazione nazionale Alta Italia
Con gli operai armati che precedevano le fabbriche
Avevamo esattamente la stessa idea
E Morandi era la l'autore della Storia dalla grande industria in Italia trentuno
Che chiude non a caso quel libro dicendo affinché mezzogiorno così Italia e come De viti De Marco che diceva se c'è una piccola colonia rispetto al Belgio e l'Olanda messe insieme
Quindi quell'idea
Fa scattare
Questo compromesso i soldi vanno a Milano vanno al Nord
Ma perché non debba più a cadere ci impegniamo tutti a ricostruire Napoli eh e soprattutto l'idea di base tra i due era l'industria del sud
Perché poi c'è la cena dall'IRI era il fordismo il terrorismo
Che
Aveva superato la prova del fascismo Metternich corporativismo Petey teste anche tutto un discorso molto in tempi di Beneduce c'è tutto il senso di che cosa io
E ieri che poi è stata la l'artefice del miracolo economico diciamolo pure dell'industrializzazione del Sud
Quindi ecco questa cosa quindi non è meridionalismo
è quello che io chiamo il meridionalismo costituzionale perché e questo è un po'anche l'elemento
Nel patto perché le merce soggiorno entra in Costituzione nel quarantasette
Dopo il referendum del quarantasei quest'incontro è del quarantasei nel quarantasette l'articolo famoso centodiciannove e la costituzionalizzazione quindi l'impegno solenne sul Mezzogiorno
E poi le vicende supplente ammesso come è stato cassato alla costituzione del Mezzogiorno ma non è una è un'osservazione di quanto disattento poi è stato dopo le vicende che Roma Chiari senatore Pier Luigi Ciocca quando poi è stata mio per un po'la questione settentrionale il luogo dei distretti va cioè tutte cose splendide ma che hanno fatto dimenticare quali il motore
Che si stava Grippa le opere oggi un problema di far ripartire il Paese e se non riparte del sud oggi più di ieri e il paese ha grosse difficoltà a ripartire
Ora le cose concrete che ripeto sono
Una pedagogia importante
Paolo
Baratta dice il la Siemens non è un centro studi ma è un entità belligerante un ente militante del meridionalismo costituzionale diciamolo pure così e in quegli anni è esattamente quello oggi se i tempi sono diversi presidenti sono poco giusti Diversi eccetera eccetera ma come dire l'aspirazione comunque di rimanere ai militanti
Paolo in questo soci da un come dire un excursus e riesce a leva alcune dice che cos'è la sicurezza è un luogo di proposte concrete
E quello che tentiamo di fare ancora la proposta si troppo troppo allora erano forse molto più ascoltate molto più autorevoli e in qualche modo decisive
E oggi riteniamo che ci siano proposte da fare che siano fondate c'è molto meno attenzione per tanti motivi perché nel mondo che è molto più complessa eccetera eccetera
E l'altra identità che giustamente del tavolo mette in evidenza e il ruolo dei numeri questa è la prima volta che un centro io come di ricerche dice quali sono gli obiettivi quali sono gli strumenti e verifica i risultati
è un come dire è per esempio
Cool Pnr oggi è è una gran cosa molto rapida non capiamo esatto non c'è molta nebbia e forse non è più semplice non lo so
E un'altra ancora cose e questo mi porta se vogliamo a un commento accademico il tempo il fattore tempo è fondamentale
Perché come dice nel libro Paolo il fattore tempo implica valutare saper valutare o non considerare troppo
Gli effetti come dire
Degli effetti di cumulativi c'è se uno ha in mente un percorso deve sapere
Che ha porta di di portarci e in che tempi questo deve avvenire per verificare diciamo la correttezza dei suoi comportamenti delle sue
Tesi per correggerli eventualmente
E questo è un elemento cruciale per le sue grazie
Per proprio ore svizzere qui ci sono ora le esperienze cioè Padovan your cioè quelli che ci sono stati dentro
Per anni e anni e anni e allora e lo spirito di settori uno studio dei fattori di vantaggio del Mezzogiorno e del Paese che determinano
La proposta
Per esempio questo è un tema che che oggi del PNR R. non esiste Italia enormi potenziali vantaggi in questa situazione ma questi vantaggi non sono
Sul fronte non sono gli obiettivi
Del PNR cioè usare questi vantaggi consolidati
Su questo diciamo bene frustrante come Svimez in parte evidenziare questo è vedere che c'è abbastanza indifferenza erano entriamo nel merito
E allora qui c'è un elemento se volete accademico che non può fare perché non posso non dire poi chiudo perché non voglio
La Svimez è esattamente l'opposto della teoria dei tempi lunghi Einaudi Anna che è sempre molto celebrata quelle quel disastro ma nel cantiere tempi lunghi kennediana è inconsistente dal punto di vista teorico e dal punto di vista pratico
La prima se anticipa non è
Keynesiana e ben diversa e il tecnicismo dell'Offerta diciamo e Saraceno lo dice chiaramente io devo usare che Specchia ecco come fare USA perché ma io sono per la ma con l'economia dell'Offerta che cos'è la madre coordinare l'offerta è cambiare la struttura Schumpeter gli hanno casomai X Liliana
Cioè
Il processo di sviluppo non è
Replicabile con un modello di equilibrio economico generale e qui veniamo napoleonica Graziani in due nata Augusto
Che cosa era loro
Ed era indiani
Augusto non è mai stato allora come dire interessato al dibattito tra le due è invece perché perché aveva già eliminato
Come dire la legittimità di un modello di equilibrio generale verrà siano nel simile novecentosessantacinque Luigi ha chiuso con catena è infatti io ho sempre essendo porti miss e poi facendo sul perché mettere le clausole eccetera eccetera mi era indifferente queste cose insensibile e ma non è che mi diceva guarda non serva dietro diceva se dicessi quello il modello più bello che ci può essere ma inutile
E quindi detto questo
Qual era il problema quello che era il tema della Svimez cioè cambiare la struttura che per ritagliare una cosa
Evidentissima ma che anche oggi dovrebbe essere quello che diceva
Pierluigi Ciocca e proprio giusto doveva dove questo effetto sulla produttività dove l'effetto sulla capacità del sistema di reggere una volta che tramonta il cliente abbiamo messo in moto qualcosa c'abbiamo magari sì però certo non è più il metodo che ha condotto a quello casualmente forse avrei ho fatto qualcosa seguendone Depardieu indicazioni
Quindi da questo punto di vista i fattori cumulativi sono fondamentali nell'analisi Svimez
Ed è fondamentale sapere da dove partì e con quei fattori dove arriva
Questo è il grande metodo secondo me che viene ampiamente descritto valutato in modo molto più rigide cioè io dico solo semplicemente che quel libro valletto
Anche come
Metodologia di affronta affrontare i problemi dell'oggi con un metodo che è perfettamente adeguato ai tempi perché occorrerebbe avere la capacità la disciplina e la volontà di rimettere per così dire alla guida sistemo destra sinistra
