Radio Carcere: "Morire di Pena, 12 storie di suicidio in carcere" - ll libro scritto da Alessandro Trocino e il dialogo tra l'Autore e il prof Davide Galliani sul collasso del sistema penitenziario che è negazione del diritto e della vita.

Che cadesse
Anche nella linea che abilitate antiquate magia l'animale qualcosa tutte le sere aprite
Come è possibile che potete fare quello che fate
Scusi Secondino secondi non è simpatica superiore
Una volta quello italiano il tribunale
Cinque il codice di procedura penale
In Italia la corte d'appello di Palermo seconda sezione informa
Data cinque attivabili per la voce
E buonasera buonasera e ben trovati all'ascolto di radio carcere né da parte di Riccardo anima beh prima di tutto una notizia o notizia che speriamo possa vedere un domani infatti oggi il presidente del Senato Ignatz
Cioè la Russia è intervenuto al convegno intitolato per un gesto di clemenza nelle carceri organizzato dall'associazione la valle di vecchie le e lì ha affermato che siccome il problema delle carceri è il sovraffollamento fosse due dico intende parlare con l'onorevole Roberto Giachetti per vedere come recuperare la proposta di legge sulla cosiddetta liberazione anticipata speciale
E non non non possiamo fare altro che aspetta aree vedere se dalle parole finalmente si passerà ai fatti però attenzione a chi ci ascolta dalle carceri
Non fatevi troppe troppe illusioni è una buona la ricompensa e vediamo cosa succede va bene ok veniamo al noi
Morire di pena
Dodici storie di suicidio in carcere è questo il titolo del libro scritto da Alessandro Trocino giornalista del colera si era ed ha ridotto da la terza di cui parleremo questa sera
Già morire di pena non solo un libro perché il balletto perché approfondisce le vicende drammatiche e impressionanti di dodici persone che in carcere
Hanno rinunciato a vivere e che dovevano che potevano essere salvate ma anche un libro che balletto perché con una pregiata sintesi e attraverso proprio le singole storie delle persone detenute che si sono uccise in carcere racconta anche tutto il degrado e l'abbandono la negazione della dignità e la negazione del diritto della persona che contraddistingue la vita e si è ristretto nelle nostre sempre più sovraffollate casi italiani
Carceri dove purtroppo non solo oggi è facile morire perché non si è curati ma anche i calci dove è diventata quasi una terribile normalità uccidersi ovvero suicidarsi
Nelle mani dello Stato stato che quasi mai e poi riconosciuto responsabile per quelle vite spezzate che gli erano state affidate pensate ad esempio che negli ultimi dieci anni sono state più di mille centoquaranta le persone che in carcere hanno perso la vita e tra queste più della metà più dura metà sì sono sono quelle che si sono suscitate un drammatico conteggio che purtroppo invece di diminuire è aumentato sempre di più visto che solo lo scorso anno abbiamo contato duecentoquarantasei detenuti morti tra cui ben novantuno sono stati i suicidi mai mai così tanti mentre nei primi cinque mesi del due mila e venticinque contiamo già cento tre decessi
Tra cui ben trenta sono stati i suicidi insomma insomma è come diciamo spesso a Radio Carcere è vero l'Italia
Non ha la pena di morte è stata abolita ma per una pena spesso ancora oggi si muore e anzi si potrebbe equiparare la condizione di chi è detenuto a quelle di chi esercita un'attività ad alto ad alto rischio
Per la vita un tema questo così grave importante che di certo non è sfuggito al presidente Repubblica
Sergio Mattarella sentite cosa disse ad esempio circa un anno fa sempre a proposito dei suicidi nelle carceri
Non le sue scelte alle carceri dimostra quanto sia importante è indispensabile affrontarlo immediatamente con urgenza
E dunque anche per i sette suo collasso in cui versa il sistema penitenziario sfogliamo insieme il libro Murrieri pena e per questo saluto Alessandro Trocino autore del libro e giornalista del Corriere della Sera ciao le sale grazie ad eseguire a radio carcere otto pigra stavo e saluto anche il professor Davide Galliani professore di diritto costituzionale all'Università statale di Milano e sempre attento osservatore e non solo decisa evidenziano ora se la persona Galiani poi cotte aveva preso Galiani partiamo da iniziamo da un retroscena un piccolo retroscena infatti questa puntata di radio carcere è stata fatta oggi anche un po'per caso
Infatti in pochi giorni fa ci siamo sentiti al telefono e lei mi ha detto che stava leggendo il libro di Alessandro Trocino ricordo male sarò ricorda
Benissimo mi ha incuriosito per il tema mi ha incuriosito anche perché è un giornalista che approfondisce il tema
E quindi io ho fatto bene a comprarle a Reggio caro Alessandro Trocino ma tra tanti temi tipo devi scegliere perché scrive un libro proprio sul carcere
