"Crisi del sistema politico italiano: le riforme istituzionali" Festa nazionale dell'Unita'

Tutto di questa sera
Che era stato promossa in collaborazione col Centro riforma dello Stato
E che aveva come tema la crisi del sistema politico italiano e le riforme istituzionali questione come tutti sappiamo di grande attualità politica un cento di dibattito polemiche discussioni anche all'interno del nostro partito
Io
Vorrei innanzitutto dare a tutti voi benvenuto alla festa e dare il benvenuto anche ai nostri ospiti
Che presento Giuseppe couture lui direttore del Centro riforma dello Stato e Cesare Salvi della segreteria nazionale del partito andranno e devo annunciare l'assenza dovuta a motivi di salute gradi di Giuliano Amato che era aveva aderito all'invito per un confronto sulle questioni oggetto del dibattito
All'interno della sinistra è che però appunto non ha potuto essere presente con noi acquistasse al quale facciamo ovviamente i nostri auguri per una rapida guarigione
Noi ovviamente pensiamo ugualmente ritenere iniziativa il dibattito confronto comunque che ritengo utile con la presenza vostre quindi con la possibilità anche di un intervento del pubblico e con l'ausilio di ogni De Donati giornalista della redazione dell'Unità e di Paolo Franchi giornalista del Corriere della Sera che dovrebbe a minuti raggiungerci
Se siamo d'accordo quindi iniziamo da Ray innanzitutto la parola Giuseppe Colturi direttore del Centro di riforma dello Stato che doveva avere una veste di conduttore che probabilmente a questo punto è opportuno introduca
Ragioni e motivi dell'esigenza di questa discussione che ci accingiamo a compiere prego sì pochissime parole perché avendo l'occasione di diventare uno degli interlocutori le coste di merito e di rosso vostra sollecitazione su domande degli amici e compagni giornalisti
La iniziativa da noi proposto alla festa nazionale come altri anni e da capitato è diventato quasi un un appuntamento tradizionale per il centro riforma quello di provocare una discussione sui temi della uniformi istituti istituzionale
Era anche particolarmente per spirito qua nel momento in cui la raccolta delle firme
Per i referendum sui sistemi elettorali aprire una stagione e voi vedete che sulla stampa ogni giorno
Questo dibattito procede apre una stagione in cui dopo dieci anni di discorso forse chiacchiera sulla riforma istituzionale
E il Parlamento era investito da un'iniziativa popolare che lo obbliga a prendere decisioni Ham maturare decisione su una questione che riguarda gli assetti fondamentali della democrazia
Sembrava utile provocare nella sinistra innanzitutto un confronto franco maturi i tempi di questo considerando che l'elaborazione nel campo socialista era andata avanti c'erano state occasione di precisazione della proposta presidenziale attenuazioni o avvio di riflessione critica su questa stessa proposta per quel che riguarda noi campo comunista
E ritengo che abbiamo fatto bene noi del centro riforma dello Stato a non demonizzato la proposta ma assumerla come una delle possibili soluzioni e discuteva francamente abbiamo messo su un osservatorio abbiamo indicato tutte le delle difficoltà o i pericoli o le condizioni mancanti nel nostro sistema rispetto ad altri sistemi presidenziali e credo che sia stato anche frutto di questo contributo il fatto che si è preso una posizione politica ferma anche come partito rifiuto ragionato non pregiudiziale e un invito a un confronto sul tema della
Delle modalità di coalizione e di esposizione a un giudizio popolare diretto per la formazione dei governi se eravamo a questo punto siamo a questo punto l'assenza oggi di Amato che ha una discopatia non non è una cosa gravissima e rimandiamo tanti auguri per soluzione rapida di questo però faticosa dolorosa e comunque lo immobilizza ci toglie l'interlocutore
Accettiamo la proposta che ci fa la festa che ci fa la nostra Presidente di trasformare l'incontro anziché in un incontro condotto dal nome del centro in un discorso col pubblico a partire da domande provocazione i suggerimenti dei compagni amici della stampa
Io su do solo un suggerimento a questo punto direi che l'assenza di Amato non significa che non sia aperto anche a distanza questo confronto
E quindi direi che forse la modalità migliore per svolge nella nostra discussione e di chiedere accesso alle sale del compagno che aveva già questa responsabilità nella lavoro di direzione che ora il componente della segreteria del partito di avviare la discussione assumendo una dichiarazione pubblica delle posizioni che avrebbe voluto
E e abbiamo dovuto discutere con Amato se siete d'accordo anche voi su questa modalità io a dire subito a saldi di iniziare l'Unipol sentiamo le domande e poi facciamo il giro sciolte
Va bene allora io prendo quattro cinque minuti iniziali perché voi abbiamo qua due autorevole bravi giornalisti che ci saranno le domande in modo che sia anche più vivace la discussione
Che Amato a una discopatia poverino che l'oggi e nel bloccare o immobilizzato a Roma e che quindi consente di lavorare ma non di spostarsi da un luogo da un luogo all'altro d'Italia
Per questo non non ha potuto essere presenti ma abbiamo avuto ieri una lunga chiacchierata e del resto e cioè è cessata oggi una segreteria del Partito socialista dedicata a questa legge abbiamo avuto qui tenendo una una un comunicato comunicati stampa di agenzia che sono di questo pomeriggio quindi recentissimi nei quali c'è una presa di posizione del partito autorevole con dichiarazioni di Craxi dello stesso Amato i Di Donato su questo tema delle riforme istituzionali
Allora io diciamo prendendo come interlocutore
Il partito socialista e amato voglio fare un giudizio e e anche delle domande a loro
Perché diciamo e l'impressione netta che si ha leggendo questo queste dichiarazioni che sono che sono emerse è che perché Io sottraggo affranchi stava stava vedendo anche i Luís
E che e diciamo il il partito socialista
Abbandonato la strada delle riforme istituzionali
Si dice nel momento in cui è preclusa la strada di una grande riforma per la quale non esistono le condizioni politiche
Allora si tratta di veri fare cose soltanto così limitate che voi per quanto riguarda in particolare la stessa legge elettorale e Giuliano Amato si trova e viene a spiegare io credo che se il partito socialista veramente in bocca se questa strada commetterebbe un grave errore
Un grave errore perché la questione delle riforme istituzionali non è una questione che qualcuno si sia inventato per fare manovre politiche o per trarne e diciamo può darsi che qualcuno la mette in campo per la fine di manovra politica o di interessi di potere o di interessi di parte ma è una grande questione che oggettivamente si pone nel nostro Paese
Che i socialisti hanno avuto il merito di vedere per primi
Questo lo riconosco senza alcuna difficoltà fin dalla fine degli anni Settanta
Rispetto a diciamo elementi che si sono tenuti a gravando in questi anni io le indico essenzialmente due una crisi del rapporto fra cittadini e sistema politico nel suo insieme e sistema dei partiti nel suo insieme
Che le ultime elezioni amministrative lo stesso referendum su caccia pesticidi con il suo insuccesso hanno clamorosamente dimostrato con l'aumento del non voto con l'aumento del voto di protesta con la diffusione di fenomeni che noi non dobbiamo come quelli leghisti che noi dobbiamo non criminalizzare ma capire
In tutta la loro dimensione preoccupante
Non perché si tratti di difendere il ruolo dei partiti tradizionali ma perché Celli un discorso è un ragionamento che per la prima volta nella storia nazionale nella storia repubblicana mette in discussione incrina la solidarietà nazionale complessiva fra le varie parti del Paese
Qui c'è che diciamo segni vistosi ed evidenti di incrinatura del rapporto di fiducia fra cittadini e sistema politico c'è un deficit più grave della capacità di governo complessivo
Delle istituzioni democratiche e la capacità di governo sia delle assemblee sia del Parlamento che degli esecutivi in quanto tali quindi una situazione alla quale è necessario dare una risposta riformatrice avanzata ricondurre sul terreno di una risposta riformatrice che ricostruisca un rapporto positivo fra cittadini e sistema politico e che era forse il rilanci le istituzioni democratiche
Tirarsi fuori
Come sembra voler fare adesso il partito socialista
Tirarsi fuori perché non ci sono le condizioni politiche e numeriche parrebbe questo ragionamento perché passi la proposta fatta dal Partito Socialista è un grave errore politico anche una seria responsabilità politica che si assumerebbe quel partito
Io credo che si debba fare invece uno sforzo in una direzione diversa e chi la grande domanda che va posta al Partito socialista e a tutte le forze politiche questa
Si è fatta già la scelta di andare ad elezioni anticipate a primavera con regole vecchie rinviando tutto al dopo
O è aperta la strada per seguire la linea che noi indichiamo cioè utilizzare quel che rimane di questa legislatura quasi due anni
Che
Non è molto ma non è nemmeno poco la Costituzione repubblicana si è fatta in meno del pericolo che ancora rimane della fine di questa Repubblica per fare alcune riforme
Legate è un discorso di insieme che rispondono a quelle che tutti avvertiamo come le esigenze più rilevanti che sono una nuova legge elettorale
Un rilancio
