"Un eroe borghese: il caso Ambrosoli. L'Italia ha bisogno di eroi ?" dibattito organizzato nell'ambito della Festa nazionale de "l'Unita'" '95 (Reggio Emilia, 25 agosto-18 settembre)

Senta sonori gli Arcava corti sindaco di Montecchio e presiedo questo dibattito anche se non se ne dico io perché le persone che sono qua hanno tutta l'autorevolezza per potere gestirsi autonomamente la questione
Comunque ve li presento solo
Corrado Stajano scrittore parlamentare progressista e autore del del libro un eroe borghese il caso Ambrosoli e sarà lui a introdurre questo però questo dibattito Massimo Brutti presidente del Comitato parlamentare per i servizi di informazione e sicurezza e precedette di Stato i Sandra Bonsanti parlamentare progressista membro della commissione Antimafia se non vado ora
Il il titolo lo conoscete del dibattito lo vedete più spiegarglielo spedito alle nostre spalle a caratteri cubitali parte da questo caso specifico che il problema del caso Ambrosoli la tutte le vicissitudini
Che voi sicuramente conoscete e che sicuramente comprendete la il filo
Colore si può dire sicuramente nero che collega questo fatto a tanti altri che nel nostro Paese hanno minato le basi della nostra democrazia che non ci permettono di vivere tranquillamente
Nessun atto della nostra democrazia per il fatto che ci sono poteri occulti ci sono
Non solo poteri occulti collegati anche alla criminalità che Milano quello che il discorso palese della vita palese pubblica
Che spesso purtroppo non rappresenta fino in fondo quella che la storia e le vicissitudini del nostro Paese
è un una questione che probabilmente potrà avere una risposta
Speriamo con il processo Andreotti che presto si andrà a celebrare che speriamo apra squarci fondamentali nella vita
La o nella nelle deviazioni la vita democratica del nostro Paese che hanno purtroppo o costretto e sono costate nostro Paese oltre che ingiustizie
Tanto sangue età e tante tante vittime
Il discorso cui Miss Italia ha bisogno di eroi augurio che c'è da farsi e che non ce ne sia bisogno perché spesso soprattutto una situazione come la nostra l'eroe vuol dire un uomo morto
Perché altrimenti difficilmente viene classificato come eroe i speriamo che il di eroi di non averne più bisogno di None in di non doverne più annoverare tra tra gli italiani
Io termina qui la mia introduzione il passo la parola a Corrado Stajano che essendo l'autore del libro e provocatore ufficiale la serata
Sì nel senso che
Cercherò di portare questa storia del mille novecento settantaquattro mille novecentosettantanove riportata riportato al presente insomma l'Italia ha bisogno di eroi cominciamo qui ma il fatto stesso di domandare accedo si rende infinitamente tristi perché Ambrosoli è un avvocato di di di Milano di sentimenti politici moderati era in gioventù era un monarchico
Una persona molto molto brava una persona onestissima che si trova dentro un ingranaggio più più grosso più grosso di lui
E che cosa fa si comporta con assoluta semplicità seguendo le regole della morale del della della limpida professione cioè si comporta con onestà
E il l'avvocato Giorgio Ambrosoli viene ucciso proprio per la sua per onestà che non cito per onestà perché il ed era in discussione non so se voi conoscete conosciate questa in questa storia Ambrosoli viene nominato nel mille novecentosettantaquattro commissario liquidatore della banca che Sindona
Con protettori protetta dalla Democrazia cristiana e in particolare da Andreotti aveva mandato in in in rovina viene chiamato a fare il commissario liquidatore e fa il suo mestiere aveva dato una buona prova disse in un'altra liquidazione di un'altra i di un'altra banca in un altro istituto finanziario milanese e che cosa fa fa quello che fa un bravo e onesto professionista
Trova e scopre vizio gli spaventosi imbrogli e di gli spaventosi imbrogli di di di Sindona che purtroppo poi non è che gli spaventosi imbrogli di Sindona siano terminati e che oggi non si possono attribuire ad altri
Ad altri personaggi perché qui tutte queste nostre storie e mi viene una grande tristezza al pensiero che tutte queste nostre storie poi non hanno giustizia il noi sappiamo chi è stato l'assassino di dia Ambrosoli la sentenza è passata in giudicato tutto sarebbe formalmente e giuridicamente apposto insomma ma non è così perché perché è importante la figura di Ambrosoli perché Ambrosoli conta molto oggi in questo momento così delicato della nostra della nostra vita politica ma perché Ambrosoli fa come io già detto prima e ha detto il nostro compagno fa esattamente ciò che dovrebbe fare un bravo professionista e dice continuamente Dino alle pressioni che subisce da chi le subisce le subisce dal presidente del Consiglio Andreotti
In giù per per fare che cosa materia per fare il solito pasticcio italiano in sostanza per far pagare ai contribuenti italiani questa somma di di di di di debiti che ambo perché Sindona aveva accumulato nel corso degli anni al servizio dei parti al servizio dei partiti insomma ai servizi dei partiti di governo
Allora Ambrosoli dice Dino e che cosa a me ha colpito scrivendo questo scrivendo questo libro mi ha colpito moltissimo lo stupore di Ambrosoli che Ambrosoli è un moderato ripeto è un non è mica un uomo di non è mica un uomo della sinistra si stupisce del comportamento degli uomini dello Stato
Nei confronti della cosa pubblica questi uomini dello Stato che anziché essere dalla sua parte di commissario liquidatore che cerca di mettere a posto le cose che cosa che cosa fanno lo intralciano
Lo intralciano in tutti morti lui dice continuamente di no loro vogliono che arrivare a una sorta di diritti di patteggiamento un patteggiamento ripeto pagato dai da noi da noi contribuenti dice di no e qui c'è una altra osservazione da fare che sarebbe bastato pochissimo ad Ambrosoli per salvarsi sarebbe bastato un una firma un boom benestare una gesto di condiscendenza
E tra l'altro questo questi suoi comportamenti di questi suoi comportamenti non si sarebbe accorto nessuno sarebbero apparsi come degli atti dovuti ha detto di no
Ecco ma perché è importante un uomo così ma un uomo così è importante oggi che si discute del del centro sinistra proprio perché è il simbolo di una classe sociale che della borghesia pulita è il simbolo della borghesia pulita che ha scelto la legalità
Noi abbiamo la necessità di collegarci a questo tipo di borghesia di borghesia pulita che ha scelto la legalità no ad altri modelli di cui abbiamo avuto l'anno scorso molti esempi con il governo greco di governo Berlusconi no qui c'è la la scelta della legalità e la legalità come ci spiegheranno poi e il Sandra Bonsanti e Massimo Brutti è primaria in questo paese è un valore che è divenuto è divenuto e divenuto primario come dimostra le il comportamento dell'azione dei i giudici di Mani pulite che e in grave difficoltà con gli ispettori inviati dal dalle Bini visto dal ministro Mancuso che cercano di tutto per mettere sotto accusa questa sacrosanta azione e giudiziaria che hanno fatto dal mille novecentonovantadue
A a oggi si è detto spesso che alcuni di noi anch'io facciamo parte del partito dei giudici no noi facciamo parte del partito dalla legalità
Ed è estremamente io credo che sia giusto io spero che voi siate d'accordo estremamente importante dire questo alla vigilia del del porto di un processo importante come quello Andreotti che comincia il ventisei di settembre
A Palermo ecco per chiudere questo mio primo Igli intervento vorrei leggervi quello che ha detto il figlio di Ambrosoli il figlio di Ambrosoli che aveva sei anni perché questa è una storia mille novecentosettantaquattro comincia ad essere nominato è nominato commissario liquidatore
Suo padre che viene ucciso la notte dell'undici luglio mille novecentosettantanove dalla mafia su indicazione di sì Sindona nel pieno cento di Milano il mille novecentosettantanove è un anno cupo e un anno torbido della nostra storia nazionale e l'anno che comincia con l'assassinio
Alessandrini che non per nulla era il giudizio di Piazza Fontana e del giudice che aveva aperto degli squarci sulle attività illegali dei servizi segreti
Il mille novecentosettantanove ci sono altri fatti di estrema importanza l'inchiesta sulla Banca d'Italia l'arresto di Sarcinelli l'incriminazione di baffi
E poi l'assassinio Pecorelli il finto sequestro Sindona l'assassinio di Boris Giuliano l'assassinio dice sette l'anno Terranova lo scandalo ENI ripeto mi noi non dimentichiamo niente in un Paese che pare che non abbia memoria io sono convinto che il processo di Ubu dubbi lamento che è stato messo in moto da dagli da Forza Italia da Berlusconi noi non vogliamo mettere nessuna pietra sotto questi fatti che sono accaduti anche perché convinti che
Non si costruisce un futuro senza aver risolto i questi questi gravi fatti del passato ma vi parlavo prima del ragazzo Ambrosoli ragazzo che aveva sei anni
E quando è stato ucciso suo padre abbiamo fatto su MicroMega una una tavola rotonda con i giudici il giudice Colombo il giudice il giudice Turone che sono i due giudici che scoprivano le liste della P due perché scusate se io parlo un po'confusamente ma e ci sono tante cose che si aggrovigliano intorno a questa vicenda questa in questa vicenda chi sono i nemici di né di di Ambrosoli chi sono coloro che fanno di tutto perché la sua azione di polizia morale e civile e finanziaria non abbia Egitto ma sono dal presidente del Consiglio ambo Andreotti alla P due
E la P due che governa tutto tutto questo ecco ma voglio chiudere dicendo vittime che cosa ha detto il ragazzo
A me Ambrosoli durante questa dibattito che abbiamo fatto sulla rivista sulla rivista MicroMega anche lui era di simpatie non certamente di sinistra
Che cosa dice Umberto Ambrosoli che adesso vuole fare l'avvocato come suo padre iscritto alla facoltà di legge e di di Milano
Ho vissuto personalmente anche la contraddizione del conoscere le idee politiche di mio padre un moderato un conservatore e di vederlo considerato apprezzato
Difeso soprattutto in un'aria che si può definire progressista lontano dalle sue idee qui risultavano trovasi soprattutto le persone che mi apparivano sostenere le nostre idee di giustizia di coerenza di lei linearità è stato ed è difficile per me trovare una vera risposta a questa chiarissima
E contraddizione
Evidentemente troppo spesso in quello che si è definito durante questo dibattito l'ovattato mondo del moderatismo milanese si è portati a preferire l'interesse personale
A l'interesse generale ecco idee conclude conclude Umberto Ambrosoli mio padre a ha ha preferito l'interesse generale all'interesse personale particolare e ci ha lasciato la vita