Che insomma far vendere poco è proprio sul fucile venduti che forse fa vendere ancora di meno perché questa città così coraggiosa
In un libro poi con finito con la sola parola morire attenti a vivere ancora
Beffa perché in realtà mi occupo di carcere da molti anni è un tema che mica retta scrivo anche da altri poi cultura però Sperto mi soffermo su questi temi e da tempo avevo l'idea di scrivere qualcosa però certo punto mi sono chiesto
Cerette penso no un altro saggio un altro le così però pieno di il ricorrente legge magari intelligente interessante ragionamenti utili che però poi alla fine fanno fatica un po'a passare dall'opinione pubblica così come anche questa litania quotidiana necessaria va un po'fastidiosa che è quella dei numeri no generoso diciamo
Quanti qui quante qual è il numero aggiornato dei suicidi secondo me questo e DTT spersonalizzare la questura un'azione dietro i numeri ci sono delle persone quindi ho pensato che è un modo per provare a rompere questa indifferenza questa questo vetro tratta l'altra tra noi e carcere fosse quello di di dare un volto una storia a a a un certo numero di persone a breve anteriore Guccione purtroppo molte Vittorio mio scelte dodici
Perché potevano essere diciamo in qualche modo rappresentativo potevano aiutarci a entrare direttamente nel carcere ma lo fa il bene infatti ISAF sparsi in
E l'abuso del carcere e te in questi sorella fa sentire molto forte devo dire professor Galiani è un tema scomodo quello scelto dal secondo Trocino nel suo libro
Anche perché come lui stesso scrive il carcere è una realtà che la gente non non vede non vuole vedere che dà fastidio anche se riguarda qualcuno che si è impiccato in una cella
Un'amara verità non crede ma sicuramente è un'amara verità se posso aggiungere subito
Una cosa nel merito del libero la maggior parte delle storie che racconta l'autore sono di persone che molto probabilmente un Paese civile non avrebbe neanche fatto andare in carcere da quindi il problema del suicidio è un problema gigantesco ma possiamo tranquillamente dire
Che è un problema anche conseguente cioè prima ci stanno dei problemi di salute mentale che noi non riusciamo a soddisfare ci stanno i problemi di tossicodipendenza ci stanno i problemi delle persone in carcerazione preventiva e quindi ci stanno tu una dozzina diagnosi doppie diagnosi praticamente è impossibile curarle i membri del governo sui giornali maglia e quindi i ci si deve domandare non solo o o sul tema in sede di suicidio in carcere ma anche della popolazione oggi detenuta che non è più quella di una volta acquisizioni e quindi abbiamo sempre più persone che non riusciamo noi come società ad accoglierci ad accogliere e finiscono in quel circuito che il carcere che è un girone dell'inferno in sei e in Italia purtroppo lo è ancora di più
La metamorfosi della procedura ci torniamo su questo tema che in è importante però a proposito di quello che scriveva anche
Che scrive Alessandro Trocino nel suo libro morire di pena dodici storie di suicidio in carcere quando parla di noi cittadini che insomma non vediamo e non vogliamo vedere il carcere che lo vediamo come un anziano aspetto un po'fastidioso anche
Ecco un sentimento assai simile l'ha raccontato proprio qua Luca Bizzarri intervistato da il miglio Targia sentire quello che ha detto pochi mesi fa Luca Bizzarri qui a Radio Radicale intervistato dal bravo Emilio Targia
Il fatto che noi noi tutti non non solo la politica noi cittadini ci disinteressiamo di quello che succede dietro le porte dei carceri ci rende fascisti perché il vero fascismo è quello lì il non considerare il più dei voleri immettere nel piede sopra i più deboli e noi lo facciamo giornalmente completo disinteressandosi completamente
Di gente che arriva a impiccarsi legando una corda a un termosifone che a livello terra e quindi vuol dire che tu col collo devi tirare avanti
Il collo fino a che la corda non te lo spezza e arrivare a quel punto di disperazione di chi vuol dire che prima noi abbiamo sbagliato qualcosa noi proprio come cittadini abbiamo sbagliato qualcosa se se ci sono dei posti in Italia dove lo Stato fa arrivare le persone a commettere degli atti del genere col dire che noi abbiamo raccolto e non e non la politica
Non solo la politica
E già non solo politica così diceva Luca Bizzarri crea radio radicale intervistato dal nostro amico Emilio Targia Alessandro Trocino le parole Luca Bizzarri ricordano questa Silvio di cui parli nel tuo libro di cui non cittadini
Sentiamo proviamo di Hans audizioni desumo che se impiccato no siamo noi criteri in queste parole dico Di Luca Bizzarri assolutamente sì
Diciamo un discorso che che che dovremmo affrontare prima o poi perché le condizioni dei detenuti sono una cosa che deve riguardare tutti che riguarda sul Secolo soltanto per fa questo paritaria naturalmente
Anche opere rispetto delle delle persone per i diritti civili e per per un senso di umanità che adesso in carcere non è piuttosto netti
