25 aprile 1945 - 2025: 80° anniversario della Liberazione

Ottant'anni fa il venticinque aprile del mille novecentoquarantacinque finiva la dittatura nazifascista nel nostro Paese
Ossia l'accordo dal quarantatré in poi tra quello che rimaneva della dittatura fascista nella repubblica di Salò il nazismo l'occupazione nazista del nostro paese questa una data in cui la ricorrenza importante per tutti Nori italiani
Da queste frequenze tante volte avete sentito Marco Pannella ricordare una delle tante anime che compongono il grande quadro della Resistenza italiana quella azionista quella liberale quella di Giustizia e Libertà tanti anime di un corpo
Che fu che seppe essere unito nell'intento
Comune di liberare la Parker italiana dalla occupazione nazista e dalla dittatura di Benito un Mussolini non a caso i partigiani sono sempre stati cambiati patrioti naturalmente
Il contributo degli alleati fu decisivo fu anche coordinato perché gli storici hanno raccontato tante volte bene le comunicazioni le interazioni tra le forze di liberazione degli alleati
E le organizzazioni partigiane quindi oggi noi da radio radicale vogliamo contribuire diciamo
Alla a questo ricordo alla costruzione della beh moriamo in particolare da questo specifico punto di vista ecco questo filone che può unire in questa anima diciamo patriottica
Ernesto Rossi Altiero Spinelli
Eugenio Colorni gli autori del Manifesto di Ventotene a le idee di Benedetto Croce di Gaetano Salvemini è un quadro composto grazie alla intelligenza politica
Di Marco Pannella che appunto a saputo mettere insieme queste diverse angolazioni del pensiero della cultura della politica
Del nostro paese e questo contributo di oggi naturalmente
Dello o proporre Remo grazie a importanti studiosi che ci aiuteranno a raccontarvi una delle anime della resistenza italiana e in apertura di questo servizio
Vi faremo ascoltare una ricostruzione sintetica naturalmente a scopo divulgativo del professor Umberto Gentiloni che insegna Storia contemporanea all'università la sapienza di Roma che ci consentirà di capire qual era il quadro
A partire appunto dalla mille novecentoquarantatré poi sentiremo Aldo Cazzullo giornalista saggista e con grande e chiarezza capacità di sintesi che vi sono davvero tratti distintivi ci racconta il significato di questo ragionamento che stiamo facendo ce lo spiega con molta chiarezza dopo ascolteremo
Il professor Giorgio Vecchio già ordinario di Storia contemporanea all'università di Parma e presidente del comitato scientifico dell'istituto Alcide Cervi Giorgio Vecchio ci racconterà in particolare
La vicenda della resistenza tra i cattolici il mondo cattolico e anche i temi che animarono il dibattito interno al mondo cattolico nella difficile dura scelta della lotta violenta sentiremo anche questo l'importante contributo dopo sarà la volta di Salvatore ronde l'okay il presidente del Circolo Giustizia libertà di Roma che ci racconterà di giustizia libertà e questo davvero capitolo importante per noi poi vi faremo sentire il presidente della Federazione italiana delle associazioni partigiane la FIAT che è stato intervistato da Ada Pagliarulo che ci racconterà ancora questo quadro che ci dirà di questo quadro complesse e anche della sua unitarietà come abbiamo detto in apertura ci furono anche i massoni tra le vittime
Della dell'occupazione nazista del sostegno dato agli occupanti nazisti dagli esponenti della Repubblica di Salò e proprio un sostegno materiale è stato tante volte ho ricordato sentiremo il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia Stefano Bisi
Che ci racconta di alcuni episodi spesso dimenticati e la storia della massoneria
è una delle storie meno conosciute
In Italia dopo BC ascolteremo il contributo di Riccardo seguendo i disegni che il rabbino capo della comunità ebraica
Di Roma che al microfono di Ruben Della Rocca ci parla dell'importante contributo proprio la sua è una testimonianza sentire proprio familiare dell'importante contributo dei cittadini di cittadini italiani di fede ebraica dopo disegni sentiremo poi in particolare proprio invece specificamente sul contributo della Bri carta della Brigata ebraica la professoressa Luciana Rojas sacerdoti
E poi a conclusione di questo quadro diciamo che abbiamo cercato di comporre con queste interviste grazie questi importanti studiosi che di proporremo tra poco
Poi sconteremo un'intervista con Valter Vecellio che il direttore di proposta radicale che ci all'iter ammettere insieme un po'i pezzi e di questo pazzo lei a tirare questo figlio che appunto fu pensato da Marco Pannella cioè questa continuità da Ernesto Rossi Spinelli Colorni come abbiamo detto e per arrivare fino alla azione politica vive Marco Pannella incentrata sulla non violenza il tema della violenza pure
Fu al centro del anche di alcune polemiche di cui Marco Pannella fu fu protagonista come è stato spiegato tante volte ma questo diciamo questa è solo una presentazione dei contributi che stiamo per ascoltare iniziamo dal professor Umberto Gentiloni che lo ricordiamo insegna Storia contemporanea all'università la Sapienza di Roma
Allora il venticinque aprile in realtà è un è una data scelta non per essere la data della nostra liberazione la festa della Liberazione
Che cosa ricorda questo giorno ricorda l'insurrezione delle città del Nord cioè un appello che fa il comitato
Di liberazione nazionale all'insurrezione generale in realtà era un appello che era stato anticipato da messaggi in codice che viaggiavano sulle radio libere rimbalzate
Prevalentemente da Radio Londra che forniva un po'il collante di questo insieme di radio libere del nord il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia fa questo appello che in codice
Suonava così era un appello che diceva Aldo dice ventisei per uno e questo era il segnale che avrebbe dato il via libera insieme ipotizzato in questo richiamo che l'insurrezione sarebbe scoppiata se così si può dire nella notte dal venticinque e il ventisei aprile in realtà i tempi per l'onor veloci
Quindi c'era un terreno pronto all'insurrezione soprattutto nelle città del nord e questa insurrezione diciamo qualifiche caratterizzare l'epilogo finale della lotta partigiana
Perché viene scelto il venticinque aprile cioè l'insurrezione delle città del Nord perché queste insurrezioni in particolare
Quelle di Genova di Torino di Milano che poi simbolicamente diventa un po'il tratto unificante hanno in comune l'idea di segnalare il fatto che siano stati i partigiani
Quindi le forze se della Resistenza a costruire le condizioni per arrivare alla liberazione ovviamente è una questione complicata perché tutto questo avviene dentro una fase cruciale della seconda guerra mondiale
E quindi se noi guardiamo le documentazioni che ci arrivano dagli archivi anche dagli archivi delle Brigate che stanno facendo la resistenza c'è sempre un occhio
Talvolta due occhi nelle persone più acute e più intelligenti a quello che sta succedendo nella campagna d'Italia per esempio nel caso proprio di Milano addirittura abbiamo proprio in questi giorni esposto alla Fondazione Feltrinelli a Milano un documento del febbraio del mille novecentoquarantacinque in cui si fa riferimento alla possibilità di un'insurrezione generale per tutti
Che però contestualmente dice attenzione vediamo come va la guerra degli alleati come sta come si stanno comportando le divisioni alleate cioè se sfondato il fronte se arrivano a Pavia soltanto quando saremo sicuri che le possibilità degli alleati si confermano allora sarà giusto
Fare un appello per l'insurrezione perché se lo facciamo troppo presto rispondiamo i rischi di rappresaglie di impreparazione e al tempo stesso però ci dobbiamo preparare questo dicono i partigiani cioè dobbiamo costruire le condizioni affinché il momento dell'insurrezione ci possa trovare preparati nel modo giusto quindi sono due fattori da considerare noi il primo essere pronti alcuni documenti la chiamano una specie di fa sempre insurrezionale essere pronti significa al Gorga rizzare le truppe galvanizzare i nostri e scoraggiare gli altri aver chiaro questo aspetto ovviamente i il bersagli nemici di questa insurrezione sono i fascisti e nazisti in questo la documentazione ma insomma la storia
Nel nostro Paese è molto chiara cioè bisogna colpire
Senza mezzi termini quelli che stanno dall'altra parte l'appello che Pertini lancia alle otto di mattina del venticinque aprile da Radio Milano Libera dice prende avvio perire non ci sono vie di mezzo è un appello all'insurrezione generale che appunto qualifica il venticinque aprile
L'anno successivo l'anno successivo importante un decreto
Che fa il governo De Gasperi
Scegliendo il venticinque aprile
Anche qui poi si è purtroppo persa tutta la complessità di questa storia è diventato una polemica tra memorie divise chi se lo sente più suo vissero sette meno suo ma in realtà appunto è un decreto che fa il governo De Gasperi che dice tra le altre cose la ricongiunzione delle province settentrionali e al resto della penisola quindi il tema dell'unità geografiche dell'unità politica perché l'Italia da lì
Dalle sale del quarantatré non esiste più dal punto di vista diciamo né politico né istituzionale quindi la riunificazione
Geografiche politica e la gloriosa insurrezione partigiana da rievocare che contribuì alla cacciata dei tedeschi cioè sono questi due elementi che portano verso la scelta del venticinque aprile come atto unificante no la riunificazione quindi il recupero di una dimensione geografica che in una certa misura affonda le radici
Quasi nel Risorgimento mi verrebbe da dire come tratto unificante e dall'altra parte lire attenzione perché se noi scegliamo il venticinque aprile
Valorizziamo il contributo autonomo che i partigiani danno alla liberazione dell'Italia questo aspetto che sembra l'aspetto che noi diciamo così ormai ottant'anni dopo
Con la fortuna di essere venuti dopo queste tragedie in realtà è un aspetto importantissimo perché determinerà pure l'atteggiamento da vere in sede di conferenza di pace
Cioè che ruolo ha l'Italia nel mondo del dopo siamo soltanto il Paese che ha inventato il fascismo la esportato ha combattuto a fianco della Germania nazista oppure faticosamente un po'arrampicandosi sugli specchi delle posizioni possibili Degasperi non dice anche attenzione perché abbiamo fatto la Resistenza e quindi il venticinque aprile è un po'il tentativo di valorizzare questo aspetto nella Resistenza italiana
E questa è un'altra cosa che volevo toccare che mi sembra importante affrontare in queste ore di celebrazioni sullo tantissimo nella Resistenza italiana ci sono diverse anime diverse culture diverse bandiere diverse storie
è uno straordinario universo ricca per questo
Ci sono diverse idee del litania che verrà ci sono i liberali comunisti socialisti monarchici addirittura coloro che non hanno fatto scelte di nessun tipo ma non ne possono più della guerra e del fascismo e così via no culture politiche
Di varia estrazione che confluiscono dentro uno spazio che è quello della resistenza qui chiaramente ormai da un po'di tempo direi almeno una ventina d'anni possiamo forse anche ormai calcolarne un po'di più visto che il tempo scorre inesorabile che questo discorso sulle resistenze si fa al plurale si comincia a parlare non solo di una resistenza armata
Che certamente ha un ruolo fondamentale
Proprio nella scelta del venticinque aprile nell'uscita dell'Italia dalla guerra civile e nelle considerazioni che caratterizzano questo biennio cruciale
Ma affianco alla resistenza armata senza volerla sminuire anzi io direi proprio il contrario per volerla inserire in un contesto più grande nel quale abbiamo spazio che merita ci sono
E si sviluppano diverse forme di resistenza questo è anche il racconto del venticinque aprile forme di resistenza significa riconoscere il fatto che chi dà da mangiare a un disertore chi nasconde un cittadino di religione ebraica chili
Si rifiuta di andare al fronte chi Scarpa dal dai richiami della leva che fa la Repubblica di Salò sui nati nelle classi mille novecentoventidue
Patto aumenti dei venticinque tutto questo contribuisce a costruire un tessuto diffuso di resistenze qualche storico la chiama le resistenze
Cd