Sandra Bonsanti continua
Contino vorrei raccontarvi un una cosa molto semplice molto
Tremenda secondo me che ha detto Rita Borsellino che la sorella
Del giudice ucciso da da Cosa Nostra domenica scorsa in una parrocchia non molto lontano da qua dove eravamo alcuni di noi a festeggiare i cinquant'anni di Luigi Ciotti
Ecco Rita Borsellino ha cercato di raccontarci un po'il disorientamento suo e di tanti altri semplici cittadini italiani rispetto agli avvenimenti di questo periodo rispetto alla lettura della vicenda politica
E ha detto dice una lettura che per me è spesso ha dell'incomprensibile
Una situazione molto difficile da capire l'unica cosa di che capisco
Chiaramente è che se Paolo fosse ancora vivo oggi sarebbe attaccato nello stesso modo in cui lo sono tutti quelli che stanno cercando di fare il loro dovere
Ecco e vi rendete conto che un'affermazione così forte dopo che tanta retorica è stata stesa sull'uccisione di questo di Borsellino e di Falcone dopo che tutti ora ma anche tutte le forze politiche a parole sembrano condividere forma informalmente la posizione si sciacqua non la bocca ogni momento del nome di Falcone e di Borsellino è stata veramente come un pugno nello stomaco
E ci siamo resi conto in Effetti tutti quanti quei pochi che eravamo lì che questa donna ci stava mandando un messaggio molto molto importante
Nel senso che anche Borsellino era ma una moderato un moderato perbene soprattutto moderato con un altissimo senso dello Stato e della legalità e quindi viene fatto immediatamente viene fatto di chiedersi ma quanti sono oggi in Italia
Che appartengono a questa categoria sono sicuramente troppo pochi e se ci fossero li sapremo riconoscete sapremo avere spazio per le loro idee in un momento in cui invece ci affanniamo tutti quanti di trovare un rapporto qualunque con questa destra anche eversiva
Anche con buone intenzioni nel senso di cercare di controllarla e di renderla meno eversiva di quello che probabilmente sarebbe se abbandonata a se stessa
E quindi da questa affermazione di Rita Borsellino alla domanda se servono gli eroi in Italia oggi se ci devono essere eroi d'Italia oggi
E la prima domanda che ci dobbiamo fare ci sono gli eroi
Chi sono gli eroi di che chi sono coloro che noi oggi definiremmo eroina ed io penso che per definizione spessa un eroe qualcuno che rischia per essere rischia per gli altri mette
Pensa di poter rinunciare a qualcosa che riguardasse esteso il proprio bene la propria persona pur di ottenere qualche cosa per il bene comune
Qualcheduno che come diceva appunto Gherardo Colombo che è un profondo studioso del caso Ambrosoli non tema di confrontarsi ogni giorno con la tremenda faccia del potere
Ecco e ci sono oggi persone e quali sono le persone oggi che sono nelle condizioni o che sarebbero nelle condizioni se ne avessimo bisogno
E sicuramente ne avremmo bisogno di essere degli eroi chi è che rischia a parte appunto questi magistrati che come sappiamo stanno cercando di fare un processo tra i più difficili nella storia se non il più difficile in assoluto
Della storia d'Italia cioè penso a tutta la Procura
Di Palermo e penso anch'io alla Procura di Milano dove appunto gli ispettori mandati dal ministro Mancuso che spero abbia effettivamente i giorni contati come ministro non mi auguro altro ma spero che riusciamo a cacciarlo veramente presso perché non credo che nessun progressista possa pensare di continuare a dare fiducia al governo Dini fin quando tiene questo figuro al ministero di grazia e giustizia quindi ecco io mi chiedo al di là dei magistrati ho incontrato nei giorni passati molti preti molti sacerdoti che sono in frontiera in questo momento perché perché combattere nelle nostre periferie urbane oggi come fanno i sacerdoti
Queste è diventato una mestieri a rischio io sono alle eletta Firenze conosco abbastanza bene la realtà fiorentina
E proprio in questi giorni ci stiamo occupando di un sacerdote e giovane che si chiama don Alessandro Santoro che lavora alle Piagge che è una perché periferie atroce della città
E soltanto per il fatto che sta cercando di tenere insieme una cinquantina di ragazzi che non hanno un doposcuola da nessuna parte
Che non hanno una sede sociale che non hanno uno spazio per loro gli ha trovato uno scantinato per il resto li ospita nelle sue due
Ho tre stanzette non hanno nemmeno la Chiesa lì ecco soltanto per questo ha ricevuto delle minacce tremende dagli spacciatori di droga che lì dicono pensa infatti i tuoi fai il prete e basta
Ecco questo per dire che noi un giorno ci possiamo svegliare accorgerci che nelle nostre città ci sono dei piccoli Genna ci sono i Brancaccio ci sono le acquasantiere
Le periferie di Palermo alle porte delle nostre città forte forse non in tutte le città italiane ma in tante grosse città italiane
Ci sono e non dobbiamo perdere il treno non dobbiamo essere disattenti perché se non ci sveglia Remo quando è troppo troppo tardi questo per dirvi che bisogna continuamente stare all'erta e cercare di non lasciare sole queste persone affinché esse non siano costrette a diventare degli eroi
Ogni isolamento nel lavoro che fai soprattutto quando lavora il rischio diventa un rischio effettivo
E le voci contro dobbiamo proteggere le voci contrarie io spesso mi chiedono ci preoccupiamo molto della cultura di governo io vorrei anche che ci preoccupa Simoni tanto della cultura dell'opposizione perché
Non vorrei che in questo Paese andassimo verso un'omologazione troppo Ferrea in certi momenti io non so più santo se chiudiamo gli occhi o leggiamo delle frasi tu dici ma questa chi la sta dicendo a dove viene questa voce
Ecco e cerchiamo di tenere in vita mentre coltiviamo la voglia e la desiderio e l'obiettivo di andare al governo anche la forte cultura dell'opposizione che in questi anni
è stata la nostra forza il nostro rigore che ci ha tenuti insieme con tutti i valori non ci stacchiamo dai valori dell'opposizione se no non sapremo veramente più spiegare alla gente perché devono votare a sinistra perché perché vogliamo andare al governo
Perché vogliamo effettivamente un Paese normale e quanto è lontano ancora nel nostro Paese
Da essere un Paese normale in cui persone come Ambrosoli possono fare se ce ne sono fare il loro dovere senza per questo rischiare di morire ammazzati
Ecco invece il rischio che sentiamo molto forte in questi giorni anche perché siamo appunto alla vigilia del processo Andreotti il rischio e il rischio di quello che io chiamo il grande ritorno
Io non lo vorrei rivivere il grande ritorno però lo sentiamo un po'nell'aria lo sentiamo alle porte
Quante voci in difesa dei vecchi personaggi della prima Repubblica noi sentiamo quanti personaggi pensate semplicemente accuccia Cuccia in questi giorni riempie le pagine di tutte le i giornali e le notizie
Della televisione perché ecco le quote c'è un personaggio chiave anche della fare Ambrosoli
Perché la personaggio Cuccia che peraltro era valorosamente stava difendendo nel senso che non concedeva Sindona quello che Sindona chiedeva però ebbe un momento di estrema debolezza di vigliacca G. non sa bene come chiamarla
Nel momento in cui lui accettò di incontrarsi con Sindona andò in America Sindona altra tutto
Minacciava di rapirlo lì figli e agli aveva bruciato la le aveva fatto bruciare la porta di casa ecco però quando il siciliano Cuccia si trova di fronte al siciliano Sindona cosa succede succede che Sindona gli dice che avrebbe tolto di mezzo Ambrosoli e si e Cuccia torna a Milano ebbene e non ha il coraggio di chiamare Ambrosoli e di dirgli quello che ha saputo è vero parente sì che Ambrosoli riceveva in quel periodo delle minacce dirette
Dagli uomini di Sindone da Sindona stesso però ecco il fatto che una persona si chieda ma glielo devo dire non glielo devo dire forse è meglio il Silenzio ecco era un cultore del Silenzio Cuccia mi pare vero Corrado truppe Carlucci bene a memoria tutta questa cosa ma mi ricordo proprio questo fatto
Di questo signore che diceva no è meglio il silenzio e a proposito proprio del libro di Stajano e forse del film ma se qualcuno di voi
L'ha visto probabilmente ricordate la profonda impressione che fa alla fine proprio l'ultimo momento all'ultimo momento del film quando nel buio più assoluto si sente la voce del del mafioso una voce registrata che non si sa da dove arrivi
La voce del mafioso che ripete le sue minacce
All'avvocato Ambrosoli e che gli chiede ma tu sai il grande capo è d'accordo e Ambrosoli richiede ma chi è il grande capo Sindona per lui dice no al grande capo Giulio Andreotti ecco
è un momento di estrema cioè credo molto drammatico nel film è documento originale vero che io avevo letto questa trascrizione di questa registrazione molte volte
Ma sentirla ecco questo lo dico perché poi siccome tra di noi c'è tanta gente anche per bene
Che non riesce a credere che Andreotti possano anche aver fatto certe cose
Non riesce a credere perché non lo vuol sapere perché stessa andassero a leggere bene i documenti e se cercassero di adoprare la memoria ricorderete lo ricostruire ed ero quel filo che ha guidato appunto i magistrati in questa loro grande fatica grazie
Conclude la prima tornata Massimo Brutti presidente del Comitato parlamentare per i servizi di formazione di sicurezza
Giorgio Ambrosoli viene assassinato nel luglio del mille novecentosettantanove
Ma egli sapeva già dal mille novecentosettantacinque
Che questo poteva essere
L'esito del suo lavoro
Aveva scritto nel febbraio del settantacinque una lettera indirizzata alla moglie
In questa lettera c'è la consapevolezza
Di quanto fosse difficile il suo lavoro
Di quali
Poteri si schierasse ero già allora contro di lui
Non ho timori per me scriveva perché non vedo possibili altro che pressioni per farmi sostituire
è indubbio che in ogni caso pagherò a molto caro prezzo l'incarico lo sapevo prima di accettarlo e quindi non mi lamento affatto perché per me è stata un'occasione unica di fare qualcosa per il Paese
Lo ha detto prima Stajano
Giorgio Ambrosoli era un moderato aveva una formazione politica di destra
Aveva militato da giovane nella Unione monarchica italiana che si rivolge alla moglie dicendole ricordi giorni dell'Unione monarchica italiana le speranze mai realizzate nel fare politica per il Paese e non per i partiti
Ebbene a quarant'anni di colpo ho fatto politica in nome dello Stato e non per un partito
I nemici cercheranno in ogni modo di far Michy volare su qualche fesseria
E purtroppo quando devi firmare centinaia di lettere al giorno puoi anche firmare fesserie aveva chiaro in mente quali sono le strategie di delegittimazione di denigrazione