Ma c'è anche un una una questione utilitaristica a chi onirici non è interessato alla al all'aspetto umanitario deve pensare che poi queste persone una volta che escono dal carcere tornando nella società quindi come ci tornano nella società è un affare che ci riguarda
E se di carcere un sostentamento l'interno occhiuta nessuna possibilità di di migliorarmi di di di di reinserirli prospettico nella società per allora apparizioni torna persone che torneranno a delinquere uccidere a commettere dei crimini
Sarà anche una nostra responsabilità
E certo come ha ricordato anche il presidente Mattarella dignitari neanche un carcere che che garantisce il reinserimento che la miglior garanzia per la nostra sicurezza
Di noi cittadini se non vogliamo occuparci del carcere per gli altri facciamolo per noi stessi giusto presso Galliani Implant Corriere
Condivido la riflessione di di Luca Bizzarri certo è però che la politica fa la sua parte perché ha fatto sentire prima la voce del presidente della Repubblica però con tutto il massimo rispetto e la massima stima
In sé per la Presidente della Repubblica in modo particolare per il presidente Mattarella la nostra Costituzione prevede tutta una serie di attribuzioni anche in capo al Presidente della Repubblica
Nel momento in cui dubita che le leggi approvate dal Parlamento siano compatibili con la Costituzione
E siccome da molti anni il Parlamento non fa altro che approvare leggi che vanno nella direzione opposta di quello di volere un carcere migliore
Ecco io mi domando se tutti noi dobbiamo farla nostra parte sicuramente sì giornalisti giuristi università avvocati magistrati ecco però anche nel cuore della politica perché il capo dello Stato sta nel cuore della politica
Che non ci sia magari bisogno di un po'più di coraggio ogni tanto nella rinviare al Parlamento quali che legge Ingusci decreto è o oppure anche quali
Chiede il refrain copie di emanazione Alessandro trofei con lo diceva prima anche il professor Galliani che ci ha letto un po'del pensiero perché obiettivamente rispetto a dieci quindici anni fa
La popolazione detenuta è profondamente cambiata mentre il carcere è rimasto lo stesso degradato e disumano come era prima tant'è che adesso entra più
Disperazione che delinquenza più fragilità che criminalità e per queste persone più fragili più emarginate spesso il calcio diventa un vero e proprio colpo di grazia ecco perché
L'aumento esorbitante dei suicidi nelle due sono esibirci bici tutto questo assolutamente sì sarà molto più fragili Panteghini aiutare non è un a una cosa casuale sarà come tutti i fenomeni è un fenomeno che può essere irritato e tende dettato dalla politica l'abbandono delle politiche sociali
Quell'abbandono e quelle che facciale ma anche è un fan penali svolte quiete negli ultimi anni si è fatto sempre più stringente cioè quando dice quando raccontiamo che l'indice di criminalità dei crimini più gravi fortemente calato negli ultimi anni e contemporanee e portamento aumentato il popolo dei detenuti
Va beh vuol dire che le politiche penali hanno consentito questo mentre per un film ma è successo un vestito o meno l'articolo su questo che non è nemmeno qualche mese fa
Circoscritto sulla rapina del Corriere della Sera cucita la alla newsletter paglia
Parte perché quella su cui scrivo in maniera particolare quindi diciamo impattato partecipare al al nome alcune leggi la possibilità di Giovanardi
La ex Cirielli e adesso in questo in questa legislatura il decreto che arrivano sono tutte leggi che hanno aumentato all'introdotte Loi fattispecie arenata aumentato le pene
Oggi sciarada cose Ciarallo sul podio calcolava calcolava in settanta i nuovi reati prodotti da questo governo
Per un totale di cinquecento anni di carcere in più questo ci dice semplicemente che entrano in galera non i non non non soltanto cinque soprattutto le persone che non non i criminali incalliti ma le persone più deboli privi i poveri lei tossicodipendente le persone con problemi psichiatrici e quindi penso ovviamente non poche riflettersi anche nelle condizioni del carcere ecco perché ciò che giustamente tu
Non è cambiato strutturalmente penombra peggiorate invecchiato rispetto San il precetto
Presa italiani Alessandro Trocino nel suo libro morie di pena dodici storie di suicidio in carcere ma ad un certo punto sembra pensare a Radio Carcere guardi giovedì mandiamo la sigla con Nanni Loy detenuti attesi giudizi praticità proprio questo questo fine giustamente secondo me
Ma io penso perché di ascolto sempre fra l'altro ispirazione al
Comunque sia presa Galliani ecco del dell'Occidente attesi giudice del settantuno cinquantaquattro anni son passati pure da allora sembra che delega ci si è cambiato poco o nulla pochi cambiamenti veramente quasi impercettibili
