Sono stati discussi i seguenti argomenti: Libro.
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Pausa lavori
Io sono un pazzo discorsi lo sapete media vi è una riunione oramai dopo tanti anni di lavoro gomito a gomito costruttivo è un'alzata di riunione familiare ma pazzo i saluti e faccio le veci del direttore che purtroppo oggi non è qui e quindi fatto vi manda i suoi saluti ma multati gli auguro buon lavoro dalla parola
A Claudia avverrà prima presentazione reato
Cominciamo beh ricominciamo ringraziando naturalmente il direttore del Senato e Alessandra per la ospitalità interessa in quest'aula bellissima dove già ci siamo trovati tante volte e che è un po'il simbolo degli studi statutari ignoti al Senato questa raccolta farsesca Alessandra
Fra terminando la raccolta il catalogo che era cominciato più di ottant'anni fa quarantatré compianti e quindi insomma importante presentare questo libero
Quest'ultimo libro della testa tutti society che tra l'altro inaugura una nuova collana collana convegni della destra society
Questo libro è stato poco
Miracolo come si era detto come aveva detto Vittorio Emanuele Orlando quando è stata pubblicata la Costituzione quaranta
Un miracolo perché calcolate che da quando si è svolto il convegno che era trenta maggio due giugno
Del ventiquattro accento son passati undici mesi sedici giorni e quindi che un libro con quaranta più di quaranta autori
Sia uscito
In questo breve tempo è veramente un miracolo miracolo per i quali dobbiamo ringraziare per
Gli autori naturalmente che si sono lasciati guidare
Dalla moral suasion dei curatori del volume presidente Rolando Dondarini
Errico Angiolini e poi Beatrice bordi poi Filippo Galletti che loro due poi hanno fatto anche un lavoro straordinario
Di scambio di bozzetti
Cura cultura di tutto il format e così via quindi una cosa belli veramente una cosa straordinaria di
E quindi ringraziamo tutti gli autori ma ringraziamo anche
Paolo thriller dunque lo studiavo perché loro si sono prestati a leggere queste più di quattrocento facile insomma Gigi esplicito assenso lasciati lì in quindici giorni perché il trenta e il file nel bel libro è stato inviato loro quindici giorni fa quindi tutta questa composizione è davvero una sorta di miracolo ci siamo riusciti ci siete riusciti grazie infinite e quindi stamattina ascoltiamo le due relazioni non so chi parla prima perché
No
Decidete voi tirate la monetina non lo so allora prima parla Paolo ballo Grillo poi Luca nel pomeriggio invece presenteremo due comuni di statutaria che sono uscite dopo quel convegno di cento e quindi
Uno prima che è quella del nel Lazio meridionale ma invece poi municipali a creme che è uscito dopo e quindi abbiamo una giornata intensa molto interessante grazie al
I partecipanti grazie
Il profeta privati
Bene grazie grazie a tutti grazie Amati arrestati e ha Rolando Dondarini per l'invito che mi ha fatto davvero molto piacere e grazie agli autori e curatori del libro che mi hanno dato un due settimane di letture molto interessanti allora non è facilissimo effettivamente
Scusate io sento un certo ritorno
Forse bisogna tenerne uno solo acceso
E è un libro perché non è facile presentare proprio per la grande abbondanza di contenuti
Appunto una quarantina di contributi su cinquecentosessanta pagine
Di libro e anche di contributi dall'apertura piuttosto variegata
Per cui parlerò
In generale
Del libro non potrò entrare nella sostanze di ogni singolo contributo
Allora il libro il libro nasce evidentemente da due esigenze che sanno bene presentate nella introduzione di nel capitolo iniziale di Dondarini che sono una scientifica è una meritatamente celebrativa cioè quella di ricordare i trent'anni del convegno alla libertà di decidere che si era tenuto a cento nel maggio del mille novecentonovantatré e cui atti sono usciti nel novantacinque per cui festeggiamo anche il secondo trentennale cioè quello di l'apparizione del libro
Ma il convegno si era svolto in un periodo di grandissimo fervore sul tema degli statuti
Pochi anni prima
Ricordo soltanto alcuni dei numerosi incontri e convegni che c'erano stati in quel periodo pochi anni prima era Guido uscito legislazione Società nell'Italia medievale ad Albenga
Nel novantuno era uscito statuti cita territori in Italia in Germania curate da giace fitte linee Vitra rilevare sa quasi contemporaneamente sia come dati del convegno sia come date d'uscita c'era stato il convegno dal decollo statutario a Lugano e poi ne sono seguiti numerosi altri era un fervore storiografico che emergeva anche poi da suggestioni più ampie per esempio la l'inizio del grande programma di ricerca sulle strutture sulle scritture pratiche dell'Italia comunale della squadra di ambiente la e anche dall'edizione del del libro di Paolo Tammaro sanitarie medievale strutture geografia delle fonti scritte che aveva proposto nuove maniere leggere le fonti anche nella loro sostanza e non solo del loro contenuto
Tutti questi incontri quello di cento non faceva eccezione
Sì proponevano in primo luogo si proponevano due grandi obiettivi il primo punto che era rinnovare il lavoro sugli statuti che fino a quel momento non avevano voluto di particolare favore né presso agli storici del diritto né presso gli storici diciamo tout-court gli storici delle istituzioni e della società
Lo ricordo bene calpestati nel suo sorge un contributo per molti storici del diritto e la lista si minuto no un diritto locale ma il fatto che non poteva aspirare alle grandezze del diritto sapienziale del diritto romano
Mentre gli storici cominciavano a nutrire tantissimi dubbi sull'attendibilità dei dettati statutari di cui venivano sempre di più individuate e sottolineati spesso la natura non originale scuola durata nel tempo al di là diciamo di quelli che sarebbero stati i limiti cronologici plausibili certe no orme
Quindi bisognava da un lato smontare questi pregiudizi e restituirà lo statuto la sua centralità come fonte per la storia della Società italiana del pieno del Basso Medioevo
E per fare questo ed avvierà sfida non da poco bisognava creare un dialogo più intenso fra appunto gli storici del Medio Evo tout-court e gli storici del diritto
Una sfida non da poco che partiva non solo da questi limiti pregressi queste interpretazioni negative delle due squadre storiografico ma anche proprio dalla necessità di trovare un linguaggio comune sia dal punto di vista delle problematiche sia proprio dal punto di vista banalmente del Lessico quel perdonatemi un aneddoto che mi è venuto in mente rileggendo questi appunti era il mille novecentonovantasei
E in questo pieno fervore statutario la scuola della Centro di studi di San Miniato quell'anno era stata dedicata a gli statuti territoriali come fonte
E le borse di studio per i giovani partecipanti erano state equamente ripartite fra giovani storici del diritto e giovani storici
Ricordo qui c'è Roberta braccia che c'era e c'erano molti dei contributori di questo libro Francesco Piani Giampaolo chance e altri
E al di là delle relazioni noi durante i pranzi e le cene cercavamo di capirci
E mi ricorda questa sera in cui aveva un contributo questi questi nomi l'azione di smuovere difficile parlarsi quando eravamo attacca e credo che ci fossero beffa
Proprio e gli stage ritinteggiato ma perché voi dite Codice statutaria il Codice un'altra cosa il Codice napoleonico del sistema normativo complessivo statale ieri noi dicevamo no ecco dice perché Riley Gazzo sennò sarebbe un volume e capisce vuol dire due cose diverse nel bosco alle e li abbiamo imparato a a capire cosa intendevamo reciprocamente quando parlavamo di c'è ecco ora per fortuna testi questi limiti sono sono superati o in via di superamento e è un dato acquisito che per comprendere lo Statuto per lavorare davvero bene sullo Statuto bisogna assommanti competenze possibili
Storici statici del diritto ma perché noi diploma artistico di Collodi storici dell'arte se lo Statuto il bugnato
O decorato proprio perché non soltanto il contenuto dello Statuto ma l'oggetto sta tutto nella materialità della sua composizione della Stone scrittura è diventato sempre più oggetto di attenzione e bisogna dare merito
Almeno di una parte di questi cambiamenti di questa evoluzione proprio all'eredità del convegno di cento perché è perché a differenza degli altri convegni che hanno posto basi scientifiche ma insomma in qualche maniera si sono esauriti gli ad accogliervi cento sono nate delle istituzioni comitato e poi la questa de statuti society già ricordata che hanno adesso continuato anche dopo il convegno svolge un ruolo di promozione dello studio
E nell'edizione degli U.S.
Venendo al libro appunto come vi dicevo non posso dar conto di tutti i quaranta contributi
Vi vorrei fare una panoramica generale sul libro e poi di evidenziare quelli che secondo me sono fossi filoni che agli agli occhi poi credo che l'accoppiata uno storico generali uno storico del diritto ossia muovesse Castrignano esatto se non ci siamo parlati quindi chiudo scopriamo reciprocamente adesso che cosa ci dobbiamo che cosa stiamo dicendo
Allora innanzitutto il libro celebra ricorda anche nel titolo
Il convegno del novantatré ma organizzate in maniera molto diversa il convegno del novantatré era sistematicamente organizzato su base locale
Con una serie di relazioni che presentavano lo stato della questione che più importanti iniziative in corso regione per regione
Dal Meridione al al Friuli passando per tutta l'Italia in questo volume l'impostazione molto più articolata l'arco cronologico si estende rimane incentrato sul Medioevo ma in realtà ci sono contributi che arrivano fino al diciassettesimo diciottesimo
E diciannovesimo secolo e i contributi sono molto più diversificati fra loro per taglio e per argomento
Sottolinea fra l'altro che è uno dei pregi del di questo volume
Questi contributi includono tutta l'Italia perché cioè le brutta tendenza a limitarsi all'Italia comunale nello studio della normativa statutaria invece qui il Meridione e le isole sono presenti e sono contributi di grande interesse
In generale io individuato tra categorie principali potremmo chiamarle collazione essa se fosse Fabrizio statutario
Ossia dagli atti ci sono ancora delle sintesi regionali non sistematicamente cioè non coprono tutti Italia ma sono degli importanti messi appunto parlare alpino orientale per il Piemonte Sardegna Lazio Umbria e Marche e quel proponimenti locali per cento la località ospite a Roma Messina e Perugia
Poi un altro nucleo estremamente importante infatti sono alcuni dei San
Con cui si apre il volume sono panoramiche che affrontano le molteplici tipologie
Di queste raccolte e che sono utili a superare l'idea che lo sto tutto sia lo statuto cittadino in realtà lo statuto e una forma di rapporto normativa che con con molte sovrapposizioni e imitazioni caratterizza la maggior parte diciamo delle istituzioni o comunque delle forme di aggregazione di organizzazione
Del tredicesimo quattordicesimo e quindicesimo secolo quindi qui troviamo con due declinazioni diverse o la panoramica generale o l'analisi di casi specifici o casi regionali comunque troviamo certe gli statuti cittadini gli statuti rurali o dei centri minori statuti di confraternite delle università delle mercanzie gli Statuti marittimi gli statuti delle partecipanti agrarie delle corporazioni e delle comunità mercantili all'estero
E dei Dazieri quindi anche qui una grande Parma
Ma ci sono letture che presentano temi che emergono forse sono quell'un po'più tradizionali temi che emergono dalla lettura degli statuti la condizione femminile la storia agraria la starlet ambientali il credito al danno ha dato la notte molto interessante le leggi suntuarie le politiche sociali assistenza e lavoro
E poi qui secondo la migliore sta tradizione statutario creato una libero di stravagante essa cioè contributi che sono Pati una risultano un po'isolati ma attenzione non per questo di minore interesse anzi in alcuni casi sono fra le più stimolanti e allora dedicati all'essi con a un tema specifico cioè la parola scandalo alla attività di un giurista nell'accetti da San Gimignano è pari i resoconti di alcuni specifici progetti di ricerca di iniziative editoriali e di Cattaro
Ecco tutto ciò comporta una maggior varietà di approcci rispetto al volume
Originale e anche un'innovazione tematiche giustamente son passati trent'anni quindi emergono temi che all'epoca Nucera e oggi si sono pienamente affermati come la storia di genere oppure attenti anche adesso sono in via di affermazione penso alla storia per esempio dello spazio e del tempo la notte o alla stare ambientale
E
Adesso quali sono in questa molteplicità
Gli aspetti un po'trasversali che mi hanno colpito di più durante la lettura la veramente la gioco veramente sul personale perché i temi possono essere tantissimi a seconda del sensibilità questi sono quelli che
Io ma è una scelta assolutamente personale approvato particolarmente interessanti e significativi
Allora intanto ho notato
Un'assenza
Ossia un tema che invece trenta anni fa ed era molto dibattuto c'è quello dell'effettiva vigenza dello Statuto se lo statuto sia semplicemente così una monumento una reliquia
Di epoche passate che già dalla seconda metà del Duecento è sostanzialmente inutilizzata e inutilizzabile
Come fonte di diritto o se il statuto sia vigente e attivo
La questione sembra chiusa lo Statuto vince ed è utilizzato uno strumento politico e
Giuridico fino almeno al quindicesimo secolo qui cito il giurista nell'accetti presentata da Alessandra Bassan mica questione criteri trita non non ci soffermiamo
Secondo elemento emerge da molti contributi una riconciliazione diciamo fra lo statuto e gli esperti di diritto che appunto una certa storiografia soprattutto negli anni Settanta proponeva come invece antitetici no il giurista avrebbe sarebbe stato il manipolatore dello statuto invece qui emerge che lo Giuditta stessi creatore dello Statuto
Molti
Molti comuni ma anche centri rurali minori si affida giuristi per la redazione dello Statuto i giuristi come nello certi ricorrono allo Statuto commenta non lo Statuto
I giuristi anche controllano lo Statuto sono spesso lo strumento con cui i signori territoriali
Sottopongo una validazione di determinate commissioni gli statuti delle comunità soggette
Badando che non eccedano insomma nel loro desiderio di autonomia
Venendo al e le cose in positivo queste son le cose che
Non non ci sono ed è un bene che non ci siano vuol dire che il dibattito stelle grazie risolto
Allora questa nuova impostazione del volume mette in evidenza in maniera molto forte quanto sia articolata e complessa quella categoria e noi con oggi riccamente chiamiamo gli statuti
In realtà appunto questa etichetta copre una grande varietà di
Di scritture che passiamo classificare in maniera diversa sia parente produttore
Li ho già elencati sopra tutti quelli che vengono presi in considerazione nell'ambito di questo volume ma anche attraverso altre categorie per esempio Lorenzi Tansini per il caso degli statuti cittadini propone una serie di categorie che intrecciate fra loro danno almeno una quindicina a una ventina di sotto categorie diverse
La categoria cronologica quindi statuti comunali della Pineta Comunale statuti del quattordicesimo secolo e statuti tardi in cui si sono già formati domini sopraccitate sovra territoriali sono cittadini del quindicesimo secolo ma
Oltre a questa anche altre possibili partizioni per esempio raccolte
Unitarie diciamo o raccolte strutturate per libri o con l'azioni
Raccolte i lati può
Testi in latino e testi in volgare
Ci torniamo
Testi che vedono un esplicito e richiamati intervento dei giuristi nella loro redazione e testi in cui questa azione manca o viene taciuta
E poi testi di più schietta matrice locale e testi invece in cui l'autorità signorile interviene esplicitamente
E d'altro canto lo stesso Lessico ci guida considerare la varietà di queste raccolte statuti sì ma poi cursus Locci con sostituti consuetudini
E altro una molteplicità che rimanda forme differenti di organizzazione e di legittimazione del diritto un campo che se neanche recentemente occupato ma rischia riserva sicuramente ancora spazio per approfondimenti ulteriori e dettagliata
Accennato al problema della lingua che estremamente interessante come dimostra il caso del molto ben studiato delle anche recentemente
Delle raccolte compilata inizi del Trecento e tradotte all'inizio trecento a Siena e a Firenze
Episodi relativamente isolati in realtà con un messaggio politico molto forte a cui poi seguirono nuove raccolte normative disciplinatamente ricondotte nell'altro dell'attimino
Ma gli statuti cittadini sono solo uno per esempio gli statuti con fraterna lei sono invece molto spesso in volgare
Qualche perché devono hanno una natura praticati immediata ci si aspetterebbe che lo fossero anche quelli delle comunità rurali che si rivolgevano ugualmente un pubblico diciamo di dimensioni relativamente ridotte e
Poco alfabetizzato in termini Latini laddove invece no si utilizzava la lingua classica probabilmente perché che adeguata considerata più adeguate contenuti dei veicolare e anche più adatta ad esprimere la natura ideologica oltre che pratica di questi testi
D'altro canto il saggio di
Sente scusatemi ho perso la punta
L'attaccante il saggio di Federico Vanni ci a ci restituisce con grande efficacia anche le difficoltà di questa operazione di traduzione
E mettendo bene in chiaro che anche per noi spesso è più chiara dizione latina rispetto a quella fogliare cosa che forse doveva succedere anche all'epoca viste è che queste tradizioni
Almeno nei casi esaminati non mi sembra un fatto abbastanza orecchio di accessibilità
Altra
Altra categoria altra differenza insomma
Perché merita attenzione al forma materiale dello Statuto Giampaolo Shaffer per esempio per gli statuti delle comunità
