Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale giovedì tre aprire questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura questo oggi ci occuperemo della NATO di fronte alla doppia minaccia da un lato la Russia la guerra contro l'Ucraina
Potenziale guerra anche contro i paesi membri dell'Alleanza atlantiche a dall'altra Donald Trump che si disimpegno dalla sicurezza europea
Nel mondo oggi pubblica un commento di Sylvie Kauffmann pensare l'impensabile cioè la NATO senza gli americani questo è il nuovo esercizio a cui sono costretti a prepararsi gli europei la rapidità con cui l'amministrazione entrante si è mossa contro i suoi alleati del vecchio continente
Li ha costretti a immaginare ogni tipo di scenario sul futuro dell'alleanza atlantica parleremo anche di tra tra ovviamente la notizia del giorno sono i nuovi dazi che il Presidente americano annunciato ci torneremo nei prossimi giorni
L'altra notizia è la prima sconfitta elettorale dei i repubblicani in particolare per eleggere un giudice della Corte Suprema del Bisconzo in magari ma malgrado l'implicazione diretta anche finanziaria
Degli alleati di Trump come Eaton maschera
In lizza la contro reazione al manga il titolo di un editoriale del wall street journal che ne approfitta anche per criticare i nuovi dazi di Trump infine torneremo sulla condanna di Marine le Pen e gli attacchi contro i magistrati contro la giustizia e la sua indipendenza le mondo oggi a un editoriale dal titolo L'Internazionale reazionaria contro i giudici perché gli attacchi non ci sono solo in Francia vengono condotti fondamentalmente da tutti
Gli alleati di Trump in Europa e altrove
Chi non vuole la separazione dei poteri e le fondamenta dello stato di diritto
E l'Internazionale illiberale partiamo però dalla nato e dal pensare l'impensabile cioè l'alleanza atlantica senza gli americani in questo il titolo di un commento pubblicato oggi dall'immonda firma
Significa Hoffmann tra l'altro in occasione di una riunione dei ministri degli esteri
Della NATO
Più forti insieme più sicuri insieme nella NATO dal nove all'undici luglio due mila ventiquattro
I leader di trentadue Paesi si erano riuniti a Washington per celebrare sotto questo motto della settantacinquesimo anniversario dell'alleanza atlantica
Rivitalizzata attorno al suo principale partner gli Stati Uniti
A causa dell'aggressione russa in Ucraina sei mesi dopo Donal Trump succeduto a Giuba interno alla Casa Bianca e tutto è cambiato in poche settimane l'organizzazione del trattato
Nord Atlantico assunto l'aspetto di una nave alla deriva il cui capitano ha perso la testa è una bella nave ma l'alleato americano è diventato così sfuggente così ostile
Che nessuno osa immaginare come si svolgerà al prossimo vertice della NATO previsto il ventiquattro e venticinque giugno però all'Aia nei Paesi Bassi
Il presidente Trump ci andrà davvero e se ci andrà sarà per affondare questa alleanza militare che l'America fondato non è possibile confida un diplomatico europeo a Bruxelles che da un giorno all'altro ci troviamo a dover fare ciò che ci sembrava impossibile pensare l'impossibile prosegue nel mondo
Significa pensare la NATO senza gli americani in questo è il nuovo inquietante esercizio a cui si dedicano discretamente gli europei
Nel quartier generale dell'organizzazione a Bruxelles alcuni conservano un doloroso ricordo dei vertici NATO del primo mandato Trump
Quando il presidente martoriato alla cancelliera Angela Merkel perché la Germania non spendeva abbastanza nella difesa
Ma almeno Trump partecipava mi capitava di definire la NATO obsoleta o di esprimere dubbi sull'articolo cinque quello che dovrebbe garantire la difesa collettiva di uno Stato membro sotto attacco
Ma poi il suo Entourage si occupava di rimettere le cose in ordine oggi Trump non dice che intende lasciare la NATO
Avrebbe perfino assicurato al nuovo segretario generale ma anche per il per il suo impegno nei confronti dell'alleanza quando vedete
Gli ha fatto visita al tredici marzo ma le sue rassicurazioni non convincono
Dato che la fiducia è andata in frantumi sullo sfondo delle mire imperialistiche di Trump su altri paesi membri della NATO come Canada e Danimarca
