"Dentro il caso italiano: una politica per la comunicazione" festa dell'Unita'

Allora possiamo senz'altro dare inizio al nostro dibattito
E il dibattito che apre la nostra festa cittadina dell'unità
Riguarda uno dei temi
Più scottanti uno dei temi più caldi di questa caldissima Estate politica il tema cioè dell'informazione
Un tema che ha determinato uno scontro assai aspro
Tra il nostro partito e in particolare la maggioranza di governo
E che tra l'altro ha aperto contraddizioni
In particolare nel partito di maggioranza relativa nella Democrazia cristiana
Con la scelta di alcuni ministri della sinistra della Democrazia Cristiana di dimettersi dal Governo
Non si può quindi che partire da un confronto che prenda le mosse dalla vicenda dell'approvazione della legge Mammì per allargare poi il confronto sul sull'universo problema del mondo dell'informazione nel nostro nel nostro Paese
Per introdurre assai brevemente questo incontro questo confronto tra l'onorevole Ugo Intini del Partito Socialista Italiano e Walter Veltroni del Partito comunista
Voglio sottolineare gli aspetti di fondo del sistema televisivo che si viene del delineando dopo l'approvazione della legge ma mi in primo luogo e sancita una sorta di il duopolio
Imperfetto come è stato definito un duopolio imperfetto perché il polo privato
Viene ad avere alcune remore al suo sviluppo mentre il polo pubblico e cioè la RAI
Si vede confermare un vecchio tetto quantitativo nella raccolta pubblicitaria de bloccata anche nell'iniziativa di mercato
Inoltre viene a determinarsi una spinta verso un'intesa di cartello diciamo tra la RAI e la Fininvest
Come si è visto nel recente accordo sulle trasmissioni delle partite di Carluccio
Da questo punto di vista si presenta quindi una realtà che vede la Rai penalizzata
Mi riferisco alla sproporzione per esempio tra gli indici di affollamento di sport previsti per il settore pubblico e quelli previsti invece per il settore privato al tempo stesso ne viene frustrato ogni tentativo di ristrutturazione dell'ente dell'ente televisivo pubblico
Ma si va anche oltre
A quel potenziale terzo soggetto del sistema radiotelevisivo quello delle tv locali e in particolare vengono in sostanza lasciate le briciole e qualche residuale SEG mento
Anzi vi è stato un accanimento verso le televisioni locali
Tanto quelle di dimensioni medie insediate in aree geografiche rilevanti quanto quelle che su scala più ridotta rispondo comunque ad un bisogno di comunicazione sociale insomma come altre volteggia successo
Si è stati forti con i deboli e deboli nei confronti dei forti
Vi sono stati in questo periodo molti richiami all'Europa alla normativa cioè con il risultato di non applicare la direttiva comunitaria proprio in coincidenza con la presidenza italiana della comunità europea ed è una bella contraddizione
Per concludere io voglio ricordare che tra le altre cose il testo che il Parlamento ha approvato ha peggiorato in diversi punti
L'articolato che aveva varato il Senato in precedenza
Che pure era già insufficiente contraddittorio inadeguato
Un esempio tra gli altri è stato modificato il punto riguardante l'interruzione dei film con gli spot pubblicitari
Voglio ricordare che la maggioranza del Senato approvò a suo tempo un emendamento spesso a vietare l'interruzione
Dei film
Salvo nell'intervallo tra il primo è il secondo tempo a quel risultato fra l'altro si era pervenuti dopo una vasta e significa ti amo mobilitazione del mondo della cultura della intellettualità del mostro
Paesi tra l'altro quell'emendamento andava incontro ad un sentimento diffuso
Dell'opinione pubblica del nostro Paese
Su diciamo i limiti di una concezione puramente commerciale della della comunicazione in particolare della comunicazione televisiva
Dopo l'approvazione di quel emendamento da parte del Senato si avviò una campagna tesa
A tutelare determinati interessi e in particolare gli interessi di Berlusconi e della Fininvest
D'altra parte le proposte della maggioranza sulla regolamentazione dell'emittenza radiotelevisiva hanno sempre ruotato intorno alla registrazione come dire notarile dello Stato esistente che era ed è contrassegnato
Dalla crescita tumultuosa
Del dominio della Fininvest con le sue tre reti televisive il suo impero pubblicitario voglio ricordare che queste tre reti raccolgono circa il sessantuno per cento per quanto riguarda il monte pubblicità delle televisioni il trenta per cento di quella complessiva
Manifesta la sua espansione tra l'altro nel settore del cinema e in quello dei periodici
Che fra l'altro non sono come dire regolamentati dalle norme antistress
Ho voluto richiamare soltanto alcuni spunti alcuni punti controversi della questione che andremo a dibattere questa sera nel confronto tra l'onorevole Intini e l'onorevole Veltroni ci saranno da ausilio
Antonio Zollo giornalista ala de L'Unità
E il direttore di Italia radio che qui alla alla mia alla mia destra al quale per primo pregherei di rivolgere una domanda introduttiva
Partiamo dalla legge Mammì perché mi pare che questo sia il punto di partenza il tema nodale del dibattito di questa sera poi che la domanda nei confronti per l'onorevole Intini una domanda proprio iniziale voi alla camera ardente esordito nel attraverso per bocca relatore maggioranza Intini per bocca di Aldo Aniasi e dicendo che questa legge era già una legge vecchia di una legge superata una legge che non rappresentava l'elemento di modernità e di governo del sistema
E su questo la Camera ha lavorato nel senso che si è arrivati con forza fino alla cinque dimissioni di ministri per avere una legge che in qualche modo invece ha poi in pratica fotografato l'esistente un sistema basato sul duopolio come si diceva nell'introduzione una legge che è stata giudicata dagli operatori
Veramente come si diceva nell'introduzione forte
Con i deboli cioè con le emittenti radiofoniche e televisive locali e debolissima nei confronti dell'unico soggetto nazionale televisivo cioè il gruppo Fininvest
Alla luce di questo e del dibattito che c'è stato e del costo politico anche per la maggioranza voi siete soddisfatti di questa legge
Sì noi siamo abbastanza soddisfatti di questa legge si sarebbe potuto disciplinare
Le nuove tecnologie in modo più sofisticato i satelliti l'effettivo ma insomma per quanto riguarda la trasmissione via etere che oggi l'unica esistente in Italia è una legge che trovo un punto di equilibrio tra esigenze diverse non entusiasma ci sarebbe piaciuto qualcosa di diverso però siccome esistevano esigenze diverse nella maggioranza si è trovato la fine un punto di equilibrio che può essere considerato ragionevole
Ho sentito nelle tua osservazione e qualche punto sul quale mi voglio soffermare
La legge è una fotografia dell'esistente bene ma normalmente le leggi non devono stravolgere ciò che il mercato ha determinato stravolgere l'esistente a meno che questo esistente sia assolutamente intollerabile sia abominevole ora a me non pare che ci sia una situazione intollerabile nel sistema televisivo italiano anzi il sistema televisivo italiano un sistema di tale è uno dei sistemi migliori del mondo perché un sistema pubblico privato che ha un suo mix di pubblico privato abbastanza originale
Se noi chiediamo a un campione di cento cittadini italiani e se gli sembra vedendo alla sera la televisione che ci sia una situazione intollerabile probabilmente novanta ci diranno che non trovano niente di intollerabile
Anzi se sono andati in giro per le vacanze durante l'estate in giro per l'Europa noteranno che fosse la televisione italiana e nel complesso più divertente più vivace più varia
Che non la televisione degli altri Paesi europei
Perché la televisione ripeto che è un mix di pubblico e privato interessante perché c'è una forte presenza pubblica al cinquanta per cento e più una grandissima presenza di televisioni locali lo caldissime che forniscono servizi importante che saranno destinata a svilupparsi
Un polo privato importante cioè la Fininvest con tre canali e altri tre quattro canali nazionali privati che non sono per niente da buttar via che si possono espandere
La legge tu dici non ha soddisfatto gli operatori beh certo quando si trovò un punto di equilibrio rimangono sempre un po'tutti scontenti rimasto scontento anche Berlusconi che non si può espandere ulteriormente deve cedere un quotidiano
Il Giornale Nuovo però quelli che sono rimasti più scontenti della legge sono gli editori della carta stampata
Ma forse perché pretendevano per legge qualche cosa che per legge non si può dare e cioè di spostare della pubblicità dalla televisione per portarla sulla carta stampata e cioè sulle proprie aziende
I giornali non sono stati degli osservatori imparziali il gruppo Rizzoli nel gruppo De Benedetti Scalfari soprattutto quest'ultimo speravano che si togliesse qualcosa alla Fininvest per darlo a loro
Si togliesse dalla pubblicità come dicevo magari si togliesse anche un canale o due canali per dargli appunto a loro ma questo una legge neutrale non lo può fare
Questo come introduzione mi pare che basti
Io
Il intende dice
è una legge non deve limitarsi a fotografare l'esistente se almeno che questo sistema grazie intollerabile abominevole
Io vorrei chiedere
Walter Veltroni se per caso non ci sia qualcosa di abominevole
In questo sistema S quindi ci fosse bisogno di una legge invece intervenisse in maniera sensibile il modificarsi in maniera sostanziale la situazione che c'è
E poi una domanda a Intini di questo dico e il Partito Socialista ha condotto una campagna molto forte molto dura nei confronti dei grandi gruppi editoriali che operano nella Carta standard io non ho mai capito per quale ragione
A meno che fosse una ragione squisitamente politica
Il PSI ha avuto così tanta attenzione
E come dire cura preoccupazione per le concentrazioni nella carta stampata
Invece non ha mai diciamo sì non si è mai posto questo problema nei confronti di un gruppo televisivo privato che in quanto ha potere di influenza in quanto anche a uso dei propri mezzi
E quindi anche a dimensioni che ha assunto perché come quindi può intervenire interferire nelle questioni di questo Paese non ha nulla da invidiare ai grandi gruppi che ora la carta stampata
Ma io voglio partire da una questione sulla quale in fondo la sostanza del dissenso che
Esiste tra noi ai compagni socialisti su questa materia
E che è un dissenso che si è espresso in maniera molto chiara molto trasparente molto netta in occasione della discussione parlamentare
E che ha visto sostanzialmente determinarsi due schieramenti due schieramenti che hanno dato una battaglia politica molto netta molto forte
Anche con delle punte di grande asprezza
Ma io penso sia stato uno di quei casi in cui l'opinione pubblica ha capito