Da questo punto di vista
Quello che diceva adesso che riunisce molto importante per un motivo
Lui ha
Mi è sembrato molto pessimista la grande evasione analisi
Io credo che
Queste debolezze o attuali e prospettive
Siano legate proprio all'incapacità di vedere queste alternative
Perché diciamo il telo risma al fordismo che erano tre metodi molto precisi e poi si sono evoluti
Just in Time del Giappone eccetera eccetera la crescita quindi la grande impresa più abbiamo fatto esattamente il contrario
Avendo fatto il contrario molto difficile
Fare miracoli sulla produttività e così via eliminare la povertà del lavoro è oggi il quindici per cento dei lavoratori e povertà e così via quindi
Il problema è venir fuori da tante illusioni l'illusione della questione settentrionale che ci ha portato la legge ottantasei di Calderoli tanto per capirci
è fatale la Corte costituzionale ha bloccato questo aspetto ma credo che quell'illusione continua a serpeggiare e non è nord contro sud discorso di sistema
E questo discorso il sistema stenta a mio avviso a svilupparsi nel dibattito nella pronto e ha
Come dire calarsi su qualcosa di concreto
E quindi credo che da questo punto di vista è chiuso
La
L'analisi di Paolo cd
Ci mette di fronte a una
Ha una storia a un metodo a dei risultati
Di di questa militanza costituzionale che oggi dovremmo riprendere ma non per difendere il Sud per un discorso di sistema ora il pm RR lo abbiamo fatto un documento che si chiamava per il Mezzogiorno in Italia l'Italia in Europa un Progetto di sistema
Il progetto di sistema il PM per non ce la fa
è un grande come dire
Intervento senza un'anima
Svimez se di allora hanno riferito adesso quell'anima l'aveva
Molto rigorosa e chiara non evanescente
è questa chiarezza questa concretezza è quello che probabilmente dovrebbe essere l'obiettivo oggi di mettere in qualche modo in campo grazie
Grazie al professor Giannola mentre parlavi del tempo io pensavo ai governi balneari
Ai governi di attesa si chiama così il Governo Pella il primo dopo che De Gasperi dovette lasciare e anche a quegli otto governi De Gasperi tra il quarantasette
Cinquantatré otto ovvero con le rispettive rivolte a contatto di gioco risalire a destra
I giorni di crisi a rigore
Se si fa ora cioè si fa urna i giorni di crisi di governo se si fa un calcolo
Del tempo perduto dalla politica e poi anche del modo in cui la politica italiana ha impiegato queste soste come una forma strutturale per prendere le decisioni
Va bene
Invece dispiace di parlare di Moro in queste in questa chiave ma Moro è stato il teorico di questa di questa utilizzo del tempo per far maturare le corse ma le cose alle volte devono maturare diverse e a volte ci sono anche i mature e il tempo che scorre le far marcire
Va bene scusate questa piccola esternazione Giovanni Farnese professore di Storia economica del pensiero economico dove all'europea Giovanni alle università europea
Cioè giovani scusa molto vicino al microfono sì io sbaglio sempre minacciato già rimproverato
Grazie allora intanto di conoscenza sul contenuto di questo libro e poi farò tre brevi riflessioni intanto il volume è significativamente in memoria di Salvatore Cafiero
Ed è diviso in in due parti una prima parte che si intitola excursus centrato sull'esperienza di Paolo Baratta alla Svimez negli anni sessanta e settanta e una seconda parte che si intitola fogli sparsi con una trentina di scritti dell'autore sin dagli anni settanta fino ai giorni nostri
Dunque nella prima parte
Cioè un breve prologo poi gli ineludibili riferimenti alla cultura economica internazionale nel tempo Clarence Crescimanno lo sai stai Rodano e altri
Una valutazione della legge sull'industrializzazione mille novecentocinquantasette prima dopo i cambiamenti istituzionali visti dalla Svimez
A la Svimez vista di volta in volta come ambiente di lavoro
Come idea e come ideale come si diceva
Ma anche come metodo di lavoro
E in particolare come culto dei numeri e qui emerge la la figura tra le tante di di Alessandro Molinari
Però i nuovi approcci successivi alla crisi del mille novecentosettantatré settantaquattro le delusioni le speranze e perfino l'eterno dilemma come si diceva tra perequazione e sviluppo
E qui vorrei citare una lettera inedita di dirò se sta nel Rodano a Saraceno mille novecentottantuno che e semplifica questo
Questo punto nel mille novecentottantuno
E il grande economista polacco naturalizzato britannico scriveva a Saraceno l'obiettivo dello sviluppo del Mezzogiorno non è solo un obiettivo in sé ma anche uno strumento per rilevare il benessere e il prodotto del Paese nel suo insieme
Per questo è più importante della riduzione della originaria disuguaglianza
Il nostro obiettivo concluderò senza eclatante resta l'eguaglianza delle opportunità
Non l'eguaglianza
Nella seconda parte di questo libro oltre ad appunti interni commenti numerosi rapporti Siemens spiccano alcuni testi di rievocazione storica
Uno per i quaranta anni della Svimez il prossimo anno saranno ottanta uno su Gabriele Pescatore e la cassa
E uno sulla questione meridionale vista da Pasquale Saraceno del quale a più riprese l'Autore fornisce Silvio un ritratto anche con una sua cito naturale propensione ad affascinare Giovanni
Dunque questo in breve il contenuto del libro prego tre brevissime a riflessione la prima Paolo Baratta è un economista ingegnere che è una gioia particolare nella nella storia del pensiero economico
E ha dato illustre rappresentante la scienza economica in Francia
Ma non solo in particolare
Dunque Paolo Baratta non è uno uno storico economico non è uno storico del pensiero economico
Ma porta un'attenzione speciale alla storia di ingegneri economisti normalmente sono attente alla matematica azione
Meno la storicizzazione
Paolo Baratta invece porta attenzione a alla storia viene in mente che è insieme in quella pagina famoso in cui dice non so che cosa rende un uomo più conservatore se conoscere solo il passato o solo il presente
Quindi attenzione al ruolo della storia del resto quello riflessioni che campeggiano nel titolo sono riflessioni storiche cioè ogni riflessione degna di questo nome riflessione storica
Naturalmente questa riflessione storica e in un dialogo serrato con con il presente
Ci sono molti sconfinamenti indietro e in avanti rispetto agli anni sessanta e settanta che sono il centro il Centro del libro uno di questi sconfinamenti a me è parso molto
Ben centrato ed è una pagina nella quale Paolo Baratta scrive che ad un certo punto a partire dagli anni ottanta e novanta si è affermata una idea ma forse oggi possiamo dire una ideologia di governo dell'economia tutta centrata sugli obiettivi di bilancio tutta centrata sugli obiettivi di bilancio