Negli scenari ipotizzati c'è il peggiore un ritiro americano caotico senza che gli europei possano ereditare la macchina nato cioè quella preziosa interoperabilità costruita nel corso degli anni tra le diverse forze armate nazionali sotto il controllo degli Stati Uniti
Nulla per ora accredita questo scenario ma nessuno può escluderlo l'ammiraglio Giuseppe Dragone presidente del Comitato militare della NATO
Diceva fiducioso il dodici marzo durante il forum sulla difesa e la strategia di Parigi
Che gli Stati Uniti manterranno il controllo dell'aria dello spazio e del nucleare tuttavia Dragone ha lasciato intendere che la difesa convenzionale
Sarà a carico dell'Europa questo scenario
Quello considerato il più plausibile
Perfino positivo da parte di quegli europei che aspirano a sviluppare una difesa autonoma e a costruire un'architettura di sicurezza regionale
A una condizione però che questa riorganizzazione avvenga in ordine e in tempi realistici
In ogni caso un massiccio ricalibrata Jo della NATO e inevitabile secondo una fonte dell'alleanza finora nessun membro dell'amministrazione Trump ha dichiarato di voler ritirare la garanzia nucleare gli europei
Ma sono state fatte moltiplicò il tecnici allusioni a un ritiro dal continente di truppe americane attualmente circa cento mila soldati
Non Altran vuole ridistribuire le forze americane e non solo per affrontare la potenza cinese dell'indo Pacifico ma anche in patria al confine con il Messico per bloccare l'immigrazione legare le sue priorità sono chiare nel momento in cui si parla di forte riduzione delle forze americane in Europa il segretario alla Difesa Pete ex tra appena annunciato in Giappone un potenziamento della presenza americana
Nell'arcipelago che sarà dotato di un quartier generale di guerra e di responsabilità operative un altro scenario poi e quello del guscio vuoto
L'alleanza esiste ancora ma gli Stati Uniti la svuotano del suo contenuto in particolare non garantiscono più l'applicazione dell'articolo cinque e armi però ex responsabile NATO ricercatrice oggi degli European Council on Foreign Relations prese il privilegia proprio questa ipotesi quella di un ritiro de facto ma non de iure
Una sorta di deterioramento dell'alleanza senza uscirne formalmente in questo ricalibrato della NATO dai contorni ancora sfocati ma ineludibile
Prosegue l'Hammond io lo pay devono dunque prevedere ciò che riguarda le capacità e ciò che riguarda la governante sa ambiti che la potenza americana a volutamente posto sotto il suo dominio in passato
Il riarmo nell'Europa sostenuto dall'Unione Europea mira a rafforzare le capacità ci vorrà tempo soprattutto perché l'armamento acquistato dagli europei negli Stati Uniti
Mantiene la dipendenza nei confronti degli americani ben oltre il processo di acquisto delle armi
Se gli europei non hanno acquisito queste capacità fino ad oggi spiega un ex ambasciatore americano alla NATO vivo dalla There
E proprio perché Washington per decenni ha detto loro che questo avrebbe provocato duplicazioni e sprechi
Rimane infine uno scenario così cupo che è difficile da immaginare quello del totale ribaltamento delle alleanze
In cui gli Stati Uniti ISAF sacrificherebbero l'Europa l'Europa per un accordo con la Russia per questo motivo la questione Ucraina è centrale per gli Europei per gli americani in realtà è solo accessoria
La domanda è fino che punto Trump considera accettabile un collasso dell'Ucraina
Nessuno può dirlo questa è l'incognita più esplosiva per il futuro della NATO e per il futuro dell'Europa conclude tra l'altro Sylvie Kauffmann su le Monde
Invece a proposito di Trump da segnalare un editoriale che uscito ieri sul Wall Street Journal
Sull'inizio della reazione contro il manga reazione nelle urne i repubblicani mantengono due seggi
Nella camera della Florida ma c'è stato in questi due seggi nelle due circoscrizioni in cui si è votato
Un forte spostamento di voti a favore dei democratici e soprattutto i democratici hanno vinto molto facilmente
L'elezione di un giudice della Corte Suprema del disco se non rafforzando così
La loro maggioranza progressista e questo il secondo segnale in due settimane di una forte reazione politica contro la presidenza Trump sottolinea il Wall street journal