Forse il carcere uno dei pochi luoghi italiani
Dovere ignavi in mobilità così nuda o sbaglio sono parzialmente d'accordo il carcere non è mai uguale a se stesso negli anni settanta negli anni ottanta il carcere era io lento era violenta la società
Ed era violento il carcere
Oggi di quella violenza che si percepivano negli anni di piombo in carcere dove veramente le questioni erano di di discettare invita e di sopravvivere proprio fare la violenta
Ci sono ci sono trasformate è uguale cucù il primo pensiero cioè quello di stare in vita
Quello di sopravvivere letteralmente però poi sono cambiati come dicevamo i i detenuti
I problemi con malattie mentali sono diventati devastanti è un'alta incidenza questa è proprio una questione di sopravvivenza però vede ci sono politiche
Che non andrebbero approvate per esempio in materia di tossicodipendenza che sono criminogene quindi complica la faccenda
Ma sulla salute mentale invece non è tanto questione di cattive politiche e proprio questioni di assenza Ripoli se c'è hanno depotenziato i centri di salute mentale sul territorio
E visto che radio carcere sinistre mette induista che radio carcere una stimolate riesce di riflessioni e a ad ampio spettro
Prima mi sono permesso di evidenziare una qualche perplessità sull'operato del Capo dello Stato
Ma le devo dire che gli psichiatri in Italia si sono dimenticati Basaglia completamente cioè hanno una paura pazzesca di gestire carri
In termini di complicazioni anche di sicurezza e quindi sono i primi a CDR io aumentare i posti riservati ai problemi mentali dove
Nelle carceri è vero del dovrebbero pretendere qual è successa la tragedia di una psicologa mi sembra uccisa a Firenze mi corregga se sbaglio
Poi sono usciti degli articoli folli da parte di determinati medicine ma poco spinti da questo già dimenticanza di Basaglia
E così quasi che che ammesso al Senato se si sta approvando un disegno di legge che porta a prima firma Zaffini dove si dice che il cinque per cento del totale dei posti regolamentari nelle carceri deve essere riservato a servizi psichiatrici
Eccetto abbiamo chiuso di di riapriamo dentro le carceri anche dentro le carceri ma ci rendiamo conto e quanta poche tardi prospettiva quanto oggi noi non riusciamo a vedere un metro più in là
Dino dispersi ma che carcere immaginiamo se noi riempiamo le cartiere
Di marzo ne compra pratiche mentali antimafia ci sono le articolazioni salute mentale molto spesso manca addirittura lo psicologo psichiatra ma andrebbero chiuse annuale le acque certi bisogna create ai suoi amici deve fare una riflessione
Da parte del merito cioè perché quella malattia mentale non viene riconosciuta nel momento del giudizio che lì in alto quella è un'altra puntata quella dell'un'altra puntata però giustamente il professore Galiani parlava delle della sopravvivenza
Degli anni Settanta delle carceri si sopravviveva perché dei diciamo il bandito e dei sopravvive oggi si deve sopravvivere forse assistessimo alla malattia che ti porti in carcere dicevamo prima che due mila e ventiquattro devo contatto duecentoquarantasette dei morti tra cui ben novantuno sono stati i fucili mai così tanti mentre nei primi cinque mesi N venticinque contiamo dedicarci già centotré decessi
E sono tantissime tra cui ben trenta sono stati ritenuti che si sono suscitati ora il punto è proprio questo e che la situazione Rist sia di diventare così grave che un giurista come il professor Giorgio Spangher che è un processualista qui la radio carcere
Ha parlato proprio della necessità di assicurare al detenuto vi sopravvivere alla pena sentite quello che ci ha detto il professor Spangher
Devo assicurare la sopravvivenza di quel soggetto dentro il caccia non possedeva avesse esercitato solo perché c'è sovraffollamento io quello condanne ma dopo Belmonte condannarlo per perché al momento dell'esecuzione dell'azione e quattordici dove la società civile
E avvisando tragico ti ti rivedi nelle parole del professor Spangher io mi devo assicurare che quella detenuto condannato mito nitido una confidenza sconterà la pena no assolutamente remare dello stato fatto
Responsabile della sporchi dalla fa la sua salute edicola sembra scuse di interrompo può sembrare un'ovvietà ma è un grido d'allarme perché lo dice un giurista Sperto
Ma per tornare a quello che che che diceva il professore sul sul sulle partecipate e per parlare anche di qualche storia dell'il prospetto ripetiamo qualche come ente de racconta qualche storia Damiano consumo lombardo della prima storia un ragazzo che era detenuto nel carcere che al pari terza
Era una persona con gravissimi problemi psichiatrici il carcere federale sono peggiorati era una persona che vedeva il diavolo urlava tutta la notte
Ingeriva contenente sostanze caustiche perché se ricorda la tua preghiera che
