Il quaderno dei Quaderni Costituzionali. Conversazione con la professoressa Marta Cartabia

Quaderni costituzionali e la Rivista italiana di diritto costituzionale edita trimestralmente dal Mulino radio radicale dedica la pubblicazione di questa rivista una rubrica questa intitolata il quaderno dei Quaderni costituzionali in questa appuntata la professoressa
Marta Cartabia
Già presidente della Corte Costituzionale e direttrice insieme al professor Andrea Pugiotto di Quaderni costituzionali presente al primo fascicolo del due mila venticinque
E intanto buongiorno professoressa ben trovato a radio radicale buongiorno buongiorno a lei e a tutti gli ascoltatori
Devo dire che è uno dei numeri di quaderni che più mi ha appassionato e dedicata in gran parte alle tensioni tra le Corti costituzionali e governi in diversi Paesi e tensioni come lei stessa scrive in uno degli studi
Che aprono il fascicolo da sempre latenti in tutti i sistemi che conoscono la giustizia costituzionale che in molti Paesi però negli ultimi decenni si sono trasformati in scontri aperti
Capaci talvolta
Di incidere sulla forma di governo sullo stato di diritto Polonia Ungheria Stati Uniti Israele Romania ecco questi forse sono i casi più noti però non sono nemmeno gli unici
E allora richiede intanto una panoramica ecco una guida alla lettura su questo numero poi le farò qualche domanda più specifica partendo da alcuni contributi cosa che che ricche fascicolo davanti
Grazie bestia fascicolo che ha al focus dedicato proprio a questo tema
Per rapporto tra le Corti costituzionali e potere politico perché è un tema che si era imposto netti Dos noi tutti i costituzionalisti ICI e anche direi nel panorama politico
Mondiale tanto che la rivista ha dedicato a dicembre un seminario di approfondimento proprio su questo tema
Il fascicolo in gran parte il frutto di quel lavoro di incontro di seminario di dibattito che c'è stato e che tra l'altro è stata anche proprio ha reso disponibile anche da Radio radicale tutta la sua interezza qui ovviamente nella nella rivista di farla poi da riflessioni più approfondite
Su questo tema della rapporto tra giurisdizioni costituzionali e politica ci sono tre garantiti contributi il primo EP Sabrina Raikkonen
Niente correndo è Di Giacomo D'Amico il terzo e il mio Count agli pochi ma diversi perché Sabrina Ragone che è una studiosa di diritto comparato ha fatto una fanfara mica proprio ad ampio spettro ripercorrendo le crisi che hanno riguardato Paesi come Polonia seria come ed è ricordata
Israele che sicuramente gli Stati Uniti ma anche altri Ecuador Messico per esempio è sfuggito oltre dibattito pubblico italiano
Che cosa è accaduto in Messico che un cambiamento radicale era cosa di concepire la giurisdizione perché in seguito forma costituzionale che si fa adesso
I giudici sono eletti esattamente come si eleggono i parlamentari quindi c'è stato uno spostamento importante che cambia la natura scritte per la giurisdizione tra l'altro si sono stati anche appena adesso le nelle prime elezioni secondo questa nuova modalità il dicevo questa del contributori fabbrica Raikkonen che riesamina ripercorre
In in vari Paesi queste nuove forme pensione che vanno a colpire soprattutto l'indipendenza dei giudici e delle Corti costituzionali in particolari quindi ci sono pare con varie modalità ma quello diciamo così che accomuna un po'tutti gli interventi sulle corte costituzionale negli ultimi anni è proprio quello latino
Insidiare un po'l'indipendenza attraverso cambiamenti sulle nomine dei giudici costituzionali fa premiare Acone evidenzia come in alcuni casi ciò sia avvenuto senza nemmeno modificare le regole ma forzando latente
Farli rendere gli Stati Uniti non è stata ritoccata la Costituzione ma in seguito a un uso anche dei tempi e dei poteri presidenziali c'è stata una forzatura che come sappiamo bene tutti ha portato una Corte costituzionale
è saldamente con una maggioranza caldamente repubblicana in altri casi ci sono stati invece proprio delle quotazioni delle regole dice implicato della Polonia è uno di questi
E in altri casi ancora invece si è passati attraverso una revisione delle regole anche revisione costituzionale come è avvenuto nel caso dell'Ungheria