Dell'istituto delle regioni e qui vedo che c'è nella posizione socialista ma allora perché non porla in termini propositivi queste un possibile terreno unitario a sinistra quella di un rilancio regionalista dello Stato
E una riforma del Parlamento che abbini alla soluzione mono Camera dista
Cioè alla scelta di un'unica camera nella quale siano concentrati fondamentali poteri dici decisionali una seconda camera che sia rappresentanza delle Regioni così profondamente riformate
Pino diciamo c'è tutto lo spazio per fare queste nel nel periodo la legislatura che rimane per fare queste riforme istituzionali sulle quali è possibile trovare un terreno di convergenza comune credo credo anche che sbagli
Craxi il Partito socialista vedere delle proposte di riforma elettorale quest'si potrà dire la discussione è uno strumento rivolto contro il partito socialista in questa in questa fase
E credo che sia subirebbe una seria una grave responsabilità quella forza politica la quale ritenesse che perché non ci sono le condizioni per far passare tutte le proprie idee si debba allora mandare tutti Acquate quarantotto e andare a votare subito con le regole vecchie anche perché dalle urne potrebbero venire sorprese negative
Sorprese negative anche per quelli che scegliessero questa strada
Io credo che potremmo adesso precede procedere con l'intervento dei giornalisti
Non so se paste
Possiamo
Non era ritengo allora comincio io Monica Donati dell'Unità
Dunque riformare le istituzioni significa sostanzialmente scrivere delle regole nuove regole che
Garantiscano in ultima analisi efficienza trasparenza pari diritti e opportunità in in questo Paese ecco
Quell'efficienza e quella trasgressiva
Quell'efficienza e quella trasparenza che
Un sistema di regole scritte in altri tempi
Probabilmente ha sacrificato la difesa di un ordine democratico e che quarantacinque anni fa ovviamente correva rischi diversi di quanto non decorra oggi
E quindi questi quarantacinque anni di storia repubblicana il consociativismo chiamiamolo così ha prodotto risultati positivi e negativi tra risultati negativi
C'è chi ha dato la possibilità ad alcuni di costruirsi proprio come avviene in Unione Sovietica delle dacie più o meno belle
Più o meno comode a secondo del ruolo approvato dentro questo sistema
Ecco mettiamoci nell'ordine di idee di chi queste danze le ha in uso no per quale motivo dovrebbe mettersi in discussione se poi l'esito sarà quello
Di perdere danza e insieme i privilegi insomma è immaginabile una riforma che nasce da dentro queste istituzioni quindi una autoriforma
Facciamo una battuta vogliamo se dobbiamo raggiungere la cosa
Io dico che l'esempio delle delle della Dacia e ben trovato perché abbiamo visto che senza fare la metà sono battute nessuno e verrebbe in mente di fare un parallelo rigoroso in questo campo ma chi ha voluto conservare la Dacia di privilegi a tutti i costi non non mi pare che poi abbia avuto un buon diciamo risultato anche sul piano personale come le vicende dell'anno scorso di quest'anno stanno dimostrando la questione è un'altra è quella che dicevo all'inizio qui che diciamo i i c'è una almeno il giudizio l'analisi che noi diamo se è vera questo io credo che sia profondamente vera c'è un momento di crisi profonda del sistema politico nel suo insieme
Siamo arrivati veramente al punto diciamo nel quale il logoramento del sistema politico della Prima Repubblica ha raggiunto un livello diciamo forte significativo che chi chi rischia di aprire la strada processi incontrollabili
Allora le forze politiche misura le caratterizzano il proprio ruolo per la fase che si apre per il decennio per i decenni che abbiamo davanti
Dalla capacità che avranno di inserirsi in questa crisi con un processo riformatore che funzioni e che dia soluzione ai problemi reali
Quindi credo che
Come in altri momenti è potuto accadere della storia nazionale una forza politica che sappia sul Messico responsabilmente
La questione non in termini di interessi privilegiati immediati o di breve respiro di quelle l'un per cento in più o in meno che si può avere
E in una delle tante scadenze elettorali che si susseguono in questo Paese ma nella capacità di essere il protagonista del rinnovamento delle istituzioni democratiche
Diciamo in questo modo candida se stessa anche ad essere una forza determinante nella
E la fase della Seconda Repubblica se vogliamo usare queste parole
Una battuta rapida perché domanda ha una sua forza
In Unione Sovietica anzi pensavano e quei regimi i più saldi del mondo sono le democrazie erano capaci di mutamento invece la più profonda
Trasformazione non solo della situazione Interna ma addirittura degli assetti mondiali è venuto per un impulso nato all'interno di un regime che aveva creato come tu dici anche rendite di posizione vantaggi e privilegi dacie quindi perché non credere che di fronte a situazioni molto gravi a degenerazioni poi non si possano trovarsi anche in un sistema democratico le forse la differenza voi questa particolarmente in un punto
Che e non è vero che tutti coloro che fanno parte di questo sistema stiano a difendere le loro posizioni
Forse dieci anni fa questo si poteva dire il PSI l'ha detto lo richiamava saldi prima la proposta presidenziale dieci anni fa o prima ancora che la proposta presidenziale è la parola d'ordine grande riforma
E introduceva in un sistema fermo imputato messo in moto immobilismo alla posizione reciproca di Democrazia Cristiana il Partito comunista l'idea di un grande mutamento ora quest'arma era un'arma offensiva verso Picci e dici
Lanciata da un abile lanciatore che avevo l'intenzione di colpire di Erode né e di lucrare alla distanza sul lento processo di deperimento calata di consenso di questi due colossi ma questi queste forze politiche non sono rimaste ferme
Il PC in particolare per quel che riguarda la questione istituzionale dopo aver a lungo tenuto una posizione che diceva la costituzione non non si può toccare ha messo in discussione in ogni caso non l'ispirazione i valori della costituzione ma l'idoneità attenere a conseguire quei valori dentro un sistema politico così strutturato
La seconda parte della Costituzione in particolare l'assetto dei poteri il Parlamento i poteri popolari sono stati da noi per primi
E è messa in discussione con grande forza a questo punto sono in moto le cose anche nella Democrazia Cristiana pensiamo all'iniziativa che sta avendo la sinistra democristiana dello stesso ex presidente del consiglio De Mita non so
Fin dove vuole arrivare ma mi sembra che la scommessa del PSI
Look eremo
Sulla caduta di consenso e sull'immobilismo dei due partiti maggiori oggi sia perduta questi partiti si stanno rinnovando profondamente nel campo anche cattolico più largo si parla anche lì per rispondere all'iniziativa
Mette in discussione il partito comunista di una Costituente cattolica dunque chi vuole lucrare sull'immobilismo chi aveva rendite di posizione oggi e esso ahilui in difficoltà
A me sembra che la difficoltà del Partito socialista sia del tutto evidente in questo nome
No l'altr'anno Daniela Dessì
Io volevo fare una brevissima premessa e poi chiedere due cose
La brevissima premessa
Va be'la brevissima
Successo
La brevissima premessa Mescia avvicinato adesso l'intervento dico Turri che ha parlato poi schiettamente di politica è che quando parliamo
Di riforme istituzionali poi largamente mi rendo conto che contengono tutto un complesso di altre questioni ma largamente ci riferiamo
In primo luogo alle riforme elettorali e che in genere
Come dire i mutamenti di legge elettorali con i sistemi elettorali consolidati all'interno di un Paese in parte testimoniano di una band di un già avvenuto mutamento degli equilibri dei rapporti tra i partiti del modo di essere dei partiti e dei partiti tra di loro
E in parte tendono a promuovere un cambiamento ulteriore quindi è che stiamo parlando quando parliamo di riforme elettorali parliamo anche larghissimamente oltre che dalla crisi generale del sistema politico italiano
Della Dc del PC e del PSI sostanzialmente e pongo questa premessa per arrivare a
A queste due domande
La prima
è perfino banale
Ed è questa
Lo stesso cotture adesso richiamava i due soggetti
Principali diciamo di questa iniziativa sulle riforme
Elettorali che sono per un verso il partito comunista e direi Partito comunista negli ultimi due anni perché il Partito Comunista dal dall'inizio del nuovo corso diciamo prima perché prima il Partito comunista era il più fiero
Sostenitore della costituzione non si tocca la Pro il proporzionale e in particolare per quello che riguarda le leggi elettorali di un proporzionalismo
Esasperato c'era da una parte del partito comunista dall'altra la sinistra della democrazia cristiana anch'essa però
Fino a non molti anni orsono dire fino all'avvento di De Mita alla guida del partito chiarissima sosia tuttora per alcune sue componenti penso Bodrato altri esponenti
Della sinistri RC chiarissima sostenitrice del fatto questo sistema non si tocca quindi queste due forze in cambiamento sono quelle che propongono più fortemente quel non una riforma elettorale ma quel tipo
Di riforma elettorale
Ampa sono un en passant della politica di Craxi in questo momento chiederei ai due cortesi interlocutori della discussione di questa sera nei panni di Bettino Craxi e del Partito socialista
Diverrebbe o non vi verrebbe qualche sospetto diciamo rispetto alla matrice politica del insomma l'entità ridare alla identità politica dei due principali
Protagonisti della operazione
