25 aprile: intervista a Paolo Cento

Per radio radicale con Paolo Cento vogliamo parlare di come passato questo venticinque aprile le cui polemiche non ci abbandonano anche nella giornata di di oggi e son passati addirittura tre tre tre giorni allora perché
C'è ancora questo clima di di scontro al venticinque aprile e cosa c'è che non
Che che non vale soprattutto insomma veloce chiederei sentito le parole di Giorgia Meloni che cosa ne pensava
E se il venticinque aprile che dovrebbe essere una festa è riconosciuto da tutti e una festa che ha un nome e un cognome cioè si festeggia la liberazione la Resistenza antifascista e la liberazione dal nazifascismo
Purtroppo negli ultimi anni ha ripreso piede una lettura revisionista
Della nostra storia della liberazione cui esso crea le condizioni per polemiche che andrebbero evitate
Io trovo Massari disdicevole che insomma ci sia a distanza ormai di tanti anni e siccome io credo che tutte le forze politiche hanno alle spalle
Il fascismo anche a destra io non sono tra quelli che dice in Italia c'è un pericolo di ritorno al fascismo no quella un dato storico ormai consegnato alla storia ma
Proprio questo dovrebbe unire il Paese nel ricordare nelle dirci nel raccontarci che la liberazione
è stata innanzitutto fatta da una parte del popolo italiano che è insorta contro i nazifascisti e sia liberata poi cessato l'aiuto decisivo
Dell'alleanza anglo americana ma non riconoscere la resistenza significa non riconoscere una parte decisiva della nostra storia recente
Le polemiche quindi governo a non perde occasione fanno anche devo dire degli scivoloni
Che rimango basito perché poi sono ministri che fanno politica da tanti anni quindi non è che si sbagliano quando un ministro dice ci vuole un venticinque aprile sobrio
Ovviamente dice una cosa da una parte scontata ma come tutte le cose scontate quando vengono rimarcate hanno un significato ulteriore e quindi è giusto che poi si prendono anche la polemica è la reazione
Tanti sono scesi in piazza tantissimi giovani è una grande festa continuiamo attenerci a marcare assocerà continuiamo a molto cara la messa la ringrazio qual è l'episodio che l'ha colpita di il
Il caso della della Fornarina di Ascoli Piceno i due schieramenti opposti che si sono diciamo misurati a breve distanza due Ugo
L'occupazione del suolo pubblico dell'ampia ma quando poi si creano queste polemiche non è questo caso si usano parole inopportune e sbagliate come quello di dire sobrio
Nei festeggiamenti del venticinque aprile poi c'è sempre qualcuno che è più zelante
Delle parole usate dal re e elevate ricavare paniere volte pretestuosa perché
Mettere uno striscione in cui dice faccio la pizza e il pane buono e bello come la Resistenza
è una cosa che il venticinque aprile
Dovrebbe prendere l'applauso di chi lo vede questo striscione non l'identificazione anche perché poi l'identificazione
Viene utilizzata strumentalmente da chi poi cerca anche di creare tensione come è accaduto con lo striscione vergognoso esposto contro questa formali per non parlare di quello che è accaduto
Con le commemorazioni della Repubblica sociale italiana dunque non solo dove rimango basito nel vedere che si possa tranquillamente fare sfoggio di una richiamo nella Repubblica di Salò e quindi al fascismo e quindi a chi stava dalla parte sbagliata perché il venticinque aprile ed è uno dei motivi per cui Corsa ancora non è pienamente riconosciuto da tutti e che c'era chi stava da parte giusta c'era chi stava dalla parte maledettamente sbagliata
E non è che possiamo cancellare questo
Poi il nostro Paese ha avuto una grandissima capacità fatto addirittura e la l'amnistia conto agli atti e ha cercato di di chiudere le conseguenze anche giuridico penali no di quel di quella divisione
Erano nell'occasione se avessero fatto depurazione non soddisfacente della strana ma io dico io sono io credo che ha fatto bene e che ha fatto bene Dorigatti a fare la BBC ha io che penso che lisci motivo dell'aereo in modo per promuovere l'ingresso di ex fascisti non è un modo per dire che si è chiusa una stagione se una stava dalla parte sbagliata si può anche redimere ma cosa peggiore che nel due mila e venticinque Cecchi
Rivendica
Lo stare dalla parte sbagliata e questo è inaccettabile che non c'è mediazione tra le due parti si senta nei giorni della celebrazione della Resistenza arrivata la notizia della morte di Alberto Franceschini