Quali sono le insinuazioni che si possono fare su chi combatte contro i poteri occulti contro la mafia
E poi finora parlava di fesserie di rischi
Legati agli attacchi avete migrazioni può improvvisamente
Cambia argomento senza dirlo
E dice qualunque cosa succeda comunque Toussaint che cosa devi fare e sono certo saprai fare benissimo aveva detto prima che non aveva paura che al massimo pensava di poter essere scalzato sostituito
Oppure delegittimato oppure attaccato poi all'improvviso dice qual è il senso vero della lettera dovrai tu allevare i ragazzi e crescerli nel rispetto di quei valori nei quali noi abbiamo creduto abbiano coscienza dei loro doveri verso se stessi verso la famiglia nel senso trascendente che io vedete
La metto una mentalità conservatrice la famiglia nel senso trascendente Ambrosoli era cattolico
I doveri verso il Paese si chiami Italia o si chiami Europa riuscirai benissimo ne sono certo perché sei molto brava e perché i ragazzi sono uno meglio dell'altro
Sarà perché è una vita dura ma se una ragazza talmente brava che per la galera e sempre e farai come sempre il tuo dovere costi quello che costi la moglie di Ambrosoli trova subito questa lettera già nel febbraio del mille novecentosettantacinque e impaurita vorrebbe andare a Roma chiedere
Carli ha governato dalla Banca d'Italia di revocare l'incarico al marito poi non ne fa nulla ne parla d'un amico e poi per quattro anni non dice nulla al marito
Fa finta di nulla
Sa di quella lettera sa che Giorgio consapevole che può essere ucciso da un momento all'altro e continua ad andare avanti accanto a Luigi dandogli l'amicizia la solidarietà l'aiuto di una compagna
La storia di Ambrosoli
Una storia emblematica e non è una storia del passato in nessun senso
Non nel senso dei valori dei principi che richiama la nostra attenzione e neanche nel senso della politica dei temi politici che essa evoca e rappresenta davanti ai nostri occhi
Giorgio Ambrosoli si trova a combattere da solo contro una ragnatela di potere
Che la ragnatela che si è costruita attorno a Sindona ed è una ragnatela complessa il libro di Stajano con uno stile piano ce la racconta ci racconta vicende complicati intrecci bancari attività economiche Investimenti rapporti politici di Sindona è una ragnatela come si potrebbe dire multilaterale che va in più direzioni
Sindona e la mafia anzitutto un primo segnale è in un rapporto
Delle forze di polizia americane del mille novecentosessantasette un rapporto mandato alla polizia di Milano e già allora si segnala i seguenti individui sono implicati nell'illecito traffico di sedativi stimolanti e allucinogeni tra l'Italia e gli Stati Uniti e c'è un elenco di nomi
Il nome di un italo americano che si chiama pensate un po'Venier Anthony porco e poi subito dopo il nome di Sindona poi altre due nomi e la questura di Milano risponde con una lettera a burocrati da dicendo che non sa nulla né non risulta nulla e questo è il primo segnale del rapporto fra Sindona e la mafia ma poi più avanti nei primi anni Settanta
Ad Agrigento vengono aperti proprio da Sindona
Sportelli bancari in grande numero e la mafia di volta risparmi su quegli sportelli bancari si può dire questa di Agrigento è un'esperienza particolare ma ce ne sono altri simili si può dire che a partire dalla fine degli anni sessanta inizio anni settanta Sindona diventi il banchiere della mafia
E poi c'è il rapporto fra Sindona ed Andreotti davanti alla Commissione parlamentare d'inchiesta sulla vicenda Sindona un
Funzionario della Banca privata italiana ha detto fin dal momento in cui sui ha detto al quarto piano degli uffici e cioè all'ufficio di presidenza di Sindona
Difesi contro i debiti personale conferma da Sindona stesso e da suo genero Magnoni
Assistendo anche a telefonate
Che l'uomo politico legato al gruppo e su cui il gruppo contava era l'onorevole Andreotti il quale faceva conto su Sindona sul suo gruppo sugli strumenti a disposizione di quest'ultimo sulle banche italiane sulla Branca Franklin nel quadro dei suoi disegni politici
E il rapporto fra Sindona e Andreotti ritornerà più volte ritornerà
Nel mille novecentosettantatré quando c'è una lettera del genero di Sindona Piersandro Magnoni indirizzata a Giulio Andreotti
Che dice la mia profonda impressione su quanto villa voluto suggerirci riguardo alla strategia del nostro gruppo vuole seguire in Italia
Mi autorizza a pensare di aprire nuovi se mi consente un sincero amico in lei è un formidabile esperto con cui poter concordare di volta in volta decisioni più importanti e poi Sindona finanzia la DC nel mille novecentosettantaquattro versa due miliardi alla democrazia cristiana del settantaquattro
E poi ancora il rapporto
Con Andreotti
Si passa attraverso generi perché dal mille novecentosettantasei si costruisce un vero e proprio triangolo da una parte sin d'ora che ha con sé
La comunità italo americana che lo appoggia di esponenti mafiosi della comunità italo americana dall'altra Gelli dall'altra ancora Andreotti il vero stratega del rapporto fra Sindona era Andreotti in questa fase e proprio Gelli
Il ventuno agosto del settantasei vengono a Roma due avvocati l'avvocato paura Rao
E poi un altro signore che si chiama Filippo Guarino i quali rappresentano la comunità italo americana in realtà la componente mafiosa dalla comunità italo americana ed hanno un incontro con Andreotti
E ce lo racconta
L'avvocato di Sindona l'avvocato Guzzi
Che dice Danny richiesto da due quel da questi due personaggi italoamericani di accompagnarli al centro studi di Giulio Andreotti in piazza Montecitorio Salini con loro
Ricordo che rimasi in una saletta di attesa e nel frattempo questi signori parlarono con Andreotti e poi subito dopo aver parlato con Andreotti si recarono da Gelli
Ed ancora
Il rapporto con Andreotti continua ed è Andreotti ad indirizzare Sindona e i suoi amici terzo una persona che poteva aiutarli il ministro dei lavori pubblici Stammati già Ragioniere dello Stato iscritto nelle liste della loggia massonica P due
Andreotti sta dentro questa ragnatela di potere ne è il vero referente politico
Il
Punto di riferimento più autorevole e quello che dà una mano nei momenti difficili e quello al quale Sindona si rivolge ripetutamente per essere aiutato
E nel mille novecentosettantotto proprio sin d'ora a un incontro con Franco Evangelisti e Franco Evangelisti nel settantotto e il braccio destro di Giulio Andreotti
Ma non c'è soltanto questo ci sono i rapporti di Sindona con i servizi segreti attraverso la
La banca una banca che era controllata da Sindona
E che aveva sede in Svizzera nel mille novecentosettantaquattro viene effettuato un consistente versamento
A favore del colpo di Stato in Grecia
Sindona è un finanziatore dei colonnelli greci del colpo di Stato in Grecia e sapete chi è l'intermediario di questo rapporto fra Sindona i colonnelli greci
E Vito Miceli il capo del servizio segreto militare italiano
Vale a dire l'autorità nazionale per la sicurezza il funzionario al quale il Presidente del Consiglio aveva delegato tutte le funzioni di autorità nazionale per la sicurezza nel nostro Paese
A cominciare dalle funzioni delicatissime che riguardano il segreto di Stato
E allora Sindona e l'intermediario del rapporto
CIA
Polo nell'i greci è un finanziatore dei colonnelli greci
Colui che mette in contatto sin d'ora con i colonnelli greci e Vito Miceli vale a dire un'autorità ufficiale del nostro Paese il capo del servizio segreto militare un uomo che ha la piena fiducia del Presidente del Consiglio
Questo è il quadro di Poteri e di forse
Con il quale attestare un uomo solo una persona perbene
Un professionista libero qual era Giulio Ambrosoli e naturalmente Giulio Ambrosoli soccombe ed è vero quello che ricordava prima era impressionante quello che ricordava prima
Sandra Bonsanti che una persona che avrebbe potuto aiutarlo e forse avrebbe potuto salvarlo e proprio Enrico Cuccia l'uomo di Mediobanca il quale si incontra con Sindona e poi dirà davanti alla corte d'assise di Mila no
Non ho voluto parlare perché ho sempre pensato che in questa materia il silenzio e ancora la difesa migliore non ha voluto parlare delle minacce che Sindona personalmente
Ha fatto davanti a Luís all'indirizzo di Ambrosoli altra cosa è riceve delle telefonate anonime certo Ambrosoli riceveva delle telefonate anonime a molti ricevono telefonate anonime capita capita anche oggi capita a molti di noi
Una cosa sono le telefonate altra cosa è una minaccia specifica fatta durante un incontro da parte di Sindona Cuccia ritorna in Italia e si tiene la bocca cucita non dice nulla non denuncia alla magistratura
Non allerta le forze dell'ordine non c'è vigilanza non c'è sorveglianza attorno ad Ambrosoli non c'è scorta non ci sono uomini sotto casa sua
E Ambrosoli viene ucciso
L'undici luglio del mille novecento settantanove vale a dire tre mesi dopo l'incontro tra Sindona e cucina
Voi vedete qui chiaramente due italie nessuna delle due appartiene alla sinistra ma sono due Italie
Un'Italia perbene rappresentata da Giorgio Ambrosoli
E l'Italia dei grandi navigatori e Cuccia è sicuramente un grande navigatore sceglie il Silenzio ebbene io credo che si debba dire oggi lo abbiamo già detto ma ricordiamolo oggi
Quando le prime pagine dei giornali sono ancora piene del nome di Cuccia che quel silenzio è stato un silenzio colpevole
Un po'più che la colpa è invece da ravvisare in tutti i comportamenti di Andreotti
Viene abbastanza spontaneo
Ricollegare quelle vicende il rapporto Andreotti Sindona il rapporto Andreotti Gelli alle vicende attuali a quelle del processo che attende tra pochi giorni Giulio Andreotti per concorso in associazione a delinquere di tipo mafioso vedete io non avrei voluto non vorrei in questi giorni parlare di quel processo
Perché il processo devono fare i magistrati la deve fare lo deve fare la corte d'assise che giudicherà Andreotti
Il processo appartiene ai giudici e appartiene anche alla difesa si deve svolgere nel rispetto delle regole e non sta a noi uomini politici giornalisti intervenire nel merito di quel processo
Tuttavia le cose stanno andando in un modo un po'diverso perché la difesa di Andreotti è una difesa politica
Abbiamo saputo che Andreotti citerà come testimone a difesa Kissinger che citerà Ken share uomini di Stato
Tedeschi americani che la sua difesa sarà politica che egli si presenterà davanti ai giudici dicendo io sono un uomo di Stato io rappresento una parte della storia dello Stato italiano processando me poi processate quarant'anni di storia
