Rassegna stampa estera

Quel giorno gli ascoltatori di radio radicale martedì diciassette giugno questo l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale
Cura di David Carretta questo oggi ci concentreremo sulla guerra lanciata da Israele contro
Le installazioni nucleari
Dell'Iran ha le basi militari di alti responsabili del regime della Repubblica islamica e ovviamente anche la risposta iraniana i missili contro lo Stato ebraico più fidiamo ieri avevo un editoriale dal titolo il giorno dopo la teocrazia iraniana nei rifuggire costretta a rifugiarsi per evitare i bombardamenti di Israele ma Lou figlio si interroga sulla strategia del primo ministro Benjamin Netanyahu che non ha chiarito quali sono gli obiettivi di questa operazione
Shock è invece il titolo di un editoriale di Libération che di proporremo e poi passeremo al Wall Street Journal che invece sostiene
Benjamin Netanyahu e chiede fondamentalmente al presidente americano Donald Trump
Di aiutare Israele a distruggere le installazioni nucleari di Fordo che non Israele non è in grado di di colpire a proposito di Trump altri tre temi che cercheremo almeno di segnalare il summit del G7 che essi e aperto ieri il cane da fondamentalmente un G sei contro uno secondo molti giornali internazionali
La parata militare a Washington in occasione del compleanno di trampoli vuol il Washington post critica il presidente perché politicizzata l'esercito e poi l'assassinio di un membro democratico del congresso del Minnesota Melissa Norman
Spirale violenta negli Stati Uniti è il titolo dell'editoriale di ieri di El Pais l'attacco contro dei democratici inseparabile dal clima di odio che promuove Donald Trump partiamo però da Israele e dall'Iran
Con un editoriale pubblicato ieri da Fidia o del titolo il giorno dopo Israele ha colto la sua opportunità e finora Laudati Shasta dando i suoi frutti
Militarmente
Lo Stato ebraico ha chiaramente il sopravvento le ritorsioni Rania ne sono generalmente meno intense di quanto si potesse temere
Per mancanza di mezzi o per paura di rimetterci ancora di più in un'escalation il che costituisce comunque una missione di debolezza da parte dei Mullah
Sotto pressione la teocrazia si trova in cerca di rifugio alla ricerca di intermediari per fermare gli attacchi di a la teocrazia un obiettivo urgente garantire la propria sopravvivenza
L'Iran è isolato senza vere alleati perché la Russia ha altre priorità tuttavia sarebbe imprudente aspettarsi la sua resa dopo pochi giorni o settimane di bombardamenti ieri
Il regime spiega la figlia o ha legato il suo destino alla sua corsa clandestina verso la Bomba nucleare di cui nessuno al mondo vuole che la Repubblica islamica Sidoti
Israele dovrà quindi potenziare ulteriormente la sua offensiva
I suoi obiettivi bellici molto ambiziosi lo impongono la distruzione delle capacità di arricchimento dell'uranio l'eliminazione dell'arsenale balistico se non addirittura il cambio di regime spingendo la popolazione alla rivolta per avere successo scrivere finiamo Benjamin Netanyahu probabilmente avrà bisogno di coinvolgere Donald Trump
Senza alla media bomba GB un cinquantasette che solo ieri americani possono sganciare
I danni inflitti alle installazioni nucleari sotterranee
Rimarranno relativamente superficiali tuttavia per ora Trump si vede più come un mediatore
E forse è per questo che l'esercito israeliano ampia i suoi obiettivi alle infrastrutture petrolifere e di gas
Alimentando la tentazione di Teheran di bloccare lo Stretto di Hormuz il che farebbe reagire Washington sul piano militare
Questo però secondo lo figlio solleva la questione delle incognite della scommessa strategica israeliana nel breve termine la strategia del cavaliere solitario di Netanyahu sembra vincente Israele agisce in nome di obiettivi sostenuti dalla comunità internazionale
Anche se il modo e discutibile mentre Gaza e lo Stato palestinese vengono provvisoriamente messi da parte il problema è che nessuno ha sentito il primo ministro israeliano descrivere le condizioni per un'uscita dalla crisi o i contorni del giorno dopo