Questo qualunque sia la modalità però quello che comporta cadendo dappertutto
è che il potere politico avverte della leciti anche gli organi indipendenti
E pur non potendone intaccare l'esistenza perché sarebbe inaccettabile eliminare il ruolo di Corti costituzionali che hanno questa funzione profetica garantire e la stabilità e la coerenza degli con me la cornice costituzionale qualunque sia
Sì governo al potere messi nel singolo momento quindi viene messo in discussione l'esistenza di queste istituzioni ma vengono come dire addomesticate se si vuole attraverso dei sistemi i nominati
Che siano meno ostili possibile a chi ha la maggioranza di governo in questo momento
Questo è il contributo di Sabrina Ragone il contributo di Giacomo D'Amico si focalizza invece i più sull'esperienza costituzionale italiana
Cercando dimostra che non ha avuto diciamo la corte costituzionale assi posti non si può dire abbia avuto un attacco dal paragonabile a quelli delle case che abbiamo menzionato poco fa nel momento in cui scrivevamo in cui faceva oggi pacchetto il seminario diciamo a dicembre c'erano ancora la e c'era ancora l'attesa di quattro tu dici da nominare da parte del Parlamento lo ricorderà che era stato un'attesa molto lunga che aveva anche testato una certa preoccupazione perché la Corte costituzionale funziona può funzionare soltanto quando ha almeno undici giudici in carica
E la mancata nomina la mancata sostituzione dei giudici mancanti avrebbe potuto portare alla paralisi del Nord però cosa che non accade conta a gennaio c'è stata la nomina dei giudici costituzionali per quel momento Chirac certa preoccupazione tante
Che una serie di osservazioni che ricorrevano sia nel dibattito sia per le relazioni di che da riguardano l'Italia ma anche altre corti
è che anche le modalità di come dire diminuirebbe il ruolo delle corti può essere sia l'attacco frontale purtroppo queste sostituzioni un po'plateali dei giudici costituzionali abbassando l'età pensionabile per cacciare i giudici non graditi eccetera questa all'estero
Ma può anche avvenire attraverso una semplice inerzia no sembra al per la mancata nomina può essere un modo per svuotare o paralizzare addirittura un'istituzione quindi c'era un po'nell'aria e questo dibattito che poi per fortuna che è un diciamo risolta con con la nomina dei dei quattro giudici mancanti
Giacomo D'Amico si sofferma interessanti sul taglio del suo articolo
Perché da un lato insiste sul fatto che della contrapposizione tra giurisdizione e politica
è stata male impostata assieme agli studi sia nel dibattito sempre cercando di capire chi deve avere l'ultima parola chi deve avere il primato tra i due
Rami del del sistema tra i due rami istituzionali lui sottolinea invece come
Le democrazie costituzionali Tibaldi no su un equilibrio
Si taglino su una collaborazione Tibaldi non su un uomo spazio condiviso tra corti e politica e quindi gran parte della conflittualità e del della retorica del contrasto tra cortile e politica potrebbe essere ridimensionato
Semplicemente autocarri focalizzando la domanda che ci si deve fare e che non è tanto chi deve avere il primato tra politica e giurisdizione ma come realizzare
Un migliore equilibrio perché questa è la connotazione diciamo delle delle democrazie costituzionali
Dopodiché da Giacomo D'Amico fanno in cui dà un contributo molto molto interessante ai miei occhi perché a ripercorrere i vari filoni della giurisprudenza costituzionale
Dove si vede che la Corte costituzionale non è un contraltare alla democrazia ma attraverso varie filoni di decisioni a supportato il corretto funzionamento democratico cioè e parte della definizione della democrazia non è un soggetto esterno un limite esterno torna controllore che deve comprimere il gioco democratico
E lo fa per esempio analizzando tutti gli interventi della Corte costituzionale che hanno riguardato il diritto di voto le leggi elettorali la preferenza unica le costituzioni etica i capi militari eleggibilità eccetera