Resistenze segnate dalla diciamo dall'idea di doversi costruire un percorso di sopravvivenza possiamo ovviamente argomentare in vario modo dipende dai contesti geografici politici dalle collocazioni è chiaro che è una storia che comincia l'otto settembre non comincia certo il venticinque aprile è semmai il venticinque aprile ha una sua epilogo in una certa misura perché la guerra perché la guerra finisce no comincia nell'otto settembre quando il territorio della penisola italiana diretta territorio conteso un teatro di guerre ci sono
Appunto coalizioni di eserciti diversi e anche scelte diverse che gli italiani fa o no di trovarsi da una parte o dall'altra di schierarsi da una parte o dall'altra e quindi da questo punto di vista il campo dei resistenti cioè di coloro che combattono contro il nazismo e il fascismo
Cioè che si muovono in una direzione ben precisa che è quella del la costruzione del mondo del dopo in fondo
La seconda guerra mondiale tante caratteristiche che la differenziano dalle guerre precedenti una di queste quella di portare con sé nel momento in cui la guerra aggira espresso le sui suoi rapporti di forza possiamo dire parlando del venticinque aprile che in Italia diciamo dai primi mesi dell'anno
è chiaro
Verso dove si sta andando
è complicato e doloroso vi sono rappresaglie stragi bombardamenti a tappeto è una guerra
Totale che colpisce i civili le cose che sappiamo però l'esito del conflitto mentre se andassimo più indietro nel quarantaquattro già sarebbe diverso
Quanto meno prima dello sbarco in Normandia la situazione è di altra natura ma insomma nei primi mesi del quarantacinque l'esito del conflitto è chiaro quindi
La resistenza in Cina proiettare a costruire il mondo del dopo e la cosa più interessante e capire quanto queste differenze
Che sono differenze sostanziali non sono differenza cessoria che cosa si pensa del re che tipo di rapporto si costruisce tra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica nel momento in cui entrambi combattono per la sconfitta del nazifascismo ancora che rapporto cioè con la storia dell'Italia precedente lo vedremo nel dibattito alla Consulta e poi all'assemblea costituente no se la democrazia comincia appunto con la Resistenza come dice Ferruccio Parri che è un protagonista di questa storia o se invece come Croce ed altri liberali sostengano
Ci sia una fase rifà scissa nella quale dalla quale si possono trarre insegnamenti importanti cioè un dibattito interessante che non va
Dimenticato no che riguarda proprio le differenze di fondo tra coloro che partecipano alla resistenza in vario modo eppure la Costituzione repubblicana riesce in una certa misura
A raccogliere il peso di queste differenze ultima cosa le differenze di di cultura politica di tradizioni mi verrebbe da dire di colori di bandiere di letture ecco di testi di riferimento classici o meno classici
Attraversano il paese nelle forme varie che la Resistenza assume e trovano nella Costituzione un terreno
Di verifica no attraverso questa o compromesso è con termine che poi si è rovinato sia svilito quasi che avesse un valore non voglio dire negativo ma dispregiativo no invece il compromesso tra idee diverse è una cosa straordinaria cioè la democrazia vive di questo nota il fatto che si possa rinunciare a qualcosina
In virtù di un punto di equilibrio che possa raccogliere tutti è questa
Forse l'eredità più importante del venticinque aprile ottanta anni dopo no quello cioè di aver ha aperto la possibilità un sistema politico inclusivo partecipativo nella quale anche persone che avevano opinioni diverse su temi qualificanti potessero trovare lo spazio e anche il senso di partecipare ha una storia comune
Ecco grazie al professor Umberto Gentiloni lo ricordiamo oggettivo insegna Storia contemporanea all'università la Sapienza di Roma questo il quadro che stiamo ricostruendo oggi con questo servizio da radio radicale per celebrare la memoria italiana del venticinque aprile sentiamo
Proprio sul significato con diciamo con chiarezza come sempre Aldo Cazzullo ci spiega un po'il significato del venticinque aprile oggi lasciamo la parola ad Aldo Cazzullo giornalista saggista
La Resistenza fu un fenomeno plurale non appartiene
A una fazione ma appartiene alla nazione la Resistenza fu fatta da partigiani di ogni fede politica comunisti socialisti azionisti anarchici
E poi anche però monarchici liberali cattolici moderati e tanti ragazzi di vent'anni che non sapevano neanche cosa fosse un partito ma che non volevano combattere per ritrarre per Mussolini
E la resistenza non fu fatta solo dai partigiani fu fatta dei civili dalle donne e dagli ebrei dai militari dai carabinieri dei sacerdoti dalle suore un ci furono tanti modi di dire vi di no al nazifascismo
Non è vero che parteggiare fossero tutti comunisti non era comunista organo non era comunista Gargo sogno che comandava la fra anche tenere i collegamenti con gli alleati
Non era comunista capitano Franco Barberis che scrive prima di essere fucilato dei fascisti al padre posso al mio sangue servire ricostruire l'unità italiana riportare la nostra terra essere onorata stimata del mondo intero non erano comunisti i campi della militare della Repubblica dell'Ossola Superti di Dio
Non era comunista Ignazio Vian nel primo resistente all'eroe di Boves
Non era comunista Beppe Fenoglio non era comunista Enrico Martini Mauri
Comandante degli autonomi nelle Langhe la mia terra detto questo non vorrei che sembrasse che ci fossero diverse resistenze la Resistenza fu plurale ma fu una sola
Ci fu un accordo tra tanti partiti tra Italia e di sensibilità di Aversa dicendo ripristiniamo la libertà democrazia poi ce lo giocheremo nelle urne non tutti poi sono stati fedeli a questo patto questa promessa però in quel momento bisognava decidere da che parte stare
Se cori nazisti o contro i nazisti stare con i nazisti era la scelta sbagliata care stare contro i nazisti era la scelta giusta
Poi dalla parte giusta ci furono criminali come quelli di Pozzo Huss partigiani comunisti che ama fare la partigiani bianchi ci furono pagine nere nella Resistenza Giampaolo Pansa ha fatto bene a raccontarle non dobbiamo nascondere non dobbiamo occultarla ma la parte del combatte i nazifascisti resta la parte giusta e coloro che si schierano con i nazisti magari ne ancora animati da buona fede da dalla idea sbagliata di servire la patria resta la parte sbagliata
Ecco così dunque Aldo Cazzullo questo il quadro molto chiaro come tracciato da Aldo Cazzullo ora cerchiamo di entrare più nel merito
Di queste diverse realtà di queste anime della Resistenza italiana cominciamo dal professor Giorgio Vecchio già ordinario di Storia contemporanea all'Università di Parma che attualmente presidente del comitato scientifico dell'istituto Alcide Cervi in particolare ci spiegherà la prospettiva dei cattolici italiani davanti a le tragiche sfide di quei momenti ascoltiamo
La Resistenza italiana è stata considerata per vari decenni
Come esclusivamente o quasi esclusivamente compiuta da comunisti utilizzando le armi
Ecco sto semplificando naturalmente ma questa l'immagine che tuttora ancora circola presso molto italiani quest'immagine va molto corretta ridimensionata
Perché perché da al da tempo ormai abbiamo compreso
Che la resistenza si è combattuta e si è svolta sotto molti profili su molti piani diversi quindi con le armi senza armi e poi magari torneremo a precisare questa distinzione
Ma abbiamo anche capito o meglio ricostruito ricordato giustamente che la Resistenza è stata condotta da una molteplicità di soggetti non solo gli uomini combattenti ma anche le donne le donne che in alcuni casi hanno combattuto e che in altri hanno sostenuto i combattenti foto
Soccorso i perseguitati riferiti abbiamo capito che non c'erano solo i comunisti ma anche ovviamente gli azionisti socialisti laici delle più diverse
Ispirazioni gli anarchici i cattolici i protestanti delle varie religioni e chiese esistenti in Italia e così via addirittura stiamo cominciando a capire questo il più recente che nella Resistenza italiana abbiamo avuto una consistente presenza di cittadini stranieri
Si calcola che circa venti mila
Stranieri delle più diverse nazionalità hanno fatto parte della Resistenza italiana e in particolare della ritento italiana combattente si parla di disertori dalla Wehrmacht però e dalle formazioni militari tedesche ovviamente disertori
Soprattutto provenienti dall'est europeo e dall'Unione Sovietica e arrotolati a forza dai tedeschi
Ma anche direttori di di origine tedesca e austriaca e poi prigionieri jugoslavi
O internati jugoslavi e così via quindi mettendo assieme tutti questi elementi noi abbiamo l'immagine di una resistenza estremamente composita che comunque rappresenta spaccati
Direi quasi esaustivi della società italiana
E il punto integra anche cittadini delle altre nazionalità e l'arresto non dimentichiamo che oltre al Manifesto di Ventotene gli spinelli Rossi e Colorni c'è anche tutta una lunga documentazione resistenziale che pensa alla futura Europa unità per quanto riguarda il caso dei cattolici in Italia e direi in Europa anche qui abbiamo una tipologia estremamente varia
Ecco l'immagine più ricorrente quella del Prete
Ho Dellai ecco che soccorre il perseguitato quindi sappiamo che soprattutto nel caso italiano
E non solo naturalmente molti ebrei sono stati salvati grazie al fattivo intervento di esponenti della Chiesa cattolica
Ma non c'è solo questo
Intanto perché il panorama delle persone soccorse non riguarda solo gli ebrei ma anche altri il PD perseguitato a cominciare naturalmente dai partigiani
Feriti dai partigiani rimasti senza o un supporto e così via ecco ricordo che in diversi casi hanno avuto un ruolo importante e troppo spesso dimenticato anche le suore
Cito solo l'esempio dell'ospedale di Niguarda a Milano dove erano attive diverse suore coinvolte nella Resistenza e pronte a nascondere l'idea trattare in modo particolare in modo da far risultare malattie incurabili o terribilmente contagiosa ecco partigiani o addirittura aiutare questi partigiani nella fuga
Ecco quarto quindi dice molto e lo dice per l'Italia ma lo dice anche per la Francia per il Belgio per l'Europa occidentale in generale
Ovvero questa capacità di soccorso al di fuori dei nostri confini vorrei citare l'esempio
Della sappia la sappia che viene di fatto ammessa al Reich tedesco dopo la vittoriosa guerra tedesca del del mille novecentoquaranta contro la Francia era un salto di vento zona di confine
Da cui passano sia il se militare Eat at francesi fatti prigionieri
E che cercano di evadere dalla Germania e di ritornare in Francia passano e da lei o altri personaggi e figure in fuga
E si trovano gli agli ma cercano di fuggire anche Giovanni alsaziani
I quali non vogliono assolutamente servire nelle file dell'esercito tedesco
Ed ecco che la Samp si è percorsa da una lunga rette di vie di fuga nelle quali esponenti del mondo cattolico e soprattutto suore e preti hanno un ruolo significativo
Direi che tutto questo è ormai assodato per quanto riguarda la partecipazione dei cattolici però non dobbiamo dimenticare che i cattolici hanno anche combattuto
Ecco qui so che si tocca un campo delicato perché un'altra immagine corrente e direi anche giustamente corrente
è quella del cristiano che per quanto possibile simili rifiuta di impugnare le armi
E contestualmente tua opera invece di pace stiamo piangendo papà Francesco e papa Francesco è stato in questo un campione del difesa della pace e dei diritti umani ebbene quindi i cattolici pensiamo noi oggi
Hanno portiera
E morale nell'uso delle armi però ottant'anni fa non era così
I giovani e gli uomini di
Ottant'anni fa erano stati educati in tutt'altra maniera erano stati educati sia all'interno del regime fascista quindi i ventenni e i trentenni del quarantatré
Venivano tutti dalla scuola fascista che insegnava ben altro che non la pace e pacifismo
Torna venivano anche da un'educazione cattolica che era attestata sui principi della guerra giusta
E attestata anche sui principio che il testo del fatto che se un governo un governo legittimo
Dava l'ordine di entrare in guerra e di combattere anche il buon cattolico da buon cittadino doveva muoversi in questo senso