Per evitare disastri e meglio entrare in guerra sapendo come si intende uscirne
Se rimarrà solo di fronte all'Iran lo Stato ebraico rischia di indebolire il suo nemico solo temporaneamente conclude le Fidia
Ciò che è invece il titolo dell'editoriale pubblicato ieri da libera siano che che scrive quella che inizialmente poteva essere considerata nelle prime ventiquattro ore
Come un'offensiva militare fulminea destinata a indebolire il programma nucleare iraniano
Sembra sempre più un vero e proprio conflitto d'attrito lanciato da Benjamin Netanyahu per rovesciare il regime ditta era in
Questa operazione preparata in Israele da diversi mesi dallo stato maggiore dal Mossad
Sembra aver apportato benefici
Sembra avverrà approfittato beneficiato chiedo scusa di importanti complicità all'interno del dispositivo militare iraniano
Il che fornisce già un'indicazione della fragilità del regime la domanda è quanto durerà e secondo Libération tutto dipenderà dalla capacità di Teheran di resistere sia sul piano militare sia sul piano politico
Per il momento il regime sta cercando di rispondere ai bombardamenti lanciati contro sul territorio
Ma il comando dei guardiani della rivoluzione la vera forza militare del Paese è stato decapitato e lo stock di missili balistici l'arma più pericolosa di cui dispone per Anna
Prima o poi sì esaurirà
L'unica domanda utile oggi dunque perché perché prendersi il rischio di causare così tanti morti civili in Iran e in Israele
Il programma nucleare iraniano sembrava svilupparsi è grande velocità questo è abbastanza accerto ma il Presidente americano per una volta era in un'ottica di negoziazione e gli ultimi bersagli colpiti da Israele insiti petrolifere e di gas sembrano indicare che il nucleare sia solo un pretesto o diciamo un'opportunità
Netanyahu che da diversi decenni agita la minaccia iraniana è sicuro che incendiando l'Iran riuscirà a raccogliere tutto il popolo israeliano dietro di sé
E quindi a continuare a indossare il costume di Capo di guerra che gli ha permesso di restare al potere
La popolazione iraniana che nella sua grande maggioranza odia il regime dei Mullah che lo terrorizza e le lo priva di ogni libertà avrà la stessa reazione
Questa senza dubbio sarà la chiave per determinare l'andamento della guerra così così tra l'altro liberazione
Il Wall Street Journal ha invece un'opinione molto diversa non si occupa come dire del cambio di regime che l'arresto spiccato in Iran da tempo ma
Si concentra sulla questione delle installazioni nucleari in un editoriale dal titolo l'imperativo fondo Huppert Trump e per Israele
Israele continua a bombardare i principali siti militari iraniani mentre l'Iran reagisce sparando missili verso le città israeliane
A essere centrale per una vittoria strategica di Israele sarà la capacità di distruggere i principali siti di armi nucleari dell'Iran
E questo sforzo merita l'aiuto degli Stati Uniti il bombardamento di Israele prima di tutto una campagna contro la proliferazione nucleare secondo il giornale
Altri obiettivi includono l'erosione delle capacità missilistiche
Di Teheran
Israele anche iniziato a colpire le catene di approvvigionamento di petrolio e gas domestico che dell'Iran
Ma l'obiettivo strategico immediato è distruggere o almeno degradare significativamente la capacità dell'Iran di produrre una bomba nucleare e attualmente questo obiettivo non è stato raggiunto
Il sito di arricchimento dell'uranio più grande dell'Iran e Nathan s'ed è stato danneggiato così come l'impianto di Isfahan
Israele anche ucciso almeno quattordici dei principali scienziati iraniani che lavoravano al programma nucleare ma il sito di arricchimento di Fordo situato profondamente sotto una montagna
è stato Malaspina toccato
Si ritiene che l'uranio arricchito a fondo sia sufficiente per produrre diverse bombe il pericolo è che se l'Iran conserverà il combustibile nucleare già altamente arricchito
Così come le centrifughe per arricchirne di più bel paese potrebbe accelerare nella realizzazione di una bomba