Lo ha fatto un altro filone che esamina è quello del in cui la Corte difende l'autonomia del Parlamento ossia con insindacabilità l'autodichia le le immunità dei parlamentari un altro filone che esamina è quello in cui la Corte
Pone limiti al ricorso del degrado del decreto legge verso alcuni Gasperetti quel fare giurisprudenza poi ha veramente limitato l'abuso per certi aspetti per altri a mio parere no questo però commetto mio non sadico che lo dice per cui se seguiamo le voci
Colpi commenta Menna interventi della Corte in materia di rapporto di fiducia tra Parlamento e Governo insomma ci sono tanti aspetti di cui uno secondo me abbastanza essenziale ed è la la la salvaguardia di interventi della Corte costituzionale che era sia della libertà di espressione di perdita di manifestazione del pensiero che da sempre considerata a giusto titolo una pietra angolare della democrazia
E oggi lo vediamo ancora di più nel senso che il corretto funzionamento delle istituzioni democratiche a partire da quelle consultazioni elettorali dipende in grande misura
Dava un ambiente in cui il pluralismo e la genuinità del dibattito possa essere preservato
E tutelato anche da forme di disinformazione influenza esterna che però ancora non sono arrivati insomma davanti alla Corte costituzionale e quindi erano stati altri erano stati più il dosaggio degli spazi radiotelevisivi per le campagne elettorali i problemi diciamo che appartengono a un'epoca qui formazione sì di esprimeva con strumenti diversi
E poi c'è il vantaggio e però troppo collega Cossiga le le fa le faccio qualche domanda sui sui singoli saggi e naturalmente anche sul suo se insomma
Le chiederei intanto a proposito di quello di diritto comparato dalla professoressa Ragone che citava all'inizio racconta da una parte il tentativo di controllo del potere politico sulle giurisdizioni costituzionali ma dall'altra anche l'attivismo dei giudici costituzionali quando per esempio
Compia un'eccessiva o tua tribù Cione quindi insomma dice il conflitto tra corti e politica può avvenire da entrambi i lati e fa tutta una serie di esempi sia del primo caso che del secondo dei chiedo di quelli che ha anche citato qual è
Il più preoccupante da nell'esperienza insomma degli altri paesi citati nella nel saggio della professoressa Ragone
Ma non so a mio parere
Dunque intanto ha su questa cosa dell'Arci il timore dell'attacco alle corti
Vorrei dire una parola che tra l'altro dico anche nel mio saggio quindi le rispondo anche parte che poi si ritrova che il lettore eventualmente che volesse spogliare
Le pagine a cui ho dato un contributo anche io è vero che negli ultimi diciamo venti trent'anni il ruolo delle Corti costituzionali dirette le corti in generale
Le corti sovranazionale ma anche i giudici ordinari è sicuramente cresciuto rispetto a diciamo così in un'epoca precedente
è cresciuto per tante ragioni il giudice va be'semplicemente la bocca della legge che meccanicamente applicare il dettato normativo
Cresciuto il son cresciute le richieste che sono state rivolte ai giudici è cresciuta la tutela dei diritti fondamentali che porta cose
Una possibilità di interpretare i principi costituzionali a quelle tecniche interpretative
E questo questo fatto
Pertanto attratti anche oggetto di critiche severe nei confronti di di inediti corti che posso barriere esercitato un anche in quello che è stato percepito come un attivismo giudiziale
Che quindi con uno sconfinamento nel
Nell'ambito del degli spazi della politica allora questo discorso bisognerebbe poi esaminare caso per caso se sono accuse Piero
Con accuse vere ma a mio parere non giustifica in alcun modo l'attacco all'indipendenza corti mi spiego se è una corpi ha ecceduto
In una interpretazione di un certo diritto oppure al in l'uso di una tecnica decisoria anche la corte italiana accolto criticata aspra e i non so una decisione sui referendum
Va bene ci critichi la sentenza si valuti se la corte in quella decisione
A utilizzati in modo eccessivo i propri spazi di discrezionalità
Ma quando da questa critica si passa a attaccare l'indipendenza dell'epoca tipo di Cambronne i meccanismi di nomina introducendo dei giudici che non sono indipendenti ma che si sono invece molto vicini al potere politico secondo me c'è un salto quantico cioè c'è una risposta che non è non è proporzionata
In nessun modo al tipo di problema che si vuole segnalare quindi potrete qua non è e è il punto di vera differenza no perché giusto tutti i poteri dell'horror rimanere nei loro confini questo vale tanto per il potere col politico quanto per quello giudiziario
Perché che sconfina è giusto criticare questo sconfinamento ed è giusto ricordarlo alla normalità ma questo non può essere un attacco alla natura stessa dell'istituzione che per funzionare deve essere indicato no non organo politico
Ma anche che direzione di degli aspetti più preoccupanti tra i tanti che si vedo non non nel panorama comparato io devo dire la verità che è uno di quelli che più preoccupa di più è l'attacco alla Corte Suprema di Israele che è ora a voce tra l'altro molto importante molto significativa che nei per le decisioni che sta prendendo il governo in questo momento ci sono già stati delle in tentativi di riforme chi voleva togliere togliere alla Corte Suprema di Israele il il controllo diciamo così sulla ragionevolezza delle misure del governo
E la Corte ha respinto questo dichiarando incostituzionale questa riforma costituzionale con molto coraggio
D'attacco non si è fermato perché si è modificato la composizione di un comitato che incaricato poi di nominare i giudici della Corte Suprema
Dando una maggioranza nella composizione di questo comitato a componenti indipendenti dal governo
Questo secondo me è molto preoccupante anche perché segnalo la Corte Suprema israeliana tanto per la delicatezza
Della vita politica del Paese è un principio diciamo che può riguardare anche tanti aspetti che ben sappiamo essere diciamo di drammatica attualità in quel Paese
E poi perché tutte suprema israeliana gioca da sola
Si deve difendere da sola che differenza c'è rispetto per esempio a quello che è avvenuto
E sta tuttora avvenendo in Polonia Ungheria chi Polonia Ungheria sono dentro l'Unione europea dentro un contesto in cui certi eccessi e comunque sono monitorati e comunque sono contrastati anche con degli strumenti che mano a mano in questi anni sono si sono sviluppati l'ultimo è quello della condizionalità cioè Unione Europea non concede dei finanziamenti
No a Paesi che non garantiscano ma insomma decano degli standard indipendenza nei loro sistemi giudiziari ecco questo tipo di strumenti di pressione in un ordinamento che non è inserito in un contesto sovranazionale non ci sono
In questo senso mi sembra più grave più preoccupante te stessa Cartabia torno
Per un momento sulla giurisprudenza della Corte questionari italiana perché il professor D'Amico nella nel suo saggio partendo dall'idea che in una democrazia i limiti alle decisioni della maggioranza sono connaturati allo stato di diritto non non contro che è un'idea diciamo se apparentemente scontata però negli ultimi tempi no uno cerca di definire il contributo della della corte costituzionale a garanzia della democrazia
Tra i punti deboli ne individua proprio quello del sul giudizio di ammissibilità del referendum che tante volte appunto
è stato criticato anche dal mondo radicale però ultimamente non solo per esempio nel caso del giudizio sulla ma legge sull'autonomia differenziata
Fa riferimento Espresso all'inammissibilità l'abrogazione integrale sia della legge quaranta
Che quest'ultima legge sull'autonomia differenziata le chiedo una una sua valutazione e le chiedo visto che in questi giorni stiamo parlando tanto
Che strumento ai referendum ma nella nostra Costituzione nell'idea dei padri costituenti
Qui abbiamo un pochino oltre a diciamo quello che è la presentazione del fascicolo dei Quaderni però è vero che il professor D'Amico segnala questa giurisprudenza scegliere Ceretto corre una giurisprudenza forse in cui la corte molto
è stata almeno evidentemente a tutela del del dell'ostello uso dello strumento di democrazia diretta secondo me lo dice per due ragioni uno è che beh intanto questo nel giudizio di armi sull'ammissibilità dei referendum
è una competenza che è stata data alla corte costituzionale in un secondo momento erano era visto per la costituzione poiché c'è stata introdotta con da la legge
