Presentazione del libro "Africani, brava gente. Dai golpisti ai clan che hanno venduto il continente" di Matteo Giusti

Benvenuti
Consentitemi iniziare portando sono le scuse del presidente Boniver su Nicola Carnovale sono il direttore della Fondazione top presidente non stava molto bene
Quindi si scusa con gli attori con gli autorevoli relatori per la sua assenza proverò un po'a introdurre quella che vuole essere iniziativa che abbiamo avuto in animo di promuovere quest'oggi che secondo me non è semplicemente una presentazione di un volume benché sia un volume utile veramente uno strumento straordinario
Indispensabile anche per riannodare i fili della storia
E mettere in fila e tutta una serie di avvenimenti non solo della storia politica dell'Africa popolata lo dopo la decolonizzazione a tutta una serie di eventi purtroppo spesso traumatici che hanno accompagnato il continente africano
Un libro e un volume che ci aiuta anche un po'a capire come novità occidentali soprattutto noi europei non italiani dobbiamo capire come approcciare Lafitte insomma su questo vorrà dire qualcosa
Quindi non è solamente un libro di riflessione storica ma a mio avviso è anche uno strumento per capire quella che la traiettoria storica quindi l'evoluzione possibile di scenari complesse all'interno del quale siamo chiamati a riflettere confrontarci agire
Il volume racconta delle storie storie di sangue storie drammatiche partendo da un momento cruciale di quella che è stata l'epopea contemporanea del continente africano
Fermo restando che dal volume viene tra si trae un insegnamento un insegnamento che ormai sta prendendo piede anche tra gli analisti e anche tra gli storici che vuole vedere elastiche che vuole analizzare l'Africa non come un conto niente monolitico
Ma come ed è stato utilizzato il termine anch'io in alcune pubblicazioni recente come affinché quindi una una una un continente che necessita di letture particolari giacché diversificate rispetto a ciascuna realtà
Realtà che presentano tassi di sviluppo diversissimi dal loro interno pensiamo i tassi di crescita dei paesi rivieraschi piuttosto che alcune realtà dell'Africa subsahariana
Realtà che presentano matrici religiose tra loro diverso e conflitti riversi dal punto di vista etico sociale
Predice realtà in cui si confrontano anche attori internazionali con i loro http molto diversi e variegati ma anche su questo credo che sia necessario fare una riflessione più approfondita
La decolonizzazione ed è un processo principale da cui far partire il libro è racconta questa storia e diciamo i processi decolonizzazione non sono stati i processi semplici
Hanno relegato quello che non abbiamo poc'anzi letto quindi una complessità di problemi sociali e politici
Di ogni tipo di sfaccettatura
Ma sono soprattutto i processi che forse sì possiamo posteriori trarre un bilancio lasciano aperta un tema essenziale cioè quale può essere un modello di governance di istituzioni possibili che reggono nel continente africano e nelle realtà africane essendo che questi processi con l'esazione spesso e volentieri hanno lasciato la strada aperta dei regimi totalitari e sanguinari
Solo il conflitto i conflitti soci i conflitti etnici sociali che generano e politici che c'erano continuamente delle gravi crisi di instabilità sono comunque elementi utili per comprendere quale può essere una soluzione appare evidente credo questo sia un giudizio collettivo diffuso che emerge nel libro a più riprese che non ci sono modelli da esportare per usare una frase
Che è stata in voga in una periodo preciso della recente storia internazionale ci sono piuttosto invece delle soluzioni che vanno ricercate nella complessità e nella e nella convergenza il l'ultimo fenomeno su cui insomma il libro un poco
Sì fesso ferma Coluccello e quello delle primavere arabe diciamo per la mia generazione e forse l'evento che più assegnato la percezione dell'Africa e che ancora Segni e molte ore in molte parti quelle che sono gli Effetti che derivano che impattano sulla sponda nord del Mediterraneo
Però al di là delle primavere credo che ci sia un altro elemento
Dal quale su quale possiamo riflettere accennavo poc'anzi che quello delle ingerenze nel continente africano
Diciamo non siamo stati abituati
A leggere l'Africa comunque flemma solo di post di problemi post coloniali che si sono affermati io credo che sia la lettura troppo parziale oggi va letta anche come un problema diciamo di appetiti giù politici che si sono consumati
Anche talvolta sotto lo sguardo distratto dell'Europa e dell'Occidente in quel continente su tutti come ben sappiamo
Vi è la questione cinese che non si che non è delegabili esclusivamente all'estrazione dei di materie prime a quella che qualcuno ha definito come una forma novella di capitalismo estrattivo che tutto prende nulla lascia o alla presenza anche del mano militare in alcune realtà come ci sta dimostrando anche la vicenda libica con una crescente presenza nella parte diciamo quindi ce n'era la star dei dei militari e quindi della potenza della potenza russa