E si sosteneva quindi che essendo semplicemente un esecutore e qui vedete si tocca un tema molto delicato
Essendo semplicemente un esecutore il bravo cristiano non commetteva peccato ci andava sparava e uccideva
Se mai si utilizzava una formula a che hanno il suono molto strana con la formula della quello del uccidere senza odio a noi sembra una cosa paradossale Querceta ma allora voleva dire che si si poteva lecitamente uccidere nelle condizioni che ho detto ma non bisognava alimentare un sovrappiù di violenza
Quindi non odiare il nemico ma considerarlo una persona umana e quindi si è fatto prigioniero andava trattato
In misura corretta evitando per esempio di ricorrere a torture o ad altro se un po'un nemico era trovato ferito lo si doveva curare ecco insomma tutti aspetti che pensavano di delimitare per quanto possibile il ricorso alla violenza ecco va notato che questa formula dell'uccidere senza odio è presente in Italia anche prima della seconda guerra mondiale perché ritorniamo indietro alla prima guerra mondiale ma la formula presente anche in Francia
Negli ambienti della resistenza e del pensiero cattolico
Va detto un altro aspetto va ricordato un altro aspetto ovvero che quando pensiamo alle formazioni partigiane italiane
Dobbiamo evitare di cadere negli schematismi allora in altri schematismi ci dicono le Brigate Garibaldi erano tutte composte da comunisti Giustizia e Libertà
Da laici da azionisti e così via
E i cattolici stavano nelle Fiamme Verdi
Ho in bande o formazioni autonome per esempio la Osoppo in Friuli-Venezia Giulia ecco di conseguenza facendo questa classificazione noi cerchiamo di dare dei numeri rispetta la presenza delle varie componenti politiche e religiose nella Resistenza italiana anche questo è un criterio che va eliminato e superato vale a dire che le scelte allora non erano compiute a tavolino
Non erano compiute comodamente e uno poteva per così dire sfogliare il catalogo delle offerte sul campo uno entravano formazione partigiana perché era quella del suo paese della sua vallata
Oppure quella dove confluivano gli amici oppure semplicemente perché non ce n'è un'altra possibilità
Ecco raramente si poteva scegliere una formazione partigiana in conformità ai propri ideali anche perché non dimentichiamolo
Quel ideali erano sì ideali di libertà di democrazia di cacciata dell'invasore nemico ma non avevano nella grande maggioranza dei casi una valenza immediatamente politica
Ecco questi ragazzini ragazzi del quarantatré e del quarantaquattro erano spesso privi assolutamente privi di formazione politica e la formazione politica ce la fanno a piano piano proprio nei mesi della Resistenza solo una minoranza
Per lo più di comunisti
Ma anche di qualche cattolico erede del Partito Popolare del del mille novecentodiciannove
E degli amici seguenti ecco solo questi o qualche socialista poteva avere una maturazione è una visione politica
Dunque le scelte di militare in una o nell'altra formazione rispondevano ai più disparati criteri e spesso erano scelte forzate il risultato qual è
Che
Partecipare alla Resistenza all'interno per esempio delle Brigate Garibaldi ci furono anche molti cattolici
Uno dei comandanti più leggendari Aldo Gastaldi Bisagno attivo tra Liguria e l'Appennino ligure Emiliano Aldo Gastaldi era un convinto cattolico comandante di una divisione Garibaldi
Gino Pistoni che la la memorialistica cattolica ha esaltato nell'immediato dopoguerra
Io pistoni cade
In Val d'Aosta in combattimento
Nella valle di Gressoney diventa famosa viene mitizzato un po'perché col suo sangue
Vive dice scrive sullo zaino viva Cristo Re viva l'Azione cattolica offro la mia vita eccetera ecco ma Gino Pistoni era nelle Brigate Garibaldi
Luigi Pierobon in veneto che verrà giustiziato dai fascisti era che lui comandante di una formazione appartenente alle Garibaldi
Per non parlare di Benigno Zaccagnini che non ricordiamo come il futuro segretario della Democrazia Cristiana anche lui
Era e nelle Garibaldi oltre a essere grande amico di Bullock ovvero al grido Boldrini comunista e quindi questo ci dice che dobbiamo uscire assolutamente dai nostri schermi
E a rendersi sempre più conto della complessità di quello che è avvenuto e di come io uomini le donne di allora dovessero fare delle scelte spesso sotto l'impulso del minuto sotto l'urgenza della situazione che bisognava affrontare un'ultima considerazione la vorrei fare ho citato di passaggio le suore ma lo vorrei fare sul mondo femminile cattolico
Anche questo spesso dimenticato come in genere tutto il mondo femminile eppure abbiamo in tutta Europa ecco perché mentre adesso la dimensione europea della Resistenza e non solo quella italiana dobbiamo anche uscire un po'dal nostro provincialismo dicevo in tutta Europa le donne e nel nostro caso le donne cattoliche hanno veramente offerto una partecipazione massiccia
E quindi Italia ricordiamo Tina Anselmi ma potremmo aggiungere Lidia Menapace vorrei aggiungere Ida avverte
E tantissime altre e appunto come dicevo le suore le suore che hanno avuto un ruolo in modo particolare all'interno delle carceri
Penso a Torino penso a San Vittore a Milano o anche in carta nelle carceri di altre città perché hanno svolto azione di sostegno di solidarietà nei confronti dei detenuti politici e perso peso a madre Enrichetta Alfieri nel carcere di San Vittore a Milano hanno appunto anche hanno servito da tramite tra i detenuti politici all'interno e gli ambienti della Resistenza all'esterno ecco quindi anche questo è stato un contributo veramente importante
Professor un'ultima considerazione prima di salutarla Ling azionando la per il suo contributo quindi l'importante secondo lei ricordare un una un fattore diciamo un elemento che forse è stato detto tante volte forse anche molto usurato questo strumento ma questa idea sulla uso Italo Calvino nel famoso romanzo i sentieri dei nidi dilania Cruz l'elemento esistenziale forse dobbiamo imparare a comprendere per cercare di avvicinarci il più possibile
Alla condizione delle persone dei giovani appunto che si trovarono
A dover combattere contro un'oppressione che era diventata non solo diciamo rispetto alle libertà minime che il fascismo aveva negato ma anche appunto alle alle situazioni terribili orrende che l'occupazione nazista stava determinando nel nell'Italia specialmente quella del Nord
Che direi proprio perché dobbiamo quando facciamo la storia quando studiamo la storia dobbiamo sempre pensare di avere di fronte degli uomini e delle donne concreti uomini e donne concrete che hanno nelle forme ovviamente culturali sociali diverse da tempo a tempo ma non le nostre specie esigenze dell'alta spesso e paure le nostre spesso e speranze e preoccupazioni
Quindi noi dobbiamo anzitutto cercare di ritrovare la concretezza delle esistente davanti a noi
E capire anche che dispersi dubbi le stesse incertezze che possiamo avere noi nel capire il nostro tempo lo avevano anche loro
Ecco e molto spesso il passaggio verso la resistenza vera e propria la renitenza Piva quella o con le armi oppure di sostegno diretto a senza le armi ai perseguitati e così via come abbiamo detto ecco questo passaggio ha una resistenza attiva arriva ora sotto la spinta immediata
Nella circostanza
O qualcuno che bussa alla mia porta è una famiglia ebrea un bambino una un nonno un anziano ecco io sono magari antisemita odio gli ebrei ma in qualche sono stato educato perlomeno o dalla propaganda a odiare gli ebrei
Ma mi trovo di fronte queste persone concrete metto da parte i miei pregiudizi nel stereotipi e cerco di aiutare quel bambino quell'anziano quella donna che bussano alla mia porta
Questo per fortuna contratto d'umanità che molto spesso o meno in varie circostanze si è verificato naturalmente si sono verificati anche casi opposti non dobbiamo dimenticarlo
Ma in altrettanti altri casi il passaggio alla resistenza alla militanza aliene
Con un processo lungo
è un processo lungo in cui anzitutto c'è una forma di disagio di rifiuto verso la propaganda del fascismo verso le misure che vengono imposte le censure nel mancanza di libertà
Le guerre penso alla guerra d'Etiopia del trentacinque qualche la partecipazione a quella civile di Spagna nel trentasei ecco prendiamo una famiglia simbolo della Resistenza italiana cure dedicato insieme ad altri autori recentemente un libro
La famiglia Cervi i famosi sette fratelli Cervi fucilati poi il ventotto dicembre del quarantotto ed ai fascisti ed è incendi vengono da una famiglia cattolica
Negli anni Trenta manifestano un disagio crescente verso il regime fascista
Si avvicinano anche almeno chi non sappiamo bene con quali tempi con quale modalità si avvicinano al comunismo
E passano poi a l'iniziale rifiuto di consegnare i prodotti della terra all'ammasso fascista fino poi la partecipazione attiva nell'accoglienza
Dei militari alleati evasi dai campi di prigionia ho pagato imperativo di formazione di una banda amata vera e propria ecco nella parabola dei cervi nove troviamo proprio questo percorso dove un disagio crescente un rifiuto crescente di quello che il regime fascista impone spinge fino alla decisione di arrivare alla resistenza attiva nelle mobili che ho detto
Ecco grazie dunque al professor Giorgio Vecchio lo ricordiamo già ordinario di Storia contemporanea Università di Parma presidente il comitato scientifico dell'istituto Alcide Cervi siamo stiamo raccontando il venticinque aprile oggi da radio radicale non stiamo facendo grazie al contributo di importanti
Studiosi risentito vecchio che ci ha parlato dell'esperienza dei cattolici italiani una sentiamo Salvatore Rondello il presidente del Circolo Giustizia e Libertà di Roma che e naturalmente si parlerà di Giustizia e Libertà
Buongiorno
Ricorre quest'anno l'ottantesimo anniversario della Resistenza
Non è una celebrazione consigliasse
Non va ricordata la resistenza solo come qualche cosa
Di un passato per lontano
Soprattutto per le nuove generazioni
No è qualche cosa che invece è ancora vivo strada-rotaia tragica una rotta di popolo Bove
Tra le tante componente voi della lotta partigiana
C'è stata anche diciamo la forte componente di Giustizia e Libertà
Era stata fondata dai fratelli Rosselli
E di quel circolo licenze libertà in qualche modo lei erede perché accollare il circolo a Roma nel mille novecentoquarantotto
Troviamo personaggi come Emilio russo che proprio dopo la morte dell'assassinio dei fratelli Rosselli
Prese in mano diciamo parla do la leadership di costi del movimento Giustizia per
Un movimento che è stato anche un una l'esistenza partorire di pensiero cascine
Allora si
Riuscì a Bari una visione bionda il nuovo di un modulo che potrà poteva essere e di un ideale per per le nuove generazioni per il futuro da dare al Paese e in cui erano forse si è riusciti chiaramente nonostante che la lotta partigiana sia stato la lotta dura aspra con aspetti ancora Bosco ore forse non si riuscirà mai
Atterrire come il mistero dei bonobo di silicone un nella come diciamo la tragica storia anche chi ha apportato dalla via randa via Rasella diciamo alle Fosse Ardeatine ecco però parlare di Resistenza oggi significa non solo parlare della Costituzione
Della repubblica italiana che è nata dalla Resistenza e dove gli apporti di personali vedi Ostiense libertà come Calamandrei come ora sta come Riccardo lombardi sono state il importantissime ma anche quelle dei Chanca di Kyenge Borgomeo reggenze Rocco che morì
A a Regina Coeli prima ancora che ci fossero vere Fosse Ardeatine del dar seguito per le percosse subite dai dal teste
Quindi la storia in una storia Londra importante che non può essere non sono dimenticate che va ricordata ma che va anche attualizzata rispetto patologia quello che sta avvenendo oggi nel mondo
Da quella nota Barbigian nacquero diciamo
Idee importanti come la costruzione dell'Europa come il manifesto di Ventotene oggi sono ben lieto che radio radicale si trovi prassi anomala ricordare la figura di Ernesto Rossi che poi è stato frequentatore del Circolo Giustizia libertà come Calamandrei come Riccardo Lombardi e tutti gli altri sì
Vennero fuori dall'esperienza del Partito d'Azione
Ecco oggi vediamo che ci sia che c'è qualche cosa che nel mondo nuovo un rifiuto l'avvallo stilistici anche anni far