Che cosa succedeva in un'aula parlamentare
Che tipo di scontro share e su quali questioni si determina il fondo la questione di sostanza sulla pace tra di noi la differenza e proprio che tipo di legge il Parlamento di una Repubblica e moderna come l'Italia
Deve fare in un campo come la comunicazione
Intini ha detto le leggi non devono stravolgere l'esistente a condizione che l'esistente non sia intollerabile
Ora naturalmente difficile stabilire una materia nella quale non si tratta di bisogni primari diciamo così come quello della televisione quale sia la soglia dell'intollerabilità
Penso che ci sia un dato sul quale tutti noi dovremmo riflettere
La situazione il sistema televisivo italiano è unica al mondo
Non c'è paragone in nessun altro Paese civile del mondo
In cui vi sia una proprietà privata che detiene nelle proprie mani tutto ciò che il gruppo Berlusconi detiene e la condizione di esclusiva in monopolio di cui Berlusconi può giovarsi nel sistema televisivo italiano
Si deve partire da qui
E rispondere a questo quesito
Per tranne poi le conseguenze necessarie
In nessun Paese al mondo ha consentito i l'esistenza del Trust dell'informazione
In Italia succede che il trust dell'informazione venga in qualche modo tollerata e protetta
Io non so se sia intollerabile so però che la situazione esistente quella che questa fotografia che questa legge fotografa è stata giudicata non da me ma dalla Corte costituzionale non corrispondente ai principi del pluralismo
La Corte costituzionale ha detto non corrisponde ai principi del pluralismo quei principi sanciti dall'articolo ventuno della Costituzione la Repubblica un sistema televisivo nel quale esista un duopolio cioè da una parte il pubblico e dall'altra parte il privato e allora se la logica non è un'opinione una legge che fotografi questa situazione
Che guardi a ciò che si è determinato spontaneamente io metto anche le virgolette a questa espressione spontaneamente ma insomma a ciò che si è determinato spontaneamente nel campo dalla comunicazione e lo porti in legge come pura e semplice ratifica io lo dico semplicemente schiettamente
è una legge che ha due caratteristiche la prima è di non essere una legge antitrust
Si è usato a mio avviso a sproposito questa espressione perché la legge Mammì tutto eh fuorché una legge antitrust
Io vorrei ricordare che recentemente ho letto un'intervista di Claudio Martelli il quale ha detto non credo che la Fininvest abbia da lamentarsi di questa legge è se il principale Trust dell'informazione non ha da lamentarsi di una legge antitrust c'è qualcosa che non va
La seconda questione è che se questa legge fotografa l'esistente e l'esistente è stato giudicato dalla Corte costituzionale non corrispondente ai principi costituzionali questa legge è incostituzionale
E c'è una legge che impedisce ciò che invece deve essere garantita in una società moderna ciò che è garantita da tutte le legislazioni avanzate del mondo
E cioè il fatto che ci siano tanti privati DiVersi in sede nazionale in pari condizioni di confronto e di lotta sul mercato che lo spettatore possa vedere programmi provenienti da diverse fonti di emissione
E non solo da due visto che siamo qui questa sera io ne approfitto anche per dire che ha detto giustamente Gennaro Lopez noi probabilmente siamo già oltre il duopolio
Perché quando c'era la concorrenza tra RAI e Berlusconi questo duopolio aveva una sua vitalità
Nel bene e nel male ha portato a profonde
A profonde contraddizioni distorsioni a un'omologazione tra servizio pubblico e privato tutti si erano messi a rincorrere gli stessi stereotipi
Però anche portato un elemento soprattutto negli ultimi anni di vitalità del sistema televisivo italiano in particolare per la presenza del servizio pubblico se la RAI nel momento in cui Berlusconi è nella sua massima difficoltà di ascolto perché la sua televisione vecchia
Perché il suo modo di parlare al Paese incapace di cogliere i mutamenti culturali di linguaggio di costume che si sono determinati in questo decennio
Se nel momento in cui Berlusconi perde diversi punti percentuali di audience come è successo negli ultimi anni la Rai tira la ciambella di salvataggio
Per Berlusconi attraverso per esempio quelli inaudito contratto che è stato fatto per le partite di calcio e che porterà Berlusconi a poter fare la Domenica Sportiva prima ancora che la faccia la Rai nonostante la RAI fosse in condizioni di avere una condizione di esclusiva per il contratto della lega se matura questa s'non è la pax televisiva e il superamento del duopolio nella direzione dell'accordo con l'ha definito Gennaro di cartello e cioè quanto di più un minaccioso
Per il pluralismo il pluralismo delle idee il problema del mercato possa esista
E allora è qui il punto di differenza tra i miei compagni socialisti noi pensiamo che questa legge se è una legge che corrisponde ad una sola esigenza
Fotografare la situazione esistente e con la situazione esistente mettere per legge i potenti attualmente esistenti nell'informazione
Tutto ciò però non c'entra nulla né con la libertà di mercato né col pluralismo delle idee e soprattutto non c'entra niente
Con tutto ciò che le altre legislazioni hanno fatto in questo campo e se mi consentite poi ne discuteremo anche più avanti immagino non c'entra niente con l'autonomia del Parlamento della Repubblica Italia che su una materia come questa dopo quindici anni di attesa deve avere il diritto di esprimere liberamente sovranamente la sua decisione ciò che non è avvenuto con la legge Mammì
Rispondo Zollo anche a qualche osservazione di Veltroni ma rapidamente perché mi pare che il dibattito si è più divertente se c'è uno scambio rapido domande e di risposte
Sono mi dice ma perché i socialisti se la sono presa tanto con la carta stampata in tante polemiche ma non con il trust televisivo di Berlusconi
Ma ce lo siamo presi con la carta stampata perché la carta stampata in Italia è molto aggressiva politicamente
Soprattutto i quotidiani e ha diffuso con forza una filosofia che a me non piace e credo non piace neanche voi e c'è la filosofia che tutto ciò
Che risponde alla logica del profitto tutto ciò che risponda la logica la filosofia della impresa privata e bello e invece tutto ciò che
Rispondo alla filosofia politico-sindacale e brutture questo noi non è piaciuto
Ancor meno ci è piaciuto il fatto che un gruppo in particolare dalla carta stampata c'è il gruppo di Repubblica sia diventato un partito politico nella sostanza ce l'abbia preteso di guidare addirittura una strategia politica
Tessendo alleanze
Pompando ora questo ora quel gruppo all'interno dei partiti eccetera
Il gruppo Fininvest non ha fatto francamente molta politica attraverso la televisione quindi non ha dato il destro molta discussione molte polemiche perché se uno guarda con serenità
I canali della Fininvest e vede molti film molti spettacoli molto divertimento ma vede forse una Parlamento Rino due trasmissioni che abbiano un peso politico e tradotto anche abbastanza pluralista e quindi quando fanno i telegiornali
E se ci sarà motivo diritti dialettiche Remo per il momento non c'è una grande presenza politica dalla televisione secondo me non c'è
E non c'è non casualmente perché la televisione
E strutturalmente uno strumento politicamente meno intrusivo mi spiego i quotidiani si rivolgono alle centinaia di migliaia di persone
E quindi possono avere anche una linea politica netta perché
Centinaia di migliaia di persone possono esser lettori politicamente omogenei la televisione commerciale si rivolge deve rivolgersi ai milioni di persone perché questo il modo di fare denaro e la logica del profitto guarda la televisione commerciale quindi tende
A non essere fortemente politicizzata e a non affrontare in modo netto dei temi che dividono l'opinione pubblica deve fare in modo di non irritare nessuno di cercare quindi temi che sono piuttosto unificanti che sono
Neutri piuttosto che i temi che sono impegnativi e questo è un rischio se mai diverso e cioè che la televisione commerciale tende ad essere molto grigia tale da appiattire l'opinione pubblica
E compromesso che non voglio risponderà Veltroni particolare se no le cose diventano troppo lunga però rapidamente a Flash voglio dire due cose perché Veltroni ha parlato della sostanza delle contrasto sette nato tra secondo me la sostanza e anche questa primo
Noi siamo convinti che la televisione e per definizione uno strumento mondiale globale internazionale
Non ci libereremo dall'intervento dalla presenza dei satelliti stranieri del delli spettacoli della televisione straniera alzando un dito
E quindi la concorrenza sarà mondiale
Perciò noi abbiamo bisogno in Italia di aziende di dimensione tale da competere nel mondo
L'idea di spezzettare il sistema televisivo italiano impedendo che si creino grandi gruppi è un'idea che ci porterà nelle mani delle multinazionali straniere americane e giapponesi
Secondo
Se dobbiamo accettare il principio del libero mercato
Come mi pare si debba accettare sia pure con i necessari correttivi e come mi pare che i Comuni se siamo d'accordo ad accettare allora questo principio deve essere applicato innanzitutto nel settore che e più delicato quello della pubblicità
Il prodotto televisivo
Della televisione commerciale non viene pagato non ha un prezzo il suo prezzo e la pubblicità
Noi paghiamo di film televisivo della televisione commerciale lo spettacolo guardando la pubblicità allora l'idea di regolare per legge in modo autoritario il prezzo è un'idea assolutamente contrari ai principi del libero mercato che a gambe corte
E questo è un altro motivo di sostanza nel nostro contrasto
Allora riprendiamo
Grazie
Partiamo proprio da questo da due temi che Intini sottolineano nella sua risposta cioè l'ingresso nel mercato italiano nel panorama italiano i grandi gruppi
Internazionali e il discorso che Latteri in televisione non si paga per il prodotto che si vede la mia domanda parte proprio da qui e da quello che è successo nelle ultime settimane c'è la nascita di una nuova televisione nazionale
Che tele più che il gruppo Fininvest e ha illuminato acceso negli ultimi momenti prima dell'entrata in vigore della legge cosa succede Veltroni di fatto questa legge non solo è superata ma si pente si tende a di di dimostrare che praticamente è possibile continuare
A ignorare quelle stesse norme che quelle norme che pochi giorni prima il parlamento aveva in aveva deliberati aveva introdotto nel nostro ordinamento e l'altra domanda perlomeno Intini ma non allo stesso gruppo
Berlusconi che facilita questo ingresso