Costituzionale uno del cinquantatré storicamente per verificare semplicemente che il referendum toccassero critici di legge che la Costituzione dieta sottrae a ricevere ferendo un altro cattivo lecite potare i tipi Ravacciano eccetera
Il motivo per cui questa giurisprudenza spesso avviene al tempo imprevedibile
è legata al fatto e poi nella giurisprudenza spesso della corte molti criteri di ammissibilità sono stati sviluppati per via giurisprudenziale
E in particolare quelli sul fatto che da un lato non si può lasciare un ordine ordinamento sprovvisto totalmente di una legge magari in determinati ambiti in cui la legge è costituzionalmente necessaria oppure quelli che riguardano il livello di manipola chi invita siccome il referendum deve essere abrogativo deve diventare uno strumento per riscrivere una legge per via di piccole frazione di parole eccetera
Insomma io credo che il motivo per cui
Le acque il D'Amico sottolinea questo aspetto come un punto debole
è che la corte costituzionale a diciamo così da un lato piuttosto severa nell'ammissibilità dei referendum
Sempre a tutela diciamo degli della genuinità del voto della coerenza con il sistema costituzionale che vuole che il referendum si abrogativo e non sia la riscrittura di una legge eccetera
E poi forse un pochino di imprevedibilità anche nella negli chi de dei propri giudizi
Referendum resta nel nostro sistema lei mi chiedeva il mio punto di vista ecco i dati erano faccio parlare meta Amicone Quaderni costituzionali
Il referendum è sicuramente uno strumento che è stato pensato come uno strumento diciamo così di integrazione e per muovere un dibattito no infatti l'idea di fare ultimo referendum solo abrogativo perché per per eliminare ma una legge che si ritiene non vada bene e però poi dare al Parlamento la la l'hanno il compito di riscrivere questa la normativa mi manca anche in cui si è creato il vuoto io credo che ci sia stata una trasformazione
Importante del referendum nel senso che è diventato invece uno strumento in cui vengono corrette le le leggi piuttosto che eliminati ma soprattutto uno strumento in cui i cittadini lo abbiamo lo si vede molto spesso dalla scarsa affluenza
Faticano a trovare lì diciamo così un orientamento proprio sul contenuto della decisione da prendere
Perché più spesso si orientano in base alle posizioni che invece i vari partiti politici preti dalla cioè a me verrebbe da dire
Se vogliamo ridare vitalità a questo strumento bisogna che torni a essere davvero domanda diretta al popolo che possano essere il popolare a rispondere
Attraverso canali che non siano necessariamente negli archi dalle posizioni e partitico tipici va aperta appunto un'opinione del tutto personale torniamo a al fascicolo di panico senza nel suo santino
Parte da una classificazione che distingue tre fasi della crisi della rullo lo e tre tipi di risposte prevenzione in contrasto e ripristino per ognuna a un esempio per esempio per la prevenzione
La Germania la riforma costituzionale appena adottata per il contrasto
Cita all'esperienza della corte suprema in Israele confrontandola invece con quella che si è svolta in una cornice sovranazionale come diceva prima in Polonia in Ungheria per il ripristino invece sempre la Polonia però con le incognite dovute a un Presidente della Repubblica che era è con le recenti elezioni resta espressione della maggioranza precedente quindi insomma
Causa del del conflitto le chiedo in Italia visto anche quello che diceva prima quello che è successo con le nomine dei giudici costituzionali bisognerebbe mettere in contrasto delle attenda in campo chiedo scusa in insomma e mettere in programma delle azioni di prevenzione
Allora diciamo anche per il momento mi pare che l'Italia che perché calando piuttosto bene rispetto ai vicini di casa
Nel senso che alla fine la Corte costituzionale è un organo che appunto al netto della critica di questa o quell'altra decisione organo dato buona prova di sé questore espressione che usa anche D'Amico riprendendo la e da un grande giurista come Alessandro Pinturicchio Di Pietro Russo
Quindi complessivamente io intenta abbastanza tranquilla c'è un punto al tempo le che a me da una certa preoccupazione
Perché quella situazione a cui facevo riferimento in apertura cioè lo stanno nella nomina dei giudici costituzionali quando nella componente diciamo di nomina parlamentare
Perché non invece gli altri qui lo dico magari per terra l'ascoltatore scusi non da Sartori scusi
La corte costituzionale a una struttura molto bene equilibrata perché dei quindici giudici cinque sono nominati dal presidente della Repubblica cinque sono eletti per le giurisdizioni supreme cioè cassazione e consiglio di stato e corte dei conti
E cinque sono di elezione parlamentare tra l'altro è una composizione veramente che viene preso Otello anche in Europa e anche altre parti del mondo proprio perché non c'è un unico potere
Che ha in mano la nomina dei giudici costituzionali no questo è un punto di forza
Qual è il punto di debolezza che qui soprattutto i cinque di nomina parlamentare
Da sempre faremo fatica io credo di aver messo anche dei numeri ma l'effetto complessivo è che nei nella durante la interpellare puntella della Corte costituzionale che ha iniziato a operare cinquantasei
E c'è uno scarto di quasi dieci giudici di nomina parlamentare rispetto a questi presidenziali perché perché i ritardi si accumulano fino al punto da far perdere diciamo delle chance di nomina al Parlamento
Allora a questo punto mi dà preoccupazione ed è un punto che invece in alcune esperienze comparate sta a un voto è stato pensato qualche rimedio
Per esempio nella riforma tedesca
Si è previsto che e il Bundestag cinque rami del parlamento americano la nomina ecco il caso di se uno dei due rami non è in grado di nominare i suoi giudici per un certo periodo di tempo
Il potere di nomina passo all'altro ramo del Parlamento e questo ovviamente è unica porta elemento di pressione per chi alla titolarità del potere ha esercitato nei tempi previsti evidentemente l'altra
Un altro strumento molto diffuso nelle Corti costituzionali
è la raro Gran dei giudici costituzionali in carica fino a quando non sia subentrato il successore proprio per non lasciare l'organo costituzionale
Sprovvisto di alcune delle sue componenti
Ripeto questo è particolarmente preoccupante in una corte come quelle che lo dichiara
Dove c'è quorum di funzionamento cioè che la corte da sotto il numero di undici magari anche semplicemente perché sono dodici in carica ma due che ammalato è un po'cenare non può prendere decisioni parte grandezza pertanto fatta veramente che che può come dire bloccare anche la vita della corte costituzionale
Diciamo per dissanguamento e non per attacco frontale questo a me preoccupa forse qualcosa
Sull'un fronte o sull'altro su come rimediare e potrebbe essere un utile prevenzione tra la cosa che a me ha colpito tanto e
è stata proprio la riforma che riesca nel senso che quella è una corte solidissima dentro il Paese
Un punto di riferimento per tutte le Corti costituzionali dell'Europa centro orientale e a e oltre cioè è proprio veramente è un un'istituzione super autorevole
E però avvertito la necessità di mettere in sicurezza proprio gli aspetti che riguardano le nomine la composizione la durata del mandato la non rinnovabilità del mandato che è una cosa decisiva e ha fatto questa riforma costituzionale che sostanzialmente non ha cambiato le regole vale a elevate di rango incardinando le dentro la Costituzione con una riforma fatta in tre in cima a fine due mila ventiquattro per cui questa è un segnale molto molto significativo perché era era la corte in difficoltà
è una Corte che però vedeva
Crescere in modo significativo a essi invece del il rischio che invece qualche forza politica potesse
Avere la tentazione di i minori nel ruolo inviarla in qualche modo
Professoressa le faccio un'ultima domanda su un altro saggio è presente questo fascicolo quello del professor Andrea Simoncini luci ed ombre di una divisiva decisione costituzionale riferimento è quella decisione molto controversa della Corte Costituzionale rumena