Ebbene bisogna dire chiaramente di fronte a queste argomentazioni di fronte a questa linea di difesa che la partita politica con Andreotti si è già chiusa il Paese l'opinione pubblica italiana un giudizio su Andreotti lo ha già chiaro e naturalmente cercheranno di occultarlo di confonderlo di inquinare le acque
I termini del giudizio sono questi io degli voglio sottoporre un uomo politico un uomo di Stato a anzitutto una responsabilità politica per tutto quel che fa
Per le sue amicizie politiche
Le forze che rappresenta per le scelte che compie e dell'anzitutto che noi dobbiamo dare un giudizio politico e storico sul ruolo importante è rappresentato da Andreotti in questi decenni di storia dalla rete poi c'è la responsabilità penale ma la responsabilità penale appartiene al processo al giudizio
Ora noi possiamo dire oggi parole definitive sulla responsabilità politica di Andreotti
Andreotti
è stato il punto di riferimento escluso il garante il protettore politico di personaggi e gruppi che si muovevano nella illegalità
Che anzi dalla illegalità hanno tratto il loro potere
Ci sono i rapporti con Sindona ci sono i rapporti con Gelli ma ci sono anche quelli con Salvo Lima egli è stato per anni protettore garante del potere di Salvo Lima in Sicilia
E non sono soltanto le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia numerosissime convergenti a dirci che Salvo Lima era il referente politico di Cosa Nostra e lo è stato per anni sono anche risultati più diretti di indagini vi sono intercettazioni telefoniche che mostrano il ruolo di Lima come punto di raccordo fra settori della democrazia cristiana e l'organizzazione mafiosa Cosa Nostra
E c'è qui non si tratta di smentire non sono collaboratori di giustizia questa è storia c'è un incontro famoso nel novembre del mille novecentosettantasei se non ricordo male nell'autunno del mille novecentosettantasei tra Andreotti Lima e Ciancimino
Ed essi lo hanno ammesso e sta scritto negli atti nel processo di Palermo per i grandi delitti politici tutti e tre erano ancora vivi e hanno ammesso quell'incontro era un incontro per fare ordine a Palermo
Nell'autunno del mille novecentosettantasei e da quell'incontro nasce un raccordo che dura anni
Tra Andreotti e non soltanto Riva ma anche Ciancimino che era
L'uomo politico
Legato al clan dei corleonesi Ciancimino era organico al gruppo dei corleonesi di mano di ma rappresentava la vecchia mafia si può dire che quando i corleonesi sconfiggono i vecchi gruppi mafiosi e instaurano la loro dittatura all'interno di Cosa Nostra
Lima perda il suo potere egli diventa negli ultimi anni una specie di sopravvissuto ma perché continua ad essere preso sul serio anche dai corleonesi
Perché continua ad essere un tramite il garante degli affari di mafia e i corleonesi si aspettano da lui che ha giusti processi
Che faccia ottenere gli annullamenti in Cassazione perché Lima alle spalle Andreotti perché il suo potere vero in Sicilia quando sono morti gli uomini di mafia che erano suoi amici come Stefano Bontate ed altri
Quando sono stati assassinati dai corleonesi il suo potere vero continua ad essere rappresentato soltanto dal rapporto con Giulio Andreotti
Io ricordo mi colpì molto a una cosa che paio di volte ho raccontato già in incontri di questo genere e quando nel mille novecentottantanove Andreotti presidente del Consiglio andò in Sicilia e Lima non lo mollava di un centimetro di stava sempre addosso lo accompagnava ovunque
Io ero colpito da questo comportamento da questo bisogno di stare sempre accanto dal fatto che andrò a Pisa contenesse vicino pur essendo un uomo già così chiacchierato e lo dissi a Falcone ma perché qual è la ragione
E Falcone mi disse stai attento non è un segno di forza da parte di Lima è un segno di debolezza prima e debole e ha bisogno come come di dello spirito vitale insomma con come dell'aria per respirare ha bisogno di stare attaccato ad Andreotti dimostrare che lui è forte perché il vice di Andrea
Ebbe ce n'è abbastanza per dire che sulle spalle di questo uomo politico di questo uomo politico che ha avuto un ruolo importante nella storia del Paese c'è una
Ci porti qui Kissinger noi vorremmo sapere da Kissinger il contenuto dei colloqui con Moro quelli che spaventano tanto Moro all'inizio della solidarietà nazionale
Vorremmo sapere quali intimidazioni di furono allora da parte dell'establishment statunitense nei confronti di Moro non venga raccontarci chiacchiere su Andreotti non abbiamo bisogno di valutazioni politiche su Andreotti quelle le abbiamo già date
Lasciamo che il processo si svolga garantendo l'indipendenza dei giudici e la loro serenità perché il ruolo politico di Andreotti è già chiaro bisogna ricordarlo perché lo ripeto cercheranno di confondere le acque io considero
Impressionante come si può dire non trovo gli aggettivi
Questa fattuale scandalosa intervista pubblicata oggi su Repubblica in cui Andreotti parla di Pasolini
Con quella responsabilità con quella storia Andreotti si permette ancora di darci lezioni
Di dare ancora dei giudizi sul passato sul presente e pensando di avere ragione egli dovrebbe tacere
Voi pensate che nel luglio mille novecentosettantaquattro quando cominciava la parabola Sindona
Quando cominciavano a scricchiolare le sue banche il suo potere quando sin d'ora cominciava a rivolgersi ad Andreotti per essere aiutato su tutto un altro versante riguardo a tutta un'altra storia che però è sempre la stessa storia si svolse una riunione nello studio di Andreotti
Nello studio nel solito studio quello là suo privato e a questa riunione parteciparono ammiragli e generali uomini dei servizi segreti c'era Maletti del Sid c'era l'ammiraglio Passardi c'era il generale Nino che era il comandante dell'Arma dei carabinieri c'era il tenente colonnello Romagnoli l'oggetto della riunione era rappresentato da una questione un po'scostante un agente del Sid a Lugano aveva registrato una serie di nastri parlando con un imprenditore fascista un finanziatore del golpe Borghese che aveva partecipato al Fronte nazionale di borghese
E dentro quei nastri c'era tutta la storia del golpe Borghese raccontata per filo e per segno da questo imprenditore
E ce n'erano di tutti i colori tra l'altro veniva in evidenza il ruolo di un personaggio allora ignoto ai più all'opinione pubblica ma loro lo conoscevano che aveva svolto un ruolo essenziale del golpe Borghese che si chiamava Licio Gelli che era il capo di una loggia massonica molto potente
Che era la loggia massonica P e la riunione si svolse per decidere che cosa si doveva fare di questi nastri c'erano i processi in corso la strategia della tensione le stragi la gente che moriva Andreotti disse soltanto una cosa dopo aver ascoltato in atti dopo che ne parlarono i descrissero quello che c'era dentro diede questo ordine agli ufficiali che partecipavano alla riunione con lui disse bisogna sfrondare il malloppo e infatti da quel nastro scomparivano tutti i riferimenti a Gelli tutti i riferimenti alla responsabilità delle forze armate tutti i riferimenti agli uomini che partecipava alla riunione ecco questo è Andreotti e di quei nastri l'autorità giudiziaria il giudice istruttore di Milano Salvini ha potuto prendere conoscenza soltanto adesso soltanto nel mille novecentonovantacinque o nel mille novecentonovantaquattro qualche mese fa a dieci anni e più di dieci anni di distanza dalla riunione che si era svolta nello studio di Andreotti
E e non c'è soltanto la parola di quell'ufficiale che aveva registrato
Il nastro che oggi ammesso il nastro a disposizione dell'autorità giudiziaria e ha raccontato come andarono le cose
No già era stato detto da un altro ufficiale che le cose erano andate così
Mi pare che i riscontri ci siano e l'ordinanza del giudice Salvini di Milano su questo è chiarissima ed anche qui cosa vogliamo dire vogliamo parlare di una responsabilità politica di Andreotti si certamente ma c'è qualche cosa di più
Se si fosse fatto luce all'ora
Se si fosse andati fino in fondo allora siamo nel mille novecentosettantaquattro nel luglio beh di lì a poco o forse nello stesso giro di giorni cioè la strage dell'Italicus
E poi nel mille novecentottanta ce la strage alla stazione di Bologna e poi nel mille novecentottantaquattro un'altra strage
Se si fosse andati fino in fondo prima se la verità fosse stata detta prima se il segreto di Stato sulle organizzazioni clandestine all'interno dei servizi di informazione e sicurezza e all'interno delle forze armate fosse stato tolto allora
Forse alcuni non sarebbero morti
Forse alcune stragi sarebbero state evitate sfrondare il malloppo una delle cose che bisognava togliere dal malloppo erano i riferimenti ad un gruppo neofascista pilotato dagli apparati dello Stato il gruppo di avanguardia nazionale
Ebbene se si fosse fatta luce allora
Forse la storia sarebbe stata diversa queste sono le responsabilità che gravano su Andreotti sul sistema di potere che si è costruito intorno a lui rappresentano una buona ragione per dire
Che che rimanga nel passato
Che si difende in giudizio con tutti gli strumenti possibili non gli mancheranno avvocati industrie Garbini ma sul piano politico il giudizio su Andreotti è stato già formulato
E viene alla fine
Un altro insegnamento da questo libro
E con questo concludo l'ho fatta anche troppo lunga
L'insegnamento e che non dobbiamo dimenticare non dobbiamo dimenticare si dice non dimenticare il passato
Ma siamo sicuri che è passato
Siamo sicuri che si tratti di un passato lontano segnato dal dieci quindici venti venticinque anni a leggere ordinata Salvini s'si incontra tanta gente nel frattempo è andata in pensione qualcuno è morto nessuno di loro ha pagato
Ma siamo sicuri che sia davvero tanto lontano col passato
Insegnamento attuale che non bisogna dimenticare io dico anche non bisogna accettare nessun compromesso con il sistema di poteri della P due con quello che rimane di questo sistema di potere
Non dobbiamo ricordare quali sono stati e quali sono gli uomini pubblici che sono passati attraverso la P due
I leader politici gli uomini pubblici a cominciare da Pietro Longo tutti quelli che hanno avuto rapporti con gli esponenti dalla pittura come Craxi per finire ad un uomo politico dell'attualità Silvio Berlusconi anch'egli passato attraverso la loggia massonica P due e devo credere che questo gli sia stato utile per i suoi affari
Credo che dopo questi primi fra interventi le domande che ognuno di voi il voler imporre sono tantissime
Prima di dare la parola voi le faccio un aiuto vi chiedo di essere Brady per poter permettere anche al pubblico di intervenire equestri processo Moro si riuscirà a a fare cioè a dare con questo portare legalità fino in fondo perché la curva domanda ci poneva anche
Sì processo Andreotti
A chiedo scusa
Processo Andreotti si voglio dire con questo si riuscirà a fare legalità fino in fondo con questo rappresenta questo il tappo un po'di tutta la la cori conquistò con la poi conquista la conquista della legalità nel nostro Paese
Dico una parola soltanto il processo Andreotti a un processo niente di più
è una cosa che risponde a certe regole risponde a certe no perché lì dentro le incriminazioni sono precise gli vengono contestati alcuni fatti quei fatti vanno accertati lui si difenderà siamo sul terreno da responsabilità penale io credo che noi non dobbiamo interferire in quel processo
E però Andreotti fa un altro ragionamento le sue interviste la sua linea di difesa è un'altra e politica e la sul piano politico noi dobbiamo dire come stanno le cose e ricordare che cosa il sistema di potere di Andreotti le sue complicità hanno rappresentato nella storia dei decenni passati o il processo lasciamolo fare ai giudici evitiamo qualsiasi
Condizionamento di qualsiasi genere e dobbiamo pretendere che quei giudici non vengano attaccati non vengano condizionati non vengano degni grati
Basta con gli attacchi alla Procura di Palermo basta con gli attacchi di Sgarbi ai giudici basta con la Maiolo ecco questo lo dobbiamo pretendere
Obiter nei propri interloquire ed aggiungere però argomentato di questo genere
Cioè questa illegalità non è stata una frutto semplicemente di furberie ma è stata frutto di un potere politico che ha coperto da governato queste cose che ha permesso queste cose c'è quindi è inevitabile che il processo Andreotti abbia dei risvolti di carattere politico io non voglio dire risvolti di carattere partitico nel senso di tradursi ma è chiaro intendendo come gli elementi basilari del funzionamento di una democrazia dimostrato in politica in questo senso c'è la politica basilare del funzionamento del vivere civile questo credo che rappresenti in questo intendo anche il tappo in questo senso perché altrimenti è chiaro che da se il processo Andreotti
Non porta giustizia quella che dagli atti sembra dover portare avviando in questi termini nella nell'estremo rispetto di quello che sarà il rito dei giudici
Penso che difficilmente sì ognuno potrà essere legittimato a tentare fare altrettanto perché questo dato di fatto ma io direi codesto risponderei così che certamente
Il lo strumento e il quanto risulta di un sistema di un sistema di potere molto molto chiaro lo si vede da questa vicenda Ambrosoli come si comporta Andreotti ma si comporta con la consueta furbizia DTP democristiani sono i suoi personaggi sono come ha accennato prima Massimo Brutti Evangelisti
Grazie disse che il sottosegretario alla presidenza del consiglio e che Andreotti
Nel siamo al governo dalla solidarietà nazionale quello che nasce nel mille novecentosettantasei prodotto
Andreotti lo manda a New York a parlare con Sindona il Presidente del Consiglio dovrebbe essere il il simbolo della della legalità c'è un c'è una richiesta di estradizione nei confronti ci sono dei mandati di cattura internazionali
Nei confronti di Sindona che all'hotel Pierre Hotel Pierre vicino al Central Park vicino alla alla Quinta Strada di di New York in pieno centro
In pieno centro della città
Che cosa fa
Andreotti ma fa di tutto per ostacolare le domande di estradizione
Da un lato e dall'altro lato manda il il sottosegretario alla presidenza del Consiglio in un governo è importantissimo a parlare con André con Andreotti
E la giustificazione poi è persino e con con Sindona scusate
è persino ridicola perché Evangelisti dirà che ha incontrato per caso
Sindona Daci Varazze i valzer un negozio di giocattoli che all'angolo della della Quinta Strada a a una qua trentina di metri dall'hotel dall'hotel dall'hotel Pierre per caso andava a comperare i giocattoli per per i nipotini e ha incontrato Sindona che si sono parlati nulla di più alto alto fatto che risulta da questa da questa vicenda Andreotti non mette alle calcagna di Ambrosoli il ministro Pandolfi che è un ministro democristiano bergamasco non so quale fama quale fama politica avesse ma non apparteneva al gruppo
Andreottiano li mette invece alle calcagna
Stammati
Stammati che ministro ai lavori pubblici
Che non c'entra nulla quindi con una vicenda come questa di una banca che salta che sta per saltare in aria ma è un uomo di Andreotti
è un uomo della P due e tra l'altro Stammati quando nel mille novecento settantanove
Ci sarà il famoso scandalo dalla Banca d'Italia con l'arresto di Sarcinelli nell'incriminazione di basti che non va in galera
Soltanto perché ha ha una certa a una certa età insomma si parla di Stammati come governatore della della Banca d'Italia
Ecco Talato vorrei vorrei in un inciso poi arrivo al processo di Palermo un inciso in
E ci sono continuamente in questa vicenda del due italie perché ci sono i mascalzoni pochi farabutti ladri e gli assassini da un lato dall'altro lato ci sono quelli che fanno con grande coraggio e con grande semplicità il proprio il proprio dovere a cominciare dalla moglie di di Ambrosoli che a due a due bambini piccoli e che ha il teorizzato ogni giorno dalla che che che venga ucciso insomma ogni rumore pensa che il marito chiederà che gli arrivi la notizia dalla dalla dalla morte del né del marito ma ci sono anche i personaggi molto molto bravi in questa vicenda
Anche all'interno dello Stato perché c'è una la divisione in due parti di questo Paese e qui il nostro compito di tentare di fare vincere la parte in migliore di questo di questo Paese anche per ciò che conta negli apparati
Negli apparati dello Stato per esempio il maresciallo della Guardia di Finanza a novembre
Un un grande personaggio diventa quasi un fratello dell'avvocato dall'avvocato Ambrosoli ma poi altre persone Sarcinelli
Baffi altri personaggi per dire come
Io ho speso mi prende lo sconforto mi prende
Mi prendo lo sgomento adesso mi prendo lo sgomento anche quando il sindaco di Roma chiede che venga che venga dedicata una strada a Bottai che è un razzista
Che è un antisemita e basterebbe essere un po'più colti di quanto è il sindaco Rutelli che è stato purtroppo eletto anche da noi
Il è uscito di recente il diario applicando di di Bottai ed è il diario di un razzista un diario vergognoso e noi dobbiamo metterlo nella toponomastica romana ma potrebbe sembrare una piccola cosa ma non è una piccola cosa quello che diceva prima la Sandra Bonsanti è giustissimo questo timore di omologazione
Questa questa terrore io sono terrorizzato ma noi non siamo come gli altari Berlinguer
Sancire e discusse molto e fu sconfitto anche su questo punto bella diversità non esageriamo nel contrario
Torno al al processo Ambrosoli a processo Andreotti per dire questo che mi sembra molto corretto quello che ha detto
E che ha detto Massimo Brutti che oltre ad essere un parlamentari autorevole e anche una e anche un giurista
Il noi giudichiamo
Politicamente è già stato giudicato e condannato
Giulio Andreotti
Brutti ha fatto un bell'elenco della della sentenza politica con cui la parte pulita di questo Paese condanna un homo come Giulio Andreotti
Il processo è un'altra cosa i giudici hanno delle imputazioni e il processo deve essere un libero
Pro cesso e sarà discusso
Andreotti deve difendersi ma deve difendersi nome chiamando i testimoni che verranno dire che lui è un grande statista un grande capo di e di governo è una persona intelligenti e sensibili
Dovranno dire che Luís non ha incontrato i mafiosi che non ha patteggiato che non è stato il nel personaggio che ha in sostanza ha fatto da intermediario fra la mafia e lo Stato
Ecco tutto qui non c'è da fare un'aggiunta però Non lasciamo soli i giudici di Palermo come Non lasciamo soli i giudici di Milano
Io ho studiato da molti anni la figura di Andreotti perché siccome quando facevo
Faccio ancora un po'quando posso la giornalista all'inizio mi occupavo di cronaca e di cronaca occuparsi di cronaca dal sessantanove a oggi purtroppo è stato occuparsi dei fatti
Tremendi e ogni tanto me lo ritrovavo tra i piedi sempre questa Andreotti e quindi ho cominciato a curiosi ismi politicamente da un punto di vista così diciamo più umano e storico questo personaggio e devo dir la verità che ho cercato spesso delle di avere delle risposte dai suoi colleghi da quelli che lo conoscevano meglio di me dai democristiani in dai veri democristiani
Ecco io credo che la risposta migliore me l'ha dato dopo storico della democrazia cristiana che si chiama De Rosa e che adesso è parlamentare
è questo anziano signore mi ha detto dice vedi Giulio ha creduto di poter gestire l'illegale e non ci è riuscito
Ecco questo è un un po'bonaria forse come interpretazione però diciamo che venendo dalla sua parte è una interpretazione anche un giudizio abbastanza duro
Quindi Elia creduto e gli conveniva di poter trattare questa è l'interpretazione è libera che do io quindi non sto interpretando non è quello che dicono i magistrati vi prego questa è la mia interpretazione lui ha pensato anche di poter trattare direttamente con la mafia a un certo punto la mafia inevitabilmente ha preso il sopravvento e se se il boss mafiosi
Desideravano tenere qualcosa ad Andreotti era Andreotti che era chiamato a rapporto in Sicilia che doveva andare a incontrare i post la macchina
Perché lui non è riuscito a gestire l'illegale non avrebbe mai potuto farcela pur con tutta la sua abilità e la sua furbizia e quel finto senso dello Stato che secondo me lui no ma vero senso dello Stato non ha mai avuto questa era una cosa pensate che i democristiani tra di loro e questo me l'ha raccontato Flaminio Piccoli
Lo chiamavano per il ministero il timore che tutto sommato a incuteva il suo nome lo chiamavano tra di loro la prima lettera dell'alfabeto
E quando furono scoperti gli elenchi della P due Forlani ne ebbe una copia che si tenne gelosamente nei cassetti ma non tanto gelosamente da non mettere al corrente i suoi colleghi del vertice democristiano e quindi Forlani riuniti piccoli ad alcuni altri
Capi
Della Democrazia cristiana a casa sua
Ma non invitarono Andreotti che veniva indicato prima lettera dell'alfabeto che si comunque era parte in causa secondo loro della storia della P due pensate che questo personaggio è così bravo fino alle ultime
Diciamo briciole le ultime vicende di questi giorni
Voi avete letto da qualche parte che Andreotti ha vissuto tutta la sua vita in una casa del Comune di Roma una delle più belle case del Comune di Roma enorme pagando una sciocchezza e secondo me è stato abbastanza furbo qualche anno fa
Da chiedere una misera un mento di quell'affitto ecco nessuno ne parla io vorrei sapere perché non si parla della casa che il Comune di Roma ha sempre dato a Giulio Andreotti sicuramente non aveva bisogno alla fine di corso Vittorio