La seconda
Domanda riguarda la questione del presidenzialismo sì presidenzialismo no su questo la discussione ha avuto mi pare negli ultimi mesi e negli ultimi anni
Veglie rimango cinesi in particolare penso alla vigilia della campagna elettorale quando si era in una di quelle fasi in cui sembrava che i rapporti così alterni diciamo tra socialisti e comunisti fossero destinati a migliorare si intravedeva perfino qualche punto
Nuovo nel merito oltre diciamo che nel clima di disgelo
Avrà rispetto ad allora qualcosa è successo perché allora si era arrivati a un momento nel quale
Sono sempre formula è però poi in politica le parole
Pesano molto da una parte voi dicevate ma insomma per noi il presidenzialismo non è un tabù erano non De Mas oppure no e non demonizziamo adesso non mi ricordo ma il concetto era non è un tabù dall'altro Craxi sembrava
Forte molto più interessato che prima direbbe ma neanche per me presidenzialismo in seno ovverosia l'elezione diretta del Presidente della Repubblica
Mi ricordo una tavola rotonda al Corriere della Sera proprio e soprattutto poi anche un'intervista a Repubblica nella quale diceva beh però insomma noi dobbiamo in qualche modo trovare la via per avvicinare
Diciamo questi due poli della questione cioè la riforma elettorale in quel tipo di reazione da una parte e una forma di lezione del
Sì alle presenta la Repubblica sia del presidente del Consiglio insomma non è questo questa è una questione tecnica che si rileva una volta che è chiaro il senso politico che noi diamo alla questura
In questo quadrante maturata un'altra cosa della quale si parlava molto era la proposta Barbera per esempio nel PC che teneva diciamo tutto l'impianto
Della riforma elettorale nella sostanza e vi aggiungeva l'elezione diretta del Presidente del Consiglio piuttosto che del presidente della Repubblica quindi traduceva questo non è un tabù non demonizziamo non vuol dire che una fascista perché propone
L'elezione però lo traduceva in una cosa
Ora di tutto ciò si è persa
Traccia mi pare di capire voi su un versante vuoi
Sull'altro adesso io vorrei sapere secondo voi perché di questo si è persa traccia e se c'è anche qualche sicuramente qui mi risponderete diciamo per il conte socialista della vicenda ma io richiedo anche se non c'è secondo voi qualche un qualche motivo non sia rintracciabile anche per esempio nella situazione attuale all'interno del
Del Partito comunista dove se ben ricordo queste anche vaghe aperture o cose di interessamento diciamo verso la bolla di forma istituzionale diciamo
Tipo quella messa poi in cantiere a vini nell'ultima Conferenza programmatica dei socialisti per il se forme di apertura della maggioranza erano state giudicate se ben mi ricordo gravissime dalla e forme esplicite evidenti e chiare di subalternità a Craxi da parte del no all'interno del partito comunista e mi scuso per la lunghezza
Comincio dalla fine posizioni Grande Torino oppure
Dicevamo prima no in maniera impiego si parlando prima di cominciare che chi rischia il compaio couturier della della del del della seconda mozione di una minoranza sulle sulle Borse queste parole che esprima voglio su altra posizione però qualche altro dibattito che abbiamo fatto insieme ha rischiato di essere meno diciamo forse meno teso di come si pensava perché su questi punti delle riforme istituzionali
Non solo diciamo fra noi due che sarebbe meno ma divenne l'insieme del partito è uno di quei punti in cui più avanzato e l'orientamento unitario
L'abbiamo avuto una fase di polemica anche in Terna di quel tipo di chi era legata secondo me come dire è un elemento di il sospetto che a mio avviso c'è sempre stato nella nella nella nella nella nella minoranza dal Congresso e un poco il sospetto che questa operazione politica che stiamo facendo avesse un significato come dire di cedimento eccetera
Ma abbiamo avuto due momenti importanti di confronto unitario la commessa quarta commissione del Comitato centrale una sede di partito che c'è stata la fine di maggio
E poi l'assemblea del Centro per la riforma dello Stato che c'è stata giugno su questi temi e credo di poter dire che senza che ci fosse l'unanimità che ormai diciamo è difficile da trovare come giusto del resto che si era un grande partito suoi
Però mi e veramente uno dei terreni sui quali mi pare di poter dire che c'è il maggior c'è la maggiore posizione unitaria che si questo naturalmente è un fatto positivo sul che cosa è raggiunto adesso questa questa perché qui il punto io faccio ma il discorso sul sul presidenzialismo e potete inoltre
Dopo la prima
La prima domanda e labour per non prendere troppo tempo e cioè che senso ha dire non demonizziamo la soluzione presidenzialista e perché noi in realtà rispetto all'iniziativa socialista sulle riforme istituzionali duri corda nella lunga fase in cui noi siamo ci siamo tenuti su una posizione immobili istiga conservatrice su questo tema delle riforme istituzionali
Secondo me sbagliando
E poi il collega bene abbiamo corso rispetto al PSI un duplice rischio di subalternità
Anche in questo campo
La subalternità crediti come dire ritiene di può pensare di dover andare al seguito solo perché le proposte vengono da quella da quel settore quindi alla ricerca a tutti i costi di un terreno di unità a sinistra
E la subalternità opposta di chi ogni proposta che viene fatta come dire la la la la respinge anche in modo settario che vuole vedere dietro e disegni di tipo bonapartista autoritario reazionario e così via
Per esempio quando uscì in campo la parola d'ordine della governabilità all'inizio degli anni Ottanta noi avemmo la tentazione di dire una cosa di questo genere un pericolo per la democrazia no come se ci fosse come dire una prospettiva autoritaria dietro secondo me c'era
Una linea politica anche istituzionale profondamente sbagliata ma non per quella ragione di per altre ragioni ma non è questo il punto ora discutere
L'abbiamo detto il presidenzialismo non possiamo dire che un anno e non sarebbe giusto sarebbe sbagliato dire che è una è una è una soluzione autoritaria o soluzione antidemocratiche al giorno Paesi democratici almeno quanto l'Italia che funzionano con un sistema presidenziale cioè e ho fatto anche di senso comune dalla Francia e gli Stati Uniti d'America dove gli USA hanno sistemi presidenziali che sono sistemi democratici
Quindi questo senso non c'è nessuna demonizzazione di una proposta di questo tipo
C'è da vedere se è la risposta adeguata ai problemi che noi abbiamo di fronte
E che e che delle due l'una o si fa solo quello e allora noi avremmo come dire un cambiamento del sistema solo in un punto che quello del capo dello Stato e non mi pare che ci siano ragioni perché si debba ritenere che questa sia una soluzione valida i problemi che abbiamo davanti
Oppure si deve ridisegnare l'intero sistema in tutti i suoi aspetti diciamo di pesi e contrappesi e così via che non è impresa facile da fare facile da fare in una sua contestualità complessiva oltretutto in un momento di crisi e di difficoltà profonda
Della quindi l'abbiamo detto che ma per tuttavia abbiamo detto di avvertire il problema che c'era dietro il presidenzialismo
E qual è il problema che c'è il vero che c'è dietro il presidenzialismo e quello che la vecchia forma di governo parlamentare
Che l'Italia si è data del con la Costituzione mostra ormai i suoi limiti
Non è solo un problema di legge elettorale e poco quel tipo di governo parlamentare frutto di un'intesa fra partiti eletti con sistema proporzionale senza alcuna verifica
Democratica da parte dei cittadini preventiva senza forti elementi di responsabilizzazione che pur sono necessari senza un'adeguata capacità decisionale
E senza sufficienti strumenti che garantiscono quegli aspetti di stabilità che pure sono necessari quindi c'è un problema vero
Con una risposta che secondo noi quella presidenziale senza essere autoritario antidemocratica non è ancora abbiamo posto il problema lire vediamo se ci può essere un'altra soluzione che va in questa direzione
Noi la questione della stessa questione dell'elezione diretta del Presidente del Consiglio non l'abbiamo esclusa nella escludiamo in via di principio purché sia collegata a una riforma elettorale
Che con lei di il premier a uno schieramento a una coalizione di partiti
Sì
Sì no punto essi si vota separatamente da una parte oppure se c'è un collegamento riteniamo che ci debba essere un collegamento perché diciamo riteniamo che ci sia un ruolo importante da svolgerà ancora nel sistema dei partiti di una coalizione di sistema dei partiti e così via
Però diciamo
Non vediamo e che anch'io mi domando diciamo qualità e perché
Sia prevalsa nel partito socialista un atteggiamento che io definisco di vischioso pericoloso conservatorismo in questo campo e perché non ci sia stata una risposta su quel versante
Perché non è proseguito questo dialogo non adesso riprenderemo un'iniziativa forte su temi istituzionali formuleremo delle proposte
Però la prima questione che poniamo e preliminare a tutto il resto e che il Partito socialista diciamo che discriminante
E chi si esca dalla logica per la quale queste delle riforme istituzionali e materia sulla quale prima si debba trovare un accordo nella maggioranza di governo e poi semmai ci si confronta con l'opposizione
Questo diciamo è proprio un'impostazione che il Partito socialista accettato e che credo sia la la la