Dei grandi potentati dei grandi editori internazionali offrendo loro per esempio attraverso Telepiù e la vendita di tele più oggi si legge sui giornali che sarà andata a a Max ad altri grandi gruppi d'ingresso e quindi il la concorrenza dirette nel nostro Paese con un mezzo diverso da quello che abbiamo sempre visto in quei e quello della pay-tv che questa legge non valuta non definisce in nei termini non solo l'Antitrust ma anche nel di comportamento ma lascia abbastanza vaga e indefinita e quindi allora si riapre ancora una volta non solo la libera concorrenza senza alcuna regola questa volta ma si perpetua il fatto che nel nostro paese non esiste e non sembra voler dimostrare il gruppo Berlusconi non può né possibile nessuna norma nel settore dell'informazione e della comunicazione elettronica
Ma sulla vera quella prima questione per quanto riguarda si salda la seconda cioè
Perché si può dire che questa è una legge fatta a immagine e somiglianza di un imprenditore
Io vorrei fare un paragone perché su questo c'è stata una discussione tra noi socialisti anche trentini M. che ormai siamo una specie di coppia fissa del dei problemi televisivi italiani non ci siamo ci avvertiamo e ci rispettiamo diciamo così ma abbiamo e non riusciamo a non avere su questa materia opinioni
Devo dire profondamente e radicalmente diverse questo obiettivamente costituisce un problema per anche per lo sviluppo del dell'iniziativa e delle prospettive della sinistra in Italia tuttavia io penso che ci sia una questione molto seria
La questione è seria e qui sta io per questo ritorno a cui la radice del problema al quale faceva riferimento prima
Intini dice il mercato della televisione un mercato mondiale appunto
Proprio per questo c'è bisogno di avere più soggetti e di non avere soggetti in una condizione di malati nei Paesi europei
Esistesse in pre una pluralità di soggetti imprenditoriali nel campo della televisione
Nei Paesi europei ci sono grandi gruppi posso parlare di Bertelsmann in Germania non posso parlare di gruppo ha scelto del gruppo Havas in Francia o della ride International in Inghilterra nessuno di questi gruppi
è nel suo paese nella condizione di concentrazione nella quale Berlusconi
Cioè nessuno di questi gruppi può espandersi all'infinito come invece ha potuto fare e potrà fare Berlusconi lo dirò di più a un attimo e quindi non potendosi espandere all'infinito sul territorio nazionale
Ha cominciato a conquistare territori territoriale altri e la domanda che ha fatto Natucci è molto opportuna perché appunto si è detto che bisognava rafforzare Berlusconi perché questo avrebbe impedito l'arrivo degli stranieri Berlusconi sta vendendo a quanto si legge sui giornali
Una sua rete televisiva a questo punto una in più perché non mette in discussione le tre Canale cinque Italia uno e Retequattro sta vendendo questa rete proprio a francesi tedeschi inglesi quindi come dire il discorso crolla crolla un po'come un castello comunque a Spello Di Carlo
Perché noi diciamo però che questa legge è una legge da questo punto di vista assolutamente anomala io vorrei fare alcuni esempi perché su questo c'è stata in Parlamento proprio la discussione
Diciamo ci siamo scambiati anche qualche parola non gentile sempre nei termini di una polemica politica
E devo dire in partiranno le abbiamo subite siamo stati chiamati Bresci negli anni
Khomeinisti islamici non so che cosa
Io mi son permesso ricordare Intini nella discussione parlamentare che la nostra proposta di legge e comunque la nostra visione generale
E in sintonia con quella di altri Paesi europei
In Francia il governo francese
Ha stabilito che nessun imprenditore televisivo può avere più del venticinque per cento di una rete televisiva venticinque per cento di una rete televisiva
In Spagna il governo spagnolo ha stabilito che nessun imprenditore può avere più del venticinque per cento di una rete televisiva in Inghilterra il Governo ha signora Thatcher ha stabilito che c'è una Rete nella quale vi sono consorzi di privati e non solo privato in Germania
C'è una fortissima e molto cogente normativa antitrust negli Stati Uniti che non sono l'Albania diciamo così non sono un Paese pianificazione centralizzata negli Stati Uniti nessun imprenditore può avere nelle proprie mani più di dodici stazioni locali televisivo
Io so già perché appunto ormai potremmo fare come famose barzellette potremo andare a numeri delle nostre osservazioni obiezioni l'uno con l'altro io so già quale la contro obiezione che di solito non viene da Intini ma viene da Gianni Letta che l'altro mio abituale come dire compagna di viaggio letta diceva bene ma nessun Paese c'è una re rete pubblica comune servizio pubblico con tre reti benissimo
Io sono l'ho detto a Letta disponibilissimo a firmare una carta nella quale si dice
Facciamo in Italia come si è fatto in Francia o come si è fatto in Spagna
Servizio pubblico con due reti e nessun imprenditore computer venticinque per cento
Io so che queste leggi hanno consentito a una pluralità di gruppi di coesistere e queste leggi con tutti coloro che consentono ai gruppi imprenditoriali francesi inglesi o tedeschi di andare fuori dal loro territorio nazionale
Per cui se siamo khomeinisti se siamo islamici dove siamo in ottima compagnia perché e la compagnia di Mitterrand e la compagnia di Felipe Gonzales la compagnia del governo tedesco del governo americano francamente ritengo che invece ci si debba interrogare sul perché sia rimasti così chiusi
In una posizione francamente non molto sostenibile diciamo così ecco molto sostenibile tanto più alla luce di quello che sta accadendo
Che sta accadendo nel sistema televisivo ultima osservazione ad un'altra cosa che diceva Intini Intini dice la previsione lo strumento meno intrusivo attenzione però io non sono dell'idea
Che la televisione e il grado di influenza della tredicenne opinione pubbliche pubblica la si giudichi da quanti minuti vengono dati a un partito nei telegiornali
Perché quando la sera compare il mezzo busto un giornalista del TG uno del TG due o del TG tre o quello delle reti della Fininvest d'ora in avanti e legge la sequenza di dichiarazioni dell'onorevole Intini e l'onorevole Veltroni onorevole Forlani e di non so chi altro quella roba lì a scarsissima influenza sull'opinione pubblica
Eh altroché ha influenza
Io ho il difetto come si sa di parlare un po'chiaro per esempio e quanti spot si trasmettono durante una campagna elettorale a favore di questo o di quel partito
Ma io dico di più è anche le grandi tendenze culturali
Io come dire
Invito ad assumere una visione del rapporto tra mezzi di comunicazione formazione delle coscienze del gusto del consumo degli orientamenti di massa meno catastrofista da un certo punto di vista cioè l'idea che appunto l'informazione politica quella che determina i comportamenti di voto
A me preoccupa molto di più Dallas di non lo so di di di Pirrotta o di non so chi altro insomma cioè dalla speso a molto di più sul formarsi dell'opinione pubblica
Sul formarsi del suo modo di pensare e quindi è importante che ci sia una pluralità di soggetti che animata da una pluralità di punti di vista culturali e linguistici per cui come dire non è non basta dire
Siccome Berlusconi farà dei telegiornali che non fanno guai cosa sulla quale mi permetto di nutrire qualche dubbio perché ricordo la dichiarazione del braccio destro di Berlusconi che disse noi faremo i telegiornali che si riconoscono nell'Italia che crede in Craxi Andreotti e Forlani per cui ciò personalmente non mi sento in questo
Novero e quindi non mi sento partitamente rassicurato ma al di là di questo se anche Berlusconi facesse dei telegiornali rassicuranti che danno spazio a tutti
Il problema si riproporrebbe comunque perché è un problema proprio di concezione della democrazia l'informazione e siccome non c'è altro modo di concepire il pluralismo in una società come quella nella quale viviamo che aprire le porte voi pensate se invece di esserci tre reti in mano a Berlusconi non avessimo tre reti nazionali competitiva l'una con l'altra
E competitive con la RAI
Beh noi avremo una condizione il purismo molto maggiore probabilmente gli spettatori etiche diceva prima si potrebbero intervistare sarebbero molto ma molto più soddisfatti che vedere un colosso RAI un colosso Berlusconi che qualche volta fanno la guerra più spesso fanno la pace
E temo che finiranno col fare lo stesso tipo di televisione anche se guarda un certo fastidio che monta anche il servizio pubblico nei confronti di una televisione meno caramello usa meno SMI alata meno zuccherosa e un po'più in sintonia con le contraddizioni del nostro tempo che si è affermata nel corso di questi anni ecco perché appunto in risposta alla domanda di Natucci anche l'interlocuzione con le cose che Intini ha detto io penso che francamente con questa legge noi
Non abbiamo fatto un buon regalo né alla cultura
Riformista e neanche a questo obiettivo che dovrebbe unirci tutti quello appunto di fare una legge europea è una legge nella quale ci sia la possibilità per tanti soggetti diversi che entra in un mercato che oggi è bloccato io concludo sono dicendo Intini ha detto la pubblicità
Badate che non c'entra niente la libertà di mercato con la pubblicità perché semmai è vero il contrario
Si dice i cittadini non pagano Berlusconi errore
I cittadini pagano Berlusconi
Come lo pagano ragionamento desse seguito perché voi sapete che la RAI ha il canone più una pubblicità però la RAI può raccogliere solo una determinata quantità di pubblicità mentre invece Berlusconi mi ha potuto raccogliere quanta ne voleva allora mantenendo fermo il tetto della RAI che invece avrebbe potuto allargarsi a dismisura Berlusconi ha allargato la sua espansione nel campo della pubblicità per tenere ferma la pubblicità RAI si è costantemente alzato il canone
E quindi i cittadini pagano l'attuale situazione del sistema televisivo perché pagando il canone tengono basso il tetto pubblicitario dalla RAI tre tubi citare tra RAI e basso perché Berlusconi deve avvenire ciò che nessun mercato proprio per parlare
Del mercato e poi parliamo consente Berlusconi ha il trentasette per cento che l'ascolto e ha il sessantotto per cento tra pubblicità televisiva
Queste cifre dicono che in Italia tutto c'è forche mercato informa
Vorrei fare una domanda la guarda vorrebbe rispondessero sia Intini che Veltroni
Mi riferisco in particolare
L'uso dei film in televisione
L'alt ieri la ministro socialista della cultura infranse Jack Lang ha detto
A Venezia con un linguaggio abbastanza crudo che è una politica suicida lui aggiunge anche da imbecilli in Ontario la televisione dici
Io vorrei sapere da Endine del torrone parte la crudezza dei termini se condividono la sostanza della affermazione