C'è qualche sulla volta lavati col suo conti fuoco terza persona stava in cella con altre persone che non vogliono che si protrae immaginiamo cosa potesse cioè la vita di queste queste altre persone
Illusi una perizia psichiatrica
Sì secche era assolutamente incompatibile con la detenzione in carcere ma lui si è accanito questa perizia va ripetuto tre volte come una sostanza di grido di allarme e di aiuto in qualche modo ed è rimasto serenamente il carcere ha tentato di impiccarci una prima volta stracciano creduto hanno testo che faceva partita cappella finanze suicidato questo
Insomma racconta in qualche modo questa lotta per la sopravvivenza immaginiamo cosa succede
Nelle dodici sale ci sono molte storie di persone che sono citate che aveva già tentato in precedenza due tre volte e nessuno è intervenuto a fare nulla allora in questo caldo
è evidente che c'è una responsabilità anche oggettivo aveva pattuito va bene direi dentro di sé rispose ne aprono
Viene raramente poi accertata purtroppo anzi vengono quasi come quasi sempre assolti però questo fa capire quanto voi essere detenuti oggi sia dentro l'attività equiparabile a un attività ad alto rischio no quanto sia facile
Poi Dendena diventarci non sanno che anche perché c'è un un altro elemento che costruiamo spesso troppo poco secondo me che il carcere
C'è una totale assenza di trasparenza cioè noi combattiamo nulla di Paroli che succede in carcere non è un caso diciamo fossero un po'delle isole
Protette in cui non ecco non l'ha detto e persino i nomi dei dei suicidi a volte noi sappiamo abbiamo l'iniziale non vedono con i campi una fatica enorme dietro manderebbero serissimo tu insomma se alla fine li riceviamo dalle associazioni favorita dalla segnalazione del braccati da polizia penitenziaria
Quando i parenti che chiama in cui parente Quetta questo Cilento questo muro che certe dentro le carceri e poi porta anche la possibilità di i soprusi e ti illegalità perché anziché il carcere rischia di diventare un luogo illegale
E fuori dalle leggi dello Stato perché noi non sappiamo poi c'è persona trasparente cure non sapevamo assolutamente cosa succede questo non vuol dire che non ci siano
I rettori agenti e personale che lavorano al massimo possibile per fare il meglio nelle condizioni date ma la verità è che
Non si riesce davvero a far sapere cosa succede dentro le carceri ed i nuovi dello Stato di cui non si sa niente a che vedere un mese
Una verità caro professor Galiani ecco prima alzano il prossimo ci parlava di una di queste storie che racconta nel suo libro quella di Damiano Cosimo lombardo che si è uccise ucciso recarci Caltanissetta il ventinove ottobre
Del due mila e ventitré non doveva stare in carcere come lei prima diceva
E tra l'altro ecco questo Galiani tra queste dodici storie di persone che in carcere ci son succitate che ci racconta nel suo libro Alessandro Trosino qual è quella che invece ha colpito di più lei
No a tutte
Devo dire devo dire dalla prima all'ultima
Da quella significativa dell'agente di polizia penitenziaria
A quella dei giovani cantanti rapper come si chiamano oggi è uno spaccato incredibile ognuno merita di essere intanto valorizzato perché parliamo sempre di memoria e quindi
Il libro una meritoria opera in memoria entrati alle saremmo diciamo Nishida predizioni nel prologo obelisco di carta esattamente
Poi sicuramente allo scopo di distruggere quel muro che ci impedisce a noi di immaginare al carcere come ad un pezzetto della nostra a società quindi a un lo scopo anche di scombussolare è un diciamo la la la conoscenza e quindi non mi sentirei sinceramente di dire quale più dell'altra sorto per storie incredibili ma sì mi permetto addirittura di aggiungere che il suicidio
In alcune circostanze ENI meno dei problemi davvero uno Silvio manda che era già tutto scritto
Cioè non poteva andare diversamente e quindi il il come dire il cuore pulsante del libro è esattamente farci sentire tutti responsabili
Di un destino che non deve andare a finire dove è già scritto che vada dal dall'avvocato al professore al magistrato al giornalista i giornalisti quanta responsabilità hanno
In cella diffusione di un certo modo di immaginare il carcere per non parlare poi dei magistrati perché sui magistrati rispetto alla costituzione devono andare avanti con le battaglie giustissime per avere strumenti per evitare di mandare persone in un carcere sovraffollato scusa quindi altro che differimento facoltativo per le donne in gravidanza bisogna tornare alla Corte Costituzionale chiedendo
Di aggiungere tra le cause di differimento facoltativo della pena
Nel modo qui e il caso della pena che contrasta con il senso di umanità
Se io so che ti devo mandare in quel carcere quei Carteret a cinquecento di capire il prezzo del Settecento io non ti voglio ma
Dare e che poi è una decisione che è stata un po'rimandando alla Consulta e che ha spalancherebbe le porte ad un Gruppuso che sarebbe la riforma