Lui era uno di quelli convinti che la lotta armata del terrorismo brigatista forse la naturale prosecuzione della lotta partigiana
Era una visione sbagliata quella era una visione sbagliata assolutamente sì perché la lotta partigiana nasceva per liberarsi dal nazifascismo e da un regime dittatoriale in Italia con tutte le storture con tutte
E i tratti illiberali che ci sono stati negli anni cinquanta sessanta settanta non stavamo dentro a un regime stavamo dentro un sistema di democrazia liberale e quindi il ricorso alle armi era profondamente sbagliato come la storia
A ci ha consegnato
E Franceschini però sarà che dissociato dalla diciamo la la sua esperienza io credo che come come allora in un contesto molto diverso anche con quegli anni gli anni che vengono impropriamente chiamati Anni di Piombo perché sono stati anni di piombo ma ovviamente anni
E che hanno attraversato e hanno diviso il nostro Paese
Ci vorrebbe anche lì un atto di chiusura storica attraverso un provvedimento che chiude a quelle pagine ci consente anche di conoscere fino in fondo la verità liberandola anche dal ricatto giudiziario
E mi io da sempre sono sostenitore
Di un Prodi un'amnistia per gli anni Settanta vale a destra come a sinistra non ha più senso andare a rincorrere i fantasmi di quel passato
L'unico l'unico scambio che va fatto rispetto a alla Messia è che i protagonisti di quegli anni devono squadernare
I quaderni per conoscere fino in fondo la verità di due fenomeni che hanno attraversato l'Italia che erano frutto anche di di chi voleva cambiare questo Paese e ha preso una strada sbagliata provocando una tragedia ma
Dentro a un paese che aveva bisogno di essere cambiato questo qualcosa abbiamo mai dimenticare l'ultima domanda dal venticinque aprile al primo maggio il due giugno qual è la festività meno divisiva
Se se ammesso che si possa fare ma il due giugno
Non dà mai diviso nessuno perché avuto alcun significato diverso diciamo nella nella memoria collettiva anche se ricordo ricordo a me stesso perché sono stato protagonista quante volte abbiamo manifestato contro le parate militari di accesso
Di ostentazioni ma anche pannelli di che alle lo faceva sicuramente molto meglio di me fonti quelle però c'era uno uno spirito antimilitarista che a volte ci portava anche il due giugno criticare questa ostentazione
Militare
Io credo che sono tre feste diverso il due giugno il Primo maggio del venticinque aprile che dovrebbero appartenere alla collettività poi ognuno c'è anche la resistenza anche la liberazione non è stato un fenomeno solo di sinistra
Essa ne abbiamo tanti partigiani cattolici tanti partigiani liberali azioni dissi non è solo uno una storia della sinistra tumore quindi andrebbero recuperati tutti vissuti con più serenità
Il venticinque aprile è meglio non farlo con i palestinesi che alleati Tel
Parte a destra è una cosa tutta da dimostrare dal punto di vista storico no avanzai Bergamo Fini Gerusalemme Masi ma era ubriaco è stato ricevuto più armarsi ma sembravano era il muro non ricevuti in tanti pur anche anche la Russia di Stalin fece
Raccordo iniziale picconatore del Corriere quindi sparì dopo la Russia si è riscattata perché è stata decisiva nella
Nella liberazione dal dal nazifascismo
Io credo che il venticinque aprile è la festa della liberazione italiana e quindi tutti coloro che hanno collaborato alla Resistenza tra cui anche la Brigata ebraica hanno diritto e dovere di festeggiarla ed io non sono
Per utilizzare il venticinque aprile per
Dividere diciamo il fronte della Resistenza
Ovviamente poi queste giornate cadono dentro a un contesto internazionale di cui non possono rimanere verde io non mi io li terrei fuori io terrei fuori le dinamiche diciamo dell'attualità politica
Però un po'e non può neanche diventare un caso strumentale peraltro il venticinque aprile quest'anno per fortuna non ci sono stati scontri incidenti c'è stato qualche fischio ma fischiare in una piazza è legittimo io credo che la vicenda palestinese è enorme
La tragedia di Gaza enorme
La tragedia di coloro che sono ancora ostaggi via Massa e altrettante norme e quindi teniamola separata dal venticinque aprile ma non perché il venticinque aprile un quadro e dobbiamo guardare statico a perché sono pezzi di storie differenti io e mi sento profondamente vicino a Gaza però penso che sia del tutto legittimo che la comunità
Anche bravi Capozza partecipare ai festeggiamenti del venticinque aprile grazie come sempre a Paolo Cento grazie a te