è su questo che secondo il Journal devono entrare in gioco gli Stati Uniti Israele non dispone delle bombe penetranti profonde dei bombardieri per lanciarle
Gli Stati Uniti a hanno entrambe le cose queste bombe in grado di fare danni maggiori ai siti sepolti nelle montagne
Israele vorrebbe l'aiuto degli Stati Uniti per colpire questi siti nucleari ma il presidente Trump sembra riluttante per motivi che Luís e l'amministrazione non hanno spiegato
Trapassi approvato i primi attacchi ma continua a suggerire che i bombardamenti potrebbero aumentare le probabilità di un accordo negoziato per smantellare il programma nucleare dell'Iran
Il problema è che l'Iran non ha mostrato alcun interesse negoziati e ha deciso di cancellare i colloqui programmati in Oman
Domeniche a
Trump poi deve fare i conti con la sua base
La critica da parte dell'alla isolazionista del manga hip podcast Ermes Terni c'era a volte gli editoriali sono brillanti del Wall Street journal i podcast per Metternich stanno già attaccando Trump
Semplicemente per il fatto che ha approvato gli attacchi
Israeliani per il giornale se Tramper non aiuterà a Israele su Fordo Israele avrà bisogno di più tempo per raggiungere i suoi obiettivi strategici
Una America neutrale significa una guerra più lunga così tra l'altro il quotidiano economico americano
Linea simile ma più politica cioè più sul regime Cengio quella del Times di Londra
L'Occidente dovrebbe stringere la corda attorno all'Iran il regime repressivo in declino dell'Ayatollah Khamenei a rifiutato un'ultima opportunità per un accordo sul nuovo programma nucleare deve essere fermato
Per il regime
La più grande sfida questa da quando è stato rovesciato lo sciacquarsi cinquant'anni fa
Il G7 deve preparare una risposta robusta nessuno deve cercare l'appeasement conta eran scrive il Times e allora a proposito del G7 vi segnaliamo l'editoriale di oggi di del mondo
Al G7 Tramp di fronte a tutti gli altri nel caos del mondo caos che ovviamente non si limita a alla alla conflitto che si è aperto tra
Israele e l'Iran anche se sarà un tema centrale
Il caos riguarda anche la situazione dell'Ucraina con Trump che pende dalla parte di Putin e gli europei che vorrebbero riportarlo tenerlo a bordo per sostenere chi verrà
La guerra commerciale che tra un po'lanciato con tutto il mondo e che
Prende di mira in particolare
Gli europei la la situazione a Gaza
Insomma
Il le mondo fondamentali
Mentalmente lascia capire che questo sarà un oggi sei contro uno
Sul tram pal tre due segnalazioni rapide la prima riguarda la parata militare a Washington che insomma è stato un po'disertata dai sostenitori di Trump ma ha un valore politico non è stata solo una parata Trump a politicizzato l'esercito scrive il Washington post in un editoriale secondo il quale gli americani in uniforme non dovrebbero essere usati per la propaganda politica
El País sieri aveva un editoriale in cui si parlava anche di questa parata ma soprattutto dell'assassinio di un deputata del congresso del Minnesota Melissa Ormanni
Per ragioni politiche anche del marito e poi un senatore di questo Stato giorno Hoffmann è stato ferito
Spirale violenta negli Stati Uniti l'attacco contro politici democratica ci in Minnesota è inseparabile dal clima di odio che promuove il Governo di Donald Trump
Questo assassino rafforza impressione della deriva autoritaria sempre più spudorata che alimenta un risentimento che sfocia in violenza politica
Tanto del resto ne è stato vittima ricorda giustamente El Pais l'attentato in campagna elettorale contro il presidente
Ma poi quando è stato eletto a a si è lanciato in una
Esaltazione nazionalista che sta cambiando profondamente il modo in cui gli americani vedono il proprio Paese
Con una polarizzazione
Estrema
C'è stata una grande partecipazione alle contromanifestazioni contro Trump dal titolo no Kings nessun
Rene
Trump in campagna elettorale ha detto che gli piaceva l'idea di essere un dittatore
Chiamare le cose con il loro nome in modo migliore per evitare che ci riesca così tra l'altro El Pais ci fermiamo David Carretta una buona giornata con Radio Radicale