C'è anche un tema di riflessione secondo me e questo credo che sia un elemento non secondario interessa la maggior potenza quella che è stata la maggior potenza che sono gli Stati Uniti Cervone Soro nel continente spesso non abbiamo discusso soprattutto dalla seconda parte della prima presidenza Obama del ritiro americano da quello che sono il quadrante Mediterraneo quindi disinteresse per quel frangente lì quindi la necessità dell'Europa di ritornare ad essere una protagonista un attore attento in quel in quella in quella regione questo diciamo noi il ritiro
Semmai c'è stato e semmai sia possibile vedendo i recenti risvolti vista anche la contraddizione della sull'idea di ritrarsi
In un momento in cui anche il confronto pensiamo con la Cina è un confronto globale e quindi capire se il continente africano può essere escluso da questo confronto globale oppure di parte essenziale quindi è necessaria una presenza al di là di questo credo che sia necessario riflettere come posso ritornare un nuovo protagonismo in questo si inserisce secondo me
Una riflessione che dal libro può scaturire quindi lo considera in questa anche un vademecum utile per i governanti dell'oggi e del domani
I governanti italiani e europei se esistevano istituzioni Europa in grado di governare di orientare una politica estera comune e anche questo sarebbe un tema di riflessione e di approfondimento e chiama in causa anche in vista dei quelli che saranno gli incontri tra pochi giorni dovrebbe consumarsi nella tragedia mediorientale che arriva al suo culmine con il conflitto diretto tra l'Iran e Israele l'incontro tra presidente Meloni Ursula von der Leyen proprio sul tema del sul tema africano il piano Mattei in questo credo che al di là diciamo dei proclami che vengo che sono stati fatti io che possono essere curati dalla componente più politica credo si inserisca in un approccio africano
Utile che vede il continente compie che perché approccio continenti in maniera diciamo in una maniera diversa molto nuova in maniera condivisa immaginando delle azioni di sviluppo non delle nazioni subalterne però e ovviamente ogni piano ha bisogno delle risorse
E credo che in questo un piano Mattei che diventò un piano europeo posso avere qualche ambizione in più e credo che in questo anche le ambizioni dei governanti potrebbero essere quelle di anziché immaginare di intermediari forse soggetti oltre l'Atlantico che non hanno interesse a farsi a ad avere i mediatori nel loro dialogo sarebbe forse quello di immaginarsi come ponte ragionato verso questa parte del mondo verso questa Regione
Quindi sono temi di riflessione anche che possono scaturire da un libro che mette in fila tutta una serie di vicende che purtroppo credo necessiterà anche Abbas ha detto Giro di un'appendice di aggiornamento perché come vede come re pochi giorni qualche mese fa onorevole Minniti raccontare in una intervista
Ecco insomma forse per l'Africa rilievo mutatis mutandis vale il famoso adagio che fu utilizzato da Churchill per i Balcani consumano molto più storia di quanto di quanto ne producano e quindi il volume purtroppo M con la diversificazione con la diversificazione delle delle delle vicende che interessa ogni singola realtà credo che l'autore avrà materie di studio allora come dire riaggiornare tutto quanto non abbiamo immaginato per questo consesso per questa riflessione che ripeto parte dal libro
Ma non si vuole soffermare libro vuole toccare anche i temi di cocente attualità riparlare Africa significa parlare oggi di attualità di uno dei grandi temi che non abbiamo davanti petto
Il tema non è semplicemente per una realtà come quelle italiane immersa fino al collo nel Mediterraneo immaginare o immaginarsi in relazione in mediazione tra il destino europeo quindi la costruzione comunitaria del rapporto atlantico ma può e deve essere quello di immaginarsi relazione alla realtà più prossimi a quelli che sono i suoi interessi più diretti ecco
Noi dobbiamo forse fare un piccolo sforzo in più euro e parlare di Africa come diciamo una comunità di destino diceva François Mitterand guardando al Mediterraneo ecco forse è la nostra vera comunità di destino quella verso cui rivolgerci
E abbiamo voluto farlo con chi si entra come semestre che c'ha gentilmente aiutato avere la disponibilità di questa serie che ci raggiungerà poco con Marco Minniti che ovviamente non mi attardo a presentare per il ruolo e terrà anche e la capacità di letture che ha avuto delle dinamiche più complesse africane negli anni recenti né ruoli istituzionali e oggi alla guida della Fondazione
Medoro che allarga il suo perimetro anche ben oltre quello che diciamo l'aria mediterranea tradizionale che campa insomma come tutti legge delle cronache sta andando anche oltre a essere semplicemente una fondazione legata Statuto a quella che Leonardo quindi diciamo una fondazione italiana ecco
Lo facciamo con la professoressa Corrao che ringrazio per accertato subito l'invito non appena ci siamo sentiti nera impegnati innumerevoli viaggi
Però anche per avere una prospettiva da uno studioso da un accademico su che cosa svolge una giovane lista che si sta occupando molto di queste questione in forza all'Istituto d'affari internazionale dello IAI