Minori ci presenta il quadro articolatissimo che va dalla breve pergamena del dodicesimo secolo al Complesso Codice quattrocentesco suddivisi in liberi qua dice quattrocentesco dopo essere pergamena CEO o cartaceo e qui emerge l'utilità del ritorno in manoscritti cito dal saggio di Didier letta
E che ci permette di superare quella omogeneizzazione un po'asettica che proposta dalle edizioni che sono fintamente tutte uguali
Se dunque la maggior parte dei testi si presenta sotto la forma del tradizionale Codice per la minaccia spesso anche presentato in forme monumentali drasticamente
Procurate magari anche più o meno riccamente
Decorate poi miniate
Non mancano soprattutto nei casi più risalenti invece pergamene singole dall'aspetto anche molto dimesso e dalla conservazione dopo un
Archivistica piuttosto avventurosa
E nel quattordicesimo secolo si fa largo anche l'uso della carta più economico ma anche meno sicuro diciamo i termini per la conservazione e non dimentichiamoci poi l'uso della forma lapidaria dello statuto che può riguardare interni
Raccolte famosissima frase di Ferrara oppure singole
Disposizioni la vera svolta avviene nel sedicesimo secolo quando cito venti anni in lo Statuto entra nell'epoca della sua riproducibilità da mica perché perché paradossalmente proprio lo riproducibilità chiudere lo statuto cioè mentre sul manoscritto erano possibili e venivano di fatto spessissimo effettuati interventi correttivi integrativi e modifiche l'opera stampa non è modificabile e quindi la stampa porta con sé irrigidimento dello statuto che viene monumentali usato non tanto nella forma perché spesso l'edizione a stampa e più modesta dell'edizione
Della del manoscritto pergamena c'è una appunto nell'essere un testo ormai chiuso e definitivo e il bel saggio di Concetta bianca sulla pubblicazione delle consuetudini di Messina fino a quattrocento mostra proprio l'importanza politica anche di queste operazioni
Ma anche il lavoro filologico che poteva essere in età almeno in piena età umanistica rinascimentale dietro questo per azioni e quindi si distinguevano diciamo dalla pochi ad uso
Anche per le ambizioni le che
Ancora
Qui non scopro niente di nuovo si tratta una delle più importanti acquisizioni storiografiche emerse proprio nella nel corso di questo trentennio e il i saggi di dialetto che presenta le ricette da lui promosse tra il due mila dodici e due mila e sedici
Può essere esemplare di questa tendenza storiografica è appunto l'abbandono della concerto la monumentalità
E dell'isolamento dello Statuto che invece va inserito ma considera il documento pragmatico e inseriti in un sistema complesso di scritture non solo scritture normative ma anche scrittore della della pratica
Prodotte dalle diverse istituzioni operanti sul territorio e qui rubo una bella frase al saggio di Francesca Pirani
Gli statuti sono un campo di tensione fra giurisdizioni estere del diritto attive sul medesimo territorio ma diverse per natura funzioni e in effetti forse non è un caso se molte delle panoramiche regionali che sono raccolte si sono occupate di aree in cui le dinamiche locali e quelle sopra locali si intrecciavano strettamente tre relazioni Berton infatti sui territori pontifici in cui almeno dal tredicesimo secolo dalle dalle iniziative di Innocenzo terzo
Lo mostra bene il saggio di Stefania Zucchini per lo spatium puro lo Statuto diventa proprio lo spazio di riconoscimento reciproco fra il potere centrale
Pontificio ma anche imperiale nel caso per esempio di Spoleto e le autonomie locali con testi introduttivi che rimarcano equilibratamente entrambe le esigenze in cui le due autorità si legittimo Arno reciproca
E allora ovviamente va riconsiderata l'immagine tradizionale dello Statuto come monumento della libertà soprattutto quella cittadina non abbandonata ma riconsiderata criticamente anche perché come è noto nata
Claudio è stato il suo contributo proprio semilibertà è assente realizzazioni
Dell'epoca che noi chiamiamo delle libertà comunali è comparso tanto molto tardivamente proprio quando queste libertà vanno rivendicate
Perché non esistevano più
Franco dodicesimo e quindicesimo secolo la tendenza ad Astor su subordinazione dei centri urbani parola bagna poteri superiori o inclusioni strutture più complesse
Comunque lo ribadisce bene Lorenzo Tansini non causa la scomparsa dello Statuto che è piuttosto refrattario ad accogliere esplicitamente stimoli esterni nel suo dettato allora in molti casi bisogna cercare i segni della sottomissione mi Silenzi dello Statuto che rimanda ma rimanda sono implicitamente altri fonti di diritto non prendendo in considerazione nel suo dettato è casa
Per esempio che versa in evidenza nel volume delle città marchigiane che
Non affrontano i problemi affrontati della Costituzione nel board laziale ma neanche rimandano esplicitamente al muro
Rimane un sottinteso evitando così un riconoscimento ufficiale dell'Autorità sopra citati
Lo stesso troppo il discorso si può proporre livelli inferiore allora saranno le normative dei comuni rurali o dei corpi in cui organizzata la società civica a dover convivere con la legislazione cittadina
E anche in questo caso sono i silenzi dei testi che rimandano implicitamente all'insistenza di codificazioni superiori tanto che si può parlare cito Giampaolo chance di un coordinamento silente dei vari strati normativi
Chiudo con un'ultima osservazione attenzione però a non considerare troppo gerarchicamente questi rapporti in realtà le influenze e il dialogo sono reciproci e articolati e cioè una bella osservazione di Anna Esposito per gli statuti con fraterna Ali che Stella che certe distrutti compatta nani ripropongono in maniera anche pedissequa
E si conformano ai modelli e ICI
Formulati dagli statuti cittadini ma quegli stessi modelli etici sono stati ispirati agli stati tali cittadini
Dalle congregazioni religiose e dalle attività dell'accidia pochi ossia da quelli che si trovavano nelle confraternite per cui in realtà il discorso è molto più circolare ed è molto più dialogico di quello che non si potrebbe pensare a una lettura ingenua
Chiudo
Come accennato agli stimoli proposti dalla lettura di questo volume sono molti di più di quelli che gli ho proposto qui
E altre avrebbero potuto essere le chiavi di lettura come ad esempio appunto la storia di genere che oggetto esplicitamente del saggio di Roberta traccia nel presente con maggiore o minore rilievo anche in altri contributi
Però non voglio abusare della vostra pazienza e mi limiterò anche spetti proposti finora
Mi perdonerete un'osservazione
Decisamente banale ma questo bel libro rappresenta d'un tempo un importante punto d'arrivo altrettanto importante al punto di partenza ci mostra quanto è stato fatto negli ultimi trent'anni per meglio conoscere è meglio utilizzare la fonte statutaria
E ci invita anche non fermarci ad andare avanti nella ricerca dandoci appuntamento fra altri trent'anni grazie
Grazie infinite per questo intervento io no commenta perché dopo alla fine ci sarà la sintesi di Rolando quindi
Io passo la parola
Bene adesso sentiamo
Grazie Luca
L'amore vediamo poi facciamo il confronto
Titolo
Molto Contento
Importante e prezioso
Adesso era quello che disturba
Dicevo
Ammetto senza pudore però che avrei dovuto mostrare molto al maggior determinazione nel tentativo di sottrarmi a questo gentilissimo invito rinvia
Fatto Claudia
Ma la adesso devo volare più vicina
Adesso va bene no ma precedesse
Dicevo questo gentilissimo invito avrei dovuto sottrarmi con maggior determinazione e non tanto perché diciamo due settimane per leggere quasi seicento pagine non erano molte tuttavia
Sufficiente insomma
Quanto per il fatto che io
Con la materia statutaria non è che abbia tutta questa confidenza
Non ho mai editato uno statuto ma nemmeno al mio mai studiato uno in maniera approfondita come invece forse qua e là perché abbiamo
E e sono anche parecchi anni e lo dico con un certo dolore che nemmeno più riesco a seguire tesi di laurea sui gli statuti in Abruzzo perché in giurisprudenza ormai gli studenti che arrivano dall'amore
Tutto io non fare tranne che occuparsi di un testo vecchio per giunta il latino
E quindi diciamo anche le tesi di laurea sono ormai un un ricordo
Ho letto
Tutti di contributi con la massima attenzione
Però non ne farò speravo che lo facesse per fortuna che l'ha fatto Paolo Grillo un'analisi puntuale e dettagliata primo perché sarei stato oltremodo noioso a differenza di quello che ha fatto Paolo però poi
Data la confessata ignoranza avrei sostanza ho fatto dei piccoli riassunti del tutto inutili piuttosto cercherò di fare lo storico del diritto cioè il cerchio cercherò di di di dire quelle quelle quelle cose che uno storico del diritto
Dovrebbe fare e anche lì non sarà molto fascino insomma
Mi scusi venticinque se dirò cose perciò banali
Devo parla di forte
Alle tanto non sto dicendo niente di interessante quindi
Dicevo dirò dirò probabilmente cosa che conoscete già cosa banale insomma me ne scuso in anticipo proprio però da un'affermazione banale io comincio e cioè la materia di cui questo volume si occupa fenomeno della legislazione statutaria è un fenomeno rilevante rilevantissimo importante imponente e quanto mai variegato
Statuti cittadini statuti marittimi statuti delle arti e dei mestieri delle mercanzie
Statuti delle comunità rurali delle partecipazioni agrarie delle confraternite statuti delle università studentesche degli studia statuti il latino Statuto in volgare statuti che selezionano e consolidano consuetudini
O che affermano piuttosto con orgoglio un diritto nuovo prodotto originale delle comunità che li esprime attraverso i suoi organi deliberativi e che quindi si concentrano meno sul diritto privato e più sul diritto pubblico che sull'istituzione
Di fronte a tanta abbondanza di fronte cioè all'importanza e alla novità del movimento statutario
Allo storico del diritto viene naturale sottolineare come il Basso Medioevo assai più di altre epoche sia caratterizzato da una grande fame e sete di diritto
Più precisamente se è vero che gli uomini dell'Alto Medioevo compreso quelli delle classi più elevate si mostravano in generale piuttosto sospettosi
Di fronte alla scrittura la fame e la sete basso medievali ci appaiono invece precipuamente fame sete di diritto scritto
Un segno che i tempi mutano
Evidentemente
Basterebbe ciò
Credo io
Questo semplice rilievo in sostanza niente affatto originale per smentire l'affermazione che sia incartamenti incautamente lasciato sfuggire appena qualche anno fa un autorevolissimo collega
Posso senz'altro dire uno dei maestri della nella nostra disciplina il quale introducendo il suo ultimo manuale
Scriveva di un Medioevo immobile
Francamente mi pare difficile comprendere come uno storico ancorché uno storico del diritto posso pensare a un'epoca che dura dieci secoli come un periodo di immobilità alla Chambre rimaniamo invece alla materia statutaria
I protagonisti attivi coloro che agitano e stimolano portano al movimento di Società basso medievali al delitto scritto chiedono anzitutto di essere uno strumento di pacificazione fonte di sicurezza garanzia di certezza nei rapporti sociali istituzionali ed economico lavorativi
è quella sicurezza e quella certezza
Era intesa come preludio necessario per una maggiore libertà libertà che anzitutto autodeterminazione nell'intrapresa economica
Erano com'è noto e come i contributi di questo volume soprattutto dedicati agli Statuti mercantile delle corporazioni certo confermano
Sono i nuovi ceti a spingere in questo senso
Ai nostri occhi moderni può apparire addirittura eccessiva questa smania di tutto regolare tutto disciplinare prescrivere vietare soprattutto se si consideri come l'affermarsi recente di forme
Particolarmente aggressive di liberalismo mercantile abbia al contrario ingenerato ai nostri tempi un senso diffuso di fastidio per le regole che pongono limiti per le leggi che impongono controlli
Nonna ingiustamente qualcuno ha parlato per l'oggi di un periodo in cui si assiste a una sorta di fuga dal diritto
Come è possibile che gli stessi ceti che spingevano all'epoca per un maggior diritto scritto adesso
Ma questo è un profilo anche lasciamo ai sociologi del diritto
Rimaniamo nel Medioevo
Ovviamente quella fame che sete di rito scritto non è non può essere una smania si tratta semmai del desiderio di reagire contro un mondo che fino a quel momento aveva visto imporsi logiche differenti troppo spesso dominate dalla violenza dalla sopraffazione e dove ed è il fattore principale l'iniziativa individuale era sistematicamente conculcata
Tentativi di reazione si erano avuti anche nelle epoche precedenti senza aspettare il basso migliore
Nelle legislazioni dei regni romano-barbarici spesso troviamo ripetuta la dichiarazione dei sovrani di voler ispirare i loro governi ai precetti biblici farsi protettori dei deboli oltre che della Chiesa che certo debole non era ma sappiamo cure che
La reale effettività di quelle norme Romano barbarica questionario vile
Basta leggere Gregorio di Tours insomma
Nemmeno il mondo carolingio al di là della insistita propaganda di corte poteva assicurare un grado significativamente maggiore di certezza e di sicurezza nei rapporti quotidiani
Eppure proprio durante la lunga crisi del potere carolingio
Magari in conseguenza di quella stessa propaganda di cui dicevo
Potrebbe forse riconoscersi una prima acerba manifestazione di quello spirito associativo di cui abbiamo testimonianze sicure almeno dal decimo secolo e che chiamiamo il movimento delle tregua o Paci di Dio
Il clero Queen quelle in occasione delle principali festività proclamava una sorta di bando assoluto della violenza in qualunque circostanza l'intera popolazione era chiamata impegnarsi a rispettare tale divieto un giuramento collettivo
Un giuramento collettivo su base paritaria questa è la novità nonché un giuramento su base gerarchica come quello feudale
E coinvolgeva all'intera collettività l'intera comunità
E la rendeva per ciò stesso consapevole di essere portatrice come comunità appunto di obblighi quello di astenersi da atti violenti e di diritti quello di poter pretendere la punizione di chi quell'obbligo viola se certo assente ogni impulso di ulteriore progettualità politica non c'è dubbio
L'impulso ecclesiastico per un verso ma soprattutto il giuramento che suggella l'accordo tra gli appartenenti della comunità e gli obici recite e gli obblighi reciproci che vengono così assunti mi pare
Siano caratteri che ritroviamo all'origine di molte delle associazioni basso medievali che in certa misura anticipano Libreria dei magistrati comunali
Non è il caso di approfondire oltre questa che vuole essere soltanto una suggestione per chi voglia accostarsi alle origini delle associazioni bassi medievali soprattutto quelle suburbane
Suggestione che però mi consentirete io
Aggiungo unisco all'invito a non dimenticare il contributo che a me pare tuttora imprescindibile di otto funghi perché nel suo monumentale di nostri charts resti sebbene questo parli soltanto quasi esclusivamente del mondo germanico
Ma della comprensione delle origini
Comunque di fronte a un mare così vasto come quello degli statuti il giurista quindi anche lo storico e giurista è quello che dovrebbe suggerire categorie modelli ordinanti indicare strumenti atti a riconoscere L'Unità nella eterogeneità a indicare la razionalità anche lì dove apparentemente dove apparentemente la molteplicità prevale su ogni logica ordinante
Il giurista soprattutto lo storico giurista dovrebbe contribuire alla chiarezza a evitare equivoci a semplificare la collaborazione tra studiosi di diversa formazione provenienza disciplinare proprio
Quello che giustamente Paolo Grillo sottolineava prima essere mancato
Ecco una cosa che mi ha colpito leggendo i vari contributi che compongono il volume che qui si presenta
In particolare quelli che si concentrano sugli statuti comunali
Quello che mi ha colpito una certa difficoltà nel definire l'essenza del comune medievale il Comune stesso soap nel dargli un nome
Mi spiego mentre ho notato più volte l'uso de parte dei nostri autori di termini come legge addirittura costituzione quali sinonimo di Statuto mi è parso di riscontrare una certa
Ritrosia
Nell'utilizzare per questa nuova realtà che prende corpo e consistenza man mano che ci si entra sì sì
Ci si inoltra nell'undicesimo e poi nel dodicesimo secolo il termine che parrebbe più naturale quello che traduce da secoli i termini latini di res pubblica e di Civitas e che alla stessa Radice lessicale di Statuto
Alludo ovviamente alla parola Stato
Io credo che alla base di questa ritrosia vi sia la diffusa adesione o accettazione spesso anche io riflessa dell'idea di un Medioevo senza Stato
Questa idea formulata alla fine degli anni Novanta
Al secolo scorso porta dietro di sé io credo un equivoco piuttosto grosso
E certo infatti che il Medioevo non ha conosciuto né poteva conoscere lo stato moderno quello che poggia sulle tre colonne
Territorio popolo sovranità e che la filosofia dice che la ha trasformato nel Ideal tipo CUS dello Stato assoluto
Questo Ideal tipo Us certamente non si rinviene in nessuna realtà politica anteriore alla metà del mille seicento
Ma altrettanto certamente
Questo non vuol dire non può voler dire che il Medioevo non abbia conosciuto forme statuali
Dai regna romano-barbarici a quello lo si voglia definire o meno opera d'arte di Federico secondo di Svezia a quello di Errico primo d'Inghilterra
Dalle grandi Signorie territoriali basta pensare a quella di Toscana da Adalberto Atto fino a Matilde di Canossa sino appunto ai Comuni che poi alle signorie
Nessuno dubita che si tratti di statualità differenti
Con ambiti più circoscritti assai meno invasivi dello Stato moderno e pur tuttavia non si può negare che tali forme istituzionali