E in questo modo le autorità monetarie finanziarie sono divenute i guardiani di certi obiettivi
E non di altri
Altri obiettivi che sono stati sacrificati sull'altare della stabilità finanziaria e certamente importante da preservata
Dimenticando però forse facendo finta di dimenticare che soltanto da un incremento del reddito dalla crescita ed allo sviluppo che può derivare in definitiva una duratura stabilita
Ecco in questa contraddizione ci dibattiamo da da almeno trent'anni e qui intorno a quello che diceva Pierluigi Ciocca
All'inizio fin dalla crisi del sessantatré sessantaquattro il problema è stato quello di una diversa composizione tra consumi privati e consumi pubblici che investimenti pubblici dall'altra parte
Investimenti produttivi
Terza terza e ultima riflessione
In questo libro c'è un'apertura al futuro prima fin dalle prime pagine Paolo Baratta scrive in modo molto prudente che questo libro forse può servire
Per costituire dei problemi armeni o delle premesse per una futura politica economica in effetti le frontiere dell'economia teorica sono andati abbastanza avanti negli ultimi negli ultimi trent'anni penso ai nuovi indizi diciamo dell'economia politica e dell'economia industriale
Ai comunisti come Ciani come Dani va oltre
Non a caso provenienti da aree del mondo di nuova e più recente industrializzazione nuovi indirizzi dell'economia che non sono poi tanto diversi da quella economia delle azioni programmate di cui parla Paolo Baratta nel libro
E che a suo giudizio è intrinsecamente diverso dalla programmazione almeno come è stata intesa in Italia un'economia ad azioni programmate dunque questi nuovi indirizzi ai quali forse abbiamo prestato
Relativamente poco ascolto sono tanto lontani
Dalla dall'Sfr ottocentesco ma anche novecentesco
Al quale si continua a dare un certo credito e che Paolo Baratta giustamente critica a più riprese nel nel volume queste nuove frontiere sono tanto lontana da quest'idea del Pelléas feroce ottocentesco
Quanto possono dalla nostra capacità di di farli propri
Di di metterle in atto di di realizzarle e questo per due condizionamenti di fondo con questo finisco perbene emergono in questo in questo libro il primo condizionamento di fondo
La capacità e la qualità delle istituzioni
Tutto il libro è percorso da un'idea unitaria dello sviluppo e dello stato un'idea unitaria
Dello stato che mal si concilia con certi diciamo chiamiamo le avventure istituzionali a cui si faceva riferimento poco fa quel da una parte la capacità la qualità delle istituzioni
Dall'altra parte la capacità e la qualità della classe dirigente
E anche qui non a caso il libro eh attraversato dai ritratti brevi ed efficaci di alcune grandi personalità Francesco Giordani Donato Menichella soprattutto Ezio Vanoni che Guido Melis ricordava in apertura
Di Donato Menichella cioè c'è un'immagine che leggo da pagina sessantacinque scrive Paolo Baratta la venuta di Menichella era l'occasione per tentare di avere colloqui
Per sapere di più di quel che era accaduto in passato e ottenere notizia tellurico offriva con parsimonia
Menichella continua Baratta figura patriarcale anche nell'aspetto e nei modi era l'unica persona nei cui confronti Saraceno aveva un atteggiamento più e cordiale
Dopo otto fino alla citazione
Dunque in questo libro
Si ritrova anche questa fa corona di di grandi personalità
Giordani Menichella Vannoni ai quali in una bella pagina Marcello De Cecco attribuiva una sorta di stato Latteria risorgimentale uno stato Datamedia risorgimentali
Beh non è un'ideologia diciamo a un passatista ma è allo stesso tempo la combinazione di una grande integrità morale è una grande immaginativa politica grazie
Grazie Giovanni
Abbiamo anche fatto una anticipa interna libro Cara anche forse necessaria avrei dovuto farlo io all'inizio volevo dire di Menichella sono una cosa ne ho parlato con Paolo al telefono forse lui non è d'accordo con me
Marcello De Cecco in un passaggio
Non della biografia che ha scritto per il molto bella per il dizionario traffico italiani ma in uno dei suoi tanti interventi in libri rari mi pare che sia ma il volume curato la barca sulla storia del capitalismo
Dice a un certo punto che Menichella era l'uomo dell'IRI di Beneduce
E l'IRI di Beneduce si basava sulla raccolta obbligazionaria era come scrisse Cassese una volta una linea alternativa a quella del Tesoro
E invece negli anni settanta
Imperava Oko prendeva piede ormai un altro modello di che era il modello il modello del finanziamento pubblico del finanziamento dello Stato
E tutto questo inevitabilmente portava una deformazione
Deliri di ben di di Beneduce di Bilica della per cui secondo lui pennichella conduzione vale sessanta e perché intuisce che sta sopra venendo una seconda stagione ieri in lui attribuisce a Fanfani perché siamo nell'ambito del governo Fanfani
Del primo governo Fanfani di centrosinistra quello che non aveva ancora i socialisti nella Cosimo composizione io non credo perché le dimissioni maturano un po'prima siamo nell'ambito il diciotto febbraio c'è ancora Tambroni però insomma a
Le previsioni sono di agosto no
I beni che alla fine di agosto però lui le aveva già depositate a febbraio e c'è questo lungo periodo di stasi nel frattempo accade Tambroni e c'è questa dove insomma qui sono
Va bene
Cavilli da storico mi chiedo perdono però è interessante questa IRI di Beneduce e Menichella contrapposta all'IRI successiva varrebbe la pena forse non di rifletterci ancora anche se li ha li storici economici questo lo hanno già trattato
E ora a proposito di storici economici io do la parola al mio amico
Amedeo lettore professore di Storia economica all'uscita di Napoli la seconda è oggi che codice innocente Louis Duchesne ormai
Nella Louis che ha scritto moltissimo su questi argomenti in particolare voglio ricordare che lui è quello che più di tutti ha potuto lavorare ha conosciuto
Li ha gli archivi della Cassa per il Mezzogiorno quando finalmente sono stati versati all'Archivio centrale dello Stato perché dovete sapere che quando ai tempi di Marongiu tentando di fare
Ancora ancora la Fondazione Pastore stava in via della Fontanella Borghese tentiamo di fare una ricerca sulla Cassa per il Mezzogiorno ci venne risposto e l'unica cosa che ci potevano fornire erano i verbali
E non solo ma che noi potevamo vedere in sede e non solo ma la copia che ci fu recapitata a Marongiu era censurata
C'erano poi le undici periodici critici cancellazione presto vera l'agenzia che amministrava l'eredità politica e morale dalla Cassa per il Mezzogiorno
Amedeo invece ha potuto lavorare con il suo staff ai tempi Agosti Motta Attanasio grande sovrintendente dell'Archivio Centrale dello Stato e ha prodotto una serie di libri che sono molto interessanti prego