Jack Lang soprattutto cosa pensano di questo fenomeno tutto italiano che poi finisce per tenersi nel quale la televisione diventata soprattutto una sorta di non gigantesca sala di proiezione cinematografica e che per i privati significa soprattutto poter poi in séparé
I film di spot fino al punto che in Italia si trasmettono ogni anno mi pare ormai siamo arrivati a quota un milione il biscotto che sono più o meno quando se ne trasmettono tutti quanti gli altri Paesi d'Europa
Comincio a rispondere
A te poi vivo
Zollo
Vorrei produrre una riflessione nuova si parla di aggiramento della legge io non credo che verrà girata alla pay-tv rientra nella legge quindi Berlusconi ha tre reti e non può fare una quarta rete pay TV non c'è alcun dubbio su questo non lo farà
Però
Quando si pretende di regolamentare in modo autoritario il mercato il mercato sfugge di mano inevitabilmente specialmente se un mercato mondiale che viene regolamentato si pretende di regolamentarlo in sede provinciale da parte di un piccolo paese che non può mette in nessun modo un argine alla penetrazione
Delle correnti mondiali del mercato
E come sarà girata quale sarà la partita vera
Noi stiamo molto attenti discutiamo continuamente di quello che l'hardware diciamo così del sistema televisivo e cioè dei canali
Dei mezzi di trasmissione delle reti ma questo non è così importante quello che è importante che diventerà sempre più importante e il software
E cioè e quello che si mette dentro le reti e i canali neanche il Padreterno
Riuscirà a regolamentare questo settore nessuno potrà impedire che si creino nel mondo cinque sei sette otto grandi gruppi che producono milioni di ore televisive
Milioni di ore di spettacoli di firma di intrattenimento d'informazione eccetera e nessuno può impedire che queste ore televisive
Questi prodotti vengano venduti alle reti in giro per il mondo venduti sotto forma di cassette di medio di rischi e di quant'altro questo è il grande problema quindi utile cercare di regolamentare e disciplinare in modo autoritario alla fine i grandi gruppi che si creeranno De Mita abilmente noi speriamo che almeno uno
Tra questi sei sette otto altro che spezzettare sia italiano e che creeranno dei grandi centri di produzione con delle formidabili sinergie
E ci compreremo se non saremo in grado di fare un grande gruppo italiano il film e gli spettacoli e le informazioni giapponesi e americane e quant'altro e speriamo che l'Europa ci siano uno due tre gruppi importanti che si alleneranno tra di loro evidentemente
I gruppi esteri entrano in Italia e i gruppi italiani vanno all'estero
C'è stato una grande sottovalutazione in tutta questa vicenda del fatto che Berlusconi non è un nemico della nazione e quello che ha inventato la televisione commerciale
E l'invenzione della televisione commerciale è stato una gran bella invenzione perché francamente la televisione di Stato da sola prima che ci fosse la tradizione commerciale era poco era noiosa
Rendeva le possibilità di scelta dell'italiani molto più modeste
Ha inventato la televisione commerciale non in Italia ma in Europa e di fatti e penetrato profondamente in Europa penetrato in Francia è penetrato in Spagna penetrato altrove incredibilmente quando per la prima volta si è fatto una televisione commerciale in Francia questo televisione stati italiana è stata l'assenza di Berlusconi e c'è stata un'ondata
Disdegnò degli orgoglio nazionalista ferito in sta in Francia come come voi potete immaginare conoscendo il carattere di Francesca perché gli italiani e gli hanno fatto la televisione commerciale i francesi
E naturalmente i Paesi europei che sono più arretrati dell'Italia e non più avanzati della televisione commerciale perché l'abbiamo inventata noi hanno messo in atto delle politiche protezionistiche
E non dobbiamo andare a dire beh male in Francia si fa così in Spagna si fa così eccetera si fa così perché sono più arretrati e perché cercano di difendersi dalla penetrazione della televisione commerciale italiana
Che per poco non ha colonizzato la Francia si francese non ci avessero messo rimedio perché i nostri amici e compagni
Gonzales Mitterand e quant'altri son dei bravi compagni ma state attenti che quando si tratta di difendere interessi nazionali dispendi ventuno come giusto delle pantere
Per venire un argomento importante che ha introdotto Veltroni giustamente lei dice non mi preoccupa tanto che ci sia un cinque minuti di più nei telegiornali a Tizio a Caio mi preoccupa l'Indirizzo il costume che in effetti la televisione crea questo è molto vero
Beh io sarei ottimista però su questo punto nel senso che vale lo stesso ragionamento che si fa per la pubblicità
La pubblicità così come la televisione commerciale che vive di pubblicità
E qualche cosa che un gruppo di persone pensa per imporre il costume e l'opinione pubblica oppure un gruppo di persone di creativi pubblicitari ad esempio cerca di capire che cosa l'opinione pubblica desidera
E di adattarsi ai gusti dell'opinione pubblica io penso piuttosto la seconda cosa e sono anche ottimista perché penso che non abbiamo di fronte alla prospettiva del Grande Fratello orwelliano e cioè di una televisione che dal centro guida
Unifica pianifica ma significa i gusti dei cittadini dell'opinione pubblica abbiamo di fronte una prospettiva esattamente contraria
E cioè come oggi il cittadino se ne va in edicola e si compra un libro o un giornale una rivista sportiva o pornografica di cucito di cucina
E sceglie liberamente così
Così come oggi il cittadino organizza a suo tempo lettura in futuro organizzerà il suo tempo televisivo e quindi sceglierà tra tantissimi canali trattante televisioni appagamento specializzate
Sceglierà videocassette video dischi che già stanno in produzione negli Stati Uniti e fra poco arriveranno anche qui e quindi ci sarà una grandissima libertà di scelta ci organizzeremo il nostro tempo televisivo come ci organizziamo quello di lettura
Zolla o poneva un problema
A proposito dei film ma io credo che i nostri amici francesi siano francamente troppo autoritario in Francia voi sapete al sabato la domenica e vietato trasmettere film in televisione
A me pare francamente questo né in posizione assolutamente fuori luogo ma ci mancherebbe altro che noi potessimo decidere che il sito di sabato domenica non posso vedere il film televisione
Sarà una cosa veramente fuori dal mondo i francesi hanno ogni tanto delle impennate otto ettari e molto curiose ispirato dal nazionalismo per la verità
Perché loro pensano di difendere in questo modo la produzione cinematografica francese
Ma il protezionismo servirà a ben poco
Servirà a ben poco specialmente se la produzione cinematografica italiana avrà dei criteri non industriali
Io mi sono un po'scontrato con una parte del mondo del cinema italiano
Perché c'è in questo mondo del cinema un atteggiamento autoritario
Aristocratico da intellettuali un po'snob che non mi piace assolutamente ma insomma si si si c'è un'orgia di film televisivi è verissimo c'è una quantità enorme di film televisivi ma evidentemente se c'è e perché alla gente piace che ci sia sergente non piacesse non ci sarebbe preferisco moltissimo il film televisivo interrotto duecento mila volte che però la gente se lo vede ugualmente e mi pare che questo sia un fatto popolare perché la gente al cinema non ci va
Perché abiti in periferia perché abita fuori dalla città perché non c'è soldi perché stanca perché al mattino si alza presto
E allora si vede il film come se lo terrà come se lo può vedere cosa c'è di male in questo forse non piacerà all'intellettuale che pensano che la gente la sera si veste va al cinema in centro ma alla gente se ne sta a casa si vede il cinema nel tempo e si alza
Va a bersi un caffè e poi ritorna il bambino piange
Si fanno quattro chiacchierone mica un monito vedere il film
è un rito forse per chi lo fa perché regista che ha fatto il film
Decine e centinaia di milioni con gli spot piuttosto che si trovino come si sarebbero trovate a disposizione dei cineamatori nelle cineteche quando sino a dieci o vent'anni fa le vedevano migliaia di persone non decine di milioni e la civiltà di massa
è una civiltà che fatte in un certo modo
A un certo tipo di intellettuali snob piace una civiltà di élite una cultura di élite forse ma meglio la cultura di massa con tutti i difetti chi anche non la cultura di élite a me sembra e l'industria cinematografica checché dicano alcuni registi e un'industria deve essere concepita come industria
E allora quando si lancia un prodotto cinematografico si fa un'opera di marketing
Si fa un lavoro di équipe non c'è il grande maestro che c'ha le sue fantasie comandata solo il lavoro e Jackie per naturalmente c'è uno che lo coordina si studiano i gusti del pubblico si investe in pubblicità
Si inventano delle cose fantasiose che abbiano non un obiettivo didascalico di propaganda politico che affrontino dei temi italiani perché questi vanno benissimo devono essere fatti questi fissa un briefing educazione civile
Devono essere anche finanziati dallo Stato ma recluta cinema regala un'altra cosa
Bisogna inventare qualche cosa che colpisca la fantasia al cuore
E lo spirito di avventura
Dell'uomo che sta a Roma come che sta a Santiago del Cile come a Buenos Aires come a New York come a Chicago quando va bene come a un congresso
Questi sono i film che sono industria e noi non li sappiamo fare il film industriali e allora è inutile lamentarsi della televisione venire al protezionismo perché così stanno le cose spiacerà bello ma stanno così le cose
E noi abbiamo avuto una cultura un certo tipo
Che che che un po'superato un po'vecchia un po'provinciale e deve rinnovarsi rapidamente
Perché se no abbiamo un rischio che a me non piace proprio per niente cioè la colonizzazione dei film americani perché la gente ci va al cinema soltanto che purtroppo va a vedere non i film italiani così stanno le cose
E noi abbiamo avuto dei film che son costati
Che sono costati venti miliardi e hanno incassato due miliardi un miliardo e chi paga di targa
Non non non basta appellarsi valore dell'arte paraffine qualcuno deve pagare
E io dico che il sì ma devono andare in pareggio e se non vanno in pareggio non sono dei film fatti bene a meno che sia un day si parte che costano poco che si rivolgono a un pubblico limitato divide intellettuali allora questi possono essere anche finanziati dal denaro pubblico ma l'industria cinematografica o come industria delle sue industria competitiva perché oggi nel mondo i beni immateriali valgono come i beni materiali devono rispondere a regole economiche di mercato come i beni materiali anti fra poco sarà più importante la vendita il commercio dei beni materiali che non dei beni materiali
Ma se forse in questo caso bene diciamo che io per correttezza di chi eventualmente dovesse fare la domanda