La prima questione da rimuovere se si vogliono creare le condizioni per un confronto per un confronto positivo a sinistra
Quindi ripeto altrimenti io credo che scintille il dibattito che era al punto che duri Cordani da quel punto può benissimo riprendere ripartire non vedo d'altra parte una un'interlocuzione diciamo attenta a questo
C'è una prima domanda non so se
Sì io
Nelle carte di crack insomma ma io ragiono così la premessa di franchi è un po'schematica nel senso che i promotori di questa iniziativa referendaria non sono che credevi
è questo secondo me sconfigge Craxi i promotori sono stati innanzitutto o personalità dei partiti o vicini alla politica ma soprattutto espressione di un mondo dei politica diffusa all'associazionismo cattolico quello ambientalista quello laico
E esprime una partecipazione non interessa la politica che non si fa come per la lega
Nuova lista
Tentativo di sostituire i partiti facciamo noi basta
Ma si fa soggetto più generale si fa domanda di riforma del sistema di selezione del personale politico e del modo di scelta dei governanti attraverso liste di partito
Tocca ai modi in cui i partiti gestiscono la selezione del proprio personale quindi riguarda i partiti ma non li rifiuta sono due strade opposte in questi dieci anni ottanta sono venute avanti le une e le altre spinte
Quelle a respinge i partiti e farsi vista nuova lista cartellino cartellone
Più ambientalisti gli anziani quelli di dialetto locale o di lingua o di semi lingua
E quelli che invece hanno creduto che poi c'è bisogno di una politica capace di riassumere
Di sintetizzare di esprimere posizioni più generali e però criticava nel modo come nei partiti avveniva la selezione degli uomini di Governo e l'esposizione al pubblico al giudizio dell'elettore
Questa seconda strada è una strada di riforme è stata positiva
La carta giocata da Craxi quella del dire l'immobilismo di CPC
Ha destinato all'Italia a un logoramento ci vuole il decisionismo ci vuole la capacità forte
E poteva essere giocata se c'erano assenti questi interlocutori se era un gioco tutto giocato dal teatro della politica persona platea cui si chiedeva applaudite me
Ma quella platea si è mossa gente ha tentato di diventare attori in prima persona e altri hanno detto ora il testo lo scriviamo noi vogliamo essere coautori ridiscutiamo il rapporto tra platea e spettacolo e teatro
Questo spiazza la linea che poi porta nella formula sintetica al proporre una sintesi personale il modello presidenziale
E poi i partiti storici all'interno dei partiti storici alcuni componenti qualcuno e personalità politiche
Si siano provate a misurarsi con questo problema della riforma della politica
Hanno dato appoggia questo referendum è secondo me è solo l'inizio questo referendum apre un problema che non si chiude con la riforma del sistema elettorale perché lo diceva bene franchi il sistema elettorale e la manifestazione concreta più prossima obbligatorio per il Parlamento c'è un'iniziativa per referendaria
Di una riforma politica generale la forma di governo possono i partiti dopo le elezioni rinchiudersi per due-tre mesi soprattutto nelle città nelle regioni a livello locale e scambiare tra loro accordi sulle persone sugli assessorati sulla ripartizione dei soldi
Il giorno in cui devono presentarsi agli elettori con un programma le indicazioni chiare l'elettore sceglie tra due coalizioni tutto questo spazio è tagliato via non c'è e l'elettore che decida tra proposte ragionevoli chiare esplicitata riassunte responsabilmente e allora a questo punto comincia il lavoro ma questo è un altro sistema politica non è stato così ne quarant'anni ha ragione Donati c'è stato un modo di funzionamento che ha dato possibilità reciproche di fare gioco delle parti stare insieme consociati lamento farsi opposizioni senza mettere in discussione l'asse di questo sistema oggi aperto un'altra fase io ritengo che Craxi certamente ma è un uomo politico troppo capace per limitarsi alla schermaglia personalizzata certa questa la fa ce l'ha con De Mita
Colpi cicche insegue i referendari ha detto cose molto dure sullo strumentalismo di Occhetto ma è un uomo politico troppo capace per non sapere che non è quello oggi il problema è il suo pro e che le persone a cui parlava non ci stanno più
Si muovono in proprio c'è nella vita democratica italiano un fermento e delle iniziative che alludono a un sistema in cui i partiti e non solo i partiti
Ma questo associazionismo poteri popolari diretto i diritti dei cittadini hanno un ruolo più ampio e questo non è riassumibile nella proposta originaria craxiana il modello presidenziale anzi tutta questa roba diffida
Ciò che aggregato a mio giudizio il fronte delle iniziative referendarie esattamente la volontà di sbarrare la strada quella proposta quel modella quella tendenza di riforma istituzionale
Una battuta rapida sulla
Questione oggi come sta in casa socialista ma leggevamo nei giorni scorsi una intervista un intervento di andò
Responsabile per i problemi istituzionale il PSI che mettere apertamente in discussione
Questa proposta quindi io credo che la questione non sia ecco per rispondere con più precisione
Alla domanda di franchi
Il tema presidenzialismo sì no viene accantonato perché diciamo il compromesso interno al PTCP fa sì che le due mozioni
Almeno su questo punto non vogliono scontrarsi accantonano il tema ma chissà domani ammesse embra
Che in casa socialista e questo è l'effetto di un'iniziativa politica che è uscita da casa comunista siamo usciti
Solo su questo terreno
Facendo politica all'esterno collegandoci a quell'associazionismo dalla Bega sino mozione una mozione di una mozione tre aveva fatto politica su un problema vero che riguardava la società italiana e l'assetto della nostra Repubblica del sistema politico
A quel punto incontrando forse Esterne
Ne è cambiato qualcosa io credo che in casa socialista si comincia a vedere non dica il tramonto ma l'oscuramento del sole presidenziale
Se siete d'accordo io adesso interromperei un attimo per dare la parola voi se se qualcuno tra di voi che volete interloquire intervenire in questa discussione in questo confronto
Credo lo possa fare con grande serenità
Prego
Mi sembra
Sì credo
Insomma
Nei riguardi
Debbo dire subito che condivido le cose che sono state dette qui solo farei un'osservazione a me sembra che questa posizione attendista del Partito socialista
Risponda a un a un disegno
Di voler vedere quale sarà l'esito della valutazione del dei referendum
Sia da parte della Corte costituzionale della Corte di Cassazione cioè cioè ho l'impressione che i socialisti ritengano per fermo che questo referendum non possano passare un po'quella che era la posizione sempre sui referendum della caccia sono stati reiteratamente bocciati dalla Corte costituzionale in questo quadro allora
La posizione socialista apparirebbe come dire più ostruttive e articolata perché presupporrebbe nell'ipotesi solo di ammissibilità dei referendum allora e solo allora un'iniziativa del Parlamento volta a impedire l'attuazione del referendum attraverso i soli due sistemi o lo scioglimento della Camera
Che consente di farlo slittare oppure una legge che modifichi l'attuale situazione dal punto di vista elettorale detto questo però io vorrei rivolgere ai tra i compagni alcune osservazioni sul problema del monocameralismo il bicameralismo perché mi sembra che ancora una volta il Partito Comunista su queste problema essenziale
Abbia delle esitazioni che già furono nefaste all'epoca della Costituente perché partito comunista che si era presentato io ho fatto la tesi di laurea sul mondo cameratismo e quindi è un problema che ho vissuto in prima persona avuto relatore Gaspare Ambrosini che era un bicameralismo e proprio a Chailly comunque però e il Partito Comunista eppure aveva talenti costituzionalisti come Crisafulli lago di compagno vagoni
Si trovi impastoiato in una situazione nella quale temeva che la seconda Camera potesse essere una camera conservatrice lasciandole più che lasciar perdere flessione una vera e propria
Camera ostruzionistica una gran una Scandella che in qualche modo perché se da contrappeso alla Camera eletta democraticamente e allora si si sposò il principe del bicameralismo
Purché le due Camere fossero sostanzialmente identiche dal punto di vista politico cioè che il il sistema elettorale non non modificasse sostanzialmente gli equilibri politici dell'una e dell'altra Camera e questo è stato il compromesso che poi è passato alla Costituente non abbiamo avuto tutti i i lati negativi di questo bicameralismo imperfetto
Perché il rallentamento del lavoro legislativo perché il ecco con aggravato poi dal fatto insensato secondo me che la caduta della legislatura faceva vedere tutti i pro tutti i disegni di legge approvati da uno dei rami del Parlamento una delle cose con dove Cibrario paradossalmente negative e antidemocratiche comunque va be questo a a ora sta il Partito Comunista torna ad avere una posizione modo capitalistica
Però a me sembra che adesso si vada attraverso questa rivalutazione del ruolo della seconda Camera che la seconda Camera dovrebbe avere una come dire accentuazione regionalistica
Che passa di nuovo affacciarsi la preoccupazione che attraverso le Regioni si Grey poi una seconda camera sostanzialmente più conservatrice o comunque diversa politicamente dalla prima e allora io vorrei domandare e domando in questa ipotesi