Davanti alla Federazione della stampa italiana di fronte al Vaticano
Vorrei sapere quanti metri quadri sono non lo so non sono mai andata a casa di Andreotti lo ho avuto a che fare con lui solamente nel in Parlamento nelle Aule
Del parlamento ecco voglio dire che poi agli elenchi poi del credo del case di Roma del Comune di Roma sono pure scomparsi misteriosamente quindi forse anche questo potrebbe essere uno dei motivi io a me mi risulta che lui non abbia cambiato casa ma ma perché di tutti si parla tranne che di Luca per dire che c'ha una certa abilità questo personaggio ancora molto spesso
Questi punta come dicevo questi protagonisti della Prima Repubblica
Sono ancora così sono andata recentemente a vedere
Calò Germana vedere Mannino io nel carcere a Roma Rebibbia anche perché pensavo che ci andavano tutti quelli della destra c'andava Pannella ci andava Casini ci andava Buttiglione eccetera sembrava forse era opportuno che anche uno di noi ci andasse io lo avevo conosciuto come giornalista ovviamente
E beh questo personaggio effettivamente si certa un po'dimagrito ma poi tutta la sua vivacità e arroganza quando ha bisogno di tirarla fuori non ci mette un attimo
Io mi ricordo che parlando con me e a un certo punto gli ho detto ma lei si è ricandidato se fatto gruppo suo per candidarsi alle elezioni perché era così importante
E avuto una momento dire nei confronti di Martinazzoli si è messo ad urlare contro quello degli anni nella cella piccolissima di Rebibbia quel vigliacco di Martinazzoli proprio con una rabbia come abbiamo detto beh insomma questo tutto sommato ancora una certa grinta ce l'ha non è non mi pare proprio che sia così messo così male quando evidentemente quando viene toccato
Va be'questo è il discorso io non so cosa succederà di Andreotti io credo che questa che noi stiamo per vivere una delle pagine più forti della storia del nostro Paese
Non so se di uscire ma arrivare alla fine di questo processo so che Andreotti farà molte chiamate di correo
E bisognerà stare molto attenti a distinguere tra quelle che sono vere chiamate di correo quelle che sono soltanto chiamate di correo per spaventare la gente
Perché certamente c'è stata la storia dell'unità nazionale ma ora lui non può pensare di chiamare a rapporto tutti coloro che politicamente hanno avuto un rapporto con lui aver avuto un rapporto con lui politicamente nel momento in cui lui era Presidente del Consiglio ministro eccetera sicuramente non è aver avuto rapporti con Riina o con Badalamenti ecco
Io voglio dire che ci possiamo aspettare di tutto in questo momento anche che non riusciamo a cacciare il ministro Mancuso che è molto amico suo
Però insomma io spero anche che quella parte appunto di Italia perbene che spero ancora i siti ci sia proprio perché non vogliamo lasciar soli gli eroi tranne a Palermo né a Milano ecco spero che questa parte d'Italia abbia ancora il senso e la memoria soprattutto e non abbia paura di avere a che fare di riavere a dover fare i conti con una pagina della storia italiana certamente non è bello pensare quello che è successo
Siamo stati governati da un signore che aveva rapporti con tutti che le critiche credeva di poter gestire l'illegale e li legale in Sicilia
Erano la i corleonesi e la mafia di Cosa Nostra
Passiamo alle domande del pubblico o interventi anche
Uno alla volta allora
E per favore se puoi dire anche il nome il cognome
La Piersanti si stupisce perché alla casa Roma io mi stupisco perché è stato eletto senatore a vita da Cossiga altro suo nemico appunto perché qui il filo torna sempre con questa gente
Sommando i stiamo qui a a chiedersi Andreotti Andreotti è un personaggio che è ancora in Parlamento riuscirà a salvarsi come hanno salvato Craxi perché in questo Parlamento ci sono ancora la maggioranza
Di parlamentari del del gruppo Berlusconi che a trecento quattrocento deputati che difenderanno
Quando lesse aumenta votata l'autorizzazione a decrescere whisky essa è stata costretta a Nizza nel suo albergo sino a però la chiamò guardando con grande chiarezza era stata una perlomeno menti però non accenna al giorno senatore a vita dopo il Pagliara i processi con i nostri soldi
Non c'è niente da fare contro il senatore a vita purtroppo rimandiamo sempre fregati e questi dispone
Io
Buonasera gli etiopi gli altro avevo piacere dato che la signora Bonsanti è un membro della Commissione antimafia
Di sapere tutti e tre del sì le chiedo venia avrei piacere di sapere no dato che la Commissione parlamentare TMax è preceduta dalla Titti la rossa avrebbe seri sapere che fine ha fatto ho il caso di totale Pinuccio Mandalari il commercialista divina perché è stato una meteora ci sono stati due tre nomi abbastanza importanti che sono emersi e Ghana roba fresca del nuovo che avanza tanto per essere chiari venuti a galla poi dopo le non si riesce più a sapere sta tre mesi black out non si riunivano
La commissione perché so che vanno addirittura espulsi una roba di questo di questo è stato no vado errato volevo sapere un po'a che punto è la storia Ballarò c'hanno chiesto a me Allulli a tanti miliardi
Due e mezzo tre miliardi dico otto miliardi non so una cifra così perché abbiamo fatto un dossier
Per Libera l'associazione don Ciotti che è uscita anche nella che è uscita anche il narco mafie che non pubblicato
E abbiamo raccontato la storia effettivamente di questo commercialista di questo che i magistrati accusano di essere il commercialista di Totò Riina quindi uno che conosce molto bene tutte le le vicende del vertice di Cosa Nostra e che nella campagna elettorale dell'anno scorso fece la campagna apertamente
Per la per Forza Italia essendo registrato da magistrati che lo tenevano doppio appunto lo seguiranno perché allora
Certe star dietro di Chabod a linea
E ai traffici di divina è la sono stati ascoltati tutti dalla commissione
I parlamentari che venivano poi citati nel da Mandalari
Non è uscito molto da da queste audizioni anche se diciamo un'idea di grande cioè diciamo che tutto quello che riguarda il potere dei berlusconiano ha tentato di dire che questo personaggio un personaggio secondario
Che non lo conoscevano che non sapevano chi fosse era conosciuta da tutta Palermo era già stato inquisito arrestato varie volte come minimo come un massone mascalzone oltre a tutto truffatore
E francamente che non lo conoscessero alcuni di questi che sono anche legati al mondo giudiziario sembra assolutamente improbabile
C'è stata non è stata fatta sul caso Mandalari in commissione una relazione che abbiamo credo già votato pure che dovremo votare quasi praticamente pronta
Da Giuseppe Ayala e quindi sarà sicuramente un capitolo della della relazione delle relazioni della nostra Commissione per quanto riguarda l'indagine sta andando ancora avanti quindi
Noi siamo fermi alla prima a tutto i documenti che ci sono stati mandati in Commissione
Va bene no
Tutto quello che che c'è in quel dossier è stato confermato sostanza
Su un modello
Ma io per la verità il libro di Macaluso non l'ho letto se due pesi sono queste che lei ha enunciato e io posso dire che non sono assolutamente d'accordo come del resto da qualche tempo a questa parte
Mi capita di non essere d'accordo con valutazioni
Di Emanuele Macaluso che si riferiscono alle vicende siciliane processi di mafia non sono d'accordo
Non sono d'accordo sulla critica
Rivolta all'uso dei collaboratori di giustizia credo che sia scorretto impostare un discorso in generale sui pentiti
Penso che alcuni collaboratori di giustizia in questi anni hanno dato un contributo fondamentale alle indagini di mafia in generale alla lotta contro la mafia
Basta pensare che Totò Riina è stato arrestato grazie al contributo di Balduccio Di Maggio che è uno dei principali collaboratore di giustizia che parlano di Andreotti denunciano Andreotti
L'attendibilità dei collaboratori di giustizia deve essere valutata di volta in volta dichiarazione per dichiarazione dai giudici naturalmente c'è bisogno di giudici che abbiano una alta capacità professionale
Posso dire per i processi di questi anni che consentirebbero anche per il per una conoscenza personale che Giancarlo Caselli è sicuramente uno dei migliori magistrati italiani
Io l'ho conosciuto sono stato seduto accanto a lui per quattro anni quando eravamo insieme al Consiglio superiore della magistratura è uno dei migliori magistrati italiani
Ha fatto i processi
Contro le Brigate rosse a Torino
Ha contribuito a sconfiggere il terrorismo rosso senza guardare in faccia nessuno diciamocelo chiaramente qualche volta capita anche ci fosse
Qualcuno che veniva dal partito comunista e qua Caselli non guarda in faccia nessuno ha fatto l'ordine di cattura nei confronti lasagna che era un ex partigiano
Comunista e che però in quel periodo diciamo è capitato dentro una di quelle indagini
Quindi non ci vengano a dire giudice rosso le toghe rosse non è vero Caselli è un magistrato che fa il magistrato non guarda in faccia nessuno e anche uno che ha ben meritato insomma perché è uno di quelli che hanno contribuito a sconfiggere il terrorismo rosso
E finita quell'esperienza è stato eletto al Consiglio superiore dalla magistratura si è fatto quattro anni in Consiglio e poi dopo invece di andarsi a mettere in un posto tranquillo e finire così
Nella funzione di notabile diciamo la la sua carriera anche se ce l'aveva ancora parecchi anni davanti era giovane penso a poteva fare il notabile perché aveva avuto un ruolo di primo piano nella vicenda del terrorismo
Era stato esposto minacciato ricordo a Roma una volta che aspettavamo la l'autobus a una fermata vicino alla stazione
Che si lascia andare a una confidenza mi disse tu non sai che cosa significa stare qui ad aspettare l'autobus in pace senza scorta senza gente sotto casa senta sì senza sirene
Ed è invece di mettersi in un posto tranquillo è andato a Palermo fatto domanda a Palermo
Dopo l'assassinio di Falcone di Borsellino degli uomini delle loro scorte
E allora io credo che Caselli si è una persona seria e sia un bravo magistrato così come credo che il lavoro della procura di Palermo in questi anni che vanno dal novantadue ad oggi a cominciare dalla prima ordinanza di custodia cautelare per il delitto Lima sia un lavoro di altissimo livello e assai rilevante abbiamo dato dei colpi a Cosa Nostra perché di là è venuto un impulso
E quindi noi dobbiamo ricordarlo questo dobbiamo ricordarlo ha in mente Cattin mascalzoni che dagli schermi televisivi oggi