Siccome è inevitabile che ci sia un una interlocuzione con queste cose che ha detto Intini risponda subito poi magari possiamo ripassare le domande
Io vorrei che non ci intendessimo perché
C'è un rischio che possa apparire come tra virgolette perché lo metto tra virgolette perché questa parola a forza di troppo usarla si è è diventata perso significato ha perso colore diciamo così che possa apparire più moderna
La concezione dalla quale parlava adesso Intini e c'è una concezione che in sostanza tende a dire ma insomma ma di che vi è stata preoccupare il film un prodotto un prodotto industriale come una saponetta c'è non c'è si fa non si fa si consuma in un modo non si consumato il problema è che si è in pareggio il problema è che quel film
Venga fatto in modo tale che milioni lo possano minori persiano possono vedere non importa in quale condizioni
L'importante è fare quello che piace alla gente
Io devo dire che ho la sensazione che tutte queste e categorie che diciamo non nel modo in cui le presente Intini ma insomma che richiamano ad un certo ad una certa filosofia che ha dominato gli anni ottanta e un certo yuppismo un certo rampanti ma una certa idea
Dello sviluppo e della crescita senza limiti senza nessuna condizione siano cose vecchi che oggi tutto il mondo di fronte alle grandi contraddizioni che ha si potrebbe citare quell'ambientale per tutte sta riscoprendo il valore la necessità del limite
Sta riscoprendo il valore la necessità della funzione del Governo
Della decisione politica che non si preoccupa solo di spingere l'acceleratore da tutte le parti che la Società cresca cresca come vuole ma si preoccupa di trovare quel punto di equilibrio che deve armonizzare la crescita necessaria della società
E però gli interessi collettivi è però la qualità della vita di ciascuno
Io per questo continua a parlare di ecologia dell'informazione
Perché non basta dire c'è tanta roba accendiamo i due televisioni e siamo pieni di canali e di ritrasmissione acqua bisogna guardare dentro
Per vedere se quell'abbondanza apparente corrisponde ad una reale ricchezza e io penso di no
Scusa se ti interrompo Walter questa tua critica a questo concetto di modernità che ti ho sentito anche fare alla Camera proposito proprio delle mie osservazioni io la condivido
Non è che ti do torto anzi trovo che tu l'hai avanzato in modo molto efficace questa argomentazione anche alla Camera
Non sono affatto sicuro che sia una buona cosa questo tipo di sviluppo che c'è dico che probabilmente non lo fermeremo né tu né io né noi in Italia se se se si determineranno del mondo delle tendenze diverse sarà un bene sarebbe neanche lavorarci
Però venivo qua c'è un punto ecco probabilmente a stare sulla concretezza si tu prima è usato l'espressione che anche tu hai usato alla Camera e cioè tu hai detto milioni di persone hanno potuto vedere un film di Chaplin
è vero
Però io vedo in questo una un riflesso di classe
E cioè si dice ci sono dei privilegiati
Quelli vero quelli che abitano al centro quelli che hanno i soldi per pagarsi le dieci mila lire del cinema quelli che la mattina dopo magari non vanno a lavorare quelli il film è se lo possono vedere fu vendono per come il film è stato pensato ideato e realizzato agli altri i milioni se lo vedano come viene viene
Perché un film
Su questo io so che c'è stata una grande discussione e ci siamo confrontati io penso che per però questo va detto il confronto c'è stato latino è stato un confronto solare è chiaro
Quando l'abbiamo detto non si spezza una storia non si interrompe un'emozione abbiamo avuto un bombardamento anche lì di risposte
Mi permetto di dire tra parentesi che
In Italia e non solo in Italia la lotta contro i trust dell'informazione una lotta molto dura perché è un trattore l'informazione ai cannoni per sparati contro noi abbiamo sostenuto la nostra politica con la forza delle nostre ragioni non siano stati assassinati da un tram dell'informazione sappiamo poc'no il il trans e informazione per esempio nel caso che la normativa anti spot è partito in quarta
è partito in quarta e a far gol vi ricordate che per tutto il tempo che ha preceduto il disegno la l'esame del disegno di legge alla Camera non c'era a fin di Berlusconi che andava in onda
Con la scritta con scritto in sostanza quindi schiere dei comunisti vorrebbero togliere gli spot ma togliendo gli sportelli toglierebbero il film ma probabilmente anche la casa
Sarebbe un disastro per tutti
No non avevamo si son fatte delle trasmissioni alle quali verso mete mi sono rifiutato di partecipare e anche lì mi hanno Mazzorato debitamente
Che si chiamavano telecomando libero espressione abbastanza i ambigua diciamo così
Che erano degli sport di promozione per la la posizione di Berlusconi io non ci sono andato perché non vado nella pubblicità se non facendomi
Appositamente retribuire come sarebbe giusto no ma la lotta contro il trust è una lotta molto dura e nel caso di questa questione degli sport c'è una differenza di concezione io sostengo e non sono da solo perché penso per esempio ha fatto che intorno a questa battaglia si è espressa a larghissima parte dell'opinione pubblica tutti i sondaggi che vengono sempre citati dicono che la gente non ne può più di spot dentro il film
L'impegno degli intellettuali io insisto su un'argomentazione semplice che mi si deve contrastare jack Lang sarà un protezionista e sarà cattivo
Però ha impedito che il film sia perché gli spot siano interrotti dai film la direttiva della Comunità economica europea sarà protezionista ho sbagliato era
Non per casa mangiarsi la direttiva della Comunità economica europea stabilisce che nessun film può essere interrotto se non alla fine dei quarantacinque minuti
Il che significa e siccome negli altri paesi non esiste l'abitudine all'intervallo tra il primo e il secondo tempo la comunità europea ha costruito artificialmente questo intervallo la fine dei quarantacinque minuti e noi alla Camera ci siamo trovati con un ministro delle Poste
Simpatico ma
Come dire autore di molte proposte di legge tra di loro assolutamente contraddittorie stravaganti tanto che io scherzando dico sempre che le proposte di legge di marmi sulla televisione sono come i film di Rambo c'è Mammy uno ma mi due la vendetta ma mentre il ritorno e ma mi era è arrivato a dire è vero noi presentiamo un progetto di un emendamento sulla questione gli spot che non corrisponde alla direttiva della Comunità economica europea nel semestre in cui l'Italia presiede
La serie
Io mi permetto anche di dire che se si è arrivati fino a qui
C'è una qualche ragione
Adesso lamento incidentalmente promettono agli spot
C'è una qualche ragione perché prima ho detto all'autonomia del Parlamento
Si deve sapere che nella camera nel Senato hanno potuto esaminare i due articoli fondamentali di questa legge quelli della normativa antitrust quando siamo arrivati lì siccome si sapeva che c'era una maggioranza del Parlamento che avrebbe mandato a picco
La legge di ma mi
Lì il Governo ha messo la fiducia e mettendo la fiducia noi non abbiamo potuto votare gli emendamenti ed esprimerci nel merito
Io ieri a Venezia la conferenza stampa che abbiamo fatto è venuta in mente una la scena di un vecchio film di un grande regista italiano insieme a Sergio leone e che faceva un bel fece un previsionale il buono il brutto il cattivo nel quale c'era Clint Eastwood che diceva egli vuole la il mondo è divisa in due grandi categorie chi ha la pistola e chi scava io ho la pistola
E noi abbiamo scavato il Parlamento cioè noi abbiamo fatto quello che si poteva fare c'era una sorta di di Mia di confine di visti di di soglia che non si sia arrivati persino alla crisi di governo per un anno in più o in meno
Di sfruttamento dei diritti del della possibilità di mettere gli spot nei film per Berlusconi il governo della repubblica è potuto andare sull'orlo di una crisi
In ragione del fatto che Berlusconi doveva avere dodici mesi in più è una roba da davvero da repubblica delle banane
E io aggiungo anche su questo abbiamo avuto scontri selvaggi che Berlusconi annunciò il diciotto di giugno
A un'assemblea di pubblicitari divisa ragazzi state tranquilli perché tanto qui il Governo mette la fiducia
Il diciotto di luglio alla Camera il Governo ha messo la fiducia ora se questo è un Parlamento che legifera sovranamente siamo parliamo di due cose diverse ma torniamo a queste degli spot
C'è una differenza di concezione il finché così
Io difendo la possibilità per tutti voi di poter avere uno spazio nella nostra vita nel quale poter immaginare nel quale poter fantasticare nel quale poter sognare nel quale poter soffrire nel quale poter piangere nel quale poter ridere nel quale poter fare tutte quelle cose che non non c'è nulla di più come dire naturale come stimolo per tutte queste mozioni di quanto non sia dal punto di vista l'industria culturale un film
Voglio fare un esempio concreto c'è uno straordinario film italiano che è dovuto uscire tre volte nelle sale cinematografiche
Che stava per morire sepolto poiché è stato riscoperto l'ha vinto a Cannes ha vinto l'Oscar e oggetti uno dei campioni del ring
Tasse negli Stati Uniti d'America a dimostrazione probabilmente non siamo così
Intorpiditi come sembriamo che Nuovo Cinema Paradiso di un giovane autoritaria ne siamo Giuseppe Tornatore che ha visto quel film
Ma se ne potrebbero fare altri mille esempi a Abyss ha visto come la storia di un film lasciamo stare i grandi maestri Tornatore a ventott'anni ventinove non lo so la storia di quel film sia la costruzione sottile di un'emozione di un davvero di un'emozione di un racconto giocato tutto si chiarì scuri
Bene quando dentro quel film
Arriva l'interruzione pubblicitaria quel film non è più un film
Io ho visto in televisione prima della discussione sorge spot con Fini che si chiama pari Texas di Wim Wenders questo film racconta la storia di una donna che è scappata e che viene inseguita da un uomo alla fine dopo due ore di film quest'uomo rincontra questa donna e c'è una conversazione che è il momento culmine del film
L'uomo fa la domanda alla donna cioè perché sei scappata domanda legittima da quelle inseguita per tutto il tempo
A quel punto nel momento più alto dell'attenzione di un film costruito tra l'altro lo straordinario film pannolini Lines e amaro Bisleri quel film quella storia non è e poi dopo la donna risponde no non si deve non c'entra niente nostri Baggio congressuale ex diciamo una
è una intervento assolutamente motivato rispetto ad una domanda che non si ricorda più io vorrei però che si sapesse anche una cosa
Quando noi abbiamo cominciato questa campagna voi vi ricordate la manifestazione di se abbia ricordato Gennaro Lopez eccetera