Le camere avrebbero ugualmente il potere di di mettere in crisi il governo avrebbero gli stessi diritti dal punto di vista legislativo cioè nel senso che una legge approvata da una camera se non viene poi portata all'esame dell'altra Camera con un sistema quindi di di una mano minoranza che può chiedere il riesame sarebbe comunque legislativamente già valida e in questo caso politicamente siamo sicuri che poi il rimedio non sia peggiore del mare questa era la mia domanda
Prenderei scusa di dire il nome
Va be'allora ditelo siccome però tutti non possiamo conoscere sì eventualmente chi interviene dopo
Stretto
Il microfono
Io mi chiamo Di Nardo mondi
Sono un bolognese
Riscopre il signore che è intervenuto prima mi ha bocciato una domanda così preparo solo un perché anche io abito sono sull'idea culturale di convincimento che il partito socialista se riuscirà veramente sull'opposizione di attendere
La risultato per il
Corte costituzionale sperando io penso che sia un un risultato negativo tesi il firmatario di questo referendum
Detto questo io che è stato citato Barbera io chiedo a salve
Compagno cianosi il contenuto dalla proposto di Bard era certamente non è
Espérance insperato e nei che si possa Porsche su molte pieno per nel comunisti
Credo di chiede compagna Scialpi ma lunga le proposte di Pasquino sono tenuto in considerazione dal partito comunista
C'è qualche altro elemento di utilità delle proposte di Pasquino in cui entrano dentro al nostro lavoro e le nostre proposte che faremo con gli altri interlocutori
Grazie
Se qualcun altro
Lei fino ora
Forse possiamo sintetizzare
Sì ci può essere un elemento tattico nell'aspettare la decisione della Corte costituzionale e così via però insomma
Se se queste sbagliato perché diciamo ripeto grande forza politica non deve non deve seguire queste queste vicende in questa logica qui c'è veramente ci sarebbe un limite di cultura politica nel pensare che questi siano diciamo i passaggi e le scadenze sulle quali orientare il proprio disegno la propria proposta
Sulle due questioni che sono state sollevate dunque la prima noi diciamo la scelta questo non è tale una scelta monocamerale per le ragioni che ricordava il compagno Baldini e così via la questione si pone oggi in termini diversi perché c'è un punto che certamente deve non abbiamo posto nella nostro pacchetto di proposte che abbiamo formulato questa primavera in quelle in quelle occasioni che ricordavo prima che oggi è necessaria una profondo rilancio dell'istituto regionale in Italia
O meglio è necessario introdurre fare del nostro Paese in quello stato delle regioni che non è non è di fatto diventato neppure dopo che le regioni sono state introdotte nel settanta
E anche in questo caso diciamo il fenomeno leghista e una risposta sbagliata a un problema vero
La risposta sbagliata a un problema vero qui c'è la necessità di e un forte rilancio una riorganizzazione complessiva anche con modifiche costituzionali
Che io vi dia un ruolo alle Regioni poi a questo punto parlare di federalismo o di o di regionalismo diventa un fatto diciamo che poi può essere nominale
Allora se e la posizione che la questione delle poniamo è questa se si fa a colori
Pongo la questione dell'Italia di fare dell'Italia un vero Stato regionale beh allora la necessità di una sede nazionale rappresentativa
Nella quale sia presente diciamo questa realtà regionale è come dire che c'è in tutti gli Stati che hanno caratteristiche di di questo tipo
Naturalmente non sarebbe il bicameralismo di adesso perché questa seconda camera delle Regioni non avrebbe poteri pari alla prima quindi diciamo sarebbe lì è la la la la la la la la la prima camera quella che ha poi potere finale decisionale sulle questioni di fondo sulle questioni di competenza dello Stato nazionale nel suo insieme
La Camera delle Regioni può essere da una parte una camera di ripensamento e dall'altra la camera nella quale invece si decidono appunto le questioni complessive che riguardano l'organizzazione regionale dello Stato questo diciamo e credo che sia un discorso coerente
Un discorso dal quale oltretutto si vede il collegamento che c'è fra i vari pezzi delle riforme istituzionali per cui se è vero che la riforma elettorale è un elemento entrare di indispensabile anche vero che non può essere pensata se non nel quadro di un dirupo disegno complessivo delle istituzioni democratiche in cui ci sia la questione del Parlamento la questione le regioni per quanto riguarda diciamo le le proposte di questi studiosi autorevoli hanno formulato sono diciamo tutti e due
Proposte che vanno nella nella al di là poi degli aspetti tecnici anche se non non le metto sullo stesso piano perché la proposta di Barbera rispetto a quella di Pasquino introduce questo
Io credo che noi per esempio abbiamo Beppe per i per i Comuni
Noi abbiamo una proposta di riforma della legge elettorale per i Comuni che ha come primo firmatario il compagno Occhetto che una combinazione delle due idee nel senso che noi proponiamo che si vada al confronto fra coalizioni contrapposte
Con un premio di maggioranza
Nel senso che i chicchi diciamo arriva primo ha diritto ad avere la maggioranza anche se contenuta di seggi e che però la coalizione o la lista deve indicare il nome del sindaco nella quale complessivamente si riconosce
Li diciamoci in questo senso che le dicevo prima quale dicevo rispetto alla proposta di Barbera credo che questo sia comunque se si dovesse pensare di estendere a livello nazionale un passaggio indispensabile
Cioè se si ritiene che debba essere indicato il nome del Presidente del Consiglio deve esserlo però in quanto espressione di coalizione non in quanto eletto autonomamente di maggio ed in maniera separata
Quindi credo che ci siano elementi diciamo di forti e significativi in entrambe in entrambe queste proposte
Per cui la Barbera oltretutto va riconosciuto il merito di essere sanati diciamo
L'ambito della sinistra dall'aria comunista della dell'opposizione di sinistra
Fra i primi ad avere posto forse anzi i primi ad avere posto questa questi problemi di cui oggi stiamo discutendo anche quando c'era da battere partito nel suo insieme quella quell'atteggiamento che diceva che diceva invece franchi
E quindi non si tratta adesso di come dire collo collegare nomi etichette ha proposto e metterle in contrapposizione strata di vedere questo contributo di riflessione quale può essere quale può emergere la soluzione complessiva più positiva per Ibra
Per il
Per dare una risposta alle esigenze che abbiamo di fronte
Colture evitare non aggiungo al interloquire siamo d'accordo data anche l'ora non è un motivo c'era di domande i giornalisti voi se non c'è più nessuno concluderemo qui la nostra discussione dal Veneto grazie
Scusatemi se attorno anche su una questione come in questa dopo le domande così di merito che sono state rivolte a buttarla in politica come soldi propongo un gioco cioè non
Viene in qualche modo
Superata rimossa l'opposizione socialista si fa referendum vengono
Vinti i referendum in quest'ansia Obeng si fanno i referendum vengono vinti oppure la Camera
La prima leggi non si scioglie Manon viene sciolta male G. farà in forme che vanno nella direzione diciamo
Del della propone della della linea di riforma
Elettorale per la quale e voi vi battete quindi sono due coalizioni Miani Massimo ci sono due coalizioni che esprimano che non esprimono il leader una è sostanzialmente una coalizione vedremo composta da chi che fa perno sulla democrazia cristiana l'altra è una seconda coalizione che
Continuando sempre il gioco dando tutte queste variabili per avvenute come dire una coalizione di sinistra in cui ci sono anche i socialisti e via dicendo
Voi una proposta di questo tipo non vi viene il il dubbio che nel contesto attuale
Una polarizzazione di questo tipo degli schieramenti politici nel contesto attuale e mi riferisco in particolare al contesto attuale della sinistra italiana
E in particolar modo al contesto attuale del Partito Comunista Italiano e della sua situazione della sua presa elettorale non vi viene il dubbio che a tempo indefinito e sul lungo periodo saremo tutti morti come diceva quel tale ma sul tempo che politicamente noi possiamo pre vedere diciamo consegni Bossi permettendo il Paese sostanzialmente al vostro avversario credo cioè alla democrazia cristiana per un periodo indefinito la stessa domanda si potrebbe giocare anche sui comuni se passare non si darebbe ad sicuramente supererebbero molti fenomeni di trasformismo né in cui tutto chiaro però contemporaneamente
Insomma non si porrebbe questo rischio non è diciamo una proposta perde perché viene una curiosità siccome sono tutti d'accordo tranne che per contingenza politica non è d'accordo ma nel merito di fronte alla scelta posta in astratto di dire preferisce lei votare per due coalizioni chiaramente definite con i loro programmi sapendo che la governa ed o uno e Mignani massima uno normale risponde sì cerca una risposta
Plausibile però cavando questa cosa
Invece nei contesti politici viene il dubbio che la cosa sia sfalsata anche dal punto di vista vostro capisco che c'è stato un problema nel Partito Comunista Italiano ma è curioso che una proposta fierissimo amente respinta
Da un interloquire quando avanzavano interlocutore come De Mita cinque anni fa quando il Partito Comunista grosso modo aveva il trenta per cento
Dei voti venga invece ripeto capisco qual è so qual è il passaggio intermedio però insomma venga invece raccolta quando queste condizioni non si danno a suo rischio diciamo di sfasatura obiettiva dei tempi che sul piano pratico avrebbe il suo peso