Attaccano quei magistrati dobbiamo ricordarlo anche qualche nostro compagno del per feticismo per gusto di fare il Bastian contrario per insomma perché pensa un po'guardando all'indietro non si accorge di quanto importante sia stato l'impegno di questa parte coraggiosa dalla magistratura italiana che poi non sono molti non è tutta la magistratura italiana è la parte migliore e quando sì scatena un assalto contro l'indipendenza dei magistrati questo assalto è per colpire quella parte per colpire i migliori per impedirgli di andare avanti per impedirgli di lavorare
Ecco per queste ragioni come si dice alla fine delle sentenze per questi motivi io non sono d'accordo con Emanuele Macaluso
Ci sono altre domande altri interventi
Allora io mi chiamo Nicola trent'anni questa premessa necessariamente all'epoca dei fatti voluto non a caso Ambrosoli non erano ero cosciente e quindi non so cosa sia successo e com'era la coscienza civile di quell'epoca
Allora io da ho letto il libro questo libro mi ha mi ha stupito e legname fatto star male praticamente per questa solitudine di quest'uomo che ha lottato da solo contro contro tutti e contro tutto
E dalla lettura di questo libro pro io mi sono chiesto alcune cose insomma
Ad esempio dove era la sinistra in quel tempo cosa faceva cosa avrebbe potuto fare cosa non ha fatto e e come mai anche nel suo libro non c'è nessuno non c'è nessun riferimento nessun parlamentare di sinistra nessuna commissione
Dell'epoca dove cioè io premetto non ero uscente all'epoca dei fatti non mi sono interessato più di tanto no no no quattro del delle riviste e giornali sul dell'epoca quindi chiedo a voi se avete qualcosa da dirmi su questa su questa cosa grazie ma bisogna dividere in due
è vero
è vero c'è un'assenza del Partito comunista
Perché il venti giugno mille novecento settantasei nasce dopo le elezioni del venti giugno nasce il governo di solidarietà nazionale e su questa e su questa anche su questa vicenda c'è una sorta di silenzio c'è una sorta di compromissione il
Il io o per far questo libro o guardato
Tante ho dovuto studiare tante fonti perché sono tutti gli atti
Delle commissioni di inchiesta parlamentare a cominciare dalla inchiesta Sindona la P due il terrorismo la mafia le stragi
E poi riprovazione essi quanto è accaduto ma ho guardato anche i giornali ecco c'è da dire che L'Unità parla del caso Ambrosoli etiche della della banca privata finanziaria di Milano dal settantaquattro settantanove tre quattro volte
Ecco poi c'è queste sono i guasti della compromissione politica e in quel caso si può dire che sono i guasti del compromesso storico quindi l'estrema attenzione data a un uomo come Andreotti che era il Presidente del Consiglio il Partito comunista dal settantasei in avanti lo appoggia
C'è però poi un recupero perché se noi guardiamo e risulta molto chiare io queste cose nel mio libro le dico tra l'altro le dico nel mio libro
C'è una da fare un'aggiunta perché poi la commissione d'inchiesta Sindone
E proprio la comizi gli ha c'è proprio la la relazione di minoranza che è fatta da D'Alema D'Alema padre
Che ha una grandissima importanza e riesce a a scovare a scoprire le responsabilità
Di tutta una classe politica compromessa con Andreotti altri di tutto quel sistema di potere
Passo aggiungere una piccola cosa sai che
Ambrosoli maresciallo novembre ma l'ha ricordato recentemente novembre
Che non riusciva a trovare un parlamentare che gli facesse un'interrogazione che facesse un'interrogazione al governo sulle difficoltà che aveva questo non solo
Per fare le sue ricerche presso l'indagine sulle minacce che riceveva a quell'epoca non fu trovato in tutto lo schieramento politico
Un parlamentare di destra di centro di sinistra che facesse un'interrogazione a sostegno del suo lavoro
Non c'è da fare una una variante c'è proprio di usato anche il diario di Ambrosoli in questo in questo fa questo lavoro e questo che raccontava adesso Sandra Bonsanti proprio una nota del diario di di Ambrosoli c'è da dire che l'unico che si comporta con grande animo e con grande
Attenzione generosità è Ugo la Malfa
Ecco e Lulli che l'unico ma proprio Ambrosoli in questa nota di diario dice non posso mica sempre chiedere a Luís visto che ecco che i comunisti non posso quegli altri sono dalla dalla parte degli assassini
Cosa devo fare l'unico è la Malfa ma io non possono non posso sempre squarciare la mano
No ma io non sono
Se no no momento anche un momento Lomi Lomi ciglio di modo del mille novecentosettantotto e noi non siamo qui per fare una analisi a tutto campo noi siamo qui per parlare di questo caso io ho esposto una domanda
Mi sembra in modo in modo molto chiaro e corretto non è che stiamo facendo un convegno sulla sulla solidarietà nazionale
Sì io credo che lo spartiacque sia il mille novecentosettantanove
è vero che c'è stato quei primi anni nella vicenda Sindona un ritardo da parte della sinistra del partito comunista forse anche perché alcuni elementi di quella realtà e di quel quadro mancavano
Ugo la Malfa forse aveva qualche elemento di conoscenza in più in quel momento
è il mille novecentosettantanove in particolare la primavera del settantanove dopo la manovra giudiziaria contro Baffi e Sarcinelli che credo abbia aperto definitivamente gli occhi a tutti d'altra parte diciamo siamo anche nella fase in cui l'esperienza dalla solidarietà nazionale mostra i suoi limiti gravissimi e si rompe e si rompe per iniziativa del Partito comunista si rompe perché Berlinguer vuole comprarla perché capisce che dopo la vicenda del sequestro dell'assassinio di Moro di fronte ad un ostruzionismo continuo ad una posizione del tutto sleale della parte più retriva dalla Democrazia cristiana e dello stesso Andreotti
Che il presidente del Consiglio di quel governo monocolore democristiano altro che solidarietà nazionale la solidarietà nazionale era un coperchio in realtà si tratta di un governo monocolore democristiano noi appoggiavamo del Partito Comunista appoggiava
Per senso di responsabilità nazionale perché c'era il terrorismo eccetera però oltre un certo limite non puoi andare e i fatti di quella primavera credo che abbiano contribuito ad aprire gli occhi
La manovra giudiziaria contro Baffi e Sarcinelli è uno dei tanti complotti italiani di quegli anni e la certamente c'è stato una atteggiamento furbesco da parte di Andreotti che che ha navigato sopra questa iniziativa ricordate che il promotore
Della iniziativa giudiziaria colui che a un certo punto decide
Il provvedimento come si dice oggi di custodia cautelare nei confronti di Sarcinelli è un giudice romano Alibrandi che abbiamo visto nell'autunno del mille novecentonovantatré candidato nelle liste di Alleanza Nazionale al Comune di Roma
Padre purtroppo questa è una vicenda tragica insomma padre di un terrorista nero poi caduto in uno scontro con la polizia ha ucciso in uno scontro con la polizia ma Alibrandi è lo stesso uomo che esercita nel settantanove Nell ottanta
Una pressione intimidatoria costante dentro il palazzo di giustizia di Roma nei confronti del giudice Mario Amato che era l'unico giudice che faceva in quelle epoche i processi contro il terrorismo nero anche Luís sono una persona perbene solo e va davanti al Consiglio superiore e quasi con le lacrime agli occhi racconta di queste intimidazioni
Del fatto che Mario Amato in ascensore lo apostrofa se lo attaccasse davanti ai colleghi nessuno sta dalla sua parte
Tutti erano contro di lui che Alibrandi dicevo lo attaccasse davanti a tutti i colleghi e tutti erano contro Mario Amato e poi Mario Amato quindici anni fa la prima mia novecentottanta viene assassinato dai terroristi neri
Io credo che nel settantanove di fronte all'iniziativa di Alibrandi di fronte all'attacco contro bassi e la Banca d'Italia di fronte al comportamento furbesco di Andreotti i ritardi le remore anche diciamo
Malinteso senso di opportunità politica cade ed è la stessa fase in cui Berlinguer rompe gli indugi rompe la solidarietà nazionale e storia e la dobbiamo rifare punto per punto è vero che ci sono stati su alcuni aspetti dei ritardi io credo che il gruppo dirigente del partito comunista abbia in quella fase che è una fase difficilissima anche di forte pressione internazionale sottovalutato la pericolosità politica di Giulio Andreotti
E comunque poi la storia degli anni successivi ha fatto giustizia di queste sottovalutazione fatto bene Stajano a ricordare e la prima relazione
Prima ancora delle relazioni sulla loggia massonica P due prima ancora di importanti relazioni dell'Antimafia la prima relazione che mette a nudo il sistema di potere andreottiano
Che ci parla di Sindona che ci parla dalla P due dei rapporti con i servizi segreti Statunitensi e la relazione firmata da Giuseppe D'Alema
Presentata cioè dai componenti comunisti dalla Commissione Sindona anche questa è storia è la storia di una ritardo ma anche la storia di una presa di coscienza
Se non ricordo male
Sì è scritto alcuni anni fa che Andreotti era depositario degli dell'indagine si ferma nel sessantatré sessantaquattro si parla
Compagni non sto
Se non ricordo male negli anni ottanta c'è stata Andreotti più volte è stato più volte è stato il più l'autorizzazione a procedere nei confronti di Andreotti in una delle tante volte
Non ripassa perché gruppo comunista si è spaccato non ricordo in quale anno comunque negli anni ottanta è una mozione presentata dai radicali proprio sul caso Ambrosoli caso professore io non ho letto il libro no ricordavo esatta no io mi ricordo perché scrive scusi l'antico non pubblica uscì con un grande titolo il PC salvando tengono deroghe volevo calciare siamo in grado narrazioni improvviserà presentata dai radicali era stata una specie di provocazione quella volta ma ben piccola e questa mozione era una mozione anche di contenuto scarsamente condivisibile cioè molto provocatorio come fanno l'e quindi il PC non si sentì di votarlo e mi ricorda per pochissimi voti non passò la sosta sarà poi fu quella però diciamo per il modo con cui era stata presentata poteva anche invitare arriva a non votarla certamente in quel momento intanto non si sapeva tutto abbiamo anche ricordarci che molte cose noi oggi sì e vale possiamo dire perché tanto è stato studiato tante indagini sono state fatte tante cose sono molto più che a mare allora c'erano alcuni che lei Rina non chiamate dei dietrologi pre acquisti no sicuramente c'era una voglio dire