Cadere nel dimenticatoio quelle storie quelle storie importanti Van importanti perché hanno dato l'idea di una società migliore di una società in cui giustizia in libertà potessero affermarsi
Non è avvenuto in parte diciamo quelli reali sono rimaste tra Vitiello una costituzione in buona parte è rimasta inapplicata se pensiamo all'articolo quarantasei per loro
Che riguarda la democrazia economica e quindi la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese
Non avremmo forse logge lo strapotere di rancore gruppi economici che sono diventati Carmen per ricchi e potenti
Da vere ricchezze superiore al prodotto interno lordo di qualche Paese ecco oggi ci scontriamo con queste realtà ci scontriamo anche con le nuove tecnologie con loro la cosiddetta intelligenza artificiale ma che è sempre prodotta
Dall'intelligenza mio essere umano ci scontriamo diciamo con il monopolio anche nelle comunicazione ed è una fortuna che ancora esista un una comunicazione libera come quella che porta avanti radio radicale
Oggi bisogna liberalizzare gambe corse
Ma la resistenza agli ideali della Resistenza quei principi non sono morti anzi sono la base da cui doverosa
Ripartire rispetto diciamo a questa involuzione che sta avvenendo nel queste forme autoritarie che stanno venendo fuori che sono anche un po'figlia diciamo di quella scelta
Economica del cosiddetto neoliberismo che di liberismo ha ben poco perché anziché distribuire la ricchezza ha cercato di accentrare la nelle mani di pochi o sempre
Pongo pochi numero sempre più limitato ma di una ricchezza sempre maggiore
Impoverendo diciamo il resto della collettività quindi queste situazioni le guerre che il continuano in tutto il mondo e Susan quando iniziano a non si sa mai quando finiscono
Sono la società maggiore l'accettabile per di esseri umani che pagano il per l'umanità che paga tutto tutte queste scene perché vengono fatte nel mondo e che non sono minimamente accettabile e bisogna pensare a bare diciamo un nuovo impulso
Ma quelli quella idea di quella società
Civile che ritroviamo negli scritti di Rosselli dei fratelli Rosselli con del socialismo liberale credo che siano ancora
Del tutto validi e per il quale Dini vanno attuale Zanchi vanno cioè applicante
A quello che di nuovo sta avvenendo il cuore
Sia dallo sviluppo
Il piano logico ma anche diciamo da da da questa deriva perché che sta avvenendo sulla sulla destra sull'estrema
Destra venga anche in Italia si sta accogliendo lo porta lo blocca il caso diciamo del per una volta del di papa Francesco
Viene strumentalizzato dal Governo con un lutto
Nazionale di cinque giorni sospendendo tutte le attività e cercando di evitare anche che si possa ricordare evocare la peste del venticinque aprile con le manifestazioni che tradizionalmente ci sono sempre state
Che vanno anche scemando nel tempo perché i protagonisti di allora
Non ci sono più debbano essere i giovani i cui protagonisti bisogna trasmettere ai giovani questi ideale loro se Pato avesse fatto il contrario perché dividere fare intanto generazionale dividere le generazioni che è stato grave un gravissimo errore
Non è mai troppo tardi per potere recuperare
Mi vengono in mente una frase di
Bertrand Russel su come nascono le dittature
Breve in modo non lo dico in modo molto semplice cioè prima eppure è un personaggio che non ha mai visto nel suo Paese la dittatura
Quindi Riva ecco una bella frase Diliberto Albins vecchie beh le dittature conquistano primazia che attivano le simpatie dei delle persone più sprovvedute e quindi di una moltitudine poi dopo locali prendono il potere mettono la museruola le persone più intelligente che si rendono conto
Di tutti gli errori e dell'oppressione che in qualche modo fanno dell'attivazione di della libertà in modo più o meno velato in modo più o meno come entrò in modo più o meno grottesco Corriere è avvenuto del secolo scorso ecco oggi
Volare insistenza ricordare la resistenza e pensare la resistenza non è soltanto in ogni giorno commemorativo celebrativo così benessere qualche cosa di resistenze qualcosa oggi di permanente bisogna costruire o ricostruire su basi nuove gli averi attraverso una missione di quella che deve essere la società del futuro
Una società in cui si basa proprio sulla democrazia economica e ma in cui si pensa anche o si debba pensare anche a dare ordini ora padre all'Humanitas
Quello che Papa Francesco diceva confratelli tutti non è una sua invenzione va bene approvato diciamo ideale che l'energia erano stati descritti da ora che più di cento anni fa
Gli Stati Uniti d'Europa Comes momento per andare a costruire gli Stati Uniti e del mondo e garantire quindi la pace perpetua per la pace perpetua che ha ipotizzato
Disincanto e oggi la politica soprattutto la sinistra se non riesce a recuperare
Di problemi reali e riuscire a dare allora una visione di una di una politica di una società idea per costruire in cui la convivenza incivile sia accettata da tutti in cui il rispetto
Delle diverse posizioni politiche sia qualche cosa di fondamentale in questo caso ricorderei l'espressione di Walter di ottenere mi batterò fino all'ultima goccia di sangue affinché anche il mio peggior nemico Nico posso esprimere liberamente il proprio pensiero
Queste non le idee ancora sono varie credo che facciano parte del patrimonio del DNA delle persone
Bisogna riuscire a metterlo in moto farsi che non ci siano sopra non ci sia il sopravvento
Delle dittature un cosa che sta avvenendo anche in tutto il mondo in modo molto più preoccuparmi per come forse non c'è
è stato da ottanta anni a questa parte o duecento anni a questa parte
Ed è quello che sta avvenendo negli Stati Uniti dove dobbiamo guardare con molta attenzione e sperare che anche il popolo
Statunitense riesca a ritrovare la giusta via del la libertà la democrazia per i diritti civili per il dispetto per una giustizia giusta nonno una giustizia che sì e a botte di comodo insomma in cui non rende giustizia o nel giudicare le persone chiede chiede giustizia come non non non riesce a dargliela così come non c'è stata la giustizia le rivolte delle Fosse Ardeatine
Non c'è stata ancora giustizia per lì tutti morti della Resistenza quelli che col sangue come diceva Calamandrei scrissero la Costituzione
Nei luoghi in cui hanno combattuto
Ecco io credo che questo patrimonio sia importante ma sia importante che venga trasmesso ai giovani
Il futuro appartiene ai giovani non c'è niente di
Che tu sotto il fatto che il regista fermo le società sono in continua evoluzione ma nell'evoluzione bisogna cercare il miglioramento dei togliere perde la bisogna cercare di migliorare società non di usare dei passi indietro in cui si ritorna diciamo alla ha un passato in cui si riassumano
I fantasmi dell'oppressione i fantasmi della violenza i fantasmi che Rivano la libertà e che non rendono nessuna giustizia
Viva la resistenza
Oggi e sempre non solo oggi
Che celebriamo gli ottant'anni ma anche domani quando sarà ottant'anni e un giorno e così via ma per quello che abbiamo oggi da fare per il futuro delle giovani generazione grazie a tutti
E Borno
Venticinque aprile
Ecco grazie a Salvatore Rondello presidente del Circolo Giustizia e Libertà di Roma questo il quadro che stiamo tracciando oggi da radio radicale abbiamo sentito
La esperienza di Giustizia e Libertà ora lasciamo il microfono a da da Pagliarulo perché intervistato Luca Aniasi che il presidente della Federazione italiana associazioni partigiani e la FIAT ascoltiamo
Questa è radio radicale e in occasione del venticinque aprile vogliamo parlare di questa ricorrenza degli ottant'anni dalla liberazione con Luca Aniasi Luca Aniasi il presidente della federazione italiana delle associazioni partigiane che fu fondata da Ferruccio Parri
Allora Aniasi io le chiederei intanto
Con che parole d'ordine lei parteciperà a queste celebrazioni quest'anno nel due mila venticinque
Allora buongiorno buongiorno intanto agli agli ascoltatori di radio radicale
La
Quest'anno intanto ricorre l'ottantesimo della liberazione e quindi è una ricorrenza importante su un evento fondativo della Repubblica italiana
Perché dobbiamo ricordare e appunto diciamo dal sordi all'insurrezione Strasser Fini a Milano il venticinque aprile voi diciamo francese la la liberazione dal nazifascismo la liberazione dell'Italia l'occupazione straniera
E un percorso verso la Repubblica democratica
Che che conosciamo oggi che ha fossero a posto nella nella promulgazione della Costituzione quindi un percorso democratico nato da un conflitto mondiale è una festa nazionale in cui non si può non riconoscere e in questo spirito credo che vada festeggiato chiudiamo anche il termine festeggiare perché è vero che c'è un lutto nazionale ma è vero che siamo uno Stato laico e e lo quantifica la liberazione è da festeggiare perché ripeto è un evento fondativo della nostra Repubblica e della Costituzione
Le vostre parole d'ordine diciamo io voglio ricordare che quando per esempio è iniziata l'aggressione russa l'Ucraina voi non avete esitato per un secondo a definirla resistenza e anche questo è importante ed è stato in questi anni
Crinale determinante
Sì non c'è dubbio non abbiamo o non abbiamo evitato per che perché abbiamo intuito subito dai primi giorni da quando la la popolazione di chiedere quando ancora sembrava che che le armate sovietiche Cruz per arrivassero fino a chiedere la popolazione ti preparava ad una difesa della città addirittura con preparando
Bottiglie molotov preparando una difesa strada per strada il quartiere per quartiere
E e abbiamo notato subito che c'era un buco identico in quella resistenza rispetto alla resistente italiano
è un nucleo chiaramente la storione la penso alla Resistenza italiana è completamente diversa rispetto alla storia della Resistenza ucraina ma rimane questo alto valore etico e morale di un popolo che combatte
Per il proprio Paese e per la propria libertà individuale e collettiva che poi è quello che è avvenuto tra i quarantatré e quarantacinque in Italia quindi è stata sicuramente come la Resistenza italiana è una guerra patriottica e di liberazione nazionale non dimentichiamo da una parte del territorio Crane è occupata dalla
Dalla Russia di Putin ma è anche una rivolta anche etica e morale per un valore diciamo di libertà individuali e divide da del tributo alla collettività nazionali in questo senso abbiamo visto
Un nucleo identico quella storia chiaramente completamente diversa
Crediamo ancora nonostante tutto quello che leggiamo sentiamo che ci possono essere lo stesso esito quindi in Ucraina
Leader all'interno dei propri confini internazionalmente riconosciuti è anche membro dell'Unione Europea me lo faccia dire
Certamente noi vorremmo cogliere l'occasione ecco lucani anzi nipote di Aldo Aniasi il partigiano Ison fu partigiano in Val d'Ossola in in Val Sesia e e Aniasi scrisse un libro addirittura nel nel novantuno dedicato all'avventura umana militare e politica di Ferruccio Parri
Che aveva come nome per l'appunto comandante partigiano Maurizio
Ecco e ricostruisce anche la storia del della creazione per l'appunto della associazione nazionale
Dell'Associazione Italiana delle Associazioni partigiane della FIAT perché esisteva già l'Anpi l'Associazione nazionale partigiani che era nata nel quarantacinque ma ad un certo punto racconta Aniasi
Parri sia d'opera per tentare il una via federativa per unire le varie correnti della resistenza
Naturalmente il problema era che percepiva lampi come egemonizzata in larga parte dei comunisti ha così racconta questo percorso
Volentieri intanto Parri è un personaggio straordinario e purtroppo non abbastanza conosciuto e non abbastanza avviato un un padre della patria che già dalla sua formazione equilibro spiega bene dalla sua formazione
Improntata a ai valori del Risorgimento italiano e in questo testo non è casuale che poi lui diventi uno dei campi della Resistenza il primo presidente e il consiglio dell'Italia liberata perché in fondo anche qui c'era un nucleo identico fra il riconoscimento e e la e la Resistenza italiana
Il
Poiché
Con la fine
Della e quindi l'UE beh questo ruolo in particolare anche di i comandante militare all'interno del del Corpo volontari della libertà