Ci hanno dato tutto in testa e Berlusconi ha detto sostanzialmente badate che se mi togliete uno spot nei film
è la fine crolla del Canale cinque
Il Milan va in serie B la Standa chiude eccetera eccetera poi siamo andati a vedere abbiamo dimostrato cifre alla mano che l'Italia e l'ho detto a Zollo l'Italia è il paese in cui si trasmette un milione di spot pubblicitari all'anno
Più di tutti i Paesi europei messi insieme mass la cosa strana è che bisogna capire e che se questo milione di spot fosse pagato secondo quello le tariffe in vigore negli altri Paesi questo milione di sport darebbe tre volte quello che da perché oggi l'investimento pubblicitario in televisione
Mi pare di tre mila e trecento miliardi
Ed è diciamo assolutamente imparagonabile col valore reale di un milione sport quindi vuol dire che noi vediamo ecco che ritorna il fatto che paghiamo un prezzo noi vediamo una enorme quantità di spot che vengono dati alle aziende in offerta speciale tu mi dai
Tomic compra uno spot io te ne mando in onda altri tre ed è così che si allarga
L'affollamento ed è così che la gente non ne può più io dico e anche così che le aziende perdono il gusto di investire quindi io devo dare un dolore a Hugo perché la la storia continua perché noi ieri abbiamo annunciato a Venezia che ripresenteremo la legge sugli spot
La ripresenteremo in una versione che la ratifica testuale della direttiva europea
Non è però risultato abbiamo orgia raggiunto io quando si raggiungono risultati bisogna mettere un paletto perché vuol dire che si è fatto una battaglia giusta
Due anni e mezzo fa i film venivano trattati come carne da macello fatto prima un esempio ma ciascuno di noi né alla memoria
Oggi ci stanno un pochino più attenti tra tre anni un tempo assolutamente incredibile tra tre anni non ci potrà essere più di uno sport per tempo di film
E ancora una soluzione che non va bene ma questa nostra battaglia ha dato agli italiani
La possibilità di vedere il film con minore condizione di Marcello e non mi pare che per questo sia crollato nessun impero dalla televisione quindi vuol dire
Che si era costruita una gigantesca campagna propagandistica che non corrispondeva alla realtà l'ultima cosa sulla produzione
Ha ragione Intini a dire noi dobbiamo essere forti nella produzione ma oggi noi non lo siamo
Noi siamo il terzo Paese al mondo per consumo di ore televisive straniere
Veniamo dopo Hong Kong le Filippine cioè l'Italia al terzo posto
Siamo un Paese nel quale il numero di film prodotti cala costantemente tu hai ragione Ugo ha dire quanta gente va a vedere i film italiani ma io sono stato a Venezia in questi giorni ha visto il film di Dick Tracy riguardi Warren Beatty di Dick Tracy e quando ho visto dei film italiani è chiaro che un Fini che costa venti miliardi
A un tale diciamo una tale forza di mercato oltre al fatto di essere prodotto in Stati Uniti e quindi di avere già un bacino mercato mutano rispetto al quale l'opera italiana che agisce in condizioni di mercato assolutamente incredibili svantaggiata
E poi aggiungo che noi abbiamo il dovere io da questo punto di vista ho detto a Venezia che noi pensiamo che la legge proposta da Tognoli per il cinema sia una legge interessante perché è una legge che aiuta a sostenere a voce noi dobbiamo consentire al cinema italiano di tornare a produrre agli autori giovani italiani di poter fare più di un figlio
Perché ormai un autore giovane italiano che fa un film o lo azzecca e fai soldi subito oppure fa insieme l'opera prima è l'opera ultima e così si tagliano le ali a gran parte dei talenti se Bernardo Bertolucci quando fece i primi sono i due film prima traduzione la comare secca avesse dovuto fare immediatamente quello che dice Intini e cioè porta a casa i soldi
Probabilmente Bernardo Bertolucci non sarebbe diventato Bernardo Bertolucci io penso che l'industria culturale deve dare delle opportunità
Deve dare delle opportunità di creazione deve dare delle opportunità di mercato penso per esempio si potrebbe defiscalizzare l'investimento privato nel campo del cinematografo
Bisogna ricostruire il tessuto delle sale è inutile continuare avere sale da due mila posti e non avere come si sono in tutti i paesi europei le multisale che consentono Allo spettatore di scegliere di avere uno sfruttamento dell'opera più meditata
E anche di avere un rapporto con la televisione adeguato quindi se ci vogliamo mettere d'accordo sul far riprendere il cinema italiano va tutto bene sul disposto ho la sensazione due dovremo fare ancora molti dibattiti e continueremo a essere molto
Molto diversa
Se se permettete io vorrei spostare l'attenzione su un altro aspetto della vicenda che questa sera mi sembra è un po'ai margini di questo dibattito si è parlato di duopolio legittimata da questa legge per ora si accesso il le luci solo su una parte su uno dei due poli io vorrei spostare l'attenzione sull'altro cioè a dire sulla Rai dalla privato al pubblico questa legge è un po'praticamente a un atto incompiuto nei confronti della concessionaria pubblica e cioè della parte fino a oggi essenziale del nostro centrale del nostro sistema radiotelevisivo Intini diceva prima nel suo intervento che la televisione commerciale aiutato la Rai a trasformarsi da un mezzo monotono da un mezzo vecchio di fare televisione ad un mezzo moderno questa legge però non aiuta a fare anche un altro passo che è quello di far uscire la Rai dalla situazione di lottizzazione di assistenzialismo in cui viveva cioè non ha permesso il finanziamento diretto della concessionaria pubblica attraverso il mercato
Ma dall'altro non detta mentre così minuziosa nelle regole per i privati non detta praticamente norme nuove per quanto riguarda la concessionaria pubblica e ancora e con questo
Chiudo la mia domanda il ministro due giorni fa a Modena interrogato sulla legge lancia un progetto vecchio cioè a dire torna a proporre una concessionaria senza pubblicità una concessione a una televisione pubblica
Di grande livello dice il ministro culturale per dare definitivamente invece il tutto lo spazio ai privati e quindi tutto la pubblicità compresi gli ultimi mille cinquecento miliardi
Di intervento che sono la raccolta pubblicitaria e la televisione ma allora questo non è una nuova contraddizione non si rinvenga di nuovo il sistema non si produce una grave ulteriore distorsione se accadesse
Rispondo a te faccia anche qualche osservazione su quello che diceva prima Veltroni ai argomentato molto bene la faccenda della divisione classista nel vedere il film ma non è questo il punto
Nessun'immagine che ci debba essere una classe di cittadini che vede il film al cinema è una classe di paria che lo vede alla televisione
Non è così la verità è che il cittadino desidera una volta andare in un ristorante di lusso e un'altra volta a mangiare un panino al bar e deve essere libero di fare tutte e due le cose
Invece una corporazione aristocratica di intellettuali sostiene che bisogna sempre andare nei ristoranti di lusso io dico che bisogna essere liberi di mangiare il panino al bar
Io ad esempio sono portato più mangiare il panino al bar perché ho poco tempo e però la voglio avanzare il panino sono molto di farsi grasse quindi lasciare per in pace il film
Alla televisione con gli spot perché non posso fare diversamente emise una mangia solo panini al bar pagine nell'ulcera per questo è un'osservazione molto decorativi stanno intervenendo però
Lo si può fare la scrivente lo si può fare altrimenti d'altronde mio figlio con un ragazzino
Ha visto Totò alla televisione ha visto Champlain ha imparato qualcosa non l'avrebbe mai visto in undici democrazia spiega perché la veste non si sarebbe mai andata quindi anche sotto questo aspetto
Questa divisione così che si tenta di fare è assolutamente sbagliata ma a proposito di corporazione di intellettuali
Forse sono poco generoso su questo punto con gli intellettuali italiani che pure hanno grandi meriti
Ma hanno una visione molti di questi sacrale della loro funzione che non va assolutamente bene perché diciamo la verità il film sono in qualche caso opere d'arte molto spesso opere di artigianato
E ancor più spesso opere industriali molto modeste non mi verrebbe da dire che si interrompono emozione quando si vede il film di Ciccio Franco dichiarino non s'interrompe nessuna emozione è un prodotto di consumo come tanti altri un ottimo prodotto industriale di consumo e poi questa visione sacrale non ce l'aveva neanche Mozart
Perché quando Mozart tra faceva le sue opere
Nei teatri dell'epoca la gente andava fuori si truccava mangiava beveva chiacchierava progettava un orecchio no
E perché quando si va al cinema quando si interrompe lo spettacolo tra una un atto e l'altro arriva quello che vende bibite i cornetti gelatina quattro chiacchiere e poi l'emozione riprende quel mondo non cerchiamo di dare un concetto sacrale no a parte il fatto che tu conosci così bene il film perché di vede la televisione commerciale se non ti potresti ricordare con questo magistrato atteggiamento nasce eccetera no di venerdì venti volte il film giustamente fai bene perché te li vedi prima ristorante e poiché i rimandi panino no a casa la sera tormentato bevendo qualcosa come fanno tutti
Poi parlato del dibattito parlamentare ma in questo dibattito parlamentare angosciosi Simo c'è stato un aspetto tattico e poi forse anche uno profondo perché non so sino a che punto sia giusto
Infatti Zare all'aspetto tattico e che i comunisti e la sinistra democristiana ma ha cercato di farci un dispetto
Alzi la sinistra democristiana conto il modo per per farci un dispetto e questo non è molto importante però c'è qualche cosa di più profondo e io credo che un comunista come tesi assolutamente disponibile su questo aspetto a tenere una posizione molto simile alla nostra e cioè in una parte della tradizione comunista
E in una parte della tradizione cattolica specialmente negli anni settanta
C'è stata una cultura anti consumista anti edonista austera e in questo senso antimoderna
Per questo qualcuno ha detto con una battuta khomeinista non è questa un'espressione giusta io non l'ho mai usata ma insomma l'idea che il consumismo fosse esagerato che ci volesse una società più rigorosa Pia Uster alla paura dei cattolici che si introduca attraverso la libertà sfrenata delle immagini un elemento di edonismo no tutte queste cose messe insieme
Hanno determinato in un settore che la società italiana
Una certa prudenza un nei confronti della televisione si diceva Guariglia mettere in discussione il monopolio assolutamente non è possibile la televisione privata