E diciamo il contributo dell'autore il quale ringraziamo per essersi ovviamente prestato con questo suo lavoro con questa sua opera a farci ragionare passo la parola ringraziando ovviamente a Luciano che si è prestato non solo a coordinare ma che comunque di questo volume un po'anche l'anima grazie mille
Grazie grazie a tutti grazie ovviamente alla Fondazione Craxi al Senato della Repubblica e nostri illustri ospiti io sì in qualità di editore
Specificamente dedicato alla saggistica la saggistica geopolitica
Mi sono interrogato su un in una produzione annua quali dovessero essere i libri fondamentali in un annus horribilis come come il due mila venticinque insomma poi ovviamente la cronaca ci ci anticipa e e cambia anche le agende sia della politica sia del del giornalismo ma visto che oggi i quotidiani son diventati settimanale i settimanali mensili immensi di non si sa più cosa i libri rimangono
Forse uno dei pochi punti fermi
Sui quali veramente fare un approfondimento di quelle che sono le tematiche cogenti e insomma sia per tornare indietro nella storia come ha fatto in ordine cronologico Matteo giusti e questo secondo me è uno dei valori aggiunti del libro cioè aver preso l'Africa per l'Africa non come dire con quel tono o come saccente o come dire ogni veggente che doveva raccontarci com'è l'Africa come la vedo gli africani no lui ha fatto una cronologia storica che è utile a riprendere
Il filo del discorso un discorso che è ovviamente
In itinere perché l'altri casi noi la le diamo sempre alla colonizzazione alla decolonizzazione Mallare rimaniamo non è voliamo mai non prendiamo mai il punto di vista diretto degli africani
Come governano indipendentemente dagli influssi esterni cosa vogliono ciascuno paese per paese per il proprio futuro e come lo stanno gestendo già anche la copertina
Sulla quale aveva e se il titolo venti sul quale ci siamo interrogati presidente così se si vuole accomodare prego noi abbiamo occupato
Potrò presiede io le chiedo la cortesia se mi avesse grazie grazie mille
Quindi ci siamo occupati tanto di dare un titolo o che fosse come dire e che evidenziasse africani brava gente cioè parliamo degli africani di chi sono veramente duro non di come li vediamo noi degli stereotipi e degli occhiali dell'ideologia ecco e poi quindi lei colpisse clan che hanno venduto il continente perché in molte situazioni vi sono realtà virtuose realtà un po'meno io allora a questo punto però mi riallaccio direttamente a a quello che si diceva prima sa i modelli Diana da analizzare sia ok ma anche come dire quelli futuribili perché se un modello non cessi gli africani
Qui generalizziamo perché come degli europei non se lo sono date vediamo dove come se lo possono dare l'Italia che presidente Minniti ha una proiezione geopolitica ogni tanto ce lo dimentichiamo qua mediterranea fondamentalmente poi ecco magari vogliamo avere anche voce in capitolo altrove ma questa è la nostra prospettiva e devo anche citare il suo esempio di quando era ministro degli interni quando ha riunito i clan libici iper chiedere capire ascoltare direttamente a loro voce e poi insieme
Di intessere una un dialogo e aprire una strada verso un futuro che doveva essere autonomo oggi tutto questo come dire a conosciuto una involuzione
C'è una un orizzonte che il Governo italiano ha ha definito piano Matteo
Lei un un nome altisonante importante
Vediamo che alcuni sconvolgimenti tipo la Siria che ha costretto i russi o insomma vox populi vuole che la Russia si stia riposizionando proprio in Libia ci costringono anche a a riprendere in mano il dossier africano quando altri come come con l'Ucraina come quello israelo iraniano palestinese ci ci impongono di dico per gestire sondare allora presidente comincio da lei su questo a che punto siamo quanto è incisivo questo piano quanto è realizzabile e in quale percentuale dipende veramente dall'Italia e in quale percentuale invece dipende dai dagli africani da coloro che ne faranno eventualmente parte o che ne ne vogliono far parte grazie
No prima di rispondere alla sua domanda mi si consenta
Tutti
Fare un piccolo excursus sul libro
Io l'ho ritrovato particolarmente interessante e la storia tra virgolette politica dell'Africa con le sue drammatiche contraddizioni con le rotture
Una storia raccontata tra l'altro con una dovizia di particolari e soprattutto con un ritmo molto serrato
Non siamo purtroppo abituati diciamo a racconti prolissi
Invece in questo caso il ritmo è sembrato il libro si legge molto facilmente
Ed è raccontata una storia che accompagnato l'Africa
La storia di rotture di colpi di stato di
Rivoluzione
E poi in alcuni casi finiti purtroppo drammatica
Ecco questa storia ci consente di poter eleggere un pochino meglio l'Africa
Meno con gli occhiali che noi siamo abituati sempre a metterci a guardare sempre gli atti con i nostri occhi
Vedete penso che adesso si sia progressivamente affermando ma prima non avevamo una fortissimo pregiudizio nei confronti di questo continente che derivava da una straordinaria incomprensione