Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale giovedì quindici maggio questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta diversi temi di cui ci occuperemo quest'oggi
Innanzitutto l'Ucraina con gli incontri di oggi a Istanbul e poi il Medioriente
Trump che scommette sull'ex jihadista in Siria la decisione del presidente americano di rimuovere tutte le sanzioni
Statunitensi che erano state introdotte contro il regime di Al Sadr e infine il Medio Oriente e Gaza con un commento pubblicato ieri da figlia o a firma Eugenides baschi
Che rimette un po'le cose a posto sul dibattito a proposito del presunto genocidio a Gaza
Casa non è Auschwitz il titolo ma partiamo dall'Ucraina e dagli incontri di Istanbul con un editoriale pubblicato ieri
Da leader siamo e delicato Volodymyr Zaleski intervistato tra l'altro dal quotidiano francese
Il titolo è
Molla ma vuol dire francese anche forza morale scrive Libè
Sì si può dire che quest'uomo abbia della resilienza Volodymyr Zaleski è riuscito finora a resistere a tutto ai killer Rossi nelle prime ore dell'invasione dell'Ucraina
Alle bombe e missili su Kiev da oltre tre anni alle rivalità interne alle incertezze dei dirigenti europei e perfino all'ira di Donald Trump in mondovisione nello Studio Ovale della Casa Bianca
Lo cacciano dalla porta lui rientra dalla finestra lo schiacciano terra Luís si rialza come una molla
Nulla sembra colpire il presidente ucraino ed è questa la sua forza Zaleski ha conosciuto due presidenti americani diversi primi ministri britannici e cancellieri tedeschi
Un solo presidenze francese
Due parlamenti europei
E lui al comando di un paese attaccato da un gigante ancora qui pronto a dialogare con tutti prima e soprattutto col suo nemico più temuto Vladimir Putin
Prendendo alla lettera al presidente russo che si era detto pronto discussioni dirette con gli ucraini e offrendosi di incontrarlo a Istanbul lo Ankara
Con il totale sostegno della coalizione dei volenterosi che ha minacciato di inasprire le sanzioni contro Mosca
Zaleski secondo Libération ha disorientato il suo omologo rosso che dopo la proposta non ha più detto una parola
Nell'intervista che ha rilasciato in esclusiva Libération il presidente ucraino non va per il sottile
Non credo che Putin sarà in grado di venire avrà paura ma lascio comunque una piccola probabilità perché un dirigente coraggioso suppongo tutto sta nel suppongo
Espressione che secondo Liberazione o renderà isterico Putin o Lu fungerà sul vivo e poco probabile che questa settimana segni la fine della guerra in Ucraina
Ma se Zaleski riuscirà a far valere il sostegno degli europei e di Donald Trump e a mettere Putin in imbarazzo allora questa settimana potrebbe segnare un punto di svolta
Ovviamente c'è un grande stemma questo lo diciamo noi non Libération ed è il sostegno di Donal Trump per lo racconta oggi significa Hoffmann su le monde
Alleati o non alleati aggressori o aggrediti dittatori o democratici nella diplomazia del corto periodo di Trump vale tutto a una condizione che si è concluso un Diehl un accordo leggiamo un passaggio di questo commento di di di il arrivando nel Golfo Persico con i suoi Mirri i suoi drappi dorati le sue ricchezze per il primo viaggio ufficiale all'Estero del suo secondo mandato
I deal
Sono quelli accarezzati da Donald Trump
Questa tournèe in Arabia Saudita Emirati Arabi Uniti e Qatar con obiettivi prioritariamente economici si presenta come una perfetta illustrazione della diplomazia del deal di questo Presidente americano
Di il è una parola che riassume tanti concetti in quattro lettere una parola facile incisiva magnificamente incarnata da quest'uomo che è stato arredo il settore immobiliare prima di essere eletto
Due volte presidente degli Stati Uniti
Il del è un'arte che Trump crede di padroneggiare così bene da averci scritto un libro il deal è l'affare l'accordo il contratto
Non è necessariamente quo o sostenibile ma una volta concluso viene presentato come vantaggioso per tutti tuttavia scrive si dica Hoffman la realtà della politica internazionale
è diversa da quella del settore immobiliare durante il primo mandato Donal Trump ha concluso due deal importanti gli accordi di Abramo che hanno permesso la normalizzazione delle relazioni tra Israele quattro paesi mussulmani Marocco Emirati Arabi Uniti Sudan Bahrain
E l'accordo di do ha firmato nel febbraio due mila e venti con i talebani per organizzare il ritiro americano dall'Afghanistan