La televisione a colori è uno spreco consumista la pubblicità è un altro spreco tutte queste idee un po'conservatrici ci sono state negli anni settanta in una parte del mondo cattolico in una parte del mondo comunista e queste una radice più profonda del nostro contrasto
Per quanto riguarda il milione di spot e il fatto che siamo il terzo Paese consumatore insieme Hong Kong eccetera di prodotti televisivi stranieri
E questo è un argomento che tu sviluppi spesso con la consueta abilità non è un argomento ovvero un argomento verosimile
Nel senso che siccome in Italia ci sono a differenza che in quasi tutti gli altri Paesi venti trenta canali che uno gira la sera riprende e naturalmente in Italia si trasmettono Centore televisive mentre in Francia Sir trasmettono venti e quindi attualmente il numero degli spotter numero di Christian Vieri è molto più numeroso di quello che si registra negli altri Paesi
Sulla direttiva europea tu insisti molto ma diretti europea non dà delle indicazioni per i singoli Paesi dà indicazioni per le trasmissioni sovrannazionali quindi c'entra poco per quanto riguarda i film ancora
Tu dici giustamente bisogna dare la possibilità agli autori di sbagliare
Agli autori di fare delle cose che anche siano passive perché devono provare devono creare eccetera specialmente quelli giovani e questo è molto giusto a questo è giusto quando si tratta delle centinaia di milioni o dei miliardi che si contano su un dito
Ma quando un autore fa un film che costa venti miliardi ed incassa due
Per quanto sia autorevole roba d'ammazzarlo diciamo la verità
E la sproporzione tra la situazione italiana e quella americana è troppo grande per essere giustificata col fatto che gli americani non grande mercato perché depressi
Incasserà seicento miliardi
Batman ne ha incassati cinquecento seicento più o meno e allora se un film italiano anziché seicento miliardi in cassa due
Qui i conti non tornano più l'Italia grande un quinto incasserà cento duecento e qui c'è una sproporzione enorme qui c'è una distanza ormai abissale
Tra cinema appunto che funziona Comindustria è un film che come industria non funziona ancora perché un film in mano perché il cinema quell'italiano in mano ancora a produttori che non sono degli imprenditori veri perché sono gente che si di silice qui ci sono i soldi per fare il film lo fanno e sono sicura di non rischiare se lo non lo fanno e a una corporazione di intellettuali o sedicenti tali che ha un atteggiamento aristocratico
A proposito di intellettuali non usiamolo più questo termine perché nel mondo moderno la maggioranza dei cittadini intellettuale perché tutti fanno funzionare l'intervento era giorno queste un modo di definire aristocratico un gruppo di persone che non dovrebbe essere più applicato in una società moderna
Dimenticavo scusate il problema della RAI sì io credo che la RAI certo abbia ancora delle larghe
Sacche di parassitismo esistenzialismo però penso anche che se si è rinnovata grazie alla concorrenza con i privati
E che sia tutto sommato non meno efficiente delle della media delle televisioni pubbliche europee in giro per il mondo io non sono affatto
Di quelli che gettano la croce sulla RAI mi pare che il livello sia dell'informazione che lo spettacolo sia di primissima qualità
E ripeto se la gente va in giro e si guarda la televisione francese o tedesca o inglese non trova in quelle italiana pubblica niente di meno anzi forse qualcosa di più
Ma io diciamo dirò duo tre cose cattive
La prima è questa sarà non vera ma verosimile la osservazione che faccio io circa le ore di televisione straniere trasmessa in Italia ma io sono un attento lettore dei palinsesti delle televisioni
Prendo per esempio Italia uno di oggi
Ore otto e trenta Superman che non credo sia un tale fin sulla vita di Andreotti penso sia di produzione americana
Ore nove Rauf super maxi eroe Telefilm ore dieci boomer cane intelligente ore undici venti Intini e non una novità dodici la famiglia Addams tredici e trenta appartamento in tre quattordici sta schierarci quindici e zero cinque giorni d'estate
Quindici e venti dj vicini bizza
Sedici Bim bum bam diciotto Batman diciotto e trenta super coppe del diciannove trenta Casa Keaton venti cartoni animati non meglio specificati venti e trenta targhe centottantadue ventidue ventinove insolventi per cinquanta Cincinnato
Ventidue trentasei ventitré venticinque non credo lo sport poi Gran Prix e poi sulle strade della California tu mi devi dire cosa ha fatto Italia uno per l'industria culturale italiana
Non c'è un prodotto fatto in questo diavolo di paese e poi non mi puoi dire
Perché il film che si fanno in Italia li fa la RAI li fa nasce nei film perché non ci deve essere un telefilm italiano
Perché non ci deve essere una telenovele italiana dodici perché quello guadagna trecento miliardi ma bada che l'Italia se se riesce a esportare qualcosa nel mondo
E il suo prodotto specifico l'Italia entra nel mercato certo grafico mondiale con Nanni Moretti con Bernardo Bertolucci con Giuseppe Tornatore contro mica c'entra con quei prodotti dei quali Scuola di ladri o i pompieri numero trentasei non è che va in negli Stati Uniti e divora miliardi ma neanche in Italia
Neanche mica perché il come dire il prodotto cinematografico non di delitto di Civita di Stato in c'è una piccola differenza che quelli parlano una lingua che parla la stragrande maggioranza del mecenate parliamo una lingua che si parla non sempre da queste parti diciamo
E quindi c'è un anno di negozi comune così io dei film italiani vengono girati
In inglese non era un problema di lingua
Ma no non emblema del sociologismo eccessivo dell'italiano Mila no ma la Fari una rinuncia logistico la condizione della camorra napoletano nel frega niente a nessuno perché MoMA non è la l'errore Napoli sì ma le due zero non aveva consiglia e quello interessato ma scusa se no me la camorra napoletana e ne frega niente a nessuno e non è un vero prego onorevole Saia signora inglese la camorra napoletana chiedo scusa ma io ti che ora vorrei usare un argomento semplice sai qual è il programma italiano
Televisivo che è stato più venduto e che andrà la Piovra
La Piovra o fare la ragioneria è un film d'avventura che si può fare nella quando ancora c'erano alla pianura emiliana come in quella di Chicago come in quella numero genera cassa mi permetto di dire diciamo la cosa con una certa cognizione di causa
Il prodotto italiano che si vende all'estero non è lo scimmiotta amento del prodotto americano in sedicesimo
Il prodotto italiano che si vende all'estero è il prodotto di qualità
C'è poco da fare piaccia o non piaccia è così ripeto Bertolucci si vende all'estero
Ma Bertolucci benvenuti sull'imperatore cinese ma non ho mai la firma anche Gwen ma anche quando ha fatto la luna o anche quando ha fatto novecento anche quando ha fatto Ultimo tango a Parigi o il conformista
Bertolucci è andato fuori Fellini va fuori
Tornatore scusami Tornatore di che diavolo parla parla di un cinema nella piazza di Bagheria mica parla di Doria alterazioni noi nell'aria è una storia di fantasie di polizia becera entrate comunque operativo scusami evito di parlare al cuore di persone disabili in qualunque punto Desario devo far delle predicazioni sociologiche sono esausta reale un prezzo ma non esiste nessuna
Anche qui però capiamoci no no no capiamoci perché dal cinema americano mica arriva solo Dick Tracy per fortuna medica si è piaciuto moltissimo ma arrivano anche altre cose dal cinema americano arriva Full Metal Jacket arrivano prodotti di un c'è un film fatto dare un giovane americano che si chiama che si anche aver Reynolds che ha girato un film che sia Fandango che ha fatto mandando una sceneggiatura in una busta chiusa Stame Spielberg Spielberg la lenta di Totò varrà che bella roba ci ha messo mille dollari sopra per pagargli la sceneggiatura cominciato ha fatto un film piccolo che è costato poco e che però è andato ad incassare in tutto il mondo
Non è che gli americani sono io figurati non non ho nessuna Nostalgia autarchica o protezionista viva Dio che arrivato anzi tanto Cino americano anche intelligente utile
Però non sono disposto ad accettare scusami se te lo dico questa demolizione che non vorrei
Che alla fine non ci trovassimo in un paese nel quale Bertolucci o Fellini o Tornatore a Nanni Moretti sono delle Hristo pratici invece la star dell'intellettualità moderne e Vittorio Sgarbi perché io preferisco andare all'estero
Ora tu dici Ciccio e Franco non sono prodotti d'autore
Io sono contrario anche questa divisione vedi o non sono dalle opere emozione che possono tu non sapere dove entrano saperne francamente lascia perdere il cilicio fra
Ad attenti anche perché dappertutto un certo periodo la che ha ingaggiato grafica per esempio ha giudicato Totò un prodotto d'accatto adesso scopriamo che invece così non è
Alberto Sordi è stato giudicato roba da la commedia all'italiana è sempre stato usato un po'come il termine dispregiativo che arrivano sempre tardi si stanno ma lascia stare gli intellettuali della Torre avvenuto e non sempre ecco ma proprio per non arrivare tardi stavolta facciamo un gioco consideriamo che i film sono tutti i film e poi lasciamo che sia la gente a scegliere non non riesce e qui veniamo a bomba perché adesso rivolto io l'accusa siete voi Breznev Viani citano Viani voi avete approvato una legge
In cui c'è una cosa che non non non esiste al mondo voi avete stabilito che c'è un organo dello Stato
Il garante dell'editoria che stabilisce quali sono i fin belli che si possono che non si possono interrompere e fin brutti che si possono interrompere
Cioè c'è la bellezza di Stato ma questo è stato per accontentarci sarà magari monumentali che sapete benissimo che per noi era esattamente il contrari quello che volevamo noia insomma l'idea che c'è una commissione che si riunisce ci sarà un prete come numero hai ragione ragione sarà come la commissione del famoso quindi Alberto Sordi Complessi quella che deve esaminare Guglielmo il Dentoni sarà un prete un regista
Allora dovranno decidere Rossellini per esempio
Che facciamo interrompiamo non ha preso a un gluteo vediamo è proprio il modo per non farlo paranoie bravo mi vogliono incontrarlo per ma infatti questa roba qui serve a fare una cosa sola
Allora stabiliamo quali sono i film belli benissimo quelle in pelle non saranno mai più trasmessi durante sorretto in brutte verranno infarcita esporranno sulla Rai insomma
E si vedranno sulla va be'provvedo io c'ero io sono d'accordo avete se ne accorga Gian passa allora
Vorrei
Vorrei aggiungere al punto che su questa questione degli sport bisogna entrare in una concezione vede io ho una figlia di tre anni e ho visto con lei recentemente un film di Walt Disney che si chiama la spada nella roccia
