Eugenio Montale e i 100 anni degli "Ossi di Seppia"

Tanto un saluto a nome del Senato che qui rappresento con alcune
Brevi considerazioni perché in occasione di questo vediamo un po'tutto approfondire meglio prepararci su questo straordinario protagonista del Novecento
Perché appunto Eugenio Montale certamente punto di riferimento della poesia italiana del Novecento e oggi noi vogliamo rendere omaggio all'unico una ricognizione della sua biografia intellettuale
E dei passaggi significativi che l'hanno
Caratterizzata un viaggio di decenni naturalmente che ha iniziato a Genova nella terra rigore e poi proseguito in direzione di Torino dove appunto videro la luce biossidi sette di cui oggi celebriamo il centenario dalla prima pubblicazione approdato a Firenze conclusi seminano dopo aver fatto tappa ma tappa Vasco colma
Insomma un viaggio segnato da molti cambiamenti da impresa de poetiche linguistiche filosofiche una una una vita pensata con un tramite tra il mondo il pensiero che non fu per questo ma è una deformazione ma un canto della realtà
Mediante versi interpretativi di quelle che lui chiamava le lacerazioni della storia quindi la polizia non con un'evasione ma come una delle possibili lettura della condizione umana
E quindi con Montale Candy fronte una polizia che si spiega e rivela e una poesia con un vocabolario come di sarà stilato molto meglio di menta figli seguirà un vocabolario una sintassi rivelatrice parola per parola della verità interiore di Montale ma al tempo stesso una pietra d'inciampo per ridare centralità alla persona
Stato detto una pioggia per bagnare tutti c'è queste parole che erano comunque parole del di uso comune ma naturalmente poi utilizzate in modo molto articolare ricercate quindi per questo attraverso cioè non qualcosa di accessibile
E e di ostico rivelatore come appunto scrisse Pier Vincenzo Mengaldo nel sud del del busto
Di lavorare su dati linguistici già elaborati con le basi della sua poesia poggiate sull'attraversamento degli scritti di altri autori per arrivare un po'Bruce vive quindi vediamo il suo saggio su Gozzano
Come Colzano a sua volta l'ha fatto con d'Annunzio come Baudelaire avrà fatto con Vittor Ugo e su questo e non c'è un tratto che il su cui riflettere c'è la letteratura è un continuo rivisitare
Qualcosa che qualcun'altro è qui è un continuare che vivamente non è un plagio ma esattamente la grande peculiarità della letteratura e dopo il quaderno cito tese Ossi di seppia costituisce ancora quindi un obbligato riferimento che è stato pubblicato dobbiamo per inquadrarlo proprio negli anni che videro l'assassinio di Matteotti
In quegli stessi anni Montale sottoscrisse il Manifesto degli intellettuali antifascisti che appunto fu firmato
Anche da lui Piero Gobetti ne fu editore a Torino in quella Torino positiva di iniziative culturali ma anche di
Movimenti politici con iniziative editoriali per esempio energie nuove la rivoluzione liberale l'Ordine Nuovo e tra queste iniziative l'edizione del Baretti per cui Titti vide appunto la luce la prima edizione degli Ossi di seppia
Insieme agli scritti di personalità come Luigi Sturzo Giovanni Amendola
Gobetti considerava questi contributi funzionali all'idea che lo faccia presentato su energie nove cioè quella di portare una fresca ombra di spiritualità nella gretta cultura di oggi sono le sue parole di suscitare nuovi mondi venti di idee non accontentandosi di un di Bari liberalismo passivo ma operando Parma fermarne
Uno nuovo dove morale politica e cultura erano le coordinate di un iniziativa nella società queste e giusto comiche soffermarsi anche sul legame appunto con con Piero Gobetti ci può anche eccole queste edizioni del Baretti dove fu pubblicato sì di sette erano anche non è alternativa un'idea Hristo karateka della letteratura ma invece una letteratura appunto che fosse accessibile a tutti
Argomento della mia poesia confermo montare
Nel cinquantuno e la condizione umana non questo o quell'avvenimento storico ciò non significa ovviamente estraniarsi da quanto avviene nel mondo significa solo coscienza e volontà di non scambiare l'essenziale con il transitorio
E e proprio questo Montale che è stato accolto ha prestato da Firenze Firenze da sempre una stazione di cultura e promotrice di ricerca libera ed inclusiva ed è per questo che oggi con fondamentale iniziative contributo del gabinetto Vieste siamo qui
E quindi un capitolo della storia culturale della città e dei suoi protagonisti
Montare scelse Firenze e scelte di frequentare il DS prima di diventarne direttore costruendo un proprio percorso professionale e intellettuale ricevendone la spinta per incrementare la sua creatività
Per capirci
Do chi era stato al Vieusseux alcuni nomi Leopardi Manzoni Hunter essendo stati chiesti & Zola cioè stiamo parlando di queste frequentazioni
E voglio ricordare appunto che quelle fatta anche l'epoca delle riviste voglio ricordare il regno da una parte e dall'altra L'Unità cosa accomunava questa cultura delle riviste le accomunava l'idea di coinvolgere l'intellettuale nella vicenda politica
Per avviare una rivoluzione di valori anche se poi magari li divideva il fatto di propendere per valori di segno assolutamente opposto infatti si ricordano anche fare sempre per ambientarsi un po'questi caffè letterari no le Giubbe Rosse scriveva sempre contare hanno visto che era un caffè letterario l'ho visto sfilare in vent'anni almeno la metà della migliore ed è la peggiore letteratura italiana
E abbiamo detto è stato appunto direttore del dire DS
Nonostante all'inizio la sua non iscrizione al partito fascista ma proprio quella non iscrizione fu fece sì che poi fu appunto diciamo così defenestrato dieci armi troppo e di ritorno nel quarantaquattro su incarico del CNL n toscano
Abbiamo detto che ha firmato il Manifesto degli intellettuali di Benedetto Croce ma non tacque neanche quando famoso nel maggio del trentotto Hitler Mussolini sin con la famosa visita di Hitler a Firenze
La città era travestita con addobbi sfigurata dalle croci uncinate e Louise scrisse nella Primavera hitleriana dei negozi che esponevano giocattoli di Quero capretti uccisi in segno di festa anticipazioni dell'imminente catastrofe disse
E l'acqua seguita rodare le sponde più nessuno eh incolpevole
Ovviamente vado velocemente alla conclusione per dire che poi successivamente dopo essere stato per breve tempo nel Partito d'Azione divenne una delle firme del Corriere della Sera come altri caratteristica ma non manco di come dire bacchettare schierarsi diciamo contrapporsi ad altri suoi colleghi che pure erano schierati diciamo nel campo dei progressisti perché comunque non gli piaceva l'idea dell'intellettuale organico come si diceva a quei tempi e quindi è transitato per il Corriere
E poi finalmente dopo molti riconoscimenti il tredici giugno sessantasette giunse la scelta del presidente starà adatta di nominarlo senatore a vita e quindi qui si apre una pagina nuova catturato non si ricordano interventi diretti in aula ma sicuramente sottoscrisse
Molti progetti di legge e soprattutto veniva citato c'è interveniva Luís macero degli interventi politici
Dei quali appunto vivono citati brani di cose come aveva scritto per utilizzarli diciamo così nel nell'oratoria
Sì sì intervenne per esempio anche quando ci fu l'anno tragico dell'ottanta della strage di Bologna grazie firmò un'interrogazione dei senatori repubblicani era entrato nel gruppo appunto di Repubblica dei repubblicani proprio per interrogare
Il governo e le parole di questa interrogazione un certo punto si dice in tale mostruosa attentato
Vediamo la conferma di un piano di destabilizzazione delle strutture pubbliche civili basato sul rifiuto del patto costituzionale e del no alla solidarietà democratica antifascista su cui si regge il nostro Stato e molte altre iniziative anche da episodi adesione agli scioperi e le campagne del partito radicale
Nel settantacinque il momento del premio Nobel e e su questo Spadolini intervenendo al Senato disse in conclusione citò come dice Carlo Bossi e nessuno ha mai preso il posto di Croce eccetto che Montale ha saputo continuare idealmente la profondità del rigore del grande filosofo napoletano
E sempre in quella seduta Presidente del Senato Giovanni spagnoli aggiunse poesia cultura per montare sono essenzialmente un fatto di libertà
Il fascismo il conformismo e l'eliminazione consumistica sono stati son tuttora i suoi nemici naturali colpiti frontalmente con ironia sottile e demitizzare si spense nell'ottantuno dopo aver scritto me ne andrò zitto tra gli uomini che non si voltano Polignino segreto
Ora
Naturalmente noi dobbiamo raccogliere questa eredità lo vogliamo fare attraverso i migliori giacimenti culturali di cui disponiamo
Dopo la di Montale e l'attività del Gabinetto Vieusseux nome un luogo per coltivare un'ecologia della mente possiamo farlo sapendo che Firenze resta un poco naturale della cultura
Anche col prestigio perché se discende dalla quantità delle persone che lo hanno frequentato lo frequentano e dalla qualità del confronto che promuove la ricchezza degli strumenti
Che offre possiamo farlo confidando nel valore della poesia e delle sue verità che nasconde la vita e dal suo falsi perché ci aiuti a capire ad assumere una consapevole responsabilità
In questo mondo morso dall'inverno democratico dal TAR del più differenza ed è un distacco da valori essenziali perché esiste una comunità e voglio qui aggiungere
Che candidamente Montale senatore a vita ci suggerisce che l'istituto del senatore adita come istituto che merita
Di sopravvivere perché ci consegna il contributo di importanti personalità importanti delibere personalità
In conclusione il ricordo la biografia di Montale ci restituiscono l'immagine di intellettuale calato nel suo tempo ma totalmente libero libero anche dalla storia come disse lui e per questo nemico del conformismo e dell'autoritarismo ed è ancora questo
A mio parere ad essere tremendamente attuale in una fase storica la nostra nella quale la propensione di alcuni al pensiero unico torna ad allertarsi sulla difesa del valore costituzionale del pluralismo come anello fondamentale del rapporto tra libertà e potere
E possiamo quindi dire da ultimo che questo nostro soffermarsi ad osservare la strada della letteratura ci ha fatto rintracciare pietre miliari che continua a illuminarlo di lucentezza
E alla domanda se ciò voluto essere per il DS per montare un atto di credito udite perso due storie speciali la risposta e si grazie
Buona sera buona sera a tutti conoscere Anna ringrazio innanzitutto Anna Rossomando e con lei la presidenza del Senato la Repubblica senatori presenti gli ospiti di questo convegno
La presidente si è soffermata soprattutto suo la figura di Montale
Mostra di seppia il centenario ricorda l'autore ma ricorda anche l'editore
E ricorda soprattutto un periodo quello fu un periodo tre più semplici nella storia d'Italia
Quindi oggi celebriamo da una parte il poeta che rompe con la tradizione carducciano a Pascoli Ana e apre le strade verso una lirica riversa alla quale attingerà anche un altro senatore a vita che fiorentino Mario Luzzi
Ma ci dobbiamo anche il coraggio civile di un giovanissimo Piero Gobetti
Che avrebbe potuto scrivere molte pagine importanti già molta descrisse ma morì altrettanto altrettanto giovane
Se non troviamo inserire questa storia della pubblicazione di Ossi di seppia rende giugno venticinque due giorni fa di cento anni fa
Nella dimensione dalla parte geografica dall'altra temporale dell'Italia del tempo non si colgono le due eresia
Né quella di Montale in modo particolare le rischia straordinaria di di Piero Gobetti
E bisogna risalire in particolare a un lunedì
Il diciotto dicembre del mille novecentoventidue
Perché a differenza di molte altre città
Torino e Milano e Torino e Milano
Non si piegarono facilmente dopo il ventotto ottobre del ventidue alle squadre fasciste
Anche noi le elezioni dell'aprile del ventiquattro che portarono ovunque per la legge Acerbo ma non solo grazie alla legge Acerbo predominio perché il caro professore davanti e Roberto Zaccaria
Torino e Milano non furono così a Torino e a Milano la maggioranza non fu la maggioranza resa dal disporre fasci
E quindi a due perizie ventidue uomini si aggiunsero in questo caso tu risiede due città di due agglomerati che avevano però caratteristiche diverse perché mentre a Milano era forte e radicato il riformismo socialista a Torino Torino vanta una fucina attraverso la FIAT ma non soltanto attraverso la FIAT due Consigli di fabbrica
Del primo Gramsci ma anche di Piero ma anche di Piero Gobetti due città quindi che hanno caratteristiche diverse entrambe industriali che scelgono strade diverse dentro una fase fatale per la vicenda politica italiana
Il diciotto cedere dicembre mille novecentoventidue
A Torino si prova a girare la storia
Indicazione e di un letterato che allora non apparteneva alla schiera delle tratti del tempo lo diventerà e con una penna audace e rapace
Ma la parte che scrive pagine sul fascismo torinese terribili tra un fascismo che fa riterrei traditore perché perché non aveva ancora nonostante la marcia su Roma
Radicato la sua presenza non il cuore della città
Il diciotto circa dicembre mille novecentoventidue
Si prova a girare
E si prova a girare dopo che un tranviere comunista
Che era stato aggredito la notte da tre fascisti torinesi più che per volare i politici per problemi di donne
Aveva reagito econdo rivolto realtà aveva ucciso due dei tre la reazione fu violentissima fu guidata da Piero Brandimarte
Che convoco i suoi nel cuore di Torino nella notte secondo la parola d'ordine i nostri morti non si piangono si vendicano
Sono troppo una lista di tre mila sovversivi non scelsero pescando qua e là ventiquattro
Sì incassarono perché non trovarono Gramsci che si era nascosto allora decisero
Di dare alle fiamme Ordine Nuovo con le case del popolo le camere del lavoro e le sedi dei superstiti
Fu una notte il diciotto dicembre di sangue di sangue totale
Con atti di crudeltà
Decisamente inaudita
Furono assaliti e bastonati anche parlamentari da Sir rogo Case del popolo e vari insetti delle riviste dei giornali cittadini
Dico questo perché
Da un punto di partenza dell'evoluzione torinese ed è un punto di partenza anche dell'evoluzione di Piero Gobetti
Che a fronte di quella notte non solo non non si piega ma intensifica la sua attività
E la sua attività prende due strade rivoluzione liberale
Gobetti un ragazzo di vent'anni
Non è un un uomo che abbia già vissuto la ditta
E una casa editrice quello che ricordava prima Anna la la vostra presidente anche la mia Presidente
A vent'anni per corretti il mondo boh una palla che rotola
Di una bellezza particolare cappelli Ricci naso aquilino due lenti molto spesse e incredibilmente assomiglia alla donna chiamata
Tutti e due hanno in comune il il desiderio di trasformare il destino in destinazione cioè sentono che se non mettono accanto al pensiero l'azione un po'di memoria mazziniana Belmondo non gira la palla la palla non Rottola
Accanto a loro si muovono altri si muove Gramsci con i suoi scarafaggi che si agitano nella sua testa
Con una malattia la stessa malattia delle o parti che lo mette in una posizione col mondo decisamente contraria
Sono di una bruttezza
Fatale scrive nessuno mi ama non conosco l'amore
La storia di Torino passa anche da queste da queste due figure dal lato sentimentale umano di queste due sicure
Percorreranno un pezzo di strada insieme qualche nota la loro strade si divideranno e la Prima Divisione sarà con l'omicidio Matteotti perché avranno due interpretazioni diverse
Di quello che succede scriveranno due ritratti molto diversi
Di Giacomo Matteotti
Rivoluzioni liberali diventò un foglio da censurare
Perché si pubblicano sì pezzi di arte di letteratura ma si pubblicano anche attrezzi brani che riguardano il fascismo nascente
E quindi
Gobetti viene ammesso naturalmente sotto osservazione
Ordina le scrive Mussolini al prefetto
Di
Chiudere rivoluzione liberale e aggiunge rendere la ditta difficile al Gobetti
La vita vera resa molto difficile
Ciò che non fa rivoluzione liberale farà alla casa e di Trichet che pubblica è già stato ricordato ma io lo dico in conclusione appunto Ossi di seppia
Potremmo leggerne molte parti ma preferiscono tra queste un un perso molto breve che in limine
Che potrebbe essere proprio un uno scambio di testimone un passaggio di testimone tra il poeta il filosofo il politico Gobetti l'uomo cubetti
Quando Montale scrive circa una maglia rotta nella Rete che ci stringe balza fuori pubblici
Parole sue di Gobetti può essere sicuramente corretti con l'azione premonitrice che ha messo in campo
Quello che sappiamo oggi è che
Molti di noi hanno hanno avuto dei maestri di vita maestri durante il periodo universitario liceale eccetera eccetera
Due maestri e per essere maestri bisogna fare delle scelte che rompono con la consuetudine
E che quindi al bivio sanno scegliere in genere la strada più più impervia
Quello che manca oggi c'è quello che manca oggi e quel coraggio civile di entrambi ciascuno a modo a modo proprio a modo suo
Di navigare in mari inesplorati avendo il coraggio di leggere la storia che servirà con un uno strabismo straordinario e l'unico modo che può affrontare la vita
Perché essere strabici in politica vuol dire avere un occhio che guarda all'oggi ma soprattutto l'altro occhio che guarda al domani se non hai occhi del genere non diventi Montale e non dimentico vette
Apriamo alla prima palla seconda parte di questo pomeriggio una lettura dagli ossi di seppia e con un un'interpretazione che sono certa sarà magnifica di Monica Guerritore
I limoni
Ascoltami
I poeti laureati si muovono soltanto fra le piante dai nomi poco usati
Bossini posteriori canti
Io per me amo le strade che riescono a dir così fosse dove in pozzanghere mezzo seccate agguantano i ragazzi qualche sparuta anguilla
Le viuzze che seguono i Ciglioni discendono tra i ciuffi delle canne mettono negli orti tra gli alberi dei limoni
Meglio se le calzature degli uccelli si spengono inghiottite dall'azzurro
Più chiaro si ascolta il suo sussurro dei rami amici nell'aria che quasi non si muove
E i sensi di questo dolore che non sa staccarsi da terra e piove in petto una dolcezza inquieta
Qui delle divertite passioni per miracolo pace la guerra
Qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza ed è l'odore dei limoni
Detti
In questi silenzi in cui le cose s'abbandonano e sembrano vicine a tradire il loro ultimo segreto
Allora ci si aspetta di scoprire uno sbaglio di natura
Il punto morto del mondo l'anello che non tiene
Il filo da di sbrogliare che finalmente ci metta nel mezzo di una verità
Lo sguardo fruga d'intorno
La mente indaga
Accordati su unisce anche il profumo che dilaga quando il giorno più l'annuisce
Sono i silenzi in cui si vede in ogni ombra umana
Che si allontana qualche disturbata divinità
Ma l'illusione mancare ci riporta il tempo nelle città rumorose dove l'azzurro si mostra soltanto a pezzi in alto
Tra le cimasa
La pioggia stanca la terra di poi
Saffo oltre il tedio dell'inverno sulle case
La luce si fa fare amara l'anima
Quando un giorno da un marchio sul portone tra gli alberi che una corte ci si mostrano i gialli dei limoni e il gelo del cuore si sfa e in petto ci scroscio hanno le loro canzoni le trombe Trollo della solarità
Se al setto
Esteri i vent'anni ti minacciano
Vengono grigiorossi la nube che a poco a poco insetti chiude
Ciò intende e non parenti
Sommersa ti vedremo nella fumé a che il vento la c'era una densa violento
Poi dal fiato di cenere uscirai addusse sta più che mai
Protesa un'avventura più lontana l'intento visto che ha sembra l'arciera Diana
Salgono i venti autunni tra sviluppano andate prima pelle
Ecco perché Erin tocca un presagio nell'edilizia sfera un suo anno non ti renda qual di incrinata barocca percossa io prego sia perché concerto ineffabile di sonagli era
La Turchia rimane non Tim paura
Leggiadre che distende sullo scoglio lucente di sale
E al sole Perrucci le membra
Non chiederci
La parola che squadre da ogni lato l'animo nostro informe
E a lettere di fuoco lo dichiari risplenda come un Crocco perduto il mezzo polveroso Prato
A l'uomo che se ne va assicurò agli altri a da se stesso amico
E l'ombra sulla non cura che la canicola stampa sopra uno scalcinato Moro
Non domandarci la formula che Monti possa aprirti sì qualche storta sillaba e secca come un ramo
Codesto solo oggi possiamo dirti
Ciò che non siamo ciò che non vogliamo
Grazie Monica Guerritore
Buonasera ed avere un onore essere in questa sala oggi a coordinare questo incontro che intende celebrare i cento anni degli Ossi di seppia di Montale
Poeta che tra l'altro proprio cinquant'anni fa nel settantacinque fu insignito del premio Nobel e che in questi luoghi in questi palazzi che questi palazzi frequentano dal sessantasette in avanti come senatore a vita
Rumore innanzitutto per me personalmente che da molti anni mi occupo come funzionario editoriale della ripubblicazione delle sue opere
Ed è un onore per il gruppo Mondadori e in particolare per la casa editrice Mondadori che hanno il proprio catalogo
L'intera opera di Eugenio Montale sia in versi sia in prosa e da qui che vorrei come partire per ricordare la vastità dell'opera ammonta a Diana
Che è testimoniata da ben cinque volumi della collana I Meridiani
Un volume di poesie uno di prose di invenzione e tre tomi di saggistica per un totale di circa sei mila pagine
Che raccolgono quella vastissima e estremamente variegata attività di scrittura giornalistica e critica che Montale considerava il proprio secondo mestiere e proprio il secondo mestiere è il titolo di questi volumi
Ma non basta ricordare la vastità della dell'opera di Montale è necessario anche ricordare segnalare la ricchezza di studi che hanno accompagnato l'uscita dei suoi volumi e sono proseguiti ininterrotti
Montale è l'unico poeta del nostro catalogo unico poeta novecentesco del nostro catalogo ad a vere in edizione commentata ogni singola raccolta poetica
Si tratta di sei volumi Ossi di seppia le occasioni la bufera e altro satura Diario del settantuno e del settantadue e quaderno di quattro anni
Allineate nella stessa collezione lo specchio c'è una collana di poesia che ormai ha superato da qualche anno il settantesimo compleanno
E di fianco ai sei volumi commentati delle edizioni di poesia si schierano tutta una serie di raccolte invece di però cose autodafé fuori di casa sulla poesia farfalla di Tinaro
E il quaderno di traduzioni
Ebbene oggi nel nostro catalogo Ossi di seppia compare due volte in due forme diverso
Questo libro rivoluzionario che del nel mille novecentoventicinque che dal mille novecentoventicinque ha cambiato il modo di fare pulizia in Italia e non solo in Italia
è oggetto di un ricchissimo quel momento curato da Pietro Cataldi e Floriana dammeli accompagnato da assaggi di Pier Vincenzo Mengaldo e Sergio Solmi è questo volume della collana Lo Specchio
Questo perché come dice Calvino in quelle sue famosissime è stata citata e definizione dei classici un classico è un'opera che provoca incessantemente un pulpito un'accusa
Scusate un pulviscolo di discorsi critici su di sé
Ma subito dopo Calvino aggiunge ma continuamente se li scrolla di dosso
I classici ne sono convinta
Hanno bisogno di scuotersi di ogni tanto tutto il pulviscolo di sapienza e di erudizione che hanno suscitato devono tornare a parlare senza filtri o intermediari e per questo che in previsione dell'anniversario di questo centenario abbiamo voluto proporre il testo degli Ossi di seppia anche senza paraocchi perché nuove generazioni di lettori lettori che hanno l'età e la disposizione d'animo di Esterina di cui abbiamo sentito parlare poco fa
Possano scontrarsi direttamente con questa poesia scabra ed essenziale e possano restare folgorati da
Darmi come il palpitare lontano di scaglie di mare oggi era solo impazziti di luce
E a sentire l'odore dei limoni e la loro visita nello spiraglio di un portone marchio di un mal chiuso portone io osservare l'Angola e il falco alto redatto oppure possano voler cercare i silenzi in cui le cose sembrano vicine a tradire il loro ultimo segreto
Quell'anello che non tiene una maglia rotta nella Rete o siano costretti ad accorgersi che la vita è una muraglia che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia
A sempre nuove generazioni di lettori
Auguriamo di provare l'emozione intensa di queste liriche di percepirne il profondo sostrato musicale la ricchezza metrica e stilistica l'ampiezza lessicale
Ma soprattutto di farsi incantare di ascoltare e leggere e rileggere questi versi arcani fino a scolpire lì nella memoria perché diventino sostanza di un modo di guardare il mondo
Ebbene per parlare di questo capolavoro di poesia di questo miracoloso frutto del genio di un poeta che aveva tra i ventotto e ventinove anni
Sono qui raccolti oggi eminenti studiosi specialisti di ambiti diversi
Monta lista imminente è il primo relatore di questo pomeriggio il professor Franco Contorbia Cad lungamente insegnato all'Università di Genova dove ha dato vita a una scuola di interpreti di Montale
Quell'attore di una biografia di Montale per immagini comparve anche uno specialista di scritture giornalistiche indimenticabile i quattro Meridiani da lui dedicate al giornalista italiano
Il suo contributo e quindi fondo mezzo fondamentale non solo nello studio della poesia di Montale ma anche per quello che abbiamo definito il si era all'UDC ed ora la Fedora la parola per un profilo di Montale come intellettuale
Sono molto grato allora senatrice Rossomando
Gli amici Mancini che Rossi rispettivamente presidente direttore perché prima Vittorio solo che Eugenio Montale diresse dal mille novecento ventinove al mille novecentotrentotto per renderli chiesto questo brevissimo non potrà non essere brevissimo
Intervento che sono nemmeno grato all'amica Elisabetta Risari per avere ricordato alcuni momenti nei quali le nostre biografie
Si sono incrociate con riferimento proprio all'allestimento dei quattro Meridiani di il giornalismo italiano nei quali e li sapete parte non piccola
Io un giro nel modo più compendio uso quello che mi sembra indispensabile aggiungere intorno a uno specifico aspetto dell'esperienza
Il Montale che non coincide per intero con il suo lavoro poetico e da questo punto di vista non vi è dubbio che il Bilancio complessivo della lunga dorata cento anni
Già nella sua opera di esordio sia di pertinenza non mia ma di Francesca Castellano che forse avrebbe dovuto parlare in questa posizione non in quella che le è stata assegnata ma non cambia dica neanche quello che si può dire
Elisabetta risale ricorda opportunamente che delle sei mila pagine io non sono tutte che costituiscono l'opera quasi Omnia di Montale da parte di gran lunga preponderante
Tre attoniti saggi e uno di prose invenzione occupata dalle scritture non strettamente politica
In Montale ed è di queste che vorrei dire comma proporzionalità inversa rispetto alle dimensioni e proprio per restituire a Montale la parte di una identità che è abbastanza pacificamente riconosciuto non sulla quale forse nossignore riflettuto ancora abbastanza
Senta lei non l'avesse scritto neppure un universo credo che lo potremmo annoverare ugualmente tra i grandi saggisti italiani del Novecento
Appartiene all'accelerazione ma i cui estremi volendo considerare l'arco di un ventennio di poco abbondante si collocano Roberto Longhi e Giovanni Macchia
Dentro i ventidue anni che separano la nascita di Roberto Longhi mille ottocentonovanta dalla nascita di Giovanni Macchia si collocano alcuni dei grandi e sei in Istria
Italiani del secolo trascorso che sono Carlo Emilio Gatta paradossalmente con grande narratore che è anche un sommo saggista Mario Praz Eugenio Montale Sergio Solmi Giacomo Debenedetti Gianfranco Contini
Mi rifaccio a quello che è stato il tante non della cultura saggistica italiana nel secolo scorso dentro il quale il rilievo di Montale un rilievo molto grande fin dall'esordio
E certo cruciale l'anno mille novecentoventicinque cruciale perché due giorni prima di oggi esattamente cento anni fa Montale ha pubblicato nel Piero Gobetti Ossi di seppia questo oggetto misterioso che molto presto Annan prestissimo occupa uno spazio che ancora oggi e oggetto di riflessione
E perché in quel medesimo anno mille novecentoventicinque avendolo scritto proprio il primo giorno dell'anno e pubblicato a metà del mese di gennaio
Montale pubblica sul Baretti
Rivista di Piero Gobetti e un saggio intitolato Stile e tradizione è stato forse perché no
Anche un poco infatti pensato nel suo rilievo ma che certo costituisce una sorta di oroscopo io un destino del destino
Poetico certamente l'oroscopo è già tutto contenuto i nostri disse che più ama del destino di Montale saggista lei potenzialità dei virtualità sono tutte implicite in quello stile e tradizione che precede poi di poche settimane prima
Sottoscrizione che è stata più volte ricordata la per seconda o militanza del Manifesto degli intellettuali antifascisti cioè del manifesto che Benedetto Croce Giovanni Amendola uno contrapposto al Manifesto gentile degli intellettuali fascisti o fascisti ICI come piaceva dire a Benedetto Croce a seguito Dell'Oro il congresso di Bologna
Ecco Montale è già tutto virtualmente
E in quella storia ma a voler ripercorrere il senso dell'esperienza intellettuale e perché no politica
Di Montale nel lungo arco temporale che separa il mille novecentoventicinque al mille novecentottantuno
L'altro lo snodo che non può non essere colto è quello del trentotto trentanove in parte lo si è già fatto
Quello di una opposizione al fascismo condotta per dir così del silenzio e poi esplicitata nelle forme che tutti sappiamo nei grandi testi politici e politici tra i pali ovviamente
Spicca la prima vera hitleriana la cui prima idea certamente risale al trentotto trentanove ma la composizione non è anteriore al mille novecentoquarantasei
E soprattutto all'altezza di quel quattordici ottobre che segue di poco
L'inizio della seconda tragica
Vuole mondiale la pubblicazione delle occasioni presso l'editore Einaudi in forza di una sorta di eterogenesi dei fini per cui la proposta iniziale dell'editore di ritardi un libro di saggistica sulle poesie odierne commutata
Da Montale nella decisione di assegnargli invece il suo secondo libro di versi fatto oggetto di una lunga gestazione durata dal mille novecentoventicinque ventotto fino al mille novecentotrentanove non voglio indulgere più di tanto al leggenda che però è una leggenda storicamente autentica e determinata delle occasioni come libero che un'intera generazione quella nata poco prima o poco dopo
L'anno mille novecentoventi sie portata nello zaino su tutti i fronti nella guerra europea e poi mondiale
Dico però che in quel punto cloche piccolo della figura di Montale diventa tale da segnare una cesura profondissima rispetto alla sua storia
Pregressa e deve in questa situazione che si inscrive quella che è già stata ricordata ma che anch'io voglio richiamare come la fase più alta esplicita del militanza politica di Montale
Tra la fine nel novembre del mille novecentoquarantaquattro nel febbraio nel mille novecentoquarantasei nella effimera va politicamente molto significativo vicenda del partito dazione
La cui storia Montale ha partecipato anche al di là della dorata
Storica di quel partito Montale ne è uscito
Nel febbraio del mille novecentoquarantasei uscito se si può dire così da destra con Ferruccio Parri e Ugo la Malfa con la componente diciamo letterale e repubblicana contrapposta a quello socialista
Ma non ha dimenticato nella imminenza del due giugno mille novecentoquarantasei Montale è stato tra le figure decisive nella battaglia per la Repubblica vicenda che non ha mai dimenticato nel corso nel corso dei suoi anni successivi che pure lo hanno visto attestarsi sul attestarsi su posizioni che sono portato a sembrare anche chi vi parla in anni lontane come posizioni per dir così neo moderate ma che invece rilette alla luce del senno di poi acquistano un significato diverso se si tenne sì alla intelligenza con la quale Montale ha attraversato nel corso degli anni sessanta l'impatto con la moderna civiltà industriale il boom economico e le conseguenze
Di tutto quello che ha comportato
Io
Ho un numero d'anni sufficiente consentirmi di avere letto
Sul Corriere della Sera negli anni tra il mille novecentosessanta e il mille novecentosessantasei gli iscritti che sono poi confluiti in autodafé
E
è abbastanza impressionante vedere come in quella testata che era l'ora
Un quotidiano conformista collocato al centro nello schieramento politico italiano vicino alle posizioni del Partito liberale e Malagodi la voce di Montale fosse funzionale solo fino a un certo punto
Alla politica di stabilizzazione neo centrista o centrista tout court di quel quotidiano giacché sia nella fase della direzione della direzione Missiroli in una fase di stagnazione di melanconica collocazione supposizioni di stabilità perpetua si
Nella fase almeno tecnicamente molto innovativa nella direzione di un puro vecchio conservatore siciliano come Alfio Russo la voce di Montale nel pieno degli anni sessanta
Sempre avuto qualcosa di dissonante rispetto alla cui niente il quotidiano sul quale suo padre scriveva talché non stupisce poiché la raccolta
Autografe sia oggi tra i classici della saggistica novecentesca proprio anche per questa capacità di collegare le antiche posizioni filo corretti e Anna dico in fretta
Di e stile tradizione ad una capacità di impatto critico non passivo nei confronti della nascente poi largamente affermata civiltà di massa
Montale di questo è sempre stato lucidamente consapevole ha messo a fuoco queste caratteristiche che ho cercato Vieri non Charlie e non a caso quando ha tentato un bilancio sicuramente non definitivo sicuramente provvisorio per usare un aggettivo che gli era caro lo ha fatto con parole che a me sembrano ancora oggi riproponibili a più di sessanta anni dalla loro formulazione il quindici dicembre mille novecentosessantuno in uno scritto intitolato no casualmente soliloquio Montale diceva tra le altre cose
Sono riuscito a vivere a lungo senza illustrare le scarpe nessun tiranno
Ho espresso talvolta opinioni eterodosse senza finire su un braciere ardente ho visto a scendere il fastigi della vita pubblica per i minori utili idioti e non mi è mancato il piacere di vederne alcuni non tutti rosolare per i loro seggi piacere temperato dagli orrori che hanno reso possibile questo evento ho visto attuarsi grandi conquiste del pensiero umano
Prodigioso ma forse più stupide di quanto si creda
Ho incontrato persino eroi inconsapevoli di esserlo e Santino registrati le nessuna anagrafe religioso ho visto scomparire molte miserie molte piaghe
Ma anche consolidarsi molte forme di servilismo collettivo
E mi è parso di scoprire una sola legge generale
Ogni guadagno ogni avanzamento dell'uomo e pareggiato da equivalenti perdette in altre direzioni restando invariato il totale di ogni possibile felicità umana ecco con queste parole prendo volentieri concetto Tafuri grazie
Ringraziamo il professor contorno e per questo quadro del di Montale intellettuale e passiamo invece a un altro aspetto della sua non soltanto l'aspetto caratteristico della sua personalità forse non tutti sanno che a Montale si devono molti disegni e alcuni quadri
Alcune di queste opere sono confluite insieme alle sue carte al al Gabinetto Vieusseux
Accedo dunque la parola alla dottoressa Daniela Ferrari che è storica dell'arte e curatrice presso il museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto che ha al suo attivo anche una mostra e il relativo catalogo sulla collezione di opere d'arte del Gabinetto Vieusseux
La quale ha scelto come titolo del proprio intervento Montale dipingere con le parole
Grazie
Ringrazio la presidenza del Senato della Repubblica è la precedente della Gabinetto scientifico letterario che separate era tre a dirmi invitato
A parlare di una di un mentale non certo inedito ma probabilmente di un mentale meno noto
A tutti a tutti noi
Il professor Cantani rabbia a deciso di concludere la sua comunicazione citando le parole di Montale e io ho decise di iniziare citando a mia volta le sue parole
Pronunciato nel mille novecentosessantasette
Montale disse
Ho cercato dipingendo deve trovare una certa ingenuità primitivi Istica dentro di me
Che naturalmente avete perduto scrivendo versi
Credo di averla trovata ecco mi diverto più a dipingere che a scrivere
Di fatto Eugenio Montale ha dipinto sempre
Per tutta la sua vita letteraria lo ha fatto con le parole nondimeno ed una parte di questa sia etichettato nell'arte della pittura del disegno dell'incisione
E non ha mai separato la scrittura dall'esigenza di dare forma al pensiero attraverso rapidi schizzi che accompagnano le suddette nei suoi appunti
E ve ne sono testimonianza le carte le lettere
Conservato presso il Gabinetto scientifico letterario di esse
Di qui
Il il poeta è stato direttore dal mille novecento ventinove al mille novecentotrentotto e queste carte sull'orecchio di di schizzi di disegni
A margine del testo e a volte di di vignette dal sapore ironico
La pratica aperta lotta con privata però ormai espressività
Che è sempre stata parallela a quella a quella lirica inizia proprio negli anni del soggiorno fiorentino
Prosegue con più con più forza si sviluppa con più costanza a partire dal mille novecentoquarantacinque e poi continua con una certa assiduità in età avanzata
La cosa che
Significativo sottolineare è che nei versi di Montale neri sentiamo il desiderio
Di evocare immagini di suggerire visioni
Spesso con una potenza e con una carica emotiva così così intense da traboccare in nuovi lettori
Non solo una sensazione risicata tattile possano ora ma anche una sensazione visiva
Se se ci limitiamo ad alta questa questa occasione alla lettura di alcuni versi verrà raccolta Ossi di seppia e e recitando versi commenta
Dovesse strisce di luce si protendono colonia quello danni al cielo che rimbomba
Oppure
Sopra il tetto San faccia una quella grandiosa
Io penso Alice legge vanno alle stelle di Claus Paul di Turner
Oppure penso a banda larga tanto ora Pirandello
Il figlio Luigi granulare naturalmente Fausto Pirandello quando dentro di me li sono un verso come Tartarini rigira solo impazzito in luce
Valutato che diceva dicono a fare penale non ci sono né compiuti colore
E in un certo senso
Mentale è riuscito attraverso le sue parole i suoi interessi
Hanno affare
Immagini
Immagini che Clovis planano
Dentro di noi e soprattutto risuonano in chi
Ha avuto il privilegio
Di imparare a memoria i versi
Di imparare a memoria la poesia quella poesia che s'accompagna Ranci impossessi ma mentre della nostra vita senza aver bisogno di aprire un libro
Ecco diversi Montale si sono così trasformati
In in visioni nella nostra mente
Di solito sono diverse per ognuno di noi secondo una interpretazione che necessariamente e personale
Un'interpretazione che naturalmente questi ossia tra letteraria figurativa o musicale che sia e sì si crea dentro dentro di noi attraverso il nostro vissuto attraverso la nostra cultura attraverso un nastro sapere che si intreccia con tutto ciò che poi via via conosciamo
E naturalmente attraverso quelli che sono i filtri delle delle Rimembranze del proprio vissuto e quindi
Chissà quanti tante immagini quanto Riccardi occupante sensazioni anche effettivamente traverse per ognuno di noi
Possono generare verso il come quando un giornale dai mal chiuso il portone e tra gli alberi di una corte ci si mostrano i gialli dei limoni
Ecco la sua oppure spesi è costellata è costellata di immagini in versi che sono vere e proprie occasioni attraverso le quali in un angelo si impone ai nostri occhi
Attraverso sicuramente la lente della sensibilità monta Diana che è incentrata sulla riflessione sulla sul male di vivere ma anche sulla riflessione sorgerà su una poetica dell'oggetto
Teneva l'oggetto stesso è una sorta di di innesco
Innesco di Epifani è fuggito Previti ricordi affioranti che sono spesso destinate ad una rapida evanescenza
Colonna con pennellate commissive le forme appaiono accennate
Come parare pensate oppure pronunciate sottovoce nonostante sia improprio
Paragonare la produzione artistica monta Agliana a quella di altri maestri a lui contemporanei
Non si può non ricordare certe prove veloci di Filippo De Pisis del Marchesino pittore che prima di abbracciare i pennelli è importante ricordarle aveva nutrito quelle tale terra-aria aveva pubblicato vero amante aveva pubblicato dei versi e sicuramente non lo si può definire solamente pittore
Come non si può definire sonoramente pittori tantissimi altri artisti che permane invece sono più noti come come scultori o come come pittori penso presso Boccioni penso a De Chirico penso a Savinio
La lista è veramente molto molto lunga di artisti figurativi che sono stati anche poveretti saggisti letterati
Non si può tra l'altro tra lasciare il parallelismo che Rodolfo Pallucchini
Aveva fatto tra l'avventura pittorica di Giorgio Morandi e citando appunto Pallucchini
Quella realizzata in poesia dal linguaggio di Montale e questo lo fa nel ricordo al pittore bolognese a pochi giorni dalla sua morte
E del resto nel tempo si sono susseguite mostre pubblicazioni che hanno messo in luce il rapporto tra il poeta e due maestri dell'arte italiana quindi De Pisis e Morandi
Francesco Arcangeli aveva fermato per primo che in Italia soltanto Montale quasi contemporaneamente il fratello a quel Morandi e non conosce
E l'incontro tra i due avvenne di lì a poco realtà grazie alla complicità di comuni amici e come Filippo De Pisis appunto Cesare Brandi Luigi Magnani e Giuseppe Raimondi
Italo cambino invece individua certe affinità tra la poesia di Montale la pittura di Morandi attorno a un concetto estremamente importante che il concetto delle rigore non per nulla il poeta della nostra giovinezza è stato Eugenio Montale le sue poesie chiuse dure difficili senza alcun appiglio ha una storia se non è individuale e interiore erano il nostro punto di partenza
Il rigore delle poesie di Montale e di Ungaretti il rigore dei quadri di Giorgio Morandi risuonatore martedì bottiglie con la fretta esattezza della luce che ha visto la luce l'umile realtà delle cose
Sono stati l'eredità
Che abbiamo tratto dall'ermetismo
Anche Montale acquisirà due opere del maestro bolognese
Pittore del Silenzio che nelle sue tele aveva saputo rappresentare Lavinia Di Pietro del poeta
Avrà un mazzo di fiori in vaso del mille novecentoquarantadue e una Natura morta del mille novecentoquarantasei che noi esporrà nel suo salotto della casa milanese in in via Bigli
Accanto a quattro dipinti di De Pisis e alle opere realizzate da lui stesso
Con A. Filippo De Pisis
Invece si erano conosciuti molto presto nel dicembre del mille novecentodiciannove a Genova
E poi c'erano frequentate nell'estate del mille novecentoventi a Rapallo e ritrovati nel trentasette a Cortina
Quando entrambi erano già affermati ognuno nella propria vocazione artistica principale
Tra Montale e De Pisis nel tempo era nata un'amicizia testimoniata da varie tracce
Alberto Arbasino aveva scritto
Curiosi ammicchi di sottecchi singolare corrispondenza e novecento continuano a intrecciarsi nel pittore che fa anche pulizia e il poeta
Che ama fare anche pittura ciascuno sovrano e guardingo del proprio territorio e tentato da ripetere il miracolo di tanta felicità espressiva anche nel campo altrui
Quindi il pittore poeta
Questo ritardo dello studioso Paolo Campiglio legge probabilmente la raccolta le occasioni le occasioni vengono date alle stampe nel trentanove
Perché il poeta pittore gli invia il il proprio nome arricchito con una dedica personale che recita alla maniera di
Filippo De Pisis nel Milan gli questo libro
E in cambio il Montale riceve ora un dipinto il beccaccino realizzato nel trentadue
Per amichevole contraccambio e questi versi
Questa è una testimonianza data da Dante Isella e firma il il dipinto dovrà Pippo dei pesci
E poi c'è la dedica di una poesia Maddalena nel sole che viene composta in omaggio alla lirica Montagnana vecchi versi e poi verrà pubblicata nel quarantadue con il titolo mutato in Vanessa nel sole
Quindi c'è una corrispondenza continua tra i due Artisti che si scambiano poesie
E pittura e disegni
E Montale riceverà un dono un piccolo disegno
Che viene conservato da da De Pisis nella propria copia delle occasioni
In questo disegno viene raffigurato il pittore mentre fuma la pipa in compagnia di Giovanni Comisso angolazioni tratto inchiostro che ha una particolarità perché eseguito sul verso
Di una carta stagnola recuperata che molto probabilmente e la carta di una pacchetto di sigarette
La passione di di Montale per il disegno e la pittura
Rientra proprio nella sfera personale
Ne sono a conoscenza amici intimi che ricevono tra l'altro in dono brani di polizia visiva in che
Valgono proprio come se fossero dei versi che traducono altrimenti il suo bisogno di di guardare e di esprimere il reale
E quindi la realtà si trasforma in un immaginario allusivo di sensazioni sono tracce sfumate di impressioni visive risolte con con immediatezza e con e con grande originalità
L'originalità perché molto singolare la ricetta di usare un medium Pittaro eccolo anche è molto lontano da quello che noi consideriamo tradizione
Mentale dipingeva assumevano carte da recupero cartoncini utilizzata fondi di caffè dentifricio
Rossetto per le labbra fiammiferi spenti Dino accetto
Supporti il Superti sono addirittura gli degli Ossi di seppia come se fossero una specie di autocitazione
E questi viaggi nell'animo affermano con un universo lirico
Che ci permette
Di cogliere lo stesso tipo di di immediatezza di capacità che lui è riuscito a raggiungere in poesia
Sono sicuramente critici
Sono afferenti a un mondo homeland conico
A un mondo dell'enigma che ci permettono di di entrare in questa sorta di tormento interiore che ha che tipico che ci avvicina e che ci fa sentire partecipi della polizia monta Liliana
Tra i temi pittorici che sono più
Più frequenti nella sua produzione
Troviamo nature morte vasi di fiori volatili
Sempre appunti visivi di paesaggi che sono spesso spiagge deserte
Orizzonti onde marine della Versilia che lui amata amata particolarmente anche perché frequentava luoghi i paesaggi della Versilia in particolare Forte dei Marmi
Prima presso la pensione Bertelli con con la mosca la moglie e poi più avanti ospite di amici
Di amici che hanno testimoniato anche raccogliendo la sua collezione di di opere d'arte
Testimoniando proprio questi
Questi brani visivi queste sue questo suo bisogno di rappresentare la realtà
Al forte
Montale frequenta frequenta Carlo Carrà frequenta a chi le Ferroni Raffaele De Grada Ernesto Treccani
Minotti dinnanzi ed è molto probabile che lui parlasse con loro molto poco di polizia e molto di pittura
Vorrei concludere con un'altra sura citazione
Perché nel mille novecentosessantotto proprio in occasione di una delle sue prime mostre come pittore
Montale disse
Io credo di essere un cattivo pittore
Che ha però
Un certo estro che spesso manca ai pittori professionisti appunto
Perché sono dei professionisti e non possano fare la pittura come diversivo
La fanno come obbligo professionale e quindi Straw non c'è grazie
Grazie grazie Daniela Ferrari chiedo a Monica Guerritore di raggiungerci per il secondo gruppo di letture
E poi passiamo alle ultime due relazioni
Moffa Roma
Auguri a tutto il pubblico sul dieci
Mary Giare fallito e assorto presso un rovente Muro Torto ascoltare tra i pionieri di sterpi schiocchi di me di fruscii di serpi nelle crepe del suolo sulla breccia Spear le file di rosse formiche Corea si rompono ed ora si intrecciano assommo di minuscole Biche
Osservare tra fronte palpitare lontano di scaglie di mare mentre si Lema notevoli scritti di cicale dai caldi i picchi
E andando nel sole che abbaglia sentire con triste meraviglia come tutta la vita il suo travaglio in questo seguitare una Moralia che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia
Porte Amir girasole chilo trapianti nel mio terreno bruciato dal salino
E mostri tutto il giorno agli azzurri specchianti del cielo l'ansietà del suo volto giallino
Tendono alla chiarita le cose oscure
Si esauriscono i corpi in un fluire di tinte queste in musica svanire dunque l'avventura delle venture
Portami tu la pianta che conduce dove sorgono bionde trasparenze evapora la vita quale senza
Portami gira sole
Impazzito di luce
Spesso il male di vivere ho incontrato era il rimando al gatto che core coglierà l'incarto celarsi Della Foglia rialzano era il cavallo stramazzato
Bene non seppi fuori che il prodigio che scrivo della Divina indifferenza
Era la statua nella sonnolenza del meticcio e la nuvola e il falco alto le pattuglie
Forse è un mattino andando in un'aria di vetro Aretha rivolgendomi dentro compiersi il miracolo il nulla alle mie spalle il vuoto dietro di me con un terrore di ubriaco
Poi come sono schermo Saccan per anno digito alberi case Colli per l'inganno consueto
Ma sarà troppo tardi
Ed io me ne andrò zitto tra gli uomini che non si voltano col mio segreto
Val Morganti scorrevano il tuo fondo fioriti nugoli di piante agli azzurri
Nasceva innovi volti dal cieco caso obbligo del mondo
Tacevano gli spari nel grembo solitario non data suono che il Leno Rocco
Sboccia con un razzo sullo stelo fiocco lacrima ma nell'aria
Le notti chiaro era erano tutte un altare portavano colpi alla mia cravatta
Va al Mondiale un nome
Ed ora nella scialba memoria
Terra dove non hanno
Casa sul mare
Il viaggio finisce qui
Nelle cure meschine che dividono l'anima che non sa più dare un grido
Ora i minuti sono uguali e fissi come i giri di ruota della pompa
Un giro
USA diretta qualche rimbomba un altro altra acqua attratti non circolino
Il viaggio finisce a questa spiaggia che tentano gli assidui e lenti flussi
Nulla ti svela se non pigri fumi la marina che tramano di conche soffi lemmi ed è raro che appaia nella bonaccia muta tra l'isola e dell'aria mica Bond la Corsica dorso Uta o la Capraia
Tu chiedi se così tutto Canis esce in questa poca nebbia di memoria
Se nell'ora che Ettore però nel sospiro del frangente si compie ogni destino
Vorrei dirti che no
Che ci si appresta allora che passerà ai di là dal tempo
Forse solo chi vuole si infinita e questo tu potrai chissà
Non io
Penso che per i più non sia salvezza ma taluno sofferta ogni disegno passi il varco qual volle si ritrovi
Vorrei prima di cedere segnati codesta via di fuga labile come Nixon mossi campi del mare spuma Orrù via
Chiedono anche la bara mia speranza
A nuovi giorni stanco non so cresce la l'offro impegno ha stufato che ti scampi
Il cammino finisce questa frode carro della marea col motore interno
Il tuo cuore vicino che non morde
Salta già forse per l'eterno
Grazie a Monica Guerritore
Torniamo alle relazioni tocca a Francesca Castellano
Fresnel Castellano insegna Alda Università di Firenze e ha al suo attivo due contributi fondamentali per la lo degli studi perlomeno almeno due
Per gli studi non Taliani uno la bibliografia degli scritti su Montale e la l'altro è la fondamentale raccolta delle sue interviste che come sapete le interviste sono fonti preziosissime
Di auto commenti di informazioni eccetera a francese a Castellano il compito di parlare proprio del centenario di Ossi di seppia e di quel sacco
Grazie ringrazio Elisabetta Risari per questa presentazione ringrazio la vicepreside
Dente onorevole Rossomando il presidente il direttore del GS per l'invito e per l'organizzazione
E della iniziativa e arduo iniziare dopo l'incantevole lettura di di Guerritore e il mio intervento si intitola appunto Steady State piante cento anni dopo
Nessun poeta del Novecento italiano si possono scrivere un'azione per durata e profondità pari a quella esercitata da Eugenio Montale del mille novecentoventicinque hanno in cui appaiono Ossi di seppia al mille novecentottanta quando si pubblica l'opera in versi
Per la cura di Rosanna Bettarini e Gianfranco Contini la presenza di Montale non è venuta mai meno costituendo un punto di riferimento costante
La poesia di Montale ha influito potentemente sul canone poetico del Novecento
Contribuendo a ride finirlo anche retrospettivamente man mano che uscivano le sue raccolte nel corso di oltre mezzo secolo fra i protagonisti della polizia italiana del secolo scorso Montale sicuramente quello che ha esercitato l'influsso più profondo e durevole sugli autori delle generazioni successive
Un influsso si noti non tanto o non soltanto di carattere formale quanto di contenuti di sostanza divisione e il sentimento della realtà
Sul piano della pronuncia e delle soluzioni e spot idee infatti mortale non opera alcuna vistosa rottura con la tradizione più recente
Rispetto ai grandi autori che direttamente lo precedono da Pascoli a d'Annunzio abbozzano e al suo conterraneo Camillo Sbarbaro
E li persegue una linea di sostanziale continuità tonale
Ignorando del tutto a differenza di Ungaretti
Le provocatorie e non di rado velleitarie invenzioni otro parte dei futuristi e concentrando in modo esclusivo le straordinarie risorse della sua sensibilità ritmica sintattica e lessicale su una resa il più possibile abbiamo appena ascoltato esatta asciutta est severa
Scene tra di qualsiasi orpello e di qualsiasi e fasi ciò appare oggi ancora più evidente a partire proprio dalla prima raccolta poetica
Ossi di seppia è stato ricordato vede la luce nella seconda metà di giugno nel mille novecentoventicinque nelle edizioni Piero Gabetti di Torino
In una tiratura di mille copie messe in vendita asserire ciascuna il libro e stampato grazie alla mediazione di Sergio Solmi amico poi di una intera vita del commediografo Cesa ridicolo dodici e di Giacomo Debenedetti
E alle sottoscrizioni di duecento novantuno amici raccolte principalmente a Genova
Le schede di prenotazione presentano la placchetta come cito una delle più vere e delle più originali esperienze poetiche della nostra letteratura
Il venticinque è stato ricordato è un anno quanto mai significativo sul piano nazionale e l'anno di svolta del fascismo che in quei dodici mesi progressivamente impone la sua morsa autoritaria
E al contempo un anno memorabile nella storia di Montale
La rapida esistita corrispondenza con Piero Gobetti racconta la genesi del mirabile libretto che in un Novecento ancora giovane impone subito una musica diversa
Il suono di una voce nuova
Che sembra nascere già adulta e potente
Diversa senza dubbio da ogni altra per quel suo atteggiamento antiretorico quel suo timbro scabro ed essenziale
Dirà Montale in una intervista del mille novecentosessantuno volevo fare una poesia che fosse costruita come un muretto a secco una poesia diciamo ardenti Tretti
Gli orsi si presentano dunque come un libro anomalo di immediata originalità nel panorama letterario dell'epoca
Ciò e dovuto senza dubbio ai elementi di lingua e di stile ma soprattutto al modo radicale
Nuovo tutto il poeta s'interroga sulle questioni principali dell'esistenza umana
Lo statuto della realtà che ci circonda la posizione del soggetto nei suoi confronti il rapporto tra il soggetto e le dimensioni dello spazio e del tempo
Dopo l'edizione Gobetti Anna del venticinque io siccome è noto vengono ristampati nel mille novecentoventotto dall'editore Rivette di Torino con la prestigiosa prefazione del critico al freddo Gargiulo
La seconda edizione aggiunge ai testi della prima composti tutti fra il mille novecentosedici e il mille novecentoventiquattro
Se in nuove importanti polizie cinque del ventisei dentro il banchiere Shell offeso dal muro i morti detta incontro e una del ventisette a segno portali esclude in realtà anche un testo che musica sognata poi reintegrato con il titolo di Bossi hanno di mentre il nell'edizione mondadoriana del settantasette di tutte le pulizie
La terza edizione trentuno e quella che Trecenta una riorganizzazione interna pressoché definitiva e stampata lanciano da Carramba con una copertina del pittore Scipione
Una quarta l'ultima a comportare diciamo qualche aggiustamento di rilievo esce invece nel quarantadue a Torino da Einaudi
L'edizione definitiva il libro è cresciuto nel tempo presenta sessanta liriche
Composte eccezioni di una l'osso più antichi come rigirare del mille novecentosedici tra il mille novecentoventi e il mille novecento ventisette
Montale ha più volte parlato del filo autobiografico romanzesco che rende il libro fortemente unitario
Ed è la sua strutturazione di tipo musicale in quattro parti
Tempi Comenduno innanzi impugna
I movimenti avviati da una lirica programmatica come i limoni
Ossi di seppia che dà il titolo al libro e raccoglie una serie di memorabili testi brevi e di concentrati e fulminei
Mediterraneo poemetto dedicato a un elemento protagonista come il mar tre e infine i Meriggi nella Gobetti che divengono poi Meriggi e ombre
E quali introdotta appunto poi l'ombra fondamentale primo e archetipico fantasma d'amore destinato ad attraversare la cui stiliamo un italiana Auletta
Figura femminile da subito dolorosamente a sente destinata a scortare il poeta nella sua discesa entro l'inferno del reale
Qual è il fantasma insabbiato di questa fanciulla sommersa e morta giovane nasce la celebre figura litteram ante dell'alter ego del poeta assegno
A questi quattro momenti musicali del libro si aggiungono come è noto quel testo che fa da Trotta prologo in limine è un testo di chiusura
A cui il poeta affinità il rifiorire di una inquieta e inaspettata speranza Riviere un testo su cui porta torneremo tra poco perché vettura quasi bilanciata del libro
Nelle sue parti prevede la una attitudine tipica di Montale fin dagli esordi sempre particolarmente attento agli equilibri compositivi dei suoi libri
Tuttavia una struttura armonica corrisponde sul piano tematico la rappresentazione di una insanabile disarmonia
è stata proprio poco fa citata la celebre intervista del cinquantuno avendo sentito fin dalla nascita una totale disarmonia con l'aria al Takimi circondava
La materia della mia ispirazione non poteva che essere quella disarmonia
E lo stesso Montale ad abbozzare una sintesi di temi della prima raccolta e una celebre cartolina postale del mille novecentotrentaquattro indirizzata a Piero Gatta
La leggo la citazione e breve
I miei motivi sono semplici e sono il paesaggio qualche volta allucinato ma spesso naturalistico il nostro paesaggio ligure che non interessantissimo
L'amore sotto forma di fantasmi che frequentano le varie polizie e provocano le intermittenze del cuore Gerbo proustiano che io non uso
E l'evasione la fuga della catena Ferrea della necessità il miracolo diciamo così laico
Talvolta i motivi possono fondersi talora sono isolati
Il paesaggio l'amore l'evasione il miracolo
L'OCSE trovano dunque con ambientazioni precisa e unitaria con qualche rarissima eccezione nella geografia ligure della Riviera di levante e nel tempo privilegiato della stagione estiva
Il paesaggio a suoi Marino della Liguria e lo scenario in cui si esprime la negatività del mondo alludendo a una condizione pietrificata e Ina ridipinta
E un paesaggio dunque il vero ma anche il iniziale cioè caricato simbolicamente dal poeta
Questo ambiente si contrappone in modo evidente alla dannunziana identificazione tra uomo e natura proposta da D'Annunzio INAIL Cione
Est presentai universi come nuova inedita
Cimosa precisione
Il tempo soggettivo del poeta e quello della giovinezza è stato ricordato ma è una giovinezza che il poeta chiama letta illusa
Già chiosa ecco rossa costretta tra la fine dell'infanzia mitica è un futuro incerto o meglio bloccato che prime fondamentalmente in negativo
Ciò che non siamo ciò che noi vogliamo il tempo storico coincide è stato ricordato con i primi anni venti
Cioè con l'avvento e il consolidamento del regime anche sei Montale sempre negato uno stringente rapporto della sua polizia con la contingenza storica
Abilmente costruito su comunale impalcatura libera e sorvegliata insieme
Nato nell'isolamento nella solitudine nel rifiuto netto del trionfalismo fascista decisamente agli antipodi rispetto alla decenza quotidiana subito perseguita da Montale
Fedele a pochi temi il primo libro si oppone dietro il suo austero e precocissimo dettato come espressione di dissenso o almeno di non partecipazione in un momento storico che esigeva obbedienza e consenso
Dannazione dell'infanzia dunque il poeta scorta ora il proprio tempo che si presenta inerte e bloccato nella negatività e quella che Montale definisce la vita che si sgretola
La scoperta del male del mondo entrambi si impongono al suo sguardo
In questa condizione fotografata nella prima raccolta lei o lui ricco vaga alla ricerca dell'anello che non tiene di un fantasma o di una maniglia rotta nella Rete di un miracolo
Cancellata ogni fiducia nella propria figura
E abolita ogni convinzione nei poteri della propria parola
Quella convinzione che aveva sorretto sostenuto Carducci e D'Annunzio
Montale ribadisce nel libro d'esordio con forza la mancanza di senso dell'esistenza il suo fondarsi sul vuoto e il suo manifestarsi sperso nel male
Siamo di fronte a un grande tema che trova riscontro in molti scrittori all'inizio del secolo scorso da Pirandello a Svevo
Adesso però Montale sia anche attraverso la Ocho di originali letture filosofiche
Ma originali Simo e il modo in cui il poeta ligure definisce questo continuo a rompersi e sospendersi dell'equilibrio fra gli ho e la realtà
Egli insegue tutti i possibili scarti attraverso i quali la realtà improvvisamente il sì disgregata
Sembra Ferrari più volte la possibilità di aprire un varco di trovare una maglia rotta nella Rete ma nell'atto stesso di cercare questa possibilità vivo resta irrimediabili
Ente escluso
Ogni squarcio verso una realtà più profonda è autentica
Finisce nel libro per accrescere la solitudine Di Livio
La sua distanza dalle cose e dallo stesso Tour tanto cercato il destinatario spesso una figura femminile a cui trasmettere la propria saggezza
La rottura degli equilibri consueti assorbe quasi sempre vero un aspetto sinistro fa balenare qualcosa che subito more il male gettarla il mondo eppure il significato più profondo del libro come mi pare risieda in questa pure radicale negatività
Ossi di seppia e certo il libero del male di vivere ma è anche il libro di una resistenza minima precaria della ipotesi di salvezza che può arrivare passare attraverso un buco nella rete un anello che non tiene una breccia nel muro
Voglio dire che nonostante i toni cupi della vita brulla
Il profondo sentore di insensatezza del reale che si respira negli Ossi e poi è vero che a partire da questo libro Montali manifestata una fede profonda nella pulizia come gesto vita alle e come strumento di resistenza di fronte a quel male
Non è inutile ricordare che Montale riconoscerà nella pratica stessa della pulizia non il luogo della resa e del trionfo del negativo
Ma al contrario cito dalla celebre intervista immaginaria una delle tante positività della vita
Siamo di fronte a una testimonianza di da anche dopo un secolo di quanto la letteratura posso consegnare agli uomini in particolare ai giovani una lezione ardua e mirabile quella della lucida solitudine di Montale
Dai banchi al male nell'universo dei rottami degli avanzi delle scorie di esistenza consegnateci dagli orsi di seppia
La polizia arresta sempre per quanto fragile un alito vitale destinato a una tenace sopravvivenza
Ringraziamo Francesca Castellano per la chiarezza eccezionale del suo intervento e allora abbiamo detto più volte oggi che Montale diresse dal ventinove al trentotto il Gabinetto Vieusseux di Firenze
Un'istituzione storico culturale a cui il poeta decise poi di restare fedele perché il le carte di Montale sono state affidate proprio gabinetto penso sono conservate lì
Quindi chiudiamo questo pomeriggio con l'intervento del direttore del Gabinetto Vieusseux il dottor Michele Rossi che ci parla di Montale direttore con insufficienze politica
Grazie
Allora quella il Sud a Firenze da Eugenio Montale è stata una stagione difficile con un grosso peso però nella sua formazione
Sono stati gli anni dei baffi in senso fisico ma anche metaforico il grezzo nel mondo adulto
Polpetta stesa a confessarlo durante l'intervista rilasciata negli anni Sessanta Sandro generosi
I venti anni che ho passata a Firenze sono stati più importanti della mia vita
Li ho scoperto che non c'è soltanto il mare ma anche la terra ferma
La terra ferma della cultura delle idee della tradizione dell'umanesimo
Vi ho trovato una natura diversa con penetrata nel lavoro e nel pensiero dell'uomo
Già compreso che cosa è stata che cosa può essere una civiltà mare appoggiamo il nastro della storia
Quando si trasferisce da Genova Firenze nei primi giorni di marzo del ventisette Montale un poeta al primo libro gli Ossi di seppia di cui parliamo oggi un critico di recensioni sparse qua e là in giornali e riviste è un cantante d'opera mancato un uomo musico come l'ha definita Carlo Emilio Gadda
Anni dopo nel settimanale Tempo
Sì Montale per anni aveva pensato più al canto che alla polizia
Sfumata la speranza di un lavoro da giornalista a Milano accetta con entusiasmo l'impiego alla Bemporad come segretario dell'editore Errico dal look conosciute occasionalmente Tempa dietro a viareggio in casa del ricco crea il posto si rilevò però ben presto grigio e che l'utente più con consulente editoriale era un impiegato con poco tempo libero da dedicare all'amata letteratura
Quattro mesi dopo Montale scrive a Italo Svevo
Vorrei cambiare mestiere ma come si fa
Credo che arriverò ottant'anni senza vera trovata la mia vita né un sistema di vita qualunque
Andrei molto volentieri all'Estero
Ma sono idee platoniche realizzabili almeno per me
Rimarrà a Firenze per molto tempo ancora cambiando però presto occupazione
Nel giugno del ventotto Bemporad decise una riduzione del personale e Montale venne messo in aspettativa praticamente licenziato il caso volle che in quegli stessi mesi stessi diventando vacante il posto di direttore del Gabinetto scientifico letterario disse perché quelli incaricati germanista Bonaventura picchi aveva accettato una cattedra in Cecoslovacchia
Il prestigioso Istituto culturale che in passato aveva svolto un ruolo centrale nelle vicende politiche dell'Italia risorgimentale rimanevano importante tramite tra la cultura italiana e quella europea
Accanto al capitolo di lettura fondato nel mille ottocentodiciannove dal mercante ginevrino Consales per la conversazione lo scambio di idee con a disposizione del pubblico più importanti periodici e calzette d'Europa
C'era mentali mille ottocentoventidue una biblioteca circolante
In cui era possibile prendere in prestito le novità librarie in lingua italiana francese tedesca inglese
Tra i nomi dei soci stendere abbonati compaiono ancora oggi i nostri registi del tessile nomi come quello di stendardi Schopenhauer Uberto studi e schietto e insolita Kipling James Lorenza
Purtroppo la biblioteca di grandi tradizioni ottocentesche così la definì Montale nel settantasei in una candida conversazione avuta con Guido Vergani per la testata play boy
Pur rimanendo la più ricca raccolta di libri stranieri moderni esistenti in Italia la più vasta biblioteca circolante d'Europa con più di cinquecento mila volumi passata da ditta privata cosa pubblica era stata spostata nel mille novecentoventitré
Nell'ex chiesa di San Biagio ed era in fase di declino
Giudice dell'istituto si trovavano in una stanza ampia ma quasi sotterranea una specie di cantina del palagio di Parte Guelfa
Poca luce e molta tristezza
E parecchio medita erano dunque il venerando stanzone decotta Ratti chi punto i primi collaboratori di solare a fondata nel gennaio del ventisei da un da un poco più che ventenne Alberto Carocci in quelle stanze proprio buie e umide e portare un po'di luce e aria nuova
L'afflato universalista e anti tradizionalista della rivista detti subito sui nervi ai federali
Alla testata colpita dalla censura con limitazioni aveva preso parte da subito Montale con una non manifesta ma determinante influenza nel gruppo di scrittori raccolto attorno alla dal mensile
Nei primi mesi del ventinove e chi avendo rifiutato l'opportunità all'ex compagno di prigionia Carlo Emilio Gadda suggerì come successore Montale i fatti andarono così a prestare fede racconti fatti più volte da Montale e dal suo collega Corriere della Sera Giulio Nascimbeni
Una Terna di candidati compilata dal presidente del Gabinetto il filologo Paolo Emilio Pavolini venne sottoposta al podestà Giuseppe Della Gherardesca
Il conte esaminato l'avrebbe vista Chiesa Pavolini naturalmente sono iscritta al Partito nazionale fascista
Quest'ultimo dopo un attimo di esitazione fu costretto a confessare la verità
Montale non era iscritto il podestà non partì i pugni sul sul tavolo ma sorridendo concluse e allora nominiamo il terzo
Forse conviene che quello era un titolo di merito
Designato direttore ventisei marzo del ventinove Montale venne confermato dopo un periodo di prova il diciassette febbraio del mille novecentotrenta con decorrenza del retroattiva dal primo dell'anno
Trascorreva intere giornate ficcata in questo gelido ipogeo evocato così della polizia Pio Raina un'antica cappella molto stretta un vero buco
Alquanto limitate pure le risorse finanziare umane
Per mancanza di personale montane fu costretto a seguire anche l'amministrazione e capitava che il ventisette del mese non avesse abbastanza soldi per pagare gli stipendi a tutti allora ricorreva l'aiuto della sorella Marianna che gli anticipava del denaro
Comunque non arrivava a pagarsi per intero il suo stipendio sempre a singhiozzo
E timido poeta non fu preso dallo sgomento
Tiro fuori gli artigli Sinpar poco slancio nei meandri dell'amministrazione fatta di bilanci sempre in rosso richieste continue di finanziamenti pubblici condirettore come lui non militante aveva difficoltà a ottenere problemi di denaro per l'acquisto dei libri mancanza di spazi e contrazioni crescente degli abbonamenti stranieri
è pie è vero e momenti di sconforto
Come merce nelle lettere scritta Irma brani dai l'amata ricercatrice americana conosciuta nel luglio del venti trenta tre
Allorché rimasta fulminata da versi scavati essenziali degli Ossi di seppia si era imbarcata dall'orto per conoscerlo personalmente al Gabinetto scientifico letterario dissi
Do genio confessava Irma di frustrazioni provate le mille piccole seccature piccole e grosse scriveva che incontrava al Pucci
Abbreviazione a Mario irriverente purtroppo dell'illustre istituto
Che gli derivavano da non essere che porta a Mussolini o meglio atte cardinali la soprannome delusi preso dal romanzo Claudia particella l'amante del cardinale scritto dal Duce nel mille novecentootto
Ciò nonostante Montale dette prova di zero signorile competenza Ducula pizza
Si impegna molto per risollevare le sorti dell'ente morale del Comune sempre più foto anche di stimoli
Chiuso nella stanza che come ricordava Mario Luzi era una specie di scantinato montare lavorava alacremente seduto dietro una una scrivania dove c'era un paralume verde che facevo la luce opaca
Per trovare sussidi scrivendo ora al podestà ora agli enti del turismo ora incontrando il prefetto e provando tramite l'intercessione di alcuni amici d'ottenere premi dell'Accademia d'Italia
Preoccupato per lo scadimento del gabinetto di gradimento del pubblico e delle pubblicazioni da acquisire per soddisfare i gusti degli abbonati cercava attrarre nuovi utenti tramite un agile bollettino trimestrale e donando molte novità librarie inglesi e francesi di sua proprietà
Nel trentasei per cercare di sanare il deficit di bilancio arrivò ad alienare parte delle pubblicazioni ottocentesche fuori catalogo alla Biblioteca del Museo del Risorgimento di Firenze
Una delle operazioni più controverse della direzione Montale Anna ha sottolineato che a rate Bechis che qua in sala vedo in un importante libro dedicata a Montale bibliotecario
A Salvatore Quasimodo confessava cui altezze le cose vanno a rotta di collo e non so se e quanto ci resterò
Sul capo di Montale si stavano difatti addensando nubi date o minacciose
Pochi non era cardinal Lover l'impegno profuso l'accuso facente evitare l'estromissione dall'istituto
Ex collaboratore del Baretti distribuzione liberare firmatario dieci di maggio del venticinque del manifesto di Intel pali fascisti
Antifascisti di Benedetto Croce nonché suo lariano come ho detto montare era stato catalogato tra fiorentini sorgente ASP a sorveglianza
Le trentasette impegno convocato dal vicequestore e minacciato bruscamente deve essere spedito al confino
Invitato a firmare una confessione in cui avrebbe dovuto ammettere di aver agito contro il partito e impegnarsi a ottenere una buona condotta lui rispose
Posso anche firmare ma con una riserva
Che cioè prendo atto di queste accuse ma le respingo
E così fece
Veleggiando dritto verso il licenziamento
Il consiglio d'amministrazione che si era sempre dimostrato solitarie con il poeta messa alle strette dalle continue pressioni del comune rimise il mandato nel luglio del trentotto
O genio consapevole della minaccia in preda una crisi che impediva di governare la situazione con la necessaria lucidità
Cerco un appoggio allora in Alessandro Pavolini responsabile della per Federazione trentina del Partito nazionale fascista tramite il fratello Corrado collaboratore di Solaria per quel per conosceva molto bene
Ma non ottiene nessun aiuto solo il Consiglio di rivolgersi direttamente al Duce
Consapevole dell'immenso baratro che lo separava da Mussolini Chiesa letterato squadrista Marcello Gallian di prodigarsi per lui per arrivare nelle mani del ministro degli Esteri Galeazzo Ciano un memoriale così scrive
Su alcune anche rilievi ricevute un pericolo imminente che lo stavano sovrastando
Il rapporto difensivo Nora non arrivò molto probabilmente mai a destinazione e comunque non ne risultò nessun appoggio concreto come dimostra come dimostrano i fatti
Montale venne convocato dal conte Paolo inutili dei
Ero così pesciolini podestà di Firenze e presidente del nuovo consiglio d'amministrazione di per sé
I primi giorni agosto del trentotto
Cosa accadde in quella stanza di Palazzo Vecchio
In un'intervista rilasciata nel giugno del settantanove e Domenico Porzio per i quotidiani la Repubblica Montale ricordo alla tormentata vicenda personale così
Pesciolini mi disse che gli risultava per non erro in sintonia con regime e che per molti giorni e orari mi dal davanti all'opinione pubblica potevo dimettermi per ragioni di salute di famiglia o altro
Musiche periferico licenziamento
Rispose che non era possibile
Non andare vertente lo che se non avesse ricevuto una lettera con la quale accettava il suo accomodamento prima dirà chiaro che ero stato licenziato in avrei dato notizia a chi l'avrebbe perché avesse richiesta così avvenne
La la defenestrazione fu portata a termine dal podestà il primo dicembre mille novecentotrentotto motivandola con l'eccessivo peso economico capiva ciò stipendio nel bilancio dell'istituto ma soprattutto per ragioni politiche
Il Consiglio approfittando templi dedicati di Montale da poche settimane è morta la sorella Mazzarella man
Delibera la contrazione del gabinetto in un centro di informazioni sul fascismo per stranieri da affidare un direttore fornito di speciali di quesiti cioè quali era da comprendersi l'appartenenza al Partito nazionale fascista
Montali in quanto non iscritto al partito fascista venire dispensato perché nonostante i suoi meriti letterari il lo zero e la competenza così scritto nel verbale
Dimostrate inadempimento delle sue funzioni era privo degli elementi dell'elementare requisito dell'appartenenza
Occorre essere chiari su questo punto
La sua resistenza fu sempre di tipo etico esistenziale non attiva la reazione di Montale al fascismo si fondava su una reazione umana quasi fisica che corrispondeva al suo modo di considerare la vita e la realtà
E di comportarsi di fronte a dirsi come riportava Silvio Guarnieri per Montale fascismo trionfante in quegli anni era l'espressione più potente clamorosa di un modo di essere Cary impugnava l'intelligenza che se affidare cercato esclusivamente risultato il successo più banali più esteriori e quindi più fallaci meno rispondenti alla più profonda consistenza della realtà alla più profonda ragione delle corse
Montale temi istituito formalmente quindici dicembre mille novecentotrentotto riconoscendo di diciotto mila lire di buonuscita
Era da diciotto mesi non riceveva uno stipendio e per garantire agli impiegati lo anticipava alloro di tasca propria
Da un accurato controllo condotto sul suo operato risultò sono un errore commesso un quei nuovi anni in cui era stato direttore un ammanco di venti centesimi sulla contabilità
Ho scritto poesie e per questo sono stato premiato dichiaro Montale il dodici dicembre settantacinque l'Accademia di Svezia durante la cerimonia di assegnazione del premio Nobel
Ma sono stato anche il bibliotecario traduttore critico letterario e musicale e terzino disoccupato
Per riconosciuta insufficienza di fedeltà a un regime o a un regime che non poteva amare grazie
Ecco siamo giunti in fondo ringraziamo tutti i relatori ringraziamo la senatrice Rossomando che CIO che c'ha ospitato
E
Però ci diamo appuntamento al prossimo centenario