Innanzitutto grazie a te grazie a Paolo Baratta che ha creato questa occasione di incontro di grande interesse per me
Il libro si presta il libro di una personalità autorevole che racconta la sua storia ma è anche un libro in cui emerge un valore storiografico oggettivo di questa descrizione che nasce probabilmente dalla sua formazione ma anche dal fatto che ha vissuto un'epoca non solo quel decennio centrale tra gli anni sessanta degli anni settanta
Di cui parla passati all'interno della Svimez ma ha vissuto un'epoca
Di grande importanza per la storia del nostro Paese e non solo per la storia globale
Perché l'epoca di grandi speranze di grandi affermazioni
E lo dico a Nicola Rossi che vedo spero di poterne discutere colui non sono stato un incidente dal mio punto di vista dalla storia d'Italia ma sono stati la risultato di una lunga costruzione che ci ha portato alla golden age
In cui le l'Europa e l'Italia si Suma il Mezzogiorno si sono particolarmente distinti ma anche la fase delle crisi
La fase successiva degli anni settanta quegli anni terribili che hanno cambiato il volto del nostro Paese e anche del Sud
Questo è una testimonianza
Fortissima all'interno del libro
Di Baratta
Che è interpretata con la curva dello storico lo dico a Giovanni Varese perché è sicuramente un ingegnere ed un economista ma è un economista che si è formato a Cambridge
Dov'è la storia di casa e che si è formato in un percorso della Svimez in cui la storia economica rappresentava uno dei capisaldi
Degli insegnamenti che lì si coltivavano il suo volume non è legato solamente
Alle titoli all'elaborazione ma vi è un continuo un costante rapporto tra fatti e teorie e se qualcosa prevale anche nella indole di Paolo Baratta è quello dell'azione dell'azione concreta
Che si sposa con l'iniziativa originaria della Svimez con quel ruolo che ha ricordato Adriano Giannola io vedo tre questioni fondamentali nel volume perlomeno dal mio punto di vista la Svimez le sue origini la sua funzione la formazione di una classe dirigente nel nostro Paese che aveva a cuore il progresso dell'Italia intera a partire dal superamento del divario storico tra il nord e il sud e quindi un'azione all'ISMU costruttivo lo definisce così Paolo Baratta
Che si è manifestato per una lunga epoca il secondo tema quello dell'industrializzazione
Che era il passaggio sostanzialmente dalle politiche di sostegno temporaneo
Paternalistico al Mezzogiorno a quelle invece capace degenerare di generare sviluppo sviluppo produttivo e il terzo tema
Che io vedo fortemente sottolineato nel volume quello dell'intervento pubblico ma in modo non tradizionale anche qui c'è una tradizione buone della Svimez del meridionalismo del nuovo meridionalismo che è quella il mio intervento pubblico che cerca di suscitare la convenienza a investire e quindi che si raffronta continuamente con il mercato come esigenza di sviluppare l'impresa
Il per la produttività l'occupazione ma in un quadro in cui ci sia convenienza a fare queste cose
Allora brevi riflessioni su cui innanzitutto la Svimez alle origini la Svimez l'origine il portato di una storia importante significativa
Perché c'è una linea di continuità tra Francesco Satta il meridionalismo moderno di Francesco Saverio Nitti che è il primo a introdurre questo elemento di discontinuità dell'industria lirismo tra tutti i netti anni a cominciare da Alberto Beneduce e poi gli uomini del primo vigneti
Che insieme a Rodolfo Morandi costituiscono la Svimez ma non solo loro perché la Svimez è costituita anche da impresa e da enti e istituti finanziari di primaria importanza a cominciare dalla Banca d'Italia che insieme si propongono l'obiettivo di fornire supporto all'azione di Governo del nostro Paese
E di fornire quel terreno che poi sarà il terreno della programmazione e del nuovo meridionalismo per fare in modo che ci sia un progresso concreto il contesto internazionale fondamentale lo racconta
Paolo Baratta perché all'epoca delle istituzioni sorte a Bretton Woods che accompagnano dopo la ricostruzione
Lo sviluppo l'epoca dorata della crescita industriale produttiva un po'ordine mondiale di cui è figlia la Cassa per il Mezzogiorno
E forgiate in questo periodo anche il tema delle teorie dello sviluppo sulla base delle quali si avvia una fase nuova della strategia di crescita internazionale qui c'è il ruolo della Banca mondiale che presta all'Italia in particolare quella che delibere noi definiamo Banca mondiale ma lei perché era la banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo che tra il cinquantuno e il sessantacinque presta all'Italia quattrocento milioni di dollari e non è tanto e solo la quantità quante il modello che viene discusso in quella sede con uno scambio di respiri esperienze tra la Banca d'Italia che manda Francesco Giordani presso la Banca mondiale la Banca mondiale che manda in Italia la Svimez per dodici anni nel consiglio di amministrazione protesta nel Rodano
E i risultati di questa azione non sono solo quelli non vi annoierò con le cifre della spesa complessiva ma con i risultati concreti di un ventennio glorioso della Cassa per il Mezzogiorno e di una spinta molto forte quel big push
Che animava
Lì il l'opera la la l'azione di pollo cosa resta il programma che sia determinata concretamente il PIL pro capite del Sud dal cinquantatré per cento del Centro-Nord cinquantuno nel settantuno recupero otto punti arrivando al sessantuno per cento
Tra il cinquantanove e il sessantatré si ebbe un incremento del tasso di crescita del sud con un aumento medio annuo del reddito procapite a prezzi costanti dell'otto per cento
I tassi di crescita degli investimenti sempre a prezzi costanti forme assai significativi
La singolarità di quella crescita foche il Mezzogiorno riuscì a svilupparsi mentre la parte più avanzata del Paese cresceva
Non è mai più successi quella fu l'unica epoca di convergenza della storia del Pd Italia bene il nord crebbe nel dal cinquantuno al cinquantotto del tre sette per cento
Dal cinquantotto al sessantatré del nove per cento e dal sessanta al sessantatré dell'otto e tre per cento e il sud dal cinquantuno al cinquantotto crebbe del sette sei per cento
Ventidue per cento stiamo parlando degli investimenti dal cinquantotto al sessantatré e del ventidue cinque per cento dal sessanta sessantatré
Il totale degli investimenti produttivi nel Sud rispetto all'insieme dell'Italia aumento dal quattordici per cento degli anni Cinquanta al ventidue per cento degli anni sessanta al trentatré per cento degli anni settanta e a proposito di produttività
Il valore aggiunto per occupato nell'industria del Sud dal cinquantuno al sessantuno era pari al cinquantasette per cento di quello del Centro-Nord nel settantasei e arrivo guasti il settantasei per cento