Ma
Scelgo dei parlare prima dicesse perché qui semmai c'è anche l'occasione per una discussione interna al pc
Io la prima battuta di franchi non per replicare ma perché volevo dirlo già prima e poi pesanti l'hanno fatto a me sembrava che gli interventi dei due compagni signori sono intervenute fossero molto pertinenti al tema politico lo aveva accennato se si comincia a discutere della riforma elettorale si comincia a Lima lì non si finisce riguarda la forma di governo se un governo parlamentare un governo che esposto direttamente a una legittimazione una scelta popolare
Poi si trovano le forme intermedie eccetera però e una diversa costituzione politica
Una diversa costituzione politica significa anche che i soggetti di essa e sono diversi non sono più soltanto i partiti noi riteniamo centrale la figura del partito di massa ma se si pensa a coalizioni ecco qui il punto anche specifico beh le coalizioni non sono non è più pensabile che sono limitate al gioco dei tre soci fondatori due contro uno uno contro due eccetera
Già il caso Palermo pensiamo in concreto se a Palermo si fosse andata al voto popolare diretto non su una lista in cui c'era Orlando
Ma sulla formula politica del governo cittadino Orlando beh non era più possibile poi agli andreottiani io altri radici far fuori Orlando e far fuori quello schema politico
E in quelle coalizioni trovavano legittimamente posto io in ruolo autonomo dalla Democrazia cristiana
Figure che presenza del mondo cattolico comicità per l'uomo
Se noi immaginiamo lo scenario dopo una riforma che partendo da come si fanno le liste si seleziona il personale politico dice anche come si fanno i governi sia locali che nazionali io credo che tutti gli attori saranno trasforma
E una delle questioni fondamentali decisive per la democrazia italiana e la fin qui che non superata unità politico-elettorale nella forma partito Democrazia cristiana del mondo cattolico
Ma si sono già pronunciati proprio in questo passaggio e soprattutto attorno alla proposta di riforma elettorale
Molti pezzi significativi del mondo cattolico non è un caso che a promuoverlo siano quelle associazioni che un tempo erano definite collaterale alla DC e che ora vogliono presentare il conto lo sappiamo tutti che con Lea con l'Arci le api volevano presentare liste proprie nei comuni
Se immaginiamo un gioco elettorale in cui le coalizioni si fanno trattori partitici e attori della politica diffusa
Questi che sono sempre più decisivi per portare nella politica e nell'azione dei governi alcuni valori fondamentali alcuni orientamenti a beni comuni non lottizzati dei tre partiti diventeranno protagonisti bene altrimenti nella politica questa è la domanda che e la risposta che sento di fare alla riflessione di franchi a questo punto non è fuor di politica o fuori del tema dire ma allora il Parlamento come il fatto è una struttura e sarà fatto da camere delle Regioni cui signori siano i Bossi di turno
O immaginiamo un'assemblea nazionale che fa i conti con certo una frantumazione ma col bisogno di inserire la comunità nazionale in un quadro sovranazionale ed europeo non possiamo discutere più di autonomia e di regioni di rapporto centro periferia come se parlassimo di uno Stato unitario che si ha dei rapporti nel quale internazionale e non è invece inserito organicamente in una comunità sovranazionale
Che sempre più vedi le vicende recenti
Chiediamo all'Europa di avere un ruolo in prima persona
Le diseguaglianze
Le presenze nel sette ritorna nazionale di aree di profonda immigrazione
Sono decisive per la figura politica internazionale che questo Paese deve assume io non penserei più al tema Autonomie comuni governi locali in termini di autonomia locale
Penserei in termini di grandi diseguaglianze grandi come dire problematiche differenziate che si esprimono nel Mezzogiorno d'Italia il nero non è un vu'cumprà è un lavoratore agricolo sottopagato è uno stagionale
La stessa questione diversa Bologna a o a case
E quindi interpretare revisione istituzionale alla luce dei problemi politico-sociali che si esprimono attraverso l'istituzione significa anche pensare i temi delle Autonomie dei poteri decentrate della figura nazionale dell'Assemblea
Alla luce dei problemi attuali che circa come dire chiamano al futuro a ciò che abbiamo davanti
Io vorrei aggiungere solo una considerazione di questo tipo quindi Cesare mi consente una battuta nel rossonero perso cioè una cosa che volevo dirigere specificamente iracheni
è io a questo punto ritengo sotto tono
Ancora la proposta politica istituzionale del Partito comunista
Anche la proposta che ha animato il diciannovesimo congresso che dice costituente del PC mi pare inadeguata al fatto e ne stiamo parlando e una costituzione politica del Paese diverso
E non è vero che riusciamo a travolgere gli altri non processo rinnovatore cominciando da noi il rischio visto è ancora presente che qui è Franchi ha ragione nella difficoltà del PC e nel rischio della sua restrizione le cose se mai si rafforzano e tendono a al proseguire o a riprodurre la situazione esistente prima stanno aspettando come Gattoni e la nostra crisi per
Per fare il conto del pentapartito allora la cosa da tematizzare fino in fondo e di superare l'equivoco che la questione sia se il pc e il PC è o non è il PC o il nome o questa forza politica che Espresso non soltanto una matrice culturale ma larga parte del popolo italiano
Riesce a indicare una prospettiva di riforma politica costituzionale di questo Paese all'altezza dei problemi che dicevo prima
E allora se questo quanta più politica dobbiamo fare quanti più programmi o punti di programma dobbiamo sviscerare non è più questione di mossa tattica o di iniziativa tesa a muovere le acque configurando la così non usciamo dalle ristrettezze di un'impostazione che sembra far colpo al pc di esistere
Non
Non mi esimo intanto dalla dalla battuta
Sulla domanda specifica di di di Paolo Franchi qui procurarne consegnare il Paese alla DC ma se mai togliere alla DC il Paese perché qua il punto e chiede no che governano loro da da da sempre ormai da da quelle sacche una delle anomalie di fondo della mi diciamo in questo ENEL nelle proposte di riforma istituzionale di riforma elettorale certamente c'è l'aspetto di creare le condizioni perché anche in Italia possa esserci finalmente quell'alternanza di governo di uno dei tratti costitutivi
Della democrazia politica occidentale che in Italia non c'è mai stata
Quindi la preoccupazione nostra anche se vogliamo metterla proprio su questo terreno concreto dei rapporti fra partiti eccetera che non abbiamo un sistema istituzionale un sistema elettorale che e come dire precludendo la responsabilizzazione della forze politiche nella scelta preventiva
Fra coalizioni e proposte diverse di governo e crea le condizioni per cui in Italia tutti siano conservatori progressisti tutti siano al Governo e all'opposizione al tempo stesso parlo dei partiti di governo senza che il cittadino sia posto nelle condizioni che ha senza che abbia il potere di ha in altri Paesi dietro che ha e negli altri Paesi dove funziona un sistema democratico di scegliere fra schieramenti contrapposti fra lo schieramento conservatore lo schieramento progressista fra la destra che la sinistra quel questo è il punto di fondo no
E e qui ci diciamo dentro questo naturalmente
E c'è poi come dire che prevale il momento del contenuto dalla proposta della capacità di convincere ma in larga misura ragione cotture quando dici questo ridisegna poi di schiena e gli gli schieramenti ridisegna il panorama politico una prospettiva di questo tipo
Io credo che in questo quadro diciamo si inserisce inevitabilmente una scelta Boy di unità a sinistra sul modo di su come ci si presenta davanti diciamo all'elettore italiano però e diciamo la la questione vera oggi è creare le condizioni per le quali un partito come la democrazia cristiana che ormai i livelli di consenso personale circa quelle di un terzo del corpo elettorale qui non sono e diciamo elementi di consenso tali da corrispondere al peso politico che ha e continua ad avere in questo Paese rettifiche sessione complessiva del potere ormai da quasi mezzo secolo quindi poi vedo naturalmente tutta una cosa voi da costruire in termini di risultati effettivi in questo senso
Ma io non voglio dire una scommessa ma e l'ipotesi sulla quale bisogna necessariamente necessariamente muoversi se non si vuole che per usare questo slovena del manifesto se non ci vuole rassegnarsi a morire
Temo questi governati dalla Democrazia cristiana ed avere diciamo
E questo fatto poiché è un elemento una cosa che si dice come battuta polemica ma è profondamente vera che noi siamo l'unico paese al mondo dove abbiamo al governo un Preside per il consiglio che era già al governo ai tempi di di Truman distali né di di di di di non so che cos'altro cioè alla fine alla fine degli anni quaranta righe
Questo non è solo un fatto diciamo
è un elemento che può incidere su quel male Prodi della mancanza di ricambio su quel male profondo
Dello Stato italiano e della e dei poteri occulti delle legalità delle impunità della non chiarezza di tutto c'è questa continuità ininterrotta di potere allora cerco c'è una possibilità è che tu dici quasi paradossalmente che che diciamo però e e e che essi si arriva con una riforma elettorale al punto in cui il popolo italiano ha chiamato lo volete continuare ad avere gli stessi o volete cambiare