Delle riforme ma quello è inattesa del legislatore illuminato
Ma il costituzionalismo
Non la non non lavora solo pensando al legislatore è un pezzetto importante il legislatore ma non c'è solo il legislatore ci sono anche i magistrati
Che hanno gli strumenti per sollecitare ancora la Corte costituzionale dopo dieci anni
E già non reale
Potrebbe essere sollecitato tra poco e dalle voci che ma arrivano anche lega tardi a domani regia verissimo caro Alessandro Trocino ripresa Galliani tale dodici storie di queste persone che hanno perso la vita nelle carceri ricorda che tu giustamente ha inserito anche la storia
Divergenze non si evidenzia che perché sono storia che sono spesso ignorate non conosciute parte perché non non se ne parla volentieri parte perché sono suicidi che magari avvengono non in carcere ma poi i calcoli dal carcere però sono
Collegate vero potere tra le forze di polizia a quella degli oggetti per trattare corre col passo più altri suicidi e non è un caso proprio perché loro alla fine dicono nello stesso luogo ecco le sette regole
Dei detenuti quindi se il calcio è un inferno per i detenuti non ricordava che per gli agenti nel suono sempre troppo pochi rispetto alle necessità adesso anche meno preparate perché potrete aggiudicato versione cioè c'è stato ridotto il periodo di di formazione informazione per gli agenti quindi ritenete che trovano e ricordati Ivan clima di violenza io racconto la storia di un parto Paolillo
Che era un agente cara della Casa di reclusione di Turi di pari precedente che ha denunciato per molti anni di essere sottoposto a Poppi Inpdap
Del delle stesse e i suoi colleghi alla fine si è sparato Panda con la sua pistola
Una pistola che gli è stata data nonostante lui fosse in aspettativa e quindi
No alla proprietà all'opposizione insieme che un po'abbandonata non solo per a parte fatto fa un lavoro Walter terribile soprattutto in cui sarò io dico ma poi non è neanche sottoposta regolarmente a delle visite
Vede psicoattitudinali e non è che per un poliziotto che ha un pugno disagio psicologico mettiamo disagio soltanto è un problema dell'incontro pare un medico
Del del corpo a cui rivolgersi e certo si spiega sono sono situazioni molto difficili per poter muri formaggi tra cui il carcere vecchio sul degradato no e assolutamente sono situazioni
Difficilissime andrebbero controllate anche perché poi là dove c'è potere là dove c'è
Quella mancanza di trasparenza che ricevo primari tenuti moltiplicarsi quali automaticamente le violenze come abbiamo visto al carcere Beccaria che non fanno fan capo a una presunta cattiveria degli agenti ma è proprio la situazione che poi come criminogena perché Pappa pazzi che i detenuti alla fine Riccardi una recidiva anzi facilmente così per gli agenti è un incentivo quasi a a situazioni a limite con la violenza
Va be'qui si sono i fatti comunque non è che sono interpretazioni
O opinabili ma sentite quello che ha detto forse un anno e mezzo fa il ministro Nordio intervenendo alla camera parlato dei suicidi lo sentirete adesso ma sono dice risponde come diabete ai suicidi purtroppo faremo di tutto per arginare ma sono quelli più o meno
E l'altra come le guerre ci saranno sempre sentito
C'è una cosa da dire sui sistemi incalza il Romano quest'anno è diminuito nel due mila ventitré rispetto al due mila ventidue purtroppo nella nella vita ci sono delle questioni che sono irrisolvibili purtroppo il carcere un luogo dove
Per varie ragioni
Succede accadono in tutte le case del motore
E si era due anni fa con Grazia Antonio rassegnazione verso Galliani a si ricordasse affermazione lascia un po'tutti basiti no ma allora dovrebbero introdurre anche nelle carceri suicidio assistito eh
Temo una cosa che tutto sommato esistesse dal sempre di chi spera per sempre
Insomma lasciano un po'il tempo che trovano le affermazioni di di Nordio perché è lì per risolvere i problemi
Non per dire che i problemi sono sempre esistiti ma Nordio per dirne uno è ovviamente non è una questione di certo non è che non vendiamo noi oggi il tema
Cecilio è molto complessa e molto compresso però quando noi ci aggiungiamo suicidio in carcere è del tutto evidente non non si può anche fosse soltanto uno
Non si può ammettere non si può ammettere
Sì sì o a te perché tu metti in cui un contesto disumano e degradante tradotto metti non posso schifoso un posto di Meda metti persone che hanno delle difficoltà psicologiche disagi psicologici se non per non pagare i malati sicari tavolo è ovvio che quanto meno Samassa poi non a caso quali delle cacce
Un abuso stratosferico di psicofarmaci che poi tra l'altro fanno malissimo sbaglio Alessandro Trocino assolutamente d'acqua lo rinnova premessa è sembrato un po'fatalismo cinico ed