E e fu poi tra quelli insieme agli altri componenti del del direttivo del sig. Welle che sfilano a Milano ci sei rimanere in quella in quella foto
Estremamente ambientati insieme ad Argenta Onyeka insieme a Cadorna agli altri
Finita diciamo la dopo la la liberazione bastano pochi anni perché fino a un paio di fronte il conto resistenziale che va che ha tenuto qualcuno dato il termine miracolo perché ha tenuto negli anni della Resistenza perché c'era un collante che era la chiaramente la liberazione degli avvenuto e c'erano POR Forte dei partiti fortemente diversi valori uomini fortemente di Alghero non dimentichiamo che la Resistenza è stata combattuta perfida i comunisti ma becco saliti dagli anarchici dai dai repubblicani dai monarchici dal soldati che non avevo un'appartenenza politica vere e proprie questo promettente tenuto unito
Pur nella Nilla delle dialettiche interne evidentemente in tutti quei finita tecnica la la guerra finita la Resistenza il fronte resistenziale
Irrompe con lo schieramenti con l'Europa dei blocchi
E quindi non era più ottenibile Venere tre sei insieme inesistenti che allora le associazioni partigiane
Erano le associazioni dei partigiani quindi era quelli che avevano combattuto e dall'ampi che prima era un'organizzazione in Italia di si
Esce prima la componente cattolica guidata da dal ricco Maffei e si fonda la la figura l Fondazione libertà
La Fondazione volontari della libertà e e poi nel quarantanove viene creata la mafia tra Parri c'è un discorso che proprio nelle nella evoluzione che porta quella creazione fiato e dice a rompere unità dell'organizzazione Resistenza è la pressione dei carri armati della potenza sovietica tutta Haiti dell'est da Berlino a Praga Belgrado e via dicendo intorno
E intorno a Parri il raggruppano personaggi del calibro di Calamandrei di Valiani Vassalli di Codignola di ricchezza mio lei ITT Bianca Ceva
Personalità
Estremamente importanti che avevano
Contribuito non dimentichiamo che
In particolare l'ex formazioni Giustizia e Libertà si hanno pagato il secondo contributo di sangue quattro mila cinquecento morti durante la guerra di liberazione cotto un sacco la componente insieme alla componente delle formazioni Matteotti delle Mazzini e di altri siti figlia esce dall'Anpi e fonda e fonda la Fia secco
In cui tutto in questa storia in cui ecco fortemente impressa la connotazione democratica e
Il valore della parola libertà e che quindi non può non è avere auspicata in tutti i Paesi e non solamente
Dice arrivi sera L'Italia libera in un mondo libero ecco quindi non poteva non avvenire questa questa scissione
Ciò nonostante la la FIAT non è mai stata questo importante forse ricordarlo
Anticomunista di principio dai neonati caratteristica che ricorda per l'appunto Aldo Aniasi in questo libro su su Parri e difende anche i comunisti in più occasioni difende il ruolo che hanno avuto nella lotta di liberazione
Sì prego
Assolutamente intanto segnati combatte nelle Matteotti nelle nelle Garibaldi di Aniasi era un incarico diciamo garibaldino quindi diciamo il il commissario politico Pippo Coppo della della dividere Garibaldi Red in cui
I di cui due da comandante era comunista ma anche lì le informazioni partigiane a volte erano
Perché andava dove è uno vuole dove era forte la la la formazione del proprio Paese o della ballo qui chi veniva non sempre le scelte erano motivate politicamente
E e poi appunto aveva ben chiaro come non si potevano del chiaro il ruolo fondamentale che deve la
Formazioni Garibaldi nelle e il e il Partito comunista nella nella liberazione e anche scelte importanti come la svolta di di Palermo di di Palmiro Togliatti ma tornando tornando alla figliastra
Non quando ci fu l'episodio quando
Nelle mille novecentocinquantatré non ricordo male ricco Mattei propone di utilizzare i partigiani non aderenti all'ampi come ausiliari di polizia in funzione anticomunista Luís firmò un appello insieme a Tristano Codignola insieme a Leo Valiani insieme a Giuliano Vassalli Bianca Ceva
Diciamo ad altri partigiani dell'area laica e socialista in cui che occorre i i o di un rifiuto netto rispetto a questa a queste ipotesi
E poi quando ci fu altro aspetto fondamentale il governo Tambroni in quel momento lì diciamo le informazioni le le tre associazioni partigiane i
I riavvicinarmelo molto perché diciamo la il rischio anche la tenuta democratica del Paese era era era molto elevato
Quest'anno per parlare la alla all'attualità come FIAT circa o fatti promotori di un venticinque aprile appunto unitario cioè cercando di
Non dimenticare leggi infettivi ci sono lei ha citato la
La resistenza Ucraina fanno i lampi cioè
Poi è la filippino dell'ampi non certamente tutti tutti iscritti c'è una differenza profonda nell'interpretazione della
Della situazione in Ucraina ciononostante abbiamo lavorato e ci siamo fatti promotori di un venticinque aprile unitario di
Ritrovando lo spirito del del Corpo volontari della libertà peraltro abbiamo fatto a novembre organizzata insieme
Un bellissimo convegno che che si trova poi su You tube su Radio Radicale per chi lo vuole lo vuole andare sentire proprio sul sui cv Welle e su quello spirito unitario che poi consentire liberazione Italia quest'anno abbiamo voluto recuperarlo soprattutto recuperare il significato autentico del venticinque aprile liberandolo da altre da altri significati
Per cui si può sfilare manifestare il ventiquattro il ventitré e il ventisette a non cerchiamo di lasciarlo fuori rispetto al venticinque
Stavo cercando per questo passaggio che lei ha citato
Questa lettera di pari al Comitato nazionale d'intesa per la riorganizzazione del movimento partigiano siamo nel mille novecentoquarantotto indice parve l'organizzazione partigiana che vogliamo non deve servire a condurre battaglie di partito la politica ognuno la fa nel partito che vuole ma tanto meno può essere asservita alla difesa degli interessi industriali o agrari e non si crea per intraprendere una battaglia anticomunista
Ci separiamo dei partigiani che seguono le direttive del partito comunista
Non possiamo associarci a correnti gruppi e formazioni che non si trova professano repubblicani e democratici e a coloro che ci rimproverano di rompere l'unità partigiane approfitto della reazione rispondiamo che la pretesa di monopolio del partito comunista che ha fatto
Il gioco delle forze reazionarie c'è un altro c'è un'altra parte invece dell'impegno
Politico e civile di Parri che val la pena di ricordare perché
Ricorda Aldo Aniasi in questo libro
Del clima di ostracismo totale che che ad un certo punto il che era molto forte diciamo che circondò la resistenza denigrata e Parri fonda a Milano
Proprio l'Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia anche questo è un patrimonio importante che ha lasciato
è un papà Gioconda mentale e tra l'altro fra capire anche chi era Parri
In un momento in cui fanno più che andavano più di moda le celebrazioni no le anche una certa mitizzazione
Della della guerra di liberazione e lui pensa una ricerca storica lui pensa hanno disperdere il patrimonio di documenti di i fatti di memorie
Che c'era in quel momento che quindi che in cui tutti i combattenti quelli che erano sopravvissuti evidentemente c'erano i se non gli archivi e c'era tutto lui
Pensa a creare un istituto proprio per la storia né per la Storia del Movimento di Liberazione
E questo istituto rimane nella sua sede centrale a Milano in tutte le sue e di provinciale
Proprio a custodia del della di questo patrimonio archivistico il torcicollo e tra l'altro come figlia abbiamo fatto compiuto un atto importante anche coraggioso direi di liberarci nostri archivi di conferiti all'Istituto Parri ha detto ti chiami Pluto pari l'istituto del tempo di integrazione e e l'abbiamo fatto perché tra l'altro l'archivio
Patrie così sono consigliare diciamo documenti del del e al governo Parri lettere corrispondente cimeli ma e l'abbiamo voluto fare perché porta a disposizioni di tutti quelli che lo volevano studiare che ci volevano lavorare che non non devono necessariamente andare su cento archivi e e vanno all'Istituto Parri e li trovano tutto quello che concerne e la storia e la fiamma soprattutto quello che viene prima della FIAT quindi tutta la documentazione degli archivi i quei personaggi che abbiamo circa
Perfetto allora grazie a Luca Aniasi lo ricordo è il presidente della FIA per la Federazione italiana delle associazioni partigiane grazie sentirci grazie a voi
Ecco grazie dunque Dada Pagliarulo a Luca Aniasi vi abbiamo detto in apertura di questo servizio che state ascoltando questo quest'oggi da radio radicale diciamo raccontando il venticinque aprile
Con le diverse anime della Resistenza italiana pochi tra le tra le cose di cui si è parlato poco così parlato poco anche della vicenda dei massoni italiani davanti alle alle leggi liberticide del fascismo il fascismo ebbe con mio obiettivo uno dei primi obiettivi le prime leggi fascistissime furono proprio contro i massoni contro la massoneria
Nel suo unico intervento parlamentare a difendere la libertà di associazione nel nostro Paese fu Antonio Gramsci è un fatto poco ricordato
Ma importante sentiamo sulla vicenda dei massoni italiani in queste circostanze tragiche proprio della resistenza dell'opposizione alla dittatura del nostro Paese sentiamo Stefano Bisi che è il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia
Quando penso al venticinque aprile alla festa della Liberazione mi tornano in mente alcuni martiri
Alcuni martiri di questa Guenda forse i primi quelli del tre ottobre del mille novecento venticinque quando nella notte dell'Apocalisse così
Chiamate definita da Vasco Pratolini Q quella notte in cui a Firenze vennero uccisi Ray antifascisti due dei quali massoni
Si chiamavano Giovannini Benciolini e Gustavo console e l'altro Gaetano Pilati un imprenditore che era venuto dall'Emilia
Furono trucidati furono trucidati di fronte ai familiari ecco quando penso al venticinque aprile quest'anno alla ricorrenza degli ottant'anni della liberazione dal nazifascismo
I vengono in mente lungo questi tre Martini penna chili che non ebbero la possibilità perché appunto uccisi i vedere l'Italia liberata dal nazifascismo
E noi massoni partecipiamo al venticinque aprile acquista celebrazione
Che è sempre ricca di contenuti e ricca di contenuti e fa tornare alla mente tanti fratelli passato penso
Anche il Gran Maestro Domizio Torrigiani costretto a chiudere l'attività
Nelle logge mandato al confino dopo essere stato arrestato ma ce ne sono anche
Ha altri penso a Mario Angeloni un avvocato rinuncino che motivabili Antitrust antifascista morì in esilio condivise il
Confinò con Giulio Bach che il Massone che nasconde il collare del Gran Maestro per qualche chiedo dagli assalti degli squadristi
Che faceva non nella il Grande Oriente d'Italia a Palazzo Giustiniani ma penso anche ai martire martedì delle Fosse Ardeatine nostri fratelli Placido Martini Silvio campanile
Pensa che a Giordano Bruno Ferrari Giordano Bruno trattare figlio del gran maestro dello scultore Ettore Ferrari con lui
Che
Affatto latitato Giordano Bruno a Campo dei fiori Giordano Bruno
Ed è ed era un convinto antifasciste quando venne arrestato dai tedeschi il tredici marzo del quarantaquattro
Venne torturato condannato a morte a fucilate il ventiquattro maggio del mille novecentoquarantaquattro ucciso apporterebbero la verità mi piacerebbe ed è descritto nell'album del nelle persone che hanno lottato per la libertà dell'Anpi dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia i vedere accanto al nome
I Giordano Lolo Ferrari anche la caratteristica di massone non occorre vergognare più ma penso anche
O un'altra persona un personaggio non troppo conosciuto ai DS Origo scrisse un
Un diario un diario su quello che avvenne in Val d'Orcia in provinciale di Siena quando nella sua villa nasconde una cinquantina bambini in una cinquantina di bambini
Che poi dopo arrivarono i liberatori per cui la in questa villa tornarono tornarono attraversando
I campi cantando ecco questa donna Iris
Origo nelle suo diario quei giorni scrisse
Distruzione e molte ci hanno visitati
Ma ora c'è una speranza nell'aria che io chi considera quella speranza nell'aria erano quei bambini che tornavano