In entrambi i casi sono stati salutati questi deal come dei successi
All'epoca era così
Le spalle sono emerso successivamente la senza della questione palestinese negli accordi di Abramo il disastro del ritiro effettuato in Afghanistan dall'amministrazione by the nell'agosto due mila ventuno
Da un Paese totalmente rioccupato dei talebani ai quali Trump aveva concesso tutto per vantare il di il durante la campagna presidenziale del due mila venti
Beh questi queste due falle dimostrano quanto quegli accordi in realtà non erano dei successi
Questo secondo si indica Hoffman
E ciò che caratterizza la diplomazia del di il di Trump il breve Periodo invece che il lungo periodo
Con dei partner perché sono tutti considerati
Equivalenti indi indipendentemente dal loro passato dal loro legame con gli Stati Uniti alleati o non alleati aggressori e aggrediti dittatori o democratici poco importa
La prima amministrazione Trump ha negoziato con i talebani contro i quali l'America combatteva da vent'anni tenendo il governo afgano in teoria alleato escluso dai colloqui
Nelle ultime settimane la squadra Trump a escluso per tre volte Benjamin Netanyahu primo ministro amico
I attivamente sostenuto da Washington per negoziare direttamente con Hamas il rilascio di un ostaggio americano Agasa per negoziare con i ribelli utili dello Yemen un cessate il fuoco senza Israele
E per negoziare con l'Iran l'abbandono del programma nucleare e dopo aver parlato con il principe ereditario saudita Mohammed Bin Salman
Tanto annunciato la revoca delle sanzioni contro la Siria
L'Italia voi Trump sono mossi da due logiche diverse
Netanyahu fa la guerra in un'ottica di affermazione del potere militare di Israele nella regione
Trump cerca la stabilità favorevoli agli investimenti che l'Arabia Saudita fa intravedere agli Stati Uniti
L'India di Narendra modi a
Altro amico di Donald Trump non ha apprezzato di essere è stata messa sullo stesso piano del Pakistan dai mediatori americani intervenuti per fermare l'escalation tra i due Paesi all'inizio di maggio
L'interesse immediato di Washington non era l'amico indiano ma la cessazione
Delle ostilità e poi ricorda Sylvie Kauffmann più avanti c'è il dossier dell'Ucraina che preoccupa Trump sin dalla sua elezione la resistenza dei protagonisti ai suoi sforzi di pace lo esaspera
Per calmare Trump chi è va concesso un accordo sui minerali ma il vero di il e Trump vuole quello per mettere fine ai cinque mila morti al giorno
Anche qui nessuna pietà Trump si astiene dall'indicare la Russia come aggressore
L'aggressore Washington spesso il trattato meglio dell'aggredito questa è un'altra tendenza della diplomazia tran piana forte con i deboli deboli con i forti
A costo di intense manovre diplomatiche gli alleati europei inizialmente esclusi in modo brutale stanno cercando di rientrare nel gioco per loro a differenza dei Trump il periodo posta cordolo conta molto di più dell'accordo gli europei comprendono un elemento che non fa parte dello schema mentale di Trump la logica di Putin
Sull'Ucraina è una logica di lungo periodo non di breve periodo
E lungo periodo vale anche per Pechino differenza del Regno Unito con cui Trump ha concluso il suo primo accordo
Commerciale con grande clamore scarsa portata la Cina DC Jinping non ha fretta incassa di colpi di Trump resiste
Trump dice di avere delle carte ma anche ci Jinping ne ha essa come usarle nella prima fase del conflitto commerciale tra i due giganti
Alla fine l'americano che ha ceduto raramente una politica economica è stata ripudiata con tanta nettezza e così rapidamente ha scritto il Wall street journal
Chiusura di Sylvie Kauffmann sulle Hammond forte con i deboli debole con i forti la prossima sulla lista della guerra dei dazi e l'Unione europea che non manca di carte
Dovrebbe trarre insegnamento dalla Cina così tra l'altro l'Hammond che ci porta al viaggio di Trump in Medioriente
E a quella che è stata la del la la la la decisione
Più significativo in termini concreti re cioè rimuovere tutte le sanzioni americane contro il nuovo regime in Siria Trump scommette sull'ex jihadista il titolo
Un po'velenoso del wall street journal ha che ricorda che queste sanzioni erano dirette contro il regime Assad
Trump ha dichiarato che non sono più necessarie con un nuovo governo che speriamo possa stabilizzare il Paese e mantenere la pace