Un'epoca dorata davvero in cui ebbene ragione il modello di sviluppo quello
Che io ho definito il keynesismo dell'Offerta che ha richiamato Adriano Giannola un'apparente ossimoro perché era l'idea di Saraceno e nell'interpretazione del pensiero keynesiano in quella condizione specifica dell'età
E in quel periodo l'industrializzazione
Fu l'elemento portante a partire dal cinquantasette non è casuale il fatto che quell'industrializzazione si realizzo proprio nell'anno in cui ci fu la svolta industrialista proprio nell'anno in cui l'Italia
Partecipava all'avvio del processo di integrazione europea Bielli una memoria di Saracino
Che il contributo dell'Italia quella progetta europea di straordinario interesse perché con Iva la questione del sud come grande questione non più italiana ma europea e internazionale
Intervento pubblico
L'intervento pubblico è su tre punti secondo me si è sviluppato lo il primo
C'era un richiamo a una teoria che era stata quella di Beneduce quella di Roosevelt dirlo uno Stato che doveva vestire i panni dell'impresa privata e quindi avete l'efficienza dell'efficacia oltre che l'agilità dell'intervento
Di un'impresa privata il modello era quello della Tennessee Valley Authority
Ed è un modello che in Italia quando riporta con grande forza Paolo Baratta in varie parti del libro
Pone la cassa come elemento di grande innovazione dell'amministrazione con poteri speciali
Con un'azienda un'agenzia di sviluppo che era il tutto pubblica ma che interpretava una politica del tutto innovativa rivolta al mercato
Ed era in questo senso ma tecnostruttura in grado di operare obbedendo alle indicazioni agli indirizzi del governo ma operando con grande efficacia
Intervento straordinario dovrà essere a termine secondo Saracino
Per costruire un mercato e accumulazione produttiva nel Sud
Non doveva essere un intervento di tipo statalista doveva essere un intervento creava le condizioni per lo sviluppo per poi ritrarsi e lasciare operare l'impresa del mercato le forze produttive
E poi pescatore in una bellissima intervista
Descriveva la tassa come la lepre della comunità cioè immetteva questa esperienza nel quadro europeo spiegava come questa tecnostruttura ebbe un grande successo
Purtroppo con la svolta della congiuntura internazionale negli anni settanta e poi con la nascita delle regioni che male hanno interpretato il loro ruolo soprattutto nel Mezzogiorno
Si passa da una fase di declino anche dell'intervento straordinario cambiava di senso anche
L'operatività della cassa e qui anche di sono dei richiami forti di grande interesse Melli
Però di Paolo Baratta così come sull'ultima fase in cui si passa dalle crisi esogene cioè dalle dalle crisi vere quelle strutturali delle crisi invece che non dipendono dal sistema economico ma dalle incertezze dell'epoca in cui viviamo dalla pandemia fino alla crisi più recente guerra e crisi energetica che hanno messo in discussione il modello ora per guardare avanti rispetto a quel modello io credo che ci siano tutte le condizioni nel libro ci sono varie accenni di questo tipo per pensare a nuove modalità di sviluppo
è chiaro che un intervento efficace top down o come quello dalla cassa è stato di grande importanza ed è altrettanto chiaro che le politiche di sviluppo solo dal basso di sviluppo locale
Bottom up sono stati un insuccesso e hanno condannato il Mezzogiorno su una china è una deriva di sperpero delle risorse o di mancata spesa delle risorse europee
Questo ha provocato anche una reazione che noi abbiamo chiamato questione settentrionale ma che è l'inizio era una reazione delle classi produttive che pone un problema di efficienza di efficacia degli interventi per guardare al futuro io credo che si debba ritornare a questa storia il libro di Paolo Baratta ci aiuta ad affrontare questi temi abbiamo avuto stasera solo la possibilità di dei Linear lì spero che ci siano occasioni per discuterne ancora perché è un libro di grande efficacia forze passivo
Io voglio terminare proprio riferendomi a quella linea utile di continuità perché c'è da cambiare parecchio da creare veramente
Una fase di creazione dopo una cambiamento degli assetti quello che sta avvenendo una distruzione creatrice versi fatto riferimento Schumpeter non a caso io credo che ci sia da prendere qualcosa di quella storia che non è la riproposizione dell'intervento straordinario della cassa
Ma io credo che proprio quel che mi esimo dell'Offerta quella capacità di combinare esperienza dell'intervento pubblico
E convenienze private impresa economia e mercato de sia l'elemento su cui tracciare una nuova storia e guardare anche al futuro dell'Italia del Mezzogiorno voglio fare questa citazione concludendo
E di Saracino che spiega che cos'è il keynesismo dello perché il Mezzogiorno non poteva essere definito come una semplice area depressa inclusa in un paese industrializzato
Era un tipo diari a sé stante i cui problemi peraltro potevano essere pure affrontati con gli strumenti dell'analisi che inizia questi infatti consentivano di rendersi conto che il sostegno della domanda non li avrebbe determinato ripresa degli investimenti ma inflazione
Occorreva quindi impegnarsi direttamente nella formazione del capitale e quindi dalla parte dell'Offerta e non della domanda
Ai risultati di un'azione di sostegno dell'offerta andava subordinata una eventuale azione di sostegno della domanda
è stato comunque ragionando intorno al Enzo che il nuovo meridionalismo del dopoguerra ha potuto superare le pur appassionati e posizioni del meridionalismo classico
E proporre sia pure nel Genoa della generale disattenzione
Concrete politiche di intervento credo che in questa citazione di Pasquale Saraceno vi sia anche tutto lo spirito del libro
Dell'azione che ha condotto nel corso della sua vita Paolo Baratta e che ci sia soprattutto un messaggio per il futuro
Grazie
Siamo lei siamo perfettamente rette al contrario dare la parola all'autore del libro al quale io faccio solo una domanda un po'secca e se volete anche corpo banale rendo conto no perché questa è lite così così correlata così caricati nomi dubita e intelligenza così capace di interpretare quali erano i bisogni del Paese in quei decenni perché perde la partita
Perché è aperta la partita
E con chi l'ha per perché questo è il punto no una volta ho scritto tanti anni fa testo dell'amministrazione una storia di venti
è una storia di venti insomma dobbiamo capire perché la perde perché altrimenti la perderà di nuovo se ci potessero essere di nuovo quelle condizioni attaccò
Quando
La parte politica prorettore il concetto di futuro
E incomincia ad occuparsi dei suoi problemi nella necessità di combinare interessi della politica rispetto all'idea che c'è un governo del paese