Cantando in quella il dove si erano nascosti dovete donna eroica vi aderiva nascoste come piace ricordare
Così celebrare così il venticinque aprile accanto ad una lettura sempre brilla di Piero Calamandrei Uomini e città della Resistenza
Con la preda preparazione dell'allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi
Grazie dunque a Stefano Bisi la Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia ora il contributo dei cittadini italiani di fede ebraica alla resistenza
A alla all'occupazione alla dittatura nazifascista la questione
Della Shoah naturalmente che pesa sui nostri cuori naturalmente
Sempre davvero difficile poi raccontare
Questo aspetto cercare di comprenderlo nella sua tragica realtà industrializzata diciamo così tra virgolette noi oggi vi proponiamo in questo servizio
Chi è stata ascoltando da radio radicale in cui stiamo raccontando da questi punti di vista il venticinque aprile al microfono di Rubens Della Rocca sentiamo la testimonianza anche personale
Di Riccardo saremmo l disegni che è il rabbino capo della comunità ebraica di Roma ascoltiamo
Radio radicale il venticinque aprile siamo oggi in collegamento con il rabbino capo di Roma ritardo Suma disegni Buongiorno Rocco
Buongiorno buongiorno e buon venticinque aprile
Altrettanto
Perché significa per un ebreo italiano figlio di partigiano il venticinque aprile che giornata
Ci sottolinea un particolare il fatto di essere figlio di partigiano decorato però chi nell'ordine giusto Andreoli Latiano Lazzaro e il venticinque aprile sarà la data scelta dopo la liberazione dal nazifascismo è stata la data scelta
Per celebrare la sconfitta del nazifascismo l'Italia ha fatto le sue di scelte politiche ben precise
è stata scelta una data diciamo con attenzione specifica ruolo che i partigiani
Nella alla sconfitta del nazifascismo
Un ruolo che è stato molto importante ma certamente non esclusivo e probabilmente l'Italia non si sarebbe liberata dai fascisti e dai nazisti soltanto con i partigiani è stata una a scelta molto precisa molto interna all'italiana che ha escluso il ruolo delle truppe alleate
E che serve per ricordare essenzialmente quella che è stata è stata una guerra civile una guerra civile micidiale che ha opposto italiani ad altri italiani
Per gli ebrei italiani in quel periodo non c'era assolutamente possibilità di scelta nel senso che il nemico che voleva annientati fisicamente al nazifascismo
Quindi il momento in cui il nazifascismo è stato sconfitto un momento nel quale abbiamo tirato un grande sospiro di sollievo quindi ricordare questa data importante come momenti in cui abbiamo finito di soffrire
E Lella Mino dell'evento di aggiuntivo acquisto e che a questa lotta di liberazione
Gli ebrei italiani hanno dato un contributo significativo
Di persone che hanno combattuto e di sangue versato
Che non era così scontato quel che la persona motivo pure nasconderci ammesso che ci riuscisse
Non partecipare attivamente alla lotta invece c'è stato un ruolo molto importante degli ebrei italiani nella lotta contro il nazifascismo in particolare resistenza
Beninteso
Gli studi che sono stati fatti dimostrano che prima delle leggi razziali
L'adesione degli ebrei italiani al fascismo corrispondeva statisticamente all'elezione degli italiani al fascismo
Ma l'adesione degli ebrei italiani all'antifascismo notevolmente superiore alla percentuale degli antifascisti italiani
Quindi la storia comincia già ad aprile
Con il vino ma a casa disegni l'essere stati partecipi della lotta partigiana che cosa significava la sua abitazione
Io sapevo che i miei genitori tra entrambi avevano ha avuto un ruolo attivo nella Resistenza questo faceva parte del pacchetto più generale della storia della retribuzione nel senso che
Dopo le durezze delle leggi razziali quello che hanno comportato come tutti quanti Mino familiari compresa
Nel settembre del quarantatré nel giorno in cui ci fu una richiesta dell'orologio un giardino da parte di Kappler
Mio padre che avvii il rischio e scappò via rifugiandosi a San Severino nelle Marche con moglie e e ritengo che mia sorella mio fratello maggiore
E il giorno dopo
Ella si è subito unito alla la banda era stata appena costituita
Che sarà rovente forse la prima banda partigiana riesce costituite in Italia
Per mio padre che ci partecipava come medico militare essendo medico è stata una scelta così naturale
Di tutta questa storia c'era una perpetuazione di ricordo in famiglia anche se come se fosse una cosa normale questo DVD schieramento
Non c'era non c'è retorica
Non ricordo francamente mio padre che è morto nel sessantanove in tempi molto lontani
Partecipasse a manifestazioni del venticinque mila euro venivano fatte da loro non non ho questo ricordo considerato un giorno il venticinque aprile un giorno di festa punto turche
Al nord erano finite le cose nelle Marche le cose erano finite prima nel luglio del del quarantaquattro già
Bene grazie al vino per questa testimonianza questo ricordo Ergon venticinque aprile storie la rivelazione di noi italiani
Ecco grazie a Ruben Della Rocca grazie a Riccardo sermone il disegni quest'altra testimonianza Heine questo servizio che state ascoltando oggi da radio radicale in occasione e del venticinque aprile chi siamo raccontando il venticinque aprile da i diversi punti di vista
Delle realtà che hanno animato l'esistenza del nostro Paese la resistenza in tiratura fascista dell'automazione nazista
Del nostro paese ora ascoltiamo la ricostruzione della professoressa Luciana Rocca fra sacerdoti lì la ricostruzione importante giù
Il contributo importante della brigata ebraica ricordiamo Luciana Rocks sacerdoti scampato tra l'altro l'età di cinque anni ai campi di sterminio nazisti grazie all'aiuto di una famiglia cattolica romana ascoltiamo
Allora alla Brigata Ebraica è stata una formazione militare combattente di circa quattro mila cinquecento volontari quasi tutti ebrei
Proveniente in gran parte dalla Palestina sotto il mandato britannico sia combattuto conteneva tagliolini di fanteria in Romagna nel mare otto e aprile mille novecentoquarantacinque
Sulla Linea gotica
Contro i paracadutisti del reggimento tedesco del generale trattennero
La brigata era comandata dal generale ben Germaine un ebreo canadese
Era una formazione autonoma di fanteria artiglieria genio sanità e logistica aggregata all'Ottava armata britannica con le proprie insegne
Ma come si era arrivati alla formazione di questa brigata
Dunque dopo la prima guerra mondiale l'Inghilterra aveva ottenuto il mandato di amministrare la Palestina in vista delle creazione di un focolare ebraico mai poi ha realizzato dagli inglesi e il governo britannico all'inizio del conflitto aveva rifiutato l'arruolamento degli ebrei di Palestina
Ma nel mille novecentoquarantuno il comando britannico del Medioriente
Di fronte alle difficoltà del conflitto aveva promosso la formazione di piccole unità militare i ausiliarie non combattenti composte da volontari ebrei
Quel i soldati delle unità ausiliarie erano arrivati in Italia nell'autunno del quarantatré avevano organizzato comunicazioni ripristinato impianti e riattivato i ponti
Solo il diciannove settembre del quarantaquattro Churchill in accordo con il presidente degli Stati Uniti Roosevelt permette la costituzione di un corpo combattente la Brigata Ebraica
Cito dati bloccare sul fronte italiano con il diritto di combattere similmente agli altri popoli
Sotto il loro vessillo formato da due strisce di fondo bianco sormontato dalla stella di Davide ma chi sono questi volontari dalla Terra d'Israele
Tra loro ci sono dei soldati della sicurezza territoriale
Molti ebrei scappati dalla Polonia e dalla Germania contadini delle comuni agricole e intellettuali di tutte le età come filosofo Carlo Sini ornata quarantenne
Tutti quanti poco esperti di combattimenti cotiche e poi vengono affiancati da graduate i non ebrei distaccati dall'ottava armata britannica
Al comando come ho detto viene posto il generale canadese da inizialmente a quarantatré anni educato nelle accademie militari inglesi
Dopo un breve addestramento la brigata sbarca a Taranto raggiungerli Uggeri li conseguenti ancora una preparazione
E nel febbraio quarantacinque è trasferita al pronte appresso al confine in provincia di Ravenna
Il tratto di fronte assegnato alla brigata effettuato su un terreno pianeggiante intersecato da canali che ostacolano le postazioni d'osservazione
Grazie bisognava insediare le vedette isolate nei casolari diroccati e tutto il territorio è minato
La brigata svolge un'intensa attività di pattuglia di fronte ai reparti dello Yeti del reggae mentre della fanteria tedesca deve del battaglione gruppo della repubblica di Mussolini
Poi posta sul fiume il premio
Fra il secondo corpo polacco e il gruppo italiano dei comma combattimenti di combattimento Friuli
Dopo giorni di continui scontri con morti e feriti nella notte tra il nove e il dieci aprile
Viene scatenata l'offensiva alleata per sfondare il fronte pure a Riolo il caffè il bolognese la cosiddetta battaglia dei tre fiumi il Monelli temi Santerno
La brigata ebraica avanza verso Imola comminando lettera delle spendo ponti e impedendo ai tedeschi di raggiungere la via Emilia
L'undici aprile la brigata entra con rischiano primo villaggio liberato dagli ebrei
Il generale Alexander sia il generale Clark hanno elogiato i soldati ebrei sottolineato l'importanza del loro contributo all'offensiva delle forze alleate
Nei due mesi di scontri sono morti cinquantasette soldati e centocinquanta sono rimasti feriti i caduti
La maggior parte dei dei caduti riposa nel cimitero di P&G pane in provincia di Ravenna
Alla fine di aprile a quarantacinque la brigata e inviata per di io io oltre il confine osteria coprire accogliere i sopravvissuti alle persecuzioni naziste
I soldati della brigata allestiscono due campi di raccolta e di fronte alle condizioni impietoso e dei sopravvissuti trattati dei vincitori peggio dei prigionieri tedeschi
E all'ascolto dei loro racconti
Centonove forte sentimento di vendetta nei confronti degli austriaci e dei tedeschi ma poi comprendono che è importante aiutare i profughi rintracciare i bambini ebrei nascosti nei conventi
Ricostruire le comunità ebraiche decimate
E specialmente aiutare chi desidera raggiungere la terra di Israele
Tanto più in quanto nessun Paese vincitore vuole assorbire il mezzo milione di ebrei sopravvissuti alle persecuzioni rimasto senza patria senza famiglia e senza alcun aiuto
La brigata viene sciolta nell'estate del mille novecentoquarantasei
Ecco così dunque la professoressa Luciana Rojas sacerdoti vi abbiamo proposto in questo servizio
Da Radio Radicale oggi diverse ricostruzioni di studiosi di storici di giornalisti saggisti che gli hanno raccontato la esistenza nella sua complessa realtà nella sua capacità anche di unirsi contro il nemico comune l'occupante nazista e la dittatura
Fascista ora diciamo facciamo un bilancio di tutto visto e lo facciamo con questa intervista a Valter Vecellio il direttore di Purple sarà di Casale
Radio radicale allora siamo a questo appuntamento diciamo conclusivo della giornata del venticinque aprile avete sentito diversi contributi ha risentito anche le iniziative di questa giornata organizzate dal Partito radicale abbiamo cercato di ricordare
Un di ricostruire ecco diciamo così il quadro Complesso di quello che è stato un momento davvero difficile di guerra civile come è stato detto giustamente dagli storici
In cui il movimento generale della Resistenza avuto tante anime e un'anima diciamo che collegato indirettamente con la vicenda radicale quella di Giustizia e Libertà e quella azionista Marco Pannella aveva diciamo un Pantheon di rinvenimenti di maestri ma tra questi forse Ernesto Rossi spiccava forse da quelli a cui lui sì riferiva più spesso insomma anche un rapporto personale di cui tante volte abbiamo parlato
Per cercare di concludere questo quadro ricordarlo nelle sue articolazioni nella sua complessità naturalmente abbiamo Valter Vecellio che ci aiuterà un po'a chiudere questo questo cerchio Walter
Allora cominciamo ci sarà l'intervento
Che spazia un bel termine per nascondere la sostanza nel senso che sarà disorganico