Ha aggiunto buona fortuna Siria
Mostrarci qualcosa di veramente speciale e per il Wall Street Journal dovrà essere molto speciale perché non ci sono precedenti per un ex comandante di Al Qaeda come l'attuale leader al Ciara
Non ci sono precedenti di un ex comandante di Al Qaeda che guida un Paese verso la pace e la stampa milita e l'amicizia con l'Occidente insomma
Sarebbe stato più prudente ottenere qualche azione da parte sua
Sui temi di interesse per gli Stati Uniti
E ce ne sono molti compresa la stabilità della Siria evitare ovviamente guerre comunitarie e persecuzioni contro le minoranze per chiudere però vogliamo tornare ad occuparci di piazza con un commento che uscito sulle figlia o ieri a firma Eugenides basti che re inquadra in modo abbastanza corretto tutto il dibattito sul cosiddetto genocidio Gaza non è Auschwitz da il titolo l'articolo parte da quanto è accaduto in una trasmissione televisiva francese
Nella quale un ex presentatore famoso Thierry Ardisson
Durante una discussione su ghazal detto è Auschwitz e tutto ciò che c'è da dire
Ardisson poi si è scusato dicendo che non è così ma questa uscita in un momento di emozione è rivelatrice è stata provocata dalla nazi Ficacci Simone ossessiva dello Stato ebraico
Che per me il dibattito pubblico e questo ben prima del sette ottobre l'accusa di genocidio non aveva atteso la risposta di Israele agli attacchi di Hamas per diventare un mantra accusatorio un comico francese se così lo vogliamo chiamare di Oddone nei suoi spettacoli riprendeva esattamente questo ritornello
Questa retorica di nazisti che azione di Israele ha preso piede nei circoli postcoloniali durante la conferenza di Durban del due mila e uno
Il cosiddetto sul globale processo a Israele come uno Stato intrinsecamente razzista
Durante Durban due nel due mila nove l'israeliano Eli vai se il premio Nobel per la pace nel mille novecentottantasei sopravvissuto all'Olocausto
Fu etichettato come ceo nazista cioè nazi sionista dalla delegazione iraniana
L'Ithilien
In stazione dell'avversario è un metodo comune di demonizzazione ma nel caso di Israele questo obiettivo è particolarmente perverso
Perché nazi ficcare Israele significa fare passare gli ebrei dallo status di vittime a quello di Carmen Fincher rovesciando lo stigma per fare leva sulla colpevolezza occidentale
Come scriveva
Quindi anche lei vince nel mille novecentosettantuno mille novecento settantuno
L'antisionismo è una rara occasione perché ci dal permesso è addirittura il diritto il dovere di essere antisemiti in nome della Democrazia
L'antisionismo e l'antisemitismo giustificato finalmente accessibile a tutti è il permesso di essere democraticamente antisemiti
E se gli ebrei fossero loro stessi dei nazisti sarebbe meraviglioso non sarebbe più necessario compatire early avrebbero meritato il loro destino quello di Auschwitz questo del mille novecentosettantuno
E anche lei vice
Il paragone con la Shoah prosegue la commentatrice vile figlia o schiaccia ogni sfumatura annienta ogni discernimento sospende il giudizio di fronte all'emozione pura
Del male assoluto ma è necessario ricordarlo qualunque sia l'orrore della situazione oggi Gaza non è Auschwitz
A parte il bilancio che non è paragonabile la situazione non ha nulla a che vedere
I milioni di morti ebrei strappati alle loro terre deportati e sterminati non erano guidati da un'organizzazione terroristica che aveva massacrato più di mille persone deteneva degli ostaggi e che aveva la possibilità di fermare la guerra
Deponendo le armi abbiamo ovviamente di Hamas oggi e liberando gli ostaggi tra l'altro
Come ho detto alla affinché il corrotto qualunque cosa si pensi della risposta israeliana il termine genocidio è folle ignobile
La nazisti che azione di Israele partecipa all'inversione accusatoria permette di far dimenticare le collusioni storiche e contemporanee tra alcuni movimenti islamisti e il nazismo
E nei tunnel di Gaza che è stata trovata una copia del mancanza non sul comodino di Netanyahu di fronte all'orrore della situazione di Gaza questa controversia semantica potrebbe sembrare
Ridicola tuttavia affermare che in casa non è Auschwitz non significa relativizzare ciò che vi accade al contrario
Combattere un relativismo che avvelena il dibattito pubblico così tra l'altro
Mia figlia o con e osceni basti noi però oggi ci fermiamo da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale