Sono stati discussi i seguenti argomenti: Libro.
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Rubrica
Assemblea
Dibattito
09:30
10:00
9:00 - Roma
9:30 - Palermo
21:00 - Termoli (CB)
Tutti grazie di essere qui questo pomeriggio e ringrazio moltissimo i miei prestigiosi relatori che sono oggi qui per la presentazione di questo libro che io devo dire io lo dico in maniera personale attendevo veramente da tempo
Perché era ora che si parlasse di femminismo da destra quindi quando ho visto che questo libro era uscito ho voluto subito organizzare questa presentazione in Senato perché mi sembra importantissimo poterne parlare
Poterne parlare a soprattutto in questa sede
E volevo che a parlare di femminismo non fossero solo le donne e quindi ho voluto anche una presenza maschile importante
Io chiasso puntò a Italo Bocchino che espressione molto prestigiosa del pensiero di destra e ho chiesto a Walter Verini di essere presente perché esprime invece una visione culturale da sinistra di questo fenomeno che secondo me comunque importante e preziosa
E quindi non voglio sottrarre tempo agli interventi che ci saranno e vorrei passare subito la parola all'Annalisa Terranova chiedendo a lei
Annalisa ma e possibile un altro femminismo
Appena nominato Italo Bocchino e adesso passo la parola Italo Bocchino e se no stando almeno alle alle ENEL buonasera a tutti c'è un e allora
Ma da io ti rispondo citando un altro libro perché è uscito di recente miei libri di una giornata ai sindacati un pochino di Sirius Star
Vediamo si sente ora si
Il libro è una giornalista che si chiama sarà Lucaroni si chiama a destra le donne
Questo libero
Diciamo rimane tuttora sa di luoghi comuni cui chiedo a lei che hanno militato a destra che votano a destra
Che s'si sentono culturalmente rappresentati e non dal fronte progressista ma dal centrodestra
Sì siamo sempre stati abituati a di una serie di pregiudizi insomma questi pregiudizi oggi sono ancora più radicati sono ancora più Fermi e sono anche più offensivi e il libro di questa giornalista che tra l'altro con la quale tra l'altro io sono stata al più di un'ora al telefono
Per spiegare insomma un po'quello che era il Progetto dell'altro femminismo però mi soffermo su su quello che poi lei ha scritto perché molti e molto interessante
C'è lei ha detto sì ci stanno queste qua che cercano di parlare di femminismo di un punto di vista alternativo sulla donna eccetera già però Mika sono femministe perché perché Mussolini e donne trattava male
Le vedeva soltanto in posizione orizzontale e dopo di lui anche Berlusconi e vedeva così
E poi queste donne non si preoccupano di incrinare il patriarcato e quindi come tale non possono definirsi femministe quindi come la sua sintetizzando la la questione
Quindi poi del del libero che che oggi presentiamo lato femminismo e del convegno che lo ha preceduto lei riprende una battuta
E e mi ha ha fatto specie che è una giornalista che ha ha appariva durante la conversazione con me curiosa attenta alle alle sollecitazioni che io sottolineavo sulla sulla storia delle donne a destra
Per ritenne questa battuta dice poi prendono in giro le femministe perché non si defila no non era così la battuta veramente la battuta era che attorno a San Lorenzo a quartiere romano San Lorenzo dove si trova la sede una delle sedi di non una di meno nei manifesti che erano stati affissi c'erano queste donne diciamo così affette dai sufismo Church autisti peli neri che spuntavano
Dai polpacci che erano state disegnate in questo modo e quindi la battuta era perché disegnare una donna in questo modo perché se si declina vittima del patriarcato questa era la battuta
E lei l'ha interpretata in questo modo quindi per dire quanto pesa il pregiudizio sulle Doni destra noi siamo un fatto
Secondo loro secondo il femministi le femministe radicali di oggi un fatto
Anomalo siamo un'anomalia siamo uno scherzo siamo non abbiamo capito niente
Siamo non potremo mai a costarci anche minimis Monno voi ricorderete il disprezzo con cui a Natalia Aspesi ma anche Michela Murgia insomma parlavano della possibilità di una vittoria elettorale che qualche stato di Giorgia Meloni ma anche la stessa riuscì larghissima che ce ne facciamo di una donna Palazzo Chigi sennò fa
Qualcosa per le donne e che cosa vuol dire questo fare qualcosa per le donne
E e così vado pure un po'a chiudere il discorso secondo il neo femminismo radicale
E che quello che per il momento diciamo così caratterizzante le battaglie femminili
Questo fare qualcosa per le donne appunto distruggere il patriarcato distruggere patriarcato significa sostanzialmente per loro distruggere idea
Il sistema binario maschio femmina anche il paradigma
Naturale con cui non solo le donne ma anche gli uomini sono stati abituati a pensare le loro relazioni
Quindi e qualche cosa di filosoficamente molto dirompente perché se no fai presto e inutili farli femminismo in sei femminista realtà sei una che come anche mi hanno scritto
Delle persone su su su internet mi hanno scritto ma il problema te al massimo che poi organizzare voi organizzare come un tempo le dame di San Vincenzo vi vestite tutti quanti con i con gli abitini griffati Staterini vi fate l'aperitivo umiliate lo sprezzo del e parlate un po'di questioni femministe al massimo questo poi fare perché quello è il tuo mondo
Quindi va be'lasciamoli pensare questo c'è ci sono però grazie a Dio non sono queste femministe qua perché il femminismo mi sono tanti esiste anche un femminismo
Che io chiamo old style ma loro si arrabbiano comunque somma vecchio stile ma diciamo così e queste femministe qui invece come noi difenda no lo specifico femminile si arrabbiò tantissimo settore dice che la parola donna non si può dire perché escludente avrò donna si deve dire e sono le femministe universali liste
E anche le femministe della differenza
Allora l'idea di questo libro nasce per creare una rete tra le donne di destra che si sono stufate di essere pensante
Come appunto le eredi delle dame di San Vincenzo o le eredi delle fidanzati di del tacciati di le mogli di che si vede una fama l'aperitivo e si confrontano
Diciamo così Trapani parrucchiere sei stato da quale estetista vai eccetera questo tipo di immagine che cedere ad una di destra assolutamente sbagliata anche perché mai in passato anche se no non votavamo diciamo così il muro della in comunicazione ma abbiamo fatto un sacco di cose ne ho fatto una rivista e che un unico ma anche opinione che veniva scritta da donne per le donne
Ed è ancora oggi citatissimo in ogni studio sulla sulla storia della cultura di destra per esempio
Facevano i gruppi di studio sulla bioetica quando ancora non si parlava di genitore uno genitore due noi facevamo facevamo i gruppi di studiosi sulla sulla cooperazione il Terzo Mondo alla condizione femminile nel Terzo Mondo lasciamo sacco di cose
E che ci davano anche molta soddisfazione certo certamente nessuno sapeva questo il punto allora adesso bisogna far sapere invece che ci sono queste donne preparate
Queste donne interessante a parlare
Di tematiche femminili e provocatoriamente lo vogliamo chiamare sì l'altro femminismo se poi loro il femminismo in quello che noi diciamo non ce lo vedono è un problema loro questo altro femminismo non è la verità assoluta
Non è qualche cosa da prendere in modo apodittico è un punto di vista
Che parte da un presupposto che non è quello della conflittualità
E mai quello che recupera una vecchia parola d'ordine appunto dell'altro femminista o femminile fonti destra e questa parola d'ordine tra complementarietà
E
Io ho lanciato la proposta in tanti si sono dette disposte a dare un contributo io ho annotato alcune sono qui c'è Alessia Serrao che una sociologa che in questo libro ha parlato di maternità cioè la docente di scuola dell'infanzia francescano TAR Giovanni
Che ha scritto ha dato un suo contributo sulla questione
Del gioco delle fiabe c'è Nausicaa Cangini che è una psicoterapeuta che ha parlato della violenza contro le donne c'è la giornalista di Libero brevissima sono Brunella Brunella bollò lei
Che ha parlato di come vengono considerate le giornaliste
Diciamo che non sono
Allineate come possiamo dire insomma sono ministri non fa diciamo noi diciamo così tutte queste e altre Atac giornalista schifata mia collega al Secolo d'Italia
Gloria Sabatini Madina Fabretto di Padova ha parlato di come le donne interpretano sul lavoro un modo diverso di stare nel mondo del lavoro che non è un modo competitivo ma è anche un po'volendo un prendersi cura dei colleghi nel senso di costruire relazioni positive con i colleghi senza dover per forza sgomitare
E diciamo così applicare il darwinismo sociale nel mondo del lavoro quindi queste prime riflessioni abbiamo messo insieme in questo libro adesso spero di non avere dimenticando nessun anzi sì altrimenti cado Simonetta Bartolini docente universitaria che ha parlato invece di come si tende a trasformare il Lessico femminile Lessico quando si parla di donne con una l'uso dello Sheba
Con l'uso della sterili Sco e lei dice questo è solo un giochino che viene dato in pasto come moda alle donne è un contentino per potere in qualche modo poi tenersi il potere bello stretto non delegare niente poi qui affianco merce
L'ottima Cristina Di Giorgi che accurato insieme a me insieme il libro lei ha fatto una relazione su una figura di questo mondo culturale femminile di destra non figura
Molto trascurata ma molto importante che era Gianna Preda quindi questo è proprio l'abbiamo fatto questa rete continuerà a lavorare abbiamo ad e alcune idee diciamo così da sottoporre a anche ad altre donne che vorranno farne parte una idea era di realizzare un convegno sulle figure femminili delle fiabe visto che le fiabe sono particolarmente attenzionate come qualche cosa di patriarcale di brutto che deve essere riscritto che deve essere riletto che deve essere modificato quindi andare a vedere se li simbolico femminile
Invece rispettato perché non si tratta ovviamente di tutti voi lo capirete del fatto che il principe basta la principessa non è solo questo una fiaba non è solo questo quindi attenzionare questo tema
E poi anche abbiamo pensato di lavorare sul tema della disponibilità di genere e questo con una una un magistrato che che di questi temi si occupa e che appunto farà parte di di questa rete che vede allargarsi e che essi allargherà non solo per abbattere i pregiudizi ma proprio perché c'è bisogno invece dico un discorso femminile che non sia competitivo che non sia la mia osso che non faccia riferimento a un patriarcato che secondo noi diciamo così
è un termine rifugio cioè ogni cosa che succeda detta ecco qua il patriarcato perché c'è il patriarcato eccetera no comunque
Anche questo termine poi su che cosa veramente vuol dire patriarcato
E se esiste o no potrebbe essere anche questo un altro tema
Da dibattere anche in un confronto proficuo con donne che non la pensano come noi ma nello stesso tempo che magari non ci vengono a guardare come se noi fossimo insomma l'erede di Claretta Petacci di Rachele Mussolini insulta son passati dei decenni qua facciamo tutti politica siamo tutti consapevoli del contesto consapevoli che esistono temi femminili molto importanti la violenza contro le donne
è uno di questi la violenza generalizzata della società l'UE il tema dell'educazione il tema della famiglia il tema delle relazioni tra i sessi queste dell'educazione all'affettività nella scuola ci deve stare non ci deve stare e come deve essere fatta tutti questi temi ci interessano come Mussolini guardava le donne non ci interessa
Quindi chi interessato davvero queste tematiche
Non siamo pronte prontissima dialogare e disponibili a ad approfondire tutte lesto e pregiudizio duro a morire Grazzini ringraziamo
Grazie Annalisa hai toccato tanti temi importantissimi io raccolgo la tua suggestione sul Patriarcato dirà che potremmo organizzare un prossimo convegno su questo può potrebbe essere un tema interessante ora vorrei passare la parola a Cristina Di Giorgi che
Altra curatrice e visto che appunto Cristina tu hai fatto un capitolo su questa grandi personalità che Gianna Preda con la quale il Po io sono cresciuta stavo dicendo prima Italo
Perché appunto ha segnato un'epoca importantissime timore Pharma domanda almeno vorrei partire da una domanda perché le donne di destra hanno avuto ruoli di rilievo
No nel tempo
E Gianna Preda puntone un un esempio ma abbiamo anche la prima Perina per esempio che è stata la prima donna Presidente Municipio Roma
Giornalista molto importante e fino ad arrivare a Giorgia Meloni
Perché non si è mai parlato di femminismo di destra nonostante queste queste personalità così importante
Una domanda molto interessante che tra l'altro uomo secondo me potrebbe si ricollega perfettamente a quello che dice ma Annalisa su come le donne di destra che la la politica che hanno fatto unitamente a sapere le donne sia stata non solo vista dall'esterno ma anche occultata perché su questo un po'tu accennavi
Non siamo stati molto bravi dal punto di vista comunicativo abbiamo fatto nel corso degli anni tantissime cose però effettivamente Locci marito prima non se n'è siamo molto duttili sapeva
E il discorso delle e e la la prova del fatto che abbiamo fatto tante cose lì la di cui semplice
è quella che tu a cui tu accennavi cioè ci sono state donne interessati hanno ricoperto ruoli importanti dal punto di vista professionali e anche da un punto di vista politico l'ultimo caso quello di Giorgia Meloni che è la prima donna a diventare presidente del Consiglio questo a mio modo di vedere non è un caso per voi perché dico questo perché la in modo delle donne di destra di non solo di di fare politica ma anche di agire dal punto di vista professionale alieni ciascuno anni di nei nel proprio ambito è stato quello di
Promuovere la loro affermazione ottenere risultati non sulla base del genere ma sulla base del merito ed è un principio che abbiamo applicato talmente bene che appunto la prima don in Italia Presidente il Consiglio è una donna di destra
La donna ai sensi è una per generalizzare diciamo così per tracciare una sorta di identikit mettiamola così
Politico sociale eccetera è una donna che studia si prepara fa pratica e poi si si si mette a testa bassa nella a lavorare nel suo nel suo ambito nell'ambito che ha scelto e ottiene dei risultati hanno perché è donna perché brava questo è un un discrimine che anche dal punto di vista della la considerazione che la la una una certa sinistra non voglio neanche qui generalizzare
A della del femminismo è un discrimine perché quando mi sento dire no perché ci vogliono le quote rosa
Per me è un perché a me è capitato di vita giornalista di intervistare anche per una per nulla libro precedenti coscritto sulla sulle donne il diessino di intervistare varie vari esponenti della anche della militanza Nobel né lui né i vari partiti e movimenti che si sono susseguiti a destra
Il parlavano di quote rosa come di quote panda noi non abbiamo bisogno di un un aiutino per emergere male siamo perfettamente in grado di farlo senza senza aiutini e quindi appunto per merito questo questo lavoro che sono stata molto contenta di di curare insieme ad Annalisa nasce anche proprio per parlare di questo cioè il il modulo la questione femminile il modo in cui viene tema trattato affrontate raccontata
Dando da destra il nostro contributo
E questo libro nasce da un convegno da una un primo incontro che abbiamo fatto a novembre dello scorso anno a Roma in cui comunque un gruppo di donne ne vedo puntolini citando prima intanto diverse qui seduto di fronte a noi accese ma anche altri che non che non sono presenti
Ciascuna a portare il suo contributo specifico abbia ad un'ampia descrizione di ad un tracciamento di confini di questo di questo tipo di no confino Milano c'è una parola che non voglio fare perché pone dei limiti ad una creazione di un di un gruppo di discussione di una Rete come la definì perfettamente prima in grado appunto di di dare delle risposte il il nostro punto di vista e lo vedete
Lo vedrete leggendo il libro svegliando il libro è la concretezza perché di discorsi astratti
E anche seguiti mi ha consentito usare questo termine abbastanza inutili come quello a cui si accennava poco fa Cicorella
La desinenza al femminile piuttosto che al maschile ha rivendicato come una conquista la donna che la mattina si alza per andare a lavorare che magari non sa dove lasciare i figli non se ne fa niente
L'importante è sui temi che riguardano le donne essere concreti
Il il la nostra intenzione è quella appunto di crearne ripetitiva risposte concrete da destra perché sono sono sono convinta che ne sono convinte anche le altre donne che fanno parte di questo gruppo che anch'io mi aggiungo alla all'ufficio di Annalisa sparo si allarghi sempre di più perché ognuno ogni contributo importante ha allora a costruire questa questa risposta concreta
Ai problemi del quotidiano e quindi al modo di affrontare e gestire questi problemi al al modo proprio di anche di rapportarsi con le donne che magari
Non hanno non sanno appunto si alzano la mattina per andare a lavorare magari hanno il problema di dove lasciare i bambini perché non hanno nonni o non hanno possibilità di di lasciarli
Accennavo prima dal fatto che questo non è il primo lavoro a cui io ho collaborato sul tema della della femminismo di destra non mi piace neanche chiamarlo femminismo diversa perché sembra ideali un'etichetta diciamo al femminismo non ideologico
Mi è capitato nella nel mio lavoro precedente che esistono essere donne ripercorre la storia delle delle donne che hanno fatto politica a destra
E da Annalisa Cima prima la rivista è un c'è stata anche il Centro studi Futura che ha realizzato convegni che diciamo anche documentazione molto importante sulla non tanto e non solo sul tema femminile ma sul modo delle donne di affrontare tutti i temi della politica che questo è il discrimine a mio avviso non c'è una politica al femminile cioè un modo delle donne una una possibilità delle donne di destra nel nostro caso tirare al modo di affrontare tutti gli argomenti le questioni della politica il da da un un proprio punto di vista e quindi dare il contributo anche a creare delle soluzioni
Vi dicevo in questa nel mio lavoro pesante mi è capitato intervistare
Numerose donne numerosi militanti riversa e alcune di loro mi hanno raccontato di una difficoltà da un lato a a far capire che anche da destra c'era non solo la volontà ma anche la capacità e la l'esperienza diciamo di inserirsi nella nel dibattito in in nei vari dibattiti sulla questione femminile
Ma c'era anche
E purtroppo devo dire devo dire che insomma non non è stato così frequente da parte di un di & alcune donne di una certa sinistra di
Anche collaborare questo è secondo me la il risultato a cui si dovrebbe tendere
Cioè i i l'importante come accennavo all'inizio e dare il suo sempre dalle donne e non si deve fare insieme
Certo noi dal nostro punto di vista portiamo il nostro contributo e rivendichiamo la la possibilità la volontà anche la capacità lo dico senza diciamo timore di voleva volesse troppo superba ma insomma
Cominciare da Annalisa e a portare e al passando anche per le gli altri ragazzi che hanno contribuito Appiano tutti i titoli per dare il nostro contributo anche diciamo qualificato
La l'augurio e la speranza è che si ipostasi riesca a collaborare a creare un ariete magari anche in grado di
Fare delle iniziative comuni mi sono mi sono dilungata il ragionamento e non ho parlato di Gianna Preda nella cinesi inserto nelle varie diciamo a argomenti tematiche che abbiamo trattato nel convegno e poi in questo libro qualcuna di noia Tarquinia anche Gloria Sabatini che ha tre diciamo tracciato
Un anche un lei alcune Fini storie di figure femminili non non di destra ma che hanno dato risposte nella vita
E nella nel loro modo di comportarsi anche vicine che lei ha glorie apparato di Anna Magnani di vita però non io ho parlato di Gianna Preda perché a mio modo di vedere è una fissata una figura di donna e di giornalista e di scrittrice ma sarà anche tanto altro
In grado di dare risposta a tutte le donne anche non a quelle solo di destra lei è stata una
Impennata diciamo nel periodo in cui ancora
C'era il regime fascista
A quell'epoca lei dice ma io non non sono frasi Sambo voglio essere fascista perché del quello tutte quelle mi interessa a me e scrivere studiare issare col mio ragazzo lei è diretta di essa dopo
Quando essere diverso Lecce negli anni negli anni successivi alla Guerra insomma e nel periodo successivo quando questo perché lo dico non per forza semplicemente del dire tutte le cose sul suo curriculum sul suo percorso ma perché è lei che è diretta richiesta quando è salita sarà difficile
Quando asserite essa voleva dire magari non lavorare o a veri problemi anche di di diciamo l'incolumità fisica e però lei ha voluto rivendicare in quella in quel in quel contesto le sfide e c'è riuscita perfettamente arrivando a ad essere una delle i giornalisti d'inchiesta più tenute dal dal potere e dai politici dell'epoca perché riuscì in scultura
In interviste scoop agli alcuni insomma che fecero anche cadere governi per dire no
E l'alla risposta che insomma e Gianna Preda con con la con la sua con la sua vita con la sua parabola dignità e professionale ha dato secondo me è quella a cui accennavo prima cioè possibile realizzarsi nonostante mille difficoltà che spunta figlia sua erano di un tipo magari quelle delle donne di oggi sono di altri di altro tipo e possibili realizzarsi anche
Ecco del mettendo in campo si sta tutte se stessi e possibili terzi per merito e senza e a prescindere dal genere nonostante le difficoltà
Mi piace citare e quando parlo di Gianna Preda una frase di disse di lei
E il Mario tedeschi che allora direttore del Borghese ferisce non riusciva mai a sentirsi totalmente disimpegnata
Non si chiedeva mai se valesse la pena combattere certe battaglie importante per lei era abbatterci e così ha fatto fino all'ultimo ecco questa
Per l'interno o i libri è a mio avviso una uno stimolo a batterci per far conoscere il nostro punto di vista e trattare risposte concrete alle donne
Grazie Cristina e hai toccato tanti altri tutto alti punti interessanti ma quello delle quote rosa è un altro tema sul quale varrebbe la pena tornare vediamo sui quali abbiamo tempo per un altro giro
E vorrei adesso dare la parola Simona Muller
Simona tu sei la coordinatrice della Consulta donne amministratrici Lazio
E voglio chiederti almeno cominciare davanti a questa domanda dal tuo punto di osservazione il femminismo che sia di destra o di sinistra continua a dare un contributo importante all'affermazione delle donne
Grazie grazie senatrice anzi grazie verrà per l'opportunità di essere qui per questo spazio di approfondire grazie in particolare anche alle alle nostre relatrici perché veramente
Mi danno l'opportunità di testimoniare il fatto che non sia da sola intanto nell'affrontare queste battaglie e sembra sembra scontato ma è vero c'è una maggioranza forse anche silenziosa che non scende in piazza anche alla necessità e di avere uno spazio di confronto culturali il politico
Per proporre un altro femminismo Comin vivace questo
Ha molto questo titolo tra l'altro io ho comprato il libro solo oggi rischiava di non c'era quindi ha dato una scorta ho dato una scorsa veloce
Mentre mentre mi recavo mi recavo qui vera sarà mia premura siccome l'ha già ordinato alla divina di divulgarlo quantomeno di laghetti abbiamo veramente
La necessità di di trovare ha scritto nero su bianco quello che poi è ciò che facciamo nella pur nella quotidianità ma quasi sembra a che ci dobbiamo vergognare a fronte del politicamente corretto che poi va avanti
La va avanti in questo in questo periodo
Nella mia nella mia quotidianità nel nell'ambito delle iniziative io ho trentanove anni in realtà da diciassette anni che faccio volontariato attivo arrivo all'amministrazione soltanto da
Ha da due anni e mi vedo immediatamente coinvolta nella a nella nella Consulta Anci donne a noi come viviamo questa volta io ritengo
Che siano le battaglie divisive il vero problema e anche nell'affermare nella nel riproporre questo libro questi libretti da un'alternativa ma non è un femminismo che va contro l'altro come invece il femminismo di sinistra
Che in qualche modo tende a neutralizzare completamente la figura della donna
E a non valorizzarlo invece di peculiarità li descrive differenze come la come risorsa se poi ci mettiamo il il focus sulla ma Derrida e della fede cattolica cioè implode completamente tutto il discorso quindi in quel caso diventa anche difficile il confronto
Come stiamo affrontando noi all'interno della Consulta chi merita racchiude chiaramente le posizioni di centro destra le posizioni di di centrosinistra ognuno con le proprie tra visioni stiamo cercando di ragionare su quello che non è illogico
Cioè di ogni Erchie e di lavorare sugli elementi che ci uniscono del portare avanti ha ovviamente azioni concrete all'interno della a a delle amministrazioni per fare questo abbiamo buttato giù una mozione che città delle donne tra l'altro anche sulla scia degli stati generali delle donne però l'abbiamo attualizzata perché anche quella aveva qualche sfumatura non condivisibile totalmente e per esempio quando si parla di riforma
All'interno delle scuole della cultura Zanda di c'erano posizioni ovviamente divisive e ne abbiamo buttato giù una vera e propria programmatica che passa attraverso i documenti di programmazione tra l'altro gli dei va be'è scontato no
Vi assicuro che non è scontato
E e quindi a con questa mozione stiamo lavorando sugli elementi che che ci uniscono
Il mio punto di vista è chiaramente quella di di una politica attiva di di centro destra quella che vede nella donna il giudice pilastro della del valore della società rispetto alla maternità quindi come direbbe vicini
Di umanità quindi nel riconoscere aumenta la mediocrità un valore assoluto dall'altra quello della fretta strategico
No per lo sviluppo economico del nostro del nostro tessuto perché insieme ai BAFTA bastasse partire da questi due i concetti che sono basilari e probabilmente non ci sarebbe nemmeno la discussione
è ideologica sulla sulla figura della a sulla figura femminile perché ma molto spesso accuso per tutto negli ultimi negli ultimi decenni
E sembra quasi che ci si debba vergognare in ogni di alcune posizioni e invece ritengo che siano proprio che sia proprio nella cultura del della differenza prima c'è stato
A un passaggio la vera risorsa da riconoscere alla alla donna e io penso che ci sia anche lo dice lo diciamo all'inizio di libreria quanti al superfluo addirittura oggi parlare di parità perché noi dovremmo parlare forse più più di equità e questo volume penso che possa essere un buon riferimento verrà noi donne
Di centro destra per poter dire per poter dire erano mostra perché anche se non lo vogliamo in piazza fondamentalmente noi siamo quelle che la parità in verità la la concretizzano lo vediamo con il nostro governo lo vediamo
La anni che è figure di leadership
A a che abbiamo che abbiamo ottenuto Mammano diciamo che noi siamo quelle che non l'approviamo la parità siamo quella di ladro che legge la conferita ma forse dovremmo avere il coraggio che hanno avuto le nostre alle nostre autrici a a a farsene portavoce scene i nostri contesti io chiaramente tiratrice parlo del contesto territoriale anche se io parlo di governance multilivello perché parto dal Comune di Latina verrà condividere l'esperienza in anticipo e faccio parte di diverse associazioni a livello nazionale anzi io sono tra le poche nel nelle riti delle associazioni nazionali
Che veramente con con dignità e riescono a portare avanti il valore della differenza e non l'annullamento delle peculiarità femminili quindi a quo la serve ancora più coraggiosa di mettersi insieme condivido a questo concetto della Rete che poi viene è è è il mio bravo e proprio e serve davvero nell'ambito di quella che è una responsabilità politica culturale di darle il centrodestra di creare in questi stati di di opportunità
Faccio una piccola parentesi sede rimpasto permettere io tra l'altro sono ragazzi lo possono usare posso dire se no consigliere di Fratelli d'Italia
E entrata la condizione del Partito mi sono resa conto che se non lo diciamo noi che le donne valgono nella veramente a trecentosessanta gradi per il valore con naturale che portano Enti tra l'altro ma chi lo deve dire
Lo lasciamo dire alle femministe che scendere in piazza con i cartelli contro la nostra leader nazionale io penso che la responsabilità asiatica tutta nostra di occupare quello spazio
E discutere anche voi dammi secondo cui certi temi appartengono alla sinistra il femminismo da un lato la cultura dall'altro
E rompiamo anche tanti di dire di cristallo oltre alle posizioni insomma anche a questi contenuti perché vai andiamo a cui ce lo testimonia chi ha scritto questo libro
Capacità competenze e professionalità e veramente vogliamo metterci a disposizione nel nostro Paese
Quindi grazie senatrice lei adesso sta raccogliendo tutta la responsabilità di di questa fondi votavo estinzione ma ecco per Cuper il pavone ci siamo conosciuti anche delle unicamente aree veramente tutte le possibilità di fatti anche portavoce di tutto questo sentire sentire comune ed essere veramente l'altro femminismo nella nel nostro Paese
Grazie a testimoniare sì è un tema che mi sta molto a cuore io
Sono prima di diventare senatrice sono un avvocato lo dicevo questa mattina in un altro convegno organizzato dallo attivato il Trezza Cangini che è qui in sala io nasco come avvocato che si è sempre occupato di violenza contro le donne e poi questa esperienza ho voluto portare in Senato
Sono insieme al mio collega senatore Levin in Commissione giustizia e ho proposto un disegno di legge contro la violenza domestica nel due mila ventitré che poi confluito nel DDL Roccella
E poi va be'non mi voglio dilungare tanto su questo ma insomma nel due mila ventiquattro proposto un altro disegno di legge per introdurre nel nostro ordinamento il reato di violenza contro le donne come arma di guerra
Io faccio parte dell'OSCE e in conseguenza di alcune mie missioni all'estero in Paesi dilaniati dalla guerra sono venuta a conoscenza
Come il concetto di violenza contro le donne che sta in prestito nella storia fin dall'antichità
Si sia drammaticamente voluto e quindi mentre prima le donne erano un bottino di guerra
Quindi quando un popolo diceva si prendeva sottomettendo il popolo che aveva vinto sottomessi prendeva loro le opere d'arte le donne adesso purtroppo con una drammatica evoluzioni negativo
Siamo arrivati al punto che il corpo della donna diventato terreno della guerra
E quindi spiace dire queste cose ma credo che sia anche doveroso anche se appunto non troppo piacevole dire che e quindi il lo scopo è quello di siccome il corpo della donna è corpo potente che è in grado di dare la vita se io vado a mutilare quella donna in modo fu scientifico perché sono state trovate le istruzioni
Nelle tasche delle divise dei miliziani per fare questo io impedirà a quel popolo di potersi riprodurre quindi lo porterò all'estinzione quindi arco per questo ho voluto fare questo disegno di legge
è ringrazio anche la mia presidente di commissione la sera presidente Bongiorno che ha voluto subito incardinarlo
E adesso appunto stiamo lavorando anche su questo devo dire con grande supporto anche dei colleghi dell'opposizione che approfitto per ringraziare e ma non voglio dilungarmi oltre su questo adesso vorrei sentire il punto di vista maschile e soprattutto il punto di vista di un uomo che esprime una cultura di sinistra e quindi Walter io passerei la parola attese chiedendo ottima tu pensi che ci possa essere un femminismo di destra
Sì attrezzarsi a testa grazie grazie Susanna per quest'invito dice molto piacere ogni volta che diciamo la destra e la sinistra laghi escono trovare terreni di dialogo di confronto pur nella diversità per certi aspetti anche radicale
Io questo credo che sia un fatto molto positivo per quello che vale la mia opinione non da oggi è quella di un bipolarismo molto netto molto mite dal punto di vista della correttezza di rapporti Borrelli che destra e sinistra
Si ritrovassero sui terreni comuni la Costituzione l'Europa naturalmente con i necessari aggiornamenti per poi dividersi PD quadro comune per dividersi poi subire proposte concrete alle elezioni ognuno con il suo programma in una logica di reciproco riconoscimento e di naturalmente correttezza in una logica di democrazia dell'alternanza
Detto questo per quello che può valere società soltanto come come cornice
Io ho letto il libro con molto interesse avevo seguito il convegno da cui in qualche modo il libro tra traeva origine e nei minimi sono chiesto dal da alcune fasi che ho letto anche nella prefazione di Arianna Meloni quale dice ne abbiamo rotti tanti dire di tetti di cristallo ma per quante donne c'è ancora tanto da fare
Poiché Brunella bollori nel suo scritto in qualche modo si chiede ma per quale motivo
Diciamo la nella narrazioni un termine brutto ma che rende l'idea nel senso comune nelle nell'immaginario
Il femminismo appartiene a una sinistra e non è riconosciuto come patrimonio
Della destra una domanda una domanda che ha qualche ragione nel come se nello stesso indicare altri scritti il Cristina Di Giorgi su Gianna Preda altri hanno scritto citando personaggi come del femminismo internazionale che hanno attraversato il Novecento la Sontag Simonte Bovo a italiano Andrea oggi la Rolling
Ecco come se ci fosse bisogno da parte della destra di ricercarsi un suo Pantheon via ma guardata in un Pantheon ce l'abbiamo anche noi perché anche noi abbiamo delle personalità poi si citano appunto da Gianna Preda Evita Perón alla alla e un figlio del umilia della Signore degli anelli
Insomma Anna Magnani Grazia Deledda
Dice vedete anche noi abbiamo dei riferimenti dunque credo che questa ricerca di riferimenti sia naturalmente non solo positiva ma necessaria per chi vuole anche avere radici che guardino al futuro ma la domanda che mi pongo ma davvero si può pensare che sì nel senso comune se Melli diciamo nella narrazione diciamo il femminismo non viene immediatamente
Ha scritto a una cultura politica è una prassi novecentesca evidentemente della destra e davvero solo per il fatto che così come nel campo della cultura
C'è un paragone che secondo me ha qualche attinenza c'è stata un'egemonia costruita solo sulla Michetti Isma'sull'occupazione io penso che sia una lettura semplicistica questa e la dico così io non sono piccole Susanna mi ha definito si sono un uomo di sinistra sinistra riformista
Nascono il Partito comunista nel quale se può consolare credo più a destra di Malagodi ero
Nel senso che sono sempre stati i miei riferimenti a mancava Berlinguer naturalmente ovviamente ma erano Amendolara Napolitano erano Luciano lama quindi sono sempre stato un comunista italiano italiano riformista e così via ma al di là non per questo ho voluto del tuo agito Stich ti ringrazio ma al al di là di questo il io sono nato nella cultura e nella prassi anche familiare dell'emancipazione femminile più che del femminismo perché all'epoca
C'era le battaglie per l'emancipazione femminile guardate poi possono non piacere o meno ma nel mio Pantheon anche personale c'erano donne che donne tante che avevano fatto la Resistenza cioè protagoniste delle non solo uomini
Poi
In mezzo a mille contraddizioni poi ci furono tante battaglie per l'emancipazione della donna ma attenzione in un partito che era anche bigotto
Perché la vicenda Togliatti Nilde Iotti Togliatti Nilde Iotti emblematica per questo punto di vista perché non è che c'era già di una comunali ideologia allora si chiamavano così che in pratica ti dava già tutto non era così
Quindi ci furono anche delle donne la Cortellesi nel suo c'è ancora domani ce l'ho dipinge che si conquistarono da sole l'abbattimento del tetto di cristallo e collettivamente e tante battaglie tante ma aggiungo lo dico anche questa da biografie
Rende l'idea
Anta tante battaglie scusate tante battaglie sono state condotte e con dei risultati in maniera collettiva con grandi personalità ma tutte le battaglie fatte presso il divorzio in questo Paese
Penso la legge centonovantaquattro che per noi per me non era per l'aborto ma era per una maternità e paternità responsabili dissi vinse anche per impostarla per averla impostata così
Alcune battaglie che sul finire degli anni sessanta che poi nei primi anni Settanta perché la vera creatività in Italia e nel mondo fu negli anni Sessanta non fu negli anni settanta che poi divennero Anni di Piombo
Però in quel temperie di creatività di
Mary quanta con la sua minigonna fu un simbolo
Assolutamente sconvolgente ma di un processo di modernizzazione di Società aperta
E che di cui la sinistra si nutrì anche con contraddizioni perché quando in Berlinguer ti voglio bene Benigni
Dice Stassi
è una scena del film in toscano io non la faccio bene
Non certo punto stasera alla Casa del Popolo dibattito polle lo la donna S uguale all'Omo questo era il dibattito anche nella a sinistra quindi non voglio dire che la sinistra avesse o a
Delle ricette
E delle cose già
Non è così sono state il frutto di contaminazione quello che è successo nel mondo
Cito la minigonna come esempio ma non è solo questo ovviamente poi ci sono anche scrittrici sono state assimilate
Filtrate perché c'era la voglia di di aprirsi al mondo
L'idea di una società aperta ecco la destra in quegli anni dal divorzio all'aborto stava da un'altra parte migliaia e migliaia di donne
Migliaia e migliaia di donne in questo Paese così come fecero nel quarantasei con il referendum sulla monarchia ma fecero vincere il referendum sul divorzio e sull'aborto
La destra stava dall'altra parte non sto dicendo giusto il vasto dicendo però che
Le donne di questo Paese fosse
Considerano hanno considerato diciamo più vicine a certe aspettative a certe
Battaglie chi si è battuto per quei traguardi che non perché Kilian osteggiati questo è un tema di riflessione non voglio dire che sia
I buoni e cattivi aggiungo io non sono mai simpatizzano atto come il femminismo tout-court se posso dire
Bocchino ancora lo studiava a Perugia perché più giovani di me
Però io mica una una sera negli anni Settanta giuro che è accaduto avevamo una riunione dove sta ancora oggi che dovette non lungimiranti al Morlacchi in una zona del centro di Perugia io vado alla riunione alle ventuno
E ne esco da solo una notte fredda d'inverno un po'nebbiosa innesco da solo perché doveva andare allegra dopo due o tre ore la notte
Giuro che vicino alla sede c'era vedo una scritta che non c'era quando era arrivato due ore prima e la scritta ed era casi tranne uno per educare un e cento
Quello fu il mio primo impatto col femminismo cioè naturalmente non voglio banalizzare che ridurre
Però per dire io estrema io non non sono un fanatico nei della cultura Walk del linguaggio una non sono così io non sono per la GPA
Io mi sono battuto per le unioni civili eccome ma per togliere la aspetto cialda dopo Sean perché bisognava ottenere le unioni civili non altre cose quindi per dire che io non sono ideologizzato dico però equivale vale
Sia per la destra che per la sinistra che a un certo punto però bisogna anche confrontarsi con certi temi non per assimilarli ma perché fanno parte fanno parte
Di quello che si può chiamare femminismo femminismo dice diceva mio padre Cristina
Di Giorgi non è né di destra né di sì non so se Annalisa Terranova lo dicesse
E lei vero mi fate
E di mettiamola così bene ma se non è allora né di destra né di sinistra tutto quanto ha appartenuto qualche modo appartiene
Alla cultura dell'emancipazione della donna del pensiero della differenza del femminismo
Ma non non è la stessa cosa io potrei raccontarvi di di riunioni nelle quali le femministe di un certo tipo
Del PD fu di sinistra si confrontano uso uno femminismo con le femministe sempre di sinistra
Di un'altra diciamo pure gli attacchi che vengono fatti alla Rolling che secondo me sono assolutamente incredibilmente negativi
E tuttavia
Bisogna fare i conti confrontarsi confrontarsi sia nel mondo della sinistra con le culture le varie culture del pensieri della differenza e sia da parte del della destra
Con grande apertura mettendosi in discussione pagando dei prezzi su anche le proprie convinzioni le proprie radici io chiudo
Io ho cercato credo sia pure sommariamente di dire
Che se c'è un necessità
Di ridefinire anche su questi terreni una cultura nella società contemporanea che è una società aperta che è una società aperta deve essere aperta
Da parte della destra anche sul terreno del femminismo e io questo lo saluto come un fatto per me stimolante per me di sinistra per la sinistra al tempo stesso secondo me questa ricerca debba essere fatta senza diciamo terreni delimitati senza pregiudizi da qualsiasi parte ma con la necessità di contaminarsi su certi terreni ascoltarsi e poi naturalmente fare ognuno fa le sue sintesi ma su certi terreni
Sarebbe bene qui faccio una proposta una proposta concreta Tel
Proposta per quello che vale una proposta qui ma qui non per voi ma perché non la mia voce è quella che però ce l'ho da Janna Meloni parlando della lei dice sulla Femminicidio a un certo punto dice nel nel suo nel suo scritto
Che il vero lavoro da fare e culturale di cambiamento della mentalità un terreno sul quale le norme le norme rischiano di essere inutili poche righe dopo
Dice il sistema normativo però da solo non è sufficiente il primo cambiamento deve essere come abbiamo sottolineato di valori di atteggiamento di cultura e dunque e soprattutto nelle scuole che occorre intervenire con apposite campagne di sensibilizzazione
Lascio l'anima l'altro giorno la nostra segretaria ha fatto un appello alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni dicendo sul tema Femminicidio lavoriamo insieme anche lasci Line
A insistito sulla necessità della prevenzione dell'educazione della scuola della nel rispetto dei generi e così via naturalmente con le accentuazioni che può avere la segretaria del mio partito e non naturalmente una donna
Della destra ma la strada è quella la strada è quella Susanna che è persona non solo capace ma è anche sensibile dialogante lo vedo in Commissione giustizia
La buona io cerco bisogna trovare terreni comuni perché quella legge ha degli aspetti
Secondo me è di notevolissimo valore simbolico introdurre il reato di femminicidio per me è un valore importante in questo Paese come lo fu
Quando venne abolito il delitto d'onore e divenne poi delitto contro la persona una rivoluzione copernicana inserire simbolicamente nel codice il reato di femminicidio è importante e tuttavia
Ci hanno detto
Costituzionalisti penalisti che il testo non è scritto bene che può incorrere in profili di incostituzionalità e che quel si tratterebbe per alcuni di un nuovo episodio di quel Pampena lirismo che rischia di essere molto gettonato seguendo i palinsesti televisivi
Una borseggiatore e allora la legge su questo non voglio far polemiche dico però
Che allora
Io non la Butte nell'occasione di votare tutti insieme un anno una legge sul femminicidio sarebbe un grande segnale sarebbe un'introduzione di un simbolo ma se c'è da cambiare
Di contenuti penali se c'è da Kamai profili di di rischio di incostituzionalità
Lo si faccia con grande apertura e se insieme si deve investire risorse con coerentemente con quello che dice Arianna Meloni
Cioè che non non basta una norma penale ci voglio all'educazione investiamo insieme nel rispetto di genere nell'educazione sessuale con senza ideologismi Co con serietà
Ma su questi terreni questo è un modo per riconoscersi e per fare in modo che non c'è bisogno ciascuno di ciascuno che ciascuno
Trovi persone dei propri Pantheon è una cosa naturale l'egemonia è davvero l'ultimo concetto che dice che voglio dire
L'egemonia
Lo dice spesso e non credete io sono contro lo snobismo non penso
Di a vere io ma anche Chilla utile un nutre un complesso di superiorità sbaglia sbaglia ma non dovete neanche lui nutrire in certi settori complessi d'inferiorità
Da recuperare con una mano ci siamo anche noi abbiamo Gianna Preda l'egemonia è una cosa che si conquista sul campo è fatta di fatica è fatta di libri scritti letti è fatta di manifestazione fatta di sconvolti è fatta di chi interminabili riunioni per quanto riguardava noi della FGCI era fatta che prima di prendere la parola a una riunione dei comitati federali oppure centrali quelli più importanti di me all'epoca
Si leggevano gli interventi di rinascita in tutti in via spetti per capi che cosa avrà detto Trivelli che cosa fare ho detto Pieralli mi mi spiego cioè l'egemonia è fatta di fatica e di fatica culturale di fatica tattica e allora
Uno non non l'afferma non lo dice ieri conosciuta io su questo competiamo sarebbe una cosa molto salutare grazie
Grazie ad altre forme è piaciuto moltissimo quando hai detto che il femminismo non è di destra e di sinistra è quello che penso penso anche come il tema della violenza sulle donne non è il venti terza né di sinistra ma devo dire come tu hai ricordato che McQueen Senato abbiamo la fortuna di lavorare molto insieme maggioranza e opposizione così come stiamo facendo sul DDL Femminicidio devo dire appunto con grande sintonia quindi e questo insomma è una grande fortuna perché poi secondo me ognuno di noi è portatore di della sua cultura politica non può dare un grande contributo al dibattito e proprio per questo passo la parola Italo Bocchino Italo tu sei
Un autorevole esponente della cultura di destra
E quindi veramente vogliamo ascoltare il tuo pensiero e inizio così semplicemente una domanda tu che appunto sei se cresciuto a destra
Il femminismo a destra c'è sempre stato o è una novità
Grazie grazie mille intanto grazie Susanna grazie senatrice Susanna campione grazie all'invito e per questa occasione di discussione interessante occasione in discussione su un tema che apparentemente appunto estranee già comincia a rispondere alla domanda di di Susanna perché potrebbe da pensare che il femminismo e destra su un ossimoro visto come è stato usato il termine femminismo diciamo negli ultimi sessant'anni e e quindi diciamo portare il dibattito su questo tema è già un un passo in avanti
Io non credo che sia esistito un femminismo di destra
Credo che le donne intellettualmente e politicamente impegnate a destra abbiano dato un grande contributo per tamponare il femminismo come ideologia nel senso che per riportarlo nel suo alveo naturale che quello di una battaglia per i diritti
Il vero tema che ringrazio Susanna soprattutto per avermi dato l'occasione di dibattito con il il senatore Verini perché discutere con la sinistra riformista molto bello in Italia sa per la minoranza all'interno dalla sinistra è molto brutto per l'Italia invece io soffro quanto vedo la sinistra riformista minoritaria e anche un po'così maltrattata dentro la cultura della sinistra
Perché il tema sta proprio in questo cioè aver trasformato una battaglia per i diritti in una ideologia già femminismo è un insomma se diventa un ideologismo e nitroglicerina
E nitroglicerina per cui poi accade che l'ideologismo ha portato l'assenza degli anni scorsi a fare note battaglie
Mediaticamente più forti da raccontare ma io faccio il polemista quindi diciamo facile da utilizzare vedere una sinistra ideologica che fa la battaglia per il terzo bagno per chi non è certo del proprio orientamento sessuale
Mentre una ragazza
Cresciuta in una famiglia
Uno genitoriale femminile diventa presidente del Consiglio per la prima volta e diventa Presidente del Consiglio
Proprio con quella parola magica che ha usato Verini poco fa cioè l'egemonia e l'esatto contrario dell'ideologia l'egemonia e fatica lì ci è stata proprio la fatica egemonica di chi ha scalato un partito maschilista perché faccio lo dobbiamo dire
Prima donna a capo di un movimento giovanile di un partito di un grande partito e e questo noi che abbiamo fatto politica giovanile tu nella FGCI io dopo poco
Dice nella stessa città facevo il presidente del FUAN a Perugia
E sappiamo bene che i nostri partiti sono stati i partiti maschilisti che a un certo punto hanno cominciato a dare un ruolo alle donne però c'erano donne che avevano dei ruoli molto importanti siccità Gianna Preda Gianna Preda
E è stato un farlo io ricordo mio padre davanti al camino che non si poteva parlare quando leggeva l'articolo di Gianna Preda sul borghese
Poi dobbiamo fare tutti un grande esame di coscienza che riguarda la nostra cultura italiana perché ne siamo figli della cultura cattolica Obata anche quando siamo atei siamo figli della cultura cattolica perché questo ce lo dobbiamo ricordare sempre
La cultura cattolica tra le cose non belle che ci ha tramandato
è stato anche un errore di valutazione sul ruolo delle donne vi ricordo che ancora oggi al conclave
Cento e passa signori votano e cento e passa al signore che fanno le suore portano il caffè quindi voglio dire noi siamo figli di quella cultura io sento dentro di me il dolore lo sento specialmente in quelle ora è molto dure della mattina tra il il risveglio il l'avvio di suoni della giornata degli impegni della giornata quando
La mente
Da a a momenti topici della vita io provo dolore quando penso al fatto che mia nonna potato per la prima volta cinquant'anni io provo dolore quando penso che mia madre è stata la prima diplomata della sua famiglia provo dolore quando penso che le donne d'hanno cominciato a lavorare in quegli anni gli anni nostri genitori ma nello stesso tempo avevano il cento per cento del peso
Della famiglia e della casa e quindi questo ritardo con cui siamo arrivati io provo dolore anche perché io sono cresciuto in mezzo mondo femminile tranne il padre che obbligatorio checché se ne dica a vederlo per nascere tra dentarie coautore assoluto solo donne auto mia madre auto mia sorella ho due figli e quindi io sono il più lontano possibile dal maschilismo perché i miei geni sono solo in due donne quindi diciamo come come posso pensare a qualsiasi non posso adesso la tentazione maschilista
Quindi Jan perché il ministro di destra se così vogliamo usarlo è stato femminismo dei fatti cioè mentre c'erano delle battaglie ideologiche da una parte c'erano delle donne che lavoravano
Terra aumentare il proprio spazio fino ad arrivare già Monica addirittura in un momento storico come questo
Se dovessi scegliere io sarei più per il gollismo avendo solo figlie femmine che per il Welfare il turismo ritengo che ci sia una superiorità della donna e lo dico da persona
Che è stato impegnato e le istituzioni per trent'anni
Io ho fatto tutto il socio cominciato come consigliere d'amministrazione dell'Università di Perugia prima elezione ha fatto il consigliere comunale consigliere regionale quattro volte il deputato e dico una cosa con convinzione
Le donne sono più oneste degli uomini e l'onestà e una delle precondizioni della gestione dalla cosa pubblica se il mondo fosse governato dalle donne avremmo meno corruzione avremmo meno guerre avremmo meno problemi quindi più riusciamo
A
Trasferire non la parità ad avere una parità vera non la parità dei numeri delle quote rosa che tra veramente ridere siamo arrivati ad un punto in cui c'avevamo le quote rosa e rischiavamo l'approvazione della legge Zanna
E che c'era un articolo geniale che diceva che uno del del sesso che si sente di essere in quel giorno quindi io visto che ci sono quote rose all'ENI io faccio la domanda e fare il consigliere da amministrazioni in quota femminile perché per il prossimo mese che ci saranno le nomine mi sento donna quindi pensate doverci arrivati con l'ideologismo e la destra invece ha fatto barriera all'ideologismo
è riuscita a far crescere donne grazie alla cultura all'intelligenza alla tenacia delle sulle donne
Il nostro Pantheon devi Walter il nostro Pantheon
Non ce ne andiamo a ricercare tra scrittrici
E giornaliste o o politiche di destra nostro Pantheon è fatto dalle nostre madri e dalle nostre norme
Perché noi siamo cresciuti in una famiglia impegnate politicamente dove le nostre madri erano impegnate politicamente dove avevano un ruolo attivo
Io a volte mi trovo in dibattito ovviamente sono conservatore su meridionale sono di destra ce l'ho tutte dice quelle maschilista dice proprio sa sta in un'altra categoria e invece mi trovo in una posizione completamente diversa
Perché sono sono convinto invece che ci sia stato trasmesso un grande rispetto nei confronti delle donne veline vedete
Una delle cose ad esempio che mi addolora ma mi addolora davvero e sapere che in questa nazione insiste una grande vergogna che quello del divario retributivo tra uomini e donne
E una delle cose più vergognose dello Stato italiano
E per fortuna per fortuna
Con un premier donna abbiamo raggiunto il massimo storico dell'occupazione femminile se noi recuperasse Simo
Il gatto che abbiamo rispetto agli altri Paesi europei di occupazione femminile che quasi di dieci punti ne avremmo sei punti all'anno di aumento di PIL avremo un Paese molto più ricco però abbiamo due problemi abbia un problema culturale al Sud lo dico da uomo del Sud
Dove la donna a casa e ancora un modello culturale che dobbiamo rimuovere che penso che ormai quest'ultima generazione
Rimuoveva
E abbiamo un problema di conciliazione l'altra grande battaglia la battaglia comune quella del del Gatta economico l'altra battaglia è quella della conciliazione rendere possibile ad una donna di essere madre e lavoratrice
Rendere possibile ad un uomo di essere padre lavoratore accollando all'uomo il cinquanta per cento poi ormai siamo fuori dal cinquanta per cento perché a casa mia faccio tutto io non so vedo anche altri uomini a fare la spesa insieme con me quindi credo che quello del cinquanta per cento l'abbiamo anche anche superato
Quindi io un altro grave quello del patriarcato ancora da sinistra sempre con il modello ideologico si tira fuori il tema del patriarcato io in tre anni
Di lavoro televisivo
Oro fatto ottantina di confronti Go Travaglio ci siamo trovati d'accordo una volta soltanto ricordo un'auto se me la ricordo in cui entrambi mentre si parlava di fatti tragici
Entrambi escludiamo l'assenza del patriarcato in Italia
Perché patriarcato una roba seria il patriarca del padre che dice alla figlia turno Sposito fidanzato ma sposi un tuo cugino sessantenne
Che vive a Viterbo che non hai mai visto che domenica prossima di presenterò questa araba in Italia non esiste esiste nelle comunità di immigrati soltanto e dobbiamo combattere con l'educazione anche all'interno di quelle comunità con l'educazione scolastica ci riusciremo avviamento
Perché quello quello è un grande tema e ricordo che io Travaglio concordavamo su questo
E fumosa aggredito i dalle donne gli Studio aggrediti perché si sosteneva che ancora in Italia esiste il patriarcato
Mentre la dobbiamo essere coscienti specialmente un tavolo come questo che Italia e c'è un residuo di maschilismo da superare
Che un maschilismo
Di un certo tipo nei fatti ed l'altro tipo più sgradevole nei modi e quindi questo è una questa è la battaglia culturale che noi dobbiamo fare la dobbiamo fare soprattutto da genitori nei confronti dei nostri figli
Cioè quella qua aver la battaglia quella e quella nostra
E assicuro chi non è di destra è qui presente che in una famiglia di destra un padre educa le figlie
A rifuggire da ogni maschilismo e da ogni patriarcato e questo è un timbro culturale e un timbro culturale molto forte e molto profondo
Quindi io penso che invece è l'ultima riflessione a parte come dice Crepet se c'è qualcuno qualcosa e le sfide accanto oggi in italiano perché uno dei danni che ha prodotto il il femminismo uno dei danni Protti al femminismo e dal sessantotto io spero mi trova il tempo pieno poi riscrivo lì probabilmente che titola il maledetto sessantotto uno dei danni di aver buttato il bambino con l'acqua sporca
è stato quello di aver distrutto la figura del padre oggi tutt'ti delle grandi scuole di Psicologia studiano l'assenza del padre cioè come appunto ci sia stato un un giù un ideologizzazione
Del femminismo che ha portato alla scomparsa del padre nel ruolo del padre che delle svolge il suo ruolo che compreso quello di rappresentare l'autorità all'interno di un nucleo dove si formano delle personalità
Che non ci sono personalità dei genitori sono personalità dalla comunità nazionale
E credo che su questo invece vada fatta una riflessione
Il e e e se lo facessero le donne e femministe di destra sarebbe ancora più interessante la riflessione sulla debolezza del padre oggi che poi porta quello delle vediamo no perché sfide ha cercato di far sì che una madre
Non siete in grado di dire no ad un figlio
Terra l'uccisione del padre Fassino che un padre non sa dare delle regole rigide un figlio tra cui anche le regole dei tanti no che devono costruire anche una personalità capace di assorbire i fatti negativi e poi accade che di fronte ad un diniego ad un fatto negativo in un rapporto di coppia si arriva ad usare la violenza in situazioni che sono drammatiche per chi come me padre come Medvedev
Coetanei delle proprie figlie vivere esperienze del genere
Credo che la vera battaglia sia una battaglia educativa uno dei problemi per cui si è rallentato il percorso educativo è stata proprio l'ideologizzazione di queste questioni
Perché siamo tutti d'accordo che bisogna insegnare a scuola
Nel rispetto della donna e anche l'educazione sessuale dov'è che ci dividiamo alte ci ritiriamo quando qualcuno vuol utilizzare l'educazione sessuale a scuola per educare
A venir meno a quelle che sono le regole della natura anch'io sono testimone di un caso poi dieci vede benissimo
Perché io una cognata acquisita da poco mi sono sposato che vota Alternativa Verde sinistra lei e il marito sono due azioni che come vediamo
E quindi due volte all'anno mi tocca fare il Brescello e con sta con questa cognata fare delle scene con questa svogliata che mi spiegava Rava e la fava sul terzo bagno su eccetera
A un certo punto
Chiama tutta l'armata per un disastro del successo alla sito col figlio
E mia moglie tutta preoccupata supplenze caduto figlio spaccato la testa bisogna trova posto in ospedale io ero allarmato correva a casa per queste emergenze questo bambino di quattro anni
E che accada Kal-El bambina di quattro anni arriva all'asilo e la registra dice l'Esposito dice oggi giochiamo i maschietti
E mette in fila i maschietti arriva il buon Arturo mentre l'amministrazione di scena con il rossetto da una botta alla mensa e fa volare il rossetto dice no io non mi trucco come Lotito
Ma davvero non ti trucchi no perché perché maschi non si trucca e circa l'ha detto ma ha detto no neanche di Forza Italia
Qui vedete l'Italia tali quella degli autonomi ma che vota Forza Italia berlusconiana doc da cinquantamila prima scettici in politica Berlusconi
Quindi il bambino si rifiuta si mette a piangere fa un macello e non si fa toccare
Vengono convocati i genitori a scuola quindi pensando chissà che combinato nostro figlio e due di Alternativa Verde sinistra si trovano la direttrice scolastica e due maestre che spiegano che c'è una carenza educativa perché il bambino non si è voluto far toccare
Dio ho detto vedete che Dio ci vede benissimo gli ha fatto capire sulla vostra pelle l'errore che state facendo dell'ideologizzazione
Allora se l'educazione sessuale la dobbiamo fare per imparare il rispetto e per imparare anche quali sono i limiti se qualcuno vuole portare l'ideologia anche nell'educazione sessuale arriviamo alla questioni di Arturo per cui poi dopo anche gli elettori di Alternativa Verde sinistra dovranno cambiare idea perché inevitabilmente capiranno che qualcosa è sfuggito di mano da qualche parte ecco perché un sano femminismo di destra capace soprattutto di dialogare con un femminismo riformista di sinistra sarebbe molto utile al dibattito in questo momento particolare dalla nostra storia della società
Grazie caro anche
La questione della crisi rassicura il padre interessantissima meriterebbe un convegno ad altro ma insomma io mi auguro che questo sia il primo di una lunga serie potremo sicuramente ritrovarci prassi Anita parlare identità interessanti che sono emersi io poi vorrei chiamare a farmi intervento anche le le scrittrici che vedono sedute
In sala
Ma prima prima c'è una replica di Annalisa Terranova
No no siccome sono state dette molte cose interessanti insomma anche dagli italo che è stato molto simpatico così nel nel sottolineare con le tematiche che il femminismo chiamiamolo di destra un altro femminismo dovrebbe approfondire però che mi hanno colpito alcune osservazioni il senatore Ghedini invece che sono vere e quindi proprio perché questa deve essere un'occasione di dialogo e di confronto costruttivo e vorrei vorrei sottolineare la verità di alcune affermazioni che affatto e che sono queste cioè il problema per il quale il femminismo viene ha scritto
Senza starci neanche troppo a pensare alla sinistra e al fronte progressista quello che la destra e antifemminista
E questo è per noi che vogliamo fare un nel discorso pubblico un discorso che parta dal nostro punto di vista culturale
è uno svantaggio però c'è una ragione per cui la destra è stata antifemminista la destra visto nel femminismo sbagliando
Non conoscendo l'affondo
Ha visto una Branca di quel marxismo che sosteneva che la donna solo se liberata dalla cornice della famiglia
E inserita all'interno della classe lavoratrice poteva rappresentare un soggetto rivoluzionario un soggetto di diritti perché all'interno dalla famiglia tutto questo sarebbe stato represso
Quindi nel suo essere anticomunista e anti marxista culturalmente era anche antifemminista
E su questo non ci dirà cioè era così quindi
E poi ha parlato di contaminazione villini e ha ragione cioè chi come noi ha cominciato alla fine degli anni Settanta affari politica negli anni Ottanta eccetera
Per forza di cose era contaminato dal discorso del femminismo dal discorso del femminismo che non era solo parità era volontà di indipendenza della donna ma soprattutto libertà di scelta
E allora quando a noi trattavamo questi termini
Parlavamo anche noi di libertà di scelta parlavamo anche noi di autonomia e di indipendenza e quella la base di partenza della diversa differente cultura di destra da cui viene fuori ha anche l'indipendenza e l'autonomia di una Giorgia Meloni che si permette di rispondere al all'ideatore del centrodestra io non sono ricattabile
Una donna Meloni che si libera da ogni tutoraggio maschile e questo in politica uno potrà veramente rivoluzionaria virili lo sa bene
E questo lo può fare
Proprio perché il suo percorso comincia nel post femminismo già Giorgia Meloni
Parlando con lei quando era presidente di Azione Giovani Cerami dice
Annalisa ma il femminismo ha già fatto tutto ha fatto rotta per il divorzio ha fatto rotta per la Bortot ha fatto la lotta per la maternità responsabile per la libertà di scelta
E finita quella fase lì il e aveva ragione aveva ragione ce n'è un'altra di fase però dove secondo me chi proviene dalla dalla cultura alla quale io appartengo può dire delle cose molto importanti
Perché perché questa fase qui e quella della cancellazione della donna apparterrà al suo simbolico simbolico femminile il simbolico Materno
Quindi chi pensa alle donne oggi paradossalmente è è chi proviene da una destra che è stata antifemminista chi considera l'attuale panorama un panorama post femminista e che però va a difendere quello che è lo specifico della donna
Per questo Rolling che Severini ha citato è molto importante perché quando Rolling e si oppone a chi dice no va bene la donna
Non diciamo da una diciamo persona con Lutero no va be'la gestazione per altri però è un gesto di altruismo no nella gestazione operatrice lo sfruttamento e proprio quella cultura che non è marxista bene sottolineare che la gestazione per altri si fonda sullo sfruttamento quindi la destra praterie davanti a sé
Senza bisogno su questo sono d'accordo di dire va be'queste il Pantheon mio con le anche un tuo
Tumminia indiciamo ghettizzato non mi hai ascoltato no no
Però la voce nostra la voce delle persone dell'altro femminismo lasciamo stare le categorie destra sinistra
Importantissima in questa fase importantissima perché c'è una cultura chiamiamola Walk chiamiamola del politicamente corretto come evitare che va a cancellare le identità va a cancellare le specificità
Il e le diversità e dinanzi a questa cultura
Non vedo alternative che non siano le voci di chi proviene dalla cultura di destra
Mi spiace ma io non vedo non vedo nel fronte progressista chi coraggiosamente
Innalza questa bandiera e dice guardare però basta perché state dicendo un sacco di fesserie
State cancellando quelli che trovano sconti chiamava le grandi metafore epistemologica attraverso cui noi conosciamo e vi dovete fermare chi può dire oggi vi dovete fermare siamo noi
Grazie Annalisa ora volevo chiamare lato dottoressa Cangini che a scritto un bel capitolo
Proprio sul Patriarcato allora Nausicaa se ci puoi dire
Il tuo pensiero su questo grazie senatrice un pomeriggio tutti
Allora si è infatti quando Italo Bocchino parlava pensavo proprio questo perché è un po'quello di cui mi occupo anche nella vita nel senso che faccio il ricercatore in ambito di violenza di genere
E quindi quello che niente sembra interessato a andare a capire quale fossero le cause che poi portano a quella che è la punta dell'iceberg del femminicidio dico punta dell'iceberg perché al di sotto c'è un mondo molto ampio molto complesso
Il patriarcato quando io dico che non esiste non lo dico rispetto a a una partiti o logica che vuole ideologizzare al contrario ma sicuramente appunto facendo ricerca emergono ditemi importanti che compongono quello che è poi il circolo della violenza c'è senza dubbio una parte culturale che in qualche modo appartiene a quello che è
Lo strascico un retaggio che ci portiamo dietro ma il patriarcato diverse non esiste perché perché ce lo dice la ricerca scientifica non solo in Italia ma a livello internazionale
Ad esempio
Se noi guardiamo in Australia in Australia sono stati fatti degli importantissimi
Diciamo come dire investimenti pubblici su dei programmi che si basano su degli interventi si chiamano Modello Duluth
Per andare a lavorare su quello che è appunto il fenomeno degli uomini ma altrettanti attraverso questi protocolli che si basano su un modello femminista ideologizzato
Non hanno funzionato non lo dico io lo dicono i numeri se avessero funzionato faccio outing sarei disposta a ragionarci insieme predisposta apprenderne come dire a prenderli in considerazione perché quello che ci interessa e andare a lavorare su un fenomeno che è una vera emergenza il punta che non funzionano quindi quando prima anche si parlava di complessità ritengo che sia molto importante abbracciare alla complessità perché attraverso la complessità che possiamo veramente andare a costruire delle risposte
Io non mi voglio dilungare perché ci sono anche le colleghe quindi insomma senza dubbio avranno avranno piacere di dire qualcosa anche loro però credo che il tema sia un pochino questo quindi senatrice quando vuole io sul convegno per il patriarcato mi trova disponibile
Grazie lo terrò presente sarà un contributo prezioso Dante allora Brunella bollori
Nella Bonolis che ringrazio per essere qui
E che nel libro parla della questione perché le donne di destra
Assistere scusate scusate perché senatore Tonini forse si deve allontanare sì no io non sapevo che era la cosa fa dalle quindici alle sedici e trenta devo essere alle venti a votare in un seggio di partito chiedo scusa ma ci sono anche quelli a Perugia o meglio a Città di Castello sono tre ore di macchina avevo uscendo a Roma
E hanno chiedo scusa hanno messo questa date questore per farmi una cortesia perché non avrei potuto in alta quindi se non mi vedono faccio una ragazza ringrazio ancora mi scuso
Sono disponibile discutete delle cose che Annalisa Terranova anche con alcune che ben più e meglio di me del nostro partito praticano frequentano questi temi perché anche da opinioni diverse anche da sfide
Che vanno in direzioni diverse però si possono e si debbono secondo me trovare almeno su alcune cose
Terreni comuni grazie ancora Susanna altre
Dicevo nella perché le donne di destra sono considerati un'appendice dell'uomo
Grazie sbaglio poi sì io non voglio rubarvi del nel tempo perché il dibattito è è stato molto interessante interventi che mi hanno preceduto sono stati veramente esaustive ringrazio Annalisa ringrazio Cristina che ne hanno coinvolto in questo in questo libro e tutte le le colleghe molto semplicemente quello di cui io mi sono occupata nel nel testo è quello che ci tengo a dire che effettivamente c'è un ancora purtroppo un pregiudizio nei confronti delle donne di destra
Da parte del cosiddetto mainstream cioè un po'quella quelli che si considerano anche culturalmente superiori per certi versi e questo è un po'l'accusa che a volte sentiamo che subiamo anche noi che magari abbiamo più visibilità andando nelle varie trasmissioni che poi siamo Annalisa lo sa bene ha scritto anche un articolo sul libro di recente tempestate anche di insulti un po'di ogni tipo
Che non vengono diciamo attribuiti con lo stesso livore magari a delle giornaliste di segno opposto no noi subiamo un poco estro perché si sono accorti forse che ci siamo anche noi in Occidente che fu non non non aveva in mente che ci potessero essere delle giornaliste
Diciamo
Di destra di centrodestra pensanti in grado di fare dei ragionamenti e non addomesticate addomesticabili e questo ovviamente alcuni rioni da tastiera che che imperversa non è sociale ce lo dimostra molto spesso ma ma questo per carità ormai siamo come dire abbiamo fatto la corazza siamo abituate possiamo anche rispondere o ignorare del tutto perché poi a volte segreto di non badarci
Quello che però molto spesso subiamo è appunto dal dal mainstream dal così detto ma esprime è questa accusa di essere di destra quindi non abbastanza competenti non abbastanza in grado di
Fare quello che fanno magari quelli di sinistra
E anche il solito discorso un po'che è stato toccato in alcuni interventi dell'egemonia culturale che in qualche modo ossi riverbera anche appunto sul discorso femminismo di destra perché l'egemonia per alcuni ancora soltanto di sinistra e quindi pensano che insomma noi non abbiamo letto abbastanza liberi e non siamo
Non siamo abbastanza elevate culturalmente ecco tutto questo purtroppo ancora un po'permane questo sforzo che è stato fatto dichiarare questa Rete ed è molto bello che ci sia anche questa
Solidarietà esperito di grande collaborazione da parte di donne che
In realtà non si conoscevano prima se non appunto come
Così come per lavoro come collega è stato molto importante questa collaborazione che dimostra che innanzitutto ci può essere anche una grande collaborazione in solidarietà femminile e che è giusto che questo progetto vada avanti allargandolo per cui io sono molto favorevole molto d'accordo sono anche d'accordo mi spiacerà senatore Perini si è andato via
Ed eventualmente ad allargare la platea perché abbiamo che ci deve essere una contaminazione
Però per tornare a quello che dicevo prima mentre nuovi cosiddette donne di destra non siamo avvezzi abituate a insultare acqua polemizzare con quelli di sinistra
Non vedo la stessa disponibilità dall'altra parte purtroppo non c'è questa questa collaborazione trasversale e non perché lo decidiamo noi ma perché appunto c'è chi si considera ancora superiori a noi questo secondo me è totalmente sbagliato basti pensare ad esempio quello che accade con la censura è accaduto
Che alcune donne considerate di destra non non abbiamo potuto parlare presentare i loro scritti dopo libri penso alla ministra
Roccella che è stato al Salone del Libro al Salone di Torino è stata censurata e questo non accade per le donne di sinistra meno non penso che sia accaduto perché dono non ne ho memoria ed è stata censurata da donne di sinistra quindi c'è ancora questa diciamo difficoltà da parte delle signore di sinistra femministe che si considerano culturalmente superiore a noi di creare e di creare insomma delle diversità di dichiarare dimettere d'evasione fra le ruote tutto questo secondo me totalmente sbagliato totalmente sbagliato nell'epoca in cui siamo perché
Ormai i passi avanti sono stati fatti e non soltanto perché c'è una Presidente del Consiglio Donna Anna
Sforzo profuse proprio per quello insomma non è così facilmente digeribile dall'altra parte così come appunto il discorso che è stato toccato della delle desinenze fare
Vinili è ancora diciamo secondo me è una una cosa che dimostra anche un po'la pochezza degli argomenti arrivo dalla festa del giornalismo che c'è stato a in Friuli ieri
Ronchi dei legionari molto importante dal punto di vista del giornalismo con importanti inviati ma in un panel prima del mio c'era un un panel di donne
Che parlavano di patriarcato io ovviamente erano soltanto diciamo della stessa linea e tutte dicono che c'è ancora il patriarcato perché ancora si dice è ministro e non ministra perché non si dice premier il premier la Premier cioè se questi sono gli argomenti
Allora mi sembra che insomma sono rimasti un po'indietro e penso che invece noi di strada nel frattempo l'abbiamo fatta parecchia questo libro lo dimostra e ne faremo ancora ancora di più grazie alle colleghe
Grazie bonarietà Alessia Serrao
Grazie a tutto Kintamani delicatissimo libro nel campo della maternità
Allora intanto grazie cercherò di rubare in pochissimo tempo
Mi ricollego comunque al lo spunto dato appunto dal senatore Verini che ha fatto un po'breccia e ha stimolato delle riflessioni perché effettivamente anche mi trovo con la collega rispetto al fatto che vedo faticoso no un dialogo trasversale per quale motivo
Perché appunto c'è
Questa parte ideologica che diventa di fatto un ostacolo a questo dialogo
Appunto l'esempio di Eugenia Roccella sempre secondo me eclatante anche perché non parliamo io una donna che è stata storicamente di destra parliamo di una donna che è stata una vera e propria femminista
E che stava presentando il suo libro personale la sua storia personale
Appunto una famiglia radicale quindi questo la dice lunghissima no
Rispetto a questo un'altra cosa che vorrei aggiungere che oltretutto questa sorta di indottrinamento perché non parlerei di educazione quando parliamo di glielo già parliamo di indottrinamento mette a tacere tutti da una parte le nuove generazioni che fanno più fatica
A ragionare no si fa più fatica a quello che si vuole oggi e avere un contenuto preconfezionato da far proprio dall'altro lato le vecchie generazioni che invece subiscono il politicamente corretto
Quindi ci troviamo di fronte o persone che sposano la causa ideologica senza posti interrogativi e dall'altro lato
Persone in silenzio terrorizzate e che qualche volta quando mi incontra mi dico bene
Latini ancora quasi fosse un Adele Gatti
Quindi l'idea di fare degli incontri dove ci possiamo confrontare dare forza a queste donne
La platea che può essere variegata non soltanto da ogni dire ne possiamo parlare non ci dobbiamo nascondere credo sia fondamentale è l'arrivo al dunque per quanto riguarda il discorso della maternità questa ancora più forte
Perché perché lo specifico femminile nella maternità vuole essere assolutamente annullato anzi la maternità è proprio l'ostacolo
No un ostacolo in carne ed ossa
E nel libro faccio una specificazione che dico sempre sembra scontata ma scontata non è la differenza tra genitorialità in maternità perché si vuole utilizzare il contenitore della genitorialità per sfuggire alla maternità vista come un ostacolo un ostacolo a che cosa un ostacolo non tanto a il fatto di essere accettato per quel che sono non ostacolo a chiedere di essere accettato per quel che sente di essere in questo momento cioè quello che si vuole non avere più confini
E quindi la maternità e proprio la rappresentazione plastica di un ostacolo tutta questa cultura che comunque secondo me
Genera come un argine a questo auspicabile come dire dialogo trasversale e credo che sia proprio questo il problema e credo che incontri come questo allargati a una platea al territorio mi diceva appunto
Simona scusa come dice appunto Simona riuscì a penetrare territorialmente credo che sia importante quindi andiamo avanti così allarghiamo la platea al uniamo le forze per raggiungere questo obiettivo grazie
Grazie Alessia e adesso chiamerei per un breve intervento Raf francescano dal Giovanni che parla di una cosa bellissima nel libro parla del valore della fiaba
Io prima di parlare appunto del valore della fiaba perché faccio l'insegnante quindi diciamo che sono sul campo
E volevo rassicurare Italo che di maestre che truccano i bambini ringraziando Dio ce ne sono poche pochissime cioè ammette ancora non ce lo chiedono se ce lo dovessero chiedere insomma
Saremo pronti a fare le barricate quindi almeno su questo siamo siamo d'accordo io volevo però dire papà una piccolissima cosa sul fatto come se il femminismo di destra chiamiamolo così come ha detto l'analista in maniera provocatoria
Fosse un po'ex post cioè fosse arrivato dopo i fuochi
Ma perché arrivato dopo i luoghi tutte noi io fiuto tantissimi donne in questo momento però vengono tutte anche loro dalla militanza politica come vengo io dalla mai dal fa politica
Perché non il tratto che ho nella stessa sezione di Annalisa quindici conosciamo da tantissimi anni
E che noi non abbiamo mai avuto bisogno del femminismo perché in realtà non abbiamo mai avuto una visione della politica al femminile l'abbiamo avuto una visione della politica cioè noi facevamo politica esattamente trattavamo nello stesso modo gli stessi temi che trattavano i ragazzi che facevano politica con noi quindi non abbiamo mai avuto
Nei non abbiamo mai sentito il bisogno di trattare di temi al femminile perché ora invece se ne sente il bisogno però per tutte le cose che sono state dette perché oggi noi assistiamo femminismo che vuole distruggere la figura della donna non dargli più potere
E e quindi a a questo punto diventa un dovere morale delle donne di destra invece dire una cosa diversa
Io volevo fare anche un piccolissimo accenno mi dispiace che non c'è più il senatore di sinistra quando ha detto che la destra però era l'azionaria io vengo da una famiglia di destra
Mio padre e mia madre al divorzio e al e sulla Bortot hanno votato in maniera totalmente diversa mio padre ha votato contro mia madre da donna di destra e da donna che ha sempre lavorato cresciuto tre figli ha votato a favore
Quindi non è vero che le donne di destra non un elemento che rallentava
Come dire no modernità ma erano già un elemento dirompente e vero che noi non abbiamo bisogno di un Pantheon culturale sì anche lo abbiamo perché io nel Pantheon culturale o mia madre e mia nonna mia bisnonna che erano delle donne fortissime quindi ce l'abbiamo di prossimità non è vero che le donne di destra non ho donne come dire assoggettate al marito ma erano capacissima di fare delle loro scelte e forse hanno fatto un salto in avanti rispetto agli uomini anche delle loro famiglie
Poi tornando la scuola l'educazione alla diciamo così all'affettività ER Rispetto
E e anche qui non bisogna fare delle come dire delle cose che rischiano di diventare
Invece che
Un ostacolo mi ha raccontato una mia amica che lavora in un liceo qui di Roma al tacito un liceo classico quindi anche un libro importante che in occasione
Di questi gravissimi fatti di femminicidio due maschi e una femmina ho tre figli chiaramente Due con mia figlia ad essere una donna moderna come mio padre un uomo di destra hai toccato a me e ad essere una donna indipendente che lavora e che non e che ha delle sue idee
Questi ragazzi sono stati diciamo costrittivo comunque insomma invitati ad inginocchiarsi alle donne alle ragazze di quella classe
Perché adesso è scusa quasi di come dire di appartenere al genere maschile ora che cosa ha ingenerato in questi ragazzi secondo me
Cioè secondo quello che mi ha raccontato anche questa collega
Fatto ma in posizione finale quando noi diciamo quella cultura
Deve essere condivisa stati a scuola uno gli dice inginocchiati davanti alla donna che agli scusa perché se uomo perché quello tra virgolette la lite come una prevaricazione anche come una violenza se l'avessero fatto fare a mio figlio
Quindi anche l'educazione va un momento calibrata bisogna vedere che cosa fare veramente nelle scuole ecco toccare un bambino vestirlo da femmina secondo me non è un passo proprio così verso il l'accettazione o rispetto degli altri mentre invece anche quello che diceva Italo prima molto importante educare ai no
Ma no detto dal padre e dalla madre dalla maestra cioè oggi i nostri figli purtroppo non sono educati al no non essendo educati hanno non sono abituati a gestire la frustrazione
E qui io faccio proprio un piccolissimo accenno perché se no andiamo troppo avanti
Le fiabe popolari
Educano alla capacità di capire che ci sono dei problemi ci sono delle paure ci sono delle cose che non possiamo gestire non possiamo avere tutto quello che vogliamo in questo racconto quasi mitologico si supera
Si supera questo problema e si arriva a gestire la frustrazione
Se noi cominciamo a scardinare ognuno di questi meccanismi alla fine abbiamo una persona che non è che non rispetta la donna
E preda di quello che vuole
E non è in grado di gestire quello che vuole e seat si trova di fronte a un rifiuto anche a non saper gestire un rifiuto quindi assolutamente dobbiamo partire dall'educazione prima nelle famiglie poi nella scuola la domanda e che tipo di educazione sicuramente questa riflessione non siamo un po'diverse
Dalla da chi vuole portare nelle scuole la puntura Walk insomma finisco così perché non mi voglio dilungare oltre visto che gli atti per l'ultimo intervento grazie
Grazie Francesca ora io saluto e ringrazio Giulia Presutti che vedo seduta qui in sala io la chiamo perché
Dal posto vuoi
Se no se tu hai anche nel fare un tuo intervento che infallibile su non abbiamo tantissimo tempo perché dove sono volati io pensavo fossero tante invece è stato un grande piacere devo dire son volate sono veramente con tanta che tu sia qui con noi
Grazie per l'ospitalità in realtà avevo più che altro una curiosità una domanda rispetto a quello che ha detto la dottoressa Terranova sì il patriarcato e poi un po'di risposte forse sono sono state date però
Mi ha mi ha colpito quando ha detto l'ha definito termine rifugio o no io io contando la prospettiva perché mi mi sembra diciamo ricalcare il fatto che il patriarcato viene utilizzato per dare una spiegazione a una serie di fenomeni che sembrano distinti ma che hanno una matrice comune allora
Nella cultura dalla quale provengo io patriarcato è quella matrice comune quella che in forma il femminicidio l'episodio di violenza di genere l'episodio di discriminazione nei confronti della mamma lavoratrice nei confronti da non averne oratrice e quello che in forma tutte queste queste diciamo questi problemi queste vicende diciamo problematiche e quindi mi chiedo ma penso veramente questo posto a dare avvio a una nuova riflessione nuovo convegno probabilmente con con cosa cioè nel momento in cui disconosciamo l'esistenza di questa matrice comune con cosa la sostituiamo se vogliamo vedere questi fenomeni come un qualcosa di omogeneo
E non disomogeneo questa è la domanda grazie giudice
Grazie grazie della domanda quarta che io stessa mi pongo a volte la questione ma contestando il termine patriarcato noi forse non non facciamo un danno alle donne che invece si riconoscono in questo termine rifugio come dico io termine rifugio perché non tiene conto dei differenti contesti perché se diciamo così in un ambiente di lavoro ci sono delle discriminazioni a danno delle dei di una donna intanto possono essere fatte anche da altre donne
Quindi estraniata cercato è improprio se noi assistiamo ad un episodio come quello
Stupro di gruppo e poi le stesse
Madri di questi aggressori stupratori l'accusavano di essersi era cercata eccetera
Quella un episodio di discriminazione di cultura dello stupro da parte dei dei maschi che hanno violentato la ragazza
E e non di patriarcato da parte delle donne che diciamo così va hanno utilizzato strumenti di una mentalità antiquata per potere accusare la ragazza che aveva denunciato i loro figli no quindi per questo termine rifugio perché se poi allora ogni cosa che dico Bernabè colpa il patriarcato quindi della dell'idea di famiglia così come è stata conosciuta nella quale siamo cresciuti no chi era il patriarca a casa mia a mio padre
E e mia madre mi diceva tuffo come ma tuo padre lo sai che si dispiace cerca di non fumare davanti a lui non ho mai fumato davanti a mio padre
Ma ricevetti se ai represse ma quali quest'anno ho rispettato a mio padre era cultura patriarcale certamente mio padre poi
E l'hashish
Veniamo tra l'altro quindi insomma
Abbastanza patriarcale che lui però e no questo desiderio di cercare il nemico patriarcato la la radice il termine patriarcato credo che sia patriarcale il Pater no
Questa opposizione al maschio al padre c'è così necessaria
O non è forse necessario approfondire contesto per contesto quello che davvero il problema perché altrimenti per è veramente un termine rifugio ad evadere colpa del patriarcato
Per dire poiché la cultura oggi al Governo è in realtà figlia di quell'ideologia ecco tutto questo è riduzionismo
Che secondo me non aiuta non aiuta le stesse donne ecco tutto qui questa è la mia risposta comunque grazie
Di avere fatto la lato domande ha sede scusate se no volevo dire che ha collaborato al libro anche la dottoressa Manuela Lamberti che presidente del di un informo culturale che si chiama arsenale delle idee che ormai lavora da anni sul tema della cultura non sono di destra e che assai dell'idea è a disposizione per organizzare convegni su questo tema anche il nostro è stato organizzato grazie con il loro apporto insomma lei e di Torino non ha potuto essere presente però ci tenevo a cinema ringraziarla e a farmi sapere che esiste questo cenacolo di idee che si chiama appunto l'arsenale delle idee grazie a tutti
Grazie a lei c'era stata alcuna veramente ringrazio tutti i miei relatori fantastici è credo veramente che abbiamo oggi siano venuti dal fuori tanti spunti interessanti Silver altri convegni mi auguro che sia il primo di una lunga serie che veramente insomma
C'abbiamo tante cose di cui parlare forse è ora di tornare a parlare no come si faceva forse prima un tempo
E quindi ecco chiudo con i ringraziamenti e e arrivederci al prossimo convegno direi
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