Il venticinque aprile innanzitutto facciamo un'opera fosse l'ha fatto già qualcun altro ma ripetiamo è la festa che alcuni per gli ostaggi o per ignoranza
Bollano come festa rossa tra virgolette estremista comunista o di sinistra
E niente a questo hanno un certo ritegno a a festeggiava
Riconoscere che questa è una festa importante intanto ricordiamo che è stata istituita dal governo De Gasperi nel mille novecentoquarantasei e De Gasperi aveva tanti peggior tanti difetti ma certamente non è un estremista
Anche la canzone Bella ciao e ai tanti canteranno domani ricordiamo che ho accanto non esattamente partigiano c'era c'ha una storia una tradizione molto bella niente di male a cantarla però ricordo voglio dire usciamo dei luoghi comuni tanto per cominciare
E giustamente fatto riferimento a tanti tipi di resistenza nel senso che e hanno partecipato minoranze che erano composte da Cattelan ti da tante filosofie da tanti modi di vedere la vita di concepirla tanti valori non solo i comunisti o gli aderenti al Partito Comunista che però ci sono stati e non si può negare cioè c'erano quelli di Giustizia e Libertà che hanno svolto un ruolo importante c'erano i monarchici c'erano i liberali c'erano i cattolici
Sì si cita spesso come lettura che va fatta interessante utile ancora oggi che sono passati tanti anni le lettere dal carcere di Antonio Gramsci ecco lo stesso valore
Di lettere la stessa qualità le lettere di elogio della galera che alla raccolta delle lettere di Ernesto Rossi e quindi consiglierei in queste ore il venticinque aprile
Che siamo stati autorevolmente esortati a festeggiare in maniera sobria ecco sfogliando le pagine
De elogio della galera di Ernesto Rossi se ne trovano anche edizioni recenti
Un altro libro che andrebbe sfogliato solo le lettere dei condannati a morte della Resistenza pubblicate a suo tempo da Einaudi e un libro che messo molto in ombra e ultimamente invece si tratta di persone che negli ultime ore gli ultimi istanti della loro vita hanno affidato i loro messaggi
Modesti nella forma ma altissimi come contenuti come valore appunto
Nella speranza che venissero tramandati e molti sono stati salvati ancora oggi ci ricordano il sacrificio di tante persone per darci quella democrazia imperfetta ma pur sempre democrazia nella quale stiamo vivendo un alto paio di libri che mi parrebbe utile consigliare poi passò ad altro
Diciamo l'opera completa di uno scrittore che si chiamava Beppe Fenoglio un cuneese
Ha fatto la Resistenza anche lui nelle Brigate liberaldemocratiche non non apparteneva al alle Brigate Garibaldi rosse tra virgolette
Potrei citare la paga del sabato il Pap diciannove giorni la i giorni della Repubblica di Alba una questione privata
Qualunque libro di di Beppe Fenoglio lui veramente lo scrittore della Resistenza
Credo abbia più spessore più valore addirittura del molto citato ma credo un po'dimenticato
Uno minino di Elio Vittorini poi suo Elio Vittorini potremmo fare una trasmissione a fatica infatti per cui lo dico solo dopo la rottura clamorosa o Palmiro Togliatti
Non a caso trovò una sponda nel Partito Radicale
Il primo partito radicale animato da Marco Pannella e ne divenne presidente degli anni sessanta perché era l'unico partito
Copernicano e non tolemaico come disse
Direi che queste sono alcune letture che mi
Mi permetto di consigliare per festeggiare in maniera sobria il venticinque aprile il venticinque aprile che è una data importante
Come ho detto c'è istituita dal primo governo De Gasperi credo addirittura NI Sicilia comunque dal da De Gasperi e
è un ricordo anche dei milioni
Di di ragazzi giovani
Sono venuti dagli Stati Uniti ma non solo degli Stati Uniti da tutto il mondo dal dalla Nuova Zelanda dall'Australia alle Brigate branche un dal Brasile ovunque
Per e sono anche molti oppure sono stati feriti gravemente ne hanno portato le mutilazioni per tutta la vita
Sofferenze per la nostra libertà che ci sono una quantità di cimiteri
Dove sono sepolti dove riposano che meriterebbero di essere
Visitati
Dai nostri rappresentanti politici un po'come quella bella scene in non la scena iniziale dello sbarco in Normandia la scena del reduce
Che va appunto dove sono sepolti salvate il soldato Ryan se il film di Spielberg Hanks e invece quell'immenso panorama dicono voci sono tutti ragazzi che non erano francesi
Però sono andati a morire sul suolo di Francia per liberare la Francia dei nazisti l'hanno fatto anche in Italia
Sono venuti a morire
Sulle coste terre
Liberarci dai nazifascisti
Cos'altro possiamo dire ecco ricordiamo che per esempio
Non richiamo venticinque aprile che riguarda anche radio radicale
La cui sede in uno dei luoghi
Più più come posso dire
Aiutano un po'tu Michele capitalisti più Renzi santità indicare terrorizzanti regola vigente la sofferenza se i muri potessero parlare punti eviterebbero ancora la sofferenza
Dei tanti antifascisti e sono stati torturati dalla banda Koch in quelle stanze
E una delle vittime
Del delle fossero alle Fosse Ardeatine
Montezemolo che è stato un glorioso comandante partigiano non inquadrato del
Nelle banche Garibaldi nelle bande comuniste nel delle formazioni comuniste aplomb termine bande è un po'più chiedo scusa quindi questo per dire come la resistenza in Italia è stata
Questo formata da una pluralità di voci di persone anche contraddittorie voglio fare due nomi
Edgardo Sogno che successivamente come dire
Il suo tentativo di colpo di Stato forse la più
Di nuovo perché di fatto però insomma qualche cosina gliela possiamo impoverita siano di di quel tempo
E però è stato un eroe della resistenza monarchico che lui aveva Galdus ognun conto del bambino però Barbara Balzerani eccetera eccetera eh però quel
Ironico anche se molti ingenuo tentativo di salvare Ferruccio Parri per esempio
Mi viene in mente un personaggio adamantino anche Luís nei suoi confronti che sono state dette di cotte e di crude dopo
Randolfo Pacciardi repubblicano atlantista fino al midollo eccellente il ministro della difesa fosse stato per voi l'esercito europeo non l'avremmo avuto
Aveva il guaio di essere favorevole a un regime presidenzialista all'americana quando il presidenzialismo veniva accostato a un qualcosa di autoritario e disegni fascista
Ricordo degli anni sessanta dopo che era stato espulso dal partito repubblicano perché lui pubblicano da Ugo la Malfa e aveva formato uno una formazione nuova repubblica c'era un giornale
Che appunto si chiama la nuova repubblica un'intervista
Che fece scandalo allora degli anni sessanta
Rilasciata da Marco Pannella non poteva che essere Luís a Giano Accame pensa che razza di percorsi Giano Accame che intervista a Marco Pannella
Sulla giornale di Randolfo Pacciardi Egea Pannella era d'accordo sulla informa diciamo in senso anglo americano non demonizzato da il presidenzialismo
Che appunto governa gli Stati Uniti d'America va be'acquisiamo un po'deviando dal venticinque aprile relativamente dei nostri binari però c'è tutto sommato
Una una linea di continuità filo una cultura che che unisce tutti queste l'ho detto che avrei spaziato e quindi sarei stato disorganico e disordinato
E
Di tutto questo ma prima di tutto questo arcipelago
Fanno certamente parte anche personaggi di sicuro antifascismo che sono stati non hanno celebrato tutti il venticinque aprile per ragioni
Indipendenti dalla loro volontà se pensiamo ai due fratelli Carlo e Nello Rosselli certamente facevano parte preponderante del gruppo fiorentino del non mollare
E ancora oggi quelle pagine andrebbero rilette studiate ne faceva parte Gaetano Salvemini Ernesto Rossi mellotron quando insomma una quantità di persone e però sono stati ammazzati dalla Cavour da da un ove con un po'come Giacomo Matteotti in Italia insomma da sicari fascisti prima che ci fosse la guerra però fanno parte del nostro venticinque aprile anche se non hanno fatto la Resistenza anzi loro l'hanno fatta prima se vada conduceva la resistenza ma
Questi personaggi sono solo il nostro DNA sono i nostri l'aria i nostri Penati così possiamo dire e poi come recita Tutu Ernesto Rossi
Gaetano Salvemini De viti De Marco che che il nostro segretario cita spesso meritoriamente
Non so e questo venticinque aprile dovrebbe essere oltretutto non adatta anche come si dice tolga mi pare ottant'anni queste occasioni
Dovremmo forse se si sciolgono i educati però ricordare quella bellissima frase
Che disse
Vittorio fuori cadendo
Non vorrei dire rivolto a Giorgio Pisanò forse voleva Giorgio Pisanò UE Mazzantini uno dei due Carlo Mazzantini comunque la Siria il discorso quello che vale che
Mazzantini o Pisano che avevano militato della Repubblica sociale
Di salotto diceva guarda Vittorio mai gli animi ci sono comitati le passioni stemperate stiamo parlando stiamo dialogando riconoscerai anche tu che eravamo animati
Da uno spirito di di di c'avevamo convinti di quello che si faceva in effetti tante persone erano convinte
L'elenco è sterminato da Dario Fo a Giorgio Albertazzi da Ugo Tognazzi a Walter Chiari da Raimondo Vianello potrei fare una quantità di nomi se ne
Da ragazzi ci hanno creduto
Dare o vola gli risponde maggiore
Il tuo spirito era uguale al mio la differenza è questa che se aveste vinto voi io non sarei qui a parlarne ma siccome abbiamo vinto noi intuisce alcuni appare un altro
è questa la differenza tra loro e minori tra virgolette coro di coloro che noi perché mi metto e ti metto e metto anche gli ascoltatori dalla parte di Vittorio Foa
E non dalla parte predichi militava tra nella Repubblica di Salò
Quindi va bene gli appelli alla luce alla Luciano Violante ma bisogna pur ricordare e non dimenticare e in proposito poi se mi può sollecitare su qualcosa ricorderemo utilissima lettura
Che in una storica italo americana che si chiama Susan Zuccotti
Che ha pubblicato anni fa io ritengo che si chiama Olocausto in Italia
Per ricordare che la deportazione degli ebrei le delazioni nei confronti degli ebrei
Chi chiudeva i canoni dei treni dove gli ebrei poi dopo venivano convogliati ad House a Birkenau a Mauthausen
E hanno mani italiane che c'era anche un campo di concentramento in Italia fossero che insomma l'Italia gli italiani hanno non solo varato
Prima della guerra alle leggi che perseguitavano gli ebrei e che a volere applicare hanno perfino peggiori di quelle dei nazisti diciamo salvati perché volle applicavamo ma Durante periodo della guerra civile
In militanti della repubblica di Salo hanno fatto più che un lavoro sporco assi e nazisti le stragi le persecuzioni dobbiamo farcene anche carico noi e lì Susan Zuccotti Paolo un ottimo puntiglio un'ottima radiografia un ottimo lavoro di scavo per recuperare la nostra memoria quelle che sono anche le nostre colpe perché in poi facciamo bene a celebrare le foibe
E i massacri nei confronti delle colonie italiane Friuli in Dalmazia in quella zona
Tra l'Italia e la ex Jugoslavia da parte delle bande itinere
E dei comunisti italiani detenevano loro bordone però ricordiamo anche che non siamo stati sempre solo Italiani brava gente c'erano anche stati italiani mascalzoni
La l'opera di ricostruzione di memoria va fatta tutta quanta e
L'opera di ricostruzione di memoria sarebbe bello io adesso non so bene che la programmazione televisiva perché poi la la morte di papa Francesco ha sconvolto un po'tutti i palinsesti estero in queste occasioni
Si fanno vedere solitamente film
Impone la vita è bella di Benigni oppure altri film che ricordano appunto quei drammi ecco un film che andrebbe fosse visto trasmesso e che non so se è in programmazione e Bosusco
Che racconta di questa strage
Dove tra l'altro tra le vittime c'era anche due oggi vengono chiamate eccellenti il fratello di Pier Paolo Pasolini lo zio di Francesco De Gregori che militavano
Nella brigata Osoppo poteva nella una formazione partigiana non comunista o liberale o comunque die di un alto segno di antifascismo sì e venne sterminata non dei nazisti
O dei fascisti venne sterminata dai compagni a lungo dimenticata a lungo ignorata
E irresponsabili potenti sono morti senza essere processati senza essere perseguitati potenti nella ex Jugoslavia quando c'era ancora il maresciallo Tito
E governava quella parte di Europa
E insomma ci sono tanti tasselli che andrebbero ricostruiti messi insieme uniti dall'Avana