Impongano un certo tipo di relazioni tra coloro che vi appartengono e che pretendano di assolvere ai compiti fondamentali di difesa del territorio dall'esterno e garanzia di ordine e pace all'interno che preveda no la possibilità di emanare norme valide per tutti i cittadini di cui siano pure in grado di assicurare di queste norme la vigenza e che organizzino e disciplinino sistemi di giustizia al loro interno
Non si tratta ovviamente di poteri assoluti capaci cioè di escluderne ogni altro esistono sono riconosciuti gli altri poteri e pur tuttavia sono percepiti come reali e operanti
Insomma non mi pare che quando nel nel Novecento ventisei un secolo fa Gioacchino Volpe parlava tranquillamente
Dopo aver letto Santi romane l'ordinamento giuridico parlava tranquillamente del Comune come di un nuovo Stato dicesse cosa insensata
Invece benché l'equivoco sia stato di cui ho appena detto sia stato subito segnalato da vari studiosi Mario Ascheri in primis non c'è qui oggi lo vedrei sorridere sicuramente
L'idea di un Medioevo senza Stato è riuscita comunque a radicarsi e ha finito però così a me pare per ingenerare soprattutto confusione proprio nella difficoltà di definire altrimenti il Comune quella confusione che gli storici del diritto dovrebbero come dicevo prima contribuire a dissolvere
E se non sono gli storici del diritto ad eliminare elementi di confusione ben vengano allora contributi come quello di Lorenzo Tansini che non saranno storico del diritto ma certo come ha già dimostrato nei precedenti lavori non manca di una
Notevole sensibilità giuridica
Contributi cioè che essa
Si sforzano di definire di chiarire di separare
Non vi sono però soltanto agli statuti cittadini in questo senso ho trovato molto interessanti quei contributi che affrontano il tema della pluralità degli ordinamenti e della compresenza di più statuti e se è stato già ampiamente indagato il rapporto tra lo statuto e i diritti universali che la storiografia giuridica ha tradizionalmente sciolto nella dialettica ius proprium Milius comune
E qui Francesco Calasso all'indubbio merito di aver richiamato l'attenzione degli storici del diritto sulla centralità del concetto di autonomia distinto da quello di indipendenza non altrettanto mi pare sia stato sviscerato il rapporto tra Statuto e statuti tra lo Statuto del Comune e gli statuti delle corporazioni mercantili e artigianali delle confraternite eccetera
Nei contributi di Ferdinando tre jury soprattutto ma anche di Alessia Legnani e Roberto abbraccia si sottolinea l'interdipendenza un fosse meglio
Forse meglio il principio collaborativo che ispira la convivenza
C'è insomma uno spirito solidaristico in funzione di una su lui un superiore bonum comune
Nell'artigiano ne il mercante dimenticano infatti di essere contemporaneamente i anche Cives e cioè elementi partecipi della più ampia comunità la cui vita attivamente concorrono essendo ben consapevoli che pure le loro fortune economiche dipendono in certa misura dalla buona salute della comunità politica
In questa prospettiva
Meriterebbe forse maggiore attenzione
In chiave di analisi giuridica il tema del privilegio
Che è legato a quella della natura delle corporazioni
E allora possibile o meglio opportuno parlare dello Statuto come carta di privilegi
Privilegi concessi volto affermati ma comunque riconosciuti e validati dal comune non lo so io non ho certo la risposta come ho detto io non non non conosco questa materia ma forse meriterebbe di essere indagato
Tra questi privilegi rientra sovente anche quello della giurisdizione speciale o se preferite riservata un'indagine sulla natura e sul fondamento giuridico di tale giurisdizione particolare al di là dell'ovvia considerazione che solo un conoscitore dell'arte può utilmente giudicare di controversie che riguardano lo svolgimento dell'arte stessa
Porto potrebbe forse portare a risultati interessanti e utili
Non solo in chiave di analisi storica penso infatti al fatto che
Ancora al giorno d'oggi gli studiosi di diritto processuale si interrogano e discutono sulla natura giuridica delle giurisdizioni speciali cioè esterne alla giurisdizione ordinaria
Riconosciute dal legislatore del quarantadue legislatore fascista mantenute nell'ordinamento repubblicano per diretto intervento di Piero Calamandrei
Queste giurisdizioni speciali sono cosa diverse dei giudici specializzati
Che sono invece giudici coordinare i veri e propri che prendono una specializzazione insomma è un problema aperto ragionare in chiave storica storico giuridica di questi argomenti può a ancora avere un'utilità per la crescita
Della nostra cultura giuridica in generale
Altro tema di grande importanza anzi fondamentale e quello delle consuetudini e del rapporto di queste con lo Statuto
Il tema della corso della consuetudine è un tema classico della storiografia giuridica medievale è un tema relativamente alla a me
Insomma
Chiunque faccia Storia del diritto sia prima o poi Strokes scontrato con questo tema della della Consulta relativamente alla materia statutaria e il rapporto tra consuetudine Statuto è notoriamente assai complessa
La consuetudine che viene recepita dagli statutari conserva ancora
La natura di consuetudine
Agli studenti di giurisprudenza del primo anno se insegna che la consuetudine quel comportamento ripetuto nel tempo di cui però la col la comunità a coscienza del suo valore normativo obbligatorio
Una bella definizione che vuol dire
Chi è che accetta come quando perché un comportamento è una consuetudine come quando perché si accerta che quel comportamento è vincolante
E questo agli studenti del primo anno non lo si dice
Non lo si dice perché tutto sommato il nostro ordinamento ci consente ci spinge a fare a meno delle consuetudini poi rientrano per altri versi sul
Invece il proprio il problema c'è esiste ed è interessante ora
Come gli storici del diritto dovrebbero sapere e dovrebbero essere loro a spiegarlo agli studenti di giurisprudenza ad accertare che la consuetudine sia una consuetudine e il giudice
E il giudice che sentenza dopo sentenza attesta l'obbligatorietà di quel comportamento di quella di quella consuetudine appunto
Giurisdizione e Statuto
Pari passo ambulante mi verrebbe da dire
E questo andrebbe tenuto presente quando si studiano Istat
Ha sempre sul tema rimanendo sul tema fondamentale della consuetudine voglio richiamare il contributo offerto
Su questo tema da Maura Mordini che purtroppo non c'è oggi
Se il completamento dell'analisi dei manoscritti confermasse come io credo confermerebbe la lezione riconosciuta da Maura su un numero significativo di codici tra i più antichi preziosi dell'esegesi delle prime generazioni degustatori ecco che il volo anticipatore di Irnerio
Troverebbe conferma e non si potrebbe più attribuire la lucerna iuris l'errore di prospettiva storica nel nelle già nella realtà giuridica Luís contemporanea
Per me che sono
Un grande ammiratore
Di Irnerio e che spesso nel corso delle mie ricerche sono andato a ricercare nei manoscritti i contenuti dei suoi insegnamenti Elli ora anche trovati ogni cosa o meno credo di averli trovati
Diciamo vedere risolto questo problema che io ho tutt'certo imbarazzo che ho tutte le volte a lezioni in cui devo dire agli studenti qual è la posizione di Irnerio sulla novità delle
Comuni e degli statuti
Attraverso la sua interpretazione della consuetudine ecco per me
Bella soddisfazione perché adesso potrò dire che anche su questo Irnerio aveva una posizione intelligente e non e non formalisticamente ottusa come quella che invece la tradizione gli attribuisce traduzione storiografica sulla base di una errata lettura di una grossa
Altre questioni cerco di avviarmi verso la conclusione è che questo altre suggestioni della lettura di questo volume mi ha suggerito
Per esempio nell'organizzazione interna delle logiche
Del comune torniamo a parlare dello Statuto comunale
Certamente svolge un ruolo centrale l'elezione delle magistrature
Però più che
Fare ora
Controllare l'eleggibilità o meno
Delle magistrature forse è il caso di mettere sotto la lente di ingrandimento i metodi
Per l'elezione di queste magistrature
Come si è legge
Quale scelta quale legge oggi diremmo legge elettorale si sceglie quale criterio Sicily perché i greci sono tanti diversi e portano a effetti molto diverso
No un gruppo riesce a controllare la maggioranza scegliendo con opportuna oculatezza quel sistema piuttosto che un altro non lasciamo nell'ombra questo aspetto studiando uno statuto comunale
Diceva giustamente e ed è una cosa che io ho notato positivamente anch'io insomma questa apertura del libro
A trecentosessanta gradi su tutta la realtà non solo italiana cioè non è rimasto fuori nulla anche le isole anche il Meridione solitamente trascurato
Io però sono orfano di uno studio moderno finalmente moderno e aggiornato su uno Statuto cui sono affezionato che quello di Trani uno dei più antichi in assoluto giace lì
Come con un punto interrogativo cioè bisognerà di prenderla in mano questa questione e e cominciare a parlarne non no non lo faccio io perché non ne ho le possibilità ma sarei contento o che insomma qualche studioso prendesse in mano questa carta così antica e così misteriosa nelle sue componenti nelle sue e così sempre rimanendo vicini al mare in sostanza
Ma perché non studiare
In parallelo in contemporanea gli Statuti marittimi e delle città matte ma nelle città marinare con la legge del mare cioè la lex Rodia
E ancora
Pensando stavolta piuttosto alle confraternite
Ma perché non provare a comparare
Non dico che derivino assolutamente no ma comparare per vedere come sono stati costruiti gli statuti delle confraternite dopo aver letto le regole per gli ordini monastici soprattutto quelli più tardi
Proprio magari allo scopo di distinguere bene gli obblighi del confratello dagli obblighi del monaco del fratello
Potrebbe essere interessante magari invece sto dicendo una fesseria potati
Comunque insomma chiudo nel unirmi ai complimenti che ha già fatto Paolo Grillo sicuramente è un libro molto suggestivo molto interessante sia per quello che dice sia per quello che è anticipate per la promessa di alte in trent'anni di studi ciò appunto e io se sarò qui ci aspetta e altri trent'anni di studio con molto molto diciamo che interessa e poi vi ringrazio
Primo grazie infinite anche a Lucca a me sembra che queste relazioni siano estremamente scusate misti grazie stavo ringraziando anche Luca mi sembra che queste relazioni e considerazioni essi integrino a vicenda
Sia no interessantissime proprio anche per le suggestioni e per gli incoraggiamenti per gli studi futuri no perché effettivamente tantissime cose come quello della legge elettorale
Magari trent'anni fa nessuno ci pensava adesso che anche noi abbiamo qualche problema con le leggi elettorali capiamo quale il peso e quale
Che differenze e che differenze possono aver comportato anche nella vita dei comuni c'era l'intelligenza no ecco quello non gli quello del forse gli manca
Nel tempo formati ed era ormai possiamo dubitare di tutto
Bene allora adesso inviterei grazie davvero di tutto non so se dobbiamo fare sex qualcuno vuole intervenire o se lasciamo parlare subito Roland poi se c'è qualcuno che ha domande
Facciamo in tempo che sono dodici siamo in orari Simo dodici e venticinque quindi sentiamo Roland Paul S. mai se c'è qualche domanda
E dopo nel pomeriggio riprendiamo alle alle quindici quindi abbiamo tempo
Bene allora lasciamo
A
Potete stare qui fuori mercato che ci stanno davanti diciamo forse
No torneo torniamo
Lasciamo
Presidente
Mo'sì
Va bene
Primo
L'uso sia
O no quelle
Il signor Massimo
Vorrei ricominciare in quota
Kakà o la miracolo
Che ha evocato
Sì a un miracolo dal punto di vista
Cronologico
Ma non è anche per la partecipazione
Tanti esimi studiosi
Un'opera
E intanto possiamo dire rimarrà non dico come pietra miliare che poi
Risorge un assegno
Marco con un riferimento per chiunque voglia studiare d'ora in poi chiesta a tutti
Tutto cominciò
Non un anno fa
A un anno e mezzo fa ricordo Sandro
Quando io aspettavo
Amministrazione sentenze una risposta
Per una replica del diversa nitriti i greci
Malinconicamente mi accorsi
Che la memoria di quella grande impresa erano scomparsi
Erano rimaste solo alcuni alcune allieve alcuni studi
Studentesse
Neolaureati
Che si erano entusiasmati allora
E che non sappiamo spiegare come
Un convegno della primo convegno importanza nazionale
Sugli statuti fosse stato completamente dimenticato addirittura
Ai responsabili risse nei locali
Era una strada in salita molto in salita
Che è un giorno già studioso applicando
Raggiunsi con una gran fatica mi ricordo
Pomeriggio
La sede del Comune trovai un giorno di sindaco
Molto ha perso che appena sentì
E quali erano le premesse di una mia proposta si entusiasmano disse no
Dobbiamo farlo
E allora mandai subito a Sandro
Ha risposto positiva ricordo
Avremo fatto nulla al
Se non ci fossimo stati noi
Quindi
Questo volume è uno strumento
Con tante firme autorevoli
E che pone l'accento sulla eterogeneità degli statuti
In maniera consequenziale sul bisogno della comparazione
Lo ricordava lo scriviamo così
Senza comparazione non si capisce quasi nulla degli statuti
Anche perché ogni statuto aveva motivazioni attese diverso
C'era chi attendeva io affermare i propri diritti
Chi sperava di
Affermare dei privilegi
Chi è addirittura autonomia occhi nel periodo
Abbiamo
Va al più vicino a nuovi
Voleva
Se non ci era una superiorità rifatto
Sappiamo che abbiamo
Avuto troppo il convegno del mille novecentonovantatré ben dieci convegni
Sui temi fondamentali
Tra questi gli statuti signorili
Chi erano l'esatto contrario
Nel nelle motivazioni gli statuti spontanei popolari
Eppure non erano così infimi come qualche storico del diritto
Ha voluto dire
Non erano così Fini perché
Intere comunità
Si appellavano agli statuti
Al fatto di aver riscritti o di averli memorizzati quindi entriamo nella tema che tratteremo delle consuetudini
Pensava a questo
Affermare l'indipendenza
Soprattutto
La cosa che credo sia più importa
Per noi italiani per questo capitolo
La partecipazione
Si è ritagliato un certo Vietti
Ci riferiamo hanno
Nuove norme
In positivo
Ma anche lo Houston statue enti
E lo Iuss
Liberando i che era in un modo
Il San Cipirrello delle
Autorità locali
Sotto il diretto controllo nella comunità
Cosa si vuole di più
In un rilievo progressivo
Certo
Questa edizione eterogeneità impone
Into mancano diceva
Commissione Sbriccoli
Rincorrere l'interpretazione tutto il giorno
Interpretazione fondamentale
E quindici Cippone Neville o plico di porre a confronto gli statuti
Con le altre norme coetanei
Che ci dicono se erano efficaci o meno
Faccio un esempio che c'entra poco con gli statuti anni parlo spesso
Ne ho parlato una settimana scorsa la conferenza
Il Liber Paradiso
Per noi bolognesi un vanto
Cinque mila ottocentocinquantacinque servi liberati a suon di
Gennaro
Pagando la stessa cifra
Cosa questa innovativo in senso
Assoluto
Per i maschi per le figlie
Il primo e credo unico
Documento ancora oggi che parifica nel nostro Paese il valore delle donne valore milioni
Ecco quello che sia indotto
Questa
Lecce
E così fu detto
Quindi non uno statuto
Ma un provvedimento
Anche se il Comune non fa
Le facoltà di farlo fu un abuso di arroganza
Si era sconfitto
Federico secondo si era
Catturato un Renzo nel film
E in quel clima si voleva affermare uno superiorità del diritto locale
Il diritto locale che entrava nella Lecce
Che liberava
Persone secondo le norme
I
Ciò che il veniva richiamato come nel paradiso
La libertà per gli uni per gli altri che va riconquistata
E che il Comune di Bologna si dice in uno per neve
Per la rassegna
Quella di Porto procura
Comune di Bologna che ha sempre lottato per la libertà restituisce libertà
E tutti noi parola russa ci sono poi porsi il problema ma dove sono finiti quei cinque mila ottocento cinquantacinque
Avremmo dovuto trovare lì
Negli estimi successivi
Non dico come possidenti ma come fumanti
Eppure non ci sono
Ecco una dimostrazione di come una legge
Senza una verifica della sua la sua applicabilità sua veridicità la sua concretezza
Non ha alcun valore tanto più distratto
Si può dire
Lo abbiamo accertato
In tanti anni di studio
Che ogni statuto contiene parti divise
Quarti
Non dico ancora morte ma
Sulla via terra consunzione
E che
Soprattutto io colgo l'occasione e ha parlato egregiamente come sapete Carlos tramite
In occasione la lunga degenza
Ciò che contava era poter dimostrare che c'erano Statuto anche se lo Statuto dice oramai cose assurde del Mila Kunis
Oppure era stato copiato in parte da un altro stupro
Dunque io sono felicissimo di essere qui con voi
Di poter dire grazie oltre che a Paolo Crivello lucano schiavo a tutti voi
Perché questa come la realizzazione
Che si pone
Come un trampolino come sono stati tutti gli altri non stridenti
Trampolino verso un bel tuffo carpiato rovesciato
O come lo volete ma verso nuove mete
E gli statuti ci possono andare a noi
Io ho usato una parola
Forse
Non adeguata assumo gli statuti perché tra storie medievali chi fa ricerca sono un inciampo
Ma un inciampo che non può essere trascurato
Come troppe volte è stato
Fra
Quindi
Usati concludere come dire
Siamo noi i miracolati andiamo avanti facciamo altri miracoli grazie dell'attenzione
Allora forse anche al veicolo fuori dire qualche un uomo Beatrice Filippo maturino avrebbe fatto abbastanza
Sa se ne accorge
Allora
Ne approfitto perché dietro il senso
Manuela Bolelli una delle ex studentesse
Che è diventata molto Rizzo insieme
Ad altre tre persone
Nel volontà locale di continuare
Non è che poi si devono scegliere sempre cento e
Perché la libertà di decidere l'abbia ripetuta una volta per volta e non si può
No
Però anche lei ha collaborato ha scritto un bellissimo articolo
E comunque ha dato continuità annus critica
Ringraziamento necessario e ringraziano
Claudia
Ancora attori
Che con me hanno portato avanti l'impresa
Filippo Galletti
Ricco Angiolini e tanto tanto tanto
Potete immaginare piatti dicevo
Sono domande
Parliamo perché
Scusatemi perché poi quando si parla a braccio
Si dimentica sempre io dimentico sempre qualcosa
Ma c'è una figura in fondo alla strada che
Si ricorderà conto io venivo qui i miei studenti
E comincia un rapporto nuovo felicissimo
All'università di Bologna nessuno usava i fondi quindi viaggi di studio
E allora quando io me ne accorsi
Dissi
Perché non
Usarli non fare come facevo di solito partivamo con due tre macchine andare
Uno scavo archeologico una pazzia conclusa
Poi qualcosa allora programmi mammo
Una serie di viaggi di studio che avevano come meta finale la biblioteca del Senato e gli statuti Borgogni sì custoditi nella biblioteca del Senato
Miniati bellissimi
Nel buio quindi ad Alessandra Casamassima al Sandro Bulgarelli un'enorme grazie
Ci vediamo
Che
Ebbene
Hanno
Dopo aver fatto già tanti danni stamattina mi chiedono di farne ancora
Mi contento di quelli fatti stamattina quindi mi taccio
Dobbiamo presentare questo ulteriore volume gli statuti ci sta il volume
Oliviero a un'altra sua opera coperta ma gli statuti dell'azione meridionale
Curato da Sandor Muntari giacchina Gian Maria
Io Santa notare lo conosco il giochino già Marina annuncia perché purtroppo sta male nome dispiace una
A parlarne
Saranno
Maria Teresa Casoria e Victor Crescenzi
Maria Teresa Versilia
Buona sera
Sì sì
Noi ci siamo organizzati in questo modo
Facciamo una prima Breve presentazione dei due saggi possiamo dire che sono un po'il fil rouge e cioè quello di Gioacchino Gian Maria e quello di Sandro Notari quindi diremo
Poche parole proprio sui loro saggi e poi ci siamo un po'divisi per argomenti quindi da un lato io tratterò quei saggi che trattano di più
Di statuti e ambienti mentre ditta Harkness Crescenzi sì occupa di statuti e diritto statuti e riflessioni questo è un po'quindi cominciamo
La presentazione di Gioacchino Gian Maria si apprezza per motivi diversi tra loro
Da un lato e la rigorosa rigorosa premi sa che offre un quadro dettagliato della produzione statutaria nei comuni Castelli del Lazio meridionale
E venne ancorata diciamo alla scansione temporale cioè all'uscita alla produzione e alla anche stampa
Quando ci sono delle edizioni ecco parte già dal decimo secolo e sono seguite le evidenze nei secoli successivi diciamo fino al diciassettesimo un utile valido strumento di lavoro questo che possiamo dire ecco un lavoro in progress
In quanto l'attenzione da parte di tanti studiosi di livello diverso permetteranno di colmare il gap che per tanti corpi statutari continua a presentarsi
Emerge ancora infatti che molti statuti giacciono nelle forme di qualche secolo fa penso agli statuti di Terracina agli statuti una bella città agli statuti di Sezze quanto gli è stato di Terracina sicuramente per studiarli non è sufficiente la benemerita edizione anastatica
Di un manoscritto copiato nel diciottesimo secolo conservato nella biblioteca del Senato
E due mila e sei la collaborazione tra il Comune di Terracina io la sede dell'Archeoclub di Terracina
Ha dato cioè è riuscita ad uscire questa edizione anastatica però mi posso dire che per conoscenza diretta è piuttosto difficile
Da fare uno studio partendo da quelli quindi mi auguro che si arrivi alla edizione e forse anche alla traduzione perché veramente questi statuti di Terracina sono molto interessanti
Cioè un gruppo di studio di Sezze che sta lavorando alla edizione e traduzione degli statuti del Comune Sentino
Spero che tra qualche mese riescono anche questi ad andare in stampa
Possiamo dire che quanto al saggio di Gioacchino Gian Maria
Di notevole interesse sicché si rivela no le precise osservazioni sulle norme del danno dato nella terra di San Benedetto
Cioè tutti quegli statuti con riferimenti molto precisi ai danni dati che sono stati concessi a partire già dall'undicesimo secolo
Dai Abbati Cassinis sì
Proprio il numero di statuti è molto elevato e sì desume anche un'attenta ricostruzione dell'organizzazione della comunità e della cura abbaziale
Di riferimento percorre diversi statuti il richiamo agli usi consumi concetto dinari del palista ma ne abbiamo parlato che non avevano però ha avuto una scrittura
Ma sicuramente come emerge dalla ripresa erano vigenti nella prassi quotidiana questo mi sembra un elemento che colpisce particolarmente passando invece al saggio di Sandro Notari egli ricostruisce le vicende della lunga stagione di ripresa degli studi tra statutari
Una tendenza che partiva dagli interessi degli storici
A prospettive non solo sulle istituzioni politiche sui poteri superiori ma portando sulla scena i gruppi sociali l'economia urbana
E agricola la vita materiale per cui le fonti giuridiche diventavano sempre più materie di studio e in primis gli statuti
Che sono possiamo dirlo tranquillamente il manifesto delle comunità locali
Sandro notarli e dopo aver con ricostruito la ripresa degli studi d'Italia nel Lazio
Si sofferma sulle due forme di repertori di statuti che permettevano di svago di svolgere analisi comparate
Ai quali si aggiunse ben presto la ricostruzione di repubblicani con informazioni sul contenuti delle singole redazioni studi statutaria
Quindi sono strumenti estremamente inutili nell'avvio allo studio perché permettono ogni sapere mi affetti quali sono gli gli argomenti effettivi già dalla lettura delle
La rubrica io
Suire Portorico sappiamo che ci sono avvolti diversi esempi sia per l'Umbria
Seguito da Mariagrazia Nico per la Liguria la Lombardia il Piemonte l'Emilia Romagna e anche per il Lazio per questa Regione è stato molto importante il Progetto unitari che il Consiglio credette elaborate arriva a comprendere circa quattrocento statuti comunali
Possiamo dire che nel libro vista ebbe nel saggio di Sandro Notari si presenta anche una preistoria dei censimenti infatti a partire dalla ricognizione Di Giovambattista De Luca
Che si qualifica proprio per avere affrontato lemma il tema delle esclusione seminari con me
Sul quale a impostato proprio questa ricognizione affrontata nel diciassettesimo e poi nel diciottesimo secolo
Questa regola della ex Musio seminare un era una regola molto inserita negli statuti lo stato ecclesiastico in deroga a quello che era il diritto comune
Che riesce anche a presentare con l'analisi di un falco di un folto numero di statuti rivedere le implicazioni l'importanza dell'azione dei segretari di dello stato ecclesiastico e nuovi lavori sono ancora chiaramente trattati
Alla fine del suo saggio Sandro Notari ci presenta quell'opera il suo Progetto di una Scheda rinnovata un repertorio digitalizzato dinamico
Aperto un lavoro in progress che permette aggiunte e ulteriori integrazioni da parte degli autori quindi una équipe tutte di ricercatori dovrà lavorarci ma logicamente il commento scrive anche chiaramente di non essere già Esperti di storia e anche di storia statutaria
I due esempi discreta presentati riguardano due esemplari dove di statuti di della comunità di Serrone
E
Evidenziando la novità dei degli scrittori cioè i diversi campi
Nonché la complessità di un lavoro esteso a tutte le comunità del Lazio e agli esemplari considerati fino alla completa vigenza degli statuti quindi fino al diciottesimo e diciannovesimo secolo è importante quello che propone diciamo Notari ragionare anche sulle invenzioni di statuti che erano stati prodotti ma dei quali non risultano tracce se non nelle invenzioni interni ad atti comunali
Questo
Questo fatto di includere nella Scheda anche statuti dei quali non sia un testo completa Marques si ritrovano
Menzionati all'interno gli altri tattici ci sono due altri esempi che mi sembrano molto interessanti
Ad esempio per Anagni che una città questa città capitale diciamo dello stato ecclesiastico per la quale però sappiamo che l'archivio comunale quanto mai diciamo mancante ormai di tanti atti ma ad esempio Anna Esposito ha trovato in un Bastard bello del notaio di Anagni
Pilot sì che cosa tantissime tantissimi riferimenti
Alla composizione del consiglio comunale di tutto quello che si trascina nel mille quattrocento ottantotto una fonte diciamo che diventa un supporto
Quando non c'è
Diciamo lo Statuto vero e proprio la stessa cosa possiamo dire anche per Terracina Terracina sappiamo crea una sola
Edizione di Statuto che quella del mille e cinquecento quarantasette però sappiamo che un esemplare degli statuti del mille e trecentoquindici quindi statuti di popolo ma governi in un momento di governo del del re Carlo d'Angiò quindi è particolarmente interessante
E in quel suo statuto del mille e trecentoquindici è stato anche la base per tante delle norme che se li trovano
Poi negli Statuti a stampa quindi anche cercare di indagare quali sono queste punti mi sembra una cosa interessante
Assenze possiamo dire la stessa cosa a parte dagli e menzioni di statuti del tredicesimo secolo
La perdita dello Statuto completo e organico del mille trecentosei anche questo uno statuto di popolo quindi una un avanzamento forte rispetto a quella che era il primo Statuto forse del mille duecentosettantacinque ma
Di queste otto Statuto del mille trecentosei
Andato completamente perduto a meno che non venga Rent ritrovato in una libreria americana com'è successo per Monte buono
Però
è importante che tante delle norme di questo sono del mille trecentosei vengono tranquillamente utilizzate
Nei atti nei documenti comunali importanti del quattordicesimo secolo quindi la cosa che mi ha
Balzata per questa
Possibilità è il Col di ampliare anche a questo tipo di sempre da questo tipo
Questo per ora mi fermo perché ora toccherà a Victor Crescenzi
No a finisco tutto
Va bene scusate
Certa con
Quindi come abbiamo detto già dall'inizio
I saggi sui quali io intendo soffermarmi un po'di più sono quei saggi che riguardano e che offrono materiale per in ragionare anche sulla mentalità del degli statuti per Libardo ha un problema importante come quello dell'ambiente quindi statuti e ambiente quindi
La riflessione sull'ambiente possiamo dire che si può rintracciare un po'in tutti gli statuti ma è anche un percorso seguito da molti saggi
Con il concerto di ambiente che si aveva in età comunale certo il con cento di ambiente serene tal comunale in quella successiva non collima con quello del quale abbiamo percezioni attualmente non di meno
I concetti di percezione consapevolezza e televisione
Che come ricordiamo sono presenti in quelle pionieristico saggio ad Alberto Caracciolo traspaiono dai corti statutari e ricorrono in altre rubriche statutarie come sappiamo proprio il concetto di ambiente
Intorno al concetto di Almirante a molto riflettuto e fatto considerazioni Piero Bevilacqua c'ha lasciato almeno quattro cinque libri in cui effettivamente il centro importante proprio quello dell'ambiente
Certo la difesa dell'ambiente da parte della delle comunità locali costituisce un aspetto riscontrato proprio nella gran parte degli statuti
Un primo saggio che ho affrontato riguarda e il quella che possiamo dire
La zona e le comunità della Terra di lavoro e il saggio di Carlo Gamba affronta in particolare gli statuti di Castelnuovo
Ma le puntuali notazioni su altre comunità che facevano parte della provincia storica rete di Terra di Lavoro dopo quando vi era stata una produzione statutaria piuttosto importante che dobbiamo dire cominciava ad essere favorita già
No come produzione statuaria ma come concessione della capacità di regolarsi da parte dei sovrani in in è proprio
La fu insomma la forma regolarsi secondo le proprie consuetudini ecco quanto viene diciamo impostato Carlo Gamba del costruisce le norme particolari di queste comunità nelle quali affiorano diverse ascendenze alle leggi longobarde teniamo presente che tutta quella fascia vi è stata una presenza longobarda molto consolidata bene
E ha lasciato molte molte tracce per esempio
Nella legislazione ancora di tredicesimo quattordicesimo secolo la donna han bisogno del mondo Aldo certo non è che nelle altre zone fosse libera perché come sappiamo ex sempre tutelata
Ma è importante che sia nella legislazione sulla donna di fosse questa presenza del mondo Aldo
Quanto nel campo dei danni dati le l'ascendenza i richiami al mondo longobardo sono effettivamente morti addirittura si ritrova molti anche delle dei brand delle concessioni da parte dei cassinesi
Di termini ancora di olio di origine longobarda
Quanto all'amministrazione civica emerge una consonante
Una consonanza in comunità anche afferenti al signor le diverse nelle quali di agisce legge per tutti i balli russe che aveva le gestiamo la gestione delle rendite finanziarie
E intorno
Al quale si organizzò un apparato amministrativo la positivi detta a cui gli abbagli urlare che doveva accertare sia rispetto delle norme che l'affondo nettezza degli accusa apportate dal Balivo
E dagli accusatori nei confronti del popolo ma anche nei confronti dello stesso balli corse quindi una regolamentazione molto precisa in nel campo diciamo delle alcune rubriche con me l'imposizione della coltivazione di ortaggi oppure la tutela delle Defense sono funzionali a una realtà locale nella quale l'agricoltura è l'elemento fondamentale per le risorse locali lo statuto di Castelnuovo nello Statuto di Castelnuovo numero più cospicue di norme riguarda proprio i danni dati
Viene colpito particolarmente che cosa il taglio abusivo degli alberi i danni provocati sul le culture lo sconfinamento nei consessi altrui cioè una normativa che mirava a tutelare la coltivazione e i prodotti della terra
E si incomincia a intravedere anche una certa attenzione alla conservazione del paesaggio alla conservazione del bosco
L'altro saggio è quello di Susanna Passigli
La passione indie Susanna Passigli per le condizioni anch'ambientali
Percorre come un filo rosso il territorio laziale
Rintracciando nei diversi luoghi comuni Castelli signorile di Castelli quell'emergere di pratiche di sfruttamento
Di trasformazione di boschi e incolti
Che sono norme sedimentate dalle consuetudini
Ho usi affioranti molte delle quali si possono rintracciare detratte nelle tappe cronologiche valide in generale
Nell'esame del posti Susanna dei testi Susanna Passigli si è posto un problema che ciascuno di noi davanti a un uso tutto si pone e cioè il fatto che la stratificazione delle norme il più delle volte non permette di ricostruire la sequenza temporale delle varie redazioni quindi noi ci rendiamo conto che in uno non lo statuto c'è una sovrapposizione di norme ma è sempre difficile
Darne poi una
Un senso completo ecco ricostruire effettivamente la cadenza
Tra due e Trecento sappiamo che l'esposizione ai coltivi aveva segnato un po'dappertutto le campagne ma allo stesso tempo e proprio l'aumento della popolazione aveva cominciato a intaccare la fisionomia dei baschi andiamo mente utilizzati per l'economia urbana
Con una certa preoccupazione dei governi cittadini e signorili proprio per il taglio dei boschi
In quanto però non è una esigenza ambientale ma l'esigenza è proprio di preservare i boschi dei quali veniva considerato il valore come il col risorsa
In una visione panoramica esamina diversi Comuni il Castelli della regione laziale distribuiti in territori che hanno caratteri pedologia ci molto diversificati
Nota quindi ad esempio a Sutri presenza di terre con Marc Bory bus cioè Fini un questa formula stesa e quella che comincia a farci capire che il bosco cominciava appena ardere molti dei suoi tratti perché si tratta di per Channel coltivate con alberi di quercia quindi questa cosa questo condivide però con la presenza di castagni che comincia ad essere innestati già nel tredicesimo secolo
Quindi Alberico un frutto cadrebbero Carr caratterizzato in seguito il paesaggio che era molto tutelato nella codificazione più tardi
Multi boschi cioè tui di castagni e querce anche nel territorio di Viterbo che sappiamo è stato analizzato in un bel libro devo dire la terra buona da Angelo Rampinelli
Ma quello che è interessante per vie d'erbe
Oltre alla continua a tutela delle serie dei dei boschi sottolinea anche la cura delle acque
Sia ai fini della irrigazioni di orti sia per il Manna Macero delle fibre tessili
Passa poi a trattare di diversi castelli
Io ho messo insieme Rini Pippo Figliolia mano proprio perché sono diciamo uniti dalle stesse caratteristiche sia da un punto di vista patologico e Susanna nota la diversa copertura boschiva formata da querce e più rari castagni ma la cosa interessante ad esempio in un paesetto come posti
Che vi è una presenza di pioppi piuttosto forte quindi evidentemente un uso per le abitazioni già importante la normativa sul danno Danto diviene più restrittiva nel secolo diciassettesimo lo stesso a presentarmi entro troviamo per forza per pochi e a Roviano
Perché questo appesantimento in quanto vi era si cercava
Che cosa un equilibrio tra risorse e necessità
Per la zona costiera tra della marittima
è rappresentata per Susanna soprattutto da Terracina una realtà punzoni a diverse vocazioni in culturale nella quale sono ben distinti i due settori della montagna e della marittima
Con ampie zone di selvatico un ma specialmente nella montagna aperti a tutti gli abitanti diverso e le forme di intervento sia per il recupero e la lottizzazioni di parte della campagna ad esempio vi era stato mille trecentodue
Beh la ristrutturazione della zona di Pugliano che potevano essere dati in affitto
Ma di interesse peculiare
Era l'azienda che si estendeva lungo il litorale popolata
Da piante diverse il cui legno aveva anche usi differenziati legna per ardere per la costruzione di scrisse e imbarcazioni
I piani commesse per le case è interessante questo riferimento che viene fatto e si trova anche negli statuti
Delle della costruzione di queste scrisse di questi piccoli vascelli
Che è molto praticata ancora nel quattro cinquecento nei protocolli notarili dell'inizio dei primi vent'anni del sedicesimo secolo era molto praticata e arrivavano arte trascina le commesse
Per costruire vascelli dai paesi dintorni anche perché qui è la zona diciamo della palude per eccellenza
Quando proprio per raggiungere il porto di Terracina o Point Porto Badino
Sì usavano
I fiumi e i canali che scorrevano a piedi del della montagna di queste montagne di queste piccole colline cosa interessante appunto che ancora nel sedicesimo secolo
La interazione
Di Bennink
Sia prodotti orticoli ma anche prodotti più grazie avveniva attraverso questi fiumi che raggiungevano il porto
Proprio dagli statuti è emersa un'altra cosa interessante si deduce che anche a Terracina come a Velletri Anagni Sermoneta i quartieri cittadini avevano ciascuno una propria quota di There di terra gestita in forma comunitaria
Con la possibilità di affitto cioè è in il il problema diciamo di questa cercarci né che sono delle terre di uso comune agli abitanti di un determinato quartiere che avevano la possibilità di gestire per edile
Comune di Sezze è già dal tredicesimo secolo molto molto chiaro per Terracina è inizio quattordicesimo secolo però la cosa importante che esisteva in tutti questi Comuni perché vuol nominato le città Velletri Anagni
Il sermone in tal Sermoneta non è una città grosso castello ma dove in questi quartieri cittadini avevano la gestioni improprio d'una parte del territorio extra urbano e io Orso davvero poi il la Regione insomma pareggio all'interno della città
Dunque il possiamo dire che
è interessante
Da parte sottolineare come sono proprio i governi cittadini che hanno una attenzione precipua Acton cioè al controllo e alla tutela del bosco e delle aree coltivate
L'altro saggio
è quello di Alfio Cortonesi
Ben conosciuto perché sappiamo che in
Fondo e alla base dei nostri degli studi statutari nell'azione e e affrontando proprio il tema statuti comunali e storia agraria
Proprio attraverso le sue competenze ci offre un quadro esaustivo delle norme vie e possibilità che un vaglio attento della produzione statura
Consente una migliore conoscenza di tanti aspetti che ritengano in maniera inscindibile la storia Gramaglia e gli statuti
Dopo una coincidenza e Bree posso dire esposizioni dei passi avanti compiuti negli ultimi settant'anni sull'uso più avvertito della fonte statuti Alfio sottolinea come non sono mai stati approfonditi i diversi aspetti in siti nella fonte stessa
In poche parole non ne sono state indagate tutte le potenzialità un aspetto che colpisce anche danni che nel cane dopo la presentazione di una serie di esempi su molteplici aspetti della valorizzazione della fonte in merito al lavoro contadino alla discrasia tra realtà urbane
E realtà di Castello
Ai rapporti di lavoro e nota insomma l'importanza del salariato le superfici incolte il e boschive
E alle tante norme relative ai beni comuni
Ma molto attento anca l'assottigliarsi da un lato della loro consistenza dei beni comuni sia per divisioni Venditti affini
Quindi per l'uso che era l'uso civico per eccellenza destinato alla comunità non sappiamo proprio come ad esempio mentre nelle terre dello Stato della Chiesa c'è stata una conservazione più a lungo dei beni comuni per gli usi civici nel comunità dell'Italia assetti
Settentrionale di è stata una vendita
Anche per una vendita di beni comuni molto presto anche se servivano per incrementare i miglioramenti della vita cittadina le strade le alte almeno è quanto
Emerge abbastanza bene
Al CIO poiché cosa fa propone con una serie di problematiche che possono essere affrontate in un odio più consono rispetto a quanto è stato fatto finora
Anche intorno all'ordinamento culturale al rapporto tra terreni coltivati e incolti e ai rapporti di produzione
Un altro aspetto sul quale dice che bisogna soffermare l'attenzione
è l'analisi comparata delle serie statutarie tenendo presente da un lato il quadro ambientale dall'altro
Rimontare del porfido politico quindi politico quindi agganciare ecco la produzione stare statutaria a quello che in Inghilterra storico politico di un determinato territorio
Così andrebbe tenuto presente anche il dato quantitativo della popolazione quindi e infatti noi troviamo negli statuti una differenza Branca piuttosto forte
Nei periodi di popolamento e
Sopra popolamento ma anche
Quando vi sono bonifiche di spostamenti
Poco valorizzato ci dice ancora è stato l'apporto che si può ricavare dalla contrattualistica
Dai rapporti di lavoro ed anche l'approfondimento sull'andamento della normativa sui beni comuni sulla loro difesa la tutela nonché la divisione assegnazione deve essere seguita un po'più attentamente
Senza tralasciare quanto gli statuti possono offrire in merito al lavoro salariato nonché alla gestione della riserva signorile che trapela in molti castelli
Alfio Cortonesi si congeda poi con l'aspettativa che le indicazioni Offerte aiuterà effettivamente a scandagliare tutte le potenzialità della fonte statutaria quindi tutti un saggio che sì invita a lavorare di più
Fuori d'Italia un bell'esempio di indagine devo dire eh fornito dal Gutierrez
Che citarla dell'Andalusia è un saggio devo dire anche preparato molto bene il con delle carte molto
Molto chiare che rendono morte l'immagine quindi egli offre un quadro della struttura della proprietà la protezione del bosco
La visione dei paesaggi rurali
E le norme sull'allevamento del bestiame
Presentata anche la diversificazione sulle tre unità geologiche la Sierra ma vorrei una lecco Cordigliera assi Betica ASS dell'acqua in catene guardi dal criticare
Ciascuna di queste utilizzate come mezzi come mezzi strumenti di trasporto degli legno
Aveva però
Esigenze ben diverse
Quindi richiedevano ciascuna una diciamo un passaggio piuttosto importante nelle prime due e cioè la Sierra Morena e la Cordillera si dedicasse era più attenti era più facile diciamo il la fluitazione del legno mentre più importante e anche un po'più difficoltoso diventava per la Cuenca in quanto il il legname doveva passare fino arrivare fino al Valencia e poi a Siviglia
E questo mi sembra un elemento sul quale noi insiste parecchio perché proprio da questo che si Gerke si generano poi ti la diversa conflittualità ambientale
Per la quale è proprio la lotta dobbiamo trombe d'Erchie dietro per il controllo delle risorse o meglio ancora possiamo dire l'interazione tra
Gli agenti sociali quelli naturali il rapporto sia su scale temporali che spaziale
Abbiamo poi un saggio di Enrico Papi basso è ricomparso ci riporta in Italia anzi ci riporta in quel lembo diciamo di ponente della Liguria
Che presentai ecco una tutela dell'ambiente anche piuttosto forte
Emerge nella normativa delle comunità del Ponente ligure fino alle zone subalpine l'esigenza di controllare gli spazi coltivati in particolare il bosco
Per il valore tanto per l'edilizia quanto per l'acqua cantieristica che come sappiamo con Genova vicino inizia molto presto
Un aspetto di grande rilievo o la capacità già dall'undicesimo secolo delle comunità di ottenere il riconoscimento dei diritti sia dei conti di Ventimiglia e dai marchesi Malaspina e poi anche per gli abitanti di Savona indice che già nell'undicesimo secolo inizio undicesimo secolo Viera
La presenza di una comunità di valle
Enrico basso sottolinea il come le diverse concessioni avvenissero nei confronti di uomini liberi e sulla scorta devo dire di un saggio nel tutti abbiamo studiato di tabacco
Ci dice che ipotizza la presenza di comunitari maniche che si vedevano riconosciuti i diritti di proprietà
Ma anche di uso delle acque questa nuova interessante perché avviene da parte dei marchesi Malaspina già appunto
Nell'undicesimo secolo
Se la tutela delle piante di alto fusto funzionali alla cantieristica talora anche modellate per ricavarne l'ossatura degli scafi
Costituisce la più chiara prova tangibile dell'interesse economico per adesso per la risorsa legname
Quindi diventava a questo punto difficile
Il rapporto con il mondo pastorale come ben dimostrato nelle norme contenuto nei passi concessi nei patti concessi dal monastero di Sanremo
E e proprio per le terre diciamo di questo monastero Enrico basso arriva a parlare di una vera e propria
Progettazione ambientale con la zona più vicina alla costa lasciata alle coltivazioni agricole mentre quella più interna
Era dedicata all'attività pastorale la stessa marcata attenzione alle colture articoletti
Orticole e cerealicola si assiste si osserva però altri centri e in particolare per Albenga che deve aver costituito in quella Riviera di Ponente una riserva di prodotti agricoli per i mercati vicini e per Genova stesse in particolare ecco quindi la le diverse norme nella questione dei danni dati un elemento di stranezza deriva dalla presente pesante pena inflitta per le capre come cosa interessante
Mentre le pecore sono più sopportate
Nei confronti delle capre
Gli statuti sono severissimi anche perché la capra
è un animale ingovernabile quindi le utenze per
Le pecore c'era la possibilità di gestirle così non era per circa tre
Abbiamo poi
La puntuale relazione di Mario Mauro più che illustra le varie disposizioni dei comuni della Val di Chiana e la della Val d'Orcia sulla gestione delle acque
I testi statutari prodotti USA sedicesimo e quindicesimo secolo presentano molte norme dalle quali risulta una visione positiva possiamo dire dell'habitat e umido
Un convivenza che non lesinano attenzione alle diverse forme di tutela ad esempio delle imbarcazioni
Che trasportavano i prodotti per via fluviale e che potevano arrivare fino al sommo ma era presente anche è scattata un'attività di pesca regolamentata per la quale si pensava di imporre anche io una gabella quindi un primo aspetto della rendita della pièce che avrebbe innescato
Più tardi con un sistema di produzione che andava ad interessare anche realtà urbane con una rilevante e popolazione
Trattando delle zone umide nella Bassa senese il marocchino guarda anche ad un territorio del Lazio meridionale nel quale l'equilibrio tra quel terreni asciutti ha costituito uno dei problemi
E ha coinvolto ben prima possiamo dire dei pontefici le comunità i cui territori erano attraversati dal fiume canali da tenere sempre sotto controllo
Ma forse più nelle chianine
La scelta di mantenere le peschiere o sassone come vengono chiamate né documenti e sfruttare l'abbondanza di pesce era stata una scelta economica consapevole da parte delle diverse comunità che aveva arricchito sia i signori
Ci sono Letterio addirittura del ponte via leone decimo che dice ai Caetani state buoni che se perdete
Con le peschiere io vi risarciscono quindi si capiva l'importanza ed infatti se andiamo a valutare diciamo a vedere la documentazione del periodo c'è un commercio molto forte da parte dei romani dei mercanti romani ma anche di altre città vicine nei confronti di questa zona
Capisco che mi sono un po'dilungata abbastanza ma velocemente devo toccare ancora due saggi e cioè quello di Roberta braccia che ha indagato le diverse redazioni degli statuti di Genova
Ricca ricostruendo l'iter formativo in età moderno e facendo notare come anche la relazione del mille e cinquecentottantotto che contiene soprattutto materie
Civilistiche molto deve alle redazioni di tredicesimo e quattordicesimo secolo quindi dei degli statuti compositi
E proprio questi statuto del mille cinquecentottantotto hanno una partizione in sei libri e nel nel primo ci sono gli uffici
Secondo e Terzo questioni procedurali il quarto contenere norme sulla capacità contrattuale del di donne e minori ma anche norme sui commerci
Segue poi il tema dei rapporti patrimoniali tra coniugi e diritto successorio nel sesto ci sono argomenti Michelle anni devo dire che tra le prime relazioni la prima relazione il primo saggio di gamba
Passando poi per il saggio di Anna Esposito e poi questo di abbraccio vediamo che il tema della della donna all'interno della famiglia ma anche della sua del suo modo di essere dei diversi rapporti è quasi il filo rosso che
Lega abbastanza questi saggi allora
Devo dire all'altra cosa interessante
è che vi sono diverse norme relative queste con alla condizione della donna
Con aspetti rilevanti per le scelte matrimoniali
Delle giovani donne una casistica che il continuava
Gli discipline momento della condotta femminile prima e dopo il matrimonio
Tre minuti che ho finito allora anche il saggio di Maria Luisa al Casilino si occupa
Degli statuti di Roma
E devo dire che riesce
A ripercorre
Il lungo periodo di genesi possiamo dire degli statuti che videro la luce alla fine nel mille cinquecentottanta ma era un processo iniziato già mille cinquecentodiciannove e e attraverso le fonti archivistiche che la materia che in USA che lei usa di più
Anzitutto i registri capitolini asservito alle le vicende
Che hanno portato anche alla creazione di diverse commissioni che nel lungo periodo hanno proceduto alla revisione degli statuti arrivando infine a dare un testo completo per la stampa
Anche in
In queste discussioni per gli statuti di Roma un argomento fortemente dibattuto
è quello della moderazione nell'uso delle donne c'era stata anche la riforma eccetera questo è importante
L'altro elemento che la Carlina mette in evidenza
Ecco questa progressiva presenza del Pontefice e dei suoi stretti collaboratori dei cardinali che partecipano addirittura alla stesura degli statuti quindi una presenza che e aiuta in un certo senso a dare anche
Ma gli stessi ecco di determinare una dette le una norma in un certo senso chiudo
Ricordando solo una cosa che ha scritto Mario Caravale con questo libro in fondo si
Con mano molti ritardi
E viene offerto un prezioso contributo alle conoscenze proprio del dei corpi statutari ora tocca a
No
Che affrontati gli altri saggi compresi nel volume
Non c'è bisogno che io aggiunga nella
Bene
Io seguo le semplici seguendo l'esempio dotato da Mario Caravale nella sua conclusione al bel volume che del quale ci stiamo occupando
Anche io prendo spunto dall'intervento di Gioacchino Gian Maria e precisamente proprio dall'affermazione che ha suscitato l'attenzione di Caravale e anche la mia
Il documento statutario si coniuga in mille e mille aspetti da studiare per cui è ovviamente impossibile poter trattare solo più di qualcuno di questi tratti in un'occasione come questa queste sono le parole di Gian Maria
Oltre i pregi messi in evidenza da Caravale questa affermazione contiene almeno due aspetti salienti degni di risalto uno lessicale e uno di contenuto
L'aspetto lessicale
Gian Maria per identificare l'oggetto delle nostre indagini usata locuzione documento statutario
Allo scopo di significare che gli Statuti oltre ad essere appunto testi normativi che hanno disciplinato la vita e l'organizzazione nonché le attività di alcune entità istituzionali espressione strutturali di determinate realtà sociali oggi ci sono a disposizione dei di chi ne intende studiare la storia in una funzione che affianca quella normativa originarie tende a divenire primaria
Vale a dire la funzione di documentare la realtà sociale che li ha generati
Precisamente questi testi hanno acquisito la funzione di rappresentare la vita l'organizzazione nonché l'attività di quell'entità istituzionali
Per le quali sono stati formati ma anche e correlativamente di rappresentare le realtà sociali e gli interessi di cui e sentita istituzionali erano investiti con funzione di rappresentanza amministrazione o tutela
E per questa via più o meno mediatamente questi testi hanno acquisito la funzione di documentare l'interezza della vita degli ambiti territoriali
Nei quali hanno dispiegato i loro effetti dando rappresentazione dell'intera storia dei territori sui quali e si documenti hanno operato a condizione di porre a questi testi le domande adeguate come del resto accade per ogni documento
Gian Maria dunque ci vuole ricordare la grande potenza euristica e testimoniare di testi polimorfismi e polifunzionali quali sono gli statuti che ci sono tra l'altro pervenuti in grande a busta abbondanza di reperti
Come del resto gli stessi Gian Maria e Caravale dipendono e mi piace riprenderne la testimonianza molti dei mille e mille aspetti da studiare
Sono abbastanza trascurati dalla storiografia o forse non troppo abbastanza trascurati ma almeno non sufficientemente studiati penso tanto per proporre un esempio a quanto del ricco caleidoscopio dei contributi di questo volume risulti ricca e complessa sotto varie diversifica di punti di vista la materia dell'ambiente ma anche dell'agricoltura che vi è connessa se ne occupa da da par suo Maria Teresa Carcassonne proprio ora
Vi accenno solo per dire che tra quelle che più hanno suscitato nella lettura di questo volume l'interesse di un lettore di statuti come me che privilegia la documentazione per così dire di interesse istituzionale
Ma mentre la materia istituzionale si mantiene molto ancorata alla dimensione cittadina dello Statuto
E della sua efficacia formale la materia dell'ambiente dello sfruttamento agro pastorale del territorio esige che si oltrepassi la cinta muraria e si vada nel contado come suole essere denominato
Il territorio di pertinenza della città ma questo oltrepassare le mura non è sufficiente perché non si perché occorre che questa entità che in quanto strettamente connesse alla città
Si denomina appunto contato non sia relegata a testimoniare l'ampiezza del rito viale del potere cittadino come del resto suggerisce
La sua stessa etimologia così facendo ne Rigolo corre nervi collo che avemmo ancora una volta l'interesse all'interno della materia istituzionale che vuol dire formale
E necessario invece considerare il contado nella sua materialità di bene dotato di forte vocazione produttiva insomma viene in gioco l'eterno rapporto tra città e campagna che vieppiù acquista interesse
Nella storiografia attori statutarie italiana come dimostra il susseguirsi
Di iniziative scientifiche tutte di alto livello impegno quale quella che siamo chiamati qui a illustrare ma anche quella quale quella quasi contemporanea patrocinata dall'Università di Napoli Federico secondo incardinata proprio sui rapporti fra città e campagna Allo specchio della normativa statutaria
Che ha visto coinvolti molti degli autori che hanno partecipato anche al convegno di Anagni
Del due mila ventidue dal quale è scaturito un volume di stiamo illustrando ebbene in entrambe le iniziative e lo statuto è stato utilizzato piuttosto che come testo normativo per le realtà istituzionali
Dalle quali promana e cui è funzionalmente geneticamente connesso proprio come documento statutario
Nel senso proposto da Gioacchino Gian Maria rappresentativo di quell'aspetto tra i mille e i mille da studiare assunto dalla ricerca specifica alla quale e applicato
E in ciò l'aspetto lessicale della locuzione usata da Gian Maria ne risulta per così dire esaltato e confermata la sua porta terroristica quella locuzione eletta in modo privo di pregiudizi alto non vuol dire altro non vuol significare che lo Statuto si libera dal consiglio del conte insegnamento funzionale genetico del di testo normativo
Di rilievo politico giuridico istituzionale sia pure di un'esperienza storica conclusa
E poi dispiegare la sua attitudine rispondere alle più svariate non predeterminate domande storiografiche a cominciare da quelle che esulano appunto dagli aspetti istituzionali e normativi
E che sono sollecitate dall'esigenza di costruire un'esperienza sociale
Nella sua interezza nella sua ricchezza avuto riguardo ai rapporti storicamente idee ai rapporti che storicamente si sono svolti sul territorio del quale un determinato Statuto può costituire il documento nel senso di un tempo generale in quanto suscettibile di dare tutte le testimonianze di cui è potenzialmente pur potenzialmente portatore tenuto conto delle domande che gli vengono poste
E nel senso specificamente relativo alla configurazione di esso documento i dei fatti e atti dai quali è nato e di cui rappresentativo
E qui si innesta la considerazione dell'aspetto che concerne il contenuto della locuzione documento statutario dalla quale ha preso l'avvio in questo contenuto e ampiamente dimostrato nella relazione di Gian Maria che preconizza un uso del documento statutario per costruire indagini non predeterminate per esempio fra tutti particolarmente particolarmente significativo lo studio statistico che gli propone partendo dai dati del prodotto definito sbrigativamente dallo dallo stesso Gian Maria censimento Ungari
Vale a dire del repertorio edito nel mille novecentonovantatré a coronamento di una ricerca su statuti cittadini
Rurali e cast Renzi del Lazio
Sulla quale si intrattiene in cui le relazioni di Notari come vedremo fra poco lo studio statistico proposto da Gian Maria è articolato in due parti la prima riguarda i manoscritti conosciuti e l'altra le edizioni a stampa riguardanti il mondo statutario dell'azione rionale
Subregione che lo stesso Gianmaria definisce persona sicuramente una pura invenzione di studio
Sulla parte sul sul sulla trattazione che Gian Maria fa del danno dato sì già intrattenuta Maria Teresa Casoria e quindi non ci ritorno
D'altra parte quello che è interessante ricollegare alla segmento statistico e per certi versi storiografico il contributo di Jan di Gioacchino Gian Maria
L'ampia relazione di Sandro Muntari dal titolo propiziatorio ma anche impegnativo in senso letterale renovatio repertori Santorum
In cui si preconizzava edizione rinnovata del repertorio degli istituti comunali delle province storiche nella Azzi
Notari contribuire Nodari d'acconto di varie iniziative di censimenti vari
Che si sono succeduti a partire dal diciassettesimo secolo interessantissima quella che fa capo Giambattista De Luca e ha
In ai Emiliano a Emiliano Travaglini
Dopo di che poi ricorderà inizia il basta ricordare iniziative le cifre annunciate a partire
Voce
Mia mi piacerebbe
Piacerebbe anche a me
Scusate veramente scusa però è una battuta
E insomma quello che interessa in questo momento ricordare che il contributo di Notari
Dà conto dell'età nostra di almeno mezzo secolo di progetti di censimenti sui quali quindi non ci si può soffermare analiticamente basterà ricordare le iniziative lanciate a partire dal mille novecentottantotto nel convegno di Ferentino per impulso del centro Giuseppe Ermini incentrate
Sul tema statuti ricerca storica e poi a seguire nel novanta la ripresa del catalogo terrazze del fondo sul vedere del Senato che ci ospita
Nonché le numerose e complesse iniziative eseguite dal mille novecentonovantatré per impulso delle ci sia fin cioè il Comitato italiano per gli studi e l'edizione delle fonti normative
Ma anche della nostra associazione degli statuti se costituirsi in questo stesso mille novecentonovantatré a Bologna questo insieme di Progetti e culminato con la pubblicazione da parte della Biblioteca del Senato
Dal mille trecentottantacinque del mille diciassette dei tre volumi Tervel biografia bibliografia salutari italiana
Su tutte le iniziative eseguite fino ad oggi però ampiamente descritte nell'intervento di Nodari campeggia il repertorio che già ricordato statuti cittadini rurali e Castrense nel Lazio per Toro io va dal dodicesimo al diciannovesimo secolo ricerca diretta da Paolo Ungari pubblicato nella collana pubblicazioni del gruppo di ricerca sugli usi civici gli statuti dell'azione Guido Cervati Roma mille novecentonovantanove lo ricordo con particolare attenzione anche perché qua due nomi compaiono in questo repertorio conosciuti
Corrente mentre come repertorio Ungari e cioè il nome di Guido Cervati e quello di Paolo Ungari si tratta come ognuno di noi sa
Di due nomi illustri a diverso modo imprescindibili del discorso sugli statuti sotto qualsiasi punto di vista lo si affronti
Non è possibile qui e in questa occasione soffermarsi per illustrare il contributo che che questi due giuristi dotati di grande sensibilità storica hanno dato alle materie coinvolte del dall'argomento che ci appassiona
Dico soltanto che Guido Cervati è stato irripetibile esperto dei diritti delle terre pubbliche di uso civico
Nonché il difensore strenuo ma competente quanti altri mai dei diritti collettivi delle comunità locali usi civici e proprietà collettive
E anche delle discipline derivanti dalle carte di regola alpine quale quella del Trentino dove esiste
Un'associazione a lui intestata e poi anche in Abruzzo e nel Lazio per Cervati difendere questa disciplina si giustifica non solo in termini storici ma non era un accademico
Era un l'avvocato
Per Cervati difendere questa disciplina si giustifica non solo in termini storici ma soprattutto perché la tutela delle proprietà collettive costituisce un metodo di amministrazione del territorio e delle sue risorse non che uno strumento di aggregazione sociale amministrativamente più corretto ed efficiente
E dei nomi che edere ed economicamente più produttivo e ancora una volta più efficiente di altri strumenti correntemente in vigore
Non è dunque casuale il collegamento di Guido Cervati con Paolo Ungari invero cui dirò solo che il repertorio Ungari non è soltanto uno strumento di inventariazione utilissime o quanti altri mai
Ma la realizzazione di una vera e propria visione storiografica che si riflette sulla prassi amministrativa e perfino politica che sotto le specie sotto la specie della materia statutaria coinvolge una visione critica delle modalità con le quali si è realizzata l'unificazione amministrativa in Italia notificazione
Che non ha tenuto nel giusto conto la storia degli ordinamenti vigenti nel territorio sulla nostra penisola
Ma dominata com'era dal vettore dell'unità assunto in termini assoluti ha confuso unificazione con un'informazione cagionando l'obliterazione della specificità che all'interno delle varie Autonomie in particolare delle economie cittadine comunali
Costituirono sicuro patrimonio soprattutto in materia di usi agrari di servitù prediale i di valorizzazione di equilibrati rapporti di diritto positivo e UCI contro i e usi e consuetudini
Il Progetto storiografico di Paolo Ungari d'altra parte all'indiscutibile non sufficientemente valorizzato pregio di enucleare il tratto nazionale peculiare dell'esperienza giuridica italiana che avrebbe dovuto sconsigliare i processi di unificazione amministrativa posti in essere alla fine del diciannovesimo secolo e proseguiti nel ventesimo sì che i nomi di ai nomi discerbare diedi Ungari
Sento il dovere di aggiungere quello di Giorgio Berti un finissimo giurista dotato di indiscutibile spirito critico espiato senso storico che ha qualificato come di indole coloniale
Tra virgolette l'ente l'idea che ha presieduto alla sono parole del Berti unificazione amministrativa dei territori via via conquistati dalle milizie piemontesi fin qui Berti
Aggiungendo che la forte compressione il brutale ridimensionamento dell'elemento locale da parte dei fattori di composizione dell'ordinamento dello Stato ha prodotto una cito una mortificazione delle libertà comunitaria e quindi anche delle libertà individuali Ol colte nel loro volto nel loro punto più positivo e partecipativo
Come sopra accennato
Passiamo adesso ad altro
E la relazione di Vincenzo Micocci intitolata alle carte di libertà degli stati che degli degli degli abati cassinesi dall'undicesimo e tredicesimo secolo a ricordare che mentre gli statuti sono esercizio di autonomia da parte dell'ente
I cui organi a ciò deputati gli delibera le carte libertari sono testi normativi formalmente unilaterali
In quanto concessi dal titolare di una signoria su di un'entità sociale formalmente soggetto soggetta alle già piano sono anche hanno anche un contenuto contrattuale
Soprattutto questa distinzione vale per l'ambito cronologico qui considerate che non supera il quindicesimo secolo
Tuttavia su se questa distinzione vale sicuramente dal punto di vista formale
Da un punto di vista sostanziale noi tutti sappiamo che molte delle carte libertatis vigenti nel primo Medioevo fino ad almeno al tredicesimo secolo contengono disposizioni consistenti
In concessioni pattuite dalla comunità che le riceveva nelle quali si sanciva il riconoscimento o il rinnovo di antiche consuetudini o la loro conferma
Annoto Polo alla tipologia di tali carte appartengono un gruppo di privilegi accordati dal
Dall'abate Desiderio agli abitanti di Traetto oggi di Minturno nel mille sessantuno e di Suio mille settantanove
In queste concessioni come illustra il Micocci L'Abate si impegna a rispettare il possesso legittimo delle terre dei beni fondiari della comunità e a non nominare un giudice estranee al territorio analoghe sono le concessioni verso Julio
Su questa falsariga si colloca la carta per Cervaro mille centoquarantadue dell'abate Rainaldo qui c'è l'impegno della base di rispettare il possesso
Di Del Monte Aquilone ma anche di contendere lavora di contenere scusate la voracità dei suoi ministri
Per esempio nello sfruttamento delle risorse Arbore della comunità & delle risorse agricole questa carta presenta la singolarità di recare in calce al documento oltre di sottoscrizione dell'Abate dei maggiorenti dell'abbazia la lista di alcuni dei componenti della comunità che accettano un suo nuovo in suo nome
Vi sono poi alcune carte che sanciscono i limiti dei poteri degli agenti dell'Abate così per esempio l'abate Pietro giunta dura nel mille centottantatré che i suoi ministri non possono arrestare gli abitanti di Piedimonte
A scuse legali Iudicello L'Abate Roffredo nel mille centonovanta si impegna a limitare le vessazioni dei milite sia nei confronti dei rustici dei procure is dei populares
Ma si impegna anche a curare che i provvedimenti della Curia dell'abbazia
Emanerà pronto evitate terre dovranno essere deliberate con l'intervento di una rappresentanza di militi si ed i populares
Lo stesso Loffredo sempre nel mille centonovanta giura una carta per Sant'Angelo a te o dice particolarmente articolata perché da un canto viene sancito il divieto da parte dei ministri della Badia di abusare dei poteri
Ma anche anche con riguardo allo sfruttamento delle terre in possesso dei rustici nonché dello sfruttamento del pascolo e del bosco e in genere l'incolto d'altro canto viene giurata dall'Abate una serie di concessioni
Particolarmente articolata in materia di amministrazione della giustizia a cominciare dall'obbligo di un previo Iudicello Houston per imprigionare una persona in aggiunta è sancito che foro e giudice debbano essere locali
E il locale debba essere il diritto da applicare con particolare riguardo alla lex Langobardorum inoltre si dispone
Che il giudizio si svolga dinnanzi a Boni nomine s'locali infine in questa carta è sancita l'abolizione dell'Urbe Lidia e del duello
Tutto ciò depone a favore della tesi secondo la quale il Sant'Angelo a te oggi se fosse piuttosto incline ad una certa conflitto il film conflittualità
Non di libertà ma di regola sono le carte di cui alla relazione di Dario Franceschini e Gian Maria Vanini appartenenti ad una specifica fenomenologia da collocare sulle Alpi orientali quantunque accorpata in un unico intervento la fenomenologia in questione relativa al Trentino o meglio il principato vescovile di Trento deve essere distinta da quella del Cadore alto bacino del Piave
In realtà mentre nel Trentino vige una signoria rurale nel Cadore l'ordinamento e schiettamente comunitario
Analoghe tuttavia sono le caratteristiche del territorio di entrambe le realtà dominato dal bosco e del prato su cui anche per queste caratteristiche non sembra esistano vigorose potenzialità agricole infine come fanno notare i relatori sia nelle trentino sia nel Cadore non si registrano forti influenze dalle sci provenienti dalle città di riferimento cioè rispettivamente Trento e Belluno
Per il Trentino una data cruciale il mille ottocentotré quando viene soppresso dall'Impero asburgico il principato vescovile e di conseguenza si estingue il sistema delle regole vale a dire delle assemblee dei capifamiglia
Eletti detti anche scusare detti anche vicini che amministravano i Bona comuni a il termine regola identifica sia le assemblee sia gli stessi beni comunico amministrati a questo ordinamento che ha per oggetto la proprietà comune o meglio lei proprietà collettive
Si sostituisce un ordinamento basato sull'amministrazione comunale che diremo per convenzione moderna cioè pubblicistica
Questo ordinamento sui Ecopass da con gli opportuni adattamenti al Regno d'Italia e in alcune mode con alcune mode reazioni alla Repubblica
Per il Cadore le date di snodo sono il mille ottocentosei per il passaggio del Regno d'Italia napoleonico
E il mille ottocentoquindici per la devoluzione all'Impero asburgico e allora che sia la dissoluzione degli ordinamenti delle regole i cui beni siano avvocati alla proprietà pubblica la quasi totalità di ieri dei beni fu considerata proprietà del Comune
E delle sue frazioni e amministrata dalle autorità governative in altre parole anche quell'ordinamento regoli ero di proprietà collettiva è sostituito da una disciplina di uso civico andar bene
E assimilato ad una concessione o alcun sussidio
A dispetto dello smantellamento sistematico del plurisecolare disciplina di uso delle risorse del territorio trentino per mezzo delle carte di regola base contro binario o convenzionale
Smantellamento culminato con la legge comunale e provinciale seguite l'unificazione nell'attuale provincia di Trento gli usi civici soprattutto la gestione collettivistica di proprietà collettiva
Di ampio provo su di ampere porzioni soprattutto nei territori di montagna conservano un indiscutibile vitalità come dimostra la sopravvivenza e la vitalità di entità quali la Magnifica comunità di pm regola se usate di Predazzo il consorzio al per vederne di Primiero perché al PGT carie
Sono vigenti anche altri regole come quella di spiegare rimanesse altre
In conclusione nella Provincia autonoma di Trento le amministrazioni separate di uso civico sono più di cento e inoltre presso quella università opera
Giacomina un centodiciotto di studi e documentazioni sui Demani civili previa collettive molte di queste regole sono state oggetto di edizione da parte di vari studiosi la relazione inoltre espone le caratteristiche essenziali della ricca storia di queste regole a partire dal secolo tredicesimo
Ogni territorio si dà un proprio ordinamento per la gestione dei pascoli e dei boschi anche se in varie occasioni l'entità Signorini e vescovili tenteranno di imporre regolamenti comuni
Caso del Conte del Tirolo per le Giudicarie
Al mille cinquecentottantasei risale poi una moderazione detta da un commissario Resca vive vescovile che tenta di limitare il prolificare de il proliferare delle regole sull'autonomia
Fino alla redazione di veri e propri statuti tipici dei territori appartenenti al dominio veneziano
Non radicalmente diverse la storia delle regole del Cadore e sposta con grande ricchezza di sue biografie dei suoi libri di dati storiografico e Gian Maria Varanini
Anche
Qui risulta che i la audit cadorini si occupano quasi esclusivamente di sciocca e comunitario quale i boschi pascoli e non ciò che riguarda i beni privati quali quelli residenziali o agrari d'altra parte le regole bellunesi che riguardano la pianura sono diverse dai laudi cadorini che riguardano i monti
Basta rifiuti posta una difficoltà esaurire in poche battute una realtà complessa ed articolata come quella relativa alla storia della proprietà comune in Trentino nel Cadore
Si può dire che relativamente alla fenomenologia qui rappresentata valgono certamente le considerazioni già rapidamente formulate a proposito della metodologia molto rudimentale utilizzata dagli Stati che si sono succeduti nell'amministrare
Nell'amministrazione di quei territori Regno d'Italia napoleonico impero asburgico Regno d'Italia
Regno d'Italia nazionale Repubblica italiana con obliterazione della ricchezza delle modalità di gestione delle risorse da Bollate
Quanto alla rete di vita resisteva e di qui su quei territori quanto le proprietà collettive espropriate a favore di enti amministrativi esponenziali
Non per nulla quindi arguito Cervati come ho già detto intitolata l'associazione per gli studi sulla loro vita collettiva di Trento
Tenuto conto della ricchezza e della tipologia delle fonti implicate assimilando la categoria dello Statuto i testi delle regole dell'audit e la funzione documentaria desse propongono alla storiografia la relazione di Franceschini e panini in certo senso dar ragione della tesi che sorregge il contributo di Alessandro Albani che dimostra quanto la ricerca storica abbiamo ancora bisogno della fonte statutaria
Anche anche se non posso fare a meno dal concordare con Mario Caravale sul fatto che sebbene quanto non sappiamo si possa dire troppo secondo quanto sostenuto
L'organico alla scienza a questo non sapere
Adesso vediamo quello che poi si
Allora
Non possono concordare con Mario Caravale sul fatto che sebbene in quanto non sappiamo si possa dire troppo
Secondo quanto sostenuto dai brani ma la scienza ha questo non sta bene e si alimenta e non ne teme la dimensione essendo il troppo che non conosciamo ontologicamente incommensurabili forse della ricerca sebbene la nostra ignoranza sì senz'altro troppa tuttavia molto dossier acquisito con il convegno gli atti del quale qui stiamo illustrando e bisogna aggiungere
Un molto qualitativamente connotato
Posto che la conoscenza scientifica debba essere misurata non solo
Su parametri quantitativi il contributo collettivo del convegno di Anagni del mi due mila ventidue va riconosciuto risulta davvero notevole per ricchezza intelligenze di contributi
Stadi possibile
è stato posto invece del problema di
Neanch'io
Comunque
Contributi
I contributi non hanno trascurato neanche un aspetto molto socialmente impegnativo qual è quello della vita delle donne di Anna Esposito
Che lei ricostruisce documentando solista duri nel periodo del tredicesimo e quattordicesimo secolo
Per la ricerca di Esposito sotto ancora una volta costituisce non soltanto una fonte in senso stretto e formale
In quanto strumento che prescrive una disciplina specifica dei rapporti di solito per la materia trattata da Esposito d'indole familiare
Ma comunque dischetto rilievo giuridico e quali siano coinvolte le donne sia come parti sia come destinatario il re degli affetti
Questo qui appena descritto è un tipo di ricerche alle quali Esposito si è molto dedicata con grande profitto in tutta la sua attività scientifica e in particolare uno dei punti che prende in considerazione in questo saggio
è proprio quello relativo alla Donna dal punto di vista della sua fama
Ossia un'entità che si situa su un terreno che condivide con il diritto con la morale con la posizione sociale e che proprio per questa collocazione di confine passando per i costumi di una società finisce per condizionare i comportamenti collettivi oltre che per quelli individuali
Di conseguenza il campo di osservazione diviene non solo la disciplina della vita sessuale
Degli individui con particolare attenzione a quella delle donne ma anche la tutela dei valori connessi alla funzione che questi assolvono quali future spose e madri
Relativamente alla posizione sociale goduta sicché felice vita dei comportamenti assume diversa configurazione assecondarle dieci sociali e ciò risulta molto evidente dalla relazione di Esposito
Salto
Cercheremo lunghi trovare una
Il problema non è che questi cortesia con coloro che non le oppure cioè
Come
E i ma io non so
Non discuto
E possibilità
Siccome bisogna sintetizzare
Che cinefili più fa si dice parlare
Come si parlare per forza naturalmente
Ma minimizzò a
Mi limiterò affare menzione di questo della
E così li nomina meno tutto
Della
Del dell'intervento di Erika Angiolini
Che assoluta che affronta ex professo del contributo legato al problema dell'effettività delle delibere delle della legislazione statutaria
Anche lei si pone un problema effettivamente effettiva legislazione statutaria e dove si può trarre da testimonianza e la misura dalla sua effettività il look effettivamente fa un indagine in particolare sulla documentazione d'archivio d'altronde entro soprattutto di carattere
Indiziario e poi su altra documentazione e tira fuori due casi particolarmente interessanti che sono quelli della
Legati alla
Allora alla alla comunità
Di Sant'Agata
Dove si è il caso si registra il caso Drummond stessa che chiede allora il signore
Ecco le primo teste di non applicare la norma che disciplina la il sindacato degli ufficiali e quindi non sottoporre il vicario uscente al sindacato
Perché questo sindacato grave le specie del sindacato graverebbero sulla comunità dice d'altra parte Luís siamo contenti di come si è comportato quindi e non non facciamo non non ne facciamo ne facciamo non non
Non non impiantiamo il procedimento e non quindi graviamo la comunità delle spese relative
Personalmente
Io penso che l'effettività delle norme sembra vi sia effettiva insomma che le che non mi sembra vi sono a applicate
Io
Mia esperienza nel per conto di quell'ordine mento senese irrogare ho trovato chi mi scordo delle concordanze precise tra norme effettività lì ci stanno i libri rientra decide provvedere il Comune che sono e quindi permettono previsto questo controllo
D'altra parte
Se mi è permesso dirlo io sto ho scritto noiosissimo libro in cui o praticamente constatato l'effettività delle norme
Norme veneziane sulle registrazione delle nascite matrimoni norme emanate dal Consiglio dei Dieci applicate delle avvocature di comune avvocati ad un Guanda vendevo quello per i Comuni letteralmente i formulari del documenti dichiarazioni seguono pedissequamente fino allo sfinimento le variazioni della della disciplina quindi personalmente questo proprio perché francamente leggo nella letteratura una certa considerazione di diffidenza sull'effettività francamente non riesco a capire effettivamente se su quali prove si fondi
Perché utile chiuderei perché poi in fondo è l'unico che mi rimane
Con l'intervento di Francesca Laura Sigismondi sui domini signorili normativa statutaria
è un intervento molto interessante che si situa praticamente sul sul sull'arco camper intorno al quindicesimo secolo e dimostra come
Le signorie
Delle famiglie diciamo romane nel territorio del Lazio divengono e tendono a diventare delle signorie schiettamente territoriali che potremmo dire di di Brusca turistico per usare in maniera lo spiega deriva questo termine
Lei sempre più evidente è quello degli Orsini che estendono lo statuto di Campagnano
Quindi elaborato Campagnano per tutte le comunità che che che che sono sottoposti al loro dominio
Tra cui diremo quelle
Di Bracciano Anguillara Sacrofano Trevignano cessano i Cerveteri quindi c'è una visione territoriale generale del potere delle del signore che non è più legato ad un per gli oli di origine ma si estende
Questo è un fenomeno che si verifica anche per altre per altre figure e che col col situarsi intorno
Intorno alla metà del Cinquecento il sviluppandosi dopo chiama non non stupisce perché effettivamente a
è il modo con cui si è si è costituito lo stato atletico dialitico principesco nelle varie zone in cui tutto ciò che è accaduto
Grazie
Mi scuso per aver dovuto mettere un po'di fretta Victor che aveva ancora per per altro da dire ma immagino che faranno uno scritto di questo è una pubblicazione di questo
So
è pronta la recessione ci vuole
Velocemente passerei all'ora senza che io aggiunga nulla che già si si è detto molto dal presentazione del prossimo volume rimango sempre io qua Sandro ecco allora venite il volume è quello di municipali a creme
A cura di Daniele Di Gati ma c'è Daniele ricavi ma Elisabetta Fusar Poli Felice ha visto e Alessandro attiva Claudia Storti e Alfredo mangiano
Grazie a tutti e due le
Il suo
Comincia
Allora eccetera cerco di sovvertire al massimo per quanto posso Alfredo pigiama e anzi mi spiace un po'proprio per comprimere
Diversi appunti considerazioni
Che nascono spontaneamente a sfogliare a leggere l'articolo municipali a creme studi e percorsi di ricerca sugli istituti di Crema in età veneziana
E molto
Interessante vedere come gli estremi cronologici Verona faccia prendo io gli estremi cronologici dei dei due delle due edizioni statutarie di cui si parla le gli statuti
Del mille quattrocento ottantacinque del mille del mille quattrocentottantatré e del mille cinquecento trentacinque
Si pongono all'interno di una congiuntura di enorme interesse di una congiuntura storico-politica diplomatica europea e italiana di estremo interesse su cui mi soffermerò proprio per sommi capi ma senza di questa credo
Fatiche Remo un po'a comprendere la rilevanza di questi testi che sono stati prodotti in questa congiuntura
Allora l'adesione di Crema a Venezia è tardiva rispetto al nucleo centrale di costituzione dello Stato di terraferma
Che a un periodo così iniziale intorno all'ultimo gli ultimi due di cenni del Trecento come la zona di Treviso e dell'entroterra per così dire
Tech
Trevigiano per poi ampliarsi nei primi anni del Quattrocento
Crema
Diventa veneziane inseguito complesse vicende politico-militari e nel mille quattrocentoquarantanove ed è questa la data della sua dedizione del del patto che viene stabilito
Tra il centro soggetto e la città principe diciamo così che segue di fatto anche se il è un po'più stringato la forma delle dedizione s'dei centri maggiori
Ma
Quello che a noi interessa che a me interessa dire brevemente qui che il primo capitolo di delle edizioni la prima cosa che si richiede quando ricapitola vengono presentati secondo quelle procedure che Giorgio Chittolini aveva notato per la Lombardia e poi molti altri di fatto per tutto alle zone d Italia e capitola presentati al provveditore generale la prima cosa che si richiede il rispetto dello Statuto
Che figura quindi al di là dei suoi contenuti specifici con una specie di patto di di di
Di perno di totem del patto di fondazione del patto costituzionale di fondazione
E qua già c'è una tensione che mi sembra molto interessante tra l'aspetto per così dire
Ideologico se vogliamo o o Comito Poli etico dell'esistenza dello Statuto
E poi i suoi le sue precise forme e contenuti
Le leggesse consuetudine alludono a questo è interessante che però Crema produca poi tardivamente i suoi testi fondamentali attaccare come ma ricostruito molto bene
Castelli come anche Sandonà ha ripreso costituisca costruisca appunto nei due anni che vi ho detto gli anni Ottanta del quattrocento e gli anni venti trenta del Cinquecento questa base del patto e qui ci sarebbe molto da dire no tra bellum Ferrari esiste
E Belluno Beretta nomi in cui noi studiamo lo stato di Terraferma veneto come un un qualcosa di compatto e di perfettamente stabili invece non lo è per niente
Perché è continuamente minacciato anche il modo in cui si è costruito un patchwork di territori che hanno diversi rapporti di forza una ripeto Gramsci al loro interno e nei confronti di Venezia
Allora senza ribattere e sarete molto interessanti invece passare in rassegna le mini congiunture all'interno di questa più ampia congiuntura credo che possa bastare questo no nei tempi che che che dobbiamo rispettare questo tema della del fondamento di una legittimazione che è incerta
E quindi da un certo punto di vista anche gli statuti costituiscono Semioli vediamo all'interno dell'attività di governo che si dipana che si dipana quotidianamente sono una specie di finzione nel senso etimologico della parola creativa perché sono continuamente giocabili e interpretabili quello che avviene infatti uno dei meriti di molti dei saggi cui raccolti
Fusar Poli Sandonà Castelli
E di dati Valseriati c'è un ricorso continuo ai alle provvisione s'e alle parte della comunità cioè c'è un'apertura devo dire
Molto interessante
A come dire la quotidiana incidenza del problema e dell'uso dello Statuto
E e questo non voglio appunto a farla lunga ma denota una sensibilità che io studiai con Gaetano così tanti anni fa mi fa molto piacere ribadire e cioè un autentico punto di convergenza e e di con e di comprensione
Nel senso più profondo di questo termine tra storici diciamo così del diritto delle forme giuridiche e di storici con tutti gli aggettivi che volete mettergli accanto politici o sociali eccetera eccetera c'è un'effettiva convergenza questo incontro
Postulato e richiesto
Così spesso ma difficilmente mi sembra poi venga realizzato trova in questo in questo incontro di soprattutto di giovani studiosi un interessante verifica per quel che mi riguarda
Allora
Detto questo vorrei anche
Veramente dire
In i in in modo estremamente sintetico dei luoghi che ricorrono in nei saggi di questo volume e che evocano per così dire delle figure che sono comprese in modo come dire statico no fissato
Quasi modo un entomologo no dentro gli statuti Macchi attorno alla vita degli statuti così come vengono maneggiati utilizzati intesi e fraintesi costituiscono invece le verifiche pure ecco portanti allora io no colte alcune veridico alcune poi si potrebbero dire altre ma veramente
è il caso di
Di apportare un po'allora
Qui viene ripreso un tema quale potremo poi veramente finire alle sette ma invece mia fino alle cinque e mezza e quindi siamo così allora il tema dibattuti si moda storici del diritto e storici generali suo che cos'è questo cavolo di arbitri un veneto e cioè si nella diatriba secolare
Nell'abbattono com'comico Mattia
Intorno allo Statuto al diritto proprio Veneto e al diritto comune forse proprio questo incontro di attenzione le prassi concrete di profili dottrinali e e di rubriche statutarie forse
Un po'di un po'di nebbia si dirada ecco non dico tutta ma un po'di nebbia
Si dirada allora qui abbiamo molti elementi che concorrono o come dire a a questo rischiara mento
Allora abbiamo capito che in realtà quello che abbiamo imparato anche nuovi o forse l'abbiamo frainteso l'abbiamo imparato male e cioè che l'arbitrio ma il cuore il diritto Veneto veneziano è giusto ma anche non è giusto
Nel senso Comi segna per esempio massimo Pagliarani se noi facessimo finta ci mettesse una banda negli occhi medesimo cosa fa un lettore di Venezia e il dolce ma non sappiamo che c'è questa etichetta
E andassimo a Milano andassimo a Firenze o in altri luoghi del nuovo nel nostro Paese in cui c'è un
Un tipo di governo diciamo dei territorio degli Stati regionali a dominante cittadina ecco probabilmente non in un distinguere mo'
Non si nota il timbro
Specifico
La declinazione vernacolari
E allora cos'è esattamente questo arbitrium e qui relatori ci spiegano bene ce lo spiegano bene si ammira dentro gli statuti prevede dei paletti
E di dati criminali a libro terzo degli statuti il paragrafo cinquantasei cinquantasette in cui questa cosa è spiegata bene
E cioè ci sono dei paletti ma questi paletti sono continuamente spostabile e sono un po'delle palafitte più per lei tronchi piantati no quella roba del cemento armato sono
Allora una un chiarimento che cos'è questo questo diritto aventi diritto comune che viene continuamente declinato secondo le congiunture diciamo solo nel Settecento dei pratici dei pratici dei docenti e lo studio di Padova un grande protagonista della cultura veneziana
E cioè il dolce il Doge Foscarini discettano su che cos'è il diritto comune ma il diritto comune è il diritto dei veneziani come eredi
Di Bisanzio è il diritto dei veneziani Canopo fatto proprio il diritto comune o invece è qualcosa che vi si oppone radicalmente
è a priori possiamo dire questo è contrario di di di questo ma lo comprendiamo solo se lo inseriamo in una precisa congiuntura perché questi discorsi vengono fatti sempre all'interno di una precisa congiuntura all'interno poi ci sembra agenzie
Quest'altra cosa che in patria questa specie di di blocco monolitico degli statuti apertamente apertamente irrigiditi no che attraversano i secoli no i scalfiti o appena appena leggermente
Reger mentre ripuliti ma che invece si adattano a ripeto ha dei momenti specifici
Un'altra cosa che si potrebbe dire brevemente ma questo veramente il titolo liberamente il titolo prima di
No mia gentilissima ed è molto più preparata di fare collega e volevo dire questo le figure che come dire questa specie di contorno di attori silenti ma che sono
Come dire la linfa
Di queste realtà statutarie e medico solo due no medico solo due veramente
Allora
Questo questa
Continua reiterazione nelle parti nelle rubriche statutarie e poi come i nostri amici e amiche autori
Ci hanno detto nelle provvisione i nelle un sia Tura Venezia nelle leggi nella produzione di ordini sindacali di sino a cinque titoli veneziani nelle relazioni dispacci dei rettori e altrove ancora
Ecco
Cosa si dice c'è la fissazione di uno stereotipo
Italiano ed europeo né e cioè che in realtà le cose incivile e anche in penale non funzionano perché ci sono quelli che a Bergamo a fine Settecento venivano chiamati gli insetti del Foro
E cioè non tanto
E i giuristi addottorati a Padova che fanno gli assessori che fanno i consultori cioè quella specie di lite di piano alto è dei Consiglieri di Governo che possiede un esperti sarà affinato una capace di mediazione estenuante di infinita
Ma invece quelli che
Scrivano le suppliche scrivono le denunce rappresentano degli degli semi legittimi e intro Misso intromissioni e di documenti alla Curia del podestà agli assessori del podestà
A agli ufficiali della voga aria di comunque abbiamo sito prima a Venezia cioè questo
Sistema di mediazione molto interessante e poi una cosa che abbiamo già sentito
E cioè questo elemento è qua siamo nel moderna è diverso dal Medioevo
E cioè questa sorta di distacco che di tipo giuridico
Politico
E antropologico e culturale
Tra la città e la terra e la campagna
E quindi il problema di Daniela
Che se andiamo a vedere le sentenze a Crema non lo so ecco poi finisco una piccola provocazione ma le sentenze gli atti di di quello che resta delle coorti pretorie terraferma queste cose dei danni dati cui abbiamo degli studiosi che crediti