Come in tutto il mondo arrivati a un certo punto si cambia quei questa è la scelta che deve del si deve essere in grado di si devono avere gli strumenti istituzionali democratici per poter sottoporre al popolo italiano
La questione che diceva Peppino una questione complicata e si potrebbe fare Coturi si potrebbe fare diciamo tutto un dibattito apposito noi abbiamo detto dal primo momento abbiamo mai detto che è successo vorrei rifare il dibattito congressuale che diciamo cambiare il PC
Significava di per sé si sa abbiamo detto la costituente del Partito comunista italiano come un pezzo di una nuova Costituente della democrazia italiana
E cambiare noi come pezzo di un cambiamento complessivo del sistema del sistema e del resto che ci fosse un esigenza di questo tipo mi pare a questo punto che è un giudizio condiviso
Mi pare almeno nelle dichiarazioni fatte da tutto il partito perché quando dalla minoranza che uscirà congresso di Bologna si dice non più rinnovamento ma si dice Rifondazione
Come ha detto Ingrao rifare dalle fondamenta
E si pone mi pare in termini diversi adesso non voglio ridurre le differenze e non voglio diciamo e però si pone un problema chi mi pare abbia diciamo elementi di consonanza con le ragioni della svolta che siccome non voglio credere che sia una mossa tattica per dire no non siamo i conservatori anche noi vogliamo cambiare certamente l'ingrato non c'è alcun elemento didatticismo di questo o di quello vero e che nessuno ci sia questa
Allora un elemento di costituente
C'è una necessità profonda di cambiamento di rimettersi in discussione di rinnovarsi ma appunto come pezzo di una più complessiva costituente della democrazia italiana
Certamente bisogna avere più capacità di iniziativa politica e programmatica ma bisogna anche mettere questo partito nelle condizioni di uscire dalle secche di un dibattito interno che è stato logorante deprimente
In tutti questi mesi e metterlo nelle condizioni di fare politica riparlare al paese di promuovere iniziative complessive rivolte al Paese
Noi sul referendum elettorale puri in questi mesi difficili
Abbiamo cercato di farlo
Abbiamo visto anche qui difficoltà ne parlavamo ieri con i compagni di Reggio Emilia in un altro dibattito provato un couture anche difficoltà che abbiamo avuto in un momento come questo per svolge la nostra iniziativa referendaria
Siamo riusciti a farlo in una ironici in una certa misura in un certo modo adesso dobbiamo continuare riprendere su questa strada
Per questo io credo che un passaggio necessario del rinnovamento della democrazia italiana sia il nostro congresso i la gamba e la responsabilità che noi abbiamo in questa fase ed è una responsabilità chi ci chiama a decisioni impegnative tutti nei prossimi giorni nelle prossime settimane
E quello appunto che questo nostro congresso sia si ritrovi in tutte le condizioni perché sia un momento di rilancio rivolto all'esterno e di rinnovamento complessivo del sistema politico
Altrimenti De Franchi gentilmente non l'ha detto ha fatto un po'capire un'altra domanda altrimenti veramente stiamo parlando soltanto se sono soltanto chiacchiere queste altrimenti sono soltanto chiacchiere che se non saremo capaci noi per primi
Non saremo capaci noi per primi di informarci di rinnovarsi
In una prospettiva di questo tipo è chiaro che non non non solo avremo meno pesa meno forza ma saremo anche meno credibili nel Paese saremo anche meno credibili per fare questi discorsi tra lo spazio sarà lasciato ad altri e allora veramente potrà accadere qualunque cosa
Facciamo la sua una domanda brevissima
I due interlocutori vorrei chiedere quante grande secondo che questo partito trasversale che chiede di cambiare questa domanda anche alla luce cui dell'esito come dire quantitativo della raccolta di firme sui referendum elettorali esito che certo
Non è stato proprio brillantissimo
Una buona domanda io nell'assemblea del Celeste ho introdotto una delle hanno un riflessione sul ventennio trascorso non solo sugli anni Ottanta
E riflettevo facevo differimento a una spinta di mutamento con nonne con sussulti Coman infestazioni anche molto contraddittorie
Ma una spinta di mutamento molto forte che dall'inizio degli anni Ottanta ricordate quel sussulto della onda settantaquattro settantacinque settantasei
A me sembra in modo ininterrotto a mobilitato sollecitato il panorama politico italiano
Gli anni ottanta si aprono su un fatto tragico l'assassinio di Moro e la interruzione attraverso quell'episodio della ricerca di terza fase di mutamento cioè del sistema politico italiana
In questa chiave gli anni ottanta sono stati gli anni del riassetto e della governabilità e davo atto lo ricordava anche Cesare Salvi
Davo atte al Partito socialista che nel momento in cui sul piano strettamente politico
Si faceva garante della governabilità rieditata collaborazione con la Democrazia Cristiana di non lasciar cadere la spinta di mutamento anzi la evocava e la rilanciava attraverso la formula della grande riforma
Il paradosso la parabola il boomerang che tornai colpisce ora lo stesso promotore di questo spettro della grande riforma sta nel fatto che alla prova di governo del governo Craxi che ne ha fatto anche bene
Riforma in un senso fa perché qui le dacie le rendite di posizioni costruite il utilizzare il sistema esistente per sedervi sì con più forza allargando i propri spazi ha prevalso nella politica di quel partito
E ora quel partito alla difficoltà che il suo consenso non è andato così avanti come sperava e non è tale da far capitalizzare poi o sperare in una
Sanzione presidenziale
Il mutamento se orientato altrove sono nate nuove liste l'ho richiamato prima sono nate attori di una politica diffuso che si fanno promotori di spinte di riforma del sistema politico certo le firme
Sono state raccolte con difficoltà ma c'è qualche cosa prima che spiega questa caduta non solo la vicenda che riguarda il referendum sulla caccia e la insufficienza della prova che a mio giudizio c'è prima ancora la vicenda dell'ottantasette quando i partiti politici
Erano di fronte a dei referendum che potevano evitare facendo riforme
Erano chiamati a fare riforme decisero di non farle ma dettero tutti insieme le stesse indicazione di voto si all'abrogazione ricordato il referendum sulla giustizia
Per ragioni tattiche ognuno aveva la sua motivazione ecco e si dettero poi centoventi giorni dopo per sentito il popolo fare quella legge
Poi le polemiche sono nate sulla legge fatta sera conforme o no anche la questione del nucleare ecco io credo che la spinta democratica
Quando viene frustrata in questo modo quando la gente si sente presa in giro voi siete i governanti voi siete il Parlamento dovete fare una legge ci chiamate a dire se la dovete fare o no quando voi dite sì bisogna farla sì bisogna abrogare
Questo e uno di quei passaggi in cui i partiti il sistema dei partiti ha avuto la responsabilità di demotivare la spinta democratica quant'è forte oggi io ho la sensazione se noi usciamo dal respiro corto dei due anni del breve periodo del ciò che è successo ieri e guardiamo al Ventennio
Che la parola costituente processo costituente vicenda di trasformazione di questo sistema politico
Ha avuto il respiro il passo di occupare tutto questo ventennio abbiamo votato ogni anno
E attraverso il voto ora nelle scuole ora per l'Europa ore in un referendum ora per gli enti locali ora per la politica nazionale abbiamo tenuto sotto controllo diretto l'asse politico di questo Paese
A questo la gente non rinuncia tanto facilmente io sono convinto che questa spinta questo radicamento popolare forte
E al tempo stesso la garanzia di una riforma in senso progressivo sviluppo politico democratico
Nello stesso tempo la ragione per cui i riformatori cosiddetti grandi riformatori oggi sono in difficoltà e hanno paura delle riforme perché quelle che ora bisognerà fare e forse si possono fare
Non sono quelle che loro chiedevano cioè dateci più delega faremo noi meglio
Questo è il Lampasona in cui si trova l'impasse in cui si trova a mio giudizio oggi il nostro paese è un processo lungo e la spinta è forte nel quando c'è una posta vera in gioco la gente va il botto badate bene
Anche la vicenda referendum sulla caccia io credo che gli ambientalisti devono farsi un esame di coscienza perché la legge in Parlamento e buona si poteva fare
Hanno giocato la carta dell'ostruzionismo non si fa la legge li per lucrare su una pronuncia popolare la gente dice se mi prende in giro non debbo proprio a votare lo sappiamo che non è il referendum abrogativo che risolve il problema della caccia fa quella legge così io interpreto i fatti
Sanguinare
Perché tra l'altro materiale
Spetta
Nazionale tra
Rassegna
Allora io sono entrato tale un po'tardi e mi scuso non ho seguito dal principio volevo dire però a un po'di tempo fa avevo sentito in televisione un uomo politico che mi pare sia morto il quale ha detto che a si rivolgeva ai giovani dicendo di Farra di far lavorare la fantasia di di cercare di immaginare come dovrebbe essere io non sono più tanto giovane
Però comunque la fantasia la faccio lavorare lo stesso forse anche un po'troppo comunque avevo pensato ripeto e non ho sentito quello che è stato detto prima avevo pensato secondo voi non sarebbe possibile non so fare dei questionari