Sul quale cimentarsi
La politica e si disperde nel nel corso del penso agli anni Settanta
Negli anni settanta l'Italia governata da
Un deficit in più in crescita
Senza controllo e come si chiama
La la scala mobile no uno eseguiva l'altro tutti si procede si discuteva di che cosa di come erano gli assetti politici non si discuteva del controllo dell'economia si può discutere di un futuro si discuteva del fatto che pedinava conciliare se storie politiche diverse bisognava incastrarla e trovare una soluzione dopo che nel sessantotto tutto esploso ed era era era stato messo in crisi
Quindi diciamo imprese e non a caso sono proprio gli anni settanta in cui non soltanto questa è una combinazione non soltanto
Cioè questo non se questo stato della politica in questo stato ma cotto questa situazione ha luogo nel mondo in un momento in cui dai col col settantatré per tutto gli anni successivi finisce un per rispetto finisce un periodo Chirac il tutto il sistema mondiale dello sviluppo industriale salta perché conta settantatré in avanti tutto cambia cambia la possibilità di avere uno sviluppo fordista fondato sul costo dell'abbondanza di lavoro
Bisogna incominciare a essere innovativi
Sì bisogna interrompere tutti gli impianti tutti i progetti di grandi impianti che lavora che lavoravano le materie prime perché risolve tutto quella andrà a finire altrove i costi saranno diversi e la distribuzione delle produzione mondiale sarà diversa
E concorre inventare un'industria italiana che era non era quella nata prima ma che dovrà adeguarsi
Quella che Rat sopravvissuto alla crisi doveva adeguarsi trovare un futuro da un tutor che andava trovato poi anche del delle semplici efficienza nella produttività
E con un un ricordo dopo aver passato anni nei quali la la politica duratura ce l'ha anche abbandonato il terreno
Con due con due sostanzialmente applicazioni apriva nei confronti del sindacato
Per tutti gli anni sessantanove sessantotto settantacinque
E la classe e la all'altra con la con la costituzione delle regioni come applicazione o per per favore ci pensino loro perché noi non ce la facciamo nel settanta a nasce dalla Regione una atto di abdicazione della politica nazionale di fronte ai problemi del pomeriggio
Si sceglie di però si basa la rappresentanza
E ai purtroppo in Italia spesso quando si ha carenza di capacità di governo si individuano forme di rappresentanza più estese cioè una soluzione soluzione alla problemi di qualcuno ma non certo ai problemi del Paese
Però volevo dire due cose rapidissime
La prima quando quando prendi la Svimez raccontato anche il il primo incontro con Saraceno perché la cosa interessante che trova era questo sua a con la fine della guerra scoppiata la guerra la scoperta di due grandi problemi uno quello della sistemazione del del mondo otterrebbe dal governo dell'ex abilità del mondo il secondo il problema dei sottosviluppati siano e l'economia internazionale si era come dire buttata nei confronti dello studio dell'economia dello sviluppo ed erano state una una ricchezza straordinaria era emersa in tutti quegli anni io tornando in Italia quando esprime trovai se posso permettermi curiosamente uno un istituto che si occupava di una regione del Paese
Dove c'era più spirito internazionale da come dice come studi e come animo diritti di ricerca che non nel nel degli economisti un po'tradizionali italiani che si esibivano come liberisti perché perché il recente Stati fascisti o o essendo Europa degli Stati fascisti essere liberisti era considerato un atto di rivoluzione Carlo quindi quella un certo provincialismo ha caratterizzato il mondo delle italiani tutti quegli anni e ora se ne sono trovate vanno respiro straordinario
Era c'era Rosa stare pancia non santa tanti soggetti frequentavano c'era nello stesso gruppo di sociologia che andava in giro per il mondo a studiare il mondo
Cosa che dritta ha trascorso alcuni alcuni tempi in una in una lontana località del del Medioriente per studiare e come funzionavano le cose tutte positive dona per come dire l'energia di una vitalità straordinaria
Detto questo è vero che ne erano sempre studiato il il problema del Mezzogiorno come fatto proprio tipico della del appartenente alla storia dell'economia italiana cercando nell'economia italiana per le possibili vie per poter in formulare idee e proposte per il Mezzogiorno
L'opposizione Saraceno non era tanto teorica ma quanto derivava dalla storia saraceno era testimone di una serie di fare di fatti che dimostravano dello Stato era stato protagonista dello sviluppo italiano in varie forme
Si trattava di conciliare la necessità di una una presenza dello Stato nell'economia con l'economia di mercato e su questo ci lavorano e su questo c'era chi è interessato c'è un un pezzo dedicato a questo tema proprio negli quindi era come dire una visione molto pragmatica del del che in antitesi con altre posizioni più ideologiche previste piuttosto che non stataliste tv rivoluzionarie molto pragmatismo lo Stato serve quanto stato Pantone surf film Certi momenti poco in certi momenti tanto
Ma le istituzioni pubbliche sono fondamentali soggetti
Appartenenti al sistema
Sono soggetti dei quali ci si attende non soltanto che le di svolgere alcune funzioni marginali come della antica visione della pubblica amministrazione
Sono soggetti cui ha chiesto svolge funzioni fondamentali alla pari di quelle che sono chiesta l'imprenditoria privata perché c'è in tutti i momenti della storia di un Paese
La la mano pubblica deve saper esercitare funzioni di promozione le funzioni di proposta e di progettazione senza le quali da la e la società e zoppa e senza le quali una società che arriva targa risulta all'industrializzazione e lo sviluppo
è mancante
Il la ed ha colpito e ero frutto questo di una constatazione di quello che lo Stato era stato prima
E di quelle disastri che ne stati combinati nel corso della degli anni trenta di fronte ad una intervento pubblico nascosto obliquo confuso
E a favore di uno di una di un ordinamento che configurasse appunto
L'intervento pubblico delle forme più chiare costituzionali appunti
E perché sento necessario non poteva essere un éscamotage o una una via una via di ripiego
La la la comunque l'atto quello che si pensavano che questo che a prescindere dalle condizioni del Mezzogiorno precede tutti quello che capitava in quegli anni era semplicemente che l'economia italiana cresceva a cifre dialettico vertiginose
E soprattutto a cresceva ad un tasso superiore al tasso della produttività
Cosa vuol dire strapotere che per stare dietro questa crescita non bastava aggiornare l'industria presente se ne sarebbe costruito erano tre sarebbe costruite nuovi impianti nuovi nuovo un tutt'un un nuovo mondo