Che è un film di diversi anni fa la spada nella roccia si conclude in un modo assolutamente straordinario mi ha fatto pensare a te penso nella mia città toccate Mario era anche laddove del feconde affidabile mentine devo andare in vacanza
E il film si conclude in questo modo che Re Artù il giovane re Artù appena tolto la spada nella roccia si è seduto su questo trono molto più grande di lui Mago Merlino che è andato a fare un viaggio nel futuro torna vestito da Avagliano
Dice Alberto che è un po'imbarazzato un po'intimidito di questa cosa che è diventato re e dice stai tranquillo che tanto Vedrai chiedete si parlerà anche al cinema
Prematuro guarda di fare il cinema che cos'è il cinema
Ma come nello di risponde il cinema è come la televisione ma senza la pubblicità
Ecco il cinema è come la televisione ma senza pubblicità quando il cinema va in televisione non deve avere la pubblicità
La televisione televisione ha un suo linguaggio dei suoi tempi un suo modo di organizzarsi e bisogna che sia fatta senza pubblicità quando il cinema va in televisione deve essere rispettato per quello che perché altrimenti è un'altra roba
è un'altra cosa
De altro esempio vedere un pendice Koch
Interrotto dalla pubblicità è una roba dell'altro mondo perché quel film è fatto per farti
Aver paura nel momento in cui arrivare qui siamo un gruppo unito il Bramantino impegno e li vediamo tutti quante noi vediamo il film con la pubblicità e l'inseparabile noi possiamo vedere un altro modo o se invece le novità no mica vero perché quando c'è un film alla RAI uno su Canale cinque può accadere anche che vediamo quello di Canale cinque non quello sulla RAI ma questo è un viavai di perversione la vita no no io mi alzo tutte le se è cambiata dalla moglie fin qui vadano in olio se potessi chiedere quanti di voi
Hanno avuto l'occasione di vedere un film interrotto
Su Canale cinque anziché un film intero sulla RAI dovevo arrivare allo scudetto vedere quello qualche se c'è la signora caduto molti di voi dite l'aveva e se danno se l'allegato interventista danno sulla Rete due la vita di De Michelis non interrotta e dei presi su Canale cinque interrotto uno vede
Depressi senza ombra di dubbio cioè è chiaro che c'è qua una differenza qualitativa da film a film però il problema della interruzione dentro il film è un problema che va considerato per quello che è cioè per la sua natura reale
Infine così veniamo a
A una questione un pochino dedicata alla storia PC sinistra DC
Io vorrei rassicurare
Chi ha dei dubbi in questo noi vogliamo fare l'alternativa
Vogliamo fare un'alternativa per mandare la democrazia cristiana all'opposizione dopo quarant'anni vogliamo fare un'alternativa su un programma di rinnovamento cerchiamo prima di tutto la convergenza tra le forze della sinistra
Però non possiamo non ci potete chiedere di considerare i contenuti indifferenti perché se noi dovessimo perdere la bussola dei contenuti
E cambiare contenuti in ragione di questioni di schieramento ne faremo un'operazione trasformisti Ca'assolutamente impresentabile noi siamo venuti in Parlamento con una posizione che abbiamo da diversi anni
Siamo venuti in Parlamento abbiamo trovato delle alleanze queste alleanze sono state tutte le opposizioni più la sinistra democristiana
Io penso che il fatto strano che non ci sia pestati voi e cioè che non ci sia stata dalla nostra parte una grande forza di sinistra
E consentitemi anche di dire perché ho letto per esempio Martelli che ha bacchettato anche ieri Giacomo Mancini sull'Unità che ha bacchettato duramente Occhetto D'Alema e me perché appunto saremmo partiva dalle meglio più diciamo proclive ad una intesa col mondo cattolico almeno ad un
Non non so come dirlo vogliamo fare l'alternativa
Vogliamo fare l'alternativa allora se Martelli dice ma D'Alema e Veltroni vogliono dialogare con il mondo cattolico
Va be me lo dice Russo Spena aziendale democrazia proletaria considero che sia sbagliato ma ne discuto martedì fa il vicepresidente del Consiglio con Andreotti
Cioè c'è un'alleanza organica con la parte mi sembra di poterlo dire senza tema di smentita più conservatrice più retriva democrazie cristiane
Allora se il partito socialista si sgancia dall'alleanza con la DC e pone il problema di convergenze a sinistra
Questo problema si pone anche il problema del nostro reciproco rapporto con la democrazia cristiana in termini del tutto nuove diverso altrimenti non è credibile
Perché non si può stare per vent'anni al governo di radici e poi se sull'informazione non sull'ipotesi di un governo PC dici che non fa nessuno
Sull'informazione c'è una convergenza bisogna gridare allo scandalo noi al governo con De Mita non ci siamo mai stati nove e qualcun altro c'è stato
Allora dovendo del siamo noi a porvi il problema è opposto come ben si sa voi siete l'unico partito socialista d'Europa che governa insieme conservatori che non sta dalla parte dove stanno tutti progressismo la contraddizione boss non è nuovo
E allora
Come dire adesso per non entrare nella politica di carattere generale ma per stare a questo tema non bisogna stupirsi se vi potranno ripetersi io non voglio rassicurare nessuno
Si potranno ripetere convergenze anche con la sinistra democristiana che ha una sensibilità mondo cattolico di cui la sinistra mobilitare una parte il mondo cattolico a su determinati problemi come quelli dei quali stiamo discutendo una sensibilità che io dico purtroppo purtroppo non ho trovato altrove e che invece trovo in molti partiti socialisti europea
Aggiungo anche un'altra cosa soldi mette le sale sulle ferite
Ma penso che l'alternativa in Italia la si riuscirà a fare come si è fatto in Francia quando si riuscirà a spostare una parte del mondo cattolico dall'imbriglia mento che la democrazia cristiana fa di spinte autenticamente progressisti
Perché io ritengo che i giovani cattolici che si impegnano nelle comunità di base con molti lavoratori cattolici delle cisti
Oppure coloro i quali sono impegnati in organizzazioni di solidarietà civile sociale che hanno valori che hanno idealità che hanno una moralità io non li voglio regalare uno schieramento conservatore
Penso che possano essere una parte importante e non accessoria di un processo di alternativa che vede una convergenza delle forze di sinistra
Per questo il problema del rapporto tra una forza dalla sinistra e la democrazia cristiana non è un problema nostro noi possiamo avere convergenza su questioni di merito
Non abbiamo nessun retropensiero di carattere
Di formula di governo di schieramento ma il problema è posto a voi poniamo il problema di rompere un'alleanza che vi impedisce di fare quello che dite di voler fare e c'è una politica di riforme come mai
Stando al governo con questa democrazia cristiana non si riesce a fare una politica di riforme semplice
Perché come si diceva in televisione lo dice il ragionamento stesso per fare una politica di riforme ci vuole uno schieramento riformista non si può fare una politica di riforme con quelli che per tanti anni in Italia hanno impedito a riforme si facesse
Dunque il problema non è nostro
E io invito ad esaminare questa questione del rapporto PC sinistra DC cattolici
Il rapporto all'interno alla sinistra in questi termini noi vogliamo fare l'alternativa noi siamo pronti per questo appuntamento manca qualcuno
Ma io non voglio addentrarmi in un dibattito politico su un tema diverso dal cuore l'informazione quindi vorrei concludere dicendo solo questo che la delusione per il comportamento sui contenuti e reciproca come sempre avviene quindi anche noi siamo preoccupati del fatto che sull'argomento
Dell'informazione ma anche su quello della droga o succo di università ci sia stato una conflittualità molto forte
Tra i comunisti socialisti proprio su fatti programmatici e concreto
Non ci sembra che il modo migliore per recuperare parte del mondo cattolico si è quello di dialogare con i gesuiti che sono la parte più otto l'Italia e premoderno dal mondo cattolico spesso però vorrei concludere dicendo questo che visto che Veltroni ha osservato
Poco fa che la lite continua sull'argomento dell'informazione della televisione supposizioni tanto distanti e inconciliabili tra uno e due rischia di diventare anche un ostacolo ha un rapporto costruttivo all'interno della sinistra e bisognerà che le due cambia mestiere ci occupiamo d'altro
E se cambiasse mestiere Berlusconi non sarebbe tutto più basse cambia mestiere uno noi possiamo continuare a discutere dialogare perché ho l'impressione che quando Martelli ha detto il PC deve essere meno Scalfari hanno eccetera va bene
Però poi Martelli ha detto questa cosa per dire all'altra il PSI dovrebbe essere meno berlusconiano ecco
Io penso che questo non nel senso che c'è un rapporto Mg bisogna stare sempre attenti a non fare la propaganda tra di noi ma nel senso che voi su questa materia
Come dire avete secondo me fatto prevalere una logica di tornaconto immediato tornaconto in termini
Mister progressista
Deve avere a cuore per questo su questa materia c'è una lacerazione così profonda però io ti ripeto voi vi dovete far porre un interrogativo perché da questa parte
La parte dove noi siamo c'è tutta la sinistra tutte le forze della Sinistra Europea perché ci sono i cattolici progressisti perché c'è il mondo della cultura e dall'altra parte
C'è uno schieramento mi si consenta di dirlo veramente conservatore
Questo interrogativo voi però dovete porre perché io penso che avete sbagliato politica nel campo della comunicazione che questo errore di politica ha scavato un solco
Che questo solco sia un solco pesante perché su questa materia
Il conflitto continuerà noi presenteremo una legge per integrare e modificare la legge Mammì
Perché così come la legge Mammì è incostituzionale e noi faremo una battaglia perché questa incostituzionalità venga riconosciuto
E quindi questa legge ci sembra del tutto sbagliata e e frutto di un patto probabilmente intercorso fuori dalle sedi naturali di carattere istituzionale
Non possiamo chiudere con l'intesa chiudiamo con una cortese ma ferma divisione tra di noi su altri fronti io ho citato prima sempre il nostro universo Godot il cinema
Si possono trovare delle convergenze qui rimane molto forte una divisione che probabilmente non sono divise proposta politica ma anche una divisione di cultura e di concezione è un problema che abbiamo ed è un problema che dobbiamo fare
A me non resta che ringrazia tutto i partecipanti di Ugo Intini e Walter Veltroni ringrazio Sergio Natucci direttore di Italia Radio e Antonio Zumbo
Giornalista dell'Unità che hanno animato il nostro dibattito ricordo a tutti che possibile subito qui sulla sinistra sottoscrivere la legge dei tempi proposta dalle donne e quindi invito to sì a recarsi al tavolo per sottoscrivere la proposta di legge grazie