Indirizzarli alla gente e i e chiedergli in questi questionari secondo voi quali sono i problemi più importanti da risolvere
Poi questi cast questionari elaborarli cercare di Accor accorpare le risposte in in quattro cinque punti fondamentali questi questionari e poi dovrebbero cioè queste quattro cinque domande fa problemi fonda tali dovrebbero essere indirizzato il partitino ognuno ogni partito deve rispondere a modo suo senza senza spionaggio politici senza senza convenzioni senza niente in moto aperti è chiaro come risolverebbe
Quel problema specifico quei cinque o sei o dieci problemi specifici quindi poi come questi questionari dovrebbero cioè queste queste risposte dovrebbero passare al Presidente della Repubblica
Il quale prima di ogni votazione io parlo adesso delle votazioni
Legislative non parlo delle però si potrebbe fare anche per le per le votazioni non so comunali regionali provinciali per le amministrative e e e Presidente della Repubblica indirizzarle come aveva fatto a suo tempo dotando una catena perdere per i consigli sull'altra Intini indirizzarli ad ogni famiglia prima debiti di ogni elezione in modo che ogni famiglia
Veda chiaramente come ogni partito risolverebbe i tra i problemi che la gente considera tali che considera prioritari
Ecco questa è una domanda
C'è qualcun altro perché concluderemo bolla replica che sa
Sa
Io vorrei dire per quanto riguarda quest'ultima domanda al di là del sistema macchinoso che è stato proposto probabilmente insomma è una delle però c'è una diciamo una un'esigenza di fondo che è quella di un riavvicinamento della politica ai cittadini e anche di una riattribuzione di poteri decisionali ai cittadini
Che è un aspetto di cui oggi non abbiamo parlato perché a volte perché intanto c'è questa come dire Premolo questi elementi di riforma di quelli che vengono chiamati i rami alti del sistema ma certamente da un rito da un rinnovamento in termini democratici delle istituzioni
Non può essere estraneo questo elemento di una partecipazione di un coinvolgimento diretto dei cittadini
Negli anni passati soprattutto negli anni Settanta l'abbiamo pensato molto in termini come dire luministici legati all'idea che si trattasse di diffondere il modello poi assembleare del Parlamento a tutti i livelli e quindi nella scuola e quindi le circoscrizioni e quindi quartieri molte di queste cose hanno mostrato la corda non hanno funzionato e tuttavia un problema rimane uno dei grandi problemi aperti della della al di là delle riforme di questo raggi scorso delle riforme istituzionali hanno grandi problemi che si pone oggi di come dire per un rilancia un rinnovamento della democrazia
Su scala complessiva e quindi c'è tutta la tematica di che cosa fare di questo strumento dei referendum come riavvicinare i problemi della politica ai cittadini
Attraverso meccanismi che consentano partecipazione accesso alle informazioni capacità di rivolgere domande con diritto a ricevere risposta momenti di consultazione popolare dei cittadini e così via
Quindi certamente questa domanda ci richiama un tema reale che rischiano a volte di tenere come dire di ritenere assente ritenere separato rispetto alla discussione più generale
Perché c'è un punto io voglio tornare qui sull'ultima domanda che ci faceva donati anche sulla risposta che diceva Colturi c'è un punto
Che è quello delle gambe e dei cittadini su cui la riforma il rinnovamento devono camminare in fondo uno degli aspetti della del una delle ragioni
Per la nostra adesione come comunisti allo strumento referendario pur così logorato
Pur così difficile in questo caso specifico per la tecnicità dei quesiti bisogna fare un ragionamento complesso tanto più lo dovremo fare se ci sarà la campagna elettorale e così via
Tuttavia è lo strumento che c'era a disposizione e che comunque avevano messo in campo forze diverse dei partiti come ricordava anche prima con turni per ricondurre nelle mani dei cittadini non solo il momento decisionale
Prima con la raccolta delle firme poi quando ci sarà
Con la decisione sul sì o sul no da dare a quei quesiti ma la discussione se essa il dibattito
Perché io su questo sono un po'meno ottimista dico Turri io non vedo questo un momento forte di spinta al cambiamento certo ci sono forze che si muovono in questa direzione
Dentro e fuori il sistema dei partiti
Qui c'è l'aspetto come dire positivo della trasversalità e poi c'è il rischio della trasversalità e il rischio che tutto questo divenga poi trasformismo gioco politico ulteriori elementi di confusione e qui è chiaro che bisogna allargare un fronte bisogna rivolgersi ai interlocutori e dove sono questi ce ne sono ce ne sono
E forse dove meno si pensa di cercarli ripigliamo momento i dati il significato dei dati elettorali
Quando in una c'è l'aria del non voto che aumenta in alcune regioni del Mezzogiorno d'Italia queste ultime in Calabria un terzo dei calabresi non ha votato
Ebbene buona parte di questo terzo dei calabresi che non ha votato sono cittadini calabresi che sono all'opposizione perché non votare in Calabria per elezioni amministrative quando fortissima è la pressione del potere
Con gli strumenti più diversi dalla minaccia fisica ricatto clientelare per ottenere consensi in buona parte è una forma di protesta e quindi di opposizione
Ma una forma di protesta e di opposizione che non trova espressione nel sistema dei partiti non trova espressione in meno di noi
Questo è il punto la Costituente nostra come pezzo della costituente della democrazia italiana
E non da oggi danni non siamo stati in grado di canalizzare di raccogliere quest'aria di scontento diffusa che rischia allora di rivolgersi organizzarsi contro il sistema dei partiti nel suo insieme contro le istituzioni democratiche nel loro insieme
Lo stesso vuoto alle leghe alle liste minori alla all'ascella alla la lo stesso fenomeno della dispersione del modo che cosa esprime se non una protesta e un'opposizione che trova canali non politici di espressione non partitici non si riconosce né lo stesso sistema tradizionale dei partiti
Ecco allora la questione del degli interlocutori ai quali bisogna rivolgersi con i quali bisogna ragionare parlare certo è più difficile oggi di prima
Perché si è logorato un consenso di fondo su alcune cose che noi solo pochi anni fa avremmo considerate come dire acquisite in maniera definitiva
Parliamo parlavo prima delle leghe ecco questa legge l'espressione in maniera così ampia così netta così vistosa di una crisi della solidarietà nazionale
Di un conflitto di un confronto fra pezzi del Paese fra il nord d'Italia il Mezzogiorno che trovasse così un'espressione politica così forte a quel livello chi avrebbe potuto immaginarlo pochi anni fa
Sembrava un problema
Non certo la questione meridionale gravissima ma diciamo la questione di una solidarietà della nazione nel suo insieme e sembrava un problema ormai definitivamente risolto eppure ritorna in questione ritorna in discussione
Cioè Bossi Bossi verrà domenica che parla di tre ore pubbliche parla di tre repubbliche gridare
E e da un consenso e a un consenso che la regione più ricca e più avanzata ridare la Lombardia il consenso del diciannove per cento dei voti
Un cittadino che vota su cinque si riconosce in quelle posizioni e si riconosce per tante ragioni diverse ma che certamente sono quelle di un logoramento di un consenso di fondo
Sui valori della Repubblica
E qui tanti altri fenomeni di questo genere possiamo ragionare vede ecco allora la questione in campo come recuperare un consenso complessivo della nazione dei cittadini del popolo
Come fare questo nel momento stesso ecco queste la spinta al cambiamento che bisogna essere in grado però di mettere in campo e qui certe con una proposta
Forte alta e complessiva che dia il senso che non è facile fare non è facile fare in questo campo ma che certamente uno dei grandi obiettivi che noi ci dobbiamo porre davanti io credo che i prossimi mesi da questo punto di vista la fase che si apre sia una fase di rilevantissima per quello che sarà diciamo la prospettive dell'intero Paese della democrazia italiana negli anni Novanta negli anni che seguono siamo in un momento di passaggio
Momento di passaggio che avrà sicuramente una rilevanza storica
L'avvenire del nostro Paese siamo al momento in cui si pongono le condizioni di torno a dire vi facciamo l'esempio del rapporto nord-sud di come dire
E ritmi costituire le basi del patto fra i cittadini le ragioni dello stare insieme le regole della convivenza comune
Per questo io torno a dire trovò riduttive in questo trovo una perdita di capacità politica di pensare in grande che in altre fasi ha avuto lo stesso Partito socialista nella fase della direzione craxiana
In un atteggiamento che sembra veramente il chiudersi preoccupato soltanto alla difesa del proprio potere dalla propria rendita di coalizione e preoccupato rivedere anche questa tematica che oggi si è aperta come un problema appunto di di scontro tattico fra gruppi dirigenti di partiti che cerco di ricollocarsi meglio per la fa sì che sia qui c'è ben altro in campo ben altra la questione in campo cura di un rinnovamento delle basi costitutiva della democrazia italiana
Noi cercheremo di fare la nostra parte anche con più coraggio con più decisione con più chiarezza di quanto sia accaduto finora però con la consapevolezza che queste e non altre la posta in gioco veniamo qui vi ringraziamo per l'attenzione ovviamente ringraziando i nostri ospiti che hanno consentita questa ditta