Che ha annullato il primo turno delle elezioni presidenziali dello scorso anno che erano state vinte da un candidato diciamo a sorpresa c'era un precedente in Austria però realtà molto diverso domina sedici di annullamento delle elezioni però vinse poi alla nuovo turno poi realtà vinse lo stesso candidato l'attuale presidente Van der Bellen invece qui c'è stato un voto che ha dato un esito diverso le chiedo
A suo modo di vedere prevalgono le luci o le ombre in questa decisione rumena
Allora mi sono espressa diciamo in qualità di componente della Covip di Venezia che ha dato opinione forse anche citata scontatissimo cinese su questa su questa decisione della Corte rumena
Allora secondo me il meccanismo la previsione che una corte possono annullare una una elezione
Dove ci siano delle evidenze i grandi e gravi interferenze soprattutto in termini tipica informazione definanziamento delle campagne elettorali eccetera
è uno strumento che deve essere presente e che la corte aveva cioè la conferma che inventato questo compito perché nella costituzione della Papania è previsto che la corte convalide o comunque di all'Appio proprio afferma senso per la validazione somma degli esiti elettorali
Lì problema chiaro invece ha suscitato diverse perplessità
Chiarissimo in cinema anche della Commissione di Venezia
è che la la la solidità diciamo così delle pagine delle epidemie
Ed è la modalità con cui è stato condotto quel il giudizio
Lasciavano molto a desiderare perché da un lato si faceva riferimento genericamente a delle fonti che erano segretate che erano state del secretate pochi giorni prima
Ma non si sapeva l'entità e gli occhi delle diciamo così le il contenuto di queste forti che parlavano appunto di un'interferenza straniera
L'altro punto su cui la Corte ha fondato la sua decisione questa ai miei occhi è un po'più solido
Era legato al fatto che il candidato che aveva vinto al primo turno aveva dichiarato chi ha per non avere sciolto verso un finanziamento non avrà finanziamento per una campagna elettorale elettorale a finanziamento estero
è molto sospette poco poco verosimile anche perché l'uso dei social
Non era diciamo così solamente spontanea ma si capiva età come erano stati utilizzati dagli strumenti tecnici che invece c'era stato un investimento per provocare la circolazione di certe forme l'altro aspetto di debolezza che viene evidenziato è che per la fretta della decisione che doveva esser preso di troppo due giorni perché potesse lasciar testata secondo tornata elettorale
è stata fatta praticamente senza contraddittorio con una forma di autore rimessione della questione insomma c'erano elementi sia di forma procedurale che di sostanza che lasciavano intravedere una decisione piuttosto debole allora la commissione di Venezia io mi ieri mi riconosco perfettamente questa posizione
Dice questo potere perché c'è deve essere utilizzato come extrema ratio cioè incalza in cui veramente sia chiaro che c'è un'interferenza straniera e deve essere fatto però con le garanzie
Anche delle altre parti perché non è solo il diritto elettorale del candidato allora essere estromesso dalla competizione ma anche dei diritti degli elettori che lo hanno votato quindi deve deve potersi sentire
La voce di entrambi e quindi una posizione la mia che diciamo così anche come fare quella DC porcini e e appunto più autorevolmente della commissione di Venezia nel complesso che non dice un no a questi interventi ma
Chiamata a una grande cautela una grande prudenza
Nell'intervento di una corte poi in quel caso diciamo l'editor delle delle elezioni romene
Effettivamente hanno come dire dato un esito molto diverso come ben sappiamo il al ripulite da da queste interferenze straniera che il popolo si è espresso in una direzione diversa quindi
Non si può del tutto biasimare quello che è accaduto le modalità di certe
Allora ci fermiamo qui con questa presentazione io ringrazio la professoressa Marta Cartabia ricordo che abbiamo parlato del numero uno di quest'anno di Quaderni costituzionali Rivista italiana di diritto costituzionale
Che edita dal Mulino l'appuntamento con questa rubrica al quaderno dei Quaderni costituzionali e con il numero due che presenteremo con il professore Andrea Pugiotto
Grazie a Marta Cartabia INEA presto buono grazie a lei grazie grazie sempre dell'ospitalità apprezzo arrivederci grazie