Cinema&cinema: "Queer" di Luca Guadagnino

Un saluto agli ascoltatori di radio radicale
L'ultimo film di Luca Guadagnino che si intitola qui a Roma ed è tratto dal romanzo omonimo di un richiamo Barros
Scritto e ambientato negli anni Cinquanta sembrerebbe voler dichiarare già dal titolo che il suo tema e la condizione se non degli omosessuali in genere almeno del protagonista appunto omosessuale della storia
Ora l'impressione che si può ricavare dalla visione del film perché il malessere che esprime nel che permea tutto il racconto può avere origine dall'omosessualità vissuta nel periodo storico preso in esame ma potrebbe avere anche puntato tre e più universali spiegazioni
L'uomo in questione è di origine statunitense ma si è trasferito a Città del Messico fa uso di droghe e anzi proprio la sua tossicodipendenza sarebbe all'origine della fuga dalla sua patria dove per questa abitudine avrebbe avuto problemi legali
Frequenta locali tra i cui avventori ci sono uomini emarginati e stravaganti come Luigi e così conosce un altro uomo di cui si innamora cioè da più punti di vista il suo posto
L'altro giovane lui è un uovo in età matura l'altro ha un aspetto ordinato convenzionalmente rispettabile Lurie più trasandato ai tratti del reprobo ed emarginato e sembra anzi recitare enfatizzare quel ruolo
L'altro è psicologicamente equilibrato Luís anche per via della droga è preda di accessi di auto salta azione e poi di depressione
L'altro non è omosessuale a quanto dice o almeno non lo è soltanto o in prevalenza ha una relazione con una ragazza lui appunto qui a Roma
Si tratta insomma di due caratteri che forse sarebbero destinati più a respingersi chieda trarsi invece tra loro si instaura una credibili anche se tormentata storia di amicizia e di amore
Certo anche per l'accanimento del protagonista a sedurre quell'uomo più giovane
E nella scelta di quell'oggetto d'amore si potrebbe leggere anche una nostalgica per la normalità sociale così come delle resistenze del ragazzo la sua difficoltà di accettare pienamente se stesso
Ma potrebbe anche soltanto trattarsi di una vuole male assortito di quelli suscettibili di forti ambivalenze in cui le ragioni dell'odio possono facilmente prendere il sopravvento su quelle dell'affetto e della tenerezza
Insomma si potrebbe immaginare che gli inferni della passione o i deserti dell'amore per cui il fine ci conduce potrebbero verificarsi anche se al posto del ragazzo ci fosse una ragazza
Tutto il racconto è retto da una trama sentimentale che l'autore traccia con finezza dandole la necessaria ambiguità
La narcisistica richiesta d'amore del protagonista e la gentile ma fredda compiacenza del ragazzo risultano sempre del punto verosimili
Si potrebbe forse rimproverare al film qualche eccesso melodrammatico un gusto della deformazioni allucinatoria di ambienti di personaggi che a momenti può sembrare di maniera
Eppure proprio un'allucinazione che rende al meglio il pathos della vicenda
Quando sotto l'effetto di una droga il protagonista immagina di carezzare sottopelle il suo amante come a realizzare un'unione intima che nella realtà si dimostra impossibile
Daniel crei il ruolo del protagonista dà un'interpretazione eccellente di un istrione Elia sempre controllata giustificata cioè dal personaggio
Nello star Keynes ruolo del ragazzo descrive una figura più esteriore ma dotata come era necessario di freddo fascino e avvenenza
Il film era stato presentato al Festival di Venezia esce nelle sale distribuito dalla Lucky Red qui ER di Luca Guadagnino un saluto da Gianfranco Cercone