E certo io proprio su questo di volevo sollecitare felpato R cioè questo punto che tu hai toccato alla fine davvero importante perché ci aiuta a voi probabilmente ci aiuterà anche negli anni nei decenni
Prossimi a chiarire un punto
Che l'ambiente nostro ecco diciamo come dicevamo all'inizio cioè il mondo che poi è nato nel dopoguerra da dalle esperienze dell'azionismo Giustizia e Libertà ma anche tu hai citato De Gasperi cioè dalla migliore tradizione popolare diciamo
Democristiana in senso Nonda dispregiativo come una volta si diceva che nel nostro Paese in realtà avuto un altro merito ma qui poi ci spostiamo ma non non tantissimo ci portiamo nel nel dopoguerra
Perché appunto questa realtà che c'era in alcuni in alcune parti della Resistenza comunista cioè il sogno l'illusione di fare una guerra rivoluzionaria in sintesi tra si fa come sarà fatto in Russia nel mille novecentodiciassette no perché a pizzico in realtà un altro merito di questa classe politica che poi si afferma nel dopoguerra dal quarantasette in poi diciamo esclude il partito comunista dalla diciamo dalla sala dei bottoni come si dice
A il merito di di diciamo impedire una una cosa che era nelle nelle idee di alcuni di questi noi alcuni di questi giovani giovanissimi che vivevano in questa illusione certamente lo scenario internazionale contribuisce a questo perché l'Italia esce diciamo dalla seconda guerra mondiale ancora a diciamo con le armi in pugno agli Altan nei primi mesi del quarantacinque era già deciso anche per un fatto molto semplice dal punto di vista geopolitico come si dice adesso c'era l'esercito ambo
Verificano che aveva risalito la la penisola e quindi agli alta si decide anche in base a questa novella
E la disputa su Berlino naturalmente nasce dal fatto che invece li arrivano i russi e vogliono esercitare la loro diciamo influenza
Ecco però uno degli altri meriti questi nostri diciamo così che ecco i protagonisti poi dal Partito d'azione si scioglie ma quella cultura
Che poi Terme realtà anche la parte migliore diciamo così del del ceto politico democristiano è diciamo costruisce costruisce una realtà in cui questi istinti rivoluzionari violenti vengono vengono accantonati voi li rivediamo tragicamente
Negli anni settanta con le Brigate Rosse però ecco noi che per per tanti anni abbiamo denigrato dunque con questa classe politica forse oggi stanno emergendo tante cose che ci voti ci obbligheranno a cambiare opinione su quello che invece è caduto il nostro Paese nel dopoguerra
Per allora intanto anche qui procedevo in maniera c'è uno spasso anch'io scoordinata
Quando quando certamente c'è stato un momento in cui
Tu hai parlato di classe democristiano in senso alto parliamo di cattolici con liberali perché anche in quel mondo c'è stata una ma il confronto
Perché e De Gasperi campare preparato senza l'altra Ermete Novelli che Dossetti poi è stato come dire sconfitto politicamente e si è ritirato in convento non oso pensare selettivo io indossi tiene
Avessero prevalso che cosa poteva capitare in questo Paese il cui destino comunque era già stato segnalato come hai detto tu
Nelle nell'incontro a Yalta quando diciamo Yalta diciamo il vertice trenta le grandi Winston Churchill l'inglese ed erede dell'impero britannico che già comunque in fase declinante
Gli Stati Uniti d'America con il Presidente
Già malato
Franklin Delano Roosevelt
E uno Stalin che era nel pieno del delle sue forze aveva eliminato tutti i suoi concorrenti e tutti i suoi oppositori
Quando Battiato bastava che battesse ciglio ed è un ordine sì
Potrei raccontare un episodio cui risulta Stalin organizzarono anche una parentesi ritengo trenta secondi e Stalin organizza organizzano per il piacere di Stalin
Una partita di calcio nella Piazza Rossa
Tutta la notte fanno questo finto parato di calcio e il la convenzione che appena Stalin avessero colto un segno di noia uno con un fazzoletto doveva fare un segno e la partita si bloccava
E se lo che invece strali si appassionerà questo fa sovente la partita va avanti per ore e ore e ore calciatori poveri sai uno dei boss più estrema finalmente saliente diceva bene facciamo altre cose però è durata Godin quarantacinque più quarantacinque e durata quattro cinque ore con la partita
Questo per dire come Stalin Perino ha vissuto certo per andare su cose meno almeno divertenti quando decidono i confini del mondo
Uno come Churchill voleva a tutti i costi anche perché la guerra l'avevano fatto per la Polonia aveva cominciato a quello voleva che la Polonia facesse parte del blocco diciamo occidentale
Stalin non ne vuole sapere
Traccia Luís confini addirittura ci sono dei punti dove Luigi aveva messo casualmente il dito su una cartina geografica e nessuno aveva il coraggio di dirgli posta col dito
E quindi appare una zona diventa nella sua nell'influenza il comunisti sovietici semplicemente perché aveva puntato il dito ma non aveva nessun interesse a quella zona lì specialmente l'ambiguità villa gradire come clima e allora e l'Italia suo appunto
E faceva parte dell'altro blocco Togliatti pesce
Poco in Unione Sovietica uno degli animatori di Radio Mosca per intenderci senza battere ciglio aveva visto i tutti i suoi compagni liquidati compreso il cognato Paolo Botti che riuscirà schiantato fisicamente
Quando torno in Italia ben chiaro che Lulic uscito ad operare
Conto il Partito comunista più forti in Occidente ma che in Occidente
E quindi in questa è la scelta di Cantù cosa che non aveva capito per esempio uso oppositori Pietro Secchia che continua a coltivare il mito rivoluzionario abbia continuiamo è viene schiantato politicamente emarginato
Fatto fuori
è però Togliatti aveva ben chiaro che l'Italia stava dall'altra parte
Dopo cioè tracciato un filo con le Brigate rosse ma qui diventerà un discorso legato a azioni nello facciamo un'altra volta un esattamente e dicevo però c'è una classe politica che esce dal fascismo esce dalla guerra e dalla guerra civile
E quella classe politica cattolicoliberale incarnata da De Gasperi che certamente ha dovuto ingoiare e i rospi per esempio dei famosi tredici
Professori che non hanno giurato la fedeltà al fascismo
Quelli vivi sono stati tutti poi reintegrati meno uno Ernesto Buonaiuti che è un sacerdote padre del modernismo
E il Vaticano impone che non gli venga restituita la cattedra universitaria anche dopo la fine del CIPE e De Gasperi si deve
Piegare a questo diktat minore rispetto a tanti altri non accettato però per dire come Peppino De Gasperi dovuto subire delle ragioni di parte PD di Stato non so come chiamarlo insomma
Alludo fare i conti con delle realtà che non non poteva governare fino in fondo accanto a lui c'è stata sicuramente una classic tour politica forgiata davanti dal dalle persecuzioni fasciste dal carcere
Galan Guerra e quindi sapeva che cos'è la politica come fare la politica
Se facciamo un paragone con i politici di oggi va be spariamo sulla croce rossa come si dice
Detto questo hanno hanno fatto insorgere un paese uno dei meriti di De Gasperi quando c'erano le conferenze internazionali il suo famoso viaggio negli Stati Uniti
Eravamo d'adozione sconfitta eravamo quelli che avevano perso la guerra dopo averla scatenata dopo essere andati noi a casa degli altri in Francia e in Russia
A farla sia ed è riuscito a a ricompattare il tutto il periodo degli anni Cinquanta fino agli anni Settanta
E dobbiamo dire grazie per una quantità di conquiste sociali e civili a quella classe politica dimenticata voglio solo fare due nomi non so chi si ricorda più
Di uno che si chiamava Luigi Mariotti socialista è stato un ministro della sanità e la riforma sanitaria la impiantata a Luino poiché venuta Tina Anselmi eccetera eccetera ma da impiantare
Lo Statuto dei lavoratori è un signore che si chiamava Giacomo onduline io sfido chiunque a riscontrare perché giugno qualcuno si ricordi di Giacomo Brodolini
Il famoso zuccherino con il vaccino dell'antipolio che veniva distribuito nelle scuole
E che ha risparmiato attentissimi ragazzi di essere vittime della poliomielite
Eh perché Giacomo Mancini Ministro della Sanità che punta i piedi e impone obbligatoriamente questo vaccino e la distribuzione di questo vaccino
Ecco questo per dire ho fatto economia di tutte le riforme che portano il marchio Marco Pannella e al partito radicale perché ce le siamo dette le conosciamo e non voglio alzare le mie bandiere più di tanto ho alzato le bandiere di una parte all'officina i socialisti dell'epoca sì però completamente dimenticate completamente ignorati quella quella classe politica
Che si bisogna rimpiangerlo
Anche la quantità di odori anche una quantità di cose che non andavano fatte figuriamoci però o non bisogna dimenticare che se oggi siamo quello che siamo e anche per merito di queste persone
Poi che mi avevi chiesto scusa no no credo che credo che questo è il quadro sul sul filo poiché lei Gaglio certe realtà che poi si rivedono negli anni Settanta questo magari ritorniamo un'altra volta perché se no
Ci ci allontaniamo io credo Walter che forse ci possiamo fermare qui diciamo che questo tuo intervento a conclusione di di questa giornata ci aiuta un po'a a capire anche diciamo il significato di di queste iniziative di di questo giorno di queste ore del partito radicale cioè questa complessità in cui il filo diciamo la la cultura quel quel quel quel quel diciamo quella Timoria di idee ecco per dire così e a cui Marco Pannella si è legato sempre in maniera molto diciamo molto creativa come dire molto libera come ha fatto come ha fatto sempre Marco Pannella che mettendo insieme Benedetto Croce Salvemini Ernesto Rossi i fratelli Rosselli diciamo realtà che avevano dato un contributo importantissimo forse uno dei meriti di Marco Pannella è quella di aver saputo veramente sintetizzare queste queste idee queste visioni del mondo
Tra di loro anche lontane in in ecco hai detto tu conquiste che poi sono state approvare anche da questo mondo di cui abbiamo detto che ha costruito quello che noi oggi ci troviamo tra le mani
Io dire seguire una che adesso va di colla dico forse torto però la voglio dire perché tanto
Non possono sobrio oggi lo sono domani
Quando si parla di statistica
Senso dello Stato
Allora sicuramente De Gasperi lo statista
Sicuramente Bettino Craxi è stato in molti momenti statista lo si dice sempre per Sigonella io lo dico per l'affaire Moro quando assunto l'iniziativa di un cercare di salvare Moro quindi la Costituzione che da la
Come compito essenziale il salvare la vita del luogo e di garantiva
Perché è stato scacchista o almeno per certi versi ma sicuramente tra gli statisti cimento Marco Pannella perché avuto sempre sempre sempre il senso dello Stato e il rispetto delle istituzioni cui era sempre sul democrazia
Giustizia diritto era un perigonio sì inscindibile
Vado avanti
Pannella
Te lo ricorderai
Ci si chiamava compagni lui lo faceva ristabilire quel termine al etimologia latina
Il pane in comune
Però quel termine compagni non lo voleva cedere
Ai comunisti agli altri cioè io ve lo prendo dico allora il venticinque aprile io non lo regalo me lo prendo anch'io e me lo tengo stretto non conoscendo che diventi un monopolio di ricoveri
Dirigenti gaglioffi posso dirlo tipo ampi
Che giustificando tutto una serie di cose che sono francamente ingiustificati
Quindi in questo senso come Pannella si prendeva compagni io penso che non ci si doveva prendere il venticinque aprile o con lo stesso spirito con lo stesso lo dandogli lo stesso valore
Grazie all'altra grazie davvero
Ecco con questa intervista con Valter Vecellio il direttore di proposta radicale si chiude qui questo servizio
Che avete ascoltato oggi darà divaricare gli abbiamo proposto testimonianze letture di importanti studiosi saggisti giornalisti che ci hanno raccontato il Complesso quadro
Della resistenza italiana di un veto davvero importante fondamentale nella storia del nostro Paese la rinascita
Appunto della libertà il contributo di queste realtà composite come avete sentito
Da motivazioni diverse molte volte di carattere esistenziale
Per appunto uno spirito che con definirsi patriottico noi ci fermiamo qui con questo semplice vi auguriamo ancora un buona venticinque aprile