Spiegando che tra l'altro
I non maschera sì impegnato direttamente in discorsi non cercando di mobilitare gli elettori repubblicani chi ha vinto la scommessa invece sono stati di democratici questo è un avvertimento per il partito repubblicano sul fatto che lo stile di governo tran-tran maschera
Sta suscitando una contro reazione che potrebbe costare il controllo del Congresso l'anno prossimo quando ci saranno le elezioni di Mad arma
Tanto più se si guardano ai risultati proprio in Florida nei Bastioni repubblicani il fatto è che il secondo mandato tramite così polarizzante che sta mobilitando i democratici
La settimana scorse democratici hanno sottratto un seggio al Senato della pensilina ENI a lungo detenuto dei repubblicani
I repubblicani rischiano alla fine anche di allontanarsi dalla dalle riforme fiscali e della regolamentazione che sono la parte positiva secondo il Wall street journal del programma Trump proprio per paura di perdere la maggioranza al Congresso
Queste elezioni sono un avvertimento per Trump a concentrarsi sul ciò che lo ha fatto eleggere cioè lottare contro l'inflazione per la crescita dei redditi reali
La sua agenda caotica sui dazi che deprime i prezzi delle azioni in Borsa e deprime la fiducia dei consumatori delle imprese non sta aiutando per nulla così quotidiano conservatore
Perché richiama così anche quella che le notizie del giorno e su cui torneremo
Prossimamente cioè Liberation dei di Trump nuovi dazi contro tutti per chiudere invece vogliamo tornare su Marine le Pen e anche in questo caso Trump centra un po'e internazionale reazionaria contro i giudici questo il titolo dell'editoriale di le mondo che è un seguito alle polemiche sulla condanna l'ineleggibilità di Marine le Pen
La sentenza severa contro le tende condannata per appropriazione indebita di fondi pubblici
Ha avuto un effetto rivelatore ha immediatamente dato consistenza all'Internazionale reazionarie vocata a gennaio dal presidente francese Emmanuel macro
Da Mosca Washington passando per Budapest non sono mancate le manifestazioni di solidarietà nei confronti della leader della persona ma Nacional
E soprattutto non sono mancati i giudizi più cupi sullo stato della democrazia francese
La profonda propensione al d'opporre il popolo di cui questa internazionale si arroga il monopolio a un fantasioso governo dei giudici e condivisa da tutti coloro che professano che il diritto la legge
Debba piegarsi ai propri
Mi politici anche quelli più controversi o ai calendari elettorali come accade in Francia con le presidenziali e la questione dell'ineleggibilità e che la popolarità dovrebbe garantire impunità è vero che la traiettoria di Trump rieletto a novembre alla guida degli Stati Uniti malgrado la sua partecipazione alle rivolte
Del due mila e venti una serie di scandali è una condanna per violazione delle norme sul finanziamento delle campagne elettorali non può che dare speranza ai populisti che hanno problemi con la giustizia
Ma
Il rispetto dello stato di diritto e della separazione dei poteri
è un elemento centrale delle democrazie e oggi è al centro della frattura
Che attraversa quello che a lungo è stato designato come il campo occidentale il campo occidentale è stato fondato su valori che comprendono anche il principio di uguaglianza davanti alla legge
Il Magistrato che amministra la giustizia in nome del popolo che subisce ora insulti e minacce perché applica le regole votate dai Parlamenti
è più che mai il simbolo di questa grande rimessa in discussione
Nel mondo ricorda che
C'è stato anche un richiamo da parte del presidente della corte suprema americana a le Rispetto della separazione
Dei
Oltre ai neri
Prendersela con dei magistrati quando
Non danno ragione
Un modo per rimettere in discussione il pensiero di Montesquieu
Attacchi ai giudici epurazione nelle amministrazioni pubbliche in nome della lotta contro un presunto stato profondo
Governo dei giudici ricatti sui finanziamenti pubblici intimidazioni sistematiche
Tutto ciò
Ha un nome la definizione ben nota è il liberalismo scrive le monde e non ci fermiamo da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale