Presentazione del Rapporto annuale ISTAT 2025 sulla situazione del Paese

Buongiorno e benvenuti è per me un onore portare a nome della Camera dei deputati un cordiale saluto consentito ringraziamento
Al ministro Zangrillo al presidente dell'Istat Francesco Maria Candy e a tutte le persone che hanno contribuito alla redazione del rapporto annuale due mila venticinque giunto quest'anno alla sua trentatreesima edizione nonché a tutti intervenuti questo appuntamento rappresenta una delle occasioni più importanti per riflettere con il rigore dell'analisi e la forza dei dati sulla trasformazioni che attraverso la nostra società
Rapporto Istat come ogni anno non si limita a fotografare l'Italia del presente ma offre strumenti preziosi per comprendere le traiettorie in atto e per orientare le scelte di politica pubblica nel segno dell'equità della sostenibilità e della coesione sociale
Il titolo di questa edizione partire dalle generazioni per comprendere l'oggi e progettare il futuro rappresenta un invito forte lungimirante
Guardare alle diverse età della vita non come compartimenti separati ma come elementi interconnessi di un sistema che deve funzionare in armonia mettendo al centro il valore della persona in tutte le sue fasi e condizioni
Nel rapporto emerge con chiarezza come le grandi sfide del nostro tempo dal rallentamento demografico all'imbarco vecchia mento della popolazione dalle diseguaglianze territoriali e le difficoltà di accesso al lavoro dei cambiamenti climatici ai ritardi nell'innovazione
Non possono essere affrontate con strumenti ordinari
Occorre un rinnovato patto tra le generazioni tra i territori tra le istituzioni i cittadini
L'Italia ha bisogno di valorizzare il capitale umano delle nuove generazioni sostenendo le nei percorsi di autonomia istruzione partecipazione e realizzazione personale
Ma al tempo stesso è necessario garantire dignità e inclusioni alle persone anziane riconoscendo il loro contributo la società e assicurando servizi adeguati ai bisogni di cura e assistenza
Nel documento si sottolinea l'importanza di affrontare le disuguaglianze economia sociale economico economiche sociali educative sanitarie che ancora penalizzano troppe persona soprattutto troppi territori e su questa base che si costruisce la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e si rafforza il senso di appartenenza a una comunità solidale e dinamica
In un contesto di incertezza globale e di persistenti fragilità strutturali l'azione delle istituzioni deve essere ispirata da una visione di lungo periodo
I dati e le analisi dell'Istat ci ricordano che dietro ogni numero c'è una storia molto un progetto di vita che merita attenzione ascolto soprattutto risposte concrete
Per questo il Parlamento tutto nella sua funzione di rappresentanza di indirizzo e di controllo guarda con estremo interesse lavoro dell'Istituto nazionale di statistica che si conferma appunto di riferimento autorevole per la conoscenza dei fenomeni e la valutazione delle politiche pubbliche
Concludo dunque esprimendo apprezzamento per la qualità del lavoro svolto rinnovando l'impegno dell'istituzione attrarre queste evidenze queste evidenti indicazioni utili per progettare insieme un futuro più giusto sostenibile e partecipato grazie
Onorevole Paolo tra incassi Dini che ringrazio per l'indirizzo di saluto signori ministri senatore Paolo Zangrillo il senatore Luca Ciriani rappresentanti del governo autorità tutte signore e signori ogni anno il rapporto dell'Istat si propone di raccontare i progressi e le criticità che hanno caratterizzato il nostro Paese
E lo fa con il suo solito e solido bagaglio di fonti e di dati che negli anni si sono evoluti sul piano della quantità e della qualità
In questa trentatreesima edizione abbiamo voluto porre l'attenzione sulle differenze intergenerazionali demografiche e sociali che conti su contraddistinguono l'Italia del presente
E provato a riflettere sui vincoli e le opportunità delle diverse generazioni anche alla luce delle trasformazioni del sistema economico
Un modo per parlare in particolare ma non solo del ruolo e delle difficoltà che incontra le generazioni più anziane e quelle più giovani su cui il rapporto spesso riflettuto negli ultimi anni
Come di consueto di consueto in questa presentazione mi soffermerò dapprima sull'evoluzione recente del quadro economico e temo sociale per poi entrare nel dettaglio delle analisi più specifiche che abbiamo condotto in questa edizione
Il quadro macroeconomico è caratterizzato come sapete da molte incertezze acuite sì negli ultimi mesi soprattutto per i rischi di frammentazione del commercio internazionale
Nel due mila ventiquattro l'economia italiana ha continuato a espandersi a un ritmo contenuto la crescita del PIL sarà è stata pari allo zero virgola sette per cento analoga a quella registrata nel due mila ventitré
L'aumento è risultato inferiore rispetto a Francia e Spagna ma superiore a quello della Germania in contrazione per il secondo anno consecutivo
Nel nostro Paese l'andamento dell'attività risentito della debolezza della domanda interna ed è ridotto apporto della domanda estera anche per via della bassa crescita complessiva dell'Unione
I consumi delle famiglie sono cresciuti dello zero virgola quattro per cento a fronte di un incremento del potere d'acquisto dell'uno virgola tre e la crescita degli investimenti fissi lordi è rallentata sensibilmente
A frenare la hanno contribuito la flessione della spesa per abitazioni dovuta al ridimensionamento degli incentivi pubblici e di quella per i impianti e macchinari
Sono in aumento invece gli investimenti nell'edilizia non residenziale che hanno beneficiato dei fondi del Piano nazionale di riprese resilienza e quelli materiali
Dal lato dell'offerta il valore aggiunto assegnato nel due mila ventiquattro una crescita nell'agricoltura e nelle costruzioni mentre ha decelerato nei servizi saliti dello zero virgola sei per cento
Sono invece proseguite le difficoltà per il settore manifatturiero in calo dello zero virgola sette
Le stime le stime preliminari del PIL che l'istituto ha diffuso a fine aprile indicano per il primo trimestre del due mila venticinque una crescita congiunturale dello zero virgola tre per cento
E una acquisita dello zero virgola quattro l'andamento degli ultimi mesi di poco superiore a quello di Germania e Francia riflette un aumento del valore aggiunto nei comparti primario e industriale e una stasi in quello dei servizi
Dal lato della domanda si rileva un contributo positivo della componente nazionale al lordo delle scorte e un apporto lievemente negativo di quella estera netta
Per l'Italia i principali organismi nazionali e internazionali prevedono il mantenimento o una lieve diminuzione del ritmo di crescita nel dello scorso biennio oltre che dall'andamento del commercio globale l'espansione dell'economia dipenderà dall'evoluzione della domanda interna di consumi
E del potere di acquisto delle famiglie penalizzate dalla ripresa dell'inflazione nei primi mesi di quest'anno nonché dal buon esito dell'evoluzione degli investimenti pubblici e privati finanziati dal Pnr per quanto riguarda la finanza pubblica i dati più recenti hanno confermato il miglioramento significativo del saldo primario del due mila ventiquattro positivo per la prima volta dal due mila diciannove
E la discesa dell'indebitamento netto dal sette virgola due al tre virgola quattro per cento del PIL
Si è interrotta invece la riduzione del rapporto debito PIL salito dal centotrentaquattro virgola sei del due mila ventitré al centotrentacinque virgola tre per cento dell'anno scorso
Negli ultimi anni l'andamento dell'occupazione ha mostrato segnali decisamente positivi
Nel due mila ventiquattro il numero di occupati è sensibilmente aumentato benché a un ritmo inferiore a quello dell'anno precedente uno virgola cinque per cento dal due virgola uno raggiungendo a fine anno i ventiquattro milioni
La crescita è stata prevalentemente riconducibile alla componente a tempo indeterminato
L'Italia resta tuttavia il Paese con un tasso di occupazione tra i Quindici e i sessantaquattro anni più basso d'Europa a causa dei livelli inferiori di partecipazioni occupazione dei giovani e delle donne e al ritardo del Mezzogiorno
Rispetto al due mila e diciannove il tasso di occupazione è salito di tre virgola due punti percentuali
La crescita è stata maggiore dai quarantacinque anni in su e tra i laureati con un ampliamento di un punto del diffide iniziale con i meno istruiti
Nell'anno passato si è consolidato il processo di disinfezione
L'aumento dell'indice dei prezzi al consumo armonizzato per i Paesi dell'Unione europea
Che a ottobre due mila ventidue aveva raggiunto il dodici virgola sei per cento è rallentato al cinque virgola nove nel due mila ventitré e all'uno virgola uno nel due mila ventiquattro il valore più contenuto tra le grandi economie europee
Nella seconda parte dell'anno e nei primi mesi del due mila venticinque la dinamica dei prezzi ha mostrato tuttavia una moderata ripresa
Ad aprile l'infrazione acquisita per il due mila venticinque ha raggiunto l'uno virgola otto per cento
Nell'ultimo biennio le retribuzioni contrattuali hanno iniziato a recuperare in termini reali ma in misura insufficiente a coprire il ritardo maturato negli anni precedenti
Rispetto a gennaio due mila diciannove la perdita di potere di acquisto per dipendente era superiore al quindici per cento affine ventidue ed è ancora pari al dieci per cento a marzo due mila venticinque
Nel confronto europeo tra il due mila diciannove due mila ventiquattro le retribuzioni lorde di fatto per dipendenti in termini reali sono diminuite del quattro virgola quattro per cento in Italia
Del due virgola sei per cento in Francia dell'uno virgola tre in Germania mentre Spagna si è registrato un aumento del tre virgola nove
Nell'ultimo decennio la crescita modesta dell'economia italiana ha risentito di condizioni macroeconomiche non favorevoli
Ma anche di alcune caratteristiche strutturali del sistema produttivo quali la ridotta dimensione media delle imprese e la specializzazione orientata verso produzioni a minore contenuto tecnologico che ne hanno frenato l'espansione
Nel nostro Paese l'incidenza delle risorse umane in scienza e tecnologia tra gli occupati resta nel due mila ventitré inferiore di circa dieci punti percentuali rispetto a Germania España e di diciassette nei confronti della Francia
Questo elemento di debolezza va di pari passo con il permanere di un'intensità della spesa in ricerca e sviluppo relativamente contenuta
E con un ritardo nell'adozione delle tecnologie digitali che richiedono maggiori competenze come l'intelligenza artificiale
Cogliere le opportunità tecnologiche rappresenta una sfida chiave per il Paese che come avrò modo di dire più avanti è strettamente connessa all'intensità dell'investimento in capitale umano e nelle generazioni più giovani
Una direzione di sviluppo importante non certo dissociata dall'investimento in intorno innovazione nuove tecnologie è quella legata alla sostenibilità ambientale
Ciò è vero a diversi livelli
Dalla gestione delle fragilità del territorio alla riduzione dell'impatto ambientale delle attività produttive su cui si sono registrati progressi
All'importanza della transizione energetica e della produzione di energia da fonti rinnovabili tema che si intreccia con quello della riduzione della dipendenza energetica dall'estero
Il rapporto ricorda in particolare come per il nostro Paese l'impatto sulle attività economiche dell'aumento di frequenza degli eventi estremi attenuerà abili solo attraverso attività di prevenzione sia stato particolarmente significativo
Tra il mille novecentottanta e il due mila ventitré l'Agenzia europea per l'ambiente stima perdite dovute a cause ambientali pari a centotrentaquattro miliardi di euro
Ponendoci al secondo posto tra i Paesi dell'Unione dopo la Germania e prima della Francia
Un'analisi realizzata combinando la mappa dei comuni esposti a rischi naturali con le informazioni tratte dal registro di unità produttive ha evidenziato che nel due mila ventidue il diciotto virgola due per cento del valore aggiunto di industria e servizi
Era prodotto in località in unità locali ubicati in territorio esposti a rischi di frane e sismicità elevate
Il quadro demografico e sociale del nostro Paese continua riflettere trasformazioni profonde che attraversano generazioni territorio e gruppi sociali
Al primo gennaio due mila venticinque la popolazione residenza in Italia è ormai sotto i cinquantanove milioni come più volte ricordato la diminuzione in atto dal due mila quattordici è dovuta a una dinamica naturale fortemente negativa
La natalità continua a calare nel due mila ventiquattro si sono registrate solo trecentosettanta mila nascite e la fecondità toccato il minimo storico di uno virgola diciotto figli per donna
Sfavorita dalla riduzione del numero di donne in età fertile e dal crescente rinvio della gente tori alita
Il saldo migratorio pur essendo ampiamente positivo è insufficiente a compensare la perdita di popolazione
Centonovantuno mila persone inoltre hanno lasciato il Paese nel due mila ventiquattro segnando un incremento del venti virgola cinque per cento rispetto al due mila ventitré
Di cui oltre centocinquantasei mila cittadini italiani
Preoccupante è l'aumento dell'espatrio tra i giovani venticinque trentaquattro enni con una laurea ventuno mila nel due mila ventitré un record storico i risultati è una perdita netta di novantasette mila giovani laureati in dieci anni
Il due mila ventiquattro ha segnato anche la Fini della crisi di mortalità legata la pandemia
La speranza di vita alla nascita cresce raggiungendo ottantatré
E virgola quattro anni recuperando completamente i livelli pre Covito diciannove sia per gli uomini sia per le donne
è importante ribadire che l'Italia si conferma tra i Paesi europei più longevi
Questa constatazione in sei molto positiva si riflette però anche nell'invecchiamento della struttura per età della popolazione
Un quarto dei residenti almeno sessantacinque anni il doppio rispetto ai minori di quindici
Gli ultra ottantenni sono quasi quattro virgola sei milioni gli ultracentenari toccano un nuovo massimo superando i ventitré mila cinquecento le previsioni demografiche che spesso richiamiamo i nostri interventi confermano un futuro segnato da un ulteriore invecchiamento
Calo delle nascite e crescente numero di decessi a fronte di un'evoluzione dei flussi migratori potenziale fattore di riequilibrio strutturale
Che presenta ampi ampi margini di incertezza
Le famiglie stanno diventando sempre più piccole il crollo della Nuzzi alita l'instabilità coniugale
La bassa fecondità e il posticipo della genitorialità alimentano la crescita delle famiglie ricostituite delle coppie non coniugate dei genitori soli non devi non vedovi che vivono con i figli e delle persone sole non vedo perché insieme queste forme familiari rappresentano oggi oltre il quarantuno per cento del totale
Colpisce in particolare l'aumento delle persone che vivono da sole riguarda tutte le età soprattutto gli anziani sfiorando il quaranta per cento tra gli ultra settantacinquenni in maggioranza donne
Entro il due mila quarantatré si stima che le persone di sessantacinque anni e più che vivono da sole saranno oltre sei milioni con implicazioni rilevanti nei rapporti interno intergenerazionali
Si tratta di cambiamenti dobbiamo ribadirlo che caratterizzeranno in misura ancora più significative i prossimi decenni e che contribuiranno a ridisegnare anche la struttura delle reti familiari e sociali resta elevata la quota diciotto trentaquattro enni che continuano a vivere nella famiglia di origine circa due terzi contro una media europea del corpo di quarantanove virgola sei per cento
La difficoltà di raggiungere l'indipendenza economica ostacolo all'autonomia e ritarda tutte le tappe dei giovani verso l'età adulta genitorialità compresa
L'invecchiamento richiederà un'attenzione particolare nel garantire condizioni di salute migliori a tutta la popolazione
Il primato di longevità del nostro Paese si deve anche ai livelli contenuti del tasso di mortalità evitabile
Ovvero i decessi sotto i settantacinque anni che potrebbero essere ridotti o prevenuti attraverso interventi di sanità pubblica prevenzione dei fattori di rischio e adeguata assistenza sanitaria
Si tratta del taekwondo più basse in Europa
Negli ultimi dieci anni il nostro Paese ha visto tuttavia ridursi misura meno consistente che negli altri principali Paesi europei la componente trattabile associata alla capacità del sistema sanitario di diagnosticare e curare tempestivamente
Migliorare questa condizione richiede un potenziamento degli screening della diagnosi precoce e delle terapie assicurando un sistema sanitario ancora più in grado di rispondere efficacemente ai bisogni di cura
Le criticità nell'accesso ai servizi sanitari si manifestano nella rinuncia alle cure dovuta a motivi economici organizzativi o legati all'offerta
La quota di popolazione che ha rinunciato a visite o esami clinici è cresciuta dal sei virgola tre per cento del due mila diciannove al nove virgola nove per cento nel due mila ventiquattro per lo più a causa delle liste di atteso delle difficoltà a pagare le prestazioni sanitarie
Rispetto al due mila ventitré ricorso al privato ovvero sostenere l'intero costo dell'ultima prestazione senza rimborsi rassicurazioni è salito dal diciannove virgola nove al ventitré virgola nove per cento della popolazione
La rinuncia alle cure colpisce soprattutto le donne e gli adulti quarantacinque cinquantaquattro enni e cresce anche nel nord e tra i più istruiti riducendo i tradizionali vantaggi sociali e territoriali
Dal due mila diciannove in aumento anche il disagio psicologico questo fenomeno interessa in realtà molti paesi OCSE e coinvolge in particolare gli anziani ma in crescita tra i giovani soprattutto donne
Come ho già osservato l'aumento della sopravvivenza sta trasformando radicalmente la struttura della popolazione italiana
Dando origine a una società in cui convivono insieme e più a lungo diverse generazioni i cui percorsi di vita contribuiscono in modo naturale a ridefinire il contesto demografico sociale ed economico del nostro Paese
In questa edizione del rapporto abbiamo voluto analizzare l'evoluzione dei loro comportamenti provando a comprendere le esigenze di una popolazione che invecchia e al contempo richiede nuove opportunità
Ed è chiamata a confrontarsi con vecchi e nuovi di vari socio economici e territoriali
Il confronto fra le generazioni conferma il cambiamento profondo nel modo in cui si entra nella vita adulta
Negli ultimi quarant'anni i matrimoni sono diminuiti costantemente da oltre quattrocento mila negli anni settanta del secolo scorso a poco più di duecentottanta mila a fine anni novanta
Dopo la crisi del due mila otto il calo si è accentuato e nel due mila ventitré si sono fermati poco sopra i centottantaquattro mila le cause sono strutturali da un lato la denatalità ha ridotto il numero dei giovani adulti dall'altro sono con poca Abbiati comportamenti familiari
Egli unioni libere sono sempre più diffuse vissuta come alternativa stabile o tappa intermedia prima delle nozze spesso anche in presenza di figli
Così la propensione a sposarsi continua a calare di generazione in generazione tra le donne nate nel mille novecentotrentatré solo il tredici per cento non era sposata entro i quaranta anni
La quota sale al quarantadue per cento per le nate del mille novecentottantatré
è uno dei due tratti distintivi della cosiddetta seconda transizione demografica iniziata in Italia dagli anni Settanta e che ha trasformato profondamente i modelli familiari
L'altro è la fecondità bassa e tardiva
Osservando le generazioni di donne che hanno concluso la loro storia riproduttiva si nota un una riduzione costante del numero medio di figli
Nel Nord le donne nate nel mille novecentotrentatré avevano già in media meno di due figli
Una soglia raggiunta nel centro con la generazione del mille novecentotrentanove e nel Mezzogiorno solo con quella del mille novecentosessantuno
Per le donne oggi quarantenni si stima una discendenza finale ancora più bassa in media uno virgola quattro anta quattro figli per donna
Nel passaggio dalla generazione delle madri a quella delle attuali quarantenni raddoppia la quota di donne senza figli dal tredici al ventisei per cento con un picco di circa tre donne su dieci nel Mezzogiorno
Parallelamente si riscontra un'accentuata posticipazione dell'età la nascita del primo figlio che aumenta la probabilità di avere un numero di figli inferiori alle attese old e non averne affatto
L'età media la nascita del primo figlio è salita da venticinque virgola nove anni per le nate nel mille novecentosessanta a ventinove virgola uno per quelle del mille novecentosettanta Conor