Che venivano appunto che cercavano di mettere insieme come lo quei questi mosaici nel un tassello di questo mosaico che venivano fuori non so dall'inchiesta sulle su Piazza Fontana dalla protezione per Giannettini ma la produzione con Gelli e dalla protezione che queste quest'altra alla fine poi un po'ti veniva fuori una una figura inquieta ente mi ricordo benissimo quando ci fu il processo in Parlamento il PC fu alla Van su proprio il partito che tentò di processare Andreotti sulla nomina di era pelle giudice che era un piduista corrotte eccetera al vertice della guardia di finanza e quello fu proprio una diciamo und Aron iniziativa divi Alaa ente di Napolitano mi ricordo che parlo napoletano in aula fortissima contro Andreotti Magri impicci fu isolato a quell'epoca e alla fine della Andreotti si alzò in aula e fece una grandissima TAC con furibondo ai magistrati di Torino tra l'altro era Vaudano se non se non mi sbaglio magistrati Torino tanto che alla fine i quando lui uscì io gli chiesi come mai lui se l'era presa con i magistrati invece che col Partito comunista che piuttosto notte l'aveva portata in quell'aula aveva votato contro del dell'Udinese Marino realtà dovrei prendermela con lei ma lei Non sono una signora non mi ricordo da diverse quindi non può
RAI farle un granché io a quell'epoca riuscivo a scrivere su Repubblica tutto quel tutte queste cose su Repubblica anzi a quell'epoca forse non ero neanche a Repubblica ma insomma di usciva scrivere
Tutti tutte queste tutte queste vicende e anche le piccole malignità e
Quindi cattivi leggere Andreotti che normalmente effettivamente mandava in avanti ad Angers liste a trattare con noi giornalisti riportarci in Libia
Ci sono altre domande
Se non ci sono altre domande dire di fare un turno uno dei più giù
Il pomo ancora in qualche problema se posso se riesco partendo dalla considerazione che faceva la Bonsanti valori dell'opposizione e mi auguro che i nostri valori non restino sempre come dell'opposizione ma diventi con le
Per fare questo parimente vuol dire che devono diventare il valore della maggioranza degli italiani altro elemento
E vuol dire che probabilmente
Gli errori non quelli che riconosce
I caduti ma di quelli che quotidianamente fanno il proprio dovere rispettano le leggi hanno la consapevolezza del delle regole del vivere civile possono prevalere in questo Paese perché probabilmente anche questo è un problema escono con dobbiamo fare con il nostro passato e probabilmente ancora con il nostro presente
E un'ultima cosa è questa tra gli eroi che abbiamo citato stasera oltre ad Ambrosoli e l'altro è stato ho citato Borsellino
Roy e non sono entrambi di sinistra
Non è che sia una caratteristica degli eroi sono un dico di destra ma conservatori prevalentemente fu
Queste perdite travolge Savona tanti morti anche non purtroppo se vogliamo andare a vedere
Non torno tutti morti hanno una tessera in tasca ma voglio dire ci sono tanti mai anche tre magistrati è inutile adesso che ci mettiamo a fare l'elenco dei magistrati di sinistra mi sembrerebbe poco la rispettoso nei loro confronti assolutamente non è così una cosa che volevo dire forse non mi sono spiegata bene prima su quel discorsi e parlano soprattutto di cultura dell'opposizione che non dobbiamo per del certamente che se i valori in cui noi abbiamo creduto diventano valori c'è una maggioranza e quello per cui tutto sto
Ma lavorando e ci battiamo b questa sarebbe un un un grandissimo sogno che si avvera ci mancherebbe a tra ecco ma io credo proprio che per arrivarci la non dobbiamo dimenticare questi valori perché girando mo'tutto anche in questo periodo di feste diciamo e non soltanto di peste ebbe una delle domande che ci viene molto fatta in giro è
So al al fondo di tante delle domande sull'inquietudine di questi giorni è una sorta di disorientamento e quindi io credo che noi dobbiamo cercare di andare avanti di aprire a nuovi orizzonti di lavorare a ai programmi di lavorare e all'alleanze senza non c'è bisogno però di avere timidezze o Paure rispetto a quei valori di cui di nei quali ci sentiamo forti e che ci hanno portato e che c'è ancora tuttora francamente c'abbiamo un'anima ecco è questo io non so bene come la vogliamo chiamare ma insomma noi ci crediamo la nostra passione sono nelle cose pubbliche nelle cose belle nell'Italia onesta nelle palle onesta che può essere l'Italia appunto un'Italia moderata non c'è bisogno che siano però è che siano stati uccisi nella borghesia pulita perbene nel Paese perbene ecco queste cose qui io credo che noi dobbiamo ripeterle continuamente perché se siamo forti e sicuri di noi stessi noi possiamo benissimo andare al confronto con Fort se l'Italia ma in questo confronto non c'è bisogno che si vadano perdendo i nostri valori ecco questo questo è molto importante io credo che ce lo dobbiamo ripetere serve a noi e serve soprattutto alle persone che vengono a sentirci che cercano di capire che cosa sta succedendo e come evolverà la vicenda italiana perché non bisogna abbandonarle lasciarle sole o farli pensare che fosse nel passato li abbiamo nutrite di qualche cosa che non era poi così essenziale si era essenziale e lo è lo è tanto più oggi proprio perché abbiamo di fronte un'Italia che è un'Italia che non ci piace con la quale dobbiamo fare i conti con la quale do
Diamo confrontarci appunto senza dimenticare quindi la memoria molto importante senza dimenticare niente di questo passato
Buttiglione ma potrebbe
E dire questo che
Ho spesso creare
Imbarazzo che confina quasi con
Con l'angoscia di recente provato spesso il Ministro per la Pubblica istruzione lombardi a adatto fatto una circolare e il film è tratto da questo libro è andato nelle scuole che mi sembra
Buona
A iniziativa se se poi sono riusciti a a spiegare i professori a raccontare ma insomma è la prima volta che da un uomo delle istituzioni
Un impulso simile io sono molto contento di come io sto e penso che lo dobbiamo essere tu tutti quanti qual è che mi la la cosa che mi la domanda che mi dà angoscia quando anche molti di questi ragazzi che hanno visto il film è ok a non letto in il libero che hanno saputo di questa vicenda mi chiedono se essere vita questa morte ecco io purtroppo non so rispondere io mi prende una mi prendo una grandissima angoscia perché vorrei che quest'uomo che
Abita a Milano ma abiterebbe a Mila no non lontano da Meda dal dalla mia caro
Nello stesso quartiere abbiamo ci siamo laurea
E nella stessa università abbiamo abbiamo avuto ma io non l'ho mai non l'ho mai visto non lo conoscevo non l'ho mai visto proprio perché era un uomo che apparteneva a un'altra politica
Ora a un al ma a un'altra cultura ma quando quando è stato ucciso nel mille novecentosettantanove io mi sono detto che avrei scritto senz'altro di questo mio coetaneo che era stato così a a vagamente assassinato appunto perché le sue idee
Ma nei momenti alti della della vita nazionale le ideologie non contano più e qui e qui si tratta
E di battersi contro la illegalità di dei governi
Di tutto quanto ecco questo perché noi dobbiamo tentare con come stiamo facendo d'altra parte ma non dobbiamo scaverà però non dobbiamo omologare il PCI noi non siamo insieme o non siamo uguali agli altri ognuno ha una storia ognuno ha una cultura e noi dobbiamo mantenere nella nostra storia e nella nostra cultura ciò non vuol dire che noi non abbiamo rapporti con chi però sull'idea generale di giustizia e libertà la pensa come noi
Non c'è molto perdite ancora se non ricordare che questa vicenda e piena
Insegnamenti per l'oggi non stiamo parlando di un libro di storia stiamo parlando di un libro che riguarda la Società italiana di questi anni
E la storia di un potere che non è finito che ha propaggini nel presente ed è anche la storia dodici era credo Stajano all'inizio voglio riprenderlo è la storia di una borghesia perbene rappresentata da Giorgio Ambrosoli
Una borghesia perbene che esiste nel Paese ci sono i benpensanti Ambrosoli in fondo volevo da poter fare il suo mestiere rispettando le regole della sua coscienza e le regole dell'ordinamento giuridico italiano
E questo non gli è stato possibile quando abbiamo detto in queste settimane in questi mesi la conquista della normalità in Italia
Significa trasformazione cambiamento profondo
Abbiamo enunciato dato semplice che si adatta bene alla storia di Ambrosoli dobbiamo dire anche qualcos'altro
Oggi se noi guardiamo le posizioni dello schieramento politico italiano Secci capita qualche volta di leggere il giornale di Feltri non possiamo che riconoscere che non sono i valori della borghesia perbene non sono i valori dei ben pensanti che vogliono vivere secondo le leggi e vogliono vivere in pace quelli che prevalgono nella destra italiana la destra italiana in questo momento e un'altra cosa le l'aggressione e verbale e non soltanto verbale la schedatura degli avversari e il tentativo di denigrare di delegittimarmi di metterli alla berlina sono Linzi nazioni ecco questo modo barbaro di fare la lotta politica e se voi volete trovare qualche esempio ogni tanto date un'occhiata al Giornale di Feltri questo modo barbaro di fare la lotta politica e non è
Nuovo nel nostro Paese questo anticomunismo ossessivo quando il comunismo non c'è più rassomiglia l'affidavit che Licio Gelli scrisse a favore di Sindona dicendo che in Italia prevalevano i Comuni iscritti i comunisti perseguitavano sin d'ora perché Sindona credeva nella libera impresa perché era un anticomunista perché parole testuali credeva nella libera impresa
Leggeremo il testo di Gelli mi sembra di leggere certi discorsi di Berlusconi ebbene questa destra è una destra arrogante spesso cialtrona noi
Credo che
Vorremmo tutti sarebbe utile per il Paese che ci fosse in Italia una destra seria questo oggi non avviene dobbiamo spiegarlo alla gente
E dobbiamo costruire una coalizione molto ampia che comprenda una parte grande del mondo moderato dalla gente perbene che lavora il ventisette di marzo
Novantaquattro ha votato per Berlusconi per per lo scooter che Berlusconi prometteva il cambiamento lo prometteva con toni più efficaci e con argomenti più convincenti dei nostri dobbiamo saperlo e allora quella gente dobbiamo rivolgere prezzi di rivolgerci perché gli elettori di Berlusconi questo voleva ed erano gente normale a quelli dobbiamo parlare e dobbiamo mettere insieme in un arco han più di forze che
Stia
Come dire dentro una prospettiva comune di valori condivisi e fra questi valori condivisi doveva essere la legalità alle regole che si
Mitica non passare con il rosso e significa anche punire i colpevoli dei grandi crimini italiani
Vi ringrazio tutti e ci auguriamo che questa legalità si affermi soprattutto con il processo Andreotti con Cinzia il voglio lo faccia un risultato che rispettive pienamente giusto esatto senza entrare nel merito potrà fare in silenzio ringrazia ove ancora una volta a Corrado Stajano Massimo mai Sandra Bonsanti a cui Vito rivolgere ancora deve darsi
Farà
Fa la quota
Il Pubblico
Procuratore
Oggi