è evidente che il CCD ci sono sempre stati sono sempre faranno non solo nelle carceri panche fuori però è altrettanto evidente che poi ci sono delle concause che favoriscono mostrasse il suicidio e tre sono concause che sono tutte dentro il carcere notte intesa se vanno vanno analizzato e tra queste presentato la burocrazia dentro il carcere
Dicono del perché le regole
E delle ci sono dell'ente burocratiche che a volte sono onde
Inspiegabili ci sono rischi inevitabili ed è una delle cose che ho voluto raccontare nel libro il libro ricco di cronaca qui traccia tanto
Oltre e Teoria le coppette vorrà utenza che c'è molta approfondimento anche sui sui documenti cioè sui reperti su su quello che arriva dal carcere su quello che è successo nel dettaglio perché secondo me è un bel modo per rendere questa contraddizione no Trap aperti il più gradito umana sofferenza di persone che vanno in carcere
E l'ottusità di un sistema capace di cogliere questa natura lordi non ci nell'epilogo del libro dopo aver presente dirà contati in maniera didascalica da cronista da protagonista questi dodici storie
Qual è l'epilogo prologo affermi che poi alla fine queste questi suicidi chiamiamoli ancora così
Pannella l'avrebbe chiamati suicidati Cristo sono stati cifrati così li chiamava
Marco Mantova non paghi di ritardi omissioni errori superficialità ignoranza no certo sì sì vicino a lui c'è stato certo sono otto
Se sono concause che che accedere favoriscono il suicida dopodiché alla presentazione del libro che hanno fatto giustamente una domanda ma non è detto però non pensi che possano essere anche una libera scelta allora libera non libera perché non sono gli pertanto in una situazione grave però è anche vero che queste questo domani interroga proprio sul sistema strutturalmente cioè il fatto da Piazza della Libertà è già libertà è una cosa molto grave quando dura per molti anni
è anche possibile che una persona eccitati
Di DTCC Daltrey togliersi la vita perché non non non ha prospettive tocca al sistema noi alla società provare a tagli queste sospette queste queste sospetti da questa speranza se manca la speranza è evidente che le possibilità che l'operazione si tolga la vita aumentano e questo ha a che fare anche con il discorso di cronaca di questi giorni non è di Maria per cui se in qualche modo rimette in discussione il sistema delle misure alternative del permesso per per lavoro dicendo
La la solito solita frase mantra della certezza della pena che palazzine finisce per diventare certezza del carcere sinteticamente disumane e degradanti tra l'altro produce poi alla fine quel questa situazione
Non ho mai così poi a casa di Maria magari se abbiamo tempo
Ci torniamo perché e anche questo è importante il professor Galiani ecco tra le varie storie tra l'altro Alessandro Trocino ricorda anche la triste storia del suicidio
Di Donatella odo giovane donna de sulle carceri Verona che è morta sniffando il gas
Della bomboletta campeggio che li perseguirlo usano ancora oggi per cucinare primo agosto del due mila e ventidue se Ras se la ricorda Pressure dettagliata storia di Donatella anche lì una storia
Di lento inesorabile abbandono sia fatto la tavolata appaia detto pure male se per questo perché poi diventato una rapina impropria quello scippo però dico la sua storia sembrava quasi una
Come forse diceva nel primo una morte annunciata perché ed è anche
Straziante
Tutto il trascinamento che ha approvato il magistrato di sorveglianza ed è stato Mold unico molto vicino
Però vede ancora una volta il magistrato dice in modo esplicito che efficiente colpevole in qualche modo perché sicuramente avrebbe potuto fare di più ma certa perché può sempre
Fare
Fare di più raro caso e tra fine però anche lì la magistratura di sorveglianza
è un universo molto complessa da da comprendere è un po'come la polizia penitenziaria è un po'come i direttori
Ci sono quelli più favorevoli al quieto vivere ci sono quelli invece più battaglieri e ci sono quelli che svolgono il loro il loro mestiere diciamo così
E meno trascinati da burocrati
Un forfait di porta da burocrati poi magari se mi lascia anche un minuto vorrei dire qualcosa di di di positivo disperante utilissimi no ecco io quando farlo con voi di radio carcere è come se avesse di fronte i sessanta mila detenuti italiani
Quindi è come se parlando a ciascuno di loro
Lo so che in molti non hanno le possibilità perché appunto hanno problemi di tossicodipendenza hanno problemi di salute mentale alcuni non sanno neanche una parola di italiano cioè lo so che non sono più i detenuti politici antifascisti Sclero nel carcere
Durante il ventennio che si chiamavano Sandro Pertini Saragat e Terracini ok certo questo
E e detenuto deve sempre pensare che di fronte ad un pezzo di carta che si chiami legge che si chiami circolare che i piani prima linea guida Lulli a simile il diritto di reclamare una cosa che gli è stata fatta che non poteva essere fatta e dai diritti d'obbligo chiedere qualcosa