Sarebbe emerso sta in questo eccetera quindi in materia di possibilità perché una parte di questo nuovo mondo fosse dislocato nel Sud ancorché sud non fosse pronto diciamo a a diventare un immediatamente un'area industriale
E questa è l'ora questo era il sud aveva le sue quei vantaggi comparati e ne ha avute di investimenti a non finire ma è mancata come dire quella parte più direttamente manifatturiera che avrebbe con avrebbe consentito di assorbire trema la mano d'opera del Mezzogiorno ma anche innescare processi di induzione più forti e quindi quei processi di induzione che ci si attendono danno dall'industria la quale poi il fatto cumulativo più importante che industrializzazione genere industrializzazione
Per questo questo lo sforzo il più individuazione dette in questa in questo in questo tutto questo periodo la la la l'idea di all'idea di rinforzare un pochettino anche la situazione di trovare le forme con le quali questo potesse cadere
Ma certamente e era sì si considerava quella loro era giunta l'ora o lo facciamo adesso quando il tasso di crescita economica e alta e c'è possibilità di quel fare questo occhi infatti cumulativi dopo faranno sì che una volta cessata questa particolare
Al tasso di crescita elevato non ci sarà più possibilità e non si recuperano i terreni perduti questo il punto importante che Dakar da comprendere nella politica di sviluppo
Non simile il futuro non attende perché se tu hai perso un'occasione e non sa e non sei non ha innescato processi di accumulo azione e di e di fenomeni cumulativi di vantaggio marginale
Se alla fine sei sei sei rimane indietro se sei indietro resti indietro
E ti tocca quel fare dei salti che non sono facili da fare
E nel momento in cui nessun momento della storia di un Paese tantomeno se tu sei già come dire
Affetto da ritardi e da condizionamenti vari che ti ritardo
Ora su questa su questa questa su questa visione c'erano discussioni di capace conclude Rita il gruppo dei sociologi Cescutti scuoteva su questo seguendo una via che questi temi ipotizzava invece uno sviluppo molto più diffuso molto più come dire
Germinato nella nella realtà locale e quindi che vedeva piuttosto nell'intervento esterno una forzatura che avrebbe poi in lacerato anche i tessuti sociali quando la il tessuto sociale
Che loro esaminavano doveva avrebbe dovuto svolgersi con più
Come dire con più graduale maturazione
Tutto questo e lascio tutti perché è interessato alle il al libro che ha eviterà di andare a quegli anni ma che possono essere qua e sostanzialmente riassunti così
Persa l'occasione è qui che industria privata non giocò un ruolo nobile si ritirò dal da questo discorso non partecipo vinte come avrebbe potuto a quest'idea che il Sud poteva essere già oggetto di area il decentramento ma terminato questo con settantatré inizia
Per tutti un'epoca nuova
Inizia un'epoca nella quale il tasso di crescita non è più quello anzidetta Secrets modesto dal novantatré in avanti per tasso di crescita economica sarà addirittura più basso di quello della del dei Paesi europei
E inizia con la con una sicura una condizione
Devo declinante anche del trenta del sistema Italia
Fare politica di sviluppo per una una parte del Paese in questo in questa azione ovviamente non è semplice e non c'è robaccia
Ci arrovelliamo per individuare quante cose potevano essere fatte il sistema ad esempio forte avrebbe tutto per essere fatto comunque un progetto speciale per la città di Napoli la quale città di Napoli doveva immediatamente
Dopo questa crisi
Fare un salto in avanti per poter ospitare il nuovo che sarebbe emerso negli anni settanta ottanta ma questo non fu accolto e non fu fatto
La che nella nel nel in questo tutta questa fase non sono è stato oggetto di tantissimi interesse ma come con contanti strumenti della politica regionale cioè della politica che distribuisce
Risorse allora si cominciò col quaranta per cento degli investimenti pubblicitari andare al Mezzogiorno
Che una volta che la spesa pubblica per investimenti Fini suoi si ridusse e divenne convive
Sì al sì a picco di fatto questa alla spesa corrente per la diffusione del Welfare State e il Mezzogiorno godette di un welfare State diciamo alto rispetto alla capacità sua di produrre reddito
Sì il il sì e invece e siccome si tesero degli incentivi sul costo del lavoro per il sostegno di per il sostegno di oggi poi siamo arrivati a questa identificazione del Mezzogiorno come unica l'area sulla quale sono i principi sono interventi tutte cose che ha ha riguardano il miglioramento delle condizioni generali cosa ottima ma che non è politica di sviluppo nel senso che tende ad essere perequativa e non certo innovativa come come si chiede dal Qualcomm diceva Rose stare dal natura faccia il salto eccome
E bisogna quei salti saperli fare
Ma per fare questa spiacevole un'iniziativa molto forte che spesse volte confligge con gli interessi locali distribuiti e diffusa
Ora il io sorprende che che ne se sono sia finito con l'avere una serie di indennizzi più che non fedele sono indennizzi per la certe che ti sei in condizioni che
E lì ti lasciamo ma guardate l'ultimo l'ultima cosa recente dietro quando se c'è una cosa che mi dà un unità veramente un concorso ma
Pensate che ci sono illustri giuristi italiani
Che si sono si misurano con l'idea che si fa l'autonomia di era iniziata garantendo il cioè i livelli essenziali se di prestazione
Cioè si fa un welfare studente definito sponsor quella parte di un giudice ISMU formale di norme una diversità di fatto sulla base del minimo salariale che ti rispetta ma come si può pensare di avere delle condizioni confrontabili
I di in tipo di welfare se se se se non c'è di tacita locale come quella della sanità uguale dappertutto i sistemi dottori scappano
Cioè come può avvenire come poi pensare di aver reso una una una equiparazione di di di questi dei livelli di benessere laddove manca culti sostegno di una vitalità del del dell'economia locale e di vitalità del tempo di quanto è intorno una perché e quell'idea dei di fare autonomia differenziale con la garanzia della è l'ultimo sigillo per dire gli abbiamo indennizzato arrivederci avermi di far bene così non vi va bene dovete prendere possesso richiamata
Quindi è come dire la l'ennesimo pattuizioni un indennizzo a te e la guerra la faccio io tutta casa e quant'è una spesa militare ad ora quindi
Queste cose sono sono è la purtroppo l'abbiamo ridotto il Mezzogiorno e poi c'è il Mezzogiorno
Poi c'è questa specie questo naturalmente cosa succede
Anche l'economia italiana
Le sue sofferenze
E mi sono divertito conservati nel museo cercato in questi giorni di importo
Abbiamo sempre avuto nel del anche Svimez ma non solo il problema del come definire il divario cioè come definire il problema come con quale concetto con quale misura