Che li hanno incrociati ecco e e questa cosa i nani dati è quella che assorbe gran parte
E quindi poi gli stereotipi del villano che vengono fuori questo molto interessante nel momento in cui invece la società rurale nel seicento e nel settecento si articola sempre di più e diventa sempre più complessa
Ci sono delle forme di rappresentanza della su della società rurale anche nella Lombardia veneta e anche la Lombardia e basta cioè i corpi territoriali territorio e tante altre cose quindi c'è questa specie di no
Ciani privi di di figure che aleggiano intorno
Basta grazie
Grazie grazie ancora anche per la brevità adesso
Grazie e allora passiamo non c'era un po'niente messi raccordati Cogeman forse mai visti i nostri consumatori manieristi passiamo dal generale al particolare e quindi io mi mi sono soffermata invece sulla natura
Di della città di Crema e della sua comunità
Come quella di un centro che ha continuato nei s'decenni e Nancy Trulli
A coltivare la cultura della propria identità
Basta vedere il sito del Comune di crema se andate su il sito della che cosa trovate prima tutti i documenti le cartelle indicazioni la bibliografia sto il Insula Fulcherio e questo è già mi dà l'idea del centro
Della della città quindi una una città che ha proprio questo senso
Di identità cittadina che sicuramente non se è inventata
Perché se noi guardiamo alla storia altomedievale di Crema la vediamo innanzitutto sempre il lotta con Cremona
La prima cosa fare
Fin dalla fine dell'undicesimo secolo poi passa a Venezia perché da Milano non potevo ottenere quello che voleva in sostanza
Dopo aver litigato con tutte le città vicine e così via
E diciamo che tra Medioevo ed età moderna crema ha ha saputo sfruttare appieno che cosa la propria posizione strategica di frontiera
Tra signorie e Repubbliche che si contendevano sono il potere sull'Italia ma anche un ruolo nella politica internazionale e questo di questo era ben consapevole da placito anche un'altra citazione di una di uno storico locale di questa era ben consapevole e mi ricordo che una quarantina d'anni fa a Crema e stanze ha svolto un convegno interessantissimo su che cosa su sull'ottavo centenario della ricostruzione della Fortezza delle mura di capelli ma dopo che era un finite le guerre con Federico Barbarossa
E quell'occasione era stata per metà un primo contatto con crema connesso ai cittadini con la sua cultura della storia avevo già visto che crema nonostante tutto non avevo potuto perché avevo potuto frequentare gli archivi crema ha conservato una documentazione straordinaria
Archivistica vero è una delle più straordinarie nonostante le guerre le distruzioni incendi in moltissime altre città scomparso tutto quasi a Crema cioè una doppia straordinaria di tutte queste carte d'archivio
E su questo su quei anche su queste carte d'archivio e sul contrappunto
Tra gli statuti municipali adesso dico qualche cosa è questa sterminata documentazione che deve essere usata con estrema saggezza se no ci si perde ma gli autori dei contributi l'hanno saputo
Nel contrappunto Trust a tutti e tutta questa documentazione di rapporti tra Crema i veneziani di rito di petizioni di richieste di consigli locali di rapporti diplomatici insomma di sentenze anche molto se il visto di Rosi si sono davvero Satta hanno saputo utilizzare per dare una dimensione molto dinamica agli statuti
Cittadini attraverso il tre secoli della loro Vigezzo
E dicevamo una
Città che coltiva la propria autonomia alla difende difende la propria libertà di decidere per stare nel tema dalla giornata
E poco importa che fosse allora soltanto una quasi città un grido
Sarà al centro a nel centro rurale
Lo e livello come rileva Elisabetta Fusar Poli però era comunque lo dice lo storico locale una chiave nel gioco della politica italiana e internazionale di quel momento
Lo dice Pietro da Terni come teorico e lo ricorda Marco Castelli e quindi sapeva giocarsi tra
Per ottenere da Venezia dal suo arbitrio un tutto quello che poteva e da un lato e poi per
Muoversi tra al confine con il con gli Sforza quando se ne stacca l'impero di Spagna e così via
Ecco ogni sottotitolo all'indizione dei municipali a Crema che venne è percorsi di ricerca e questa è l'altra caratteristica peculiare
Di questa pubblicazione interessantissimo lo statuto che è stato pubblicato da Marco Castelli con una analisi anche molto attenta del testo statutario della preparazione del testo statutario dei modelli presi come riferimento per fare questo Statuto terminato nel mille cinquecentotrentaquattro e che i veneziani approva nel mille cinquecentotrentacinque
E quindi percorsi di ricerca in che modo Marco Castelli si è occupato del dell'edizione dello Statuto dei numerosi tentativi di riforma generale o parziale di cui dirò tra pochissimo
Dopo il mille cinquecentocinquanta Valseriati si è occupata delle edizioni tipografiche degli statuti del quaranta del fatto centottantaquattro cinquecentotrentasei
Elisabetta forza polli dell'organizzazione delle magistrature cittadine nel mutare della funzione degli statuti quindi anche questo aspetto istituzionale intrecciato con
La l'aspetto delle fonti statutarie e della loro giustificazione diciamo così
Claudia Passarella del sistema delle fonti del diritto a Crema nell'ambito del sistema delle fonti del diritto della Repubblica di Venezia
Sandonà il processo civile e di gatti diritto penale processuale
Sì sosta e sostanziale e Alessandro tira degli elementi religiosi è è lui la causa di tutto questo lavoro ma lo dico alla fine
Quindi si vede nel contrappunto tra l'analisi del testo l'analisi Bellerofonte
Che e delle fonti d'archivio che si possono connettere alla redazione del testo o alla sua applicazione
E
L'analisi dei fatti storici somala tener conto dei fatti storici contemporaneamente che cosa ha consentito agli studiosi che si sono occupati dell'edizione di questo testo e dei suoi percorsi vivere tutta una serie di compromessi una serie di compromessi compromessi tra crema e Venezia
Venezia nella che nella sua tensione generale alla omogeneità di governo sulle comunità governate riesce in realtà a fare molto poco dal punto di vista dell'omogeneità vediamo che
Mi sembra studi Sandonà studiato le riforme del processo civile introdotte da Venezia queste nel mille seicentosettantatré giusto quindi dopo più di un anno
E che modificano anche che danno anche una torsione al ruolo del giurista dell'avvocato e del giudice il network cesso sia nel civile sia come studiata dedicati nel pena
Dalla parte di Crema che cosa abbiamo
La continua a difesa della propria identità ha delle proprie scelte della propria politica contrattare tutto sto cercare di spuntare il tutto ma con scarsa massa critica perché perché si vedono da tutti questi documenti che gli studiosi hanno consultato anche ci sono fortissime tensioni all'interno di Crema
Fortissime tensioni che tra l'altro mutano con il modificarsi dei ceti al potere dei ceti più influenti al potere
E che quindi se da un lato i cremaschi tengono tantissimo la difesa e la loro identità dall'altro non sempre ci riescono anche perché poi litigano tra di loro
Litigano tra di loro e quindi impedisce di portare tutto quel loro peso
E su questo si è
Ci sono delle paghe molto importanti e di Elisabetta Fusar Poli che si inserisce un po'nel nella anche in tutta quella di biografia sullo Stato moderno sul particolarismo
Autonomia nello Stato moderno
Va bene
Il
Cremaschi poco coesi ma nello stesso tempo il soddisfatti del loro statuto che fin dal mille cinquecentocinquanta si mettano a tentare di riformarlo quindi quindici anni dopo
è con scarsissimi affetti ma qui ci sono in parte importanti considerazioni di tutti i nostri fissando nati Elisabetta Fusar Poli
Dire Dicati di Claudia Passarella sulle diversi aspetti che si tentano di modificare di fronte a che cosa
Di fronte al fatto che certe norme lasciano scontenti certe norme comunque rimangono in in effettive e lo si vede dal dai rapporti con Venezia anche perché ha lottando strumenti processuali particolari si riesce ad evitare ad aggirare l'applicazione delle norme a livello locale e quindi attraverso ricorrendo a Venezia si evita se ho capito bene l'applicazione di molte norme locali
E quindi questo Statuto che a un certo punto che nel mille settecentosessantanove considerato dai cremaschi come assolutamente obsoleto rimane però in vigore sostanzialmente fino all'epoca napoleonica
Bene quindi devo dire che il coordinamento né i motivi ispiratori nelle prospettive e nel metodo di indagine dei diversi autori che si sono divisi le parti di questa ricerca e mirabile
E ha conseguito lo scopo di dipanare la ricerca
Pur costretto riguarda la fonte normativa su diversi livelli e piani prospettici che tuttavia possono essere intrecciati tra loro
E fornire un quadro complessivo di rara efficacia quindi un lavoro corale
Che si vede negli scritti si vede che tutti hanno lavorato tenendo conto del lavoro di tutti e non ecco una cosa tutti normali veramente mirabili dal punto
Non dico non nient'altro se non per ricordare vi dicevo che Alberto tira che scusate Alessandro tira e la causa di tutto questo e lui è stato quello che ha avuto l'iniziativa origina originaria se ho capito bene di questa impresa corale
Per via di suo nonno è sempre colpa dei nonni rilievi sono noti gli aveva regalato l'edizione dello statuto del Cinquecento di Crema e attraverso Alessandro tira non è uno statuto Dario è uno che si occupa di diritto ecclesiastico userò mi sbaglio quindi però nell'esame degli aspetti diciamo religiosi volutamente volutamente
Considerati genericamente religiosi finisce però per individuare anche cose importanti degli statuti per esempio il fatto dell'adozione di un calendario piuttosto che un altro cambiava tutti Rini i ritmi del processo
Perché estremistiche in Dante non era quello il giusto processo
Poi riprese in quel giuramento sui Vangeli chiedono prestare a Crema anche le autorità veneziane se non mi sbaglio oltre che quelle cremasche
E poi il problema dell'arbitro penale soprattutto nei Ray è atteso che partono dalla definizione di peccati reattivi tipo sessuale bestemmie e così via quindi
è conti rallegriamo anche o al coronamento di tutti questi sforzi di Crema perché era partita da quasi città e nel mille cinquecentottanta riesce a ottenere il titolo di sede vescovile se non mi sbaglio e quindi diventa città a pieno titolo non è riuscita in tante cose ma almeno in questo sì grazie
Grazie grazie davvero siamo riusciti addirittura a recuperare cinque minuti se c'è qualcuno che vuol fare una domanda un intervento
Il procuratore generale prima Corrado del barocche del direttore del dipartimento di di Bergamo ma ha dovuto partire sapete vuole Sandro volete fare i saluti dai dai dai parole vengano
Dai vieni vieni prevede tutte e due le minorenni tutte e due dai giudizi accusava
No
Windows mentre
E disabili capito
Spettava di dover intervenire per cui non ho preparato assolutamente nulla credo che questo sia gradito per cui visto che siamo in conclusione del nostro incontro
E voglio ringraziare davvero tutta l'organizzazione a partire dalla di statuti sostare society per la giornata odierna che è stata in ogni sua parte litigando e stimolo suscitato questioni domande ha fatto accendere lampadine su percorsi di ricerca insomma è stata una giornata credo
Sì è l'opinione di tutti davvero proficua e Palma ringraziamento davvero particolare a Alfredo per le sue parole che sono state sicuramente troppo purtroppo sintetiche ma efficacissima e mi ha messo in luce degli elementi che sono davvero tra i più rilevanti dagli studi che abbiamo compiuto insieme nell'ambito nostro volume era professoressa Claudia Storti per le parole davvero
Che mi hanno quasi imbarazzata insomma grazie sentì essere dire da una maestra della Storia del diritto
Qualcosa che diciamo fa davvero enorme piacere voglio solo dire che quanto ha detto la professoressa storti è vero c'è c'è stato un grosso lavoro di coordinamento tra di noi che siamo anche amici oltre che colleghi e questo forse è un'altra rarità rispetto al panorama degli studi e questo ha agevolato il nostro coordinamento con riunioni che sono state volte proprio a fare quello che la professoressa Storti eretto cioè fare in modo che ciascuno dei nostri contributi si intreccia se con gli altri pur avendo ogni contributo una sua prospettiva specifica che consentisse nel Complesso di dare un quadro non dico completo ma insomma il più possibile
In grado di offrire un panorama indicativo nell'ordinamento giuridico non solo statutario nella sua nel suo svolgersi dinamico
Della quasi città e poi città di Crema quindi grazie davvero è una grande soddisfazione ovviamente sentire queste parole in conclusione di un percorso di ricerca di questo tipo e grazie anche al Comune di Crema anche sorretto i nostri sforzi anche questo è il terzo elemento di rarità perché non è frequente quindi aver avuto il comune se si è mai Che tempo che spero di poter insomma minuscolo possiamo ancora prendano
Che appunto credo che abbia davvero avuto la meritoria idea di di seguire fin da principio il nostro lavoro lascio tutto il tempo che vorrà al professor tira
Assuma cosa hanno detto e cioè che è auspicabile veramente che si faccia una storia di Crema riconobbero nel periodo che vide coperto perché si vede che c'è tanta c'è tanto lavoro da fare è possibile Padova
Grazie allora io no son contento che Elisabetta abbia sostanzialmente detto tutto ciò che che no ma non questo di là del nello perché io sono emozionato e perché essenzialmente nero allo stato appello che la professoressa storti a ha sottolineato nel senso che c'è una un filo di di di sentimento personale nella scelta del tema c'è il fatto di essere ospite in in una non soltanto qui oggi che è un onore grandissimo ma anche nella materia statutaria che è stata affrontata nel senso che lo studio è è stato condotto turco da da storici storiche del diritto
In ragione di una competenza
Scientifica che io rimanendo da altri studi o o ho visto che ho cercato di di seguire però al di là di tutto questo
C'è davvero il senso di un di un lavoro fatto credo per una serie di di con cause nelle quali tutt'ciascuno di noi ha creduto
Il senso di indagare una fonte tutto sommato appunto a parte gli studi la professoressa storti mancava oggettivamente una un'indagine su questa su questa fonte condotta in questo modo
C'era l'idea di mettere di mettere insieme un lavoro appunto condotto anche da sentimenti di di amicizia e stima reciproca che ha che ha portato poi la collaborazione che mi fa molto molto piacere che è stata
Colta eletta con le parole così in così generose del altri relatori
Ed è di oggi
C'è anche un investimento e qui vengono una a un tema anche più anche più istituzionale
Del del dipartimento di Giurisprudenza di cui io all'annata
E altri autori e curatori facciamo parte
Di dipartimento di Giurisprudenza diverta mucche a sostenuto l'iniziativa anche poi con una iniziativa di terza missione che ha visto poi il partecipare attivamente oltre che come già è stato ricordato per l'edizione della fonte
E del volume
Il il Comune di Crema la sosta storica cremasca e la attenti e la Pro Loco di Crema
è stata un'esperienza credo arricchente sia per noi l'abbiamo condotta sia era per la realtà acquista rivolta mettendo insieme
Anche un po'di attese le aspettative su una su una ricerca che si si è rivolta anche alla città
Questo davvero coglie il senso che che la professoressa Storti ha sottolineato di una di un lavoro fatto anche parlando a a quel tra quel senso di appartenenza che che a Crema tutto sommato
è molto forte è nata ma anche produce tra gli sforzi credito apprezzabili dal punto di vista della
Dal valore che
Che ti mettono in campo grazie
Non so se vuoi dire qualcosa pure dopo che pure tu sei curatore di un volume oltre che organizzatore quindici ci può esaltare
Ma io mi
Mi limiterò soltanto a ringraziare tutti tutti i presenti
E a salutarli e e porto soltanto i saluti del professor Gioacchino Gian Maria che come ho detto come è stato detto e non è potuto intervenire per motivi di per motivi di salute
Ringraziamenti conclusi a tutti i presenti naturalmente al alla Biblioteca del Senato che da tanti anni ci ospita per questi incontri ripetuti e credo sempre come quest'oggi
Molto proficuo che è un'alleata degli studi statutari da sempre e della nostra società
Di statuti is
E poi solo un secondo per ringraziare tornando indietro al al volume sul Lazio meridionale la professoressa Casoria il professore di Tor de'Crescenzi per le analitiche e acute analisi del del volume
Per le quali le le ringrazio l'ultimissima cosa volevo dire parlo a nome de anche del professore Gian Maria che il presidente dell'istituto i salmi Istituto di Studi del del Lazio meridionale
Chi è il anche ha pubblicato il volume il quale volume su come potete vedere in un banchetto che sta fuori potete richiederlo direttamente al all'Isam potrete ricevere direttamente all'indirizzo che indicherete
Ultimissima cosa ci tengo a ringraziare anche
L'Istituto internazionale di studi di Ferentino Hill istituto sulla territorio sugli studi agrarie dei contadini di Montalcino che hanno dato il loro assenso hanno partecipato alla al al valore diciamo alla redazione di questo testo e ultimo promesso
Al comitato scientifico che è stato composto oltre che da me e dal professor
Gian Maria anche dal professor Dani dal professor di Pittelli e dal professor
Cortonesi
Comitato scientifico che ha dato vita al convegno dal quale poi e nato è scaturito il volume che abbiamo presentato e che potete vedere nel banchetto fuori che potete liberamente richiedere al presidente grazie ancora a tutti chi salute grazie naturalmente
Al Presidente
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