Che la circolare di turno Ceccherini doveva essere fa assieme il diritto ma è proprio quella la con la parola liberale assurdità ma il carcere
Segna la legalità accetta insegna a prendere in mano il pezzo di carta che può essere più restrittivo del mondo e ne abbiamo gli esempi celle chiuse colloqui senza controllo visivo
Però se io fossi un detenuto e quindi parlando ai detenuti
Bisogna liberamente veramente iniziare difendere i propri diritti
Prendendo in mano il tetto di carte dicendo questa cosa che tu mi stai facendo qui
Non è prevista oppure io ho diritto a questa cosa qui perché lo dice la circolare il pretendo che venga fatta
Difendere il diritto attraverso il processo attraverso certo la giurisdizione di allora caro Alessandro Trocino siamo veramente arrivati quasi alla conclusione del tempo con voi
è volato e non poteva essere diversamente la prima si diceva bello si dice anche leggendo
Di più il tuo libro Morire di pena dodici storie di suicidio in carcere oggi Clemente essere detenuto
è diventata quasi una condizione ad alto rischio per la vita
Come fare un lavoro pericoloso o no sì assolutamente sì una volta entrato rischi poi di circolo vizioso no per cui puoi entrare dicevamo che e che ci sono molti che sono entrano anche per reati di di piccolo cabotaggio si consuma ciò una delle dodici storie
Che racconto quello di Piscitelli far partecipe delle dei candidati moderate non è tecnicamente un suicidio ma avevamo in carcere era entrato per aver rubato una carta di credito senza insegnante
Le ci aspetta dei criminali di chissà quale levatura e poi ha rubato la carta di credito e questo l'ha portato poi poco tempo dopo ad uscire morto dal carcere quindi diciamo
è un è un circolo vizioso che poiché alimenta perché vetturette in carcere una volta le condizioni promiscuità del carcere che è un'altra cosa incredibile no horror smette mai di stupirmi
Rischiano di E.T. alimentare ancora di più questo però la notte Cordusio i criteri in una cella a vent'anni con una di settanta con uno che a pagare ammazzato qualcuno portate quei fatto solo un furto con con un appunto con una un immigrato straniero però a fa una parola di italiano con la persona che urla tutte le notti cioè sono delle condizioni talmente difficili la prima cosa che la poetica resta da fare com'è quella di separare e para e detenuti
Per separare le persone con problemi di tossicodipendenza togliere le persone con problemi psichiatrici dividere tra chi come dovrebbe essere in teoria perché erano consenzienti circolate questa distinzione
Ci sono quelli con gli i condannati che stanno a volte insieme con quelli che sono in custodia cautelare
Un altro fenomeno si declinano per cui è pieno di persone che non hanno avuto nessuna contattare anche in primo grado e che sono che sarebbero magari
Risulterà perché non c'è cioè se ci arrivassero mano ci arrivano perché il fuori seguite ebbe a che fare con questa masse indistinte di persone di di persone disperate Penati di questo si tratta
Così era prove io rinvii ricordo ancora il libro di Alessandro Trocino morie di pena dodici storie di suicidio in carcere è edito dalla terza farli di questo viaggio un libro che si legge veramente
In una sera in mezzo perché talmente bello che ve lo consiglio concorre qui
Di fare un viaggio dentro le celle sentite l'abuso del carcere e non poche farvi bene e ringrazio ancora
Alessandro Trocino appunto autore del libro e così al giornalista del Corriere della Sera grazie Sandro grazie a voi gli eredi degli stemmi e ringrazio ancora Davide Galliani il solito costituzionale all'Università Statale di Milano grazie beh su Galliani grazie a lei è per la però Ranza sempre grazie ancora
Vi ricordo velocemente i nostri recapiti ovvero come entra in contatto con noi di Radio Carcere prima di tutto il numero di telefono di qui di radio radicale ovvero zero sei quattro otto
Otto sette otto o uno vi ricordo che sono presenti su Facebook e su il sette e su chissà dall'ATP ricordo la nostra e-mail ovvero radio car se le chiocciola radio radicale punto it e soprattutto le persone detenute ricordo l'indirizzo dove inviare le vostre lettere dalle carceri ovvero
Radio radicale rubrica
Radio carcere via Principe Amedeo due zero zero uno otto cinque
Roma scrivete scrivete scrivete non lasciate che le ingiustizie subite rimangono protette dal silenzio ed è a quelle quattro mura io ringrazio per l'assistenza in regia e grazie a tutti voi che anche questa sera
Da una casa da una macchina da un camion e dovrà c'era sovraffollata averci sulla radio per ascoltare una piccola voce la voce di Radio Carcere a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
Un popolo italiano il tribunale
Venticinque del codice di procedura penale
Allora il popolo italiano la corte d'appello di Palermo seconda sezione
Senza
Dal cinque aprile big della Quercia