Il divario del reddito pro capite ci si di fare due reti pro-capite cioè perché il credito pro capite il prodotto Proto attaccabile sul e la metà di quello del del Nord Ovest
Sì però voglio dire che i pro capite possano essere diversi ed è una realtà in realtà essere realtà accettabili dal punto di vista della vivacità della dinamo
Poi andiamo a vedere gli investimenti
Poi andiamo a vedere altre coefficienti Catherine dimostrano invece che la situazione non è ottimale
L'istituto ha per legge istituto per
L'italiano delle tecnologie di Genova a sta fatto a cui lo Stato da cento milioni e bontà sua
Il ha fatto diciotto contratti con industrie che sono ovviamente la maggior parte hanno e sedici contratti con le università e queste due soltanto al sud
Già questo è un indice mi diceva preoccupante ti
Potenzialità vita e vivacità economica
Ci sono ecco la la la la buona amministrazione italiana dovendo
Attuare il biglietto mettere in
Realizzare tutto quanto consentito tra italiani strutturale dei fondi strutturali europei a un piano del che va dal ventuno al ventisette e del ventiquattro
Dati totale di impegni sono pari al dieci per cento dei quarantadue miliardi che ci aspettiamo dall'euro anche questo è un dato di una carenza ok della della capacità amministrativa che
A lei sa un un uno stato e può essere considerato una delle misure con componenti un indice e arretratezza
Poi c'è un altro secondo me
E ho che sceglierei come l'indice
Per la misura del del divario per e quindi c'è anche per come
Misura di quel e riferimento di quello che può essere domani
Un un un obiettivo politico
Il che io chiedo con gli ho letto questa cifra gli antichi le chiedo se se mi corregga se ne del mezzogiorno negli ultimi anni se ne vanno
Cercasse netti emigrazione netta circa sessanta mila laureati e diplomati giusto
Sessanta mila ma siamo a a siamo ai numeri degli esiti degli penta di qua diventati fa solo garantire vanta propri contadini con la valigia legata con lo spago restavano di laureati e diplomati
Per almeno sessanta mila all'anno
E poi però fai vedere un altro cantato
Che dall'Italia
Il gioco delle diciotto e trentasei anni se ne fanno di netti trentacinque mila l'Italia e dove in partita dove il particolare dalla provincia di Padova province Treviso dal no
Dei sessanta mila
E di che se ne vanno dal Sud l'ottanta per cento sono diplomati e laureati
Dei trentacinque mila che se ne vanno una percentuale sessanta per cento circa sono diplomati e laureati
Dice ma patiscono fanno lo scambio no per carità ben venga no non c'è il fenomeno di rito Italia è l'ultimo Paese d'Europa ad attirare i giovani di tutti gli altri
Ecco questo era il nostro Stato
Questo è il grido d'allarme che dovremmo sentire
è una cosa impressionante
Impressionante e noi siamo vivendo un'epoca nella quale un buco nella una falla nella nel corpo centrale della nave ci fa perdere
Le energie del presente e del futuro
Ora
Come si può appunto quattro tornando prima come si può pensare al diffondere un minimo standard di benessere quando sessanta mila da diplomate e laureate se ne vanno dal Sud ma che cos'è quel benessere che resta
Giusto qualche qualche pace rattoppi certe per per sistemare i quindi casi estremi se ci sono pacchi come come possiamo pensare a uno a un po'
Andammo a un Paese che deve competere in in Europa e nel mondo
Se perdiamo trentacinque mila giovani all'anno di tra laureati e diplomati
Senza senza a avere la la capacità di attirarne dei giovani tra i questo è io scelgo questo
Come l'indice
E la nostra situazione ecco questo come obiettivo di qualsiasi governo che voglio prendere in mano risorse di questo
Ribaltare queste cifre
è l'unica cosa che un governo che voglio prendere ma di questo Paese telefona
Altrimenti altrimenti cioè il declino che conti
Vogliamo tumulti una battuta
Si parla molto
E di politiche di sviluppo di politiche industriali lo saprebbero vediamo tutti i giorni oggi
Dominano nel nostro nel mondo nel quale viviamo
Tutte le possibili vie all'industrializzazione
Cioè la via del del libero mercato che è ancora dettare della concorrenza e quindi
Ancora alla base della cultura da vostre della vita del mondo del mondo e l'euro
C'è poi un interventismo di Stato i proporzioni
Straordinari cioè
Con le nuove cose nascono con pesantissime male pubblica che solleciterà stimola
Sono di fianco Allo stato
Il proprietario delle nuove reti internazionali dei satelliti ovvero i padroni del vapore di una volta cioè quelli che avevano quelli che avevano le infrastrutture
E quelli che e sono al fianco dello stato i coloro che controllando le infrastrutture della comunicazione dei dati del futuro
Contemporanea e quindi abbiamo uno Stato che deve essere allertato
Tutti i giorni su quello che capita in questi fronti e delle
Dall'altro lato abbiamo
I giovani del che sulle nuove tecnologie operano con delle stata come si usa dire
Per le quali e politiche regionali nostre sono come dire le politiche
L'abbia le armi della guerra
Passata vagare nella quale siamo stati sconfitti
Il Comune Unindustria una un'iniziativa di Santa non ha neanche
Il responsabile legale per poter intraprendere i rapporti con la pubblica amministrazione attenere incentivi piuttosto che non concessioni piuttosto che Nolte non entrare nel coacervo delle nostre politiche regionali o politiche di sviluppo
Nuova nuova realtà e quanto di più affrancata da quel tanta dare da rapporti con pubblica amministrazione dello Stato
E se se non sappiamo coniugare capacità d'intervento dello stato là dove lo Stato è fondamentale
Mantenimento di libero mercato a Padova il libero mercato e comporta fondamentale e nello stesso tempo concedere condizioni di estrema libertà sarà a Naro anarchica a chi è oggi si la la la nuova generazione che trascina
La nella le novità e lo sviluppo non cioè saremo fuori
C'è il dato ulteriore che come sapete gran parte delle start up e iniziano in Italia al terzo mese si trasferiscono
Ora lei cominciamo allora a studiare a mezzogiorno con la parola esodo
E migrazioni esodo e dopo tanti anni siamo di nuovo questo senza parole
Solo che adesso se ne fa la parte
Egli ora la parte dalla quale dovremmo attenderci con il contributo maggiore all'innovazione allo sviluppo in ultima istanza grazie
Alla parata per questo finale per questo discorso che ci porta oltre il libro anche in qualche modo è e e devo dirti che mi ha mi piace la tua passione perché senza la passione non c'è studioso che tenga della civiltà dell'Islam Gramsci usava una formula diceva Cenci inabilitati di certi intellettuali ecco tu non sei un centro di gravità
Quindi al di Realacci aveva dato il pubblico e speriamo di rivederci presto di nuovo in gravidanza